contrada granda - itis galileo galilei conegliano
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contrada granda - itis galileo galilei conegliano
CONTRADA GRANDA Contrada Granda indica il tracciato della strada principale del centro storico di Conegliano, comprendente via XX settembre, Piazza Cima e via Beato Marco Ongaro. Su questa via si affacciano la gran parte delle architetture di maggior pregio della città. L'ingresso alla Contrada si effettua dal lato ovest, un tempo Porta Ruio, aperto da due torrette di moderna fattura risalenti al 1865, denominate Porta Dante, poiché costruite in occasione del sesto centenario della nascita di Dante Alighieri; un'effige sulla torre di sinistra ricorda la ricorrenza, mentre su quella di destra una formella contiene un bassorilievo con il profilo del poeta. La facciata più importante della Contrada è quella della Scuola dei Battuti, edificio trecentesco tutto affrescato con scene bibliche e immagini mitologiche e geometrici, con un portico aperto da nove grandi arcate ogivali, che consentono l'accesso al Duomo, alla cui facciata il palazzo è addossato. Tipico palazzo quattrocentesco, Casa Biffis ha una facciata tutta dipinta con affreschi rinascimentali, malgrado la superficie pittorica si sia nei secoli deteriorata; attualmente si conserva bene la decorazione della parte alta (motivi geometrico-floreali), protetta dalla sporgenza del tetto. La facciata del palazzo si mostra con le due arcate a tutto sesto del portico al piano terra sostenute da colonne gotiche, sotto cui si aprono le aperture del piano terra e del mezzanino. I due piani nobili hanno la stessa forometria, costituita asimmetricamente da una coppia di monofore a tutto sesto, a destra, e da una bifora a sinistra. Nel sottotetto tre piccole finestre quadrate disposte simmetricamente segnano la presenza di un ammezzato. Palazzo Da Collo è un edificio risalente al XVI secolo, occupante l'intero lato occidentale di Piazza Cima; esso fu dimora della famiglia Da Collo, appartenente in origine alla nobiltà cenedese e entrata a far parte del Magnifico Consiglio di Conegliano nel 1451. Questo edificio, di grande imponenza, ha la facciata principale sviluppata in lunghezza e rivolta sulla piazza, mentre sulla via ha una facciata molto stretta e sviluppata in altezza. Lo stile della dimora dei Da Collo è quello di un palazzo rinascimentale di tre piani, la cui forometria conta un gran numero di monofore rettangolari (quelle del piano nobile in cornice lapidea) a evidenziarne i livelli. In posizione approssimativamente centrale (data l'asimmetria) è inscritta nelle linee della facciata del palazzo, quella dell'oratorio privato, dedicato all'Assunzione di Maria (come il Duomo): le sue forme sono scandite da quattro colonne di ordine dorico, che la tripartiscono, formando un settore centrale contenente un piccolo rosone e il portale timpanato; l'interno è un'unica aula, oggi sconsacrata: tale ambiente era adibito a ospitare le sepolture di numerosi esponenti dei Da Collo. Casa Sbarra, elegante edificio di tre piani, al piano terra ha un portico con arconi ogivali, sotto il quali si possono vedere, in buono stato di conservazione, due affreschi: Crocefissione e Madonna in trono tra quattro santi. I due piani superiori sono aperti da monofore a tutto sesto disposte asimmetricamente, ma il piano nobile è impreziosito anche da due trifore. Palazzo Montalban vecchio è la più antica delle due dimore dei Montalban presenti in Contrada: si tratta di un palazzo del XVI secolo, costruito su progetto della scuola di Michele Sammicheli. La facciata simmetrica ha un tipico impianto cinquecentesco, coi tre livelli evidenziati da marcapiano: cinque alte arcate a tutto sesto con mascherone in chiave di volta al piano terra, dove è collocato centralmente il portale, anch'esso a tutto sesto e con lo stemma della nobile casata in chiave; il portico è coperto da cinque volte a crociera. Le aperture del piano nobile, tutte dotate di mascherone, sono due coppie di monofore a tutto sesto ai lati (poi parzialmente murate e contenenti ciascuna due monofore rettangolari sovrapposte) e, al centro, una grande serliana con balaustra. Il sottotetto è aperto da monofore quadrangoari (centralmente riunite a formare una trifora dotata di parapetto) e percorso in alto da un cornicione dentellato. Il palazzo noto come Monte di Pietà, attualmente sede di un'attività alberghiera, è un edificio del XVI secolo, tra i più caratteristici e preziosi della Contrada. Casa Piutti è un palazzo rinascimentale del XV secolo, posto ad angolo della piazzetta 18 luglio 1866, con la facciata che dà su piazza Cima. Di grande bellezza, oltre agli elementi architettonici, sono le decorazioni a fresco presenti su entrambe le facciate. Disposta su quattro livelli e asimmetrica, Casa Piutti ha la facciata sulla Contrada aperta da tre arcate a tutto sesto sostenute da colonne corinzie al piano terra, da due ordini di trifore ai due piani nobili e da tre finestrelle quadrate nel sottotetto. La facciata sulla piazzetta ha quattro arcate al piano terra e ai piani nobili semplici monofore. Caratteristica, infine, la bifora ad angolo posta al secondo piano, sostenuta da un pilastrino e da un parapetto semicircolare in ferro battuto. Edificio rinascimentale, Casa Colussi si trova di fronte alle facciate comprese tra Municipio e Palazzo Montalban vecchio. La sua facciata è completamente affrescata, ma buona parte della superficie pittorica si è persa; tuttavia, dopo il restauro degli anni 2000, ha riacquistato colore e splendore. Al piano terra il consueto portico è aperto da tre arcate sostenute da due colonne con capitello gotico; nel sottoportico, a sinistra, si trova l'affresco meglio conservato, Trinità, Madonna e Bambino. I due piani superiori, secondo una perfetta simmetria, seguono lo stesso schema: una coppia di monofore per lato (rettangolari al primo piano, a tutto sesto al secondo) e una trifora al centro (quella del primo piano con l'apertura centrale chiusa da parapetto). Tra le strutture di interesse maggiore c'è Casa Longega, del XV-XVI secolo: a renderla peculiare non è la struttura architettonica, che è quella di un edificio a due piani più ammezzato con portico al primo piano e aperture rettangolari, bensì la presenza di elementi scultorei sulla facciata principale e sulla piccolo prospetto laterale. Si tratta dell'inserimento di formelle e decori in cotto provenienti da un antico palazzo trecentesco: essi sono collocati sui capitelli, sulle volte delle arcate e al di sopra di esse, dando a Casa Longega uno stile inconfondibile; tra i bassorilievi teste, stemmi e iscrizioni. Porta Monticano è l'uscita est della Contrada: il suo nome si deve al fatto che si affaccia sul fiume omonimo. Di epoca rinascimentale, è detta anche Porta Leone per la caratteristica immagine della sua facciata sul fiume: infatti, sopra l'arcata della porta, un grande affresco rappresenta il Leone di San Marco; vi sono dipinti anche degli stemmi e, sulla sommità della facciata, l'immagine della Giustizia, altro simbolo del potere della Serenissima.Sotto l'arcata, le pareti sono dipinte con decorazioni di carattere floreale e geometrico. Sulla facciata interna che dà sulla Contrada, disadorna e adiacente a una vecchia torre, sono presenti una piccola nicchia affrescata con stemmi e simboli e, sotto di essa, un bassorilievo col leone di San Marco.