apporto dell`imprenditoria straniera alla rete commerciale e di

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apporto dell`imprenditoria straniera alla rete commerciale e di
Provincia di Milano
Sede municipale via Roma n. 25 – c.a.p. 20091 – tel. 02/614551 fax 02/6100886
Codice fiscale e Partita IVA 00935810150
SETTORE AMMINISTRATIVO
Unità Organizzativa
Economia e Attività Produttiva
Servizio Commercio
APPORTO DELL’IMPRENDITORIA STRANIERA
ALLA RETE COMMERCIALE E DI SERVIZIO
DEL TERRITORIO BRESSESE
Relazione Illustrativa
Bresso 12 aprile 2010
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Premessa
La presente relazione è volta ad illustrare l’incidenza dell’imprenditoria straniera sulla rete
commerciale e di servizio bressese, al fine di misurare l’effettivo contributo delle aziende di
proprietà di cittadini/e stranieri/e alla crescita economica locale.
L’apporto di cittadini stranieri, specialmente provenienti da paesi extracomunitari o neocomunitari,
alla formazione del network imprenditoriale è difatti un fenomeno in rapidissima espansione, tanto
da svolgere un significativo ruolo di propulsione alla nascita di nuove imprese.
Si è pertanto ritenuto opportuno quantificare questo rilevante trend in rapporto alla scala
dell’economia locale.
Nota metodologica
Nell’elaborare i dati contenuti nella presente relazione si è deciso di procedere a peculiari
aggregazioni tipologiche, allo scopo di evidenziare specifiche attività in cui le imprese di cittadini
stranieri rivestono un ruolo rilevante.
Si deve tenere conto, inoltre, che le attività oggetto della presente relazione rappresentano solo
una parte dell’intero network imprenditoriale bressese, coincidente con le tipologie più diffuse
direttamente mappate dall’U.O. Economia ed Attività Produttiva.
La fonte a cui si è attinto è rappresentata dagli archivi d’ufficio, quasi interamente contenuti in uno
specifico database gestionale.
Nello specifico ci si è attenuti alle seguenti linee guida:
1) Dal computo delle attività di vendita al dettaglio di prodotti alimentari sono stati sottratti gli
esercizi in cui tale attività è svolta congiuntamente alla somministrazione di alimenti e bevande.
Quanto sopra in considerazione del fatto che la normativa regionale parifica la vendita per
asporto di prodotti alimentari negli esercizi di somministrazione a questa specifica attività.
Fanno eccezione le attività di vendita di generi di monopolio, che qualora svolte
congiuntamente alla somministrazione di alimenti e bevande sono state computate a parte.
2) Le attività artigianali alimentari (gelaterie, pasticcerie, rosticcerie, pizza al taglio e simili) sono
state computate in un elenco specifico anche se svolgenti, in via secondaria, l’attività di vendita
di prodotti alimentari d’asporto (segnatamente bevande preconfezionate).
Tale scelta si fonda sulla circostanza che l’attività prevalente e qualificante di questi esercizi è
quella artigianale alimentare, che si colloca in posizione primaria rispetto alla vendita al
dettaglio di alimentari non di diretta produzione, del tutto secondaria e strumentale. Come si
vedrà, del resto, è proprio questo uno degli ambiti peculiari in cui si annota una rilevante
presenza di imprenditori stranieri, con la conseguenza che si è ritenuto importante evidenziare
questo dato.
Sono state invece inserite nel commercio al dettaglio le attività di panificazione che
contemplano anche la vendita al dettaglio di un rilevante novero di generi alimentari e non
alimentari, non prodotti direttamente nei laboratori dell’azienda annessi al locale di vendita.
Per quanto attiene alla natura dei dati estrapolati, si è ritenuto di aggregare le seguenti ricorrenze:
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1) Raggruppamento quantitativo.
Incidenza numerica di esercizi in proprietà o gestione di stranieri rispetto al dato totale
disponibile, in relazione agli ambiti specifici di attività.
2) Raggruppamento qualitativo.
a. Individuazione della nazionalità degli imprenditori stranieri e disaggregazione in base
alla natura di genere, al fine di misurare l’apporto della componente femminile;
b. Verifica del lasso temporale di apertura delle attività, a prescindere se si tratta di nuova
attivazione o di subentro in attività già esistenti, allo scopo di determinare eventuali
trend cronologici;
c. Mappatura dei subingressi che hanno visto come protagoniste imprese di cittadini
stranieri, per verificare se gli stessi siano avvenuti nei riguardi di imprese italiane o di
attività appartenenti alla medesima nazionalità, ovvero ad altri Paesi.
Il campione delle attività prese in considerazione è costituito da:
-
Attività commerciali di vendita al dettaglio;
Somministrazione di alimenti e bevande;
Servizi alla persona (acconciatori, estetisti, centri massaggi);
Commercio su aree pubbliche in sede fissa (mercati);
Commercio su aree pubbliche in forma itinerante;
Attività artigianali alimentari.
Ad ognuna delle suddette attività sarà dedicato uno specifico paragrafo descrittivo. Le risultanze
analitiche saranno infine riportate nelle tabelle allegate alle Appendici alla presente relazione.
Attività commerciali di vendita al dettaglio:
Risultanze
Sui 201 esercizi raggruppati 16 risultano nella proprietà o nella gestione di imprese appartenenti a
cittadini/e stranieri/e, per un’incidenza percentuale pari all’8% (vedi tabella A1).
Delle 16 attività di cui sopra, 6 sono appartenenti a donne, per un’incidenza percentuale del 38%
(vedi tabella A2).
La nazionalità più rappresentata è la Cina Popolare con 8 esercizi (di cui 4 appartenenti a donne),
seguita dall’Egitto (2 uomini e 1 donna), dal Pakistan (2 esercizi appartenenti ad uomini), dalla
Romania (1 uomo e 1 donna titolari) e, infine, dall’unica grande struttura di vendita esistente nel
territorio, nella titolarità di una società di diritto austriaco (vedi tabella A3).
Le imprese in argomento sono entrate nella rete distributiva locale con la seguente scansione
cronologica: 1 nell’anno 2002, 1 nel 2003, 1 nel 2004, 1 nel 2005, 1 nel 2007, 3 nel 2008 e 8 nel
2009.
Conclusioni
Le imprese attive nell’ambito della vendita al dettaglio di proprietà di cittadini/e stranieri/e
provengono da tre Paesi non comunitari (Cina Popolare, Egitto e Pakistan), un Paese
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neocomunitario (Romania) e da una Nazione appartenente all’Unione Europea da lungo tempo
(Austria).
La tipologia merceologica prevalente è costituita dalla vendita di articoli ed accessori di
abbigliamento (6 punti vendita), seguita dagli altri esercizi specializzati alimentari con tre unità.
La metà delle imprese in esame ha come titolari imprenditori provenienti dalla Cina Popolare, con
una rappresentanza paritaria tra uomini e donne.
La quasi totalità delle imprese ha come forma giuridica la ditta individuale e si attesta nel
commercio di vicinato.
La maggior parte delle imprese attive (13 su 16) ha aperto l’esercizio di vendita ex novo, piuttosto
che subentrare in attività già esistenti. Tale risultanza può essere spiegata con i minori vincoli
procedurali, inclusi i parametri urbanistici, necessari per l’apertura degli esercizi di vicinato.
Dei tre subentri uno è avvenuto, nei confronti di un’impresa di diritto italiano, nell’unica grande
struttura di vendita al dettaglio esistente nel territorio, mentre gli altri due sono avvenuti nell’ambito
del commercio di vicinato e hanno comportato l’acquisizione dell’esercizio, in un caso, da
un’impresa di cui era titolare un italiano, mentre nell’altro il subentro è avvenuto tra aziende
entrambe appartenenti a cittadini pakistani.
Per quanto concerne l’ingresso nella rete distributiva locale, si rileva che la metà degli esercizi si è
attivata nell’anno 2009.
Somministrazione di alimenti e bevande:
Risultanze
Sui 94 esercizi raggruppati, 16 risultano nella proprietà o nella gestione di imprese appartenenti a
cittadini/e stranieri/e, per un’incidenza percentuale pari al 17% (vedi tabella B1).
Delle 16 attività di cui sopra, 7 sono appartenenti a donne, per un’incidenza percentuale del 44%
(vedi tabella B2).
La nazionalità più rappresentata è sempre la Cina Popolare con 10 esercizi, di cui ben 6 hanno
come titolare una donna, seguita dall’Egitto con tre esercizi, tutti appartenenti ad uomini. Seguono
con un esercizio a testa la Croazia (la titolare è una donna), il Perù ed il Bangladesh (con titolari
uomini). Si veda al riguardo la tabella B3.
Le imprese in argomento sono entrate nella rete distributiva locale con la seguente scansione
cronologica: 1 nell’anno 2006, 2 nel 2007, 4 nel 2008 e 9 nel 2009.
Conclusioni
Le imprese attive nell’ambito della somministrazione di alimenti e bevande di proprietà di cittadini/e
stranieri/e provengono esclusivamente da Paesi non comunitari (Cina Popolare, Egitto,
Bangladesh, Croazia e Perù).
Ben dieci delle imprese in esame hanno come titolari imprenditori provenienti dalla Cina Popolare,
con una rappresentanza maggioritaria di donne.
La quasi totalità delle imprese ha come forma giuridica la ditta individuale.
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La circostanza che la quasi totalità delle imprese gestite da stranieri/e è subentrata in attività già
esistenti è spiegabile con i requisiti più stringenti necessari per l’apertura ex novo degli esercizi di
somministrazione, legati, precipuamente, all’obbligo della disponibilità di parcheggi privati
pertinenziali alle attività di nuova apertura, come disposto dal vigente Piano di Governo del
Territorio in coerenza con le linee guida contenute nella normativa regionale applicabile in
materia.
Dei 15 subentri, solo uno è avvenuto tra aziende appartenenti a cittadini della Cina Popolare,
mentre la parte restante ha riguardato subingressi nei confronti di imprese originariamente
appartenenti a cittadini italiani.
Per quanto concerne l’ingresso nella rete distributiva locale, si rileva che la quasi totalità degli
esercizi (13 su 16) si è attivata nel biennio 2008/2009.
Servizi alla persona (acconciatori, estetisti, centri massaggi):
Risultanze
Sulle 56 attività raggruppate, 4 risultano nella proprietà o nella gestione di imprese appartenenti a
cittadini/e stranieri/e, per un’incidenza percentuale pari al 7% (vedi tabella C1).
Delle 4 attività di cui sopra, 1 è appartenente a una donna (vedi tabella C2). Più nello specifico,
un’attività rientra nella tipologia dell’acconciatore, una negli estetisti, una nel centro massaggi e
l’altra è attiva nell’ambito del servizio misto acconciatore-centro massaggi.
L’unica nazionalità rappresentata è la Cina Popolare (vedi tabella C3).
Le imprese in argomento sono entrate nella rete di servizio locale con la seguente scansione
cronologica: 1 nell’anno 2005, 2 nel 2008 e 1 nel 2010.
Conclusioni
Le imprese attive nell’ambito dei servizi alla persona di proprietà di cittadini/e stranieri/e
provengono esclusivamente dalla Cina Popolare.
Per quanto attiene alla forma giuridica, due sono rappresentate da imprese individuali, una da una
società in nome collettivo e una da una società in accomandita semplice.
Si rileva che ben tre delle quattro imprese in argomento hanno aperto la propria attività ex novo e
che due di esse si collocano, in rapporto alla tipologia del servizio, nell’ambito del centro massaggi,
costituente un tipico “ethnical business”, espressivo dell’imprenditoria cinese.
Pare quindi che le imprese gestite da stranieri, attive nell’ambito dei servizi alla persona,
preferiscano rivolgersi a specifiche aree di domanda individuale.
Per quanto concerne l’ingresso nella rete di servizio locale, esso è avvenuto nel quinquennio
2005/2010, seppur con evidenti cesure temporali.
Commercio su aree pubbliche in sede fissa (mercati).
Risultanze
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Sui 180 banchi di mercato attualmente concessionati a titolo definitivo, 31 risultano nella proprietà
o nella gestione di imprese appartenenti a cittadini/e stranieri/e, per un’incidenza percentuale pari
al 17% (vedi tabella D1).
La tipologia merceologica prioritaria è costituita dal commercio di articoli di abbigliamento e
casalinghi (25 operatori), con conseguente prevalenza del settore merceologico non alimentare.
Per quanto riguarda i banchi alimentari nella titolarità o gestione di stranieri, si rileva che gli stessi
afferiscono tutti al settore ortofrutticolo, con prevalenza di cittadini Egiziani, in numero di 3, seguiti
da Cina Popolare, Marocco e Bangladesh con un operatore ciascuno.
Delle 31 attività di cui sopra, 10 sono appartenenti a donne, per un’incidenza percentuale del 32%
(vedi tabella D2).
La nazionalità più rappresentata è sempre la Cina Popolare con 16 unità, di cui 8 hanno come
titolare una donna, seguita dal Marocco con otto unità totali, di cui una nella titolarità di una donna.
Seguono con quattro unità l’Egitto (tutti imprenditori uomini) e con tre il Bangladesh (di cui una
donna). Si veda al riguardo la tabella D3.
Per quanto attiene alla scansione cronologica dei subentri, si rileva che i picchi annui si sono
registrati nel 2005 e nel 2008 con 5 subingressi. Si rileva, altresì, che ben 24 casi hanno riguardato
il subentro nella concessione mercatale da un’impresa con titolare italiano ad una con titolare
straniero, quattro il subentro tra imprenditori appartenenti alla medesima nazionalità e tre il
subentro tra un imprenditore straniero ed un altro con nazionalità straniera differente.
Conclusioni
Le imprese attive nell’ambito delle concessioni mercatali, di proprietà di cittadini/e stranieri/e,
provengono esclusivamente da Paesi non comunitari (Cina Popolare, Marocco, Egitto e
Bangladesh).
Ben sedici delle 31 imprese in esame hanno come titolari imprenditori provenienti dalla Cina
Popolare, con una parità tra uomini e donne.
La quasi totalità delle imprese ha come forma giuridica la ditta individuale (29 su 31).
La circostanza che la totalità delle imprese gestite da stranieri/e è subentrata in concessioni già
esistenti è connaturata alle specifiche disposizioni normative, che impongono la previsione di un
bando concorsuale per l’assegnazione di nuovi posteggi mercatali, qualora il Comune ne abbia
ravvisato l’opportunità. Le imprese che intendono operare in questo specifico ambito devono
necessariamente acquisire, in proprietà o gestione, posteggi già esistenti.
Si rileva che gli imprenditori stranieri hanno sostituito una discreta percentuale dei titolari di
posteggio italiani, mentre è ancora ridotta la casistica del subentro tra imprenditori stranieri.
Per quanto concerne l’ingresso nella rete distributiva locale, si rileva un trend crescente, seppur
incostante, a partire dal 1999 con un subentro e, successivamente, come di seguito indicato: 2 nel
2001 e nel 2002, 1 nel 2003, 2 nel 2004, 5 nel 2005, 3 nel 2006, 2 nel 2007, 5 nel 2008, 4 nel
2009, 4 sinora nel corrente anno 2010.
Commercio su aree pubbliche in forma itinerante
Risultanze
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Sulle 68 autorizzazioni attualmente rilasciate, 13 risultano in capo ad imprese appartenenti a
cittadini/e stranieri/e, per un’incidenza percentuale pari al 19% (vedi tabella E1).
La tipologia merceologica quasi esclusiva, ad eccezione di un operatore, è costituita dal
commercio di prodotti non alimentari
Delle 13 attività di cui sopra, solo una appartiene ad una donna (vedi tabella E2).
La nazionalità più rappresentata è il Marocco con 6 operatori, tutte nella titolarità di uomini, seguita
dal Senegal con quattro operatori. L’unica rappresentante femminile proviene dal Gambia (vedi
tabella E3).
In tutti i casi si tratta di nuove attivazioni.
Conclusioni
Le imprese attive nell’ambito del commercio su aree pubbliche in forma itinerante, di proprietà di
cittadini/e stranieri/e, provengono essenzialmente da Paesi africani, con prevalenza quasi
esclusiva di uomini.
Si rileva che la maggior parte delle nuove attivazioni è avvenuta nel 2004.
Attività artigianali alimentari
Risultanze
Sui 14 esercizi sinora rilevati, 9 risultano in capo ad imprese appartenenti a cittadini/e stranieri/e,
per un’incidenza percentuale pari al 64% (vedi tabella F1).
La tipologia merceologica prevalente è costituita dalle pizzerie artigianali di asporto, in numero di
sei.
Delle 9 attività di cui sopra, due appartengono a donne (vedi tabella F2).
La nazionalità più rappresentata è l’Egitto con 6 attività, tutte nella titolarità di uomini (vedi tabella
F3). Le due imprenditrici operanti nel settore provengono dal Marocco (gelateria artigianale) e dalla
Turchia (rosticceria artigiana con annessa vendita di bevande).
Conclusioni
Le attività artigianali alimentari rappresentano uno degli ambiti delle attività economiche
maggiormente caratterizzati dall’apporto di imprenditoria straniera, tutta costituita da cittadini/e non
comunitari/e, con netta prevalenza delle pizzerie d’asporto. Tale dato, rilevato a livello locale, è
coerente con la progressiva configurazione di “ethnical business” delle pizzerie d’asporto, nelle
quali la comunità egiziana si sta ritagliando un ruolo considerevole.
Conclusioni
Dai dati estrapolati si possono desumere le seguenti considerazioni di carattere generale:
a) Su un campione di 613 attività commerciali e di servizio, l’incidenza complessiva di imprese
possedute da cittadini/e stranieri/e è di 89 unità, corrispondente al 15% del totale.
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b) La comunità nazionale di imprenditori stranieri più rilevante è rappresentata dalla Cina
Popolare, con 39 punti di vendita o di servizio (pari al 44% del totale delle imprese gestite
da stranieri), seguita dagli egiziani con 17 punti di vendita o di servizio (pari al 19%) e dai
cittadini marocchini, che incidono con il 17% mediante i propri 15 punti di vendita o servizio.
c) Gli ambiti in cui le imprese di proprietà di cittadini/e stranieri/e sono preponderanti
afferiscono alle attività artigianali alimentari, con un’incidenza del 64%, seguite dal
commercio itinerante con il 19%. I titolari di posteggio nei mercati e gli esercenti l’attività di
somministrazione di alimento e bevande sono il 17%.
d) In ordine agli ambiti delle attività economiche esaminate, si rileva che gli imprenditori cinesi
sono particolarmente presenti negli esercizi commerciali al dettaglio, nella
somministrazione di alimenti e bevande e nelle concessioni di posteggio mercatali. L’area
di attività dei cittadini marocchini si concentra quasi completamente nelle concessioni di
posteggio mercatali e nel commercio in forma itinerante, mente i cittadini egiziani sono
preponderanti nelle attività artigianali alimentari e, con minore consistenza, nei mercati e
nelle attività commerciali e di somministrazione.
e) Per quanto concerne l’apporto delle imprenditrici straniere, si rileva il ruolo preponderante
svolto dalle cittadine della Cina Popolare, le quali rappresentano il 70% di tutte le donne
straniere titolari di attività economiche e si attestano al 49% nell’ambito della propria
nazionalità di riferimento. L’apporto dell’imprenditoria femminile, rispetto alla totalità del
campione preso in considerazione, si attesta al 30%.
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APPENDICE A
Tabelle analitiche
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A – COMMERCIO AL DETTAGLIO IN SEDE FISSA
Tabella A1 – Incidenza generale delle imprese nella titolarità di cittadini/e stranieri/e
N° totale esercizi
Stranieri
Incidenza %
201
16
8%
Tabella A2 – Incidenza delle imprenditoria femminile
N° totale esercizi
cittadini stranieri
16
Di cui donne
6
Incidenza %
38%
Tabella A3 – Suddivisione per nazionalità e per genere
Nazionalità
Cina Popolare
Egitto
Pakistan
Romania
Austria
Totale complessivo
Totale
8
3
2
2
1
16
Uomini
4
2
2
1
1
10
Donne
4
1
0
1
0
6
Pagina 10 di 19
B – SOMMINISTRAZIONE DI ALIMENTI E BEVANDE
Tabella B1 – Incidenza generale delle imprese nella titolarità di cittadini/e stranieri/e
N° totale esercizi
Stranieri
Incidenza %
94
16
17%
Tabella B2 – Incidenza delle imprenditoria femminile
N° totale esercizi
cittadini stranieri
16
Di cui donne
7
Incidenza %
44%
Tabella B3 – Suddivisione per nazionalità e per genere
Nazionalità
Cina Popolare
Egitto
Bangladesh
Croazia
Perù
Totale complessivo
Totale
10
3
1
1
1
16
Uomini
4
3
1
0
1
9
Donne
6
0
0
1
0
7
Pagina 11 di 19
C – SERVIZI ALLA PERSONA
Tabella C1 – Incidenza generale delle imprese nella titolarità di cittadini/e stranieri/e
N° totale esercizi
Stranieri
Incidenza %
56
4
7%
Tabella C2 – Incidenza delle imprenditoria femminile
N° totale esercizi
cittadini stranieri
4
Di cui donne
1
Incidenza %
25%
Tabella C3 – Suddivisione per nazionalità e per genere
Nazionalità
Cina Popolare
Totale complessivo
Totale
4
4
Uomini
3
3
Donne
1
1
Pagina 12 di 19
D – COMMERCIO SU AREE PUBBLICHE IN SEDE FISSA (MERCATI)
Tabella D1 – Incidenza generale delle imprese nella titolarità di cittadini/e stranieri/e
N° totale posteggi
concessionati
180
Stranieri
31
Incidenza %
17%
Tabella D2 – Incidenza delle imprenditoria femminile
N° totale posteggi
cittadini stranieri
31
Di cui donne
10
Incidenza %
32%
Tabella D3 – Suddivisione per nazionalità e per genere
Nazionalità
Cina popolare
Marocco
Egitto
Bangladesh
TOTALE
Totale
16
8
4
3
31
Uomini
8
7
4
2
21
Donne
8
1
0
1
10
Pagina 13 di 19
E – COMMERCIO SU AREE PUBBLICHE IN FORMA ITINERANTE
Tabella E1 – Incidenza generale delle imprese nella titolarità di cittadini/e stranieri/e
N° totale autorizzazioni
in essere
68
Stranieri
13
Incidenza %
19%
Tabella E2 – Incidenza delle imprenditoria femminile
N° totale autorizzazioni
in essere rilasciate a
cittadini/e stranieri/e
13
Di cui donne
1
Incidenza %
8%
Tabella E3 – Suddivisione per nazionalità e per genere
Nazionalità
Marocco
Senegal
Gambia
Egitto
Albania
TOTALE
Totale
6
4
1
1
1
13
Uomini
6
4
0
1
1
12
Donne
0
0
1
0
0
1
Pagina 14 di 19
F – ATTIVITA’ ARTIGIANALI ALIMENTARI
Tabella F1 – Incidenza generale delle imprese nella titolarità di cittadini/e stranieri/e
N° totale esercizi
14
Stranieri
9
Incidenza %
64%
Tabella F2 – Incidenza delle imprenditoria femminile
N° totale esercizi nella
titolarità di stranieri/e
9
Di cui donne
2
Incidenza %
22%
Tabella F3 – Suddivisione per nazionalità e per genere
Nazionalità
Egitto
Cina Popolare
Marocco
Turchia
TOTALE
Totale
6
1
1
1
9
Uomini
6
1
0
0
7
Donne
0
0
1
1
2
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APPENDICE B
Tabelle di sintesi
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TABELLA DI SINTESI 1
INCIDENZA DELLE IMPRESE DI CITTADINI/E STRANIERI/E PER AMBITI DI ATTIVITA’
Tipologia
Attività artigianali alim.
Commercio itinerante
Posteggi mercatali
Somministrazione alimenti e bevande
Commercio al dettaglio
Attività di servizi alla persona
TOTALI
N° totale
attività
Attività di
stranieri/e
14
68
180
94
201
56
613
9
13
31
16
16
4
89
Incidenza %
rispetto
al totale
64%
19%
17%
17%
8%
7%
15%
TABELLA DI SINTESI 2
INCIDENZA DELLE COMUNITA’ NAZIONALI NEL CAMPIONE ESAMINATO
Nazionalità
Cina Popolare
Egitto
Marocco
Bangladesh
Senegal
Pakistan
Romania
Albania
Austria
Croazia
Gambia
Perù
Turchia
TOTALI
M.
20
16
13
3
4
2
1
1
1
0
0
1
0
62
F.
19
1
2
1
0
0
1
0
0
1
1
0
1
27
Pagina 17 di 19
Totale
39
17
15
4
4
2
2
1
1
1
1
1
1
89
Incid. %
44%
19%
17%
4%
4%
2%
2%
1%
1%
1%
1%
1%
1%
TABELLA DI SINTESI 3
INCIDENZA DELL’IMPRENDITORIA FEMMINILE
RISPETTO ALLE COMUNITA’ NAZIONALI DI RIFERIMENTO
Nazionalità
Cina Popolare
Egitto
Marocco
Bangladesh
Senegal
Pakistan
Romania
Albania
Austria
Croazia
Gambia
Perù
Turchia
TOTALI
Uomini
20
16
13
3
4
2
1
1
1
0
0
1
0
62
Donne
19
1
2
1
0
0
1
0
0
1
1
0
1
27
Pagina 18 di 19
Totale
39
17
15
4
4
2
2
1
1
1
1
1
1
89
Incidenza %
49%
6%
13%
25%
0%
0%
50%
0%
0%
100%
100%
0%
100%
30%
Crediti
Elaborazione dati a cura dell’U.O. Economia ed Attività Produttiva del Comune di Bresso
Dirigente U.O.: Dottor Giancarlo Volpe
Responsabile U.O.: Dario Passaretti
Collaborazione: Specialista Attività Amm.ve Ida Maria Corbo
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