apporto dell`imprenditoria straniera alla rete commerciale e di
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apporto dell`imprenditoria straniera alla rete commerciale e di
Provincia di Milano Sede municipale via Roma n. 25 – c.a.p. 20091 – tel. 02/614551 fax 02/6100886 Codice fiscale e Partita IVA 00935810150 SETTORE AMMINISTRATIVO Unità Organizzativa Economia e Attività Produttiva Servizio Commercio APPORTO DELL’IMPRENDITORIA STRANIERA ALLA RETE COMMERCIALE E DI SERVIZIO DEL TERRITORIO BRESSESE Relazione Illustrativa Bresso 12 aprile 2010 Pagina 1 di 19 Premessa La presente relazione è volta ad illustrare l’incidenza dell’imprenditoria straniera sulla rete commerciale e di servizio bressese, al fine di misurare l’effettivo contributo delle aziende di proprietà di cittadini/e stranieri/e alla crescita economica locale. L’apporto di cittadini stranieri, specialmente provenienti da paesi extracomunitari o neocomunitari, alla formazione del network imprenditoriale è difatti un fenomeno in rapidissima espansione, tanto da svolgere un significativo ruolo di propulsione alla nascita di nuove imprese. Si è pertanto ritenuto opportuno quantificare questo rilevante trend in rapporto alla scala dell’economia locale. Nota metodologica Nell’elaborare i dati contenuti nella presente relazione si è deciso di procedere a peculiari aggregazioni tipologiche, allo scopo di evidenziare specifiche attività in cui le imprese di cittadini stranieri rivestono un ruolo rilevante. Si deve tenere conto, inoltre, che le attività oggetto della presente relazione rappresentano solo una parte dell’intero network imprenditoriale bressese, coincidente con le tipologie più diffuse direttamente mappate dall’U.O. Economia ed Attività Produttiva. La fonte a cui si è attinto è rappresentata dagli archivi d’ufficio, quasi interamente contenuti in uno specifico database gestionale. Nello specifico ci si è attenuti alle seguenti linee guida: 1) Dal computo delle attività di vendita al dettaglio di prodotti alimentari sono stati sottratti gli esercizi in cui tale attività è svolta congiuntamente alla somministrazione di alimenti e bevande. Quanto sopra in considerazione del fatto che la normativa regionale parifica la vendita per asporto di prodotti alimentari negli esercizi di somministrazione a questa specifica attività. Fanno eccezione le attività di vendita di generi di monopolio, che qualora svolte congiuntamente alla somministrazione di alimenti e bevande sono state computate a parte. 2) Le attività artigianali alimentari (gelaterie, pasticcerie, rosticcerie, pizza al taglio e simili) sono state computate in un elenco specifico anche se svolgenti, in via secondaria, l’attività di vendita di prodotti alimentari d’asporto (segnatamente bevande preconfezionate). Tale scelta si fonda sulla circostanza che l’attività prevalente e qualificante di questi esercizi è quella artigianale alimentare, che si colloca in posizione primaria rispetto alla vendita al dettaglio di alimentari non di diretta produzione, del tutto secondaria e strumentale. Come si vedrà, del resto, è proprio questo uno degli ambiti peculiari in cui si annota una rilevante presenza di imprenditori stranieri, con la conseguenza che si è ritenuto importante evidenziare questo dato. Sono state invece inserite nel commercio al dettaglio le attività di panificazione che contemplano anche la vendita al dettaglio di un rilevante novero di generi alimentari e non alimentari, non prodotti direttamente nei laboratori dell’azienda annessi al locale di vendita. Per quanto attiene alla natura dei dati estrapolati, si è ritenuto di aggregare le seguenti ricorrenze: Pagina 2 di 19 1) Raggruppamento quantitativo. Incidenza numerica di esercizi in proprietà o gestione di stranieri rispetto al dato totale disponibile, in relazione agli ambiti specifici di attività. 2) Raggruppamento qualitativo. a. Individuazione della nazionalità degli imprenditori stranieri e disaggregazione in base alla natura di genere, al fine di misurare l’apporto della componente femminile; b. Verifica del lasso temporale di apertura delle attività, a prescindere se si tratta di nuova attivazione o di subentro in attività già esistenti, allo scopo di determinare eventuali trend cronologici; c. Mappatura dei subingressi che hanno visto come protagoniste imprese di cittadini stranieri, per verificare se gli stessi siano avvenuti nei riguardi di imprese italiane o di attività appartenenti alla medesima nazionalità, ovvero ad altri Paesi. Il campione delle attività prese in considerazione è costituito da: - Attività commerciali di vendita al dettaglio; Somministrazione di alimenti e bevande; Servizi alla persona (acconciatori, estetisti, centri massaggi); Commercio su aree pubbliche in sede fissa (mercati); Commercio su aree pubbliche in forma itinerante; Attività artigianali alimentari. Ad ognuna delle suddette attività sarà dedicato uno specifico paragrafo descrittivo. Le risultanze analitiche saranno infine riportate nelle tabelle allegate alle Appendici alla presente relazione. Attività commerciali di vendita al dettaglio: Risultanze Sui 201 esercizi raggruppati 16 risultano nella proprietà o nella gestione di imprese appartenenti a cittadini/e stranieri/e, per un’incidenza percentuale pari all’8% (vedi tabella A1). Delle 16 attività di cui sopra, 6 sono appartenenti a donne, per un’incidenza percentuale del 38% (vedi tabella A2). La nazionalità più rappresentata è la Cina Popolare con 8 esercizi (di cui 4 appartenenti a donne), seguita dall’Egitto (2 uomini e 1 donna), dal Pakistan (2 esercizi appartenenti ad uomini), dalla Romania (1 uomo e 1 donna titolari) e, infine, dall’unica grande struttura di vendita esistente nel territorio, nella titolarità di una società di diritto austriaco (vedi tabella A3). Le imprese in argomento sono entrate nella rete distributiva locale con la seguente scansione cronologica: 1 nell’anno 2002, 1 nel 2003, 1 nel 2004, 1 nel 2005, 1 nel 2007, 3 nel 2008 e 8 nel 2009. Conclusioni Le imprese attive nell’ambito della vendita al dettaglio di proprietà di cittadini/e stranieri/e provengono da tre Paesi non comunitari (Cina Popolare, Egitto e Pakistan), un Paese Pagina 3 di 19 neocomunitario (Romania) e da una Nazione appartenente all’Unione Europea da lungo tempo (Austria). La tipologia merceologica prevalente è costituita dalla vendita di articoli ed accessori di abbigliamento (6 punti vendita), seguita dagli altri esercizi specializzati alimentari con tre unità. La metà delle imprese in esame ha come titolari imprenditori provenienti dalla Cina Popolare, con una rappresentanza paritaria tra uomini e donne. La quasi totalità delle imprese ha come forma giuridica la ditta individuale e si attesta nel commercio di vicinato. La maggior parte delle imprese attive (13 su 16) ha aperto l’esercizio di vendita ex novo, piuttosto che subentrare in attività già esistenti. Tale risultanza può essere spiegata con i minori vincoli procedurali, inclusi i parametri urbanistici, necessari per l’apertura degli esercizi di vicinato. Dei tre subentri uno è avvenuto, nei confronti di un’impresa di diritto italiano, nell’unica grande struttura di vendita al dettaglio esistente nel territorio, mentre gli altri due sono avvenuti nell’ambito del commercio di vicinato e hanno comportato l’acquisizione dell’esercizio, in un caso, da un’impresa di cui era titolare un italiano, mentre nell’altro il subentro è avvenuto tra aziende entrambe appartenenti a cittadini pakistani. Per quanto concerne l’ingresso nella rete distributiva locale, si rileva che la metà degli esercizi si è attivata nell’anno 2009. Somministrazione di alimenti e bevande: Risultanze Sui 94 esercizi raggruppati, 16 risultano nella proprietà o nella gestione di imprese appartenenti a cittadini/e stranieri/e, per un’incidenza percentuale pari al 17% (vedi tabella B1). Delle 16 attività di cui sopra, 7 sono appartenenti a donne, per un’incidenza percentuale del 44% (vedi tabella B2). La nazionalità più rappresentata è sempre la Cina Popolare con 10 esercizi, di cui ben 6 hanno come titolare una donna, seguita dall’Egitto con tre esercizi, tutti appartenenti ad uomini. Seguono con un esercizio a testa la Croazia (la titolare è una donna), il Perù ed il Bangladesh (con titolari uomini). Si veda al riguardo la tabella B3. Le imprese in argomento sono entrate nella rete distributiva locale con la seguente scansione cronologica: 1 nell’anno 2006, 2 nel 2007, 4 nel 2008 e 9 nel 2009. Conclusioni Le imprese attive nell’ambito della somministrazione di alimenti e bevande di proprietà di cittadini/e stranieri/e provengono esclusivamente da Paesi non comunitari (Cina Popolare, Egitto, Bangladesh, Croazia e Perù). Ben dieci delle imprese in esame hanno come titolari imprenditori provenienti dalla Cina Popolare, con una rappresentanza maggioritaria di donne. La quasi totalità delle imprese ha come forma giuridica la ditta individuale. Pagina 4 di 19 La circostanza che la quasi totalità delle imprese gestite da stranieri/e è subentrata in attività già esistenti è spiegabile con i requisiti più stringenti necessari per l’apertura ex novo degli esercizi di somministrazione, legati, precipuamente, all’obbligo della disponibilità di parcheggi privati pertinenziali alle attività di nuova apertura, come disposto dal vigente Piano di Governo del Territorio in coerenza con le linee guida contenute nella normativa regionale applicabile in materia. Dei 15 subentri, solo uno è avvenuto tra aziende appartenenti a cittadini della Cina Popolare, mentre la parte restante ha riguardato subingressi nei confronti di imprese originariamente appartenenti a cittadini italiani. Per quanto concerne l’ingresso nella rete distributiva locale, si rileva che la quasi totalità degli esercizi (13 su 16) si è attivata nel biennio 2008/2009. Servizi alla persona (acconciatori, estetisti, centri massaggi): Risultanze Sulle 56 attività raggruppate, 4 risultano nella proprietà o nella gestione di imprese appartenenti a cittadini/e stranieri/e, per un’incidenza percentuale pari al 7% (vedi tabella C1). Delle 4 attività di cui sopra, 1 è appartenente a una donna (vedi tabella C2). Più nello specifico, un’attività rientra nella tipologia dell’acconciatore, una negli estetisti, una nel centro massaggi e l’altra è attiva nell’ambito del servizio misto acconciatore-centro massaggi. L’unica nazionalità rappresentata è la Cina Popolare (vedi tabella C3). Le imprese in argomento sono entrate nella rete di servizio locale con la seguente scansione cronologica: 1 nell’anno 2005, 2 nel 2008 e 1 nel 2010. Conclusioni Le imprese attive nell’ambito dei servizi alla persona di proprietà di cittadini/e stranieri/e provengono esclusivamente dalla Cina Popolare. Per quanto attiene alla forma giuridica, due sono rappresentate da imprese individuali, una da una società in nome collettivo e una da una società in accomandita semplice. Si rileva che ben tre delle quattro imprese in argomento hanno aperto la propria attività ex novo e che due di esse si collocano, in rapporto alla tipologia del servizio, nell’ambito del centro massaggi, costituente un tipico “ethnical business”, espressivo dell’imprenditoria cinese. Pare quindi che le imprese gestite da stranieri, attive nell’ambito dei servizi alla persona, preferiscano rivolgersi a specifiche aree di domanda individuale. Per quanto concerne l’ingresso nella rete di servizio locale, esso è avvenuto nel quinquennio 2005/2010, seppur con evidenti cesure temporali. Commercio su aree pubbliche in sede fissa (mercati). Risultanze Pagina 5 di 19 Sui 180 banchi di mercato attualmente concessionati a titolo definitivo, 31 risultano nella proprietà o nella gestione di imprese appartenenti a cittadini/e stranieri/e, per un’incidenza percentuale pari al 17% (vedi tabella D1). La tipologia merceologica prioritaria è costituita dal commercio di articoli di abbigliamento e casalinghi (25 operatori), con conseguente prevalenza del settore merceologico non alimentare. Per quanto riguarda i banchi alimentari nella titolarità o gestione di stranieri, si rileva che gli stessi afferiscono tutti al settore ortofrutticolo, con prevalenza di cittadini Egiziani, in numero di 3, seguiti da Cina Popolare, Marocco e Bangladesh con un operatore ciascuno. Delle 31 attività di cui sopra, 10 sono appartenenti a donne, per un’incidenza percentuale del 32% (vedi tabella D2). La nazionalità più rappresentata è sempre la Cina Popolare con 16 unità, di cui 8 hanno come titolare una donna, seguita dal Marocco con otto unità totali, di cui una nella titolarità di una donna. Seguono con quattro unità l’Egitto (tutti imprenditori uomini) e con tre il Bangladesh (di cui una donna). Si veda al riguardo la tabella D3. Per quanto attiene alla scansione cronologica dei subentri, si rileva che i picchi annui si sono registrati nel 2005 e nel 2008 con 5 subingressi. Si rileva, altresì, che ben 24 casi hanno riguardato il subentro nella concessione mercatale da un’impresa con titolare italiano ad una con titolare straniero, quattro il subentro tra imprenditori appartenenti alla medesima nazionalità e tre il subentro tra un imprenditore straniero ed un altro con nazionalità straniera differente. Conclusioni Le imprese attive nell’ambito delle concessioni mercatali, di proprietà di cittadini/e stranieri/e, provengono esclusivamente da Paesi non comunitari (Cina Popolare, Marocco, Egitto e Bangladesh). Ben sedici delle 31 imprese in esame hanno come titolari imprenditori provenienti dalla Cina Popolare, con una parità tra uomini e donne. La quasi totalità delle imprese ha come forma giuridica la ditta individuale (29 su 31). La circostanza che la totalità delle imprese gestite da stranieri/e è subentrata in concessioni già esistenti è connaturata alle specifiche disposizioni normative, che impongono la previsione di un bando concorsuale per l’assegnazione di nuovi posteggi mercatali, qualora il Comune ne abbia ravvisato l’opportunità. Le imprese che intendono operare in questo specifico ambito devono necessariamente acquisire, in proprietà o gestione, posteggi già esistenti. Si rileva che gli imprenditori stranieri hanno sostituito una discreta percentuale dei titolari di posteggio italiani, mentre è ancora ridotta la casistica del subentro tra imprenditori stranieri. Per quanto concerne l’ingresso nella rete distributiva locale, si rileva un trend crescente, seppur incostante, a partire dal 1999 con un subentro e, successivamente, come di seguito indicato: 2 nel 2001 e nel 2002, 1 nel 2003, 2 nel 2004, 5 nel 2005, 3 nel 2006, 2 nel 2007, 5 nel 2008, 4 nel 2009, 4 sinora nel corrente anno 2010. Commercio su aree pubbliche in forma itinerante Risultanze Pagina 6 di 19 Sulle 68 autorizzazioni attualmente rilasciate, 13 risultano in capo ad imprese appartenenti a cittadini/e stranieri/e, per un’incidenza percentuale pari al 19% (vedi tabella E1). La tipologia merceologica quasi esclusiva, ad eccezione di un operatore, è costituita dal commercio di prodotti non alimentari Delle 13 attività di cui sopra, solo una appartiene ad una donna (vedi tabella E2). La nazionalità più rappresentata è il Marocco con 6 operatori, tutte nella titolarità di uomini, seguita dal Senegal con quattro operatori. L’unica rappresentante femminile proviene dal Gambia (vedi tabella E3). In tutti i casi si tratta di nuove attivazioni. Conclusioni Le imprese attive nell’ambito del commercio su aree pubbliche in forma itinerante, di proprietà di cittadini/e stranieri/e, provengono essenzialmente da Paesi africani, con prevalenza quasi esclusiva di uomini. Si rileva che la maggior parte delle nuove attivazioni è avvenuta nel 2004. Attività artigianali alimentari Risultanze Sui 14 esercizi sinora rilevati, 9 risultano in capo ad imprese appartenenti a cittadini/e stranieri/e, per un’incidenza percentuale pari al 64% (vedi tabella F1). La tipologia merceologica prevalente è costituita dalle pizzerie artigianali di asporto, in numero di sei. Delle 9 attività di cui sopra, due appartengono a donne (vedi tabella F2). La nazionalità più rappresentata è l’Egitto con 6 attività, tutte nella titolarità di uomini (vedi tabella F3). Le due imprenditrici operanti nel settore provengono dal Marocco (gelateria artigianale) e dalla Turchia (rosticceria artigiana con annessa vendita di bevande). Conclusioni Le attività artigianali alimentari rappresentano uno degli ambiti delle attività economiche maggiormente caratterizzati dall’apporto di imprenditoria straniera, tutta costituita da cittadini/e non comunitari/e, con netta prevalenza delle pizzerie d’asporto. Tale dato, rilevato a livello locale, è coerente con la progressiva configurazione di “ethnical business” delle pizzerie d’asporto, nelle quali la comunità egiziana si sta ritagliando un ruolo considerevole. Conclusioni Dai dati estrapolati si possono desumere le seguenti considerazioni di carattere generale: a) Su un campione di 613 attività commerciali e di servizio, l’incidenza complessiva di imprese possedute da cittadini/e stranieri/e è di 89 unità, corrispondente al 15% del totale. Pagina 7 di 19 b) La comunità nazionale di imprenditori stranieri più rilevante è rappresentata dalla Cina Popolare, con 39 punti di vendita o di servizio (pari al 44% del totale delle imprese gestite da stranieri), seguita dagli egiziani con 17 punti di vendita o di servizio (pari al 19%) e dai cittadini marocchini, che incidono con il 17% mediante i propri 15 punti di vendita o servizio. c) Gli ambiti in cui le imprese di proprietà di cittadini/e stranieri/e sono preponderanti afferiscono alle attività artigianali alimentari, con un’incidenza del 64%, seguite dal commercio itinerante con il 19%. I titolari di posteggio nei mercati e gli esercenti l’attività di somministrazione di alimento e bevande sono il 17%. d) In ordine agli ambiti delle attività economiche esaminate, si rileva che gli imprenditori cinesi sono particolarmente presenti negli esercizi commerciali al dettaglio, nella somministrazione di alimenti e bevande e nelle concessioni di posteggio mercatali. L’area di attività dei cittadini marocchini si concentra quasi completamente nelle concessioni di posteggio mercatali e nel commercio in forma itinerante, mente i cittadini egiziani sono preponderanti nelle attività artigianali alimentari e, con minore consistenza, nei mercati e nelle attività commerciali e di somministrazione. e) Per quanto concerne l’apporto delle imprenditrici straniere, si rileva il ruolo preponderante svolto dalle cittadine della Cina Popolare, le quali rappresentano il 70% di tutte le donne straniere titolari di attività economiche e si attestano al 49% nell’ambito della propria nazionalità di riferimento. L’apporto dell’imprenditoria femminile, rispetto alla totalità del campione preso in considerazione, si attesta al 30%. Pagina 8 di 19 APPENDICE A Tabelle analitiche Pagina 9 di 19 A – COMMERCIO AL DETTAGLIO IN SEDE FISSA Tabella A1 – Incidenza generale delle imprese nella titolarità di cittadini/e stranieri/e N° totale esercizi Stranieri Incidenza % 201 16 8% Tabella A2 – Incidenza delle imprenditoria femminile N° totale esercizi cittadini stranieri 16 Di cui donne 6 Incidenza % 38% Tabella A3 – Suddivisione per nazionalità e per genere Nazionalità Cina Popolare Egitto Pakistan Romania Austria Totale complessivo Totale 8 3 2 2 1 16 Uomini 4 2 2 1 1 10 Donne 4 1 0 1 0 6 Pagina 10 di 19 B – SOMMINISTRAZIONE DI ALIMENTI E BEVANDE Tabella B1 – Incidenza generale delle imprese nella titolarità di cittadini/e stranieri/e N° totale esercizi Stranieri Incidenza % 94 16 17% Tabella B2 – Incidenza delle imprenditoria femminile N° totale esercizi cittadini stranieri 16 Di cui donne 7 Incidenza % 44% Tabella B3 – Suddivisione per nazionalità e per genere Nazionalità Cina Popolare Egitto Bangladesh Croazia Perù Totale complessivo Totale 10 3 1 1 1 16 Uomini 4 3 1 0 1 9 Donne 6 0 0 1 0 7 Pagina 11 di 19 C – SERVIZI ALLA PERSONA Tabella C1 – Incidenza generale delle imprese nella titolarità di cittadini/e stranieri/e N° totale esercizi Stranieri Incidenza % 56 4 7% Tabella C2 – Incidenza delle imprenditoria femminile N° totale esercizi cittadini stranieri 4 Di cui donne 1 Incidenza % 25% Tabella C3 – Suddivisione per nazionalità e per genere Nazionalità Cina Popolare Totale complessivo Totale 4 4 Uomini 3 3 Donne 1 1 Pagina 12 di 19 D – COMMERCIO SU AREE PUBBLICHE IN SEDE FISSA (MERCATI) Tabella D1 – Incidenza generale delle imprese nella titolarità di cittadini/e stranieri/e N° totale posteggi concessionati 180 Stranieri 31 Incidenza % 17% Tabella D2 – Incidenza delle imprenditoria femminile N° totale posteggi cittadini stranieri 31 Di cui donne 10 Incidenza % 32% Tabella D3 – Suddivisione per nazionalità e per genere Nazionalità Cina popolare Marocco Egitto Bangladesh TOTALE Totale 16 8 4 3 31 Uomini 8 7 4 2 21 Donne 8 1 0 1 10 Pagina 13 di 19 E – COMMERCIO SU AREE PUBBLICHE IN FORMA ITINERANTE Tabella E1 – Incidenza generale delle imprese nella titolarità di cittadini/e stranieri/e N° totale autorizzazioni in essere 68 Stranieri 13 Incidenza % 19% Tabella E2 – Incidenza delle imprenditoria femminile N° totale autorizzazioni in essere rilasciate a cittadini/e stranieri/e 13 Di cui donne 1 Incidenza % 8% Tabella E3 – Suddivisione per nazionalità e per genere Nazionalità Marocco Senegal Gambia Egitto Albania TOTALE Totale 6 4 1 1 1 13 Uomini 6 4 0 1 1 12 Donne 0 0 1 0 0 1 Pagina 14 di 19 F – ATTIVITA’ ARTIGIANALI ALIMENTARI Tabella F1 – Incidenza generale delle imprese nella titolarità di cittadini/e stranieri/e N° totale esercizi 14 Stranieri 9 Incidenza % 64% Tabella F2 – Incidenza delle imprenditoria femminile N° totale esercizi nella titolarità di stranieri/e 9 Di cui donne 2 Incidenza % 22% Tabella F3 – Suddivisione per nazionalità e per genere Nazionalità Egitto Cina Popolare Marocco Turchia TOTALE Totale 6 1 1 1 9 Uomini 6 1 0 0 7 Donne 0 0 1 1 2 Pagina 15 di 19 APPENDICE B Tabelle di sintesi Pagina 16 di 19 TABELLA DI SINTESI 1 INCIDENZA DELLE IMPRESE DI CITTADINI/E STRANIERI/E PER AMBITI DI ATTIVITA’ Tipologia Attività artigianali alim. Commercio itinerante Posteggi mercatali Somministrazione alimenti e bevande Commercio al dettaglio Attività di servizi alla persona TOTALI N° totale attività Attività di stranieri/e 14 68 180 94 201 56 613 9 13 31 16 16 4 89 Incidenza % rispetto al totale 64% 19% 17% 17% 8% 7% 15% TABELLA DI SINTESI 2 INCIDENZA DELLE COMUNITA’ NAZIONALI NEL CAMPIONE ESAMINATO Nazionalità Cina Popolare Egitto Marocco Bangladesh Senegal Pakistan Romania Albania Austria Croazia Gambia Perù Turchia TOTALI M. 20 16 13 3 4 2 1 1 1 0 0 1 0 62 F. 19 1 2 1 0 0 1 0 0 1 1 0 1 27 Pagina 17 di 19 Totale 39 17 15 4 4 2 2 1 1 1 1 1 1 89 Incid. % 44% 19% 17% 4% 4% 2% 2% 1% 1% 1% 1% 1% 1% TABELLA DI SINTESI 3 INCIDENZA DELL’IMPRENDITORIA FEMMINILE RISPETTO ALLE COMUNITA’ NAZIONALI DI RIFERIMENTO Nazionalità Cina Popolare Egitto Marocco Bangladesh Senegal Pakistan Romania Albania Austria Croazia Gambia Perù Turchia TOTALI Uomini 20 16 13 3 4 2 1 1 1 0 0 1 0 62 Donne 19 1 2 1 0 0 1 0 0 1 1 0 1 27 Pagina 18 di 19 Totale 39 17 15 4 4 2 2 1 1 1 1 1 1 89 Incidenza % 49% 6% 13% 25% 0% 0% 50% 0% 0% 100% 100% 0% 100% 30% Crediti Elaborazione dati a cura dell’U.O. Economia ed Attività Produttiva del Comune di Bresso Dirigente U.O.: Dottor Giancarlo Volpe Responsabile U.O.: Dario Passaretti Collaborazione: Specialista Attività Amm.ve Ida Maria Corbo Pagina 19 di 19