Tavolo Migranti e Cooperazione - Solidarietà

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Tavolo Migranti e Cooperazione - Solidarietà
REGIONE AUTONOMA FRIULI-VENEZIA GIULIA
Direzione Centrale istruzione, cultura, sport e pace
Servizio Politiche della Pace, Solidarietà e Associazionismo
Tavolo Migranti e Cooperazione
“UNA FAVA PER RICOMINCIARE”
Progetto di auto-organizzazione dei piccoli produttori di cacao
Paese/Località d’intervento: COSTA D’AVORIO – DEPARTEMENT DE TABOU
Durata prevista del progetto: PROGRAMMA BIENNALE, AVVIATO A GIUGNO 2007
Soggetto capofila: ASSOCIAZIONE SACILE MONDO INSIEME
Partner locali:
- LA FEVE D’OR E’ il partner locale di riferimento responsabile del progetto.
- DEPARTEMENT DE TABOU E' il partner istituzionale della Regione FVG.
- VITA SERENA ONG nel campo del sociale che gestisce una struttura d’accoglienza per anziani.
- ANADER Agenzia Nazionale di Sostegno allo Sviluppo Rurale in Costa d’Avorio
SINTESI DEL PROGETTO
Il progetto “Una fava per ricominciare” sostiene un’attività tipica della zona in ambito agricolo: la coltivazione del cacao
e vuole scommettere sullo sviluppo dell’Africa e l’uscita della Costa d’Avorio dalla crisi.
Il progetto nella prima annualità ha visto la creazione di una cooperativa di piccoli produttori di cacao con lo scopo di
migliorare e potenziare le loro produzioni. L’aumento della produzione, che dovrebbe essere già conseguibile al
termine del primo anno sarà di per sè un successo, poiché nei paesi produttori, un agricoltore di cacao non si ritrova
mai con il suo cacao invenduto, indipendentemente dalla varietà. La domanda è sempre alta.
Si vuole anche far conoscere ai produttori locali il cacao non solo come prodotto da commercializzare all’estero ma
anche come prodotto da consumare localmente visto che spesso gli stessi coltivatori non l’hanno mai assaggiato.
La metodologia chiama alla partecipazione degli individui e alla condivisione dei mezzi.
Si intende continuare nella realizzazione dell’attività di coordinamento, assistenza e formazione iniziata nel 2007 e
finalizzata a migliorare le capacità organizzative e produttive dei produttori locali, sostenere l'associazionismo
produttivo e favorire una commercializzazione dei prodotti migliore e più diffusa i cui proventi restino ai produttori. Nel
2007 è stato creato un fondo comunitario che sarà destinato in questa seconda annualità a promuovere il lavoro e
l’emancipazione femminile.
Sarà sviluppata la fase della diversificazione degli sbocchi della raccolta, per favorire il consumo e la trasformazione dei
semi, con l’istallazione presso la cooperativa di un centro di raccolta ed essiccazione.
Essendo tanti gli sbocchi commerciali il progetto punta alla commercializzazione autonoma delle fave raccolte. Si
cercherà di avviare alcune attività di trasformazione e lavorazione delle fave, in modo da commercializzare un prodotto
semilavorato con maggiore valore aggiunto.
Sarà dato spazio anche ad attività di informazione e sensibilizzazione sulla realtà dell'immigrazione in Europa, in
particolare di quella ivoriana. Obiettivo di queste attività è anche di sostenere il ruolo dei migranti come promotori di
sviluppo e di favorire la circolazione di idee, risorse finanziarie e competenze tra gli emigrati e le comunità in Costa
d’Avorio.
Il gruppo che si fa carico della gestione, monitoraggio e valutazione del progetto si è costituito un po’ dopo la
costituzione della cooperativa ed è composto da tre persone.
La creazione di questa cooperativa ha permesso a tutti soci di beneficiare dei consigli e dell’assistenza continua
dell’ANADER.
In una prospettiva di miglioramento e consolidamento dell'intervento avviato, la seconda annualità mira, in particolare
a:
-
creare una idonea sede di stoccaggio dove raccogliere le produzioni di tutti i soci della cooperativa;
-
dotare la cooperativa di adeguati mezzi e attrezzature per sviluppare la raccolta, l’essicazione;
-
fare ulteriore attività di formazione;
via del Lavatoio, 1,
34132 TRIESTE
Tel: 040 377 3477 / 040 377 3458
Fax: 040 377 3416
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-
sviluppare il processo di lavorazione delle fave per giungere al termine del 2009 alla produzione del primo
cacao in polvere;
-
ricercare e prendere contatti per commercializzare il prodotto finale
Attraverso la cooperativa tutti i soci saranno coinvolti in tutto il processo, al fine di migliorare le loro conoscenze e di
sviluppare maggiore capacità imprenditoriale.
Una breve missione sul campo avrà lo scopo di monitorare gli sviluppi del progetto e di consolidare i rapporti con i
partner locali.
Beneficiari diretti e indiretti
Beneficiari diretti sono:
1. i piccoli produttori che coltivano i semi di cacao membri della cooperativa “La Fève d’Or”
2. le loro famiglie
3. i componenti più giovani la cui situazione di insicurezza in questi ultimi anni è aumentata
La cooperativa comprende 11 famiglie per una media di 7 persone a famiglia. E’ previsto un allargamento dei
componenti. Il coinvolgimento dei più giovani potrà rallentare il flusso migratorio verso le città.
I beneficiari indiretti comprendono:
1. tutta la popolazione dell’area coinvolta, che sarà progressivamente sensibilizzata, anche relativamente
all’apporto che gli emigrati possono dare allo sviluppo dei paesi d’origine, e potrà entrare in contatto con Vita
Serena e ANADER.
2. i venditori della polvere di cacao nel territorio d’intervento e oltre;
3. le Botteghe del Commercio equo che potranno essere coinvolte nelle successive fasi del progetto
ATTIVITÀ GIÀ REALIZZATE O IN CORSO
- ANADER (Agence Nationale d’Appui au Développement Rural), partner in Costa D’avorio del progetto, nei mesi di
agosto settembre 2007 ha provveduto all’individuazione dei piccoli produttori di cacao da coinvolgere nel progetto
“Una fava per ricominciare”.
I criteri seguito sono stati i seguenti:
- che i terreni siano già coltivati a cacao e che siano vicini
- che la qualità del suolo sia adatta per una resa massima della coltivazione
- che a fianco di ogni piantagione ci sia una piccola superficie libera che possa essere riservata alle attività preliminari e
accessorie precedenti la lavorazione del cacao.
Alla fine sono stati individuati 11 coltivatori di cacao nella Sous-Préfecture d’Olodio, nel Département de Tabou. E’
stata fatta un’attività di sensibilizzazione sull’importanza di raggrupparsi e lavorare insieme per l’efficacia e il successo
del progetto.
Il 3 agosto 2007 a Tabou, in presenza dei Responsabili dell’Anader, che hanno fornito la propria consulenza, è stata
tenuta l’Assemblea costitutiva della Cooperativa FEVE D’OR.
- E’ stato creato un Comitato di Gestione composto di tre persone.
- Nei mesi di agosto e settembre 2007 le piante e il suolo sono state trattate contro gli insetti e le erbacce utilizzando
le tecniche tradizionali. Per sviluppare lo spirito di solidarietà e di gruppo i lavori si sono svolti secondo un calendario di
rotazione che vedeva tutti gli associati lavorare insieme nelle varie piantagioni.
- L’ANADER e la coordinatrice hanno percorso tutte le piantagioni per insegnare ai coltivatori di cacao le tecniche di
cura, raccolta ed essiccazione del cacao. Il grosso problema che si è riscontrato è che praticamente quasi tutte le
piante erano infestate da insetti e parassiti. Mancando gli insetticidi, a causa di un ritardo nell’invio del denaro,
l’ANADER insieme con i coltivatori ha messo a punto una tecnica manuale per eliminare gli insetti dalle piantagioni. E’
stato fatto un corso di formazione specifica. L’applicazione della tecnica ha richiesto molto tempo, ma è stata efficace.
E’ stato questo il momento piu’ difficile e delicato per ottenere un buon raccolto.
Via del Lavatoio, 1
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La formazione sulle tecniche di essiccazione è stata particolarmente importante, in quanto le tecniche finora usate
erano molto rudimentali. Si è pensato di acquistare in futuro per ogni appezzamento degli essiccatori ad energia
solare.
Sono inoltre stati organizzati altri quattro corsi di formazione specifici:
- uno sull’eliminazione del lavoro minorile nel settore della coltivazione del cacao;
- uno sulla qualità del prodotto destinato alla commercializzazione; (questi due corsi si sono svolti dal 31ottobre al 3
novembre)
- uno sulle tecniche di contabilità semplificata nel mese di ottobre;
- uno sulle modalità di coltivazione
- Il 9 agosto 2007 è stata costituita la cooperativa “La Fève d’Or », in conformità alle disposizioni degli articoli 07 e 08
della legge N° 60-315 del 21 septembre 1960 relativa alle associazioni in Costa d’Avorio. Alla cerimonia di
inaugurazione hanno partecipato diverse autorità pubbliche.
- E’ stato creato un fondo cassa per le famiglie di euro 800,00, coinvolgendo le donne, per pagare la scuola e le cure
mediche.
- L’Associazione Sacile Mondo Insieme si è documentata presso ditte specializzate di Vicenza sulle caratteristiche
tecniche della macchina per la trasformazione dei semi; l’ANADER si attiverà in loco per trovare una ditta specializzata
da cui acquistare la macchina in oggetto.
Si sta cercando un locale in loco dove fare l’essiccazione delle fave prodotte dai coltivatori della cooperativa.
- L’Associazione Sacile Mondo Insieme sta seguendo lo sviluppo di tutto il progetto, curando i contatti con i referenti
locali.
Nel territorio regionale è stata organizzata una cena nel mese di settembre 2007, per raccogliere ulteriori fondi e far
conoscere il progetto alla comunità locale. Vi hanno partecipato oltre 100 persone; la cena è stata inserita all’interno
della manifestazione Salam Shalom ed è stata organizzata con il patrocinio del comune di Budoia e di Sacile.
Durante la giornata del volontariato tenutasi a Sacile, nel mese di ottobre, sono state esposte informazioni sul
progetto, le foto delle piantagioni, delle persone che vi lavorono e della sede della cooperativa “La Feve d’or” , e alcune
fave di cacao.
L’Associazione sta partecipando alla rassegna di Cinema africano “Gli occhi dell’Africa” che si tiene nel mese di marzo
2008, dove propone e cerca di dare visibilità al progetto, offrendo cioccolata e spiegando il progetto “Una fava per
incominciare”.
- E’ stato organizzato un evento a Tabou per far conoscere il progetto e spiegare il ruolo degli immigrati africani nel
portare avanti dall’Italia il progetto.
- Attività da realizzarsi in un secondo momento, una volta che sarà completato il progetto e la cooperativa “La Feve
d’or” avrà acquistato competenze tali da poter essere condivise con altre cooperative africane.
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