La Pila n.17 - Sezione Scout San Giorgio Agno – Bioggio
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La Pila n.17 - Sezione Scout San Giorgio Agno – Bioggio
La Pila Giornalino della sezione scout San Giorgio Agno - Bioggio n.17 - dic. 2010 Redazione Anno IV, numero 17 Sezione Scout San Giorgio Agno - Bioggio Cariboni Claudia 6934 Bioggio Tel. 0041 91 604 55 02 http://www.sesga.ch [email protected] Hanno collaborato a questo numero: Avocette, Delfino, Chipmunk, Cinciallegra , Cincillà, Koala, Lama, Pantera, Riccio, Tartaruga e i lupetti con i loro pensieri. Se vuoi partecipare scrivendo sul prossimo numero consegnaci il materiale, possibilmente per email, entro: sabato 5 febbraio 2011. Il giornalino esce 5 volte all’anno. Abbonamento sostenitori 20.- Editoriale Mercoledì scorso 8 dicembre è iniziato il consueto periodo di festività (e vacanze evviva!) di fine anno. Questa incantevole fase finirà il 6 gennaio (sigh). Non è una novità ed anche i nostri “antenati” nella loro saggezza lo avevano già capito: “L’Epifania tücc i fèst la mena via”. Ma non è delle feste che volevo parlare, tanto ormai se ne è già detto di tutto e di più, bensì di una loro particolarità: la crema pasticcera, quella deliziosa “salsina” che si può trovare all’interno di panettoni, pandori, dolci natalizi, ecc. Ma a pensarci bene non è neanche di questo tipo di crema che volevo parlare, tanto ormai tutti conoscono la sua estrema bontà, bensì di un’altra specie: la “Crème” che si trova all’interno della nostra sezione. La “C.R.È.M.E.” (Capi Riuniti E Mai Esauriti) è il gruppo di chi si occupa del buon funzionamento sezionale, in pratica le “camicie verdi”. Questo nome (udito per l’ultima volta quasi una decina di anni fa) è riecheggiato ultimamente in quel di Bosco Luganese durante un meeting per favorire il team building, organizzato da Giraffa e Riccio. Alla mattina, dopo il roll call dei presenti è stato servito un ottimo (sembra!) breakfast, prima di passare al briefing della giornata. Sono stati preparati dei workshop che permettevano di capire il know-how di ognuno verso gli altri. In seguito, prima del lunchbreak si è svolto un simpatico role-playing game, utile per cercare di migliorare il situation management. Dopo pranzo e dopo un po’ di brainstorming a ruota libera: outdoor activities. Alcuni hanno creato e presentato dei piccoli, ma comunque preziosi per il loro valore intrinseco, nature-work of art ricavati da attentamente selezionati wood-corners, mentre ad altri è stata data la possibilità di un momento di “isolamento” per un free-approaching alla promessa, che è stata in seguito esposta solennemente (da chi si sentiva pronto) davanti a tutti. Tornati dentro, c’è stato l’afternooncoffee break per riscaldarsi un po’ (fuori in effetti era frescolinissimo) e, dopo le final conclusions del CEO del corso tutti hanno ricevuto un piccolo present da appendere alla camicia in ricordo della giornata. Il feedback dei partecipanti è stato molto positivo. Da rifare! Merry Christmas and Happy New Year !!! Panther 1 Bestiario Sezionale 2 Anguilla Leo Neubecker Avocette Sandra Fernandez Calzino Enrico Pilati CamaleonteAmbra Ponti Canguro Marco Fallace Capriolo Lara Pomrcic Cavalletta Celia Fernandez Cerbiatto Andreia Magalhaes Dos Santos Chipmunk Stefania Corti Cicala Gabriele Dominelli Cigno Giulia Leemann CinciallegraDiana Boscato Cincillà Giulia Di Casola Coccinella Clarissa Cariboni Colibrì Mattia Ciccone Condor Jonathan Stoppani Grillo Koala Lama Lemure Leonessa Libellula Lontra Marmotta Carolina Leemann Cristina Corti Marwan Kilani Anatole Besserve Claudia Cariboni Céline Renz Giada Moggio Roberto Trapletti Martora Moscardino Ocelot Opossum Orso Panda Pangolino Pantera Chiara Morotti Delia Griesenhofer Alice Di Casola Patrick Iglesias Sara Reina Michel Varonier Mattia Muraro Edo Cariboni Criceto Delfino Donnola Ermellino Farfalla Formica Gabbiano Gallo Picchio Pinguino Pinguino Puma Riccio Rondine Scricciolo Tartaruga Dino Colombo Alessio Rossi Sara Michel Philomène Besserve Luca Dall’Acqua Arianna Lo Cicero Alessandra Ghiazza Marco Pilati Stefania Ghiazza Davide Caruso Anaïs Casari Davide Picciau Vanessa Fonzasin Davide Carucci Roberto Ghiazza Patrick Muraro Gatto Gazzella Geco Giraffa Till Neubecker Sophie Arioli Luca Picciau Jone Galli Tasso Topino Tortorella Zanzara Alan Pomrcic Alejandro Andina Alessia Fusco Alexander Akkerman Aline Cassinadri Anastasiya Tsuirko Anna Pucci Charlotte Cassinadri Edo Muneratti Francesco Nero Fernandes Giorgia Gianini Paolo Michel Sarah Taglioni Manuela Pilati Federica Caruso Greta Tettamanti Jano Lucchini Lia-Fiore Colombo Loris Galli Loris Leonardi Marco Foresti Matteo Foresti Sandro Trussardi Sean Passera Sofia Chiodoni Sophie Martinelli 3 Natale Siamo nuovamente giunti alle ultime settimane di dicembre, il Natale e le festività si avvicinano! Quest’anno abbiamo pensato di proporvi dei pensieri, delle poesie riguardanti e alcune foto “d’epoca” in cui alcuni esploratori potranno riconoscersi! Un caloroso buon Natale e flice anno nuovo da tutti coloro che hanno partecipato alla realizzazione di questo numero della Pila. Ecco di nuovo davanti a noi il Natale. Un cielo, una notte, un giorno. Un cielo per la voce, una notte per la preghiera, un giorno per la speranza. (François Mauriac) Voglio che oggi non pianga nel mondo un solo bambino, che abbia lo stesso sorriso il bianco, il moro,il giallino. (Gianni Rodari) Nei miei occhi, non vedete? C’è la stella del presepe; nel mio cuore piccolino c’è la culla del Bambino E’ Natale, e questo cuore per voi chiede pace e amore. Sono un agnelo piccino e m’ascolta il Dio Bambino. (G.Ajmone) 4 Se il mondo vorrà avere ancora uomini liberi, uomini giusti, uomini che sentono la fraternità, bisognerà che mai dimentichino la strada del presepio. (Primo Mezzolari) Sarà un giorno maraviglioso!.. Le stelle del mattino canteranno insieme e i figli di Dio grideranno di gioia! (Martin Luther King) 5 Vorrei un amico Vorrei un amico, che sia fedele, Che non si pavoneggi e che non faccia grande discorsi. Nemmeno uno, che pensa dapprima a se stesso. Vorrei un amico, che mi voglia veramente bene e al quale possa confidare i miei segreti. Il mio amico può essere anche una ragazza, ma non una lunatica! Devo poter contare su di lei. Non mi deve mai tradire. Carol, 10 anni, Inghilterra (tratto dal thilo) 6 IL SALUTO DEL LUPETTO Il saluto si fa: Alzando la mano destra, tenendo due dita (indice & medio) tese, che rappresentano le ORECCHIE del lupo. Il pollice si appoggia sul mignolo e l’anulare, a significare che: IL più FORTE PROTEGGE il più DEBOLE ….. il lupetto ha le orecchie sempre bene APERTE per ascoltare gli altri e il mondo che lo circonda ind ice o medi anula re mignolo pol lice TUTTI GLI SCOUT SI SALUTANO STRINGENDOSI LA MANO SINISTRA, quella più vicino al (cuore) e ALZANDO LE DITA DELLA MANO DESTRA Avocette 7 I diritti del BamBino Sabato 2 ottobre sono venuti a trovarci Pierre e Simona della ME-WA per spiegarci meglio come si vive in Benin e per mostrarci un video di Omer. Ecco alcuni pensieri dei lupetti: Patrick-Opossum: La casa di Omer è piccola e senza finestre e ha poche stanze,ma Omer si accontenta. Omer si lava i denti “di fuori di casa” con dentifricio e acqua e spazzolino. Omer è stato contento delle cose che gli abbiamo mandato e giocava con la famiglia. Mattia-Pangolino: A me mi è piaciuto perché è la prima volta che vedo l’Africa. Alessio-Pinguino: Mi è piaciuto quando ha indossato il foulard e non lo ha mollato un attimo e quando giocava a domino. Charlotte: Il filmato è stato molto divertente perché c’erano cose che facevano ridere di Omer. Lara-Capriolo:A me è piaciuto perché ho potuto vedere come l’Africa è diversa da qui, infatti c’è un po di differenza. Vanessa-Farfalla: A me mi ha colpito quando ho visto un signore africano e una signora normale che ci hanno spiegato cose sull’Africa e sul bambino che abita in Africa. Si chiama Omer! Ci hanno spiegato che abitano sia i ricchi che i poveri e c’erano case costruite con materiale bello resistente. Nel video si vede la signora che consegnai regali a Omer un domino,un album. Dentro in casa era sempre buio perché non c’era elettricità. Gabriele-Cicala: Caro Omer, ho notato che ti sei molto divertito, quando hai visto i giochi che ti abbiamo mandato. Sono rimasto colpito nel vedere che sei molto bravo a disegnare, lo sono anch’io!!! Peccato che voi non avete l’elettricità mi sarebbe piaciuto vedere casa tua.. Da voi ci sono molte galline vero? Da quanto ho visto vi è piaciuto a te, a tua zia e a tua cugina e i tuoi amici il nostro giornalino “La Pila”. Spero di vederti di persona! Con affetto Gabriele. 8 Sabatao 20 novembre si è tenuta la giornata mondiale per i diritti del bambino. Per l’occasioni tutta la Sezione si è spostata all’oratorio di Tesserete per aiutare l’associazione ME-WA ad organizzare una tombola il cui ricavato servirà ad aiutare i bambini del Benin (tra cui anche Omer Gaston). Di seguito la lettera di ringraziamento di Pierre e Simona. Cogliamo inoltre l’occasione per ringraziare nuovamente i genitori per la collaborazione nella realizzazione dell banco dolci! Caro Gruppo Scout San Giorgio, é stato per noi un grande piacere trascorrere la giornata dei diritti dell’infanzia del 20 novembre 2010 presso l’Oratorio Santo Stefano di Tesserete assieme a voi. Abbiamo apprezzato molto la vostra numerosa presenza, soprattutto tenendo conto del fatto che avete dovuto percorrere diversi chilometri per darci il vostro sostegno, un po’ come i nostri amici africani quando devono andare al mercato. Vi ringraziamo per aver partecipato a questa giornata dedicata ai bambini, sia quelli del Ticino come pure delle Repubblica del Benin e per averci regalato delle fantastiche emozioni con la vostra voce dolce ed allegra. Ci rincresce che il tempo stretto non ci abbia permesso di ascoltarvi ulteriormente. Siamo veramente commossi della vostra generosità e della vostra collaborazione che è stata ineccepibile. Ci complimentiamo con tutto il gruppo scout perché tramite il vostro appoggio la manifestazione ha potuto raggiungere un ottimo successo. Grazie ancora di cuore perché i frutti di questa giornata, ben fr.2’580.--, potranno aiutare concretamente molti bambini Beninesi! Un particolare riconoscimento vada anche a tutti i genitori che hanno aderito alla manifestazione con la loro presenza, fornendo il nostro bar con deliziose torte e facendo delle offerte. Un contributo che unito a quello del gruppo scout San Giorgio si è rivelato efficace. Nella speranza che la collaborazione possa continuare nel tempo, con grande affetto e simpatia cordialmente vi salutiamo. Il presidente: Pierre Agbomemewa La segretaria: Simona Valsangiacomo 9 Nodi Su questo numero della Pila ritorniamo ad’occuparci di nodi. Ne presentiamo tre molto semplici: provate a eseguirli, e se non riuscite chiedeteci il prossimo sabato! Savoia scorsoio Esecuzione: Questo nodo si esegue come il nodo Savoia (vedi La Pila n.12), solo che alla fine, invece di far scorrere completamente la corda nell’anello, si lascia un cappio (fig. 1). Esiste anche la variante “a manette” con due cappi (fig. 2). A cosa serve: Come il nodo scorsoio, serve ad avere anelli scorrevoli. In più questo nodo si deforma meno facilmente ed è più facile da sciogliere. Doppino Esecuzione: Prendere una corda doppia (fig. 1) e formare un anello (fig. 2), poi far passare l’estremità della corda doppia nell’anello. Il risultato finale è visibile nella fig. 3 (anche qui si può vedere bene il nodo semplice), mentre nella fig. 4 si vede il doppino eseguito a partire da un nodo Savoia. A cosa serve: Al contrario del nodo scorsoio, il doppino non scorre. È quindi utile quando si ha bisogno di un anello fisso. L’unico svantaggio di questo nodo è che risulta difficile (a volte addirittura impossibile) da sciogliere se la corda è rimasta parecchio tesa, oppure se si è bagnata se la corda è di canapa (queste corde si ingrossano quando si bagnano). Il problema si risolve abbastanza bene usando, anche in questo caso, il doppino Savoia invece del doppino semplice, ma fate attenzione a eseguirlo proprio come nella figura, altrimenti 10 rischia di deformarsi mentre è sotto tensione, e quindi di allentare la corda. Nodo parlato (conosciuto anche come nodo barcaiolo, nodo carpentiere o nodo ormeggio) Esecuzione: Anche per questo nodo esistono vari metodi di esecuzione. Qui vengono illustrati i due sistemi più comuni. Il primo metodo si usa quando si ha a disposizione un capo libero: si gira con la corda attorno all’oggetto (fig. 1), poi si passa su quella che sarà la parte esterna del nodo, sopra la corda (fig. 2) e di nuovo dietro l’oggetto (fig. 3), per poi rientrare nel punto in cui si è iniziato il nodo (fig. 4). Il secondo metodo invece si usa quando nessuno dei due capi è libero: si fanno due anelli uguali (la corda si deve sovrapporre nello stesso modo) e si sovrappongono come in fig. 5, poi si infila il nodo attorno all’oggetto (fig. 6). Il risultato finale è visibile in fig. 7. A cosa serve: Questo nodo è conosciuto e usato in molti ambiti e serve ad affrancare una corda ad un oggetto. A meno che sia la corda che l’oggetto non siano particolarmente lisci, questo nodo non scivola neanche se subisce una forte trazione su uno dei due capi, e rimane facile da sciogliere anche dopo essere stato tirato. Delfino 11 Hello Guys! How are you? Eccomi qua, finalmente, da Oxford! Cavolo, ho talmente tante cose da raccontare, che non so da dove cominciare! Oxford è una città fantastica, e studiare qui riserva una sorpresa dopo l’altra. Prima di tutto, l’università: qui la scuola funziona un po’ come nei libri di Harry Potter, siamo tutti membri di un’unica Univerità, ma gli studenti sono divisi in tanti college, che sono un po’ come le “case” (grifondoro, serpeverde, ecc) di Harry. I college si trovano sparsi un po’ per tutto il centro della città, e ve ne sono di tutti i tipi. Alcuni enormi, altri piccoli, alcuni antichi, altri moderni,... Il mio college si chiama St. Cross, si trova vicino al centro, e se anche è un po’ piccolo, è molto molto bello, con la sua architettura antica, il suo parchetto, la sua biblioteca.. e poi, si dice che il St. Cross sia il college con la migliore cucina di tutta Oxford, ed è verissimo! Pane fatto in casa, pranzi originali, dolci.. tanti dolci.. si, è proprio un bel college, il mio! Anche se il St Cross è il migliore ( ^_~ ), ce ne sono anche altri che meritano. In queste settimane ho conosciuto vari studenti, e così un sabato qui e una domenica là sto piano piano esplorando gli altri college. Per esempio, qualche volta sono andato a mangiare nel Christ Church college. Dovete sapere che questo è uno dei college più importanti della città (fu addirittura rifondato da re Enrico VIII ! ), ed è famoso perché la sua sala da pranzo è stata usata nel film di Harry Potter, come parte di Hogwarts! In effetti, il Christ Church sembra molto la scuola di Harry Potter: si entra da un grande entrata e ci si trova in una corte interna immensa, poi si prende una porta sulla destra, si passa qualche corridoio di pietra e ci si trova davanti ad un’enorme scalinata che sembra possa cambiare posizione da un momento all’altro.. si sale la scala, si passa qualche vecchio e pesante portone di legno, e.. eccoci, nella sala da pranzo! Lì sembra veramente di essere da Harry: in fondo alla sala, su uno scalino, vi è il tavolo dei professori, sotto, messi in parallelo, vi sono i lunghi tavoli per gli studenti. E poi immaginate: professori vestiti eleganti, candele sui tavoli apparecchiati, pareti tappezzate di quadri di persone di tutti i tempi.. e a servire c’è persino una vecchietta tutta magra e fine fine che sembra la sorella della McGranitt.. fantastico! :-) Unica pecca: al Christ Church il cibo non è un gran che.. ma vabbé, non si può avere tutto.. Secondo me ancora più bello del college del Christ Church, però, è il Merton College. 12 Anche il Merton è un college antico e rinomato, e tra le altre cose, è famoso perché era il college di Tolkien! Visitandolo, si capisce da dove Tolkien ha preso molta della sua ispirazione: entrare al Merton è un po’ come entrare in un castello, dopo il portone enorme ci si trova in una piccola corte, da un lato c’è la cappella, dall’altro la sala dove si mangia, dall’altro ancora gli altri edifici, con le biblioteche, le sale per gli studenti, le camere,... e dietro c’è il parco, dove c’è un tavolino di pietra che si dice essere il tavolo dove Tolkien ha immaginato l’assemblea di re Elrond, a Gran Burrone... Le parti più belle del Merton, però sono le sale comuni per gli studenti: anche qui, dovete immaginare: si passa per stretti corridoi, e scalette buie, e poi si arriva una sala sotto al tetto che sembra uscita da un libro del 1800, tutta in penombra, con le vetrate che danno sul parco, tavolini per il tè, e delle poltrone da favola.. mancherebbe solo di vedere entrare Sherlock Holmes con la pipa in bocca e lo sguardo perso in qualche fatto misterioso, e la scena sarebbe perfetta. Avrei tante altre cosa da raccontarvi, le serate ad ascoltare musica irlandese, i fuori d’artificio per il 5 di novembre, o ancora la giornata dell’immatricolazione con tanto di toga nera e cappellino quadrato (giuro!! quanto ci siamo sentiti ridicoli quel giorno, e quanto abbiamo riso.. qui sono fissati per questo genere di cose..) ma.. ora temo di dovervi lasciare.. è vero che Oxford è una città un po’ magica, però le faccende domestiche ci tocca farle alla vecchia maniera... e oggi mi tocca fare il bucato e mettere un po’ in ordine.. e poi beh, si, dovrei anche studiare.. A presto! :-D Marwan 13 4 scout a Berlino Come sapete, Cinciallegra al momento si trova a Berlino per un corso di tedesco. Così, sabato 5 novembre alle ore 3.50 è iniziato il nostro viaggio alla scoperta della capitale tedesca. La giornata è ufficialmente cominciata con la una PRIMA colazione a base di mele e biscotti sul bus che ci avrebbe portate all’aeroporto di Basilea. Dopo il check-in e lo “spogliarello” ai controlli di sicurezza ci siamo dirette al nostro gate, dove per allietare l’attesa ci siamo concesse una SECONDA colazione a base di Kifer e caffè. Grazie alle nostre capacità di orientamento, abbiamo scelto il lato giusto sull’aereo e abbiamo potuto assistere all’alba, uno spettacolo affascinante. All’aeroporto di Berlino Schönefeld ci aspettava, tutta imbacuccata, colei che sarebbe stata la nostra guida di fiducia per il nostro soggiorno: Cinciallegra! Dato che cominciavamo a sentire un certo languorino, arrivate al nostro “Hotel” ci siamo concesse la TERZA colazione (alla faccia della giornata Hobbit del campeggio!). Rinfocillateci per bene eravamo pronte per scoprire tutte le meraviglie di Berlino. Da buone turiste scout ci siamo messe in cammino con cartina, guida umana 14 e cartacea, verso il Duomo. Dopo un’interminabile gradinata eccoci giunte sulla cupola, da cui si poteva godere una bellissima vista. Per immortalare il momento e il panorama abbiamo chiesto a un fotografo berlinese se gentilmente poteva farci una foto. L’anziano professionista, impugnato il nostro umile apparecchio digitale si è preparato alla scatto mentre noi ci siamo messe in posa. Non è stato difficile sorridere, perché nel momento in cui abbiamo fissato l’obbiettivo abbiamo visto avvicinarsi nello schermino della nostra digitale, l’occhio del fotografo berlinese: l’uomo avevo impugnato l’apparecchio al contrario! E si stava auto fotografando! Dopo avergli spiegato che girando l’apparecchio avrebbe fotografato i soggetti giusti, siamo riuscite a d avere una foto con un sorriso spontaneo. Ma le nostre avventure fotografiche non erano ancora terminate. Nel pomeriggio ci siamo recate alla famosa porta di Brandeburgo. Lì abbiamo chiesto a un altro turista, catalogato come italiano, di farci una foto. Al momento dello scatto però sono accorsi verso di noi gli amici del fotografo che sono stati anche loro immortalati. Il risultato è stato sorprendente: invece dei 4 soggetti originali nella foto compaiono ben 9 individui, per lo più sconosciuti. Grazie alle CO notturne del campeggio, in 24 ore siamo riuscite a visitare 3⁄4 della città, tra cui il “Mercato delle pulci” dove si può trovare davvero di tutto: da cartelli stradali a collezioni di monete, da oggetti usati a orecchini o cinture fatte con il lego! Naturalmente noi non abbiamo potuto non dare il nostro contributo al mercatino. Nonostante il freddo, abbiamo potuto apprezzare e ammirare questa bellissima città, questo anche grazie alla nostra guida personale. Cincillà, Koala, Chipmunk e Cinciallegra 15 ALLa scoperta dei Generi METAL Eccovi qui (a chi interessa), i più importanti generi metal, con i gruppi e la descrizione del metallaro corrispondente. E gli Esplo metal dove sono?!? ;-) Thrash metal Anthrax, Slayer I cosiddetti THRASHER indossano gillet in jeans ricoperti di toppe di gruppi thrash, jeans attillati e scarpe da basket anni ‘80 più sporche e consumate possibile,e naturalmente hanno capelli lunghi. Hair metal (Glam) Kiss, Mötley Crüe, Twisted Sister Il GLAMSTER veste con colori sgargianti al limite dello psichedelico (tipo rosa, violetti e affini) e apparizioni di nero qua e là oppure veste indumenti leopardati o zebrati, indossa magliette aderenti a volte parzialmente tagliuzzate. Come per thrasher i jeans sono attillati. Altra caratteristica è il trucco più o meno pesante e i capelli cotonati. Black metal Primordial, Immortal Anfibi, pantaloni e mantello di pelle in qualsiasi stagione sono i segni di riconoscimento del BLACKSTER oltre a borchie un po’ ovunque, capelli lunghi neri e tracce di trucco in alcuni esemplari di questo metallaro. Death metal Death, Cannibal Corpse Il DEATHSTER porta magliette larghe della band preferita e jeans stretti, capelli sono molto lunghi, almeno fino alla vita. Folk metal Finntroll, Korpiklaani Questi metallari indossano indumenti tradizionali del luogo di provenienza del loro genere (principalmente paesi nordici) come quelli dei vichinghi, tutti i FOLK METALLER che si rispettino hanno capelli lunghi davvero poco curati e una barba altrettanto incolta. Nu metal Slipknot, Korn Si vestono circa come i rapper o i punkettari mischiando i due generi. Tartaruga 16 Un grazie a tutti coloro, interni ed esterni, che mi hanno aiutato a collezionare le figurine “oceanmania” per il nostro lupetto Omer nel Benin. L’Album è completato ed è pronto per essere consegnato ai responsabili dell’associazione Me-wa per portarlo a gennaio ad Omer. Grazie di Avocette