La Pila n.17 - Sezione Scout San Giorgio Agno – Bioggio

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La Pila n.17 - Sezione Scout San Giorgio Agno – Bioggio
La Pila
Giornalino della sezione scout
San Giorgio Agno - Bioggio
n.17 - dic. 2010
Redazione
Anno IV, numero 17
Sezione Scout San Giorgio Agno - Bioggio
Cariboni Claudia
6934 Bioggio
Tel. 0041 91 604 55 02
http://www.sesga.ch
[email protected]
Hanno collaborato a questo numero:
Avocette, Delfino, Chipmunk, Cinciallegra
, Cincillà, Koala, Lama, Pantera, Riccio,
Tartaruga e i lupetti con i loro pensieri.
Se vuoi partecipare scrivendo sul
prossimo numero consegnaci il materiale,
possibilmente per email, entro:
sabato 5 febbraio 2011.
Il giornalino esce 5 volte all’anno.
Abbonamento sostenitori 20.-
Editoriale
Mercoledì scorso 8 dicembre
è iniziato il consueto periodo di
festività (e vacanze evviva!) di fine
anno. Questa incantevole fase finirà
il 6 gennaio (sigh). Non è una novità
ed anche i nostri “antenati” nella
loro saggezza lo avevano già capito:
“L’Epifania tücc i fèst la mena via”.
Ma non è delle feste che volevo
parlare, tanto ormai se ne è già detto
di tutto e di più, bensì di una loro
particolarità: la crema pasticcera,
quella deliziosa “salsina” che si può
trovare all’interno di panettoni,
pandori, dolci natalizi, ecc.
Ma a pensarci bene non è neanche
di questo tipo di crema che volevo
parlare, tanto ormai tutti conoscono
la sua estrema bontà, bensì di un’altra
specie: la “Crème” che si trova
all’interno della nostra sezione.
La “C.R.È.M.E.” (Capi Riuniti E
Mai Esauriti) è il gruppo di chi si
occupa del buon funzionamento
sezionale, in pratica le “camicie
verdi”. Questo nome (udito per
l’ultima volta quasi una decina di anni
fa) è riecheggiato ultimamente in
quel di Bosco Luganese durante un
meeting per favorire il team building,
organizzato da Giraffa e Riccio.
Alla mattina, dopo il roll call dei
presenti è stato servito un ottimo
(sembra!) breakfast, prima di
passare al briefing della giornata.
Sono stati preparati dei workshop
che permettevano di capire il
know-how di ognuno verso gli altri.
In seguito, prima del lunchbreak si
è svolto un simpatico role-playing
game, utile per cercare di migliorare
il situation management.
Dopo pranzo e dopo un po’
di brainstorming a ruota libera:
outdoor activities. Alcuni hanno
creato e presentato dei piccoli,
ma comunque preziosi per il loro
valore intrinseco, nature-work of art
ricavati da attentamente selezionati
wood-corners, mentre ad altri è stata
data la possibilità di un momento di
“isolamento” per un free-approaching
alla promessa, che è stata in seguito
esposta solennemente (da chi si
sentiva pronto) davanti a tutti.
Tornati dentro, c’è stato l’afternooncoffee break per riscaldarsi un po’
(fuori in effetti era frescolinissimo)
e, dopo le final conclusions del CEO
del corso tutti hanno ricevuto un
piccolo present da appendere alla
camicia in ricordo della giornata.
Il feedback dei partecipanti è
stato molto positivo. Da rifare!
Merry Christmas and
Happy New Year !!!
Panther
1
Bestiario Sezionale
2
Anguilla Leo Neubecker
Avocette Sandra Fernandez
Calzino
Enrico Pilati
CamaleonteAmbra Ponti
Canguro Marco Fallace
Capriolo Lara Pomrcic
Cavalletta Celia Fernandez
Cerbiatto Andreia Magalhaes
Dos Santos
Chipmunk Stefania Corti
Cicala
Gabriele Dominelli
Cigno
Giulia Leemann
CinciallegraDiana Boscato
Cincillà
Giulia Di Casola
Coccinella Clarissa Cariboni
Colibrì
Mattia Ciccone
Condor Jonathan Stoppani
Grillo
Koala
Lama
Lemure
Leonessa
Libellula
Lontra
Marmotta
Carolina Leemann
Cristina Corti
Marwan Kilani
Anatole Besserve
Claudia Cariboni
Céline Renz
Giada Moggio
Roberto Trapletti
Martora
Moscardino
Ocelot
Opossum
Orso
Panda
Pangolino
Pantera
Chiara Morotti
Delia Griesenhofer
Alice Di Casola
Patrick Iglesias
Sara Reina
Michel Varonier
Mattia Muraro
Edo Cariboni
Criceto
Delfino
Donnola
Ermellino
Farfalla
Formica
Gabbiano
Gallo
Picchio
Pinguino
Pinguino
Puma
Riccio
Rondine
Scricciolo
Tartaruga
Dino Colombo
Alessio Rossi
Sara Michel
Philomène Besserve
Luca Dall’Acqua
Arianna Lo Cicero
Alessandra Ghiazza
Marco Pilati
Stefania Ghiazza
Davide Caruso
Anaïs Casari
Davide Picciau
Vanessa Fonzasin
Davide Carucci
Roberto Ghiazza
Patrick Muraro
Gatto
Gazzella
Geco
Giraffa
Till Neubecker
Sophie Arioli
Luca Picciau
Jone Galli
Tasso
Topino
Tortorella
Zanzara
Alan Pomrcic
Alejandro Andina
Alessia Fusco
Alexander Akkerman
Aline Cassinadri
Anastasiya Tsuirko
Anna Pucci
Charlotte Cassinadri
Edo Muneratti
Francesco Nero Fernandes
Giorgia Gianini
Paolo Michel
Sarah Taglioni
Manuela Pilati
Federica Caruso
Greta Tettamanti
Jano Lucchini
Lia-Fiore Colombo
Loris Galli
Loris Leonardi
Marco Foresti
Matteo Foresti
Sandro Trussardi
Sean Passera
Sofia Chiodoni
Sophie Martinelli
3
Natale
Siamo nuovamente giunti alle ultime settimane di dicembre, il Natale e le festività
si avvicinano! Quest’anno abbiamo pensato di proporvi dei pensieri, delle poesie
riguardanti e alcune foto “d’epoca” in cui alcuni esploratori potranno riconoscersi!
Un caloroso buon Natale e flice anno nuovo da tutti coloro che hanno partecipato
alla realizzazione di questo numero della Pila.
Ecco di nuovo davanti a noi
il Natale. Un cielo, una notte,
un giorno.
Un cielo per la voce, una
notte per la preghiera, un
giorno per la speranza.
(François Mauriac)
Voglio che oggi non pianga
nel mondo un solo bambino,
che abbia lo stesso sorriso il bianco,
il moro,il giallino.
(Gianni Rodari)
Nei miei occhi, non vedete?
C’è la stella del presepe;
nel mio cuore piccolino
c’è la culla del Bambino
E’ Natale, e questo cuore
per voi chiede pace e amore.
Sono un agnelo piccino
e m’ascolta il Dio Bambino.
(G.Ajmone)
4
Se il mondo vorrà avere ancora
uomini liberi, uomini giusti,
uomini che sentono
la fraternità, bisognerà che
mai dimentichino la strada del
presepio.
(Primo Mezzolari)
Sarà un giorno maraviglioso!..
Le stelle del mattino
canteranno insieme
e i figli di Dio
grideranno di gioia!
(Martin Luther King)
5
Vorrei un amico
Vorrei un amico, che sia fedele,
Che non si pavoneggi
e che non faccia grande discorsi.
Nemmeno uno,
che pensa dapprima a se stesso.
Vorrei un amico,
che mi voglia veramente bene
e al quale possa
confidare i miei segreti.
Il mio amico può essere anche una ragazza,
ma non una lunatica!
Devo poter contare su di lei.
Non mi deve mai tradire.
Carol, 10 anni, Inghilterra
(tratto dal thilo)
6
IL SALUTO DEL LUPETTO
Il saluto si fa:
Alzando la mano destra, tenendo due dita (indice & medio) tese,
che rappresentano le ORECCHIE del lupo.
Il pollice si appoggia sul mignolo e l’anulare, a significare che:
IL più FORTE PROTEGGE il più DEBOLE …..
il lupetto ha le orecchie
sempre bene
APERTE
per ascoltare gli altri e
il mondo che lo circonda
ind
ice
o
medi
anula
re
mignolo
pol
lice
TUTTI GLI SCOUT SI SALUTANO STRINGENDOSI LA MANO SINISTRA,
quella più vicino al
(cuore) e
ALZANDO LE DITA DELLA MANO DESTRA
Avocette
7
I diritti del BamBino
Sabato 2 ottobre sono venuti a trovarci Pierre e Simona della ME-WA per spiegarci
meglio come si vive in Benin e per mostrarci un video di Omer. Ecco alcuni pensieri
dei lupetti:
Patrick-Opossum: La casa di Omer è piccola e senza finestre e ha poche stanze,ma
Omer si accontenta. Omer si lava i denti “di fuori di casa” con dentifricio e acqua
e spazzolino. Omer è stato contento delle cose che gli abbiamo mandato e giocava
con la famiglia.
Mattia-Pangolino: A me mi è piaciuto perché è la prima volta che vedo l’Africa.
Alessio-Pinguino: Mi è piaciuto quando ha indossato il foulard e non lo ha mollato
un attimo e quando giocava a domino.
Charlotte: Il filmato è stato molto divertente perché c’erano cose che facevano
ridere di Omer.
Lara-Capriolo:A me è piaciuto perché ho potuto vedere come l’Africa è diversa da
qui, infatti c’è un po di differenza.
Vanessa-Farfalla: A me mi ha colpito quando ho visto un signore africano e una
signora normale che ci hanno spiegato cose sull’Africa e sul bambino che abita in
Africa. Si chiama Omer! Ci hanno spiegato che abitano sia i ricchi che i poveri e
c’erano case costruite con materiale bello resistente. Nel video si vede la signora
che consegnai regali a Omer un domino,un album. Dentro in casa era sempre buio
perché non c’era elettricità.
Gabriele-Cicala: Caro Omer, ho notato che ti sei molto divertito, quando hai visto i
giochi che ti abbiamo mandato. Sono rimasto colpito nel vedere che sei molto bravo
a disegnare, lo sono anch’io!!! Peccato che voi non avete l’elettricità mi sarebbe
piaciuto vedere casa tua.. Da voi ci sono molte galline vero? Da quanto ho visto vi
è piaciuto a te, a tua zia e a tua cugina e i tuoi amici il nostro giornalino “La Pila”.
Spero di vederti di persona!
Con affetto Gabriele.
8
Sabatao 20 novembre si è tenuta la giornata mondiale per i diritti del
bambino. Per l’occasioni tutta la Sezione si è spostata all’oratorio di
Tesserete per aiutare l’associazione ME-WA ad organizzare una tombola
il cui ricavato servirà ad aiutare i bambini del Benin (tra cui anche Omer
Gaston). Di seguito la lettera di ringraziamento di Pierre e Simona.
Cogliamo inoltre l’occasione per ringraziare nuovamente i genitori
per la collaborazione nella realizzazione dell banco dolci!
Caro Gruppo Scout San Giorgio,
é stato per noi un grande piacere trascorrere la giornata dei diritti dell’infanzia
del 20 novembre 2010 presso l’Oratorio Santo Stefano di Tesserete assieme a voi.
Abbiamo apprezzato molto la vostra numerosa presenza, soprattutto tenendo
conto del fatto che avete dovuto percorrere diversi chilometri per darci il vostro
sostegno, un po’ come i nostri amici africani quando devono andare al mercato.
Vi ringraziamo per aver partecipato a questa giornata dedicata ai bambini,
sia quelli del Ticino come pure delle Repubblica del Benin e per averci regalato
delle fantastiche emozioni con la vostra voce dolce ed allegra. Ci rincresce
che il tempo stretto non ci abbia permesso di ascoltarvi ulteriormente.
Siamo veramente commossi della vostra generosità e della vostra
collaborazione che è stata ineccepibile. Ci complimentiamo con tutto il gruppo
scout perché tramite il vostro appoggio la manifestazione ha potuto raggiungere
un ottimo successo. Grazie ancora di cuore perché i frutti di questa giornata,
ben fr.2’580.--, potranno aiutare concretamente molti bambini Beninesi!
Un particolare riconoscimento vada anche a tutti i genitori che
hanno aderito alla manifestazione con la loro presenza, fornendo il
nostro bar con deliziose torte e facendo delle offerte. Un contributo che
unito a quello del gruppo scout San Giorgio si è rivelato efficace.
Nella speranza che la collaborazione possa continuare nel tempo,
con grande affetto e simpatia cordialmente vi salutiamo.
Il presidente: Pierre Agbomemewa
La segretaria: Simona Valsangiacomo
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Nodi
Su questo numero della Pila ritorniamo ad’occuparci di nodi. Ne presentiamo tre
molto semplici: provate a eseguirli, e se non riuscite chiedeteci il prossimo sabato!
Savoia scorsoio
Esecuzione: Questo nodo si esegue
come il nodo Savoia (vedi La Pila n.12),
solo che alla fine, invece di far scorrere
completamente la corda nell’anello, si
lascia un cappio (fig. 1). Esiste anche la
variante “a manette” con due cappi (fig.
2).
A cosa serve: Come il nodo scorsoio,
serve ad avere anelli scorrevoli. In più
questo nodo si deforma meno facilmente
ed è più facile da sciogliere.
Doppino
Esecuzione: Prendere una corda doppia (fig. 1) e formare un
anello (fig. 2), poi far passare l’estremità della corda doppia
nell’anello. Il risultato finale è visibile nella fig. 3 (anche qui si
può vedere bene il nodo semplice), mentre nella fig. 4 si vede
il doppino eseguito a partire da un nodo Savoia.
A cosa serve: Al contrario del nodo
scorsoio, il doppino non scorre. È quindi
utile quando si ha bisogno di un anello
fisso. L’unico svantaggio di questo nodo
è che risulta difficile (a volte addirittura
impossibile) da sciogliere se la corda è
rimasta parecchio tesa, oppure se si è bagnata se la corda è di
canapa (queste corde si ingrossano quando si bagnano).
Il problema si risolve abbastanza bene usando, anche in questo
caso, il doppino Savoia invece del doppino semplice, ma fate
attenzione a eseguirlo proprio come nella figura, altrimenti
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rischia di deformarsi mentre è sotto
tensione, e quindi di allentare la corda.
Nodo parlato (conosciuto anche come nodo barcaiolo, nodo carpentiere o nodo
ormeggio)
Esecuzione: Anche per questo nodo esistono vari metodi di
esecuzione. Qui vengono illustrati i due sistemi più comuni.
Il primo metodo si usa quando si ha a disposizione un capo
libero: si gira con la corda attorno all’oggetto (fig. 1), poi si
passa su quella che sarà la parte esterna
del nodo, sopra la corda (fig. 2) e di
nuovo dietro l’oggetto (fig. 3), per poi rientrare nel punto in
cui si è iniziato il nodo (fig. 4). Il secondo metodo invece si usa
quando nessuno dei due capi è libero: si
fanno due anelli uguali (la corda si deve
sovrapporre nello stesso modo) e si sovrappongono come
in fig. 5, poi si infila il nodo attorno all’oggetto (fig. 6). Il
risultato finale è visibile in fig. 7.
A cosa serve: Questo nodo è conosciuto
e usato in molti ambiti e serve ad
affrancare una corda ad un oggetto. A meno che sia la corda
che l’oggetto non siano particolarmente lisci, questo nodo
non scivola neanche se subisce una forte trazione su uno dei
due capi, e rimane facile da sciogliere anche dopo essere stato tirato.
Delfino
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Hello Guys! How are you?
Eccomi qua, finalmente, da Oxford!
Cavolo, ho talmente tante cose da raccontare, che non so da dove cominciare!
Oxford è una città fantastica, e studiare qui riserva una sorpresa dopo l’altra. Prima
di tutto, l’università: qui la scuola funziona un po’ come nei libri di Harry Potter,
siamo tutti membri di un’unica Univerità, ma gli studenti sono divisi in tanti college,
che sono un po’ come le “case” (grifondoro, serpeverde, ecc) di Harry. I college si
trovano sparsi un po’ per tutto il centro della città, e ve ne sono di tutti i tipi. Alcuni
enormi, altri piccoli, alcuni antichi, altri moderni,... Il mio college si chiama St. Cross,
si trova vicino al centro, e se anche è un po’ piccolo, è molto molto bello, con la sua
architettura antica, il suo parchetto, la sua biblioteca.. e poi, si dice che il St. Cross
sia il college con la migliore cucina di tutta Oxford, ed è verissimo! Pane fatto in
casa, pranzi originali, dolci.. tanti dolci.. si, è proprio un bel college, il mio!
Anche se il St Cross è il migliore ( ^_~ ), ce ne sono anche altri che meritano. In
queste settimane ho conosciuto vari studenti, e così un sabato qui e una domenica
là sto piano piano esplorando gli altri college. Per esempio, qualche volta sono
andato a mangiare nel Christ Church college. Dovete sapere che questo è uno dei
college più importanti della città (fu addirittura rifondato da re Enrico VIII ! ), ed
è famoso perché la sua sala da pranzo è stata usata nel film di Harry Potter, come
parte di Hogwarts! In effetti, il Christ Church sembra molto la scuola di Harry
Potter: si entra da un grande entrata e ci si trova in una corte interna immensa,
poi si prende una porta sulla destra, si passa qualche corridoio di pietra e ci si
trova davanti ad un’enorme scalinata che sembra possa cambiare posizione da un
momento all’altro.. si sale la scala, si passa qualche vecchio e pesante portone di
legno, e.. eccoci, nella sala da pranzo! Lì sembra veramente di essere da Harry: in
fondo alla sala, su uno scalino, vi è il tavolo dei professori, sotto, messi in parallelo,
vi sono i lunghi tavoli per gli studenti. E poi immaginate: professori vestiti eleganti,
candele sui tavoli apparecchiati, pareti tappezzate di quadri di persone di tutti i
tempi.. e a servire c’è persino una vecchietta tutta magra e fine fine che sembra la
sorella della McGranitt.. fantastico! :-)
Unica pecca: al Christ Church il cibo non è un gran che.. ma vabbé, non si può avere
tutto..
Secondo me ancora più bello del college del Christ Church, però, è il Merton College.
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Anche il Merton è un college antico e rinomato, e tra le altre cose, è famoso perché
era il college di Tolkien! Visitandolo, si capisce da dove Tolkien ha preso molta della
sua ispirazione: entrare al Merton è un po’ come entrare in un castello, dopo il
portone enorme ci si trova in una piccola corte, da un lato c’è la cappella, dall’altro
la sala dove si mangia, dall’altro ancora gli altri edifici, con le biblioteche, le sale
per gli studenti, le camere,... e dietro c’è il parco, dove c’è un tavolino di pietra che
si dice essere il tavolo dove Tolkien ha immaginato l’assemblea di re Elrond, a Gran
Burrone...
Le parti più belle del Merton, però sono le sale comuni per gli studenti: anche qui,
dovete immaginare: si passa per stretti corridoi, e scalette buie, e poi si arriva
una sala sotto al tetto che sembra uscita da un libro del 1800, tutta in penombra,
con le vetrate che danno sul parco, tavolini per il tè, e delle poltrone da favola..
mancherebbe solo di vedere entrare Sherlock Holmes con la pipa in bocca e lo
sguardo perso in qualche fatto misterioso, e la scena sarebbe perfetta.
Avrei tante altre cosa da raccontarvi, le serate ad ascoltare musica irlandese, i fuori
d’artificio per il 5 di novembre, o ancora la giornata dell’immatricolazione con tanto
di toga nera e cappellino quadrato (giuro!! quanto ci siamo sentiti ridicoli quel
giorno, e quanto abbiamo riso.. qui sono fissati per questo genere di cose..) ma..
ora temo di dovervi lasciare.. è vero che Oxford è una città un po’ magica, però le
faccende domestiche ci tocca farle alla vecchia maniera... e oggi mi tocca fare il
bucato e mettere un po’ in ordine.. e poi beh, si, dovrei anche studiare..
A presto! :-D
Marwan
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4 scout a Berlino
Come sapete, Cinciallegra al momento si trova a Berlino per un corso di
tedesco. Così, sabato 5 novembre alle ore 3.50 è iniziato il nostro viaggio
alla scoperta della capitale tedesca. La giornata è ufficialmente cominciata
con la una PRIMA colazione a base di mele e biscotti sul bus che ci avrebbe
portate all’aeroporto di Basilea. Dopo il check-in e lo “spogliarello” ai
controlli di sicurezza ci siamo dirette al nostro gate, dove per allietare
l’attesa ci siamo concesse una SECONDA colazione a base di Kifer e caffè.
Grazie alle nostre capacità di orientamento, abbiamo scelto il lato giusto
sull’aereo e abbiamo potuto assistere all’alba, uno spettacolo affascinante.
All’aeroporto di Berlino Schönefeld ci aspettava, tutta imbacuccata, colei che
sarebbe stata la nostra guida di fiducia per il nostro soggiorno: Cinciallegra!
Dato che cominciavamo a sentire un certo languorino, arrivate
al nostro “Hotel” ci siamo concesse la TERZA colazione (alla faccia
della giornata Hobbit del campeggio!). Rinfocillateci per bene
eravamo pronte per scoprire tutte le meraviglie di Berlino.
Da buone turiste scout ci siamo messe in cammino con cartina, guida umana
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e cartacea, verso il Duomo. Dopo un’interminabile gradinata eccoci giunte sulla
cupola, da cui si poteva godere una bellissima vista. Per immortalare il momento e
il panorama abbiamo chiesto a un fotografo berlinese se gentilmente poteva farci
una foto. L’anziano professionista, impugnato il nostro umile apparecchio digitale
si è preparato alla scatto mentre noi ci siamo messe in posa. Non è stato difficile
sorridere, perché nel momento in cui abbiamo fissato l’obbiettivo abbiamo visto
avvicinarsi nello schermino della nostra digitale, l’occhio del fotografo berlinese:
l’uomo avevo impugnato l’apparecchio al contrario! E si stava auto fotografando!
Dopo avergli spiegato che girando l’apparecchio avrebbe fotografato i
soggetti giusti, siamo riuscite a d avere una foto con un sorriso spontaneo.
Ma le nostre avventure fotografiche non erano ancora terminate. Nel
pomeriggio ci siamo recate alla famosa porta di Brandeburgo. Lì abbiamo chiesto
a un altro turista, catalogato come italiano, di farci una foto. Al momento
dello scatto però sono accorsi verso di noi gli amici del fotografo che sono
stati anche loro immortalati. Il risultato è stato sorprendente: invece dei 4
soggetti originali nella foto compaiono ben 9 individui, per lo più sconosciuti.
Grazie alle CO notturne del campeggio, in 24 ore siamo riuscite
a visitare 3⁄4 della città, tra cui il “Mercato delle pulci” dove si può
trovare davvero di tutto: da cartelli stradali a collezioni di monete, da
oggetti usati a orecchini o cinture fatte con il lego! Naturalmente noi
non abbiamo potuto non dare il nostro contributo al mercatino.
Nonostante il freddo, abbiamo potuto apprezzare e ammirare questa
bellissima città, questo anche grazie alla nostra guida personale.
Cincillà, Koala, Chipmunk e Cinciallegra
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ALLa scoperta dei Generi METAL
Eccovi qui (a chi interessa), i più importanti generi metal, con i gruppi e la descrizione
del metallaro corrispondente. E gli Esplo metal dove sono?!? ;-)
Thrash metal Anthrax, Slayer
I cosiddetti THRASHER indossano gillet in jeans ricoperti di toppe di gruppi thrash,
jeans attillati e scarpe da basket anni ‘80 più sporche e consumate possibile,e
naturalmente hanno capelli lunghi.
Hair metal (Glam) Kiss, Mötley Crüe, Twisted Sister
Il GLAMSTER veste con colori sgargianti al limite dello psichedelico (tipo rosa,
violetti e affini) e apparizioni di nero qua e là oppure veste indumenti leopardati
o zebrati, indossa magliette aderenti a volte parzialmente tagliuzzate. Come per
thrasher i jeans sono attillati. Altra caratteristica è il trucco più o meno pesante e
i capelli cotonati.
Black metal Primordial, Immortal
Anfibi, pantaloni e mantello di pelle in qualsiasi stagione sono i segni di
riconoscimento del BLACKSTER oltre a borchie un po’ ovunque, capelli lunghi neri
e tracce di trucco in alcuni esemplari di questo metallaro.
Death metal Death, Cannibal Corpse
Il DEATHSTER porta magliette larghe della band preferita e jeans stretti, capelli
sono molto lunghi, almeno fino alla vita.
Folk metal Finntroll, Korpiklaani
Questi metallari indossano indumenti tradizionali del luogo di provenienza del
loro genere (principalmente paesi nordici) come quelli dei vichinghi, tutti i FOLK
METALLER che si rispettino hanno capelli lunghi davvero poco curati e una barba
altrettanto incolta.
Nu metal Slipknot, Korn
Si vestono circa come i rapper o i punkettari mischiando i due generi.
Tartaruga
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Un grazie a tutti coloro, interni ed esterni, che mi hanno aiutato a
collezionare le figurine “oceanmania” per il nostro lupetto Omer nel Benin.
L’Album è completato ed è pronto per essere consegnato ai responsabili
dell’associazione Me-wa per portarlo a gennaio ad Omer.
Grazie di
Avocette