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PRIMO PIANO microelettronica Una roadmap per la conformità RoHS Lisa Leo L’utilizzo di piombo e altre sostanze pericolose nei componenti elettronici ha creato sempre maggiore perplessità sul piano ambientale e politico, ma l’implementazione e la consapevolezza dei cambiamenti necessari per soddisfare i nuovi requisiti ambientali variano a seconda dei produttori. Tuttavia implementare i cambiamenti necessari per soddisfare i nuovi requisiti ambientali sta diventando un problema critico per il business per i fornitori globali di componenti elettronici e di assemblaggi. E sviluppare una roadmap per la transizione è il primo passo per la compliance RAEE e RoHS. I manufacturer che adottano approccio proattivo guadagneranno probabilmente un vantaggio competitivo con i grandi clienti OEM. Le restrizioni correnti ed emergenti relative ai materiali pericolosi nei componenti e nei sistemi elettronici hanno dato vita a sfide significative per le aziende produttrici di componenti elettronici nel mondo. La direttiva End of Life Vehicle (ELV) che mira ad aumentare il contenuto di riciclaggio di veicoli prodotti e venduti nell’Unione Europea è attiva da luglio 2003. La direttiva Waste of Electrical and Electronic Equipment (WEEE o RAEE) insieme a quella Restriction on Hazardous Substance (RoHS) entreranno in vigore nel luglio 2006, toccando la maggior parte dei prodotti elettronici venduti nell’Unione Europea. La direttiva RoHS limita l’utilizzo di determinate sostanze pericolose che rappresentano dei rischi per la salute e per l’ambiente. Questa direttiva si indirizza specificatamente alla riduzione dell’uso e alla proibizione definitiva di cadmio, cromo esavalente, piombo, mercurio, PBB (polibromuro bifenile) e PBDE (polibromuro difenile etere). Nonostante i grandi produttori di circuiti integrati stiano lavorando a programmi appropriati conformi al RoHS, molti produttori di componenti e di subassemblati potrebbero non comprendere pienamente l’opportunità, le implicazioni o le possibili conseguenze di queste direttive. Nonostante questa transizione sia stata paragonata all’adozione della tecnologia a montaggio superficiale, il tempo di esecuzione è più corto mentre l’impatto potenziale alla fine è molto più critico. La possibilità che gli OEM non riescano ad accettare i tradizionali componenti contenenti piombo presenta un’importante sfida di business per i produttori. Progettare una roadmap sulle criticità del business e della supL. Leo, Director of Product Management, Raychem Circuit Protection ply chain in fase di transizione implica la valutazione dei processi di reperimento, logistica, produzione, modifica, comunicazione e information technology. Dato che queste direttive coinvolgeranno ogni singola azienda che utilizza componenti elettronici nei propri prodotti, avendo ripercussioni anche su determinati prodotti che contengono vetro, plastica e metallo, la tracciabilità diventerà una questione di fondamentale importanza per il business per moltissime aziende. Come per la transizione di information technology Y2K, molti sistemi affermati e molte infrastrutture aziendali verranno influenzate dalla migrazione verso produzioni conformi al RoHS. Ad ogni modo recenti indagini indicano che quasi tutto il personale consapevole del RoHS appartiene alla fascia operativa anziché manageriale. Un altro paragone significativo può essere fatto con la conformità ISO, che implica e integra aree funzionali. Come con questa transizione, la conformità sarà più semplice da raggiungere se il processo è visibile dal top management. Idealmente la responsabilità di organizzare un team per la conformità e di realizzare la roadmap di transizione dovrebbe ricadere sul livello di un management senior. Il team di conformità dovrebbe includere i manager della supply chain e dell’approvvigionamento, i risk manager, i manager della produzione, i manager di progetto e i manager dell’information technology. Comunicare con la supply chain - up & down Gestire i cicli di vita del prodotto, sviluppare le strategie di migrazione, riqualificare i materiali e conformarsi alle richieste degli OEM potrebbe richiedere un nuovo livello di gestione dei Febbraio 2006 - Automazione e Strumentazione - 29 PRIMO PIANO microelettronica documenti e dei dati. Ottenendo e consolidando l’informazione del materiale per tutti i componenti, paragonandola con gli standard legislativi e corporate, e disseminando queste informazioni up & down lungo la supply chain, diventa critico mantenere la conformità, migliorare l’efficienza operativa e assicurare la soddisfazione degli utenti. Molti fornitori globali di componenti hanno già avvisato i propri fornitori che richiederanno la consegna di componenti conformi a RoHS molto in anticipo rispetto all’1 luglio 2006, termine massimo di RoHS e WEEE per raggiungere i propri target. Questo approccio proattivo aiuta i produttori a consolidare i cambiamenti dei progetti, a qualificare le sostituzioni dirette o alternative e ad identificare i rischi generali nelle nuove distinte di materiale (BOM). La direttiva WEEE impone che i produttori marchino i prodotti e forniscano dati relativi ai materiali pericolosi da riciclare entro agosto 2005. Per provare la conformità i produttori avranno bisogno di fornire delle schede di fornitura che coprano l’intera supply chain e i cicli produttivi allo scopo di tracciare il contenuto dei materiali e di fornire le percentuali aggregate ai livelli di unità subassemblate e intere. Per il fornitore di componenti e subassemblati ciò significa che verranno richiesti dei package di qualificazione, che includeranno la seguente documentazione di compatibilità e i dati dei test: gestione, imballaggio, spedizione e utilizzo; verifica della saldatura; verifica della saldatura e dell’affidabilità; lega di saldatura utilizzata e caratteristiche di compatibilità forward/backward; shock e vibrazione meccanica; storage ad alta temperatura; crescita di “baffi” di stagno, se applicabile; livello di sensibilità all’umidità. Questo requisito potrebbe porre nuove richieste relative ai sistemi IT dei produttori. Per esempio possono essere necessari più campi dati e report per sviluppare BOM verdi (cioè compatibili RoHS) e i processi di progettazione, per far emergere nuove parti e per gestire procedure di sostituzione. Un esame completo del software System of Record (SoR) della propria azienda dovrebbe focalizzarsi sulla capacità di educare la supply chain riguardo alla richiesta di nuovi materiali e alle responsabilità end-of-life, oltre a fornire agli utenti informazioni sui nuovi standard e specifiche, gestendo e aggiornando le informazioni riguardo la conformità. Identificare e tracciare i componenti conformi A causa delle temperature più elevate e più restrittive dei profili di saldatura richiesti dai processi Lead Free, le parti conformi e non conformi devono essere separate. I fornitori di componenti stanno iniziando a fornire informazioni riguardo ai loro part number e schemi di marcatura, ma il problema più complesso per etichettare la conformità RoHS riguarda la mancanza di standard globali. Alcuni produttori hanno aggiunto un logo di identificazione della conformità e il Moisture Sensivity Level (MSL) per le etichette degli imballaggi/contenitori, ma non modificheranno la parte legata al marchio del prodotto. Altri hanno aggiunto un marchio ID finale al P/N del dispositivo e alcuni produttori hanno invece scelto di non modificarli per niente, data la mancanza di richieste degli utenti. Quindi ogni produttore di com- 30 - Automazione e Strumentazione - Febbraio 2006 L’impegno di Raychem Circuit Protection Alla Raychem Circuit Protection i nuovi processi di produzione e progettazione sono stati migliorati per valutare e classificare i materiali conformi al RoHS e per gestire la transizione alla conformità. I principali ostacoli che l’azienda ha dovuto affrontare sono legati alla mancanza di standard per la certificazione del materiale, così come i requisiti di qualificazione ambientale e meccanica. Raychem Circuit Protection ha iniziato a seguire un programma di conformità nel 2001, in anticipo rispetto alle richieste degli utenti globali. È considerata una delle principali fornitrici di componenti per l’industria elettronica giapponese, che guida il mondo nell’impegno di eliminare il piombo, i propri standard forniscono le più rigide e documentate linee guide per iniziare il programma di sviluppo di conformità aziendale. I progetti dei nuovi prodotti sono ora compatibili con processi, saldatura e assemblaggi in conformità alla RoHS, e progetti di nuove leghe sono state adottate dove era necessario. I nuovi dispositivi conformi alla direttiva RoHS di Raychem Circuit Protection hanno part number distinti per eliminare ogni confusione, hanno le stesse caratteristiche delle versioni con piombo e sono in grado di sostenere temperature di fusione più elevate richieste dai nuovi processi di saldature senza piombo. I nuovi dispositivi possono comunque essere installati utilizzando i profili di riflusso standard, facilitando così la migrazione alla produzione e all’assemblaggio conformi RoHS. La nuove procedure QA per i materiali in arrivo, gli esaurienti audit interni e i molti programmi di comunicazione hanno facilitato gli sforzi per il passaggio al RoHS Complaint ma soprattutto aiutano gli utenti OEM di Raychem Circuit Protection a sviluppare prodotti che possono essere venduti sul mercato Europeo e Asiatico. ponenti deve essere contattato e ogni componente qualificato, identificato e tracciato all’interno del processo di produzione. Valutare i componenti e gli assemblaggi Molti componenti conformi alla RoHS sono già disponibili per l’industria e sono stati utilizzati con successo in produzioni di assemblaggio elettronico. Ad ogni modo ogni produttore deve valutare costo, attendibilità e produttività con leghe conformi, proprio per i fattori quali temperature di fusione più elevate. I PCB che utilizzano polibrominati bifenili e difenili esteri come ignifughi devono essere identificati e riposizionati, dato che queste sostanze non sono conformi al RoHS. A più alte temperature di saldatura inoltre si danneggiano i PCB e altri componenti con coperture plastiche. I problemi più comuni includono la delaminazione di interfaccia a bolle con conseguente rottura e/o curvatura. La tolleranza della temperatura per queste parti deve essere identificata, e la sostituzione dei componenti deve essere effettuata, se necessario. Dato che più fornitori di componenti per sottostare alle nuove direttive sviluppano i componenti con lo stagno puro o con finiture di lega con alto contenuto di stagno, il problema della crescita di microscopici cristalli filiformi (baffi di stagno o whisker) è aumentato. Questa condizione si verifica quando lo stagno reagisce al rame contenente leghe, generando delle dendriti di stagno conosciute come whisker. Questi “whisker” tendono a sfaldarsi, riportando il discorso all’affidabilità della saldatura. Questo fenomeno scarsamente compreso pone un serio rischio PRIMO PIANO microelettronica di affidabilità degli assemblaggi elettronici. I rischi associati con i “tin whisker” includono i corti circuiti, arco di vapore e danni risultanti da frammenti di whisker spezzati e contaminazione. NEMI ha creato alcuni test per tin whisker, modelli e progetti per gruppi di utenti per indagare perchè si formano i whisker e i metodi per controllarli. I risultati dei test sperimentali e le raccomandazioni emerse per la conformità delle finiture RoHS sono disponibili sul sito web di NEMI (www.nemi.org) Valutare i processi di produzione L’utilizzo di prodotti RoHS compatibili e leghe saldanti richiede temperature di riflusso più elevate. La maggior parte dei produttori di componenti stanno attualmente utilizzando il profilo di riflusso a 260 °C, considerato come benchmark da NEMI. Numerose saldature conformi alla RoHS sono oggi disponibili, ma ogni produttore dovrebbe definire le variazioni nella saldatura desiderata. I test dovrebbero essere fatti con i principali costituenti estremizzando la loro tolleranza, come dichiarato dal produttore della saldatura. I processi e le attrezzature quali strumenti di saldatura e forni di riflusso, potrebbero aver bisogno di essere rivisti e sostituiti per maneggiare altri materiali e alte temperature. La qualità dell’aria e le emissioni risultanti dai cambiamenti dei processi devono inoltre essere valutate e regolate per assicurare un ambiente di lavoro sicuro. Valutare i processi di riparazione e di modifica La modifica è molto spesso richiesta durante la fase di sviluppo del prodotto, ma rimane un aspetto interno del ciclo di vita del prodotto, dovuto alla necessità di una riparazione garantita. Le temperature di fusione più elevate di leghe conformi alla RoHS presentano due principali sfide di modifica: il potenziale per i danni ai componenti da sostituire e la degradazione delle giunture della saldatura del componente adiacente alle posizioni modificate. La modifica è complicata dal fatto che le leghe della saldatura non si bagnano o penetrano così facilmente come la saldatura Sn/Pb. Tuttavia i metodi di modifica vincenti (sia manuali che semiautomatici) sono stati sviluppati con saldature conformi per tutti i tipi di componenti e la maggior parte delle attrezzature di modifica per Sn/Pb possono ancora essere utilizzati per la nuova saldatura. Un’altra considerazione relativa al progetto è l’impatto della modifica sull’affidabilità dei componenti, Lo standard IPC/JEDEC J-STD020C recentemente rilasciato evidenzia l’importanza della modifica per la classificazione dei componenti ad una temperatura più elevata. Non esistono standard su saldature conformi alla RoHS e le implicazioni riguardo il processo di riparazione e modifica è già stato largamente investigato. La combinazione di due differenti saldature può creare una terza lega con proprietà differenti incidendo sull’affidabilità delle congiunzioni e sulla temperatura di riflusso. Quindi il tipo di saldatura potrebbe dover essere identificato sul PCB. readerservice.it - n. 31 Febbraio 2006 - Automazione e Strumentazione - 31