so è stato discusso il tema per la prossima mostra di novembre

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so è stato discusso il tema per la prossima mostra di novembre
questa lettera circolare, inviata gratuitamente su richiesta, è diffusa in 500 copie; è reperibile in rete sul nostro sito: www.cflagondola.it
e-mail to: [email protected] - fax 0415237116
MOSTRA
SPAZIOEVENTI MONDADORI
Nella serata del 3 febbraio scorso è stato discusso il tema per la
prossima mostra di novembre
presso lo SpazioEventi Mondadori, il “clou” della stagione
espositiva della Gondola.
Fra le varie proposte (sette) è
stata scelta a larghissima maggioranza quella avanzata dal
Consiglio.
Il titolo provvisorio è “0/24: diario di ogni giorno raccontato
per immagini”.
In breve, la mostra intende
tracciare per sintesi fotografica
la vicenda quotidiana senza particolare rilievo che scandisce la
vita di ciascuno di noi.
Attraverso le immagini è possibile costruire una piccola storia o
evidenziare dei frammenti di vita
su cui soffermarsi o riflettere.
La fotografia, in questo caso, è
il mezzo più adatto non solo per
dare risalto a situazioni, luoghi,
gesti, oggetti, persone ai quali la
routine toglie attenzione ed importanza ma anche per conferire
loro nuovi significati caricandoli
dell’ambiguità e dell’incertezza
propria del suo specifico.
Un punto di vista diverso, partendo dalla vita reale anziché dar
sembianze di realtà a un progetto
di fantasia.
Allegato al presente Notiziario
i Soci troveranno la traccia completa della mostra nonché alcuni
principi di regolamento.
La prima serata di discussione
e visione delle opere è fissata per
il 31 marzo.
COMUNICAZIONI
Ricordiamo che il 28 febbraio
è scaduto il termine ultimo per
APPUNTAMENTI
il versamento, annuale o semestrale, delle quote sociali
Il fotocineclub “El Bragosso” 2006; chi non lo avesse fatto, è
ci invita alle h. 21 di giovedì 30 vivamente pregato di mettersi in
marzo a tenere una serata di sto- regola al più presto.
ria della Gondola, con proiezione,
I venerdì dedicati alla visione
presso il Centro Civico di Caorle, delle opere dei Soci sono (per
Piazza Vescovado.
fortuna) sempre più affollati; per
L’appuntamento è alle h. 17.30 evitare spiacevoli sovrapposiziopresso la scaletta del garage di ni o rifiuti, i Soci sono pregati di
Piazzale Roma; si cenerà a Caor- contattare con congruo anticipo
le. Chi è interessato alla trasferta il Segretario Stefanutti per fissare
è pregato di comunicarlo per la serata di presentazione delle
tempo al Segretario Stefanutti.
loro immagini.
L’architetto Francesco Calzolaio e il prof. Arthur Chen del
L’UMANITA’
College of Architecture and LanDELLO SGUARDO
dscape Architecture dell’Università del Minnesota (USA) hanno
Grande serata di fotografia
prodotto il volume “Progetti per quella di venerdì 24 febbraio,
l’insula di Sant’Eufemia alla protagonista Romano Cagnoni;
Giudecca” per conto della me- un fotografo stranamente (ma le
desima Università.
stranezze della nostra fotografia
Nel volume figurano fotografie sono tante…) più conosciuto aldei nostri Soci Bonassin, Casa- l’estero che in patria.
nova, De Vecchi, Mazziol, Moro,
Nicolini, Pandiani, Salvadori tratte dalla mostra “Giudecca” dello
scorso anno.
Il libro verrà presentato e ne
verrà distribuita qualche copia
durante uno “spritz-book” (?!)
presso la galleria “Nuova Icona” in calle dell’Olio all’angolo
con il bar alla Palanca, Giudecca
454 giovedì 23 Marzo alle ore
Forse dipenderà dal fatto che
18.30. Il Circolo e in particolare i Cagnoni se ne andò giovanissiSoci partecipanti sono invitati.
mo da Pietrasanta per stabilirsi
a Londra dove iniziò una carriera
fotografica che ha pochi eguali
nel nostro Paese.
Ha lavorato praticamente in
tutto il mondo specie nei teatri di
guerra più aspri e pericolosi degli
ultimi decenni, scattando immagini in situazioni e in circostanze
davvero estreme.
Ma a dispetto della sua collocazione, il reportage, la fotografia
di Cagnoni ha il grande merito di
sollevarsi e di molto dalla mera
documentazione dei fatti.
Uno degli argomenti sviluppati
nel corso della serata è stato proprio il valore della didascalia che
spesso risulta indispensabile per
meglio apprezzare il significato di
un’immagine.
Ebbene, molta parte dell’opera
di Cagnoni può farne a meno nel
senso che essa è portatrice di valori e sentimenti universalmente
compresi: la sofferenza, il dolore,
la bellezza, la gioia di vivere,
Merito del linguaggio dell’Autore che opera per sintesi estrema
senza nulla concedere alla retorica; l’uso sapiente del grandangolo a distanza ravvicinata,
un bianco e nero secco spesso
sgranato, una costruzione essenziale e significativa; e poi, il merito maggiore, un grande equilibrio
morale, un distacco dagli eventi
raccontati che non significa indifferenza ma dar testimonianza dei
fatti nel modo più imparziale, per
quanto possibile, senza preclusioni ideologiche.
Cagnoni è anche un piacevole
conversatore e ciò ha contribuito
a rendere particolarmente effervescente una serata già di per sé
straordinaria.
Pubblico e Soci giustamente in
visibilio.
GALLERIA
DEL CIRCOLO LA GONDOLA
“AL BACARO”
Prosegue sino al 9 giugno la
mostra “ART&FOTOGRAFIA”
inaugurata con grande successo
di pubblico lo scorso 19 febbraio;
rammentiamo che la mostra è visitabile anche nelle ore notturne
cioè sino alle 2 del mattino. Una
bella opportunità per chi di solito
ama tirar tardi..
era stato possibile invitarlo; fra
l’altro il percorso espressivo di
Zamparo presenta molte affinità,
sia espressive che ideali, con
l’oggetto della mostra “0/24” più
sopra descritta.
L’incontro sarà dunque utile per
un confronto di idee e modalità
interpretative.
L’ESTERO PARLA DI NOI
Pensate quello che volete, ma
leggere della Gondola in una lingua straniera fa sempre un certo
effetto; ci si sente importanti,
SITO INTERNET
osservati dal mondo, insomma
www.cflagondola.it
è una vanità tentatrice a cui non
C’è una bella novità nel nostro sappiamo resistere come pure
sito; è stato riportato per esteso non sappiamo resistere al desiuno degli album fotografici di derio di raccontarvene i motivi.
Paolo Monti, gelosamente cuIl primo è legato alla tesi di
stoditi nel nostro Archivio. Si tratta laurea di una simpatica studendi immagini solo in minima parte tessa francese, Mélanie Croix,
conosciute; un’occasione dav- che dopo aver visto in Internet
vero straordinaria per ammirare il nostro sito si è innamorata di
molte fotografie del periodo ve- Montì, Jacobì et Ruatèr (Monti,
neziano del grande Maestro che Giacobbi e Roiter) e ha deciso di
rappresentò il punto di partenza inserirli in una più generale storia
della sua straordinaria carriera.
del Circolo nel fatidico decennio
1948-1958.
L’ OSPITE DEL MESE
E’ venuta a Venezia l’estate
scorsa e ha passato alcuni giorni
ROBERTO ZAMPARO uno dei fra interviste e ricerche nel nostro
più interessanti fotografi veneti Archivio; ne è scaturito un bel
sarà ospite della Gondola vener- lavoro che è stato presentato lo
dì 24 marzo; è un autore assai scorso settembre come compencomplesso che si è dedicato sin dio del master in Arti Plastiche e
dall’origine (fotografa dal 1972) a Figurative dell’Università di Lille.
una ricerca concettuale cercando
Intendiamoci, nella tesi non c’è
un superamento del messaggio nulla che già non sapessimo (e ci
fotografico comune attraverso mancherebbe..); tuttavia ci semimmagini di taglio surrealista bra importante che una giovane
giocando sulla natura essenzial- straniera diffonda nel suo Paese,
mente ambigua della fotografia.
per di più nella sciovinista FranTalvolta Zamparo interviene cia, la conoscenza dei nostri fotomanualmente sulle immagini con grafi e la storia della Gondola.
disegni, inserendo frammenti di
Se volete, è un piccolo seme
oggetti in modo, come afferma, gettato che può germogliare e
“di non rimanere prigioniero di nel futuro dare frutti insperati.
schemi di “categoria” e per conAltrettanta soddisfazione ci
durre chi guarda in nuove e diver- ha dato la lettura del corposo
se dimensioni”.
articolo apparso il 30 gennaio
Da tempo seguivamo questo scorso sull’edizione on line
Autore ma per varie ragioni non del Washington Post (www.
washingtonpost.com)
firmato
dall’amico Frank Van Riper e
dal titolo “Italian Photography: A
Beautiful Stepchild” (la Fotografia italiana: una bella Cenerentola).
Prendendo spunto da una visita
al Circolo fatta un anno fa in cui
ebbe occasione di ascoltare Silvia
Berselli, Van Riper fa alcune considerazioni sulla nostra fotografia
e inevitabilmente sulla Gondola
di cui testualmente dice:
“E’ a Venezia, fra l’altro, dove
ho incontrato uno dei migliori e
più appassionati gruppi di seri dilettanti e professionisti con i quali
sia mai venuto in contatto, il “Circolo Fotografico La Gondola”.
Questo gruppo di fotografi, che
si riunisce ogni settimana (e non
ogni mese come fanno tanti loro
colleghi americani) si dedica alla
conservazione di un importantissimo archivio di fotografia italiana, ospitato a Palazzo Fortuny.
Già questa sarebbe una monumentale impresa di catalogazione e conservazione, ma il
Circolo ha anche recentemente
realizzato un bellissimo volume
di fotografia: “Fotografia a Venezia nel dopoguerra” che racconta
la grande fioritura della fotografia
italiana in bianco e nero dal dopoguerra ad oggi.
Nonostante questo il Circolo
vive nel presente oltre che nel
passato, organizzando incontri
sulla fotografia, documentando la
vita della Serenissima e allestendo eleganti mostre con i lavori dei
Soci”.
L’articolo prosegue poi con l’intervista a Silvia Berselli facendo
alcune interessanti distinzioni fra
il modo di concepire la fotografia
in Italia e negli Stati Uniti.
Come abbiamo già avuto modo
di osservare tempo addietro in
occasione di un altro articolo di
Van Riper che ci riguardava, ci
sembra importante, al di là dei
meriti della Gondola, che un “occhio” americano consideri quanto
succede in Italia in campo fotografico. Per stessa ammissione
di Van Riper, i fotografi italiani
conosciuti negli USA si contano
sulle dita di una mano (e forse
nemmeno..); eppure è il mercato
più vasto e il collezionismo più
attivo anche se con qualche leggenda da sfatare.
Speriamo che l’autorevolezza
del giornale e l’ampiezza degli
argomenti aiutino, anche se in
modo minimale, a diffondere la
conoscenza della nostra fotografia che, siamo certi, oggi non ha
nulla da invidiare a quella assai
più celebrata degli Stati Uniti.
LIBRI RICEVUTI
“Illusionismi in bianco e nero”
Avevamo promesso, nel Notiziario scorso, di occuparci più
diffusamente del volume a cura
di Paolo Morello “Poeti, maschere, attori, fantasmi” che tratta
dell’opera di Mario Lasalandra.
Mario fu il primo ospite o il secondo dopo George Tatge, non
ricordo bene, che ebbi occasione
di incontrare alla Gondola a metà
degli anni ’70.
Mi rammento che ne rimasi
molto impressionato; mi colpirono
in modo particolare le fotografie
della serie “Storia di un dramma”.
In quell’epoca il mio più entusiastico ed esclusivo apprezzamento andava al reportage, quello
alato, mirabolante e temerario dei
grandi fotoreporter, Capa, Smith
e Bishof e al virtuoso e infallibile
occhio di Cartier – Bresson.
Furono proprio la staticità, il silenzio sospeso, l’ardita costruzione delle fotografie di Mario a farmi considerare che la fotografia
poteva anche essere rappresentazione oltre che testimonianza e
narrazione.
Ci si intenda, rappresentazione
apparentemente teatrale, in realtà metafora della vita e delle sue
tragedie, piccole o grandi che
siano.
Lasalandra ha un modo del
tutto personale, da vero regista
o sarebbe meglio dire da Autore, di costruire un’immagine o
una sequenza.
I soggetti, del tutto immobili,
ancorchè fissino l’obiettivo sembrano colti di sorpresa un po’
come le lepri quando vengono
abbagliate dai fari dell’auto in
mezzo alla strada.
Si pietrificano; ma se lo scatto
li raggela il fotografo ci permette
di indagare sul loro passato,
sulle circostanze che li hanno
condotti in quelle lande disabitate, in quelle case dalle occhiaie
vuote.
Storie che la fantasia può ricostruire a piacere anche nei dettagli; ipotesi inquietanti, talvolta
angosciose o più semplicemente ingannatrici.
L’inganno, appunto, l’illusione
sono alla base della fotografia di
Lasalandra; una verosimiglianza
con cui il fotografo gioca a confonderci le idee, il coniglio (per
forza bianco..) che al momento
giusto esce dal cilindro.
Il libro è molto bello e Paolo
Morello lo presenta con dovizia
di argomenti e citazioni.
Si lamenta il curatore della
scarsa fortuna critica avuta dall’opera di Mario.
E’ vero, ed è inspiegabile;
la fotografia di Lasalandra ha
tutto: qualità tecnica (un mirabile bianco e nero), originalità
di idee (forse uno dei percorsi
espressivi più autonomi di tutta
la fotografia italiana contemporanea), una traduzione formale
ineccepibile.
Eppure…. Tuttavia bisogna
dare tempo al tempo; questo
bellissimo volume sicuramente
aiuterà la qualità a farsi valere.
Mario Lasalandra “Poeti,
Maschere, Attori, Fantasmi
- Fotografie 1962-2004” a cura
di Paolo Morello, ISSF 2005.
“Il respiro delle nuvole”
ticità alle immagini.
E infine il senso del grandioso e
Stanislao Farri ci manda il bel al tempo stesso il trovare sempre
catalogo della sua mostra più re- il rapporto giusto fra cielo e terra,
cente “Il respiro delle nuvole” che fra luci e ombre, fra realtà e astrasi è tenuta nella sala comunale di zione.
Cavriago (Reggio nell’Emilia) lo
Insomma un’esercitazione di
scorso dicembre.
gran classe a dimostrazione,
La mostra come annuncia il ti- qualora ce ne fosse ancora bisotolo tratta un unico argomento, le gno, di un talento inossidabile a
nuvole, che sono poi la coreogra- dispetto dell’età.
fia principale del cielo e di conseStanislao Farri “Il respiro delguenza lo sfondo di tutta, o quasi, le nuvole” – a cura di Sandro
la fotografia di paesaggio.
Parmigiani – Catalogo Skira,
Le nuvole sono un argomento Milano 2005.
eterno, non c’è modo di fare due
fotografie uguali anche a distanAFFERMAZIONI
za di pochi attimi.
DEI NOSTRI SOCI
Sono anche uno dei passaggi
più “pericolosi”e inevitabili della
Al “Bistrot de Venise”, Calle
fotografia quello che dà luogo dei Fabbri 4685, Mario Mazziol
allo stereotipo del tramonto.
presenta dal 16 marzo sino al 5
Una trappola antica ma rara- aprile la mostra personale “Pamente evitata; chi resiste di fronte rochia S. Isepo”, che descrive
allo sfolgorio delle luci, alle lame e interpreta uno dei rioni ancora
che trapassano i nembi, a quei particolarmente vivi e genuini delcirri rosa cilestrini che si avvita- la nostra città. Inaugurazione il 16
no nell’azzurro? Non si sfugge marzo h. 17.30.
all’empirica bellezza della natura
Massimo Stefanutti presene in fotografia grande è l’ambizio- ta “Lessness & Lensless”, una
ne di riprodurne le fattezze.
serie di Polaroid stenopeiche
Cosicché la fotografia è piena ormai divenute il suo marchio di
di performances sui tramonti, fabbrica, presso Il CZ95 ovvero il
mirabolanti trascrizioni dove Centro Culturale e Multimediale
vanamente s’insegue quella in- di Giudecca Zitelle dove ha sede
descrivibile gamma di emozioni, il nostro Circolo.
di sensazioni fisiche e mentali
Si tratta di alcuni fra i più reavvertite di fronte alla maestosità centi percorsi di ricerca dove
della luce che digrada verso la il nostro autore dimostra tutta
notte, il silenzio che incombe, in- la sua capacità di dominare un
somma “l’alto stato d’aura”, come mezzo tecnico apparentemente
lo definisce Silvano Bicocchi.
semplice, in realtà assai difficile
Ma Farri è un fotografo con mol- da controllare. Inaugurazione il
te frecce al suo arco, cosicché 22 marzo.
evita da par suo ogni sudditanza
verso il sublime e con pochi ma
MOSTRE, MOSTRI
sapienti tocchi riesce a dominare
& CONCORSI
un argomento così insidioso.
Per esempio, la linea dell’orizSino al 19 marzo Federica
zonte anche se rarefatta ci ri- Marangoni espone presso Ikocorda con la presenza di pochi, na Venezia, in Campo del Ghesignificativi elementi che siamo to Novo la sua personale “No
pur sempre sulla terra e non nel- More”.
l’empireo; poi l’uso dell’infrarosso
Franco Contini presenta
che conferisce corposa dramma- “Carnevali, ritratti di vanità” pres-
so l’Istituto Romeno di Cultura
Palazzo Correr a Santa Fosca,
Cannaregio 2214, dal 6 marzo
(h. 18,30 ).
CALENDARIO
MARZO 2006
Venerdì 3 mar z o
Visione opere dei S o c i
Venerdì 10 ma r z o
Gigi
Ferrigno,
nostro
vecchio socio deg l i a n n i
’50, commenterà c o n n o i
le 49 fotografie r e c e n t e mente donate all’A r c h i v i o
della Gondola
Venerdì 17 ma r z o
Visione opere dei S o c i
Giovedì 23 ma r z o
“Spritz-Book” alle 1 8 , 3 0
presso la galleria N u o v a
Icona alla Giudecc a
Venerdì 24 ma r z o
L’ospite del mes e : R o berto Zamparo
Giovedì 30 ma r z o
Serata presso il C e n t r o
Civico di Caorle all e h . 2 1
Venerdì 31 ma r z o
Prima serata d e d i c a t a
alla visione delle f o t o g r a fie per la mostra “0 / 2 4 ”
I SOCI DEL CIRCOLO FOTOGRAFICO LA GONDOLA SI
RIUNISCONO OGNI VENERDI’
ALLE ORE 21 PRESSO
LA SEDE SOCIALE ALLA
GIUDECCA - C/O il CENTRO
CIVICO.
RECAPITO POSTALE:
P.O.BOX120 - VENEZIA
TEL. PRESIDENTE
041-5237116
TEL. SEGRETARIO
041-5238325