Prefazione Il libro Nikonland di Fotografia Naturalistica

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Prefazione Il libro Nikonland di Fotografia Naturalistica
Prefazione
Il libro Nikonland di Fotografia Naturalistica rappresenta un dei primi libri fotografici a tema di Nikonland, si
spera che di libri ne seguiranno altri sia di nuovo naturalistici che sui temi fotografici più svariati.
Questi libri monografici, hanno un significato importante , raccolgono fotografi che hanno un interesse che
li accomuna, e che ciascuno interpreta in modo personale, secondo la sua sensibilità, le sue preferenze e le
sue possibilità, creando così un'opera sempre vivace e mai ripetitiva. Anche in questo libro, in cui il tema di
fondo è la passione per la natura in primo luogo e per la fotografia di natura di conseguenza, il risultato è
vario e gradevole. C'è il reportage naturalistico su piccoli angoli di natura spesso poco noti del nostro paese,
come quello di Francesco Contu (Francesco64), di Franco Manuti, di Maurizio Zuliani (Istrago) ed il mio; ci
sono dei portfolio che raccontano invece di luoghi lontani e ci fanno sognare, come quello sulla natura delle
Galapagos di Bruno Mora, sulle Foche di Donna Nook di Paolo B, o sull'avifauna del Sinai di Alberto Varasi.
In altri casi è un animale a far da protagonista, ci sono i Cervi di Agostino Noviello o i Camosci di Massimo
Vignoli, che ci raccontano per immagini episodi della vita di queste splendide creature spesso costrette a
vivere in un contesto di stretta vicinanza con l'uomo. Il tema della difficile convivenza fra l'uomo e la natura
ritorna, in modo un po' diverso, nel piccolo mondo che ci mostra Roberto Casetta, immagini di un mondo
piccolo, ma per questo non meno degno di rispetto, un prato incolto, distrutto in nome di una non si sa
quanto saggia razionalizzazione del territorio. Paolo Tag con il suo nido di Merlo, ci fa partecipi di una
grande storia di amore materno, accaduta in quella piccola foresta che può essere la fioriera sul balcone,
storia vissuta con simpatia tenerezza e rispetto anche da tutta la famiglia umana.
Infine Raffaele Pantaleoni ci mostra come con la natura si può giocare creativamente, sfruttando al bellezza
che c'è nei fiori per creare delle immagini particolari , in cui la ricerca del dettaglio porta all'astratto, al
pittorico ma che non tradisce la delicatezza che è insita nei soggetti che vengono ritratti.
Un libro ricco insomma, vario ed interessante, ma sopratutto ricco di belle foto.
Voglio dire di più: un libro che, io lo spero ma credo sia la speranza di tutti, potrà essere il primo di una
serie a venire di raccolte delle immagini che i fotonaturalisti di Nikonland, vecchi e nuovi,continueranno a
fare e a proporci perchè fotografare la natura piace, ma ci teniamo anche a far conoscere a tutti la natura
tramite le nostre foto, e conoscere è l'unico modo per poter difendere quello che amiamo.
Silvio Renesto