Marc Antonio e Cleopatra Bosco comunicato

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Marc Antonio e Cleopatra Bosco comunicato
Piazza Roma, 2, 46045 - Marmirolo (MN)
Tel. 0376.298511
Fax: 0376.294045 Pec:
[email protected]
COMUNE DI MARMIROLO
Provincia di Mantova
E-mail: [email protected]
COMUNE DI MARMIROLO
(in co-produzione con MAT Production - Direttore Artistico Angelo Manzotti)
Palazzina di Caccia - Riserva Naturale Bosco della Fontana
13 agosto 2016 ore 21
Marc’Antonio e Cleopatra
Serenata a due voci di Johann Adolph Hasse
(rappresentazione in forma scenica)
20 agosto 2016 ore 21
Amori contrastati, passioni inespresse, ingiuste catene
nel Teatro del primo Ottocento
(concerto lirico vocale)
Il Comune di Marmirolo ripropone i tradizionali appuntamenti estivi notturni con l’opera barocca e il
grande repertorio lirico nella seicentesca Palazzina di Caccia, fatta erigere dal Duca Vincenzo I
Gonzaga, immersa nella suggestiva cornice della Riserva Naturale di Bosco della Fontana, a
Marmirolo (Mantova).
Sabato 13 agosto 2016 alle ore 21 ha luogo una prima esecuzione assoluta nel territorio
mantovano e una rarità a livello nazionale: la rappresentazione in forma scenica di “Marc’Antono e
Cleopatra”, serenata a due voci composta nel 1725 da Johann Adolph Hasse. Protagonisti sono il
sopranista Angelo Manzotti e il soprano Aoi Yonamine con l’Accademia dei Solinghi di Torino
diretta da Rita Peiretti.
La settimana successiva, sabato 20 agosto 2016 alle ore 21, si svolge il concerto “Amori
contrastati, passioni inespresse, ingiuste catene nel teatro del primo Ottocento”, con brani tratti da
famose opere composte da Gioachino Rossini e Gaetano Donizetti. Interpreti, le voci soliste del
sopranista Angelo Manzotti e del soprano Linda Campanella.
Gli eventi sono promossi dal Comune di Marmirolo in co-produzione con Mat Production e si
realizzano grazie alla collaborazione di Nuova Pro Loco, alla concessione del Corpo Forestale
dello Stato e al sostegno di Rossetto. Per entrambe le serate il costo del biglietto di ingresso è di
Euro 10. L’accesso alla Palazzina di Caccia del Bosco della Fontana prevede una breve
passeggiata. È attivo un servizio navetta per disabili. Prenotazione obbligatoria: Tel. 329/0273820.
Informazioni: Ufficio Cultura del Comune di Marmirolo
Direttore Artistico di Mat Production è Angelo Manzotti, celebre sopranista che, per dono di natura,
possiede l’unicità di un’estensione vocale analoga a quella che caratterizzava i castrati tra il
Seicento e l’Ottocento, nel periodo del barocco musicale. Vanta una carriera svolta sui più
importanti palcoscenici italiani e mondiali (Rossini Opera Festival di Pesaro, Teatro Regio di
Torino, Concergebow di Amsterdam, Belcanto Festival di Dordrecht, Teatro Filarmonico di Verona,
Pomeriggi Musicali di Milano, I Virtuosi di Praga, Hackney Empire Theatre di Londra, Festival
Barocco al Palazzo Reale di Aranjuez a Madrid, Wratislavia Cantans di Wroclaw, Drottingholm
Chapel di Stoccolma, Gran Teatro La Fenice di Venezia, inoltre Stati Uniti, Canada, Corea,
Messico, Romania, Montecarlo, Slovenia, Austria, Francia).
Angelo Manzotti mantiene vivo il forte legame affettivo con la propria Città natale e, dal 2010,
promuove in prima persona, grazie al sostegno del Comune, una serie di iniziative volte a
celebrare i fasti della musica barocca. Questo progetto, coraggioso, poggia le basi sul valore
qualitativo di artisti specializzati nello specifico repertorio ed è motivato dai lusinghieri riscontri di
pubblico e critica.
Seguono le schede dettagliate degli spettacoli e i curricula degli artisti.
Addetta Stampa di MAT Production:
Maria Luisa Abate
Cell. 346 2105556
E-mail: [email protected]
COMUNE DI MARMIROLO
13 agosto 2016 ore 21
Marc’Antonio e Cleopatra
Serenata a due voci di Johann Adolph Hasse
(Rappresentazione in forma scenica)
(Direttore Artistico di Mat Production: Angelo Manzotti)
Angelo Manzotti è regista, light designer e interprete del ruolo di Marc’Antonio, mentre Cleopatra è
il soprano Aoi Yonamine. Nel golfo mistico en plein air siede l’ensemble orchestrale Accademia dei
Solinghi di Torino, con Rita Peiretti Direttore al cembalo. Organico a parti reali: archi, basso
continuo, traversiere. Vengono utilizzati strumenti d'epoca per riprodurre un suono fedele alle
sonorità antiche. Costumi originali e scenografie sono di Giampaolo Tirelli che ha tratto ispirazione
dalle decorazioni della tomba di Nefertari. Le movenze sceniche sono di Isabella Cortellazzi.
Ancelle e servitori alla corte egizia sono comparse del luogo.
“Marc’Antonio e Cleopatra” è un dramma per musica composto da Johann Adolph Hasse nel 1725
per l’Imperatore d’Austria Carlo VI, su libretto di Francesco Ricciardi. Il debutto segnò l’apoteosi
della finzione barocca con uno scambio di ruoli, che vide il giovane Farinelli nei panni di Cleopatra,
mentre il contralto Vittoria Tesi vestiva quelli di Marc’Antonio.
L’azione si svolge nella reggia di Cleopatra ad Alessandria d’Egitto e Antonio torna sconfitto dalla
battaglia di Azio. Dopo momenti di disperazione drammatica o di sublime estasi amorosa la
situazione non porta alla morte dei due protagonisti, ma a un canto allegorico gioioso dedicato alla
grandezza dei nuovi sovrani.
Note di regia:
“Antonio: un uomo. Cleopatra: una donna. Ma chi è il maschio e chi è la femmina fra i due?”
“Sì, questa passione del nostro generale passa la misura: quei suoi occhi fieri che sopra le file e le
schiere guerresche scintillavano come Marte, ora si abbassano e volgono la funzione e la
devozione del loro sguardo sopra una fronte abbronzata; il suo cuore di condottiero rinnega ogni
moderazione ed è diventato il mantice e il ventaglio per raffrescare la lussuria di una zingara. Se
stai attento vedrai in lui il terzo sostegno del mondo trasformato nello zimbello di una puttana
egiziana… guarda e vedrai…”.
“Cleopatra è macedone, quindi è Greca, non egiziana!”
Così nell’esordio dei due soldati che commentano si ha già il ritratto della coppia. Le parole d’inizio
della tragedia di Shakespeare sono state l’ispirazione di questa impostazione registica.
Ho inteso fare di Antonio un bamboccio che ha tutto rinnegato per stare nelle braccia di Cleopatra,
mentre di lei ho inteso sottolineare la regalità, il comando, la donna volitiva e forte, spregiudicata,
ironica che pone sopra ogni cosa se stessa e il proprio potere. Non ho voluto troppi abbandoni
estatici da parte di lei. Lei corteggia e seduce, lei bacia quasi con violenza Antonio (e mostra chi è
il maschio…), lei decide per entrambi che solo il suicidio è la soluzione necessaria. Tutto dipende
dalla volontà di lei. Antonio l’ho visto privo
di una determinazione maschia ed energica. È
innamorato, è solo schiavo del piacere e della propria debolezza; per scordare la sconfitta beve, è
ebbro di vino e d’amore; ma tutto serve per evitare di pensare a ciò che è stato lui e a ciò che
invece è nel momento attuale. Nella sua terza aria sarà capace di abbandono ai sentimenti con
una passione soave, mentre nell’aria “Là tra i mirti degli Elisi” è dolcemente rassegnato all’idea
della morte: il combattente che già non c’era prima è scomparso del tutto.
Cleopatra invece, pur piena di difetti evidenti (ama più se stessa di Antonio e lo guarda spesso
ironicamente), è donna e uomo insieme. Ha forza e determinazione anche quando prova umane
paure come nell’aria del “candido ermellino”; l’orrore per il serpente che dà la morte lo sente, ma
sa anche superare la paura con forza decisionale e sa comprendere un destino inevitabile e
irrinunciabile. Se, come dice Shakespeare, è una “puttana”, è il motore di tutta la vicenda e anche
la rappresentazione di una forza umana che ha in sé l’essenza dell’uomo e della donna visti in una
forma molto elevata nonostante tutto.
Nello svolgersi della serenata c’è il sentore della sconfitta avuta ad Azio mentre l’atmosfera è di
paralisi. Il pathos sta nei ricordi del passato, nel suscitare immagini e nel pronunciare parole che
avvicineranno sempre più all’idea della soluzione finale del suicidio;
Nell’opera barocca è ben difficile che i protagonisti muoiano: non era possibile. Il finale del libretto
porta a una radicale trasformazione del dramma. Il tutto diventa il pretesto per rendere omaggio
agli imperatori d’Austria Carlo VI ed Elisabetta. Per questa ragione nel finale i due protagonisti
appaiono in una veste del tutto diversa da quella egizia, vista fino a quel momento. In abiti moderni
omaggiano i regnanti che potrebbero dare al mondo una nuova epoca di modernità e di fasto. Dal
fondo della scena compariranno Carlo ed Elisabetta coi loro costumi settecenteschi.
Il finale del librettista Ricciardi contrasta con la parte precedente ricca di pathos, di nervoso furore
e di poesia arcadica tipica dell’epoca.
Angelo Manzotti
COMUNE DI MARMIROLO
20 agosto 2016 ore 21
Amori contrastati, passioni inespresse, ingiuste catene
nel Teatro del primo Ottocento
(concerto lirico vocale)
(Direttore Artistico di Mat Production Angelo Manzotti)
Il concerto di sabato 20 agosto 2016 alle ore 21, dal titolo “Amori contrastati, passioni inespresse,
ingiuste catene nel Teatro del primo Ottocento”, prevede l’esecuzione di celebri duetti tratti da
opere di Gioachino Rossini, con una incursione di Gaetano Donizetti. Protagonisti sono il
sopranista Angelo Manzotti e il soprano Linda Campanella. Il programma comprende: L’aura che
intorno spira, da “Tancredi” (atto I); Il fiero incontro, da “Tancredi” (atto Il); il cosiddetto Duetto della
prigione, da “La gazza ladra”; Và, m’abbandona, da “Aureliano in Palmira”. Inoltre arie solistiche da
“Matilde di Shabran” di Rossini e l’aria della pazzia da “Lucia di Lammermoor” di Donizetti.
Accompagnano Marco Lanfranchi al pianoforte e Mario Mazza al flauto.
Questo concerto affronta il Rossini serio e semiserio: siamo nel massimo fulgore dell’espressione
belcantista. «I personaggi – si legge nella Storia dell’Opera Italiana scritta da Rodolfo Celletti –
cantano come dall’alto di un piedistallo e le loro lacerazioni rifuggono dall’evocazione realistica
della sofferenza. Vivono l’ira e il dolore sdegnandone le manifestazioni esteriori. La purezza di
certe melodie deriva appunto da questa raffigurazione delle passioni, alata, arcana, quasi
affrancata dalla forza di gravità per l’assenza di elementi realistici».
Accademia dei Solinghi
Nel 1990, in occasione della prima edizione di "Invito a Corte" rassegna di spettacoli itineranti nei
castelli organizzata dalla Regione Piemonte, si sentì la necessità di fondare un gruppo vocalestrumentale specializzato nell'esecuzione di opere di compositori attivi presso i Savoia tra il XVI e il
XVIII secolo (repertorio ancora in gran parte sconosciuto). Il nome del complesso venne scelto in
omaggio alla dotta Accademia fondata nel '600 dal Cardinale Maurizio di Savoia e alla sua guida
venne chiamata Rita Peiretti, rinomata sia per gli studi che per le esecuzioni di musica antica.
Nel corso degli anni i Solinghi hanno tenuto numerosissimi concerti per le più prestigiose
Associazioni concertistiche e Istituzioni culturali, sia in Italia che all’estero: Associazione per la
Musica Antica di Palermo, i Concerti di Musica Antica di Ravello, Il Festival di Musica Antica di
Ventimiglia, gli Amici della Musica di Taranto, MITO, i Concerti per La Sindone e le Laudes
Paschales a Torino, il Festival Galuppi di Venezia, il Festival Echi Lontani di Cagliari, Palazzo
Ducale di Mantova, Università di Tor Vergata a Roma. Inoltre: Auditorium del Museo del Prado di
Madrid, Ottobre Musicale dell’Acropoleum di Cartagine, S. Cecilia Hall di Edimburgo, Università di
Hacettepe ad Ankara, Acropolis di Nice, Teatru Manoel di Malta, Devlet Opera di Smirne, Teatro
dell'Opera di Tirana, Castello di Rosenborg a Copenaghen, una tournèe in Messico.
Ai Solinghi si deve la prima rappresentazione in epoca contemporanea di moltissime composizioni
barocche, sia da camera che per orchestra. Da ricordare la prima esecuzione del "Miserere" di
Galuppi per soli coro e orchestra - manoscritto presso il Fondo Foà Giordano della Biblioteca
Nazionale di Torino - eseguito il 14 ottobre 2006 nella chiesa di Santa Maria della Pietà di Venezia
in occasione della riapertura dopo i restauri. Inoltre la prima esecuzione delle opere: "La Zalizura"
(1618?) di Sigismondo d'India, "Mitridate Re del Ponto" (1767) di Quirino Gasparini e degli
"Intermedi delle Sirene" (1595) di Pietro Veccoli (tutti musicisti operanti alla corte dei Savoia).
L'Accademia ha inciso per le etichette: Claudiana di Torino, Stradivarius e Rugginenti di Milano,
con musiche strumentali di Händel e Albinoni, cantate di Bach, Khunau e Telemann. Ha inoltre
effettuato prime incisioni mondiali dell'integrale dei concerti per clavicembalo e orchestra di
Galuppi e dei nove concerti per clavicembalo e orchestra di Giordani, inoltre le "Sei sonate a due
violini e basso continuo" nuovamente di Galuppi per la Dynamic di Genova. Ha partecipato a
programmi per la TV italiana e svizzera trasmessi anche in eurovisione. L'Accademia dei Solinghi
fa parte del Coordinamento delle Associazioni Musicali Torinesi.
Rita Peiretti
Nata a Torino, dopo essersi diplomata in pianoforte in giovane età, si è dedicata allo studio della
musica antica e perfezionata in clavicembalo. Interprete versatile e raffinata, è stata invitata dalle
più importanti associazioni musicali italiane: Festival Internazionale di Cervo, Orchestra Sinfonica
Nazionale della Rai, i Concerti di San Maurizio a Milano, Teatro Regio e Settembre Musica a
Torino, Arena di Verona, Villa Medici a Roma, Associazione Clavicembalistica di Bologna, Festival
“Echi Lontani” di Cagliari, Festival “Galuppi” di Venezia, ecc. Ha suonato in quasi tutti gli Stati
europei, in nord Africa, in Messico e negli Stati Uniti. Ha partecipato a numerosi programmi
radiofonici e televisivi. Dal '90 è direttore al cembalo dell’ensemble e dell’orchestra barocca
"L'Accademia dei Solinghi" con la quale ha inciso, per la casa discografica Dynamic di Genova,
l'integrale dei concerti per clavicembalo e orchestra di B. Galuppi (più volte ristampati e dei quali
ha
anche
curando
la
pubblicazione
delle
partiture
per
le
edizioni
dell’Associazione
Clavicembalistica Bolognese, due CD con nove concerti per clavicembalo di T. Giordani. e le “Sei
sonate a due violini e b.c.” di Galuppi, tutti in prima registrazione mondiale. Sempre con i Solinghi
ha inoltre inciso per le etichette Claudiana, Stradivarius e Rugginenti, Casa Editrice Musicale
milanese per la quale ha anche pubblicato una raccolta di arie antiche intitolata "A Voce Sola".
Altre pubblicazioni: “Mitridate Re del Ponto” Storia di un prestito – Diastema rivista di cultura e
informazione musicale, Treviso – 1994. “Vado incontro al fato estremo”: Eine bisher falschlich
Mozart zugeschriebene Arie der Oper “Mitridate, Re di Ponto” – Mitteilungen der Internationalen
Stiftung Mozarteum , Salzburg – 1996
Angelo Manzotti
Angelo Manzotti viene riconosciuto come uno dei massimi cantanti che si dedichi alla riproposta
del repertorio storico dei castrati, sviluppatosi dall'inizio del Seicento, fino ai primi anni
dell'Ottocento (Monteverdi, Händel, Vivaldi, Mozart, Rossini), passando anche attraverso
esperienze di musica contemporanea. Viene citato su numerosissime riviste, libri ed enciclopedie
dove si trovano lunghi trattati sulla sua vocalità, nonché nelle conferenze del famoso Foniatra
Franco Fussi nelle quali viene citato per le sue peculiarità vocali quasi uniche.
Ha frequentato le prime due edizioni dell'Accademia Rossiniana organizzata dal Rossini Opera
Festival di Pesaro, specializzandosi nei ruoli di contralto rossiniano "en travesti", continuando poi il
suo perfezionamento tecnico-stilistico con Romolo Gazzani, Rodolfo Celletti e Adelisa Tabiadon e
nell'ambito di stages sulla musica barocca (a Venezia, con Alan Curtis e a Bologna con Jean
Claude Malgoire). Ha vinto numerosi Premi per poi intraprendere la carriera professionistica. Ha
preso parte a numerose prime rappresentazioni assolute in tempi moderni di opere e concerti e ha
al suo attivo molte registrazioni in prima mondiale.
Attività didattica: dal 1997 viene periodicamente invitato e tenere corsi di perfezionamento sulla
tecnica belcantistica (Palermo, "Gli Armonici", 1997; Nuoro, Scuola Civica di Musica; Bazzano Bologna, Laboratorio per la Musica e l'Opera Barocca 1999; Rodi Garganico, Gargano Festival
1999). Ha insegnato anche presso il Conservatorio “Campiani” di Mantova e tenuto una
masterclass a Vancouver (Canada).
Vanta quasi quaranta titoli in repertorio e ha inciso trenta registrazioni discografiche.
Registrazioni televisive:
RAI 3 - registrazione “Mozart per l’Europa”- Ascanio in Alba. Eurovisione 1991
RAI 1 - Concerto di Carnevale per il circuito eurovisivo. 1994
RAI Sat -Trasmissione “Italia oh cara” 30/11/99
Attività artistica: si esibisce principalmente in concerti dedicati al repertorio barocco, con
clavicembalo o ensemble strumentali e in recitals rossiniani con pianoforte o orchestra (Pesaro,
Rossini Opera Festival; Torino, Teatro Regio; Amsterdam, Concertgebow; Dordrecht, Belcanto
Festival; Verona, Teatro Filarmonico; Milano, Pomeriggi Musicali; Praha, I Virtuosi di Praga;
Londra, Hackney Empire Theatre; Madrid, Prado e Palazzo Reale di Aranjuez; Wroclaw,
Wratislavia Cantans; Roma, Galleria Borghese; Stoccolma, Drottningholm Chapel). È ospite fisso
della Scuola Grande di San Rocco a Venezia. Ha tenuto concerti in Stati Uniti, Canada, Korea,
Messico, Equador, Spagna, Francia, Svizzera, Germania, Svezia, Finlandia, Estonia, Lituania,
Malta, Tunisia, Slovenia, Croazia, Olanda, Belgio, Lussemburgo, Polonia, Ungheria, Turchia….
Con il programma intitolato “Le dilettevoli arie di Carlo Broschi detto il Farinelli” si è presentato dal
1994 ad oggi in oltre 50 città europee. Nell’agosto 2004 ha tenuto un recital nel rinato Gran Teatro
La Fenice di Venezia, in cui è spesso ospite. È stato invitato a Seoul, a Vancouver (dove ha tenuto
masterclass e recitals ), in Messico. Si è esibito con enorme successo al Festival del Barocco di
Madrid (Reggia di Aranjuez) di cui è spesso ospite e al Teatro La Fenice di Venezia nell’ambito del
Festival Galuppi (dal 2006 al 2012). Recentemente ha cantato a Bruxelles, Cluj (Romania),
Montecarlo (Teatro dell’Opera), Madrid, Roma, Trieste e Novo Mesto (Slovenia) e per Varazze
Lirica. Nell’estate 2010 ha interpretato tutti i ruoli del “Combattimento di Tancredi e Clorinda” di
Monteverdi, eseguito in forma scenica presso il Palazzo di Caccia dei Gonzaga a Mantova ed è
stato Marc’Antonio nel “Marc’Antonio e Cleopatra” di Hasse sempre eseguito in forma scenica a
Savona, Montefalco. È stato impegnato in recitals a Venezia (Chiesa della Pietà, la Chiesa di
Vivaldi) e al Teatro La Fenice; a Vienna e a Nizza (Acropolis). Ha tenuto due concerti dedicati a
Caffarelli nelle città di Foggia e Bitonto-Bari (la città natale di Caffarelli). Si esibisce periodicamente
al Festival Armonie sul Lago. È ritornato al Teatro la Fenice di Venezia con due recitals e ha
interpretato “Il Combattimento di Tancredi e Clorinda “ di Monteverdi presso il Palazzo Reale di
Madrid per il Festival “Verano in Villa”. Ha inaugurato il rinato Teatro Velluti di Corridonia (Mc) con
la partecipazione di Katia Ricciarelli. Ha cantato a Venezia con Raina Kabaiwanska ed è stato
ospite a concerti a Verona, Palazzo della Gran Guardia. Nell’estate 2012 ha tenuto due concerti al
Castello di Rosenborg, Copenaghen alla presenza della Regina Margherita II di Danimarca e ha
cantato per il Festival estivo del Teatro La Fenice di Venezia. Nel 2013 è stato protagonista
dell’Orfeo di Monteverdi, di cui ha curato anche la regia, presso la Palazzina di caccia
Gonzaghesca di Bosco Fontana. Dal 1996 è il protagonista ( con l’attore Piero Nuti) dello
spettacolo teatrale “Quel delizioso orrore.
Vita di Farinelli evirato cantore”, di Cappelletto e
Barbieri; lo spettacolo è stato eseguito in Italia e all’estero con 70 repliche fino a oggi.
Regie: “Marc’Antonio e Cleopatra” di Hasse ( Savona, Montefalco per Segni Barocchi in Umbria)
“Il Combattimento di Tancredi e Clorinda” di Monteverdi (Mantova, Palazzo Ducale)
“Orfeo di Monteverdi” (Palazzina di Caccia dei Gonzaga e Teatro Comunale, Marmirolo/Mantova)
Video: è stato il protagonista di “Giovan Battista Velluti”, documentario prodotto dalla Regione
Marche e dalla Provincia di Macerata.
Recitazione e Canto: in qualità di Attore/Cantante è stato il protagonista dello spettacolo sul
Futurismo “ Forme simultanee poliedriche, curve angolari” presso il Teatro Lauro Rossi di
Macerata.
Aoi Yonamine
Nata a Okinawa, in Giappone, si è laureata in Canto Lirico nel 2003 presso l’Università d’Arte e
Musica della Prefettura di Okinawa. Ha proseguito gli studi presso il Conservatorio “A. Boito” di
Parma dove nel 2008 ha conseguito il Diploma di Canto Lirico e nel 2012 quello di Musica Vocale
da Camera (con lode e menzione). Ha vinto il I premio al Concorso di Canto Lirico indetto dal
Giornale Ryukyu, il I Premio Assoluto al Concorso “A. Salieri” di Legnago (VR), il II Premio al
Concorso “Premio delle arti”(MI), III ex-aequo al “L. Nono” di Venaria Reale (TO). Ha perfezionato
seguendo vari corsi sia il repertorio barocco che operistico. Si è esibita come solista in vari concerti
e con diverse formazioni orchestrali. Nel 2008 ha interpretato i ruoli di Margherita e Angoscia per
“Scene dal Faust di Goethe” di R. Schumann e di Gilda nel “Rigoletto” di G. Verdi in occasione
della rassegna “Imparolopera” e “Gioco dell'Opera” al Teatro Regio di Parma. Nel 2013 esegue
Frülingsstimmen di J. Strauss con l'Orchestra Regionale dell'Emilia Romagna.
Svolge attività concertistica con repertorio vocale da camera in duo con il pianista Giuseppe
Vaccaro in sale da concerto italiane e giapponesi: Ridotto del Teatro “G. Magnani” di Fidenza (PR)
in diretta radiotelevisiva, Iejima Kaizen Center (Giappone) e Ingatto Hall (Fukuoka), Akata Gallery
Hall (Naha). Nel 2014 ha inciso un album dal titolo “Librazioni” con le musiche di Giuseppe
Vaccaro per voce e pianoforte eseguendole anche in vari concerti in Italia e in Giappone. Nel luglio
2015 ha tenuto una masterclass di canto lirico a Berceto (PR) per G.A.S. Parma. Per il repertorio
contemporaneo ha invece collaborato con D. Grassi per la realizzazione di Laborintus II di L. Berio
e Proverb e Tehillim di S.Reich ed è stata prima interprete assoluta delle composizioni per voce e
pianoforte di G. Vaccaro. È impegnata inoltre nella diffusione della musica folkloristica nipponica:
ha cantato per il Festival di Musica Internazionale di Santa Fiora (GR), per il Festival Interculturale
2012 di Bivona (AG), per l'associazione Roboris di Palermo in varie sedi della Sicilia.
Linda Campanella
Savonese si è diplomata sia in Pianoforte presso il Conservatorio di Genova che in Canto presso il
Conservatorio di Alessandria. Ha perfezionato lo studio seguendo corsi con Renata Scotto,
Rockwell Blake, Robert Kettelson, Alida Ferrarini. Ha iniziato la carriera professionistica nel 1998
che l’ha portata a cantare in alcuni dei principali Teatri ed Enti lirici e per prestigiose Istituzioni
musicali italiane (Tetro Regio di Torino, Filarmonico di Verona , Donizetti di Bergamo Fondazione
Toscanini di Parma Auditorium Verdi di Milano …) e all’estero in Teatri europei ed extraeuropei,
dove ha interpretato i principali ruoli del suo repertorio che corrisponde a quello del soprano liricocoloratura.
Ha lavorato con grandi registi come Luca Ronconi, Beppe de Tommasi, Filippo Crivelli e direttori
quali Diego Fasolis, Fabrizio Carminati, Daniele Rustioni, Enrique Mazzola. Eccellendo soprattutto
nei ruoli mozartiani e del “belcanto” italiano, ha debuttato circa 50 ruoli operistici, in molti casi
prime esecuzioni: “Clotilde” di Coccia, “Don Falcone” di Jommelli e “Agnese” di Paër, quest’ultima
incisa a Lugano presso la Radio della Svizzera italiana sotto la direzione di Diego Fasolis. Ha in
repertorio quasi tutti i ruoli brillanti di Rossini e molti ruoli donizettiani: “Don Pasquale”, “Elisir
d’amore”, “Lucia di Lammermoor”, “L’ajo nell’imbarazzo”, “La figlia del reggimento”, “Il campanello”,
“Betly”. Quest’ultima Ie ha valso, da parte di una nota rivista operistica, la candidatura aII’oscar
della lirica come migliore soprano 2014. È stata applaudita come Adina neII’”EIisir d’amore” al
Festival Donizettiano di Bergamo, al Politeama di Lecce, al Teatro Bunka Kaikan di Tokyo e nei
principali Teatri del Giappone; come Marie ne “La figlia del reggimento” al teatro Coccia di Novara;
come Gilda nel Rigoletto nei Teatri di Bergamo, Lucca Sassari, Novara, Savona, e come Violetta in
Traviata a Tokyo, Toledo, Pistoia e Latina.
Mozartiana di vocazione, ha cantato come Susanna, Madame Herz, Zerlina, Donna Anna e Regina
della notte, ruolo debuttato con l’Aslico nei teatri del circuito Lombardo, che la accompagna da
molti anni e che ha cantato ancora in omaggio a Lele Luzzati in un allestimento a cura del Teatro
della Tosse di Genova. È ancora Violetta nella Traviata a Villa Castelbarco suII’Adda neIl’ambito di
Milano Expo 2015. Notevole il suo repertorio Iiederistico e di musica sacra con importanti
collaborazioni con artisti tra i quali Massimiliano Damerini. Nella musica contemporanea ha
collaborato con I’Associazione Antidogma di Torino e con Settembre musica. In questo ambito
alcuni importanti compositori, viste Ie sue qualità virtuosistiche, hanno scritto per lei alcune pagine
o ruoli d’opere. Ampia la sua discografia soprattutto in ambito barocco.