documento base del forum agricoltura alimentare e pesca sugli
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documento base del forum agricoltura alimentare e pesca sugli
Forum Agricoltura Alimentare e Pesca Documento base del Forum Agricoltura Alimentare e Pesca sugli OGM Le scelte fondamentali del PD La Biodiversità agricola e alimentare rappresenta una straordinaria ricchezza che dobbiamo tutelare e salvaguardare. E' da questa ricchezza, che trae origine nei territori, nella sapienza dei nostri agricoltori, nel recupero avviato ed effettuato con l'aiuto della ricerca, è nella valorizzazione di tutto ciò che risiede buona parte della nostra qualità agroalimentare. E' da qui , e da quei saperi che si sono conservati, tramandati, abilmente modernizzati, che discende il lungo elenco dei prodotti tipici, certificati, tradizionali. E' qui che nasce quel valore aggiunto non “delocalizzabile” del made in Italy agroalimentare, leva economica fondamentale del sistema Italia. La sua salvaguardia, la sua valorizzazione come fulcro attorno al quale ruotano e possono ancora svilupparsi importanti cifre dello sviluppo locale, la sua protezione ed il suo accrescimento, rappresentano in assoluto il nostro primo impegno. A tale fine, in questo quadro d’incertezza e di crisi, riteniamo che in Italia non ci siano le condizioni per l’ingresso di colture geneticamente modificate, e che quindi la nostra opzione va chiaramente e senza dubbi a condividere il principio di precauzione ed a favore della coltivazione biologica e convenzionale. Peraltro questa scelta corrisponde alle peculiarità del patrimonio produttivo, delle caratteristiche del territorio, e delle potenzialità dell'agroalimentare italiano nella competizione internazionale. Il Pd è impegnato nel sostegno alla distintività dell'agroalimentare italiano sia nelle componenti che si proiettano, per scala produttiva e capacità commerciale, alla conquista dei mercati mondiali, sia nelle componenti che dalla integrazione tra offerta di beni materiali ed immateriali possono generare ricchezza e più alta qualità della vita. • Per anni, attorno alle normative comunitarie ed alla loro attuazione nei Paesi Membri, si è aperta una discussione che è passata dagli addetti ai lavori a terreni assai più ampi dell'agricoltura, della scienza, della politica e della opinione pubblica più vasta. La Commissione Europea con la direttiva CE 18/2001 ha posto le basi per la regolamentazione delle colture transgeniche, rinviando agli Stati membri gli adempimenti in merito. Il nostro Paese ha recepito nel 2003 con il decreto 224 tale direttiva, prevedendo norme (rafforzate rispetto al quadro comunitario) per la sperimentazione, per la clausola di salvaguardia. Dopo la sentenza 116/2006 della Corte Costituzionale il compito di scrittura delle linee guida e delle decisioni in materia di Coesistenza è stato di fatto trasferito alle Regioni. E’ evidente che l’orientamento delle Regioni, Italiane ed Europee in questa materia è per noi tutt’altro che secondario, così come riteniamo fondamentale che il futuro delle scelte in questa materia debba discendere da un confronto serio e produttivo in sede di conferenza Stato Regioni. Del resto, gli orientamenti che emergono dal dibattito Comunitario Forum Agricoltura Alimentare e Pesca Partito Democratico Tel 06-6760-4076-8303- Fax 06-6760-9710 [email protected] Forum Agricoltura Alimentare e Pesca quasi certamente consegneranno a breve alla volontà degli Stati Membri ed alle competenze regionali le scelte in materia. Si apre pertanto una fase importantissima che dovrà vedere passaggi normativi in materia e che a nostro parere dovrà avvenire con una adeguata ampia consultazione delle comunità e del mondo agricolo, dei consumatori, ambientalista e della salute. • Riteniamo sbagliato ed inconcludente un confronto sul tema Ogm che troppo frequentemente viene rappresentato e sbrigativamente riassunto in presunte “modernità” e “conservazione”, nel solo scontro ideologico tra chi considera le tecniche transgeniche le uniche in grado di provvedere alla maggiore produzione di derrate alimentari, ai mutamenti climatici , al futuro dell’agricoltura ecc, e chi intravede anche nella sola ricerca un attentato all'agricoltura ed alla salubrità del cibo. Riteniamo invece necessario parlare, approfondire, ascoltare competenze, saperi, opinioni, ponendo alcuni punti fissi per noi irrinunciabili: a) la protezione e lo sviluppo dell'agricoltura biologica e di quella sostenibile e a basso input energetico, oltre a quella convenzionale; b) la trasparenza circa la trasformazione ed il ciclo alimentare; c) la trasparenza della ricerca e dei suoi risultati che devono essere a disposizione delle comunità; d) la etichettatura degli alimenti in modo da consentire ai consumatori la libera e consapevole scelta; e) regole che garantiscano da possibili inquinamenti genetici e che sanzionino coloro che mettono a rischio le colture biologiche, sostenibili e convenzionali. • Molti dei passaggi che hanno riguardato il dibattito nel nostro Paese sulle colture transgeniche sono stati concomitanti con sentenze conseguenti ricorsi istituzionali o di privati cittadini. Lo Status quo in attesa di nuove sentenze, ricorsi ecc non è utile al nostro Paese. Riteniamo importante che si riattivino i tavoli Stato Regioni per fare il punto sul nostro quadro normativo, che ci si confronti con trasparenza e che si possa lavorare per varare norme di coesistenza rafforzate che garantiscano da possibili forme di inquinamento genetico e che tutelino il mondo agricolo, dei consumatori, delle associazioni ambientali. • Ci sentiamo di apprezzare fortemente le iniziative e gli sforzi che una buona parte del mondo agricolo ha promosso per la utile costruzione di solide filiere mangimistiche libere da Ogm. Tale iniziativa dovrebbe vedere pronto il Governo, anziché esercitarsi nelle schermaglie tra ministri attuali ed ex ministri, al varo di un serio piano per la produzione di proteine vegetali destinate alla mangimistica nonché l'obbligatorietà dell'etichettatura in questa direzione. • Riteniamo assolutamente importante che nel nostro Paese si apra una nuova fase di serio sostegno alla ricerca pubblica verso l'agricoltura. Non ci appartengono posizioni antiscientifiche o di pregiudizio ideologico. I tentativi che ci sono stati in Italia di Forum Agricoltura Alimentare e Pesca Partito Democratico Tel 06-6760-4076-8303- Fax 06-6760-9710 [email protected] Forum Agricoltura Alimentare e Pesca riforma del CRA non hanno sino ad oggi ottenuto apprezzabili risultati, e certo non aiuteranno i pesanti tagli operati nei confronti del sistema Universitario Italiano. E' giunto il momento di riprendere in mano seriamente tutto questo. Richiamarsi al principio di precauzione in materia di Ogm non significa per noi chiudere alle biotecnologie in agricoltura (che rappresentano una grande varietà di tecnologie di importanza fondamentale per la produzione e la trasformazione del cibo, e non sono solo gli Ogm). Non vogliamo porre veti sul futuro, ma non possiamo ignorare che oggi a svolgere ricerca in questo campo sono pochissimi soggetti, tutti privati, che producono brevetti sui semi Ogm, nonché erbicidi, fungicidi, insetticidi, fertilizzanti chimici e quantaltro, ecc.., per questo per noi parlare di ricerca in questo campo, significa avere un ruolo forte e trasparente della Ricerca Pubblica, degli organismi di controllo e di garanzia nei confronti degli agricoltori e dei consumatori. • Ci sentiamo anche di cogliere l’occasione per sollecitare un ruolo più forte dell'Efsa (Autorità europea per la sicurezza alimentare), con sede a Parma. Tale organismo per poter esercitare pienamente il ruolo di garante super partes degli interessi comuni dei cittadini, consumatori, agricoltori, deve poter disporre di strumenti adeguati, risorse e vera autonomia per vigilare sui potenziali effetti collaterali degli organismi transgenici, in forza delle competenze indipendenti utilizzate, capaci di controllare le affermazioni delle multinazionali, per non limitarsi a riceve re ed esamina re i dossier delle medesime. • Riteniamo che non sia compito della poltica esprimere valutazioni sulle modalità di dettaglio della ricerca e della sua declinazione ed applicazione, ma della scienza stessa; e questo nel rispetto delle prerogative delle Regioni e nel quadro di protocolli predefiniti con norme certe, in aree sotto il controllo pubblico. Non è per noi indifferente la fase che l'Europa ed il Mondo stanno vivendo all'indomani di una pesante crisi finanziaria, economica, ambientale, tutt'altro che esaurita. Non è indifferente anche ai fini delle grandi difficoltà che agricoltura e produzione di cibo stanno vivendo nel mondo ed in casa nostra, e che ci chiedono un salto di qualità nell’analisi e nella proposta. Sono in atto profondi cambiamenti dell'atteggiamento dei cittadini consumatori, della relazione tra produzione e consumo, della consapevolezza. A noi spetta saper guardare a tale mutamento ed alle potenzialità che ciò può rappresentare. A noi spetta saper fornire indicazioni, proporre regole e garanzie affinché la nostra agricoltura, gli agricoltori ed i cittadini consumatori siano adeguatamente garantiti e supportati dentro a scossoni profondi, nella sicurezza alimentare, nella competitività e nella adeguata a remunerazione di cibo pulito , sicuro e tracciabile. Forum Agricoltura Alimentare e Pesca Partito Democratico Tel 06-6760-4076-8303- Fax 06-6760-9710 [email protected]