Il più antico codice della Commedia è piacentino

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Il più antico codice della Commedia è piacentino
AGOSTO 2004
pagina 5
IL GIOIELLO NASCOSTO
Il più antico codice
della Commedia è piacentino
Il Codice Landiano 190 è conservato alla Biblioteca Passerini-Landi di Piacenza
I
l manoscritto più antico della Commedia di Dante è il titolo di proprietà. Sulla carta 2 sono menzionati Artaserse
Codice Landiano 190 della Biblioteca Passerini-Landi di Baiardi e Orazio Pencolini, due nobili parmensi che avevano
Piacenza, come si ricava dall’explicit del cantico del Paradiso: prestato servizio sotto i duchi Francesco e Ranuccio II. Nei
“Da me Antonio da Fermo a richiesta e istanza del Magnifico primi decenni del secolo XIX entrò in possesso di Fiorenzo
ed Egregio signore Beccario
Zappieri di Monticelli d’Ongina
Beccaria di Pavia… milite imperia(Piacenza), che, tramite il negole e dottore delle leggi, podestà
ziante Giuseppe Biavati, lo vendetdella città e distretto di Genova,
te al marchese Ferdinando Landi, il
anno 1336”. Il suo committente
bibliofilo ricco di ingegno, umanità
Beccario Beccaria ricoprì la carica
e risorse, il quale donò la sua prepodestarile in molte città (Monza,
ziosissima biblioteca di 56.000
Savona, Milano, Bergamo, Lucca,
volumi e di oltre 2.000 manoscritti
Vercelli, Mantova e Genova) e fu
al Comune di Piacenza per la
cultore delle lettere latine e volgaBiblioteca Comunale, fondata nel
ri; nel 1352 era ancora in vita. Di
1774 e intitolata a lui e al precelui viene ricordato dal Muratori
dente importante donatore, Pier
anche il possesso di un codice di
Francesco Passerini.
Seneca, nel quale erano scritte le
Del Codice Landiano 190 fu stamnote professionali e biografiche del
pata a Firenze nel 1921, seicentesigiurista, sopra richiamate. Egli
mo anniversario della morte di
aveva forse al suo seguito, nelle
Dante, una riproduzione fotolitonumerose residenze podestarili,
grafica da Leo Olschki in tiratura
alcuni amanuensi di professione ai
limitata con presentazione di
quali commissionava la trascrizioAugusto Balsamo, direttore della
ne di testi di suo diretto interesse
Biblioteca, e apparati critici di
culturale. Del copista Antonio da
Giulio Bertoni, paleografo e filoloFermo nulla si sa, se non che fosse
go di ampia fama, che esamina
probabilmente entrato al servizio
verso per verso le revisioni del testo
del Beccaria durante il suo capitaeseguite dallo stesso amanuense
nato a Fermo. Il codice (mm 352 x
Antonio da Fermo, essendo della
250) si compone di centodieci
stessa mano le aggiunte di lettere o
carte, scritte a due colonne di quaparole sopra le rasure apportate al
rantadue righe fino alla sedicesifoglio di pergamena.
ma, e di trentasei righe per il rimaForse non a caso questo codice
nente. Le iniziali dei Canti sono
dantesco, il primo della genealogia
rosse e azzurre, alternatamente;
dei manoscritti del secolo XIV, è
quelle delle terzine sono nere fuori
giunto a Piacenza: alla fine del
margine con una pennellata di
Trecento, infatti, era stata istituita a
giallo; le grandi iniziali delle
Piacenza una cattedra di Lectura
Dantis presso lo Studio (Università),
Cantiche non vennero eseguite e
con primo incarico a Filippo
di esse rimane lo spazio per l’inseCassoli da Reggio, per la lettura e
rimento della miniatura, che non
l’esegesi del Poema dantesco,
fu eseguita; le rubriche dei Canti
cosicché Piacenza divenne la quinsono in rosso.
ta città italiana a iniziare tale attiviNulla si sa sul percorso del Codice
tà pubblica.
dal Trecento in poi, in quanto delle
sei righe di scrittura trecentesca
Stefano Pronti
della carta 4 cinque sono state
raschiate da qualcuno per impedi- Explicit della Commedia di Dante, Codice Landiano 190,
Piacenza Biblioteca Comunale Passerini-Landi
re il riconoscimento della nota sul