Censi, inquirenti in Svizzera
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Censi, inquirenti in Svizzera
-MSGR - 05 LATINA - 35 - 18/02/16-N: Latina METEO Viterbo Rieti ROMA Latina [email protected] www.ilmessaggero.it Frosinone Giovedì 18 Febbraio 2016 Redazione: Piazza del Mercato, 11 T 0773/663235 F 0773/663282 Basket Capolista troppo forte Benacquista ko in casa Il furto Nuovo colpo della banda dei bancomat a Sezze Scalo Urbanistica Urgera a pag. 41 Servizio a pag. 36 Apruzzese e Buongiorno a pag. 39 Via dell’Agora, nuovi verbali A ore la sospensione dei Ppe L’inchiesta sulla variante della zona L si arricchisce di nuovi elementi. Intanto gli uffici del Comune pronti a sospendere i piani particolareggiati Censi, inquirenti in Svizzera Allarme criminalità nel settore alimentare `Dietro il suicidio una grana da decine di milioni di euro. Il pm Spinelli e gli investigatori sono volati nella confederazione per seguire il fiume di denaro. Si aprono nuovi scenari IL DOSSIER Si cerca in Svizzera la soluzione del mistero della morte di Paolo Censi, il penalista che si è suicidato nel suo studio sparandosi un colpo di pistola alla tempia il 23 dicembre scorso. Gli inquirenti che seguono il caso sono volati nella confederazione martedì mattina. Interrogatori e verifiche in banche e società per seguire il filo lasciato da decine di milioni di euro partiti da Latina e finiti in Svizzera. La morte di Censi, questo sta emergendo, è strettente legata al trasferimento di quei fondi che aveva curato dal punto di vista professionale. Una cifra impressionante, su questo sembra ormai non ci siano più dubbi. Il pm Luigia Spinelli e gli investigatori partiti con lei, il capo della Squadra Mobile della Questura e un ufficiale della Guardia di Finanza, forse hanno già in mano la soluzione del caso. Ma come spesso avviene le risposte che cercavano hanno aperto nuovi e forse clamorosi scenari all’indagine aperta all’indomani del suicidio. Venti giorni prima di morire Censi era stato in Svizzera con tre persone, tutte molto conosciute nel capoluogo. Qual è il legame tra quel viaggio, i soldi e la sua morte? Buongiorno a pag. 37 Concessione negata per debiti il Comune perde Latina, in ospedale Muore durante la coronarografia Un uomo di 80 anni è morto all’ospedale “Santa Maria Goretti” di Latina mentre era in corso un intervento di coronarografia. Le sue condizioni erano già molto serie all’arrivo nella struttura sanitaria, dov’era stato portato per un attacco cardiaco. Si è deciso di intervenire immediatamente ma purtroppo mentre era in corso l’intervento il paziente è deceduto. Una morte per cause naturali, al punto che la salma non è stata neanche messa a disposizione dell’autorità giudiziaria. C’è solo la singolarità che è avvenuta durante l’esame. Paolo Censi Due incidenti. In serata impatto sulla Migliara, ragazza grave Accolto dal Tar il ricorso di “Ciccio nero” La sentenza: «E’ una indebita pressione» PONZA Non possono essere negate concessioni demaniali in pendenza di debiti con il Comune. Lo ha stabilito il Tar di Latina, entrando nel merito del ricorso proposto dalla società “Tre Stelle” che gestisce il noto pontile “Ciccio Nero”. L’autorizzazione per una pedana di servizio era stata inizialmente revocata per la presenza di debiti e sulla base del nuovo regolamento che prevedeva, per il rilascio, di «essere in regola con il pagamento dei canoni dovuti» e « essere in regola per debiti definitivi nei confronti del Comune di carattere tributario ed extratributario». Vicenda risolta perché il Comune, riconoscendo che si trattava di debiti non definitivi, ritirava il provvedimento. Nuovamente chiesta l’autorizzazione per l’estate 2015, veniva negata «nel presupposto dell’esistenza di debiti e di una sopravvenuta modifica dell’articolo 8 del regolamento, consistente nella eliminazione dell’attributo “definitivi”». Nuovo ricorso, sospensiva, quindi pedana al suo posto, e infine il merito. Il Comune ha sostenuto «la piena legittimità del suo operato e della nuova previsione regolamentare», sottolineando fra l’altro che la modifica del regolamento è «una scelta discrezionale dell’amministrazione». Dal canto suo la società ricorrente, assistita dall’avvocato Massimo Ferraro di Napoli, ha sottolineato come i debiti fossero rateizzati e non definitivi, ma anche che porre un limite del genere era illegittimo. Il Tar, alla fine, ha dato ragione a “Ciccio Nero” sostenendo che «Si tratta dell’imposizione di una indebita pressione che si traduce nell’introduzione ad opera del creditore pubblico di uno strumento addizionale di tutela del suo credito» «E’ una situazione che non riguarda solo noi - dice Umberto De Maio, del pontile - c’è chi è andato a prendere prestiti in banca per avere ciò che gli spettava, capisco tutto, ma tra crisi e tentativi di vessazione come questi o da parte di Equitalia è difficile andare avanti». © RIPRODUZIONE RISERVATA Latina al 26˚posto a livello nazionale per le infiltrazioni criminali nel settore agroalimentare. Nel Lazio è seconda solo a Frosinone. Primati che fanno paura, specialmente se vengono analizzati insieme agli altri dati che periodicamente vengono diffusi. In occasione della recente inaugurazione dell’anno giudiziario, il procuratore generale Giovanni Salvi ha denunciato che «la provincia di Latina continua a subire le infiltrazioni dei gruppi criminali organizzati, soprattutto di matrice campana, invogliati – per la vicinanza geografica e per la minore pressione investigativa rispetto ai territori di origine – ad estendere la loro operatività nel Basso Lazio, come accertato da vari procedimenti penali». Ora Latina arriva al top (negativo) su scala nazionale per l’indice di criminalità nell'agroalimentare. Il preoccupante primato emerge dal quarto Rapporto elaborato da Coldiretti, Eurispes e Osservatorio sulla criminalità in agricoltura e nel sistema agroalimentare presentato ieri mattina a Roma in un LATINA SALE AL 26˚ POSTO NELLA CLASSIFICA NAZIONALE Torna a casa in bici, travolto e ucciso Un uomo di 84 anni, Agostino Santoro, è morto per un incidente a Pontinia. Tornava a casa in bici ed è stato travolto e ucciso da un’auto. Ieri sera ferita gravemente una ragazza sulla Migliara 41. Del Giaccio a pag. 36 convegno con Giancarlo Caselli, i ministri Orlando e Martina, il presidente dell'Autorità Anticorruzione Raffaele Cantone, il presidente della Commissione parlamentare antimafia Rosy Bindi, il segretario generale e il presidente della Coldiretti, Vincenzo Gesmundo e Roberto Moncalvo. Frosinone si colloca al 15˚ posto assoluto (con un indice del 49,3%) e Latina al 26˚ (indice 43,3%). In vetta alla classifica nazionale c’è Ragusa (indice 100%) seguita al secondo e terzo da Reggio Calabria e Napoli. L'indice scende a Viterbo (29,1%), Roma (26,7%) e Rieti (19,6%). Il business delle agromafie vale oltre 16 miliardi di euro a livello nazionale. I clan criminali controllano i processi produttivi e i canali di distribuzione dei prodotti contraffatti e falsificati che vengono però spacciati come autentico Made in Italy a scapito dei consumatori. Attraverso estorsioni e intimidazioni, impongono agli esercizi commerciali la vendita di determinate marche e determinati prodotti, si appropriano di vasti comparti dell'agroalimentare e controllano il florido mercato dei trasporti. Marco Cusumano © RIPRODUZIONE RISERVATA -TRX IL:17/02/16 22:30-NOTE: