0761.513117 - [email protected]
Transcript
0761.513117 - [email protected]
Campo de’ fiori 2 SOMMARIO Editoriale: Dei tempi... odierni..............................................3 “Tra sogno e realtà”. In scena Santinelli Dance Accademy .........................................4-5 Curriculum vitae: I “Wendy?!” ed il nuovo albym “Notebook”............5 Suonare Suonare: Un a Roma. Steve Hackett................................6-7 TANTI AUGURI CARDINALE!.........8-9 XIV Rassegna teatrale “Ileana Ghione”.......10 Roma che se n’è andata: Palazzo Borghese. Il Cembalo di Roma...........12-13 Guerra agli insetti..........................................14 Come la tecnologia digitale migliora la vita.15 E’ nata la AssoEventTatoo.............................16 Ecologia e ambiente: Quante radiazioni ci sono negli alimenti?.............18 Caro Matteo ti scrivo.....................................20 Come eravamo: Amici miei.. scherzi di paese...............................22 Lettere d’amore: Mille, mille baci tenerissimi. Napoleone alla sua amata mogliettina..............................................23 Le Rève du diable...........................................24 Coppi, per me, rimane il più grande..............25 La Frustica......................................................26 Ass. Artistica IUNA: Dai “giorni rossi d’estate” a “La notte del violoncello”.......................................................27 L’angolo del grafolo: Il grafologo: investigatore della psiche................28 Il lavatoio pubblico del Forte Sangallo. Rappresentazione teatrale di “Re per un anno”.................29 Il Fumetto: Hellsing.............................................................30 Fiera del fumetto e games: Perugia Comics..................................................30 Le cinque inutili bugie che vi dicono su internet......................................................31 La zanzara impertinente................................31 90 orti urbani da assegnare gratuitamente a Civita Castellana............................................32 Cine Parade: Un fidanzato per mia moglie...............................34 L’angolo del collezionista: Il Calendario della Marina Militare.......................35 L’arte della fotografia: Street Photograpy...............36 A nonno Oreste..............................................37 “Carabinieri: una storia lunga due secoli.....37 Per ricordare Giuseppe Capparucci..........38-39 I nostri amici..................................................40 Latte vaccino (di mucca): attenzione pericolo!.......................................41 News................................................42-43-44-45 Le proposte editoriali delle Collane di Campo de’ fiori...........................................................46 Roma com’era................................................47 La funzione logica della “negazione”............48 Una “Fabbrica” di ricordi: Fabrica, terra mia!....................49 Padre Giacinto Bracci da Vignanello.............50 Nel cuore........................................................50 Messaggi........................................................51 Agenda.......................................................52-53 Album dei ricordi....................54-55-56-57-58-59 Annunci gratuiti........................................60-61 Oroscopo........................................................62 Selezione offerte immobiliari ..................63-64 Foto di copertina di Susy Toma SEDE OPERATIVA: PIAZZA DELLA LIBERAZIONE, 2 - CIVITA CASTELLANA (VT) TEL/FAX 0761.513117 - [email protected] SEDE RAPPRESENTATIVA: VIALE MAZZINI, 140 - ROMA INFO PUBBLICITA’: 0761.513117 - [email protected] www.campodefiori.biz - Campo De Fiori Rivista Campo de’ fiori 3 DEI TEMPI…. ODIERNI L a serenità, la libertà, lo star bene sono i sogni sognati di tutti, ma mi convinco sempre più che questi hanno l’evanescenza delle favole e che, invece, esiste solo la cruda realtà. Il realismo del quotidiano della vita! Credo, poi, che i fatti e i misfatti d’oggi rendano ancor più grave vivere questo tempo. Tutto il buono sembra finire e, al contempo, il marcio non finire mai. Scandali sempre più grandi coinvolgono banchieri, politici, manager pubblici, finanzieri… perfino la Nazionale di calcio, che doveva regalarci un po’ di spensieratezza, è finita in “brandelli”. di Sandro Anselmi Cresce il debito pubblico, cresce la disoccupazione, cala il PIL … e allora? Ci chiediamo sempre più spesso se valga ancora la pena di rovinarsi la vita per cedere fino all’80% del frutto dei nostri sacrifici allo Stato! La tentazione di lasciare tutto è forte e sarebbe anche logicamente motivata, ma, paradossalmente e con speranza, vorrei esortare a resistere ancora! Oltre 2500 anni fa, a Roma, i plebei, stanchi di subire la tirannia e la dissolutezza dei patrizi, attuarono uno sciopero totale: incrociarono le braccia, ritirandosi sul Monte Sacro. Menenio Agrippa, Console della Repubblica Romana (come narra Tito Livio nel De urbe condita), si rivolse a loro con il famoso apologo, esortando i plebei a riprendere le attività. Narrava come le braccia stanche di lavorare per uno stomaco insaziabile, s’erano fermate, ma dovettero ben presto rendersi conto come loro stesse sarebbero restate indebolite dalla protesta, che non colpiva perciò soltanto lo stomaco, ma tutto l’organismo del quale loro stesse facevano parte. Metaforicamente la società è come un organismo che per funzionare completamente ha bisogno dell’opera di tutti i suoi componenti e solo così può sopravvivere. Non me ne vogliano i miei lettori ma, abbandonato ogni anelito rivoluzionario, resta, per adesso, e mi auguro solo per adesso, di ascoltare il buon Menenio Agrippa: arrendersi non è un dispetto a loro ma, purtroppo, un danno prima di tutto per noi! Campo de’ fiori 4 “TRA SOGNI E REALTA’ “ in scena SANTINELLI DANCE ACADEMY C ome ogni anno a Giugno, la storica accademia romana ha presentato al Teatro Orione un vero e proprio show, interpretato da tutte le allieve di Paola e Stefania Santinelli delle due scuole di Viale Medaglie D’Oro 49 e Via Cardinal Massimi 3 (Battistini). A presentare la serata il vostro cronista di sempre che per il 35° anno di seguito ha invitato per primo sul palco il mitico Maestro Walter Santinelli, presidente FITD, a presenziare le due serate di Giugno. Rapunzel, Annie, Popeye, Hip Hop, Acrobatico ed il gran finale Samba in onore dei mondiali in Brasile sono veri e propri show con le coreografie delle sorelle Santinelli e delle insegnanti Chiara Chiaretti (classico), Antonella Perazzo (contemporaneo), Serena Di Vincenzo (moderno), Mary Cristina Reyes (moderno), Martina Chiriaco (acrobatico), Alessandra Caruso (teatro), Flavia Gianiorio e Simona Soria (Hip Hop). Il numeroso pubblico presente ha applaudito ogni episodio musicale con grande entusiasmo, dimostrando di apprezzare veramente il lavoro svolto dalla scuola nel corso dell’anno accademico. Anche quest’anno numerosi ospiti, ex allievi ed insegnanti della scuola e tra questi Eliana Ghione, assistente coreografa a “Ti lascio una canzone”, Micaela Lancione, assistente coreografa a “I Migliori Anni”, Angelo Recchia, interprete del corpo di ballo di “Romeo e Giulietta, ama e cambia il mondo”, Roberta Guerrini e Martina Chiriaco, nel corpo di ballo di Max Tortora, le “Baby Hope“, vincitrici del primo premio “I nuovi talenti 2014”, e le “Black Borts Junior“ gruppo femminile di Hip Hop. Anche quest’anno alcune allieve hanno partecipato a programmi televisivi come “Ti lascio una Da Sx: Eliana Ghione, Sandro Alessi e Micaela Lancione Da Sx: Walter Santinelli e Sandro Alessi Campo de’ fiori Le Baby Hope 5 “Le tacco” Martina Chiriaco e Sandro Alessi Sandro Alessi e Angelo Recchia canzone” e Tacco 10 nel programma “La Pista”. Alla fine tutti sul palco con il gran finale e con la consegna, come ogni anno, delle borse di studio. L’appuntamento è per il prossimo anno, con la speranza che il sogno diventi presto realtà. Sandro Alessi Foto Francesco Castelli Curriculum vitae I "WENDY?!" ED IL NUOVO ALBUM "NOTEBOOK" A bbiamo appena finito di ascoltare l'ultimo album dei "Wendy?!" ed assaporato tutte le atmosfere di un certo tipo di rock degli anni ‘70, che ritorniamo coi piedi nei nostri tempi... Infatti i brani di "Notebook" (titolo ricercato proprio per indicare raccolta di appunti) parlano di nuovi poveri e di scenari post crisi, di fuga dei cervelli e di ambiente deturpato. Lorenzo Canevacci, capo carismatico del gruppo, ci racconta che la Band ha visto la nascita nel 2008 grazie all'incontro con Andrea Giuliano (ex chitarrista dei Destir) ed il nome "Wendy?!" deriva da "Shining". Nel 2012 esce il primo album "Eleven" e successivamente il gruppo si assesta sulla formazione base con Luca Calabrò alla batteria e Alessandro Ressa alla chitarra ritmica e tastiere. Le atmosfere di questo nuovo lavoro si rifanno a quelle create dai grandi Iggy Pop e Lou Reed, da Kurt Cobain a Jeff Buckley, cercando di far rivivere quel genere musicale chiamato rock'n'roll. Insomma un disco da non perdere per gli amanti del genere - ci sono i riffs per chi ama l'hard rock, l'energia del punk, il rock classico -. Ma soprattutto abbiamo incontrato sicuramente un gruppo che terremo sotto alla nostra lente d'ingrandimento pronti a raccontarvi le gesta future... Sandro Alessi Campo de’ fiori 6 di Carlo Cattani Un Genesis a R oma Steve Hackett In concerto all’Auditorium Della Conciliazione-Roma/22 Maggio 2014 U n pubblico entusiasta dall’inizio alla fine di uno spettacolo è...uno spettacolo nello spettacolo! Così è stato per l’esibizione romana di Steve Hackett …ENTUSIASMO A “GOGO” !!!Ma andiamo per ordine, chiarendo per quei…pochi (!)…pochi (!) … che si domandino CHI E’ Steve Hackett ?... CHI E’ Steve Hackett ! LUI ,inglese, 64 anni, è stato il chitarrista dei Genesis, fondamentale band di rock progressivo; nella sua militanza in seno a questo gruppo, tra la fine del 1970 e il 1977, ha partecipato alla realizzazione di 6 album in studio …le cose migliori della Band Britannica… opere come “Nursery Crime”,” Foxtrot”,” Selling England by the pound”, ”The lamb lies down on Broadway”, ”Trick of the tail” ,costituiscono fondamentali “tomi musicali” da possedere in una collezione discografica di rispetto! Il pubblico Italiano ha,sin dalle origini, accolto con grande entusiasmo la musica dei Genesis e c’èra da aspettarselo che ad un concerto interamente centrato sul loro repertorio “storico”, seppur nell’esecuzione di una band con un solo membro originario di quel gruppo ….ma estremamente rappresentativo come Hackett, potesse intervenire tanta gente! Hackett, fuoriuscito dai Genesis nel 1977, ha intrapreso una personale carriera che lo ha visto incidere numerose pregevoli opere e girare il mondo con formazioni diverse ma la sua musica ha ristretto la sua portata all’interesse della cerchia di appassionati della chitarra e del rock progressivo in genere, lontana la sua produzione dalle grandi vendite registrate dagli album sopracitati. Più volte nel corso degli anni i suoi tour hanno interessato il suolo Italico e spesso lo abbiamo visto esibirsi a Roma; ma la notizia che Hackett avrebbe riproposto i Genesis, allestendo uno spettacolo completamente centrato sui loro brani storici e amatissimi dal pubblico, ha determinato una maggiore partecipazione, richiamando anche coloro che avevano perso contatto ,negli anni, con la musica del periodo “aureo” dei Genesis. La sala è gremita soprattutto di tanti over 50 e 60, delle tante orecchie e dei tanti cuori di ex ragazzi e ragazze che nei ’70 si esponevano alle benefiche e creative “radiazioni” musicali dei Genesis! Stasera che sera! La data romana è inserita in un più ampio giro di concerti Europei che riserva al nostro Paese ben 5 date. L’occasione di girare in tour per Steve è ulteriormente ravvivata dalla pubblicazione di un pregevole cofanetto dal titolo “Genesis Revisited: live at Hammersmith”, ricco di ben tre cd e due dvd che “ferma” un’esibizione del 2013 di Hackett e compagni nel mitico “Hammersmith” di Londra: neanche a dirlo che è.. da prendere! Il sottopalco dell’Auditorium della Conciliazione di Roma è gremito di fotografi e la scena è “apparecchiata” per 6: i musicisti che accompagnano Hackett in giro per il mondo, sono tutti di grande esperienza e tra questi spiccano sul fronte della scena il biondo cantante Nad Sylvan e l’altrettanto biondo e muscoloso Nick Beggs al basso, stick e chitarre varie con dalla sua anche una grande presenza scenica che dimostrerà in tutto l’arco dell’esibizione! L’inizio è affidato ad un “intro” che il pubblico, entusiasta, quasi sovrasta per l’intensità dell’accoglienza riservata all’entrata in scena Campo de’ fiori di Hackett & soci. Steve è sorridente al suo ingresso, saluta e imbraccia una “Fernandes Les Paul Gold” con la quale ci delizierà per la maggior parte della serata tessendo le trame e gli assoli che il pensiero della maggior parte degli intervenuti ricondurrà al tempo andato degli ascolti intimi e vinilici “a palla” nello spazio della propria cameretta. La band esegue una dopo l’altra molte delle perle della “saggezza” musicale dei Genesis ,a partire dall’introduttiva “Dancing on the volcano” presente su 7 “Trick of the tail “del 1976 ,per passare a “Dancing with the moolit knight” (da Selling in England by the pound -1973) introdotta dal canto “in collettivo” di Sylvan e il pubblico…che brividi! Il suono è perfetto, il lightshow è accurato e le movenze dei musicisti sul palco sono efficaci per contribuire allo spessore delle atmosfere evocate dai brani . C’è spazio per ”Musical Box” ,”Firth of Fifth”, “I know what I like”, a gran richiesta per ”The knife” e “Supper’s ready”, ”Watcher of the skies”, per citare i brani più “insidiati” dalle ovazioni del pubblico. Alla fine conto 16 pezzi che ammontano a ben due ore e 25 minuti di grande musica e di un show denso ma denso di passione,un fluido di emozioni che ci rimarrà a lungo sottopelle! In uscita dalla sala percepisco qualche commento ma quello che trattengo lo capto attraversando Piazza San Pietro al rintocco esatto della mezzanotte, tra due amici Romani veraci:<Senti a me …questa nun è musica che ascorti e pii e te ne vai… a devi sentì armeno …armeno …du vorte e… forse…a cominci a capì! > CarloCattani©words&pics-Giugno2014 CARTOLINA DI ABBONAMENTO ANNUALE SI desidero abbonarmi a : Campo de’ fiori (12 numeri) a 25,00 I miei dati Nome___ ____ __________________________________ Cognome______________________________________________ data di nascita_______________________Città________________________________________________________Prov._______ ______________________________________________________________Telefono____________________________________ Desidero regalare l’abbonamento a: Campo de’ fiori (12 numeri) a 25,00 Il regalo è per: Nome_______________________________Cognome________________________________________________________________ _data di nascita_________________________Città____________________________________________________Prov.________ Via_________________________________________________________________Telefono________________________________ effettuerò il pagamento con c/c postale n. 42315580 intestato alla Associazione Accademia Internazionale D’Italia - P.za della Liberazione n. 2 - Civita Castellana Data______________Firma__________________________________ Autorizzo il trattamento dei miei dati personali secondo quanto disposto dalla legge n. 675 del 31.12.1996 in materia di “Tutela dei dati personali”. Titolare del trattamento dei dati è Campo de’ fiori - P.za della Liberazione,2 - 01033 Civita Castellana (VT) Data______________Firma__________________________________ Per abbonarti puoi spedire questa cartolina a Campo de’ fiori - P.za della Liberazione, 2 - 01033 Civita Castellana (VT) o puoi trasmetterla per fax allo 0761 . 513117 Campo de’ fiori 8 TANTI AUGURI Il 24 e 25 Maggio Mons. Vallini ha festeggiato a Corchian All’interno della chiesa di Santa Maria del Rosario, prima del concerto d’organo. S ono stati due giorni davvero pieni di sorprese e grandi emozioni quelli organizzati a Corchiano il 24 e 25 Maggio per festeggiare i 50 anni di sacerdozio e 25 di episcopato del Cardinale Agostino Vallini. Nel pomeriggio di sabato il Cardinale è stato accolto in Piazza del Bersagliere dalle locali autorità civili, militari e religiose, oltre che da un gran numero di compaesani che trepidavano per il desiderio di incontrarlo e salutarlo. La prima tappa è stata all’interno dell’edifico comunale che, al primo piano, ospita la biblioteca, alla quale il Cardinale ha voluto offrire un lascito, che sarà patrimonio culturale di tutta la cittadina. Subito dopo ci si è recati in Piazza XX Settembre, nel cuore del centro storico, dove Vallini ha trascorso tutta la sua infanzia. Lì è stato omaggiato di tanti simbolici doni da parte delle varie associazioni di Corchiano, tra cui “Il piatto della solidarietà” di Ireo Giovagnoli, che ha donato al Cardinale un ritratto su tela realizzato dal maestro Stefano Cianti. Ci si è, poi, spostati tutti all’interno della chiesa parrocchiale di Santa Maria del Rosario, finalmente riaperta per l’occasione dopo i lunghi lavori di restauro che l’hanno lasciata chiusa per diverso tempo. Qui uno dei momenti certamente più attesi ed anche il più emozionante: il concerto del quattrocentesco organo a canne della chiesa. Lo strumento, di notevole pregio, era rimasto inutilizzato per oltre cinquant’anni, fino a che l’attuale parroco, Don Claudio Monarca, qualche anno fa non decise di ridar- gli vita, intraprendendo un lungo e non facile percorso per il suo restauro. A risuonarlo per la prima volta alla presenza del Cardinale e del Vescovo della diocesi di Civita Castellana, Romano Rossi, il maestro Achille Tortorici, coadiuvato, in alcuni brani, dal Coro Santa Maria. Finalmente il Cradinale Vallini e molti suoi coetanei corchianesi hanno potuto riascoltare il suono di quello strumento a canne, ed i più giovani (come me) per la prima volta nella loro vita. La serata si è poi conclusa con un bell’incontro conviviale in Piazza IV Novembre. La giornata di domenica si è aperta, invece, con una bellissima celebrazione eucaristica all’aperto, in Piazza del Bersagliere, presieduta direttamente da Mons. Vallini, che ha voluto ringraziare tutti di cuore per l’accoglienza riservatagli. Nel pomeriggio, poi, la tradizionale Infiorata, che chiude il mese mariano con un bellissimo tappeto di fiori che attraversa le vie principali del paese. Anche il Cardinale ha voluto partecipare alla bellissima processione, alla quale è particolarmente legato, come anche alla processione della Madonna dell’Assunta, il 15 agosto, in occasione della quale cerca sempre di essere a Corchiano, impegni permettendo. Ed è proprio prima della processione che ci ha concesso di poterlo brevemente intervistare, una grande gioia oltre che un grande onore per noi. Lo abbiamo trovato assorto nelle sue Il Cardinale nella biblioteca comunale Nella foto a lato, da sx: Padre Tarquinio Battisti, il Cardinale Vallini ed il Sindaco Dott. Bengasi Battisti, in Piazza XX Settembre. Nella foto sopra il Cardinale al momento della consegna del quadro del maestro Stefano Cianti, da parte dell’associazione “Il piatto della solidarietà” di Ireo Giovagnoli (di spalle) 9 Campo de’ fiori RI CARDINALE! ano i suoi 50 anni di Sacerdozio e 25 anni di Episcopato. Durante la celebrazione eucaristica in Piazza del Bersagliere preghiere, sotto il porticato della sua casa di campagna, sede del gruppo laico Seguimi, di cui egli stesso fa parte, e luogo di pace dove ama trascorrere il suo, benché poco, tempo libero. Come è stata per lei la vocazione al sacerdozio? È nata dall’esperienza di una testimonianza, quella di don Domenico, il mio parroco a Corchiano, giovane sacerdote che mostrava il volto bello di una vita interessante. E vivendo accanto a lui negli anni della fanciullezza certamente ho sentito l’attrazione per questo tipo di vita. Poi c’è stata l’esperienza del dolore, la morte della mamma, la provocazione a riflettere sul senso della vita, la scoperta della gioia della resurrezione in Gesù e della vita cristiana, dataci a noi attraverso la Chiesa, la fede, i sacramenti e questo ha prodotto in me una grande riflessione negli anni della giovinezza, al punto che mi è parso di capire che il Signore mi chiamasse a seguire questa strada, che riconosco essere stata la più grande fortuna che abbia avuto in dono dalla vita. A tale proposito, ha mai pensato a cosa avrebbe fatto se non avesse intrapreso la strada del sacerdozio? Ci ho pensato, non tanto in alternativa al fatto che non sarei diventato sacerdote, perché l’idea di diventare sacerdote mi ha ac- compagnato, direi, dalla prima adolescenza, ma come professioni che mi sarebbero piaciute fare. Due in particolare: una il direttore d’orchestra e l’altra il chirurgo, anzi più che il chirurgo il medico, perché ho sempre pensato che il medico è a servizio di un bene grande quale la salute, ed il direttore d’orchestra perché mi piace tanto la musica e dunque quando sento un’armonia rimango affascinato. Ma non è stata poi nessuna delle due perché la prevalente era comunque il sacerdozio. È molto legato a Corchiano, nonostante, tutto sommato, non abbia vissuto a lungo in questo paese. Perché secondo lei? Corchiano è il mio paese. Io non sono nato a Corchiano, ma ci sono venuto da piccolino, ci sono stato ad abitare costantemente fino all’età di dieci anni. Successivamente la mia famiglia si è trasferita prima a Caserta poi a Napoli, ma eravamo comunque fuori dalla nostra casa e l’idea era sempre quella di tornare a Corchiano, dove ho trascorso i tempi dell’estate, delle feste. C'è stato un periodo in cui non sono più potuto venire per questioni legate agli incarichi ricevuti prima di docente, poi di rettore del Seminario di Napoli e via discorrendo. Ma ho portato sempre Corchiano nel cuore, ed ogni qualvolta posso, non manco di venire a trascorrere qualche momento di tranquillità qui. Cinquanta anni di sacerdozio sono molti. Come li descriverebbe? Una grande storia di vita intensa. Mi sono completamente messo a servizio di Dio e della Chiesa ed ho sempre cercato di svolgere nel migliore dei modi gli incarichi affidatimi, mettendo a frutto le qualità e le doti che il Signore mi ha donato. Quale emozione ha provato quando, nel 2006, è stato nominato Cardinale? È stata per me una grande gioia perché non avrei mai pensato di meritare tanto. Essere Cardinale è un grande onore ma comporta anche grandi oneri e responsabilità. Ma evidentemente era questo che Dio voleva per me ed io lo accetto. La Chiesa ha subito senz’altro una scossa quando Benedetto XVI ha deciso di rinunciare al suo incarico. Lei cosa pensa a tal proposito? Credo che Benedetto XVI sia un uomo eccezionale e che abbia avuto un grande coraggio nel prendere questa decisione. Lui sentiva di non essere in grado di svolgere il suo dovere di Pontefice come avrebbe dovuto, le sue forze fisiche non erano più sufficienti a sostenerlo ed ha ritenuto opportuno lasciare il posto a chi fosse stato più capace (fisicamente) di lui. Io lo stimo molto. Ora conduce una vita ritirata, è un uomo mite a cui va riconosciuto il grande dono dell’umiltà. Papa Francesco ha confermato il suo incarico di Vicario. Cosa vuol dire essere il Vice del Pontefice? È un incarico che mi impegna molto, ma per me è un’altra grande onorificenza. Papa Francesco è un uomo pieno di carisma ed io sono molto felice di poter essere al suo fianco. È stato un incontro davvero interessante, indimenticabile e non finirò mai di ringraziare il Cardinale per questa opportunità. Parlare con un uomo di grande saggezza ed esperienza come lui mi fa sentire davvero molto piccola. Prima di salutarci ci siamo, poi, abbandonati ad un momento di commozione, ricordando il nostro caro Don Domenico, una figura di spicco nella sua vita ed una persona esemplare anche per me. Non lo dimenticheremo mai. Grazie Cardinale. Ermelinda Benedetti Foto di Mario Santoro - Digital Print Nella foto a sx, un omaggio di Don Claudio Monarca e della comunità parrocchiale al Cardinale. Nella foto a dx, da sx: Ermelinda Benedetti, don Claudio Monarca, il Cardinal Vallini, Simone e Massimo Benedetti, al termine della messa. Campo de’ fiori 10 XIV RASSEGNA TEATRALE “ILEANA GHIONE” SERATA DEDICATA ALLA MUSICA Direttore D'Orchestra Paolo Bonvino Q uesta volta ci ha tanto colpito una delle iniziative destinate agli alunni delle scuole italiane ed in maniera particolare quella presentata dall’ Istituto Com prensorio Borgoncini Duca di Roma presso il Teatro Ghione il 04 Giugno scorso. Sul palco un’orchestra formata da 80 elementi tutti studenti della scuola media nei corsi sperimentali dedicati alla musica ed agli strumenti. Flauto, chitarra, tastiere, percussioni erano ben rappresentate dai giovani studenti emozionatissimi di fronte ad un pubblico così numeroso. Sono Salvatore Di Riso, la Maestra Caccavale e la Direttrice Didattica Lamberti era consigliere nel Municipio allora XVIII e occupandosi della Commissione Scuola e Cultura, gli venne l’idea di una rassegna che premiasse il lavoro degli alunni dal punto di vista dell’impegno teatrale con settori sperimentali, che venivano dedicati, appunto, a quest’insegnamento ritenuto importante nelle scuole medie. Infatti, dall’anno dopo la rassegna prendeva piede coinvol- stati eseguiti repertori vari dalla musica classica al Jazz, dalla musica per film alle melodie della tradizione popolare, coadiuvati e diretti dai loro insegnanti P. Bonvino, L.Sini, F.Fornaroli e G. Manfredonia. La serata intitolata “Canta - Orchestrando“ era inserita nell’ambito della 14° edizione della Rassegna Teatrale “Ileana Coro vocale V elementare IC Borgoncini Duca Ghione“ riservata alle con la Maestra Caccavale scuole del XIII Municipio gendo prima solo alcune delle scuole del di Roma. Sul palco aggiungevano alla nuterritorio, a cui man mano se ne aggiungemerosa Orchestra, alcuni alunni delle V Elevano altre grazie sempre all’impegno del mentari della stessa Scuola, come coro di Prof. Di Riso. Questa edizione è partita il 13 supporto diretti dalla Maestra Maddalena Maggio ed è terminata il 10 Giugno con le Caccavale. Nel corso della manifestazione premiazioni ed i riconoscimenti ai più merisono state conferite le borse di studio “Antevoli. Pensiamo che per un futuro migliore gela Capozza” agli alunni più meritevoli predell’istruzione nazionale siano necessarie miati dalla Dirigente Scolastica Anna rassegne di questo genere e soprattutto Maria Lamberti. La rassegna deve la sua l’istituzione di corsi specifici dedicati all’arte nascita al Prof. Salvatore Di Riso, e gradel teatro e della musica e ci auguriamo zie al suo impegno costante, è arrivata al che l’attenzione da parte dei responsabili, 14° anno consecutivo raggiungendo, in sia sempre maggiore. questa edizione, la partecipazione di 10 scuole del Municipio dove si tenevano anche corsi sperimentali. Nel 1997, il professore Sandro Alessi Campo de’ fiori 11 12 Campo de’ fiori Roma che se n’è andata: luoghi, figure, personaggi C Palazzo Borghese Il Cembalo di Roma on una terminologia molto in voga nel XVIII e XIX secolo venivano individuate le c.d. “quattro meraviglie di Roma”, badi Riccardo sata sulla notorietà di Consoli quattro palazzi romani, per i quali, la parlata popolare adottò questi nomignoli: Il “Dado di Farnese” di cui siamo già occupati, il “Cembalo di Borghese”, l’argomento odierno, la “Scala di Caetani”, oggi Palazzo Ruspoli e il “Portone di Carboniani”, oggi Palazzo Sciarra Colonna. Se ti trovi a percorrere Via dei Condotti da Piazza di Spagna verso il Tevere, all’altezza di Largo Fontanella Borghese, sfiorerai il prospetto dell’omonimo palazzo. Paolo V, Camillo Borghese, 1605 - 0621 Prima di soffermarci su questa “meraviglia”, e sulla sua storia, vediamo di conoscere più da vicino la famiglia Borghese. Tutto ha origine nel cinquecento allorquando Marcantonio Borghese, nobile senese, noto giurista e avvocato, decide di trasferirsi a Roma dove sposa una discendente della famiglia Astaldi dalla quale ha il figlio maschio Camillo che salito al Soglio Pontificio con il nome di Paolo V, 1605 1621, contribuirà a determinare la fortuna di questo Casato ma non solo, egli fu infatti un mecenate a cui si deve la realizzazione di importanti opere fra le quali: la facciata della Basilica di San Pietro, la Cappella Paolina in Santa Maria Maggiore, la costruzione dell’acquedotto Paolo con la splendida fontana - mostra sul Gianicolo. Paolo V Borghese, inoltre, fece in modo che Scipione Caffarelli adottasse il figlio di sua sorella Ortensia il quale, una volta creato Cardinale dallo zio, assunse anch’egli il nome Borghese. Il Casato prosegue con Marcantonio II che, ottenuto dal medesimo Pontefice il Principato di Sulmona, divenendo anche Generale di Santa Romana Chiesa e Grande di Spagna, sposerà Camilla Orsini accrescendo ulteriormente i possedimenti della famiglia; suo figlio Paolo, poi, sposerà Olimpia Aldobrandini divenendo erede dei beni di questa Casata. Non male! Siamo a metà del seicento e qui ci fermiamo con l’elenco dei molti discendenti non senza aver prima ricordato Camillo Filippo Ludovico marito di Paolina sorella di Napoleone Bonaparte e Junio Valerio Comandante della X MAS durante la seconda guerra mondiale, nonchè fondatore del gruppo di estrema destra denominato “Fronte Nazionale” con il quale, nel 1971, tentò un colpo di Stato che, fallendo, lo costrinse a fuggire in Spagna dove morì nel 1974. La storia del palazzo ha inizio nel 1560 quando il Cardinale Giovanni Poggio vende una sua proprietà a tale Monsignor Tommaso del Giglio che si fa costruire un palazzetto da Jacopo Barozzi da Vignola, immobile che, circa quarant’anni dopo, viene acquistato dal Cardinale spagnolo Pie- tro Deza che lo fa completare e ampliare. Trascorre ancora un secolo fino a quando il palazzo, in uno con i piccoli orti adiacenti, è acquistato dal Cardinale Camillo Borghese, futuro Paolo V che, essendo innamorato di quella zona di Roma protesa sul Tevere, sogna una grande dimora di famiglia. Da quel momento iniziano nuovi importanti lavori di ampliamento dell'edificio verso Piazza Borghese fino a quel momento denominata Piazza Deza, un'opera notevole che per lungo tempo vede impegnati famosi architetti fra cui Carlo Maderno. Come sopra detto l’edificio, per la sua inconsueta forma curva, è subito chiamato "il Cembalo" ma fu detto anche "del sale", poichè la nobile famiglia lo costruì, soprattutto, con i proventi derivanti dall'aumento delle imposte sul sale. Campo de’ fiori La facciata principale del palazzo prospetta su largo di Fontanella Borghese, ma lo splendido complesso costituisce un grande isolato compreso tra Via di Ripetta, Via Monte d’Oro, Largo Fontanella Borghese e Piazza Borghese. La medesima facciata guarda anche su Piazza Borghese con un maestoso portale tra due colonne sulle quali poggia un ampio balcone con finestra sormontata da un gran timpano triangolare. Dal portale si accede al portico, sovrastato da una loggia e arricchito da due grandi statue, che circonda il vasto cortile a due ordini di arcate sorrette da 96 colonne doriche e ioniche, è questo, uno dei cortili più spettacolari che esistano e non soltanto a Roma ma, soltanto voltando le spalle al portico, il luogo si mostra in tutta la sua bellezza, seminascoste dai rami degli alberi, fontane inserite nel muro di cinta attirano immediatamente l'attenzione. Ognuna di queste è strutturata intorno ad una grande nicchia posta all'interno di una maestosa edicola, sormontata da un timpano con putti, festoni di fiori e busti antichi, accompagnati, nella fontana centrale, da aquile e draghi, simbolo araldico dei Borghese. Nelle nicchie i "bagni" di tre divinità: Venere, Flora e Diana realizzate nel 1672. Nel medesimo anno Giovannni Battista Borghese, ottenuto dal Papa il permesso di poter disporre di una maggior quantità d'acqua per il proprio palazzo, commissionò il c.d. "giardino segreto": una sorta di teatro semicircolare con tre sentieri disposti a rag- giera. Su via di Ripetta, la piccola facciata dell'edificio denominata "la tastiera del cembalo" è caratterizzata dalla presenza di due balconate, la prima coperta da ballatoio, sostenuta da pilastri e colonne doriche, tra persiane chiuse, la seconda, che la sovrasta, è un terrazzo con giardino pensile. Nella medesima ala, il piano terreno è caratterizzato da una serie di sale riccamente decorate che accoglievano la splendida collezione di opere del Cardinal Scipione Borghese nipote di Paolo V a cui, al termine del papato, fu demandato l’incarico di completare la sua opera consistente nella cura del palazzo e dell’ingente patrimonio intorno a Roma. Il “Cembalo” è nato come autentica reggia, un vero e proprio “quartiere” della nobile Casata, tanto che la piazza un tempo era recintata. Gli alloggi della numerosa famiglia, ubicati ai piani nobili durante l’estate e nei mezzanini d’inverno, vennero arricchiti con soffitti affrescati dai migliori artisti del tempo. Al piano nobile si accede da due scale, una a doppia rampa e l’altra a lumaca, le sale sono ricche di decorazioni che risalgono al seicento, tra queste la raffigurazione del Colosseo e numerosi stucchi e i busti dei dodici Cesari, un autentico museo di quadri e sculture in buona sostanza. Ancora oggi queste sale sembrano rievocare i ricevimenti che si tenevano ogni venerdì, compreso il periodo di quaresima per speciale concessione del Papa. Nell’ambito della famiglia sono state sempre le principesse a caratterizzare i ricevimenti di cui sopra che si esaltavano all’insegna della galanteria e per la sapiente organizzazione di grandi tavoli da gioco. L’illustre diplomatico Henry d’Ideville, che visse a Roma dal 1862 al 1867, scriveva che, anche nella Roma di Pio IX, Giovanni Maria Mastai Ferretti, 1846 - 1878, era facile respirare la “particolare atmosfera di Casa Borghese” e assicurava che nel palazzo: “è facile contemplare le principesse romane in tutto lo sfarzo delle loro gioie e dei loro diamanti, vedere da vicino Cardinali e Monsignori, farsi presentare agli Ambasciatori”. E pensare che dal mondo aristocratico del palazzo è sempre restata fuori colei che forse è stata la principessa Borghese più celebre, ossia Paolina Bonaparte, moglie del prin- 13 cipe Camillo Filippo Ludovico, immortalata dal Canova nella famosa statua di “Venere vincitrice”, su cui ci siamo intrattenuti in altra occasione. Per la bella Paolina venne appositamente arredato un appartamento personale in stile impero, posto al quarto piano, a destra, dell’ ingresso del palazzo, che comprendeva un salone circolare, una camera da letto e una piccola cappella, ma tutto ciò non era di gradimento della principessa che preferì trasferirsi nella villa presso Porta Pia, dal suo nome detta Paolina. Nel palazzo di Ripetta restò per qualche tempo la sua statua in marmo che Camillo mostra con piacere a ospiti e amici, insieme ai capolavori della galleria, ovvero quelli che gli sono rimasti dopo che il cognato Napoleone se ne era appropriato. Nel settecento, poi, fu Marcantonio, fratello del Cardinale Scipione, a mantenere alta la fama del palazzo, che in quell’epoca divenne meta obbligata per i protagonisti del Grand Tour. Con l’arrivo dell’ottocento si verificarono una serie di gravi rovesci finanziari che costrinsero la famiglia Borghese a privarsi del loro magnifico palazzo e di quanto in esso contenuto. L’edificio, per più di due secoli, ospitò la famosa collezione dei dipinti della famiglia che nel 1902 fu acquistata dallo Stato Italiano e, successivamente, trasferita nella nuova Galleria di Villa Borghese mentre, alcune importanti opere, passarono forzosamente al Museo del Louvre. A “Villa Bborghese”, il 31 ottobre 1835, Giuseppe Gioachino Belli dedicava questo sonetto: Llí cc’è ttrattoreria dove godete bbon locale, aria uperta e bbella vista; e in tutta libbertà ppranzate a llista sino c’avete fame e avete sete. Llí, ttutti inzieme, la regazza, er prete, l’omo, la donna, er nobbile, l’artista, er medico, er curiale, er computista, fate caggnara, cantate e rridete. Poi ve n’annate ar lago e ppe la villa, e dda per tutto trovate chi mmaggna, chi ggiuca a ppalla, chi ccurre e cchi strilla. Cqua sse1 bballa a l’usanza der paese, là er pallone, l’orchestra, la cuccaggna... Viva er core der Prencipe Bborghese! 14 Campo de’ fiori Guerra agli insetti: facciamoci aiutare dalle piante carnivore. O gni anno in estate con l’aumento della temperatura, ci troviamo di fronte al problema fastidioso delle di Fabiana mosche e delle zanzare Poleggi che a volte ci impediscono di godere a pieno lo stare all’aria aperta ed il piacere della frescura della sera. Allora si ricorre spesso a prodotti per la pelle oppure candele alla citronella, zampironi ed altri prodotti in commercio. Un’idea particolarmente indicata per le zone con alto tasso di umidità può essere quella di piantare in giardino o anche in vasi da balcone… piante carnivore o insettivore. Precisiamo innanzitutto che contrariamente a quanto si crede, le piante carnivore non sono pericolose né per l’uomo, nè per qualunque animale più grande di una cimice, dunque possono essere coltivate tranquillamente in casa. Sono delle piante, che in risposta alla carenza di sostanze nutrienti propria del loro habitat, si sono adattate a ricavare le sostanze nutritive dalla digestione delle proteine degli animali. Questi vengono catturati per mezzo di trappole più o meno efficienti che derivano generalmente da foglie modificate. Le piante carnivore hanno sviluppato cinque diversi tipi di trappole per la cattura degli organismi di cui si nutrono. Queste sono: • Trappole ad ascidio: hanno foglie arrotolate a forma di caraffa, contenenti degli enzimi digestivi e/o batteri che intrappolano le prede all’interno. • Trappole adesive: le foglie emettono una sostanza collosa che cattura gli insetti che vi si posano sopra. • Trappole a scatto o a tagliola: un rapido movimento delle foglie immobilizza l'animale al loro interno; • Trappole ad aspirazione: la preda viene risucchiata tramite la pressione che si genera in una struttura simile ad una vescica. • Trappole a nassa: presentano dei peli che avvinghiano e dirigono forzatamente la preda all'interno dell'organo digestivo. La stragrande maggioranza delle piante carnivore ha bisogno di pochi, ma fondamentali, requisiti: acqua, torba e sole. Non dimentichiamoci che spesso queste piante crescono in terreni torbosi, paludi, acquitrini. Tutti questi ambienti hanno in comune queste cose: sono fradici d'acqua, sono spesso esposti al sole diretto dalla mattina alla sera e il terreno e' composto prevalentemente da detriti vegetali oppure da sfagno e torba. Una volta ricreate queste condizioni, la coltivazione sarà solo questione di tempo libero e passione, ma non sarà per niente impossibile o irrealizzabile. La preparazione del terreno e' piuttosto semplice: basta strizzare e idratare la torba finchè e' fradicia. Mescolarla in proporzione 1:1 con perlite o quarzo, oppure usarla pura e sistemarla nei vasi (possibilmente di plastica). E' importante che l'acqua sia SEMPRE presente in abbondanza, la maggior parte delle carnivore richiede acqua piovana, o acqua distillata, le acque comuni posseggono infatti minerali (in particolare sali di calcio) che possono rapidamente uccidere la pianta. Per questo si usa il sistema della sottocassetta o del sottovaso: si sistemano i vasi su sottovasi o sottocassette e si tengono le sottocassette sempre colme d'acqua, versando l'acqua direttamente nella sottocassetta e mai sul vaso o sulla pianta. Allo scopo di liberarci da mosche e zanzare ad esempio, le minuscole Drosere australiane, non più grandi di un centimetro, possono popolare un angolo esposto al sole del nostro giardino. Ingressi e porticati sono invece il luogo ideale per piante come la Drosera binata, da collocare magari in vasi sospesi, perché riescano meglio ad attirare gli insetti. Sarracenie e Darlingtonie possono essere sistemate in un ambiente roccioso in pieno sole. Invece nelle zone meno esposte al sole e più umide si possono sistemare Nepenthes in vaso o sospese. Contrariamente a quanto si pensa, a parte alcuni casi, le piante carnivore non sono piante tropicali e non sono piante da sottobosco o delicate. Vanno, anzi, tenute in pienissimo sole e all'esterno, durante tutto l'anno e non devono essere fertilizzate mai con alcun tipo di fertilizzante. Durante l'inverno vanno tenute in un posto freddo, con temperature attorno a 2-5'C, in modo che entrino nella fase di dormienza. La primavera successiva saranno più vigorose e vispe che mai. Campo de’ fiori 15 Come la tecnologia digitale migliora la vita N egli scorsi decenni, gli space shuttle hanno messo in orbita numerosi ed avanzatissimi satelliti. Servendosi della del Dott. tecnologia digitale, questi Stefano satelliti hanno rafforzato la Tomassetti comunicazione ed il legame tra i popoli di tutti il mondo. Le informazioni codificate in forma digitale hanno consentito, a computer sempre più piccoli, di compiere milioni di operazioni al secondo. Oggi, la tecnologia digitale è entrate nelle nostre case e nella nostra vita quotidiana. In molti ambienti domestici è possibile trovare una vasta gamma di prodotti digitali a partire da telefoni wireless, smartphone, lettori multimediali, ebook, computer, televisori super tecnologici e via dicendo. L’elaborazione digitale dei segnali è alla base dell’enorme successo dei nuovi strumenti che li rende di una qualità molto superiori ai dispositivi di qualche anno fa. I ricercatori del campo dell’udito hanno studiato per anni come usare i benefici della tecnologia digitale negli apparecchi acustici. L’apparato uditivo umano unito alla capacità di elaborazione del nostro cervello è qualcosa di meraviglioso e di altrettanto sofisticato. Non esistono, in realtà, due persone con lo stesso identico udito. Gli scienziati hanno ancora molto da scoprire ed imparare per arrivare a comprendere il funzionamento del sistema uditivo nella sua globalità. Per questo si sono elaborati nuovi esami e test per comprendere non soltanto il livello di abbassamento ma anche il tipo, la qualità dell’abbassamento stesso. Non basta, infatti, sapere di quanto si è abbassato l’udito ma anche di quale tipo sono le parole che non si riescono a distinguere bene, e quali sono gli ambienti dove la persona ipoacusica non sente bene. Oggi le nuove soluzioni per l’udito sono molto sofisticate e permettono a tutti si sentire meglio, ma hanno bisogno di esperienza e conoscenza per essere applicate bene. Sono molto potenti e anche molto avanzate, tecnologicamente parlando, ed è per questo che la capacità dell’Audioprotesista è fondamentale. MODELLI DI APPARECCHI ACUSTICI Gli apparecchi acustici si dividono in diversi modelli chiamati in modo diverso a secondo di come sono costruiti e dove sono posti. Apparecchi posti nel condotto uditivo. CIC La sigla CIC proviene dall’inglese e significa “Completely In the Canal” (completamente nell’orecchio). Si tratta di una soluzione “invisibile” perché si inserisce completamente nel condotto uditivo. ITC La sigla proviene sempre dall’inglese In The Canal e il modello assomiglia al precedente ma è leggermente un po’ più esterno. Infatti la base è appena più visibile e sporge un pochino dal condotto. Apparecchi posti dietro l’orecchio. BTE Sempre dall’inglese la sigla si ricava dalle parole Behind The Ear (dietro l’orecchio). L’apparecchio è posto dietro il padiglione. In questi ultimi tempi questi apparecchi hanno registrato un notevole cambiamento. Da grandi, pesanti, ingombranti apparecchi sono diventati sempre più piccoli e di forma esteticamente tecnologica che sono anche loro “invisibili” una volta indossati. Gli stessi modelli dietro l’orecchio oggi si dividono in Open Fitting e Rite. Gli Open Fitting (regolazione ad orecchio aperto) utilizzano un piccolo tubicino per portare il suono dentro l’orecchio che esce dall’apparecchio piccolino posto dietro l’orecchio. I RITE Riceiver In The Ear (ricevitore nell’orecchio) sono gli ultimi arrivati e portano il ricevitore (altoparlante) che è collegato al piccolo apparecchio posto dietro nell’orecchio direttamente nel condotto così da eliminare il tubetto che è fonte di, anche se piccola, dispersione acustica. Apparecchi acustici ad occhiale. Questi apparecchi posti nelle stanghette dell’occhiale oggi vengono usati di meno ai quali vengono preferiti gli altri modelli che sono indipendenti dagli occhiale e quindi più maneggevoli e pratici. Le possibilità nei nostri centri sono molte sia come modelli sia come scelta di marche che unità ad una esperienza ultratrentennale garantisce la migliore scelta per risolvere un problema i udito. ATTENZIONE: PER FESTEGGIARE OLTRE 35 ANNI DI ATTIVITA’ PER CHI ACQUISTERA’ NEL PERIODO TRA LUGLIO-AGOSTO 2014 AVRA’ DIRITTO AD UNO SCONTO DEL 20% DAL PREZZO DI LISTINO PER LA FASCIA MEDIA E LA FASCIA ALTA E 60 BATTERIE OMAGGIO. Per prenotare un TEST DELL’UDITO GRATUITO o una visita senza impegno telefonate al numero verde 800.11.35.90 e vi sarà indicato il centro a voi più vicino. I nostri centri per l’Udito SENTECH sono iscritti all’albo dei fornitori per le pratiche ASL (invalidi civili) e INAIL (invalidi del lavoro). Coloro che hanno diritto possono inoltrare la richiesta per la fornitura degli apparecchi acustici. Campo de’ fiori 16 E’ nata la AssoEventTattoo Un’associazione nata per i giovani Q uesto mese voglio parlarvi della nascita di un’associazione culturale. Un’associazione che nei mesi a vedi Giuseppe nire farà molto parlare di Ferone sé in quanto a tutt’oggi nel 2014 ne esistono veramente poche con la stessa mission e gli stessi obbiettivi. Non si tratta, infatti, della classica associazione culturale locale che crea eventi una tantum all’interno del proprio territorio. AssoEventTattoo è davvero qualcosa di più. Cominciamo con il dire che questo progetto è stato fortemente voluto dal suo presidente Mauro Pantellini e dal Vice Presidente Pierpaolo Colagrossi. Ma perché è nata? O meglio, perché, in un panorama in cui i territori della capitale pullulano di associazioni culturali fondarne un’altra? Beh, è presto detto: AssoEventTattoo è un’associazione di giovani, nata per i giovani. Le aspettative createsi intorno sono molteplici, il sogno di Mauro e Pierpaolo e la mission dell’associazione è quello di creare uno strumento concreto per realizzare iniziative tangibili grazie alla coesione ed alla determinazione degli associati. I due fondatori, infatti, forti di una continua e proficua collaborazione portata avanti negli anni con la Sevensound S.r.l. che ha permesso di effettuare, tra l’altro, le varie edizioni dei TusciaRock svolti a Montalto di Castro e Tarquinia, hanno finalmente deciso di dare vita ad una associazione culturale autonoma e creativa. Insomma, di associazioni culturali che organizzano eventi ce ne sono davvero tante, ma quante si occupano allo stesso tempo di tatuaggi, di educazione civica, di bio, di motociclette e di musica rock? Beh, credo davvero pochissime. In sintonia con gli scopi principali di AssoEventTattoo, si stanno promuovendo infatti varie attività sociali che contribuiranno alla crescita culturale e civile dei soci, ma anche dell’intera comunità. Tra queste, a settembre partiranno i primi corsi di informatica, lingue, creazione dei cosi detti “orti cittadini” e un corso per una corretta suddivisione dei rifiuti solidi urbani. In collaborazione con le varie istituzioni municipali l’associazione andrà a gestire spazi e strutture indirizzate a tale fine, organizzando e partecipando a numerose manifestazioni, spettacoli, concerti, viaggi-studio, pubblicazioni, produzioni audio e video e scambi culturali. Ma ora andiamo a vedere cosa ci riserverà questa nuova associazione da qui ai prossimi mesi: sono in cantiere, per i mesi di settembre e ottobre, due manifestazioni; La prima sarà dedicata al “vivere meglio e vivere sano”, una due giorni all’insegna del “bio”. L’evento sarà una vera e propria kermesse nazionale, un appuntamento immancabile con il mondo del biologico, della sostenibilità e dell’ecologia ed a contatto con i sapori più autentici, e che si svolgerà in un clima festoso e conviviale, capace di conquistare gusti e sensibilità diverse. E’ previsto un vasto programma di conferenze e spettacoli, tantissimi espositori selezionati nei seguenti settori: agricoltura biologica, uvicoltori, bioedilizia, filiera corta, arredamento naturale, eco-abbigliamento, cosmesi naturale, editoria specializzata, eco-giochi, benessere naturale, ecoturismo e tanto altro ancora. Ma l’evento numero due sarà veramente una chicca per tutti: AssoEventTattoo ha organizzato infatti una convention con l’obiettivo di far conoscere l’arte del tatuaggio in tutte le sue più profonde sfaccettature. L’evento vuole essere un punto di riferimento per coloro i quali vogliono intraprendere questa professione e per i profani che purtroppo ancor poco conoscono di questa meravigliosa espressione artistica. Due giorni in cui tatuatori professionisti provenienti da tutta Italia faranno mostra del proprio lavoro e del proprio stile a neofiti ed appassionati, che ovviamente avranno anche la possibilità di farsi fare un tatuaggio in loco. Inoltre, per tutti gli appassionati del mito Harley Davidson, una intera area della convention sarà dedicata al mondo Harley Davidson, alla cultura bikers e alla vita “on the road”. Qui ci saranno inoltre rivenditori ufficiali Harley Davidson, tantissimi espositori di accessoristica, esperti in aerografia e davvero tanto, tanto altro. Insomma, davvero un’associazione degna di nota, che ha già fatto parlare di sé ma che continuerà a stupirci con i suoi prossimi eventi, per tatuati e non. Foto di Matteo Aballe Campo de’ fiori 18 Ecologia e Ambiente Quante radiazioni ci sono negli alimenti? C hi di noi ha mai pensato a quante radiazioni siano presenti nei cibi di cui ci nutriamo quotidianamente e di che tipo siano? Quando si parla di di Giovanni materia ed enerFrancola gia, balsa subito in mente il nome di Albert Einstein, se invece si parla di radiazioni e vibrazioni emesse dagli alimenti, nonostante la storia fosse ricca di personaggi che hanno dedicato molto del proprio tempo a questi studi, non compare proprio nulla. Eppure ci sono diverse teorie che sostengono tali presenze. Per esempio una delle teorie di Andrè Bovis, si basa sul principio che la Terra ha correnti magnetiche positive che vanno da Nord a Sud e correnti magnetiche negative che vanno da Est a Ovest. Nei corpi umani queste correnti “positive e negative” entrano in una gamba e escono dalla mano opposta, nello stesso tempo le correnti cosmiche entrano dalla testa e escono dalla mano e dai piedi opposti, quindi tutti i corpi che contengono acqua, accumulano queste correnti e le irradiano lentamente. Perciò il corpo umano e tutti gli alimenti offerti dalla natura si comportano come un condensatore variabile, agendo da rilevatore, selettore e amplificatore di onde denominate corte e cortissime. Grazie al lavoro di tanti insigni ricercatori come Andrè Bovis, Simoneton e altri, si potè concepire che le cellule nervose umane non solo ricevono lunghezze d’onda, ma si comportano come delle vere trasmittenti. Con questi studi si è potuto sostenere che ogni essere umano in salute emette delle radiazioni dai 6200 ai 7000 Angstrom (lunghezza d’onda che corrisponde al colore rosso). Tutti gli esseri viventi per conservare e mantenere la propria integrità funzionale e il suo sistema vibratorio interno, hanno quindi bisogno di tre principali sorgenti: le onde telluriche e cosmiche, le onde dello spettro solare, infine appunto le onde dei prodotti alimentari. Tutto questo conduce inevitabilmente ad una conclusione che spesso sfugge a molti ma non priva di importanza, cioè che ogni persona si trova in mezzo tra le influenze vibratorie che arrivano dal cosmo, dal Sole e dalla Luna, dalle vibrazioni telluriche del sottosuolo, dalle vibrazione umane e da quelle appunto provenienti da tutti gli alimenti di cui ci cibiamo quotidianamente. Ebbene quindi fare molta attenzione tra gli alimenti considerati Superiori, di sostegno, interiori e morti, appunto per evitare danni irreparabili alla nostra salute. 20 Campo de’ fiori Caro Matteo ti scrivo... M atteo, oh Matteo lo hai capito che le elezioni le hai vinte e perse insieme con il vantaggio di sapere, con preavviso di un anno che, se non dovessi del Prof. fare almeno il 90 % di quel Sergio che dici, ti si rimanda a Funicello casa? Io non ho ben capito se sei uno statista o l’ennesimo “pifferaio” della nostra vita politica. +Mi spiego: sei uno che pensa ai cavoli suoi e del partito o uno che guarda oltre? Il dilemma nasce dal fatto che i tuoi compagni del P.D. (forse il termine compagni non ti garba (per dirla alla toscana) non è che ti amino oltre un tanto ed allora giunge spontanea la domanda:”come stanno VERAMENTE le cose? Quelli del P.D. che ti avevano disprezzato ed ora salgono sul carro del vincitore per il bene del partito o loro personale (ammesso e non concesso che non sia la stessa cosa), non è che aspettano di farti in salmì? Con un “chi se ne fotte” (scusa ... rigurgito partenopeo) degli italiani o il “ pifferaio”sei tu, che in accordo, gli hai evitato l’estinzione , in cambio non si sa ancora di cosa. Sinceramente si vorrebbe tanto avere partiti vicini alla gente visti ,per capirci, più come l’arma dei carabinieri che la Guardia di finanza (quest’ultima immeritatamente non amata). Si vorrebbe che tu , caro Renzi ed il tuo governo, pensaste ai nostri figli, ai giovani, che ormai sfiorano i 40 anni, agli esodati ecc ecc e che chi ha sperperato pagasse di tasca sua, in primis, non tutti, i politici e sindacalisti, ed i manager statali magari con il sequestro dei beni indebitamente ottenuti avendo spremuto questo Paese come un limone, rubando a destra e manca spesso battendosi il petto in una Chiesa ante Francesco (una preziosa tesoretto anche per te), che, caro Matteo, nella sua nomenklatura, di “cadaveri nell’armadio” ne aveva. Nella prima repubblica certamente i partiti hanno “mangiato”, ma questo non era di tutti e quella dei mascalzoncelli non era neanche la maggioranza. Sono nato in penisola sorrentina , che è e sarà sempre la mia terra, ma ho vissuto e vivo a Roma e fino al 1978 abitavo in una cooperativa del ministero Industria e Commercio dove lavorava mio padre di fronte ve ne era una del Ministero dell’Interno e, a lato, una dell’ ACEA e poco più’ in là una della presidenza della Repubblica ecc... La cosa più bella era, che in viale Cristoforo Colombo (un chilometro da casa mia, vi era e vi è, un palazzone grazioso, ma nulla di che (certamente inferiore ad altri) ovvero la cooperativa dei deputati e senatori (che io sappia se ne trovavano di ogni partito). Non doveva essere molto costoso neanche il mutuo che avevano tutti, visto che vi erano anche non deputati o senatori come un medico di ospedale di provincia e un maresciallo, insomma persone normali che convivevano bene perché “similes similibus”. Si erano fatti una bella casa, di buona rappresentanza circondata anch’essa da altre cooperative dove ci scappava anche qualche usciere di un qualche ministero. In Parioli vi erano case di lusso notevole,ma nello stesso quartiere (vedi Piazza Verdi e non solo). vi erano case popolari. Io studiavo e sognavo di migliorarmi pur non partendo dal basso. Oggi i miei figli (i nostri) non osano sognare non dico di pareggiarci, ma di non scendere oltre uno scalino nella scala socio economica. Bertinotti, e vabbè mi è antipatico ma uno le cose se le ha dette, vanno onestamente citate, ebbe ad affermare che questa sarebbe stata, pre crisi, la prima generazione dove i figli sarebbero stati più poveri dei padri. Matteo dimmi che non sei tu il “pifferaio” dimostrami che la tua è una strada attenta al presente e che guarda al futuro. Lo hai capito di certo che “pifferaio” è detto in maniera affettuosa con un’apertura di credito alla banca della SFSP (speranza, fiducia e simpatia politica) da parte di tanti che ti abbiano o meno votato e ricorda che il pifferai parte per suonare, ma può anche tornare suonato. Sono un medico, con tre specializzazioni, e spero di non vedere mai più lo schifo della partitocrazia e delle simpatie personali che hanno caratterizzato la seconda repubblica ben più che la prima. Sono quasi morto, anzi per qualche decina di secondi togli il “quasi” mentre, cinquantenne, da chirurgo, vice direttore lavoravo al P.S. il 2 agosto 2001 (mi sono beccato un IMA e tre by pass al cuore) e sai che indennizzo ho avuto? 25,000 euro. Hai idea che sapore abbia una pizza margherita cotta alla 8.30 e mangiata alla e 23? Mi chiedo e ti chiedo se fossi stato un dirigente superiore dello Stato quanto avrei avuto d’indennizzo. Lo sapete che costoro,per molto meno, hanno avuto uno scivolo pensionistico neanche due anni fa? (come non sia accaduto, vista che la legge Monti era vigente, non è dato saperlo) e “chi se ne fotte” (scusa ... rigurgito partenopeo) degli italiani Se a qualche magistrato interessasse......Si lavori perché si abbia più’ a vedere una Fornero che, in diretta tv (nuovo rigurgito napoletano) “chiagne ‘o muort e fott ‘o vivo” (trad “Piange il morto e frega il vivo) con un decreto ammazza lavoro. Docente il figlio docente il marito e la figlia della sorella era docente pure quella, ….................................. la famiglia dei docenton? (mi si scusi ma la figlia della sorella era un licenza poetica dettata dalla canzone presa in prestito. Magari non ha sorelle) ora le darò del Lei,ci promette una vecchiaia meno travagliata (ho 63 anni) dando una giovinezza meno triste per i figli, una sanità migliore ed una scuola almeno degna del nome Italia? Può un medico, dopo 18 anni di studi centinaia di interventi fatti e 12 anni di responsabilità della medicina legale di un settore di una ASL (70.000 persone), tornare a farsi un viaggetto ogni anno in Europa “all inclusive” per una settimana mentre i “manager” hanno e tuttora girano il mondo con mogli amanti, figli e compagni etero ed omosessuali? Interessa? Sapere che fino a qualche anno fa, mi si dice. si chiedeva al direttore o dirigente generale di comunicare i dati della MOGLIE, poi fu mutato in “DELLA COMPAGNA” e poi, per non offendere gli omosessuali “DEL PARTNER” e che costoro viaggiavano, dormivano e mangiavano gratis mi da fastidio.Può sperare un professionista onesto di poter parlare con chi di dovere delle schifezze nelle nomine della partitocrazia? Presidente Renzi lei ha in mano un assegno ed esso, se non lo fa fruttare, diventerà non solo carta straccia, ma un capo d’accusa morale, autentico boomerang contro di lei. Nessun sciocco processo, o contratto con gli Italiani, o lacrime in diretta (che schifo!!). Ma serietà, serietà, serietà e non voglio più’ sentire uno dei suoi avversari alle primarie (Cuperlo mi pare) dire che si deve lavorare per il bene del PD e del Governo. Neanche per un attimo gli è passato di affermare per il bene dell’Italia e del suo Popolo. Mi scusi i toni Presidente, sono tornato ad essere, una persona seria,ma io VORREI crederle per tanti anni perché mi conviene anzi CI conviene e non fino alle prossime elezioni! Io spero che dal mio attuale VOGLIO CREDERE IN LEI possa passare a IO CREDO IN LEI (nei limiti delle umane cosa ovvio) Dipende da Lei se sui libri di storia sarà ricordato come statista o politicante-sola come i suoi precedessori spesso sono apparsi. (IN ORDINE ALFABETICO) ALMIRANTE, BERLINGUER, COVELLI, FANFANI, LA MALFA (Padre), MALAGODI, NENNI, PANNELLA SARAGAT e .... per gioco e per vicinanza ideologica teorica adesso sovrapponete i nomi degli attuali e valutatene la correttezza e la capacità politica. STOP smettetela.........le vostre urla di disperazione, delusione e le vostre lacrime stanno per causare un TSUNAMI di proporzioni abnormi, mannaggia non lo avevo preventivato. I pompieriiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii I medici sono ignoranti? I medici sono mascalzoni? Sì, qualcuno lo è, ma sapete quando guadagna una mia assistente con contratto a tempo determinato (nel 2014 già ferma 3 mesi)? Non arriva a 700 euro al mese di stipendio. Vero, ha poche ore, ma se fosse un padre di famiglia ai figli cosa direbbe “mi danno poche ore”? Torniamo ad essere seri. Caro presidente , da P.S. Presidente lei ci sarà o meno in questo secondo elenco, da disperazione, o sarà un elicottero da 50 milioni di posti? Dipende da lei , per ora, ma,solo per ora, non ce lo metto il suo nome tra le fregature e lascio il rotore dell’elicottero acceso. Se lei fallisse immagina chi vincerà e come fermarli e come biasimarli? AL massimo non avrete altro da fare che un morale Karakiri CANZONCINA DA “LA FAMIGLIA DEI GOBBON” riveduta e corretta Foto di Stefano Morselli Campo de’ fiori 22 Come eravamo Amici miei… scherzi di paese! Q uando Mario Monicelli scrisse e diresse il primo film “Amici miei”, sicuramente prese spunto dalle “goliardate” della provincia di Alessandro toscana, che portavano Soli alla ribalta uno spaccato ironico e molto particolare dell’ Italia anni ’60. Quelle situazioni si ripetevano anche nei nostri paesi e chi le ha vissute, oggi, a distanza di anni, non può che sorridere nel ricordarle. Per esempio qui a Civita Castellana, il Moschin della situazione era Costante Nelli, che con i suoi fedeli amici Angelo Pressi (Beccacciò), Luigi Cardinali (‘o professore) e qualche altro che si aggregava, tipo Gino Profili, ne facevano di cotte e di crude. Per centrare il personaggio Costante Nelli (n. 1915 - m. 1985), debbo soffermarmi in qualche particolare che lo riguarda. Impiegato comunale addetto all’anagrafe, portava il suo buonumore, la sua indole scherzosa, nella monotonia giornaliera fatta di timbri, inchiostro e carta assorbente. E’ ormai divenuto famoso l’aneddoto (ma era pura verità) del sempliciotto che dovendo richiedere la carta d’identità, presentatosi all’anagrafe, al cospetto di Costante che lo interrogava sui suoi segni caratteristici, alla richiesta: Quanto sei alto?-, non appena il malcapitato dichiarava la propria altezza, Costante: -Verifichiamo. Distenditi sul pavimento, ogni mattonella misura 20 cm. Solo così avremo la giusta misura!-. Vi lascio immaginare l’ilarità degli altri impiegati, nel vedere l’uomo lungo disteso sul pavimento e Costante in piedi che serioso contava le piastrelle. Ma torniamo alle sere d’estate, quando i nostri amici si riunivano dopo cena tra i tavoli del Caffè Roma per architettare burle e scherzi, a volte amari, ma sempre improntati al sano divertimento. Molte volte “gettavano l’amo per pesciolini“ persone invitando fuori dal giro ad una passeggiata locale in macchina. Costante, naturalmente alla guida, dopo qualche chilometro simulava un guasto alla sua macchina, costringeva gli occupanti alla vigorosa spinta, poi una accelerata e via, lasciando tutti a piedi, di notte, ignorando imCivita Castellana. Anni ‘60. properi e maledizioni Da sx: Edgardo Castellucci, Costante Nelli, ... varie. Ma, tralasciando imboscate amorose di consueta e allettante per chi come lui non varia natura, tese soprattutto a mariti gelosi possiede la macchina. Sono le tre passate, e giovanotti alle prime armi, è rimasta negli siamo a Firenze in piazza della Signoria, in annali civitonici la burla tesa ad Antonio pieno centro, dalla macchina scende prima Gallu, caratteristico e buffo cameriere del Costante, poi Beccaccìò poi, barcollando, Caffè Roma. Antonio Gallu con la sua divisa da cameCaldissima estate anni ’60, la mezzanotte si riere. E’ spaesato, non capisce: -Cameriere avvicina, Costante e i suoi amici seduti al per cortesia, due Wisky e un caffè!-. Lo tavolo, stanno appunto consumando al scherzo è completo, sorridono tutti, ride caffè Roma la mitica Granita di Caffè con anche Antonio, che Firenze l’aveva vista panna, qualcuno ha optato per la Gianduia solo in cartolina. al cioccolato, sempre con panna. Antonio Oggi questi personaggi non ci sono più, Gallu in tenuta classica da cameriere, giacca sono diventati “leggenda metropolitana” bianca, pantaloni neri, camicia e papillon, della nostra cittadina e quando vengono con la sua faccia da “scimmietta” occhi picraccontate le loro “imprese” ci accorgiamo coli e tondi, orecchie da primate e gli imquanto è cambiata la nostra quotidianità. mancabili baffetti alla Clark Gable, sta Peccato che Costante non abbia visto la rassettando i tavoli per la chiusura immiscena di Monicelli, quella con gli schiaffi al nente. Costante e Beccacciò gli si avvicitreno in partenza, perché l’avrebbe organiznano: - Antò fra un po’ stacchi, se vieni con zata anche lui qui a Civita, a Catamello, salnoi te ‘ccompagnamo a pija un caffè llà i tando con i “suoi amici” verso i finestrini Sassacci llì da Bernabucci, pagamo noi!-. aperti della Stazione Roma Nord! Antonio annuisce perché la proposta è in- Campo de’ fiori 23 “Mille, mille baci tenerissimi. Napoleone alla sua amata mogliettina” L ettere d’amore. Questo il titolo che voglio dare al mio contributo per la ventennale rivista che mi ospita. Mi rendo conto che si tratta di un impegno notevole che voglio di Bruna allargare, per non annoiare, Ferrini al concetto dell’amore definito da Francesco Alberoni in una celebre frase: “Quando, alla sera, noi sentiamo una nostalgia di non sappiamo che, è la vita che cerca la sua mèta: il giardino delle rose che è il suo destino”. Ed allora, per tentare di sfuggire alla realtà del quotidiano fluire, propongo di cercare quella indefinita nostalgia del Professore, in un “Corpo di Storia ( Saint –Beuve )” ovvero nelle “Lettere d’amore” in cui altri, o prima di noi o dopo di noi, hanno espresso, o esprimeranno, sentimenti d’amore verso un’in- Giardino “La pergola” di Capranica Lettera d’amore al giardino. Un salto attraverso due secoli, nel bicentenario dell’arrivo di Napoleone all’isola d’Elba, è consentito. Da cosa? Dall’amore di tre donne: una, Lucia, di manzoniana memoria diremmo una moderna Giuseppina, che ha Attraversato la vita da “Imperatrce”nel suo piccolo campo, accanto a suo marito, crescendo cinque figli. E che si alza, al mattino, scrivendo lettere al suo giardino. Lontana , nel tempo ma vicina nella storia la Creola gentile. Infine la Mariolina di Ronsard ancor presente nei giardini del mondo sotto forma di rosa. Come nelle favole. Tornando ad Alberoni, ciascuna ha realizzato nel suo “Giardino”, lo scopo della vita, la speranza di vivere oltre la soglia, oltre l’amore, oltre il tempo infinito. Ma l’odierna Lucia chiede di più al suo giardino: di farla felice per oltre 85 anni!!! Caro Giardino, vedo che ogni giorno che passa i fiori vanno diminuendo, ma il verde che ti ricopre è bello e qualche fiore qua e là ti rallegra. Tu non impigrirti mai, resta sempre vivo e così anche qualche fiore qua e là ce lo darai sempre, perché tu hai vita e ci dai tanta soddisfazione. Resta sempre giovane così. Noi ti curiamo e ti vogliamo bene. Tu possibilmente contraccambiaci e con la grinta che ti trovi potrai renderci contenti, a Enrico e Marco e anche a me che sono la più anziana di tutti, con i miei 85 anni. Mi piaci tanto caro giardino, cerca di essere forte e così potrai arrivare a 100 anni.... finità di obiettivi variabili. Poiché sappiamo bene che in amore non esistono i come e perché, e che la Storia inizia da lontano, noi ci avviciniamo ad un protagonista per il quale sono stati scritti 400.000 mila volumi: un Napoleone originale, il guerriero che appena rientra la sera, nel suo immaginario giardino o reale fortino di guerra, lascia indietro gli affanni e diviene il poeta i cui “sentimenti teneri chiamano alla natura”, ma a volte sono “ movimenti tempestosi vulcanici come il tuono”. Scrive alla sua amata mogliettina , quella Giuseppina de Beauharnais che lo fa spesso disperare: “Mia dolce amica, io ti scrivo tanto sovente , e tu così poco. Sei cattiva e perversa, tanto perversa, tanto perversa quanto leggera. E’ una perfidia ingannare un povero marito, un tenero amante.Ha forse perduto i suoi diritti, perché è lontano, carico di lavoro, di fatica e di affanni?” Datato : Montebello 10 settembre 1796. Poi, al mattino, riemerge il generale che prosegue le sue battaglie lungo i più drammatici itinerari, ma nell’inchiostro della sera scrive: “Le tue lettere sono fredde come i cinquant’anni. Vi si leggono l’amicizia e i sentimenti dell’inverno della vita.Via Giuseppina! Quanta cattiveria, quanta malvagità, quanta doppiezza da parte tua. Che cosa mai puoi ancora fare perché io sia da compiangere? Non amarmi più? Già fatto.Odiarmi? Ebbene, me lo auguro: tutto degrada fuorché l’odio. Ma non l’indifferenza dai polsi di marmo, dall’occhio fisso, dal passo monotono!..Mille, mille baci tenerissimi, come il mio cuore ”.. Datato: Modena 17 ottobre 1796. Napoleone sembra ossessionato dal ritorno della notte, dopo le battaglie alla luce del giorno, e quando si ritira esplode: “ Addio, adorabile Giuseppina; una di queste notti , le porte si spalancheranno con fragore: pazzo di gelosia sarò fra le tue braccia ”. E più avanti: “Giuseppina, sta’ in guardia; una bella notte, sfonderò le porte, comparirò davanti a te”. Ma l’idea non l’abbandona, piuttosto sembra calare in lui con l’incubo della sera: “Può darsi che una bella notte, spinto dalla gelosia, io piombi a Saint Cloud : sei avvisata”. Ancora, corre con la fantasia e la gelosia: “Ti consiglio di guardarti dagli spettri: un bel giorno , alle due del mattino ”… E dopo una giornata di fuoco, implora : “ Ti consiglio di stare attenta , la notte. Sì, perché una delle prossime tu sentirai un gran fragore”. Un fragore e l’immagine dello spettro che arriva , che va. Componente romantica dell’era napoleonica – lo spettro-, che ricompare reduce dall’Elba, che scompare a Sant’Elena e nell’intermezzo un grido: “ Giuseppina non cambierai mai : madre natura t’ha costruita con veli e merletti, continuerai ad essere sempre frivola, infedele, parigina”. Ma continua ad amare “ la sua tenera fata delle insonnie ” e quando ci sarà il trasferimento alle Tuileries ,le dirà : “ Questa sera piccola creola ti coricherai nel letto dei tuoi padroni”. Quel sonno principesco di Giusep- Perchè Lucia-Mariolina? Perchè un famosissimo poeta francese Pierre de Ronsard (1524-1585) ha scritto una lettera d’invito ad andare, presto al mattino, in giardino. Sembra un invito a Lucia.. Levati Mariolina Levati, Mariolina, mia bella sonnacchiosa; già l’allodola gaia nel cielo alto ha cantato, e il dolce rossignolo, su la spina posato, s’è messo a modulare la sua lagna amorosa. Su, su, vieni a vedere l’erbetta rugiadosa, e il rosaio gentile di gemme coronato , e i bei garofolini sopra i quali hai versato iersera l’acqua fresca con mano studiosa. Iersera , andando a letto, giurasti per le stelle che al mattin ti saresti prima di me destata ; ma il dormir dell’alba , grazioso alle donzelle ti tien d’un dolce sonno gli occhi ancor sugellata. Su su, ch’io te li baci, cento volte e t’insegni a esser presto levata. Pierre de Ronsard (di lui sono ricordati la rosa ed il rampicante Ronsard) pina durerà poco: Napoleone le imporrà il divorzio. Il “fattaccio avvenne di notte, nell’intimità del letto imperiale” scrive Gaston Bonheur. Giuseppina cadde sul tappeto e le guardie imperiali la portarono giù, attraverso la scaletta segreta dove il suo uomo la raggiungeva al tempo dell’ amore. Sarà un addormentarsi per sempre. Piccolo fagotto gettato a terra. E fu allora che i segretari, impegnati nella spedizione delle lettere a Giuseppina, resteranno senza lavoro: è la fine di uno fra i più bei romanzi d’amore registrati dalla Storia. Ma la parola fine non calò su Bonaparte , il generale resta in servizio, anzi rilancia: ben calzato di scarpe nuove e di abiti eleganti si prepara ad un altro abbraccio, anzi quasi un rapimento: nella tenda di mezzo del corteo di nuove nozze, al galoppo sulla strada per Soissons, afferra Maria Luisa d’Austria “ depositaria del sangue dinastico” sempre Bonheur precisa, “sorpassa le tende mentre i dignitari spruzzati di fango assistono , allibiti, allo scandalo imperiale”. Il Re di Roma nacque da quel sangue RossoBlu! Chissà se Napoleone ebbe mai la voglia di scriverlo a Giuseppina indirizzando al .. giardino delle rose? Campo de’ fiori 24 LE RÈVE DU DIABLE Il romanzo di Alessandro Vettori I l sogno del diavolo. Il sogno di Lucifero, il portatore di luce, l’angelo più bello, che si era messo in testa di essere come Dio e per questo fu precipitato negli inferi. di Roberto Questa è l’allegoria traspoRagone sta nel romanzo noir scritto da Alessandro Vettori e pubblicato da Alter Ego, una piccola ma già bene avviata casa editrice che ha il suo campo d’azione nella Tuscia viterbese. Un noir, dicevamo, che non ha nulla da invidiare ai più famosi americani, come ad esempio Jeffrey Deaver, autore del ‘Collezionista di ossa’, da cui è stato tratto un film di successo. La formula è collaudata: un serial killer, un investigatore fuori ruolo, una ‘lei’ affascinante quanto sensualmente ingenua. A questo dobbiamo aggiungere un critico d’arte molto autorevole. Detto così, sembrerebbe piuttosto banale, una storia come tante ne abbiamo lette e rilette. E qui entra in gioco il carattere, l’animo, l’esperienza dello scrittore. Vettori non è ‘soltanto’ uno scrittore ormai affermato – questa è la sua terza opera pubblicata -, ma anche un fine poeta, un pittore, un ‘installatore’ di performances artistiche un po’ come quelle che gli hanno ispirato la follia – bisogna dirlo – artistica del suo serial killer. L’arte è infatti la vera protagonista di tutto il racconto, narrato con perizia e tenuto sul filo della suspence fino al colpo di teatro finale. In breve, Andrea Sterni è un critico d’arte internazionale, proprietario di una galleria d’arte. Una sua parola può lanciare un artista o distruggerlo. Un giorno nella corrispondenza trova una busta con una dicitura che lo inquieta e lo incuriosisce: ‘Le reve du diable’. All’interno, la foto di una composizione, o una installazione, come all’autore piace definirla, di figure umane in pose plastiche. Solo che le figure non sono manichini o statue, ma cadaveri di persone scomparse. E’ solo la prima di una serie di foto che Sterni dovrà poi mettere insieme, come a completare un tragico puzzle, con la guida di una serie di versi che comporranno una altrettanto macabra poesia, il testamento spirituale dell’ignoto artista. La lettura è scorrevole, la trama ‘acchiappa’ il lettore fin dalle prime pagine, per cui non si vorrebbe più staccare. Il classico libro che si incomincia a leggere la sera prima di addormentarsi, e che poi vede il lettore girare l’ultima pagina alle prime luci dell’alba. La narrazione è ricca di colori, a volte dura, a volte sottilmente erotica, a volte con dei passaggi sinceramente poetici, una caratteristica che di solito non si riscontra nei romanzi di questo genere. In definitiva, tutta la storia viene filtrata e riproposta da un punto di vista assolutamente originale, quello dell’autore che, nei panni di Sterni, pone alla fine un quesito molto interessante: l’arte, quando è ai massimi livelli, può giustificare anche l’impadronirsi di vite umane? E’ una domanda a cui ognuno risponderà secondo coscienza. A lessandro Vettori è nato a Ronciglione (VT) il 12 giugno del 1975. Artista eclettico, gli piace sperimentare la sua capacità in campi diversi: poesia, narrativa, performances, installazioni, video, elaborazioni grafiche, reading, design, dando priorità alla poetica indagata attraverso collocazioni e condivisioni sempre nuove. Ha lavorato come aiuto regista in teatro, cinema e televisione (RAI, Mediaset, ITC movie, La 7, Digital Film, Politeama Genovese). E’ ideatore di Concept unici nel loro genere, e autore di altri due romanzi: ‘Il bianco rumore dei respiri’ (Futura Edizioni 2011), e ‘Breve storia di un inconcludente’ (Foripsi 2012). Una sua poesia è installata, tramite un’opera scultorea dell’artista Rinaldo Capaldi, presso la Biblioteca della Scuola di Filosofia dei Frati Cappuccini di Viterbo. E’ progettista del Palazzo delle Maestranze, gioiello decorativo della Tuscia Viterbese, a Ronciglione, adibito a spazio polifunzionale per le arti. Attualmente è impegnato nella realizzazione di un’importante opera, unica nel suo genere, che lui stesso definisce ‘Installazione Poetico Sociale’. Campo de’ fiori 25 Non confondiamo una verità con un’opinione COPPI, PER ME, RIMANE IL PIU’ GRANDE E ra forse inevitabile che con il passare dl tempo si perdesse il senso della grandezza di Fausto Coppi. Troppo spesso infatti si sente in TV o si di Secondiano legge sui giornali la frase : Zeroli ”Eddy Merckx, il più grande ciclista di sempre“. E questo perché chi dice o scrive, ha il proprio metro di paragone fondato solo sui numeri. Sa che Merckx ha ottenuto 485 vittorie da professionista e che Coppi ne ha meno della metà e dunque conclude affermando che il belga è stato più grande dell’italiano. Ma non è così. Prendiamo innanzitutto in esame le grandi corse a tappe. Merckx ha vinto 5 Giri e 5 Tours (la Vuelta non conta perché ai tempi di Coppi non aveva alcun valore). Coppi ha vinto 5 Giri e 2 Tours ma per via della guerra il Giro non si è corso per 5 anni ed il Tour addirittura per 7 e oggettivamente non si può supporre che per Coppi sarebbe stato facilissimo superare la soglia delle 10 vittorie? Dunque per le grandi corse a tappe si può ragionevolmente affermare che Merckz sia stato più grande di Coppi? Io direi: assolutamente no! Direi, al contrario che Coppi indiscutibilmente più forte di Merkx in salita, sia da considerarsi d’un gra- Eddy Merckx Fausto Coppi dino superiore. Non è forse vero che gli esperti di ciclismo hanno sempre sostenuto che i grandi Giri, tra grandi campioni, li vince chi è più forte in salita? Per quanto riguarda le classiche in linea è indubbiamente sbalorditivo il palmares del belga ma a tal proposito dobbiamo anche chiederci del perché Coppi abbia sempre snobbato il Giro delle Fiandre ( nessuna partecipazione) la Freccia Vallone (un terzo e un primo posto) la Gand Wevelgen( nessuna presenza), la Liegi (si è ritirato dopo una caduta nella sua unica presenza). Coppi invece ha partecipato alla Roubaix (una vittoria e due secondi posti), alla Sanremo( tre vittorie con distacchi abissali sui secondi) al Lombardia (ha il record con 5 successi). Ai tempi di Coppi si disputava il G.P. delle Nazioni a Parigi (due primi e un secondo posto), il G.P. di Lugano (tre primi un secondo e un terzo posto) mentre alcune classiche italiane come la Tre Valli Varesine (tre vittorie), il Trofeo Baracchi (4 vittorie e due secondi posti) avevano una grande risonanza internazionale. In conclusione possiamo affermare che le gare-monumento di oggi corrispondono alle garemonumento ai tempi di Merckx ma così non si può dire per i tempi di Coppi. E dunque Coppi ha poco partecipato alle classiche del Nord perché non avevano il fascino che eserciteranno nelle epoche successive. Ai tempi del Campionissimo esercitava invece un grande fascino il ciclismo su pista che poi si andrà affievolendo ai tempi di Merckx. Coppi in pista ha dei numeri impressionanti. Ha vinto 83 sfide di inseguimento su 92 gare, ha vinto 2 medaglie d’oro e 1 d’argento ai campionati mondiali , ha riempito con la sua sola presenza i velodromi di tutta Europa, ha stabilito il record dell’ora e tutti sappiamo in quali condizioni. Merckx in pista ha vinto diverse Sei giorni ma ha corso molto meno di Coppi e quindi ha potuto maggiormente concentrarsi per le gare su strada. Molte altre cose ci sarebbero da aggiungere (ad esempio la maggiore bravura degli avversari di Coppi) ma diciamo che può bastare così. Un favore però vorrei chiederlo a chi si occupa di sport in televisione o sui giornali, quando parlate di Merckx, dite che è stato il ciclista che ha vinto di più nella storia del ciclismo, perché questa è la verità. L’ altra, quella che lo vorrebbe indicare come il più grande di sempre, non è una verità bensì un semplice parere e un parere può sempre essere contraddetto. Come ho cercato di fare io, con degli argomenti, spero, molto convincenti. 26 Campo de’ fiori LA FRUSTICA Oltre vent’anni di successi per il gruppo folkloristico di Faleria in giro per il mondo L a Frustica fu fondata nel 1993 da un gruppo di amici che avevano in comune la passione della musica e, fra questi, vi n’erano aldi Francesca cuni che erano completaPelinga mente digiuni d’educazione musicale. Dopo le prove i musicisti si riunivano in cantina e continuavano a suonare accompagnati dagli amici che, pur non conoscendo neanche una nota, improvvisavano strumenti con pentole, cucchiai, botti, barattoli ed essendo il tutto molto “rustico” decisero di aggiungere una “F” davanti e nacque cosi il gruppo folk la “Frustica”. Brasilino Severino era il maestro della banda cittadina e prestava gratuitamente la sua opera presso la scuola mista di musica che aveva sede in piazza Giuseppe Garibaldi, nei locali del comune, e si adoperò ad insegnare anche ai componenti della Frustica. La loro prima uscita fu in occasione del carnevale del 1993, quando sfilarono proponendo una satira della banda. Per il costume usarono i colori del comune di Faleria: giallo e blu ed alcuni componenti, per rendere la cosa ancora più divertente, si mascherarono da majorettes. Ebbero un grande successo tanto che furono chiamati a varie manifestazioni nei paesi limitrofi. La loro prima tournèe fu a Morlupo. Visto che ormai erano un gruppo affermato, si proposero per il Columbus Day tramite i Comites italiani che sceglievano i gruppi. Dopo essersi preparati per lungo tempo, finalmente nell’ottobre del 1998, andarono a New York e furono accompagnati dall’allora sindaco Santoni Mauro e da molti concittadini; riscossero successo e ammirazione non solo dalla comunità italiana, ma da tutti i paesi presenti alla manifestazione. Nel 1999 furono invitati a partecipare al carnevale di Viareggio e sempre nello stesso anno in Francia dove tornarono diverse volte, fu poi la volta della Spagna, Germania, Belgio, Cina e attualmente hanno delle richieste anche dal Brasile. L’ultimo suc- cesso del gruppo è stato nel 2014. Dopo aver partecipato allo stadio Olimpico di Roma per la partita Italia Inghilterra delle Sei Nazioni di rugby per rappresentare il folklocore davanti ad un pubblico di 80.000 persone, la Federazione Italiana riconoscerà alla Frustica il 28 giugno (anniversario della loro fondazione) il titolo di banda ufficiale della Nazionale di Rugby. E’ proprio in quel giorno che il gruppo organizza una festa internazionale con una sfilata in piazza Garibaldi a cui parteciperà la Fanfara dei Bersaglieri in congedo di Palombara Sabina, la City of Rome Pipe Band, un gruppo di cornamuse provenienti da varie parti dell’Europa,la banda S. Cecilia di Monterosi, ed anche il gruppo dei motociclisti dell’associazione Carabinieri. Il 29 si terrà il concorso nazionale delle majorettes e come ogni anno, con il ricavato della lotteria, verranno acquistati strumenti musicali per i bambini che frequentano gratuitamente la scuola musicale “Giuseppe Verdi”. Dal 2006 la Frustica esegue anche delle coreografie mentre suona alcuni brani italiani, grazie alla preparazione della coreografa Monica Rizzi. Attualmente il gruppo raggiunge il numero di settanta elementi. Il presidente è Angelo Curti e i direttori sono il maestro Sergio Belardi per la banda, e Blasili Giorgio. L’Associazione “Giuseppe Verdi” è, infatti, composta da due realtà musicali: la banda classica intitolata al maestro Brasilino Severino, composta da cinquanta elementi, e il gruppo folkloristico la Frustica. I successi di questo gruppo sono andati sempre aumentando, sicuramente dovuti alla professionalità e alla cooperazione che vi è tra i membri. Bisogna anche ricordare che, in questi anni della loro storia, l’amministrazione comunale e i vari sindaci che si sono alternati hanno sempre sostenuto la Frustica, grazie a Mauro Santoni, Pierluigi Bianchi e l’attuale sindaco Marco Del Vecchio, che hanno creduto nella sua riuscita e nel suo successo. Campo de’ fiori 27 Associazione Artistica Ivna Dai “giorni rossi d’estate a “La Notte del Violoncello”. Giugno 1944 - Giugno 2014. 70 anni dopo, Vignanello ricorda le sue vittime. C inque giorni colmi di ricordi e di dolore, quelli celebrati a Vignanello…. 1, 2 7 e 8 Giugno vissuti con terrore e angoscia dai vignanellesi nel 1944, anno in cui il della Prof.ssa Maria Cristina paese fu oggetto di una feroce rappresaglia nella Bigarelli quale, per mano delle truppe tedesche in ritirata, perse oltre trenta vite umane, situazione che portò ad un risultato complessivo di oltre 50 uccisioni e ferimenti di civili prima dell’arrivo delle truppe americane nel piccolo centro. “Fino ad oggi” ci dice l’assessore alla cultura Enrico Gnisci, “quei fatti non sono stati mai pubblicamente raccontati, celati dal dolore e dalle paure che suscitarono. Oggi è giunto il momento per la comunità di affrontare consapevolmente quei fatti che avvennero proprio nei giorni che vanno dal 5 al 9 Giugno 1944.” Il comune di Vignanello ha realizzato un progetto nell’ambito del quale si potessero organizzare degli eventi con la finalità di commemorare le vittime dell’ “Eccidio del Corpus Domini” risalente a 70 anni fa. Le giornate della triste vicenda vignanellese rappresentano oggi autentiche ed originali memorie storiche. La Tavola Rotonda, organizzata dalla SiFà, del primo Giugno alle ore 17:00 presso il Teatro Comunale di Vignanello apre le giornate della memoria, permettendo a quanti hanno partecipato di calarsi nel periodo bellico in cui furono compiuti quei drammatici fatti. Intervengono Marisa Ombra (vicepres. ANPI Nazionale), Lando Bracci (ex deportato), Carlo Spartaco Capogreco (storico dell’Univ. della Calabria), Sante Cruciani (storico dell’Univ. della Tuscia), Elisa Guida (storica e socia fondatrice di “Arte in memoria”), Serenella Isidori (interprete dello spettacolo La Notte del Violoncello), Tommaso Marini (autore del libro “Quelle vite spezzate”), Gino Nappo (autore del testo di “La notte del Violoncello”), Piero Terracina (sopravvissuto al campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau). Lo scopo è quello di approfondire e recensire analiticamente non soltanto i fatti, ma i risultati nefasti come conseguenza dell’atrocità del conflitto. Il giornalista culturale Radio Rai Anna Longo coordina i lavori, tutto con il patrocinio dell’Anpi Nazionale, la Fondazione Ferramonti, l’Ambasciata della Repubblica Fed. Di Germania e la CNA Viterbo. Il giorno 2 Giugno, alle ore 10:30 presso la Chiesa Collegiata di “Santa Maria della Presentazione”, in Piazza della Repubblica, abbiamo partecipato alla Santa Messa commemorativa per le vittime dell’eccidio, nella quale il Parroco Don Gabriele Moroni in- vita ad un sacro silenzio e alla preghiera interiore, ispirando sentimenti di pietà e di forte riflessione sulle sofferenze causate, concetto che è stato sviluppato con il film documentario “Giorni Rossi d’Estate”, proiettato presso il Teatro Comunale, realizzato dal prezioso lavoro di ricerca, di ascolto e di elaborazione di Daniele Quadraccia e di Francesco Bonasera, con la collaborazione di Chiara Felici, Massimiliano Baccella e Fabio Tibaldi. Il titolo, ispirato dai versi di una poesia di Bruno Cascianelli, ricorda i luoghi ed i fatti avvenuti attraverso le parole di alcuni dei testimoni di vignanello che all’epoca erano dei bambini. L’Ing. Bonasera nel commentare la proiezione, dichiara, sostenendo quanto a noi riferito anche dall’Assessore alla Cultura Enrico Gnisci e il Sindaco Vincenzo Grasselli, che “recuperare quelle memorie significa portare le nuove generazioni a conoscenza di quanto uno dei peggiori eventi della storia dell’umanità, che nell’immaginario di molti è qualcosa di lontanissimo dalla propria esistenza, sia stato in realtà così vicino.” Il documentario, toccante dal punto di vista umano, è colmo di pacatezza, dignità, di grande valore storico, senza la pretesa di essere detentore di verità, piuttosto testimone autentico di una tragedia bellica di cui i vignanellesi sono stati, anche loro, vittime. Le persone intervistate parlano, ricordando con sacro rispetto, concretezza e palese commozione quanto hanno visto, udito e…in una parola vissuto. La realizzazione del documentario è stata resa possibile grazie anche al Comitato Festeggiamenti “S.Biagio e S.Giacinta” Classe ’74, che nell’ambito del progetto ha organizzato il tradizionale Focarone della festività dell’Ascensione in collaborazione con il gruppo scout e l’intrattenimento di bambini “Pasticciamo giocando –colori e giochi” in collaborazione con il Comitato dei genitori di Vignanello e di Vallerano. La mattina del 07 si apre nei giardini comunali adiacenti piazza “C. Battisti” dove si è istituita la Prima “Giornata della Memoria” di Vignanello con la targa che ricorda l’”Eccidio del Corpus Domini” e la presentazione del progetto per un monumento ideato dal docente di arte pittorica del Liceo Artistico “U. Midossi”, Prof. Mario Annesi, autore anche del manifesto dell’evento e consigliere IVNA dal 2007. Nel pomeriggio, presso il Teatro Comunale di Vignanello, viene presentato il libro “Quelle vite spezzate”, scritto da Tommaso Marini, con l’intervento del professor Giorgio Felini e del giornalista Nicola Piermartini. Si tratta di un’ accurata e dettagliata ricerca dei fatti avvenuti nel Giugno del 1944 a Vignanello, attingendo ad autentiche fonti e a testimoni attendibili tutt’oggi viventi. Il 14 Giugno al cimitero di Vallerano, c’è stata la commovente posa di una targa in ricordo di Ugo Rapiti, partigiano e sindaco di Vallerano. “L’inizio di una consapevolezza storica,” ribadisce l’Assessore alla Culrura Gnisci, “che vede partecipi i ragazzi delle scuola secondaria di primo grado dell’Ist. “Falcone e Borsellino”e gli studenti del Liceo Artistico “U.Midossi” di Vignanello, impegnati in una rappresentazione statica delle vittime con l’accompagnamento della Banda “G.Puccini” di Vignanello.” Chiuderà la giornata “La notte del Violoncello”, pièce teatrale per voce recitante e 8 violoncelli ispirata dalle memorie di Lando Bracci, ex deportato, dalle quali prende il nome l’evento, testo di Gino Nappo, voce recitante Serenella Isidori, selezione musicale di Naomi Barlow; l’iniziativa è organizzata dalla SiFa, Associazione di Promozione Sociale. Il ciclo di eventi termina con un concerto di oltre 40 giovani violoncellisti provenienti da tutta Italia, “Suonando per Lando” a cura dell’associazione SiFà e del CeSM, seguito dalla “Festa finale della Pace. Il coinvolgimento dei giovani avverrà per “la sensibile collaborazione della Dirigente dell’I.C.S. “Falcone e Borsellino”, Prof.ssa Cesarina Santocchi e delle coordinatrici del Liceo Artistico “U.Midossi”, professoresse Maria Teresa Marsilia e Rosita Rossi, affinché i ragazzi diventino a loro volta custodi delle memorie che sono state riportate alla luce.” Campo de’ fiori 28 L’angolo del grafologo IL GRAFOLOGO: “Investigatore della psiche” I l grafologo s’inserisce a pieno titolo nell’ambito criminologo ed offre un importantissimo contributo alle indagini attraverso lo studio della grafia e della psiche del Prof. umana, analizzando i sinPiero Mecocci goli tratti psicologici del Grafologo soggetto criminale ed individuando le sue tendenze comportamentali. La sua duttilità gli consente di finalizzare l’analisi sul tratto psicologico ed i comportamenti di interesse specifico e contingente, inoltre di esaminare scritti redatti in tempi diversi per comprendere appieno il vissuto del criminale, e infine di operare senza il coinvolgimento del soggetto interessato. Da ciò scaturisce un’esatta valutazione della predisposizione al delinquere, la capacità d’intendere e di volere, la compatibilità tra reato ed indiziato, la possibile ripetizione dell’atto criminale, l’attendibilità delle fonti. Predisposizione al delinquere E’ definita come “una tendenza a portare pregiudizio agli interessi di un altro o a non rispettarli a vantaggio dei propri, quindi un grado non tollerabile per la convivenza umana” . La grafologia evidenzia elementi fondamentali quali: l’instabilità emotiva, l’aggressività, l’impulsività, l’esaltazione, la spietatezza del sentimento, il rancore e la successiva vendetta, la degenerazione sessuale. Compatibilità tra indiziato e reato La grafologia sottolinea se il profilo psicolo- Scritto di Charles Manson gico di un indiziato è compatibile con quello dell’autore del reato. Capacità d’intendere e di volere Con l’esame grafologico è possibile accertare se l’indiziato è in possesso delle sue capacità d’intendere e di volere, sia di tipo transitorio che permanente, e l’attendibilità di eventuali testimoni del reato. Verifica di scritture Riguarda lo studio comparato di più grafie scritte dal sospettato per stabilirne l’autenticità. Inoltre nei casi di testamenti, dona- zioni, contratti, matrimoni ecc. si può stabilire se l’atto può essere suscettibile di annullamento per falsità o per incapacità. Ripetizione dell’atto criminoso Con l’esame grafologico si può evidenziare la tendenza all’ostinazione dell’atto criminoso. Ruolo del soggetto incriminato nel gruppo di cui fa parte Si può evidenziare se è un individuo particolarmente astuto, feroce, energico, determinato e dotato di particolare freddezza. Attendibilità dei collaboratori di giustizia L’esame grafologico evidenzia se ci sono i segni che indicano inclinazione all’inganno, alla dissimulazione, alla falsificazione. La perizia grafica su base grafologica L’esame è basato inizialmente sulla morfologia delle lettere, ovvero sullo studio della forma e della dimensione. Poi si procede ad una valutazione dell’intero contesto grafico utilizzando tutte le conoscenze specifiche. L’intento è di identificare, in modo certo ed inequivocabile, nonostante la perizia messa in atto dal falsario, l’autenticità o la falsità dello scritto in esame. Se desiderate conoscere la vostra personalità attraverso l’esame della vostra grafia, contattateci ai seguenti indirizzi e-mail: [email protected] [email protected] La vostra perizia grafica verrà pubblicata gratuitamente e mantenendo l’anonimato, sulle pagine della nostra rivista. Campo de’ fiori 29 RAPPRESENTAZIONE TEATRALE DI “RE PER UN ANNO ” I ragazzi della scuola media “san leone” di capena M hanno messo in scena il libro del prof. Marsicola ercoledì 21 maggio, presso l’Aula Magna della Scuola Media “San Leone” di Capena, gli alunni della IIIA hanno rappresentato “Re per un anno”, dialogo politico-filosofico sulla crisi, tratto dall’omonimo libro del Prof. Massimo Marsicola. Si tratta di un dialogo sulla situazione politico-culturale, che mette in evidenza la necessità di un rinnovamento: un rinnovamento che deve passare attraverso uomini e donne “super-partes”, in grado di portare equilibrio ed equità, rigenerando la democrazia e restituendo dignità al nostro Paese, che da troppo tempo subisce instabilità e tante chiacchiere da parte di coloro che utilizzano la politica come sistema di arricchimento personale. La messinscena è stato il momento conclusivo di un percorso avviato all’inizio dell’anno scolastico dalle docenti Luigia Capacchione, Emanuela Nanni ed Eugenia Preziosi, che hanno aiutato e seguito passo dopo passo i ragazzi. Il messaggio più importante da loro appreso, e che hanno voluto trasmettere al pubblico, è che la libertà, nel senso più ampio del termine, non ci è concessa da nessuno, ma va sempre, comunque, nuovamente conquistata: per poterlo fare è necessario dirsi la verità e stabilire un nuovo quadro politico-istituzionale che renda snello l’apparato burocratico e agile l’azione politica. Viene messo altresì in luce che quello del politico non può essere un mestiere, ma dev’essere un servizio alla comunità, cui ciascuno è tenuto per un tempo limitato. Hanno assistito alla rappresentazione i docenti di classe, i genitori, il Dirigente scolastico Prof.ssa Donata Maria Panzini e il Prof. Massimo Marsicola. A fine spettacolo, unanime è stato l’apprezzamento dei presenti per i contenuti espressi e per il lavoro dei ragazzi, tanto che il Dirigente scolastico, prendendo la parola, ha chiesto alle docenti di rendere stabile negli anni tale rappresentazione. Nello stesso contesto, i ragazzi della IA si sono esibiti cantando un brano rap, da loro scritto, “Prendiamoci per mano”, contro il fenomeno del bullismo. Tale esibizione è avvenuta a seguito di un percorso educativo, durante il quale i ragazzi hanno letto e com- mentato in classe alcuni capitoli del libro “Il bullismo. Come riconoscerlo e combatterlo”, scritto sempre dal Prof. Marsicola, al quale hanno voluto rivolgere alcune domande. Tante sono state le riflessioni: sempre più spesso le giovani generazioni attraversano momenti difficili; il loro è un disagio che riguarda le sfera dell’essere e non quella dell’avere. E’ importante agire preventivamente, in quanto tutti desideriamo una comunità fondata sulla lealtà e sul rispetto reciproco, e tutti siamo chiamati a fare la nostra parte. Al professore, sempre molto chiaro e incisivo nelle sue risposte e attento interlocutore per i giovani, vanno i ringraziamenti di docenti e alunni per la sua disponibilità e per aver suscitato in tutti profonde meditazioni su questioni di elevato spessore. Eugenia Preziosi Nella foto sopra ed in quella in basso a sx due momenti della rappresentazione. Nella foto qui in basso a dx il Prof. Marsicola insieme ai ragazzi al termine dello spettacolo Campo de’ fiori 30 “Il Fumetto” LETTERATURA PER IMMAGINI CHE EMOZIONA HELLSING di Kouta Hirano edito da J-Pop – 10 volumi, conclusa U na serie conclusa in 10 volumi, che unisce disegni inimitabili a una trama che non lascia respiro, grazie ai tanti colpi di scena e alla narrazione densa di orrore, suspense e molto, molto sangue! Lasciatevi anche voi coinvolgere dalle avventure dello spietato cacciatore di vampiri Alucard e dell'organizzazione per cui lavora, la HELLSING ! (Trama tratta dal sito dell’editore). di Accattivante e scoppiettante. "La carne tutta è come l'erba e la Daniele Vessella gloria degli uomini è tutta come i fiori nell'erba. L'erba avvizzisce e il fiore appassisce, cadendo lontano. Ma le mie parole resteranno per sempre". Questa frase, detta dal protagonista, Alucard, esprime tutta la forza interiore del personaggio… un personaggio spietato e diabolico, che per perseguire i suoi obbiettivi utilizza ogni mezzo, anche i più sporchi… se necessario. Quest’opera rispolvera il mito del vampiro classico, con qualche giusta aggiunta, ma mantenendo l’idea di Bram Stoker, e su quella base si susseguono colpi di scena, grazie anche a personaggi completamente folli di cui non sai mai cosa aspettarti. Questa follia dà alla storia un ritmo incalzante che per tutti i 10 gli albi non annoia mai, ma per leggerlo bisogna contestualizzare il manga dalla realtà, altrimenti rischia di risultare blasfemo, e non lo è affatto. Lascio l’indirizzo del mio blog: http://danielevessella.blogspot.com/ Fiera del Fumetto e Games – Perugia Comix Q uest'anno l'evento Perugia Comix, è ripartito con grande successo ed ha visto come ospiti dei grandi fumettisti: Altuna e Ferri! Perugia Comix è un evento dedicato al mondo del fumetto italiano ed internazionale e parte dal grande successo dello scorso anno che ha visto oltre 3.500 visitatori in soli due giorni! E quest'anno si è ripetuto con grande successo, vista anche la presenza di quattordici grandi ospiti; due sono state le mostre espositive di alto profilo, con gli incontri con autori. Lafiera ha visto anche la nascita di progetti editoriali con possibili sviluppilavorativi. Il Drawing Masters è stata una mostra collettiva di alcuni tra i più grandi artisti internazionali del ‘900 che hanno fatto parte (Toppi, Pinter, Nicouline), o che ne fanno tuttora (Biffignandi, De Angelis e Mastantuono), del mondo del disegno, fumetto e illustrazione. Nella mostra che si è svolta nelle sale del Centro di Arte Contemporanea Palazzo della Penna di Perugia, dal 19 aprile al 2 giugno 2014, c’erano ben 350 pezzi unici! Tutorials parte 1 Oggi in questa prima parte dei Tutorials, vi parleremo su come si deve truccare il Cosplayer per essere il più possibile identico al suo personaggio. Avere la somiglianza serve a poco se il personaggio è un Fantasy, esempio: Ganondorf, ha il corpo interamente Verde come se fosse un marziano di Holliwood, oppure un Orco, un elfo oscuro ecc.. E quindi non c'è solo il problema dei colori, anche se il personaggio è uno stile Manga! Cosa fare nel caso sia un Manga? Prima di tutto bisogna prepararsi tutto l'occorrente e armarsi di tanta pazienza, dato che alcuni trucchi richiedono ore ed ore prima di essere pronti! Innanzi tutto decidiamo quale personaggio riprodurre (es. Ganondorf). Prendiamo il colore giusto e i giusti pennelli, poi iniziamo a sfumare il viso di verde fino a prendere colore, poi a seconda del proprio viso, bisogna correggere gli occhi, il naso ecc la dove ce ne sia bisogno.. Una volta corrette le zone interessate, prendere la barba finta e una parrucca entrambi di colore rosso fuoco. Indossate il vostro costume e siete pronti per la vostra esibizione, posa, video o film. Bene, qui si conclude la prima parte introduttiva. Questo è solo un piccolo esempio, se siete interessati potete trovare maggiori info Online, dove ci sono da vedere milioni di tuto- rials di qualsiasi personaggio. Luglio 2014 17/20 > Rimini Comix - P.le Federico Fellini, Rimini. Ore 17-24. Info: www.cartoonclub.it - www.riminicomix.com 25/27 > Vinadio Comics Festival - Forte di Vinadio (Cuneo). Info: http://www.comicslovercollector.com/vinadiocomicsfestival2014/ - > Comics 4 Africa - Telese Terme. Ore 922. Info: www.comicsxafrica.org - > Vinci Comics - Centro storico, Vinci (FI). Info: www.festaunicorno.com Campo de’ fiori 31 Le cinque inutili bugie che vi dicono su Internet! D a buona tecnologa attenta all’aggiornamento costante della Rete, sono abbonata da anni al mensile Wired e in uno dei miei pellegrinaggi di Patrizia tra le sue pagine ho troCaprioli vato un articolo che trattava delle tante incongruenze che taluni gettano sul tema della pericolosità di Internet e del suo uso indiscriminato. Nulla di più sbagliato, la Rete può essere paragonata alla scoperta del fuoco: utilissima per l’inizio dell’umanità, ma se sei un piromane non é lo strumento adatto! non lo siete, anche se non mettete il vostro nome e cognome, è il vostro indirizzo IP del PC che vi fregherà! 3) Il cyberbullismo è diventata un fenomeno allarmente tra i giovani. In realtà, una seria ed attenta ricerca dell’organismo “Save The Childen” ha rilevato che tale fenomeno rappresenta una percentuale bassissima rispetto al bullismo che si sviluppa nella realtà di tutti i giorni. 4) Ecco le cinque bugie che fanno apparire la Rete come un diabolico strumento del male: La rete non ha norme, è come un Far West. Le leggi offline valgono benissimo per tutto ciò che avviene online: istigazione all’odio razziale, bullismo, minacce e diffamazione sono perseguibili benissimo anche se avvengono in Rete. I social network dovrebbero controllare i contenuti dei loro utenti. Taluni sostengono che se i grandi provider come Facebook e Twitter, controllassero i contenuti dei loro utenti, censurandoli, oscurandoli, non si alimentarebbe tanto odio nella Rete, ma in questo modo ci sarebbe una sicura e totale restrizione della libertà di opinione ed espressione su tutto ciò che passa in Rete. 2) 5) 1) In Rete l’anonimato favorisce l’incitamento all’odio. Ma siete tutti super haker? No, perchè se ZZZ Z Z Z Z Z ZZ ..... . . Z Z Z Z ZZ A R A Z N A LA Z TE N E N I T IMPER La rete è un ambiente diverso dal mondo reale, è virtuale, è irreale. La realtà è ben diversa: alla base di tutto ciò che davvero colmerebbe il divario tra reale e virtuale è una chiara impronta all’educazione digitale di tutti gli utenti in Internet, incominciando dagli adulti fino a terminare con i bambini. Educhiamoci ad educare il nostro spazio in Internet, un mondo reale e concreto, in cui il rispetto e l’educazione è la regola fondamentale del vivere tra gli altri esseri umani. Buona navigazione a tutti! 32 Campo de’ fiori 90 ORTI URBANI DA ASSEGNARE GRATUITAMENTE A CIVITA CASTELLANA Lodevole il Progetto del Rotary Club Flaminia Roman, realizzato in collaborazione con la Coldiretti ed il Comune. Ultimi giorni per presentare la propria richiesta, aperta a tutti. D avvero lodevole l’iniziativa presentata dal Rotary Club Flaminia Romana per il territorio di Civita Castellana: la pratica degli “Orti Urbani”, progetto pioniere nella provincia di Viterbo, sostenuto anche dalle parrocchie e dalle varie realtà associative del territorio che hanno dato la loro massima disponibilità. L’iniziativa non può avere che risvolti positivi sotto tutti i punti di vista: favorisce lo sviluppo del Biodistretto, riqualificando aree rurali altrimenti dismesse e inutilizzabili, ma soprattutto è uno strumento straordinario per la produzione a Km 0, il che significa assicurarsi sulle proprie tavole un prodotto buono e genuino, frutto del proprio lavoro, contrariamente a quanto accade nell’agricoltura intensiva della grande distribuzione, zeppa di pesticidi e Ogm. Il progetto è rivolto a tutti coloro che desiderano riscoprire il piacere e la passione di coltivare la terra, considerato oggi un lavoro faticoso e con scarsi ricavati; a coloro a cui sta a cuore la bio-diversità e la sicurezza alimentare, alle famiglie, alle giovani coppie, ai futuri giovani imprenditori nel settore agricolo. E perché no, anche a chi vuole cimentarsi nella riproduzione delle semenze “antiche” territoriali, quelle che nei secoli si sono adattate al nostro clima e al nostro territorio, e hanno caratterizzato parte dell’eccellenza gastronomica locale. La proposta, oltre- tutto, arriva proprio nel 2014, anno scelto dalle Nazioni Unite come l’Anno Internazionale dell’Agricoltura Familiare, riconoscendo ad essa un ruolo centrale nella produzione di cibo genuino e nella salvaguardia delle risorse naturali territoriali. Il progetto è stato realizzato in collaborazione con il Comune di Civita Castellana e con la Coldiretti, e prevede l’assegnazione di ben 90 orti, dai 60 agli 80 mq ciascuno, in comodato d’uso gratuito per tre anni con rinnovo annuale. L’assegnazione avverrà per bando comunale aperto a tutti, riservando la priorità alle famiglie indigenti. Le attrezzature per la coltivazione, di proprietà del comune, saranno gratuitamente messe a disposizione. Sono previsti anche orti riservati ai diversamente abili e agli Istituti Scolastici di Civita Castellana. Il progetto prevede, inoltre, un percorso esterno per erbe officinali, oltre ad una zona comune per l’organizzazione di eventi, ed un parking. Chi non potesse raggiungere il proprio orto autonomamente, può usufruire di un servizio navetta. In occasione della Notte bianca di Civita Ca- stellana, il 5 Luglio p.v., i Rotary saranno presenti con due stand in Piazza Matteotti assieme alla Coldiretti. Affrettatevi a presentare le vostre domande. Questa è un’opportunità da non lasciarsi sfuggire! E.B. 34 Campo de’ fiori UN FIDANZATO PER MIA MOGLIE C di Catello Masullo amilla lascia la Sardegna ed il programma radiofonico a cui lavora per sposare Simone, e si trasferisce con lui a Milano. Il loro rapporto va però in crisi. Lui vuole lasciarla, ma non trova il coraggio di dirglielo. Il suo datore di lavoro e miglior amico, Carlo, gli propone allora di incaricare un famoso playboy, detto il Falco, per sedurre Camilla.... REMAKE DEL FILM “UN NOVIO PARA MI MUJER” (2008) DI JUAN TARATUTO.CANDIDATO AL NASTRO D’ARGENTO 2014 PER LA MIGLIOR CANZONE ORIGINALE (“TE QUIERO PARA VIVIR”). Davide Marengo è uno specialista della commedia : Ninfa plebea [1996], Shit! [1997], La stretta di mano [2002], CRAJ - DOMANI [2005], Notturno bus [2007], Boris [2007] Regia (terza serie), Dall’altra parte della luna [2007], The Cut [2012], Breve storia di lunghi tradimenti [2012] . Non delude del tutto i suoi fans in questa ultima fatica “Un fidanzato per mia moglie”, remake di un film argentino del 2008 e comunque con un plot tutt’altro che originale (l’espediente è anche quello di “Divorzio all’Italiana”). Il film è discretamente costruito. Sapido. Divertente. Con buone gag. Dialoghi fluidi e pregevolmente taglienti nei monologhi radiofonici della brillante e brava Geppi Cucciari. Attori in spolvero, con qualche gigioneria televisiva sopra le righe di troppo. Ma non decolla mai del tutto. E non resterà, pertanto, memorabile. TITOLO: UN FIDANZATO PER MIA MOGLIE REGIA: Davide Marengo SCENEGGIATURA: Francesco Piccolo, Davide Marengo, Dino Gentili INTERPRETI PRINCIPALI: Paolo Kessisoglu Simone Fortini Geppi Cucciari Camilla Ledda Luca Bizzarri Falco Dino Abbrescia Carlo Valli Franz Ernesto Ale Gianluca Pia Engleberth Adriana Corrado Fortuna Andrea Stanzani Brenda Lodigiani Patrizia Daniela Tusa Sandra Alice Mangione Anna Astrid Meloni Lara PRODUZIONE: BEPPE CASCHETTO PER IBC MOVIE CON RAI CINEMA ORIGINE: ITALIA DISTRIBUZIONE : 01 DISTRIBUTION DURATA: 97’ SOGGETTO: COMMEDIA FRASI DAL CINEMA : “Che fai, ascolti loro? Di donne non ne capiscono niente! Ti ricordi che ci siamo sposati a Berlino, e che ci hai fatto anche da testimone? Certo che mi ricordo, non c’era un figa!”. (Dino Abbrescia, rivolto a Paolo Kessisoglu, e Franz, che fa riferimento al suo matrimonio omosex con Ale). “Niente maschera? L’ho interiorizzata!”. (Dino Abbrescia e Geppi Cucciari, che arriva alla festa in maschera senza maschera). “Da cosa sei vestita? Da disoccupata. Cronica!”. (ragazza mascherata e Geppi Cucciari, che arriva alla festa in maschera senza maschera). “Non sono io che regalo un fiore a lei, ma sto regalando lei al fiore!”. (Luca Bizzarri a Geppi Cucciari). “Tu sei venuto da me e non mi eri affatto simpatico. Adesso che ti conosco, posso dire che sei il più grande dei coglioni che conosco. E, ti assicuro che ne conosco tantissimi!”. (Luca Bizzarri a Paolo Kessisoglu). VALUTAZIONE SINTETICA (in decimi): Leggenda: CAPOLAVORO: 10 DA NON PERDERE: 8 DISCRETO: 6 DA EVITARE: meno di 6 6.5/7 Campo de’ fiori 35 Langolo del Collezionista Il calendario della Marina Militare “N on v’è timone nocsenza chiere” è questo il motto che ritroviamo sul calendario 2014 della Marina Militare, dove è possibile apprezzare, atdi traverso le splendide foto Letizia Chilelli di Massimo Sestini, la tecnologia, le navi, la professionalità, la preparazione e la dedizione di tutto il personale di questa nostra Forza Armata. La Marina ha sempre evocato libertà, viaggi, profumo di salsedine, meravigliosi tramonti e albe cariche di speranza ma soprattutto, negli ultimi tempi proprio come si evince dalla parole del Capo di Stato Maggiore della Marina Giuseppe De Giorgi: “Viene sempre più spesso chiamata ad intervenire in scenari che esulano dal solo contesto militare: il soccorso in interventi di protezione civile, calamità naturali, salvaguardia della vita umana in mare, tutela dell’ambiente marittimo e tanti altri scenari in cui, oggi più che mai, la Marina Militare è chiamata ad operare per garantire la sicurezza marittima a 360 gradi, 365 giorni l’anno”. Osservando le foto del calendario e della sua presentazione on-line salta subito all’occhio come l’immagine del marinaio abbia subito una “trasformazione tecnologia” sicuramente molto distante da come siamo stati abituati a vedere e ricordare “Quel guardiano del mare che tanti cuori ha fatto sospirare con la sua bella divisa bianca come la spuma del mare solcato dalla nave che lo porta verso l’orizzonte..” visione e descrizione personale troppo romantica, direte voi.. magari si, ma quale donna non si è mai soffermata a sospirare per un bel marinaio?! Per me il marinaio per eccellenza, però, è quello a cui penso quando sento recitare la bellissima Preghiera del Marinaio, scritta dal poeta Antonio Fogazzaro, nel 1901, e recitata nel Marzo di quello stesso anno sulla nave Giuseppe Garibaldi: A Te, o grande eterno Iddio ,Signore del cielo e dell’abisso, cui obbediscono i venti e le onde, noi, uomini di mare e di guerra, Ufficiali e Marinai d’Italia, da questa sacra nave armata della Patria leviamo i cuori. Salva ed esalta, nella Tua fede, o gran Dio, la nostra Nazione. Dà giusta gloria e potenza alla nostra bandiera, comanda che la tempesta ed i flutti servano a lei; poni sul nemico il terrore di lei; fa che per sempre la cingano in difesa petti di ferro, più forti del ferro che cinge “NON VE TIMONE SENZA NOCCHIERE” questa nave, a lei per sempre dona vittoria. Benedici , o Signore, le nostre case lontane, le care genti. Benedici nella cadente notte il riposo del popolo ,benedici noi che, per esso, vegliamo in armi sul mare. Benedici! Questo commovente testo, letto dall’ufficiale più giovane a bordo, viene recitato durante l’ammaina bandiera sulle navi in navigazione e al termine delle Messe, a terra lo si legge nelle caserme e negli stabilimenti della Marina e durante le Messe in suffragio dei marinai deceduti. Continuando questo nostro viaggio “a bordo” della Marina, la cui festa cade il 10 Giugno, non possiamo, quindi, non parlare della nave per eccellenza: l’Amerigo Vespucci, la nave più anziana della Forza Armata, usata come Nave Scuola per l’addestramento degli Allievi Ufficiali, per lungo tempo gemella della Cristoforo Colombo che fu ceduta, però, dopo la Seconda Guerra Mondiale come risarcimento del conflitto all’URSS. Questa maestosa nave venne costruita presso il Regio Cantiere navale di Castellammare di Stabia e venne varata nel lontano 1931, il 22 Febbraio, dalla Signorina Elena Cerio, figlia del Capitano di Vascello Oscar Cerio; il 15 Ottobre 1931, a Genova ricevette la prima Bandiera di Combattimento. Come ogni nave che si rispetti, l’Amerigo Vespucci ha un suo motto: “Non chi comincia ma quel che persevera” adottato nel 1978 che è andato a sostituire: “Per la Patria e per il Re” primo motto adottato e “Saldi nella furia dei venti e negli eventi” usato dal 1946 Le tradizioni la fanno da padrone su questa Nave Scuola, gli ordini vengono dati dal Co- mandante, tramite il Nostromo, con il fischietto, le cime sono in materiale vegetale e le vele in tela olona, i colori, bianco e nero evocano il passato, le fasce bianche in corrispondenza dei ponti di batteria e corridoio sottolineano la posizione dei cannoni del vascello ottocentesco che ne ispirò la costruzione, a prua c’è la polena in bronzo dorato che rappresenta Amerigo Vespucci e i fregi di poppa e prua sono in legno ricoperto di oro zecchino. L’equipaggio è composto da circa 400 unità suddivise in 15 Ufficiali, 30 Sottoufficiali, 34 Sergenti, 185 Sottocapi e Comuni, durante le campagne di Istruzione sono presti anche gli Allievi, circa 100. Tornando a parlare del calendario, ricordo che è acquistabile sul sito www.marina.difesa.it e che parte del ricavato andrà all’Associazione Onlus Francesca Rava per il progetto Ninna Nanna Ho, primo progetto nazionale a tutela dell’infanzia abbandonata che informa le mamme in difficoltà sulla possibilità di partorire in maniera anonima, garantendo ai neonati e alle madri tutte le cure necessarie al momento della nascita, cercando di evitare il più possibile il triste fenomeno dell’abbandono. Prima di congedarmi, rivolgo il mio sentito “Buon Vento!”a tutti i Marinai d’Italia, cogliendo l’occasione per ringraziare la Marina Militare per tutto quello che fa per il Nostro Paese e per l’aiuto prestato a tutte quelle persone che arrivano sulle Nostre coste con la speranza di un futuro migliore. (Sitografia: Wikipedia, www.marina.difesa.it; navigare che passione) Campo de’ fiori 36 L’arte della fotografia Street Photography A cura di Click Gruppo fotografico E’ difficile definire esattamente cos’è la Street Photography. Mentre nel ritratto, nelle macro fotografia, in quelle di architettura o di panorami i soggetti sono ben definiti e sono quelli che puntiamo a rappresentare, la Street Photography è una sintesi, una storia in uno scatto che proietta il nostro modo di intendere ed interpretare la vita in un’immagine. Con la Street bisogna uscire allo scoperto, lasciarsi andare, mostrare empatia, cogliere al volo, capire l’umore della gente ed il contesto in cui è immersa. La Street è sensibilità e intelligenza emotiva. Si può essere ironici ma l’importante è non offendere. Si può diventar improvvisamente fotogiornalisti, assumendo quindi una notevole resposabilità di fronte a chi poi leggerà la vostra fotografia. Si perché una fotografia si legge, ma questo magari sarà argomento di un prossimo articolo. La Street è un genere fotografico che, come dice il nome, si riealizza per strada, in un ambiente urbano, quasi sempre all’aperto, e che ha come soggetto principale le persone e la loro interazione. Gli attori principali, ambiente urbano e genere umano, sono imprescindibili, l’occhio e la sensibilità di ciascun “cacciatore” di immagini faranno il resto declinando in tanti modi diversi il tema, la storia, la sintesi. La Street è facile e difficile allo stesso tempo. Facile perché i soggetti e le situazioni si trovano appena fuori della porta di casa, difficile perché bisogna trovare la situazione straordinaria, quella che racconta una storia, quella che rimane impressa nella mente di chi osserverà la foto. La Street è questione di istanti, un secondo di ritardo è la foto passa da straordinaria ad ordinaria e noiosa. Bisogna essere veloci, anticipare le situazioni, conoscere la gente per essere pronti a scattare nel momento giusto, catturando il “punctum”. La foto è creata dalla nostra mente e più veloce la mente reagirà, più possibilità avremo di cogliere l’attimo giusto. Vedere e reagire (scattare). Vedere è la parte importante. Luce, linee , sfondo, movimento, persone, interazioni. Vedere realizza il progetto della foto, unire tutti questi aspetti, immaginare (pre-vedere) il risultato e infine reagire (scattare al momento giusto). Bisogna naturalmente addestrarsi, essere pronti ad interagire con l’ambiente per ottenere un momento memorabile. L’importante è essere se stessi e rappresentare nella fotografia quello che si percepisce. Imitare i grandi autori (Henri Cartier-Bresson, Robert Doisneau, Elliot Erwitt, Diane Arbus, solo per citarne alcuni) può essere un buon esercizio per addestrarsi alla pratica della Street Photography ma non ci rappresenta, non racconta la nostra visione, le nostre storie. HCB ha detto una volta: "I fotografi sono come le farfalle. Svolazzano da foto a foto". Ecco, bisogna essere come una farfalla che coglie il nettare dei fiori. Dunque, quello che lo Street Photographer deve ricercare è la capacità, idealmente in un singolo scatto, di raccontare, per intero, una storia. Analizzare ed illustrare quelle emozioni e sentimenti voluti e ricercati, sintetizzarli, pre-vederli e ….scattare! Lo scatto è il prodotto di un attimo, atteso e, al momento giusto, colto al volo. Passato quell’istante, la realtà sarà un’altra, la storia pure (a differenza del reportage fotografico dove la storia si racconta con un insieme di immagini per rappresentare la realtà su cui si vuole indagare). La Street, la fotografia di strada, è una sintesi di tutti quei fotogrammi, un riassunto incisivo e folgorante. è un ritratto della vita e della realtà, e usa le persone come veicolo della storia che vogliamo raccontare. Nel cogliere le situazioni che ci si presentano, bisogna fidarsi dell’istinto, essere pronti e rapidi con la composizione, la messa a fuoco e, naturalmente, con la velocita di scatto. Ci sono varie possibilità che ci possono presentare. C’è quella in cui l’inconsapevolezza dei soggetti ritratti ci permette di mettere in luce, con estrema naturalità, le storie che cerchiamo. In questi casi dovremo essere molto attenti a non “inquinare” fotograficamente la scena, intervenendo involontariamente sul contesto e sull’ambiente. Dovremo anche esercitare una fotografia “etica”, altro grande tema di discussione, una fotografica che cioè non offenda chi è ritratto, non ne comporti la derisione e non colga assolutamente minori, a meno di averne chiesto ed ottenuto preventivamente l’autorizzazione. Civita Castellana – “Calci in culo” Civita Castellana Centro Commerciale Marcantoni Dove ci dobbiamo recare per fare dei buoni scatti di Street Photography? Sicuramente non è il caso di andare in aree degradate, soprattutto con un’attrezzatura costosa, puntando l’obiettivo a destra e a manca a gente che non ha né la volontà, né la necessità di “subire” i nostri scatti. Il buon senso ci deve portare invece ad eseguire dei buoni scatti mentre camminiamo per le vie della nostra cittadina, nel parco dietro casa, nelle grandi città a noi vicine. Abbiamo detto che la Street Photography Ci sono poi quelle situazioni in cui i soggetti si accorgono della nostra presenza. In questo caso sarà la nostra empatia che deve volgere a nostro favore la situazione, magari chiedendo il permesso di fare la foto, per permetterci di rappresentare questa relazione, di naturale cordialità e gentilezza, fra gente che non si conosce e alla quale ci si offre con il proprio modo di vivere. Luca Ferdinandi (testo e foto) Continua sul prossimo numero... Campo de’ fiori 37 A nonno Oreste G uardando il programma tv “Lo spettacolo sta per iniziare” in onda su Rai 1, domenica 1° Giugno, che apriva di fatto la stadi Sergio Piano gione lirica dell’Arena di Verona, ho finalmente appagato la mia passione per la musica classica. Mentre ascoltavo rapito le più belle arie e romanze delle più grandi opere, cantate in maniera egregia da aclune delle più belle voci italiane e straniere, mi è tornato in mente il mio nonno paterno, all’anagrafe Piano Oreste Giulio (nonno Oreste), e la sua grande passione per la musica classica e per l’opera in particolare. Mi sono tornati in mente i viaggi che con mamma, papà e mio fratello facevamo per andare a trovarlo a Roma. Ricordo che partivamo sempre molto presto perché con la vecchia Fiat 500 di mio padre ci impiegavamo molto tempo, anche perché mio fratello da bambino soffriva di mal d’auto, e quindi le soste erano molto frequenti. Mio nonno lo ricordo come un distinto signore molto alto (intorno al metro e ottanta centimetri), con dei grandi baffi, molto curato, sempre con giacca e cappello, e con una grande personalità, quella dei vecchi capi di famiglia di una volta, quegli uomini tutti d’un pezzo, formati caratterialmente dalle guerre e dalla povertà. Ricordo che possedeva tantissimi dischi in vinile (i vecchi 33 giri), delle più grandi opere liriche. Il suo autore preferito era Giuseppe Verdi, di cui custodiva gelosamente tutte le opere, dall’Aida al Nabucco, al Trovatore ecc., che nelle nostre rare visite (rare per motivi di distanza e di lavoro), non mancava mai di farci ascoltare. Credo quindi che la mia passione per la musica lirica mi sia stata tramandata da lui. Lui che le grandi guerre le aveva combattute entrambe, arruolandosi giovanissimo nei “Carabinieri Reali” (allora uno dei corpi scelti del Re, ed oggi Carabinieri della Repubblica italiana). L’aver combattuto nella Grande Guerra (19151918), dove fu decorato con quattro medaglie al valore (di cui una d’oro), gli valse oltre alla Croce, anche il titolo di Cavaliere di Vittorio Veneto, e questo per me è sempre stato motivo di orgoglio. Ogni volta che vado a casa di mia madre, non manco mai di guardare il quadro appeso con la sua foto, la pergamena e le varie onorificenze ricevute, e penso che è grazie a lui, ed ai tanti che come lui hanno combattuto e si sono immolati con gesti eroici, che noi oggi possiamo vivere in un paese libero e democratico. Viviamo oggi in un mondo sempre più caotico, sempre di fretta, che non ci permette di fermarci un momento a guardare indietro, di ripensare al nostro passato anche recente, a come eravamo, di fermarci un attimo a sfogliare l’album dei ricordi (anche di famiglia), magari ripensando ai nostri cari che ora non ci sono più, ma sono sempre vivi nel nostro cuore. A me per fare questo è bastato stare seduto in poltrona a guardare un programma tv. “Carabinieri”: una storia lunga due secoli. L’Arma dei Carabinieri compie duecento anni ed in essa sono racchiusi due secoli della nostra storia, ma ripercorriamo il suo curriculum vitae con alcune notizie, iniziando dalla formazione del Corpo. Il Corpo dei Carabinieri fu ideato a Cagliari nel giugno 1814 da Vittorio I Emanuele di Savoia, re di Sardegna e si concretizzò, una volta rientrato a Torino, dopo l’occupazione dei francesi, alla fine del XVIII secolo, con la promulgazione delle Regie Patenti, grazie alla legge reale del 13 Luglio 1814. Con la formazione del Corpo dei Carabinieri, il re intendeva creare un corpo di polizia simile alla Gendarmeria francese, con compiti di pubblica sicurezza. Il primo a ricoprire la più alta carica del Copro dei Carabinieri fu il Generale Giuseppe Thaon di Revel, il 13 Agosto 1814. Il nome deriva dall’arama che ogni carabiniere aveva in dotazione: appunto la carabina. I colori del pennacchio, lo scarlatto ed il turchino, furono scelti il 25 giugno 1833 dal re Carlo Alberto di Savoia, al quale successivamente i carabinieri salvarono la vita durante la battaglia di Pastrengo. I compiti di polizia, in quel periodo, erano svolti dai Dragoni di Sardegna, corpo creato nel 1826 e composto da volontari, mentre parallelamente andava sviluppandosi il progetto di un apposito corpo delle guardie di sicurezza, appunto i Carabinieri. Ai Carabinieri, man mano, vennero assegnate crescenti funzioni di polizia. Essi raccoglievano l’eredità dei Reali Cavalleggeri, che, a loro volta discendevano dal Corpo dei Cacciatori Reali (poi riuniti nel Corpo dei Moschettieri di Sardegna), ed avevano maturato ragioni d’onore nella lotta al brigantaggio in Sardegna appunto. Il nuovo Corpo dei Carabinieri era un corpo scelto rispetto agli altri citati ed il suo primo personale arruolato venne selezionato nell’eccellenza dei reparti piemontesi e restò per molto tempo un corpo d’élite (si pensi ad esempio che tutti i carabinieri dovevano saper leggere e scrivere, capacità al tempo davvero minoritarie). L’arma tipica era ovviamente la carabina, ancora utilizzata fino ad alcuni anni fa esclusivamente nelle cerimonie, ed ultimamente sostituita, anche in queste circostanze, dal più moderno fucile d’assalto Beretta AR 70/90. I Carabinieri diventarono Arma l’8 Maggio 1861, raggiungendo il rango delle suddivisioni principali del Regio Esercito, quali Fanteria, Artiglieria, Cavalleria, anzi, poiché venne definito che i Carabinieri erano la prima arma dell’esercito, divennero l’Arma per antonomasia. I Carabinieri hanno sempre combattuto in ogni conflitto nel quale l’Italia sia stata coinvolta, riportando molte perdite in termini di vite umane e componendo un imponente Medagliere per atti eroici compiuti in ogni parte del mondo. I Carabinieri sono particolarmente orgogliosi della memoria del Vicebrigadiere Salvo D’Acquisto, che morì a Torre di Palidoro, vicino a Roma, durante la Seconda Guerra Mondiale, il 23 Settembre 1943, ucciso dai tedeschi dopo essersi autoaccusato per salvare ventidue condannati a morte, benchè innocente, per un presunto attentato avvenuto in quella località, nella quale erano morti due militari tedeschi. Durante la Prima Guerra Mondiale, l’Arma dei Carabinieri fu chiamata ad eseguire uno dei compiti per il quale era stata fondata, e cioè il compito di polizia militare, con la rigida applicazione del codice penale e militare di guerra allora in vigore, ai combattenti che si rendevano responsabili di reati militari consumati in zona di guerra e difronte al nemico (ad esempio codardia, diserzione e simili). Durante il Ventennio fascista ha fatto parte anch’essa dell’organizzazione di Polizia dello Stato Italiano, ritrovandosi a dover applicare ed a far rispettare le rigide leggi raziali emanate all’epoca. Va comunque ricordato che in questi difficili momenti per il nostro Paese, circa 2.700 Carabinieri subirono la deportazione a vario titolo, per essersi rifiutati di soggiacere alle disposizioni delle forze militari Nazifasciste (soprattutto dopo l’8 settembre 1943) e che, per esempio, anche dieci carabinieri furono vittime dell’eccidio delle Fosse Ardeatine. Fin qui una parte della storia dell’Arma dei Carabinieri, che, come detto, il 13 Luglio 2014 compirà duecento anni, ma troppo ci sarebbe ancora da raccontare. Fortunatamente oggi viviamo un periodo di pace e l’Arma dei Carabinieri continua a svolgere il proprio servizio sul territorio nazionale, anche se alcuni reparti sono impegnati in giro per il mondo in missioni umanitarie di pace. Io personalmente, come del resto tutto il popolo italiano, non posso fare altro che ringraziare gli uomini e le donne dell’arma dei Carabinieri, per il servizio che svolgono costantemente per la nostra sicurezza, con orgoglio, con coraggio e con enormi sacrifici. Grazie ragazzi e auguri vivissimi! Campo de’ fiori 38 PER RICORDARE GIUSEPPE CAPPARUCCI Medaglia d’Argento al Valor Militare 1° Guerra Mondiale Foto di Giuseppe Capparucci nato a Fabrica di Roma il 01.01.1893 e morto a Civita Castellana il 19.03.1965 (nonno materno della sig.ra Ivana Alessi di Fabrica di Roma) Premessa: innanzitutto mi è doveroso ringraziare le sig.re Ivana Alessi ed Ornella Scorcella di Fabrica di Roma (rispettivamente nipote e parente, della M.A.V.M. Giuseppe Capparucci) di Arnaldo Ricci nonché il Sig. Giuseppe [email protected] Bianchini, per avermi messo a disposizione importanti informazioni che hanno permesso di ricostruire la storia, di alcune vicende belliche della 1° Guerra Mondiale, delle quali è stato valoroso e coraggioso protagonista il personaggio sopracitato. (Leggere nota 1 in fondo all’articolo). Acronimi utilizzati nell’articolo MAVM= Medaglia d’Argento al Valor Militare MOVM= Medaglia d’Oro al Valor Militare 1° GM= Prima Guerra Mondiale CVV= Cavaliere di Vittorio Veneto compensasse, anche parzialmente, la perdita economica derivante da mancata forza lavoro! Una prima copertura sociale arrivò soltanto nel 1919 con la prima cassa di previdenza per lavoratori. Pertanto, quando si perdeva un uomo in famiglia si andava verso l’impoverimento di tutti i suoi membri; se il congiunto si fosse salvato dalla guerra ma fosse rimasto menomato nelle braccia o nelle gambe, il risultato finale era sempre lo stesso: l’impoverimento della famiglia! A tal proposito voglio citare una frase del mio amico, scrittore e ricercatore storico di fama nazionale, Dott. Nicola Sinopoli che in uno dei suoi tanti libri scrisse: “…la guerra si prende le migliori risorse di una nazione e le restituisce spesso senza braccia e senza gambe per affrontare il duro lavoro dei campi….”. Giuseppe Capparucci, anche lui agricoltore, come quasi tutti a quei tempi, quando venne chiamato alle armi, nel 1915, viveva nella realtà fabrichese sovracitata; egli nacque a Fabrica di Roma il 01.01.1893; suo papà si chiamava Andrea. Quando l’Italia entrò in guerra il 24 maggio del 1915 aveva poco più di 22 anni, avendo da pochi mesi concluso il servizio militare di leva; certamente non avrebbe mai lontanamente pensato di essere, circa due anni dopo, decorato della MAVM! Chi conosce la storia delle vicende belliche in cui è stata coinvolta l’Italia, è al corrente che le medaglie d’Oro e d’Argento al Valor Militare, sono state concesse quasi esclusivamente alla memoria; questo perché l’azione eroica che ha portato a meritare questi riconoscimenti, in genere, si è conclusa con la morte del militare! Solo a pochi combattenti è stata concessa la MOVM o la MAVM in vita... Ebbene il sergente Giuseppe Capparucci di Fabrica di Roma ebbe il grande onore di far parte di questi pochi! Prima pagina del “Corriere della sera”del 24 maggio 1915 – giorno dell’entrata in guerra dell’Italia Situazione a Fabrica di Roma nel 1915 all’inizio della Grande Guerra – Il paese aveva una popolazione di circa 1.600 abitanti e come in tutti i piccoli comuni italiani, il 90% della forza lavoro veniva impiegata nell’attività primaria, quella agricola. E’ superfluo ricordare che non esistevano trattori nè altre macchine agricole; il lavoro veniva eseguito solamente con la forza degli arti, braccia e gambe di uomini ed impiego di animali. Questo significava perdita importante di forza lavoro, ogni qualvolta un cittadino veniva chiamato alle armi, con diminuzione notevole di risorse economiche a disposizione delle famiglie. A quei tempi non esisteva nessuna copertura sociale che basso; basti pensare che solo il 30% dei militari di truppa sapeva leggere e scrivere in modo sufficiente e Giuseppe era uno di questi. Egli aveva frequentato regolarmente il ciclo di studi alle elementari e questo gli permise di accedere al veloce corso sottufficiali dell’esercito (veloce perché in circa un mese si aveva il grado di sergente per poter essere impiegato al più presto). Appena fatto sergente, seguì immediatamente un altro veloce corso per imparare ad utilizzare le nuove mitragliatrici Fiat (la Fiat, a quei tempi, produceva per le nostre forze armate ottime mitragliatrici!) L’evento bellico che fece guadagnare la MAVM a questo semplice agricoltore fabrichese, è da inquadrare all’interno della 11° battaglia dell’Isonzo, che come è noto, fu una delle tante offensive italiane per conquistare i territori dell’Italia del nord-est, ai confini con l’attuale Slovenia, allora erano sotto la sovranità austro-ungarica. In questa battaglia il generale Cadorna (comandante in capo delle forze armate italiane) fece schierare 600 battaglioni di soldati e 5.200 pezzi di artiglieria. Essa infuriò dal 17 al 31 agosto 1917, nei pressi del fiume Isonzo sull’altipiano della Bainsizza, non lontano da Monfalcone. Alla conclusione di questa battaglia l’Italia lasciò sul campo 30.000 soldati morti, 110.000 feriti e 20.000 fra dispersi o prigionieri; in totale 160.000 soldati fuori combattimento. Gli austro – ungarici ebbero invece in totale 120.000 perdite. Le perdite maggiori nelle battaglie di allora, le avevano le parti che attaccavano; ovviamente la parte austro-ungarica era sulla difensiva! Altipiano della Bainsizza – agosto 1917, un ufficiale accanto allo stesso tipo di arma che usava Giuseppe Capparucci- mod. Fiat Ravelli MAVM Giuseppe Capparucci un anno dopo la fine della 1° Guerra Mondiale Nel 1915 il tasso di alfabetizzazione fra la truppa delle nostre forze armate, era molto La caratteristica di questa battaglia fu proprio la difficoltà di mantenere i territori conquistati; molto spesso la mattina si avanzava di poche centinaia di metri al costo di migliaia di morti, ed il pomeriggio si era costretti ad indietreggiare, rendendo vano il sacrificio dei nostri militari! Alla sua conclusione, il 31 agosto 1917 comunque, il nostro esercito ebbe (al costo di enormi sacrifici!) un risultato positivo nel conquistare una, seppur piccola parte, di territorio nemico. Ebbene, il nostro valoroso personaggio Giuseppe Capparucci era immerso negli avvenimenti sovra descritti; egli aveva il grado di Campo de’ fiori Mappa del risultato finale dell’11° battaglia dell’isonzo sergente di fanteria, ed era assegnato alla 30° compagnia mitraglieri, avendo a disposizione tre soldati, per gestire l’arma sotto il suo comando. La mitragliatrice Fiat – Ravelli aveva bisogno di essere continuamente raffreddata ad acqua e lubrificata ad olio, altrimenti s’inceppava. Il Capparucci coordinava tutte le manovre di utilizzo dell’arma ed era difficile che essa si potesse inceppare quando era pre- sente lui! Ore 06.00 del giorno 23 agosto 1917: il 247° reggimento di fanteria “ “Girgenti” della brigata “Firenze” riceve l’ordine di attacco per conquistare il monte Kobilek (un monte di altezza circa la metà del nostro Soratte; esso attualmente si dovrebbe trovare in territorio sloveno). Sulla sommità del monte, sono appostate le posizioni di artiglieria nemiche che sparano all’impazzata sulle nostre linee… quelle armi debbono essere messe a tacere! I fanti iniziano ad avanzare ed a cadere sotto i colpi nemici…è un inferno (l’episodio della conquista del monte Kobilek è anche descritto in un libro di Ardengo Soffici, edito da Longanesi nel 1971 di pagine 171; l’autore del libro era uno dei protagonisti che si trovava lì a combattere con il grado di sottotenente ). Alle ore 11.00 il monte è conquistato e tutti i componenti della 30° compagnia mitraglieri, ricevono l’ordine di appostarsi sulla sommità, con le loro armi in dotazione. Alle ore 15.00 gli austro-ungarici attaccano per riconquistare l’altura… ma lì questa volta c’è il nostro sergente Giuseppe Capparucci con la sua mitragliatrice Fiat-Ravelli, la cui operatività sotto i suoi ordini è alla massima efficienza; il nemico viene tenuto a debita distanza… il soldato addetto alla ricarica dell’arma non riesce a stare dietro al Cappparucci … talmente lui era veloce nell’azione! Ore 17.00: gli austro-ungarici sono inchiodati fra le rocce; un loro cecchino riesce però a colpire il sergente Capparucci il quale cade ferito… benchè ferito, continua a dare ordini ai suoi uomini per non fare inceppare l’arma che solo lui conosce nei particolari. Un sottotenente chiama alcuni portaferiti del corpo sanità, al fine di trasportare il Capparucci nelle retrovie, per essere sottoposto ad un primo intervento di soccorso…però Giuseppe, chiede all’ufficiale di farlo rimanere lì, dicendogli: “…Signor Tenente la prego non mi mandi via…senza di me l’arma si potrebbe inceppare…”. L’ufficiale risponde: ”…Ma santo Dio…non vedi che sei sanguinante!...” Giuseppe però implora l’ufficiale di non mandarlo nelle retrovie e dice: “...La prego… signor Tenente me la caverò… sono un osso duro io… mi lasci qui c’è bisogno di me!..” L’ufficiale conclude: “...Va bene però è una tua scelta non la mia!” E si allontana dopo aver preso il nominativo e le generalità del Sergente. Ore 19.30: Gli austro-ungarici desistono dal riconquistare il monte Kobilek e si ritirano frettolosamente; dopo pochi minuti il sergente Capparucci dà l’ordine ai suoi uomini di cessare il fuoco…. Vicino alla sua postazione vi sono altre tre mitragliatrici….l’ 80 % delle munizioni utilizzate, le ha usate il Capparucci!....Il nostro sergente quasi svenuto viene portato nelle retrovie per essere curato… nel suo viso si legge una smorfia di dolore e nel contempo grande soddisfazione…l’agricoltore di Fabrica di Roma …..ce l’ha fatta!..... Il tenente che si era appuntato le generalità del Capparucci, fece poi la proposta alle superiori autorità, di conferire una qualche onorificenza all’eroico sergente fabrichese. La commissione militare che esaminò l’episodio eroico non esitò minimamente a conferire al Sergente Giuseppe Capparucci della 30° compagnia mitraglieri, matricola 22588, la Medaglia d’Argento al Valor Militare…..e come detto sopra, egli è stato uno dei pochi ad avere questo importante riconoscimento in vita! La MAVM gli fu riconosciuta il 13 ottobre 1918 (la guerra non era ancora terminata) dal Luogotenente Generale di Sua Maestà il Re d’Italia, con la seguente motivazione:”…ferito, non volle essere trasportato al posto di medicazione e continuò a difendere la posizione, fortemente battuta dal nemico, dando così mirabile esempio di spiccato sentimento del dovere e di fermezza. Monte Kobilek 23 agosto 1917……” 39 austriaco che non era ancora al corrente della fine delle ostilità. MAVM IN VITA - Sergente di Fanteria Regio Esercito, 30° compagnia mitraglieri Fiat, Giuseppe Capparucci. Il totale dei caduti in guerra fabrichesi furono ben 43, la maggior parte fra i 19 ed i 25 anni! Come tutti i sopravvissuti, anche il sergente Giuseppe Capparucci, finita la guerra, ritornò a Fabrica ai lavori dei campi, con la semplicità e l’onestà degli eroi che non ostentano mai le loro gesta. Continuò a fare il duro lavoro dell’agricoltore fino alla fine della sua vita; egli morì a Civita Castellana il 19 marzo 1965 all’età di 72 anni. Naturalmente era iscritto all’ associazione nazionale dei combattenti e reduci; la sua tessera d’iscrizione la teneva sempre con sè. Tessera ass. Naz. Comb. e reduci di Giuseppe Capparucci L’attuale amministrazione di Fabrica di Roma ha avuto una lodevole iniziativa circa due anni fa: ha ricordato per sempre questo suo valoroso ed esemplare cittadino, ponendo una targa con il suo nome nel piazzale di fronte al cimitero con su scritto “ LARGO GIUSEPPE CAPPARUCCI”. Ovviamente dopo circa cento anni, la maggior parte dei cittadini di Fabrica e non che leggono il nome sulla targa, non sanno il motivo per il quale è stata posta. Ho fatto questa ricostruzione storica proprio per non dimenticare uomini di grande coraggio che hanno costruito la nostra tanto (attualmente) bistrattata nazione italiana…..non siamo solo un popolo di spaghettari e di suonatori di mandolini! Documento ufficiale di attestazione MAVM al sergente Giuseppe Capparucci datato 05 luglio 1919 e completo della motivazione. Bisogna altresì ricordare che Fabrica di Roma ebbe ben tre dei suoi cittadini in armi (due ufficiali ed un sottufficiale) decorati di MAVM durante la 1° Guerra Mondiale; essi sono stati: MAVM ALLA MEMORIA - Tenente di Vascello Regia Marina, Vladimiro Cencelli, aviatore pilota da caccia, caduto sui cieli di Venezia. MAVM ALLA MEMORIA - Tenente degli Arditi Regio Esercito, Lorenzo Censi, caduto tre ore dopo finita la guerra, per mano di un Largo Giuseppe Capparucci Nota 1) e’ necessario sapere che a Fabrica di Roma hanno vissuto più o meno negli stessi anni, ben tre persone il cui nome e cognome corrisponde a Giuseppe Capparucci; come tutti sanno, nelle piccole comunità, le persone vengono individuate con il proprio soprannome che è normalmente dedicato alla persona oppure alla famiglia, spesso tenendo presente le caratteristiche fisiche o psico-somatiche dell’individuo da identificare. Ebbene il nostro Giuseppe Capparucci veniva chiamato dai suoi concittadini, con il soprannome di “Bullicò”. 40 Campo de’ fiori Trovata nell’agosto del 2011 lungo la via Flaminia, nessuno l’ha mai cercata o reclamata. Ha circa 6 anni, è taglia medio/grande (35 40kg). Vaccinata, sterilizzata, microchippata. Ha un carattere molto socievole e convive tran quillamente con altri suoi simili sia maschi che Cercano femmine. Tende ad essere dominante con altre urgentemente femmine dominanti. Sta sia in casa che in giar adozione o stallo! dino, però quando resta da sola è preferibile met Sono due gattini terla in casa perchè per seguire le persone è stupendi e in ottima capace di scavalcare qualsiasi tipo di recinzione. salute. Civita Castellana Adora l’essere umano e le piace essere coccolata. 3387357799 3496744121 Nerina è stata abban donata nelle campa gne fabrichesi. Ha trovato ospitalità e stallo presso una vo lontaria. E’ stata steri lizzata da noi, ma CERCA CASA. Avrà circa 1 anno 1/2. E’ di taglia medio/piccola ed è buonissima. Non la mandiamo al canile! 3335375465 DA ADOTTARE!!!! Sono due maschietti hanno tre mesi. Sono di razza meticcio di futura taglia media. Sverminati, spulciati. Vaccini da fare. Luca Fabrica di Roma cell. 3397766879 Questa Yorkina di circa 1 anno 1/2 ha una triste storia... La sua padrona se ne andata in cielo e lei è rimasta sola. L’ha ospitata una si gnora che ha già altri cani e da quando ce l’ha non è andata in calore, quindi si presume che sia sterilizzata. Ma la signora ospitante non ce la fa a tenerla. E’ in adozione. FABRICA DI ROMA (VT) Lo sapete, uno yorkino Lazio: Sono 4 cuccioli bellissimi, in perfetta sa è di taglia piccola che lute, nati il 21/04/2014, pronti a partire per la va bene anche in ap loro casa definitiva, adottati da qualcuno che si la partamento. scia intenerire da questi futuri cagnoni: si, sono di Fateci un pensiero. futura taglia medio/grande, ideale per chi ha un Grazie. giardino e li potrà far scorrazzare: 2 maschi e 2 3335375465 femmine! Tel. 3899471030 Campo de’ fiori LATTE VACCINO (di mucca): 41 ATTENZIONE PERICOLO! Il latte-sotto tutte le sue forme- occupa un posto centrale nella nostra alimentazione. Eppure, i suoi benefici sono contestati e contestabili. I l latte è un alimento completo: acqua, protidi, glucidi, lipidi, minerali e vitamine. Non è una bevanda. Anche se ha un’immagine positiva nella popolazione, in alcuni di Josiane ambienti vegetariani, alcuni Marchand naturopati (di cui faccio Naturopata parte) o medici (omeopati, kousminiani) mettono in dubbio da molti anni i suoi benefici sulla salute. Ma è anche un formidabile strumento nell’economia. Bevete quasi 70 litri di latte in un anno! Si sostiene che il latte sia un alimento indispensabile, che previene le malattie, che serve a consolidare una buona struttura scheletrica, che previene l’osteoporosi… Sì, il latte è il cibo “perfetto” … per il vitello, fino al suo svezzamento! Forse oggi non sarete molto felici di sapere che ciò che vi è stato detto sul latte è solo menzogna. Il latte di mucca possiede 59 ormoni attivi, -e gli ormoni AGISCONO- e una grande quantità di allergeni; - il vostro bicchiere di latte, per scremato che sia, è colmo di grassi (equivalente a tre fette di lardo) di colesterolo, di antibiotici, di batteri e virus, di sangue, e-ingrediente assai sgradevole- di pus (750 milioni di cellule di pus per 1 litro). - 3 bicchieri di latte ( presa quotidiana “consigliata”) contengono 532.323.450 batteri e 14.220.000 cellule di pus. Il latte di mucca ha quantità misurabili di erbicidi, pesticidi, diossina (200 volte più alta dei livelli di sicurezza) 52 tipi di antibiotici potenti ( forse 53 con Ls-50). Può inoltre avere tracce di ricadute radioattive che si trova nei mangimi della mucca (Stronzio-90). L’89% dei greggi di mucche da latte americane hanno il virus della Leucemia e della Tubercolosi e secondo il medico Virgil Hulse, il virus dell’immunodeficienza bovina. Le mucche “moderne” mangiano raramente erba ma consumano piuttosto soia, arachide, polpa di barbabietola, semi, manioca, e anche farine di pesce!!!!…. Il latte provoca malattie cardio-vascolari e aumenta il rischio del cancro al seno. In un interessante libro di Robert COHEN, (Milk, the deadly poison) “Latte: veleno mortale”, apprendiamo che il latte è povero di calcio, ché è una delle cause principali di allergie e altre cose come per esempio una delle cause della “morte in culla”. Le sue ricerche hanno dimostrato anche che il latte industriale provoca la perdita ossea e che è all’origine di numerose osteoporosi. Solo il latte materno umano è la formula perfetta di madre natura per i neonati. La Natura ha incluso infatti 33 milligrammi di calcio per ogni 100 grammi di latte materno umano. Ma gli adulti NON bevono latte materno umano! I medici raccomandano il consumo di calcio per l’aumento e il mantenimento della massa ossea. Ma bere latte non impedisce l’osteopo- rosi. Il latte contiene calcio, le ossa anche contengono calcio, ma per assorbire il calcio, il corpo ha bisogno di alte quantità di un altro elemento minerale: il Magnesio. Il latte e i latticini contengono piccolissime quantità di magnesio. Senza la presenza di quest’ultimo elemento, il corpo assorbe solo il 25% del calcio del latte disponibile. Senza il Magnesio, il calcio in eccesso è usato dal corpo in modo nocivo. Il corpo utilizza il calcio per costruire il cemento sulle pareti arteriose che diventano presto placche di aterosclerosi. I reni convertono il calcio in eccesso per formare calcoli che vanno a bloccare le nostre vie urinarie. Il calcio in eccesso è anche causa di artrite; il rivestimento doloroso di calcio si manifesta con la gotta. Il Magnesio, unito alla Vit. B6 (piridossina) aiuta a sciogliere i calcoli di fosfato di calcio che spesso vengono accumulati a causa di eccessi di consumo di latte e latticini, e serve a contrastare l’acidosi metabolica indotta dai sali di calcio e proteine animali. Alcune fonti di Magnesio: fagioli, verdure come il cavolo riccio e tutti gli altri cavoli, i semi e il succo di arancia. Le fonti- non da latte- di calcio sono verdure a foglie verdi, mandorle, asparagi, broccoli, cavoli, avena, fagioli, prezzemolo, semi di sesamo e tofu (formaggio di soia). L’OSTEOPOROSI L’Osteoporosi non è un problema che deve essere associato alla mancanza di consumo di calcio: l’Osteoporosi è il risultato della PERDITA DI CALCIO. Le quantità massicce di proteine del latte portano ad una perdita di 50% di calcio nelle urine! Mi spiego: se raddoppiate il vostro consumo di proteine, provocherete una perdita di 1 % all’anno nella massa scheletrica di donne in post-menopausa. Quale sarà il risultato dopo 20 anni!? Quando subentra l’osteoporosi, il livello di Calcio (secreto dalle ossa) nel sangue è elevato. Bere latte non fa altro che aumentare questi alti livelli di Calcio utilizzato dall’organismo per provocare aterosclerosi, gotta, calcoli renali… Il Calcio contenuto nelle verdure a foglie larghe e verdi è più facilmente assorbito di quello del latte. Soprattutto le proteine delle piante non portano alla perdita di calcio come è il caso con le proteine animali. La massa ossea non aumenta dopo i 35 anni. E’ un fatto biologico indiscusso dagli scienziati. Luniversità di ricercatori del Texas ha pubblicato i risultati di un esperimento che indica che il Calcio in integratore è inefficace nella prevenzione della perdita ossea. Nei primi 5 anni della menopausa vi è un tasso accelerato di perdita ossea, particolarmente nella spina dorsale. Durante quel periodo, la sostituzione di estrogeni è molto più efficace nella prevenzione della perdita veloce di densità ossea. (estrogeni della Soia consigliabili). Infatti la diminuzione del calcio nella massa scheletrica associata all’osteoporosi è causata dalla diminuzione dipendente dall’età nella secrezione di steroidi ormonali dalle ovaie. ALTRE PATOLOGIE Il latte materno fu sostituito dal latte bovino alla fine del secolo XVIII° per evitare i problemi familiari che venivano a crearsi tra le nutrici e i bambini allevati da loro. Questi ultimi si attaccavano morbosamente alla loro balie. I medici dell’epoca si accorsero anche che i bambini allevati con latte di mucca crescevano ad una velocità superiore alla normale ( niente di eccezionale nella misura in cui quel latte è adatto ai bisogni di un vitello che deve crescere da 0 a 250 kg in 2 anni!) Da lì, il mito del calcio: le ossa dei nostri antenati non rivelavano alcuna traccia di tubercolosi ed è dal momento dell’addomesticare della mucca dall’uomo (8.000 anni fa) che la tubercolosi bovina (che risale a circa 15.000 anni) si è trasformata in tubercolosi umana. Una delle manifestazioni più spettacolare della trasmissione delle malattie animali all’uomo è quella della Mucca Pazza (encefalopatia spongiforme bovina= ESB) e la sua variante umana: la malattia di Creutzfeldt-Jacob (MJC) che riesce a distruggere il midollo spinale e il cervello ( con alterazioni simili alla spugna). Questa malattia spesso fatale per il sistema nervoso centrale delle mucche tocca principalmente le mucche DA LATTE. Per capirne di più è forse interessante scoprire quali tecniche vengono utilizzate per accrescere la resa degli allevamenti intensivi che si tenta di nascondere con quella magnifica pubblicità televisiva sul tema: i prodotti del latte sono puri! Per produrre latte, la mucca deve partorire una volta all’anno. Fin dall’età di 15 mesi, il suo ciclo riproduttivo comincia. Dopo 280 giorni di gestazione, il vitello viene separato da sua madre dopo 3 giorni dalla sua nascita, privato così dell’affetto della mamma e del suo alimento naturale! Invece di essere allattato durante 6 mesi e poi essere incitato progressivamente a brucare l’erba dei prati (lasciando così un periodo di 4 mesi alla madre per riposarsi prima della gestazione successiva)! E la madre, traumatizzata da questa brusca separazione, viene immediatamente messa alla produzione con 3 mungiture la giorno. La mucca produce oggi fino a 30 litri di latte al giorno ( in Europa) e 50 litri al giorno (negli Stati Uniti), mentre ne dovrebbe produrre dai 3 ai 5 litri riservati all’alimentazione del vitello durante i suoi primi 6 mesi di vita. Tutto ciò grazie alle tecniche di manipolazione degli embrioni, agli antibiotici, corticoidi e ormoni (estrogeni) che fanno regolarmente parte dell’alimentazione degli animali d’allevamento. Prima che il periodo normale di gestazione sia trascorso, la mucca viene nuovamente inseminata. Una super ovulazione è provocata con iniezione di ormoni per estrarre così 6 embrioni per mucca in 8 settimane. Quando la produttività della mucca da latte diminuisce, viene abbattuta e trasformata in mucca da carne per i fast-food o in salame a basso prezzo, con il rischio di trasmissione all’essere umano del virus della mucca pazza. Meditate, gente, meditate....Abbiate sempre cura di Voi! 42 Campo de’ fiori NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEW L'ORDINE DEI MEDICI DELLA PROVINCIA DI VITERBO FESTEGGIA IL DOTT. CALLEA NEL 50° DI LAUREA IN MEDICINA Conferimento della targa, al Dott. Domenico Callea, per il 50° anno di Laurea in Medicina e Chirurgia nel corso dell'Assemblea annuale degli iscritti all'Ordine dei Medici e Dentisti della Provincia di Viterbo, presieduta dal Dott. Antonio Lanzetti, Presidente dell'Ordine. Sabato 14 giugno 2014, presso la sede di via Genova 48, alle ore 11. Ricordiamo che il Dott. Callea è stato ininterrottamente eletto a consigliere dell'Ordine dei Medici dal 1988 fino al 2002 (9 anni da Consigliere e gli ultimi 6 anni da Vice-Presidente). Originario di Polignano a Mare, (Bari), ma "naturalizzato" viterbese, è stato Consigliere Comunale di Viterbo per due legislature dal 1999 fino al 2008, con incarico, per un certo periodo, anche di capo-gruppo del PD. Centro Alzheimer di Civita Castellana:un’altra struttura abbandonata torna a vivere a favore dei più deboli Sono arrivati a fine maggio gli arredi per il centro diurno Alzheimer situato in località Prataroni a Civita Castellana. I locali che ospiteranno per tre giorni a settimana, dalle ore 09,30 alle ore 16,30, un numero massimo di 10 persone affette da patologia di Alzheimer residenti nei comuni del distretto VT5, sono stati arredati e forniti da ogni confort per consentire agli utenti un’ assistenza confortevole ed agli operatori sanitari un servizio efficiente. Il Centro Diurno Alzheimer prevede prioritariamente la afferenza di soggetti con patologia lieve o medio lieve o per i quali l’ insorgenza della patologia è avvenuta prematuramente, con disturbi compartimentali iniziali, in grado di giovarsi di attività di riabilitazione cognitiva per mantenere più a lungo l’ autonomia. Per l’ avvio si attende che il comune capofila del distretto sanitario Vt5 espleti le necessarie pratiche per l’affidamento del servizio. “Con il centro Alzheimer - ha dichiarato il sindaco di Civita Castellana, Gianluca Angelelli - portiamo a compimento un altro tassello fondamentale per l’assistenza dei soggetti più deboli della nostra comunità e soprattutto strappiamo ai vandali e all’abbandono un’altra struttura pubblica, nata come asilo nido per la zona industriale e oggi convertita in centro Alzheimer. Abbiamo iniziato con il sostegno ai disabili e alle loro famiglie, dapprima spostando il centro socio educativo nella casa protetta di San Giovanni, e poi realizzando proprio in quella struttura il “Dopo di noi”, una casa famiglia in cui risiedono oggi le persone disabili a cui è venuta a mancare la famiglia. L’apertura di questi due centri fa di Civita Castellana una città più solidale e più attenta ai bisogni delle fasce più deboli. Ma soprattutto ha rimesso a disposizione dei cittadini due strutture che giacevano chiuse e preda dei vandali e che invece oggi sono un patrimonio vivo della nostra città. Su questa strada vogliamo continuare con l’attivazione di altre strutture come la casa famiglia per persone con disagio psichico;una struttura residenziale per anziani; forme alternative di istituzionalizzazione dei minori; sportelli operativi per le famiglie per la presa in carico dei loro bisogni/problemi. I contributi nei più diversi ambiti dei servizi sociali sono stati davvero molti in questi cinque anni e ci impegneremo ancora nel mantenimento dei servizi già attivi: assistenza domiciliare, pasti a domicilio, organizzazione soggiorni per anziani e minori ecc., mentre andremo a completare la rete dei servizi residenziali e semi-residenziali, e i servizi e gli interventi di inclusione sociale”. CHIUSURA DELL’ANNO PER LA JUDO FIJLKAM DI FABRICA DI ROMA E’ stata una bella festa, piena di significati sportivi, sociali e di gruppo,la cerimonia di consegna delle cinture di fine anno della palestra Yama Bushi a Fabrica di Roma. A presenziare al saggio il M° Domenico Petti cintura. b/r VI Dan, direttore tecnico del sodalizio fabrichese , delegato provinciale sett. Judo della FIJLKAM e motore trainante di questo sport nel viterbese. E d anche una parte degli allievi adulti, lo staff dirigenziale della Presidente Giuliana Monfeli ed il pubblico dei genitori dei giovani aspiranti futuri judoka. Il pomeriggio è trascorso con un sintetico riassunto con esibizione di tutti i giovani sul tatami, che hanno messo in pratica le tecniche apprese durante i tanti mesi di allenamento nella ormai storica palestra di Viale degli Eroi. Tutto si è concluso con un generoso rinfresco , ma solo per gli invitati e gli atleti junior,subito dopo è iniziata la bisettimanale lezione per un nutrito gruppo di atleti, aspiranti e persone comuni, che hanno aderito alla proposta del corso di autodifesa che il M° Petti svolge ogni anno. e che anche questa volta ha ottenuto molte adesioni e consensi. Dalla stessa palestra giunge una nota dove si sottolineano i tre primi posti nella terza fase del Gran Premio Giovanissimi con Ludovico Nanni,Gabriele Morbidelli e Daniele Zallocco. Gare vinte con stupefacente maestria e tutte per ippon. Ed ancora successi nel XIII Trofeo Monterotondo con la promessa Roberto Angeletti, uno juniores dal futuro assai interessante che si è classificato primo, vincendo tutti i combattimenti del suo peso ( 90 Kg.) tranne uno, per ippon. L’altra speranza della Yama Bushi Emiliano Di Niccola, pur mostrando buona preparazione e sensibili miglioramenti, non è riuscito a salire sul podio. Prossima gara,addirittura a Catania, dove Roberto Angeletti andrà a consolidare la sua acquisita fama di atleta giovane e vincente. Campo de’ fiori 43 NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEW 34° FESTA SOCIALE DELLA SEZIONE AVIS DI GALLESE Domenica 15 Giugno si è svolta la 34° festa sociale della sezione AVIS di Gallese, durante quale è stata colta l’occasione per intitolare la medesima sezione al donatore scomparso Moreno Ranfone. La cerimonia si è svolta alla presenza delle autorità civili e militari e sono state davvero numerose le consorelle Avis che hanno preso parte alla manifestazione, densa di commozione. Il presidente Remo Carotenuto ha voluto ringraziare sentitamente tutti i membri del consiglio direttivo per l’operato svolto durante tutto il corso dell’anno ed in modo particolare la signora Sofia Vecchi, per aver progettato la targa in onore di Moreno, una persona davvero straordinaria, venuta a mancare troppo presto. Un grazie sicero è stato rivolto anche ad Emanuele Odoardi, l’artista che ha materialmente realizzato l’opera. Visita graditissima ed inattesa è stata quella del Presidente provinciale AVIS, Diego Biffaroni, che ringraziamo sentitamente per il supporto che sempre ci assicura. Durante la cerimonia sono state, inoltre, consegnate onorificenze ai donatori meritevoli della locale sezione, ed una E.B targa ricordo alla famiglia Ranfone. IL PAPA, LA PAPESSA, GLI ARCANI. CONCLUSA CON SUCCESSO LA MOSTRA ALLA SALA ALMADIANI DI VITERBO Si è conclusa domenica 15 giugno la mostra Il Papa, la Papessa, gli Arcani alla Sala Almadiani. L'iniziativa, promossa dall’Associazione Culturale Magazzini della Lupa, patrocinata dal Comune di Viterbo, si è chiusa alla presenza dell’assessore Antonio Delli Iaconi, con un ultimo incontro che ha visto Maria Castronovo, studiosa e appassionata di filosofia esoterica ed ermetica e dei linguaggi simbolici, accompagnare tutti i presenti fra i suggestivi tarocchi, ovvero le opere degli artisti partecipanti alla mostra che hanno reinterpretato le misterise figure degli Arcani Maggiori. A esporre le opere sono stati Omero Angerame, Toni Bellucci, Mario Boldrini, Enrica Capone, Tonina Cecchetti, Maria Cristina Crespo, Giacomo Falcinelli, Carla Francucci, Maty Galafate, Mariella Gentile, Petra de Goede, Leena Knuuttila, Ambra Loreti, Lughia, Mirna Manni, Anna Massinissa, Massimo Melloni, Simona Poncia, Caterina Prato, Patrizia Presutti, Marilena Scavizzi, Anna Uncini e Marijcke Van der Maden. Artisti del luogo, ma anche provenienti da più parti d’Italia, hanno portato in questa esposizione una personale e suggestiva visione dei Tarocchi, ognuno con uno stile proprio e riconoscibile e con una poetica del tutto personale, profondamente sensibile alla cultura e al momento storico attraversato. Un evento che ha visto la partecipazione straordinaria del maestro Alessandro Kokocinscki con la sua installazione “Il cielo celato”. Nonostante il maltempo, quella del finissage è stata una serata unica, dall’atmosfera straordinaria, amichevole e coinvolgente. Degna chiusura di una mostra che ha suscitato tanta curiosità, ottenuto consensi e nell’arco delle due settimane di apertura ha riscosso un notevole successo di pubblico. La mostra “Il Papa, La Papessa, gli Arcani”, che ha avuto il suo esordio nella città di Viterbo, continuerà a proporsi in altre città d’Italia, condivisa come progetto da altre associazioni e dagli artisti partecipanti, convinti della necessità di promuovere la conoscenza e la diffusione dell’arte, sempre con uno spirito che travalica l’ambito locale, che possa far avvicinare appassionati e non, alla cultura e all’arte contemporanea, portando sempre nuovi stimoli e occasioni di incontro. L'addetto stampa - Cristina Pallotta L’ARVALIA NUOTO DI NEPI ALLE FINALI NAZIOANLI ACLI Importanti successi alle finali nazionali ACLI per la ARVALIA nuoto di Nepi. Joshua Bongarzone ha meritatamente vinto la finale dei 25 mt dorso ed e salito sul podio al terzo posto nei 25 mt stile .Sullo stesso gradino, poco dopo è salita anche Monemi Arman, sigillando la brillante prova dei giovani atleti della stessa società. Ribadito quindi il risultato tecnico complessivo ottenuto nel trofeo LARUS, nel quale la società ha ottenuto il terzo posto nella classifica generale. Vanno citati i nuotatori Carlotta Principi, Chiara De Stefani, Alessandra Principi,Flavia Rossi, Ilaria Pacifici e Vittorio Totonelli che hanno permesso di conseguire questa brillante affermazione. Ulteriore conferma della bontà del lavoro del tecnico del responsabile di settore Adriano Pacifici viene dal Meeting Saracino dove l’agonista Jacopo Bongarzone si è classificato due volte primo. Ed anche al circuito ACLI dove si è confermato il terzo posto per la stessa società, con Jushua Bongarzone e Lorenzo Scarpato che sono arrivati alla finale del circuito. Ottimi risultati quindi, che lasciano intravedere un roseo futuro per questi giovani nuotatori. Campo de’ fiori 44 WS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS N Passaggio di grado per i nuovi judoka nel Dojo civitonico Al termine di un bellissimo anno scolastico e sportivo vissuto insieme all’interno della stupenda cornice dell’Istituto paritario Suore francescane di Civita Castellana, tutti i piccoli judoka iscritti al “Progetto Sport a Scuola Fijlkam” nello stesso, si sono presentati agli esami finali per il passaggio di grado da cintura bianca a gialla (da VI a V kyu). Con l’intero programma d’esame e tutto lo studio di un anno sul judo, la storia, le tecniche e gli elementi base con nomi giapponesi, il Maestro tecnico federale Fijlkam V DAN Pistola Giuseppe, li ha esaminati uno per uno con l’ausilio delle cinture nere del Dojo. Brillanti e studiosi, tutti promossi con tanto di lancio in aria della vecchia cintura bianca. Le sessioni d’esame continueranno nei prossimi giorni per l’avanzamento dei gradi superiori, per l’acquisizione delle cinture arancio, verdi e blu all’interno della palestra dell’istituto Midossi in via Francesco Petrarca a Civita Castellana, sede sportiva della ASD YAMA ARASHI GP. Il Maestro ha ringraziato di cuore tutti i genitori e i bambini che hanno creduto in lui e si sono affidati alla sua esperienza marziale professionale. Giugno è il mese di lezioni, esami e tanta soddisfazione per il Maestro federale che porta avanti da anni una passione marziale senza eguali, nel suo dojo Maila Pistola civitonico.In bocca al lupo a tutti i prossimi judoka candidati agli esami! PIRANDELLO AL PALARTE DI FABRICA DI ROMA Sabato 7 giugno è andata in scena, presso il teatro Palarte di Fabrica di Roma, la “prima” teatrale del dramma incompiuto di Luigi Pirandello “I giganti della montagna”. A metterlo in scena i ragazzi fabrichesi della Compagnia della Contessa diretti dall’apprezzatissimo regista Sergio Urbani. La pièce narra la vicenda di un gruppo di disadattati che trovano rifugio in una villa chiamata La Scalogna e incontrano una compagnia di attori in procinto di mettere in piedi la rappresentazione di un pezzo teatrale, La favola del figlio cambiato dello stesso Pirandello. Viene quindi richiamato il principio di teatro nel teatro usato da Pirandello in pezzi come Sei personaggi in cerca d’autore. E’ stato un grande successo che ha richiamato nello splendido scenario del “Palarte” il pubblico delle grandi occasioni. Gl interpreti del dramma, molti alla loro prima esperienza teatrale, sono stati : Benedetta Ferrelli, Miraldo Luparini, Armando Marchesini, Mauro Anselmi, Davide Mercuri, Veronica Venturi, Giuseppe Parisi, Alessandra Quadrozzi, Alice Bobini, Caterina Francola, Tina Squillace, Laura Ianniccheri, Martina Todini, Pina Graziani, Stefania Nelli, Lucia Paolini e Franca Marcelli. Le coreografie sono state di Simone Urbani e i costumi di Maria Livia Nicotra. La regia di Sergio Urbani. Ermanno Todini I ragazzi del Pilastro di tanti anni fa, Don Angelo Massi ha presentato il suo libro a Palazzo dei Priori I 60 anni di servizio pastorale, la parrocchia del Sacro Cuore, i vescovi, i parroci, i chierichetti, il catechismo, la Gioventù Italiana e la Gioventù femminile di Azione Cattolica, le prime comunioni e le prime cresime, lo sport, ma anche testimonianze, tanti ricordi, e soprattutto l’oratorio. Tutto questo e molto altro nel libro di Don Angelo Massi presentato ieri pomeriggio a Palazzo dei Priori, alla presenza del sindaco Leonardo Michelini, del vescovo Lino Fumagalli, don Flavio Valeri, don Alfredo Cento e Don Ignazio Martelletto. Un libro che si apre con i versi dell’amato concittadino viterbese e sindaco di Roma Luigi Petroselli, compagno di scuola in Seminario dello stesso Don Angelo. “Con questo libro – ha spiegato l’autore – ho voluto fissare il ricordo di avvenimenti passati, che hanno avuto come protagonisti i ragazzi e le ragazze del Pilastro, negli anni 1953 – 1970, alcuni dei quali già in Paradiso, altri sono genitori e nonni, educatori di altri ragazzi. Lavoratori, professionisti, alcuni rivestono incarichi molto importanti nella vita sociale della nostra città. Con questa mia opera ho voluto anche mantenere una promessa fatta a molti amici, per celebrare il 60° anniversario della fondazione della parrocchia del Sacro Cuore al Pilastro e il 60° del mio sacerdozio. La copertina del volume – ha aggiunto Don Angelo - intende richiamare il contenuto di questa mia opera. Sullo sfondo i ragazzi, in primo piano la chiesa e il pallone, simboli della sezione religiosa e di quella ricreativa. La chiesa è quella ideata dall’architetto Rodolfo Salcini nel 1954, per incarico del vescovo Adelchi Albanesi. È il disegno che gli abitanti del Pilastro avevano in mente al tempo del mio servizio parrocchiale”. Don Angelo, prima di chiudere il suo intervento, ha inoltre ringraziato i suoi successori, Don Enzo e Don Flavio, attuale parroco della chiesa del Sacro Cuore e ricordato il dottor Mario Prosperoni, di cui ha recentemente celebrato il funerale. Sul ruolo dell’oratorio in quegli anni si è soffermato anche il sindaco Michelini. “L’oratorio era il nostro riferimento – ha ricordato il primo cittadino -: ha creato dei legami forti, una saldatura tra tanti giovani. Molte delle amicizie sono nate proprio in quegli anni. Si giocava, si socializzava. Era il nostro centro. La contaminazione tra le diverse generazioni che frequentavano l’oratorio ha permesso un trasferimento positivo di valori, insegnamenti e consigli. In quegli anni si condividevano momenti importanti, sia nel bene che nel male. Si sentiva forte il senso della comunità e della condivisione. Ed è prorio su questo concetto di comunità che vogliamo lavorare, insieme alle parrocchie”. Presenti all’evento in Sala Regia anche gli assessori Fersini e Delli Iaconi, i consiglieri Insogna, Scorsi e Troili. Tra il pubblico anche Giancarlo Gabbianelli, sindaco di Viterbo dal 1999 al 2008. L’addetto stampa - Cristina Pallotta Campo de’ fiori 45 WS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS NEWS N FEDRICO BORDINI, NUOVA PROMESSA DEL NUOTO BOLSENESE Federico Bordini, giovanissimo nuotatore bolsenese (è della classe 2001) si è di recente particolarmente distinto nei campionati regionali umbri. Nella stupenda piscina di Bastia Umbra, ha superato, dopo un serrato testa a testa, il quotato narratore Tifernate Samuele Rubichini, nella finale dei 50 rana. Per il ragazzo di Bolsena si aprono ora grandi traguardi perché primeggiare a fronte di giovani del perugino e del ternano non è davvero facile. Un plauso anche ai suoi allenatori di Grotte di Casto e di Orvieto (il ragazzo è affiliato alla U. Isp. di Orvieto) per aver formato, in tempi abbastanza ristretti, un “talentino” che presto potrebbe anche farsi valere a livello interregionale. Secondiano Zeroli. “BALLANDO CON GEGGIA” saggio di fine anno Ho passato veramente un bel pomeriggio domenica 8 giugno presso il Dancing “Tanghero” di Fabrica di Roma, dove si è svolto il saggio di fine anno del 1° corso della scuola di ballo “Ballando con Geggia”. Il corso, diretto dalla maestra Gloria Camponi, era riservato a bambine e ragazze dai 4 ai 14 anni, ed ha visto queste ultime cimentarsi in balletti e coreografie tratte da alcuni dei più famosi film d’animazione di Walt Disney, come “Pirati dei Caraibi” (splendide le bambine nel loro costume piratesco), “La bella e la bestia”, la “Sirenetta” e “Mary Poppins” (anche qui con tanto di costume e bombetta in testa sulle note di “Basta un poco di zucchero”, che riempivano la sala e chi mi hanno fatto tornare indietro di parecchi anni con i ricordi), ma anche da alcuni dei più famosi film musicali come “Grease” e “The blues brothers”. Naturalmente tifo da stadio, foto, filmati ed applausi a non finire per tutte le bambine e ragazze che si sono cimentate in queste coreografie da parte del tantissimo pubblico presente che, come sempre in questi casi, vedeva in prima fila genitori, nonni, nonne, fratelli, sorelle e parenti vari. Come succede di solito a Fabrica di Roma in queste manifestazioni, era presente una massiccia rappresentanza dell’amministrazione comunale, con in testa il sindaco Mario Scarnati (per l’occasione nella doppia veste di sindaco e di nonno), coadiuvato dal vicesindaco Giorgio Cimarra e da alcuni assessori comunali. Credo che ai cittadini fabrichesi faccia molto piacere che l’amministrazione comunale sia molto sensibile a questo tipo di manifestazioni, presenziandovi massicciamente, dimostrando così la propria vicinanza ed il proprio sostegno alle varie associazioni presenti nel comune. Ma tornando al saggio, devo dire che il balletto che mi ha più commosso è stato quello che di fatto ha chiuso la performance delle bambine e che ha visto quest’ultime danzare sulle note del maestro Nicola Piovai, tratte dal film di Roberto Benigni “La vita è bella”, vincitore del Premio Oscar. Dopo il saggio delle bambine, la manifestazione è proseguita con il saggio degli adulti, che si sono cimentati in alcuni classici della musica folkloristica e da ballo. Dunque un pomeriggio molto gradevole (a prte il caldo all’interno del locale), per tutti coloro che come il sottoscritto, hanno assistito alla manifestazione. Un bravo a tutte le bambine e ragazze della scuola, e a tutti gli adulti che hanno ballato, una menzione particolare per la maestra Gloria Camponi per le coreografie portate in scena ed un abbraccio affettuoso a Geggia, con l’augurio di fare sempre meglio, anche se so che lei, oltre ad essere brava, è una di quelle persone che davanti alle difficoltà non si tira mai indietro. Complimenti vivissimi. Sergio Piano Foto Studio Fotografico Biagiola Giorgio PEPERINO IN FIORE, PIENO DI TURISTI A VITORCHIANO I ringraziamenti del Comune per una manifestazione di successo Grande successo a Vitorchiano nello scorso fine settimana per la manifestazione “Peperino in fiore“, grazie alla quale il borgo medioevale si è riempito di turisti, profumi e colori. L’amministrazione comunale di Vitorchiano guidata dal sindaco Nicola Olivieri ringrazia tutti gli espositori che hanno partecipato all’evento, gli esercenti, le associazioni e i cittadini di Vitorchiano per aver reso possibile un evento fondamentale per la valorizzazione del paese e delle sue peculiarità. La manifestazione ha avuto il patrocinio di Comune di Vitorchiano, Pro Loco di Vitorchiano, Provincia di Viterbo, Regione Lazio - Agenzia Regionale del Turismo e Fondazione Carivit ed è stata organizzata in collaborazione con Coldiretti. Campo de’ fiori 46 LE PROPOSTE EDITORIALI DELLE COLLANE DI CAMPO DE’ FIORI “LA PORTA DEL FUTURO” Così si chiude la trilogia di Massimo Marsicola Q uesto libro contiene idee innovative, di svolta. Sono tenuti a conoscerle tutti coloro che hanno a cuore il futuro e che vorranno dare il loro contributo all’edificazione di una nuova civiltà. Si tratta di una filosofia che dopo aver interpretato la realtà nella quale viviamo, indica la strada universale da percorrere per uscire da ogni tipo di crisi. Vostro a soli 5,00 - Info e prenotazioni 0761.513117 - [email protected] IDENTITA’ E VALORE IL SECONDO TASSELLO DELLA TRILOGIA DEL PROF. MARSICOLA Perché si nientifica? Perché si sminuisce? Perché si tende sempre a sottovalutare quello che l’altro pensa, dice o fa? Perché vogliamo apparire più intelligenti, più ricchi, più importanti ed influenti degli altri? Prima risposta: “perché nonostante gli sforzi che ciascuno fa, non approda che difficilmente a un’idea dell’intero”. Stabilire le motivazioni di questi comportamenti che, peraltro, sono assai diffusi, almeno nel nostro Paese, è certamente propedeutico al discorso che ho voluto affrontare e svolgere, ma è anche decisivo per aiutare tutti e ciascuno a fare il punto della situazione. La prima cosa che mi viene da rispondere a tutte le domande che sopra ho posto è la seguente: si vuole apparire quel che non si è perché si teme comunque di essere inadeguati.... SOLO 1 Un dialogo filosofico-politico sulla crisi, che può anche essere rappresentato a teatro (commedia in atto unico). Il primo di una serie di discorsi volti a dare un nuovo impulso al dibattito culturale nel nostro Paese, giusto viatico per una ripresa in ogni campo e settore produttivo.Utile per chi avesse a cuore un reale rinnovamento della Politica e delle Istituzioni. OMAGGIO Il bullismo. Come riconoscerlo e combatterlo è un libro unico nel suo genere. Un manuale guida per cercare di arginare questo male dilagante! E’ possibile averne una copia acquistandolo nelle librerie della zona, nelle edicole o presso la nostra redazione. Potete anche ordinarlo versando l’importo di 10.00, sul c/c postale n. 42315580, intestato ad Associazione Accademia Internazionale d’Italia. E’ un’occasione da non perdere, soprattutto per gli insegnanti, che possono inserirlo nel P.O.F. d’Istituto e nella programmazione educativa annuale del docente, ma anche per i genitori e per tutti gli educatori sociali. Campo de’ fiori Roma fine 1800. Una veduta della Chiesa dei Cappuccini da Piazza Barberini. In fondo si può notare la Chiesa di Sant’Isidoro ed il Casino dell’Aurora di Villa Ludovisi. Campo de’ fiori 47 Roma com’era Campo de’ fiori 48 La funzione logica della ‘negazione’ C’ è prima il nulla, poi la negazione, o c’è prima la negazione poi il nulla? La negazione è segnalazione del ‘non-essere’. Ma poiché è del Prof. segnalazione del non esMassimo sere-ancora di qualcosa, Marsicola di una determinazione, essa non prende la sua origine dal nulla, che è introvabile, ma dall’essere che, per lo più, rimane nascosto rispetto alla determinazione. Secondo quella che abbiamo definito “la legge della costanza dell’essere”. In altre parole: il nulla non esiste; né può essere originario alla negazione. C’è soltanto l’essere, il quale non potendo venire alla luce nella sua interezza presso la parte, presso la determinazione, origina il suo contrario, affinché, con un discorso ulteriore, si possa guadagnare altro terreno rispetto al nulla che incombe sull’essere. Il ‘non’, espressione della negazione, in realtà è funzionale all’essere nella sua determinazione che si afferma identitariamente rispetto a ciò che di diverso e di altro si potrebbe affermare. Il ‘non’ serve a certificare, alla fine, l’identità di un essere precedentemente manifesto. Questo tavolo “non è” una sedia. Il ‘non’ riferito al tavolo, serve a identificare meglio l’oggetto ‘sedia’. Se volessi richiamare ‘la realtà del nulla’ attraverso un’equazione matematica, potrei esprimermi così: N (Nulla)= (Aleph n – Aleph m –…) - (Aleph 3 – Aleph 2- …) significando con ciò che il nulla può essere trovato se, e solo se, posso compiere una operazione di sottrazione che va dall’Infinito assoluto all’Infinto potenziale, togliendo, via via, tutti i contenuti di quest’ultimo. Oltre il quale però, dovendo continuare l’operazione, rimarrei sempre io con la mia coscienza, che sebbene modesta, è pur sempre qual-cosa. In altri termini, per trovare ‘il nulla’ dovrei adoperarmi per attuare un progressivo svuotamento dell’essere. Ciò però significa che l’essere, dal punto di vista logico e dal punto di vista cronologico è originario al nulla. Prima c’è l’essere. Come insegna, del resto, la filosofia. Ma ‘il nulla’ viene davvero dopo? Affermare questo sarebbe improprio. Giacchè del nulla non si può avere esperienza se non nella coscienza, come vuoto di giudizio, d’intenzione, di verità. Nessuno può fare esperienza del ‘nulla’ nel mondo. In luogo del nulla c’è il ‘non’. Il ‘non’ interviene non per negare l’essere – che non potrebbe esser negato – ma per negare una qualche sua proprietà o attributo in funzione dell’affermazione di un’altra. Ecco perché Hegel ha chiamato ‘negazione determinata’ ciò che si oppone. Trattasi di opposizione dia- lettica, posta nello stesso ambito dell’essere, dall’essere stesso. Opposizione il cui scopo è funzionale alla manifestazione della verità dell’essere. Del resto, la logica stessa, stringente fino al paradosso, limite imposto dal linguaggio e che è bene non oltrepassare, insegna che ‘fuori dell’essere non vi è il nulla’, perché fuori dell’essere non vi è altro-i che sia. E’ la prima legge dell’essere. Fuori dell’essere non è possibile dire di una cosa ‘che è’. Fosse pure il nulla. perciò, se il nulla fosse, sarebbe sempre, comunque, all’interno dell’essere. Lascio l’indirizzo del mio blog: www.massimomarsicola.wordpress.com Campo de’ fiori 49 Una “Fabbrica” di ricordi Personaggi, storie ed immagini di Fabrica di Roma I Fabrica, terra mia! l giorno 14 Maggio u.s., è stata organizzata una gran festa per Mario Giusti, tornato in patria dal lontano 1957, anno in cui emigrò insieme alla sua famiglia in Brasile. Ad di Sandro accompagnarlo la moglie Anselmi Silvia. È stato Mons. Silvano Francola, all’epoca giovane parroco di Fabrica di Roma che ebbe l’onore di benedire alla partenza le famiglie degli emigranti, a preparare il tutto. Nel capiente salone parrocchiale del Duomo di Fabrica, concesso gentilmente per l’occasione dal parrocco Don Chicco (al secolo Tersilio Paoletti), si sono ritrovati commossi tutti gli amici di quegli anni, che non finivano più di ricordare e di ricordare. Rivivevano allora vecchie guerre di quartiere, dove Mario aveva mostrato il proprio coraggio, famiglie vicine di casa delle quali ormai non si sapeva quasi più nulla, la ragazzina sognata, le processioni, la banda del paese… tutto questo era cinquantasette anni fa! A risvegliare quei ricordi sopiti e sbiaditi dalla vita che corre, è stata proprio questa rivista, scoperta quasi per caso in internet. Mario ci ha raccontato che si è appassionato a Campo de’ fiori fin dal primo numero, che ne ha ricavato le stampe dal sito e le ha regalate a tutti i parenti e gli amici che vivono a San Paolo. Ogni uscita della rivista lo faceva tornare con la mente alla sua Fabrica lontana, tanto lontana e, anno dopo anno, pagina dopo pagina, ha maturato l’idea di tornare. È stata la sua famiglia a regalargli questo breve ma intenso viaggio di ritorno nei luoghi amati della sua infanzia. La moglie gentilissima, anche lei di origini italiane, ma ormai brasiliana da tre generazioni, in un italiano ostentato, imparato dal marito, mi ha rimproverato scherzosamente dicen- FAMIGLIA GIUSTI - MAGGIO 1957. A BORDO DELLA NAVE "ANNA COSTA". DA SX: ANNA, PAPÀ, MAMMA (MARIA SALVATORI), RITA E MARIO. domi: “Tutta colpa sua se siamo tornati!”, ma esprimeva solo gioia vera e gratitudine. Mario mi ha salutato alla fine con un lungo abbraccio e mi ha ricordato anche lui che, se non fosse stato per Campo de’ fiori, non sarebbe più tornato! I nostri occhi lucidi si sono incontrati per lasciarsi, con la speranza di rivedersi ancora… Questa è l’ultima e-mail che Mario mi ha inviato appena tornato a San paolo: ARO SIGNOR ANSELMI, BUONA SERA. SPERO CHE LEI , LA FAMIGLIA E, TUTTI DELLA REDAZIONE VI TROVIATE IN OTTIMA SALUTE. PER PRIMO, LA RINGRAZIO PER LA VOSTRA VISITA FATTA A ME E MIA MOGLIE E, RINGRAZIO ANCHE LA SIGNORINA ERMELINDA PER LO SFORZO CHE HA DOVUTO FARE PER INTERVISTARE SILVIA. NON HO C Fabrica di Roma - salone parrocchiale. 14 Maggio 2014. I vecchi amici di Mario riuniti per festeggiarlo. AVUTO TEMPO SUFFICIENTE PER POTER CHIARIRE CON LEI VARIE COSE DI FABRICA E DI NOI DA RAGAZZINI. FORSE L´ANNO PROSSIMO SE DIO VUOLE VERRÓ CON PIÚ TEMPO. IN QUESTI GIORNI DEVO SOSTITUIRE IL MIO CPU, PER IL MOTIVO CHE ESSENDO MEZZO VECCHIO, LA MICROSOFT NON MI ATTUALIZZA IL SOFTWARE, APPENA TUTTO IN ORDINE LE INVIO LE FOTO SCATTATE LÍ TUTTI RIUNITI E, IN PIÚ, TRE FOTO SCANNERIZZATE FATTE ALL´EPOCA ANNI 50/60. SE PER CASO LEI INCONTRA A FABRICA QUALCUNO CHE ERA PRESENTE QUELLA SERA, PER FAVORE ME LO SALUTA DA PARTE MIA. GRAZIE INFINITE PER TUTTO CIO’ CHE STATE FACENDO PER LA COMUNITÁ DEI NOSTRI TEMPI. TANTI CARI SALUTI A LEI, FAMIGLIA E TUTTI IN REDAZIONE. MARIO GIUSTI Da sx: Sandro Anselmi, Mons. Silvano Francola, Silvia e Mario Giusti. Campo de’ fiori 50 PADRE GIACINTO BRACCI DA VIGNANELLO. La sua tomba è un luogo di pellegrinaggi e preghiere L a scia di fedeli che ha seguito Padre Giacinto Bracci durante la sua vita è davvero lunga. Ma, ancora a distanza di anni dalla sua scomparsa, sono molte le persone che si affidano a lui, in cerca di grazie e favori. Bellegra è un luogo ormai di pellegrinaggio. La sua tomba è sempre piena di lumi e fiori e ogni giorno si celebrano sante messe su richiesta dei pellegrini e dei fedeli. Sono davvero molte le testimonianze che nel corso degi anni sono state raccolte e che si continua tuttora a raccogliere, per dimostrare la santità di questo uomo di Chiesa, umile e dedito alla preghiera, al servizio di Dio per tutta la sua vita e di quanti gli hanno chiesto aiuto. Padre Giacinto è in attesa di essere canonizzato e riconosciuto ufficialmente Santo, e da Vignanello, suo paese di origine, a Bellegra ci si sta muovendo per far sì che ciò avvenga il prima possibile. E’ la fede che manda avnti tutto, la fede in cui credeva profondamente Padre Giacinto e che è riuscito a trasmettere in quanti lo hanno incontrato, ma anche in coloro che semplicemente lo pregano con sincerità. Ecco alcune testimonianze che ci raccontano di cosa succeda in questo luogo di culto. I fedeli di Padre Giacinto sono credenti e assidui frequentatori della Chiesa. Antonio M. (all. T 2): “Molta gente continua ad andare a Bellegra in pellegrinaggio sulla sua tomba ogni 17 del mese. E quelli che di questi conosco sono buoni cristiani, non dicono parolacce, non danno scandalo, frequentano quasi giornalmente la Chiesa, vivono degnissimamente in famiglia e fedeli all’insegnamento della Chiesa, anche se qualche devota, per ignoranza delle leggi canoniche, ha fatto stampare qualche preghiera in onore di P. Giacinto, sbagliando ma in buona fede e con retta intenzione perché non ha consultato l’autorità religiosa”. Fra C. I. (all. T 1): “So che dal paese mio, Subiaco, ogni 17 del mese vanno col pullman a far celebrare la messa e a pregare sulla tomba di Padre Giacinto a Monte Calvario. So che vanno anche da Bellegra. Una volta, dopo la morte di Padre Giacinto, io stavo al convento di Bellegra e vennero degli uomini con degli animali da soma ca- richi di granturco e patate e dissero che quella era la questua fatta da Padre Giacinto a san Vito e Pesoniano. Questo è certo perché io ho scaricato i muli insieme al portinaio. Tutto ciò io sottoscrivo in piena fede e sotto giuramento”. E.B Nel cuore Maria Allegrini ved. Marinozzi Carbognano 15/12/1921 Civita Castellana 12/05/2014 Mamma mia, te ne sei andata da poco e già mi manchi tantissimo. Mi manca la tua voce che mi chiama, i tuoi consigli, i proverbi, le filastrocche e tutte le storie che raccontavi, mi mancano le chiacchiere che ci facevamo, il tuo profumo di pulito, la mano che stringevo e la guancia che accarezzavo la sera prima di lasciarti. Grazie per tutto quello che mi hai insegnato ed ancora grazie ai due miei angeli custodi che mi hanno aiutato ad accompagnarti dolcemente verso la fine dei tuoi giorni; sono stati impagabili. Grazie di tutto. Tua figlia Erminia Pugliesi in Benvenuti n. 23.1.1929 – m. 6.5.2014 Il marito Giuseppe la ricorda con tanto affetto per i lunghi e meravigliosi 71 anni che vissero serenamente insieme. Campo de’ fiori 51 LA REDAZIONE DI CAMPO DE FIORI SI ASSOCIA A TUTTI GLI AUGURI!!! Tanti auguri ad Alessandro che il 7 Luglio compie Tanti auguri ad il suo primo anno, dalla Anna Maria e Marcello che il 14 Giugno sorellina Asia e dal hanno festeggiato i loro 50 anni di cuginetto Filippo che ne matrimonio, da tutti… compie 6. Auguri dalle mamme, dai papà, dai Alla piccola Ginevra nonni, dalle nonne dagli zii che il 20 Luglio festeggia i suoi 2 anni la mamma, il papà, i nonni e gli zii tutti, con tanto affetto, le augurano un mondo di bene!!! Auguri ad Emma Boria per la tua Cresima dal tuo amico Lorenzo Crescenzi Stefania, Luigi e Jacopo Tantissimi auguri di buon compleanno ad Evaristo Caon (Iaio) che il 9 luglio compie 75 anni. La foto lo ritrae in gita a Mosca e San Pietroburgo nel 1999. Quest’anno è un compleanno speciale perché ci sono io papà: Bruno. Tanti auguri Auguri a Lorenzo Crescenzi Anche quest’anno la classe del ‘55 di Fabrica di Roma ha festeggiato, il prossimo anno faremo le cose in grande, non mancate! di Corchiano Da sin:Pietro Bedini, Filippo Pandolfi, Giorgio Marcelli, Luciano Berto, Carmine DiBattista, Angela Palma, Sauro Orazi, Vittoria Mecarelli, per la tua Giulio Nardocci, Attilio Rossi, Luciano Balzerano, Daniela Rovelli, cresima, Eraldo Mecarelli, Luciana Belloni, Manila Proietti, Alberto Cancelli, da babbo, Daniela Ciappici, Massimo Ricci, Antonella Pastorelli, mamma e il Bruna Ciaffardini, Mauro Tabacchini, Michele Cammarano. tuo fratellino Jacopo Tantissimi Sembra ieri che mi diceste che vi sareste sposati auguri a Sera e Cesare che il 14 il 29 giugno e il grande giugno hanno giorno è arrivato e io, Marco e Matteo abbiamo coronato il loro voluto farvi una sorpresa splendido sogno d’amore, dai quiaugurarvi un felice matrimonio pieno di amore! Auguri da Letizia, genitori, dai fratelli, dalla sorella, dai parenti e da tutti gli amici! dal vostro nipotino Marco e da Matteo. 52 Campo de’ fiori AGENDA Tutti gli appuntamenti più importanti Asilo nido Civita Castellana: le iscrizioni GIARDINI IN MUSICA SOTTO LE STELLE Ai Castelli Romani una rassegna di qualità e “gusto” negli spazi per l’anno 2014/2015 fino al 14 luglio L’ Amministrazione Comunale rende noto che sono aperte le iscrizioni per l’ ammissione all’ asilo nido comunale “Rosa Cardinali” per i periodo che va dal 1 Settembre 2014 fino al 31 Luglio 2015. I posti disponibili sono 60, di cui 15 lattanti, e le domande di ammissione devono essere presentate entro il 14 Luglio 2014. I moduli per le domande di iscrizione sono disponibili presso l’ Ufficio Relazioni Esterne situato in via SS Martiri Marciano e Giovanni 4/6 , oppure potranno essere scaricati dal sito istituzionale dell’ Ente: www.comune.civitacastellana.vt.it. Per ulteriori informazioni relative al servizio è possibile rivolgersi al Settore Politiche Sociali situato in Corso B. Buozzi, 17 (ultimo piano) aperto al pubblico nei giorni di martedì dalle ore 09,00 alle ore 13,00 ed il giovedì dalle ore 09,00 alle ore 13,00 e dalle ore 15,00 alle ore 17,00. della storica Villa Tuscolana Nella straordinaria cornice di Villa Tuscolana a Frascati avrà luogo, dal 27 luglio al primo agosto p.v. una rassegna musicale “sotto le stelle” improntata ad un repertorio diversificato che spazierà dal flamenco alla musica classica. I giardini della storica struttura edificata nel 1564 dalla famiglia Rufini e ristrutturata da Luigi Vanvitelli nel 700, dimora di illustri nomi come il cardinale Francesco Sforza Bonaparte, la nobildonna Maria Anna di Savoia e la regina Maria Cristina di Sardegna, ed oggi punto di riferimento per incontri di grande prestigio culturale e politico, ospiteranno tre prestigiosi concerti con l’obiettivo di coniugare il turismo alla cultura, all’interno di un territorio – situato nel cuore dei Castelli Romani – ricco di straordinarie potenzialità. L’iniziativa, realizzata dal Circolo Lya Barberis, in collaborazione con il Polo Chitarristico italiano “Carlo Carfagna” ed il patrocinio del Comune di Frascati e della Regione Lazio, si prefigge altresì di mantenere viva la memoria di Lya De Barberiis una delle musiciste che più si affermarono nel difficile pianismo internazionale e interprete straordinaria della musica del Novecento italiano. Si partirà il 27 luglio con il Juan Lorenzo Quartet ed il suo Flamenco da concierto, focalizzato sui principali generi che formano l’universo della musica flamenca: dalla solea (appartenente alla famiglia del cante jondo) alla ritmicità trascinante dell’alegrias andalusa, dal tiento y tango alla bulerias alla complessità strutturale del fandango e la bellezza armonica della guajira di origine cubana. Il 30 luglio sarà la volta del duo composto da Liliana Bernardi al violino e Francesco Taranto alla chitarra, virtuosi interpreti “a dieci corde” di una performance incentrata sulle musiche di Mauro Giuliani, Carlo Carfagna, Eugenio Becherucci e, nell’esecuzione della celebre Sonata Concertata M. S. 2, anche Niccolò Paganini Quattro contro sei (titolo derivato dal numero di corde dei rispettivi mezzi musicali) rappresenterà un momento di dialogo e fusione dei due strumenti in cui le singole esperienze artistiche daranno vita ad una ricerca espressiva in grado di trasmettere personali e suggestive emozioni sonore. A chiudere la rassegna, il primo agosto, sarà un duo d’eccezione, formato dai pianisti Massimiliano Negri e Daniela Ignazzitto, in un’esecuzione a 4 mani che prevede un repertorio completo e vario, con musiche di Grieg, Dvorak, Brahms, Rachmaninoff, Barber, Muszkowsky e Rubinstein. Il collaudato duo, intitolato a Goffredo Petrassi, individua le proprie radici nella grande scuola pianistica di Lya De Barberiis (maestra d’arte e di vita di ambedue gli interpreti), e intende non rappresentare semplicemente la memoria storica del passato ma far continuare a vivere la tradizione di una scuola pianistica ancora esemplare e importante riferimento per i giovani talenti.I Giardini di musica sotto le stelle sono anche un’ottima occasione per godere di un panorama mozzafiato al tramonto e, dopo ogni concerto (inizio ore 19,30) degustare una cena tipica inclusa, su prenotazione e per chi fosse interessato, nell’ingresso. Villa Tuscolana - Via del Tuscolo Km 1,5, Frascati (RM) Orari e costi: Concerto ore 19.30 - Cena ore 21.00 con obbligo della prenotazione entro i quattro giorni antecedenti il concerto. Concerto più cena euro 35,00. Per ulteriori informazioni www.circololyadebarberiis.it + 39 339 4095656 - +39 06 9589231 [email protected] Campo de’ fiori AGENDA 53 Tutti gli appuntamenti più importanti ARENA DEL CINEMA DEL TUSCIA FILM FEST 27 giugno - 6 luglio il meglio del cinema internazionale a Caffeina Continua la collaborazione tra il Tuscia Film Fest e Caffeina. Il festival cinematografico – che quest’anno avrà una collocazione autonoma a Viterbo in piazza San Lorenzo dal 10 al 16 luglio – allestirà infatti, all’interno della cittadella letteraria, un’arena cinematografica che proporrà una selezione del meglio del cinema internazionale dell’ultima stagione. L’appuntamento dal 27 giugno al 6 luglio (ogni sera alle ore 21.15) è in Via San Pellegrino, presso l’Istituto Magistrale “Santa Rosa” di Viterbo. Venerdì 27 giugno la rassegna sarà aperta dallo struggente Dallas buyers club, che ha permesso a Matthew McConaughey di vincere il premio Oscar 2014 come miglior attore protagonista. Tra gli altri film in scaletta il pluripremiato agli Oscar 2014 Gravity (con protagonisti George Clooney e Sandra Bullock), l’adrenalinico Rush di Ron Howard e il tanto discusso film biografico Grace di Monaco, che ha aperto la 67ª edizione del festival di Cannes. Il ciclo di proiezioni si chiuderà domenica 6 luglio con 12 anni schiavo, pellicola che ha trionfato alla scorsa edizione degli Oscar come miglior film.I biglietti (costo 4 più eventuali diritti di prevendita) potranno essere acquistati presso la cassa dell’arena del Tuscia Film Fest che sarà aperta ogni giorno dalle ore 19.30. Negli orari di apertura della cassa potranno anche essere acquistati i biglietti dei giorni successivi. La prevendita sarà attiva da lunedì 23 giugno presso il Museo Colle del Duomo (Piazza San Lorenzo, Viterbo) e il Museo del Sodalizio dei Facchini di Santa Rosa (Piazza San Pellegrino, Viterbo) durante gli orari di apertura.L’arena del cinema a Caffeina sarà solo l’antipasto dell’undicesima edizione del Tuscia Film Fest che sarà presentata mercoledì 2 luglio 2014 alle ore 11.30 presso la Sala Assemblee della Fondazione Carivit, palazzo Brugiotti – via Cavour, 67 – Viterbo. Bracciano: il 5 luglio seconda edizione della Notte Bianca Centro urbano pedonalizzato, iniziative culturali, shopping notturno. Tutte le vie del centro urbano di Bracciano, chiuse al traffico delle auto, nella notte del 5 luglio si trasformano in spazi per vivaci passeggiate notturne attraverso i vari allestimenti su strada fatti dagli esercizi commerciali. Sulle piazze, in prossimità dei punti di ristoro arredati a bar, gruppi musicali che propongono buona musica creano un ambiente particolarmente accogliente. Questo il quadro d’insieme della coreografia in cui si ambienta la “Notte Bianca” ed in cui si inserisce un’offerta culturale ricca e di grande qualità. A partire dalla serata del 5 luglio, fino a notte inoltrata sarà aperto l’Archivio Storico dove sarà possibile visitare la mostra su “Bracciano e la Seconda Guerra Mondiale” ideata e realizzata dall’archivista comunale, dottor Massimo Giribono, nonché partecipare al “Lago Film Fest” curato dall’Associazione Esca Montage. Sarà inoltre aperta la mostra sulle “Macchine di Leonardo” curata dall’Associazione Simposium presso il Chiostro degli Agostiniani e da lì proseguendo si potrà visitare, con la guida della direttrice architetto Cecilia Sodano, il Museo Civico da cui, a richiesta, partiranno gruppi per visite guidate del centro storico. In occasione della Notte Bianca, l’Associazione Forum Clodii aprirà il Museo del Duomo, visitabile liberamente come tutte le altre mostre. In poche parole mentre il Centro Urbano offrirà shopping, ristorazione e bar, nel centro storico si concentra tutta l’offerta culturale in grado di interessare un pubblico vasto ed eterogeneo. “A rendere possibile la realizzazione di questo evento, segnato da un grande successo nella sua prima edizione - dichiara l’assessore allo Sviluppo Economico Rinaldo Borzetti - è stata ed è tuttora la collaborazione con l’Associazione Commercianti ed il conseguente coinvolgimento di tutti gli esercizi commerciali del centro che stiamo cercando gradualmente di aumentare, ampliando il perimetro dell’evento, senza creare troppi problemi alla viabilità. Vorrei anche ringraziare per la disponibilità – dice ancora l’assessore - i dipendenti comunali che si sono messi a disposizione del progetto aprendo gli spazi culturali dell’ente e le associazioni che hanno aderito all’evento offrendo le loro attività al pubblico notturno del prossimo 5 luglio. Ritengo che tutto questo sia un ottimo risultato e mi auguro che la cittadinanza, come già nello scorso anno, si goda una bella serata”. Campo de’ fiori 54 Album de Campo de’ fiori Civita Castellana. Anni ‘60. Da sx: Rosa Lavini, Ersilia Mengarelli e Valda Mengarelli Campo de’ fiori Campo de’ fiori COM’ERA E COM’E’ Civita Castellana. Primi anni ‘60. Panorama da Via Primo Maggio. Nel prato innevato di prima, ora sorge la scuola Media Dante Alighieri e numerose altre palazzine. Foto di Luigi Molinari Inviate le vostre vecchie foto al nostro indirizzo [email protected] o recapitatele alla nostra redazione a Civita Castellana Piazza della Liberazione, 2. Saranno scansionate ed immediatamente restituite Campo de’ fiori dei ricordi Campo de’ fiori Civitonici al mare. Anni ‘50. In piedi da sx: Antonio Campagna (Pluto), Vasco Cirioni (Zeppoletto), Tonino Pasquetti, Peppe Brandi, Aldo Nelli (Ciappamì). In basso da sx: … Valeriani (l’omo) e Nannino Pesce. Foto di Antonio Campagna. Campo de’ fiori Civita Castellana. Anni ‘80. Da sx: Francesco Fantera (Rapera) e Flavio Fantera, alla guida di Perla. Rapera è un personaggio locale caratteristico con all’attivo oltre sessanta Carnevali. Nel ‘56 è stato vincitore incontrastato di gare da ballo. E’ un cavallaro per tradizione. 55 Foto di Doriano Pedica Sugli spalti in alto a destra della foto si riconoscono: Andrea Pacelli (Pupino), Claudio Ricci (Pippandrillo), Pietro Bedini (Biga). Fabrica di Roma anni 74-76. In piedi da sx: Gianni Sanapo, Claudio Ricci (Lallo), Giorgio Malatesta, Maurizio Ponti, Sandro Francola, Renato Surano, Sergio Mastrantoni, Andrea Malatesta, Enzo Sacchi, Roberto Ciappici, Sandro Di Pietro. In basso da sx: Umberto Malatesta, Andrea Spadoni, Maurizio Bianchini, Biagio Bozzo, Roberto Vincenzi, Mario Massaccesi, Giovanni Francola. Campo de’ fiori 56 Campo de’ fiori Album de Campo de’ fiori 57 dei ricordi Campo de’ fiori Fabrica di Roma. Anni ‘60. Da sx: Lucia Francola, ..., Umberto Marigliani, ..., Paolo Monfeli, ..., Franca Ricci. Fabrica di Roma. Anni ’50. Da sx: …, Vincenza Ianni, Luciano e Augusto Ianni. Campo de’ fiori 58 Campo de’ fiori Album de Nepi. Anno 1890. Piazza del Comune. Foto archivio Massimo Clener Campo de’ fiori Campo de’ fiori Carbognano. L’arrivo degli Alleati. Un carbognanese offre del vino ai soldati. dei ricordi Campo de’ fiori 59 Campo de’ fiori Corchiano. Anni ‘50. Da sx: Maria Profili, Maria Lucchesi e Norma Agostini. Foto di Maria Profili. Campo de’ fiori Civita Castellana. 10.6.1959. Classe I Media, sezione D. Giardino Palazzo Trocchi di Civita Castellana. In piedi da sx: Luca Carosi, ... Rosavini, Mauro Santori, Massimo Mancini, Prof.ssa Augugliaro Gabriella, Claudio Castiglia, Mariano Mariani, Alfredo Gasperini, Giuseppino Brunetti, Renzo Proni. In ginocchio da sx: Sergio Pescetelli, ... Santori, Giovanni Gezzi, Giancarlo Carloni, Domenico Tomei, ... Cardinale, Giovanni Bartoli, Giovanni Sciamanna, Giorgio Flori, Angelo Morini. Seduti da sx: Gian Marco Massai, ... Tomei, Gianfranco Angeletti, Alberto Sacchi, ... Pagliai, Giseppe Falchi, Renzo Lemme, Bernardino Di Lorenzi, ... Ercolini. 60 LAVORO CERCO - CERCO LAVORO COME BADANTE sia di giorno che di notte, domestica, o qualsiasi altro lavoro simile. Massima serietà. Tel. 327.4659362 - DONNA RUMENA 39ENNE cerca lavoro come badante (anche di notte), lavapiatti in ristorante, pizzerie, pulizie scale e case, pulizie giardini (6 ad ora). Zona Viterbo, Nepi, Civita Castellana. Tel. 328.0898984 - RAGAZZA DI 20 ANNI determinata, seria, educata, buona capacità nel relazionarmi e lavorare in gruppo. Cerco lavoro come baby sitter (mi piacciono i bambini ho avuto esperienza con mio fratello e con i miei cugini), commessa, ecc... Disponibile a svolgere qualunque mansione e fortemente motivata ad imparare e crescere professionalmente. Giuliana 366.2856213 - RAGAZZO 27enne cerca lavoro come giardiniere, muratore, trattorista, mulettista, magaziniere, autista (automunito), potatore, operaio agricolo, falegname. Tel. 328.8154848 - RAGAZZA 27ENNE seria e fidata, automunita, cerca lavoro per assistenza anziani a ore, pulizie in case di riposo, domestica, baby-sitter, lavori in cucine, alberghi. Disponibile a spostarsi. Zona Civita - Viterbo.Tel. 389.8473998 - CERCO LAVORO come banchista salumiere, banco pane, scaffalista, magaziniere. Esperto nel disosso e preparazione banco. Spacco forme formaggi. 44 anni con esperienza e curriculum. Max urgenza e disponibilità immediata. Tel. 340.8718570 - CERCA LAVORO come baby sitter, badante, lavapiatti, pulizie. Già con esperienza. Zona Civita Castellana. Tel. 329.6990657 - RAGAZZO 40ENNE cerca lavoro come operaio in cava, pittore, giardiniere, operaio agricolo, falegname. Automunito. Tel. 388.8035216 - CERCO LAVORO come badante giorno e notte, pulizie ad ore. Lavoro anche festivi. Referenziata. Tel. 388.8078033. - CERCO LAVORO come baby sitter, badante lungo orario o domestica, pulizie ad ore. Tel. 327.8444099 - CERCO LAVORO come badante giorno e notte per sole donne, con esperienza. Zona Civita Castellana e dintorni. Referenziata. Tel. 339.8238217 - RAGAZZA 32enne cerca lavoro come badante giorno e notte oppure lungo orario a Fabrica di Roma e dintorni. Tel. 0761.569260 -Cell. 338.9734196 - CERCO LAVORO come badante anche giorno e notte, con esperienza. Tel. 328.2824945 - SIGNORA 65enne cerca lavoro come badante anche in casa di cura e come aiuto domestica ad ore. Tel. 345.4220241 - RAGAZZO ITALIANO 26enne con attestato pizzaiolo e haccp cerca lavoro come aiuto pizzaiolo o pizzaiolo. 3881631864 Luca - SIGNORA 46 anni cerco lavoro come pulizie in casa, uffici, condomini, o come aiuto cuoca, baby sitter. Tel. 389.4913578. - CERCO LAVORO come badante anche giorno e notte o pulizie ad ore. Massima esperienza. Tel. 320.8826073. - CERCO LAVORO come muratore, operaio in campagna, lavapiatti, pulizie, assistenza anziani. Max serietà e con esperienza. Tel. 329.2046210 - CERCO LAVORO come muratore, operaio in campagna, lavpiatti, pulizie, max serietà. Tel. Campo de’ fiori Annunci 327.5864465 - SIGNORA UCRAINA cerca lavoro come badante anche giorno e notte. Referenziata max serietà. Tel. 320.3734633 - PARRUCCHIERE CERCA lavaorante rifinito, lavori tecnici, bella presenza, max serietà, anche part-time. Tel. 340.9326854 - CERCO LAVORO come assistente anziani anche di notte, o in agricoltura. Tel. 329.0114903 - RAGAZZO 28ENNE cerca urgentemente lavoro come pulizie, facchinaggio, autolavaggio, benzinaio, commesso, cameriere, animatore per feste. Tel. 333.8112409. - CERCO LAORO come meccanico, giardiniere, aiuto manovale mratore. Tel. 380.1234279 - UOMO 60ENNE in pensione cerac lavoro in camoagna, orto, verniciature. Tel 337.8753786 - CERCO LAVORO giorno e notte, come baby sitter, assistenza anziani, domestica, servizi ristoranti, pulizie a lberghi, cucine, case di riposo. Zona Civita Castellana e limitrofe. Con esperienza. Tel. 327.5925225 - CERCO LAVORO COME corriere express, colatore, rifinitore, accompagnatore anzianai, muratore, aiuto cuoco, autista (patente B). Tel. 329.7729949 - CONIUGI ITALIANI cercano lavoro presso azienda come guardiani giorno e notte, con alloggio, tuttofare. Massima disponibilità a spostarsi. Seri e onesti. Tel. 331.8753786 340.8759762 Giuseppa e Mauro. - RAGAZZO 36 ANNI ITALIANO, ex guardia giurata, disoccupato da 26 mesi, onosto, gentile, serio, cerca lavoro come vigilantes notturno e diurno, trasporto valori nei vari istituti di Viterbo, o come guardiano privato in ville, stabilimenti, aziende ecc. o come scorta privata a persone, anche part-time o accompagnatore con macchina propria. Disponibilità immediata. Tel. 389.5707929 (o.p. o sms) - RAGAZZO ITALIANO 23ENNE cerca lavoro come apprendista, già con brevi esperienze lavorative. Tel. 333.4777923. OFFRO - IMPIEGO PART-TIME per funzioni di segrteria. Azienda locale cerca ragazza pratica di lingua ingkese e conoscenza del computer. Tel. 337.927546 orario ufficio. - AUTISTA 55ENNE offresi per viaggi città nazionali e visite Santuari e luoghi sacri., Disponibile week-end e festivi.Esperto e referenziato : Max serietà. No perditempo. Maurizio 333.2741653 - RIPETIZIONI DI GRECO E LATINO. Studentessa universitaria impartisce a domicilio ripetizioni di greco e latino. Massima serietà e orari flessibili anche per fine sttimana. Tel. 327.7557039. VEICOLI VENDO - AUTO CITROEN XSARA STATION WAGON ANNO 2001. IN OTTIMO STATO DI CARROZZERIA, TENUTA SEMPRE IN GARAGE. UNICO PROPRIETARIO. CONTATTI: 333/9901029 - FIAT 500 del 1996 colore blu metallizato, in buono stato. Vendo 500,00. Per informazioni chiamare 3337278131 - CITROEN C 5 berlina, 1.9 diesel, anno 2011. Nera con ABS, ESP, Airgab cpndente passeggero e laterale. Interni in pelle nera, climatizzatore bi- zona, computer di bordo, navigatore, cambio automativo, sedili riscaldati, fari direzionali, park assistence control. Vendo. Vero affare! Compre nel prezzo 2 treni di gomme (estive ed invernali) e doppi cerchi in lega (19” e 18”). Tel. 334.9027726 - ALFA ROMEO 156 1.9 km 300.000, diesel, color celeste, interni in pelle beige. Vendo 1.500,00 trattabili. Ottime condizioni. Tel. 334.9027726 - FORD FOCUS station wagon 18 cilindrata cv 90 kw 65 anno 2001 fine 2002 in ottimo statto – di colore grigio mettallizata tutta tagliandata gomme batteria nuovo cambiato motorino aviamento nuovo tappereria ottima vetri elettrici freni abs aria condizionata doppio antifurto a telecomando allarme a sirena radio cd con comando a volante 4 air bag km 197.000. Vendo 1.500,00. TEL:3285694458 CERCO - CAMPER anche da riparare, infiltrati basta che siano in regola di documenti. Offro massimo 2.000 euro in contanti. Posti letto da 5 - 6 chiamare e chiedere di adriano TEL: 329-4536090 - VESPE DA RESTAURARE, motori, pezzi a modico prezzo. Amatore cerca. Roberto 335.8017619. OGGETTISTICA/HOBBISTICA/ COLLEZIONISMO VENDO - JUKEBOXE 1958 completo di dischi originali dell’epoca, da revisionare. Vendo 2.500,00 trattabili. Tel. 340.5436890. - ELISA DI RIVOMBROSA album raccolta completo da 242 foto stickers con la storia e tutti i personaggi. Vendo ad appassionati. Tel. 333.3073166. - QUADRO VITA DI GESU’, litografia realizzata mediante torchio a mano, con riporti in oro zecchino (certificato di garanzia). Completano l’opera 12 mini libri, anch’essi decorati in oro zecchino, con spiegazione dettagliata della vita di Gesù. Quadro e volumi possono essere acquistati anche separatamente. Vendo: quadro+libri 500,00 quadro singolo 350,00 - libri 200,00. Tel. 328.4191893. - FIGURINE POKEMON varie edizioni, vendo o scambio. Tel. 328.7226304. CERCO - CAPPELLINI DI COTONE con visiera (anche vintage), nuovi realizzati per scopi pubblicitari delle aziende - associazioni - attività commerciali e artgiane di Fabrica di Roma, Civita Castellana e limitrofi. [email protected] (Riccardo). - MOBILI ANTICHI, oggettistica, quadri, libri e sgombero appartamenti e cantine. Gaetano 340.7902073. - FOTO ORIGINALI antiche, fino anni ‘60. Tel. 338.3089578 - VECCHIE CERAMICHE ARTISTICHE di Civita Castellana. Acquisto con pagamento in contanti. Tel. 345.2574019 ABBIGLIAMENTO/SPORT - ATTREZZI DA PALESTRA in ottime condi- Campo de’ fiori 61 Gratuiti zioni: multifunzione, ellittica, panca per addominali, pesi e mini stepper. Smontaggio e ritiro a cura dell'acquirente. Attrezzi vendibili anche separatamente. Vendo a prezzo da concordare. Cell. 338.3717598 - BICI MOUNTAIN BIKE ADORNI. Vendo 40,00. Tel. 347.0352830. - CANNE DA PESCA da 3,90 mt azione fino a a30 gr + mulinelo mai usato. Tutto nuovo. Vendo 35,00. Tel. 389.5707929 (o.p. o sms) ARREDAMENTO - VETRINA IN ARTE POVERA colore noce. Misure: h.190 cm. Larg. 107 cm. Profondità 39 cm. Ottimo stato. Vendo 350,00. Tel. 3392961346 - DIVANO TAGLIO MODERNO, colore blu elettrico alcantara, 3 posti. Praticamente nuovo. Vendo 100,00. Tel. 339.4381525 - CUCINA MODERNA con mobili color avorio laccato lucido, lavello in acciaio a 2 vasche, rubinetteria “teorema”, 3 pensili di cui 1 con gocciolatoio. completa di elettrodomestici Smeg (forno/gas e frigo classe A+). Vendo. Tel. 388.3629481 - DIVANO 3 POSTI (i 2 laterali reclinabili) in pelle bianca. Condizioni pari a nuovo. Mai usato.Vendo a Civita Castellana (zona Sassacci) a 470,00. Tel. 338.2413977 ATTIVITA’ ARTISTICHE - CERCO VOCE per fare un piano bar completo di mix di 8 canali ed effetti voce casse amplificate di massimo dai 250 ai 350 watt di max euro contanti 300. Chiamare e chiedere di Adriano, zona Orte Tel. 328-5694458 - PIANO BAR DUO TONY & LUCIA tastierista musica dal vivo dai anni 90- in poi liscio latino americano offresi per matrimoni e cerimonie feste compleanni tel 3294536090 - GRUPPO EMERGENTE genere rock melodico vario, cerca cantante ambo i sessi. Tel. 338.2159466. - BATTERISTA DI ANNI 44, con 20 anni di esperienza in vari generi musicali, cerca gruppo per serate. Max serietà. No perditempo. Residente a Ronciglione. Tel. 327.7341850. - ARTISTA QUOTATO esegue ritratti telepatici e dipinti esclusivi per ambienti, realizza cartelle personalizzate per aziende ed eventi, cerca finanziatore mercante, vende inoltre opere di artisti contemporanei. Tel. 0761-660228 335-6162835 - KARAOKE, MUSICA D’INTRATTENIMENTO, feste private, serate in locali, compleanni, matrimoni, ed altro ancora. Cell. 388.3623726 - 380.3853957 Daniele VARIE - MACCHINA PER CAFFE’ a cialde, marca Nestlee nuova. Vendo 40,00. Tel. 389.5707929 o.p. o sms - SEDIA A ROTELLE completa, quasi nuova. Vendo ad un prezzo molto basso. Tel. 346.1005560. - MACCHINA per caffè automatica professionale con macinatore caffè mod. Gaggia Unica con sottopiatto a carrello girevole usata poco garanzia due anni scatola accessori libretto istruzioni E 150 intratt. tel. 328.5694458. - BOMBOLA GPL Icom bar-30 litri 17 nuova completa di cavi centralina staffe regolatore, adatto per camper e roulotte. Vendo 200 non tratt. Tel 328.5694458. - SEGA CIRCOLARE proffessional seminuova, marca Zanun, attacco retro trattore. Vendo 350 tratt. Biagio 338/2979899. - FORNO A MICROONDE con grill “Candy”. Vendo causa inutilizzo (nuovo) a 50,00. Tel. 320.3289800. - LABORATORIO CERAMICA ARTISTICA composto da forno a pozzo 160 lt + anello di prolunga alt 15 cm a gas metano, quadro elettrico computerizzato, Cabina per aerografia a velo d’acqua tipo H2/I 220V monofase completa, larghezza 80 cm. Supportirefrattari per oggettistica, attrezzature e materiali vari propri dell’attività. Tutto in perfetto stato e funzionante. Vendo 3.300,00. Tel. 333.9697939. - MATERASSO matrimoniale Lippi, senza mole. Nuovo. Vendo 250 tratt.Tel. 338.9069553 - BOTTIGLIE DA SPUMANTE DA VINO, pulite, ottime per imbottigliamento vini. Vendo a 0,15 cent. l’una. Tel. 333.3073166. - STUFA A LEGNA di colore bianco ceramicato in stile liberty tutto funzionante ottimo statto. Vendo 100. Tel. 3393797686 Giuseppe - MARMITTA AD ESPANSIONE della Giannelli Power, con silenziatore della Leovinci+2 staffe per attacchi, per motorino Scarabeo. Ottimo stato. Vendo 50,00. Tel. 389.5707929 - ACQUARIO 70 LT,senza coperchio, completo di 1 pompa a immersione, 1 pompa esterna per ossigenatore, termoriscaldatore, campana pulisci fondo, 2 tronchi, 1 roccia. Vendo 50. Tel. 389.5707929. - ACQUARIO 60 LT con coperchio e luce al neon+p1pompa ad immersione+termoriscaldatore+campana pulisci fondo+1 roccia, +2 tronchi. Ottimo stato. Vendo 50. Tel 389.5707929 (o.p. o sms) - GATTINI di vari colori, a pelo medio, simpatici e coccoloni e bisognosi di affetto. Regalo a chi li sappia veramente amare. Tel. 333.3073166. ELETTRONICA - SAMSUNG GALAXY GEAR pradicamente nuovo senza scatola e scontrino originale solo copia scontrino e 110 non è tratt e non spedisco solo alla mano tel 328-5694458 - PC fisso ASRock P4165GV P4 1500 Hd Hitachi 160gb+Ram 1gb+Masterizzatore DVD+Lettore Cd/Dvd+software vari. Vendo 100,00 trattabili. Ritiro a mano o consegna al costo. Roberto 3478507090 ATTENZIONE: Le inserzioni dovranno essere presentate solo tramite il coupon sotto riportato (anche in fotocopia). Non verranno pubblicati annunci anonimi ANNUNCI ECONOMICI GRATUITI PER PRIVATI a pagamento per ditte o società- Tel. Fax 0761.513117 Cedola da ritagliare e spedire L’annuncio sarà ripetuto per 3 uscite, salvo diversa decisione della redazione Compilate qui il vs annuncio gratuito e speditelo in busta chiusa a Campo de’ fiori - P.za della Liberazione n. 2 - 01033 Civita Castellana (VT) oppure mandate un Fax al n. 0761.513117 o una e-mail a [email protected] (scrivere in stampatello e senza abbreviazioni) .................................................................................................................................................. ............................................................................................................................................................................................................................. ............................................................................................................................................................................................................................. ............................................................................................................................................................................................................................. Gli annunci gratuiti sono esclusivamente riservati a privati. Campo de’ fiori non è responsabile per la qualitià e la veridicità delle inserzioni, non effettua commerci e non riceve provvigioni. A garanzia dei lettori, Campo de’ fiori si riserva il diritto di NON PUBBLICARE annunci non conformi al presente regolamento o che, a suo insindacabile giudizio, risultino non chiari o che possono prestarsi ad interpretazioni equivoche. Gli inserzionisti prendono atto che, a richiesta dell’Autorità Giudiziaria, Campo de’ fiori fornirà tutte le notizie riportate con la presente cedola. Autorizzo il trattamento dei miei dati personali secondo quanto disposto dalla legge n. 675 del 31.12.1996 in materia di “tutela dei dati personali”. COMMITTENTE: NOME................................................COGNOME..............................................Via............................................................... Città......................................................Tel...................................Firma................................................................ 62 Oroscopo di Luglio Ariete Un benessere particolare entra nella sfera sentimentale ed incentiva una grande voglia di energie nuove e conoscenze stuzzicanti. Per chi ha avuto recenti discussioni nella coppia, i chiarimenti sistemano il tutto. Nel lavoro finalmente si iniziano ad assaporare soddisfazioni concrete che continueranno per tutta l’estate. Toro Un mese che tende a risvegliare in voi il romanticismo. Sarete sorprendenti ed intuitivi con il partner e saprete cogliere il momento giusto per manifestare tutto questo. Il Lavoro può farvi godere di qualche affare che, nonostante qualche percorso ostacolato con qualche sacrificio, porta gratificazioni. Gemelli Il vostro desiderio di essere amati sembra no andare di pari passo con il partner che punterà di più sul divertimento nella coppia. Lavoro abbastanza positivo per quanto riguarda i soliti percorsi quotidiani per chi è alle dipendenze ma, attenzione alla possibilità di ritrovarvi in situazioni sgradevoli. Cancro Momento brillante: nuove ambizioni ed interessi all’insegna della voglia di vivere. Luglio si arricchisce di incontri nuovi che potrebbero segnare l’inizio di un cammino stabile e felice a lungo termine. Lavoro ricco di trasformazioni che porteranno dalla fine del mese l’inizio delle garanzie tanto attese. Campo de’ fiori Leone Attenzione alle discussioni soprattutto con il partner, una sorta di nervosismo sarà presente per gran parte del mese. Nella seconda parte del mese avrete più rilassamento in attesa di un periodo in entrata davvero favorito. Lavoro, questo settore è migliore sarete vincenti ed esprimerete tutta la vostra sicurezza. Vergine Puntate molto sulla comunicazione e chiarimento nel mese di Luglio … qualcuno potrebbe subire un tradimento dal partner o addirittura proposte indecenti. Il lavoro porta novità e chi attende risposte da parte di clienti o chiamate di assunzione. Aumenti di guadagno e crescita di carriera in vista. Bilancia Luglio vi dona un’energia brillante e voglia di fare ma, uno sforzo da fare c’è. Viaggiate in questo mese e accettate inviti di amici lontani. Incontri interessanti in altre città vi attendono. Il lavoro finalmente inizia ad avere un po’ di benessere, chi ha avuto ostacoli recenti può tirare un sospiro di sollievo. Scorpione Ecco il mese della svolta! Chi ha già rapporti consolidati da un fidanzamento sereno può azzardare il progetto importante, quale matrimonio o convivenza. Anche i single non mancheranno di ripulire conoscenze leggere per accasarsi. Nel lavoro lasciate andare situazioni che non funzionano e radicate percorsi costruttivi. by Cosmo Sagittario E’ il momento di chiedersi cosa davvero si vuole raggiungere in amore. Se la decisione è chiara allora recuperate in fretta, impegnandovi con le dovute responsabilità, ma se avete ancora confusione non è il momento dell’azione. Il Lavoro richiede sforzi che però a breve daranno gratificazioni. Capricorno Sarete molto corteggiati in questo momento ma fate attenzione a non giocare con i sentimenti altrui. Per chi è in coppia diamo più attenzione alle esigenze del partner. Il lavoro richiede tutela … attenzione a gli scherzi che il destino vi presenta, qualcuno potrebbe anche subire licenziamenti. Acquario Scherzi piacevoli Vi tende il destino. Potreste trovarvi inaspettatamente davanti il corteggiatore d’eccellenza. In coppia grande equilibrio con sorprese da parte del partner di un week end frizzante e piacevole. Nel lavoro mantenete stabilità e impegno, il titolare potrebbe richiedervi una mano in più. Pesci Attenti, non permettete a qualche famigliare di intromettersi tra voi ed il vostro partner. Non siate nervosi e non pensate che l’amore sia finito. Credo non sia il momenti di fare azioni sbagliate. State fermi e rimandate le decisioni. Il lavoro procede sereno, qualche chiarimento con un collega ma nulla di compromettente. Campo de’ fiori CEDO Civita Castellana Avviatissimo negozio di bomboniere ed articoli da regalo. Vero affare. Cod. At46 63 VENDO Patrocinio Fabrica di Roma Centro Commerciale Falerii Novi Negozio di 50 mq completo di arredamento per attività di profumeria. Ottimo investimento. Cod. V02 Negozio di abbigliamento, in locale completamente ristrutturato. Zona nuova. Avviatissimo. Cod. At48 Roma Locale commerciale 284 mq+39 mq soppalchi+41 mq tettoia chiusa. Cod. V20 Faleri Novi - appartamento piano terra 130 mq da finire, portico 100mq, giardino 380mq. Cod. V14 ORTE Zona Santa Maria Maggiore affitto appartemento max 2 persone oppure uso ufficio Cod. A 68 Zona Orte Scalo. App.to 60 mq circa composto dadisimpegno, 1 letto, cucina e bagno. Terrazzo e posto auto. Cod. V21 Stime Immobili e Preventivi Mutui Gratuiti AFFITTO Nepi Caprarola Centro storico. Appartamento al piano terra. 2 camere, cucina, salotto e bagno+cantina. Cod. A36 Locale comm.le (ora ristorante), con giardino e gazebo. Posizione centrale. Cod. A92 Faleria Civita Castellana Centro storico. Appartamento al II piano. 2 camere, cucina, sala, bagno. Ristrutturato. Cod. A37 Corchiano Locale uso ufficio di 35 mq + veranda di 20 mq + posto auto. Ottima posizione. Cod. A80 Via Roma. Appartamneto di ampia metratura al II piano. Anche uso ufficio Cod. A81 Via Garibaldi. Locale commerciale di 30 mq e possibile aggiunta di ulteriore metratura per magazzino. Cod. A81 C a m p o d e’ f i o r i l a r i v is t a p iù l e tt a e d a m a t a . .. Abbonati anche t u! ( C o upo n a pa g. 7 ) Campo de’ fiori è distribuito a Civita Castellana, Corchiano, Fabrica di Roma, Vignanello, Vallerano, Canepina, Vasanello, Soriano Nel Cimino, Vitorchiano, Bagnaia, Viterbo, Montefiascone, Carbognano, Caprarola, Ronciglione, Sutri, Capranica, Cura di Vetralla, Blera, Monte Romano, Tarquinia, Civitavecchia, Orte, Gallese, Magliano Sabina, Collevecchio, Tarano, Torri in Sabina, Calvi nell’Umbria, Stimigliano, Poggio Mirteto, Otricoli, Narni, Terni, Amelia, Nepi, Castel Sant’Elia, Monterosi, Anguillara, Trevignano, Bracciano, Canale Monterano, Mazzano, Campagnano, Sacrofano, Olgiata, Faleria, Calcata, S.Oreste, Nazzano, Civitella San Paolo, Torrita Tiberina, Rignano Flaminio, Morlupo, Castelnuovo di Porto, Riano, Ostia, Nettuno, Anzio, Fregene. A Roma nei teatri, nei migliori alberghi e locali, sui taxi e in tutte le stazioni MET.RO. Spedito a tutti gli abbonati in Italia e all’estero, inviato ad Istituzioni Culturali e sedi Universitarie italiane e straniere, a personaggi politici, della cultura, dello sport e dello spettacolo. Campo de’ fiori Periodico Sociale di Arte, Cultura, Spettacolo ed Attualità edito dall’ Associazione Accademia Internazionale D’Italia (A.I.D.I.) senza fini di lucro Reg.Trib. VT n. 351 del 2/6/89 Presidente Fondatore: Sandro Anselmi Direttore Editoriale: Sandro Anselmi Direttore Responsabile: Stefano De Santis Consulente Editoriale: Enrico De Santis Direzione Amministrazione Redazione Pubblicità ed Abbonamenti: Piazza della Liberazione, 2 01033 Civita Castellana (VT) Tel. e Fax 0761.513117 e-mail: [email protected] Redazione di Roma: Viale G. Mazzini 140 Abbonamenti Rimborso spese spedizione Italia: 12 numeri 25,00 Estero: 12 numeri 60,00 Caporedattore Ermelinda Benedetti Per il pagamento effettuare i versamenti sul c/c postale n. 42315580 Segreteria di intestato all’AssociaRedazione zione Coordinamento Accademia InternazioImpaginazione e nale D’Italia. Grafica: L’abbonamento andrà in corso dal primo nuCristina mero Evangelisti raggiungibile e può avere inizio in Sonia Bonamin qualsiasi momento dell’anno ed avrà, comunque, validità per WebMaster 12 numeri. www.sistibruno.it Garanzia di riservatezza per gli Stampa: abbonati La realizzazione di questo giornale e la stesura degli articoli sono liberi e gratuiti ed impegnano esclusivamente chi li firma. Testi, foto, lettere e disegni, anche se non pubblicati, non saranno restituiti se non dopo preventiva ed esplicita richiesta da parte di chi li fornisce. I diritti di riproduzione e di pubblicazione, anche parziale, sono riservati in tutti i paesi. Si garantisce la massima riservatezza dei dati forniti dagli abbonati e la possibilità di richiederne gratuitamente la rettifica o la cancellazione scrivendo all’editore. Le informazioni custodite nello archivio di Campo de’ fiori verranno utilizzate al solo scopo di inviare agli abbonati il giornale e gli allegati, anche pubblicitari (legge 675/96 tutela dati personali). Sandro Anselmi P.zza della Liberazione, 2 - 01033 Civita Castellana (VT) Tel./Fax 0761.51.31.17 - e-mail : [email protected] Hai un immobile da vendere o da affittare? Cosa aspetti! Pubblicizzalo tramite l’Agenzia Anselmi, da 40 anni al vostro servizio! Cerchi un immobile da affittare o da acquistare? Valuta le nostre offerte e vieni a trovarci in agenzia! VENDO Civita Castellana Via Falisca. Appartamento piano terra, di 40 mq composto da cucina, bagno, 2letto. Cod. V100 Via Falisca. Appartamento primo piano, di 30 mq composto da cucina, bagno, letto. Cod. V101 Nuda proprietà di appartamento di recente costruzione, zona residenziale. Composto da sala, cucina, 2 letto, 1 bagno (con possibilità di un secondo), garage. Ampi terrazzi. Termoautonomo. Climatizzato. OTTIMO INVESTIMENTO! Cod. V87 Appartamento Corso Bruno Buozzi, II piano, di 105 mq da ristrutturare+terazzo, ripostiglio e cantina al piano terra. Cod. V83 Piazza della Liberazione Rifinitissimo app.to 155 mq, salone doppio, veranda chiusa con camino, cucina, 4 camere, 2 bagni ripostigli, 3 balconi, terrazzo, garage 40 mq. Cod. V06 Via Catalano, app.to mq 100, cucina, salone, 3 letto, bagno, garage. Vendita anche separata da Cod. V46 garage. Fabbricato allo stato grezzo di 550 mq ca. su 3 piani, con ampio terreno fronte strada, anche frazionabile. Cod. V65 Loc. San Giovanni. Appartamento 130 mq, balconato, posto auto e cantina. Ottimo investimento. Cod. V07 App.to di 100 mq arredato cucina con camino, salone, tre camere, due bagni, ripostiglio, garage 22 Cod. V08 mq, due ampi balconi. Magliano Sabina Villa allo stato grezzo su due piani di 140 mq ciascuno e possibilità di realizzare altra costruzione simile su un terreno di 8 ha, con noci. Cod. A85 Servizi . Terreno di 14.000 mq con proggetto per annesso agricolo di 80 mq. Viterbo Via Polidori. Locale di mq 80 completamente ristrutturato, climatizzato, con 3 vetrine fronte strada e 155 mq di portico. Affare. Cod. V50 Fabrica di Roma Località Parco Falisco. Locale commerciale di ampia metratura. Vendita o Affitto. Possibilità di frazionamento. Cod. A98 Parco Falisco ultimo lotto edificabile ca. 1000 mq. Ottimo investimento. Cod. V19 Zona centrale. Tre ville a schiera di diversa metratura, con giardino, allo stato semifinito. VERO AFFARE! Cod. V88 Locale commerciale - artigianale di mq 50, al centro storico. Ottimo investimento Loc. Faleri Vendo/Affitto 700 mq locale commerciale + uff. 80 mq, 2 wc, piccolo appartamento 30 mq, piazzale 300 mq circa Cod. VA63 Via San Rocco appartamento 65 mq. ca. salone con camino in peperino, cucina, balcone, 2 camere, bagno. Magazzino, rimessa auto e piccolo orto. Vendita o afCod. V13 fitto. Vero affare! Castel Sant’Elia Locale Commerciale su 3 livelli di 2.400 mq totali circa, fronte strada con ampio parcheggio esterno di proprietà. OTTIMO AFFARE Cod. A100 Terreno edificabile in zona artigianale commerciale - industriale, di 6000 mq circa. Obblighi per opere primarie assolti. Cod. A101 Castiglione in Teverina Zona centrale. 11 aperture fronte strada. Nuovi locali commerciali varie metrature. Ottima posizione. Cod. A97 AFFITTO Fabrica di Roma Via dell’Asilo. Magazzino di 50 mq circa. Affitto o vendita. Cod. A34 Locale di 400 mq al piano primo, uso ufficio con parcheggio. Cod. A35 Civita Castellana Via dello Scasato. App.to con 1 letto, cucina con camino, sala e bagno. Termoautonomo Cod. A99 Via Madonna delle rose. App.to indipendente piano terra, 80 mq, composto da 2 letto, wc, soggiorno, cucina + scoperto. Termoautonomo. Cod. A98 Via Garibaldi. 2 Monolocali, uno al piano terra di 20 mq con angolo cottura e bagno. L’altro al piano primo, con balconcino, ammobiliato, indipendente e riscaldamento elettrico. Cod. A97 Via del Forte. Locale piano terra di 70 mq, con wc e cantina. Via XX Settembre. App.to I piano composto da cucina, sala, bagno, camera e cameretta. Cod. A96 Cittadella della salute. Locali commerciali ed artigianali di varia metratura. Cod. A80 Zona centrale, GARAGE di 15 mt x 4 mt. Disponibilità immediata. Prezzo modico. Cod. A95 Via di Corte. Locale commerciale di 70 mq completamente ristrutturato. Anche in vendita. Cod. A89 Centro Comm.le Piazza Marcantoni. Luminoso app.to di 120 mq circa. Composto da tre stanze + Cod. A78 bagno. Uso ufficio. Via della Repubblica due appartamenti di 130 mq circa ciascuno, balconati. Termo autonomi. Vari usi, anche casa condivisa per papà separati.Cod.A83 Via della Repubblica. App.to di 70 mq circa al II piano. Ottime rifiniture. Cod. A100 Località San Giovanni Appartamento arredato di 100 mq composto da: salone, cucina e tinello, 2 camere, 2 bagni. Cod. A32