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Emergenza cimice asiatica: dal CREA
arrivano gli antagonisti naturali
A cura dell’Ufficio Stampa
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Agricoltura: Crea, killer naturale contro la
cimice cinese
Potrebbe arrivare dalla prossima stagione produttiva 2017 il killer naturale della cimice asiatica,
l'insetto che sta causando ingenti danni all'ortofrutta nazionale, con perdite fino al 40% concentrate
nelle regione dell'Italia del Nord. A metterlo a punto sono i ricercatori del Consiglio per la Ricerca in
Agricoltura (Crea), che nel centro 'Difesa e Certificazione' e nell'ambito di un progetto finanziato
dal ministero delle Politiche agricole, hanno individuato l'antagonista naturale di pericoloso insetto
alieno.
Le ricerche, spiega il Crea, ''hanno permesso di raccogliere l'imenottero Ooencyrtus telenomicida,
di dimensioni inferiori ad 1 mm, allevabile in biofabbriche, con buone prospettive per il controllo
biologico della Cimice asiatica''. I successivi test effettuati nei laboratori hanno evidenziato
un'elevata capacità di danneggiare le uova della cimice; una sola femmina dell'antagonista
naturale, spiegano i ricercatori, ''è in grado di 'parassitizzare' fino al 35% di uova della cimice in 24
ore; l'attacco di un imenottero non solo ne determina la morte, ma causa una mortalità
complessiva maggiore per le punture di ulteriori uova perforate per alimentarsi''. L'imenottero,
precisa il Crea, si è dimostrato un efficace rimedio naturale per il controllo biologico della cimice
infestante in un contesto di controllo integrato. I ricercatori, in collaborazione con Servizi
Fitosanitari Regionali, hanno già predisposto un progetto per poter allevare i killer naturali e
verificarli sul campo, in modo da poterli utilizzare già dalla prossima stagione produttiva.
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AGRICOLTURA: CIMICE ASIATICA, DAL CREA ARRIVANO ANTAGONISTI
NATURALI
ROMA (ITALPRESS) - Il CREA, con il suo centro "Difesa e Certificazione", ha individuato in ambienti naturali dell'Italia
centrale un minuscolo Imenottero parassita delle uova della Cimice asiatica, insetto di recente introduzione in Italia
(2012) che sta causando ingenti danni all'ortofrutta nazionale. Secondo recenti stime, infatti, nel solo 2016 il comparto ha
registrato perdite per oltre il 40% in importanti settori come la produzione di pere e kiwi. Danni gravi vengono anche
segnalati nel corso di quest'anno anche per le produzioni orticole. I danni riguardano anche mele, pesche, uva,
pomodori, noci, nocciole, mais, soia e molti altri prodotti agricoli di cui si nutre l'Halyomorpha halys, nome scientifico della
Cimice asiatica, specie molto invasiva con elevata capacita' riproduttiva. Proprio per questo motivo, i ricercatori
del CREA, nell'ambito del Progetto Nazionale "ASPROPI - Azioni a supporto della protezione delle piante", finanziato dal
MIPAAF, hanno svolto un'intensa campagna di indagine in natura e in laboratorio per individuare antagonisti naturali di
questo nuovo Insetto nocivo alieno. Le ricerche CREA hanno permesso di raccogliere un imenottero ,Ooencyrtus
telenomicida, di dimensioni inferiori ad 1 mm, allevabile in biofabbriche, con buone prospettive per il controllo biologico
della Cimice asiatica. ( (SEGUE)
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AGRICOLTURA: CIMICE ASIATICA, DAL CREA ARRIVANO ANTAGONISTI NATURALI - 2
I successivi test effettuati nei laboratori del CREA hanno evidenziato un'elevata capacita' di parassitizzazione delle uova
della cimice in laboratorio, con il 35 % delle ovature parassitizzate da una sola femmina dell'antagonista naturale in 24
ore e la completa parassitizzazione in presenza di piu' femmine. Si evidenzia che l'attacco di una sola femmina del
microimenottero non solo determina la parassitizzazione delle uova della Cimice, ma causa una mortalita' complessiva
maggiore per le punture di ulteriori uova perforate per alimentarsi. L'imenottero si e' quindi dimostrato come un efficace
rimedio naturale per il controllo biologico dell'insetto infestante in Centro Nord Italia in un contesto di controllo integrato. I
Ricercatori del CREA, in collaborazione con Servizi Fitosanitari Regionali hanno predisposto un Progetto per
l'allevamento massale, la liberazione e la verifica diretta sul campo delle possibilita' di utilizzo di questo Agente di
Controllo Biologico, la cui realizzazione richiede pero' tempi rapidi per rilasciare i killer della cimice nella prossima
stagione produttiva del 2017. (ITALPRESS).
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EMERGENZA CIMICE ASIATICA: DAL CREA ARRIVANO ANTAGONISTI
NATURALI
Pubblicato il 21/11/2016 at 16:46
Il CREA, con il suo centro “Difesa e Certificazione”, ha individuato in ambienti naturali dell’Italia centrale
un minuscolo Imenottero parassita delle uova della Cimice asiatica, insetto di recente introduzione in
Italia (2012) che sta causando ingenti danni all’ortofrutta nazionale. Secondo recenti stime, infatti, nel
solo 2016 il comparto ha registrato perdite per oltre il 40% in importanti settori come la produzione di
pere e kiwi. Danni gravi vengono anche segnalati nel corso di quest’anno anche per le produzioni
orticole. I danni riguardano anche mele, pesche, uva, pomodori, noci, nocciole, mais, soia e molti altri
prodotti agricoli di cui si nutre l’Halyomorpha halys, nome scientifico della Cimice asiatica, specie molto
invasiva con elevata capacità riproduttiva.
Proprio per questo motivo, i ricercatori del CREA, nell’ambito del Progetto Nazionale “ASPROPI –
Azioni a supporto della protezione delle piante”, finanziato dal MIPAAF, hanno svolto un’intensa
campagna di indagine in natura e in laboratorio per individuare antagonisti naturali di questo nuovo
Insetto nocivo alieno. Le ricerche CREA hanno permesso di raccogliere un imenottero ,Ooencyrtus
telenomicida, di dimensioni inferiori ad 1 mm, allevabile in biofabbriche, con buone prospettive per il
controllo biologico della Cimice asiatica. I successivi test effettuati nei laboratori del CREA hanno
evidenziato un’elevata capacità di parassitizzazione delle uova della cimice in laboratorio, con il 35 %
delle ovature parassitizzate da una sola femmina dell’antagonista naturale in 24 ore e la completa
parassitizzazione in presenza di più femmine. Si evidenzia che l’attacco di una sola femmina del
microimenottero non solo determina la parassitizzazione delle uova della Cimice, ma causa una
mortalità complessiva maggiore per le punture di ulteriori uova perforate per alimentarsi. L’imenottero si
è quindi dimostrato come un efficace rimedio naturale per il controllo biologico dell’insetto infestante in
Centro Nord Italia in un contesto di controllo integrato. I Ricercatori del CREA, in collaborazione con
Servizi Fitosanitari Regionali hanno predisposto un Progetto per l’allevamento massale, la liberazione e
la verifica diretta sul campo delle possibilità di utilizzo di questo Agente di Controllo Biologico, la cui
realizzazione richiede però tempi rapidi per rilasciare i killer della cimice nella prossima stagione
produttiva del 2017.
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AMBIENTE. DAL CREA ANTAGONISTI NATURALI CONTRO CIMICE ASIATICA
(DIRE) Roma, 21 nov. - Il Crea, con il suo centro "Difesa e Certificazione", ha individuato
in ambienti naturali dell''Italia centrale un minuscolo Imenottero parassita delle uova della
Cimice asiatica, insetto di recente introduzione in Italia (2012) che sta causando ingenti
danni all''ortofrutta nazionale. Secondo recenti stime, infatti, nel solo 2016 il comparto ha
registrato perdite per oltre il 40% in importanti settori come la produzione di pere e kiwi.
Danni gravi vengono anche segnalati nel corso di quest''anno anche per le produzioni
orticole. I danni riguardano anche mele, pesche, uva, pomodori, noci, nocciole, mais, soia
e molti altri prodotti agricoli di cui si nutre l''Halyomorpha halys, nome scientifico della
Cimice asiatica, specie molto invasiva con elevata capacita'' riproduttiva. Proprio per
questo motivo, i ricercatori del Crea, nell''ambito del Progetto Nazionale "Aspropi - Azioni a
supporto della protezione delle piante", finanziato dal Mipaaf, hanno svolto un''intensa
campagna di indagine in natura e in laboratorio per individuare antagonisti naturali di
questo nuovo Insetto nocivo alieno. Cosi'' in un comunicato il Crea.(SEGUE)
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AMBIENTE. DAL CREA ANTAGONISTI NATURALI CONTRO CIMICE ASIATICA –
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(DIRE) Roma, 21 nov. - Le ricerche Crea hanno permesso di raccogliere un imenottero
,Ooencyrtus telenomicida, di dimensioni inferiori ad 1 mm, allevabile in biofabbriche, con
buone prospettive per il controllo biologico della Cimice asiatica. I successivi test effettuati
nei laboratori del Crea hanno evidenziato un''elevata capacita'' di parassitizzazione delle
uova della cimice in laboratorio, con il 35% delle ovature parassitizzate da una sola
femmina dell''antagonista naturale in 24 ore e la completa parassitizzazione in presenza di
piu'' femmine. Si evidenzia che l''attacco di una sola femmina del microimenottero non
solo determina la parassitizzazione delle uova della Cimice, ma causa una mortalita''
complessiva maggiore per le punture di ulteriori uova perforate per alimentarsi.
L''imenottero si e'' quindi dimostrato come un efficace rimedio naturale per il controllo
biologico dell''insetto infestante in Centro Nord Italia in un contesto di controllo integrato.
I Ricercatori del Crea, in collaborazione con Servizi Fitosanitari Regionali hanno
predisposto un Progetto per l''allevamento massale, la liberazione e la verifica diretta sul
campo delle possibilita'' di utilizzo di questo Agente di Controllo Biologico, la cui
realizzazione richiede pero'' tempi rapidi per rilasciare i killer della cimice nella prossima
stagione produttiva del 2017, conclude il Crea.
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Agricoltura: Crea, individuato insetto utile per controllo Cimice asiatica
(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Roma, 21 nov - I
ricercatori del Crea hanno raccolto un insetto - "Ooencyrtus
telenomicida" - allevabile in biofabbriche, con buone
prospettive di controllo biologico della Cimice asiatica,
parassita introdotto in Italia nel 2012 che sta causando
ingenti danni al settore ortofrutticolo, in particolare di
kiwi e pere. I test di laboratorio condotti dal Crea
(Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi
dell'economia agraria, vigilato dal ministero delle Politiche
agricole) hanno gia' evidenziato un'elevata capacita' di
contrasto delle uova della cimice. Il piccolo imenottero
(inferiore a 1 mm) si e' dimostrato un efficace rimedio
naturale per il controllo biologico dell'insetto infestante
nel Centro-Nord Italia in un contesto di controllo integrato.
I ricercatori del Crea, in collaborazione con Servizi
fitosanitari regionali hanno predisposto un progetto per
l'allevamento, con la liberazione e la verifica in campo
delle possibilita' di utilizzo di questo insetto. Un "agente
di controllo biologico", la cui realizzazione richiede pero'
tempi rapidi per rilasciare i killer della cimice nella
prossima stagione produttiva 2017.
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Agricoltura: Crea, individuato insetto utile per controllo Cimice asiatica - 2
(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Roma, 21 nov Secondo recenti stime, solo nel 2016 a causa della Cimice
asiatica il settore ortofrutticolo in Italia ha registrato
perdite superiori al 40%: oltre alle coltivazioni di kiwi e
pere, danni gravi sono stati segnalati per mele, pesche, uva,
pomodori, noci, nocciole, ma anche per altre colture, come
mais e soia e molti altri prodotti agricoli di cui si nutre
l'Halyomorpha halys, nome scientifico della Cimice asiatica,
specie molto invasiva con elevata capacita' riproduttiva.
Proprio per questo motivo, i ricercatori del Crea,
nell'ambito del Progetto nazionale "Aspropri - Azioni a
supporto della protezione delle piante", finanziato dal
Mipaaf, hanno svolto un'intensa campagna di indagine in
natura e in laboratorio per individuare antagonisti naturali
di questo nuovo insetto nocivo alieno.
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Cimice asiatica, la speranza di debellarla in un
imenottero
Ricercatori del Crea hanno individuato un imenottero in grado di parassitare le uova della cimice
asiatica impedendone la proliferazione. Una speranza per gli agricoltori colpiti da questo insetto
infestante
Si chiama Ooencyrtus telenomicida ed è la speranza di migliaia di agricoltori del Nord Italia flagellati
dalla cimice asiatica. Si tratta si un imenottero, più piccolo di un millimetro, che ha la capacità
di parassitare le uova della cimice.
La femmina inocula le sue uova in quelle della cimice annientando la progenie dell'insetto e salvando le
colture.
"Abbiamo selezionato l'Ooencyrtus telenomicida per la sua efficacia nel parassitare la cimice asiatica",
spiega ad AgroNotizie Pio Federico Roversi, ricercatore del Crea - Centro di difesa e certificazione che ha
portato avanti lo studio.
"Abbiamo cercato in natura quali fossero gli antagonisti della cimice nostrana e tra i molti che abbiamo
selezionato e studiato in laboratorio alla fine abbiamo scelto l'Ooencyrtus".
Il lavoro è stato portato avanti dal Centro di difesa e certificazione del Crea che lavora con il Servizio
fitosanitario del Mipaaf e delle Regioni in un progetto finanziato il ministero che si chiama Aspropi - Azioni
a supporto della protezione delle piante. Il progetto prevede che al verificarsi di una emergenza
fitosanitaria il Crea possa operare da subito alla ricerca di una soluzione.
Ad oggi il lavoro del Crea ha visto lo sviluppo di una fase in laboratorio con alcune prove in campo prima
dell'arrivo dell'autunno. Prove che i ricercatori valutano estremamente positive.
Nel 2017 ci dovrebbero essere prove estensive in aziende agricole per valutare meglio l'efficacia
dell'imenottero, ma soprattutto le modalità e le tempistiche con cui deve esse distribuito in campo per
sortire il massimo effetto.
Se tutto andrà secondo i piani nel 2018 dovrebbero essere disponibili per gli agricoltori le prime soluzioni
da applicare direttamente in campo.
Per la lotta biologica è probabile che si seguirà il metodo utilizzato per il contrasto alla piralide del mais.
Anche in questo caso è stato individuato un parassita, il Trichogramma brassicae, che colpisce la piralide
inoculando le sue uova all'interno di quelle del lepidottero. Il problema è che la distribuzione di questo
parassita non è sempre agevole.
Ad oggi il metodo più veloce è tramite drone. Nel momento in cui le condizioni ambientali sono favorevoli
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allo sviluppo della piralide, il drone, il cui pilota deve essere allertato per tempo dall'agricoltore, sgancia nel
campo secondo un piano di volo prestabilito dei contenitori all'interno dei quali sono presenti migliaia di
uova dell'insetto parassitante.
Uova che poi si schiudono liberando il Trichogramma brassicae che va a colpire le uova della pialide. Gli
agricoltori lamentano però la gestione complessa di questi contenitori, che devono essere tenuti in fresco
prima del lancio, e l'efficacia non sempre costante.
"A differenza della piralide, che può essere controllata con agrofarmaci specifici, ad oggi non esistono delle
soluzioni per debellare la cimice asiatica", spiega Roversi.
"Dai test che abbiamo effettuato in laboratorio risulta un'elevata capacità di parassitizzazione
dell'Ooencyrtus, con il 35% delle uova colpite da una sola femmina in 24 ore e la completa
parassitizzazione in presenza di più femmine. Inoltre la femmina causa una mortalità complessiva maggiore
a causa delle punture effettuate per alimentarsi.
Bisogna ricordare infine che da un uovo di cimice parassitizzato nascono diversi individui del parassita: in
questo modo la popolazione aumenta più velocemente di quella della cimice".
Un aspetto positivo è che l'Ooencyrtus telenomicida è un imenottero autoctono e dunque può essere
sfruttato, allevandolo in biofabbriche, senza particolari precauzioni. La legislazione italiana vieta infatti
di importare specie estranee destinate alla lotta biologica.
"I predatori della cimice asiatica in natura si nutrono anche di altre specie. Importandoli in Italia
correremmo dunque il rischio di creare ulteriori problemi".
Secondo i dati diffusi dal Crea nel solo 2016 il comparto ortofrutticolo ha registrato gravi perdite che vanno
oltre il 40% in settori come la produzione di pere e kiwi. Ma sono coinvolti anche mele, pesche, uva,
pomodori, noci, nocciole, mais, soia e molti altri prodotti agricoli.
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Cimice asiatica: dal CREA
arrivano antagonisti naturali
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lunedì, 21 novembre 2016, 15:16
Ortofrutta, Primo Piano
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Il CREA, con il suo centro “Difesa e Certificazione”, ha individuato in ambienti naturali
dell’Italia centrale un minuscolo Imenottero parassita delle uova della Cimice asiatica, insetto di recente introduzione in
Italia (2012) che sta causando ingenti danni all’ortofrutta nazionale. Secondo recenti stime, infatti, nel solo 2016 il
comparto ha registrato perdite per oltre il 40% in importanti settori come la produzione di pere e kiwi. Danni gravi
vengono anche segnalati nel corso di quest’anno anche per le produzioni orticole. I danni riguardano anche mele,
pesche, uva, pomodori, noci, nocciole, mais, soia e molti altri prodotti agricoli di cui si nutre l’Halyomorpha halys, nome
scientifico della Cimice asiatica, specie molto invasiva con elevata capacità riproduttiva.
Proprio per questo motivo, i ricercatori del CREA, nell’ambito del Progetto Nazionale “ASPROPI – Azioni a supporto
della protezione delle piante”, finanziato dal MIPAAF, hanno svolto un’intensa campagna di indagine in natura e in
laboratorio per individuare antagonisti naturali di questo nuovo Insetto nocivo alieno. Le ricerche CREA hanno permesso
di raccogliere un imenottero ,Ooencyrtus telenomicida, di dimensioni inferiori ad 1 mm, allevabile in biofabbriche, con
buone prospettive per il controllo biologico della Cimice asiatica. I successivi test effettuati nei laboratori del CREA
hanno evidenziato un’elevata capacità di parassitizzazione delle uova della cimice in laboratorio, con il 35 % delle
ovature parassitizzate da una sola femmina dell’antagonista naturale in 24 ore e la completa parassitizzazione in
presenza di più femmine. Si evidenzia che l’attacco di una sola femmina del microimenottero non solo determina la
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parassitizzazione delle uova della Cimice, ma causa una mortalità complessiva maggiore per le punture di ulteriori uova
perforate per alimentarsi. L’imenottero si è quindi dimostrato come un efficace rimedio naturale per il controllo biologico
dell’insetto infestante in Centro Nord Italia in un contesto di controllo integrato. I Ricercatori del CREA, in collaborazione
con Servizi Fitosanitari Regionali hanno predisposto un Progetto per l’allevamento massale, la liberazione e la verifica
diretta sul campo delle possibilità di utilizzo di questo Agente di Controllo Biologico, la cui realizzazione richiede però
tempi rapidi per rilasciare i killer della cimice nella prossima stagione produttiva del 2017.
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Cimice asiatica: dal CREA arrivano gli
antagonisti naturali
Il CREA, con il suo centro "Difesa e Certificazione", ha individuato in
ambienti naturali dell'Italia centrale un minuscolo Imenottero parassita
delle uova della Cimice asiatica, insetto di recente introduzione in
Italia (2012) che sta causando ingenti danni all'ortofrutta nazionale.
Secondo recenti stime, infatti, nel solo 2016 il comparto ha registrato perdite per oltre il 40% in
importanti settori come la produzione di pere e kiwi. Danni gravi vengono anche segnalati nel corso di
quest'anno anche per le produzioni orticole. I danni riguardano anche mele, pesche, uva, pomodori,
noci, nocciole, mais, soia e molti altri prodotti agricoli di cui si nutre l'Halyomorpha halys, nome
scientifico della Cimice asiatica, specie molto invasiva con elevata capacità riproduttiva.
Proprio per questo motivo, i ricercatori del CREA, nell'ambito del Progetto Nazionale "ASPROPI –
Azioni a supporto della protezione delle piante", finanziato dal MIPAAF, hanno svolto un'intensa
campagna di indagine in natura e in laboratorio per individuare antagonisti naturali di questo nuovo
Insetto nocivo alieno.
Le ricerche CREA hanno permesso di raccogliere un imenottero, Ooencyrtus telenomicida, di
dimensioni inferiori ad 1 mm, allevabile in biofabbriche, con buone prospettive per il controllo biologico
della Cimice asiatica. I successivi test effettuati nei laboratori del CREA hanno evidenziato un'elevata
capacità di parassitizzazione delle uova della cimice in laboratorio, con il 35 % delle ovature
parassitizzate da una sola femmina dell'antagonista naturale in 24 ore e la completa parassitizzazione
in presenza di più femmine.
Si evidenzia che l'attacco di una sola femmina del microimenottero non solo determina la
parassitizzazione delle uova della Cimice, ma causa una mortalità complessiva maggiore per le punture
di ulteriori uova perforate per alimentarsi. L'imenottero si è quindi dimostrato come un efficace rimedio
naturale per il controllo biologico dell'insetto infestante in Centro Nord Italia in un contesto di controllo
integrato.
I Ricercatori del CREA, in collaborazione con Servizi Fitosanitari Regionali hanno predisposto un
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Progetto per l'allevamento massale, la liberazione e la verifica diretta sul campo delle possibilità di
utilizzo di questo Agente di Controllo Biologico, la cui realizzazione richiede però tempi rapidi per
rilasciare i killer della cimice nella prossima stagione produttiva del 2017.
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Cimice asiatica, ecco l’antagonista naturale
Novità nella lotta alla Cimice asiatica (Halyomorpha halys), l’insetto che dal 2012 sta causando
ingenti danni all’ortofrutta nazionale. Il Centro “Difesa e Certificazione” del Crea, Consiglio per la
ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria, ha infatti individuato un microimenottero
parassita delle uova di Halyomorpha halys in ambienti naturali dell’Italia centrale.
I ricercatori del Crea hanno lavorato nell’ambito del Progetto nazionale “Aspropi – Azioni a
supporto della protezione delle piante”, finanziato dal Ministero delle Politiche agricole, che ha
permesso di raccogliere un insetto, Ooencyrtus telenomicida, di dimensioni inferiori a un millimetro,
allevabile nelle cosiddette “biofabbriche” e con buone prospettive di controllo biologico della Cimice
asiatica.
I test effettuati nei laboratori del Crea hanno evidenziato un’elevata capacità di parassitizzazione
delle uova della cimice in laboratorio. In particolare, una sola femmina dell’antagonista naturale
parassitizza in 24 ore il 35% delle ovature, mentre in presenza di più femmine si raggiunge il
100%. Non solo: l’attacco di una sola femmina del microimenottero causa anche una maggiore
mortalità complessiva per le punture di ulteriori uova perforate per alimentarsi. Ooencyrtus
telenomicida si è quindi dimostrato in centro-nord Italia un efficace rimedio naturale per il controllo
biologico dell’insetto infestante.
Ora, in collaborazione con i Servizi fitosanitari regionali, il Crea ha messo a punto un progetto
per l’allevamento massale, la liberazione e la verifica diretta sul campo delle possibilità di utilizzo di
questo agente di controllo biologico. Obiettivo: rilasciare i “killer” della cimice già nella stagione
produttiva 2017.
Secondo recenti stime, nel 2016 il settore frutticolo ha registrato perdite superiori al 40% in
comparti importanti come pere e kiwi. Danni gravi sono segnalati anche per le produzioni orticole.
Ma sono colpiti molti altri prodotti agricoli, tra i quali mele, pesche, uva, pomodori, noci, nocciole,
mais e soia.
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Cimice asiatica, così la ricerca accelera nella
lotta bio
Nell’arco di un anno, da quando ha ricevuto l’incarico di individuare soluzioni sostenibili per ristabilire
l’equilibrio ecologico degli agroecosistemi invasi dalla Cimice asiatica (Halyomorpha halys), il Centro
“Difesa e Certificazione” del Crea di Firenze, può dirsi relativamente soddisfatto.
Perché i ricercatori hanno individuato un parassitoide (Ooencyrtus telenomicida) che, in effetti, ha tutte
le potenzialità per essere uno strumento di difesa efficace: è una specie autoctona, della quale sono già
state testate le metodiche di allevamento, ed è in grado di attaccare anche le uova di Halyomorpha.
“Ooencyrtus telenomicida si sviluppa dentro le uova di Halyomorpha e attacca in
modo efficace la cimice - spiega Pio Federico Roversi, ricercatore del Crea e
coordinatore del progetto finanziato dal ministero delle Politiche agricole – E non
finisce qui. Il microimenottero non solo attacca le uova ma, all’interno dell’uovo
stesso, si nutre di ciò che trova, allo stadio larvale o, anche, di cimice già formata. Un
altro aspetto interessante, è che da ogni uovo di cimice nascono più antagonisti”. Il
che ovviamente è importante, perché significa che può moltiplicarsi in modo più
consistente delle proprie prede.
Dopo le prove in laboratorio, sono anche stati condotti i primi test in alcuni frutteti del
Modenese, con il supporto del Servizio fitosanitario dell’Emilia Romagna. “Era importante – prosegue
Roversi – valutare l’insetto anche in un sistema complesso come può essere un frutteto e i risultati
sono stati positivi. Ooencyrtus telenomicida trova e uccide le cimici non solo in laboratorio”.
Ora ci sono due tipi di indagine da portare avanti. “Da un lato – osserva il ricercatore del Crea di
Firenze – dobbiamo completare i test di laboratorio per capire quante femmine dell’antagonista naturale
servono per parassitizzare il 100% delle ovature presenti; dall’altro lato, bisogna rapportare tutto alle
dimensioni di un’azienda agricola. Con il Servizio fitosanitario dell’Emilia Romagna, tra la primavera e
l’estate del 2017, provvederemo pertanto al lancio di varie migliaia di parassitoidi per valutare anche
quanti individui siano necessari per il controllo delle cimici”.
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Antagonisti naturali pronti per essere lanciati in campo
“In base ai risultati delle prove condotte in Emilia Romagna – conclude Roversi – si deciderà se
passare alla produzione massale di Ooencyrtus telenomicida per la diffusione anche nelle altre regioni
infestate dalla cimice asiatica”.
Da parte sua, Tiziano Galassi del Servizio fitosanitario dell'Emilia Romagna dichiara a Italiafruit News:
“Le potenzialità dell’insetto sono acclarate, ora bisogna trasformarle in realtà. Cioè in uno strumento
operativo efficace che, insieme agli altri (dalle reti ai prodotti chimici, ndr) possa incidere sul
contenimento in campo di Halyomorpha halys che, non è un segreto, ci preoccupa molto”.
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Agricoltura: Crea, killer naturale contro la
cimice cinese
Potrebbe arrivare dalla prossima stagione produttiva 2017 il killer naturale della cimice asiatica,
l'insetto che sta causando ingenti danni all'ortofrutta nazionale, con perdite fino al 40% concentrate
nelle regione dell'Italia del Nord. A metterlo a punto sono i ricercatori del Consiglio per la Ricerca in
Agricoltura (Crea), che nel centro 'Difesa e Certificazione' e nell'ambito di un progetto finanziato
dal ministero delle Politiche agricole, hanno individuato l'antagonista naturale di pericoloso insetto
alieno. Le ricerche, spiega il Crea, ''hanno permesso di raccogliere l'imenottero Ooencyrtus
telenomicida, di dimensioni inferiori ad 1 mm, allevabile in biofabbriche, con buone prospettive per
il controllo biologico della Cimice asiatica''. I successivi test effettuati nei laboratori hanno
evidenziato un'elevata capacità di danneggiare le uova della cimice; una sola femmina
dell'antagonista naturale, spiegano i ricercatori, ''è in grado di 'parassitizzare' fino al 35% di uova
della cimice in 24 ore; l'attacco di un imenottero non solo ne determina la morte, ma causa una
mortalità complessiva maggiore per le punture di ulteriori uova perforate per alimentarsi''.
L'imenottero, precisa il Crea, si è dimostrato un efficace rimedio naturale per il controllo biologico
della cimice infestante in un contesto di controllo integrato. I ricercatori, in collaborazione con
Servizi Fitosanitari Regionali, hanno già predisposto un progetto per poter allevare i killer naturali e
verificarli sul campo, in modo da poterli utilizzare già dalla prossima stagione produttiva.
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FATTI & NOTIZIE
FATTI & NOTIZIE
Fioristi in gara il 7 gennaio per
il Bouquet Festival di Sanremo
GIOVANI PIANTE
F
Call for ideas
mediterranee
I
n occasione della prima
edizione del “Garden Festival del Mediterraneo”
nel 2017, la fondazione Radicepura indice un bando
di concorso internazionale rivolto a paesaggisti, architetti e designer under
35 per la realizzazione di 5
giardini, con una superficie
compresa tra 30 e 50 mq,
che affrontino il tema delle
«esperienze mediterranee».
I giardini saranno realizzati a Radicepura, il parco
botanico in provincia di Catania, a Giarre, tra l’Etna e
il mar Ionio. La partecipazione al Concorso è gratuita
e i cinque progetti selezionati dalla giuria riceveranno la fornitura parziale delle piante, coltivate nel vivaio
Piante Faro, fino a un tetto
massimo di 3.000 € in valore e un budget di 2.000 €
per la realizzazione del giardino stesso. Termine presentazione progetti: 8 gennaio 2017.
Per saperne di+: tel. 095
778 0562, [email protected].
12 ❘
iori e musica in puro
stile italiano. Continuerà anche nel 2017
la collaborazione fra il Comune di Sanremo e l’Associazione Nazionale Piante
e Fiori d’Italia in occasione
del Festival della canzone
italiana. Per la 67ª edizione
della kermesse canora alla
squadra di 16 fioristi, che lo
scorso anno hanno raggiunto la città ligure da tutta Italia e lavorato gratuitamente
per realizzare gli oltre 200
bouquet offerti ai cantanti e
agli ospiti d’onore e hanno
allestito il red carpet dell’Ariston, si aggiungerà il vincitore del Concorso “Bouquet Festival di Sanremo”.
Carlo Conti offre a Laura Pausini uno degli oltre duecento bouquet preparati dalla squadra di sedici fioristi (foto in alto a destra) che ha lavorato gratuitamente lo scorso anno al Festival di Sanremo.
Cimice asiatica: l�antagonista
naturale scoperto dal CREA
Nel tondo l’imenottero Ooencyrtus telenomicida
mentre attacca le uova della Cimice asiatica (sopra)
I
l CREA (Consiglio per
la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria) ha individuato in ambienti naturali
Il FlorIcultore ❘ DICEMBRE 2016
dell’Italia centrale un minuscolo imenottero parassita delle uova della Cimice asiatica (Halyomorpha halys), insetto di
recente introduzione in Italia (2012) che sta causando
ingenti danni all’agricoltura. Gli studiosi, infatti, la definiscono «una specie molto invasiva con elevata capacità riproduttiva che
si nutre di un’ampia
varietà di specie coltivate e spontanee,
in particolare Fabaceae e Rosaceae,
con una predilezione per piante arboree e arbustive». Nel
solo 2016 il comparto
ha registrato perdite per oltre il 40% in importanti settori come la produzione di
pere e kiwi.
Proprio per questo mo-
La competizione, aperta a
tutti i fioristi, è in programma il 7 gennaio 2017 nella
Orangerie di Villa Ormond a
Sanremo (IM), dalle 10 alle
17. I concorrenti dovranno
presentare tre bouquet dedicati a interpreti e canzoni di
casa nostra a loro scelta.
Tutti i fiori e le essenze
vegetali dovranno proveni-
re dalla riviera ligure. Anche
il Mercato dei fiori di Sanremo contribuirà a rafforzare
la promozione delle produzioni locali.
Per info e iscrizioni (entro il 20.12): Barbara Pietrolucci (Associazione Piante e Fiori d’Italia), tel. 0183
767071, [email protected].
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tivo, i ricercatori del CREA
hanno svolto un’intensa
campagna di indagine in
natura e in laboratorio per
individuare antagonisti naturali di questo nuovo insetto nocivo alieno. Le ricerche hanno permesso di
raccogliere un imenottero,
Ooencyrtus telenomicida,
di dimensioni inferiori ad 1
mm, allevabile in biofabbriche, con buone prospettive per il controllo biologico
della Cimice asiatica.
I successivi test effettuati nei laboratori del CREA
hanno evidenziato un’elevata capacità di parassitizzazione delle uova della cimice in laboratorio, con il
35% delle ovature parassitizzate da una sola femmina
dell’antagonista naturale in
24 ore e la completa parassitizzazione in presenza di più
femmine. Si evidenzia che
l’attacco di una sola femmi-
na del microimenottero non
solo determina la parassitizzazione delle uova della Cimice, ma causa una mortalità complessiva maggiore per
le punture di ulteriori uova
perforate per alimentarsi.
L’imenottero si è, quindi,
dimostrato come un efficace
rimedio naturale per il controllo biologico dell’insetto
infestante nel Centro-Nord
Italia in un contesto di controllo integrato. I ricercatori del CREA, in collaborazione con i Servizi Fitosanitari
regionali, hanno predisposto un progetto per l’allevamento massale, la liberazione e la verifica diretta
sul campo delle possibilità
di utilizzo di questo agente
di controllo biologico, la cui
realizzazione richiede però
tempi rapidi per rilasciare i killer della cimice nella
prossima stagione produttiva del 2017.
DICEMBRE 2016
❘ Il FlorIcultore ❘ 13
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