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La tua casa in armonia per sempre
COME LA CASA PUO' SUPPORTARE LA FELICITA'
OTTIMIZZARE IL PRIMO CERCHIO: LA TUA IDENTITÀ UNICA
Quando penso ad una casa penso subito a chi ci abita dentro: ormai è più forte di me,
deformazione professionale, prima di tutto vengono gli abitanti.
La tua casa dovrebbe riflettere chi sei tu e le tue caratteristiche peculiari.
In pratica la casa dovrebbe riflettere chi siamo e cosa amiamo.
Come hai potuto vedere nelle sezioni precedenti, la casa ha una sua anima, l’anima dello spazio
vivente o Vastu Purusha.
Conoscere l’anima della casa significa conoscere noi stessi, la nostra parte più nascosta, quella
inconscia.
In un certo senso dovremmo fare amicizia con il Vastu Purusha, creare le condizioni per un
incontro e uno scambio.
La stretta relazione con la casa (e quindi con la sua anima) è alla base di qualsiasi metodo di
armonizzazione dello spazio, e infatti vale anche per il Feng Shui.
Ma come si realizza l’ottimizzazione del primo cerchio del Vastu nella propria casa?
Avendo potuto studiare numerose abitazioni e, attraverso i miei vari mentori di Vastu, anche
numerosi casi a livello internazionale, ho potuto codificare tre tipi di ottimizzazione di una casa
secondo il primo cerchio del Vastu.
Ecco quindi i tre metodi principali per personalizzare una casa secondo il Vastu.
PRIMO METODO: SEI UN TIPO CALDO O UN TIPO FREDDO?
Il Vastu ha dei precisi suggerimenti in base alla costituzione ayurvedica degli abitanti, cioè Vata,
Pitta e Kapha.
Fra poco farai il Test Ayurveda e (se non la conosci già) conoscerai la tua costituzione ayurvedica.
Gli antichi testi che risalgono all’epoca vedica, oltre 5000 anni fa, narrano che le scienze del Vastu
e dell’Ayurveda furono rivelate dallo stesso creatore dell’universo ai veggenti di quei tempi.
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In effetti quando si approfondiscono queste arti si rimane a bocca aperta.
La quantità di conoscenza, il livello di schematizzazione e l’incredibile metodologia di gestione
delle praticamente infinite casistiche che si possono presentare fanno proprio pensare a qualche
tipo di rivelazione divina…
Si stima che l’Ayurveda sia il sistema medico di
cura più antico al mondo.
Si tratta di una scienza della "lunga vita" che si
concentra sulla prevenzione piuttosto che sulla
cura dei sintomi.
Il cuore del sistema di diagnosi e cura
dell’Ayurveda è il paradigma dei tridosha,
ovvero i tre principali processi metabolici
regolati dagli elementi presenti nel corpo.
Gli antichi saggi vedici sapevano bene che
normalmente ognuno di noi ha una dominanza
di uno o al massimo due elementi nel corpo tra
aria, fuoco e acqua.
Questa dominanza caratterizza la nostra natura
e il funzionamento del nostro corpo, in breve la nostra costituzione ayurvedica.
I tre dosha sono: Ayurveda Vata che è legato all’aria, Ayurveda Pitta che è legato al fuoco e
Ayurveda Kapha che è legato all’acqua.
Ognuno di noi nasce quindi con una certa combinazione di questi tre dosha che determina la
nostra prakriti, termine sanscrito che indica l’energia di cui è fatto tutto ciò che non è il nostro
spirito.
Dunque prakriti si riferisce al tipo di corpo, l’assetto emotivo e la qualità della nostra mente.
Come sembra più che logico, la buona salute non comprende solo la salute del corpo, ma anche
quella della mente e dello spirito.
L’Ayurveda interpreta la malattia come il sintomo
che c’è uno squilibrio nel corpo, nei dosha.
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In altre parole, salute è sinonimo di equilibrio e ordine, malattia è sinonimo di squilibrio e
disordine.
Analizzando lo stato dei tridosha (per esempio con l’analisi del polso fatta da un medico esperto in
questa tecnica) l’Ayurveda può prevedere le malattie che potrebbero colpirci e quindi aiutarci ad
evitarle.
Il Vastu ha un ruolo fondamentale nel contribuire a mantenere l’equilibrio dei tridosha.
Dormire o lavorare in certi quadranti della casa infatti può aiutarci a ristabilire l’equilibrio dei
nostri tridosha oppure, senza saperlo, ad alterarlo anche pericolosamente.
Ci sono degli specifici accorgimenti relativi alla casa che il Vastu suggerisce a seconda della
costituzione ayurvedica: ma la domanda sorge spontanea…
“Come faccio a sapere la mia costituzione ayurvedica?”
Se non lo hai già fatto, è venuto il momento di fare il TEST AYURVEDA per conoscere il tuo dosha
dominante direttamente online.
Ci ritroviamo fra poco, buon test!
……………………………………………………………………………….
OK, bene, adesso è arrivato il momento di scoprire come puoi potenziare il primo cerchio del
Vastu con la personalizzazione in base al tuo dosha.
Delle prossime tre sezioni puoi tranquillamente leggere solo quella relativa al dosha che ti
interessa: se per esempio il test dice che sei Pitta, andrai direttamente alla sezione Pitta
.
AYURVEDA VATA
Sei Ayurveda Vata? Allora devi sapere che l’elemento aria, che è particolarmente attivo in te,
governa tutti i movimenti che avvengono nel tuo corpo.
Ogni processo che ha a che fare con il movimento ha dunque la stessa energia dell’elemento aria.
Se sei Ayurveda Vata preferisci l’azione all’inazione (sia mentale che fisica), hai la mente veloce, ti
vengono facilmente tante e nuove idee, quando siedi ti ritrovi spesso a tamburellare con le dita e
mentre dormi ti muovi molto nel letto.
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In più molto probabilmente condividi il carattere freddo e secco dell’elemento aria, quindi senti
spesso le mani e i piedi freddi, hai la pelle secca e probabilmente le labbra ti si screpolano
facilmente d’inverno.
Vata controlla il respiro, il movimento delle palpebre, la circolazione, i movimenti dei muscoli e dei
tessuti (quindi anche le articolazioni), gli impulsi nervosi, il passaggio del cibo nel corpo e anche la
sua espulsione.
A livello psichico Vata controlla il flusso dei pensieri che attraversano la mente e in ultima analisi
"trasforma i pensieri in azione".
Se c’è un eccesso di Vata si possono manifestare facilmente agitazione, insicurezza, indecisione e
forza di volontà vacillante.
Se sei Ayurveda Vata il Vastu ti sconsiglia di dormire o lavorare nel quadrante
nordovest della casa, quello dell’aria.
Infatti, aggiungere ancora l’energia dell’elemento aria alla tua costituzione creerebbe non pochi
problemi.
Considera sempre il principio che "energie uguali si moltiplicano", quindi aggiungere anche l’aria
del quadrante nordovest significa peggiorare lo squilibrio dei tuoi dosha.
Se passi troppo tempo a nordovest il tuo muoverti velocemente potrebbe col tempo trasformarsi
in irrequietezza e agitazione.
Il tuo sistema nervoso sarebbe sovraeccitato, in costante allerta, causando tra le altre cose stati di
ansia e pensieri confusi.
Lavorare a nordovest potrebbe far diventare delle piccole sciocchezze grandi distrazioni che ti
farebbero perdere molto tempo e non ti permetterebbero di concentrarti per portare avanti il tuo
lavoro in modo efficace.
Inoltre è anche possibile che la tua memoria, che a causa della costituzione dominante Ayurveda
Vata probabilmente non è tra quelle di ferro, ti tradisca proprio nel momento del bisogno.
Naturalmente l’effetto si manifesterà in gradi diversi per persone diverse, essendo lo stazionare in
un particolare quadrante di un edificio solo uno dei fattori che determinano l’equilibrio generale
dei dosha (penso anche all’alimentazione e allo stile di vita).
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Il Vastu consiglia ai tipi Ayurveda Vata di scegliere i quadranti sudovest e
nordest per dormire e/o lavorare.
Sia l’elemento terra del sudovest che l’elemento acqua del nordest tendono infatti a limitare e a
calmierare Vata, diciamo a "tenerlo con i piedi per terra"
.
Che si parli di Vastu o di qualsiasi progetto tu abbia in mente, tieni presente che se il tuo Vata è
troppo dominante è possibile che tu faccia fatica a mettere in pratica i buoni consigli a causa del
fatto che tendi a cambiare idea un po’ troppo spesso.
Potresti quindi cedere alla tentazione di continuare a vivere di buoni propositi invece di realizzare
qualcosa che comunque sai bene che aumenterebbe l’armonia nella tua casa e nella tua vita.
Dunque osservati attentamente in questo senso e prendi le tue decisioni.
Come vedi nella figura
dell'appartamento qui a
fianco, la camera
matrimoniale di Maria e di
Giorgio si trova nel quadrante
nordovest.
Maria è Vata e Giorgio è Pita.
Entrambi non fanno sonni
tranquilli, spesso si svegliano
spossati e senza energia.
Maria dice che va a dormire
con il cervello che frulla mille
idee e al risveglio si rende
conto che il cervello sta
frullando ancora...
In questo caso il Vastu consiglia di spostare la camera da letto in quanto si trova completamente
nel quadrante nordovest, quello dell'aria.
Per di più, il letto si trova esattamente sull'area nordovest in cui è maggiormente concentrata
l'energia dell'aria.
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L'elemento aria di questo quadrante tende ad esagerare l'Ayurveda Vata di Maria e anche a
Giorgio non è che faccia proprio bene.
L'ideale è portare la camera da letto nel quadrante sudovest della terra, come vedi nella figura
seguente.
Per mantenere la praticità dell'uso del bagno, in questo specifico caso studio, è possibile cambiare
l'ingresso del bagno e portarlo nella nuova camera da letto, oppure mantenerli entrambi.
Benché non sia molto frequente fare dei cambiamenti strutturali quando si applica il Vastu, a volte
è consigliabile.
In questo specifico caso, cambiare l'ingresso del bagno non comporta grandi problemi e si
tratterebbe di una spesa limitata.
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I vantaggi sul piano della salute e della gioia di vivere sia nel breve che nel lungo termine sono
invece enormi per Maria e Giorgio.
Comunque, sempre in questo caso specifico, dalla camera a sudovest sarebbe anche possibile
utilizzare il bagno che si trova nell'area nord senza fare alcun intervento strutturale.
AYURVEDA PITTA
Sei Ayurveda Pitta? Allora devi sapere che l’elemento fuoco, che è particolarmente attivo in te,
rappresenta la trasformazione e il calore, ed è l’archetipo dell’energia.
I suoi simboli in natura da sempre sono il sole e il fuoco.
Ayurveda Pitta è all’origine della "costruzione" dei tessuti corporei, controlla il fuoco digestivo e le
secrezioni delle ghiandole disseminate nel corpo, inclusi ormoni ed enzimi.
È il fuoco che governa il livello di energia del corpo e la sua temperatura.
Pitta governa la vista e il vigore sessuale, controlla la fame, la sete, e anche la morbidezza e
lucentezza della pelle.
A livello psichico Ayurveda Pitta rappresenta l’intelligenza, l’astuzia, il rispetto per i valori dello
spirito e la disciplina.
Se il tuo Pitta è in eccesso però potresti cedere spesso all’irritabilità, alla scontrosità, agli scatti
d’ira e all’impulsività.
Se la tua costituzione dominante Ayurveda è Pitta il Vastu ti sconsiglia vivamente
di dormire e/o lavorare nei quadranti nordovest e specialmente sudest.
Quest’ultimo infatti è il quadrante del fuoco, e a causa del principio che "energie uguali si
moltiplicano", potresti subire gli effetti di un forte squilibrio di Pitta.
E non sono da sottovalutare: probabilmente avrai già sperimentato che l’impazienza, l’ira e
l’impulsività ti hanno fatto fare i più grandi errori della tua vita, giusto?
Sostare per troppo tempo a sudest può farti letteralmente "bollire" e far peggiorare eventuali
malattie della pelle e acidità di stomaco.
Un Pitta squilibrato può facilmente farti diventare troppo critico e litigioso; come si suol dire: il
leader che c’è in te potrebbe diventare un boss…
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Naturalmente l’effetto si manifesterà in gradi diversi per persone diverse.
Vanno sempre considerati tutti i fattori che determinano l’equilibrio dei dosha (penso
all’alimentazione e allo stile di vita), ma per il Pitta è particolarmente importante l’uso dei colori.
Il Vastu consiglia a chi è Ayurveda Pitta di scegliere i quadranti sudovest
e nordest per dormire e/o lavorare.
Sia l’elemento terra del sudovest che l’elemento acqua del nordest tendono infatti a limitare e
calmierare Pitta, diciamo a raffreddarlo e a renderlo più pacato e riflessivo
.
La naturale temperatura mite che si trova a nordest e l’energia spirituale e di lungimiranza che
proviene da quella direzione sono specialmente adatti a te che hai una costituzione Pitta!
Rafforzano infatti la tua capacità di fare le scelte
giuste e di armonizzarti con l’universo.
Come vedi nella figura qui a fianco il letto di Paolo
e Rebecca si trova attualmente per metà nel
quadrante sudest della casa.
Entrambi hanno una costituzione ayurvedica calda,
prevalentemente Pitta.
Questo causa un'eccessiva esposizione
all'elemento fuoco per tutta la durata della notte.
In questo caso specifico è possibile riarredare la
camera da letto facendo in modo che il letto si
trovi nel quadrante sudovest piuttosto che in
quello sudest.
L'elemento terra del quadrante sudovest darà ad
entrambi maggiore stabilità emotiva e sonni più
sereni.
Ecco come sarà la camera da letto di Paolo e Rebecca dopo l'ottimizzazione del primo cerchio del
Vastu.
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AYURVEDA KAPHA
Se sei Ayurveda Kapha (in italiano si legge “cafa”) devi sapere che l’elemento acqua, che è
dominante in te, in natura è rappresentato dalla luna e ovviamente dall’acqua in tutte le sue
forme.
Kapha ha le caratteristiche di liquidità, pesantezza, elevata densità, tranquillità, fermezza,
immobilismo e freddezza.
Ayurveda Kapha rappresenta la conservazione, mantiene la forza del corpo, lubrifica le
articolazioni e i tessuti ed è responsabile dell’umidità della pelle.
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Sostiene e mantiene in salute il sistema immunitario e potenzia la memoria, contribuendo a
preservare la conoscenza acquisita.
A livello psichico Kapha rappresenta l’equilibrio, il controllo, il ritegno e l’assenza di avidità.
Tendenzialmente le persone con Kapha dominante tendono a essere pigre in tutte le attività,
compreso il mangiare.
Se la tua costituzione dominante è Ayurveda Kapha, il quadrante da evitare per
lunghe soste è quello nordest. Quindi niente nanna e lavoro in questo quadrante.
Questo è infatti il quadrante dell’elemento acqua, che andrebbe ad esagerare le sue
caratteristiche già molto pronunciate nella tua costituzione ayurvedica.
Potresti rallentare così tanto da sentirti insabbiato/a, come incagliato/a su una scogliera.
Potresti sentire una stanchezza cronica e eccedere troppo nel mangiare, andando incontro al
sovrappeso.
Ma peggio ancora potresti diventare così malleabile che non sentiresti più la necessità di
esprimere i tuoi bisogni e desideri, chiudendoti in una buia caverna emotiva.
Se il tuo Kapha si squilibra, la tua tendenza ad accumulare, al disordine e alla poca puntualità
potrebbero accentuarsi.
Quindi attenzione al nordest: la calma e la fermezza possono facilmente trasformarsi in
immobilismo e apatia!
Naturalmente l’effetto si manifesterà in gradi diversi per persone diverse, infatti vanno sempre
considerati tutti i fattori che determinano l’equilibrio dei dosha (penso soprattutto
all’alimentazione e allo stile di vita).
Il Vastu consiglia ai tipi Ayurveda Kapha come te di preferire i quadranti
sudest e nordovest per dormire e/o lavorare.
Bisogna però considerare caso per caso: specialmente per la camera da letto consiglio sempre ai
tipi Kapha una via di mezzo tra il quadrante sudovest e quello nordovest.
Dormire nei quadranti sudest e nordovest alla lunga potrebbe creare troppa agitazione anche in te
che sei Ayurveda Kapha.
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Naturalmente il nordest, nonostante quello che ti ho detto finora, è anche per te la zona più
adatta per l’introspezione e la meditazione oltre che per ricevere consiglio e ispirazione.
Se sei di costituzione Ayurveda Kapha sono però sicuro che queste cose le sai fare in qualsiasi
direzione, perché è la tua natura
.
Come vedi nella figura qui a fianco, Giovanni abita in un appartamento in cui la camera da letto si
trova a nordest e lo studio a est.
Giovanni ha una costituzione
ayurvedica molto Kapha e
lamenta una certa lentezza e
pesantezza nella vita.
Vorrebbe essere più attivo.
Benché abbia lo studio quasi
completamente nel quadrante
sudest del fuoco e dell'azione
lo usa pochissimo perché ha il
suo ufficio privato al lavoro.
Dunque passa pochissimo
tempo nello studio in casa.
In questo caso il Vastu
suggerisce di spostare la
camera da letto nel quadrante
sudest della casa in modo che il letto stia nello spicchio est del quadrante sudest.
Secondo il Vastu l'unico caso in cui è accettabile dormire nel quadrante sudest è quando la propria
costituzione è fortemente Kapha, e se ne sentono molto gli effetti negativi.
Comunque è sempre meglio fare in modo che il letto si trovi nella parte di quadrante sudest più
vicina (adiacente) al quadrante nordest.
Ecco come sarà l'appartamento di Giovanni dopo l'intervento Vastu.
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Conclusione Primo Metodo
Naturalmente i casi sono tanti quante sono le case e le persone che le abitano.
Non è possibile presentarli tutti in questa sede.
Con questi tre esempi ho voluto farti vedere praticamente come si interviene nella propria
abitazione considerando la propria costituzione ayurvedica.
Il principio è di per sé semplice: basta cercare di non sostare per troppo tempo nel quadrante che
porta l'energia dell'elemento che per la nostra costituzione ayurvedica è "scomodo".
Se non puoi dormire e/o lavorare nel quadrante giusto puoi anche intervenire con i colori.
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E questa è proprio la strategia del secondo metodo di personalizzazione della casa con il primo
cerchio del Vastu che andiamo a scoprire adesso.
SECONDO METODO: PERSONALIZZAZIONE CON I COLORI
L’esperienza con i colori non è solo sensoriale. È evidente che è anche emotiva.
Ma la percezione e l’influenza che hanno su di noi può dipendere da innumerevoli fattori.
Esperienze passate, suggestioni e ricordi possono cambiare il nostro modo di "percepire" un
colore.
Un mio caro amico aveva una certa avversione per il colore rosso, era un colore che gli dava
particolarmente fastidio al punto che a volte gli sembrava perfino di avere la nausea.
Una volta mi raccontò di un giorno in cui da ragazzino aveva insistito tantissimo per mangiare un
gelato all'arancia, di quelli rosso fuoco...
Fu un'esperienza atroce, gli venne un mal di pancia incredibile e né lui né la madre dormirono per
tutta la notte.
In quel momento feci il collegamento: il tipo di sensazione fortemente negativa e nauseante nei
confronti del colore rosso molto probabilmente veniva proprio da quell'esperienza specifica.
Magari non ce lo ricordiamo, ma nell'inconscio c'è un'associazione: gelato rosso = mal di pancia.
Che lo ricordiamo o no, che sia cosciente o no, non importa, la leva sulle emozioni avviene
comunque.
Inoltre contano molto anche le tradizioni e le abitudini familiari e culturali di un luogo: uso di certi
colori e non uso di altri, associazione di certi colori a nemici o amici,.... ecc. ecc.
Pensa che i Bantù per esempio hanno un centinaio di termini diversi per definire il rosso.
Per i popoli del nord, che invece vivono tra i ghiacci per gran parte dell'anno, saper distinguere
diverse tonalità di bianco è spesso questione di vita o di morte...
In questa guida sarebbe poco opportuno fare una lunga digressione sull'effetto psicofisico dei
colori per cui, se vuoi approfondire l'argomento, ti consiglio vivamente il libro "Il Colore in Casa" di
Paola Santagostino, esperta psicoterapeuta che usa i colori come terapia.
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In base ai suoi studi e alle sperimentazioni si è visto che quando un colore viene osservato
vengono coinvolte diverse aree del cervello:
•
Aree cerebrali deputate a risposte fisiologiche non volontarie: battito cardiaco, pressione
arteriosa, frequenza respiratoria, processi ormonali, digestivi, tono muscolare... quindi la
gamma dei rossi risulta eccitante, quella dei giallo-arancio stimolante, quella dei verdi
neutra e quella dei blu calmante.
•
Aree cerebrali della memoria, associazioni simboliche e collettive.
•
Aree cerebrali dove si formano le emozioni, che dipenderanno dalle reazioni fisiche e
mentali che il colore ha suscitato.
•
Aree cerebrali deputate all’elaborazione verbale, per dare un nome al colore percepito e
permettere quindi la formulazione di pensieri relativi a quel colore.
Quindi il cervello non fa altro che elaborare tutto questo insieme di risposte, ed è
proprio il loro insieme che definisce, nella sostanza, l’influenza che un colore ha su
di noi.
I colori hanno dunque un effetto diretto sulla coscienza profonda, un significato archetipico che
attiva o disattiva certi centri nervosi, e quindi hanno degli effetti sia biochimici sul corpo che
psichici sulla mente.
Accade spesso che i colori che ci piacciono non sono proprio esattamente i colori che ci servono
e quindi seguendo solo il "gusto personale" potremmo non fare il nostro bene.
E ho messo non a caso tra virgolette gusto personale, proprio per enfatizzare il fatto che è solo
apparentemente un gusto personale.
Infatti, se veramente sapessimo che ci fa male, lo eviteremmo come la peste.
Un po’ come il vizio del fumo: se veramente avessimo coscienza degli effetti concreti e potenti che
ha sul nostro corpo, non ci sarebbero santi che tengono, butteremmo via subito la sigaretta, anche
se "ci piace" fumarla.
Aver determinato la tua costituzione ayurvedica ti permette di avere subito un'idea generale su
quali sono i colori da evitare e quali sono quelli più adatti alla tua personalità.
Ecco una tabella che te li mostra con semplici simboli.
Quello rosso indica "da evitare sicuramente", quello arancio indica "neutro" e quello verde indica
"colore benefico".
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Vata
Pitta
Kapha
Rosso
Rosa
Arancio Saturo
Arancio Pesca
Giallo Girasole
Giallo Paglierino
Verde
Azzurro
Blu
Indaco
Viola
Bianco
Nero
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Questa parte della personalizzazione con i colori riguarda più che altro la quantità (in termini di
superficie) del colore preso in considerazione e il tempo per cui rimane nella tua casa o meglio nel
tuo campo visivo.
Non significa quindi che devi esagerare con i colori che ti fanno bene ed
evitare sempre e comunque quelli meno favorevoli.
Mi spiego meglio...
Come hai visto nella tabella qui sopra, se sei un tipo Pitta o Vata cercherai di evitare di riempire la
casa di colori troppo eccitanti, della tonalità calda e carica.
Questo sarà ancora più valido se capisci che i sintomi dello squilibrio di Pitta e Vata sono molto
presenti in te o peggio ancora ti creano veri e propri problemi.
Per esempio, se sei Pitta e hai un temperamento che ti crea serie difficoltà nelle relazioni con gli
altri, certamente il rosso sarà un colore da tenere alla larga dalla tua casa e dai tuoi vestiti.
Però non è che a Natale e capodanno non userai il rosso, o farai il voto di non usare mai più la
penna rossa
....
Probabilmente, se ora per te è un vero problema, cercherai di affrontare di petto la situazione
togliendo da casa tutto ciò che è rosso per un po' di tempo.
Ma una volta trovato un maggiore equilibrio, anche il Pitta può usare coscientemente il rosso per
avere una "carica in più" in certe circostanze ben precise.
Allo stesso tempo non dipingerò di blu tutte le pareti di casa perché sono Pitta, altrimenti potrei
incorrere in un effetto perfino opposto a quello desiderato.
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Colori, quadranti e costituzione ayurvedica.
I colori si possono anche usare per calmierare gli effetti di certi quadranti nel caso delle camere da
letto o degli uffici.
Metti per esempio che sei un tipo Pitta e il tuo ufficio o la camera da letto si trovano proprio nel
quadrante sudest.
Metti che non puoi spostarli, proprio non ti riesce in nessun modo anche volendo.
In quel caso puoi intervenire in modo molto efficace con i colori.
Puoi usare la biancheria da letto e le tende di colore blu, oppure utilizzare i complementi di arredo
dell'ufficio come la sedia o il portapenne di colore blu.
In questo modo l'effetto eccitante del quadrante sudest sarà diminuito e calmierato dai colori freddi.
Attenzione però a non esagerare: come vedrai nella sezione riservata ai 5 elementi, bisogna comunque
che il fuoco sia onorato nel quadrante sudest.
A tale scopo basterà anche accendere, di tanto in tanto, una candela (magari rossa) esattamente
nell'area sudest della stanza.
Il Vastu consiglia di mantenere il colore delle pareti abbastanza neutro e usare i colori più vivaci
negli arredi e nei complementi d'arredo per dare un tocco di vitalità alle stanze.
Questo sia perché è più facile cambiarli quando serve, sia perché l'effetto globale è generalmente
più equilibrante e piacevole.
Però tieni presente che questa non è una regola ferrea, è solo un consiglio, una linea guida.
A me personalmente piace colorare le pareti e spesso uso colorare anche solo una parete, tipo
quella dietro la testiera del letto oppure quella su cui si appoggia il divano.
Qui puoi sbizzarrirti come vuoi, lascia che il tuo senso estetico si armonizzi naturalmente con le
linee guida del Vastu sulla personalizzazione
.
Sempre dalla tabella puoi vedere che il tipo Kapha dovrebbe preferire i colori più caldi ed eccitanti
e cercare di ridurre quelli freddi e calmanti.
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Specialmente il blu e l'indaco sono colori che limitano le capacità di azione dei Kapha, e sembra
perfino che possano indurre maggiormente la loro tendenza al sovrappeso!
Ecco un consiglio molto efficace e pratico per dare risalto ad un certo colore benefico per la tua
costituzione ayurvedica:
"Usalo in modo particolare nelle stanze o nelle zone della casa
in cui passi più tempo o che sono spesso nel tuo campo di vista"
In particolare camera da letto, sala da pranzo e soggiorno sono stanze in cui ci si ferma per un po'
seduti o sdraiati: il momento migliore per dare la giusta informazione psicofisica con i colori al
nostro inconscio.
Nel secondo cerchio del Vastu ti parlerò anche del collegamento tra i colori e le direzioni, che
dovrai considerare quando applichi i colori nella tua casa.
Nel terzo cerchio del Vastu invece parleremo del colore come "colore che ti rappresenta" e che
può maggiormente aiutarti nel tuo percorso di crescita materiale, personale e spirituale.
Ma ora passiamo al terzo metodo di personalizzazione della casa secondo il primo cerchio del
Vastu.
TERZO METODO: PERSONALIZZAZIONE CON LO STILE
Quando si parla di Vastu o di Feng Shui si potrebbe pensare che per avere una casa super
energetica bisogna arredarla con uno stile orientaleggiante.
Come se una specchiera con intarsi di tipo orientale
fosse più equilibrante o positiva di una specchiera
di gusto occidentale…
Ecco, lascia che ti dica, a costo di sembrare duro o
intransigente, che queste sono tutte sciocchezze
inutili e che non c’entrano assolutamente niente
con le energie dello spazio!
Il Vastu non predilige uno stile rispetto ad un altro
e quindi non è vero che lo stile orientale è considerato migliore o più energetico di quello
occidentale.
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Il sistema dei 4 cerchi recupera le origini del Vastu, quelle norme e indicazioni che danno le linee
guida per costruire spazi in armonia col cosmo e con la nostra essenza.
Non si tratta di questo o quello stile, di questo o
quel gusto: le energie dello spazio non guardano
allo stile, ma alla persona, alla tua identità unica.
Per cui se a te piace un certo stile, ad esempio il
country, non devi abbandonare quel gusto, anzi,
dovresti includerlo nei tuoi spazi abitativi come
elemento importante e caratterizzante.
Country, liberty, etnico, eclettico, classico, biologico, moderno, giapponese, indiano…
"Qual è il tuo stile?"
Al Vastu non interessa qual è lo stile ma quando e
come lo usi per personalizzare gli ambienti e quindi
stringere una stretta relazione tra te e l’anima dello
spazio.
Infatti il vero problema, di solito, è che non
sappiamo qual è il nostro stile, e la casa diventa una
gozzoviglia di stili e abbinamenti che esprimono
solamente la nostra "mancanza di stile"
.
Questo alla fine converge in una situazione di confusione e disordine che rispecchia in realtà una
mancanza interiore profonda, un "vuoto di coordinamento interiore" tra quello che sei e come ti
esprimi.
Ovviamente non sto dicendo che adesso ti devi mettere a fare un corso di styling professionale per
imparare ad abbinare correttamente i colori e gli stili, assolutamente no.
Ma riflettere su questo punto è importante
.
Regalati il tempo di scoprire qual è il tuo stile e di iniziare a manifestarlo nella tua casa.
Lasciare questo aspetto al caso è come lasciare al caso il nostro destino...
Metteresti nelle mani di un lancio dei dadi la tua buona o cattiva sorte?
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Dato che conosco il calcolo delle probabilità, io sicuramente no
!
Invece avvicinare il più possibile lo stile della tua casa al tuo stile è come incontrare l'anima dello
spazio, il Vastu Purusha, di persona, fare amicizia, parlargli cordialmente.
È come mettersi in contatto con l'inconscio e iniziare a correggerne i meccanismi inefficaci e
potenzialmente pericolosi (autosabotaggi) e allo stesso tempo potenziare quelli che portano frutti
positivi.
Immagino che anche tu come molti ti stia chiedendo:
"Ma Tiziano, io non me ne intendo, non so nemmeno da dove iniziare!"
Ed in effetti questo è un problema di
molti: ti dico sinceramente che lo è stato
anche per me, e per molto tempo.
Facevo fatica perfino ad abbinare i vestiti
e per me la casa andava bene se c'era la
mensola giusta per mettere le cose e un
armadio per mettere le altre.
Il divano doveva essere comodo, punto e
basta!
In un certo senso questo è tutto vero, ma se manca lo stile, manca la comunicazione con l'anima
dello spazio e con le persone che ti fanno visita.
Poi, diversi anni fa, ho scoperto una tecnica niente male, proposta dall'autore Maxwell GillighamRyan nel suo metodo APARTMENT THERAPY (oggi trovi anche il libro tradotto in italiano,
consigliatissimo!).
Si tratta del "vassoio dello stile", ovvero di un semplice raccoglitore di documenti e foto o di una
lavagnetta di sughero in cui mettere:
Fotografie prese dai giornali di arredamento
Fotografie di arredi prese da internet e dai cataloghi
Idee per l'illuminazione della casa
Campioni di colore e combinazioni cromatiche
Insomma tutto quello che alla fine ti farà convergere al tuo stile.
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In pratica stai usando un trucco niente male...
Il trucco è di rifarsi all'esperienza di chi queste
cose le conosce bene.
Intendo dire che se non sai come accoppiare i
colori basta che sfogli alcune riviste di
arredamento e vedrai come i massimi esperti
accoppiano i colori
.
Niente di più facile!
La parte difficile è rispondere alla domanda: "Ma
questo è il mio stile? Rappresenta il mio modo di essere?"
A questa domanda solo tu puoi rispondere: anche quando faccio una Consulenza Vastu il mio
compito è solo quello di aiutare le persone a tirare fuori il loro stile, non quello di dirglielo io!
Andare a visitare qualche negozio specializzato (non importa se non te lo puoi permettere, visita
anche quelli più chic) è un'altra fonte di ispirazione notevole.
Prendi idee, spunti e suggerimenti e mettili tutti nel tuo vassoio dello stile...
Molto probabilmente non sarà questione di qualche ora o giorno, potrebbe volerci del tempo,
dipende dal punto di partenza.
Ma questo esercizio da solo è in grado di stravolgere completamente il tuo destino, credimi: il
primo cerchio del Vastu è fondamentale!
OK, siamo arrivati alla fine del primo cerchio. A questo punto dovresti essere in grado di:
1. Trovare il tuo dosha dominante
2. Decidere quali sono i quadranti che più si adattano alla tua costituzione
3. Decidere quali sono i colori più adatti alla tua costituzione
4. Decidere qual è lo stile che ti rappresenta più di tutti
5. Mettere insieme un vassoio dello stile che ti aiuti nelle tue scelte
22
L'antico sistema del calcolo dell'Ayadi.
Aya che?
Ah ah, questo è uno degli aspetti più tecnici del Vastu che certamente non avrò modo di
approfondire in questa sede.
L’Ayadi è un antichissimo modo per collegare le misure e le proporzioni di un’abitazione alla
personalità unica degli abitanti, sia attraverso complessi calcoli astronomici, sia attraverso delle
formule matematiche.
Per questo è un tipo di personalizzazione che è fattibile solo nelle nuove costruzioni in cui si fa una
Progettazione Vastu (raramente anche nelle case già esistenti, ma bisogna fare dei lavori in muratura)
e solo alcuni consulenti Vastu la conoscono e sanno come applicarla.
Ci tenevo a dirtelo specialmente per completezza, in quanto tradizionalmente questo è un tipo di
personalizzazione molto importante per il Vastu.
Alla base del calcolo delle formule dell'Ayadi c'è la ricerca del modulo, cioè dell'unità di misura che più
si armonizza con il destino e i desideri degli abitanti.
Per prima si considera l'armonizzazione con la donna di casa e in secondo luogo con l'uomo di casa.
Questo "modulo" viene poi riproposto nella struttura di tutta la casa, fino alla recinzione del lotto.
Riprenderò questo argomento nel terzo cerchio del Vastu dato che la ricerca del modulo della casa è
alla base del concetto di "Sinfonia della Casa".
23

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