s. siro di nervi - San Siro di Nervi
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S. SIRO DI NERVI INFORMAZIONI PARROCCHIALI 2015/2016 www.sansironervi.org N. 27 – X Domenica Tempo Ordinario - Anno C 5 Giugno 2016 La Parola di Dio Prima lettura: Dal primo libro dei Re (17, 17-24) In quei giorni, il figlio della padrona di casa, [la vedova di Sarepta di Sidòne,] si ammalò. La sua malattia si aggravò tanto che egli cessò di respirare. Allora lei disse a Elìa: «Che cosa c’è fra me e te, o uomo di Dio? Sei venuto da me per rinnovare il ricordo della mia colpa e per far morire mio figlio?». Elia le disse: «Dammi tuo figlio». Glielo prese dal seno, lo portò nella stanza superiore, dove abitava, e lo stese sul letto. Quindi invocò il Signore: «Signore, mio Dio, vuoi fare del male anche a questa vedova che mi ospita, tanto da farle morire il figlio?». Si distese tre volte sul bambino e invocò il Signore: «Signore, mio Dio, la vita di questo bambino torni nel suo corpo». Il Signore ascoltò la voce di Elìa; la vita del bambino tornò nel suo corpo e quegli riprese a vivere. Elìa prese il bambino, lo portò giù nella casa dalla stanza superiore e lo consegnò alla madre. Elìa disse: «Guarda! Tuo figlio vive». La donna disse a Elìa: «Ora so veramente che tu sei uomo di Dio e che la parola del Signore nella tua bocca è verità». Seconda lettura: Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Gàlati (1, 11-19) Vi dichiaro, fratelli, che il Vangelo da me annunciato non segue un modello umano; infatti io non l’ho ricevuto né l’ho imparato da uomini, ma per rivelazione di Gesù Cristo. Voi avete certamente sentito parlare della mia condotta di un tempo nel giudaismo: perseguitavo ferocemente la Chiesa di Dio e la devastavo, superando nel giudaismo la maggior parte dei miei coetanei e connazionali, accanito com’ero nel sostenere le tradizioni dei padri. Ma quando Dio, che mi scelse fin dal seno di mia madre e mi chiamò con la sua grazia, si compiacque di rivelare in me il Figlio suo perché lo annunciassi in mezzo alle genti, subito, senza chiedere consiglio a nessuno, senza andare a Gerusalemme da coloro che erano apostoli prima di me, mi recai in Arabia e poi ritornai a Damasco. In seguito, tre anni dopo, salii a Gerusalemme per andare a conoscere Cefa e rimasi presso di lui quindici giorni; degli apostoli non vidi nessun altro, se non Giacomo, il fratello del Signore. Vangelo: Dal Vangelo secondo Luca (7, 11-17) In quel tempo, Gesù si recò in una città chiamata Nain, e con lui camminavano i suoi discepoli e una grande folla. Quando fu vicino alla porta della città, ecco, veniva portato alla tomba un morto, unico figlio di una madre rimasta vedova; e molta gente della città era con lei. Vedendola, il Signore fu preso da grande compassione per lei e le disse: «Non piangere!». Si avvicinò e toccò la bara, mentre i portatori si fermarono. Poi disse: «Ragazzo, dico a te, àlzati!». Il morto si mise seduto e cominciò a parlare. Ed egli lo restituì a sua madre. Tutti furono presi da timore e glorificavano Dio, dicendo: «Un grande profeta è sorto tra noi», e: «Dio ha visitato il suo popolo». Questa fama di lui si diffuse per tutta quanta la Giudea e in tutta la regione circostante. La Riflessione Dopo la celebrazione di grandi Solennità, la liturgia rientra nell’ambito della “normalità”. Siamo quindi alla decima domenica del “tempo ordinario”. La prima lettura di oggi è tratta dal primo libro dei Re. Ci riporta un episodio della vita del grande profeta Elia. Elia per sfuggire alla persecuzione del re di Israele era fuggito “all’estero”. Era stato ospitato da una vedova in un paese della Fenicia. Improvvisamente il figlio della donna muore. La mamma si rivolge al profeta con disperazione. Il profeta Elia si rivolge a Dio con fiducia: “Signore mio Dio vuoi fare del male anche a questa vedova che mi ospita, tanto da farle morire il figlio?”. La fiduciosa preghiera del profeta è accolta: “La vita del bambino tornò nel suo corpo e quegli riprese a vivere”. A Dio nulla è impossibile. Fidiamoci dei suoi progetti che sono sempre la cosa migliore per noi anche quando noi non riusciamo a comprenderli e perciò è difficile accettarli! La seconda lettura è tratta dalla lettera di San Paolo ai Galati. L’Apostolo fa una affermazione importante: “Il Vangelo da me annunciato non segue il modello umano”. San Paolo ripercorrendo il suo cammino di fede sottolinea come sia stato Dio ad agire nella sua vita trasformando lui da accanito persecutore della fede cristiana in intrepido apostolo di Cristo. “Dio mi scelse fin dal seno di mia madre e mi chiamò con la sua grazia”. Il Vangelo è tratto da San Luca. Anche in questo brano ci viene presentata una vittoria della vita sulla morte e qui direttamente per opera di Gesù. Vorrei sottolineare quanto Gesù si coinvolge nel dramma di una vedova che ha perso il suo unico figlio. Si tratta di un giovinetto. Gesù è profondamente coinvolto nel dramma e dal dramma della vedova. Lui interviene, Lui può, e, in quanto Dio, risolve il problema che è impossibile per noi umani. Noi siamo impotenti di fronte alla morte, ma anche noi, e Gesù col suo comportamento ce lo fa capire, dobbiamo sentirci non estranei e indifferenti di fronte al dolore degli altri e anche qualcosa fare: pregare il Signore affidandoci a Lui e chiedendo a Lui di darci sempre la forza di fare la sua volontà. La frase della settimana “Ragazzo dico a te: alzati!” La preghiera Signore Gesù, apri la mia mente e il mio cuore alla Tua Parola che è parola di verità e di vita. Purtroppo tante parole nostre intasano la nostra mente e il nostro cuore e non lasciano posto alla Tua Parola, ci distraggono e spesso ci allontanano dalla Verità, quella vera e non da quella che spesso è contrabbandata come vera, ma vera non è e questo poi possiamo capirlo dai frutti amari che segnano la vita del nostro oggi. Signore, pensaci Tu, prendici per mano e guidaci sulla strada della vita che Tu hai tracciato per noi. Abbiamo bisogno di Luce. Tu sei la nostra luce e la Tua Parola, che è Verità è veramente luce per noi. Ce lo hai detto Tu che chi segue Te non cammina nelle tenebre, ma avrà la luce della vita. Con Te noi siamo al sicuro e nulla potrà mai ostacolarci nel cammino della vita, neppure la morte, perché Tu, Signore della vita vinci la morte e liberandoci dal peccato, ci liberi dalla causa della morte che è appunto il peccato. Tu per noi hai espiato il peccato e ci hai donato la vita. Grazie, Gesù! Ritor nando su una notizia…. Domenica prossima, dodici giugno, ricorderemo, prima che inizi l’esodo estivo con l’inizio delle vacanze scolastiche, San Siro titolare della nostra Parrocchia. Ci prepareremo spiritualmente con tre giorni di preghiera concretizzata da mezz’ora di adorazione alla presenza del Santissimo Sacramento aiutati dalla lettura personale e silenziosa del testo evangelico che sarà messo a disposizione di ognuno con l’intento non solo di parlare col Signore ma anche di ascoltare la Sua Parola. Pertanto, a conclusione di ogni Santa Messa feriale siamo invitati a fermarci in Chiesa per questo scopo. E, poi, domenica 12 giugno, nel pomeriggio dalle sedici e trenta alle diciassette e trenta faremo un’ora di adorazione con la stessa modalità del triduo. L’ora di adorazione si concluderà con la solenne benedizione eucaristica. Abbiamo bisogno di conversione! Ripetiamo, forse, sempre le stesse cose, ma, se ci soffermiamo un momento e guardiamo senza paraocchi, la realtà della nostra parrocchia, possiamo renderci conto che l’esigenza di un cammino di autentica conversione è sempre attuale. Non dobbiamo convertirci secondo progetti di umana convenienza o di cambiamento per il cambiamento ma cercando di conformarci sempre più al pensiero del Signore a riguardo del nostro essere chiesa, comunità, famiglia di Dio, famiglia di famiglie, famiglia di persone accoglienti impegnate a vivere in concreto il progetto del Signore. In questa prospettiva dobbiamo darci da fare, innanzitutto per conoscere il Vangelo e anche la prima comunità di coloro che avevano accolto l’insegnamento degli Apostoli, impegnati a tradurlo concretamente nei fatti della vita di tutti i giorni. L’impegno deve essere costante per superare continuamente i nostri condizionamenti umani. Secondo me è anche importante ricuperare tutta quella ricchezza di valori umani che devono essere alla base del nostro essere cristiani. Su quei valori costruire! Al riguardo è altrettanto importante collaborare per aiutarci gli uni gli altri a crescere in profondità e non soltanto di facciata. Ricordiamo il monito che Papa Benedetto aveva riferito, che cioè, non è importante dire di essere cristiani, ma cercare di esserlo, impegnandoci sul serio ad esserlo e aiutandoci reciprocamente ad esserlo. Gli appuntamenti della settimana Ricordiamo sempre il quarto d’ora di adorazione eucaristica a conclusione di ogni Santa Messa feriale. Mercoledì 8 Giugno inizia il triduo in preparazione alla festa di San Siro di domenica 12 giugno secondo quanto detto sopra. Ore 21 Santa Messa e adorazione fino alle ore 22. Giovedì 9 giugno secondo giorno del triduo. Venerdì 10 giugno terzo giorno del triduo. Domenica 12 giugno Festa parrocchiale in onore di San Siro Ore 10,30 Messa solenne in onore di San Siro Ore 16,30-17,30 ora di adorazione eucaristica Ore 17,30 Benedizione Solenne. Intenzioni delle S. Messe Potete unirvi a noi nella preghiera Domenica 05/06 Lunedì 06/06 Martedì 07/06 Mercoledì 08/06 Giovedì 09/06 Venerdì 10/06 Sabato 11/06 Ore 10.30 18.00 21.00 Ore 08.30 18.00 Ore 08.30 18.00 Ore 08.30 18.00 21:00 Ore 08.30 18.00 Ore 08.30 18.00 Ore 08.30 18.00 Carlo – Clara – Lida Giovanni – Angelica Pro Populo Elvio Giorgio Liliana – Luciano - Francesco Carolina Anna Cino e Gina Famiglia Sanci Angiolina 05/06/2016 (C) – X Domenica Tempo Ordinario o o o o o o 06/06 San Norberto 07/06 Sant’Antonio Maria Gianelli 08/06 09/06 10/06 11/06 San Fortunato Sant’Efrem Beata Diana d’Andalò San Barnaba Apostolo