dalla "conquista "della Terra a stars dello spettacolo

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dalla "conquista "della Terra a stars dello spettacolo
1. 3. 5 Lo shōjo21 anime
le maghette : dalla "conquista "della Terra a stars dello spettacolo
Uno dei generi originali introdotti dall' industria del disegno animato
giapponese
è
l' anime di magia:a metà strada fra il cartoon americano (ad es. le opere disneyane) per
bambini e quello per adolescenti, questo tipo di prodotto rientra nel grande insieme dello
shōjo anime (dall'omonimo genere di manga da cui è tratto), poichè tematiche e
protagoniste sono costantemente femminili.
La singolarità dell' anime di magia rispetto ad altri prodotti che hanno per argomento
streghe, fate ed incantesimi ,è che la maghetta protagonista della storia, è sempre calata in
un normalissimo contesto urbano (anzichè castelli medievali,boschi incantati...).
La prima serie di anime di magia che fu prodotta in Giappone risale al 1966, Mahō tsukai
Sally ( Sally la maga, 92 episodi,Toei Doga).L'autore dell' omonimo manga fu il celebre
Yokoyama Mitsuteru mentre il character design fu opera di Hane Yoshiyuki.
La trama di questo anime narra le peripezie di Sally, una streghetta volata con la sua scopa
sulla Terra, per esaminare da vicino il comportamento degli esseri umani.
La ragazza ha un fratello più piccolo, Kabù, che ha la capacità di trasformarsi in un
corvo.La madre di Sally, è una persona molto comprensiva e per tutta la durata della serie
non cerca mai di impedire alla figlia di portare a termine la sua ricerca.
Di tutt' altro parere è invece il padre, che non è altri che il figlio del Diavolo; il suo aspetto
fisico è davvero poco rassicurante: ha lunghi e folti baffi, lo sguardo sempre accigliato e
severo, i capelli tirati verso l' alto da entrambi i lati della testa, in modo da formare due
corna.
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Lo shōjo manga (shōjo=ragazza) rappresenta uno dei filoni più diffusi e popolari in
Giappone.Stilisticamente , questi manga si caratterizzano per avere come protagoniste giovani donne dai
lunghi ed elaborati capelli,che vengono spesso esaltate nella loro bellezza da fiori o stelle.
Gli shōjo manga si caratterizzano per lunghe storie, spesso elaborate, con una grande varietà di personaggi.
Apparvero in Giappone per la prima volta intorno agli anni ’50, differenziandosi subito dagli shōnen manga
(shōnen=ragazzo) che si caratterizzavano per temi come la sfida, l’essere campioni a tutti i costi,...
Le eroine degli shōjo manga sono anche rinomate per i grandi occhi, estremamente espressivi, a differenza di
sottili,dei protagonisti degli shōnen manga.Tra le mangaka più famose di questo genere famose in tutto il
mondo sono Igarashi Yumiko e Mizuki Kyoko, autrici di Kyandy Kyandy ,le cui le avventure vennero
Inoltre, ogni qualvolta che la nostra eroina commette un errore, egli subito interviene con la
ferma intenzione di riportarla a casa.Nonostante le difficoltà, Sally riuscirà nel suo
importante compito e potrà ritornare nel suo mondo.
Sally la maga venne ideata seguendo la tradizione streghesca occidentale.
L' anime è, infatti, visibilmente influenzato dalle trame dei telefilm americani del periodo
(ad es. Vita da strega), ed a questi unisce da un lato, trame per bambini, dall' altro,referenze
figurative tradizionali:Sally, infatti, si sposta da un luogo all' altro,volando su una scopa,
come nei canoni tradizionali occidentali per questo genere.
Il successo di questa serie fu l' incentivo per la produzione di un altro anime di magia l'anno
successivo: Lo specchio magico22,dove è intuibile già dal titolo, che questa volta è uno
specchio la fonte dei poteri magici di Stilly, una bambina terrestre.
Nel 1971, in pieno periodo "rivoluzionario"23col riguardo alla libertà sessuale della donna,
appare sui teleschermi giapponesi Fushigina Melmo ( La meravigliosa Melmo, 26 episodi,
Tezuka Production; in Italia: I bon bon magici di Lilly), una serie unica per le tematiche
impegnative affrontate: la piccola Melmo, rimasta orfana, riceve dalla madre, che è in
Paradiso, un barattolo di confetti magici, i quali, a seconda del colore, la fanno crescere e
decrescere di dieci anni; e degli altri ancora, possono farle assumere le fattezze di qualsiasi
animale (tuttavia la sua mentalità rimane sempre quella di una bambina).
Oltre ai simpatici episodi, dovuti alla situazione di una ventenne con la mente di una bimba,
l'anime è da segnalare soprattutto per la vena "didattica ": i piccoli spettatori, infatti,
attraverso le varie trasformazioni di Melmo (che riesce addirittura a ritornare allo stato
fetale) comprendono meglio i meccanismi del sesso e della genetica, in maniera molto
poetica, ed in un certo senso realistica.
pubblicate a puntate tra il 1975 e il 1979 sulla rivista Nakayoshi e che fu al vertice delle classifiche negli
anni ’70 tra i manga per ragazze.
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In Himitu no Akkochan, ( Il segreto di Akkochan )collabora anche Miyazaki Hayao come intercalatore
presso la Toei Doga.
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Negli anni ’70, in particolare nel 1975 vengono attuati in Giappone ed in tutto il mondo, cambiamenti
importanti che riguardano il ruolo sociale della donna. Infatti il 1975 viene dichiarato dalle Nazioni Unite
Anno Internazionale delle donne ed il decennio 1975-1985 Decennio delle Nazioni Unite dedicato alle
donne.In seguito a questi fondamentali riconoscimenti il governo giapponese incominciò ad introdurre
ulteriori misure per promuovere la parità fra uomo e donna sul posto di lavoro.
Con Majokko Megchan ( La piccola maga Meg, 1974, 72 episodi, Toei Doga; in Italia: Bia
e la sfida della magia) l'anime di magia viene indirizzato anche agli adolescenti.
In questa serie,infatti, le protagoniste sono due adolescenti: Meg (Bia) e Non (Noa),
apprendiste streghe, mandate sulla Terra per un periodo di tirocinio, durante il quale le due
ragazze saranno rivali per ottenere il titolo di "Regina del regno della magia".
La giovane apprendista Meg sprigiona il suo potere attraverso un ciondolo, così come la
sua acerrima nemica Non, solo che a quest' ultima l' oggetto pende sulla fronte.
All' interno della serie vi è anche un altro personaggio molto importante: un ispettore
addetto al controllo del comportamento delle due aspiranti streghe; per la verità egli è solo
un gran pasticcione, capace soltanto di combinar guai.
Nel finale di questa divertente saga Meg e Non raggiunto un punteggio di parità, giungono
al cospetto della regina del Regno della Magia, dove finiscono, come al solito per
litigare.La sovrana, indignata, decide di rimandarle sulla Terra per continuare il loro
apprendistato. Si tratta di un anime molto ben congegnato e fluido; il merito va soprattutto
al ricco staff di artisti, che nel corso degli episodi, si alterna in modo eccellente.
Il soggetto è stato scritto da Narita Makiho e Inoue Satori, mentre la regia è di Tsuchida
Isamu.
Da Majokko Megchan in poi
entrarono quindi nel mondo dell' anime di magia anche
tematiche sentimentali adolescenziali; stesso discorso è da farsi con Tokimeki Tonight
(Emozione notturna ,1982, 34 episodi, Toho; in Italia:Ransie la strega ), dove abbondano
anche i registri umoristici e comici e per Mahō no Minky Momo ( Minky Momo, la
principessa della magia, '82, 63 episodi, Ashi Production; in Italia: Il magico mondo di
Gigì), serie in cui si riprendono il tema della maghetta discesa sulla Terra, dell' oggetto dai
poteri eccezionali e della trasformazione della piccola protagonista in una ragazza più
matura.Gigì inaugura soprattutto un nuovo corso nel design delle serie magiche:i successivi
anime saranno molto più gradevoli dei precedenti e si produrranno sempre più
fantasiosi"effetti speciali"24per quanto riguarda le loro trasformazioni.
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Le maghette nelle loro trasformazioni sono accompagnate quasi sempre da strane formule magiche(vd Yū
nella serie Mahō no tenshi Creamy Mami compie tre balzi pronunciando le parole: <<Pimpulu Pampulu
In particolare, sono due serie, famosissime anche in Italia, che introducono il concetto di
aidoru (dall' inglese: idol-system:25in quanto questi anime riproducono stars
dello show-
business giapponese, idoli degli adolescenti) anche in questo genere: Mahō no Tenshi
Creamy Mami ( Creamy Mami, l' angelo della magia, '83, 52 episodi, Studio Pierrot;
in Italia: L' incantevole Creamy ) e Mahō no Star Magical Emi ( Magical Emi, la stella
della magia, '85, 38 episodi, Studio Pierrot; in Italia:Magica, magica Emi).
Nella prima serie, Morisawa Yū, una bambina di 9 anni, dopo aver avvistato nei cieli di
Tōkyō una misteriosa arca di cristallo che solo lei riesce a vedere, riceve in dono da
Pinopino (grazioso gnometto a capo dell' arca diretta verso il Pianeta della Stella Piumata)
una bacchetta magica per un anno, agitando la quale e recitando una fomula, Yū è in grado
di trasformarsi in un' affascinante ragazza, che diverrà presto famosa in tutto il Giappone
come Creamy Mami, star della Parthenon Production (famosa casa discografica di
Tokyo).La piccola Yū, si trova, quindi, di fronte ad impegni lavorativi troppo gravosi per la
sua età, tra una tournè e l' altra, ma riuscirà sempre a cavarsela grazie ai preziosi
suggerimenti di Posi e Nega (due adorabili gattini donatale da Pinopino come consiglieri)
nonchè degli inseparabili Toshio(di cui è segretamente innamorata) e Midori.
I poteri magici dureranno solo un anno, alla fine del quale, Yū dovrà restituirli a Pinopino
( lo farà durante il suo ultimo concerto ) perdendo per sempre la possibilità di trasformarsi
in Creamy e riornando Yū sotto gli occhi increduli di Toshio.
Mahō no Star Magical Emi, vede alla regia Anno Takashi, (che aveva già curato altre serie
di successo dello stesso genere) e Kishi Yoshiyuki per il character design .
Anche in questa serie, la protagonista è una bambina di nome Kazuki Mai, questa volta, alle
prese con l' intrigante mondo dei prestigiatori.
Parimpampum >>;in quell’ istante un immenso fascio di luce si si sprigiona dalla bacchetta trasformandola in
Creamy).
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Dall’inglese idol , in giapponese aidoru,questo termine si riferisce a giovani star della usica,teatro,cinema
per i quali folle di adolescenti letteralmente “impazziscono” e ne fanno i loro idoli (da qui il nome).
Creamy Mami riflette questo fenomeno in quanto star della canzone (le sue immagini, dischi, autografi
vengono richiesti da folle di ragazzini urlanti).Inoltre, le canzoni ideate per lei all’interno dell’ anime, furono
raccolte in cd e spesso superarono nelle classifiche quelli di autori in carne ed ossa.Per questo motivo Creamy
Mami viene definita la prima aidoru virtuale.In Giappone,infatti è molto facile vedere adolescenti molto
giovani (dai 14 anni in su), essere star del cinema e della televisione, beniamine delle folle (vd il gruppo di
La famiglia di Mai coltiva, anch'essa, la passione per la magia ed i suoi nonni gestiscono
una compagnia di maghi chiamata Magic Art.Un giorno, in seguito al trasferimento dei
nonni nel quartiere di Togakushi (in Tōkyō), la piccola Mai assiste ad un avvenimento
eccezionale: su una cassa ella nota una stranissima sfera di luce; dopo averla inseguita a
lungo, la intravede infilarsi all'interno di uno specchio, regalatole dal nonno.
Questa misteriosa luce, venuta infine allo scoperto, crea sul polso della ragazza un
bellissimo bracciale, attraverso il quale, pronunciando una particolare formula si trasforma
in Emi, che avverrà presto una famosa prestigiatrice, idolo del pubblico giapponese.
Nel 1992 viene trsmessa in Giappone la serie Bishōjo senshi Sailormoon26( La graziosa
combattente Sailormoon,46 episodi, Toei Animation,in Italia: Sailormoon) che ha
immediatamente un enorme successo.
La protagonista è Usagi (=coniglio;in Italia:Bunny), una ragazza di Tōkyō che dopo aver
soccorso una gatta nera di nome Luna, riceve in dono dei magici poteri attraverso i quali
può trasformarsi in Sailormoon,"la combattente che veste alla marinara"(in quanto indossa
degli abiti che richiamano la divisa scolastica giapponese) e che "combatte in nome della
luna".Sailormoon è aiutata nel suo difficile compito di far prevalere sempre la giustizia
contro degli alieni che vogliono impadronirsi del suo scettro lunare dalle altre combattenti
Sailor(i cui nomi richiamano gli altri pianeti dell' universo:Sailor Mars, Mercury...)e dal
misterioso Milord che interviene ogni volta che si trova in difficoltà(il cui ingresso sulla
scena è anticipato sempre dal lancio di una rosa rossa).
Sailormoon ha dato vita sia in Italia che in Giappone ad un merchandising incredibile(come
già detto precedentemente).
giovani Morningu musume ,gruppo di 8 ragazze tra i 16 ed i 27 anni e il gruppo pop degli Smap che vede
Kimura Takuya ,idolo delle adolescenti giapponesi ).
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Sailormoon e le altre combattenti che vestono alla marinara,si rifanno per l’ abbigliamento alla divisa
(seifuku) scolastica delle ragazze,in genere composta da una gonna a pieghe, lunga al ginocchio,una camicia
ed un foulard,.I colori variano in base alla scuola frequentata, ma in genere i colori oscillana tra il blu-bianco
a volte verde.Per i ragazzi ,invece è prevista un completo nero o grigio,con colletto alla coreana e giacca
abbottonata sul davanti.La divisa spesso indica l’appartenenza ad un determinata scuola (un po’ come avviene
nei colleges inglesi)Ogni ciclo scolastico prevede una divisa per favorire il riconoscimento dell’alunno ed i
bambini spesso indossano anche dei cappellini dai colori vivaci.La divisa cambia anche in base alla stagione:
quelle estive per i bambini ,spesso prevedono i pantaloncini corti.
Da bambine con le calzette corte a beniamine delle masse e icone commerciali:il
"messaggio morale" punta il dito verso la società giapponese, che esclude a priori la
validità di un pensiero, solo perchè espresso da un bambino.
La magia è quindi, un pretesto per assaporare quel mondo precluso ai fanciulli, un assaggio
fugace che farà "maturare"la protagonista, tanto da farla rinunciare ai suoi poteri.
Queste protagoniste, inoltre,sono incapaci di approfittare del potere che la loro nuova
condizione comporta. Ricchi speculatori le corteggiano ma le maghette finiscono sempre
(consigliate anche dai loro comprimari) per scegliere il meglio.
Ciò sottolinea un aspetto che gli autori mantengono ben chiaro: la maturità si conquista
con l' esperienza e non con la magia; quest'ultima può, infatti,cambiare l' esteriorità ma non
le emozioni, i dolori, le vicissitudini, che fanno parte integrante del processo vitale ed
arricchiscono un 'esistenza, altrimenti, troppo comoda.
Il successo di questo genere ha arriso sia in Giappone che in Italia, e alcune volte alcuni
personaggi come Creamy Mami hanno originato fenomeni che vanno al di là del
merchadising (in questo caso, infatti, il concetto che un personaggio dei disegni animati
potesse cantare, ha fatto sì che si producessero colonne sonore e canzoni cantate dalla
stessa Creamy, che in brevissimo tempo è diventata la prima aidoru virtuale della storia dei
mass-media.
E' ancora una ragazza la protagonista di Ribon no kishi27 (La principessa col fiocco ) la cui
versione cartacea fu realizzata da Tezuka nel 1953 e nel 1967 venne trasposta in anime e
giunse in Italia molti anni dopo con il titolo di La principessa Zaffiro.
Saphire (Zaffiro) è una giovane principessa che alla nascita riceve dal Cielo, per errore un
cuore maschile ed uno femminile e dovrà celare la sua femminilità per accedere al trono;
alla fine della vicenda Zaphire si troverà di
fronte ad un bivio:uomo o
donna?L'innamoramento per un giovane principe renderà più semplice la scelta.
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Ribon no kishi di Tezuka si mostra nella sua formazione molto eclettico:infatti si ritrovano sia elementi
della mitologia greca,della Cristianità,dell’ Europa medievale,della bisessualità(.F.Schodt Manga!Manga!The
world of Japanese comics.Kodansha 1986.)
Saphire è sospesa tra due mondi, in una situazione conflittuale: non solo deve celare agli
altri la verità se vuole accedere al trono ma soprattutto deve decidere lei stessa che cosa
essere,se uomo o donna.
In questo passaggio dall' asessuata ed innocente epoca dell' infanzia all' adolescenza Tezuka
sembra voler accompagnare i suoi personaggi in questa fase delicata della loro vita.
Allo stesso modo l'intenzione di Tezuka è di sottolineare le uguali possibilità di
realizzazione28 dei propri desideri tra uomini e donne senza falsi maschilismi, dimostrando
un atteggiamento estremamente controcorrente
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per quegli anni.
Tezuka si pone quindi ancora una volta, come una mente estremamente innovativa ,anche nelle questioni
sociali.