termine dello spettacolo...tra palco e platea
Transcript
termine dello spettacolo...tra palco e platea
VederVerde è un desiderio di futuro. Un Veder Verde TEATRO DUSE ASOLO 08 Ideazione e progetto Cristina Palumbo Comunicazione e Ufficio Stampa Abbonamento a 7 Spettacoli € 75 unico platea o palchi € 58 ridotto platea o palchi Gli Abbonati hanno diritto all’utilizzo gratuito dei parcheggi comunali e al biglietto ridotto per gli spettacoli fuori abbonamento. Riduzioni Fino ai 26 e dai 60 anni, residenti ad Asolo, studenti e insegnanti, iscritti alla Biblioteca Comunale, Progetto Giovani, AUSER e Amici del Museo. Prevendita biglietti e carnet Da martedì 8 gennaio presso la Biblioteca. Si consiglia l’acquisto in prevendita, tutti i posti sono numerati. Informazioni Biblioteca Comunale di Asolo (TV) Via Jacopo da Ponte 24/a Casella d’Asolo - tel. 0423 951317 Lunedì/venerdì 15-19, sabato 9-12 [email protected] - www.asolo.it Echidna associazione culturale tel. 041 412500 [email protected] www.echidnacultura.it La sera dello spettacolo 18-20.30 tel. 340 9446568 Prenotazioni telefoniche Da martedì 8 gennaio - Biblioteca tel. 0423 951317 E’ possibile prenotare fino a max 4 biglietti per volta entro le 18 del giorno feriale precedente lo spettacolo. Non è prevista l’attribuzione del posto numerato. Ritiro biglietti prenotati Presso la Biblioteca nei giorni precedenti lo spettacolo, negli orari di apertura. Presso il Teatro Duse il giorno dello spettacolo dalle 19 alle 20. I biglietti non ritirati verranno messi in vendita. Apertura biglietteria Teatro Duse 20.15 - 21.15 Inizio spettacoli ore 21.15 A spettacolo iniziato non è permesso l’ingresso in platea. Abbonati e spettatori potranno accomodarsi nei posti eventualmente liberi nei palchi di I e II ordine. Il programma potrà subire variazioni per cause di forza maggiore. Biglietti e carnet I CAPITOLI DELL'INFANZIA I / ANFITRIONE / ROMA ORE 11 / UN CUORE SEMPLICE 12 € platea intero - 10 € platea o palchi ridotto PROCESSO A DIO / QUANDO AL PAESE MEZOGIORNO SONA/ VIAGGIATORI DI PIANURA 15 € platea intero - 12 € platea o palchi ridotto LAGUNARIA 10 € platea intero - 6 € platea o palchi ridotto Carnet 4 spettacoli a scelta 40 € posto unico Chiusure al traffico e parcheggi Il centro storico di Asolo è chiuso al traffico il sabato dalle 20 alle 01 e la domenica dalle 10 alle 20. E’ sempre consigliato l’utilizzo dei parcheggi Cipressina e Forestuzzo. Viaggio teatrale Ad abbonati e possessori di carnet è riservato uno speciale biglietto ridotto per Davide Enia in Capitolo 2: “Piccoli gesti inutili che salvano la vita” - Dolo (VE) 20 aprile, con un viaggio-teatrale in autobus appositamente organizzato. Prenotazioni tel. 041 412500 [email protected] - posti limitati di rinnovamento e di coinvolgimento , un pensiero che ha fiducia nel potere generativo di un teatro capace di proiettarsi verso fasi nuove. Un'idea che cresce sulle suggestioni di Eleonora Duse, che da sei anni accompagna, ad Asolo, un percorso attraverso l'arte della scena . Anche i teatri germogliano! E nel 2008 il Teatro Duse metterà nuove gemme: spettatori, l' energia speciale che si genera in ogni momento di teatro, e al gli Vendita abbonamenti Dal 30 novembre al 21 dicembre 2007 (lunedì escluso) bisogno artisti, gli tra palco e platea termine dello spettacolo... chiacchiere, curiosità e confidenze tra spettatori e artisti Ogni sera al termine dello spettacolo ci aspettano piacevoli chiacchiere con gli attori protagonisti della scena ma anche con coloro che hanno lavorato ‘dietro le quinte’. Un piccolo momento a tu per tu, un’occasione per chiedere, capire, gioire dei segreti e delle bugie della scena. Ma altre sorprese attendono gli spettatori di viaggio teatrale con VederVerde, un’emozionante Davide Enia verso il secondo de “I capitoli dell’infanzia”, a Dolo, il 20 aprile. Anticipa la stagione una straordinaria anteprima VENERDÌ 14 DICEMBRE 2007 ORE 21.15 AVREI TANTO BISOGNO DI DIRE… Vasco Mirandola testi di Pino Roveredo regia Michelangelo Campanale Cappotti di vetro, gomiti alzati, pensieri stanchi, scarpe senza speranze, sbadate crudeltà, ali senza volo, inverni frantumati, ma anche stagioni date in affitto alle emozioni, boccate d’amore, risate piene di finestre. Nuovo impegno teatrale per il bravissimo Vasco Mirandola che in questo spettacolo traduce in voce, gesto, danza, musica, immagini l’intensità poetica di Pino Roveredo. Con l’attenzione di non rompere il prezioso cristallo delle parole. Tuttalpiù si può aggiungere un soffio di ironia. Oggi se qualcuno mi dice che la vita si vive una volta sola, io posso dirgli che no, che la vita, se ti aiutano a credere, la puoi far girare anche due volte, sì, anche due volte. Pino Roveredo Ingresso gratuito fino ad esaurimento posti, è consigliata la prenotazione VENERDÌ 7 MARZO QUANDO AL PAESE MEZOGIORNO SONA di Eugenio Ferdinando Palmieri con Giancarlo Previati, Raffaella Boscolo, Silvia Nanni, Michele Modesto Casarin, Luca Mascia, Massimo Somaglino, Lucia Schierano, Alessio Bobbo, Andrea Pennacchi, Nicoletta Maragno, Pierluca Donin - regia Damiano Michieletto Ambientata in un paese del Veneto degli anni Trenta, la commedia, scritta nel 1936, ha come protagonisti i membri di una famiglia benestante che hanno ricevuto una lettera da un facoltoso cugino, emigrato in America, circa il suo desiderio di tornare in patria. Discordie e imbrogli hanno però mutato le relazioni della famiglia, svelando qualcosa che sembrava sopito. Raccontata dalla grande penna del Palmieri, che non risparmia colpi per nessuno, questa commedia dal riso amaro, è uno straordinario affresco della vita nelle comunità venete del Novecento e sembra preannunciare l’avvento di quel benessere comune che in seguito avrebbe portato al “miracolo del Nord-Est”. GIOVEDÌ 28 FEBBRAIO ANFITRIONE di Molière Compagnia Gank con Antonio Zavatteri, Alberto Giusta, Andrea Di Casa, Fiammetta Bellone, Mariella Speranza, Rosario Lisma, Maurizio Lastrico regia Antonio Zavatteri Partendo da Plauto, Molière riscrive Anfitrione e mette di nuovo in azione Giove e Mercurio che, con l’aiuto della Notte, perpetrano uno degli intrighi più celebri del teatro classico ai danni di Anfitrione, Alcmena, Sosia e Cleante. Un affare di corna, e di corna “divine”. Quindi gli dei in combutta contro gli uomini, che, per soddisfare le proprie pulsioni, non esitano ad esercitare violenza, a mentire sulla propria identità e soprattutto ad espropriare l’identità dei propri avversari; e gli uomini privati del proprio essere e quindi resi “nulla” dall’esercizio di prevaricazione ed arroganza dei potenti, tema ineluttabile ed eterno. Anfitrione è un grande gioco tra il reale e il suo doppio, la finzione, e dunque oltre ad essere, come ogni grande opera, oggetto di indagine sulla vita e sul comportamento umano è anche una riflessione sul Teatro. Antonio Zavatteri VENERDÌ 22 FEBBRAIO PROCESSO A DIO di Stefano Massini con Ottavia Piccolo, Vittorio Viviani, Silvano Piccardi, Olek Mincer, Francesco Zecca, Marco Cacciola regia Sergio Fantoni Ben venga un testo sulla Shoah come Processo a Dio, un’opera di fantasia costruita ahimé sull’orrore della realtà da un trentenne in fase di esplosione, che ben conosce la storia e la letteratura ebraica. Stefano Massini, Premio Tondelli 2005, ricrea uno di quei processi alla complicità del Creatore condotti nei lager dagli ex prigionieri appena liberati, alla fine della guerra. A condurre il dibattito, a cui partecipa anche un rabbino, c’è una grande attrice immaginaria, interpretata nello spettacolo di Sergio Fantoni da una Ottavia Piccolo in preda a sacro furore, coi capelli rapati da prigioniera, esemplare nel dipanare elenchi delle ingiustizie che Dio ha lasciato commettere ai danni del suo popolo eletto. Franco Quadri - La Repubblica VENERDÌ 25 GENNAIO I CAPITOLI DELL’INFANZIA Capitolo I:“Antonuccio si masturba” scritto, diretto e interpretato da Davide Enia musiche originali dal vivo Giulio Barocchieri e Rosario Punzo A tredici anni scopri il mondo. Dentro e fuori di te. Mutano le forme del corpo, mentre una tensione nuova ti spinge ad osservare la realtà: le foglie della magnolia suonate dal vento, il fiammifero e la sua fiamma ballerina, l’ampio giro di gonna di una fanciulla scalza con cui vorresti intrecciare le dita. Di fronte alla molteplicità del reale, comincia la stagione delle scelte. Di tutto questo parla il Capitolo 1: “Antonuccio si masturba”, di quel momento di età ruggente ed imperioso, di quel sole sovrano che illumina e acceca, riscalda e disidrata. I tredici anni in cui si sogna, si agisce e si rischia tutto, pur di essere felici. SABATO 15 MARZO ROMA ORE 11 di Elio Petri con Anna Gualdo, Manuela Mandracchia, Sandra Toffolatti, Mariàngeles Torres regia Mitipretese “Signorina giovane intelligente volenterosissima attiva conoscenza dattilografia, miti pretese, per primo impiego cercasi. Presentarsi in via Savoia 31, interno 5, lunedì ore 10-11 e 16-17”. Questo trafiletto apparve alla pagina degli annunci economici de “Il Messaggero”, domenica 14 gennaio 1951. Lo stesso giornale, quarantotto ore dopo, pubblicava in prima pagina: “Una terribile disgrazia è accaduta ieri mattina nell’interno di un villino di via Savoia, dove settantasette giovani donne sono rimaste ferite in modo più o meno grave ed una è deceduta per l’improvviso crollo dell’intera scala dello stabile”. Nell’inchiesta condotta per il regista Giuseppe De Santis, che ne avrebbe tratto un film, il giovanissimo Elio Petri, rintraccia storie, famiglie, ambienti e, ragazza per ragazza, sonda i sogni e le attese, ricostruendo l’immagine di quel mondo. SABATO 5 APRILE fuori abbonamento LAGUNARIA suoni e immagini della Laguna di Venezia di Giovanni Dell’Olivo con Giovanni Dell’Olivo chitarra classica, mandolini, saz, oud, bouzuki, Alberto D’Este tastiere, armonica melodica, voce, Giovanni Natoli percussioni, Alvise Seggi contrabbasso, basso elettrico, Sandra Mangini voce solista, Piero Barel immagini e proiezioni Dall’idea di riproporre in chiave contemporanea parte del patrimonio della musica popolare veneziana, nasce Lagunaria. Guidato dal cantautore e chitarrista Giovanni Dell’Olivo, il progetto e il disco sono frutto di una passione nata dall’ascolto diretto di opere nella loro interpretazione codificata dai padri fondatori e nella più spontanea tradizione orale. Attraverso la contaminazione armonica e ritmica con altri generi provenienti dalle culture dei paesi del mediterraneo, vengono rivisitati alcuni dei brani più importanti del repertorio veneziano e proposti alcuni inediti musicati dall'autore. Dimostrando l’attualità e la contemporaneità del canto popolare, Lagunaria coinvolge Venezia quale luogo ideale di scambio con i mondi del vicino e lontano oriente, recuperando così la sua antica vocazione alla multiculturalità. SABATO 19 APRILE UN CUORE SEMPLICE di Luca De Bei con Maria Paiato, Premio UBU 2005 e 2006 Dal racconto Un cuore semplice di Flaubert, un "solo" per Maria Paiato, interprete irresistibile, che attraversa la figura di Félicité, domestica dall'esistenza scandita dal lavoro, priva di grandi eventi, se non per una parentesi romantica. La sua vita è dedicata agli altri, apre il suo cuore a chiunque, e in questo trova la ragione d'esistere. Dopo una vita in solitudine, si spegne nel suo letto regalandoci la fulgida e rara intuizione di un'anima pura. De Bei, senza tradire lo spirito del personaggio di Flaubert, scopre i lati appena accennati del carattere di Félicité, ci offre un ritratto di donna normale eppure straordinaria, capace di parlare a tutti noi attraverso la sua grande umanità. Solo un attrice immensa può riprodurre la semplicità. Rodolfo Di Giammarco - La Repubblica MERCOLEDI’ 30 APRILE VIAGGIATORI DI PIANURA di Gabriele Vacis e Natalino Balasso con Laura Curino, Natalino Balasso, Cristian Burruano regia Gabriele Vacis L’acqua del mondo si sposta da una parte all’altra, s’innamora della luna sballottando i nostri destini. Il mare è uno solo e ha i fiumi per chioma, e noi, come al solito, cerchiamo nelle cose un ordine che ci faccia aggrappare alla salvezza. Nel vagone di un treno ad alta velocità, che attraversa una pianura che si muove a bassa velocità, si incontrano casualmente alcuni viaggiatori, tutti in qualche modo dei reduci, tutti scampati all’acqua. L’acqua del Polesine, di New Orleans, dello Tsunami, l’acqua di mille posti inondati. Vicende terribili, dalle quali chi è riuscito a sopravvivere ha ricavato una nuova consapevolezza della nostra precarietà ed ha trovato la forza per continuare a vivere. Come nei racconti dei pescatori… Ma forse qualcuno non la conta giusta…