Piano di Rafforzamento Amministrativo
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Piano di Rafforzamento Amministrativo
Agenzia per la Coesione Territoriale PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI SOTTOSEGRETARIO DI STATO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO PIANO DI RAFFORZAMENTO AMMINISTRATIVO (PRA) Agenzia per la Coesione Territoriale luglio 2015 Sommario 1. INTRODUZIONE ........................................................................................................................................... 3 2. SEZIONE ANAGRAFICA ................................................................................................................................ 5 3. CONTESTO ORGANIZZATIVO, LEGISLATIVO E PROCEDURALE ...................................................................... 5 4. DEFINIZIONE DELLE RESPONSABILITÀ RELATIVE AGLI IMPEGNI DEL PRA ................................................... 13 5. OBIETTIVI DI MIGLIORAMENTO E STANDARD DI QUALITÀ PREVISTI ......................................................... 14 6. INTERVENTI DI RAFFORZAMENTO AMMINISTRATIVO ............................................................................... 20 6.1 INTERVENTI DI SEMPLIFICAZIONE LEGISLATIVA E PROCEDURALE .............................................................................. 20 6.2 INTERVENTI SUL PERSONALE ........................................................................................................................... 22 6.3 INTERVENTI SULLE FUNZIONI TRASVERSALI E SUGLI STRUMENTI COMUNI .................................................................. 23 7. RUOLO DELL’ASSISTENZA TECNICA E DEL RAFFORZAMENTO DELLA CAPACITÀ AMMINISTRATIVA A SUPPORTO DEL PRA .................................................................................................................................. 25 8. TRASPARENZA E PUBBLICITÀ DEL PRA....................................................................................................... 27 9. SISTEMI DI AGGIORNAMENTO VERIFICA E CONTROLLO INTERNO DEL PRA ............................................... 28 ALLEGATO A STRUTTURA DI GESTIONE E ATTUAZIONE E RELATIVE AZIONI DI MIGLIORAMENTO .................... 29 ALLEGATO B AZIONI DI MIGLIORAMENTO DEGLI STRUMENTI COMUNI E DELLE FUNZIONI TRASVERSALI ....... 42 ALLEGATO C DIAGNOSI E AZIONI DI MIGLIORAMENTO SULLE PRINCIPALI PROCEDURE .................................. 44 2 1. Introduzione Contenuto e ambito del PRA Il Piano di Rafforzamento Amministrativo (PRA) è impostato in una fase di riforma (definita sul piano normativo dall’art. 10, comma 1, legge 30 ottobre 2013, n. 125) delle funzioni relative alla programmazione e attuazione della politica di coesione. Nelle more del completamento dell’iter di riforma il PRA è elaborato con riferimento alla situazione attuale. Nel rispetto delle indicazioni delle Linee Guida, che richiedono l’impegno a realizzare le azioni di miglioramento delineate nel PRA entro un orizzonte temporale di due anni, il documento focalizza gli interventi collegati alla gestione e attuazione del PON Governance e Capacità Istituzionale 2014-2020 approvato con Decisione comunitaria n. C(2015) 1343 del 23 febbraio 2015 mentre, riguardo al PON Città metropolitane, tengono conto della versione finale del Programma notificata a maggio 2015. In entrambi i casi resta fermo il principio che al completamento dell’iter di riforma, ossia con la definizione dell’assetto organizzativo dell’Agenzia per la Coesione Territoriale che presiederà all’attuazione dei due Programmi, si procederà con i necessari aggiornamenti al Piano. Considerato il contesto in atto, la definizione del PRA ha tenuto conto dei seguenti elementi: - il PRA si concentra sulle misure necessarie per assicurare l’adeguamento (delle strutture dell’Agenzia di Coesione - ACT) alle esigenze di raggiungere la capacità complessiva di efficiente e corretta gestione dei due Programmi Operativi Nazionali (cfr. infra) previsti dall’Accordo di partenariato (AdP), per i quali le Autorità di gestione e le Autorità di certificazione sono individuate all’interno dell’Agenzia per la Coesione Territoriale che, in una prima fase, si avvale degli Uffici del Dipartimento Politiche di Sviluppo; - il PRA assume l’impegno ad esplicitare, in sede di formalizzazione degli atti di delega alle amministrazioni che agiranno come Organismi Intermedi nell’attuazione dei due PON interessati1, le azioni di rafforzamento amministrativo che dovranno trovare attuazione presso le strutture incaricate di svolgere le funzioni delegate. Dall’insieme di elementi sopra indicati emergono due caratteristiche specifiche del presente PRA: a. si tratta di un documento che delinea una strategia di rafforzamento di funzioni per la corretta ed efficiente gestione di due PON, tenendo conto anche del processo di organizzazione in atto; b. tale rafforzamento (che costituisce la finalità specifica del PRA) non è indipendente -è anzi fortemente collegato- alla necessità di assicurare, nel rispetto delle competenze definite dalla norma di riforma, un funzionamento efficiente del presidio centrale sulla politica di coesione (finalità generale del PRA) e quindi all’esigenza di garantire, in tempi brevi, il potenziamento complessivo dell’Agenzia. I Programmi Operativi Nazionali cui è riferito il PRA 1 Questa precisazione è a mero carattere informativo in quanto, sul piano formale, i PRA non sono riferiti ai Programmi bensì alle Amministrazioni che nei Programmi hanno responsabilità di gestione. Naturalmente questo non significa, tuttavia, che, sul piano sostanziale, fra i PRA di Amministrazioni che esercitano tali responsabilità nell’ambito di uno stesso programma non ci debbano essere i necessari elementi di coerenza e convergenza nella strategia di rafforzamento. In base all’attuale configurazione della proposta dei due PON cui il presente PRA si riferisce gli Organismi Intermedi individuati presentano caratteristiche assai diverse: - nel PON “Governance e capacità istituzionale” sono individuati come OI due Amministrazioni centrali, ovvero il Dipartimento della Funzione Pubblica ed il Ministero della Giustizia; - nel PON “Città Metropolitane” come OI potranno agire, per specifici compiti, le Autorità Urbane individuate, ai sensi dell’art. 7.4 del Reg. 1301/2013, nei Comuni capoluogo di provincia delle aree metropolitane. La capacità attuativa dei Comuni capoluogo di provincia delle aree metropolitane sarà comunque oggetto di una valutazione propedeutica alla delega delle funzioni attribuibili agli Organismi intermedi. Tale delega potrà variare in seguito agli esisti delle singole valutazioni della capacità amministrativa necessaria a garantire un approccio integrato fra le azioni finanziate/attuate a livello nazionale e regionale e a livello municipale, evitando la moltiplicazione di strutture gestionali all’interno delle singole amministrazioni. 3 Nell’ambito delle previsioni dell’Accordo di Partenariato (AdP) il PRA riguarda due Programmi Nazionali plurifondo (FESR e FSE) che coprono tutte le categorie di regioni e in particolare: PON “Governance e Capacità Istituzionale” (di seguito anche PON Governance), mirato al rafforzamento della capacità amministrativa e istituzionale, alla modernizzazione della PA nonché al miglioramento della governance multilivello nei programmi di investimento pubblico; PON “Città metropolitane” (di seguito anche PON Metro) in attuazione dell’agenda urbana per quanto riguarda le 14 città metropolitane. Elementi comuni della strategia di rafforzamento dei due Programmi Operativi Nazionali I due PON saranno attuati da due distinte strutture di staff al Direttore Generale dell’Agenzia per la Coesione Territoriale: l’Ufficio “Autorità di gestione dei programmi operativi nazionali relativi al rafforzamento della capacità amministrativa ed alla assistenza tecnica” e l’Ufficio “Autorità di gestione del programma operativo nazionale relativo alle Città Metropolitane”. Nelle more dell’adozione del regolamento inerente l’organizzazione ed il funzionamento dell’Agenzia, le funzioni di Autorità di gestione dei due programmi sono affidate, rispettivamente, al Dirigente pro-tempore della Divisione VI “PON cofinanziati dai fondi strutturali Comunitari” e al Dirigente pro-tempore della Divisione IV “Programmi operativi comunitari delle regioni dell’obiettivo della competitività e occupazione” della Direzione Generale per la Politica Regionale Unitaria Comunitaria dell’ex DPS. Elemento comune della strategia di rafforzamento dei due Programmi è l’individuazione di target di miglioramento (quantificati e verificabili rispetto ad una data entro cui si intende conseguirli) per le principali funzioni gestionali previste dai Regolamenti nonché per le funzioni di valutazione. Altrettanto comuni sono i criteri cui tale strategia di miglioramento si collega: distinzione e specializzazione dei ruoli; semplificazione organizzativa; semplificazione delle fasi procedurali previste per l’attuazione dei due Programmi; responsabilizzazione rispetto ai risultati; rafforzamento delle risorse umane. In particolare, emerge l’esigenza di affiancare le professionalità interne già esistenti (ma numericamente insufficienti) con un contingente adeguato di expertise esterne per far fronte nel periodo di programmazione 2014-2020 alle molteplici azioni di promozione, progettazione, messa in opera, valutazione, selezione, accompagnamento, monitoraggio di specifici progetti in attuazione della strategia dei due Programmi ed in particolare per il PON Metro, trattandosi di una competenza nuova in capo all’Agenzia per la Coesione Territoriale. Per quanto riguarda, in particolare, le specifiche funzioni di attuazione e gestione a fronte di problematiche diverse che caratterizzano la strategia di rafforzamento delle due autorità di gestione (cfr. infra), alcune funzioni, come quelle di certificazione - pagamento, di valutazione ma anche di controllo di I livello saranno svolte, pur nelle necessarie distinzioni riguardo alle diverse caratteristiche dei due programmi e alla differenziazione delle operazioni finanziate, unitariamente da specifici uffici dell’Agenzia per la Coesione Territoriale e dal Nucleo di Valutazione dei Programmi presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri. Tale soluzione deriva dal fatto che, relativamente alle funzioni di certificazione – pagamento e valutazione alcuni uffici interessati già svolgono (per uno o più programmi 2007-2013) tali funzioni e sono quindi già dotati delle necessarie competenze tecniche per farvi fronte. Con riferimento specifico alle funzioni di controllo di I livello, l’affidamento ad un’unica nuova struttura specializzata e adeguatamente dotata, assicura inoltre economie di scala, standardizzazione delle attività nonché un forte livello di specializzazione in capo all’Agenzia per la Coesione Territoriale. Considerazioni analoghe riguardano il rafforzamento delle altre funzioni trasversali (cfr. infra allegato B). Anche in questo caso si tratta di funzioni comuni ai due Programmi e per cui la strategia di rafforzamento è sostanzialmente unitaria. Elementi di differenziazione della strategia di rafforzamento dei due Programmi Operativi Nazionali La strategia di rafforzamento dei due Programmi deve tener conto anche dei rilevanti elementi di differenziazione che li caratterizzano. Da un lato, il PON Governance tende a promuovere azione di accompagnamento al processo di riforma e modernizzazione della Pubblica Amministrazione, nonché di 4 capacitazione delle strutture tecnico-amministrative per il rafforzamento della governance multilivello negli investimenti pubblici; dall’altro, il PON Metro tende a realizzare azioni integrate collegate alle specificità dei contesti di riferimento, costruite nell’ambito di un processo di co-progettazione tra ACT e le 14 Autorità Urbane e il possibile coinvolgimento di ulteriori istituzioni locali (Comuni dell’Area Metropolitana) che richiedono un rafforzamento differenziato della capacità amministrativa sia dell’AdG che degli altri soggetti coinvolti. Quanto sopra riportato evidenzia il carattere innovativo del PON Metro rispetto a quello più consolidato del PON Governance. Mentre quindi per quest’ultimo (il PON Governance) la strategia di rafforzamento potrà far riferimento a un’esperienza e a una pratica di gestione valutabili nei loro punti di forza e di debolezza e individuare così i fattori di miglioramento mirati da introdurre in riferimento alla strategia 2014-2020 (fra l’altro caratterizzata da forti novità rispetto al ciclo precedente), per il PON Metro la strategia di rafforzamento dell’amministrazione mira alla costruzione di una struttura di gestione efficiente ed efficace in grado di governare i diversi attori coinvolti nell’attuazione del Programma valorizzando quelle competenze tecniche già attivate nella fase di costruzione della proposta di programma. Queste differenze sono altresì rese più profonde dall’organizzazione dei due Programmi. Nel PON Governance è previsto che operino due Amministrazioni centrali come Organismi Intermedi. Nel PON Metro gli Organismi Intermedi saranno le 14 Autorità urbane (ovvero i Comuni capoluogo delle Città Metropolitane) essendo il Programma rivolto a fornire soluzioni di sviluppo e inclusione in temi che rientrano nella sfera di competenza più diretta delle Amministrazioni comunali, ma allo stesso tempo richiedono forme di coordinamento di respiro nazionale nonché garantire il necessario coordinamento con gli interventi attuati a livello regionale nei POR. Sotto il profilo della strategia di rafforzamento delle risorse umane e professionali delle due strutture, dall’insieme di questi elementi discende che mentre per il PON Governance si tratterà prevalentemente di operare in termini di adeguamento quantitativo delle risorse (oltre che di adeguamento alle novità della programmazione 2014-2020), per il PON Metro, che opera nell’ambito di una nuova struttura di gestione, oltre all’adeguamento quantitativo di competenze amministrative e tecniche della struttura di gestione da realizzare attraverso un affiancamento di adeguate professionalità esterne aggiuntive, sarà necessario operare anche in funzione di un adeguamento qualitativo del personale, cioè sul piano delle competenze dei 14 OI – Autorità Urbane per le funzioni ad essi delegate, verso i quali l’AdG procederà a verificare le rispettive capacità organizzative ed operative, prevedendo, se del caso ed in particolare nella fase di avvio del Programma, la messa in atto delle necessarie azioni di supporto. 2. Sezione Anagrafica Amministrazione di riferimento Agenzia per la Coesione Territoriale Programmi Operativi Nazionali 2014-2020 di PON Governance e Capacità Istituzionale FESRcompetenza FSE (CCI 2014IT05M2OP002) PON Città Metropolitane 2014IT16M2OP004) 3. FESR-FSE (CCI Contesto organizzativo, legislativo e procedurale Contesto legislativo (per l’amministrazione responsabile del PRA) Nel quadro della strategia italiana per il rafforzamento della capacità amministrativa per la gestione dei Programmi dei fondi SIE e con riferimento al presidio nazionale, è stato operato un complesso intervento legislativo di riforma che, prendendo avvio dall’art. 10 della legge 30 ottobre 2013, n. 125, ha condotto alla costituzione del Dipartimento per le politiche di coesione che opera nell’attività funzionale al coordinamento, alla programmazione e all’attuazione delle politiche di coesione e di sviluppo e dell’Agenzia 5 per la Coesione Territoriale deputata a garantire il rafforzamento del presidio sull’attuazione dei programmi, progetti e strumenti nell’ambito politiche di coesione e di sviluppo. In particolare, l’articolazione dell’Agenzia per la Coesione Territoriale, in corso di definizione, prevede un’Area “Programmi e Procedure” di accompagnamento ai programmi e agli strumenti di programmazione ed un’area “Progetti e Strumenti” di supporto all’attuazione delle tematiche strategiche, garantendo una più efficiente ed efficace attuazione delle politiche di sviluppo. Nell’Agenzia è, inoltre, prevista la costituzione di Uffici di coordinamento nazionali in materia di: certificazione della spesa (Ufficio “Coordinamento delle autorità di certificazione e monitoraggio della spesa”), controllo di I livello (Ufficio “Centro di competenza controlli di I livello”), appalti pubblici e strumenti di ingegneria finanziaria (“Ufficio statistico, strumenti innovativi, ingegneria finanziaria” e Ufficio “Normativa, Aiuti di Stato e Appalti”). Al riguardo, si evidenzia che tali strutture sono finalizzate non solo ad assicurare un supporto tecnico alle Amministrazioni responsabili della gestione ed attuazione della politica di coesione, ma anche a migliorare la standardizzazione e modellizzazione dei processi, degli strumenti e delle metodologie, nell’ambito dei settori e delle tematiche su cui nel corso del 2007-2013 è emerso un forte fabbisogno di confronto e coordinamento nazionale. Contesto legislativo (con riferimento ai due Programmi) PON Governance e Capacità Istituzionale La strategia del PON Governance si inquadra nel generale processo di cambiamento strutturale a cui sono orientate le politiche del Paese per lo sviluppo e l’occupazione. Il campo d’intervento coincide infatti con l’ampio ed articolato progetto di riforma sul quale l’Italia è impegnata, con l’obiettivo di ricostituire gli assetti fondamentali per la competitività dei sistemi economici e produttivi, nella direzione tracciata dalla strategia “Europa 2020” per la crescita intelligente, sostenibile, inclusiva, su cui risulta determinante il perseguimento della coesione territoriale, economica e sociale. Il contesto legislativo rilevante per il PON Governance è costituito da un ampio numero di provvedimenti normativi attraverso i quali sono stati messi in atto (e si stanno mettendo in atto) processi di riforma che interessano molteplici aspetti della pubblica amministrazione italiana. Le politiche adottate dal Governo Italiano per migliorare la performance delle pubbliche amministrazioni e, contestualmente, ridurre e riqualificare la spesa pubblica (contenute anche nel “Quadro strategico delle politiche per il rafforzamento delle autorità pubbliche in Italia” che definisce l’insieme di disposizioni normative e orientamenti di policy inseriti nel Programma Nazionale di Riforma) si prefiggono i seguenti obiettivi: - semplificazione amministrativa; prevenzione della corruzione; trasparenza; digitalizzazione; efficienza, qualità e gestione delle performance; efficacia ed efficienza del sistema giudiziario; razionalizzazione della spesa pubblica e delle dotazioni organiche nella pubblica amministrazione (Spending Review). Per rispondere adeguatamente alle priorità menzionate il PON Governance prevede una strategia finalizzata al rafforzamento della capacità istituzionale delle amministrazioni pubbliche e delle parti interessate che realizzi un’effettiva modernizzazione del sistema amministrativo ed implementi un nuovo modello di governance, nell’attuazione delle politiche di sviluppo. Pertanto, a supporto dell’attuazione dei provvedimenti di riforma e modernizzazione della Pubblica Amministrazione, si interverrà su tutto il territorio nazionale con specifiche misure di rafforzamento sulle dimensioni fondamentali che caratterizzano la capacità istituzionale ed amministrativa: la qualità delle risorse umane, le qualità dell’organizzazione, lo sviluppo dei sistemi di performance management, il livello di digitalizzazione, la gestione delle relazioni interistituzionali e delle relazioni con gli stakeholder. Il PON Governance prevede, in aggiunta, specifiche azioni di miglioramento anche della governance multilivello attraverso il concretizzarsi di interventi finalizzati ad eliminare la frammentarietà, a modellizzare e fluidificare i processi ma anche a stimolare la partecipazione, la cooperazione, la trasparenza e l’inclusività; 6 tali azioni costituiscono un fondamentale volano di crescita e competitività garantendo al contempo un utilizzo mirato e di qualità della spesa destinata all’attuazione delle politiche di investimento pubblico con impatto, quindi, anche sulle politiche di coesione. Nello specifico il PON Governance è l’unico Programma Operativo italiano che prevede interventi FESR dell’OT11, finalizzati principalmente a stimolare il cambiamento strutturale del funzionamento delle pubbliche amministrazioni per il soddisfacimento sia di fabbisogni emergenti dai PRA sia delle esigenze strategiche derivanti dall’attuazione delle policy attuate con il FESR (Obiettivi Tematici 1-7). A partire dai Piani di Rafforzamento Amministrativo e ad esito del percorso di monitoraggio svolto dalla struttura di coordinamento nazionale dei PRA (Comitato di indirizzo per i PRA e della sua Segreteria Tecnica) sarà possibile individuare i fabbisogni di miglioramento e conseguentemente attivare gli specifici interventi atti a colmarli. In tale contesto, le risultanze dell'analisi dei fabbisogni dei PRA andranno anche a rappresentare i criteri guida per la differenziazione territoriale di intensità delle relative azioni mirate che saranno attivate. Come anche formeranno la base per le azioni trasversali di accompagnamento e scambio di esperienze tra diverse amministrazioni e per rilanciare a livello nazionale tematiche comuni a più amministrazioni. Per quanto attiene agli interventi di carattere orizzontale e derivanti da specifiche esigenze strategiche connesse alle policy attuate con il FESR (Obiettivi Tematici 1-7), le stesse saranno tese a migliorare stabilmente le capacità delle Amministrazioni in funzioni amministrative e tecniche cruciali per aumentare la qualità e l'efficacia delle politiche di investimento pubblico ed il coordinamento della governance multilivello. Gli interventi ammissibili sul Programma (anche se eventualmente derivanti da fabbisogni dei Piani di Rafforzamento Amministrativo non colmabili da interventi incidenti unicamente sull’area di competenza dei Programmi Operativi dell’amministrazione titolare del PRA) dovranno essere trasversali, su tutto il territorio nazionale, anche se potranno avere una diversa intensità e ricaduta territoriale che tenga conto delle distinte esigenze per categoria di regione. L’attuazione delle azioni viene sottoposta ad indirizzo e sorveglianza nell’ambito di diversi strumenti di partenariato ed in particolare: • Comitato di Coordinamento per i PRA (struttura di coordinamento nazionale per quanto riguarda i Piani di Rafforzamento Amministrativo) - costituito a gennaio e riunitosi per la prima volta a febbraio 2015 - che è tenuto ad effettuare il monitoraggio sull’attuazione dei PRA e che potrà individuare esigenze comuni di rafforzamento potenzialmente colmabili con interventi di carattere trasversale anche potenzialmente da includere all’interno del PON Governance. Il Comitato attualmente composto dall’Agenzia, DPC, DPF e Commissione Europea (DG Regio e DG EMP) potrà prevedere, in futuro, anche modalità di partecipazione regionale. • Comitato di Pilotaggio OT11 costituito per assicurare la massima coerenza con le linee di riforma delle pubbliche amministrazioni ed il presidio della strategia e degli interventi, sia nella componente OT11 che in quella riconducibile all’OT2 per l’attuazione dell’Agenda digitale. Il Comitato garantirà, rispetto agli interventi di riforma e di rafforzamento della capacità amministrativa nelle componenti integrate di OT11 e OT2 e anche attraverso le azioni di sistema, il raccordo con le azioni a livello nazionale e centrale con la finalità già espressa di assicurare la governance e la complementarietà degli interventi. Il Comitato di pilotaggio sarà composto dal DFP -con funzioni di coordinamento- dalle Amministrazioni centrali che concorrono all’attuazione della strategia dell’Obiettivo Tematico 11, dalle Amministrazioni capofila dei fondi FESR e FSE (Agenzia, DPC e MLPS) nonché da una rappresentanza delle Regioni designata dalla Conferenza Stato Regioni. Al Comitato di pilotaggio parteciperà la Commissione europea (DG REGIO e DG EMPL). • Il Comitato di Sorveglianza dei PON, organismo le cui funzioni sono individuate dal Regolamento 1303/2013 ed a cui le Regioni partecipano come componenti effettivi con diritto di voto (cfr Determina del DG Agenzia di costituzione del CdS n. 6/2015 del 2 aprile 2015). L’Assistenza Tecnica del Programma, oltre a prevedere un accompagnamento specifico alle strutture deputate alla gestione ed attuazione del Programma Operativo -ivi compresi gli Organismi Intermedi ed i Beneficiari- sarà anche rivolta, attraverso un obiettivo specifico (4.2), al rafforzamento del processo di 7 governance delle politiche di coesione e delle sue strutture centrali di coordinamento, ivi compreso il Comitato di coordinamento dei Piani di Rafforzamento Amministrativo (cfr. par. 7). Inoltre, per assicurare la massima coerenza con le linee di riforma delle pubbliche amministrazioni, il presidio della strategia e degli interventi, l’Accordo di Partenariato ed il PON Governance prevedono l’istituzione di un Comitato di Pilotaggio che funzionerà stabilmente come organismo permanente di riferimento per il coordinamento, l’indirizzo ed il monitoraggio dei risultati attesi con riferimento alle azioni di rafforzamento amministrativo, assicurando le indispensabili sinergie con il presidio dei processi di riforma in atto. Il Comitato garantirà, infatti, il raccordo con le azioni a livello nazionale e regionale con la finalità già espressa di assicurare la governance e la complementarietà degli interventi e avrà come componenti il Dipartimento della Funzione Pubblica, il Dipartimento politiche coesione, l’Agenzia per la Coesione Territoriale e il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, nonché una rappresentanza delle Regioni designata dalla Conferenza Stato Regioni. Al Comitato di pilotaggio parteciperà anche la Commissione europea (DG REGIO e DG EMPL). PON Città metropolitane L’attivazione delle città metropolitane come enti di governo del territorio è stata prevista nel 2013 con il disegno di legge n. 1212/2013 “Disposizioni sulle Città metropolitane, sulle Province, sulle unioni e fusioni di Comuni” convertito con legge n. 56 del 7 aprile 2014. La legge, che rappresenta il principale riferimento del PON “Metro”2, prevede la costituzione delle Città Metropolitane (operative del 1° gennaio 2015) con funzioni generali di: - cura dello sviluppo strategico del territorio metropolitano; - promozione e gestione integrata dei servizi, delle infrastrutture e delle reti di comunicazione di interesse della città metropolitana; - cura delle relazioni istituzionali afferenti al proprio livello, ivi comprese quelle con le città e le aree metropolitane europee. La norma introduce sostanziali innovazioni nel processo di costituzione delle città metropolitane prevedendo: (a) la definizione puntuale dei tempi e delle procedure per la costituzione degli organi di governo delle città metropolitane, con misure destinate a facilitare il processo costitutivo limitando i poteri di veto sull’attivazione dei governi metropolitani; (b) un regime differenziato per la Città metropolitana di Roma, in ragione del suo status di capitale; (c) un ruolo sempre più importante ai Sindaci che, nelle more dell’implementazione della riforma, si configurano come interlocutori privilegiati per animare nuove forme di governo del territorio e strumenti per le politiche di sviluppo, assumendo una forte leadership territoriale ed incoraggiando la costituzione di partnership e progetti di scala intercomunale che anticipino e favoriscano l’attuazione della riforma amministrativa. La legge assegna quindi un ruolo sempre più importante ai Comuni e alle loro Unioni nel governo di problemi e territori molto più ampi di quelli delimitati dai confini amministrativi abituali in un quadro, tuttavia, in cui i vincoli di finanza pubblica e la riduzione dei trasferimenti – in un contesto di riforme incompiute su fiscalità locale, decentramento e riorganizzazione degli enti locali – mettono a serio rischio, in prospettiva, anche il solo mantenimento degli attuali livelli nei servizi erogati (sociali, culturali, ambientali) e nella manutenzione ordinaria del patrimonio di infrastrutture esistente. Contesto organizzativo Il contesto organizzativo complessivo sarà influenzato e determinato in larga parte dalle modalità, dai tempi e dalle implicazioni operative del processo di riforma avviato con la legge 125 del 2013 che ha ripartito le funzioni relative alla politica di coesione tra la Presidenza del Consiglio dei Ministri e l’Agenzia per la Coesione Territoriale, quest’ultima con compiti di vigilanza, monitoraggio e supporto alla attuazione dei 2 Il Programma individua i territori target coinvolti nei Comuni capoluogo delle 14 Città metropolitane di cui 10 individuate con legge nazionale (Bari, Bologna, Genova, Firenze, Milano, Napoli, Reggio Calabria, Roma, Torino e Venezia) e 4 dalle Regioni a statuto speciale (Cagliari, Catania, Messina, Palermo). 8 Programmi Operativi e con la responsabilità diretta dell’attuazione di PON3. Sotto il profilo organizzativo, il periodo di transizione fra l’assetto attuale e quello “a regime” definito dalla norma sarà adeguatamente governato per assicurare che i cambiamenti da attuare (nella dislocazione di funzioni, strutture e persone) risultino del tutto compatibili, con riferimento specifico ai due PON di cui si tratta, con l’efficiente esercizio di funzioni di gestione che, soprattutto nella prima parte del biennio di riferimento del presente PRA, risulteranno particolarmente rilevanti e impegnative. Aspetti più specifici riguardanti i due PON si tratteranno, di seguito, separatamente. PON Governance e Capacità Istituzionale L’analisi del PON Governance e Assistenza Tecnica 2007-2013 ha posto in evidenza elementi di debolezza riferibili agli aspetti organizzativi e procedurali delle strutture coinvolte nell’attuazione del Programma, sui quali si dovrà necessariamente intervenire secondo una logica di miglioramento e rafforzamento amministrativo. Sotto il profilo strettamente operativo, tuttavia, le strutture preposte alla gestione del PON Governance sono già, sulla scorta dell’esperienza – pur migliorabile - di gestione del programma 2007-2013, adeguatamente organizzate con Uffici (Divisioni) specializzati per le specifiche funzioni e con competenze tecniche collaudate per farvi fronte. Ciò a riguardo, la nuova collocazione della struttura di gestione che avverrà a regime con la prossima formalizzazione dell’organizzazione dell’Agenzia sarà finalizzata a rafforzare il diretto raccordo con il vertice dell’Amministrazione titolare del Programma ma garantirà, al tempo stesso, il pieno proseguimento delle attività di competenza delle attuali Divisioni coinvolte nel processo di gestione e attuazione, senza alcuna soluzione di continuità. La nuova organizzazione dell’Agenzia, in prima facie, non inciderà sulla dotazione organica degli Uffici ma innoverà solo la sua collocazione e la relativa nomenclatura all’interno dell’articolazione prevista. Pertanto l’analisi sull’organizzazione attualmente in essere viene correttamente presa a riferimento per la fissazione degli obiettivi di miglioramento. Il modello organizzativo attuale – funzionante anche se certamente da rafforzare – già ora si basa, a fronte di professionalità interne adeguate per competenze in quanto già coinvolti nell’attuazione del Programma Operativo Governance e Assistenza Tecnica 2007-2013 e del PON ATAS 2000-2006 a titolarità del DPS (specificatamente nei processi di programmazione, attuazione, monitoraggio e controllo) ma assai esigue nel numero, su un utilizzo mirato di risorse di assistenza tecnica (per definizione temporanee) dirette a rafforzare l’organizzazione e l’operatività degli uffici con l’apporto di esperti (di vario livello di seniority in relazione alle funzioni da rafforzare) selezionati specificamente per integrare le competenze più deboli e per garantire copertura anche quantitativa adeguata per le attività che richiedono più intenso e concentrato impegno nella gestione dei programmi. Considerati i vincoli esistenti ad un rafforzamento della struttura interna degli Uffici coinvolti nella gestione e attuazione del programma, questo modello organizzativo,basato su una efficace integrazione funzionale fra personale interno ed esperti esterni attentamente selezionati e finanziati a valere sulle risorse di assistenza tecnicae tenendo conto dell’opportunità collegata al reclutamento di funzionari di cui alla legge 27 dicembre 2013, n.147- appare in grado di soddisfare le esigenze di efficiente gestione del programma. In questo quadro le principali priorità da perseguire per migliorare il contesto organizzativo di gestione del programma, possono essere indicate nelle seguenti: 1) adeguare le capacità della struttura di gestione con riferimento a competenze tecniche richieste dal nuovo periodo di programmazione e, nello specifico, alle competenze necessarie al modello di programmazione per progetti (promozione, progettazione, messa in opera, valutazione, selezione, accompagnamento, monitoraggio di specifici interventi di cui siano verificabili risultati e impatti in termini di cambiamento). 2) assicurare in tempi stretti il rafforzamento quantitativo e qualitativo della dotazione di esperti specializzati per singola funzione e ufficio (sia dell’Autorità di Gestione che degli Organismi Intermedi) specificatamente nei processi di programmazione, attuazione, monitoraggio e controllo nonché di valutazione, per far fronte sia alle esigenze di gestione del PON Governance sia ai compiti di che dovranno essere esercitati, per le funzioni condivise, per il PON Metro; 3 Cfr. art.10 della legge 30 ottobre 2013, n.15 9 3) rafforzare ed innovare la dotazione tecnologica degli uffici in relazione alle funzioni esercitate, anche per consentire più elevati livelli di digitalizzazione delle procedure tecniche e amministrative. PON Città metropolitane Con il ciclo di programmazione 2014-2020 il tema delle politiche urbane trova per la prima volta un suo specifico riferimento, oltre che nei singoli Programmi Operativi Regionali, in un PON Metro che interviene nelle 14 Città Metropolitane garantendo un approccio integrato dell’agenda urbana. Il PON Metro rappresenta, infatti, una novità assoluta nello scenario delle politiche dell’agenda urbana: per la prima volta i fondi strutturali intervengono con uno specifico programma di intervento nazionale. Pertanto l’organizzazione delle strutture preposte alla gestione e all’attuazione del PON Metro richiede un approccio che tenga conto della novità e dei molteplici aspetti di articolazione e specificità dello stesso. Inoltre, il nuovo ciclo di programmazione prevede molteplici impegni (si pensi, a titolo esemplificativo, al performance framework ed alla focalizzazione sui risultati), oltre a profili di innovazione (chiusura annuale dei conti, condizionalità ex ante, ampliamento e rivisitazione delle funzioni delle Autorità), che determinano la necessità di porre in essere azioni volte al miglioramento ed al rafforzamento delle competenze del personale destinato al presidio di funzioni rilevanti per la gestione del PON. Nelle more dell’imminente formalizzazione dell’organizzazione dell’Agenzia, le funzioni della struttura di gestione sono ricoperte dal Dirigente dell’Ufficio IV che si avvale, a vario titolo, del personale interno dell’agenzia con professionalità e competenze consolidate nella gestione ed attuazione dei fondi strutturali, nonché di esperti esterni che supportano l’agenzia nell’avvio della programmazione 2014-2020. A regime, la struttura di gestione sarà collocata come ufficio di staff al Direttore dell’Agenzia della coesione territoriale, quale struttura tecnico-amministrativa autonoma. Da un punto di vista organizzativo, la struttura tecnico-amministrativa tiene conto dei seguenti aspetti: - la complessità del Programma; la numerosità degli OI; la forte presenza di azioni integrate; il carattere plurifondo del Programma; il processo di riforma in atto, avviato con la Legge n. 56/2014. Pertanto, considerati l’attuale dotazione di personale (interno ed esterno) e i vincoli esistenti ad un potenziamento della struttura interna degli Uffici-nonostante l’opportunità fornita dal reclutamento di funzionari ai sensi della legge 27 dicembre 2013, n.147-, al fine di garantire un’ efficace gestione del programma durante tutto l’arco del ciclo di programmazione 2014-2020, è necessario procedere contestualmente ad un rafforzamento del personale interno ( quantitativo ma soprattutto qualitativo) e ad un reclutamento di adeguato expertise esterno quale supporto tecnico-amministrativo da affiancare alle strutture preposte (Autorità/organismi intermedi) nel processo di programmazione ed attuazione, con l’obiettivo finale di accrescere e sviluppare ulteriori, nuove competenze specialistiche del personale interno (AdG/OI) funzionale ad uno stabile rafforzamento tecnico-amministrativo dell’Agenzia e degli stessi Organismi Intermedi. Questo modello organizzativo (basato su una efficace integrazione funzionale fra personale interno ed esperti esterni attentamente selezionati e finanziati a valere sulle risorse di assistenza tecnica) appare in grado di soddisfare le esigenze di efficiente gestione del programma Ciò premesso, la struttura di gestione garantisce la governance del PO, secondo un processo partecipativo mediante il coinvolgimento degli OI nei diversi ambiti di intervento del PON, un forte presidio centrale sulle attività di gestione e la possibilità di fornire dal centro al livello locale i necessari servizi specialistici individuati attraverso puntuali rilevazioni dei fabbisogni- forniti attraverso il ricorso ad adeguate professionalità esterne su specifiche tematiche, con il vantaggio di ottenere economie di scala e garanzie di omogeneità di gestione, monitoraggio e controllo. Considerata l’elevata varietà degli ambiti tematici e dei contesti operativi, è previsto un modello organizzativo che assicuri la garanzia di unitarietà nel disegno ed attuazione degli interventi, promuovendo la condivisione delle informazioni e l’adozione di modalità omogenee di coordinamento con le 14 città metropolitane. 10 In particolare, per l’impostazione, l’avvio, l’attuazione del programma e la realizzazione delle operazioni sono previsti: Gruppi di lavoro su tematiche specifiche (agenda digitale, mobilità sostenibile, inclusione sociale e governance); Tavoli di co-progettazione bilaterali (AdG e AU) e trilaterali (AdG-Au e Regioni interessate); Standardizzazione degli strumenti e dei processi; La costruzione di un assetto organizzativo funzionale all’attuazione del programma richiede la destinazione delle risorse di assistenza tecnica fin dall’inizio, finalizzate al rafforzamento e potenziamento delle competenze della struttura tecnico-organizzativa del programma come illustrato e sopra motivato (rimangono valide anche per il PON Metro le considerazioni svolte su questo tema per il PON Governance in ordine al modello di attivazione del supporto tecnico e al reclutamento di expertise specializzate per le funzioni che dovranno essere esercitate). Contesto procedurale PON Governance e Capacità Istituzionale La gestione del PON alla stregua degli altri PO comporta la necessità di dare attuazione a numerose procedure amministrative che le modifiche normative degli ultimi anni, a livello europeo e nazionale, hanno reso sempre più complesse. Il riferimento è a discipline quali quella inerente le procedure amministrative di selezione, le procedure di appalto e quella contrattuale. La numerosità e complessità di queste procedure richiede una disponibilità crescente di competenze specialistiche in ambiti trasversali (contratti, affari giuridici e legali). A questo si aggiunge anche la crescente complessità delle procedure di gestione e controllo dei PO (ad esempio liquidazioni annuali dei conti, potenziamento dei controlli e tutela preventiva antifrode), che implicano un incremento degli adempimenti formali e quindi dei carichi di lavoro per le strutture a vario titolo coinvolte nella gestione dei programmi. Il PON Governance, nonostante abbia conseguito gli obiettivi di spesa prefissati e mantenuto a livello più che adeguato il proprio sistema di gestione e controllo, ha manifestato alcune criticità operative che hanno condotto a ritardi nella certificazione dei relativi pagamenti alla CE. Mentre la fase di selezione dei Progetti, nelle sue due modalità previste negoziata e competitiva, si è svolta in termini più che adeguati a garantire la relativa ammissione a finanziamento nei tempi, lo stesso non sempre si può dire per quanto attiene all’attuazione delle relative linee progettuali da parte del Beneficiario. Le attività progettuali sono state realizzate mediante il ricorso a: 1. 2. 3. personale interno dell’amministrazione beneficiaria; acquisizione di beni e servizi nel rispetto della normativa sugli appalti pubblici; consulenti esterni selezionati mediante procedure trasparenti e comparative; In particolare, per quanto attiene ai punti 2 e 3, si sono concretizzati dei forti ritardi in fase di avvio ed un conseguente mancato rispetto dei cronoprogrammi di spesa dei progetti approvati -a causa della complessità delle procedure di appalto- e, per quanto attiene ai consulenti, a procedure istruttorie e valutative complesse non supportate adeguatamente dagli strumenti informativi (banche dati esperti), che si sono mostrati nel tempo non in grado di sopperire appieno alle esigenze amministrative. Un’altra questione rilevante per l’attuazione del programma è stata quella relativa alla mutevolezza della normativa e delle procedure che regolano gli affidamenti. In tale contesto il Sistema di gestione e controllo del PON Governance, pur efficiente, si è però mostrato poco focalizzato sulle fasi di accompagnamento in itinere delle attività progettuali di responsabilità dei Beneficiari del Programma ed ha concentrato il proprio campo di intervento maggiormente nelle fasi di consolidamento della spesa e di inserimento della stessa nel processo di rendicontazione comunitaria. Inoltre, l’adozione di un sistema di controllo decentrato multilivello preliminare alla dichiarazione delle spese che ha coinvolto diverse strutture responsabili dei controlli di I livello per i diversi livelli di gestione del programma (Unità di coordinamento dei controlli di I livello, Unità di controllo presso l’Ufficio competente per le Operazioni e presso l’Organismo Intermedio, Unità di controllo di I livello sulle spese del Beneficiari), ha comportato una superfetazione dei controlli e generato un rallentamento nei processi di 11 rendicontazione comunitaria. A ciò si aggiunga che non sempre si è mostrata efficiente l’adozione di manualistica formalmente distinta -anche se sostanzialmente incidente sugli stessi punti di verifica per gli obiettivi operativi delegati, che ha condotto a duplicare processi e strumentazione operativa all’interno dello stesso Programma. In generale c’è da dire che le problematiche incontrate dal Programma non riguardano solo il PON Governance e che in buona misura risultano esogene rispetto alle possibilità di miglioramento delle procedure del programma; tuttavia possono essere affrontate semplificando e standardizzando (anche con la costruzione di cronoprogrammi standard delle diverse fasi procedurali e dei relativi tempi di realizzazione) le procedure interne del PON e rafforzando – come misura di prevenzione rispetto ad ulteriori innovazioni normative – il presidio tecnico-giuridico in modo da poter intervenire tempestivamente (a livello di gestione del programma ed a livello dei beneficiari) per i necessari eventuali adattamenti ed innovando dal punto di vista organizzativo. Per superare questo problema è necessario, inoltre, che il sistema di gestione e controllo preveda misure di accompagnamento più strutturate e forme di verifica preventiva rispetto ai relativi impegni di spesa di alcune procedure di affidamento complesse (in particolare incidente il campo degli appalti). Tali meccanismi servirebbero a garantire la riduzione di irregolarità nella fase successiva alla rendicontazione e contestualmente a ridurre i livelli di rischio nella fase dei controlli. In fase di rendicontazione e controllo di I livello, un altro elemento di criticità è rappresentato dal numero estremamente elevato di giustificativi di spesa, che comporta la necessità di verificare una grande mole di documentazione amministrativa, in particolare rendiconti, con un impatto notevole sui tempi delle procedure di spesa. E’ questa la principale motivazione per l’avvio -in forma sperimentale fin dal 2012- dell’utilizzo di un’opzione di costo semplificato (Costo standard unitario) per la categoria di costo del personale interno, reso possibile dalla novella regolamentare operata con il Regolamento CE 396/09 e dai successivi adeguamenti normativi attuati sulla norma nazionale di ammissibilità della spesa (DPR 196/2008). L’utilizzo sistematico delle opzioni di semplificazione nella programmazione 2014-2020 consentirà quindi in questi ambiti una consistente riduzione dei tempi delle procedure di verifica documentale, sia in itinere che finali. Pur riducendosi significativamente, tuttavia, l’attività di controllo documentale non potrà esaurirsi. Un ulteriore elemento di criticità afferisce infine l’area della valutazione, sia nella fase di selezione, attuazione e controllo dei progetti focalizzata più sulla sostenibilità finanziaria del progetto piuttosto che sui risultati attesi da raggiungere sia sul programma per il quale il processo di autovalutazione è stato scarsamente accompagnato da verifiche ad hoc da parte di un valutatore esterno ed indipendente. Deve essere ulteriormente evidenziato che progetti di assistenza tecnica e capacitazione ammessi a finanziamento sul PON Governance e Assistenza Tecnica, pur avendo prodotto nell’immediato buoni risultati realizzativi, hanno avuto la difficoltà a far emergere effetti duraturi e sostenibili nel tempo senza produrre quel cambiamento auspicato anche a causa di fattori esogeni dall’attuazione del progetto stesso (es.: mancata adozione dei conseguenti atti amministrativi da parte delle Amministrazioni regionali destinatarie dell’intervento). Infine, menzione a parte va fatta sul Sistema informativo gestionale di cui si rende necessario il miglioramento e l’ implementazione al fine di costruire nuove funzionalità condivise da tutte le autorità e adeguate alle loro specifiche e diverse esigenze. A titolo esemplificativo, i sistemi informativi dovranno consentire di mappare tutti i flussi finanziari, inclusi i recuperi, e garantire che tutta la documentazione necessaria per i controlli e le verifiche funzionali all’attività di certificazione sia disponibile per le relative autorità. PON Città metropolitane Nei precedenti cicli di programmazione comunitaria la strategia urbana e territoriale è stata attuata nell’ambito dei Programmi operativi a titolarità delle Regioni attraverso un approccio integrato (Asse dedicato) o con il ricorso a progetti tematici, con evidenti debolezze dell’impianto attuativo che, sebbene presenti con differente intensità nelle Regioni che hanno scelto di investire su Città e reti di Comuni, si possono generalizzare e sintetizzare nei seguenti punti di attenzione: - lentezza e ritardi decisionali sia per i progetti urbani che per i progetti territoriali su reti inter-comunali; 12 - disomogeneità nelle modalità di caratterizzazione settoriale della progettazione integrata (nella costruzione del progetto integrato ovvero nella procedura di selezione dei progetti con avviso pubblico) - difficoltà attuative da parte dei Comuni interessati; - elevata complessità e disomogeneità delle procedure e modalità attuative regionali. Sulla base dell’esperienza delle precedenti programmazioni in cui la strategia urbana e territoriale è stata attuata nell’ambito dei Programmi Operativi a titolarità delle Regioni, il PON Metro, quale prima sperimentazione di Programma Operativo Nazionale dedicato allo sviluppo urbano e addizionale rispetto alle altre filiere di programmazione settoriali e regionali, sostiene una strategia integrata frutto di un percorso di confronto partenariale. Pertanto, il Programma interviene per sostenere, con modelli di intervento comuni, specifiche e determinate azioni prioritarie che compongono una strategia unificante di livello nazionale per le Città metropolitane, affrontando congiuntamente ed in modo coordinato alcune delle sfide che interessano tali contesti territoriali. Il carattere innovativo della strategia di intervento del Programma ha implicazioni sul piano procedurale che vanno adeguatamente considerate. In particolare: - la numerosità degli Organismi Intermedi, le 14 Autorità urbane, ovvero i Comuni capoluogo delle Città Metropolitane, richiede la definizione di regole e modalità comuni coerenti con l’assetto normativo, organizzativo e regolamentare di ogni Autorità Urbana; - la strategia di sviluppo place-based che connota tutta la nuova programmazione comunitaria e si basa su un approccio di cooperazione e dialogo inter-istituzionale (Amministrazione Centrale – Regione – Autorità urbane) presuppone un costante coordinamento sia per definire la fase di co-progettazione che per garantire una consapevole programmazione unitaria (politiche ordinarie e aggiuntive) che tenga conto anche del rispetto di criteri di demarcazione di ambito geografico, tematico e/o settoriale; Al fine di considerare le implicazioni sopra rappresentate, sono state attivate le seguenti azioni: - Verifica insieme alle Autorità urbane, in qualità di organismi intermedi, dell’ampiezza delle funzioni oggetto di delega, in coerenza con l’identificazione dei fabbisogni e piani di attività concordati con l’Autorità di Gestione in ragione della complessità e delle caratteristiche delle Azioni integrate. In tale ambito è previsto un supporto tecnico e metodologico volto a rafforzare le strutture, gli uffici e le unità operative delle Autorità urbane e delle diverse Amministrazioni territoriali coinvolte nell'attuazione del Programma. - Attivazione di gruppi di lavoro tematici su tematiche complesse (quali smart city, ITS, comunità emarginate, ecc.) per sostenere la standardizzazione di soluzioni progettuali comuni in ambiti tematici simili, anche favorendo lo scambio di conoscenze già acquisite da alcune Città e favorendo l’adozione di metodi innovativi; - Incontri con le Autorità Urbane e le strutture preposte all’attuazione degli interventi definiti nell’ambito delle azioni integrate per definire la fase di dettaglio del percorso di co-progettazione e confronto tecnico tra l’Autorità di Gestione, le Autorità urbane e le Regioni per un approccio unitario rispetto ai diversi strumenti di sviluppo del territorio. 4. Definizione delle responsabilità relative agli impegni del PRA Responsabile politico PRA Presidenza del Consiglio dei Ministri Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio 13 Responsabile tecnico PRA Responsabili dell’Autorità di Gestione PON Avv. Angela Maria D’Alonzo - Dirigente della Divisione II – Politiche comunitarie e nazionali in materia di concorrenza e di mercato interno, nelle more della definizione della definizione della nuova organizzazione dell’Agenzia per la Coesione Territoriale e fino alla formalizzazione dell'assegnazione del relativo incarico al nuovo dirigente dell’ufficio di staff dell’Agenzia, competente in materia - PON “Governance e Capacità Istituzionale 2014 – 2020” Dirigente della Divisione VI “PON cofinanziati dai fondi strutturali Comunitari” della Direzione Generale per la Politica Regionale Unitaria Comunitaria - Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione Economica - PON “Città Metropolitane 2014-2020” Dirigente pro-tempore della Divisione IV “Programmi operativi comunitari delle regioni dell’obiettivo della competitività e occupazione” della Direzione Generale per la Politica Regionale Unitaria Comunitaria dell’ex DPS Organismi Intermedi - PON “Governance e Capacità Istituzionale 2014 – 2020”: o Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione, Dipartimento per la Funzione Pubblica; o Ministero della Giustizia. - PON “Città Metropolitane 2014-2020”: o Autorità urbane, individuate nei 14 Comuni capoluogo delle Città metropolitane Poteri del Responsabile tecnico del PRA, meccanismi di deputizing, struttura di supporto Il Responsabile politico del PRA assume gli impegni prioritari e li rappresenta all’Agenzia per la Coesione Territoriale, alla Commissione Europea ed al Comitato di coordinamento del PRA. Il Responsabile tecnico del PRA, assunto nel Dirigente di staff del vertice dell’Agenzia per la Coesione territoriale e quindi in posizione non subordinata alle Divisioni competenti delle due Autorità di gestione dei Programmi: individua, presso le strutture dell’Agenzia, i responsabili delle singole attività/fasi delle azioni del Piano; concorda, con le AdG dei PON, gli interventi mirati a dare esecuzione alle azioni del Piano nel rispetto delle disposizioni comunitarie in materia di eleggibilità delle spese; assicura il coordinamento, il monitoraggio quadrimestrale ed il controllo della realizzazione delle azioni programmate; informa dell’avanzamento il direttore dell’Agenzia e, con il suo indirizzo, ove necessario attua e 14 dispone misure correttive per la completa realizzazione del PRA; promuove misure per il rafforzamento dell’organizzazione, la gestione e lo sviluppo delle risorse umane e la semplificazione delle procedure per l’acquisto di beni e servizi in coerenza con il PRA; cura l’aggiornamento annuale del Piano, i rapporti con il valutatore esterno al termine del primo biennio e provvede a supportare le Autorità di Gestione dei PON nella redazione della specifica sezione del Rapporto Annuale di Esecuzione e ad implementare le eventuali raccomandazioni che dovessero discendere dagli esiti valutativi; rappresenta l’Amministrazione capofila dell’attuazione delle politiche di coesione nel Comitato di coordinamento nazionale dei Piani di Rafforzamento Amministrativo. Il Responsabile tecnico del PRA provvede alla costituzione di un gruppo di lavoro per l’analisi dei risultati di attuazione del PRA e la definizione delle seguenti azioni/ atti: analisi degli esiti del monitoraggio quadrimestrale; redazione del rapporto annuale di avanzamento del PRA; esplicitazione delle domande di valutazione per la predisposizione di un Rapporto indipendente al termine del primo biennio di operatività del PRA; definizione e promozione delle azioni volte a garantire la trasparenza e la comunicazione del PRA. 5. Obiettivi di miglioramento e standard di qualità previsti L’impostazione dell’analisi di base per la individuazione di tali target e standard, è condotta separatamente per PON Governance e per PON Metro. Dati e informazioni di base per la stima di target e di standard di miglioramento sono contenuti nei diversi allegati. Nelle successive fasi di aggiornamento del PRA, da effettuarsi entro il mese di luglio 2016,saranno introdotte stime in termini di obiettivi di miglioramento amministrativo e tecnico più dettagliato per quanto interessa, in particolare, il PON Metro. PON Governance e Capacità Istituzionale Come sopra accennato, nonostante il PON Governance e Assistenza Tecnica 2007-2013 abbia mostrato una buona performance realizzativa a regime, nella fase iniziale di programmazione ed in quella di partenza del secondo ciclo progettuale per i POAT approvati nell’Asse II del Programma e quindi in coincidenza con l’avvio dei progetti, si sono mostrate rilevanti criticità che hanno compromesso in molti casi il rispetto dei cronoprogrammi di spesa. Inoltre, come già sottolineato, l’esperienza del ciclo di programmazione 20072013 ha mostrato l’esigenza di rafforzare anche la selezione, la valutazione ed il monitoraggio degli interventi attuati. Tanto premesso, le principali priorità di miglioramento amministrativo individuate riguardano: - un meccanismo di selezione che consenta di finanziare unicamente progetti con target quantitativi e misurabili di miglioramento (a partire dai fabbisogni emergenti dai PRA e coerenti con le azioni del Programma) garantendo la sostenibilità futura delle soluzioni organizzative e gestionali sostenute; - la messa a punto di meccanismi che consentano il rispetto dei tempi (cronoprogrammi delle fasi progettuali e stima dei tempi previsti), la definizione di standard qualitativi e quantitativi ed il rispetto delle previsioni di rendicontazione della spesa; - il rafforzamento del sistema di gestione e controllo; - il rafforzamento della valutazione del programma e dei progetti anche in itinere con un focus sulla qualità degli interventi. I processi di gestione del programma operativo vanno, in aggiunta, ottimizzati sia nella fase iniziale di verifica della capacità degli Organismi Intermedi e dei Beneficiari di svolgere rispettivamente le funzioni di delega e le attività progettuali, sia nel fornire un migliore e più efficace affiancamento nel corso dell’intera 15 attuazione del Programma al fine di garantire il raggiungimento degli obiettivi prefissati. A tale scopo sarà necessario che tutti i principali attori coinvolti (AdG, OI, Beneficiari) lavorino insieme per eliminare i punti di inefficienza emersi nel ciclo di programmazione 2007 – 2013 e in modo da ottenere procedimenti più veloci, più facili e più sicuri rispetto al passato. PON Città metropolitane Per il PON Metro, non avendo termini di confronto nella programmazione 2007-2013, si può più opportunamente parlare, più che di target di miglioramento, di individuazione di standard adeguati di funzionamento per la sua efficiente gestione, per le funzioni trasversali e per le funzioni tecnico-operative di gestione tecnica della programmazione e della realizzazione delle azioni previste. Per quanto riguarda la struttura di gestione in allegato A sono forniti primi dati di base su cui impostare la necessaria azione di rafforzamento per adeguarla a standard di funzionamento efficienti. Va su questo punto opportunamente considerato che la struttura di gestione del PON Metro ha peculiarità che gli derivano dall’architettura (plurifondo e rivolto a Città in tutto il territorio nazionale), dal carattere time consuming di talune operazioni, più tipicamente collegate alla strategia dell’inclusione sociale e dell’innovazione sociale (quest’ultima intesa come modello di coinvolgimento della società civile e del terzo settore in attività con vocazione sociale), il cui avvio richiede il design di appropriati modelli attuativi e infine dall’organizzazione operativa del Programma fra le quali merita segnalare (per l’urgenza di impostarla in modo che siano adeguatamente presidiate): - le misure necessarie ad assicurare una corretta ed efficiente gestione finanziaria e procedurale con adeguate piste di controllo su ammissibilità e tipologie di spesa nelle tre diverse categorie di regioni e il coordinamento tra le città per armonizzare l’interpretazione della normativa e le prassi amministrative; - l’attivazione di gruppi di lavoro tematico con ruolo consultivo e di studio su tematiche di alta complessità progettuale dedicati a specifici aspetti della strategia del PON raccordando i tecnici delle Autorità Urbane coinvolte ed i centri di competenza nazionali pertinenti al fine di definire in dettaglio modalità di intervento specifiche per ciascuna Città in coerenza con il quadro strategico e programmatorio nazionale; - la verifica dell’assetto e delle competenze degli Organismi Intermedi – Autorità Urbane attraverso una valutazione propedeutica alla delega delle funzioni loro attribuibili (tale delega potrà variare in seguito agli esisti delle singole valutazioni della capacità amministrativa necessaria a garantire un approccio integrato fra le azioni finanziate/attuate a livello nazionale e regionale ed a livello municipale, evitando la moltiplicazione di strutture gestionali all’interno delle singole amministrazioni). Per quanto riguarda le funzioni condivise (ad entrambi i Programmi) e trasversali si rinvia all’allegato A e allegato B. Per quanto riguarda i target di miglioramento nelle tabelle che seguono relativamente al PON Governance ed al PON Metro, gli stessi vengono riportati per ambito e area di intervento con l’indicazione dei tempi e responsabilità. 16 Obiettivi di miglioramento e standard di qualità del PON Governance e Capacità Istituzionale Di seguito si riportano gli obiettivi di miglioramento e gli standard di qualità relativi al PON Governance e Capacità Istituzionale; si rinvia all’allegato C per quanto attiene ai target di dettaglio procedurali. Ambito Selezione di Progetti di qualità Gestione dei flussi finanziari Area di Miglioramento Target Tempi di realizzazione Migliorare la qualità dei progetti 100% dei progetti approvati con target quantitative e selezionati e la loro misurabilità rispetto al misurabili cambiamento della PA Individuazione di progettualità di supporto diretto all’attuazione degli obiettivi di miglioramento dei Piani di Rafforzamento Amministrativo in accordo con gli indirizzi del Comitato d’Indirizzo per i PRA e le Amministrazioni beneficiarie Vale per l’intero periodo Rafforzamento della capacità e delle Contenimento entro un massimo del 10% dei margini di competenze del personale (AdG e OI) scostamento fra previsioni e rendicontazioni di spesa. impegnato nella gestione amministrativa, tecnica e finanziaria degli interventi Vale per l’intero periodo 1-03-2016 Valutazione dei risultati del Rafforzare l’attività valutativa in itinere Adozione entro il primo anno e mezzo di programmazione PON tesa a migliorare la qualità della del 100% delle metodologie e degli strumenti di valutazione progettazione e indirizzare l’esecuzione degli interventi del programma sulla base dei risultati raggiunti e attesi. 31-08-2016 Attuazione dei progetti Riduzione dei tempi di selezione in Tempi medi intercorrenti tra la data di chiusura dei termini procedure di appalto e avvisi pubblici. di presentazione delle offerte/partecipazione all’avviso e la (vale per AdG e OI – cfr allegato C) graduatoria. non superiori a 120 gg. 31-06-2016 Riduzione dei tempi di pagamento (vale Tempi di pagamento dal momento dell’arrivo del SAL non per AdG e OI – cfr. Allegato C) superiori a 60 gg. 31-01-2016 Obiettivi di miglioramento e standard di qualità del PON Città metropolitane Ambito Co-progettazione strategica Area di Miglioramento Indicatore Tempi di realizzazione Miglioramento della capacità di progettazione Definizione dei 14 dossier di Completamento dei 14 dossier di integrata delle Autorità Urbane, secondo un coprogettazione, in cui sono coprogettazione approccio comune e condiviso. indicate delle Azioni Integrate 3 mesi dall’approvazione del PON Adeguatezza dei requisiti Valutazione positiva della check list organizzativi e funzionali delle AU per la verifica dei requisiti designate e dei beneficiari organizzativi e funzionali delle 14 AU designate e dei beneficiari 4 mesi dall’approvazione del PON Rapido completamento dei Definizione e condivisione tra AdG cronoprogrammi di attuazione delle ed AU dei 14 cronoprogrammi di azioni integrate individuate di attuazione concerto tra Adg e AU 3 mesi dall’approvazione del PON Rapida delega delle funzioni di AU 5 mesi dall’approvazione del PON 6 mesi dall’approvazione del PON Gestione e attuazione del Programma Organizzazione Target Stipula dei 14 atti di delega delle funzioni di OI alle AU Rafforzamento e potenziamento a) delle strutture e Tempestiva individuazione Individuazione delle strutture e delle b) delle competenze del personale coinvolto nella dell’adeguatezza delle strutture e competenze per l’attuazione e la gestione e nell’attuazione del Programma (AdG) delle competenze per l’attuazione e gestione del programma (AdG). la gestione del programma (AdG) 18 Ambito Area di Miglioramento Target Rafforzamento e potenziamento a) delle strutture e Tempestiva individuazione b) delle competenze del personale coinvolto nella dell’adeguatezza delle strutture gestione e nell’attuazione del Programma (OI)(Cfr. responsabili dell’attuazione paragrafo 5 ) Gestione Contenimento dei tempi di selezione degli interventi Indicatore Individuazione delle strutture responsabili dell’attuazione degli interventi presso gli OI con verifica delle competenze in materia di gestione e attuazione dei Fondi Strutturali 4 mesi dall’approvazione del PON Rilevazione dei fabbisogni e percorso di potenziamento e rafforzamento del personale 18 mesi dall’approvazione del PON 120 gg. in media per tutte le tipologia di progetto Entro 6 mesi dall’approvazione del PON come concordato con le AU Monitoraggio Tempi di realizzazione Migliorare la qualità e la tempestività dei dati di Immissione nel sistema di Numero di scarti informatici (*)< al monitoraggio. Anticipare gli effetti di eventuali monitoraggio degli investimenti 10% delle operazioni inserite e criticità. pubblici di dati corretti e verificati trasmesse al sistema nazionale di monitoraggio degli investimenti pubblici Vale per l’intero periodo (*) Lo scarto informatico è la mancata accettazione da parte del sistema di trasferimento dati alla BDU dovuta ad una errata/incompleta compilazione di uno o più campi obbligatori. 19 6. Interventi di rafforzamento amministrativo 6.1 Interventi di semplificazione legislativa e procedurale PON Governance e Capacità Istituzionale Per quanto concerne gli interventi di semplificazione legislativa e procedurale da operare a livello di struttura di gestione si ritiene opportuno intervenire con le seguenti misure: - definizione di procedure e strumenti standard relativamente alla selezione, gestione, rendicontazione e monitoraggio per tutto il Programma, superando la differenziazione esistente per il PON Governance e Assistenza Tecnica 2007-2013 che prevedeva, come sottolineato, una differente manualistica e strumentazioni di riferimento tra gli obiettivi di pertinenza all’AdG e quelli delegati all’Organismo Intermedio. La definizione di modelli e procedure standard contribuirà inoltre a fornire maggiore certezza dei processi amministrativi sia di gestione che di rendicontazione progettuale, diminuendo gli errori e facilitando al contempo le successive fasi di controllo. Tempi: entro il 31 dicembre 2015 Ufficio Responsabile: Autorità di Gestione e Ufficio competente per i controlli di I livello - definizione di meccanismi atti a garantire il raggiungimento degli obiettivi di miglioramento (target misurabili e quantificabili) indicati nei progetti come condizione per la loro approvazione. Al fine di garantire l’effettivo raggiungimento dei risultati attesi di miglioramento potranno essere previsti criteri quali ad esempio: l’esplicitazione dell’impegno della amministrazione al cambiamento; l’identificazione di una chiara responsabilità circa il successo del progetto da legare anche al ciclo della performance; un cofinanziamento anche ridotto dell’amministrazione beneficiaria. Tempi: entro il 31 dicembre 2015 e comunque all’avvio dell’attuazione (e lungo il corso di attuazione del Programma) Ufficio Responsabile: Autorità di Gestione e Organismi Intermedi per quanto di competenza - utilizzo delle opzioni di semplificazione in applicazione delle novità introdotte dai regolamenti comunitari e stabilito nella guida sui costi semplificati ultima versione della CE “Guidance on Simplified Cost Options (SCOs): Flat rate financing, Standard scales of unit costs, Lump sums (EGESIF_140017-final)”. Le opzioni di rimborso semplificato dei costi, introdotte e sperimentate già in parte nel periodo 2007-2013, consentiranno di ridurre i carichi di lavoro dei beneficiari nei loro processi di gestione ed in particolare di rendicontazione dei progetti. Esse consentono inoltre l’applicazione più efficace della politica di coesione, poiché i pagamenti di importi forfettari e costi unitari, in particolare, potranno essere condizionati dal raggiungimento dei risultati stabiliti. Tempi: entro il 31 gennaio 2016 Ufficio Responsabile: Autorità di Gestione - dematerializzazione della documentazione giustificativa di spesa e di pagamento. L’azione di dematerializzazione verrà ulteriormente rafforzata rispetto al processo già avviato nell’ambito del PON Governance e Assistenza Tecnica 2007-2013 a partire dai documenti di giustificazione di spesa e di pagamento afferenti la modalità di rendicontazione e costi reali. Tempi: entro 24 mesi all’approvazione del PO Ufficio Responsabile: Autorità di Gestione - ricorso a centrali di committenza per servizi collegati ad attività misurabili con riferimento al loro output fisico. L’articolo 9, comma 8 bis, del decreto legge 24 aprile 2014, n. 66, prevede che “nell’ottica della semplificazione e dell’efficientamento dell’attuazione dei programmi di sviluppo cofinanziati con fondi dell’Unione europea, il Ministero dell’economia e delle finanze si avvale di Consip S.p.A., nella sua qualità di centrale di committenza ai sensi dell’articolo 3, comma 34, del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, sulla base di convenzione disciplinante i relativi rapporti per lo svolgimento di procedure di gara finalizzate all’acquisizione, da parte delle autorità di gestione, certificazione e audit istituite presso le singole amministrazioni titolari dei programmi di sviluppo cofinanziati con fondi dell’Unione europea, di beni e di servizi strumentali all’esercizio delle relative funzioni”. il ricorso alla procedura semplificata descritta avverrà per soddisfare alcune specifiche e temporanee esigenze operative di supporto in materia in particolare di monitoraggio e controllo e non sarà sostitutivo dell’acquisizione di expertise di vario livello di seniority in relazione alle funzioni da rafforzare -che saranno selezionati direttamente dall’Agenzia- e che costituiscono, viceversa, un’azione di rafforzamento amministrativo (cfr. par. 6.2). Tempi: entro 12 mesi all’approvazione del PO Ufficio Responsabile: Autorità di Gestione PON Città metropolitane Per quanto concerne gli interventi di semplificazione legislativa e procedurale da operare a livello di struttura di gestione si ritiene opportuno intervenire con le seguenti misure: - Attuazione diretta di interventi già programmati in modalità coordinata attraverso forme strutturate di confronto, impulso e consultazione (accordi di governance) tra centri di competenza nazionali, regioni e Autorità urbane, nonché tra queste e le aree intercomunali interessate alla realizzazione dell’Agenda Urbana. In particolare si intende operare attraverso l’organizzazione di incontri bilaterali tra AdG e AU finalizzati alla definizione delle Azioni integrate, l’ Attivazione di n. 4 Gruppi di lavoro tematici ai fini della co-progettazione, l’organizzazione di Incontri trilaterali tra AdG, Regioni interessate e Autorità Urbane finalizzati alla demarcazione e complementarietà delle azioni intergrate rispetto ai PO regionali. I gruppi di lavoro tematici affrontano tematiche di alto valore aggiunto e gruppi di azioni integrate di elevata complessità progettuale (ad es. Smart City, contrasto alla marginalità estrema e comunità ROM) per contribuire alla soluzione preventiva di problemi progettuali attuativi di carattere comune e permettere la diffusione di buone pratiche, valorizzando le conoscenze acquisite da alcune città negli anni precedenti attraverso l’adozione di metodi innovativi, standard, tecnici ed altre modalità per ottenere economie di scala. L’attività dei Gruppi di lavoro tematici, già avviata e tuttora in corso, favorisce quindi un più tempestivo avvio dell’attuazione degli interventi. - Tempi: entro 6 mesi all’approvazione del PO Ufficio Responsabile: Autorità di Gestione - Individuazione e attuazione di azioni standard già sperimentate dalle Città e valutate dai Gruppi di Lavoro come esperienze replicabili e buone pratiche di capacità progettuale e attuativa nell’ambito delle Azioni Integrate. In particolare, verranno valorizzate quelle esperienze e buone pratiche che incidono sulla semplificazione amministrativa e sulla riduzione dei tempi di avvio e messa in opera di interventi. Ove possibile l’Autorità di Gestione promuoverà il riuso di buone pratiche già sperimentate, sia con riferimento a specifiche azioni sia per quanto riguarda aspetti organizzativi e di governance. Tempi: individuazione entro 9 mesi all’approvazione del PO Ufficio Responsabile: Autorità di Gestione - Attuazione da parte delle AU di azioni standard comuni da definire - per quanto riguarda le componenti più innovative e qualificanti della strategia del PON (ad es. l’intelligent transport system o il ricorso al finanziamento tramite ESCO, nel caso della mobilità urbana) – su impulso dell’Autorità di Gestione ed in cooperazione con i centri di competenza nazionali di riferimento per la condivisione di metodologie comuni rivolti all’individuazione dei fabbisogni specifici, all’identificazione delle soluzioni tecnologiche e organizzative idonee al loro trattamento, all’adozione di metodi e processi comuni di attuazione e gestione a regime dei servizi; Tempi: entro 12 mesi all’approvazione del PO Ufficio Responsabile: Autorità di Gestione - ricorso a centrali di committenza per servizi collegati ad attività misurabili con riferimento al loro output fisico (ad esempio supporto allo svolgimento dei controlli di primo livello/ numero di 21 progetti verificati nella loro conformità formale e/o numero di progetti certificati); il vantaggio consiste nell’assicurare un unico momento di selezione dei controllori, sulla base di specifiche tecniche standard, condivise tra AdG e AU, assicurando un miglior ed efficace utilizzo delle risorse umane selezionate, un risparmio economico, la garanzia di una modalità di intervento standard. Le risorse selezionate affiancheranno il personale interno dell’Agenzia nell’ottica di trasferimento e rafforzamento di competenze specifiche, soprattutto nella fase di avvio del PO in modo da consentire progressivamente al personale interno lo svolgimento di tutte le funzioni connesse alla gestione e controllo degli interventi. Ciò al fine di innalzare e consolidare le competenze tecniche del personale interno limitando, laddove necessario, il ricorso all’outsourcing per funzioni e consulenze altamente specializzate; Tempi: entro 12 mesi all’approvazione del PO Ufficio Responsabile: Autorità di Gestione e Ufficio competente per i controlli di I livello - introduzione delle unità di costo standard, in applicazione delle novità introdotte dai regolamenti comunitari e stabilito nella guida sui costi semplificati ultima versione della CE “Guidance on Simplified Cost Options (SCOs): Flat rate financing, Standard scales of unit costs, Lump sums (EGESIF_14-0017-final)”. Le opzioni di rimborso semplificato dei costi, introdotte e sperimentate già in parte nel periodo 2007-2013, consentiranno di ridurre i carichi di lavoro dei beneficiari nei loro processi di gestione ed in particolare di rendicontazione dei progetti. Esse consentono inoltre l’applicazione più efficace della politica di coesione, poiché i pagamenti di importi forfettari e costi unitari, in particolare, potranno essere condizionati dal raggiungimento dei risultati stabiliti. Tempi: entro il 31 gennaio 2016 Ufficio Responsabile: Autorità di Gestione 6.2 Interventi sul personale Nei paragrafi precedenti si è fatto più volte cenno alla questione del rafforzamento quantitativo e qualitativo della dotazione di personale in generale e con riferimento ai due PON di cui si tratta. In sintesi va quindi rilevato: - il rafforzamento quantitativo riguarderà prevalentemente funzioni tecniche gestionali già presidiate con competenze di livello e per le quali va prevista un’azione di adeguamento numerico in relazione ai maggiori compiti derivanti per l’Agenzia dalla programmazione 2014-2020 e quindi principalmente per gli adempimenti connessi a due Programmi Operativi Nazionali; - il rafforzamento qualitativo riguarderà prevalentemente funzioni tecniche specialistiche, nei rispettivi ambiti di intervento dei due PON; - alla necessità di tale rafforzamento si farà fronte prevalentemente con il ricorso all’Assistenza Tecnica secondo le modalità già sperimentate nel PON Governance e Assistenza Tecnica 2007-2013 e che si basano su un utilizzo mirato di risorse (per definizione temporanee) dirette a rafforzare l’organizzazione e l’operatività degli uffici con l’apporto di esperti selezionati specificamente per integrare le competenze e per garantire copertura anche quantitativa adeguata alle attività che richiedono un più intenso e concentrato impegno nella gestione dei programmi. 1. Rafforzamento quantitativo – reclutamento di personale Sul piano quantitativo la struttura interna permanente dell’amministrazione sarà integrata con il reclutamento e l’assunzione a tempo indeterminato di personale (Area III – Funzionari) “altamente qualificato” (per i profili professionali di specialista giuridico-economico; ingegneristico-architettonicourbanistico; statistico-informatico) disposto dalla legge 27 dicembre 2013, n. 147 e destinato a rafforzare le funzioni di coordinamento, gestione, monitoraggio e controllo degli interventi cofinanziati dai Fondi strutturali europei. 22 Il rafforzamento dell’amministrazione in attuazione di tale norma riguarderà 30 unità presso l’Agenzia per la Coesione Territoriale di cui 20 per lo svolgimento delle funzioni di cui all’art. 10 del Decreto Legge 101/2013 convertito in L. 125/2013 e 10 unità per il rafforzamento dei due Uffici di staff presso cui sono incardinate le Autorità di Gestione dei due PON Governance e Metro, per i quali vengono richieste in generale le seguenti competenze (profili economico-giuridico; ingegneristico-architettonico-urbanistico e statistico informatico): o conoscenza delle procedure e degli strumenti di spesa pubblica; o conoscenza dei nuovi meccanismi di intervento, delle tecniche di finanza; o conoscenza delle tecniche di project management e di pianificazione territoriale o conoscenze approfondite dei sistemi informativi con competenze evolute di analisi dei fabbisogni. Soggetto responsabile: Ufficio del personale in staff all’Organo di vertice dell’Agenzia per la Coesione Tempi: la procedura di selezione è in corso e si prevede che il nuovo personale selezionato possa prendere servizio all’inizio del 2016. 2. Formazione Saranno attivate azioni di formazione continua sia del personale dell’Autorità di Gestione che delle altre strutture operative dell’Agenzia coinvolte nell’attuazione del Programma così come per gli organismi intermedi. In particolare sarà predisposto un piano formativo di aggiornamento dedicato e specifico in merito alla gestione e all’ attuazione dei Programmi Operativi. Il piano è destinato alle strutture coinvolte nella gestione e nell’attuazione dei due PON a titolarità dell’Agenzia. In particolare, il piano terrà conto delle specificità degli ambiti di intervento dei due PO e pertanto, accanto a moduli comuni, ne prevederà altri tarati sulle esigenze specifiche dei destinatari. Il piano formativo coinvolgerà anche AU/OI e per alcune tematiche i beneficiari, al fine del rafforzamento delle rispettive capacità. Infine, il piano formativo destinato al rimanente personale dell’Agenzia sarà destinato a target specifici coinvolti secondo gli ambiti di competenza. Saranno inoltre favorite modalità di scambio delle reciproche esperienze anche avvalendosi delle risultanze dei progetti realizzati nell’ambito del PON Governance e Assistenza Tecnica 2007-2013 nonché del supporto degli esperti contrattualizzati dall’Agenzia. Soggetto responsabile: Ufficio del personale in staff all’Organo di vertice. Tempi: l’attivazione dei primi corsi di formazione avverrà entro 8 mesi dall’approvazione del programma. 6.3 Interventi sulle funzioni trasversali e sugli strumenti comuni Alcuni strumenti o attività comuni (ovvero operanti a livello di tutta l’amministrazione o comunque comuni ai due Programmi) vanno costruiti (in quanto attualmente assenti) o adeguatamente rafforzati (in quanto presenti ma non operativi a livello adeguato di efficacia con riferimento ai compiti di specifica gestione dei Programmi). Si segnalano in particolare gli strumenti di rafforzamento del Sistema informativo di gestione progettuale nel quale rintracciare, pur nella differenziazione operativa dei singoli PON, gli elementi di supporto alla programmazione, gestione e controllo dei Programmi. In particolare gli interventi sulle funzioni trasversali si concentreranno nei seguenti: - Potenziamento del Sistema informativo gestionale. I sistemi informativi saranno implementati in coerenza con quanto stabilito dall’art. 122 comma 3 del Regolamento (UE) 1303/2013 ed in particolare si prevede l’introduzione di: o single-input. Il sistema informativo gestionale a regime consentirà la trasmissione delle informazioni da parte dei Beneficiari una sola volta. La previsione del single-input nel sistema informativo consente una notevole riduzione degli oneri amministrativi a carico del Beneficiario e coprirà a regime aspetti dell’intera filiera 23 informativa: dalla proposta di ammissione di finanziamento fino alla chiusura dei progetti, permettendo ai beneficiari di inviare e ricevere dati e documenti relativi a gestione, sorveglianza e controllo, certificazione delle spese, valutazione. o E-cohesion. Altro ambito su cui si agirà è l’informatizzazione delle procedure, attraverso il potenziamento degli strumenti di e-government attraverso anche il superamento della trasmissione ed archiviazione cartacea della documentazione ed il conseguente abbattimento dei relativi costi. Promuovendo la coesione elettronica si potrà garantire una rilevante riduzione degli oneri amministrativi per i Beneficiari, riducendo i problemi relativi alla conservazione delle informazioni, gli eventuali errori di inserimento dati e gli oneri collegati alla necessità di presentare più volte i documenti. Si tratterà, in generale, di intervenire sui sistemi informativi attraverso un arricchimento delle funzionalità e l’implementazione delle informazioni che gli stessi sono in grado di rilevare e conservare, anche allo scopo di consentire il riutilizzo di dati già conferiti. o Collegamento con un Sistema informativo antifrode (valutazione del rischio sia preventiva che in fase di controllo, al fine di focalizzare i controlli in loco intercettando possibili aree di rischio prima della certificazione della spesa). Per raggiungere tale obiettivo nel 2014-2020 sarà sperimentato il “Sistema Informativo Antifrode (SIAF)”, progetto finanziato nell’ambito del PON Governance e Assistenza Tecnica che costituisce una piattaforma di Business Intelligence e di analisi integrata volta al potenziamento dell’azione di contrasto alle frodi comunitarie e che verrà strutturato per un utilizzo anche in fase preventiva del rischio. Il SIAF è una piattaforma attualmente già interoperabile con diverse banche dati nazionali e regionali tra cui figurano CIPE-CUP, MEF-IGRUE, IMS-OLAF, Sistemi informativi locali e Camere di Commercio etc…) ed è in grado, infatti, di divenire lo strumento di riferimento non solo del Programma ma anche nazionale per la prevenzione ed il contrasto delle azioni fraudolente e criminali, ossia lo strumento di riferimento per le Autorità di Gestione durante le attività di gestione e controllo. Soggetto Responsabile: Autorità di Gestione dei PO; Tempi: entro 31 dicembre 2015 (1° fase adempimento dei requisiti minimi nel rispetto dei vincoli regolamentari); entro 24 mesi dall’approvazione del PO (successive implementazioni fino al pieno adeguamento informatico). - Costituzione di un presidio comune sui controlli di I livello. Nell’ambito della nuova organizzazione dell’Agenzia si prevede la costituzione di un Ufficio Competente per i controlli di I livello con funzioni di indirizzo ed informazione nazionale in materia di controlli di I livello, in raccordo con il MEF-IGRUE quale Organismo di coordinamento delle Autorità di Audit, come previsto nell’Allegato II dell’Accordo di Partenariato. L’Ufficio di Controllo svolgerà i controlli di I livello sia per il PON Governance e Capacità Istituzionale 2014-2020 che per il PON Città Metropolitane 2014-2020; quindi, pur nella necessaria differenziazione di Unità operative dedicate ai Programmi, la responsabilità dei relativi controlli farà capo alla medesima struttura amministrativa. La struttura dei controlli sarà competente ai controlli di conformità normativa preventiva agli impegni di spesa su alcune procedure particolarmente attenzionate nella programmazione 200720103 (in particolare procedure di appalto) nonché dei controlli di I livello desk e in loco, sia per le operazioni a titolarità che per quelle a regia. La definizione di una centralizzazione dei controlli di I livello, che va di pari passo con il rafforzamento degli strumenti informatici di gestione progettuale, nonché con il rafforzamento del processo di dematerializzazione, consentirà un’omogeneizzazione delle procedure e dei processi di controllo ed attraverso interpretazioni univoche consentirà di aumentare livelli di certezza delle regole, garantendo comportamenti comuni e diminuzione del conseguente rischio di errore da parte dei Beneficiari. Soggetto Responsabile: Direttore Generale dell’Agenzia per la Coesione Territoriale. 24 Tempi: entro 12 mesi dall’approvazione del PO - presidio – help desk Organismi Intermedi e beneficiari del PON Governance e del PON Metro. Al fine di risolvere in modo tempestivo eventuali criticità che possano avere ricadute sulla fluidità del processo, sarà inoltre istituito presso l’Autorità di Gestione un supporto tecnico permanente per gli Organismi Intermedi, che agirà sia come help-desk remoto che eventualmente attraverso l’invio di task-force di affiancamento per la risoluzione di particolari problematiche. Tempi: entro 12 mesi all’approvazione del PO Ufficio Responsabile: Autorità di Gestione - Analisi della capacità amministrativa e tecnica degli Organismi Intermedi e definizione dei cronoprogrammi di attuazione dell’AU del PON Metro. Come previsto dai regolamenti, preliminarmente alla stipula delle convenzioni di delega con gli Organismi Intermedi, saranno avviate delle specifiche verifiche di sistema sulla base delle check list predisposte dall’IGRUE per la designazione dell’Autorità di gestione e appositamente adattate per verificare il possesso dei requisiti organizzativi nonché tecnici necessari a svolgere le funzioni delegate. Si utilizzeranno i criteri predisposti dal MEF-IGRUE “documento di valutazione dei criteri di designazione dell’AdG e dell’AdG” anche attraverso un processo di valutazione da parte delle stesse AU/OI . Nello specifico, nel PON Metro, al fine di garantire il rispetto della tempistica di attuazione delle Azioni integrate, l’AU, sulla base delle indicazioni della AdG, è tenuta a presentare un cronoprogramma di attuazione che sarà costantemente monitorato. Tempi: entro il 31 ottobre 2015 - Ufficio Responsabile: Autorità di Gestione - preventiva analisi della capacità amministrativa e tecnica dei beneficiari, che verrà verificata attraverso un’analisi della capacità amministrativa ed organizzativa volta ad assicurare le funzioni operative di gestione, monitoraggio, rendicontazione, etc. Tale attività verrà svolta sulla base di un set di criteri e di check list che saranno condivise tra AdG e AU/OI. Nello specifico, nel PON Metro l’attività di verifica della capacità amministrativa e tecnica dei beneficiari è stata avviata contestualmente a quella delle AU, infatti spesso i beneficiari sono strutture responsabili dell’attuazione dei progetti interne all’AU. A tal fine, nelle check list inviate alle AU sono stati inseriti punti specifici per verificare anche la capacità dei beneficiari. Tempi: entro il 31 ottobre 2015 e lungo tutta l’attuazione del Programma Ufficio Responsabile: Autorità di Gestione 7. Ruolo dell’Assistenza Tecnica e del rafforzamento della capacità amministrativa a supporto del PRA Nei paragrafi precedenti si è fatto già più volte riferimento al ruolo e all’utilizzazione dell’assistenza tecnica nonché alle previste modalità di attivazione. Il supporto all’attuazione dei PRA, per quanto attiene alle strutture di gestione, sarà garantito attraverso le misure di assistenza tecnica dei due PON Governance e Metro. Le azioni di AT saranno correlate alle specifiche esigenze delle strutture regionali e delle strutture delle Città Metropolitane, con priorità per il sostegno alle Autorità di Gestione, Certificazione e Audit in quanto maggiormente coinvolte nell’implementazione dei due PO, ma anche a favore degli Organismi intermedi, nonché a vantaggio dei beneficiari con l’attivazione di specifiche azioni di supporto a titolarità dell’AdG (es.: definizione delle modalità di gestione, interfaccia con gli Organismi Intermedi e i Beneficiari per il supporto alle modalità attuative per la realizzazione e rendicontazione dei progetti). Per quanto riguarda il PON Metro, attraverso l’Assistenza Tecnica si intende assicurare il necessario supporto alle Amministrazioni nazionali e regionali nonché alle Città Metropolitane, al fine di assicurare il necessario coordinamento tra soggetti e attori diversi coinvolti nell’ attuazione della strategia urbana europea e nazionale. 25 In particolare l’Asse dedicato si declina anche in una serie di azioni di supporto alla definizione delle policy e al coordinamento strategico e funzionale dei diversi interventi. Obiettivo finale è: far crescere e migliorare la capacità progettuale e gestionale di piani complessi e processi trasversali; coordinare i diversi livelli di governance (Città Metropolitane, AdG del PON Metro, altre AdG dei POR e dei PON) e i centri di competenza nazionali di riferimento sul tema di Sviluppo Urbano. Favorire la costituzione di una rete nazionale di CM Innalzare la capacità di rappresentanza del sistema nazionale a livello europeo Assicurare l’integrazione con le azioni di capacity building previste nel PRA a valere sulle risorse del PON Governance Al livello strategico e trasversale, di rilievo non solo per i PON dell’Agenzia ma per tutti i Programmi Operativi regionali, sono previste specifiche misure di supporto nell’ambito del PON Governance che incidono in particolare sull’area dell’Assistenza Tecnica e che completano, anche se a livello temporaneo, il disegno strategico di rafforzamento attuato mediante gli interventi previsti per l’Obiettivo tematico 11 già indicato nel par. 3. Ed infatti, il PON Governace e Capacità Istituzionale incide sia sul primo che su secondo pilastro dell’impianto strategico dell’Obiettivo Tematico 11 definito all’interno dell’Accordo di Partenariato. In particolare, oltre ad azioni di accompagnamento all’attuazione dei processi di riforma amministrativa (ivi compreso il settore giudiziario) e di modernizzazione della pubblica amministrazione finanziate con risorse a valere sul FSE dell’OT11 (asse 1) ed in via complementare con risorse FESR dell’OT2 (asse 2), il Programma interviene anche declinando l’attuazione di interventi coerenti con l’area FESR dell’OT11 (asse 3) nel rispetto del relativo ambito di applicazione previsto dalle note orientative della Commissione Europea che indirizza l’OT11 FESR ad azioni volte a facilitare l’assorbimento e l’impatto di investimenti sostenuti dal FESR (OT da 1 a 7). Nello specifico, l’Asse 3 del PON Governance ha previsto interventi di rafforzamento del presidio delle politiche di sviluppo e che concorrono a superare i fattori di criticità afferenti l’area della programmazione strategica ma anche dell’attuazione operativa dei programmi di sviluppo. Gli interventi previsti in linea di massima possono essere raggruppati in due macro tipologie: • una di supporto strategico, che prende avvio da fabbisogni di carattere orizzontale derivanti da specifiche esigenze connesse all’attuazione delle policy di cui agli Obiettivi Tematici 1-7 FESR (azione 3.1.1 linea 2) ed a cui possono anche ricondursi gli interventi di rafforzamento del presidio in tema di valutazione (3.1.2), statistica (3.1.4) e relativi all’attuazione del codice di condotta del partenariato (3.1.3); • un’altra di supporto al soddisfacimento dei fabbisogni settoriali (ma pur sempre incidenti sul territorio nazionale) che emergono dai Piani di Rafforzamento Amministrativo (azione 3.1.1 linea 1). In questo contesto i PRA rappresenteranno, inoltre, il criterio guida che condurrà ad una differenziazione territoriale di intensità delle relative azioni mirate. Un’ultima azione (3.1.5) prevede, infine, interventi di accompagnamento del processo di riforma degli Enti locali a livello sub regionale, quindi con la finalità di migliorare le capacità delle PA locali nell’attuazione delle policy sostenute dal FESR, in chiave complementare e sinergica agli interventi previsti in Asse 1. L’Asse di Assistenza tecnica del PON Governance, oltre a svolgere un ruolo di supporto all’attuazione del programma e di supporto alle strutture a vario titolo coinvolte nei processi di attuazione dei singoli programmi intende garantire, in aggiunta, per il tramite dell’Obiettivo specifico 2, il coordinamento per l’attuazione dell’Accordo di Partenariato. Risultato di tale obiettivo sarà dunque quello di contribuire al miglioramento della dimensione strategica della politica di coesione in Italia attraverso il rafforzamento del presidio per l’indirizzo, il coordinamento e la sorveglianza dell’Accordo di Partenariato e dei relativi impatti nelle differenti dimensioni tematiche e territoriali. A tal riguardo è importante precisare che la programmazione 2014-2020 prevede un significativo numero di programmi operativi finanziati dall’UE, chiamati a fronteggiare le sfide ambiziose e decisive della strategia Europa 2020. Ne consegue una consistente necessità di assicurare un efficace coordinamento nazionale al fine di garantire un’attuazione della programmazione orientata a «risultati attesi», più trasparenti e verificabili nel corso dell’attuazione. 26 Pertanto, nell’impianto di programmazione presentato, le azioni di Assistenza Tecnica previste sono volte alla messa in efficienza del processo di gestione dei fondi strutturali attraverso l’attivazione di azioni specifiche e temporanee, mentre le azioni di capacity building, in quanto specifica priorità tematica, sono intese come interventi volti a supportare il rafforzamento complessivo e strutturale della pubblica amministrazione, distinguendosi quindi nettamente rispetto alle ordinarie azioni di supporto. Pertanto le azioni per il rafforzamento strutturale e orizzontale delle capacità della Pubblica Amministrazione e le azioni attuate con le risorse di assistenza tecnica e destinate a migliorare la gestione dei Programmi convergeranno nel periodo di programmazione, pur nella distinzione di obiettivi, funzioni e modalità, per accrescere la capacità dei Programmi cofinanziati di conseguire risultati visibili e rendicontabili. In questo contesto il PRA costituirà un vero e proprio strumento di sintesi in grado di individuare interventi finalizzati al miglioramento della capacità di gestione dei Programmi Operativi e al miglioramento dei processi trasversali da attuare con l’utilizzo mirato delle risorse di assistenza tecnica e di mettere così in collegamento la strategia di rafforzamento strutturale della capacità amministrativa con quella di miglioramento immediato di gestione dei Programmi. In questo contesto il PON Metro, alla stregua dunque degli altri Programmi Operativi, sarà possibile destinatario dell’impatto degli interventi di capacitazione attivati sul PON Governance e Capacità Istituzionale, fatta eccezione degli interventi che riguardano direttamente le linee di rafforzamento della filiera dei soggetti coinvolti direttamente nei processi di attuazione dei Programmi che ricade nel campo di applicazione dell’Assistenza Tecnica dei rispettivi Programmi, anche qualora importi misure di rafforzamento della capacità amministrativa in quanto connesse all’espletamento di funzioni (di Programma) in cui è connaturato il livello di temporaneità. Ciò premesso, vengono di seguito rappresentate le fonti di finanziamento e gli importi previsionali di massima per il prossimo biennio, individuati per i principali interventi di rafforzamento: Azione di rafforzamento Potenziamento del Sistema informativo gestionale Azioni di formazione continua rivolta al personale Rafforzamento delle aree specialistiche Agenzia per la Coesione Territoriale 8. Fonte di finanziamento Importo stimato (migliaia di euro) AT PON Governance e Capacità Istituzionale 250 AT PON Città Metropolitane 300 AT PON Governance e Capacità Istituzionale 200 AT PON Città Metropolitane 200 PON Governance e Capacità Istituzionale (azione 3.1.1) 1.800 Trasparenza e pubblicità del PRA Il PRA assume l’obiettivo di assicurare la realizzazione e l’attuazione di un Piano di informazione e pubblicità per la capillare diffusione delle informazioni nei confronti dei potenziali beneficiari delle iniziative finanziate e la massima pubblicizzazione dei contenuti e dei risultati realizzati presso tutti i soggetti interessati e presso i cittadini. Il responsabile del PRA procederà all’attuazione della definizione del Piano in modo che sia operativo entro dicembre 2014 secondo criteri atti ad assicurare: 27 - Condivisione con gli Organismi Intermedi dei due PON, anche al fine di integrare il PRA con ulteriori azioni di miglioramento funzionali all’efficientamento del complessivo sistema di gestione degli interventi; - piena trasparenza e pubblicità del PRA nei suoi contenuti e risultati attesi e nei progressi nella sua attuazione con riferimento agli specifici cronoprogrammi e al connesso sistema di responsabilità; - forme adeguate di apertura, accesso al dibattito pubblico e di consultazione per stakeholders, beneficiari e cittadini; - particolare attenzione e verificabilità, all’interno e all’esterno della pubblica amministrazione, per i risultati dell’implementazione delle azioni di rafforzamento e ai target di miglioramento fissati nel PRA; - pubblicità sui siti dedicati e su piattaforme on line di consultazione pubblica aperta, gli esiti del monitoraggio periodico (quadrimestrale) del PRA; - l’utilizzazione specifica per i due Programmi delle funzionalità di Open Coesione per favorire il coinvolgimento e la partecipazione attiva di cittadini, imprese, ricercatori, giornalisti, società civile e partenariato economico-sociale nelle scelte di policy e nella verifica dei risultati ottenuti, promuovendo specifiche azioni che ne incrementino l’utilizzo anche (soprattutto per il PON Metro) nelle forme di “monitoraggio civico” degli interventi finanziati. 9. Sistemi di aggiornamento, verifica e controllo interno del PRA L’obiettivo di assicurare la qualità, la tempestività, l’efficienza e l’efficacia delle misure di miglioramento amministrativo previste dal PRA è affidato a responsabilità e azioni esterne4 ed interne all’amministrazione responsabile. Entro due anni dall’avvio dei PO sarà realizzata una valutazione del PRA mediante il supporto di uno o più soggetti esterni. L’azione di verifica interna all’amministrazione responsabile è affidata al Dirigente della Divisione II – Politiche comunitarie e nazionali in materia di concorrenza e di mercato interno, nelle more della definizione della definizione della nuova organizzazione dell’Agenzia per la Coesione Territoriale e fino alla formalizzazione dell'assegnazione del relativo incarico al nuovo dirigente dell’ufficio di staff dell’Agenzia, competente in materia, quale responsabile del PRA. L’azione di verifica interna prevede: - il monitoraggio quadrimestrale dell’avanzamento del PRA in condivisione con i responsabili dell’attuazione (AdG e OI); - l’individuazione, anche sulla base degli esiti del monitoraggio quadrimestrale, di eventuali azioni correttive per assicurare la qualità, la tempestività, l’efficienza e l’efficacia delle misure di miglioramento amministrativo; - la proposta di aggiornamento annuale del PRA in funzione dell’avanzamento di attuazione dei PON e tenuto conto, in particolare, degli obiettivi di miglioramento delle procedure individuate per Asse e riportate nell’Allegato C; - la predisposizione di relazioni sullo stato di avanzamento del PRA nella sezione dedicata all’avanzamento del PRA da includere nel Rapporto Annuale di Esecuzione; - la definizione delle modalità idonee a garantire la trasparenza e la comunicazione del PRA; - la predisposizione dei documenti di consultazione e comunicazione dello stato di attuazione del PRA per stakeholders, beneficiari e cittadini. 4 L’azione di verifica esterna all’amministrazione responsabile del PRA è affidata agli organismi cui al punto 6 delle Linee Guida (ossia il Comitato di Indirizzo per i PRA e la sua Segreteria Tecnica) e il Comitato di Sorveglianza dei Programmi a cui il PRA si riferisce. 28 Allegato A. Struttura di gestione e attuazione e relative azioni di miglioramento In questo Allegato si forniscono informazioni per una prima impostazione delle problematiche relative alle strutture di gestione dei due Programmi di cui si tratta sulla base della quale, nelle successive fasi, saranno esplicitate le relative e specifiche azioni di miglioramento. Il quadro sintetico delle responsabilità preposte alla gestione dei due PON e alle funzioni di valutazione e autorità ambientale è definito negli schemi che seguono. PON Governance e Capacità istituzionale Autorità di gestione Controlli di I livello dell’AdG Autorità di Audit Autorità di certificazione e pagamenti Valutazione Dirigente – Divisione VI “PON cofinanziati dai fondi strutturali Comunitari” della Direzione Generale per la Politica Regionale Unitaria Comunitaria - Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione Economica, fino all’adozione del regolamento di amministrazione inerente l’organizzazione ed il funzionamento interno dell’Agenzia; a regime Ufficio “Autorità di gestione dei programmi operativi nazionali relativi al rafforzamento della capacità amministrativa ed alla assistenza tecnica” di staff al DG dell’Agenzia per la Coesione Territoriale. Dirigente Divisione I della Direzione Generale per la Politica Regionale Unitaria Comunitaria - Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione Economica, fino all’adozione del regolamento di amministrazione inerente l’organizzazione ed il funzionamento interno dell’Agenzia; a regime Centro di competenza controlli di I livello MEF – RGS - IGRUE Dirigente – Divisione VII – Programmazione finanziaria e monitoraggio degli interventi cofinanziati dai fondi strutturali comunitari della Direzione Generale per la Politica Regionale Unitaria Comunitaria - Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione Economica, all’adozione del regolamento di amministrazione inerente l’organizzazione ed il funzionamento interno dell’Agenzia; a regime “Ufficio di Coordinamento delle autorità di certificazione e monitoraggio della spesa”. Nucleo di Valutazione dei Programmi (NUVAP) presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri (ex UVAL). Valutatori indipendenti selezionati ad esito di procedure ad evidenza pubblica. PON Metro Autorità di gestione Dirigente – Divisione IV “PON cofinanziati dai fondi strutturali Comunitari” della Direzione Generale per la Politica Regionale Unitaria Comunitaria - Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione Economica, fino all’adozione del regolamento di funzionamento interno dell’Agenzia per la Coesione Territoriale; a regime Ufficio “Autorità di gestione dei programmi operativi nazionali relativi alle Città Metropolitane” di staff al DG dell’Agenzia per la Coesione Territoriale. Controlli di I livello dell’AdG Dirigente della Direzione Generale per la Politica Regionale Unitaria Comunitaria - Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione Economica, fino all’adozione del regolamento di 29 amministrazione inerente l’organizzazione ed il funzionamento interno dell’Agenzia; a regime Centro di competenza controlli di I livello . MEF – RGS - IGRUE Autorità di Audit Autorità di pagamenti certificazione e Dirigente – Divisione VII – Programmazione finanziaria e monitoraggio degli interventi cofinanziati dai fondi strutturali comunitari della Direzione Generale per la Politica Regionale Unitaria Comunitaria - Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione Economica, all’adozione del regolamento di amministrazione inerente l’organizzazione ed il funzionamento interno dell’Agenzia; a regime Ufficio di Coordinamento delle autorità di certificazione e monitoraggio della spesa. Valutazione Nucleo di Valutazione dei Programmi (NUVAP) presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri (ex UVAL). Autorità ambientale Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare). Di seguito per le funzioni di autorità di gestione (specifiche per i due Programmi), certificazione e audit (condivise fra i due Programmi) valutare se eliminare queste tavole, sono definiti gli schemi delle tabelle descrittive della situazione attuale (per singole sub funzioni, uffici e/o strutture impegnati, personale, tempo dedicato) e futura. 30 Tabella 1 – Assetto e dimensionamento della struttura responsabile dell’Autorità di Gestione del PON Governance A. Organico Ufficio Autorità di Gestione del PON Governance e Assistenza Tecnica 2007-2013 (l’Ufficio svolge funzioni di coordinamento del Programma e non è titolare di Progetti, ossia non assume il ruolo di Beneficiario) Personale assegnato Aree/Uffici Divisione VI Funzioni Autorità di Gestione del Programma Unità Supporto alla programmazione gestione e programmazione monitoraggio del PON (attività di informazione e e monitoraggio comunicazione) Unità Supporto alla programmazione gestione e programmazione monitoraggio del PON e monitoraggio Unità Supporto alla programmazione gestione e programmazione monitoraggio del PON e monitoraggio Unità di Coordinamento Supporto al coordinamento dei controlli di I livello, dei Controlli di I campionamento, visite in loco, reportistica livello Unità di Coordinamento Supporto al coordinamento dei controlli di I livello, dei Controlli di I campionamento, visite in loco, reportistica livello Nome e Cognome MONACO Riccardo Carica Età Sesso amministrativa (anni) (F/M) Titolo di studio Competenze (anni) (conoscenze) Mansioni (ufficio di Tempo appartenenza) Dirigente M Laurea 100% CANTAGALLI Stefania A3-F6 F Laurea 100% MICHELASSI Gabriella A3-F4 F Laurea 100% ABBALLE Patrizia A2-F3 F Laurea 100% PICCIOTTI Paola A2-F3 F Laurea 100% SALVATORE Principia A2-F5 F Laurea 100% B. Organico Ufficio Autorità di Gestione del PON Governance e Capacità Istituzionale 2014-2020 (l’Ufficio svolge funzioni di coordinamento del Programma e risulterà assegnatario anche del ruolo di Beneficiario del Programma per i progetti a titolarità) si precisa che a regime per lo svolgimento delle attività connesse all’attuazione del Programma saranno coinvolte le specifiche strutture dell’Agenzia per competenza e responsabilità (Ufficio "Acquisti e Sistemi informativi" e “Centro di competenza Controlli di I livello) allo stato attuale per le nuove strutture non è possibile indicare il personale assegnato. Si rinvia il completamento delle informazioni relative alla tabella 1 all'adozione del regolamento di amministrazione inerente l’organizzazione ed il funzionamento interno e dei successivi atti di assegnazione del personale interno. Nella tabella che segue, si riporta un elenco presuntivo del personale assegnato alla struttura dell’AdG e a quella deputata allo svolgimento dei controlli di I livello. Aree/Uffici Funzioni Divisione VI, a regime Ufficio “Autorità di gestione dei programmi operativi nazionali relativi al rafforzamento della capacità amministrativa ed alla assistenza tecnica” Autorità di Gestione del Programma Unità tecnica di supporto all’AdG del PON Coordinamento del PON in supporto all’AdG del Programma Nome e Cognome MONACO Riccardo Carica Età amminist (anni) rativa Personale assegnato Competenze Mansioni Sesso Titolo di (ufficio di (conoscenz (F/M) studio (anni) appartenenza) e) Tempo Dirigente M Laurea 100% MICHELASSI Gabriella A3-F4 F Laurea 70% Unità Programmazione e Valutazione progetti Valutazione proposte progettuali; Attività istruttoria e successivi adempimenti connessi alle procedure di ammissione a finanziamento delle proposte progettuali. Coerenza programmatica ABBALLE Patrizia A2-F3 M Laurea 70% Unità Gestione e Monitoraggio del PON Responsabili di gruppi omogenei di progetti (REGOP) che svolgono le seguenti funzioni PICCIOTTI Paola A2-F3 F Laurea 100% 32 Aree/Uffici Funzioni Unità Gestione e Monitoraggio del PON Responsabili di gruppi omogenei di progetti (REGOP) che svolgono le seguenti funzioni Nome e Cognome SALVATORE Principia Carica Età amminist (anni) rativa Personale assegnato Competenze Mansioni Sesso Titolo di (ufficio di (conoscenz (F/M) studio (anni) appartenenza) e) Tempo A2-F5 F Laurea 100% Unità di Comunicazione del PON Attività di informazione, comunicazione e pubblicità CANTAGALLI finalizzate a garantire Stefania trasparenza e visibilità del Programma A3-F6 F Laurea 100% Unità gestione applicativi informativi Gestione degli strumenti applicativi dell’AdG A3-F5 M Laurea 100% Unità di gestione per i progetti a titolarità dell’AdG Gestione progetti a titolarità in raccordo con le DI MARCO strutture competenti Giuseppina dell’Agenzia A3-F3 F diploma magistrale 70% Unità di gestione per i progetti a titolarità dell’AdG Gestione progetti a titolarità in raccordo con le FERRINI Paola strutture competenti dell’Agenzia A3-F3 F diploma liceo scientifico 70% Unità di gestione per i progetti a titolarità dell’AdG Gestione progetti a titolarità in raccordo con le DI FLORIO strutture competenti Maria Cristina dell’Agenzia A2-F4 F diploma di maturità classica 70% Unità di gestione per i progetti a titolarità dell’AdG Gestione progetti a titolarità in raccordo con le BABBINI Pina strutture competenti dell’Agenzia A2-F3 F diploma ragioneria 70% Unità di gestione per i progetti a titolarità dell’AdG Gestione progetti a CAMPANA titolarità in raccordo con le Giovanni strutture competenti A2-F3 M Diploma in telecomunic azioni 70% RUSSO Luciano 33 Aree/Uffici Funzioni Nome e Cognome Carica Età amminist (anni) rativa Personale assegnato Competenze Mansioni Sesso Titolo di (ufficio di (conoscenz (F/M) studio (anni) appartenenza) e) Tempo dell’Agenzia Unità di gestione per i progetti a titolarità dell’AdG Divisione I della DGPRUC a regime Ufficio “Centro di competenza dei controlli di I livello”Ufficio Divisione I della DGPRUC a regime Ufficio “Centro di competenza dei controlli di I livello”Ufficio Divisione I della DGPRUC a regime Ufficio “Centro di competenza dei controlli di I livello”Ufficio Gestione progetti a titolarità in raccordo con le MURRI Giovanna strutture competenti dell’Agenzia A2-F3 F diploma istituto tecnico 70% Controlli di I livello (100% n. 1 risorse e a campione) Dirigente 50% (5) Controlli di I livello (100% n. 2 risorse e a campione) A3-F1-4 100% Controlli di I livello (100% n. 2 risorse e a campione) A2-F1-4 100% (5) L’Ufficio “Centro competenza dei controlli di I livello, a regime, svolgerà i controlli di pertinenza sia sul PON Governance che sul PON metro, mentre le risorse saranno assegnate univocamente per ognuno dei due programmi (100% del tempo), l’impiego del Dirigente sarà diviso equamente sui Programmi e peserà, quindi il 50% su ognuno di essi. L’Ufficio si avvarrà del sistema informativo del PON e dell’AT specialistica (ivi compresi revisori dei conti) per lo svolgimento delle attività di competenza. 34 Tabella 2 – Assetto e dimensionamento della struttura responsabile dell’Autorità di Gestione del PON Metro Personale assegnato Aree/Uffici Div. IV Supporto all’AdG Supporto e rafforzamento delle AU Funzioni Autorità di gestione Segreteria dell'AdG amministrativa Nome e cognome Giorgio Martini Carica amministrativa D Antonucci Età (anni) Sesso (F/M) Titolo di studio Competenze (anni) (conoscenze) Mansioni (ufficio di appartenenza) Tempo Laurea 100% Laurea 100% Referente per SIGECO Materazzi A3 Laurea 70% Attività di indirizzo e coordinamento Michelassi A3 Laurea 30% Valenti A3 Laurea 70% Abballe A2 Laurea 30% Marchetta A2 Laurea 30% Michelassi A3 Laurea 30% Materazzi A3 Laurea 70% Cutuli A3 Laurea 70% De Marco A3 Laurea 70% Valentini A2 Laurea 70% Valentini A2 Laurea 70% Supporto in materia di progettazione e valutazione Supporto in materia di valutazione Supporto in materia di rendicontazione Coordinamento in materia di capacity building e raccordo con il PON GOV Gruppo di lavoro Referente del Gruppo di Governance lavoro tematico Supporto in materia di governance Referente del Gruppo di Gruppo di lavoro lavoro tematico Agenda digitale Supporto in materia di agenda digitale Gruppo di lavoro Referente del Gruppo di Mobilità lavoro tematico intelligente Personale assegnato Aree/Uffici Funzioni Supporto in materia di mobilità intelligente Controlli di I livello Età (anni) Sesso (F/M) Titolo di studio Competenze (anni) (conoscenze) Mansioni (ufficio di appartenenza) Tempo Turri A3 Laurea 70% Politi A3 Laurea 70% Tibaldi A2 Laurea 70% Turri A3 Laurea 70% Di Florio A2 Diploma 70% Cutuli A3 Laurea 70% Referente Appalti e aiuti D'Alonzo D Laurea 30% Supporto appalti e aiuti Tibaldi A2 Laurea 70% Gestione irregolarità Tibaldi A2 Laurea 70% Referente del Gruppo di Gruppo di lavoro lavoro tematico Inclusione sociale Supporto in materia di inclusione sociale Monitoraggio ed –Monitoraggio e elaborazione dati sistemi Monitoraggio e sistemi informativi informativi Referente per la Comunicazione Comunicazione Supporto trasversale Nome e cognome Carica amministrativa Responsabile Controlli di I livello n. 1 risorse Supporto al coordinamento dei controlli di I livello, campionamento, visite in loco, reportistica n. 5 risorse D A3 36 Personale assegnato Aree/Uffici Funzioni Supporto al coordinamento dei controlli di I livello, visite in loco, reportistica Nome e cognome Carica amministrativa Età (anni) Sesso (F/M) Titolo di studio Competenze (anni) (conoscenze) Mansioni (ufficio di appartenenza) Tempo n. 5 risorse A2 37 Tabella 3 – Assetto e dimensionamento della struttura responsabile dell’Autorità di Certificazione Personale assegnato Mansioni (ufficio di appartenenz a) Aree/Uffici Funzioni Nome Cognome Divisione VII, a regime “Ufficio di Coordinamento delle autorità di certificazione e monitoraggio della spesa” Autorità di Certificazione Nicolino Paragona Dirigente M Laurea 50% Supporto tecnico - operativo all’AdC Rosa Bungaro III/F5 F Diploma di Laurea 40% Adempimenti connessi alla fornitura di informazioni agli organi comunitari e nazionali relativamente alla certificazione delle spese sul Programma Marco Orsini III/F5 F Diploma di Laurea 10% Verifica della correttezza e completezza delle domande di rimborso FESR Rita Criscione III/F3 F Diploma di Media Superiore 10% Verifica della correttezza e completezza delle domande di rimborso FSE Emanuela Amore II/F5 F Diploma di Media Superiore 10% Elaborazione previsioni di spesa Marco Orsini III/F5 F Diploma di Laurea 20% Elaborazione delle domande di pagamento Vincenzo Bruni III/F1 M Diploma di Laurea 30% Verifica riscossione rimborsi e riconciliazione con le domande di pagamento Olga Patruno II/F4 F Diploma di Media Superiore 20% Marco Orsini III/F5 F Diploma di Laurea 20% Unità di Staff AREA I Flussi DdP verso UE Verifica della regola del disimpegno per FESR e FSE ed analisi di eventuali eccezioni Carica Età Sesso amminist (ann (F/M) rativa i) Titolo di studio Competenze (conosce (anni) nze) Tempo Personale assegnato Aree/Uffici AREA II Controllo elaborazione DdP Funzioni Sospensione dei pagamenti a livello di assi prioritari o di Programma Operativo Elaborazione e trasmissione alla Commissione delle domande di pagamento e certificazione che provengono da sistemi di contabilità affidabili, sono basate su documenti giustificativi verificabili e sono state oggetto di verifiche da parte dell' Autorità di Gestione Garantire, ai fini della preparazione e della presentazione delle domande di pagamento, di aver ricevuto informazioni adeguate dall'Autorità di Gestione in merito alle procedure seguite e alle verifiche effettuate in relazione alle spese Nome Cognome Carica Età Sesso amminist (ann (F/M) rativa i) Titolo di studio Competenze (conosce (anni) nze) Mansioni (ufficio di appartenenz a) Tempo Cristina Marchetta II/F3 F Diploma di Laurea 20% Simona Panei II/F3 F Diploma di Media Superiore 20% Olga Patruno II/F4 F Diploma di Media Superiore 40% Verifica ed esiti dei follow up dei controlli di primo e secondo livello ed eventuale controllo di qualità Emanuela Amore II/F5 F Diploma di Media Superiore 30% Tenere conto nel preparare e presentare le domande di pagamento, dei risultati di tutte le attività di audit svolte dall' Autorità di Audit o sotto la sua responsabilità Simona Panei II/F3 F Diploma di Media Superiore 40% Verifica dati su sistemi informativi esterni Roberto Fulciniti III/F4 M Diploma di Media Superiore 20% 39 Personale assegnato Aree/Uffici AREA III - Flusso finanziario Funzioni Nome Cognome Carica Età Sesso amminist (ann (F/M) rativa i) Titolo di studio Competenze (conosce (anni) nze) Mansioni (ufficio di appartenenz a) Tempo Preparazione dei bilanci di cui all'articolo 59, paragrafo 5, lettera a), del regolamento finanziario Rosa Bungaro III/F5 F Diploma di Laurea 30% Presentazione dei conti annuali Rita Criscione III/F3 F Diploma di Media Superiore 30% Vincenzo Bruni III/F1 M Diploma di Laurea 40% Tiziana Canofari II/F3 F Diploma di Media Superiore 40% Roberto Fulciniti III/F4 M Diploma di Media Superiore 50% Cristina Marchetta II/F3 F Diploma di Laurea 20% Certificare la completezza, esattezza e veridicità dei bilanci e che le spese in esse iscritte sono conformi al diritto applicabile e sono state sostenute in rapporto ad operazioni selezionate per il finanziamento conformemente ai criteri applicabili al programma operativo e nel rispetto del diritto applicabile Garantire l'esistenza di un sistema di registrazione e conservazione informatizzata dei dati contabili per ciascuna operazione, che gestisce tutti i dati necessari per la preparazione delle domande di pagamento e dei bilanci, compresi i dati degli importi recuperabili, recuperati e ritirati a seguito della soppressione totale o parziale del contributo a favore di un'operazione o di un programma operativo Mantenere una contabilità informatizzata delle spese dichiarate alla Commissione e del corrispondente contributo pubblico versato ai beneficiari; Garantire i rapporti con il SF IGRUE ed eventuali contabilità speciali 40 Personale assegnato Aree/Uffici AREA IV Irregolarità e recuperi Mansioni (ufficio di appartenenz a) Funzioni Nome Cognome Tenere una contabilità degli importi recuperabili e degli importi ritirati a seguito della soppressione totale o parziale del contributo a un'operazione. Gli importi recuperati sono restituiti al bilancio dell'Unione prima della chiusura del programma operativo detraendoli dalla dichiarazione di spesa successiva. Tiziana Canofari II/F3 F Diploma di Media Superiore 30% Verifica ed esiti dei follow up dei recuperi a seguito di definanziamenti, rinunce e irregolarità Emanuela Amore II/F5 F Diploma di Media Superiore 30% Marco Tuccini II/F2 M Diploma di Media Superiore 30% Cristina Marchetta II/F3 F Diploma di Laurea 30% Rettifiche finanziarie necessarie Verifica dati su sistemi informativi per irregolarità (IMS) Carica Età Sesso amminist (ann (F/M) rativa i) Titolo di studio Competenze (conosce (anni) nze) Tempo 41 Allegato B. Azioni di miglioramento degli strumenti comuni e delle funzioni trasversali Nel prospetto che segue sono riportate le azioni di miglioramento degli strumenti comuni e delle funzioni trasversali per come descritto nel paragrafo 6.3 del Piano di Rafforzamento Amministrativo. Strumenti comuni Sistema informatico di gestione e trasmissione dei dati Sistema dei controlli Principali problemi da risolvere Misure di miglioramento previste, loro tempi di attuazione e soggetto Responsabile Scarsa informatizzazione dei processi ed interoperabilità dello strumento informatico gestionale. Basso livello di dematerializzazione ed assenza del fascicolo elettronico con la riscontrabilità informatica dell’intera documentazione dei Progetti Valutazione del rischio collegata unicamente alle criticità interne al Programma (esiti precedenti controlli, importo finanziario…) Rafforzare il sistema informatico (single-input. E-cohesion e Collegamento con un Sistema informativo antifrode) Superamento dei controlli multilivello e di un sistema che ha previsto (per il PON Governance e Assistenza Tecnica 2007-2013) procedure e processi di controllo non omogenee tra Autorità di Gestione e Organismi Intermedi. Costituzione di un presidio centrale responsabile dei controlli di I livello sia per il PON Governace e Capacità Amministrativa che per il PON Città Metropolitane. Soggetto Responsabile: Autorità di Gestione dei PO; Tempi: o entro 31 dicembre 2015 (1° fase adempimento dei requisiti minimi nel rispetto dei vincoli regolamentari); o entro 24 mesi dall’approvazione del PO (successive implementazioni fino al pieno adeguamento informatico). Soggetto Responsabile: Direttore Generale dell’Agenzia per la Coesione Territoriale. Tempi: entro 12 mesi dall’approvazione del PO Modalità di verifica della capacità amministrativa dei Organismi Intermedi Garanzia dell’esistenza delle condizioni necessarie e sufficienti per poter svolgere da parte dell’OI le funzioni delegate su obiettivi specifici e/o azioni del Programma Verifica degli Organismi Intermedi – controllo di sistema preliminare e alla stipula della convenzione di delega Soggetto Responsabile: Autorità di Gestione dei due PO per quanto di rispettiva competenza. Tempi: entro 12 mesi dall’approvazione del PO 42 Strumenti comuni Modalità di verifica della capacità amministrativa dei beneficiari Principali problemi da risolvere Misure di miglioramento previste, loro tempi di attuazione e soggetto Responsabile Scarsa capacità amministrativa, organizzativa e economico-finanziaria del Beneficiario rispetto alle attività da realizzare nell’ambito del progetto affidato Accertamento preventivo della capacità amministrativa ed organizzativa, nonché economico-finanziaria dei Beneficiari Soggetto Responsabile: Autorità di Gestione dei due PO per quanto di rispettiva competenza e Organismi Intermedi. Tempi: nel corso dell’attuazione del programma (per tutti i Beneficiari individuati entro i 24 mesi dall’approvazione dei PO) Aiuti di Stato e Appalti Help desk (presidio di supporto agli OI e ai Beneficiari) Non adeguata conoscenza della normativa e della evoluzione giurisprudenziale. Adeguamento alle nuove norme comunitarie e nazionali, Rischio di applicazione non puntuale della norna; rischio di rallentamento delle procedure in attesa della soluzione di specifici quesiti Rilevazione dei fabbisogni formativi sia per l’AdG e la sua struttura sia per le AU/OI. Definizione di un programma formativo e previsione di giornate di aggiornamento periodico in modalità tradizionale o telematica Mancanza di un approccio tempestivo omogeneo a problematiche comuni; costituzione dell’ Help desk, assicurare in modo tempestivo le criticità che possono avere un impatto negativo sull’efficienza ed efficacia degli interventi e Soggetto Responsabile: Autorità di Gestione dei due PO per quanto di rispettiva competenza Tempi: nel corso dell’attuazione del programma Soggetto Responsabile: Autorità di Gestione dei due PO per quanto di rispettiva competenza Tempi: nel corso dell’attuazione del programma 43 Allegato C. Diagnosi e azioni di miglioramento sulle principali procedure Con riferimento al PON Governance e capacità istituzionale sono state prese a riferimento le tipiche procedure di attuazione del PON Governance e assistenza tecnica 2007-2013 (acquisizione di beni e servizi e selezione dei consulenti esterni) e che, con gli opportuni adattamenti, si intendono avviare nel primo biennio di attività del Programma. Con riferimento al PON Città metropolitane, considerando l’assenza nei precedenti cicli di programmazione di un intervento analogo (attuato attraverso autorità nazionale, città – Organismi Intermedi e la realizzazione di interventi innovativi), il percorso di analisi svolto è stato il seguente: - analisi delle criticità attuative degli interventi a sostegno dello sviluppo urbano riportate nei Piani di Rafforzamento Amministrativo in collegamento ai POR – FESR 2007-2013 (i cui esiti sono sinteticamente riportati nella Sezione 3 del presente documento); - estrapolazione delle evidenze dei fattori di ritardo (rischi di inefficienza amministrativa) connessi all’attuazione degli interventi; - modellizzazione di un’operazione standard afferente al Macro Processo acquisto di beni e servizi a regia con evidenza delle azioni di rafforzamento e dei tempi futuri da rispettare per assicurare la tempestività delle realizzazioni. 44 ALLEGATO C 1. DIAGNOSI E AZIONI DI MIGLIORAMENTO SULLE PRINCIPALI PROCEDURE DEL PON GOVERNANCE PON Governance e Capacità Istituzionale (FSE – FESR) ASSE PRIORITARIO: Asse prioritario 3 “rafforzamento della governance multilivello negli investimenti pubblici” MACROPROCESSO: 2-acquisto di beni e servizi TIPOLOGIA DI OPERAZIONE: Interventi a titolarità LINEA DI INTERVENTO presa ad esempio: LINEA DI INTERVENTO che si attiverà a breve: Asse I del PON Governance e Assistenza Tecnica 2007-2013 ASSE PRIORITARIO: Asse prioritario 3 Obiettivo specifico: 1 Obiettivo specifico: 3.1 Miglioramento della governance multilivello e della capacità amministrativa e tecnica delle pubbliche amministrazioni nei programmi d’investimento pubblico (RA 11.6) Obiettivi operativi: 1.1 Azione: 3.1.1: Realizzazione di azioni orizzontali per tutta la pubblica amministrazione funzionali al presidio ed alla maggiore efficienza del processo di decisione della governance multilivello dei programmi di investimento pubblico, al rafforzamento della filiera di cooperazione tecnica a partire dai "Piani di Rafforzamento Amministrativo PROCESSI/ ATTIVITA’ TEMPI SINORA IMPIEGATI TITOLARITA’ NATURA DELLA CRITICITA’ AZIONE di MIGLIORAMENTO (specificando i tempi di attivazione) TEMPI FUTURI E ALTRI TARGET Media Min-max 25gg (dalla formalizzazione del fabbisogno all’avvio delle procedure amministrative per soddisfarlo) 10-30gg (dalla formalizzazione del fabbisogno all’avvio delle procedure amministrative per soddisfarlo) si rilevano criticità nella fase di pianificazione delle attività e della definizione precisa del fabbisogno Definizione preventiva dei possibili fabbisogni (scelta sulla base di un catalogo) 15gg 35gg 10-50 gg si rilevano specifiche definizione preventiva di 15gg P1 - Programmazione A1.1 Definizione del fabbisogno specifico A1.2 Adozione del Autorità di gestione e, a regime, in coordinamento con l'Ufficio "Acquisti e Sistemi informativi" (in eventuale raccordo con le strutture competenti dell'Agenzia nel caso in cui i beni e servizi afferiscono l'esigenza di un diverso ufficio dell'Agenzia e non direttamente dell'AdG) Autorità di gestione e, a 45 PROCESSI/ ATTIVITA’ determina a contrarre da parte della stazione appaltante e predisposizione atti e avvio procedura di gara P2 – Selezione delle operazioni A2.1 Valutazione delle offerte pervenute a valere sul bando di gara o avvisi pubblici. Tempi medi intercorrenti tra la data di chiusura dei termini di presentazione delle offerte/partecipazione all’avviso e la graduatoria. TEMPI SINORA IMPIEGATI TITOLARITA’ Media Min-max regime, Acquisti e Sistemi informativi Autorità di gestione e, a regime, Ufficio "Acquisti e Sistemi informativi" e Organismi Intermedi per le azioni delegate NATURA DELLA CRITICITA’ criticità per quanto attiene alla fase di predisposizione dei bandi di gara e del capitolato tecnico 160 gg 150-180gg AZIONE di MIGLIORAMENTO (specificando i tempi di attivazione) modelli e standardizzazione di procedure anche mediante supporto informatico TEMPI FUTURI E ALTRI TARGET Non si ravvisano criticità specifiche Non si ravvisa la necessità di azioni di miglioramento specifiche. Si ritiene di considerare congrui tempi di valutazione che non superino i 90/120 giorni, tenuto conto della presenza di fasi di attività i cui tempi di realizzazione non dipendono da comportamenti o atti della stazione appaltante. la media è comunque inferiore a termini previsti dalla normativa vigente per la liquidazione dei SAL, si rileva comunque una fase di rallentamento nella verifica dei Sal da parte del RUP definizione di procedure informatizzate in linea con i principi di dematerializzazione per accelerare i processi di assegnazione al RUP dei SAL emessi e collegare i successivi passaggi di rendicontazione e controllo attraverso la medesima piattaforma informatica. 60gg (in ottemperanza ai termini di legge) P3 – Attuazione, controllo e rendicontazione A3.1 Erogazione dei pagamenti. Tempo medio intercorrente tra la presentazione del SAL e la data del pagamento Autorità di gestione e, a regime, Ufficio "Acquisti e Sistemi informativi" 50 gg 30-60gg N. Progetti esaminati: 8 11 % dei progetti esaminati sul totale progetti finanziati (se minore del 100%) ALTRE NOTE: 46 PON Governance e Capacità Istituzionale (FSE – FESR) ASSE PRIORITARIO: Asse prioritario 3 “rafforzamento della governance multilivello negli investimenti pubblici” MACROPROCESSO: 2-acquisto di beni e servizi – SELEZIONE ESPERTI TIPOLOGIA DI OPERAZIONE: Interventi a titolarità LINEA DI INTERVENTO presa ad esempio: LINEA DI INTERVENTO che si attiverà a breve: Asse I del PON Governance e Assistenza Tecnica 2007-2013 ASSE PRIORITARIO: Asse prioritario 3 Obiettivo specifico: 1 Obiettivo specifico: 3.1 Miglioramento della governance multilivello e della capacità amministrativa e tecnica delle pubbliche amministrazioni nei programmi d’investimento pubblico (RA 11.6) Obiettivi operativi: 1.1 Azione: 3.1.1: Realizzazione di azioni orizzontali per tutta la pubblica amministrazione funzionali al presidio ed la maggiore efficienza del processo di decisione della governance multilivello dei programmi di investimento pubblico, al rafforzamento della filiera di cooperazione tecnica a partire dai "Piani di Rafforzamento Amministrativo PROCESSI/ ATTIVITA’ TEMPI SINORA IMPIEGATI TITOLARITA’ NATURA DELLA CRITICITA’ AZIONE di MIGLIORAMENTO (specificando i tempi di attivazione) TEMPI FUTURI E ALTRI TARGET Media Min-max 25gg (dalla formalizzazione del fabbisogno all’avvio delle procedure amministrative per soddisfarlo) 10-30gg dalla formalizzazione del fabbisogno all’avvio delle procedure amministrative per soddisfarlo) si rilevano criticità nella fase di pianificazione delle attività e della definizione precisa del fabbisogno Definizione preventiva dei possibili fabbisogni (scelta sulla base di un catalogo) 15gg 10-30 gg Non si rilevano specifiche criticità ma le tempistiche possono comunque essere migliorate definizione preventiva di modelli e standardizzazione di procedure anche mediante supporto informatico 15gg P1 Programmazione A1.1 Definizione del fabbisogno specifico A1.2 Adozione del determina a contrarre avvio procedure selettive Autorità di gestione e, a regime, in coordinamento con l'Ufficio "Acquisti e Sistemi informativi" (in eventuale raccordo con le strutture competenti dell'Agenzia nel caso in cui i beni e servizi afferiscono l'esigenza di un diverso ufficio dell'Agenzia e non direttamente dell'AdG) Autorità di gestione e, a regime, Acquisti e Sistemi informativi 20gg 47 PROCESSI/ ATTIVITA’ TEMPI SINORA IMPIEGATI TITOLARITA’ Media Min-max NATURA DELLA CRITICITA’ AZIONE di MIGLIORAMENTO (specificando i tempi di attivazione) TEMPI FUTURI E ALTRI TARGET P2 – Selezione delle operazioni A.2.1 Richiesta estrazione curricula da DB esperti e prima istruttoria A2.2 Valutazione finale (colloqui) degli esperti che hanno superato la fase istruttoria (dalla convocazione alla chiusura della procedura) P3 – Attuazione, controllo e rendicontazione A3.1 Erogazione dei pagamenti. Tempo medio intercorrente tra la presentazione delle fatture /notule di pagamento e la data di quietanza Autorità di gestione e, a regime, Acquisti e Sistemi informativi Autorità di gestione e, a regime, Ufficio "Acquisti e Sistemi informativi" 60gg 40 gg 340-80gg Criticità specifiche attengono alla numerosità dei curricula degli esperti estratti dal DB che comporta un rallentamento nella prima fase istruttoria 20-60gg Criticità specifici connesse alla numerosità dei profili professionali estratti che non riescono ad essere limitati in fase istruttoria Definizione di un DB esperti che consenta il caricamento dell’intero CV on line e la conseguente estrazione mirata per profilo professionale in coerenza con le specifiche esigenze dell’Ufficio Non si ravvisa la necessità di azioni di miglioramento specifiche. Implementazione del sistema informativo Non si rilevano criticità Autorità di gestione e, a regime, gestionale per anche se la tempistica di Ufficio "Acquisti e Sistemi 35 gg 30-45gg fluidificare e migliorare i liquidazione potrebbe ancora informativi" processi di essere migliorata rendicontazione tra i vari uffici competenti N. Progetti esaminati: 25 35 % dei progetti esaminati sul totale progetti finanziati (se minore del 100%) ALTRE NOTE: 30gg 20gg. 25gg 48 2. DIAGNOSI E AZIONI DI MIGLIORAMENTO SULLE PRINCIPALI PROCEDURE DEL PON METRO PON Città Metropolitane (FSE – FESR) ASSE PRIORITARIO: Asse prioritario I “Agenda digitale metropolitana” MACROPROCESSO: 2-acquisto di beni e servizi TIPOLOGIA DI OPERAZIONE: Interventi a regia LINEA DI INTERVENTO presa ad esempio: LINEA DI INTERVENTO che si attiverà a breve: Asse I: ASSE PRIORITARIO: Asse prioritario I “Agenda digitale metropolitana” Obiettivo specifico: _______________ Obiettivo specifico: 1.1.1 Digitalizzazione dei processi amministrativi e diffusione di servizi digitali pienamente interoperabili Obiettivi operativi: _______________ Azione: 1.1.1.1: Adozione di tecnologie per migliorare i servizi urbani della smart city Analisi della linea di intervento per la sezione atti AdG / CdS/ AU (e sue articolazioni) NB: attività dei singoli Processi svolte in contemporanea ad altre attività*; attività o attori che ricorrono solo in alcuni casi**; attività ripetitive***. Inoltre, trattandosi di processi/attività realizzati secondo un modello di governance innovativo e mai sperimentato in passato, non risulta possibile definire ex ante i tempi (medi, minimi e massimi) di realizzazione. Ciò premesso, i target individuati tendono a definire un quadro di efficientamento amministrativo del complesso insieme delle strutture coinvolte nell’attuazione del PON. PROCESSI/ ATTIVITA’ P1- Programmazione A 1.1 - Approvazione del PO A 1.2 – Provvedimento successivo alla designazione dell’AdG (comprensivo della descrizione delle funzioni, delle Procedure da adottare, delle risorse professionali individuate) adottato dall’Amministrazione titolare del PO sulla base del parere dell’Autorità di Audit - IGRUE (da notificare alla CE insieme alla valutazione del PRA presentato dall’Autorità di gestione). A 1.3 – Verifica puntuale dei requisiti organizzativi e funzionali delle AU designate TITOLARITA’ TEMPI SINORA IMPIEGATI Media Minmax NATURA DELLA CRITICITA’ AZIONE DI MIGLIORAMENTO (specificando i tempi di attivazione) TEMPI FUTURI E ALTRI TARGET CE Agenzia per la coesione Entro 3 mesi dalla decisione di approvazione del PON AdG Entro 4mesi dalla decisione di approvazione del PON 49 PROCESSI/ ATTIVITA’ TITOLARITA’ TEMPI SINORA IMPIEGATI Media Minmax NATURA DELLA CRITICITA’ AZIONE DI MIGLIORAMENTO (specificando i tempi di attivazione) TEMPI FUTURI E ALTRI TARGET A1.4- Definizione dell’Atto di delega delle funzioni di AU AdG Entro 4/5 mesi dalla decisione di approvazione del PON A1.5 – Impegno e trasferimento delle risorse del Programma Operativo (a titolo di anticipazione) all’AU AdG Entro 6 mesi dalla decisione di approvazione del PON A1.6 *A1.9- Approvazione dei criteri di selezione ADG/AU Entro 6 mesi dalla decisione del PON CdS N. deleghe sottoscritte: 14 100% dei dossier di progettazione condivisi ed avvio delle attività ALTRE NOTE: P2- selezione delle operazioni A2.1 - Ricezione dei progetti (offerte) AU/Ente in house**/SUA ** A2.2 - Nomina della Commissione di Valutazione dei progetti AU/Ente in house**/SUA ** (offerte); con eventuale ricorso a esperti esterni A2.3 – Verifica della sussistenza dei requisiti di ammissibilità A2.4 - Valutazione dei progetti (offerte) AU/Ente in house**/SUA ** AU/Ente in house**/SUA ** Competenze tecniche dell’amministrazione Competenze tecniche dell’amministrazione Immediato Max 10 gg dal Interventi sul personale termine della Misure organizzative (ricorso ad albi presentazione delle di esperti) offerte/domande Interventi sul personale Misure organizzative (ricorso ad albi di esperti) Max 30 gg dalla nomina della Commissione di valutazione (Vale per attività con Cod. A2.2; A2.3 e A2.4) Adozione di un atto di indirizzo (AdG) e inserimento nel disciplinare Competenze tecniche d’obbligo (a corredo dell’Atto di Delega) 60-90 gg (in dell’amministrazione funzione della di tempi dichiarati per la fase di Tempi di istruttoria e numerosità delle valutazione. L’AdG condurrà una verifica sugli valutazione delle proposte istanze) dalla standard di procedimento in ragione del verifica dei requisiti progettuali numero dei progetti, della loro qualità e di ammissibilità di Misure organizzative della articolazione delle modalità di cui al punto A2.3 istruttoria (ammissibilità formale) e delle valutazioni di merito Ingegnerizzazione dei processi 50 PROCESSI/ ATTIVITA’ TITOLARITA’ TEMPI SINORA IMPIEGATI Media Minmax NATURA DELLA CRITICITA’ AZIONE DI MIGLIORAMENTO (specificando i tempi di attivazione) A2.5 – Aggiudicazione Gara , previa verifica sulla procedura AU/Ente in house**/SUA ** seguita (cfr. successivo punto A3.1) A2.6 – Contrattualizzazione dell’aggiudicatario (anche sulla Competenze tecniche Interventi sul personale base del format definito dall’AdG per le sezioni rilevanti per il AU/Ente in house**/SUA** dell’amministrazione controllo e la sorveglianza del PON) Conclusione delle procedure di selezione previste dal dossier di coprogettazione per ciascuna AU: 14 70% delle procedure di selezione previste ALTRE NOTE: P3- attuazione, controllo e rendicontazione A3.1 - Verifica della procedure di gara AdG/controlli di I livello A3.2 - Dichiarazione di Avvio del servizio/fornitura Privato A3.3 – Richiesta di anticipazione / pagamenti intermedi*** Privato A3.4 ***– Attività di controllo documentale propedeutica alla liquidazione A3.5 ***- Disposizione dell’aggiudicatario di pagamento a favore A3.6*** - Invio dell’attestazione di spesa all’AdG tramite il modello di rendicontazione nel sistema informativo e spedizione documentazione cartacea) AU Competenze tecniche dell’amministrazione Interventi sul personale AU/Ente in house**/SUA** AU/Struttura finanziaria Competenze tecniche dell’amministrazione Interventi sulle funzioni trasversali e sugli strumenti comuni (sistema informativo) A3.7*** Controlli di I livello sul 100% delle domande di AdG/Ufficio di controllo di I Competenze tecniche Interventi sul personale rimborso livello dell’amministrazione 30 % delle domande di rimborso verificate sul totale delle domande di rimborso presentate (se minore del 100%) ALTRE NOTE: TEMPI FUTURI E ALTRI TARGET Entro 1 mese dalla graduatoria Entro i tempi di legge Entro 20 gg. dalla graduatoria Entro i tempi di legge Entro i tempi previsti dal bando/avviso Entro 15 20 gg dal ricevimento della documentazione Entro i tempi di legge Entro 5 gg dal pagamento Entro 45 gg dalla rendicontazione 51