PP 0 1 ALL.

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PP 0 1 ALL.
AZIENDA SANITARIA PROVINCIALE
RAGUSA
DIRETTORE DEL SERVIZIO TECNICO
Ing. Lorenzo APRILE
DIRETTORE GENERALE
Dott. Maurizio ARICO'
PROGETTO DELL'INTERVENTO PER LA REALIZZAZIONE
DELLA CENTRALE DI SUB-STERILIZZAZIONE ED IL
COMPLETAMENTO DEI LOCALI DA DESTINARE ALLA U.O.
DI PEDIATRIA DELL' OSPEDALE GIOVANNI PAOLO II DI
RAGUSA
PROGETTISTA:
Ing.Gaetano CILIA
RELAZIONE TECNICA - DESCRITTIVA
RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO:
Arch. Maddalena DI MARTINO
NOME FILE
REV
0
DATA
REVISIONE - DESCRIZIONE
Redatto
Verificato
Approvato
Prima Emissione
PP
OPERA
SCALA
AMB. SOFT.
LIVELLO PROGETTAZIONE
ALL.
ARGOMENTO
TIPO
1 0
ELABORATO
REV.
Premessa
La presente relazione tecnica riporta lo sviluppo degli studi tecnici connessi alla tipologia e
categoria dell’intervento da realizzare, con l’indicazione dei requisiti e delle prestazioni che
devono essere riscontrate nell’intervento.
Con Delibera del Direttore Generale n. 1156 del 05.06.2015, l’Azienda Sanitaria Provinciale
n. 7 di Ragusa, ha conferito al sottoscritto l’incarico per la progettazione di livello
preliminare, in ordine alla all’intervento concernente la “Realizzazione della centrale di
sub-sterilizzazione ed il completamento dei locali da destinare all’U.O. di
Pediatria dell’ospedale G. Paolo II di Ragusa”.
Per il finanziamento dell’opera, come riportato nel documento preliminare alla
progettazione, redatto dal RUP arch. Maddalena Di Martino, saranno utilizzati fondi di
bilancio aziendale per un importo complessivo di € 2.780.000,00.
Ubicazione e ambito territoriale dell’intervento
Gli interventi di completamento che si prevede di realizzare insistono all’interno
dell’ospedale Giovanni Paolo II di Ragusa, ubicato in area urbana del comune di Ragusa,
censita all’agenzia del Territorio della provincia di Ragusa al foglio 94, particella n.416, in
contrada Puntarazzi.
Per la realizzazione della centrale di sub-sterilizzazione l’area che sarà oggetto del
presente intervento si estende per circa 500 mq ed occupa il piano terra del corpo di
fabbrica P, adiacente i locali del servizio di Farmacia e l’area ambulatoriale dell’Unità
Operativa di Urologia.
L’intervento di completamento dei locali dell’U.O. di Pediatria interesserà un’are di circa
900 mq, ed occupa il piano terra dei corpi di fabbrica I-M.
Conformità urbanistico-amministrativa del progetto
Sotto il profilo normativo e amministrativo il progetto, in ordine alla fase di
approfondimento tecnico preliminare, prevede l’acquisizione dei pareri di seguito elencati:

Parere Direttore Sanitario Aziendale;

Parere igienico sanitario rilasciato dall’Ufficio Igiene dell’ASP;

Parere di conformità urbanistica dell’Ufficio Tecnico Comunale di Ragusa;

Parere preventivo del Comando provinciale dei VV.F. ai sensi della normativa di
prevenzione incendi applicabile alla fattispecie (D.M. 18.09.2002 e ss.mm.ii.)
propedeutico al rilascio del CPI a opere ultimate.
Stato attuale
Il primo lotto attuativo del nuovo ospedale Giovanni Paolo II di Ragusa, è di tipo a
“monoblocco” variamente articolato, e presenta uno sviluppo longitudinale lungo l’asse
est-ovest.
E’ caratterizzato da un tipo di impianto a corpi di fabbrica lineari che si incrociano in
corrispondenza delle due torri di collegamento verticale. In altezza l’edificio si compone di
7 livelli, anche se in sostanza la superficie utile abitabile è ripartita su 4 livelli soltanto,
essendo gli altri piani costituiti da spazi accessori.
Le aree che saranno oggetto del presente intervento occupano il piano terra dei corpi di
fabbrica I-M, per ciò che riguarda il completamento dell’U.O. di Pediatria e parte del piano
terra del corpo P con riferimento ai locali necessari alla realizzazione della centrale di substerilizzazione.
Allo stesso piano risultano allocati altri servizi generali, di diagnosi e cura, come l’U.O. di
Patologia Clinica, l’U.O. di Urologia, il servizio di Medicina Nucleare, i servizi generali di
CUP e Ticket, e i locali destinati allo svolgimento delle attività ambulatoriali delle varie
discipline mediche e chirurgiche presenti nel nosocomio.
Occorre evidenziare che, allo stato attuale le aree che saranno oggetto d’intervento si
presentano allo stato rustico, dotati solo delle murature perimetrali esterne/interne e degli
infissi esterni.
Obiettivi progettuali
In ordine agli obiettivi progettuali, si riporta di seguito l’analisi contenuta nel documento
preliminare alla progettazione redatto dal RUP.
Con riferimento alla realizzazione della centrale di sub-sterilizzazione viene precisato che
“L’intervento si pone come obiettivo una sempre più adeguata e corretta tutela del malato
e del personale d’assistenza di fronte ai rischi delle infezioni ospedaliere.
Da una sommaria ricognizione sull’attività di sterilizzazione attualmente eseguita presso i
nosocomi esistenti sono emerse alcune criticità legate sia alla vetustà del parco
tecnologico, sia alla gestione frammentata del servizio stesso, rendendo sempre più
difficoltose le procedure di controllo sulla sicurezza e sulla qualità dei processi di
sterilizzazione.
La realizzazione di una centrale di sub-sterilizzazione a servizio del nuovo nosocomio
permetterà
di
ovviare
alle
criticità
sopra
descritte
e
consentirà
di
migliorare
significativamente la standardizzazione dei processi di sterilizzazione e di conseguenza
l’affidabilità, la sicurezza e la tracciabilità degli stessi.
Per quanto riguarda i lavori di completamento dell’U.O. di Pediatria il RUP nel documento
preliminare alla progettazione evidenzia che “nell’ambito del riordino e razionalizzazione
della rete regionale dei punti nascita, così come stabilita dal decreto Assessoriale del 2
dicembre 2011, l’ospedale di Ragusa ospita un punto nascita di II livello, che comprende
l’Unità Operativa di Pediatria, con l’assegnazione di n. 12 posti letti ordinari e n.2 posti
letto di D.H., così come previsto dal Decreto Assessoriale per la “Riqualificazione e
rifunzionalizzazione della rete ospedaliera-territoriale della Regione Sicilia” del
14/01/2015.
L’intervento legato al completamento dei locali da destinare a tali unità operativa, si pone
l’obiettivo di realizzare un’area di degenza pediatrica e una zona riservata al pronto
soccorso pediatrico, dotato di n.4 posti letto per l’Osservazione Breve pediatrica.
La progettazione della dimensione spaziale-funzionale dell’area di degenza dovrà
contribuire a migliorare le condizioni di benessere psico-sensoriale dei suoi utilizzatori.
Si dovrà privilegiare una soluzione planimetrica in grado di creare un paesaggio visivo e
spaziale percettivamente più interessante, meno noioso e più vicino alle preferenze dei
bambini. Pertanto, a differenza della tradizionale disposizione planimetrica lineare,
l’organizzazione delle stanze di degenza dovrebbe preferire una soluzione a nuclei, in
modo tale da frazionare la lunghezza dei corridoi e articolare lo spazio di connessione tra i
gruppi di stanze per creare aree per il gioco e la socializzazione”.
Nel rispetto degli indirizzi del documento preliminare alla progettazione, l’intervento in
progetto avrà la duplice finalità di:
1. realizzare la centrale di sub-sterilizzazione secondo le attuali esigenze dell’Azienda
Sanitaria, in conformità alle “Direttive per l’accreditamento istituzionale delle
strutture sanitarie nella Regione Siciliana” di cui al Decreto dell’Assessorato Sanità
del 17.06.2002 e nel rispetto della direttiva CEE 93/42 e al D.lgs. di attuazione
n.46/97 in materia di dispositivi medici e al loro stato sterile;
2. completare i locali per l’U.O. di Pediatria, sviluppando una soluzione planimetrica
distributiva che tenga conto delle esigenze della “particolare” utenza a cui è
destinato, secondo le attuali esigenze dell’Azienda Sanitaria e in conformità alle
“Direttive per l’accreditamento istituzionale delle strutture sanitarie nella Regione
Siciliana” di cui al Decreto dell’Assessorato Sanità del 17.06.2002.
Soluzioni ed esigenze progettuali
Centrale di sub-sterilizzazione
L’area destinata alla realizzazione della centrale è di circa 500 m2, ed è ubicata al piano
terra del corpo di fabbrica P, adiacente ai locali del servizio di Farmacia e all’area
ambulatoriale dell’Unità Operativa di Urologia.
Si può accedere all’area o internamente dalla torre B, oppure direttamente dall’esterno
attraverso un disimpegno ubicato tra i locali della farmacia e quelli dell’urologia.
Nella progettazione degli spazi si è inteso privilegiare un percorso per ambienti
progressivamente sterili e soprattutto si è favorita un’articolazione degli stessi in grado di
garantire un flusso unidirezionale dei dispositivi medici e della strumentazione tra le
diverse aree di lavoro.
Nella suddivisione e distribuzione interna dei locali si è voluto innanzitutto minimizzare
l’interferenza tra i percorsi interni e sono state divise le zone di diversa funzione:

la ZONA SPORCA, che è l’area destinata al lavaggio dei dispositivi medici sporchi,
la zona in cui in cui transitano i dispositivi medici sporchi e gli operatori addetti alla
consegna, alla presa in carico ed al lavaggio del materiale;

la ZONA PULITA, che è l’area destinata al confezionamento e alla sterilizzazione dei
dispositivi medici lavati; la zona in cui transitano o permangono i dispositivi medici e
gli operatori addetti al confezionamento ed alla sterilizzazione del materiale;

la ZONA STERILE, che è l’area in cui transitano o permangono i dispositivi medici
sterili ed in cui accedono, transitando nella zona filtro, gli operatori addetti allo
stoccaggio ed alla distribuzione del materiale sterile.
L’ubicazione dei montacarichi esistenti destinati alla movimentazione del materiale
sporco/pulito proveniente dai sovrastanti locali adibiti al blocco operatorio e al blocco
parto, ha reso obbligatoria la scelta di allocare la zona sporca, destinata al lavaggio, nella
parte più interna dell’area in adiacenza al montacarichi dello sporco proveniente dal piano
superiore, e di realizzare un corridoio che desse la possibilità di mettere in comunicazione
tale zona con l’esterno per l’allontanamento dello sporco organico.
Unità Operativa di Pediatria
L’area prevista per il completamento dell’U.O. di Pediatria è di circa 900 m2, è ubicata al
piano terra dei corpi di fabbrica I ed M del nuovo nosocomio. A tale area si accede
internamente tramite la torre A.
La progettazione degli spazi, nel rispetto degli obiettivi sopra esposti, ha inteso individuare
tre aree funzionali:

quella prettamente riservata alla degenza, dove sono state individuate le camere di
degenza a 1 e a 2 posti letto, dotate di servizi igienici e di dimensioni
sufficientemente
ampie
da
permettere
l’allocazione
di
poltrone
letto
per
l’accompagnatore; nella progettazione di quest’area si è voluta privilegiare una
soluzione planimetrica in grado di realizzare un corridoio di distribuzione delle
stanze di degenza dall’andamento curvo, tale da interrompere la monotonia dei
corridoi rettilinei e capace di creare degli spazi di connessione destinati all’attività
del gioco dei bambini e per la socializzazione di utenti e accompagnatori.

l’area di lavoro destinata agli operatori e ai medici dove sono ubicate le sale medici,
l’infermeria e la medicheria e i servizi annessi.

l’area di pronto soccorso pediatrico, con possibilità di accesso diretto dall’esterno,
dotato di attesa e servizi igienici per l’utenza, un ambulatorio e un locale per
l’osservazione breve per n. 4 posti letto.
In funzione di quanto sopra, si illustrano le esigenze poste alla base del progetto, che
essenzialmente si possono riassumere nei seguenti interventi, distinti per reparto, e come
meglio illustrati nei grafici a corredo della presente relazione.
Per la centrale di sub-sterilizzazione saranno realizzati gli ambienti di seguito indicati:
Locale lavaggio , situato in prossimità del montacarichi dello sporco, adatto per la
ricezione, il disallestimento dei carrelli sporchi, il lavaggio e la preparazione del materiale
da sterilizzare; in questo locale sono allocate le lavastrumenti e il tunnel lavacarrelli; tali
attrezzature sono disposte in batteria e sono del tipo passante con il locale del
confezionamento;
Locale confezionamento, ubicato tra locale lavaggio e locale sterile, accessibile solo
tramite il filtro operatori, e idoneo per il controllo e ricomposizione/confezionamento dei
kits dello strumentario chirurgico; in questo locale sono allocate le sterilizzatrici, disposte
in batteria e del tipo passante con il locale sterile;
Locale sterile, accessibile solo mediante spazio filtro, per la preparazione e
il
lavaggio mani degli operatori, e comunicante con il corridoio e montacarichi del pulito
mediante porta interbloccato per il passaggio dello strumentario sterile.
Deposito materiale sterile, all’interno della zona sterile, idonea per lo stoccaggio del
materiale;
Spogliatoi Maschili e Femminili per il personale, a cui si accede attraverso una zona
filtro ubicata in corrispondenza dell’ingresso operatori;
Servizi igienici per il personale, dotati di doccia, ubicati all’interno degli spogliatoi;
Locale relax operatori, accessibile solo dalla zona filtro ubicato prima delle aree di
lavoro.
Per l’Unità Operativa di Pediatria saranno realizzati gli ambienti di seguito indicati:
n.6 camere di degenza a due posti letto, dotate di servizio igienico;
n.2 camere di degenza a un posto letto, dotate di servizio igienico;
un locale per osservazione breve con n. 4 posti letto, dotato di servizio igienico;
un ambulatorio/medicheria;
un ambulatorio per visita e medicazioni;
un locale infermeria per il lavoro personale di assistenza diretta;
un locale per capo sala;
una stanza medico responsabile
una sala medici;
n.1 stanza refertazione con n.3 postazioni di lavoro
n.1 stanza per medico di guardia
un locale soggiorno per accompagnatori e visitatori ;
un locale ludoteca per attività di svago e gioco ad uso esclusivo dei bambini;
un locale per il deposito del materiale pulito;
un locale per deposito attrezzature;
un locale dotato di vuotatoio/lavapadelle;
un locale per il materiale sporco;
una cucinetta di reparto;
n.2 servizi igienici per il personale;
spazio attesa visitatori;
un blocco bagni per visitatori.
Al fine di realizzare gli ambienti così come sopra rappresentati, le zone d’intervento, che
attualmente si presentano allo stato rustico e solo dotate delle murature perimetrali
esterne/interne e degli infissi esterni, saranno interessate da lavorazioni sia di tipo edile
che impiantistico.
Opere edili
Di seguito si esplicitano le modalità esecutive di tutte le lavorazioni edili necessarie per la
realizzazione del presente progetto come meglio rappresentate negli allegati grafici e nei
computi allegati :
1.TRAMEZZI realizzati in pareti di cartongesso, costituiti da pannelli in doppio strato. I
pannelli vanno fissati tramite viti autofilettanti ad una struttura di sostegno realizzata con
profilati di lamierino dello spessore di 6/10 di mm preventivamente ancorato alla struttura
portante dell’edificio. Tra l’intercapedine delle due pareti verrà posto un materassino
isolante di lana di vetro dello spessore minimo di 45 mm trapuntato su carta bitumata.
Per le tramezzature dei bagni, essendo in ambiente umido, verranno utilizzati unici
pannelli del tipo in calcestruzzo alleggerito con polistirene. da posare in orizzontale. Anche
questi pannelli saranno fissati tramite viti autofilettanti ad una struttura di sostegno
realizzata con profilati di lamierino dello spessore di 6/10 di mm, preventivamente
ancorato alla struttura portante dell’edificio.
Per le pareti REI dei compartimenti saranno utilizzati dei pannelli doppio strato di calcio
silicato. Particolare attenzione verrà posta per la giunzione dei pannelli, sia in carton-gesso
che in cls alleggerito, ove verrà applicata una rete di fibra di vetro prima della stuccatura.
2. CONTROSOFFITTI, con struttura in acciaio zincato e pannellature in fibra minerale,
modulari 60x60 cm asportabili, per garantire l’ispezionabilità di tutta l’impiantistica
passante e l’allocazione di moduli a controsoffitto quali plafoniere per illuminazione e
griglie di ventilazione; pannelli in conglomerato di fibre biominerali preventivamente
trattato per prevenire sulla superficie del pannello la formazione di funghi o il proliferare di
batteri.
Per le sale di lavoro della centrale di sterilizzazione, e più specificatamente nelle sala
confezionamento, sala sterile e filtro, verranno utilizzati pannelli modulari 60x60 cm del
tipo in alluminio a tenuta, integrati con guarnizione monoadesiva in neoprene che, posata
lungo i bordi del pannello ne migliorerà le caratteristiche di barriera al vapore e di tenuta
alla pressione.
3. PAVIMENTAZIONE, del tipo sintetico in vinilico in teli dello spessore di 2mm da incollare
su massetto di sottofondo, perfettamente piano, livellato, liscio e precedentemente
predisposto, costituito da un unico strato di vinile omogeneo pressocalandrato, altamente
resistente al traffico intenso, con decoro passante a tutto spessore e superficie non
porosa, semilucida, non riflettente, e di facile manutenzione; la pavimentazione sarà
raccordata con le pareti tramite una sguscia per facilitare le operazioni di pulizia. Nelle sale
di
lavoro
della
centrale
di
sterilizzazione,
e
più
specificatamente
nelle
sala
confezionamento, sala sterile e filtro, verrà utilizzato pavimento vinilico del tipo antistatico,
elettroconduttivo, presso calandrato monostrato ad alta omogeneità. Le pavimentazioni
dei servizi igienici saranno realizzati in gres porcellanato delle dimensioni 20x20 applicata
al massetto con collanti a base cementizia.
4. RIVESTIMENTI: per le sale di lavoro della centrale di sterilizzazione, e più
specificatamente nelle sala lavaggio, sala confezionamento, sala sterile e filtro, è previsto
un rivestimento murale in vinilico, costituito da uno strato unico omogeneo, applicato alle
pareti, mediante incollaggio, fino all’altezza del controsoffitto.
Nei servizi igienici è previsto un rivestimento in gres porcellanato fino ad un’altezza di 2
metri dal pavimento.
5. PORTE: le porte interne saranno de tipo battente con telaio in alluminio ed anta
tamburata in laminato plastico. Per il locale filtro di preparazione operatori alla sala sterile
della centrale di sterilizzazione saranno utilizzate porte scorrevoli con sistema automatico
di apertura/chiusura.
Le porte REI sono del tipo con resistenza al fuoco 60 o 120; quelle collocate entro pareti
in cartongesso saranno agganciate ad un controtelaio interno ad H in tubolare di acciaio
100 x 100 x 3 mn ancorato alla struttura dell’edificio, al soffitto ed al pavimento.
Impianti
Il presente paragrafo ha come scopo quello di illustrare, visto lo stato attuale dell’edificio
in oggetto, le scelte progettuali adottate per la dotazione impiantistica dei completamenti
per la realizzazione dell’U.O. di pediatria e la centrale di sterilizzazione.
Si evidenzia che dovranno essere garantiti per i detti locali tutti i requisiti minimi previsti
per essi dal D.P.R. n. 37 del 14/01/97 e del Decreto Assessoriale della Regione Siciliana 17
giugno 2002 inerente l’accreditamento delle strutture sanitarie, da realizzare in conformità
alle prescrizioni normative e nel rispetto della normativa tecnica vigente.
- Impianto elettrico:
L’impianto elettrico del plesso oggetto di intervento è attualmente strutturato come segue.
Alimentazione (fornitura ENEL) alla tensione di 15000 V (MT) che viene trasformata a 400
V (BT) nella cabina di trasformazione ubicata nella Centrale Tecnologica.
L’energia di riserva e sicurezza viene assicurata da due fonti energetiche di soccorso
composte da n. 2 Gruppi elettrogeni da 2000 kVA ciascuno e da n. 2 Gruppi statici di
continuità da 200 kVA ciascuno.
La cabina di trasformazione alimenta il Quadro Generale di BT denominato Power Center
dal quale attraverso un collegamento realizzato in un cunicolo tecnico, vengono alimentati
il Quadro di Smistamento Torre A ed il Quadro di Smistamento Torre B. Dai quadri di
smistamento vengono alimentati i singoli quadri di reparto.
L’impianto elettrico in progetto rientra tra quelli soggetti alla applicazione del Decreto del
Ministero dello Sviluppo Economico del 22.01.2008 n° 37 “Regolamento concernente
l'attuazione dell'articolo 11-quaterdecies, comma 13, lettera a) della legge n. 248 del 2
dicembre 2005, recante riordino delle disposizioni in materia di attività di installazione
degli impianti all'interno degli edifici”, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 12 Marzo 2008
n° 61. In particolare, con riferimento a quanto disposto dall’art.5 lettera c) dello stesso
decreto, per cui è necessaria la relativa progettazione.
Per la stesura del progetto ci si dovrà attenere alla Norma CEI 64-8, Norma generale per
la progettazione e la realizzazione degli impianti elettrici, con specifico riferimento alla
Sezione 7 della stessa, nella quale vengono fornite delle prescrizioni integrative
relativamente agli impianti elettrici installati nei locali ad uso medico ed alla Norma UNI
10380 per i calcoli illuminotecnici degli interni.
- Impianto di condizionamento:
Esiste già una centrale termica tale da garantire le necessarie potenze termiche in
riscaldamento e raffrescamento occorrenti per le unità da realizzare. In particolare i fluidi
vettori sono già convogliati alle sotto-centrali “torre A” e “torre B”, a cui dovranno essere
attestati gli impianti in progetto.
L’impianto a servizio dell’U.O. di pediatria, per uniformità alle altre aree di degenza già
realizzate, dovrà essere del tipo a pannelli radianti a soffitto e aria primaria
opportunamente trattata.
I parametri e i criteri più significativi da prendere a riferimento nella progettazione
possono essere così riassunti:
Dovrà essere garantito un ricambio nelle degenze non inferiore ai 3 vol./h con aria
adeguatamente filtrata e trattata del punto di vista termoigrometrico;
i canali di mandata dovranno essere mantenuti in sovrapressione mentre i canali di
estrazione sono comunque mantenuti in depressione;
l' umidificazione invernale dell'aria dovrà essere prevista mediante vapore sterile che
esclude quindi ogni possibilità di ristagno e ricircolazione dell'acqua medesima;
rispetto di precisi limiti per la velocità dell'aria negli ambienti;
le portate di estrazione dai servizi igienici equivarranno ad almeno 10 vol./h.
Si evidenzia che in ogni caso dovrà essere previsto un ricambio d’aria in grado di
garantire, in condizioni estive, una temperatura interna di 27-28 C.
D’altra parte valori di temperatura di 27-28 C sono ottenibili dalla sola aria primaria
adeguatamente raffreddata e deumidificata al fine di conseguire il contemporaneo
raggiungimento di valori di umidità relativa accettabili (40 - 60 %) e tali da corrispondere
a condizioni di sufficiente benessere.
Particolare attenzione dovrà essere dedicata alla efficace diffusione dell'aria all'interno
delle camere al fine di evitare che l'aria medesima, immessa necessariamente fredda,
possa raggiungere i degenti prima di aver assorbito il carico termico ambientale.
A tal fine l’aria primaria sarà distribuita in ciascun ambiente mediante un sistema di
canalizzazioni in lamiera zincata esternamente coibentate (solo quelle di mandata) poste
nei controsoffitti dei corridoi e mediante una serie di diffusori ad alta induzione.
Il flusso dell'aria immessa dovrà interessare sia le stanze di degenza che i corridoi ed i
locali di reparto quali servizi, ambulatori ecc.
La ripresa dovrà essere garantita sia attraverso i locali igienici delle degenze sia attraverso
griglie collegate ad un sistema di canali di aspirazione e posizionate negli altri locali sopra
citati.
Su ciascuna porta dei servizi igienici dovrà essere montata una griglia di transito
dimensionata per una velocità massima di attraversamento di 1,5 m/s.
I servizi igienici e tutti i locali similari dovranno essere tenuti in depressione rispetto ai
locali adiacenti in modo da garantire un flusso d'aria sempre entrante nei medesimi,
considerando una portata di estrazione di almeno 10 ricambi/ora; nei servizi igienici
dovranno essere installati radiatori in ghisa completi di valvola con testina termostatica.
I fluidi termovettori, dovranno essere derivati dalla sottocentrale di smistamento
posizionata al piano interrato Torre A, prevedendo, oltre le condotte di adduzione al piano,
idoneo impianto di circolazione a due pompe gemellari l’una di riserva all’altra.
Si rileva che le UTA a servizio dell’U.O. sono già esistenti così come i canali di mandata e
ripresa attestati all’interno del compartimento da completare. Esse sono dotate di batteria
di riscaldamento, batteria di post-riscaldamento, sezione umidificante a vapore e batteria
di raffreddamento dell’aria.
Le U.T.A. a servizio dell’U.O. sono dotate di quadro elettrico di potenza e regolazione
appositamente cablato e funzionante.
L’impianto a servizio della centrale di sterilizzazione dovrà essere a tutt'aria esterna tale da
garantire un numero di ricambi d’aria non inferiore a 15 vol./h..
L'aria pretrattata in un’apposita CTA da realizzare sarà convogliata nei diversi ambienti
della centrale, mediante un sistema di canalizzazioni in lamiera zincata, classe di tenuta C.
I fluidi termovettori, dovranno essere derivati dalla sottocentrale di smistamento
posizionata al piano interrato Torre B, prevedendo oltre le condotte di adduzione al piano,
idoneo impianto di circolazione a due pompe gemellari l’una di riserva all’altra.
L'impianto dovrà garantire sia nel periodo estivo che in quello invernale la possibilità di
ottenere una temperatura compresa tra i 20 ed i 26 gradi, con un tasso di umidità relativa
compreso tra il 40 ed il 60 %.
I valori termoigrometrici dovranno poter essere regolabili dal personale addetto mediante
una apposita centralina.
Considerato l'elevato numero di ricambi, la velocità dell’aria sarà mantenuta tra 0,1 e 0,15
m/sec e saranno evitate correnti provocate da aria a velocità eccessiva o anche da aria a
velocità normale ma a temperatura troppo bassa.
A tale scopo l'aria verrà immessa dall'alto mediante appositi diffusori ad alta induzione ed
in acciaio. La ripresa verrà effettuata sia dal basso che dall'alto, in modo da garantire il
perfetto lavaggio degli ambienti al fine di evitare la formazione di sacche di gas o di aria
viziata. Ciascun terminale di mandata sarà corredato di plenum con filtro assoluto ed
inoltre il canale di adduzione aria a ciascuna sala operatoria sarà munito di
apparecchiatura di regolazione automatica della portata in funzione del grado di
intasamento dei prefiltri della CTA e dei filtri assoluti posti sui diffusori di mandata.
Gli ambienti sterili della centrale dovranno funzionare in sovra-pressione rispetto ai locali
circostanti, ciò consentirà di mantenere il flusso dell'aria pulita dalle zone sterili alle altre
zone.
Le UTA in progetto dovranno avere batteria di riscaldamento, batteria di postriscaldamento, sezione umidificante a vapore e batteria di raffreddamento dell’aria e
dovranno essere dotate di idonei silenziatori ad uso ospedaliero e di recuperatori di calore
ad acqua glicolata a doppia batteria.
Il sistema di filtrazione dovrà prevedere anche una serie di filtri dotati di manometro
differenziale con segnale di rimando in sala controllo.
Le U.T.A. dovranno oltre che ad essere dotate di quadro elettrico di potenza e regolazione
appositamente cablato e funzionante dovranno essere comunque dotate di doppio
ventilatore con scambio automatico in caso di avaria di uno degli stessi e inverter su ogni
motore elettrico.
Le UTA inoltre dovranno essere dotate di sistema di regolazione a portata variabile con
valvola a due vie, così come i gruppi di pompaggio da installare nelle sottocentrali in modo
da garantire alle varie condizioni di carico le portate e pressioni richieste.
- Impianto di rilevazione, segnalazione ed allarme incendi: l’ospedale è
attualmente servito da una centrale di rilevazione ed allarme posta al P.A.I. nei locali
appositamente destinati alla gestione dell’emergenza.
La centrale a servizio dell’edificio dovrà essere implementata con nuove unità di ripetizione
del segnale a servizio dei locali in completamento.
Alla centrale faranno capo direttamente tutti gli elementi in campo, quali rivelatori
automatici, pulsanti manuali, avvisatori di allarme e organi di comando e saranno collegati
alla linea “bus” in modo da essere identificati e gestiti direttamente dalla centrale. Si
prevede il posizionamento di rilevatori di fumo ottici e temperatura del tipo compatibili a
quanto già esistente.
- Impianto fisso di spegnimento incendi: l’impianto attualmente in funzione è in
grado di garantire portate e prevalenze sufficienti per l’ampliamento previsto. La rete sarà
derivata direttamente dalle diramazioni principali esistenti al piano.
- Impianto per la distribuzione di gas medicali: tali impianti sono dispositivi medici,
ed in quanto tali soggetti al D.L.gs. 46/97 “attuazione della direttiva 93/42/CEE
concernente la sicurezza dei dispostivi medici”. Questi dispositivi, e le singole parti che li
costituiscono, sono classificabili in classe 2A o in classe 2B, a seconda della loro natura e
della destinazione d’uso. Gli impianti in progetto dovranno essere derivati e dovranno
essere asserviti agli impianti e alle centrali esistenti.
- Impianto idrico sanitario: Il nuovo impianto idrico a servizio dell’U.O. di pediatria e
della centrale di sterilizzazione sarà derivato direttamente dall’impianto esistente e nello
specifico dalle corrispondenti sotto-centrali poste nelle “torre A” e “torre B”.
Le caratteristiche dell'impianto dovranno rispettare i seguenti requisiti:
1) impianto distribuzione acqua potabile fredda ed acqua calda sanitaria;
2) impianto sezionabile per blocchi di utenze;
3) rubinetteria inox smontabile e sterilizzabile;
Tutti gli impianti idrosanitari dovrebbero rispondere alla norme tecniche UNI 91827. In
relazione alle suddette norme tecniche, la rete di distribuzione idrico sanitaria è suddivisa
in acqua fredda potabile, calda sanitaria e ricircolo.
Le alimentazioni alle utenze finali saranno preferibilmente eseguite con tubazioni incassate
e, per quanto riguarda gli accessori e i sanitari dei bagni, dovranno essere preferibilmente
di tipo sospeso per consentire una maggiore igiene e pulizia dei locali.
Esiste già l’impianto fognario dell’ospedale ed esistono nelle aree di ampliamento degli
allacci a cui i nuovi impianti di scarico dovranno essere convogliati.
- Impianto per il trasferimento di dati e fonia: A servizio dei dell’U.O. di pediatria e
della centrale di sterilizzazione dovrà essere previsto un impianto di trasmissione dati/fonia
prevedendo l’installazione di un adeguato numero di prese dati RJ45 cat 6 UTP, da
posizionare all’interno di gruppi prese dedicati, e linee in cavo UTP cat.6 da posare
sottotraccia e in apposita canalina. Le linee dovranno essere attestate agli armadi rack dati
esistenti più vicini. La tipologia d’impianto e la componentistica prevista dovranno essere
comunque essere tali da consentire l’interfaccia con l’impianto di fonia e trasmissioni dati
esistente nell’ospedale.
Il PROGETTISTA
Ing. Gaetano Cilia