piano di miglioramento - "Enzo Ferrari"

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piano di miglioramento - "Enzo Ferrari"
PIANO DI MIGLIORAMENTO
INDICE
1 Premessa
2 Pianificazione del miglioramento
3 Aree di miglioramento
4 Indicatori valori iniziali e attesi
5 Cronoprogramma
6 Matrice delle responsabilità
7 Azioni previste del DS
8 Risorse umane interne e costi
9 Risorse umane esterne e risorse strumentali
10 Consulenze esterne
1 PREMESSA
Descrizione dell’azione di miglioramento
[Dati riportati dal RAV]
Breve descrizione dei dati di partenza.
I dati che hanno determinato la scelta degli obiettivi del RAV sono stati: la criticità dell'istituto
relativamente ai risultati delle prove Invalsi: i risultati raggiunti dagli studenti nelle prove di italiano e
matematica sono i più bassi della provincia e della regione. La differenza con scuole con simile contesto
socio – economico è bassa relativamente ad alcune classi in quanto la scuola non riesce ad assicurare esiti
uniformi. la varianza tra classi in italiano e in matematica è uguale o di poco superiore a quella media ;i
punteggi delle classi non si discostano molto dalla media della scuola, mentre ci sono casi di singole
classi che, sia in italiano che in matematica, si discostano in negativo.
Sono presenti inoltre gruppi di alunni che si attestano su bassi livelli di rendimento scolastico.
Le riflessioni del team hanno portato alla conclusione : il miglioramento degli esiti degli alunni passa attraverso la
condivisione di processi e di percorsi tra docenti ; bisogna realizzare una comunità di pratiche professionali ed un
curricolo di scuola che preveda azioni relative alla formazione dei docenti del dipartimento di matematica,
settore più problematico nei risultati Invalsi e, soprattutto, diffondere buone pratiche e metodologie innovative
già presenti nella scuola ma poco praticate per diffondere le azioni che producono esiti migliori. L’attenzione del
piano di miglioramento sarà focalizzata su questi due esiti e nello specifico si tenderà a ridurre del 10% il gap delle
prove invalsi e del 10 % il numero di alunni collocati su fasce basse di rendimento scolastico.
Policy
La policy dell’istituto è esplicitata nell’atto di indirizzo e, con la collaborazione delle componenti
interessate , debitamente individuate e responsabilizzate attraverso la matrice delle responsabilità, si
propone di migliorare le criticità emerse nel RAV specificamente sui due esiti che ne hanno determinato
la criticità :la riduzione del 10% del gap delle prove invalsi e del rendimento scolastico di un ingente
numero di alunni attraverso l’attuazione di un curricolo flessibile; l’attivazione di moduli di
potenziamento delle competenze, la strutturazione e la somministrazione di prove per classi parallele, il
potenziamento dei dipartimenti e, soprattutto con la progettazione del piano di formazione dei docenti
sull’utilizzo di metodologie innovative ed inclusive, sull’uso dei nuovi strumenti di valutazione dei
traguardi di competenza e sullo sviluppo di una progettazione didattica basata sull’analisi dei bisogni
formativi degli alunni e sullo sviluppo e la definizione di abilità chiave . il tutto implementando la
condivisione delle prassi didattiche .La direzione sosterrà il piano reperendo e mettendo a disposizione
le risorse umane e finanziarie necessarie al raggiungimento degli obiettivi prefissati e impegnandosi a
sottoporre le azioni oggetto del miglioramento ad una ridefinizione condivisa a monitoraggi strategici
puntuali e periodici al fine di apportare eventuali utili correzioni
2 PIANIFICAZIONE DEL MIGLIORAMENTO
Composizione della commissione miglioramento
[compiti: redazione del piano dettagliato]
Nome
Prof.ssa Daniela Palma
Concetta Saviello
Licia Criscuolo
Nicoletta Carfagna
Donatella Cipriani
Antonella Vittozzi
M.Luisa Pandozzi-Trani
Antonella Mazzeo
Raffaella Russomando
Ruolo
dirigente
REDATTORE
VICARIO
FS
Fs
FS
FS
FS
FS
(Coordinatore)
[Pianificazione miglioramento – segue]
Docenti e ata coinvolti
Nome
DOCENTI DI ITALIANO CLASSI II IPSEOA
DOCENTI DI MATEMATICA CLASSI II IPSEOA
DOCENTI DI ITALIANO CLASSI II IPSIA
DOCENTI DI MATEMATICA CLASSI II IPSIA
ASSISTENTE AMMI AREA ALUNNI
Classi, sezioni, indirizzi coinvolti
Classi
CLASSI II IPSEOA A,B,C,D,,E,F,G,H,I,L,M
CLASSI II IPSIA A,B
CLASSI II IPSIA A,B
Ruolo
DESTINATARI DIRETTI ED INDIRETTI
DESTINATARI DIRETTI ED INDIRETTI
DESTINATARI DIRETTI ED INDIRETTI
DESTINATARI DIRETTI ED INDIRETTI
COLLABORATORE
Indirizzo
ENOGASTRONOMIA ED OSPITALITA’
ALBERGHIERA
IPSIA PRODUZIONI ARTIGIANALI
MANUTENZIONE
Eventuali Stackeholder
Classi
CLASSI II ELABORAZIONE PIANO DI
MIGLIORAMENTO CON RETE SIRQ
Indirizzo
TUTTI GLI INDIRIZZI
Elenco collaboratori del team di miglioramento
[inserire tante righe quante servono]
Nome
Funzione interna all’I.S.
Antonella Vittozzi
Coordinatrice classe 2 A Ipseoa
Amelia Autuori
Coordinatrice classe 2 B Ipseoa
Caterina Vivo
Coordinatrice classe 2 C Ipseoa
Wilma Aliberti
Coordinatrice classe 2 D Ipseoa
Paola D'Arienzo
Coordinatrice classe 2 E Ipseoa
Titti Saviello
Coordinatrice classe 2 F Ipseoa
Maria Luisa Pandozzi Trani
Coordinatrice classe 2 G Ipseoa
Costanza Maria Carmela
Coordinatrice classe 2 H Ipseoa
Salicone Marica
Coordinatrice classe 2 I Ipseoa
Viola Anna
Coordinatrice classe 2 L Ipseoa
Savino Matilde
Coordinatrice classe 2 M Ipseoa
Maria Manzione
Coordinatrice classe 2 A MAT
Falanga Giuseppe
Coordinatore classe 2 B Mat
Ardia Gabriella
Coordinatrice Classe 2 A PIA
Di Domenico Roberta
Coordinatrice classe 2 B PIA
Compiti di supporto
3 AREE DI MIGLIORAMENTO
Esiti
Priorità, traguardi di lungo periodo
[In tabella si devono riportare solo gli esiti che costituiscono le priorità descritte nella sezione 5 del RAV]
Esiti degli studenti da migliorare
Obiettivi
1
RISULTATI NELLE PROVE
STANDARDIZZATE NAZIONALI
COLMARE IL GAP FORMATIVO DELLE PROVE
INVALSI RISPETTO AD ISTITUTI CON LO STESSO
INDIRIZZO
X
Priorità
2
INCREMENTARE LE ATTIVITA' CHE FAVORISCONO
IL RAGGIUNGIMENTO DI
SIGNIFICATIVI RISULTATI FORMATIVI
RISULTATI A DISTANZA
X
Processi
Obiettivi e priorità di miglioramento
[Indicare con “1” i processi correlati agli esiti da migliorare- cancellare i processi non coinvolti]
Area di processo
Obiettivi di processo
priorità
1
2
Curriculo, progettazione e valutazione
Attuare un curricolo flessibile diminuendo le resistenze personali di
alcuni docenti. Ridurre di diversi punti il gap formativo sia in
italiano che in matematica attraverso la predisposizione di progetti
finalizzati a promuovere azioni di potenziamento delle competenze
di base per il raggiungimento degli standard nazionali e per
X
l’avvicinamento alla percentuale nazionale delle prove invalsi
Implementare la condivisione di prassi didattiche focalizzate sulla
definizione e condivisione dei nuclei fondanti di ciascuna disciplina.
Pianificare una timing line, per la somministrazione a classi
parallele di prove comuni e per il monitoraggio delle azioni.
Ambiente di apprendimento
X
Promuovere azioni di formazione dei docenti
Orientamento strategico e organizzazione della scuola
Controllo strategico dei processi e monitoraggio dell'azione
intrapresa per il conseguimento degli obiettivi individuati
X
Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane
Definizione delle modalità di assegnazione e di valutazione di
incarichi e compiti
X
Territorio e famiglie
Monitoraggi sistematici per la rilevazione del feedback promosso
dalle iniziative che la scuola attua per promuovere un maggiore
coinvolgimento delle famiglie
X
4 INDICATORI - VALORI INIZIALI E ATTESI
Esiti/Processi
Indicatori
valori iniziali
valori attesi
dopo il I
anno
dopo il II
anno
dopo il III anno
RISULTATI PROVE
INVALSI
RIDUZIONE
VARIABILITA’ TRA LE
CLASSI,….
RIDUZIONE
DEL 10%
3%
6%
10%
RISULTATI A DISTANZA
RIDUZIONE DELLA
PERCENTUALE DI
ALUNNICOLLOCATI NELLE
FASCE BASSE DI
RENDIMENTOSCOLASTICO
RIDUZIONE
DEL 10%
3%
6%
10%
Indicare l’intervallo di accettabilità dei valori attesi:
[es.: sono accettabili oscillazioni del 10% rispetto ai valori attesi]
Indicatori
1
2
3
4
Modalità dei controlli
MONITORAGGI
Controllo strategico dei processi e monitoraggio dell'azione
intrapresa per il conseguimento degli obiettivi individuati
Coordinatore verifica i risultati della somministrazione delle prove
DS relaziona al Cd sull’andamento dei lavori ed il rispetto dei tempi
Periodicità
Date previste
BIMESTRALI
TRIMESTRALI
MARZO
GIUGNO
ANNUALE
ANNUALE
FINE A.S
NOVEM/DIC
5 CRONOPROGRAMMA ATTIVITÀ
[inserire nelle caselle le date previste per ogni attività]
Attività del Team di miglioramento
ott
nov
dic
Pianificazione generale della attività di
miglioramento - Attribuzione compiti
Pianificazione
Realizzazione
gen
feb
mar
apr
mag
giu
X
X
X
Raccolta dati
X
Analisi dei dati
X
Presentazione al DS per riesame
X
Valutazione e proposte di
miglioramento
X
6 MATRICE DELLE RESPONSABILITÀ [per ogni attività]
[scrivere i nomi]
Nomi responsabili delle
diverse attività di
miglioramento
Responsabilità principale
Collaborazione
Pianificazione
DANIELA PALMA DS
CONCETTA SAVIELLO
Realizzazione
CONCETTA SAVIELLO
LICIA CRISCUOLO
Monitoraggio e controllo
CONCETTA SAVIELLO
LICIA CRISCUOLO
Comunicazione
DS
Valutazione
Collegio Docenti
Responsabile indicatore 1
CONCETTA SAVIELLO
NICOLETTA CARFAGNA
Responsabile indicatore 2
CONCETTA SAVIELLO
NICOLETTA CARFAGNA
Responsabile indicatore 3
CONCETTA SAVIELLO
LICIA CRISCUOLO
7 AZIONI PREVISTE DEL D. S.
per il miglioramento
[Evidenziare il contributo del DS nelle aree delle varie dimensioni professionali interessate]
PRIORITA'
RISULTATI PROVE STANDARDIZZATE NAZIONALI
AREA DI PROCESSO
CURRICULO,PROGETTAZIONE E VALUTAZIONE
OBIETTIVO DI PROCESSO
Attuare un curricolo flessibile diminuendo le resistenze personali di alcuni docenti . Ridurre di diversi punti il
gap formativo sia in italiano che in matematica attraverso la predisposizione di progetti finalizzati a
promuovere azioni di potenziamento delle competenze di base per il raggiungimento degli standard
nazionali e per l’avvicinamento alla percentuale nazionale delle prove invalsi
Implementare la condivisione di prassi didattiche focalizzate sulla definizione e condivisione dei nuclei fondanti di
ciascuna disciplina. Pianificare una timing line, per la somministrazione a classi parallele di prove comuni e per il
monitoraggio delle azioni
DIMENSIONE PROFESSIONALE
1
2
3
4
5
definizione identità, strategie e politica
risorse umane
relazioni con il contesto
gestione risorse strumentali e finanziarie
monitoraggio e rendicontazione
AZIONE DEL DIRIGENTE
DIMENSIONI PROFESSIONALi INTERESSATE
1 attività di aggiornamento e formazione; attribuzione di RISORSE UMANE
incarichi , responsabilità e deleghe per la crescita
professionale
2 incremento accordi di rete con enti, scuole
RELAZIONI CON IL CONTESTO
3 Attività di revisione e di riesame delle attività
MONITORAGGIO e RENDICONTAZIONE
4
8 RISORSE UMANE INTERNE E COSTI
[Specificare gli impegni delle persone e i relativi costi aggiuntivi]
Risorse umane interne
alla scuola
Tipo attività
Dirigente scolastico
COORDINAMENTO E
DIREZIONE
CONCETTA SAVIELLO
LICIA CRISCUOLO
Consulente per il
miglioramento
Attrezzature
Numero
ore
aggiunti
ve
previste
Spesa
prevista
Fonte finanziaria
FIS
Altro
9 RISORSE UMANE ESTERNE E RISORSE STRUMENTALI
[ Indicare la collaborazione di figure professionali esterne e spese per le attrezzature]
Tipo risorsa
Formatori
Spesa prevista
Fonte finanziaria
FIS
Consulenti per il miglioramento
Rete SIRQ
FIS
Altro
10 CONSULENZE ESTERNE
[Specificare le consulenze esterne da parte di Associazioni, Indire, Università, Enti di ricerca]
Soggetto esterno
Indire
Tipo di supporto
PROGETTAZIONE MIGLIORAMENTO
Università DEGLI STUDI DI SALERNO
AZIONI DI FORMAZIONE DOCENTI SU METODOLOGIE DIDATTICHE
Enti di ricerca
Associazioni culturali e professionali