amante diane Marsiglia

Transcript

amante diane Marsiglia
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ORG AÍSTO
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13irezioue
'iin, uirniwr-nn-nwiimnTin—iniinirw»
XÜTTI I GIGBNI
mono i fustivi
provincie
Gli ABBONAMENTI delle
ric.evono mediante Pinvio di lettero ruçoiniiniliite eon diehiariizione di valore, iilPin
_
dirizzo deli' I tali a.
,
dirigersi alla amminiPer annunzi,
sliwione di questo giornalè.
Non si rcslitiiiscnno gli originali.
Un numero arrotrato 100 réis
«Vabtoonoiiiento :
anno
P2iJ(>
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anno
15.3' )')
Oontiiy.ioni
pm. lu città:
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Per -,le provincie:
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Num. 80
Rio de Janeiro, Mercoledi 14 Luglio 188C
Anno III
DEGL' INTERESSI
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XTALO-BRA.SXLIA.TSTI
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dei due partiti. Ora rechiamerà ingênuo l'on Cavalotti come Roma pagana, rieca e forte viava al conte Millo, prefetto di politici
dremo nelle prossime elezioni
che implora dal Governo provve- rovinava tra le orgie dei potenti Catania, il seguenle telegramma:
amministrative, in cui Nicotera si
iutab)
(aoknzia
«Conte Millo. Prefetto
dimenti eontro Ia tirannide dei per Ia reazione dei popolo oppresenta per sconfiggere il Billi,
Catania
e degli industriali.
presso, cosi questi stati che in
proprietari
vedremo come andrá a finire
Parigi, 13 Luglio
incontestabile che vane searamuecie di partito obliafatto
il
E-'
delle
sollievo
«
in
Per
venire
di
astio che va a cangiare
II governo pubblico mvdecrcto
crouolo- no i grandi problemi sociali, cbe famiglie piú bisognosi "danneg- questo
ordine
nel
suo
Ia
storia
(PAúmulc.
1'esito delle ume; giá come semespulsione contro il cluca
registra, che diventa uh'o- Ia coscienza pubblica destata loro giáte dalla recente eruzione deigico
Ia
trasfeoficiei
suecede, le urne sono le armi
publica
II Journal 'Doentia,
un apprezzamento di- pone innanzi, potrebbero trovarsi 1'Ètna, Sua Maestá il Re ha pre
delia
pinione,
ministro
sig.
dei
dei piú forti, dei piú astuti.
renza
che suscita battaglie, un giorno alie prose coi furori po- elargito Ia soninia di lire ventiscutibile
carica
uguale
Roma,
in
per
Francia
diatribe, che fmiscano per rende- polari. che sono terribili quando mila, che sara da questo MinidelPimperatorc FranUna cosa che non é nuova ma
presso Ia corte
re di pubblica evidenza 1' as tio prorompano; e lo dica Ia Fran- stero quanto prima trasmessa a
cesco Giuseppe d'Austria.
non si é ancora appoggiata
che
delle due persone o dei due par- cia
V. S. onde presi concerti coi Co- come mevita, è 1'uso che Ia poSi pigli dunque un pensiero mi tato soecorso,
titi che contrastano.
Telegrammi ricevuti dalla Gazela
provveda secou- vera gente comincia a fare dei
de Noticias e dal Paiz da Pernambuco
Vi possono essere persone con- per queste cose che riguardano do lebeneliche sovrane intenzioni.
sangue fi esco. Chi va al macello
che in quella capitale ebbe
trarie ad ogni idea di progresso. cosi da vicino il bene dello stato,
partecipano
Visone.»
Ministro,
II
alla máttiuá vede moltissimi pomeluogo un numeroso ed importante
E
II principio elementare delPeco- il bene delia societá, il bene di
in
súbito
eontro
rispose
veri, macilenti, persone debiliII prefetto
eling popolare per protestare
LA QUESTIONE SOCIALE(l) rióinía política che si sintetizza noi stessi.
dalla
Catate dalle sofferenze, che sono lá
Peapnlsione di José Mariano
Siamo in un paese ove regna questi sensi :
nelPagive in modo di fare il mageletto
mera dei deputati, quantunque
«A. S. E. il Ministro Reale ad attendere che si sgozzi 1'aniavanzo delle
Le ardue quistioni sociali che gior utile dello Stato puó trovare ancora Ia schiavitú,
male per raccoglierne nel biclegittimamente dal 2° distretto di PerCasa—Poma
dei médio evo, insulto
arrovellano ,i cervelli sono ormai oppositori, che acciecati, pigliano barbárie
nambuco.
« Alla inesauribile caritá dei chiere il sangue fumante.
ma ció che non sanguinoso alla liberta odierna,
Regnava grande ansictà per sapere 1! argomento precipno degli arti- il male per bene,
A Milano giá da parecchi anui
bedovrebbe essere, e che fatal- alla civiltá; vediamo qui una Re, profundamente commossi
ilvisultato delia votazione dei parere coli di fondo d'ogni giornalè.
Moche deride Ia mise- nedicono i poveri dal fuoco dei- é invalso quesfuso utile, a
delia commissione.
Se é un bene che questi argo- mente é, che Emimo pensi in un terra vergine
rammentiamo che il cav.
ria di milioni di infelici.... Ab- 1'Etna, i n t e r p e t r e gratíssimo dena
menti dal libro, privilegio di po- modo fisso, previsto, agisca in
fece fare ottimi esperiBigotti
che questo Comitato, per il largo soeRileriamoda un telegramma pub- chi, sieno scesi al
che un ordine preconcetto, per un suo biamo in Itália un governo
giornalè
d'uri
menti
pane di sangue.
blicato dal Pai* che gli artisti liberali
sopra quistioni ai gridi di íame contrappone i corso.
colore
é
tutti,
político,
di
mani
le
peró
va
per
Le molte cucine economiche
«II Prefetto Presidente, Millo. >
e sinceramente abolizionsti di Bahia,
ali'ordine cir freni di ferro; che ali'emigrache
appartengano
nell'artiche
lamentarei
da
molto
dovrebbero curare molto l'uso dei
inriarono un telegramma di felicitavile, e morale, quando Ia política zione crea ostacoli senza raserena
trovi
si
non
colo
quella
Dantas
sangue, che é tanto raccomanSenatore
Cón.
zione alPEcc.
CORRIERE DI NAPOLI
c' entra che per forza di gione
non
concetto
cui
contemplazione,
con
quel
enérgica
dato come sostanza rieca di eleper Ia sua attitudine
No, noi rispettiamo le proprievolontà.
non
si
che
sofsoggetto
dei
guadelPuinanitá
i
nemici
puro
menti nutritivi, ricostituenti.
combatte i
Noi non rievocheremo Ia me- tá, rispettiamo i diritti; vi sono Cilierrieeiole politiche—11 sangue e Ia
lo
manegchi
di
le
mani
delPelemento
fra
sta
frente nella questione
Siamo nel secolo delia anemia e
moria di quegli antichi visionari gli ordirii morali come vi sono
salute — Opere nuove.
servile. »
gia e s'offusca per finire in un
delia clorosi, delia cachessia e
che rinchiusi nelle loro bibliote- nelle societá gli ordini economici,
argomento insipido e disgustoso
delia tisi, perché dunque i muniche ricamavano libroni grandi e ma quando ci coglie Ia tristezza
Napoli, 22 giugno.
d' individualitá, d' un io in lotta
vecipi, le societá di beneficenza,
grossi di filosofia indigesta; ben- di questi pensieri e di queste
Faccio seguito senza in- ecc, non incoraggiano. inculcano
A.)
per un particolare colore político, ché in
(A,
quelle astrazioni dei pen\ ritá, non rifiutiamo di rifrescarci dugio alla mia ultima corrispono per una ragione celata fra Ia
l'uso dei sangue, facendolo presiero vi si trovi piú anima, piú alie .linrpide fantasticlierie, agli denza inviata teste,
Tu purê, Itália, saluta rive- ipocrita generositá di belle frasi.
perché debbo
dei
dei
ipotetiei
confdrenze
piú geordinamenti
parare in diversi modi o facendo
che nelle
E' Ia política che s'immischia. cuore
di un affare che é av- un luogo cômodo, conveniente in
rente e lieta l'alba di questo di!
parlarvi
umánitari e nei discorsi- niali fra i sognatori...
Ci siamo riferiti alPItalia, ma nostri
venuto, ed ha portato un pò di ogni
Tu, che nell'entusiasmo delle
I. Cavazza
pubblico macello ?
dei neo-deputati, tute
programma
senno
coi
La
veritá
in questo caldo oppririsveglio,
liberta conquistate
possiamo estenderei.
Facciamo dei poveri tanti betavia non sapremmo che fare di
mente : ci vogliono degli avveni- vitori di sangue, e avremo meno
valore dei tuoi figli potesti di- dolorosa è che i paroloni ed i diteorie e leggi inapplicabili
menti per scuotei'\'i.
struggere tante Bastiglie cbe pul- scorsi a sensation non sono mai quelle
rachitiche, meno morti precoci.
e spesso inesplicabili.
rid'eroi,
riflesdalla
suolo
tuo
escogitato
sul
nata una discórdia tra NiE'
il
lulavano
pensiero
Ció che vorrenimo noi é solo
BíksoihIo Noa.«luto-iI ü" cotera e Billi. Voi certo non cocorda che fu Ia Francia nel me- sione delle cose, non sono Ia co«8 o 3 SWÍ"»íí, [>s'ecarattere
di
A cotesto collegio di musica
scsiisiostr©
un
po' piú
nóscerete il Billi, infatti parlamorabile giorno 14 Luglio 1789 scienza deli'individuo rispetto al questo:
aBíJntmiua™
ísawlrH
E
s;Siho»io
odi
San Pietro a Maiella, dal quale
negli uomini; gli
persoriáli
i ijp.aa- mentarniente ó nulla, ma é uno
che ti schiuse il cammino dei - oblema, ma m giochetto coi
tá
íleDIe
proviaicâo,
uscirono tanti grandi compositoche non si confondino colle qui- U non momo ili esDercciiile
regolano
che
inlliienfoni
cale si salirá un gradino, con
di
trionfo e delia liberta.
quei
ri, abbiamo ayute due operette
Stíorii da cui di pende un po' di volV «niBDissiÍMtrazione. a Ia
niarea deli'elezioni e
L'idea che spinse gli animosi c.-.i si strapperá un grido di simgrande
degli allievi Vitali e Buongiorno.
bene alla sociètà.
voSe!i'4,-fl«5 Biiottere, g»«sr
di
che sono tenuti e temuti dai parpatia al popolo, oppure con cui si
popolani francesi ali'assalto
â5a(l,ei'!'iiEâí!iEte
waaliire
noa
si
Fiorüina é il lavoro dei primo
che
parlasse
Noi vorrenimo
rac- rivendicherá un' antica disfattiti.
«leu
rSmoMwa
quel nero monumento che
nella
giora
e
alunno G. Mario Vitali, parole
quamenoe si facesse di piú:
é
venuta
discórdia
La
chiudeva tante vittime e tanti ta dei partito.
naSe.
perché
dei Cimmirio.
lnnque partito appartenga un inEJ cosi gli amici dei Depretis
in Napoli eontro 1'elezione Demartiri delia tirannia e dei dispobene
Fu una festa di applausi; Ia
perdividuo, quando paria
tismo, fu Ia stessa che fecondata negheranno sempre Ia crisi agriRe Umberto pretis, s'era messo un nome ri- musica
di
Filantropia
piacque molto per Ia sua
chè dice il vero, quando propone
spettato, quello dei conte Giusso.
nei petti italiani, aleggió sugli cola in Itália; il Conte d'Arco
dimensi
pura italiana, e per Ia
cose buone ed attuabili,
appreso che qualitá,
avendo
Nicotera
eserciti che ei condussero fino a smentirá l'ou. Panizza, che diRoma
da
re
Umberto,
il
M.
S.
sua schiettezza.
tichi, un po' Ia política, e si riRoma, fugando tiranni e distrug- pinge le miserie dei coloni Mandi Catania Ia il Billi, grande elettore delia
al
ihviaya
prefetto
causa
Ia
memeoria
alla
chiami
gendo ogni obbrobriosa domina- tovani, come l'on. Toscanelli santa
somma di 20,000 lire destinate a pentarchia, aveva lavorato a faper cui si siede in alto.
zione straniera.
famiglie piú dan- vore dei Giusso, grido, minacciò,
Pur troppo non ci nascondiamo socenrrere le
articolo
il
Francia
vera
Ia
Pubblichiamo
presente
Francia,
La
(1)
neggiate durante 1'ultiina eruzio- di morte política, il Billi e ne
dei nostro redattore I. Ccivazzà avvçr- che verrá prima il giorno nel
1789
dei
Francia
Quesfoggi, mentre stava per
nacquero i tumulti, i dissidi, che
dei popolo, Ia
tendo che noi, coerrenti ai nostri prinvolon- ne delPEtna.
diserteranno
buoni
i
quale
tuttolui
in
con
in maechina il nostro
delPItaentrare
cipii, non consentiiuno
sempre fu Ia leale amiea
II ministro di casa reale, in- ancora tengono agitati gli animi
ma ricorderemo che
campo:
il
tari
R.
delia
N.
mai
lia, perché il popolo francese
TELEGRAMMI
si alleó ai nostri oppressori e tiranni come Ia Francia imperiale.
Gli italiani, quando si trovano
tra francesi, par loro di trovarsi
come tra fratelli, coi quali'son
comuni i sentimenti, le aspirazioni, i principi, coi quali si
vuole acceleratainente progredire
nel cammino delia vera civiltá.
Salve, quindi, o popolo francese ! Salve o immortal giorno 14
Luglio!
LA POLITICA
14= LUGLIO
ABBONA.T
m mimo
clie avviluppano e vi penotrano ; che
III
tradire ed impiesi scusa. Si perdona Ia tracqtanza potermi un giorno
riverberano Pinfinito ; che rivelano
0O un uomo che possiede di tali secreti, sce,
ó
beno
eho
tutto
:
care
?
appronclo
Ovo si
tua domanda. Si prometto. Si
Pabisso ; ove it piacere é re ; ove Padi tali documenti ? Tu aviesti una pi- delia
ció eho riesoo boné
Va, balindo, gli é di giá troppo
anzi
Posso
questo
accorda.
prendera
bocea
Ia
more
é tiranno... .appiecano 1'ineenstola carica e senipre arinata,
ipoteil posto di Parigi va di chiaccliicrc per una semplico
La prineipessa líinnen, dicevano i dio dovunqnc si
volta al tuo cuore. Tu snresti sempre impegno, perché
posano, Ia díspera—
scandagliaro
«'
i
cui
proposta per
Ma lo istru- si
cortigiàni, é una Minerva, eome ae ne zione dovunque passano, fanno paura
in perieolo dl morte, o in misura di a vacarei quanto prima.
ed il tuo spirito.
seritte ?... Tu sei pazzo, tre voi- il tuo carattere
veggoho ancora le stnttie nei Musei. se sMhnalberano, uccidono se diventacommetterc uiiMnfamia, un tradimento zioni
Zio,
dite
a
Sun Eccellenza clie In
tre volte golfo.
te
Suo padre Pavova chiamata Diana. no languent.i. Le sopracciglia che li
golfo,
pazzo,
impedire.
cui si vorrebbe
che
_ Non è mestieri, zio, ehe dirnan- ringrazio ; ehe le faro onore;
Forse, ei sarebbe restato piú nel vero coprono scoppiettano scintille se ii
mio
in
nvrei
—
che
bene
poter
so
Io
DI
«OMÁMZO
le saro fcdele c cr.valicrfc ; clie il doou- se Ia si fosse addiihandata una Venere
darmi
di
Pautorizzazionc
re
al
diate
aggrotta.n.
una maechina inferhale Ia quale poentra inento cui esigo non siirà giainmai una contadina I
ad ogni istante. mie istruzioni per iscritto. Ciò
La fron s di líianea non è alta, ma
annientarmi
trebbo
un
forse,
ma
giorno,
Petruccelli delia Gattina
dei ministro. Altri si lettera di cambio,
attribnzioni
nelle
il
di
al
.va
opntro
un
lottare
sMnnalz
a
cândida ò si perde nelle onstatura
levigatae
Jjii
poço
Paróio mi pinecio
e clPella
di averle verbali. Al- una BÍimplice credenziale;
assisa
bene
ma
di una capigliatura nera e
delia
mezzana,
de
infinito
sopra
dimesticare il serpente a contenterebhero
a
ed
lasciarmela in coiiíidenza, duchi
pmicolo
inte- tri, semplicemente indicate nelPoinbra puó
solidamcntci costriitta. vcllutata — clie morde il freno, lo
e
sulle
lo
groppe
voi
mai:
sonaglio e il tigre. Io avrei ogni
di Balbek non tradirono
di dei sotto-intesi, come voi fate al preNelPinsieme, sveltaed armoniosa. Non rode ed irrompe — correndo dietro alie
resse a non mai mercanteggiare
sapete.
a
mczza
vi
anormerebbero
Altri
sente.
Chi
si
appiecava 1'epitcto di piecino ne ai carezzo delia brezza ed ai raggi dei
papotrebbe
di qnel documento.
— Tu vuoi dunqunque eollocarti a
nelPavventusuoi
chi ne trafficherci io ? parola e si lancorebbero
Contro
?
piédi, nó alie sue mani; ma le sole.
subinella gola dei lione V Si
garlo
EPISÓDIO TERZO
un ra testa giú, a loro rischio e periglio. piacere
seducevano, i suoi piodi proLa sua ficra narice é crudelc e vomuni
sue
Ia
fa
ne
Contro mio figlio, che sarcbbe Bur
se
non
Ma
leale : voglio che il mio uffi- sce il perieolo.
sono
Io,
idiota,
II
essere
altera c [ provoentriec.
luttuosa,
bisognerebbe
trono? Ma
sua ária vespirabile, il suo pane quoti- voenvano,
cio mi sia formulato in iscritto. II re
mia
in
II.
è
eletdelia
Pagita,
che
soffio
partedimandato
attestato
sempre
mi
un
passando,
sono
Io
perché
voglio
Io
diano. Va, rifletti a tua volta ed abbi
non vi ci á di gia autorlzzato, significandotricô.
cipazione a questa grande opera,
no
Ia fortuna di íiescire. Dimentiea il dei piedi gimiosi, piecoli, inarcati, elase
non
I
come...
1'uomo.
mandato
TJn
La vita, esuberante, lussuosa, inespada, ma un origlic- vi Pintento ed accettando
una
Che
solleticasscro.
farmene
Ralbek.
stici,
di
duca
il
c
sii
provocassero,
funzionario
per
dà sovente.
dettagli sono Popera dei ministro, cosono
inebrinnto, impetuosa, csigendire:
sistibile,
padre!
lo
comprenio
re. Voglio poter
tanta hcllczza ! venti anni?... mi si parli delle labbra,
me qualunque altro semplico regola- Una
da tutti i suoi lineamenti.
scoppia
te,
Ctntiiuaxione
lcggiermonte
rosse,
lubbra
Delle
do.
cratera
nel
Non sarei ginmmai tanto assurdo per
il mau- Io andrei a farlc Ia corte
11 color vivo delle sue guance Ia rivela.
bastardo I mi com- mento. Riflettctevi. Io nccetto
un
soali
a
fina,
ecco
a
:
dire
umide,
simi.
palpitazionc
missione
una
pelle
dei Vesuvio.
Ma, non ti si dá
dato. Poi, al momento in cui io sató
voi, Eccellenza ?
ve, a polpa attraento — delle labbra Bianca birita al featino degli dpi, eho
arele per moncarla. Lo scritto che tu di- prendete
verrò
atto,
in
metterlo
indepronto per
inizia alla beatitudine, ma che uccide
— Io comprendo che tu sei un
Due giorni dopo, il harone di Luci insomma, come quelle delia príncipesmandi non é dunque per Ia tua uicuIa formula che vi
se vi si tu fia con abbaudono. Chi non
ti trori in gambe nel clamarlo, Eeeondo
—
di
aniorc
che
foeolaio
un
sono
nufurfante,
Bianca
sa
risposta
gno
rezza.
Non temete nulla. Ma met- portava a ro TaddcoIXla
desso
vorrebbe morire su quel petto, Ia bocpresenteró.
sombra
ti
Ma
brivi.li.
i
bene o nel male.
— Lo é per Pappunto.
tografa di suo engino, re Cláudio UI. a getto continuo, che danno
al re per tetemi al sicuro. Noi siamo tutti comca
applieata a qnel collo scrico e bian—
indirizzi
mormi
io
dcbbono
che
che
denti
E P«hailali. risuonava nelle foro- Que'piceoli
No. Esso sarebbe invece un gior- possibile
di una plici. Noi abbiamo dunque lo stesso
co —il serpente delPEdeu ?
—
franuna
Pautorizzazionc
sembrano
bene
si
domandarglt
eusiechiare
Ia
tua
ute !
no una tentazione forse per
diritto alla sicurezza e lo stesso dovere
magnolia !
Bimile lettera ministeriale ? Un'ambaL'.hallalü.
gia tagliata in un petalo di
voi Ia
reclamate
. pidità, per un cattivo pensiero quaPerché
silenzio.
dei
di
geaervizi
dei
questo
Quegli oechi ueri, grandi, lucenti,
lunque. Tu non rifletti dunque che bí sciata, dopo
(Continua.)
dei lione e Ia facoltácsclusiva di
concepisi
parte
sovrani,
a
due
resi
nere,
o rrebbe forse un giorno spacciarsi d>
APPENMCE
ISU1GIDI Dl PARIGI
VITALIANA
LITALIA
2
giornale, un online dei direttore
capito in redazione, ordinancloci
di sospewlere Ia pübblioaziono, di
certo articolo giá composto.
Come rimediare airincnnveriiénte? perchè a tirare si fa presto, ma ad aggiungere, quando
non ce n'é, ó árdua impresa, e
questo era próprio il caso: bisognava riempire lo spazio lasciato
vacante dalTarticolo sospeso.
Fortunatamente ci trovavamo
in ufficio tre delia redazione, e
ci proponeinmo cacciaregifi qualche período ciascuno, per riparare, se non altro, all'estetica dei
giornale.
Numoro 1
Tutte le questioni, a mio
credere, si riducono ad una sola
realtá, — ecco Ia mia idea — diceva giorni sono un signore leggendo certi ãrticolòni üsensalion
di un giornale che potrébbe essere di S... P... (non leggete Sicurezza Pubblica.)
Ed io scommetto che indovino, gli risposi; Ia realtá alia
quale lei allude, chiamasi oro.
In eiletto, é próprio vero ; pel
denaro oggi si incensa, domani
si uccide — oggi si abbatte, domani si rialza 1'importanza di una cosa, d'unà persona, d'un'idea — pel denaro, oggi si é virtuosi, domani si prostituisce.
L'oro é Ia gran chiave che alire tutte le porte, non escluse
quelle dei cielo, che rinnova Ia
riputazione perduta, rende rispettati chi lo possiede, anche se
vile ed infame.
Eccovi i tempi in cui viviamo!
Povero secolo!
Ma dove vado a íinire ? Tó,
tó, ho preso Ia penna in mano
per ischerzo, per ripiegare, abbianin in tre cominciato a tirar
giú due righe per, riunendole,
occupare dello spazio, ed io casco nel piú prosaico dei pensieri, dove mi ci sarei ingolfato ad
infangarmici fino al collo, se non
mi fossi ravveduto in tempo.
Cosa avranno fatto gli altri
—
Dove si aggireranno i
due ?
loro pensieri forse piíi poetici dei
miei, forse ancora pieni di speranze e d'illusioni?
Alzo gli oechi e vedo che
uno ha giá iiuito il suo compito
— 1'altro sta perfinire.
Ancirio faccio punto.
Ho terminato ia mia striscia
senza concluder nulla e getto ria
Ia penna aspettando un momento
di vèna migliore per rifarmi in
altra oceasione.
Numoro 2.
Sebbene, non ancora intieramente, abbiano corrisposto i nostri connazionali, alPinvito dei
buoni italiani, di lasciare da bando lo spirito di campanile, ed unirci tutu concordi sotto il tricôlor vessillo e proteggerci a vicerida, ci piace constátárè che, da
qualclie tempo a questa parte, si
é spenta in molti Ia esecrabile
passione di lanciare obstantemente Ia discórdia fra italiano e
italiano.
Ma vi puó essere forse^cosa piíi
bella, per noi, qui, in questo
paese americano, lontani seimila
migliadal nostro caro suolo natio,
clie Pamarci e confortarei a vicenda ? Chi meglio di colui che
crebbe mentre dalPAlpi alPIonio
squillava Ia tromba dei risveglio.
può ricordaci ibei fasti dell'indipendenza italiana? Chi, dopo tutto, meglio dei nostro concittadino,
aqualsiasicontrada d'Italia egli
appartenga, puó coi soavi e cari
ricordi delia pátria, tornarei breve e gradito il soggiomo in questo paese che non é il nostro e
nel quale non godiamo diritti di
sorta?
Uniamoci dunque concordi, e al
Sant'Anna. — Prima rapprediavolo i seminatori delia zizdelia grandiosa e fansentazione
zania.
tastica operetta A Corra do Bosque.
Numoro 3
Al brillante spettacolo non
II numero 1 viene dall'isola mancherá concorso di pubblico;
dei Fiori come Venere veiava Ia musica e dei maestro brasiliano II. de Mesquita.
dalle Citeree sponde ove il maré
Santa Therissa — Spettacolo
s'infrangeva spumante...
in beneficio deli'artista
Entro stringendo un dito por- grandioso
Dias Braga, col dramma niarittitogli con indolente concentrazio- mo La figlia dei maré.
ne operosa dal n. 2, bizzarro che
PiiKNix Dramática—¦ Lo spetsi feconda neH'oziosità di un so- tacolò é a beneficio di un capo di
gno e di un propósito di fare una famiglia, si rappresentu il drunima A honra de um taverneiro.
grande comparsa..,
Un n-. 3, che sarei poi io, sta- Fará seguito una brillante commedia in un atto : Curar por inva seguendo un globolo di fumo
formações.
in cui vedeva agitarsi Ia figurina
di Sarah che andava allontanandosi forse per sempre... Gli pareva di vederla avvolgersi nella
tela di Penelope, e sfumare come
Piove. Dio sache cosa pioverá oggi
una parvenza diafana, trascen- in Parlamento, visto clie 1'atmosfera
é
dental o, e nelPinlinita vacuitá enrica d' elettricitíi. Probabilinonte il
dellMndefihito svanire. Egli col sig. José Mariano, doputato di Perpensiero ac.carezzava assalito da lininbuco, sara mandato a plantar baun sentimento di mesta conipas- lutas (piantar patatc) e tutto queato, e
sione e di cqmpianto, 1'iiifelice sempre, in onore e gloria dei buon difanciulla disamata; Ia greca sven- Mo, secondo dicono i nostri colleghi.
turata che si gettó fra le onde Al posto dei sig. José Mariano, sanl
dei maré... Leucade di Salíb ! posto un altro, e questo non per colpa
E questo bizzarro carpiciplo di degli elettori ma per:Virtü de' suoi afata franeese cosi accarezzato, miei, aniici delfaltro. In tanto quello
cosi adoràto dal delírio pubblico. che succedorsl oggi alia Carnera é dif11 n. 2 gli ruppe il filo che ficile provedora!, perchè gli spiriti sono
eccitati , straordinariamenteeeeitati, c,
non era d'Arianna cliiamaiidolo a
e.iine abbiam detto, 1'atmosfera 6 camettere le sue, nelle chiacchiere rica di elettricitá.
in gestazione, che dovevano ri* *
mediare all'articolo condannato,
di
che, tra paII
barone
Cotogipe,
me ejxli non seppe che dire ; non
detto in poche
é
Senatore,
ha
rentesi,
si raccolse dal suo labbro che una
ehe egli dei Senato se ne imconfessione ingrata, egli alie ari- parole,
un
fico, e cho finehé Ia maggiode occupazioni delia redazione porta
ranza delia Camera dei Deputati sara
preferiva gli allettamenti delia con lui, egli sara al potere.
fantasia che accarezzava ia bian- II barone di Cotegipe, pel quale noi
ca fanciulla delle Lesbiche spon- abbiamo sentimenti d'alta ainmiraziode; Ia clamorosa gloria dell'ar- ne, é un barone che non fa complimentjsta divina, i fasti degli incassi ti, e le spiattella e spiilera li su due
delPimpresa... E chi puó dargli pitidi ehiare e tonde e senza tanti preamtorto scagli contro il n. 3, che boli.
come ri peto sono io, Ia prima Chi 6 al potere, dice il sig. barone,
é segno che puó, c deve cercar.di popietra.
e noi ehe non siumo
ACAVALL0ED1GAL0PP0
*
i Ero solo : in mezzo al bosco ; non
stormiva una foglia.
Silonzio; silenzio interminato, profondo I
Pensava alia vita, o mi pareva dovessi ancora riconeiliarmi colPumnnitá
.... avevo quasi 1' anima dispoBta a
speraro... a ricredermi...
Uno scroscio di risa infernal! mi tolse
a' ini'i «ogni; guardai attento, spaventutu, e vidi a me di fronte Ia figura di
Jorik, il buflbne dei padre (1'Amleto,
clie, colla sua facciada endavero, colla
bocea atteggiata ad un riso satânico,
mi disse :
—Fuggi, fuggi le belve umane ; le
iene dei bosco sono inigliori >
Queste parole le trovammo scritte in
un brano di lettera, amarrita in un
luogo.... qualunque; e.... abbiamo
riso.
Abbiamo sapúto ehe a Juiz de Fora
si trama una eongiura eontro di noi.
Voi congiuratè contro noi, Signori ;
E noi..'.. clementiperdoniamo.
*
* *
Caro Collega, Dr. Pederneira dei
Jornal do Commercio:
I nostri complimenti a V. M. Non
siete voi passato per V. M. in mezzo
alie popolazioni di Cataguazes?
E a ehe si deve 1'esscr roi, simpático
collega, passato per S. M. ?
Alia barba, collega. La vostra barba, collega, fu presa per quella di S.
M. e voi per Ia vostra barba siete passato per S. M. in Cataguazes.
Non vi tagliate mai piú questa benedetta barba, collega, Ella potrà con
durvi un giorno al trono di Cataguazes, in barba alia barba di S. M.
Ah 1 se fosse concesso a noi passare
per un giorno solo per S. M., vorrein
mo fatia in barba a moita gente, che
gridano che noi non arriveremo mai ad
essere qualclie cosa.
Ad ogni buon fine, da questo giorno
lasciamo libero il freno alia nostra
barba, e quand'ella sara lunga c bianca
come quella di V. M. ocolltga, viiiggeremo per Cataguazes, nella dolce speranza d' essere preai ,per V. M. che
siete stato preso per S. M.
tere piú clie puó ;
Dolce, sublime, celeit» Toluttá d'esné baroni, né Senatori, né al potere,
sere
prosi, anche per un momento solo,
se fossimo al potere eercheremmo di
una
testa eoronata!
potere il piú che fosse possibile, e il per
Flick.
piú possibilmente a lungo.
citta, ove il Brasile é giá conosciuto come fertile in talenti non
comuni, quali Carlos Gomes,
Pietro Américo, Bernardelli e
tanti altri.
Inviamo, quindi, a Milano, in
quest'oceasione un caro saluto al
distinto brasiliano sig. José Lino
Fleming.
X
Furono ieri giudicati alia corte (1'assise due individui, Daniele Gomes e Antônio Joaquim
Ferreira, che abilmente seppero
alterare le liste dell'ex-lotte ria
di Bahia stampate su due giornali delia cittá, e poi presentaronsi da certo Araújo, proponendogli lo sconto d'un biglietto, apparentemente premiato con 20
contos di reis. Araújo che si accorse a tempo delia truifa, ne
avvisò Ia polizia, che niise al sicuro i due industríali.
Al processo istaurato ieri, abbenché difesi abilmente dal distinto avvocato Dr. Alberto de
Carvalho, furono condannati a 4
anni di prigione con lavoro e
multa dei 20 % dei danno che
avrebbeso potuto causare.
X
quali"23 accettarono 1'ospitalitá
aUMsola dei Fiori; seguoiii» in
transito per Santos 10 immigranti, e 100 per S. Francesco dei
Sud, contrattati questi ultimi
dalla societá colonizzatrice di
Amburgo.
X
Ebbe luogo ieri Ia conferenza
delia stampa, nella quale fu data
lettura alia commedia in 3 atti di
Moliére — Scuola dei mariti —
tradotta in língua portoghese dal
distinto letterato brasiliano sig.
Arturo de Azevedo. Questa commedia fu consegnata allacommissione rispettiva per distribuirne
le parti, a danie e cavalieri, onde
essere rappresentata prossimamente in beneíicio dell'asilo deirinfanzia abbandonata.
X
Le vie delia cittá oggi si trovano iiiibandierate in molti punti,
e nella nostra Rua do Ouvidor,
malgrado Ia pioggia e il tempo
amido si ha tutto 1'aspetto d'nn
giorno di festa nazionale. La coccarda franeese si confonde col
verde
brasiliana,
coi
colori italiani, con quelli delia stellata bandiera delia repubblica di
Waschiugton, e con tanti altri in
segno di omaggio alia grande nazione che oggi festeggia 1'anniversario delia presa delia Bastiglia.
Questa será Ia Societá Corale
Franeese (Club 14 Juillet) realizza Ia sua grande festa nel Politeama Fluminense e &Wlub Qinnastico Franeese, nel suo elegante
edificionella travessa da Barreira,
avrà luogo purê unasolenne commemorazione, seguita da esercizi
ginnastici, bailo, ecc. ecc.
Quest' ultima società spedí oggi il seguente telegramma al sig.
Grévy, presidente delia Repubblica Franeese:
« Les membres de k Société
Fram;,aise de Gymnastique de
Rio de Janeiro, réunis pour célébrer Ia féte nacionale, saluent Ia
patrie en Ia personne du président de Ia Republique. »
Ebb» luogo ieri será un imponente meeting popolare al Polytheama Fluminense, ove intervennero circa 6,000 persone. assicurandosi essere il piú numeroso che si tenne in questa capitale.
Platea, gallerie, palchi, corridoi, giardini di quel vasto teatro
erano tutti pieni, zeppi di gente,
fra cui notavansi molti deputati,
ingegneri, mediei, avvocati, giornalisti, ecc. ecc.
Parlo in primo luogo il sig.
Gioacchino Nabuco, il popolare
tribuno abolizionista che espose
il motivo della.riunione — quello
cioé di protestare contro Ia decisione assurda delia conimissione
delia camera dei deputati che
annulló il diploma dei sig. José
Mariano. Parlo in seguito lo
Nu! Diário Mercantil di S. Paulo
onor. José Mariano, depustesso
in data d'ieri troTÍumo lu segucriti
Ah ! se poter potessimo
tato
legittimamente
eletto dal
Quello che abbiamo in mente !
linee :
Di certo noi saressimo
e
popolo
per convenienze politiAnt.o-hontiMU o guarda do posto da
In tutto oniiipotente.
che non riconosciutoalla camera,
rua Floreneio de Abreu conduzia preso
um italiano, carroceiro, quuo aecorapaTutti surebber liberi,
e il suo discorso fu vivamente mí iMihiilivu luáti i giorIeri al Senato
nhnvii sòcogado.
Di far quel ehe vogliamo
ui ulle :t giom. iBieno i
« Infelizmente encontram-se na rua
Noi siumo maleabili
Parlo e a lungo l'on. Barone applaudito, come purê fu quello
Episcopal con unia turma de urbanos
Noi tolleranti siaino!
di Cotegipe, presidente dei Con- dei sig. José do Patrocínio, reque vinliiv render os postos, e um d'essiglio dei íninistri, per fare di- dattore delia Gazeta da Tarde.
tes urbanos, sem motivo justificarei
Si vendo a 4<i) reis.
I eittadini avrebbero
e com liellicoso arreganlío, sacea do
versi commentari alia votazione
Nei campi ed in cittá,
Dovette
iiciltó
ritornare
alia
tribuna
sésmeatJ ugeazió
chanfdlho cesbordôao pobre homem !
dei Senato nella seduta anteceA patto cli' ubbidissero,
Essa pouca vergonha, preseneeada
il
sig.
Nabuco
Completa liberta.
per rispondere ua-Suuu- :
dente. Dopo molte consideraziopor muitas pessoas, está mesmo a pedir
ad
una
interpellanza
dei sig. Dr. Rup Guarda-Velha,
col
dire
termino
ni
reDr.
delegado
do
o
k»r.
presentate,
policia
que
25. — Venda.
IV uomo é nato libero,
Ia
votaassai
Lisboa;
coinpêiiso com uns dias de xadrez o tudispiaceva
clie
ed
in
risposta, Estação do plano inclinado. —
gli
questa
di Seneea ha detto,
Un
Santa
ror liellieo do tal urbano.»
zione data dal Senato il cui ri- dichiarandosi contiuuare in
1 Iieresa.
10 noi mettiamò in pratica
poliTal nobile precetto.
sultato fu una sorpresa motivata tica a chiamarsi liberale nionar- Rua. Santa Luzia. — Venda do Sr.
Mentre ci è caro constatare
Nicola Caprio.
che Ia stampa indipendente ed oda una maggioranza d'oceasione: chico, Ia cui bandiera é seguita RuaUiusoppe
Pórò ad un patto ; liberi
1.» de Março—Correio.
nesta condanna questo procedere
Saraiuio d' ubbidire,
peró può il Senato dare anche dal grande Gladstone, consiglia- Rua do Passeio-Entrada do
1 eittadini, i sudditi ;
vergognoso, inumano ed inunora
jardim.
20
voti di sfiducia al gabinetto, va 1'unione dei partito liberale Largo da Carioca — Charntaria
Liberi di seruirè.
le, dobbiamo purê confessare che
*
questi si manterrá fermo finehé col republicano, per far trionfare Caffé Brazil. _ Com o Sr. Bittenvi sono persone che abusando dei
*
*
Bourt—Ouvidor 131.
loro potere, per un istinto seigode Ia fiducia delia corona e le grandi idee d'una causa santa Rua do Haddoek Lobo
41 A. — Chavaggio o per un interno disprez- Avcte letti, lettori, i nostri consigli possa contare colPappoggio delia e comune.
rutaria.
zo alia nostra colônia, non solo di ieri ? li liai letti, vezzosissiiua let- camera dei deputati.
Fu iníine votata ad uuanimitá
lasciano fare, ma foinentano que- trice? che cosa avcte detto e pensato
dalle migliaia di persone,la seIeri ai.i.a Camera
sti atti íastosi delia polizia, che di noi, lettori ? e tu lettriee bionda e
AGI5NZIE DI P1ÍOVINCIA :
si mostra vihnente bellicosa con- gcntile ?
Si discusse il parere dato dal- gnente mozione dei sig. Nabuco ¦
tro qualclie ihfeliee.
Seguito i nostri consigli e non vi pen- Ia commissione nominata per de« Questo meeting, il maggiore S. Paulo — Dolivacs Nunes, rua S.
Bento .09.
Sarebbe tempo clie atti seri ci tirète; noi iiiformiamo le nostre inforcidere 1'elezione dei 2" distrettp che si riuni in questa cittá, pro- Valença —
rivendicassero, e logliessero si- mnzioiii alia vita reale, alia vita
Giovanni Colli Badino.
com'é, di Pernambuco, e
parlo il sig. testa solenneniente contro il Campinas — Giuseppe Breviglieri.
mili liberta; Ia corda troppo tesa
si spezzerá ed in questo caso Ia e quel che diciamo lo diciamo eol cuore José Mariano, contestando il pa- furto che Ia camera pretende fare Sorocaba — Giovanni Cozzetti.
in mano.
colpa non sara degli oppressi.
rere che annulla il suo diploma. dei diploma di José Mariano, due Juj? uf\ M™y Alfonso Collneci, rua
Ualíeld n. 42.
Fortunatamente i buoni vi sono Chi avrebbe, lettori, il coraggio di Terminando il suo discorso alie volte eleito deputato
dulFeroiça Curitiba— Giovanni Corghi.
ed é in loro che noi çòhfidiamo; dirvi Ia veritíi coma Ia diciamo noi ?
Noi, abbiamo attraversato a Cavallo 4 1[2 pom. fu salutato da unasal- província di Pernambuco. Questo Rio Grande, do Sul - Ambrogio Rei principi d'equità, di diritto cimeeting esprime i suoisentimenti vello.
vile, non possónò essere calpesta- e di Galoppo uuMnlinitá di luoghi ma- va di ápplausi dalle gallerie.
ti impunemente sotto il loro lcdetti; abbiamo conosciuto il nionLa discussione venne protrat- di simpatia al popolo pernambusguardo; noi façciamo appello a dezzaio di una societá corrotta, ore si ta, essendo 1'ora avanzata.
¦'¦•cghiaiiio i nostri
cano in questa grande prova ed
loro per non ritornare mai piú semiiiii Ia
che dá per frutto,
corriNpoiHlonti
ha
fiducia
perfídia,
X
ohe dagli sforzi riuniti
e lettori,
sul doloroso argomento,
Ia sozzuru d'ojjni delitto, d ogni verogni
dei
due
ne
risulti
il
popoli
qualvolta
c'iuvÍano
Alcuni giornali dei mattino
goehe cos'ú l'u.
gogna. L' iimanitá
verno dei popolo per il popolo, qiialeue fco«a «Ia
oggi
che
rammentano
5
anni
fa,
publimanitá ?
che renda impossibile Ia sostituN «««•sí, «liscrivere ila una
TEATRI, ECC.
L' umanitá è un delitto di Dio ; a ai 14 Luglio, partiva per 1'Italia
il giovane figlio di Minas, José zione dei deputati eletti dai no- «oln parte dei foglio.
mono che non sia un suo sbaglio.
minati dei governo.»
•uai a terg».
Quando 1'uomo avrá il comggio d'in- Lino Fleming, il quale in si corto
Spettacoi.i ii'oggi
In
buon
ordine,
terrogare sé stesso, e di rispondere a sé spazio di tempo seppe in Milano
quelPimmensa
D. Pedro II — Si rappresenstesso mettendosi una mano al posto onorare il nome brasiliano e ren- massa di popolo, accompagnó gli
Fuga in America
terá Ia grandiosa ed applaudita
opera G-iòeonda di A. Ponchielli. delia coscienza, dovrà arrossire delia dersi popolare per le sue belle oratori fino alia redazione dei Passeggio transatlântico
colle riPaiz, ove si sciolse,
II pubblico non ignora cheque- risposta.
spettive amanti di duo ex-improduzioni musicali.
di
morirc,
aver
Non
lettore;
sta é una delle prime opere deipaura
piegati delia ditta Booconi.
Noi, italiani, ci associamo
1'odierno repertório ; conosce i- per oattiva che sia Ia vita futura, non sempre con orgogljo
X
per rendere
noltre gli applauditi artisti che sara poggiore delia presente ; u so Ia
il
tributo
dovuto
al
II vapore tedesco Montevideo,
mérito
ed al
Conclusione
vi prenderanno parte e non mau- vita futura eará il nulla, tanto meglio,
talento
dei
studenti
brasiliani
cherá ad uno spettacolo eccezio- Meglio il nulla che il male. E Ia vital
procedente da Amburgo sbarcó in
Canali coll'Annita, Corti con
uale.
' v un male.
clie si famip onore uelle nostre questo porto 43 iuimigranti, dei
quelPaltra, tutti e quattro, do-
m\wn abusi
ORONAOA
LTTALIA
menica scorsa, fatto fagotto dei
buono e M meglio, diedero l'addio a Milano, diretti pel Nuovo
Mondo.
Tutti però lasciarouo qui un' incancellabile memória: unaserqua
di creditori, i cui averi amtnontano ad una cifra considerevolissiina. Sono tutti debiti privati
dei resto tranne quelli delia Radi sarpelli clie, nella sua qualitá
commerdei
ta gabbò parecchi
mercianti delia nostra cittá; fra
essi é da notarsi Ia ditta Mercalli,
Girola e C. clie ha negozio in seterie sul Corso Vittorio Emanuele, n. 5. Essa é creditrice di parecchie migliaia di lire.
Prima peró di partire 1'Annita
fece le cose per beiiino...in favor
suo. Con un contratto legale di
compravendita cedette tutta Ia
sua mobília al commissai io signor
Soldati Francesco.
Ed ora torniamo un passo indietro.
di persone
Quella quindicina
1'uscita
impedire
che volevano
credilori
tanti
dei carico erano
delia Rappelli: quello che Ia voleva invece portar fuori, il signor
Soldati al quale quel contratto
dava Ia preferenza su tutti.
Si ando súbito al tribunale per
ottenere, 1'immediato seqüestro
di tutta quella roba. Ma siccome
il seqüestro non lo si puó operare
che sopra quanto si trova entro
nn locale, essendo Ia mobilia bella
e caricata bisogno far largo al
signor Soldati e lasciarlo andare,
col suo carro, pei fatti suoi.
L'altra será Ia signorina Costanza — direttrice dei laboratorto di sartoria — ricevette un
telegrammain data dell'Havre,
il quale comuntoandole 1'imbarco
delia Rapelli per 1'America, Ia
metteva in liberta assieme alie
altre ragazze.
¦
II Canali abitava un apparta
mento delia casa col N. 8 in via
Silvio Pellico; il Corti stava in
via S. Vittore al Teatro.
Sappiamo che Ia moglie dei Canali fa pratiche per ottenere Ia
separazione legale dali'uomo che
ebbe il cuore di abbandonarla
con una creaturina di sei anui.
DalHstesso giòrnale dei giorno seguente:
Abbiamo attinte,' da fonti degnissime di fede, altre «informazidníi
II cassiere fu licenziato infatti
su due piedi dalla ditta perchè
si rilevó nn ammanco in cassa.
Peró quell' ammanco venne interamente coperto dalla suocera
dei Canali, Ia quale asseri che
egli aveva speso quei denari per
conto suo!
La ditta dei resto credeiieopportuno di non ri prendere quel1'impiegato alia sue dippudenze.
Come si vede il Canali erafat
to segno anche a lia gcuerosità
delia suocera. Ed egli in ricompensa abbandonó e moglie e bambino per tuggire coÜ!amante'.
Nulla havvi, sembra di aggravante sul conto dei ragioniere
Egli teneva Pamniinistrazione
degli stabili e tróvavasi dai
fratelli Boceoni solo da sette od
otto mesi.
In quanto ai creditori, si dei1'uno che delValtrò, sembra che
nascano come i funghi mau mano
clie si divulga Ia notizia delia
loro fuga.
La ditta Boceoni da tre o
quattro giorni non sa piú da che
parte voltarsi. Tutti corrono a
chiedere consigli od a stbgarsi in
quegli uffici.
Diavolo ! liai solo
qiiaran (,'aiíni ?... e sei giu tutto cnnuto I
Piir troppo, amido mio; un
grave
roveseio íinaiiziurio mi lia fatto iinbittriçliire i eiípolli in poctiissiiiii giorni.
To li !... a mo é suecesso
próprio
il contrario. Coininciiivo sul iiieiumtire,
quando ail un triitto é morta mia suocora. Questa inaspettnta notizia mi
lia fatto rkliventur briuio in ventiquattro ore.
X
In una festa da bailo un Tizio dice
cari tatevol mente ad un amico :
Ti prevengo di non lnsciar bailare tua moglie col sig. Caio. Bailando
con lui é facilissimo cadere e fors'anco
fiacoarsi il collo.
L'avvisato non vuol saperno di piú :
Corre da Caio e gli dice :
Sarebbe cosi gentile di fiiími fa
re qualche giro di valzer... a min suocora.
Commercio
Rio 14 Luglio 1886
.
20 75/8
4G3e4ü4 fr.
4ü7 a 4Ü9 lira
Parigi
.
Itália
.
1'ortogiillo ... . 262 a 2U4
Ainburgo ... ,. 572 a f)74
Nova York..
2£4U0 ilollaro.
Metalli :
Lire feterlinc
V nde
11^700
appki\bii;e
Mfill
ni
êámüiula Sc ^mixiii
VAPORI IN PARTENZA
Amburgo e seali «Rio»
Bahia e lluvre, •Pampa
Liverpòol, o scali «Cotopnxi»
Cubo Frio, riÇores»
Santos «Áymòré
Rio delia 1'lüta, .Trunt»
ltió Grande «Cavour»
Southampton, «Orioíi»
Rio deliu Plata, «Roma
Londra, .Doric
Nova York, .Posses
Santos,
Santa
Cátharinn,
Rio
Grnndo, Pelotas e Porto Alegre
¦ Rio Pardo.
.,.
Bordeaux e scali .Equatoui
Porti dol Nord «Bahia»
Ainburgo e seali, .Rosário
Viilpiirniso per Montevideo .Vulpurnisoi)
Gênova e Nnpoli, «Nord-America».
Bahia, Marsiglia, Gênova o Nanoli.lVovimee».
(
Soiitlininpton e seali «Neva»
Londra, iiKaikorn
Rio delia Plata «Oréiioque
do Ouvi-
du
Qui
Societá Italiana di Bõnoíicenza—Rua
du Constituicíto 47.
C.
A. Rosso, orologiaio specialistn
Ruu da Cniidolnrin 8.
Furuni & Nipo.to — Giojolliori — Ruu
do Ouvidor 88.
SIÜ0L1 & COMP,
Rua Üruüíiiavana §91)
ca. AUUCINÍ
Meilieu oporatoro ed ostutrico.
Specialista per le inuliittie dollc ,-ignora ml in clottro-torapGutica; conBultn 'hilh I alio :; pom. in
Avendo ricevutò un grande as-l RUA D'ALFÂNDEGA
J í-S
sortiiiieiito, iustoife dimionulr <A>
dove
essere
chinmato a quaíunqn
checiolle, liiígerie, crtivalíte, oiripuo
brelli ed altri generi nfnni, tuiLo ora e per iserittu.
alta uorilú, (unho noto clie per
ineglio agevolare eseiTirtí il pubCalzoleria aH'ing-lese
blicn hanno deciso che da ogyi
in avanti i prezai saranno ribasdiNASTI NICOLA
sati dei IU 0|U.
Eglino, vploíiléros.i come sono 4
RUADOCATTE.E
4
di lavorare si lusingano d'essere
Si cercatio abili lavorantí.
oiíorati dalla gente di gnsto, e
niassiinanie.nte dai loro eoneittadini.
DR, NEVES DA ROCHA
METRO
MARTIU-K — C|on specinlitn di vini cigoiieri italiani di ogni
qunlitíi. liua du Assemblca 108,
Oculista delia Cassa di Soccorso dí
1). Pedro \', e capo delia clinica
per
le muluttie degli oechi, nella
policlinica
NpNAL^"CAVALIERE
ITALIANA
GIUSEPPE
ÇAMBIAMONETE alciimbio dei giorno eomprn-vond ita di monetii italiana d'oro e di curtir. Specinlitá in
orologi — Rua 1." de Marco 24.
gcnorale.
Fabrica di Paste
I? liua da Guarda Velha 17
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I alie ."$
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j
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20
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«lo Sairia rjiiíi H:S.
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s»a
^^
ITALIANA
Miiviiiiuiiiu dei 1'orio
VAPORIATTESI
Hnvre c scali, «Villo de Bahia»...
líio delia Plata, «Orioii.
Pacifico, < 1-otopaxi
Direita dul piof. Còstimtiiio Vnrrinl
Ollre i suoi servi"! per teste da lui lio
sposalizii, battesiini ecc, eco. Pu
disporre di pochi o niolti nuisicnnti se14 condo le riebieste.
14
14
9
PIIACA |)A ACCU1ÍACA0
9
Entro cli'cruno giá a tuvolu, scdetto
senza guardar nessuno, e coininciò a
maiigiiirc cogll ooohi bassi; Pnrlavano
dei frntéllastrò. Suo padre Interrogava Iride d'un certo progetto ili ponte,
clPessa non avevn mai sentito noininare.
Lu zia le domando quando sarebbe arrivato suo fra'(illo, td essa rispose che
sarobbe arrlruto fra tre giorni.
ii puce lino allora, risolvotte di
guardnrsua cognata. Cumiució a spinger
gli ocebi innniizi lino a gilardarle le
iniiiii ; envno piecole o binnehe come lu
muni [PutlS banibina ; pui si Coei! animo ancora, e sollovó lo sgurrdo...
CiolOj che ungelo !
Non credevo che fosse
giá cosi
grande, — usei a dire Ia signora.
ee andasse alia tortura.
po* iucoraggito, che
Continuaiiont
Consolato Ititliniio — Rua
tanda 49.
I I L_ GiinilagiinTi! poco c liivorarc,
molto, í' il prograninia stabilitu
dalla Sartniia Italiana.
DílMUNICATI
Furio, pregato e ripregato da Candida, acconseiití d'andarc a far colazione cogli altri. — Animo, Purio, —
gli dicevu Ia sorella mentre andavano,
o 1'accarezzava, — asciugati bene gli
oechi, che nessuno s'accorga di nulla,
e non ti pigliar soggcziono delia cognata, ch'é una donna alia buona, e ti
vuol bene, e non badare alia zia.—Ma
Purio, via via che si avvicinava alia
villa, si aentiva maiicare il cuore, come
VII.
Itnlimin — líim
A tten zibne !!!..'
3
nnmiliw m
Grande soriimontocli píisto fubbricaLe appliciizioni elettrichc che hanno
te coito niigliori farine triestiuo, trava- dato si buoni risultati nelle
muluttieFARMÁCIA K DROGUK.KIA.di Alptl>elirtes,
ii-isV.
ti. Rua da Alfandegii li. 147 A. Gi.m- gliate a uso Itália, dando prove deliu comeu,
clioi-aitlc,
i-et,iiia e dei nei-(« pagamento)
de
assortimento
di prepuriizioni toro buona qualitá.
vo
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portnmzes o intensas ; doentes, enjòs nonies. ro issu"s
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de tuberculosos, até
Ia maggior íidueia per essere evidenteo to <* "'o pçnoi o ;,le astlunat cos e bronchiticos, atteatados
por distinetos e
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morrerá tis co M
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competi tore.
essendo adoperata dal principio dell'infermitá.
Furio si senti un tremito e sibbassó i|
Entrarono in altri díscorsi, e Irldo
cominció a parlaro qunsi sempre lei volto ; tutti gli oechi, fuorchó quei di
sola. Furio, coili ocehi sul pintto, Cândida si ussarono su di lui.
Oh ! per lungo é lungo, — disse
non movendosi se non quanto bisbgniiva per' mangiare, lu stava a sontirc il padre, guardandolo con quella sua
tutto intento o maravigliuto. Aveva ária di òoinpatimpnto.
Le mulo çrbe prpscono, — soguna curiosa maniera di parlarc. A momenti faceva una vocina di bimba, leu- giunse lu zia.
Furio era rosso como una fragola.
ta e soavo ; a momenti parlava lesto e
E come é bruno !—osservó Iride.
tronco come un soldato ; era un diBruno ? — rispose Ia zia — bel
acorrer tutto a salti, con mille varia;
zioiii di tono, ora allegro, ora serio, bruno t ncro come un beduino.—
11 padre riso, Cândida s'alzó. Furio,
ora annoiato, e poi certo risate iniprovvise e sonoro, che non si capiva come colle sopracciglia aggrottnte, e un labc'eiitiasdero ; e certo mosse, certo bro stretto fra í denti, fissava le pimscrollate di spalle, eerti colpi delia te delia sua forcuetta.
E guurdiite che mani !—disse nnmano sulla tavola ; pareva ehe avesse
cora
Ia zia, p:gliandogli una mano per
nddosso Pargento vivo, o le frullasscro
mostraria a Irido,
ii
minuto.
capo
captieci
conto
pel
Furio diventò pallido, strinse il pugno, o lo svincoló bruscamente.
un
Furio,
finire,
stavan
Quando
per
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dello stesso governo.
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nella Gazeta de Noticias dei 20 di giugno 18BÜ.
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e
distinta
da
nel terzo período; di asmatici e bronchitici, tittestati
iacemmo
nome
il
cui
di
gia
ben conosciuti clinici, di questa capitale
.
,.
noto per Ia stampa.
üi
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sciroppo Xumbi-Caena.
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scieute 1 universo
farne
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