11 09 2015 Gli acronimi nati dal gergo giovanile che anche i genitori

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11 09 2015 Gli acronimi nati dal gergo giovanile che anche i genitori
Gli acronimi nati dal gergo giovanile che anche i
genitori dovrebbero conoscere
Secondo uno studio americano i ragazzi passano 7 ore al giorno davanti a uno
schermo, di queste almeno un'ora solo sugli smartphone. Ma cosa si dicono? Ecco
una mappa per capire gli acronimi più diffusi nelle comunicazioni su chat e social
network
di Luisanna Benfatto il sole 24 ore 11/09/2015
1. A come AMA
AMA è l'acronimo di “Ask Me Anything”. Tradotto significa “chiedetemi quello che volete”
viene usato nelle piattaforme social soprattutto Reddit dove gli utenti si prestano a
rispondere alle domande poste da altri sulle proprie esperienze professionali o personali.
C'è anche la versione AMAA “Ask Me AlmostAnything” cioè chiedetemi quasi qualsiasi
cosa.
2. B BABY
BABY è l'acronimo di “BeingAnnoyed By You”. Tradotto significa mi stai scocciando.
Chattare per ore su Whatsapp con i compagni di scuola dopo aver passato con loro l'intera
mattinata produce anche noia, molta noia. I contenuti delle comunicazioni riguardano il
gossip, lo scambio di compiti e gli appuntamenti per incontrarsi IRL (in real life). Online poi
si è amici e nemici di tutti e il modo per dirlo si usa l'acronimo BFF “Best Friends Forever”,
migliore amico, che viene usato anche nella versione ironica cioè sei insopportabile
3. C C6 - ci sei?
Con le chat e i social network gli adolescenti cercano di prolungare il contatto fisico anche
a livello virtuale. Così appena ci si connette al wifi di casa (nel 92% dei casi) comincia la
ricerca al contatto con l'acronimo C C6 - ci sei? Oppure s^what's up? Ciao come butta?
Stabilito il contatto e interrotti dal richiamo dei genitori la comunicazione viene interrotta
con le seguenti sigle: BI5 “Back In Five” ci sentiamo tra cinque minuti oppure CM Call Me
CMB Call Me Back AOC “Avaible on cell” e le altri varianti CUL “SeeYouLater”, CUL8R
“SeeYouLater,” CULA “SeeYouLaterAlligator”, CUNT “SeeYouNext Time” e CUOL
“SeeYou OnLine”.
4. D DWYDLIP
Il segreto e la reputazione sono tutto tra i teen e pur dicendosi tutto online alcune
comunicazioni vengono interrotte dal DWYDLIP cioè “Don't Wash Your DirtyLinen in
Public” non lavare i panni sporchi in pubblico, ovvero dall'invito a salvare la faccia e non
rendere pubblici elementi che potrebbero offuscarne l'immagine social.
5. E EF
Qualsiasi errore anche minimo durante una interrogazione in classe o per un dettaglio
sbagliato nel look viene bollata come EF cioè “EpicFail”, errore imperdonabile. Nella
stessa accezione di usa anche nell'acronimo FE “FatalError”, errore irreversibile.
6. G GNOC
Secondo alcune recente statistiche un adolescente su cinque pratica il sexting (l'invio di
messaggi o immagini sessualmente espliciti attraverso pc e cellulari). Il virtuale è diventato
dunque il primo approccio all' interazione sessuale per molti teen, il preludio alla fisicità,
non necessariamente negativo, soprattutto se i genitori ne sono consapevoli e istruiscono i
figli a farne un uso consapevole. Gli acronimi da “sorvegliare” che vengono usati per
spogliarsi davanti ai dispositivi sono GNOC “GetNaked On Cam” spogliati davanti alla
webcam e GYPO “Get Your Pants Off”, spogliati.
7. I IRL
IRL sta per “In Real Life”, cioè la vita fuori dalla Rete, quella vera. Indica la volontà di
tenere separati i due mondi: “quello dei bit e quello dei brufoli”. C'è anche la versione
(L)MIRL “Let'smeet in real life”, incontriamoci faccia a faccia.
8. L LOL
LOL significa “Laughing Out Loud” e viene usato per definire una cosa buffa, divertente
che fa ridere anche nelle versione ROFL “Rolling On FloorLaughing”, cioè mi sto rotolando
sul pavimento dalle risate. Può essere seguito da faccine sorridenti o da un elenco di RRR
cioè haRhaRhaR o ASD, che indicano le risate. LOL è passato anche alla forma orale e si
può essere dei ragazzi COOL (“giusti” e alla moda) o LOL quelli che piacciono e fanno
divertire anche se non con uno stile impeccabile.
9. N NEK
Nek o Neknomination (nek si riferisce al collo della bottiglia, nomination è la designazione
che fa il protagonista del video) indicano il gioco delle bevute online. I ragazzi fanno a gara
su chi tracanna di più davanti alla webcam e dopo aver postato la loro bravata sui social
invitano gli amici a imitarli. I ragazzi che si ubriacano usano l'espressione broken, cioè
“spaccato dall'alcol”.
10. PAW o PVT
P PAW, “Parents Are Watching” anche nelle varianti P911, PAL “Parents Are Listening”,
PIR “Parent In Room” e POS “Parent Over Shoulder” segnalano la presenza di un adulto.
La comunicazione a quel punto cambia e/o viene rimandata in PVT (acronimo per privato),
dopo la “ronda genitoriale
11. R RU/18
L'identificazione con sconosciuti avviene attraverso queste formule RU/18 cioè “Are You
Over 18” o RU\\18 “Are You Under 18” e RUMORF “Are You Male OR Female” o MOF
“male o female”. Ovvero sei maggiorenne o minorenne, maschio o femmina.
12. S SEEDS
Ci sono innumerevoli acronimi per nominare la droga: uno diffuso è SEEDS cioè semi e
sottointende alla marjuana (o CID sta per acido). In realtà il proibito viene detto attraverso
parole comuni. La cronaca di pochi mesi fa racconta come uno studente di 17enne
smerciasse hascisc a scuola utilizzando come metafore la pagina che stava per dose, il
capitolo per gli euro e la scrittura per la qualità.
13. T TWD
TWD corrisponde a “TextingWhileDriving” ti sto scrivendo mentre sono al volante e TOT
“Texting on Toilet” ti sto messaggiando dal bagno. Entrambi indicano la dipendenza
assoluta dagli smartphone anche in situazioni dove non dovrebbero essere usati. Il TWD è
talmente diffuso da essere una delle prima cause di incidenti in auto negli Stati Uniti.
14. X XOXO
Xoxo è un'espressione carina e innocente che sta per “Hugs and Kisses” cioè baci e
abbracci.