L`anziano e le cadute.
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L`anziano e le cadute.
ORTOPEDIA A cura di Giuseppe Baldassarre * Lanziano e le cadute. e cadute sono nelle persone anziane unevenienza più frequente di quanto non si creda. Focalizzare lattenzione su questo argomento è importante non solo per le conseguenze traumatiche che le cadute possono avere, ma anche perché si tratta di eventi spia, che devono richiamare lattenzione del medico e degli altri operatori sanitari, essendo spesso la manifestazione o lespressione di condizioni patologiche o di inadeguatezze ambientali che rischierebbero di rimanere misconosciute. I danni provocati dalle cadute devono, comunque, essere attentamente ricercati e prontamente identificati, anche per limitarne gli effetti. Molte cadute con le loro rovinose conseguenze possono essere evitate adottando opportune strategie. A tale scopo è necessario valutare attentamente le modalità e le circostanze della caduta, nonché sottoporre lanziano a visita medica completa ed accurata per cercare di accertare le possibili cause. Lindividuazione e la valutazione multidimensionale di soggetti ad alto rischio di cadute ricorrenti permette ladozione di misure di prevenzione primaria tendenti ad evitare che lanziano cada o a ridurre i danni in caso di caduta. Strategie e consigli per la prevenzione Le cadute: dove, come e perché Stando alle ricerche epidemiologiche, si stima che nellarco di un anno è soggetto a caduta il 30% circa degli anziani che vivono al proprio domicilio. La percentuale sale al 40% negli anziani ospedalizzati e al 50% negli ospiti di istituzioni assistenziali. Nel 5% dei casi le cadute di anziani viventi al proprio domicilio avvengono durante lo svolgimento di attività particolarmente a rischio, come salire su una sedia o su una scala. Quasi la metà degli anziani che ha sperimentato una caduta va incontro entro breve termine a nuovi eventi traumatici. Sono gli uomini a cadere più frequentemente prima dei 75 anni; negli ultrasettantacinquenni invece la situazione si capovolge. La maggior parte delle cadute si verifica durante le normali attività della vita quotidiana, il più delle volte pugliasalute - diciotto - in casa, soprattutto in bagno, nella camera da letto e in cucina. Il 10% delle cadute si verifica per le scale, particolarmente nella fase di discesa; il maggior pericolo si corre affrontando il primo e lultimo gradino. Più raramente lanziano cade mentre si trova allaperto, specie quando sale o scende gradini o percorre marciapiedi. Le cadute sono spesso il risultato dellinterazione tra conseguenze dellinvecchiamento, fattori patologici e situazioni ambientali. Con lavanzare delletà si assiste ad un declino più o meno pronunciato di funzioni che cooperano al mantenimento dellequilibrio nella stazione eretta e durante la deambulazione e gli altri spostamenti. Un allungamento dei tempi di reazione, una riduzione delle sensibilità propriocettiva, vibratoria e cenestesica, della capacità uditiva e visiva, ed una diminuzione della forza muscolare, specie a livello dei muscoli antigravitazionali, come il quadricipite e gli estensori dellanca, possono gennaio 2007 indurre instabilità posturale favorendo la tendenza a perdere lequilibrio e a cadere, anche per una ridotta capacità di compensare i passi falsi e di superare eventuali ostacoli. Molte malattie, talora concomitanti e spesso misconosciute, possono essere causa di caduta nelle persone anziane. In primo luogo vi sono patologie neurologiche, come le affezioni cerebrovascolari, le crisi epilettiche, la demenza, il m. di Parkinson ed i parkinsonismi, la confusione mentale e le neuropatie; seguono le malattie cardiovascolari, quali lipotensione ortostatica, le aritmie, la sincope e lo scompenso cardiaco. Senza dimenticare un lungo elenco di altre condizioni che vanno dalla disidratazione alle disionie, dallanemia allipoglicemia, dalle malattie muscolo-scheletriche alle patologie dellorecchio interno, dallincontinenza urinaria ai disturbi broncopolmonari, dallansia alla depressione. Numerose classi di farmaci possono, con meccanismi diversi, essere causa di caduta nellanziano. Antiipertensivi, diuretici, antidepressivi, benzodiazepine, neurolettici, ipnotici, lassativi, antiaritmici, antiparkinsoniani e aminoglicosidi sono tra i medicamenti che più frequentemente possono indurre instabilità posturale e perdita dellequilibrio. Farmaci come gli anticoagulanti possono invece amplificare gli effetti negativi di alcune cadute, favorendo la comparsa di emorragie e di ematomi. I fattori ambientali o estrinseci sono implicati in circa il 50% dei casi di caduta. Tra i più comuni vi sono la scarsa o insufficiente illuminazione, pavimenti, gradini o marciapiedi scivolosi o sconnessi, tappeti, presenza di ostacoli o di oggetti fuori posto, mancanza di maniglie o di corrimano, uso di calzature non idonee o di pantaloni troppo lunghi, uso indebito di mezzi di contenzione, Le conseguenze delle cadute Solo nella metà dei casi le cadute degli anziani non hanno alcuna conseguenza. I danni sono lievi nel 30% dei casi, mentre nel 20% dei soggetti si h a n n o lesioni rilevanti, tali anche da portare a morte. Non bisogna dimenticare che le cadute rappresentano negli ultrasessantacinquenni la pugliasalute prima causa di morte accidentale e la settima causa di morte da qualsiasi causa. Si calcola che il 75% dei decessi dovuti a caduta si verifica in persone anziane. Le cadute possono causare traumi cranici, danni cerebrali, ematoma subdurale, lesioni degli organi interni, lesioni dei tessuti molli e fratture. Lesioni ossee si verificano nel 5% dei casi di caduta dellanziano. In particolare, la frattura di femore rappresenta una delle più frequenti e gravi conseguenze traumatiche di tali cadute. Nel primo anno dopo una frattura di femore la mortalità si aggira intorno al 20% e il completo recupero della capacità di deambulare autonomamente si ottiene solo nel 50% dei casi. Daltra parte, la frattura può segnare linizio di una serie di complicanze, quali la sindrome da immobilizzazione, le ulcere da decubito, la broncopolmonite e lembolia polmonare. Se, dopo essere caduto, lanziano non è in grado di rialzarsi e/o di chiedere aiuto, può andare incontro ad ipotermia, disidratazione e complicanze broncopolmonari. Esiste una correlazione diretta tra il tempo trascorso a terra dallanziano prima di essere soccorso e il rischio di morte o di mancato recupero della piena indipendenza funzionale. La stessa paura di cadere può provocare nellanziano un calo dellautostima ed indurre una limitazione degli spostamenti, fino a causare isolamento sociale, declino psico-fisico e compromissione dellautosufficienza. Le lesioni da caduta sono tra le prime cause di disabilità, di ricovero ospedaliero e di istituzionalizzazione. Strategie preventive Prevenire le cadute dei soggetti anziani e le pesanti conseguenze che ne derivano è possibile, a condizione di procedere ad unadeguata valutazione dei soggetti a rischio e di mettere in atto strategie tendenti ad intervenire a molteplici livelli. Certamente non è pensabile bloccare linvecchiamento ed i diversi meccanismi degenerativi che minano lefficienza dei sistemi che intervengono nel controllo posturale, nei movimenti e nella deambulazione. Si può però modulare linvecchiamento ed attenuarne gli effetti, contrastando le conseguenze della sedentarietà e dellipocinesia. Un regime di attività fisica di moderata intensità si è mostrato in grado di favorire anche in anziani fragili il mantenimento di una buona massa magra e il miglioramento dello stato nutrizionale e funzionale. Uno stile di vita attivo induce un aumento della forza muscolare, un miglioramento del trofismo e della flessibilità articolare, nonché della coordinazione neuro-muscolare, dellequilibrio e dei tempi di reazione; ne consegue una riduzione del numero di cadute e delle conseguenti lesioni traumatiche in anziani con deficit di forza e di equilibrio. Risultati positivi si ottengono anche nella prevenzione dellosteoporosi e delle fratture osteoporotiche, grazie allaumento della massa ossea indotto dalle sollecitazioni meccaniche sullo scheletro. Sorprendentemente, lesercizio fisico giova anche in caso di osteoartrosi, specie del - diciannove - gennaio 2007 ginocchio, riducendo la sintomatologia dolorosa, la rigidità articolare e la limitazione funzionale, con minore necessità impiego di farmaci analgesici ed antinfiammatori. Le persone anziane devono essere incoraggiate ad abbandonare uno stile di vita sedentario e a divenire o a rimanere attive. Programmi specifici di allenamento sono necessari nel caso si desideri potenziare la capacità aerobica, la forza e la resistenza muscolari, la flessibilità e lequilibrio. La valutazione attenta e completa della polipatologia da cui lanziano è frequentemente affetto può consentire di riconoscere tempestivamente e di trattare adeguatamente le affezioni potenzialmente responsabili di cadute. Prudenza e cautela sono dobbligo nella prescrizione e nel monitoraggio degli effetti di farmaci, il cui ruolo nel favorire le cadute nellanziano è stato accertato. Particolare attenzione occorre riservare nel prevedere interazioni potenzialmente pericolose tra alcuni medicamenti. Periodiche revisioni del trattamento farmacologico in corso e della sua congruità e sicurezza sono indispensabili. Grande importanza rivestono gli interventi miranti a rendere più sicuri gli ambienti nei quali lanziano più fragile trascorre la maggior parte del proprio tempo e a ridurre il rischio di caduta. Unadeguata illuminazione delle stanze, con la presenza anche di luci notturne, la dotazione degli ambienti di corrimano, di barre di appoggio e di tappetini antiscivolamento, la corretta manutenzione e pulizia dei pavimenti e dei gradini, la rimozione di eventuali ostacoli, luso di letti il cui piano senza materasso non superi i 4045 cm di altezza dal pavimento, luso di pantaloni di lunghezza adeguata, di pantofole e scarpe chiuse e di eventuali ausili per la deambulazione (deambulatori, girelli ascellari, tripodi, quadripoli e bastoni) sono accorgimenti dimostratisi in grado di ridurre in misura superiore al 30% le cadute in soggetti a rischio elevato. Di una certa utilità nella prevenzione delle fratture di femore si è anche dimostrato luso di cuscinetti protettivi dellanca inseriti sotto i vestiti di anziani fragili residenti in strutture protette. Annotazioni conclusive Centro Bio-Medico di Analisi Cliniche Direttore Sanitario: Dott. Marco Papagni Autorizzazione pubblicitaria: n.87 del 21/06/1995 Via De Cuneo , 54 - 70059 TRANI (BA) tel. 0883-588.960 0883-507.511 - fax 0883-588.713 E-mail: [email protected] Le cadute, per la loro frequenza e per le possibili gravi conseguenze, sono un problema di salute di grande rilevanza nelle persone anziane, anche perché spesso rappresentano il campanello di allarme di patologie misconosciute, di terapie farmacologiche mal tollerate o di situazioni ambientali disagiate e potenzialmente pericolose. Talora la caduta può rappresentare il punto di partenza di una serie di eventi sfavorevoli a cascata, che possono compromettere lautonomia e la salute dellanziano ed aumentare il rischio di morte. Implementare adeguate strategie preventive, specie nei soggetti a più alto rischio, consente di evitare molte cadute e di ridurne le complicanze. La valutazione multidimensionale degli anziani a rischio è indispensabile per poter individuare gli interventi preventivi utili in ciascun soggetto e nelle diverse situazioni di vita. * U.O.C. di Geriatria - Ospedale Generale Regionale "F. Miulli" Acquaviva delle fonti pugliasalute - venti - gennaio 2007