Rapporto in PDF - infoMercatiEsteri

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Rapporto in PDF - infoMercatiEsteri
FINLANDIA
A cura di:
Ambasciata d'Italia - FINLANDIA
Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese
[email protected]
Con la collaborazione di:
Agenzia per la promozione all'estero e
l'internazionalizzazione delle imprese italiane - ICE
Camere di Commercio italiane all'estero
www.infomercatiesteri.it
INDICE
PERCHE'
Perchè FINLANDIA
Dati generali
Dove investire
Cosa vendere
OUTLOOK POLITICO
Politica interna
Relazioni internazionali
OUTLOOK ECONOMICO
Quadro macroeconomico
Politica economica
Indicatori macroeconomici
Tasso di cambio
Bilancia commerciale
Saldi e riserve internazionali
Investimenti - Stock
Investimenti - Flussi
Barriere tariffarie e non tariffarie
COMPETITIVITA' E BUSINESS ENVIRONMENT
Indici di Global Competitiveness e Libertà Economica
Indici di Apertura al commercio internazionale
Fattori maggiormente problematici per fare business
Business Cost
Indice Doing Business
ACCESSO AL CREDITO
Accesso al credito
RISCHI
Rischi politici
Rischi economici
Rischi operativi
RAPPORTI CON L'ITALIA
Overview
Scambi commerciali
Investimenti con l'Italia - Stock
Investimenti con l'Italia - Flussi
Flussi turistici
FINLANDIA
PERCHE'
PERCHÈ FINLANDIA
Stabilità politica
Stabilità economica
Stabilità sociale
Alto potere d'acquisto ed equa distribuzione della ricchezza
Collocazione geografica e possibilità di accesso a mercati limitrofi
Il Paese è politicamente fra i più stabili al mondo. Inoltre, il rapporto annuale di
"Transparency International" ha classificato la Finlandia al secondo posto nel mondo - dopo
la Danimarca - per livello di trasparenza e assenza di corruzione. Il Paese promuove la stabilità, la sicurezza e lo sviluppo
sostenibile. Forte sostenitrice di democrazia e diritti umani.
Stabilità politica
Grazie ad una seria ed oculata gestione del bilancio pubblico la Finlandia ha vantato dal
1995 variabili macroeconomiche perfettamente sane ed in linea con i parametri della UE.
Negli ultimi cinque anni, ha vissuto una forte crisi economica (le dimensioni ridotte della sua economia ne rendono la crescita
fortemente dipendente dalla congiuntura internazionale), ma nel 2016 si prevede una leggera ripresa con una crescita intorno allo
0,5%.
Stabilità economica
La Finlandia ha una densità di popolazione considerevolmente bassa, per via dei 5.476.103
abitanti sparsi su di un territorio di 338.145 km2. Con una densità di abitanti tanto ridotta
(meno di 16 abitanti per km2; la più bassa in Europa) le competenti autorità sia centrali che locali amministrano il territorio fornendo
alla popolazione numerosi servizi (culturali, assistenziali, ecc.) con capillare efficienza ed elevata qualità.
Stabilità sociale
La popolazione finlandese gode di un elevato reddito medio pro capite. Pertanto gli oltre
cinque milioni di abitanti hanno un potere di acquisto paragonabile a dieci milioni di abitanti
di Paesi europei che hanno redditi medi pro capite del 50% inferiori rispetto a quello
finlandese. Da ricordare che, il "marchio" Italia è molto conosciuto ed apprezzato, sia per i beni di consumo che per quelli
strumentali. Fortissima sensibilità nei confronti dell'arte del "vivere bene" in tutti i suoi aspetti (in particolare alimentare, vini, moda ed
arredo) con relativa alta propensione al consumo.
Alto potere d'acquisto ed equa
distribuzione della ricchezza
Il mercato finlandese rappresenta un'area commerciale interessante, anche per l'Italia,
nonostante le dimensioni limitate del mercato. La Finlandia, grazie alla sua collocazione
geografica, ha sempre rappresentato un ideale trampolino per eventuali investimenti nei
Paesi confinanti, dal colosso Russia alla ricca Svezia.Funge altresì da ponte per gli altri
mercati nordici e del Baltico in alcuni settori di punta, come ad esempio, il settore dell'informatica e dell'alta tecnologia.
Collocazione geografica e
possibilità di accesso a mercati
limitrofi
Ultimo aggiornamento: 29/03/2016
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DATI GENERALI
Forma di stato
REPUBBLICA PARLAMENTARE
Superficie
338.145 Kmq
Lingua
FINLANDESE - SVEDESE
Religione
LUTERANA (76,4%); ORTODOSSI (1,1%)
Moneta
EURO
Ultimo aggiornamento: 30/03/2016
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FINLANDIA
1
DOVE INVESTIRE
Istruzione
Costruzioni
Prodotti chimici
Legno e prodotti in legno e sugheri (esclusi i mobili); articoli in paglia e materiali da intreccio
Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi
Istruzione
Il settore dell'istruzione finlandese è unanimamente riconosciuto fra i migliori al mondo.La
metodologia di insegnamento nelle scuole e nelle università pone le istituzioni educative
finlandesi ai vertici delle graduatorie mondiali. Come nel settore della ricerca, molti fondi sono destinati a questo settore.
Costruzioni
In Finlandia, anche per motivazioni connesse con un clima estremo, gli edifici vengono
ristrutturati o demoliti e ricostruiti con maggiore frequenza rispetto alla media
europea. Stesso discorso vale per le infrastrutture in generale (strade, ponti, canali, ecc.). Attualmente, il settore è in difficoltà a
causa della crisi che ha investito il Paese negli ultimi anni. Si prevede una leggera ripresa a partire dal 2016.
Prodotti chimici
Il settore chimico finlandese attraversa una fase di notevole espansione, soprattutto per le
crescenti opportunità di investimenti rivolti ad Oriente (Russia, Paesi ex CSI, Cina, ecc.) ed
occupa un posto di discreto rilievo a livello internazionale. Specializzato maggiormente nella raffinazione del petrolio, in tecnologia
chimica e prodotti farmaceutici.
Legno e prodotti in legno e
sugheri (esclusi i mobili);
articoli in paglia e materiali da
intreccio
L'industria del legno è tra le maggiori al mondo e rimane uno dei punti di forza dell'economia
del Paese scandinavo. Grazie alla presenza di grandi foreste, L'industria della lavorazione
del legno costituisce un ingente patrimonio di risorse costituito da abeti, abeti rossi, pini e
betulle.Le produzioni più importanti sono costituite da carta, cartone, compensato, pasta di
legno e lavorati. Resta comunque un settore interessante, malgrado la crisi, da cui si
potrebbero avviare forme di collaborazione bilaterale.
Computer e prodotti di
elettronica e ottica; apparecchi
elettromedicali, apparecchi di
misurazione e orologi
Nel settore dei computer e dei prodotti di elettronica potrebbero preannunciarsi considerevoli
investimenti data la ferma volontà politica del governo finlandese di divenire un Paese
leader sul piano mondiale in ambito di sicurezza cibernetica. Expertise ed innovazione
giocano un ruolo in costante crescita nella strategia futura del Paese scandinavo. Grandi
risorse nella ricerca scientifica permettono di sviluppare innovazioni e far nascere aziende
altamente tecnologiche e competitive.
Ultimo aggiornamento: 25/05/2016
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FINLANDIA
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COSA VENDERE
Macchinari e apparecchiature
Prodotti alimentari
Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia)
Mobili
Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi
Macchinari e apparecchiature
Il mercato finlandese di macchinari e apparecchiature si presenta allettante, soprattutto in
settori come l'industria della lavorazione del legno, della raffinazione di idrocarburi, di alta
tecnologia e del settore della chimica.
Prodotti alimentari
Il settore alimentare finlandese, strutturato in sostanza in oligopolio per quanto concerne la
distribuzione, presenta ampi margini di incremento per i prodotti alimentari italiani, che
risultano sempre più apprezzati a queste latitudini. La "cucina italiana" viene molto apprezzata dai finlandesi, che vanno alla ricerca
di nuovi piatti. Molto apprezzati anche i vini italiani, anche se, a causa del monopolio, le importazioni sono limitate.
Articoli di abbigliamento (anche
in pelle e in pelliccia)
Il mercato dell'abbigliamento finlandese è connotato da una tendenza lieve ma costante
verso il miglioramento della qualità, caratteristica in cui eccellono le aziende di settore
italiane. Il "Made in Italy" ha un forte radicamento a livello di grandi firme, ma è suscettibile
di ulteriore sviluppo nella fascia intermedia.
Mobili
Il settore dei mobili è particolarmente interessante anche per via della naturale
predisposizione dei finlandesi nei confronti del design, che dai tempi del grande Alvar
Aalto costituisce un pilastro dell'economia del Paese. Linee semplici ed essenziali rappresentano la caratteristica basilare dei mobili
e del design finlandesi. Tale stile è sovente complementare a quello italiano. Come per l'abbigliamento, il "Made in Italy" è presente
a livello di grandi marche, ma potrebbe avere un ulteriore sviluppo nella fascia intermedia.
Autoveicoli, rimorchi e
semirimorchi
Il settore autoveicoli, rimorchi e semirimorchi presenta opportunità favorevoli per aziende
italiane.
Ultimo aggiornamento: 01/04/2016
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FINLANDIA
3
OUTLOOK POLITICO
POLITICA INTERNA
Le elezioni parlamentari del 19 aprile 2015 hanno segnato la vittoria dei due maggiori partiti precedentemente all´opposizione, il
Partito di Centro (21,1% dei voti e 49 seggi), assurto al rango di partito del Paese, ed il Partito dei Veri Finlandesi (17,6% - 38),
divenuto secondo partito. In calo il Partito della Coalizione Nazionale (18,2% - 37) dell’ex Primo Ministro Alex Stubb e, in maniera
più significativa, il Partito Socialdemocratico (16,5% - 34), vero sconfitto delle politiche 2015. Tra i partiti minori, ottimo risultato dei
Verdi (8,5% - 15 seggi) ed ulteriore ridimensionamento dell’Alleanza di Sinistra (7,1% - 12), a conferma di una volontà popolare che
sembra aver voluto rifiutare ricette politiche di forte connotazione progressista.
Ne è emerso un Governo (insediatosi il 29 maggio 2015) a maggioranza tripartita, in netta discontinuità rispetto alla formazione
esapartita (poi ridotta a quattro partiti) del precedente esecutivo. Esso è guidato dal leader del Partito di Centro (partito storico di
impostazione moderata e tradizionalmente vicino alla Finlandia rurale e dei piccoli centri), Juha Sipilä. Figura estranea
all’establishment tradizionale, Sipilä, è entrato in politica solo nella passata legislatura dopo una brillante carriera nel settore
privato, prima come ingegnere e poi come imprenditore di successo (al di fuori delle tradizionali “famiglie” del capitalismo finlandese)
nei settori dell’elettricità e dell’IT.
Partecipano anche il Partito della Coalizione Nazionale (centro-destra con forti connotazioni liberali e vocazione europeista) dell’ex
Ministro degli Interni, ed ora Ministro delle Finanze, Petteri Orpo, ed il Partito dei veri Finlandesi (nato da una costola del Partito di
Centro, profilatosi negli ultimi anni come populista ed euroscettico, ostile a politiche di apertura all’immigrazione e vicino alle fasce
della popolazione più colpite dalla recente crisi economica: disoccupati, pensionati, piccoli e medi imprenditori) del nuovo Ministro
degli Esteri Timo Soini. Tra le figure di maggior rilievo della nuova compagine governativa emerge anche il Ministro dell’Economia
Olli Rehn (due volte Commissario Europeo).
Obiettivo prioritario del programma di governo è quello di rilanciare la crescita (il PIL, in flessione tra il 2012 e l´appuntamento
elettorale, soltanto nel 2015 ha dato timidi indizi di ripresa) e l´occupazione attraverso riforme strutturali e tagli sostanziali alla spesa
pubblica. Sono previste manovre pari a 10 miliardi di Euro (circa 6 punti di PIL) distribuite su 7 anni, mirate a recuperi di produttività
e competitività nei settori chiave dell’industria finlandese (IT, servizi, agroalimentare), attraverso un ridimensionamento dello Stato
sociale, il prolungamento della vita lavorativa, un´accresciuta mobilità del lavoro nonché incremento e riqualificazione degli incentivi
all’impresa, con un forte accento sulle politiche di sostegno all’internazionalizzazione.
Per inserire il piano di riforme in una cornice di “pace sociale”, Sipilä ha da subito promosso il coinvolgimento delle parti sociali nel
negoziato di un “accordo di competitività” che permettesse di avviare le riforme attraverso la concertazione, piuttosto che tramite
misure unilaterali. Ad esito di un percorso accidentato, segnato da una prima “rottura” del tavolo negoziale, seguita dalla “minaccia”
del Governo di procedere unilateralmente con tagli e maggiore pressione fiscale, si è giunti all’inizio di marzo 2016 ad un primo
accordo, seguito in giugno dalla sua adozione da parte della maggioranza delle sigle sindacali, a livello centrale e decentrato.
Ultimo aggiornamento: 07/09/2016
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RELAZIONI INTERNAZIONALI
La gestione della politica estera è attribuita dalla Costituzione finlandese al Presidente della Repubblica “in cooperazione con il
Governo”. Il raccordo tra le due istituzioni avviene attraverso riunioni settimanali del Presidente con il Comitato per la Politica Estera
e di Sicurezza (composta da Primo Ministro, Ministro degli Esteri, Ministro della Difesa ed eventuali altri Ministri designati).
A seguito di riforma costituzionale approvata nel 2011, al Governo è attribuita competenza esclusiva nelle politiche comunitarie,
gestite direttamente dall’Ufficio del Primo Ministro, che si avvale di un apposito Segretariato, in coordinamento con la Direzione
Generale per l’Europa del Ministero degli Esteri). Dal momento che le tematiche europee riguardano sovente la sfera di competenza
di politica estera del Capo dello Stato, il Consiglio Europeo ed i Vertici UE con altri Paesi hanno visto sino all’entrata in vigore del
Trattato di Lisbona la partecipazione del Presidente e del Primo Ministro. Attualmente, la partecipazione è assicurata dal solo Primo
Ministro, coadiuvato, se del caso, dal Ministro degli Affari Esteri (che normalmente presenzia ai CAE e CAG), e dal Ministro della
Cooperazione e Commercio Internazionale (referente per il CAE Commercio), a seconda dei punti in agenda.Tradizionalmente la
politica estera finlandese presenta forti connotazioni regionali (rapporti con la Russia, cooperazione con i vicini nordici), ricondotte
nel più ampio alveo europeo a partire dal processo di adesione all’UE, accanto al quale, negli stessi anni, ha preso forma una
“dimensione artica”.
L´esecutivo guidato da Sipilä sembra collocarsi in continuità rispetto a tale matrice di indirizzi. L’Unione Europea, l’area regionale
nordico-baltica ed i rapporti con la Russia restano le tre coordinate strategiche della politica estera finlandese. L’unità della politica
estera dell’UE è fondamentale per assicurarne influenza e credibilità internazionali, e l’UE deve farsi carico delle proprie
responsabilità globali. La Finlandia considera l’UE la cornice principale per la propria sicurezza e sostiene il rafforzamento della
PSDC ed il suo adeguamento alle nuove minacce (terrorismo, “cyber e hybrid warfare”, criminalità internazionale), congiuntamente
al rafforzamento e “comunitarizzazione” dell’industria della difesa. E’, in tale scenario, sintomatico che la maggiore preoccupazione
rappresentata dal Governo all’indomani del referendum britannico sia stata in merito alle possibili ricadute sulla PSDC del recesso
FINLANDIA
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britannico. La centralità della PESC/PSDC negli indirizzi strategici del Paese è stata inoltre confermata nel recente “Libro Bianco”
sulla Politica di Sicurezza e Difesa: il rafforzamento dell’Unione Europea quale comunità di sicurezza viene indicato quale obiettivo
numero uno della strategia di sicurezza finlandese, con ampi riferimenti alla clausola di solidarietà (art. 222 TUE) ed alla clausola di
mutua assistenza (art. 42.7 TUE). Congiuntamente, si promuove qui un ulteriore impulso alla Cooperazione Nordica, con un forte
accento sulla collaborazione progressiva con la Svezia in ambito militare, prevedendo anche forme di integrazione logistica, pur in
assenza, al momento, di piani di sviluppo di una piattaforma di alleanza militare. La prospettiva dell’adesione alla NATO viene
rubricata quale “opzione aperta” nel programma di Governo e, quindi, non appare inclusa tra gli obiettivi.
In ambito Nazioni Unite la Finlandia è tradizionalmente molto attiva e svolge un ruolo significativo in varie iniziative a sostegno della
pace e nell’aiuto allo sviluppo, a cui – sia in ambito multilaterale che bilaterale - tradizionalmente devolveva circa lo 0,5 del PIL,
ridottosi allo 0,35% (pari a circa 713 milioni di Euro) a seguito dei tagli imposti dall’ultima manovra di bilancio. In ambito onusiano, la
porzione più significativa dei fondi stanziati andrà ad UN Women (circa 10 milioni), UNFPA (15-18 milioni) e UNICEF (5-6 milioni). Il
numero complessivo di soldati finlandesi che partecipano a missioni internazionali di pace ammonta attualmente a circa 415 unità,
una quota che posiziona il Paese quale 6 maggiore contribuente all’interno del UE, ed il secondo, dopo l’Irlanda, se misurato per
capita. Il contributo principale riguarda la missione UNIFIL in Libano, dove ha al momento il comando del battaglione finnoirlandese, al quale contribuisce con 350 peacekeepers per il 2016, che dovrebbero ridursi a 170 per il 2017.
Ultimo aggiornamento: 07/09/2016
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FINLANDIA
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OUTLOOK ECONOMICO
QUADRO MACROECONOMICO
La performance economica della Finlandia resta modesta, tra le più lente dell’area UE. In contrazione dal 2007 (Il PIL reale risulta
7,4% inferiore rispetto al suo picco pre-crisi nell'ultimo trimestre del 2007) con valori negativi nel 2012 (– 1,4%), nel 2013 (- 0,8%) e
nel 2014 (- 0,7%). Inversione di tendenza nel 2015, quando si è registrata un principio di ripresa, seppur flebile (+ 0,2%), con segnali
di ulteriore rialzo per il 2016 (con stime che vanno dallo 0,8% all’1,1%). Tra i settori traino della ripresa emerge quello dell’edilizia,
sia residenziale che commerciale. E´ altresì in crescita dell’1% il reddito pro-capite reale, attestatosi su circa 36.997 euro. Il ritorno a
valori positivi del dato tendenziale sarebbe legato alla ripresa dei consumi privati e dagli investimenti. In merito, nel primo semestre
del 2016, le vendite al dettaglio sono aumentate dello 0,7%, dato confortato dalle più recenti rilevazioni sulla fiducia dei consumatori.
Il tasso di disoccupazione (9,8% in aprile 2016) resta leggermente superiore alla media UE (9,6% in aprile 2016), ma appare in
diminuzione rispetto al dato dell’anno precedente (10,3% in aprile 2015).
Segnali positivi sul versante della produzione industriale, che nei primi sei mesi del 2016 ha registrato un incremento dell’1,1%
rispetto allo stesso periodo del 2015. Bene la metallurgia (+6,5%), l’industria alimentare (+5,7%), il manifatturiero (+4%) ed il chimico
(+0,4%), mentre restano in sofferenza settori tradizionali come il forestale e l’elettronica, entrambi in perdita dell’1,6%.
Il Governo Sipilä ha annunciato lo scorso aprile il nuovo Piano Fiscale Nazionale per il periodo 2017-2020. Sono previsti interventi di
risanamento dell'economia pubblica per un totale di 4 miliardi di euro, nell´ottica di eliminare l'indebitamento entro il 2020, e nuovi
tagli alla spesa pubblica per un totale di 400 milioni di euro. A bilanciamento dei tagli, il Governo ha confermato l'avvio di nuovi
progetti infrastrutturali e la riforma dei servizi sociali e sanitari.
Le difficoltà dell’economia, unite ad un sistema di incentivi e coperture sociali anti-cicliche impegnativo per le casse dello Stato,
hanno condotto ad un deterioramento dei conti pubblici fino allo sforamento dei parametri comunitari (rapporto deficit/PIL pari al
3,3% nel 2014), sviluppo traumatico per un Paese che sul rigore fiscale aveva costruito un porzione significativa della sua postura in
seno all’UE. Nella più recente Comunicazione della Commissione sugli esiti delle indagini approfondite previste dalla
“Macroeconomic Imbalances Procedure”, nell'ambito del Semestre Europeo di coordinamento delle politiche economiche, la
Finlandia è stata inserita nel gruppo 2, quello dei Paesi che presentano situazioni di squilibrio. In una missiva inviata ad inizio di
marzo dai Commissari Dombrovskis e Moscovici all’allora Ministro delle Finanze Stubb, si adombra la possibilità che le proiezioni
EUROSTAT confermino un nuovo sforamento da parte finlandese nel 2015 dei parametri relativi al rapporto debito/PIL e deficit/PIL,
e si invita il Paese a porre in essere quelle riforme strutturali necessarie a riportarlo su un tracciato di crescita sostenibile sotto il
profilo finanziario e macroeconomico. Stubb, poco prima di essere sostituito da Orpo, nel citare i dati più recenti relativi a debito e
deficit, ha replicato che gli “sforamenti” richiamati dalla Commissione erano da considerarsi eccezionali e limitati nel tempo, in
particolare se ponderati tenendo conto degli aggiustamenti ciclici, e valutati in prospettiva alla luce del progresso delle misure
adottate e promosse dal Governo per favorire l’incremento della competitività del Paese ed il controllo della spesa pubblica.
Il deterioramento della posizione debitoria del Paese ha condotto alla revisione in negativo del giudizio sulla Finlandia da parte delle
tre principali agenzie di rating:, Standard & Poor’s – dall’autunno 2014, valutazione recentemente confermata – e Fitch - all’inizio di
marzo - hanno declassato il Paese dalla tripla A ad un giudizio di AA+, mentre Moody’s ha rivisto il suo rating dalla tripla A ad Aa1.
Ultimo aggiornamento: 07/09/2016
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POLITICA ECONOMICA
Le dimensioni ridotte dell’economia finlandese ne rendono la crescita fortemente dipendente dalla congiuntura internazionale. Dopo
la recessione dei primi anni ’90 conseguente alla dissoluzione dell’URSS, al tempo principale partner commerciale, la Finlandia ha
beneficiato dell’andamento positivo dell’economia internazionale nel quinquennio successivo, facendo registrare tassi di crescita
stabilmente superiori al 5% dal 1997 al 2000. La ristrutturazione industriale avvenuta nel corso degli anni ’90 ha fatto emergere
quale settore di punta quello dell’elettronica, per lungo tempo il più importante dell’intero sistema industriale finlandese sia in termini
di valore aggiunto che di esportazioni. Non sorprende quindi che l’avvio della fase depressiva dell’economia del Paese abbia
sostanzialmente coinciso con l’ultima fase della crisi della Nokia, quando il comparto della telefonia mobile è stato ceduto alla
Microsoft. Nokia ha, tuttavia, conservato il portafoglio di innovazione, lo sviluppo delle reti (ex Nokia-Siemens) e la cartografia e
mappe digitali, finalizzando, nel corso del 2015, l’acquisto della società Alcatel-Lucent per formare un nuovo gruppo, denominato
Nokia Corporation, il cui fatturato secondo le previsioni si aggirerà intorno ai 26 miliardi di euro l’anno.
Il tradizionale settore forestale (legno, cellulosa e carta) resta il secondo per importanza nel quadro dell’economia finlandese,
seppure in arretramento a causa della crescente concorrenza asiatica. Di rilievo anche il settore metallurgico e delle macchine
industriali, in cui operano società quali Metso, Wärtsila, Kone e Outokumpu. La cantieristica navale, colpita da una gravissima crisi
a seguito del disinvestimento della coreana STX dai cantieri di Rauma e Turku, sembra essere in leggera ripresa, anche a seguito
dell’arrivo di nuovi capitali (i cantieri di Turku sono stati acquistati dalla tedesca Meyer, con il beneplacito del Governo finlandese, e
le proteste di Fincantieri, interessata al medesimo investimento). Altro settore in crescita è quello delle “tecnologie verdi".
Il sistema bancario è caratterizzato da un forte accentramento con i tre maggiori gruppi bancari (Nordea, Danske Bank -ex Sampo- e
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6
OP-Pohjola) che detengono una quota aggregata di circa l’85% delle attività. Sottoposte all’ultimo stress-test della BCE, le tre
banche finlandesi hanno superato l’esame a pieni voti.
Lo Stato mantiene una presenza importante nell’economia nazionale, con quote rilevanti (accorpate nella Holding di Stato “Solidium
Oy”) in gruppi operanti in vari settori quali “Patria” (nel settore della difesa, di cui è recente la notizia della cessione del 49,9% del
capitale alla norvegese Kongsberg ), “TeliaSonera” (nel settore delle telecomunicazioni), “Fortum” (produzione di energia elettrica da
varie fonti incluso nucleare e rinnovabili), “Gasum” (gas), cui si aggiunge la Neste Oil nel settore degli idrocarburi.
In Finlandia viene prodotta energia nucleare ad uso civile con quattro reattori attivi in due centrali nucleari (Lovisa ed Olkiluoto). Con
delibere parlamentari del 2002 e del 2010, è stata approvata la costruzione di ulteriori tre reattori nucleari, per portarne il numero
complessivo a sette. Areva, Toshiba, e la russa Rosatom (circostanza, quest’ultima, che ha generato preoccupazioni in materia di
sicurezza e strategiche da parte di alcuni ambienti dell’establishment politico ed accademico) le società principali coinvolte nella
costruzione dei reattori. Nel 2014, il Parlamento ha poi approvato la costruzione di un nuovo reattore nucleare a Pyhäjo. Nella
ripartizione del consumo di energia elettrica per fonti, nel 2016, il 43% proviene dall’utilizzo di fonti tradizionali (25% petrolio, 8%
carbone e 10% gas naturale), il 19% dal nucleare, il resto dalle energie rinnovabili (legno 27%, idroelettrica 5%; eolica 1%; torba
4%). L’importazione netta di energia elettrica è di circa il 5%.
La Finlandia si distingue nel contesto europeo e globale per l’elevata percentuale degli investimenti nel settore della Educazione,
Ricerca ed Innovazione che, con un livello tradizionalmente compreso tra il 3% ed il 4% del PIL, la collocano tra i primissimi al
mondo, così come per indici di redditività R&D.
Ultimo aggiornamento: 07/09/2016
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FINLANDIA
7
INDICATORI MACROECONOMICI
2012
2013
2014
2015
2016
2017
199,8
203,3
205,4
209,1
212,7
216,5
-1,4
-0,8
-0,7
0,2
0,9
0,9
5,4
5,5
5,5
5,5
5,5
5,5
40.355
40.847
40.575
40.823
41.813
42,81
PIL Nominale (mln €)
Variazione del PIL reale (%)
Popolazione (mln)
PIL pro-capite a parita di potere d'acquisto ( $)
Disoccupazione (%)
Debito pubblico (% PIL)
Inflazione (%)
Variazione del volume delle importazioni di beni e servizi (%)
7,7
8,2
8,7
9,4
9,1
8,8
52,9
55,5
59,3
62,5
65
63,2
3,5
1,9
0,5
-0,1
0,6
1,4
-1,18
-1,57
-1,44
1,9
0,5
2
Fonte:
Elaborazioni dell'Ambasciata d'Italia in Helsinki su dati estratti da EIU e IMF (previsioni).
Ultimo aggiornamento: 07/09/2016
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TASSO DI CAMBIO
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FINLANDIA
8
BILANCIA COMMERCIALE
EXPORT
Export
Totale
2014
2015
61.209,6 mln. €
2016
53.656,3 mln. €
Previsioni di crescita 2017
Previsioni di crescita 2018
nd %
nd %
nd mln. €
PRINCIPALI DESTINATARI
2014 (mln. €)
2015 (mln. €)
2016 (mln. €)
GERMANIA
6.700
GERMANIA
7.500
nd
nd
SVEZIA
6.200
SVEZIA
5.500
nd
nd
RUSSIA
4.700
USA
3.750
nd
nd
Italia Position:13
1.300
Italia Position:13
1.300
Italia Position:nd
Merci (mln. €)
Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura
2014
2015
nd
2016
831,63 1.286,54
Prodotti delle miniere e delle cave
265,81
Prodotti alimentari
279,43
1.254,88 1.067,13
Bevande
200,78
Tabacco
4,65
176,82
4,82
Prodotti tessili
224,41
366,38
Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia)
353,86
290,08
Articoli in pelle (escluso abbigliamento) e simili
189,54
134,92
Legno e prodotti in legno e sugheri (esclusi i mobili); articoli in paglia e materiali da intreccio
2.756,48 2.450,15
Carta e prodotti in carta
9.521,74 9.463,46
Prodotti della stampa e della riproduzione di supporti registrati
4,65
3,91
Coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio
6.430,02 3.493,82
Prodotti chimici
3.875,35 4.231,93
Prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici
1.013,39
Articoli in gomma e materie plastiche
1.514,85 1.400,79
Altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi
919,02
606,65
539,32
Prodotti della metallurgia
6.689,76
6.502,5
Prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature
1.406,07 1.448,19
Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi
Apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche
Macchinari e apparecchiature
3.325 2.827,36
4.139 3.774,34
7.786,74 7.565,99
Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi
2.191 2.656,94
Altri mezzi di trasporto (navi e imbarcazioni, locomotive e materiale rotabile, aeromobili e veicoli spaziali, mezzi militari)
Mobili
1.221,1 1.403,61
121,69
Prodotti delle altre industrie manufatturiere
112,26
1.160,56 1.105,91
Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (anche da fonti rinnovabili)
Altri prodotti e attività
146,13
150,57
3.974,79
762,52
Elaborazioni Ambasciata d'Italia su dati EIU per la parte previsionale e OnuComtrade per i dati relativi ai principali partner. Per i dati
settoriali e i totali, sono stati usati dati GTI elaborati dall'Agenzia ICE.
FINLANDIA
9
IMPORT
Import
Totale
2014
2015
63.234,7 mln. €
2016
54.246,8 mln. €
Previsioni di crescita 2017
Previsioni di crescita 2018
nd %
nd %
nd mln. €
PRINCIPALI FORNITORI
2014 (mln. €)
2015 (mln. €)
2016 (mln. €)
RUSSIA
8.700
GERMANIA
8.300
nd
nd
GERMANIA
7.800
SVEZIA
6.200
nd
nd
SVEZIA
6.500
RUSSIA
6.000
nd
nd
Italia Posizione: 12
1,4
Italia Posizione: 10
1.450
Italia Posizione: nd
Merci (mln. €)
2014
2015
Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura
2.056,66 1.772,62
Prodotti delle miniere e delle cave
9.403,08 5.801,04
Prodotti alimentari
3.172,98 3.115,03
Bevande
444,99
419,99
Tabacco
146,96
135,94
Prodotti tessili
566,51
624,52
Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia)
nd
2016
1.497,16 1.293,28
Articoli in pelle (escluso abbigliamento) e simili
501
447,11
Legno e prodotti in legno e sugheri (esclusi i mobili); articoli in paglia e materiali da intreccio
571,63
480,55
Carta e prodotti in carta
868,81
767,97
14,27
11,09
Prodotti della stampa e della riproduzione di supporti registrati
Coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio
3.885,32 2.315,14
Prodotti chimici
4.835,66 4.737,31
Prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici
2.044 2.068,69
Articoli in gomma e materie plastiche
1.703,15 1.591,97
Altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi
737,6 1.016,88
Prodotti della metallurgia
2.990,13 3.494,99
Prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature
1.457,93 1.885,76
Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi
5.299,45
Apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche
2.932,12 3.043,69
Macchinari e apparecchiature
5.034,69 5.190,52
Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi
4.289,97 4.614,87
Altri mezzi di trasporto (navi e imbarcazioni, locomotive e materiale rotabile, aeromobili e veicoli spaziali, mezzi militari)
Mobili
953,51 1.089,69
458,39
Prodotti delle altre industrie manufatturiere
4.730,7
504,37
1.089,65 1.135,56
Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (anche da fonti rinnovabili)
Altri prodotti e attività
844,51
649,33
1.256 1.313,84
Elaborazioni Ambasciata d'Italia su dati EIU per la parte previsionale e OnuComtrade per i dati relativi ai principali partner. Per i dati
settoriali e i totali, sono stati usati dati GTI elaborati dall'Agenzia ICE.
OSSERVAZIONI
Nel 2015 l’interscambio commerciale della Finlandia è ammontato a 107.902 milioni di euro, subendo una flessione rispetto al 2014
(124.443 milioni) di circa il 13,29%. La diminuzione percentuale in valore delle esportazioni (-12,33%) si è rivelata comunque
inferiore alla contrazione delle importazioni (-14,21%), migliorando così lo stato della bilancia commerciale.
I tre Paesi più importanti per il commercio estero finlandese risultano attualmente la Germania, la Svezia e gli Stati Uniti. La
Germania si conferma per il secondo anno consecutivo il primo partner commerciale della Finlandia e il secondo principale fornitore
preceduto dalla confinante Russia. L’Italia si colloca al 13esimo posto tra i partner commerciali della Finlandia.
Le esportazioni, chiave tradizionale del successo economico finlandese, si sono attestate sui 53.656 milioni di euro (61,209 milioni
nel 2014), riavvicinandosi ai valori precedenti alla crescita del 2014. I settori più significativi si confermano quelli dell'industria
pesante, struttura portante del sistema produttivo finlandese: carta e prodotti della carta, macchinari ed apparecchiature industriali,
prodotti della metallurgia.
Le importazioni, pari a 54.246 milioni di euro, anch'esse in significativa diminuzione rispetto al 2014, hanno interessato
maggiormente i seguenti settori: minerario, chimico e macchinari con apparecchiature industriali.
Nonostante la bilancia commerciale finlandese abbia, per il quinto anno consecutivo, registrato un deficit commerciale nei confronti
del resto del mondo, il 2015 ha visto un miglioramento rispetto agli anni passati, passando da un deficit di 2.280 milioni nel 2013 a
uno di 590 milioni del 2015.
FINLANDIA
10
SALDI E RISERVE INTERNAZIONALI
2013
2014
2015
268,83
1.075,32
2.509,09
Saldo dei Servizi (mln. €)
-1.612,98
-2.150,64
-1.254,54
Saldo dei Redditi (mln. €)
268,83
1.612,98
1.164,93
Saldo dei Trasferimenti correnti (mln. €)
-2.867,52
-2.867,52
-2.150,64
Saldo delle partite correnti (mln. €)
-3.853,23
-2.419,47
268,83
Saldo commerciale (Exp. - Imp.) (mln. €)
Fonte:
Elaborazioni dell'Ambasciata d'Italia in Helsinki su dati estratti dall'EIU.
Ultimo aggiornamento: 07/09/2016
^Top^
FINLANDIA
11
INVESTIMENTI - STOCK
STOCK DI INVESTIMENTI DIRETTI ESTERI DEL PAESE: FINLANDIA (OUTWARD)
Stock
di investimenti diretti esteri
del paese:
FINLANDIA (Outward)
2013
Totale (% PIL)
Totale (mln € e var. %)
2014
2015
2016
Previsioni 2017
Previsioni 2018
48,5 %
49,1 %
%
%
nd %
nd %
105.381 mln. €
96.626 mln. €
mln. €
mln. €
nd %
nd %
PRINCIPALI DESTINATARI
2013 (mln. €)
2014 (mln. €)
2015 (mln. €)
SVEZIA
33.057
SVEZIA
30.715
PAESI BASSI
16.190
PAESI BASSI
18.386
GERMANIA
9,1
GERMANIA
1.429
Italia Position:23
278
Italia Position:nd
-125
Italia Position:nd
2016 (mln. €)
nd
Elaborazioni dell'Ambasciata d'Italia in Helsinki su dati dell'Ufficio di Statistica finlandese.
FINLANDIA
12
Italia Position:nd
nd
STOCK DI INVESTIMENTI DIRETTI ESTERI NEL PAESE: FINLANDIA (INWARD)
Stock
di investimenti diretti esteri
nel paese:
FINLANDIA (Inward)
Totale (% PIL)
Totale (mln € e var. %)
2013
2014
2015
2016
Previsioni 2017
Previsioni 2018
9,1 %
34,3 %
%
%
nd %
nd %
64.362 mln. €
77.342 mln. €
mln. €
mln. €
nd %
nd %
PRINCIPALI INVESTITORI
2013
2014
2015
SVEZIA
33.321
SVEZIA
32.217
PAESI BASSI
9.993
PAESI BASSI
14.107
DANIMARCA
4.482
DANIMARCA
5.751
Italia Position:13
418
2016
Elaborazioni dell'Ambasciata d'Italia in Helsinki su dati dell'Ufficio di Statistica finlandese.
OSSERVAZIONI
A fine 2013 il valore degli investimenti diretti esteri in Finlandia è stato di 64,3 miliardi di euro, principalmente provenienti dalla la
Svezia, i Paesi Bassi e la Danimarca. Il settore delle assicurazioni e dei servizi bancari è stato il principale destinatario degli IDE.
L'Italia si è posizionata 13-ma con 418 milioni di euro.
Lo stock degli investimenti finlandesi all'estero è stato invece pari a 105,3 miliardi di euro. Tra i Paesi beneficiari emergono la Svezia,
i Paesi Bassi e la Germania (3,8%). Gli investitori hanno principalmente scelto il settore metallurgico e i servizi. L'Italia non figura tra
i destinatari più importanti e si posiziona al 23-mo posto con 278 milioni di investimenti finlandesi.
FINLANDIA
13
INVESTIMENTI - FLUSSI
FLUSSI DI INVESTIMENTI DIRETTI ESTERI IN USCITA DAL PAESE: FINLANDIA (OUTWARD)
Flussi
di investimenti diretti esteri
in uscita dal paese:
FINLANDIA (Outward)
2013
Totale (% PIL)
Totale (mln € e var. %)
2014
2015
2016
Previsioni 2017
Previsioni 2018
-2,81 %
0,21 %
%
%
nd %
nd %
-54.550.345 mln. €
69.474.664 mln. €
mln. €
mln. €
nd %
nd %
PRINCIPALI DESTINATARI
2013 (mln. €)
2014 (mln. €)
2015 (mln. €)
SVEZIA
67
SVEZIA
1.895
PAESI BASSI
-3.183
PAESI BASSI
2.490
GERMANIA
-2.927
GERMANIA
-728
Italia Position:nd
64
Italia Position:nd
-432
Italia Position:nd
2016 (mln. €)
nd
Italia Position:nd
Elaborazioni Ambasciata d'Italia su dati UNCTAD, Eurostat, EIU e Official Statistics of Finland (OSF).
FINLANDIA
14
nd
FLUSSI DI INVESTIMENTI DIRETTI ESTERI IN INGRESSO NEL PAESE: FINLANDIA (INWARD)
Flussi
di investimenti diretti esteri
in ingresso nel paese:
FINLANDIA (Inward)
Totale (% PIL)
Totale (mln € e var. %)
2013
2014
2015
2016
Previsioni 2017
Previsioni 2018
-1,93 %
6,9 %
%
%
nd %
nd %
-37.472.075 mln. €
22.542.955 mln. €
mln. €
mln. €
nd %
nd %
PRINCIPALI INVESTITORI
2013
2014
2015
SVEZIA
-3.185
SVEZIA
1.730
PAESI BASSI
-2.927
PAESI BASSI
3.359
DANIMARCA
198
GERMANIA
-342
2016
Elaborazioni Ambasciata d'Italia su dati UNCTAD, Eurostat, EIU e Official Statistics of Finland (OSF).
OSSERVAZIONI
Nel 2014 si è registrato un lieve aumento degli IDE vrso la Finlandia rispetto al 2013 nonostante la delicata e fragile situazione
economica globale. La considerevole disponibilità di manodopera altamente qualificata nel settore ICT ha attirato l'attenzione
di molte aziende internazionali risultando in un'elevata quantità di investimenti.
FINLANDIA
15
BARRIERE TARIFFARIE E NON TARIFFARIE
Market Access Database della Commissione Europea
FINLANDIA
16
COMPETITIVITA' E BUSINESS ENVIRONMENT
INDICI DI GLOBAL COMPETITIVENESS E LIBERTÀ ECONOMICA
2013
Val
(0 - 100)
GCI
Pos.
148 paesi
2014
Val
(0 - 100)
5,5
3
Pos.
144 paesi
2015
Val
(0 - 100)
Pos.
140 paesi
5,5
4
5,5
8
11
Sub indici
Requisiti di base (20 %)
6
7
6
8
5,9
Istituzioni (25%)
6,1
1
6,1
2
6,1
1
Infrastrutture (25%)
5,6
21
5,6
19
5,4
25
Ambiente macroeconomico (25%)
5,4
36
5,3
43
5,4
36
Salute e Istruzione Primaria (25%)
6,8
1
6,9
1
6,9
1
Fattori stimolatori dell'efficienza (50 %)
5,3
9
5,3
10
5,2
13
Alta Istruzione e Formazione professionale (17%)
6,3
1
6,2
1
6,1
2
5
15
5
18
5
21
Efficienza del mercato del lavoro (17%)
4,9
20
4,7
23
4,7
26
Sviluppo del mercato finanziario (17%)
5,6
5
5,5
5
5,4
6
Diffusione delle tecnologie (17%)
5,9
11
6
11
6
13
Dimensione del mercato (17%)
4,2
55
4,2
55
4,2
59
Fattori di innovazione e sofisticazione (30 %)
5,7
2
5,6
3
5,5
5
Sviluppo del tessuto produttivo (50%)
5,5
5
5,4
9
5,3
14
Innovazione (50%)
5,8
1
5,8
1
5,7
2
Efficienza del mercato dei beni (17%)
Fonte:
Elaborazioni dell'Ambasciata d'Italia in Helsinki su dati estratti dal "World Economic Forum – Global Competitiveness Index 2015-2016".
Note:
La percentuale tra parentesi indica il peso della voce nella composizione dell’indice / sub indice.
Ultimo aggiornamento: 30/03/2016
^Top^
2013
Val
(0 - 100)
Indice di Liberta Economica
Pos.
184 paesi
74
16
2014
Val
(0 - 100)
73,4
Pos.
186 paesi
19
2015
Val
(0 - 100)
73,4
Pos.
186 paesi
19
Fonte:
Elaborazioni dell'Ambasciata d'Italia in Helsinki su dati estratti da "The Heritage Foundation – Index of Economic Freedom 2015".
Ultimo aggiornamento: 30/03/2016
^Top^
FINLANDIA
17
INDICI DI APERTURA AL COMMERCIO INTERNAZIONALE
2012
Val
(0 - 7)
ETI
Pos.
132 paesi
2014
Val
(0 - 7)
Pos.
132 paesi
5,3
6
5,2
6
3,9
67
3,4
75
1,9
97
Sub indici
Accesso al mercato (25%)
Accesso al mercato interno ed esterno (100%)
Amministrazione doganale (25%)
5,9
7
6,2
2
Efficienza dell'amministrazione doganale (33%)
5,1
28
5
27
Efficienza delle procedure di import e export (33%)
6,1
6
3,9
8
Trasparenza dell'amministrazione di frontiera (33%)
6,4
5
0,9
36
Infrastrutture di trasporto e di comunicazione (25%)
5,6
9
5,5
14
Disponibilita e qualita delle infrastrutture di trasporto (33%)
5,8
13
4,8
20
Disponibilita e qualita dei servizi di trasporto (33%)
4,9
17
5,4
17
Disponibilita ed utilizzo dell'ICT (33%)
6,2
4
6,4
3
6
1
5,8
3
Regolamentazione (50%)
5,4
6
6,3
1
Sicurezza (50%)
6,5
1
6,7
2
Contesto business (25%)
Fonte:
Elaborazioni dell'Ambasciata d'Italia in Helsinki su dati estratti dal "World Economic Forum – Enabling Trade Index 2015"..
Note:
La percentuale tra parentesi indica il peso della voce nella composizione dell’indice / sub indice.
Ultimo aggiornamento: 30/03/2016
^Top^
FINLANDIA
18
FATTORI MAGGIORMENTE PROBLEMATICI PER FARE BUSINESS
2014 / 2015
2015 / 2016
2016 / 2017
Accesso al finanziamento
13,7
9,4
10,5
Aliquote fiscali
22,3
23,5
19,1
Burocrazia statale inefficiente
9,3
10,1
9,4
Scarsa salute pubblica
0,1
0
0
Corruzione
0,3
0,6
0
Crimine e Furti
0,1
0
0
Scarsa etica del lavoro della forza lavoro locale
0,6
1,5
0,3
Forza lavoro non adeguatamente istruita
2
1,5
0,8
1,5
1,6
0,5
Inflazione
1
0
0,8
Instabilita delle politiche
5
7,7
9,2
0,9
1
1,6
Normative del lavoro restrittive
21,2
22,9
29,4
Normative fiscali
10,3
Inadeguatezza dell'offerta di infrastrutture
Instabilita del governo/colpi di stato
12,4
12,8
Regolamenti sulla valuta estera
0,7
0,3
0
Insufficiente capacita di innovare
8,8
7
8,3
Fonte:
Elaborazioni Ambasciata d'Italia su dati World Economic Forum - Global Competitiveness Index.
Note:
I fattori sono selezionati sulla base delle risposte degli imprenditori intervistati per la compilazione del Rapporto citato in Fonte. Tra una lista di 16
fattori, gli intervistati dovevano indicare i 5 fattori maggiormente problematici ( da 1: maggiormente problematico, a 5). I valori mostrati in tavola
rappresentano le risposte pesate secondo la loro posizione nel ranking complessivo.
Ultimo aggiornamento: 07/03/2017
^Top^
FINLANDIA
19
BUSINESS COST
Unita
2013
2014
2015
Remunerazione totale media per Capi Funzione/Capi Divisione di una multinazionale o
Chief Executive in organizzazioni medio-grandi.
€ per anno 235.848,92
Remunerazione totale media per manager al di sotto dei Capi Funzione nelle
multinazionali, o che riportano al CEO nelle organizzazioni medio-grandi, o Chief
Executive in organizzazioni piccole.
€ per anno 141.182,77 127.342,89 129.396,97
Remunerazione totale media per personale vendite senior con competenze gestionali o
regionali.
€ per anno 139.035,72
Remunerazione totale media per posizioni di supervisione e junior management con
predominanza della responsabilita di staff.
€ per anno
76.559,52
79.826,07
80.192,18
Remunerazione totale media per account manager e staff vendite senza competenze
gestionali o regionali.
€ per anno
79.308,14
83.725,65
88.556,59
Remunerazione totale media per personale impiegatizio, amministrativo e di segreteria
senza o con ridotte responsabilita di supervisione.
€ per anno
45.343,8
47.719,58
49.673,01
Remunerazione totale media per operai, receptionist, centralinisti e dattilografi
supervisionati da posizioni senior.
€ per anno
42.026,54
38.397,2
39.895,09
Affitto per ufficio centrale in uno dei principali distretti industriali. Prezzo medio per m2
per anno.
€ per m2
per anno
448,19
407,15
443,5
Affitto di un deposito. Prezzo medio per m2 per anno.
€ per m2
per anno
130,73
103,84
135,11
€ per kwH
0,09
0,09
0,08
Elettricita per uso industriale/intenso con consumo annuo di 2000MWh o più. Prezzo per
KwH.
Acqua per uso industriale /commerciale.
240.241,3 260.685,26
143.660 161.628,06
€ per m3
1,01
1,05
1,08
€ per
linea/mese
16,82
16,81
14,81
Aliquota fiscale corporate media.
%
20
20
20
IVA o equivalente. Media o tasso prevalente applicato su beni e servizi.
%
24
24
20
Aliquota fiscale massima su persona fisica.
%
51,13
51,25
52,35
Sottoscrizione telefonica standard mensile per uso commerciale di una linea telefonica.
Fonte:
Elaborazioni Ambasciata d'Italia su dati EIU.
Ultimo aggiornamento: 08/03/2017
^Top^
FINLANDIA
20
INDICE DOING BUSINESS
2015
Val
(0 - 7)
Pos.
189 paesi
Posizione nel ranking complessivo
10
Avvio Attivita (Posizione nel ranking)
26
Procedure - numero (25%)
2016
Val
(0 - 7)
Pos.
189 paesi
10
33
3
3
Tempo - giorni (25%)
14
14
Costo - % reddito procapite (25%)
1,1
1
7
6,8
Capitale minimo da versare per richiedere la registrazione di
una attivita - % reddito procapite (25%)
Permessi di costruzione (Posizione nel ranking)
Procedure - numero (33,3%)
29
15
27
15
Tempo - giorni (33,3%)
64
64
Costo - % reddito procapite (33,3%)
0,8
0,8
Accesso all'elettricita (Posizione nel ranking)
Procedure - numero (33,3%)
Tempo - giorni (33,3%)
Costo - % reddito procapite (33,3%)
17
5
42
42
29,7
29,1
Registrazione della proprieta (Posizione nel ranking)
Procedure - numero (33,3%)
Tempo - giorni (33,3%)
Costo - % valore della proprieta (33,3%)
16
5
19
20
3
3
32
32
4
Accesso al credito (Posizione nel ranking)
4
36
Indice di completezza delle informazioni sul credito (0 min - 8
max) (37,5%)
7
Indice di forza dei diritti legali (0 min - 12 max) (62,5%)
6
Protezione degli investitori (Posizione nel ranking)
42
7
6
64
66
Indice di disclosure (0 min - 10 max) (33,3%)
6
6
Indice di responsabilita dell'amministratore (0 min - 10 max)
(33,3%)
4
4
Indice dei poteri dello shareholder in caso di azione giudiziaria
(0 min - 10 max) (33,3%)
8
8
Tasse (Posizione nel ranking)
Pagamenti annuali - numero (33,3%)
Tempo - ore annuali per gestire le attivita connesse ai
pagamenti (33,3%)
Tassazione dei profitti (33,3%)
21
17
8
8
93
93
14,5
Procedure di commercio (Posizione nel ranking)
11,8
31
32
Adempimenti doganali per esportare - tempo (ore)
36
36
Adempimenti doganali per esportare - costo (USD)
213
213
Preparazione dei documenti neccessari per esportare - tempo
(ore)
2
2
Preparazione dei documenti neccessari per esportare - costo
(USD)
70
70
Adempimenti doganali per importare - tempo (ore)
2
2
Preparazione dei documenti neccessari per imporatare - tempo
(ore)
1
1
Rispetto dei contratti (Posizione nel ranking)
30
30
Risolvere una controversia - giorni (33,3%)
375
375
Costi - % del risarcimento (33,3%)
16,2
16,2
Indice di qualità dei processi giudiziari (0-18) (33,3%)
9
Soluzione delle insolvenze (Posizione nel ranking)
9
1
1
Fonte:
Elaborazione effettuata dall'Ambasciata d'Italia in Helsinki su dati estratti dal rapporto "Doing Business 2016" della Banca Mondiale.
Note:
I dati riportati sono quelli pubblicati nell’anno di riferimento. Per ogni aspetto metodologico, consultare www.doingbusiness.org/methodology.
Ultimo aggiornamento: 30/03/2016
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FINLANDIA
21
FINLANDIA
22
ACCESSO AL CREDITO
ACCESSO AL CREDITO
Secondo il rapporto della Banca Mondiale "Doing Business" per l'anno 2016 la Finlandia risulta al 42mo posto per l'accesso al
credito tra i Paesi OECD, con un indice di completezza delle informazioni sul credito pari a 6 (in un intervallo tra 0 e 6) e un indice di
forza dei diritti legali pari a 7 (in un intervallo tra 0 e 10). Risulta comunque, in linea generale, meno oneroso della media degli altri
Paesi europei.
Il deterioramento della posizione debitoria della Finlandia ha condotto alla revisione del giudizio sul Paese da parte di due delle tre
principali agenzie di rating: se Moody’s ancora mantiene la tripla A, sia Standard & Poor’s che Fitch, all'inizio di marzo 2016, hanno
declassato il Paese, formulando un giudizio di AA+.
Ultimo aggiornamento: 07/09/2016
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FINLANDIA
23
RISCHI
RISCHI POLITICI
Nessuno rischio politico
Nessun rischio
Nessun rischio
Nessun rischio
Nessun rischio
Nessuno rischio politico
La Finlandia è un Paese estremamente stabile sul piano politico. Non vi sono particolari
criticità da segnalare.
Nessun rischio
Nessun rischio rilevato.
Nessun rischio
Nessun rischio rilevato.
Nessun rischio
Nessun rischio rilevato.
Nessun rischio
Nessun rischio rilevato.
Ultimo aggiornamento: 07/09/2016
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FINLANDIA
24
RISCHI ECONOMICI
Stabilità economica riduce al minimo i rischi
Nessun rischio
Nessun rischio
Nessun rischio
Nessun rischio
Stabilità economica riduce al
minimo i rischi
La Finlandia è un Paese assolutamente stabile sul piano economico, anche se la forte crisi
economica degli ultimi anni sta causando notevoli problemi a livello competitività, produttività
e occupazione. Segnali di ripresa.
Nessun rischio
Nessun rischio rilevato.
Nessun rischio
Nessun rischio rilevato.
Nessun rischio
Nessun rischio rilevato.
Nessun rischio
Nessun rischio rilevato.
Ultimo aggiornamento: 07/09/2016
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RISCHI OPERATIVI
Agenti atmosferici estremi e temperature invernali molto basse
Sporadici blackout
Nessun rischio
Nessun rischio
Nessun rischio
Tutto il sistema di trasporto viene notevolmente influenzato dall'andamento delle
temperature. I trasporti via terra possono alle volte essere ritardati da forti nevicate che
ostruiscono temporaneamente le strade e le vie ferrate. Alle volte, i collegamenti via mare
possono essere ritardati a causa del mare ghiacciato. Per quanto riguarda l'operatività degli
aeroporti, solo raramente può essere ridotta a causa degli agenti atmosferici estremi.
Agenti atmosferici estremi e
temperature invernali molto
basse
Sporadici blackout
A causa di abbondanti nevicati e/o forti agenti atmosferici, in alcune zone della Finlandia si
potrebbero registrare sporadici blackout.
Nessun rischio
Nessun rischio da rilevare.
Nessun rischio
Nessun rischio da rilevare.
Nessun rischio
Nessun rischio da rilevare.
Ultimo aggiornamento: 07/09/2016
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FINLANDIA
25
RAPPORTI CON L'ITALIA
OVERVIEW
Le relazioni economico-commerciali tra Italia e Finlandia sono generalmente buone e non presentano criticità.
Dopo anni di continua crescita, l’interscambio commerciale tra i due Paesi sta rallentando a causa delle congiunture economiche
non favorevoli. L’Italia resta tuttavia uno dei più importanti Paesi fornitori della Finlandia, con un saldo commerciale bilaterale
positivo.
Riguardo alle voci dell’interscambio, i settori più rilevanti dell’export italiano sono i macchinari industriali e le apparecchiature
macchine ed elettriche. In crescita, tra i beni di consumo, i prodotti agroalimentari e, tra quelli strumentali, i prodotti della metallurgia.
L'Italia ha prevalentemente importato dalla Finlandia prodotti della carta e affini, prodotti della metallurgia, macchine e
apparecchiature meccaniche.
Non molto significativo, invece il flusso reciproco di investimenti diretti esteri.
La presenza delle aziende italiane in Finlandia non è numerosa ma può contare su produzioni d’eccellenza nei rispettivi settori
industriali e commerciali. Si segnalano:
- Prysmian Group che ha realizzato un nuovo investimento di 40 milioni di euro per estendere ed ammodernare gli impianti di
Pikkala dove si producono cavi elettrici sottomarini di alta tecnologia;
- Telemar che fornisce un avanzato sistema di comunicazione satellitare a banda larga;
- il Gruppo Grimaldi che ha assunto il controllo totale della Compagnia di Navigazione "Finnlines";
- l’International Group of Investors (presieduto da Leonardo Ferragamo) ha acquisito la Nautor, costruttrice delle prestigiose
imbarcazioni “Swan”;
- Beretta che ha acquistato la finlandese Sako (armi di precisione e da caccia, abbigliamento sportivo);
- Massimo Zanetti Beverage Group che proprietaria unica della società Meira (caffè e spezie);
- Prima Industrie, produttore di macchine laser ad alta potenza per applicazioni industriali e sistemi per la lavorazione della
lamiera, ha realizzato un investimento di 180 milioni di euro;
- Brevini, che si posiziona tra le prime aziende al mondo nel settore dei riduttori epicicloidali e delle trasmissioni meccaniche;
- iGuzzini, impianti di illuminazione.
Nel maggio 2016, il Gruppo Mermec si è aggiudicato un’importante gara per la fornitura di un servizio di misurazione e diagnostica
degli oltre 6.000 km. di linee ferroviarie finlandesi. Il contratto avrà una durata di dieci anni, a partire dal primo gennaio 2019.
Da dicembre 2010 sono in uso sulla tratta ferroviaria Helsinki-San Pietroburgo i treni con tecnologia italiana Pendolino “Allegro”.
Ultimo aggiornamento: 07/09/2016
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FINLANDIA
26
SCAMBI COMMERCIALI
EXPORT ITALIANO VERSO IL PAESE: FINLANDIA
Export italiano verso il paese:
FINLANDIA
Totale
2014
2015
1.420 mln. €
1.435,08 mln. €
2016
mln. €
Merci (mln. €)
Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura
2016
2017
nd mln. €
2014
19
Prodotti delle miniere e delle cave
nd mln. €
2015
23,54
1
1,54
Prodotti alimentari
99
95,08
Bevande
30
29,5
Prodotti tessili
32
27,34
Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia)
42
36,57
Articoli in pelle (escluso abbigliamento) e simili
36
30,53
Legno e prodotti in legno e sugheri (esclusi i mobili); articoli in paglia e materiali da intreccio
Carta e prodotti in carta
Coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio
3
3,36
15
14,29
5
3,95
Prodotti chimici
81
111,12
Prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici
34
46,51
Articoli in gomma e materie plastiche
83
81,23
Altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi
30
31,39
130
95,73
Prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature
78
83,26
Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi
30
33,18
Apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche
120
120,69
Macchinari e apparecchiature
Prodotti della metallurgia
387
396,28
Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi
72
82,64
Altri mezzi di trasporto (navi e imbarcazioni, locomotive e materiale rotabile, aeromobili e veicoli spaziali, mezzi militari)
15
15,53
Mobili
24
22,19
Prodotti delle altre industrie manufatturiere
37
32,17
Altri prodotti e attività
16
17,31
Elaborazioni ICE Agenzia su dati ISTAT
FINLANDIA
27
2016
IMPORT ITALIANO DAL PAESE: FINLANDIA
Import italiano dal paese:
FINLANDIA
2014
2015
1.395 mln. €
1.334,73 mln. €
Totale
2016
mln. €
Merci (mln. €)
Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura
2016
2017
nd mln. €
nd mln. €
2014
37
Prodotti delle miniere e delle cave
2015
2
2,09
18
19,93
Prodotti tessili
6
6,09
Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia)
5
4,97
Articoli in pelle (escluso abbigliamento) e simili
6
3,38
49
50,23
431
388,01
75
87,54
Prodotti alimentari
Legno e prodotti in legno e sugheri (esclusi i mobili); articoli in paglia e materiali da intreccio
Carta e prodotti in carta
Prodotti chimici
Prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici
Articoli in gomma e materie plastiche
Altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi
3
4,59
19
16,56
11
12,78
287
245,56
Prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature
12
12,51
Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi
55
66,59
Apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche
95
111,89
188
212,42
Prodotti della metallurgia
Macchinari e apparecchiature
Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi
2016
28,74
9
7,91
Altri mezzi di trasporto (navi e imbarcazioni, locomotive e materiale rotabile, aeromobili e veicoli spaziali, mezzi militari)
44
21,67
Prodotti delle altre industrie manufatturiere
17
7,64
Altri prodotti e attività
24
22,73
Elaborazioni ICE Agenzia su dati ISTAT
OSSERVAZIONI
Il quadro delle esportazioni italiane in Finlandia continua a registrare una - pur lieve - flessione. Nel 2014 sono diminuite del 3%
rispetto al 2013. La composizione si concentra in tre settori principali: subfornitura meccanica e macchine utensili, per quanto
riguarda il settore strumentale, e prodotti agroalimentari per la parte dei beni di consumo (che invece continua a crescere con +
5,5%). Rilevante l'export di prodotti della matallurgia.
Le variazioni rilevate sono dovute ad una sostanziale diminuzione della domanda interna della Finlandia, che sta attraversando un
periodo di recessione economica.
Nota positiva è che il saldo della bilancia commerciale (35 milioni di euro nel 2014) resta favorevole all'Italia per il quarto anno
consecutivo.
L'Italia ha prevalententemente importato dalla Finlandia prodotti della carta e prodotti affini, prodotti della metallurgia, macchine e
apparecchiature meccaniche. I settori delle apparecchiature elettroniche, un tempo floridi, rispecchiano le difficoltà della società di
telefonia cellulare Nokia (oggi proprietà Microsoft) e di tutto il relativo indotto.
FINLANDIA
28
INVESTIMENTI CON L'ITALIA - STOCK
STOCK DEGLI INVESTIMENTI DETENUTI IN ITALIA DA: FINLANDIA
Stock degli investimenti
detenuti in Italia da:
FINLANDIA
Totale
2013
2014
284 mln. €
Elaborazioni Ambasciata d'Italia su dati Eurostat.
FINLANDIA
29
-125 mln. €
2015
mln. €
2016
mln. €
STOCK DI INVESTIMENTI ITALIANI NEL PAESE: FINLANDIA
Stock di investimenti italiani
nel paese:
FINLANDIA
Totale
2013
2014
445 mln. €
Elaborazioni Ambasciata d'Italia su dati Eurostat.
OSSERVAZIONI
FINLANDIA
30
492 mln. €
2015
mln. €
2016
mln. €
INVESTIMENTI CON L'ITALIA - FLUSSI
FLUSSI DI INVESTIMENTI IN INGRESSO IN ITALIA PROVENIENTI DAL PAESE: FINLANDIA
Flussi
di investimenti in ingresso in Italia
provenienti dal paese:
FINLANDIA
Totale (mln € e var. %)
2013
64 mln. €
2014
-432 mln. €
2015
2016
mln. €
mln. €
Official Statistics of Finland (OSF)
FINLANDIA
31
Previsioni di
crescita 2017
Previsioni di
crescita 2018
nd %
nd %
FLUSSI DI INVESTIMENTI ITALIANI VERSO IL PAESE: FINLANDIA
Flussi
di investimenti italiani verso
il paese:
FINLANDIA
Totale (mln € e var. %)
2013
2014
35 mln. €
492 mln. €
2015
mln. €
2016
mln. €
Previsioni di
crescita 2017
Previsioni di
crescita 2018
nd %
nd %
Official Statistics of Finland (OSF)
OSSERVAZIONI
Nel 2014 si registra dunque un flusso consistente di investimenti diretti esteri italiani in Finlandia (+492 mln di €) non
controbilanciato da un'analoga risposta delgli investimenti finlandesi in Italia che sono invece scesi di 432 milioni di Euro.
FINLANDIA
32
FLUSSI TURISTICI
In base ai dati diffusi dall’Istituto statistico nazionale finlandese, nell’anno 2014 sono stati 7.033.000 i viaggi effettuati dai Finlandesi,
di cui il 51% all’estero (3.430.000). Una percentuale rilevante dell’intero volume è stata assorbita dall’Estonia (1.325.000), e a
seguire la Svezia, la Spagna (con oltre 700.000 presenze), l’Italia (con 265.000 presenze), la Germania, la Russia, la Turchia e la
Grecia.
Il mercato turistico finlandese è complessivamente di piccole dimensioni, ma maturo, competente e con buona capacità di spesa.
Il consumatore finlandese continua, tuttavia, a privilegiare le mete tradizionali (Lazio, Lombardia, Veneto, Toscana e Sicilia),
lasciando ancora poco esplorate le potenzialità del Sud Italia e dei centri minori, svantaggiati anche dalla mancanza di collegamenti
aerei diretti con la Finlandia. I mesi di luglio e giugno, insieme con il periodo delle principali vacanze scolastiche, risultano i periodi
preferiti per viaggiare in Italia.
In considerazione delle note peculiarità del mercato finlandese - 1) reddito medio pro-capite tra i più elevati d’Europa; 2) accentuata
propensione alla spesa turistica; 3) predisposizione per il Bel Paese - la nostra offerta potrebbe, in generale, essere suscettibile di
ulteriori margini di miglioramento facendo leva su:
1) potenziamento dei collegamenti aerei, al momento gestiti in predominanza dalla compagnia di bandiera finlandese “Finnair” che
offre collegamenti diretti con Paesi concorrenti (Spagna e mete asiatiche) e con le più tradizionali località italiane (Lazio, Lombardia,
Veneto e Toscana, talune di carattere stagionale) a discapito delle meno valorizzate regioni del Sud;
2) disponibilità di strumenti informativi adeguati su Internet per un’organizzazione autonoma delle vacanze, oggi ancora debole in
Italia. È in Finlandia normale prassi e consolidata abitudine pianificare autonomamente tramite Internet i propri viaggi, acquistando
on-line i servizi di trasporto e di alloggio;
3) maggiore presenza di Regioni ed enti di promozione territoriale alla Fiera del Turismo d Helsinki (MATKA) che si svolge
annualmente a metà gennaio ed è considerata il principale evento di settore nella regione nordico-baltica sia per numero di visitatori
che di operatori. I ripetuti tentativi effettuati dall’Ambasciata presso ENIT e Regioni e Comuni Italiani per assicurarne la
partecipazione non hanno registrato, con la eccezione della partecipazione della Regione Valle d’Aosta nel 2016 e di uno stand di
Milano Expo nel 2015, manifestazioni di particolare interesse. con scarso interesse, considerato il valore aggiunto che questi
visitatori potrebbero portare al nostro territorio ed attività economiche di settore.
Ultimo aggiornamento: 07/09/2016
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FINLANDIA
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