hi-figuide - Acustica Applicata

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HI-FIGUIDE
CAVO DI ALIMENTAZIONE
DE ANTONI ALUMINIUM CABLES
DOTTO
HI-FIGUIDE TEST
DI ANTONIO COTZIA
Minimum Standard© Approved
DATA PUBBLICAZIONE: HI-FIGUIDE n. 16, Dicembre 2008
HI-FIGUIDE - GUIDA ITALIANA ALL’ALTA FEDELTA’ ESOTERICA ED HIGH-END INTERNAZIONALE
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HI-FIGUIDE TEST
DISTRIBUTORE
ACUSTICA APPLICATA
Via Roma, 79. 55027 Gallicano (LU). Tel.
0583.73.03.22.
www.acusticaapplicata.com
Marchi distribuiti: AVALON ACOUSTICS; DAAD; DE
ANTONI ALUMINIUM CABLES.
De Antoni Aluminium Cables
Dotto Alimentazione
PREZZO (listino 2008):
Euro 2.832,00 (100 cm)
ANTEPRIMA NAZIONALE E MONDIALE!!
LABORATORIO ESOTERICO
CAVI DI COLLEGAMENTO
DE ANTONI ALUMINIUM CABLES
DOTTO ALIMENTAZIONE
CAVO DI ALIMENTAZIONE ESOTERICO
CON CONDUTTORI IN ALLUMINIO E SMORZATO
IL SUONO DELLA PERFEZIONE AMAGNETICA
DI ANTONIO COTZIA
Il mercato audio è pieno di accessori. Molti sono inutili, altri futili, alcuni voluttuari, parecchi aberranti. Ogni
tanto qualcuno si erge dalla mischia, magari senza clamore e senza che qualcuno lo scorga, perché si tratta di un oggetto “schivo e modesto nel carattere”. Per poi scoprire alla fine che è un grande…..
PREMESSA
Questo numero quasi interamente dedicato alla
elettricità ed alla rete elettrica, ci offre lo spunto per testare un cavo di alimentazione.
I cavi di alimentazione sono oggetto di dibattito
in tutti i luoghi in cui si parla di alta fedeltà.
Qualcuno li definisce indispensabili per il conse-
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Questa copia è proprietà di: copia per l’operatore per la libera diffusione
guimento di migliori prestazioni; altri li giudicano poco influenti sul risultato finale per cui ritengono superfluo investire forti somme di denaro su questi accessori; altri ancora li reputano totalmente inutili.
La posizione di HFG – ed anche la mia - è risaputa e consiste nella utilità di questi accessori
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nel loro complesso. Uno solo pur utile non fa
molto, ma l’utilizzo di più cavi realizzati con criterio, contribuisce in modo determinante al miglioramento delle prestazioni sonore. Soprattutto, la loro disposizione, come descritto in un altro articolo in questo stesso numero di HFG, ad
opera del nostro direttore.
uno dei soci, il più conosciuto, Italo Adami. Online troverete attualmente una anticipazione,
mentre l’intera intervista sarà pubblicata nel
prossimo numero di HFG e devo ammettere che
è molto interessante.
Qualche mese addietro, costui mi comunicò che
erano arrivati in redazione una famiglia di cavi
realizzati in modo atipico di una giovane ditta
italiana denominata De Antoni Aluminium
Cables, specializzata nella realizzazione di cavi
di collegamento con conduttori in alluminio. In
questo articolo vi parlo del cavo di alimentazione.
Questo cavo di alimentazione si presenta in
modo elegante e ottimamente costruito. E’ dotato di spina Schuko di notevole solidità, come
la presa IEC lato elettronica. Il rivestimento è
quello utilizzato in tutti i cavi Dotto in nostro
possesso. Si tratta di un materiale morbido che
funge da isolante termoacustico, in grado di
mantenere inalterate le prestazioni del cavo
nelle diverse stagioni, consentendone anche il
suo smorzamento.
LA DE ANTONI ALUMINIUM CABLES
Si tratta di una ditta italiana creata da Manlio
De Antoni che realizza cavi con conduttori in Alluminio.
Contrariamente al rame ed agli altri metalli, il
costruttore ci comunica che i fili di alluminio
non possono essere lavorati industrialmente,
per cui tutti i cavi sono realizzati singolarmente
a mano. Ma non è solo questa la caratteristica
della produzione De Antoni. La tipologia geometrica dei cavi, tra l’altro, prevede l’utilizzo delle
sezioni differenziate, la schermatura aggiuntiva,
la struttura elicoidale, multiconduttori e
l’utilizzo di un particolare materiale di rivestimento dei cavi con elevato isolamento termoacustico.
Come potete vedere sono cavi atipici che meritano la nostra e vostra attenzione. In particolare l’alluminio è un materiale amagnetico per cui
dovrebbe fornire prestazioni sonore diverse dal
solito. Il direttore, mi fa sapere tra le altre cose, che i cavi in alluminio hanno un suono particolare e spesso non vanno molto bene, anche a
causa della architettura utilizzata dagli altri costruttori. I cavi De Antoni sono realizzati con
architetture capaci di permettere un ottimo trasferimento del segnale, per cui è con molta curiosità che effettuiamo questi test.
La De Antoni, per le informazioni in mio possesso, realizza tre serie di Cavi: Dotto, Eolo e i
nuovissimi Nano. Noi abbiamo ricevuto il cavo
di interconnessione Nano e l’intera famiglia dei
cavi Dotto, di cui quello di alimentazione è
l’oggetto della nostra prova in anteprima Nazionale.
I cavi De Antoni sono distribuiti in Italia dalla
Acustica Applicata, di cui abbiamo intervistato
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Questa copia è proprietà di: copia per l’operatore per la libera diffusione
IL DOTTO ALIMENTAZIONE
La struttura interna è composta da 4 + 4 conduttori in alluminio a sezione differenziata e
doppio isolamento in alluminio. La struttura geometrica a doppia elica. La lunghezza disponibile è di 100 o 150 cm.
Il cavo è discretamente flessibile, considerato la
sua mole, ma non flessibilissimo, fattore da tenere presente per il suo utilizzo.
CONDIZIONI DEL TEST
L’impianto con cui abbiamo effettuato il test è
uno della redazione: la Sala 2.
Abbiamo testato il cavo in questo impianto perché attualmente si trova l’amplificatore integrato Accuphase E 203, da 70 watt, di cui 10 in
Classe A, con topologia Cascode. Si tratta di un
integrato che quest’anno compie ben 30 anni di
onorato servizio ed ancora oggi è in grado di
rivaleggiare con numerosi componenti “moderni”, buoni solo per fare il caffè. Pur utilizzato
negli altri impianti, la nostra decisione di testarlo con questo, risiede nel fatto che con un solo
cavo di alimentazione, si porta energia al componente principale dell’intera catena audio, escluso il giradischi analogico e quello digitale.
Ciò permetterebbe un giudizio più efficace sulle
sue prestazioni, poiché con un solo cavo abbiamo alimentato il cuore dell’intero impianto.
Gli altri componenti dell’impianto sono un lettore universale di CD, SACD e DVD Audio (il Denon DVD 2200) ed il giradischi Michell Transcription Hydraulic Reference, glorioso giradischi dotato di braccio SME 3009 e testina Sumiko Alchemist IIB, entrambi dotati di cavi di alimentazione upgradati. I diffusori sono dei mini
della Chario, di buon livello, ma pur sempre mini. La scelta di operare il test con questi diffu-
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sori – che presto dovrebbero essere sostituiti
con un diffusore di notevoli dimensioni e classe
hi-end – è stata dettata dall’esigenza di verificare le prestazioni del Dotto Alimentazione con
questa tipologia di diffusori, che rappresenta
l’85% degli impianti degli audiofili italiani (minidiffusori-integrato-sorgenti).
L’ASCOLTO
Dopo avere ascoltato per diversi giorni in configurazione con cavo di alimentazione tradizionale, decidiamo di collegare il cavo Dotto.
Subito, la prima impressione è stata
incredibile: un’autentica rivoluzione sonora,
roba da non credere. Ancora oggi, sia io che il
direttore, rimaniamo sempre di stucco quando
proviamo certi cavi di alimentazione, perché
sembra impossibile che possa introdurre
miglioramenti (o peggioramenti) al suono di un
impianto. Ormai però ci siamo abituati a questa
realtà, che pur strana ha del fondamento
tecnico, come si evince dalla lettura dell’articolo
dedicato alla rete elettrica.
Rispetto al cavo preesistente, un normale cavo
tripolare da 2,5 cm2 di sezione, dotato di spina
da 16 A, che introduce miglioramenti sonori rispetto al classico cavo in dotazione, il suono si
allarga improvvisamente, migliorando tutti i parametri sonori, in particolare pulendo tutto lo
spettro da microrisonanze. Migliorano la trasparenza, il microdettaglio, ma il parametro più evidente
è
l’allargamento
della
banda
riproducibile, rendendo più nitidi le bassissime e
le altissime frequenze. I parametri migliorano in
modo tale che sembra sia stato cambiato
qualche componente audio, mentre si tratta
solamente del miglioramento introdotto con
l’utilizzo del Dotto Alimentazione.
I miglioramenti sono talmente tangibili che viene difficile fare una recensione, come in genere
lo è per quanto riguarda i cavi di alimentazione.
Fosse stato un cavo di potenza, si sarebbe potuto disquisire sulle particolarità, differenze,
prestazioni. Ma si tratta di un cavo di alimentazione in cui bisogna indagare soprattutto se
funziona. Il Dotto funziona egregiamente, talmente
bene
che
sembra
di
sostituire
un’elettronica anziché il cavo.
La sua capacità di migliorare l’estensione in
gamma bassa, la trasparenza, il microcontrasto, la dinamica, il dettaglio, sono indice del fatto che all’amplificatore perviene una buona tensione, priva di disturbi aggiuntivi introdotti.
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Abbiamo provato altri cavi di alimentazioni, tutti
però tradizionali, che abbiamo racimolato nei
nostri cassetti, frutto di diversi esperimenti; anche se qualcuno si è ben comportato, il Dotto è
sempre stato superiore, segno che la sua architettura funziona egregiamente. Tra l’altro, il
miglioramento dei parametri non avviene a
scapito del controllo, situazione che a volte
succede quando il miglioramento è fittizio. Aumentando l’estensione della banda passante,
questa è restituita con un controllo maggiore
rispetto agli altri cavi utilizzati.
Migliorando l’estensione verso la gamma bassa,
migliora anche la spazialità.
La migliorata trasparenza, permette di intravedere meglio gli strumenti disposti nel palcoscenico immaginario (immaginario appunto, perché
spesso le registrazioni, come scritto dal direttore in una ormai famosa serie di articoli sulla
qualità della registrazione, sono effettuate in
modo totalmente diverso da come se lo immaginano gli audiofili). E’ possibile quindi percepire maggiormente il pizzicato del contrabbasso
all’interno di uno stage sonoro già ricco di
strumenti musicali; oppure il coro appena accennato insieme all’orchestra, disposto in modo
omogeneo e centrato in fondo allo stage.
Un altro parametro che migliora in modo evidente è la naturalezza.
Si tratta di un miglioramento non secondario,
palpabile, che rende più veritiere le voci, sia
femminili che maschili. Nell’LP difficilissimo della GRP, dal titolo Timeless, di Diane Schuur,
la voce della cantante viene riproposta nella sala di ascolto, in modo molto più evidente rispetto a quando faccia l’amplificatore dotato di un
cavo di alimentazione normale ma truccato.
Persino la dinamica migliora.
Sempre nello stesso LP ad esempio, vi sono
momenti di grande orchestra jazz che suona
ritmata con brevi ma intense escursioni dinamiche. Con il cavo tradizionale, la dinamica è piuttosto appiattita, che coniugata alla scarsa dinamica dell’LP, suona tutto come fiacco. Indubbiamente la dinamica unita ad un maggiore
controllo dei transienti, fanno pensare al cambio del giradischi, dei diffusori o dell’elettronica,
non certo ad un cavo di alimentazione. Ma bisogna prendere atto che questo è quello che si
percepisce chiaramente, anche con un impianto
che non è certo paragonabile a quello presente
nella Sala 1 o al mio.
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buisce a migliorarne l’estensione. Si nota con
l’organo. Prima vagamente accennato, diviene
discretamente accennato e considerato le dimensioni lillipuziane del woofer, direi che si
tratta di un ottimo miglioramento.
CONCLUSIONI
Non è facile effettuare la prova di ascolto di un
cavo di alimentazione.
Non perché sia impossibile scorgere le differenze con un cavo classico, ma semplicemente
perché il miglioramento è talmente evidente e
tangibile che è praticamente inutile scrivere
dall’inizio alla fine una sola parola: miglioramento!
FOTO
Per la prova di questo cavo di alimentazione, abbiamo
deciso di utilizzare un amplificatore integrato,
l’Accuphase E 203, in modo da massimizzare le sue
prestazioni.
Anzi, sicuramente la qualità di questo cavo serve soprattutto in quegli impianti dove non è
possibile apportare modifiche, come ad esempio
il cambiamento dei diffusori, sia per motivi economici o meglio per motivi logistici. In questo
caso il Dotto potrebbe contribuire a migliorare
ciò che si ritiene non possibile, mantenendo inalterato l’intero impianto.
Ciò non vuol dire che con gli impianti di notevole qualità il Dotto Alimentazione sia inutile. No,
anche in quei casi contribuirà a fargli esprimere
il massimo delle loro prestazioni.
Passando all’ascolto della musica sinfonica,
indubbiamente la differenza con il cavo classico
si fa maggiore.
Il Dotto dona nuova linfa all’esecuzione, mettendo maggiormente in evidenza le singole presenze in un insieme orchestrale. Anche i pieni
orchestrali, sia con LP che con il CD, sono
un’altra cosa, dipanando perfettamente gli
strumentisti, nonostante il suono provenga da
un minidiffusore. Sia chiaro: non è che improvvisamente il minidiffusore riesce a riprodurre la
grande orchestra sinfonica. Solamente che riesce a fare un lavoro migliore che in precedenza.
L’emissione delle frequenze medie ed alte è
maggiormente raffinata. I violini in particolare
sono lignei e setosi, e si possono distinguere
singolarmente pur amalgamati insieme a tutti
gli altri. Mi rendo conto che anche la risoluzione è migliorata.
In gamma bassa, come detto precedentemente, il maggiore apporto di energia pulita, contri-
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Con questo cavo di alimentazione sembra di
avere fornito all’amplificatore una energia dotata di un numero di ottani doppio rispetto a
quella presente nella vecchia benzina super. Ma
ciò non solo dal punto di vista quantitativo; soprattutto dal punto di vista qualitativo, che senza mezzi termini, in rapporto ai parametri audiofili, posso quantificare in un buon 60% in
più.
Sicuramente l’atipicità del progetto contribuisce
all’ottenimento del risultato sonoro riscontrato.
Sicuramente
ha
contribuito
l’utilizzo
dell’alluminio come conduttore, che sappiamo
essere amagnetico per cui foriero di risultati eccezionali nel trasporto della tensione elettrica,
per la sua reticenza a creare campi elettromagnetici; ma anche le altre caratteristiche costruttive non sono da meno. Si tratta quindi di
un cavo in grado di migliorare le prestazioni di
qualsiasi
impianto,
secondo
me,
grazie
all’impiego dell’alluminio come conduttore.
Il costo per entrare in possesso di questo oggetto, è alto, ma si tratta di un oggetto realizzato interamente a mano. La realizzazione di
uno di questi cavi richiede decine di ore ed una
abilità manuale fuori del comune. Di conseguenza anche la produzione è limitata, tutti fattori che incidono sul prezzo finale.
HFG è lieta di dare il benvenuto nel mondo
dell’hi-end a questa giovane ditta italiana De
Antoni Aluminium Cables con il suo cavo di alimentazione Dotto. D’ora in poi, se siete in procinto di acquistare il cavo di alimentazione adatto ai vostri scopi, dovete considerare questo
marchio alla pari di altri più blasonati concorrenti. La particolare costruzione di questo cavo
glielo permette. Vedremo prossimamente se
anche gli altri cavi Dotto saranno all’altezza del
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loro fratello…. Nel frattempo, contattate Acustica Applicata segnalando questo articolo, per la
conoscenza diretta di questo cavo. Fateci sapere l’impressione che avrete.
Antonio Cotzia
IMPIANTO UTILIZZATO PER IL TEST
Cavi: tradizionali; di potenza: The Music Dream.
Impianto della redazione Sala 2
Sorgente Analogica:
Giradischi: Michell Transcription Hydraulic Reference Turntable;
Braccio: SME 3009 IIIS;
Fonorivelatore MC: Sumiko Alchemist IIB.
Sorgente Digitale: Lettore Multistandard Denon DVD 2200.
Amplificatore integrato: Accuphase E 203.
Diffusori: Chario da stand
Tavolino: autocostruito
SOFTWARE
Diane Schuur, Timelees, GRP (LP).
Rebecca Bakken, “The art of how to fail”. Emarcy. 2003.
Camille Saint-Saens, “Symphony n. 3 Organ”. Dorian.
1998.
Anna Tatangelo, “Mai dire mai”. GGD. 2008.
FOTO
L’impianto utilizzato
per il test è stato appositamente assemblato allo scopo, utilizzando poche apparecchiature in modo da
massimizzare
l’influenza del cavo di
alimentazione.
E’ stata in occasione
di questa prova che è
stata inaugurata la
nostra nuova SALA 2
della redazione.
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In copertina: i cavi De Antoni Dotto Alimentazione; il sistema cercafase Systems and Magic.
In questo numero la pubblicazione integrale di questo articolo.
CAMPAGNA ABBONAMENTI 2008/09
9 numeri di HFG a € 39,90 (Scadenza al 31/12/2008).
EDITORE FRANCESCO S. PICCIONE
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