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U.O. di Microbiologia, Policlinico S.Orsola-Malpighi, Università di Bologna
Direttore: Prof. Maria Paola Landini
Vol. 4 n. 1, Gennaio 2011, a cura di Maria Paola Landini e Simone Ambretti
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EUCAST e MIC: guida alla lettura del nuovo antibiogramma 2011
Tutti i Laboratori di Microbiologia del Sistema Regionale dell’Emilia-Romagna per la Sorveglianza
dell’Antibiotico-resistenza hanno introdotto a partire dal 1/1/2011 lo standard interpretativo EUCAST.
In corrispondenza di questo cambiamento, l’ U.O. di Microbiologia ha deciso di riportare nel referto
dell’antibiogramma, oltre alla categoria dell’interpretazione (SIR), anche il valore della MIC
(concentrazione minima inibente).
Dal gennaio 2011, il clinico si trova quindi di fronte ad un referto dell’antibiogramma che presenta differenze
significative rispetto a quello in uso fino al 2010. L’introduzione della MIC viene a conseguenza del significato
clinico sempre più rilevante assunto da tale dato in seguito alla diffusione del fenomeno dell’antibioticoresistenza, e delle nuove modalità interpretative EUCAST. Il nuovo antibiogramma fornisce quindi informazioni
aggiuntive potenzialmente molto utili che però devono essere valutate nel modo adeguato per consentire un
utilizzo corretto del dato di sensibilità/resistenza ai farmaci antimicrobici.
Quali sono e come interpretare le principali modifiche introdotte con le nuove modalità di refertazione?
RIDUZIONE DEL NUMERO DI ANTIBIOTICI REFERTATI: alcuni antimicrobici non sono più
presenti nel nuovo antibiogramma in quanto considerati da EUCAST non efficaci in ambito terapeutico (es.:
tetraciclina per gli enterococchi, cefalotina per le Enterobacteriaeceae);
INTERPRETAZIONE PIU’ RESTRITTIVA DELL’ANTIBIOGRAMMA: per alcune combinazioni
microrganismo-antibiotico EUCAST prevede un abbassamento dei breakpoint clinici (valori limite di MIC che
discriminano tra le diverse categorie di interpretazione) rispetto a quelli precedentemente in uso, con conseguente
prevedibile riduzione nelle % di sensibilità (es.: piperacillina-tazobactam per Pseudomonas);
VALUTAZIONE DELLA SENSIBILITÀ DEGLI ENTEROBATTERI AI BETA-LATTAMICI
BASATA UNICAMENTE SUL VALORE DI MIC: EUCAST, a differenza del precedente sistema, non
prevede correzioni terapeutiche legate al riscontro di specifici meccanismi di resistenza. In questi casi, il referto
dell’antibiogramma viene integrato con apposite note interpretative in cui è segnalata la possibile scarsa
efficacia in vivo della molecola.
INTRODUZIONE NEL REFERTO DELLA MIC: per gestire correttamente questo dato è fondamentale
considerare che: 1) i valori di MIC preceduti dal segno ≤ indicano che la crescita del microrganismo è stata inibita
dalla più bassa concentrazione dell’antibiotico utilizzata per il test ed esprimono quindi una notevole sensibilità
indipendentemente dal valore numerico, viceversa, valori preceduti dal segno > indicano come la crescita non sia
stata inibita dalla massima concentrazione utilizzata e suggeriscono quindi una resistenza elevata; 2) non sempre
la MIC più bassa identifica l’antibiotico più efficace, in quanto è maggiormente predittivo il rapporto tra
breakpoint (BP) e MIC, es.: un antibiotico con MIC=0.5 e BP=1 (rapporto BP/MIC=2) è da considerare meno
efficace in vitro di uno con MIC=2 e BP=32 (rapporto=16); 3) Per facilitare una corretta valutazione da parte del
clinico, nel referto vengono riportati anche i valori BP per le principali famiglie di microrganismi.
Infine si sottolinea come la disponibilità della MIC non debba far trascurare gli aspetti di farmacocinetica e
farmacodinamica e le considerazioni sull'impatto sull'ecologia microbica del paziente e dell'ospedale che
dovrebbero sempre guidare il processo di scelta ragionata dell’antibioticoterapia più appropriata.
Per ogni chiarimento in merito si faccia riferimento ai documenti disponibili nel sito web di EUCAST
(http://www.eucast.org/), al Documento RER-Antibiogramma 2011 ed ai seguenti recapiti:
Dott. Simone Ambretti, 051/6364515 – 051/6363672; [email protected]