chimici - Ordine dei Chimici delle Province di Gorizia Pordenone e

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chimici - Ordine dei Chimici delle Province di Gorizia Pordenone e
Milano, 17-18 settembre 2009
XIV Congresso Nazionale dei Chimici
Antonio Ribezzo
CHIMICI
QUANDO LA SCIENZA SI FA PROFESSIONE
Presentazione
(Prof. Luigi Campanella Presidente - della Società Chimica Italiana - Presidente Ordine dei Chimici di
Roma)
Il volume si propone innanzitutto di far conoscere, oltre che agli addetti ai lavori, anche ad un più vasto
pubblico l’origine della professione del Chimico, la sua specificità ed organizzazione.
A tale scopo l’autore, forte della sua esperienza Ordinistica, ha ritenuto utile sviluppare l’esposizione con un
articolato comprendente norme sull’esercizio della professione di Chimico e massime giurisprudenziali,
discutendole sulla base delle differenti prospettive che le riguardano:
dalle esigenze dei sindacati quale organizzazione a difesa della professione, agli aspetti di previdenza per i
Chimici liberi professionisti.
……..……….................
La
realizzazione del presente volume rappresenta uno strumento informativo e divulgativo avente
caratteristiche che solo un libro possiede in quanto ha la capacità di tramandare e trasmettere notizie sulla
professione.
Esso può infatti essere di ausilio non solo agli iscritti ed agli stessi Ordini Territoriali, ma anche ad
Amministratori pubblici e privati oltre che fungere da stimolo a quanti si cimentano nella scelta di un corso
di laurea.
Il
filo conduttore del volume segue costantemente l’osservazione evidente che in origine non vi era
distinzione di alcun tipo nella ricerca scientifica.
Sin dal 500, ogni studioso si dedicava ad essa a prescindere dagli studi seguiti.
Medici che studiavano il corpo umano che effettuavano semplici analisi, filosofi che intervenivano nelle
trasformazioni chimiche della materia, studiosi di diritto (Avogadro) che si cimentavano con esperimenti nel
campo della chimica, ecc.
È il tempo della Camera delle Meraviglie: stupire per attrarre.
Solo agli inizi del XX secolo, con la emanazione del Regolamento per l’esercizio della professione
di chimico del 1928, la scienza “si fà” professione
Descrivere
chi siamo, da dove veniamo, le scoperte che hanno cambiato il mondo, le attività e la
giurisprudenza, la costituzione dell’Ente previdenziale dei chimici è quanto il libro “Chimici, quando la
scienza si fa professione” si propone di sviluppare,con una tesi chiara in sottofondo:
in passato strumentalmente da parte di qualcuno si è tentato di separare ricerca e professione,quasi come un
lusso ed una necessità.
Prefazione
(Dott. Emiliano Miriani - Presidente dell’Ordine Interprovinciale dei Chimici della Lombardia)
Nella stesura degli argomenti l’Autore ha cercato, per quanto possibile, di tenere conto sia delle esigenze
divulgative che dei destinatari del volume.
Non eccedendo nella citazione di norme giuridiche, ha posto molta attenzione alla fruibilità dei contenuti,
rendendo facile la loro consultazione da parte degli addetti ai lavori (Consigli degli Ordini, Iscritti), e degli
operatori delle sfere Amministrativa e Giuridica.
…….………………..
Si è introdotti nel mondo del chimico nel capitolo “la scienza ed ai chimici del passato” in cui al lettore
viene illustrato, in modo conciso e con spirito arguto, il notevole contributo scientifico e la applicazioni che
da esso derivano dei chimici di un passato relativamente recente.
Successivamente, nei capitoli 8 e 9, vengono approfonditi gli aspetti legati al linguaggio, alla metodologia le
sfide di innovazioni che il futuro pone alle onnipresenti applicazioni frutto dell’ingegno chimico.
Ma la passione e l’anima non sono sufficienti per affrontare le richieste di un mondo sempre più esigente
che chiede al chimico di continuare la sua evoluzione da Alchimista a Professionista.
Ed ecco che puntualmente vengono illustrate le ragioni di doversi organizzare “in categoria” professionale
con le regole e gli obblighi che ne derivano.
Ma
una professione, la quale dove confrontarsi con norme che mentre assicurano privilegi pretendono
doveri e responsabilità, necessita di organi di rappresentanza che organizzino, vigilino e tutelino l’operato
dei professionisti.
Per comprenderne l’importanza viene illustrato il “sistema Ordine” con la sua valenza giuridica e le norme di
riferimento, senza dimenticare il significato di praticare una professione intellettuale e dell’etica richiesta.
Etica in quanto valore personale deve essere tradotta in un valore comune che esprima il minimo accettabile,
questo si traduce nel codice Deontologico che rappresenta il modo del chimico di rapportarsi con la società e
con l’ordine.
Potendo la Professione del chimico esprimersi in campi molto differenti che, a volte, sembrano non avere
nessuna relazione con la chimica è necessario richiamare l’attenzione sulle attività professionali.
A supporto risulta indispensabile un compendio sulle norme e le disposizioni relative alla professione
completato dalla relativa giurisprudenza.
Tutto questo viene puntualmente fornito, completato dalle informazioni relative alle Società Scientifiche e
Sindacali dei chimici ed agli accordi collettivi sottoscritti, alla fine di quel percorso che ci ha portato a
ricordare, o conoscere, il significato di essere Chimico Professionista Iscritto ad un Ordine.
…………………………
Punto di particolare interesse riveste l’illustrazione di come la comunicazione (interna ed esterna) sia sempre
più elemento strategico per la diffusione dell'informazione e degli strumenti ed iniziative correlate, editoria
tradizionale ed on line.
_______________________________________________________INDICE__________________________________________________________
_______
Prologo
Presentazione
Prefazione
1.
Introduzione
2.
La scienza ed i chimici del passato
3.
Benvenuti nella nostra storia e nel nostro futuro
4.
Nozioni di Ordine, Consiglio Nazionale Chimici, Professioni Intellettuali,
Status & Etica, Competenza e riserva di leggi
5.
Codice Deontologico per l’esercizio della professione di Chimico
6.
I Chimici fra Ordine e Professione
7.
L’organizzazione del Consiglio Nazionale dei Chimici
8.
Il Chimico tra pluridisciplinarietà e capacità intuitive
9.
La Chimica è la scienza che crea
10.
Attività del Chimico
11.
Leggi e disposizioni relative alla Professione del Chimico
12.
La Professione del Chimico nella Giurisprudenza
13.
I Consigli Direttivi del C.N.C. degli ultimi 30 anni
14.
La Comunicazione & l’Informazione
15.
Il Chimico Italiano, Periodici e Pubblicazioni degli Ordini dei Chimici ed Associazioni di Chimici, Sito Web
16.
Interventi Parlamentari & Pubblica Amministrazione
17.
Congressi & Convegni
18.
Gli Iscritti all’Albo ed i quesiti sugli aspetti della Professione
19.
Le Società Scientifiche e le Associazioni Sindacali dei Chimici Italiani
20.
Gli Accordi collettivi dei Chimici
21.
EPAP - La Cassa di Previdenza dei Chimici
22.
Dedicato a un grande Atleta Chimico
23.
APPENDICE
________________________________________________________________________________
_____
L’attività di Antonio Ribezzo1 a favore della categoria dei Chimici si è sviluppata sin dagli anni 80 quando, nel 1984, venne eletto Presidente
dell’Ordine dei Chimici del Lazio-Umbria-Abruzzo e Molise, carica rinnovata per cinque volte. Dal 1984 è Segretario Nazionale del SIChiLP,
sindacato dei chimici liberi professionisti. Nel 1997 è stato eletto Consigliere Nazionale della categoria, mentre dal 2006 è Consigliere del CIG-Epap,
Ente di previdenza Pluricategoriale , cariche che ancora ricopre.
Ribezzo ha coniugato il lavoro nel campo della chimica-clinica e tossicologia con l’attività Ordinistica –sindacale di categoria con numerosi successi:
-
nel campo del diritto (di rilievo la decisione giurisprudenziale che ha ribadito la competenza dei Chimici nell’esecuzione e firma delle
analisi microbiologiche ed al microscopio)nella sottoscrizione di contratti Ministeriali per la categoria dei chimici
nell’attività pubblicistica quale Editorialista di riviste dei chimici
ha scritto un libro, Chimica per l’uomo, edito dall’Ordine dei Chimici di Roma, volume monografico recante Relazioni Morali e
programmatico consuntive, cultura chimica e norme etico morali, giurisprudenza sulla professione
è stato insegnate per circa un ventennio negli Istituti Statali per Tecnici di laboratorio chimico-biologico
è titolare di una studio di Chimica Applicata, e dirige un laboratorio Accreditato di analisi Chimico-cliniche , microbiologiche e RIA .
……………………………………………..
1.
Benvenuti nella nostra storia e nel nostro futuro
Organizzazione in “categoria” professionale
3.1 Il regolamento per l’esercizio della Professione di Chimico – 3.2 Obbligatorietà dell’iscrizione all’Albo
quale conditio sine qua non – 3.3 Norme per il funzionamento degli Ordini e del Consiglio Nazionale dei Chimici
– 3.4 I Chimici , la deontologia e ricorsi.- 3.5 La legge tariffaria delle prestazioni professionali del chimico – 3.6
Potere tariffario - 3.7 Adeguamento della Tariffa professionale del Chimico
3.1 Il regolamento per l’esercizio della Professione di Chimico
A secolo ormai inoltrato,alla luce dell’esigenza legata alla formazione delle varie categorie
che operavano nei sempre più numerosi settori professionali, venne emanato il “Regolamento
per l’esercizio della professione di chimico” 2.
Nello stesso veniva stabilito che “il titolo di chimico spetta a coloro i quali abbiano superato
l’esame di Stato per l’abilitazione all’esercizio della professione di chimico”, oltre ad altri che
all’epoca avevano stesso diritto perché in possesso, per disposizioni vigenti, dell’abilitazione
diretta all’esercizio della professione di chimico.
La promulgazione della norma istitutiva della professione riconosceva altresì la costituzione
dell’”albo dei chimici” presso ogni “locale associazione sindacale dei chimici legalmente
riconosciuta” presso cui il chimico aveva propria residenza.
Era l’inizio della nostra storia professionale che tanto impulso ha dato, negli anni a seguire,
allo sviluppo tecnico-scientifico e culturale dell’Italia.
1
2
[email protected] - [email protected] - [email protected]
R.D. 1° marzo 1928, n. 842, numero di pubblicazione 1291, 1-V-1928(VI)-Gazzetta ufficiale del Regno d’Italia-n.102
Il “Regolamento” dettava norme sulla tenuta dell’albo 3 , ’iscrizione 4 , sulle “pene disciplinari”
erogate dal “Comitato 6 in caso di mancanze commesse nell’esercizio della professione.
5
Fra le norme più pregnanti veniva specificato 7 che “le perizie e gli incarichi in materia di
chimica pura ed applicata possono essere affidati dall’autorità giudiziaria e dalle pubbliche
amministrazioni soltanto agli iscritti nell’albo dei chimici”.
Ed ancora “devono poi essere redatte agli iscritti nell’albo le perizie e le analisi che devono
essere presentate alle pubbliche amministrazioni”.
Di seguito sono riportate le norme 8 relative alle prerogative dell’Ordine sulla repressione degli
abusi del titolo di chimico, dell’obbligo triennale di formazione della tariffa, della
corresponsione del contributo di iscrizione annuale da parte degli iscritti..
Viene subito incontro la vigenza degli ultimi articoli riguardanti la specifica esigenza
dell’intervento dell’opera del chimico nei settori della “chimica pura ed applicata” , sia nelle
perizie che nelle analisi chimiche, che delle prerogative dell’Ordine con riferimento al loro
precipuo rispetto ed esatta applicazione.
Negli ani passati abbiamo assistito ad una sempre più massiva “invadenza” dei più diversi
professionisti, di laurea ed estrazione estranea alla nostra, nelle attività riservate ai chimici.
Gia degli anni successivi alla “I° grande guerra”, con il I°Congresso dei Chimici tenutosi a
Torino, venivano evidenziati tali invadenze, specie nel settore delle analisi chimiche a scopo di
accertamento diagnostico, ma non solo.
Fu grazie all’impegno dei nostri “Chimici Dirigenti” dell’epoca che si arrivò, con grande sforzo
intellettuale e culturale, alla promulgazione della prima Legge Tariffaria del Chimico 9.
……………………………………………………………………………………….
4.5 Competenza , riserva di legge e specificità della professione.
La peculiarità e la specificità siano caratteristiche essenziali di ogni professione.
Il diverso curriculum degli studi seguiti ed il superamento del relativo esame di Stato, conferiscono al professionista, abilitato ed iscritto al relativo Albo, una sorta di esclusiva ad operare
nel campo della sua attività.
Per anni si è discusso fra alcune professioni circa la possibilità di esercitare "in condomini o"
alcune attività, e per anni i chimici hanno sostenuto di avere pieno diritto a rendere agli utenti le
prestazioni loro riservate dalle leggi professionali.
Due recenti sentenze 10 hanno riaffermato la riserva di legge in favore dei chimici in determinate
attività.
La prima statuizione infatti ricorda che sono da ritenersi illegittime le analisi effettuate da
3
Art.3
Art.4, 5,6,7
5
Art.11-12-13-14-15
6
Oggi “Consiglio dell’Ordine”
7
Art.16
8
Art.17
9
L. 19 luglio 1957, n. 679: Tariffario nazionale delle prestazioni professionali dei chimici
10
Trib. Genova-Sez. III n. 9493/99 e Trib. Napoli-Sez. I n. 3417/2001
4
un ingegnere chimico a corredo della dichiarazione di emissioni in atmosfera, in quanto le
stesse costituiscono il momento finale dell'attività del redattore la perizia (il chimico) e non
attengono al corretto funzionamento degli impianti di abbattimento dei fumi, e quindi, del
contenimento delle emissioni in atmosfera.
Parimenti, nella seconda decisione, si sancisce ancora una volta che nessuna attività, corrispondente alla caratterizzazione qualitativa e quantitativa delle emissioni in atmosfera, può essere
effettuata dal biologo essendo la stessa riservata al chimico.
Quanto prima sia per diritto (riserva di legge) che per competenza professionale de i chimici
(specificità degli studi seguiti).
Ancora una volta, quindi, è la legge che interviene per sgombrare il campo dai dubbi e dalle
sovrapposizioni professionali.
La decisione ribadisce la validità e la vigenza dell'impianto della nostra legge istitutiva11 recante il regolamento della professione del chimico - in forza del quale "devono essere redatti
dagli iscritti all'Albo (dei chimici) le perizie e le analisi che devono essere presentate alle Pubbliche
Amministrazioni"
;
Viene anche richiamata la sentenza n. 7023/99 della Suprema Corte di Cassazione a sottolinere
che la "norma individua come attività non solo tipica, ma addirittura riservata ai chimici (e
quindi con esclusione di ogni altro professionista), l'attività che abbia come oggetto finale la
relazione di una perizia chimica o l'effettuazione di un'analisi chimica da presentare alla P.A.":
Da ultimo viene riaffermata come non risolutiva il richiamo alla disciplina relativa agli onorari
dei biologi12 e alle prove di abilitazione13 quali fonti inidonee ad innovare l'oggetto delle relative
attività in loro favore, essendo le stesse riservate ai chimici.
Quanto prima rende giustizia sia del nostro buon diritto che dell'impegno profuso negli anni a
sostegno del rispetto delle competenze di ogni diversa professione, per il bene della collettività
nell'osservanza delle leggi.
………………………………………………
6. I CHIMICI FRA ORDINE & PROFESSIONE
6.1 Pemessa - 6.2 Le origini e le specificità della professione – L’Ordine Professionale
6.1 Premessa
La scienza si è sempre chiesto “come succedono le cose” mentre la religione “perché esse
succedono”.
Entrambe hanno cercato di spiegare che “niente” è sempre esistito ma che tutto ha avuto
un’inizio14, secondo l’una, ovvero che tutto è stato creato, secondo l’altra.
11
art. 16, co. 3, del R.D. n. 842/28
D. M. n. 362/93
13
DPR 580/82
14
Teoria del Big-beng
12
Anche i chimici hanno affermato, e poi dimostrato, che “nulla sia crea, nulla si distrugge ma
tutto si trasforma” 15 ed a ben vedere non vi fu asserzione più vera .
Quella del Chimico è una professione che viene da lontano.
Una professione antica che ha lontani avi e che tanto ha dato al progresso dell’umanità.
Una professione, non ben conosciuta dai media, ma anche dai “salotti buoni”, una professione
che ha reso sempre più facile la vita di tutti nei settori merceologici e scientifici.
…………………………………….
8.1 Il Chimico, un musicista con particolari “note”
.
Il ricercatore osserva, confronta, studia, applica sviluppando quanto è stato oggetto della sua
ricerca, dal suo particolare angolo di osservazione.
Il Chimico appare ora un musicista intento a “sistemare” le sue “note” particolari, atomi e
molecole, per sviluppare nuova materia, ora un pittore che studia sperimentando le sue
meravigliose formule.
E’ un po’ verità se la nostra professione appare sfumata nel senso che non se ne coglie subito scopi
e presupposti, ma è anche la fantasia della gente che cerca sempre di accomunarci a qualcuno, ad un
professionista più famigliare come può essere il personaggio di un film, il professore di chimica di
una scuola.
La ragione risiede nella complessità della professione di chimico ma soprattutto nella carenza, a
volte anche nostra, di rappresentazione chiara e sintetica dei contenuti e sviluppi cui essa ha portato.
Sin da piccoli ognuno di noi immagina, a volte con un senso di ansia misto a paura, il “dottore”, il
medico, che gli verrà a fargli visita.
Poi tale figura diventa più famigliare, quasi essenziale nel corso della propria vita.
Al “dottore” si ricorre sempre per ogni piccolo sospetto sulla propria salute per cercare una risposta,
un conforto alle proprie ansie.
Anche la figura dell’Avvocato è richiesta in ogni momento della nostra vita per dirimere
controversie, così come quella del Commercialista del quale ormai non se ne può fare più a a meno.
Ognuno di loro applica studi da altri effettuati e leggi da altri formulate, deducendo e calando le sue
osservazioni al caso in esame.
La professione del Chimico è simile per alcuni versi, ma più “nobile” per molti aspetti, e di certo di
essa non se ne può effettivamente fare a meno.
Come gli altri professionisti certamente applica quanto studiato e sperimentato da altri, ma al tempo
stesso ogni suo gesto è dotato di un momento creativo, un momento di quasi contemplazione del già
“creato” quasi a voler aggiungere del “suo” a così tanta magnificenza.
Ci piace ricordare l’intuito posto nell’applicazione del processo di raffinazione del petrolio per
ottenere i suoi derivati.
Una “distillazione” apparentemente semplice che separa i componenti della materia grezza (il
petrolio) in frammenti e che sono serviti da base per “creare” le tante resine (plastiche per la gente)
che tanta parte occupa nel nostro quotidiano vivere e del quale non ne possiamo più fare a meno.
Basta osservare a tale proposito la scoperta delle fibre tessili artificiali, le plastiche che
opportunamente conformate, costituiscono i cruscotti ed i tessuti dei sedili delle nostre auto gli
involucri dei computers, le lacche ed i cosmetici di ogni tipo, le vernici e le benzine (per le auto e
quelle particolari degli aerei), le applicazioni che hanno portato allo sviluppo dei colori e della
stampa su svariati tipi di supporti, cartacei, ceramici, plastici.
15
Lavoisier
E che dire poi della grande intuizione nella formulazione della penicillina, degli antibiotici, dei
farmaci salvavita e non, la cui scoperta ha rivoluzionato il nostro vivere, allungandone di
conseguenza la durata e la qualità ?
La nobile arte dell’analisi chimica della materia per ricercarne sia i componenti (analisi qualitativa)
che concentrazione degli stessi (analisi quantitativa) occupa nell’immaginazione della gente un
posto importante e facilmente collocabile.
La figura del Chimico analista appare in numerosi films, specie stranieri, da Mitula ai RIS al
dott.Haus ecc. ma è sempre sovrastata dalla narrazione e dalla figura del Medico, dell’Ispettore che
applica i risultati delle analisi del chimico per risolvere il caso.
Ma se la narrazione filmica ha le sue esigenze nel privilegiare la figura del protagonista, non
sfugge ai più l’opera del chimico, posta all’inizio di ogni indagine medica (analisi chimico-cliniche)
e scientifica-poliziesca (analisi chimica dei reperti).
La scoperta , la costante ricerca posta alla base di ogni futura “formulazione” di un composto per
comprenderne le proprietà e sfruttarne pienamente le caratteristiche proprie, fanno parte della
mentalità del chimico in ogni settore della sua attività.
La sua mente è costantemente alla ricerca del perché, di come sfruttare ogni intuizione, di ogni
possibile sviluppo.
Ciò avviene tanto nella ricerca pura che nell’applicazione pratica della professione di Chimico.
Per alcuni la chimica è una “musica”, per altri un “profumo”, un “odore”, un “farmaco”,
un’Analisi, per altri ancora qualcosa di incomprensibile a prima vista, per noi tutti è la vita che
cambia, che si trasforma, che crea in ogni momento del giorno, dall’inizio all’eternità di tutto ciò
che è esistente .
E’ ricerca della perfezione e combinazione di atomi e molecole ma anche concime che ha
decuplicato i prodotti dell’agricoltura, che ha creato nuovi farmaci, nuove possibilità di vita e
lavoro.
Nel “tutto ciò è chimica” risiede lo stesso concetto di umanità del creato, nello sfruttamento di tale
scienza, stà la nostra creatività, specificità ed unicità della professione.
…………………………………….
CONGRESSI – PRESENTAZIONE & MOZIONI
17.4
I° Congresso Nazionale degli Ordini dei
Chimici
Torino Palazzo Madama 3-4-5-6 giugno 1948
Il dopoguerra ha visto a Torino l’adunanza dei chimici d’Italia per dar vita al primo Congresso
della categoria.
Nella prefazione agli atti congressuali si fa riferimento al rilancio della professione:
“ I laureati in chimica rappresentano nel Paese una delle categorie più giovani.
Con la liberazione e con l’avvento della democrazia, anche i chimici hanno ripreso la loro marcia per la conquista della
dignità della categoria.
L’Ordine dei Chimici del Piemonte, risorto attraverso i C.L.N., sin dalle prime assemblee ha sentito il bisogno di
risolvere su scala nazionale, problemi che dessero dignità alla professione.
Così si è giunti attraverso un duro lavoro organizzativo, al I° Congresso Nazionale dei Chimici d’Italia, ed auguriamo
che i risultati di questo Congresso siano tali da accrescere prestigio alla nostra disciplina ed alla nostra categoria, e che
dai problemi dibattuti si avvantaggi il nostro Paese, nei suoi cittadini anelanti ad un miglioramento scientifico e
sociale.”
Il programma propose da subito i problemi da risolvere. Fra l’altro, di grande rilevanza si ritenne
porre da subito la questione relativa agli ambiti professionali.
Bisogna ricordare che era stato emanato il regolamento sulla professione di chimico nel 1928 e
l’obbligo di iscrizione all’albo nel 1938; mancavano gli ambiti specifici e tariffari.
La sessione dedicata alla “Professione di Chimico” prevedeva:
a)
b)
c)
d)
Definizione della Professione
Precisazione del titolo di Chimico-Farmacista
Analisi Cliniche
Esame di Abilitazione alla Professione
Mentre quella relativa all’ “Ordine Professionale dei Chimici”
a) Tutela del Libero Professionista
b) Tutela del Professionista Impiegato
c) Tutela del Chimica del Prodotto Industriale
d) Albo Professionale
e) tariffe
Come ben si osserva, sin dalla ripresa della normale vita civile, già dal dopoguerra si poneva
l’accento sia su una più precisa definizione della professione di chimico che della sua tutela .
L’esigenza di meglio definire gli ambiti di competenza comportava, come è ovvio, il passaggio
attraverso il riconoscimento effettivo delle prestazioni che il chimico poteva effettuare.
Ciò coinvolgeva il riconoscimento di una tariffa e quindi della tutela da apprestare agli iscritti che
intendessero svolgere la professione il forma libera.
……………………………
Roma, 7 giugno 1986 Seminario di Studio e aggiornamento professionale per Chimici “Elaborazione e controllo
dei dati chimico-analitici”
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
17.3. 6 Sindacati Chimici - 2° Corso di tecniche Radioimmunologiche :
il dosaggio RIA nella ricerca sul cancro
(con il Patrocinio del C.Nac.Chimici-Ass.to Sanità Regione Calabria-Amm.ne Prov.le di Catanzaro-Noi Chimici-Organo di
informazione Nazionale)
Capo Rizzuto (CZ) 17 maggio 1986 Hotel Club “Le Castelle”
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
17.3.7 Ordine dei Chimici del Lazio-Umbria-Abruzzo e Molise Roma 4 maggio 1990
Seminario di aggiornamento professionale del chimico quale C.T.U.”
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

17.3.8 Ordine dei Chimici del Lazio-Umbria-Abruzzo e Molise 31 ottobre 1990
SEMINARIO DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE in Ematochimica”
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

17.3.9 Ordine dei Chimici del Lazio-Umbria-Abruzzo e Molise-S.C.I. Perugina 17
dicembre 1990 Università degli Studi di Perugia
“Il Chimico, l’Ordine e l’esercizio della Professione”
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

17.3.10 Ordine dei Chimici delle Provincie di Potenza e Matera Potenza Università degli
Studi della Basilicata Potenza 8 maggio 1991
Si è discusso delle prospettive di sviluppo per la chimica del Mezzogiorno, della realtà nazionale e ruolo del chimico nella
dinamica legislativa, del chimico libero professionista anche in attuazione delle norme del Trattato di Roma sulla CE e della
libera circolazione dei professionisti ma anche della ricerca didattica chimica e della laurea in chimica tra rinnovamento e
transizione.
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

°°°°°°°
17.3.11 Convegno Regionale dei Chimici della Campania, Napoli Hotel Royal 1992 –
Chimica e qualità della vita e ambiente: i rifiuti