l`uno dall`altro, ruotando nello stesso tempo in maniera da rivolgere

Transcript

l`uno dall`altro, ruotando nello stesso tempo in maniera da rivolgere
l'uno dall'altro, ruotando nello stesso tempo in maniera da rivolgere la
parte legnosa verso quelli della coppia opposta. Si realizza la disposizione illustrata nella fig. 21 (Tav. V I ) , in cui vediamo che la stele vascolare ha la forma di un rettangolo ai cui angoli stanno i quattro fasci.
A questo stadio comincia l'inversione dell'ellisse stelare ; basta infatti
paragonare la forma della stele a livello del colletto, in cui i fochi dell'ellisse giacciono nel piano cotiledonare (Tav. V , fig. 16), con la
forma della stele alla base dei cotiledoni, dove i fochi dell'ellisse giacciono nel piano intereotiledonare, per rendersi ragione di questo fenomeno. È a livello dello stadio illustrato nella fig. 21 (Tav. V I ) che i
fasci conduttori della stele vascolare lasciano nella regione intercotiledonare un nodulo di tessuto procambiale, da cui si svilupperanno poi
i fasci che andranno a percorrere le successive foglie.
A questo livello si nota una tendenza alla formazione di lacune resinifere schizogene. T u t t i i tessuti dell'ipocotile dai più profondi ai più
superficiali sono cosparsi di piccole aree, in corrispondenza delle quali
le membrane di due o tre cellule vicine, od anche di una sola, si ispessiscono; mentre tale modificazione della membrana si propaga alle cellule vicine, il contenuto delle cellule prima modificatesi degenera rapidamente.
Quando l'ellisse stelare è del tutto invertita, allo stadio rappresentato nella fig. 22 (Tav. V I ) , la scissura cotiledonare comincia ad appaparire.
Le porzioni cribrose di ciascuna coppia di fasci confluiscono di nuovo
e costituiscono ognuna un'unica fascia di piccoli noduli cribrosi, separati fra loro da una o due cellule parenchimatiche. Contemporaneamente le porzioni legnose si frammentano in molti piccoli fasci ; si formano così in definitiva numerosi fasci paralleli fra loro. Ben presto i
fasci laterali prendono un decorso obliquo rispetto ai centrali.
Ciascun fascio cotiledonare decorre in una guaina di cellule le cui
caratteristiche spiccano in confronto a quelle che formano il tessuto
fondamentale del cotiledone. Tutte le cellule dell'area del fascio appaiono fortemente colorite dall'ematossilina ; il nucleo è come invaso da
una gran macchia viola scuro, mentre nelle cellule del mesofillo il nucleolo appare colorato di rosso (Tav. V I , fig. 23). Ciascun fascio legnoso
risulta diviso in due ali che si allungano verso il cribro per la presenza
di un elemento centrale che non è lignificato ; ad ogni fascio corrisponde un canale resinifero che lo sovrasta.
Procedendo più in alto le porzioni legnose dei fasci centrali si sdoppiano ciascuna in due parti, che restano però sempre sotto uno stesso