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LABORATORIO DI
PROGETTAZIONE
PARTECIPATA
REGIONE PUGLIA
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LABORATORIO DI PROGETTAZIONE
PARTECIPATA
Prodotto finale
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FQTS 2012 – ADI 610
LABORATORIO DI
PROGETTAZIONE
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INDICE
INTRODUZIONE........................................................................................................................................................... 3
BREVE REPORT DELLE ATTIVITÀ SVOLTE...................................................................................................................... 4
SCHEDA DI STRUTTURAZIONE DEL PERCORSO PARTECIPATO...................................................................................... 7
REGOLAMENTO DELLA BUONA PARTECIPAZIONE....................................................................................................... 8
INFORMAZIONE/DIVULGAZIONE AI POTENZIALI STAKEHOLDERS............................................................................. 10
SCHEDA PROGETTO .................................................................................................................................................. 11
ELEMENTI ANALISI DEL CONTESTO............................................................................................................................ 12
MAPPA DEGLI ATTORI ............................................................................................................................................... 15
MAPPA DI PIANI E PROGETTI..................................................................................................................................... 16
ALBERO DEI PROBLEMI ............................................................................................................................................. 17
ALBERO DEGLI OBIETTIVI........................................................................................................................................... 18
AMBITI DI INTERVENTO ............................................................................................................................................ 19
QUADRO LOGICO ...................................................................................................................................................... 19
CONCLUSIONI........................................................................................................................................................... 21
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PROGETTAZIONE
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“Non possiamo pretendere che le cose cambino, se
continuiamo a fare le stesse cose. Senza crisi non ci sono
sfide, senza sfide la vita è una routine, una lenta
agonia.”( Albert Einstein citato nel progetto generale FQTS)
INTRODUZIONE
La partecipazione come strategia di coinvolgimento degli attori rilevanti e di mobilitazione di nuovi attori nei
processi decisionali, è un processo di progettazione collettiva, che in una fase in cui la complessità dei
problemi da affrontare cresce a fronte di risorse sempre più scarse, il terzo settore può utilizzare per
prefigurare non solo decisioni di intervento condivise, ma proposte di progetti di cambiamento sostenibili.
Ma in quali ambiti, con chi e come attivare alleanze che promuovano modalità innovative di intervento per
offrire risposte ai bisogni emergenti e/o sedimentati, per prendersi cura dei beni comuni, agendo nei territori
per la costruzione di capitale sociale e per la partecipazione ai processi di sviluppo?
In quali ambiti, con chi e come attivare alleanze che sviluppino progetti di cambiamento efficaci e capaci di
fare riferimento a bacini di risorse alternative o complementari al finanziamento pubblico, così da renderli
più facilmente sostenibili?
Il Laboratorio di progettazione partecipata ha voluto aprire ai partecipanti nuove prospettive, costruendo la
“cassetta degli attrezzi” per organizzare e sperimentare percorsi partecipati articolati e complessi,
considerando la progettazione partecipata come uno strumento per intervenire in termini di rafforzamento
del senso di appartenenza alla comunità locale e per incentivare il dialogo e la collaborazione tra i diversi
attori.
Gli incontri del Laboratorio, hanno sperimentato e valorizzato un itinerario concreto di progettazione
partecipata, organizzando e mettendo in atto le fasi principali del processo, dall’impostazione alla presa di
decisioni collettiva, sulla base del principio metodologico dell’”imparare facendo”.
Il presente lavoro riporta, dopo un breve report delle attività svolte dal gruppo del laboratorio regionale, gli
output del percorso laboratoriale svolto.
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PROGETTAZIONE
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BREVE REPORT DELLE ATTIVITÀ SVOLTE
Il Laboratorio è stato un work in progress i cui step sono stati definiti a livello nazionale in sinergia con i
formatori delle altre regioni ed il formatore nazionale; i contenuti effettivi del lavoro sono emersi dal
processo attivato con i partecipanti al laboratorio.
Nel periodo tra maggio e ottobre 2012 si sono svolte le attività formative. Il 16 giugno, a Monopoli (BA), si è
avuta la presenza di un ospite, lo psicologo dott. Jamil Amirian, di Studio Aliante (Roma), che ha
evidenziato alcuni esempi di buone prassi di Progettazione Partecipata in Italia, in particolare esempi tratti
da un istituto genovese per minori disagiati e altri tratti dalla sua esperienza di “psicologo di strada”.
Successivamente si è passati alla fase teorica sui primi step della fase di IMPOSTAZIONE di un percorso
di Progettazione Partecipata (definizione del tema in primis). La mattina si è chiusa con brevi cenni al PCM
e con un lavoro di gruppo finalizzato a dettagliare la definizione del tema.
Nel pomeriggio si è svolto, sempre in 2 sottogruppi, un esercizio di progettazione su 2 tracce: 1. definizione
del tema/problema di cui volete occuparvi (come lo descrivereste; destinatari del progetto; come
coinvolgerete i destinatari) e 2. Analisi del contesto (in quale territorio realizzate il progetto; quali sono i
soggetti che realizzeranno il progetto? quali specifici contributi potranno dare? come distribuirete i ruoli e le
responsabilità? quali sono i soggetti che potenzialmente sono interessati al progetto? come li
coinvolgerete?). I lavori hanno prodotto 2 distinti file messi agli atti. Nell'ultima delle 4 ore previste per il
pomeriggio, sono state presentate in power point le slide sull'Analisi stakeholders (tabella attori sociali e
matrice di rilevanza).
Durante il secondo incontro, tenutosi a Bari, si è focalizzata l'attenzione sulla sede del workshop di
identificazione, alla luce dell'imminente pubblicazione di un bando di finanziamento della Regione Puglia
che mira ad affidare una serie di immobili delle Ferrovie. L'idea emersa è quella di spostare la location a
Manduria (un po' più a sud quindi della precedente collocazione prevista in provincia di Brindisi), in quanto
il bando indica in quel Comune un immobile con caratteristiche strutturali molto confacenti con gli obiettivi
della Casa della Sussidiarietà e dei Beni comuni ipotizzata dal gruppo. Di seguito, il laboratorio si è
concentrato sulla definizione della mappa degli attori (sino ad allora solo abbozzata) con relativa analisi di
rilevanza e sulla mappa della normativa e buone prassi. Si è quindi proceduto ad una scrematura degli
attori presi in esame, da invitare al prossimo workshop.
Successivamente si è passati ad una fase più teorica dell'incontro, riprendendo argomenti solo accennati
nel corso del precedente laboratorio, quali: PCM e Quadro logico. Inoltre, sono stati trattati i primi step
della fase di PREPARAZIONE di un percorso di Progettazione Partecipata. Nel pomeriggio è stato
presentato e discusso il metodo GOPP e, a seguire, si è svolto, in 2 sottogruppi, una simulazione di analisi
dei problemi e conseguente analisi degli obiettivi.
Il terzo laboratorio si è tenuto nella città di Oria, in provincia di Brindisi, nel pomeriggio del 16 novembre. È
stata completata la parte teorica relativa alla metodologia del GOPP e si è preparato nel dettaglio il
workshop di identificazione in programma la mattina successiva, in considerazione della tipologia di attori
sociali invitati.
Il contesto territoriale di riferimento per il tema delle Case della Sussidiarietà è stato in ultimo definito a
Oria, considerata la particolare centralità geografica.
Sabato mattina, 17 novembre, ha avuto luogo il workshop di identificazione. Il gruppo ha definito,
quali modalità di convocazione dei vari stakeholders, le modalità via mail, telefoniche e di contatto diretto. Il
facilitatore ha aperto i lavori, presentando il progetto FQTS ed il percorso formativo che lo caratterizza; a
seguire ciascun partecipante ha presentato se stesso, l'ente di appartenenza e i progetti ai quali ha
partecipato in passato aventi un tema analogo a quello della giornata. Quindi, si è dato via al brainstorming
sulla problematica relativa alle Case della Sussidiarietà presentata.
La dott.ssa Liverini, funzionaria dell'Agenzia per la mobilità della Regione Puglia, ha ribadito la disponibilità
di immobili di proprietà della Regione, attualmente in gestione alle Ferrovie Sud Est e Appulo-Lucane, che
saranno affidati al Terzo Settore tramite apposito bando, ancora in fase di definizione.
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Importanti anche i contributi alla discussione da parte del rappresentante di Coldiretti e di Unpli, per la
disponibilità dimostrata nell'individuare imprese agricole ed enti turistici da coinvolgere nel progetto.
Via via che i problemi sono stati esplicitati, ha preso corpo l'albero dei problemi e la conseguente
clusterizzazione. Tre gli ambiti di intervento scaturiti: quello relativo alla scelta dell'immobile, quello relativo
al coinvolgimento all'iniziativa del territorio; quello della sostenibilità nel tempo del progetto.
L'ultimo laboratorio, ha visto i partecipanti concentrarsi sulla definizione dei vari output previsti dal percorso
formativo e sulla definizione dei servizi concreti che la Casa della Sussidiarietà erogherà per il territorio. E'
stato presentato il lavoro svolto relativamente alla descrizione del contesto preso a riferimento dal percorso
formativo, tenendo però presente che una volta pubblicato il bando della Regione Puglia sull'affidamento a
privati degli immobili delle Ferrovie, si potrà focalizzare effettivamente l'attenzione su un contesto
territoriale preciso. Si è quindi realizzato il workshop di progettazione che ha visto la partecipazione
dell'attore sociale, sig. Marco Filoni, imprenditore del settore ristorazione, titolare con altri due soci della
Società in accomandita semplice denominata “Marea“. Il suo contributo è stato molto apprezzato dai
partecipanti, che hanno posto numerose domande al fine di valutare la possibilità di inserire un punto
ristoro all'interno della Casa della Sussidiarietà. Tale aspetto, infatti, è stato identificato come quello più
utile al fine di garantire una sostenibilità economica nel tempo alla struttura.
Il percorso formativo del laboratorio di progettazione partecipata si è articolato secondo il calendario
indicato nella seguente tabella:
Luogo
Data
Durata
Tipologia
MONOPOLI (BA)
15/06/12
4h
Testimonianza
MONOPOLI (BA)
15/06/12
4h
Incontro formativo
BARI
20/10/12
4h
Incontro formativo
BARI
20/10/12
4h
Incontro formativo
ORIA (BR)
16/11/12
4h
Incontro formativo
ORIA (BR)
17/11/12
4h
Workshop di IDENTIFICAZIONE
LECCE
01/12/12
2h
Incontro formativo
LECCE
01/12/12
2h
Workshop di PROGETTAZIONE
Agli incontri de visu vanno aggiunti i numerosi scambi di e-mail tra i partecipanti che hanno permesso agli
output di essere perfezionati via via che il percorso si è realizzato.
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IL PERCORSO DI PROGETTAZIONE
PARTECIPATA DELLA REGIONE PUGLIA
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SCHEDA DI STRUTTURAZIONE DEL PERCORSO PARTECIPATO
Il primo passo per lo start-up del percorso di progettazione partecipata è la sua progettazione e
pianificazione, cioè la definizione di obiettivi, risultati attesi, numero di incontri, tempi, metodologia.
A tal fine è stata utilizzata e strutturata la scheda seguente.
TITOLO
“Museo a km zero”
SOGGETTO
PROMOTORE
Il Laboratorio di Progettazione Partecipata FQTS 2012 della Puglia
FACILITATORE Luca Dell'Anna, formatore regionale del laboratorio di Progettazione Partecipata della
Puglia, nell’ambito del progetto FQTS 2012 – Formazione dei Quadri del Terzo Settore
OBIETTIVO
GENERALE
OBIETTIVO
SPECIFICO
RISULTATI
ATTESI
TEMPI
Sperimentare un percorso di progettazione partecipata che consenta di:
 determinare un rafforzamento-accrescimento di competenze collettive;
 costruire un progetto collettivo producendo decisioni più efficienti, più eque, più
sagge, più stabili e più facili da attuare;
 facilitare la nascita di nuove relazioni tra i partecipanti o rafforzare quelle
esistenti, generando cooperazione e fiducia.
Identificare e formulare l’idea progettuale di un intervento a rete, che miri a promuovere
la conoscenza, la diffusione e la capitalizzazione delle reti, delle esperienze e degli
strumenti innovativi di contrasto alla crisi promossi e/o attuati sinergicamente da Terzo
Settore, istituzioni e mondo economico, attraverso un’esperienza di progettazione
partecipata, che affronti in modo sinergico il tema dello sviluppo rurale in chiave socioeconomica, attivando risorse materiali ed immateriali, mettendo a frutto relazioni,
competenze e abilità.
1. Rafforzamento Accrescimento delle competenze attraverso differenti
rappresentazioni della realtà e nuovi modi di vedere una situazione problematica,
insieme all’individuazione di possibilità provenienti da diversi punti di vista sono
condivisi
2. miglioramento delle decisioni: Scelte, decisioni, impegni e responsabilità sono
condivisi
3. miglioramento delle relazioni tra i partecipanti : La rete tra una molteplicità di
soggetti rappresentativi della realtà territoriale destinataria dell’idea di intervento è
sviluppata ed eventualmente formalizzata attraverso protocolli e/o patti
4. un’idea progetto, frutto di un processo di partecipazione, è identificata e
formulata.
Si veda calendario FQTS.
METODOLOGIA L’approccio che si adotterà è quello del “Project Cycle Management” (PCM), che utilizza
la metodologia di progettazione partecipata GOPP – Goal Oriented Project Planning –
basata su un processo di progettazione per obiettivi.
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REGOLAMENTO DELLA BUONA PARTECIPAZIONE
Un'altra componente del percorso è stata la condivisione delle regole della buona partecipazione. Definito
dal gruppo dei formatori con il formatore nazionale, il regolamento è stato acquisito dai partecipanti alla
formazione e presentato e condiviso con i partecipanti ai workshop di progettazione partecipata.
Di seguito è riportato il regolamento utilizzato.
Regole di partecipazione
Al fine della trasparenza del processo partecipativo messo in campo, i partecipanti ai Workshop adottano il
seguente “Regolamento”:
Art. 1
Principi e Finalità
Gli incontri di progettazione partecipata sono mirati all’identificazione di un’idea progettuale condivisa sul
tema “Realizzazione di case della sussidiarietà localizzate presso un immobile inutilizzato delle Ferrovie,
nel quale dare risalto alla cultura rurale del territorio pugliese in chiave turistica”.
In particolare si mira a
consenta di:
Sperimentare un percorso di progettazione partecipata che
•
determinare un rafforzamento-accrescimento di competenze collettive
•
costruire un progetto collettivo producendo decisioni più efficienti, più eque, più sagge, più stabili
e più facili da attuare
•
facilitare la nascita di nuove relazioni tra i partecipanti o rafforzare quelle esistenti, generando
cooperazione e fiducia.
Le attività di partecipazione sono finalizzate a “Identificare e formulare l’idea progettuale di un intervento a
rete, attraverso un’esperienza di progettazione partecipata, che affronti in modo sinergico il tema
individuato come prioritario, attivando risorse materiali ed immateriali, mettendo a frutto relazioni,
competenze e abilità.
Art. 2
Fasi del percorso partecipato
L’attuazione della partecipazione come assunzione di corresponsabilità, si concretizza nei
workshop di identificazione e progettazione.
Le fasi di lavoro del workshop di identificazione sono le seguenti:
- Analisi dei problemi (costruzione dell’albero dei problemi)
- Identificazione degli obiettivi (costruzione dell’albero degli obiettivi)
- Individuazione degli ambiti di intervento (clustering).
Le fasi di lavoro del workshop di progettazione sono le seguenti:
- Scelta degli ambiti di intervento (scoping)
- Definizione del Quadro Logico: obiettivi generali, obiettivi specifici, risultati e attività.
Art. 3
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Modalità di svolgimento del processo partecipato
Il percorso partecipativo sarà facilitato da ____________________.
L’approccio che si adotterà è quello del “Project Cycle Management” (PCM), che utilizza la metodologia di
progettazione partecipata GOPP –-Goal Oriented Project Planning – basata su un processo di
progettazione per obiettivi.
Nel primo incontro del tavolo tematico si provvede alla illustrazione delle regole di partecipazione e della
liberatoria sulla privacy che deve essere sottoscritta e firmata dal referente dell’organizzazione o dal suo
delegato partecipante.
Art. 4
Principi e regole della buona partecipazione
Il processo partecipato si fonda sui seguenti principi:
5. Uguaglianza: chiunque sia “portatore di interesse” rispetto ad una decisione ha pari opportunità
6. Diversità: la discussione tra soggetti “diversi” produce novità ed apprendimento
7. Reciprocità: chi partecipa si deve porre in ascolto anche delle altre posizioni
8. Qualità della discussione: i partecipanti dovrebbero considerare i propri interessi e valori in un
contesto più ampio
Nell’ambito dei principi enunciati, ed al fine di giungere ad un risultato soddisfacente i partecipanti si
impegnano al rispetto delle seguenti “regole della buona partecipazione”:
• Avere un atteggiamento aperto e democratico, disposto ad ascoltare con rispetto le opinioni altrui;
• Accettare le modalità di lavoro proposte dal conduttore e/o dal facilitatore;
• Offrire osservazioni propositive e critiche costruttive;
• Intervenire con un linguaggio semplice e sintetico, facendo interventi brevi e precisi;
• Partecipare attivamente ai gruppi di lavoro, mettendo a disposizione le proprie conoscenze e
competenze;
• Prendere l’impegno di partecipare agli incontri programmati.
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INFORMAZIONE/DIVULGAZIONE AI POTENZIALI STAKEHOLDERS
I risultati dei due workshop sono stati divulgati attraverso i partecipanti stessi al laboratorio di Progettazione
Partecipata ed i relativi enti di appartenenza. Si è potuto così contare sulle mailing list di ciascun ente e dei
contatti che negli anni essi hanno capitalizzato.
Per quanto riguarda gli stakeholders intervenuti, è stato predisposta un'apposita mail di invito nella quale è
stato presentato il progetto FQTS ed il programma formativo che lo caratterizza. Una serie di telefonate ha
permesso di calibrare al meglio il “tiro” di ciascun intervento da parte degli stakeholders. Questo ha
permesso che gli attori sociali intervenuti fossero a conoscenza del metodo e degli obiettivi dell'incontro.
L'interesse riscontrato è stato così immediato e la partecipazione ha riscosso interesse ed entusiasmo.
In particolare, l'Agenzia alla Mobilità della Regione Puglia ha dimostrato molto interesse per il progetto Fqts
in generale e per il progetto “Museo a km zero”. Il dirigete, dott. Ferrante, pur non intervenendo
personalmente, ha fatto presente il suo apprezzamento attraverso la funzionaria dell'Agenzia, dott.ssa
Stefania Liverini.
Anche la pagina facebook di Fqts Puglia ha svolto un ruolo importante in tal senso, mettendo a
disposizione dei visitatori una serie di contenuti informativi ed esplicativi del percorso svolto e degli obiettivi
dl laboratorio di progettazione partecipata.
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SCHEDA PROGETTO
L'idea progettuale mira a realizzare la “Casa della sussidiarietà e dei Beni comuni”, un contenitore sociale
in grado di dare slancio e risalto alla cultura rurale del territorio pugliese in chiave turistica.
La struttura sarà localizzata presso un immobile inutilizzato delle Ferrovie, in vista di un bando con il quale
la Regione Puglia darà in gestione al Terzo Settore gli immobili occupati fino a pochi anni fa dalle Ferrovie
delle linee Sud Est e Appulo-Lucane.
Nella scelta degli stakeholders è stato fatto un ampio elenco dei possibili interlocutori interessati
all'iniziativa e successivamente si è proceduto scremato in base all'analisi della rilevanza.
Il percorso prevede due principali ambiti di intervento. Il primo riguarda il “rafforzamento delle reti tra gli
imprese agricole, imprese turistiche e cittadini”. I risultati attesi connessi con questo primo obiettivo sono i
seguenti: Formare cittadini e imprese agricole e turistiche del territorio a fare sistema; rafforzamento della
capacità promozionale; motivare gli attori del territorio; attivare il collegamento a rete delle masserie
didattiche e con reti analoghe laddove esistenti; sensibilizzare il territorio al tema dello sviluppo agricolo in
chiave turistica; attirare nuovi turisti. A questi risultati attesi corrispondono le attività: creazione database
degli imprenditori agricoli e turistici locali; creazione di un marchio della Casa della Sussidiarietà;
attivazione di stage di aspiranti imprenditori agricoli presso le aziende già attive; Creazione di un ecomuseo; creazione di una sala ristorazione per n. 20 coperti.
Il secondo ambito di intervento fa riferimento alla necessità di assicurare sostenibilità nel tempo alla Casa
della Sussidiarietà e dei beni comuni. I risultati attesi individuati sono quelli di coinvolgere pubblico e privato
profit e non profit rispetto alle finalità e al valore innovativo del progetto; definire e realizzare un apporto
tecnologico adeguato alle finalità della Casa della sussidiarietà; utilizzare in modo adeguato i social
network al fine di promuovere la Casa della Sussidiarietà. I risultati attesi invece sono quelli di contattare
enti locali pubblici e privati tramite visite in loco; richiedere autorizzazioni necessarie per l'avvio della Casa
della Sussidiarietà (ASL, Comune, Vigili del fuoco, ecc.); realizzare e gestire in modo ottimale una pagina
Facebook e Twitter della Casa della Sussidiarietà.
Le attività che caratterizzeranno La Casa della Sussidiarietà e dei Beni comuni sono le seguenti:
 creazione di un eco-museo che contenga oggetti caratteristici del territorio del tipo etnoantropologico, recuperando/riscoprendo vecchi mestieri (per es.: scalpellini, falegnami, ricamatrici,
ceramisti, ecc.);
 creazione di appositi percorsi naturalistici (anche multisensoriali con erbe officinali, spezie,
degustazione olio o vino) ed enogastronomici (vie del vino, vie dell’olio, masserie didattiche, ecc.),
cd “binari del gusto”;
 creare una vetrina dei prodotti dell'artigianato locale;
 museo dell'arte contadina con annesso servizio che permetta ai giovani interessati, di poter
svolgere uno stage formativo presso le aziende agricole convenzionate con la Casa della
Sussidiarietà;
 dimostrazioni culinarie legate ai prodotti tipici locali, con annesso servizio di ristorazione per
massimo n. 20 coperti, con menu legato ai prodotti di stagione;
 commercializzazione di prodotti agricoli tipici del territorio da esporre e/o commercializzare, previa
definizione di una rete di fornitori “a km zero”;
 creare rete di aziende agricole che utilizzino standard ecologici nella filiera produttiva.
I destinatari previsti dal progetto sono: cittadini locali, turisti (italiani e stranieri); scuole; enti appartenenti al
Terzo settore; turisti; ecc.
Di seguito si riportano i materiali prodotti dal gruppo in merito all’idea progettuale oggetto del percorso partecipato.
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ELEMENTI ANALISI DEL CONTESTO
DESCRIZIONE DEL TERRITORIO
Oria è collocata sulle più elevate alture di un cordone collinare di antiche dune fossili nel nord Salento, che
le conferiscono una posizione dominante sulla circostante pianura salentina; L'altezza massima con 166
metri s.l.m., è raggiunta dal Colle del Vaglio, sulla cui sommità è costruito il castello. Non lontana dal
percorso dell'antica via Appia tra Brindisi e Taranto, Oria dista 35 km da Taranto, 32 km da Brindisi e 45 km
da Lecce.
Il territorio di Oria, rispetto a quello dei comuni limitrofi, è da sempre interessato da fenomeni sorgentizi e di
ruscellamento superficiale. Sono presenti alcuni corsi d'acqua per lo più a carattere stagionale
Il territorio è diviso in quattro rioni.
San Basilio
Castello
Giudea
Lama
Il rione Castello deve il suo nome alla presenza, nel suo territorio e sul colle più alto della città,
dell'imponente maniero federiciano. I colori che lo distinguono sono il rosso e l'azzurro e lo stemma è
costituito da una torre rossa sormontata da una corona dello stesso colore su campo azzurro.
Il territorio comprende gran parte del centro storico ma, recentemente, è stato allargato anche ad alcune
zone limitrofe per scongiurare l'inevitabile chiusura nel borgo antico. L'espansione urbanistica ne avrebbe,
di fatto, limitato per sempre i confini. Nel corso dell'anno questo rione organizza diverse manifestazioni
Il Rione Judea deve il suo nome alla presenza, nel suo territorio, di una fiorente colonia di Ebrei,
volgarmente detti Giudei. I colori che lo distinguono sono il bianco e il celeste e lo stemma è costituito dal
candelabro ebraico a sette bracci su bande trasversali bianche e celesti. Dal 1985 il rione è gemellato con
la contrada San Martino di Faenza che ha gli stessi colori.
Nel corso dell'anno organizza la tradizionale Sagra della Salsiccia e la relativa Fiera.
Il Rione Lama deve il suo nome al fatto che in, parte, è situato sulla "Lama", la pianura verso la quale
confluivano le acque defluenti dal colle del castello. I colori che lo distinguono sono il verde e il giallo-oro.
Lo stemma è diviso trasversalmente in due bande: in una compare un albero di arancio verde su campo
giallo-oro, nell'altra un pozzo giallo-oro su campo verde.
Si tratta di simboli che richiamano il passaggio sul territorio di San Francesco d'Assisi. Nel giardino attiguo
alla parrocchia, che porta il nome del Santo, esiste ancora l'albero che, secondo la tradizione, fu messo a
dimora proprio dal Poverello di Assisi che, nello stesso luogo, volle anche scavare un pozzo.
Nel corso dell'anno questo rione organizza diverse manifestazione come la Pettolata e la Pedalata.
Il Rione San Basilio deve il suo nome alla presenza, nel suo territorio, del Colle San Basilio. Il Santo,
fondatore del più antico ordine monastico - quello dei basiliani - si stabilì ad Oria, fondando un cenobio che
divenne il centro della chiesa oritana di rito greco.
I colori che lo distinguono sono il giallo-oro e il nero. Lo stemma è costituito da una croce greca con stelle
agli angoli di colore giallo-oro su campo nero.
Nel corso dell'anno questo rione organizza diverse manifestazioni culturali tra le quali spicca la festa Oro e
Argento (celebrazione delle coppie che festeggiano 25 e 50 anni di matrimonio).
Il Torneo dei Rioni si svolge ad Oria dal 1967, ed è tra le più importanti manifestazioni storico-medievali
del Mezzogiorno. Il Bando del Torneo declamato dall'Araldo nella piazza principale del paese alla fine del
corteo storico, venne inventato e strutturato nel 1967 dalla Pro-loco organizzatrice della manifestazione, in
un primo momento per celebrare la fabbrica dello castello, successivamente venne aggiunta l'attesa da
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parte di Federico della promessa sposa Jolanda (o Isabella) figlia del Re di Gerusalemme Giovanni di
Brienne (che avrebbe poi sposato a Brindisi nel mese di novembre del 1225).
Il Torneo coinvolge nella competizione i quattro rioni della città: Judea, Castello, S. Basilio e Lama.
POPOLAZIONE La città possiede 16.437 abitanti.
Anagrafe e Statistica: densità abitativa: 182,14 abitanti per chilometro quadrato. Popolazione al 1991:
15.089 abitanti - Popolazione al 2001: 15.209 abitanti Variazione percentuale: 0,80%. Famiglie: 5.242.
Media per nucleo familiare: 2,90 componenti;
L'analisi della struttura per età di una popolazione considera tre fasce di età: giovani 0-14 anni, adulti
15-64 anni e anziani 65 anni ed oltre. In base alle diverse proporzioni fra tali fasce di età, la struttura di
una popolazione viene definita di tipo progressiva, stazionaria o regressivaa seconda che la popolazione
giovane sia maggiore, equivalente o minore di quella anziana.
Lo studio di tali rapporti è importante per valutare alcuni impatti sul sistema sociale, ad esempio sul sistema
lavorativo o su quello sanitario.
Anno
0-14 anni
15-64 anni
65+ anni
Totale
residenti
Età media
2009
2.222
10.260
2.891
15.373
41,3
2010
2.226
10.266
2.893
15.385
41,5
2011
2.220
10.306
2.910
15.436
41,8
Indicatori demografici
Principali indici demografici calcolati sulla popolazione residente a Oria.
Anno
Indice di
Indice di
vecchiaia dipendenza
strutturale
Indice di
ricambio
della
popolazione
attiva
Indice di
struttura
della
popolazione
attiva
Indice di
carico
di figli
per donna
feconda
Indice di
natalità
Indice di
mortalità
2009
130,1
49,8
97,1
96,4
23,8
8,7
9,9
2010
130,0
49,9
106,5
99,1
22,7
9,4
11,0
2011
131,1
49,8
114,2
102,8
22,6
8,9
9,8
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SITUAZIONE ECONOMICA
Tendenzialmente il settore di maggiore incremento è proprio quello turistico.
Addetti: 2.805 individui, pari al 18,44% del numero complessivo di abitanti del comune di Oria.
Industrie:
167
Addetti:
566
Servizi:
276
Addetti:
463
53
Addetti:
1.003
246
Addetti:
773
Amministrazione
:
Altro:
Percentuale
sul
totale:
Percentuale
sul
totale:
Percentuale
sul
totale:
Percentuale
totale:
sul
20,18%
16,51%
35,76%
27,56%
STRUTTURA SOCIALE
Elementi principali connessi alla problematica affrontata
Oria rappresenta un territorio dal forte valore storico-patrimoniale e artistico. La città federiciana ha ottenuto
la prestigiosa Bandiera arancione, marchio di qualità turistico-ambientale assegnato dal Touring club
italiano alle località dell’entroterra che soddisfano oltre 250 criteri di valutazione e che risultano in linea con
rigorosi standard qualitativi. Negli ultimi anni ha registrato un notevole successo nel campo del turismo
sostenibile.
È stato promosso il Palio di Oria in modo molto forte e questo ha dato nuovo impulso al turismo estivo.
La storia medioevale di Oria rappresenta, inoltre, un altro fattore potenziale per la destagionalizzazione del
turismo.
14
FQTS 2012 – ADI 610
LABORATORIO DI
PROGETTAZIONE
PARTECIPATA
REGIONE PUGLIA
MAPPA DEGLI ATTORI
N
Attore
Benefici
za
Che ricevono dalla
partecipazione al
processo/progetto
Concretizzazione
della
logica della sussidiarietà;
Ritorno
di
immagine/consenso
Che portano
partecipando al
processo/progetto
Normativo/economico
Potenziali/pregressi/attu
ali
Individuazione
degli
agricoltori del vicinato,
che
praticano
l’agricoltura ecologica
Contributo
logistico,
conoscenza del territorio
e dei flussi turistici
Malumori da parte degli
agricoltori soci esclusi
dalla rete
(A/M/B)
1
Regione
Puglia
funzionari
o
A
2
Coldiretti
A
Visibilità, riqualificazione
del territorio e della
professione
3
Pro loco
M/A
4
APT
Puglia
M/A
5
Associazi
one Pepe
Nero
Istituti
tecnici
per
il
turismo
Associazi
one
nazionale
archeolog
i (ANA) e
Guide
turistiche
Ferrovie
M/A
Immissione dei cittadini
nel
ciclo
turistico;
ampliamento
della
pacchetto
turisticoculturale
Immissione dei cittadini
nel
ciclo
turistico;
ampliamento
della
pacchetto
turisticoculturale
Visibilità del progetto già
sviluppato,
potenziale
coinvolgimento nella rete
6
7
8
9
GAL
locale
Contributi
Conflitti
Rilevan
Promozione delle attività,
inclusione nei circuiti
turistici avviati, eventi
simili
Esperienza del Progetto
“Reti dei caselli”
M/A
Stage formativi, risvolto
pragmatico per gli studenti
Risorse
competenze
coinvolgere
umane,
da
M/A
Ricaduta occupazionale,
maggior conoscenze delle
problematiche di categoria
Risorse
competenze
coinvolgere
umane,
da
A
Mantenimento in buono
stato di immobili altrimenti
destinati
al
disfacimento/incuria
Valorizzazione della rete
degli attori del Gal stesso
Supporto logistico
A
Malumori da parte degli
operatori culturali e delle
guide turistiche escluse
dalla rete
Conflittualità
beni/progetti simili
su
Malumori da parte degli
operatori culturali e delle
guide turistiche escluse
dalla rete
Finanziario, sostenibilità
futura
15
FQTS 2012 – ADI 610
LABORATORIO DI
PROGETTAZIONE
PARTECIPATA
REGIONE PUGLIA
MAPPA DI PIANI E PROGETTI
N
.
1
Titolo
“Rete
dei
caselli”
2
3
Filiera
AQ
4
Certifica
zione
HACCP
e norme
sanitarie
relative
allo
stoccag
gio
D.
Lgv
81/2008
Normati
va
sull’Acc
essibilità
5
Propone
nte
Area di
interve
nto
Benefic
iari
Sintesi delle
modalità di
intervento
Associazio
ne “Pepe
nero”
Culturale
-sociale
cittadinan
za
Associazio
ne Tesori
del
sud
est
Ditta
Calimera
(LE)
Turisticocultrale
cittadinan
za
Ricerca sui caselli in
Puglia, la normativa di
riferimento
e
la
procedura tramite la
quale
inoltrare
la
richiesta
di
affidamento
in
comodato
d'uso
gratuito di un casello.
Ricerca sulle bellezze
pugliesi, in campo
artistico-culturale.
agricolo
Tutori per agricoltura
in plastica riciclata
Data
di
chius
ura
2011
2011
2010
Esiti
L'associazione, ad oggi,
prosegue
il
suo
percorso culturale sul
territorio pugliese.
L'associazione, ad oggi,
prosegue
il
suo
percorso culturale sul
territorio pugliese.
La ditta continua a
produrre i tutori
16
FQTS 2012 – ADI 610
17
La
La
raggiungi
raggiungi
bilità ed
bilità ed
accessibil
accessibil
ità degli
ità degli
immobili
immobili
non sono
non sono
espliciti
espliciti
Il sostegno
Il sostegno
da parte
da parte
della
della
Regione
Regione
Puglia non è
Puglia non è
conosciuto
conosciuto
La cittadinanza e I
La cittadinanza e I
diversi attori del
diversi attori del
territorio
territorio
(pubblico, privato,
(pubblico, privato,
terzo settore) non
terzo settore) non
sono
sono
adeguatamente
adeguatamente
coinvolti rispetto
coinvolti rispetto
alle finalità e
alle finalità e
all'innovatività del
all'innovatività del
progetto
progetto
I criteri per
I criteri per
l'individuazione
l'individuazione
dell'immobile da
dell'immobile da
destinare a Casa
destinare a Casa
della Sussidiarietà
della Sussidiarietà
per generare
per generare
percorsi di sviluppo
percorsi di sviluppo
rurale del territorio in
rurale del territorio in
chiave turistica non
chiave turistica non
sono espliciti
sono espliciti
I limiti legati
I limiti legati
al
al
funzioname
funzioname
nto delle
nto delle
Ferrovie
Ferrovie
non sono
non sono
stati chiariti
stati chiariti
L’ apporto
L’ apporto
tecnologico
tecnologico
rispetto alle
rispetto alle
finalità e
finalità e
alle
alle
specificità
specificità
della Casa
della Casa
della
della
Sussidiariet
Sussidiariet
à non è
à non è
adeguato
adeguato
La gestione rischia di non
La gestione rischia di non
essere sostenibile nel tempo
essere sostenibile nel tempo
I vincoli
I vincoli
urbanist
urbanist
ici,
ici,
paesag
paesag
gistici,
gistici,
igienico
igienico
sanitari
sanitari
non
non
sono
sono
espliciti
espliciti
I
I
socia
socia
l
l
netw
netw
ork
ork
non
non
sono
sono
utiliz
utiliz
zati
zati
in
in
mod
mod
o
o
appr
appr
opria
opria
to
to
culturale al
culturale al
mondo
mondo
agricolo da
agricolo da
parte dei
parte dei
giovani non
giovani non
è ………
è ………
L’approccio
L’approccio
Gli attori
Gli attori
del
del
territorio
territorio
(quali??)
(quali??)
non sono
non sono
motivati a
motivati a
fare rete
fare rete
La
La
mappa
mappa
delle
delle
aziende
aziende
agricole
agricole
non è
non è
disponibil
disponibil
e
e
Le reti sono deboli o assenti
Le reti sono deboli o assenti
I
I
rappor
rappor
ti con
ti con
le
le
Istituzi
Istituzi
oni
oni
non
non
sono
sono
chiari
chiari
Capacità di
Capacità di
Sensibilizza
Sensibilizza
re il
re il
Territorio al
Territorio al
tema è
tema è
scarsa
scarsa
Gli
Gli
agricoltori e
agricoltori e
le aziende
le aziende
agricole
agricole
hanno
hanno
ritrosia
ritrosia
rispetto a
rispetto a
nuove
nuove
iniziative
iniziative
Il
Il
collegament
collegament
o alla rete
o alla rete
delle
delle
masserie
masserie
didattiche
didattiche
non è
non è
attivato
attivato
Capacità
Capacità
Promozio
Promozio
nale
nale
limitata
limitata
Il
Il
collegam
collegam
ento con
ento con
iniziative
iniziative
analoghe
analoghe
non è
non è
attivato
attivato
Scarsa
Scarsa
formazio
formazio
ne e
ne e
propensi
propensi
one a
one a
“fare
“fare
sistema”
sistema”
La mappa
La mappa
delle
delle
imprese
imprese
agricole di
agricole di
nuova
nuova
generazion
generazion
e non è
e non è
disponibile
disponibile
ALBERO DEI PROBLEMI
Quali
Quali problemi
problemi occorre
occorre affrontare
affrontare per
per ilil recupero
recupero ee la
la valorizzazione
valorizzazione di
di un
un immobile
immobile delle
delle Ferovie
Ferovie al
al fine
fine di
di creare
creare opportunità
opportunità di
di
socializzazione
e
di
supporto
allo
sviluppo
di
idee
e
progetti
imprenditoriali,
adeguate
alle
effettive
potenzialità
dei
giovani
che
vorrebbero
socializzazione e di supporto allo sviluppo di idee e progetti imprenditoriali, adeguate alle effettive potenzialità dei giovani che vorrebbero
investire
investire creando
creando imprese
imprese agricole
agricole anche
anche in
in chiave
chiave turistica?
turistica?
Le opportunità di socializzazione e di supporto allo sviluppo di idee e progetti imprenditoriali, non
Le opportunità di socializzazione e di supporto allo sviluppo di idee e progetti imprenditoriali, non
sono adeguate alle effettive potenzialità dei giovani VA INSERITA LA CASA!!
sono adeguate alle effettive potenzialità dei giovani VA INSERITA LA CASA!!
L'immobile da destinare a Casa della
L'immobile da destinare a Casa della
sussidiarietà non è individuato
sussidiarietà non è individuato
18
Identificare
Identificare
e motivare
e motivare
gli attori del
gli attori del
territorio a
territorio a
fare rete
fare rete
Creare
Creare
Migliorare
una
Migliorare
una
l'approccio
mappa
l'approccio
Sensibilizza
mappa
culturale al
Sensibilizza
delle
culturale al
re il
delle
mondo
re il
aziende
mondo
territorio al
aziende
agricolo da
territorio al
agricole
agricolo da
agricole
tema
Utiliz parte dei
tema
interessat
Utiliz parte dei
interessat
zare i giovani
e
zare i giovani
e
social
social
netw
netw
Specificare
Coinvolgere
ork in
Specificare
Coinvolgere
ork in
l'apporto
adeguatamente la
mod
l'apporto
adeguatamente la
mod
tecnologico
cittadinanza e i
o
tecnologico
cittadinanza e i
o
rispetto
alle
diversi
attori del
azzec
rispetto alle
diversi attori del
azzec
finalità e
territorio (pubblico,
cato
finalità e
territorio (pubblico,
cato
alle
privato, terzo
e
alle
privato, terzo
e
specificità
settore)
rispetto
appr
specificità
settore) rispetto
appr
della Casa
alle finalità e
opria
della Casa
alle finalità e
opria
della
all'innovatività del
to
della
all'innovatività del
to
Sussidiarietà
progetto
rispet
Sussidiarietà
progetto
rispet
Coinvolgere
to
Coinvolgere
to
le Ferrovie
alle
le Ferrovie
alle
nella
finalit
Definire il
nella
finalit
Definire il
definizione
à
sostegno da
definizione
à
sostegno da
di particolari
parte della
di particolari
parte della
attività
Regione
attività
Regione
legate al
Puglia
legate al
Puglia
turismo
turismo
Esplicitare i criteri per
Esplicitar
Esplicitare i criteri per
Esplicitar
Chiarir
Esplicitare
l'individuazione
Chiarir
Esplicitare
e i vincoli
l'individuazione
e i vincoli
ei
la
dell'immobile da
ei
la
urbanisti
dell'immobile da
urbanisti
rappor
raggiungib
destinare
a Casa della
rappor
raggiungib
ci,
destinare a Casa della
ci,
ti con
ilità ed
Sussidiarietà per
ti con
ilità ed
paesaggis
Sussidiarietà per
paesaggis
le
accessibili
generare percorsi di
le
accessibili
tici,
generare percorsi di
tici,
Istituzi
tà degli
sviluppo rurale del
Istituzi
tà
degli
igienico
sviluppo rurale del
igienico
oni
immobili
territorio in chiave
oni
immobili
sanitari
territorio in chiave
sanitari
turistica
turistica
Attivare il
Attivare il
collegam
collegam
ento con
ento con
iniziative
iniziative
analoghe
analoghe
Rafforzar
Rafforzar
e la
e la
capacità
capacità
Promozio
Promozio
nale
nale
Attivare il
Attivare il
collegament
collegament
o alla rete
o alla rete
delle
delle
masserie
masserie
didattiche
didattiche
esistenti
esistenti
Motivare gli
Motivare gli
agricoltori e
agricoltori e
le aziende
le aziende
agricole
agricole
rispetto a
rispetto a
nuove
nuove
iniziative
iniziative
Fare
Fare
formazio
formazio
ne sul
ne sul
“fare
“fare
sistema”
sistema”
Creare una
Creare una
mappa delle
mappa delle
imprese
imprese
agricole di
agricole di
nuova
nuova
generazione
generazione
ALBERO DEGLI OBIETTIVI
Quali
Quali problemi
problemi occorre
occorre affrontare
affrontare per
per ilil recupero
recupero ee la
la valorizzazione
valorizzazione di
di un
un immobile
immobile delle
delle Ferrovie
Ferrovie al
al fine
fine di
di creare
creare opportunità
opportunità di
di
socializzazione
e
di
supporto
allo
sviluppo
di
idee
e
progetti
imprenditoriali,
adeguate
alle
effettive
potenzialità
dei
giovani
che
vorrebbero
socializzazione e di supporto allo sviluppo di idee e progetti imprenditoriali, adeguate alle effettive potenzialità dei giovani che vorrebbero
investire
investire creando
creando imprese
imprese agricole
agricole anche
anche in
in chiave
chiave turistica?
turistica?
ATTIVARE LA CASA DELLA SSSIDIARIETA’
ATTIVARE LA CASA DELLA SSSIDIARIETA’
Creare e/o consolidare le reti degli stakeholders interessati
Creare e/o consolidare le reti degli stakeholders interessati
Sostenibilità della gestione
Sostenibilità della gestione
nel tempo
nel tempo
Individuare l'immobile da destinare a
Individuare l'immobile da destinare a
Casa della sussidiarietà
Casa della sussidiarietà
LABORATORIO DI
PROGETTAZIONE
PARTECIPATA
REGIONE PUGLIA
AMBITI DI INTERVENTO
Due sono stati gli ambiti di intervento scelti dal gruppo che ha partecipato alla progettazione partecipata sui
quali è stato sviluppato il quadro logico e precisamente:
AMBITO DI INTERVENTO N. 1
CREARE E/O CONSOLIDARE LE RETI DEGLI STAKEHOLDERS INTERESSATI.
AMBITO DI INTERVENTO N. 2
SOSTENIBILITÀ DELLA GESTIONE NEL TEMPO ALLA CASA DELLA SUSSIDIARIETÀ E DEI
BENI COMUNI.
QUADRO LOGICO
AMBITO DI INTERVENTO N. 1 - RAFFORZAMENTO RETI
LOGICA DI INTERVENTO
INDICATORI
FONTE DI
VERIFICA
CONDIZIONI
Obiettiv Rafforzare le reti tra gli imprese agricole,
imprese turistiche e cittadini
o
specific
o
N. di accessi alla
Casa della
Sussidiarietà in
Alta stagione
N. di accessi alla
Casa della
Sussidiarietà in
bassa stagione
Registri
ospitanti della
Casa della
Sussidiarietà
Finanziamento iniziale
che permetta di
sostenere i costi di
allestimento
dell'immobile e della
cucina per n. 20 coperti.
Risultat A.1 Formare cittadini e imprese agricole
i attesi e turistiche del territorio a fare sistema
A.2
Rafforzamento
della
capacità
promozionale
A.3 Motivare gli attori del territorio
A.4 Attivare il collegamento a rete delle
masserie didattiche e con reti analoghe
laddove esistenti
A.5 Sensibilizzare il territorio al tema
dello sviluppo agricolo in chiave turistica
A.6 Attirare nuovi turisti
N. di imprese
agricole e di
masserie
didattiche
coinvolte nella
rete
N. numero turisti
transitati presso
la Casa della
sussidiarietà
Rigattieri,
restauratori,
amanti di
oggetti antichi
legati
all'agricoltura
di un tempo.
Visite in loco
presso
artigiani del
luogo.
Rintracciare possessori
di beni con i quali
allestire il meseo
disposti a metterli a
disposizione.
Coinvolgere artigiani
nell'iniziativa.
Presenza sul territorio
di imprese agricole che
utilizzino standard
ecologici.
Attività
N. aspiranti
imprenditori
richiedenti stage
presso le aziende
agricole esistenti.
Materiale e dati
reperiti per
l'allestimento
dell'eco-museo
Obiettiv
i
generali
Recupero e la valorizzazione di un
immobile delle Ferrovie al fine di creare
opportunità di socializzazione e di
supporto allo sviluppo di idee e progetti
imprenditoriali, adeguate alle effettive
potenzialità dei giovani che vorrebbero
investire creando imprese agricole anche
in chiave turistica.
A.1.1 Creazione database degli
imprenditori agricoli e turistici locali
A.2.1 Creazione di un marchio della Casa
della Sussidiarietà
A.4.1 Attivare stage di aspiranti
imprenditori agricoli presso le aziende già
attive
A.6.1 Creazione di un eco-museo
A.6.2 Creazione di una sala ristorazione
per n. 20 coperti
19
FQTS 2012 – ADI 610
LABORATORIO DI
PROGETTAZIONE
PARTECIPATA
REGIONE PUGLIA
AMBITO DI INTERVENTO N. 2– SOSTENIBILITA’ NEL TEMPO
LOGICA DI INTERVENTO
Obiettiv
i
generali
INDICATORI
CONDIZION
I
Recupero e la valorizzazione di un immobile
delle Ferrovie al fine di creare opportunità di
socializzazione e di supporto allo sviluppo di
idee e progetti imprenditoriali, adeguate alle
effettive potenzialità dei giovani che vorrebbero
investire creando imprese agricole anche in
chiave turistica.
Obiettiv Assicurare sostenibilità nel tempo alla Casa
della Sussidiarietà e dei beni comuni
o
specific
o
Risultat A.1 Coinvolgere cittadini, turisti e quindi enti
i attesi pubblici e privati profit e non profit rispetto alle
finalità e al valore innovativo del progetto.
A.2 Definire e realizzare un apporto
tecnologico adeguato alle finalità della Casa
della sussidiarietà.
A.3 Utilizzare in modo adeguato i social
network al fine di promuovere la Casa della
Sussidiarietà.
Attività
FONTE DI
VERIFICA
Finanziament
o iniziale che
permetta di
sostenere i
costi di
allestimento
dell'immobile
e della cucina
per n. 20
coperti.
N. di enti pubblici
e/o privati coinvolti.
N. turisti Alta
stagione
N. turisti bassa
stagione.
A.1.1 Contattare enti locali pubblici e privati
tramite visite in loco.
A.1.2 Richiedere autorizzazioni necessarie per
l'avvio della Casa della Sussidiarietà (ASL,
Comune, Vigili del fuoco, ecc.)
A.3 Realizzare e gestire in modo ottimale una
pagina Facebook e Twitter della Casa della
Sussidiarietà
20
FQTS 2012 – ADI 610
LABORATORIO DI
PROGETTAZIONE
PARTECIPATA
REGIONE PUGLIA
CONCLUSIONI
Il lavoro svolto dal gruppo dei partecipanti e, in particolare, il proficuo confronto tra questo e gli attori esterni
intervenuti durante i due workshop realizzati, è emersa una realtà pugliese molto interessata allo sviluppo
del proprio territorio in chiave agricola e turistica. Dalle varie esperienze personali, si è avuto modo di
riscontrare che i giovani hanno riscoperto, nel corso dell'ultimo decennio in modo particolare, l'interesse per
l'imprenditoria agricola quale possibilità di sbocco occupazionale. La cultura che il mondo agricolo possiede
e rappresenta è essa stessa fattore promozionale agli occhi del turista che, oggi più che in passato, è
attento a tutto quello che c'è dietro un prodotto alimentare.
Occorre, pertanto, un forte impegno da parte delle Istituzioni e di tutte le Forze sociali affinché i giovani
possano trovare un supporto adeguato a queste aspirazioni, creando una sponda realmente utile ai loro
interessi e alle loro necessità, sia nel campo della formazione, sia per quanto concerne quello
dell'attrattività turistica e della messa in campo di servizi nuovi e qualitativamente validi.
La Puglia e il territorio brindisino nello specifico, hanno il vantaggio di possedere ricchezze culturali e
artistiche che rappresentano una concreta attrazione per il turista. Riuscire ad abbinare a questo aspetto
anche quello di un'imprenditoria locale di tipo agri-turistico capace sempre più di accogliere questa
crescente domanda è una necessità di cui i giovani e non solo sentono fortemente, specie in periodi di forte
crisi economica come quello che ci troviamo ad affrontare quotidianamente.
21
FQTS 2012 – ADI 610