Piace a giovani e meno giovani, uomini e donne: è il biliardo, che
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Piace a giovani e meno giovani, uomini e donne: è il biliardo, che
sport dove spacconi d’Italia di Marina Amaduzzi Piace a giovani e meno giovani, uomini e donne: è il biliardo, che da noi conta 25 mila tesserati e sforna campioni e campionesse riflessi 61 SportDove 61 20-12-2006 15:07:36 sport dove Un religioso silenzio accompagna il roteare della biglia sul panno verde, dallo stoc iniziale che gli ha impresso la stecca passando per lo zigzagare tra una sponda e l’altra fino all’urto con le altre palle colorate e lo sfracellarsi dei birilli al centro. Sia che a un lato del tavolo ci sia il campione pluridecorato sotto i riflettori della tv, sia che ci sia il pensionato che scommette un bicchiere di vino nella disfida pomeridiana con gli amici al bar. Biliardo, una passione per tantissimi, uno sport per migliaia. Gioco dalle nobili origini – pare infatti che sia stato nel 1469 Luigi XI a commissionare il primo tavolo di cui si ha menzione – il biliardo contagia giovani e vecchi, uomini soprattutto ma anche donne, in tutto il mondo. “Il biliardo non abbandona più coloro che hanno l’imprudenza di approfondirlo” è la celebre frase pronunciata dal genio del biliardo moderno, ovvero il francese Roger Conti, autore del libro “Le Billiard, cet inconnu”, considerato la bibbia del biliardo. Un illustre predecessore, Abramo Lincoln, giudicava questo gioco “ispiratore di salute” e “ricreatore della mente affaticata”, come dire che è bello da vedere e fa pure bene. L’Italia è una delle patrie del biliardo, non solo perché esprime campioni del mondo e d’Europa, ma anche perché è praticato da milioni di persone. Giusto per dare un’idea, gli agonisti della Federazione Italiana Biliardo Sportivo sono 25 mila, di cui oltre 15 mila giocano a stecca, 8 mila a boccette, i restanti a carambola e pool. I tesserati alla IV categoria, quelli cioè che fanno le gare nelle società sportive, sono in tutto 80 mila. La stecca è la disciplina più numerosa perché questa specialità è diffusa in tutto il paese, dalla Val d’Aosta alla Sicilia. A boccette si gioca soprattutto in Emilia Romagna, Liguria e Lombardia, mentre la carambola va molto in Sicilia e in Trentino Alto Adige. Per il pool la situazione è più confusa perché i tesserati sono divisi in due associazioni private, comunque è forte nel Lazio (a Roma soprattutto), nel Triveneto e in Liguria. È vero che l’avvento del Bingo e dei giochi elettronici hanno fatto sparire molte vecchie sale da biliardo, ma il tavolo verde ha saputo difendersi bene e continua a troneggiare in circoli sportivi, bowling e bar di periferia. Le specialità sono numerose: carambola libera, a sponda, a tre sponde, l’italiana a cinque birilli, la goriziana a nove birilli, il pool o biliardo americano, lo snooker, e poi senza stecca le boccette, che si giocano solo in Italia. Un manuale di regole, spesso complicate per i neofiti, differenzia una specialità dall’altra. Giocare a biliardo richiede capacità di concentrazione e doti psicologiche per affrontare partite spesso lunghe e complesse. Per diventare esperti occorre imparare tecniche matemati- A destra, Carlo Cifalà. A sinistra, Michelangelo Aniello. Qui sopra, i birilli usati per il gioco all’italiana. In apertura, nella foto piccola, Gustavo Zito Occhi puntati sui campioni Il biliardo fa audience. La tv segue infatti le principali tappe dei campionati delle diverse specialità, e in particolare della stecca, tanto è vero che da questo mese parte la trasmissione di Raidue “Biglie e birilli”, con una sintesi delle semifinali e delle finali delle manifestazioni più importanti, mentre le partite intere sono trasmesse su RaiSat Sport. Il campionato italiano professionisti di stecca è formato da sette prove, una al mese dall’autunno all’estate, più un pool finale per l’attribuzione del titolo, a cui partecipano otto giocatori, che si terrà nella prima metà di luglio al Palais di Saint-Vincent. Le boccette hanno un campionato a cinque prove, trasmesse anch’esse dalla tv, mentre la carambola ha un complicato sistema di selezione dovuto alle molteplici sottospecialità ma la cui finale si terrà in luglio. Una gara prestigiosa e rinomata è la Goriziana, che si tiene da 31 anni in novembre a Saint-Vincent ed è aperta a tutti i giocatori residenti in Italia: nell’ultima edizione ha coinvolto 1700 giocatori, suddivisi in 214 batterie. Per informazioni sui calendari delle gare: www.fibis.it 62 riflessi SportDove 62 20-12-2006 15:08:22 sport dove Stecche, birilli e buche Questi sono i giochi da biliardo diffusi in Italia: l’italiana a 5 birilli si gioca su un tavolo senza buche con tre biglie di colore bianco, rosso e giallo dove la rossa funge da pallino, mentre al centro del tavolo viene posta una croce di birilli, quattro bianchi e uno rosso centrale. Giocano due squadre, composte da uno o due giocatori: scopo del gioco è battere con la stecca la propria biglia in modo che colpisca quella avversaria così che questa nel suo moto travolga i birilli. Se i birilli sono nove il gioco è detto goriziana. Anche nella carambola si gioca con tre biglie: con la stecca bisogna colpire la biglia di battuta in modo che vada ad urtare, ovvero a carambolare, contro le altre due. A boccette si gioca senza la stecca: si usano quattro biglie rosse, quattro bianche, una blu più piccola che funge da pallino e cinque birilli al centro del tavolo. Si affrontano due o quattro giocatori: bisogna accostare la propria boccetta al pallino, secondo regole mutuate in parte dalle bocce. Si ottengono più punti abbattendo i birilli con una biglia dell’avversario. Il pool o biliardo americano si differenzia dagli altri giochi per le buche del tavolo più larghe: le specialità sono palla 8, palla 9 e pool continuo 14-1. Nella palla 8 ci sono 15 biglie, 8 completamente colorate, 7 con una fascia di colore al centro. Il primo giocatore che imbuca una biglia, rigata o piena, dovrà mandare in buca solo palle di quel tipo, mentre la numero 8 appartiene ad entrambi i giocatori e dovrà essere imbucata per ultima. Nella palla 9 ci sono nove biglie tutte colorate tranne la numero 9 che è bianca con una riga gialla. Nel pool continuo si gioca con 15 biglie ed ogni tiro va dichiarato prima di essere effettuato. riflessi 63 SportDove 63 20-12-2006 15:08:26 © Webphoto sport dove © Webphoto che utili per scegliere la giusta traiettoria da dare alla biglia, ma per questo ci sono istruttori federali che tengono corsi e lezioni nelle principali città (per informazioni consultare il sito Internet della F.I.BI.S. www.fibis.it). Come si diceva, l’Italia è terra di campioni. Di ieri e di oggi. A cominciare dal celebre Marcello Lotti, detto lo Scuro, protagonista dei film di Francesco Nuti, precursore della scuola toscana, che oggi si concede solo in qualche rara occasione. Anche Paolo Coppo di Alessandria, promotore della scuola piemontese, ha ormai attac- Il biliardo al cinema Il tavolo verde e la stecca hanno messo lo zampino anche nell’ultimo film di Sofia Coppola “Marie Antoinette”: in una scena si vede infatti l’impacciato Luigi XVI, impersonato da Rip Torn, maneggiare la bacchetta, che si dice fosse stata foggiata da un’unica zanna di elefante e decorata con intarsi d’oro. Il film che ha maggiormente celebrato il biliardo è senz’altro “Lo spaccone”, girato nel 1961 e interpretato da Paul Newman (Eddie Felson) e Jackie Gleason (Minnesota Fats) oltre all’ex campione dei pesi medi di pugilato Jack La Motta (il barista). Anni dopo Newman è tornato ad interpretare lo stesso personaggio nel film “Il colore dei soldi” (1986), in cui insegna a un talentuoso ma impulsivo Tom Cruise come guadagnare soldi scommettendo al biliardo. Anche l’attore e regista toscano Francesco Nuti è un grande appassionato di biliardo, tanto da avergli dedicato ben tre film: “Io, Chiara e lo Scuro” (1982), in cui lo Scuro era proprio il campione Maurizio Lotti, “Casablanca Casablanca” (1985) e “Il signor Quindicipalle” (1998). Sopra, dall’alto, Francesco Nuti ne “Il signor Quindicipalle” e la locandina de “Lo spaccone”. A centro pagina, Paul Newman e Tom Cruise ne “Il colore dei soldi”, sequel de “Lo spaccone” cato la stecca alla parete. È ancora attivo Ruggero “Winkler” Crotti, punto di riferimento della scuola milanese, così come Carlo Cifalà, che è stato uno dei giocatori più virtuosi in assoluto, e Gustavo Zito, argentino di Rosario trapiantato in Italia: è quello che ha vinto più di tutti, tra campionati italiani, mondiali e World Cup. Ma veniamo all’oggi, perché i primi tre classificati agli ultimi Mondiali di Siviglia specialità 5 birilli sono tre pugliesi: rispettivamente Michelangelo Aniello, 32 anni, di Mola di Bari (è anche il campione italiano in carica), Andrea Quarta, 23 anni, leccese di Bordonecchia, che quest’anno si è laureato anche campione europeo, e Crocefisso Maggio, 44 anni, brindisino, che l’anno scorso era campione mondiale, europeo ed italiano. A carambola il giocatore più noto è il bolzanino Marco Zanetti, già campione del mondo e ripetutamente campione italiano specialità 3 sponde. Boccette è una specialità giocata solo in Italia e dunque i campioni sono tutti nostrani, a cominciare dal forlivese Iuri Minoccheri. Tra le donne, la più famosa è la 22enne Cinzia Ianne, da sei anni campionessa italiana in carica, che quest’anno rappresenta l’Italia nel campionato europeo a squadre. < 64 riflessi SportDove 64 20-12-2006 15:08:31