arpat - Unaapi
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A.R.P.A.T. reg. 1234/07 mis. A3 programma 2008-2009 Associazione R egionale P oscani Regionale Prroduttori Apistici T Toscani Via FFinlandia inlandia 20 - 50126 FIRENZE Tel e FFax ax 0556533039 [email protected] Luglio 2009 Non svendiamo il nostro miele Finalmente! Un inizio di stagione ottimo ha riportato il sorriso a tanti di noi. Le api quando ci sono le giuste condizioni si dimostrano stancabili lavoratrici, animali che riescono a stupire anche chi ci lavora insieme da anni. Se ripensiamo alle famiglie a fine inverno sembrava impossibile immaginare di riempire i melari di acacia, un’acacia abbondante, chiara, asciutta come non si vedeva da anni. L’entusiasmo che assale ogni apicoltore quando non fa in tempo ad aggiungere i melari è difficile da contenere, ma ripensare alle arnie vuote, alla rimonta, all’acquisto di sciami e di api che molti di noi sono stati costretti a fare per ripristinare il numero dei propri alveari, può essere utile e ci dovrebbe suggerire di vendere e non svendere il nostro miele miele. Sentire parlare di prezzi in drastica diminuzione, di partite di miele di acacia scambiate all’ingrosso a prezzi inferiori ai 4,00 euro/kg sembra non giustificato. Se da una parte è innegabile l’elevata produzione media ad alveare (il terzo melario è stato spesso necessario!) di miele d’acacia, produzione che sembra essere stata realizzata anche in molte regioni del centro/nord Italia e in molti paesi dell’est Europa, bisogna sottolineare che sicuramente il numero degli alveari in produzione, dopo le perdite invernali, è stato ridotto, che le produzioni di miele di inizio primavera (erica, ciliegio, millefiori) sono mancate e che i raccolti successivi all’acacia quali sulla, tiglio, millefiori e soprattutto castagno sembrano essere scarsi. L’aumento del prezzo registrato nel 2008 è stato ben digerito dai consumatori che, anche colpiti dal problema della moria delle api, hanno continuato a cercare il miele forse anche più di prima. Il miele, nonostante il prezzo e il periodo di crisi, si continua a vendere sia attraverso la grande distribuzione sia attraverso la vendita diretta. Nel 2008 non è stato segnalato nessun calo di vendite, la richiesta di miele si è mantenuta alta e dopo due anni di scarse produzioni i nostri maturatori si erano svuotati quanto i magazzini dei confezionatori. Sembrano quindi esserci tutte le condizioni per avviare un rapporto costruttivo tra produttori e confezionatori, che consenta alle 1 aziende di far quadrare i bilanci e che porti al consumatore un prodotto di qualità al giusto prezzo. Un ruolo fondamentale dovranno averlo in primis le varie cooperative e consorzi che commercializzano il miele dei loro soci e le associazioni di produttori, noi come A.R.P.A.T. ci impegneremo affinché il tanto lavoro che c’è dietro la produzione di un chilo di miele, sia esso di acacia,castagno o millefiori, venga remunerato in modo corretto, ma ogni apicoltore si dovrà impegnare a vendere e non svendere il proprio miele partendo dall’acacia il cui prezzo non può e non dovrà essere inferiore ai 4 euro/kg, IVA esclusa. Duccio Pradella Assemblea dei soci Rinnovato il Consiglio Direttivo L’Assemblea dei soci dell’A.R.P.A.T., regolarmente convocata e riunitosi nella sede sociale in Via Finlandia Firenze, il giorno 23/05/2009 alle ore 9,30, nell’esaminare i punti all’odg ha deliberato all’unanimità di: 1. confermare come membri del Consiglio direttivo i soci: 1 Giuseppe Bennati 2 Paolo Betti 3 Renzo Capezzuoli 4 Federico Ciacci 5 Federigo Maggi 6 Pietro Maggiorelli 7 Marco Nocci escia 8 Paolo P Pescia 9 Stefano Pignatelli 1 0 Duccio P radella Pradella 1 1 Giovanni P uliti Puliti 1 2 Federico Sanvitale erreni 1 3 Andrea T Terreni 2. confermare il socio Duccio Pradella nella carica di Presidente dell’associazione con tutti i poteri stabiliti nello statuto erreni nella carica 3. confermare il socio Andrea T Terreni di Vicepresidente dell’associazione con tutti i poteri stabiliti nello statuto La doppia unità Prossimi appuntamenti Paolo P iazza Piazza Queste due parole prese da sole sembrerebbero avere un “non senso”. Invece si tratta di un’esperienza positiva che ho fatto in questa primavera e che voglio condividere. Le esigenze che avevo erano due: formare nuclei artificiali come assicurazione contro eventuali mortalità e massimizzare la produzione di miele. Potrebbe sembrare un controsenso ma esiste una chiave di volta. La soluzione è stata quella di utilizzare i telaini del salasso delle famiglie in aprile per formare dei nuclei forti. Tre telaini di covata in cassettini di legno da 5 telaini. In apiario sono stati disposti a coppie, possibilmente con uscite contrapposte anti deriva. In questo modo i due porta sciami formano un volume identico a quello di una cassa Dadant da 10 telaini, offrendo quindi la possibilità di aggiungere un melario (o più di uno) sopra l’unità. Qualche giorno dopo la formazione si mette una cella reale e poi escludi regina e melario. Durante questa operazione è importante eliminare tutte le celle naturali al fine di evitare sciamature multiple, abbastanza diffuse negli sciami grossi in quel periodo dell’anno . Fecondazioni permettendo, le nuove regine inizino a covare i primi di maggio, ognuna nella sua sezione. Solo lo stoccaggio del miele viene gestito in comune. In presenza del flusso di nettare e polline tipico di maggio e giugno, i due cassettini vengono rapidamente riempiti di covata con la conseguenza che molto del nettare viene portato su..e in stagioni buone come questa non resta che correre ad aggiungere melari vuoti! L’idea di sfruttare due o più regine che convivono in un’unica arnia si ritrova spesso in bibliografia, soprattutto nelle apicolture dei paesi freddi, dove la stagione produttiva più breve favorisce la diffusione di pratiche apistiche più intensive. È molto diffusa nel Nord America (sopratutto in Canada) e in Francia, ma anche in Italia si comincia a parlarne. I suoi utilizzatori sostengono che la popolazione di una doppia unità è superiore alla somma delle popolazioni di due famiglie e anche la produzione di miele segue la stessa tendenza. Come se esistesse una sorta di “economia di scala” tra le due colonie che permette maggiore efficienza nella raccolta e nello stoccaggio del nettare. In rete si trovano molti contributi ma solo in inglese o francese (rispettivamente two queens hive o bi-ruche per chi fosse curioso). Le impressioni che ho avuto sono state particolarmente buone. Il primo vantaggio è stato quello di aumentare la produzione di miele sfruttando quella parte di api che nella mia azienda veniva normalmente dedicata alla rimonta. Inoltre le medie produttive ottenute con le doppie unità sono state finora paragonabili a quella di una normale cassa in produzione. Anche la gestione di eventuali orfanità risulta più agevolata. Nel caso di una fecondazione andata male, la comunanza del melario permette al feromone di una regina di raggiungere anche l’altra sezione orfana, che quindi non diventa fucaiola. Alla prima visita non resta che spostare un talaio di covata aperta da una parte all’altra e il gioco è fatto: l’odore dalla covata richiamerà dal melario api sufficienti per allevare una nuova cella reale. Per maggiori informazioni o curiosità [email protected]. 2 sabato 18 luglio ore 9,00 i tecnici ARPAT vi invitano presso l’ apiario didattico dell’ARPAT nella azienda agricola di Villa Mondeggi Incontro teorico-pratico sui Trattamenti estivi contro la varroa carrellata sui possibili e diversi metodi di lotta contro l’ acaro, dall’ ingabbiamento delle regine all’ uso dei prodotti a base di timolo. Ottobre: irenze corso di apicoltura a FFirenze Si svolgerà a Firenze a partire dalla seconda a metà del mese Ottobre un corso di apicoltura di primo livello. Dato il successo delle due edizioni primaverili del corso, che quest’anno ci ha costretto a rifiutare numerose richieste di partecipazione per esaurimento dei posti disponibili, , abbiamo pensato di attivare una edizione autunnale dell’iniziativa. Anche il corso autunnale è aperto ai principianti che desiderano avvicinarsi al mondo delle api ,ma anche a chi è già apicoltore e vuol approfondire conoscenze riguardanti non solo la vita delle api, ma anche le buone pratiche per una corretta conduzione dell’allevamento e della produzione del miele. Il corso si articolerà in 12-14 lezioni teoriche, che si terranno nel periodo invernale, seguite dalle lezioni pratiche a primavera, con incontri in apiario con i nostri tecnici. Novembre: corso di apicoltura a Collesalvetti A seguito delle numerose richieste pervenuteci dalla area di Livorno e Pisa, stiamo organizzando un corso di apicoltura per principianti, analogo a quello di Firenze, da tenersi nel comune di Collesalvetti. Al momento è in via di definizione il calendario e la scelta della struttura dove si svolgerà l’iniziativa. Novembre: irenze corso di analisi sensoriale a FFirenze Sempre nel mese di novembre sarà organizzato il corso di analisi sensoriale del miele che per motivi logistici non è stato possibile effettuarlo a giugno. Si ricorda che tale corso si articolerà in due fine settimana con incontri che impegneranno i partecipanti per l’ intera giornata, dalle 9,00 alle 17,30. Il calendario delle specifiche giornate sarà comunicato più avanti. Ricordiamo che per tutte le iniziative, corsi e incontri è necessario prenotarsi telef. al 055-6533039 o al 345-7142222 o mandando una e-mail [email protected] Ricordiamoci della V arr Varr arroa oa Le buone fioriture primaverile hanno permesso un ottimo sviluppo delle famiglie. Gli alveari si presentano in genere in ottimo stato di salute, molte patologie in primis peste europea e varroa sembrano essere sparite ma purtroppo siano solo ben nascoste dalle buone condizioni ambientali trovate dalle api in questo inizio di stagione. Ricordiamo a tutti che e’ buona regola eseguire un accurato controllo dello stato di salute della covata anche quando abbiamo i melari sopra gli alveari. Esaminare almeno due/tre favi del nido per verificare che la covata sia compatta e che non vi sia la presenza di celle con l’opercolo sforacchiato può consentirci di identificare famiglie con eventuali problemi sanitari. Disopercolare, a campione, alcune decine di celle a fuco può permetterci di capire se il livello d’infestazione di varroa è elevato o meno. Ricordiamo che se si dovessero trovare più del 5% di celle con all’interno varroa è necessario eseguire subito un trattamento. Quest’anno la presenza di varroa sembra essere bassa ma questo non ci deve far posticipare il periodo d’intervento. Noi consigliamo di eseguire i trattamenti già a partire da metà luglio e comunque di non andar oltre i primi di agosto. I prodotti disponibili in commercio sono quelli noti e le modalità di utilizzo quelle consigliate gli anni passati. Apilife var® : una tavoletta per alveare (mezza per gli sciami) divisa in 4 porzioni poste sotto il coprifavo direttamente appoggiate sopra le stecche portafavo ogni 7 giorni per 4 settimane. Ogni busta contiene 2 tavolette pertanto serviranno due buste per trattare ogni alveare . Apiguard® : una vaschetta da 50 g (25 g per gli sciami ) aperta sotto il coprifavo rovesciato ogni 15 giorni per 2 volte . Occorrono due vaschette per trattare ogni alveare. E’ importante ricordare che entrambi i prodotti sono a base di timolo che evaporando crea agitazione all’interno degli alveari e che quindi , al fine di limitare i saccheggi , è buona norma trattare simultaneamente tutto l’apiario posizionando il prodotto negli alveari nelle ore più fresche in modo che l’evaporazione iniziale sia non eccesiva e consenta alle api di abituarsi. Per chi non è BIOLOGICO, è sempre reperibile in commercio l’Apistan®. ; si somministrano 2 strisce che andranno mantenute all’interno dell’alveare per 8 settimane, fenomeni di resistenza possono rendere l’efficacia di questo prodotto estremamente variabile, risulta quindi difficile poterlo o meno consigliare. Per quanto riguarda l’Apivar® da quest’anno è necessaria la prescrizione veterinaria pertanto sarà possibile la libera vendita fuori dalle farmacie solo per i lotti di medicinali già presenti sul circuito distributivo che potranno essere commercializzati, sino alla data di scadenza posta sulla confezione. Con i trattamenti evaporanti a base di timolo è consigliabile togliere i melari mentre con i trattamenti a base chimica i melari vanno ASSOLUTAMENTE TOLTI . 3 Duccio Pradella E’ bene sottolineare che i trattamenti effettuati con prodotti registrati ( Apilife var® , Apiguard® , Apistan®, Apivar® ) debbono essere annotati sul “Registro dei trattamenti” , che ogni apicoltore , che vende il proprio miele è tenuto ad avere in azienda debitamente vidimato dall’ASL. Il metodo di lotta alla varroa che negli ultimi anni ha dato i migliori risultati e che noi abbiamo più volte illustrato nel giornalino è il blocco artificiale della covata seguito da un trattamento acaricida fatto con acido ossalico sgocciolato. Chi volesse avere ulteriori chiarimenti sulle strategie di lotta alla varroa è invitato a partecipare all’incontro tecnico pratico che si terrà il giorno 18 luglio presso l’apiario didattico di Villa Mondeggi. Per coloro che sono interessati alla Produzione di Api Regine e Pappa reale è in programma il giorno Sabato 25 luglio una visita a tre aziende apistiche emiliane. Nella mattinata conosceremo l’Azienda Apistica L’APE REGINA di Manelli Angelo, Pozza di Maranello (Mo), azienda specializzata nella produzione di api regine. Dopo un pranzo veloce visiteremo due aziende produttrici di pappa reale: Az Agri. La Torre di Adriano Matarozzi Monte S. Pietro (Bo) e l’Azienda Martini Giuseppe Zola Pedrosa (Bo). L’appuntamento per la partenza ritrovo è previsto presso la sede A.R.P.AT. alle ore 8. Tutti coloro che intendono partecipare devono comunicarlo entro il giorno 18/7 telefonando al 0556533039 o tramite mail [email protected]. L’organizzazione della visita è stata fatta grazie alla collaborazione di Maurizio Feriani dell’associazione Le Nostre api- Associazione Apicoltori Felsinei. Sottoscrizione popolare per l’Ambiente, le Api e l’Apicoltura Continua la sottoscrizione lanciata a sostegno dell’iniziativa UNAAPI di lotta contro le morie delle api e per ottenere un vero impegno delle istituzioni e del mondo della ricerca a favore dell’apicoltura. Abbiamo già provveduto ad inviare ad UNAAPI i soldi raccolti finora ed invitiamo ,tutti i soci e tutti gli amici che ci leggono, che ancora non l’hanno fatto, a partecipare alla sottoscrizione inviando un contributo al c/c postale della nostra associazione, che provvederà a trasferire all’U.N.A.API. quanto raccolto. Per la sottoscrizione potete utilizzare il bollettino di c/c postale o inviare un bonifico al c/c IBAN IT 53V076 01028 00000024350506 In entrambi i casi va indicato nella causale: “sottoscrizione U.N.A.API.” Nel frattempo ringraziamo tutti coloro che hanno già provveduto a partecipare alla sottoscrizione. Ecco il resoconto dei contributi raccolti finora. CORDA GIORGIO BELLANDI SANDRA MENSI ORESTE MONDAINI MARCO FRANZONI FRANCA CORSI LORENZO BARTOLONI ITALO GUADALTI SAVINO VERDIANI EMILIO MORONI NELLO BARAGATTI ALDO ANONIMO INNOCENTI PIERINO SANI ROBERTA NAPPINI LUCIANO SORINI ELGA PROVINCIALI MAURO PATERNA UMBERTO ROSSI SILVIA MASSELLI RENATO FATTORIA PIETRABUONA AZ.AGRICOLA CAMPORBIANO AZ.AGRICOLA RICCI ROSI RICCARDO MITTEMPERGHER LORENZO MATHEOS CAZAC BEATRICE ANONIMO BANDINELLI NELLO ANONIMO NORCHI FRANCESCO FANTECHI LUCIA SIGNORINI SILVANO ANONIMO CARDAIOLI IVO CAMPANI FRANCO MICHELASSI CARLO MASCELLONI LIDO BERNI STEFANO Iniziativa con Slow Food a Scandicci, raccolti • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • 20,00 20,00 20,00 20,00 20,00 5,00 10,00 30,00 10,00 20,00 50,00 40,00 18,00 30,00 20,00 10,00 5,00 72,00 30,00 10,00 40,00 50,00 12,00 22,00 30,00 20,00 10,00 10,00 8,00 5,00 10,00 20,00 15,00 5,00 20,00 22,00 20,00 20,00 • 810,00 TOTALE • 1.609,00 Montalcino dal 11/9 al 13/9 XXIII Settimana del Miele Sul sito dell’ASGA (www.asgamontalcino.com) potete trovare il programma completo della manifestazione di Montalcino tradizionale e storica iniziativa Toscana dedicata all’apicoltura, organizzata appunto dall’associazione ASGA. Qui vogliamo segnalarvi il programma del convegno della mattina di sabato 12, di intersse per tutti gli apicoltori: - CONVEGNO NAZIONALE SULL ’APICOL TURA ’APICOLTURA TURA-SULL’APICOL “Lo stato dell’ambiente e la situazione sanitaria degli alveari: quali prospettive per il futuro? futuro?” ore 9,30 - Saluto del Presidente A.S.G.A Hubert Ciacci ore 9,45- Saluto del Sindaco di Montalcino Maurizio Buffi ore 10,00 - Selezione naturale e meccanismi di difesa della urillazzi - Dipartimento di Biologia colonia in Apis Turillazzi Apis. - Stefano T Evoluzionistica «Leo Pardi», Università di Firenze ore 10,30 - Settembre 2008-Settembre 2009, un anno di stop ai neonicotinoidi, analisi di una stagione diversa diversa.. - Francesco Panella - Unione Nazionale Asspociazione Apicoltori (U.N.A.API) ore 11,00 - Utilizzo dell’acido formico nella lotta antivarroa, prime prove con il “Metodo Amrine”. Luca Allais - Giovanni Guido – Commissione Sanitaria U.N.A.API. ore 11,20 - Bloccare la regina per bloccare la varroa, risultati ove condotte in T oscana. Duccio P radella – Associazione prove Toscana. Pradella delle pr Regionale Produttori Apistici Toscani (A.R.P.A.T.) oscana a favore ore 11,40 - L’impegno della R Regione Toscana egione T e – Regione Toscana Re dell’apicoltura. - Claudio Del R erreni - U.N.A.API. ore 12,00 - Dibattito Dibattito,, coordinato da Andrea T Terreni A.R.P.A.T. Anche l’ARP AT con UNA API e Conapi ad l’ARPA UNAAPI APIMONDIA 2009 La 41° edizione del congresso mondiale degli apicoltori Apimondia si svolgerà quest’anno a Montpellier dal 15 al 20 settembre. Unaapi e Conapi saranno presenti all’iniziativa con uno stand e iniziative centrate soprattutto sulla lotta contro i neonicotinoidi. Fra le altre iniziative che stiamo preparando per richiamare la lotta per salvare le api, è previsto che alcuni “apicoltori-ciclisti” arrivino alla sede del congresso in bicicletta partendo dall’Italia, qualcuno anche dalla Toscana! Nell’occasione stiamo organizzando la partecipazione di una delegazione di apicoltori anche dalla Toscana, assieme a quelli delle associazioni emiliane, piemontesi e lombarde. Un pullman partirà da FFirenze irenze martedì 15 settembre con rientr o rientro previsto per sabato 19. Durante la permanenza, oltre ovviamente alla partecipazione al Congresso, sono previste visite ad aziende apistiche francesi e un incontro, con cena, con una Cooperativa di allevatrici di ostriche di Sete. Il costo per i partecipanti è previsto fra i 500 e i 600 € e comprenderà oltre al viaggio e ai pernottamenti in albergo, i biglietti d’ingresso ad Apimondia. I posti sono limitati, gli interessati possono prenotare contattando l’associazione.