Sbalzato contro un muro, muore centauro

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Sbalzato contro un muro, muore centauro
L’ECO DI BERGAMO
21
VENERDÌ 29 GIUGNO 2007
Provincia
CERETE La tragedia sulla provinciale: il giovane stava rientrando da Lovere per accompagnare un coro lituano, in Italia per il Festival
Sbalzato contro un muro, muore centauro
Il ventiduenne di Clusone ha perso il controllo della Suzuki: soccorso in elicottero, è spirato in ospedale
CERETE Un giovane di mato sotto il tronco di un
Clusone, Battista Olmo, 22 albero nei pressi dell’edicoanni, è morto ieri pomerig- la dedicata alla Santissima
gio in seguito a un gravis- Trinità. La sua moto, invesimo incidente in moto a ce, è stata scagliata a un
Cerete Basso. Lo schian- centinaio di metri di dito è accaduto alle 13,15 stanza, sul bordo della corlungo il rettilineo di via sia opposta.
Marconi, alle porte del pae«Abbiamo subito chiase, subito dopo il campo mato il 118 - raccontano
sportivo comunale: il ven- altri due testimoni che
tiduenne ha perso il con- viaggiavano in auto, antrollo della sua Suzuki Gsr ch’essa superata dalla Su600 ed è finito contro un zuki - e quando ci siamo
muretto che costeggia la avvicinati al giovane abbiaprovinciale, riportando fe- mo visto che aveva perso
rite che nonostante la pro- conoscenza: le sue conditezione del casco e il rapi- zioni ci sono sembrate moldo trasporto in ospedale gli to gravi». Da Clusone, in
sono state fatali.
pochi minuti, è arrivata
Per il ragazzo quella di ie- un’ambulanza del Corpo
ri doveva essere una gior- volontari della Presolana
nata all’insegna del diver- insieme a una pattuglia dei
timento: infatti con la sua carabinieri del nucleo opeSuzuki da poco acquistata rativo radiomobile. I milistava ritornando da un al- tari hanno poi effettuato i
bergo di Lovere dove sog- rilievi. Nel frattempo, dalla
giornano le coriste litua- base di Orio, si è alzata in
ne del «Virgo da Universi- volo anche l’équipe medica
dad de Vilnius» che parte- dell’elisoccorso che, una
cipano al 7° Festival
volta atterrata nel
internazionale
prato accanto aldei cori, in prola provinciale,
gramma in
ha provveduquesti giorni
to a rianimaa Clusone e
re e intubain molti paere, per oltre
si della Bermezz’ora, il
gamasca.
centauro.
Alle 14 il
L’intento di
velivolo del 118
Battista Olmo,
si è rialzato
probabilBattista Olmo
in volo per
mente, era
raggiungere
quello di acgli Ospedali
compagnare
Riuniti di
il pullman
Era figlio unico.
Bergamo
della comitiNel 2004 aveva
dove purva fino al
avuto un altro grave
troppo,
piazzale del
nemmeno
campo sporincidente stradale
dopo due
tivo clusonesempre in moto,
ore, il ragazse. Da lì, indal quale si era
zo è decedufatti, è poi
to. La salma
partito
il
appena ristabilito
del giovane
lungo serè stata trapentone
d’autobus che ha raggiun- sferita nella camera morto il centro di Bergamo do- tuaria dell’ospedale in atve ieri pomeriggio si è tenu- tesa che oggi vengano stata la grande sfilata dei cori. biliti i funerali e che il fereLa disgrazia è avvenuta tro possa essere trasportadurante il tragitto da Love- to a Clusone, nell’appartare a Clusone. «Stavo viag- mento di via Cifrondi 12,
giando in sella al mio scoo- dove Battista - figlio unico,
ter - racconta un venticin- 22 anni compiuti lo scorso
quenne di Cerete che ha 6 maggio - abitava con la
assistito all’incidente - madre Francesca, dipenquando, dopo aver supera- dente dell’ufficio postale
to l’arco nei pressi del cimi- della cittadina. Il papà Luitero, sono stato sorpassa- gi questa mattina arriverà
to dalla moto del giovane e in aereo dall’Africa, dove lal’ho vista proseguire supe- vora.
Il giovane si era appena
rando altri mezzi».
All’altezza di una semi- rimesso da un altro grave
curva Battista Olmo, per incidente, accaduto il 10
cause da accertare, ha per- dicembre 2004 a Clusone,
so il controllo della sua Su- nel quale si era scontrato
zuki e, nonostante il tenta- in moto contro l’auto di un
tivo di frenata, è stato sbal- coetaneo: il ragazzo era stazato dalla sella, striscian- to sbalzato dalla sella del
do di schiena per una de- suo Beta Alp 300 finendo
cina di metri contro il mu- in un prato di un’abitazioretto di pietra che costeg- ne disabitata di viale Gugia la carreggiata. Il giova- smini, all’altezza dell’incrone, dopo aver battuto ripe- cio con via Tasso.
tutamente la testa, si è ferAlessandro Invernici
Ancora grave
il ferito
di Villa d’Adda
Le drammatiche foto che hanno seguito l’incidente a
Cerete: a sinistra il giovane è ancora a terra circondato
dai soccorritori. In alto la moto sull’asfalto dopo il
terribile schianto, sotto il centauro mentre viene caricato
sull’elisoccorso, che lo porterà ai Riuniti (foto Fronzi)
.LE TESTIMONIANZE.
Le coriste in lacrime cantano per lui
Il dolore del gruppo che Battista Olmo stava scortando. Gli amici: era vitale ed esuberante
CLUSONE Battista Olmo, per i suoi nare in sella, seppure i genitori non di queste giovani. Le stesse che ieri
il bilancio
amici, era «un ragazzo vitale, socie- fossero del tutto d’accordo». Anche pomeriggio, una volta scese dal pulIN 6 GIORNI 9 VITTIME
In sei giorni, nove vittime. Il mese di giugno è stato particolarmente drammatico per le strade bergamasche: in tutto sono morte 15 persone, due delle quali decedute fuori
dai confini della provincia, e le tragedie si sono concentrate tutte nell’ultima settimana. Con l’incidente di ieri, inoltre, sale a 60 il numero delle vittime, che arrivano a 68
se si considerano i bergamaschi morti fuori provincia.
L’AUTO, A GIUGNO come nel resto dell’anno, si conferma
il mezzo più pericoloso: nel mese che sta per concludersi, infatti, in sei casi su 15 le vittime erano in macchina. Seguono le motociclette, con cinque casi su 15, le bici con
due casi e i pedoni con altri due episodi.
LA QUASI TOTALITÀ degli incidenti mortali è avvenuta sulle strade della provincia (oltre ai due fuori Bergamasca, un
solo incidente mortale è avvenuto in città) e a mietere il
maggior numero di vittime sono state le strade della Bassa, dove sono avvenute 10 tragedie su 15. La più grave
risale allo scorso 23 giugno, quando uscendo di strada con
l’auto erano morte tre persone: marito, moglie e un operaio
che viaggiava in auto con loro e con altre due persone, rimaste ferite in maniera non grave.
vole, intelligente». Frequentava con
ottimi risultati il terzo anno all’Università Cattolica di Brescia, dove
si sarebbe dovuto laureare in Scienze e conservazione dei beni culturali. Il ventiduenne morto nell’incidente di ieri a Cerete viene ricordato anche come «un tipo esuberante e molto vivace».
Era appassionato di moto. Nonostante fosse uscito «miracolato» - come qualche amico ancora lo definisce - dal grave incidente che la sera del 10 dicembre di due anni fa gli
aveva provocato la rottura del bacino, oltre a numerose ferite e fratture, l’amore per le due ruote non era
mai tramontato.
«Tanto che tre mesi fa - ricorda un
parente - aveva manifestato il desiderio di acquistarne una nuova. Cominciava infatti a stare meglio, dopo i lunghi mesi passati in ospedale
a Clusone e si sentiva pronto per tor-
ieri, prima di mezzogiorno, era stato visto transitare a Clusone con la
sua nuova Suzuki grigia. Forse stava raggiungendo Lovere da dove è poi
risalito, davanti al pullman che trasportava le coriste lituane del «Virgo
da Universidad de Vilnius». «Quando il coro Idica gli aveva chiesto la disponibilità per collaborare all’organizzazione del 7° Festival internazionale di Clusone - racconta una cugina -, Battista si era subito proposto di aiutare l’accompagnatore e l’interprete della comitiva lituana. Lo
scorso inverno era stato proprio in
Lituania per un progetto di studio,
rimanendo affascinato dal Paese».
Con le coriste aveva passato anche
la serata di mercoledì, al teatro tenda dell’oratorio, per il benvenuto a
tutti i partecipanti del festival.
Con loro aveva seguito lo spettacolo pirotecnico e qualcuno ricorda
di averlo visto girare in moto con una
lman rimasto fermo in colonna dopo l’incidente, a stento sono riuscite a trattenere le lacrime mentre Battista veniva soccorso. Ieri sera, con
non poca fatica, nella basilica di Santa Maria Maggiore a Bergamo, hanno cantato commosse per lui durante il loro primo concerto orobico. Ma
Battista è stato ricordato anche da
Cesare Ferrari, presidente del coro
Idica e responsabile dell’intera manifestazione, che si stringe all’immenso dolore della famiglia: «Con l’animo a pezzi vorremmo sospendere
tutto, ma non possiamo nei confronti anche dei cori che sono arrivati da
tutto il mondo. Abbiamo deciso però
di dedicare il festival, spezzato da
una così grande tragedia, alla sua
memoria. Se ieri sera (mercoledì, ndr)
ero raggiante, questa sera (ieri, ndr)
sono in lacrime per quanto è accaduto».
VILLA D’ADDA È
sempre in gravissime
condizioni Nevio Perico, il trentaduenne di
Villa d’Adda che mercoledì pomeriggio è rimasto coinvolto in un
grave incidente stradale che si è verificato a
Filago sulla via Rodi. Il
ferito è ricoverato nel
reparto di terapia intensiva degli Ospedali
Riuniti di Bergamo e
versa in gravi condizioni.
Lo schianto è avvenuto alle 17,15 in via
Rodi all’altezza del numero civico 10, davanti alla ditta Prosimet.
Nell’incidente sono rimasti coinvolti una
moto Suzuki 600 condotta dal trentaduenne
di Villa d’Adda e una
Lancia Kappa guidata
da un dirigente di 69
anni di Segrate (Milano). Il centauro, che
dopo aver superato la
rotatoria di Filago percorreva la via Rodi in
direzione di Madone, si
è scontrato con la Lancia Kappa, guidata dal
dirigente che in quel
momento stava uscendo dall’azienda Prosimet. Inutili i tentativi
del centauro di evitare l’auto che è stata urtata sopra la ruota della parte anteriore sinistra.
A causa del forte impatto il centauro è caduto rovinosamente
sull’asfalto. Subito molto gravi sono apparse
le condizioni del trentaduenne che dopo lo
schianto ha perso conoscenza. Sul posto è
atterrato l’elisoccorso
del 118 e il personale
medico ha prestato i
primi soccorsi provvedendo a intubare il ferito e a trasportarlo all’ospedale di Bergamo
dove è ricoverato nel reparto di terapia intensiva in prognosi riservata.
Illeso invece il conducente della Lancia
Kappa. In via Rodi si è
portata una pattuglia
di carabinieri del nucleo radiomobile di Treviglio che ha provveduto a effettuare i rilievi e
a raccogliere le testimonianze per accertare
l’esatta dinamica dell’incidente.
R. T.
A. In.
.CAVERNAGO.
Casirate: padre e figlio in moto tamponano una macchina. Il ragazzo finisce in strada e viene travolto
Alcol e droga, prevenzione con «Jonathan»
Giovane investito da un’auto, lo salva il casco
CAVERNAGO Infondere nei giovani la cultura della prevenzione dalle sostanze psicoattive (alcolici e stupefacenti), grazie al supporto di infopoint, materiali informativi, prove
gratuite del tasso alcolico con l’etilometro, fuori dai locali o dalle feste
estive più frequentate. Riprende questa sera, con un infopoint fuori dalla Locanda del Santo Bevitore di Cavernago, il «Progetto Jonathan» dell’ambito Asl di Seriate: iniziativa sovraccomunale in atto dal 2002, che
negli ultimi cinque anni oltre a cogliere significativi risultati, ha rappresentato un punto di svolta nel
modo di rapportarsi con i giovani,
considerandoli una risorsa e non un
fattore portatore di problemi.
Statistiche raccolte sia per avere
un report sull’andamento del progetto, sia per meglio comprendere la
realtà giovanile bergamasca. Negli
ultimi anni, l’età media sul primo
consumo di sostanze psicoattive,
quali alcol, tabacco e droghe, si è
sensibilmente abbassata in provincia, seguendo un trend nazionale
che attesta nei primi anni dell’adolescenza (12-13 anni), sia per i ragazzi che per le ragazze, il primo bicchiere di alcol ed il primo «spinello».
Dati preoccupanti, da arginare con
politiche di sensibilizzazione mirate
ed efficaci, rivolte sia ai ragazzi che
agli adulti.
«Jonathan» infatti non è stato solo pensato per i giovani, ma anche
per gli adulti che sono costantemente a contatto con loro, come gli educatori volontari e professionali che
operano sul territorio negli oratori,
nelle associazioni e nei centri di aggregazione giovanile. O come i gestori di bar, pub e locali notturni, e gli
organizzatori di feste estive. Ospiteranno iniziative del progetto i comuni di Seriate, Cavernago, Grassobbio, Montello, Pedrengo, Torre de’ Roveri, Scanzorosciate e Albano Sant’Alessandro.
L’iniziativa è stata finanziata dai
comuni e dall’erogazione di fondi del
Pirellone, previsti dalla legge regionale 45 che sancisce le disposizioni
all’accesso al fondo nazionale di intervento per la lotta alla droga.
Stasera dalle 21 sino alle 3 di domani mattina, gli educatori del progetto Jonathan saranno presenti,
come detto, alla Locanda del Santo
Bevitore presso il centro «Triangolo»
di Cavernago, per incontrare i giovani, ascoltarli e distribuire loro materiale informativo sugli effetti negativi delle sostanze psicoattive, oltre alla prova gratuita dell’etilometro.
Il progetto continuerà venerdì 6
luglio a Seriate in località Cassinone durante la festa «A tutta birra»,
venerdì 13 luglio a Grassobbio ad
«Amici in Festa», sabato 14 luglio a
Montello ad «Esta Festa Rock», sabato 21 luglio alla «Festa Giovani» di
Pedrengo. Altri appuntamenti sono
previsti in agosto e settembre.
Roberto Premoli
La moto che ha tamponato un’auto a Casirate (foto Cesni)
CASIRATE Tragedia sfiorata ieri sulla ex strada
statale 472 che collega Casirate a Treviglio: padre e
figlio di Arzago, in sella alla stessa moto, dopo aver
tamponato un’auto sulla
quale viaggiavano due religiose, sono caduti sull’asfalto: il primo è finito sul
ciglio della carreggiata fratturandosi una gamba. Il
secondo invece è rotolato
in mezzo alla strada ed è
stato investito da una vettura che proveniva sulla
corsia opposta: per lui incredibilmente solo alcune
contusioni.
L’incidente, la cui dinamica è ancora al vaglio della polizia locale di Treviglio,
è avvenuto intorno alle
10,30. C. T., 48 anni, stava viaggiando in direzione
Casirate in sella alla pro-
pria moto con il figlio, A. T.,
17 anni, quando l’auto che
si trovava di fronte a lui,
una Fiat Punto, ha improvvisamente rallentato la sua
corsa. L’impatto è stato
inevitabile: il padre è finito sul ciglio della strada. Il
figlio è invece rotolato in
mezzo alla carreggiata ed
è stato urtato da una macchina, un’altra Fiat Punto,
che proprio in quel momento stava sopraggiungendo sulla corsia opposta
e il cui conducente, sterzando in tempo, ha evitato di investire in pieno il
giovane. «Me lo sono trovato di fronte – ha affermato l’automobilista, un quarantasettenne di Treviglio
– e ho subito sterzato. Il povero ragazzo però, rotolando mi è venuto contro, così l’ho urtato con la parte
frontale della macchina:
fortunatamente però portava il casco».
Sul posto sono intervenute un’auto medica e due
ambulanze del 118: sorprendentemente il diciassettenne è apparso subito in buone condizioni. Dopo essere stato investito è
infatti stato in grado di alzarsi. Più serie invece le
condizioni del padre rimasto a terra, sembrerebbe a
causa di una frattura a
una gamba. Entrambi sono stati trasportati all’ospedale di Treviglio.
Illese le religiose che in
un primo momento non si
sono nemmeno accorte
dell’incidente, ma quando
un automobilista le ha avvisate sono tornate indietro.
Patrik Pozzi