2010-2011 Previsionale inverno

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2010-2011 Previsionale inverno
SKIPASS PANORAMA TURISMO
Osservatorio Italiano del Turismo Montano
TENDENZE E PREVISIONI PER LA STAGIONE INVERNALE 2010 / 2011
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INDICE
Un “caldo” inverno per la montagna italiana
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La pratica sportiva in montagna: tendenze inverno 2010-2011
7
Le news dalle località montane italiane
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I periodi migliori per andare a sciare
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I prezzi nell’inverno 2010-2011
12
Il profilo degli sciatori in Italia
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Le richieste degli sciatori italiani
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Il booking online ed i mercati esteri
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La parte ospitale
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Focus sui Tour Operator
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Finalità e metodologia di Skipass Panorama Turismo
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UN “CALDO” INVERNO PER LA MONTAGNA ITALIANA
Stagione invernale 2010-2011: la difficile situazione economica
internazionale, le tante delicate posizioni in ambito industriale, il
susseguirsi di notizie che rendono instabile la sicurezza personale
degli italiani porterà tutti ad avere maggiore attenzione alla propria
sfera economica. Ci si trova infatti in una situazione congiunturale
nella quale sono esplosi alcuni fattori:
• la certezza che la crisi non sia finita, ed anzi che i contraccolpi
più significativi saranno vissuti ancora per tutto l’anno in corso e,
per diversi settori, anche per il prossimo anno;
• la destabilizzazione degli asset dell’economia e la liquidità del
sistema, che non si basa più su fattori statici – quali gli Istituti di
Credito e le Istituzioni – ma sul rapporto puramente
commerciale;
• l’inesistenza formale del posto di lavoro, che passa da sistema
garantito ad un modello di conquista, soprattutto per le fasce di
lavoratori del settore industriale;
• la difficoltà, per un quota sempre più consistente di italiani ed
europei, di sentirsi economicamente non sereni, rendendo quindi
più difficile pensare a consumi immateriali;
• ma soprattutto la mancanza di fiducia sulla ripresa dell’economia,
elemento psicologico che influisce negativamente anche sulle
vacanze.
Se infatti durante le vacanze estive gli italiani si sono resi conto – in
maniera palese – delle difficoltà economiche ed hanno atteso, se non
annullato, il proprio consumo di vacanze, per la prossima stagione
invernale la situazione è ancora più delicata.
Delicata perché, in fasi come questa, il valore del “bene turistico”
varia fortemente: si assiste ad un ritorno al passato, e la vacanza
esce dalla sfera dei beni primari e torna ad essere un’opzione per il
sé. Sono questi i periodi nei quali diventa più semplice rinunciare alla
vacanza, spesso in maniera inconsapevole, o meglio ancora la si
sostituisce. Con quel budget idealmente definito per la vacanza si
possono acquistare altri beni.
Lo stesso concetto vale all’interno della vacanza: si afferma il criterio
della sostituibilità, rinunciando ad un settimana bianca per andare
al mare tropicale per il solo fatto che lì vi è un’offerta irripetibile. O
cambiando destinazione montana per l’opportunità economica di quel
momento.
Si manifesta pertanto un ulteriore elemento che esploderà nel
prossimo inverno per le destinazioni italiane della montagna bianca:
l’infedeltà. Diminuisce quindi il livello di fidelizzazione degli ospiti
alle località, e ciò è dovuto sia alla ricerca di sempre nuove
opportunità che alla ricerca di luoghi dove sia garantita la neve.
Un altro elemento caratterizzante la prossima stagione invernale è
quello della miscellanea: luoghi che offrono contaminazioni e
2
pluralità di opzioni legate alle manifestazioni, alle opzioni di
soggiorno, alle location di divertimento, allo shopping, etc.
ovviamente non solo legate all’attività sportiva e alle discipline
classiche (sci da discesa, sci da fondo, snowboard).
Ancora: la ricerca di luoghi conformi al proprio desiderio di stile di
vita. Ciò che si desidera – luoghi, incontri, socialità, bien vivre – si
realizza brevemente nel periodo di vacanza. Stare nei luoghi più
cool, incontrare persone viste in tv, poter prendere un aperitivo al
loro fianco, ma anche molto più semplicemente poter raccontare di
aver soggiornato in una località famosa è ciò che genera valore per
molti italiani.
Ed infine l’affermarsi – da parte del mercato – della ricerca di
solidità. Sino ad oggi, in un ambiente turistico che ha perso
velocemente i propri punti fermi ed ha visto aumentare a dismisura
le offerte e le promozione straordinarie, anche creando confusione e
disinformazione, vi è la ricerca di elementi solidi: garanzie di
servizio, strutture qualificate, leisure vero.
Ma, su tutte, una condizione imprescindibile per il successo o meno
delle località montane: la neve e l’innevamento, scontato ma non
banale. Nessuna previsione è valida se non vi sarà un buon
innevamento. Anche chi frequenta la montagna senza sciare, anche
chi trascorre un week end con amici e non è più di tanto interessato
alla pratica sportiva rinuncia al soggiorno se non vi è la neve, se la
località non è bianca, perché la gratificazione che si prova ad essere
lì, anche solo a passeggio sulla neve, con un bombardino o un vin
brulé in mano, è ciò che genera memoria e racconto.
Perché è proprio questa la tendenza: la montagna diventa un
cult. Esserci, farsi vedere, trascorrere un fine settimana a pranzo nei
rifugi o a cena in una baita, prendere l’aperitivo nel locale alla moda
e passeggiare per località-vetrina è un totem dell’inverno degli
italiani.
Italiani che, però, faranno nel prossimo inverno attenzione ai prezzi
ed alle promozioni: sempre più internauti, sempre più alla ricerca
delle occasioni per i week end. E, dall’altra parte, operatori del
sistema ospitale che, proprio per recuperare fatturati che scemano
durante la settimana – anche con la contrazione delle tradizionali
settimane bianche – aumentano i prezzi per gli short break.
Se gli italiani si troveranno quindi a dover spendere – a notte – tanto
di più quanto minore sarà la durata del loro soggiorno, non sarà la
stessa cosa per gli ospiti stranieri. Ospiti in aumento, soprattutto ma
non solo dai Paesi dell’Est Europa e dai Paesi del nord Europa, che
troveranno convenienti, rispetto allo scorso anno, i prezzi delle
settimane bianche, che restano invariati.
Nel frattempo, una quota di italiani – gli sciatori “specialisti” –
usciranno dai confini nazionali per sciare; alcuni oltrepasseranno i
3
confini europei per provare nuove esperienze, grazie alle proposte di
Tour Operator italiani che propongono Canada e Colorado, ma anche
Russia e Finlandia.
Si assiste però, sul mercato interno, ad un incremento degli sciatori
“amatoriali”, aperti alle nuove discipline ma estremamente attenti
alle opzioni leisure delle località. Opzioni che invece diventano
decisive per gli “ego-sciatori”, anch’essi in aumento ma solo nelle
località con appeal internazionale.
L’inverno 2010-2011 sarà infatti caratterizzato da una triplice
tendenza sul mercato italiano.
Da un lato gli sciatori “specialisti”, coloro che vivono la montagna
con la finalità primaria di sciare, vogliono provare nuove
destinazioni, nuove piste. Una quota di questi oltrepasserà i confini
nazionali per provare emozioni più forti. L’offerta dei Tour Operator li
incoraggia: aumenta la presenza nei cataloghi dei tour operator
italiani specializzati sulla montagna bianca soprattutto delle località
dell’Austria e della Svizzera, spingendosi sino a proporre prodotti più
qualificati come lo sci fuoripista e l’eliski in Nepal, India, Alaska e
Stati Uniti, lo ski-safari e snowmobile tour in Canada.
Dall’altro gli sciatori “amatoriali” che privilegeranno le destinazioni
che sono in grado di offrire il giusto mix di opzioni per sciare e
opportunità leisure. In leggera crescita questa quota di turisti, che
però tendono ad essere meno fedeli che in passato: quest’anno Alto
Adige, ed in particolare la Val Gardena e Alta Badia, insieme a
Livigno, Brunico e – sorpresa – Sestola saranno le destinazioni sulle
quali si concentreranno le attenzioni, a discapito di Gressoney, San
Martino di Castrozza e Alleghe su tutte. Per le altre destinazioni
andamento stabile.
Infine gli “ego-sciatori”, coloro che frequentano la montagna solo
nei momenti di massimo afflusso, dove è possibile farsi notare ed
essere in vetrina. Per loro le piste possono essere anche secondarie,
ma non è affatto secondaria l’importanza che rivestono le loro
attrezzature: molto importante la località e la possibilità di viverla.
Fenomeno in crescita, che coinvolge da sempre le regine della neve
italiana: Cortina d’Ampezzo, Courmayeur, Madonna di Campiglio,
Livigno, Corvara, Bormio, Ortisei e Sestriere.
Ad essi si aggiungono coloro che abbiamo definito i “turisti della
neve”, vale a dire coloro che non praticano discipline sportive ma
amano frequentare queste località, soprattutto nei periodi delle
festività e nei fine settimana, ed a volte accompagnano gli sciatori.
Per loro gli elementi primari di scelta sono legati alla possibilità di
trascorrere un periodo – anche breve – in relax, e la loro
motivazione è un insieme di possibilità di shopping, ristorazione,
brevi escursioni, benessere, visite ai rifugi, etc.
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Siano essi sciatori “specialisti”, “amatoriali” o “ego-sciatori”, oppure
“turisti della neve”, tutti privilegiano:
• da un lato le località capaci di garantire entertainment e leisure,
che vadano oltre il valore strutturale delle piste e siano quindi in
grado di offrire opportunità di svago, divertimento e – soprattutto
– luoghi di relax e socializzazione;
• dall’altro le strutture ricettive con servizi di qualità, in primis le
aree wellness ed i centri benessere interni, ma anche una
ristorazione legata all’identità del luogo e servizi per i bambini.
Queste le principali tendenze di carattere generale che
caratterizzeranno la montagna bianca italiana:
• Short break vs settimane bianche: aumentano i soggiorni brevi a
discapito delle settimane bianche. La clientela che richiede le
tradizionali settimane bianche diminuisce, mentre aumentano i
clienti del week end. Il mercato italiano si sta indirizzando verso
formule open, destrutturate, senza imposizioni di date e servizi;
•
La destinazione vs l’opportunità: sebbene nel comparto della
montagna bianca la destinazione, ed il suo appeal, mantiene un
valore, ciò si scontra con l’elemento sostituibilità che condiziona i
clienti a scegliere un altro luogo qualora vi siano offerte
promozionali straordinarie;
•
Entertainment e leisure vs solo sci: si avvicina all’equilibrio il
rapporto tra il leisure e le opzioni sportive delle località. Il valore
del divertimento, dello shopping, lo struscio, etc. di una
destinazione vale quasi quanto la qualità delle piste; ma ciò è
valido solo per una quota di ospiti della montagna, che
rappresentano comunque una quota consistente (gli sciatori
“amatoriali”);
Low vs luxury: da un lato aumenta la richiesta di soggiorni “low
cost”, economici; dall’altro sono in incremento anche i valori dei
prodotti “luxury”. Le località giocano sempre più su questo
dualismo;
nell’inverno
2010-2011
questo
fenomeno
si
evidenzierà;
Aumenta la divaricazione tra esigenze degli sciatori “specialisti” e
di quelli “amatoriali”: i primi chiedono nuove piste, difficili,
riservate per la pratica dello sci alpino, su comprensori sempre
più ampi; i secondi vogliono provare nuove esperienze, divertirsi
più che sciare, vivendo il tutto in un ambiente frizzante e friendly;
In notevole crescita le richieste finalizzate agli sciatori
“amatoriali”, che amano scoprire nuove discipline: le ciaspole su
tutte: semplici, facili da usare, non necessitano di corsi né di
particolari doti. Ma anche molta attenzione allo sci da fondo –
riscoperto negli ultimi anni – ed allo snowboard – fresco e
frizzante;
•
•
•
•
Nuove discipline per nuovi appassionati o pionieri: molte le
discipline che, dopo una prima fase di sperimentazione,
quest’anno diventeranno cult per i veri appassionati ma anche
per coloro che intendono provare nuove emozioni. Eliski e
biathlon, freestyle e night ski;
5
•
Aumenta la pratica degli sconti: non calano i prezzi ma
aumentano le promozioni. Chi sa cercare ed attendere il periodo
buono, può trovare offerte promozionali con sconti anche del
15% rispetto allo scorso anno. Da Livigno a Sestola, da Cortina a
Sestriere, da Cervinia all’Abetone, per ogni destinazione una
promozione vantaggiosa.
A fianco di questi nuovi elementi si confermano anche altre
tendenze, che stanno diventando elementi strutturali nelle
destinazioni della montagna bianca, come ad esempio:
• il web per sapere: si conferma l’utilizzo del web quale strumento
di conoscenza per trovare indicazioni, suggerimenti, stimoli on
line. Aumentano le informazioni condivise con altri utenti;
• riduzione della permanenza media: soggiorni più brevi, spesso
solo week end; continua infatti la diminuzione della durata del
periodo di soggiorno;
• ricerca di convenienza: si cercano le migliori opportunità e sconti.
La scelta del tempo di consumo della vacanza si basa, molto
spesso, sull’offerta che si è riusciti a trovare;
•
•
•
ricerca di autenticità: si rafforzano i luoghi veri, dove la tradizione
si riscontra nella ristorazione, nelle abitazioni e nell’urbanistica
locale;
prenotazione sotto data: si attende sino all’ultimo per la
prenotazione dell’alloggio, condizionati anche dalle possibilità
economiche del momento;
crisi delle seconde case: continua la riduzione delle richieste di
affitto per gli appartamenti. Si tratta di una situazione di difficoltà
congiunturale che non troverà ripresa a breve.
Ma il “panorama” della montagna bianca coinvolge anche altri settori
dell’economia, che non sono solo quelli delle destinazioni turistiche
montane ma le azienda produttrici di attrezzature ed
abbigliamento per tutti coloro che frequentano la montagna
d’inverno, ed in particolare per gli sciatori.
Queste le prime indicazioni sull’andamento delle vendite del
prossimo inverno1:
• contrazione delle vendite per l’abbigliamento “standard”
necessario per sciare: giubbotti e pantaloni, piumini ma anche
scarpe après ski;
• incremento a due cifre per i prodotti speciali e per gli accessori:
dai caschi agli occhiali, dai berretti ai guanti;
• contrazione anche delle vendite di attrezzature: sci da fondo e
discesa, scarponi, snowboard;
• incremento per le attrezzature realizzate ad hoc per le nuove
discipline, dalle ciaspole al telemark, allo sci alpinismo.
Dati rilevati da interviste telefoniche effettuate da JFC nel periodo 1/12 ottobre 2010 a 718
italiani che hanno frequentato la montagna per sciare almeno tre volte negli ultimi due anni,
residenti nelle regioni Piemonte, Lombardia, Liguria, Toscana, veneto, Friuli Venezia Giulia,
Trentino Alto Adige, Emilia Romagna, marche, Umbria, Lazio.
1
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LA PRATICA SPORTIVA IN MONTAGNA- TENDENZE INVERNO 2010-2011
Sempre nuove discipline all’orizzonte, ma anche la conferma di
quelle “strutturali” per la montagna bianca italiana. Avranno
maggiore successo le destinazioni capaci di proporre attività che
permettono di praticare attività sportive sulla neve in maniera lenta,
senza competizione, generalmente in ambienti non troppo
frequentati.
Queste le tendenze della pratica sportiva in montagna per il
prossimo inverno 2010-2011:
• lo sci da discesa: l’unica disciplina della montagna bianca che
fatica a mantenere la propria quota di mercato. Il troppo
affollamento delle piste nei periodi di alta stagione induce gli
“specialisti” a scegliere le località con le piste più difficili, e quindi
selezionate, e gli “amatori” a provare altre discipline;
• lo sci da fondo: ritorna prepotentemente lo sci da fondo. Spinto
dalla moda delle maratone, questa disciplina unisce all’attività
fisica la garanzia di vivere appieno la natura;
• lo snowboard: ancora leggero incremento dei praticanti dello
snowboard, molti dei quali stanno però passando a discipline più
nuove, come il freestyle.
Chi desidera provare nuove emozioni sulla neve non ha che
l’imbarazzo della scelta. Si affermano infatti alcune discipline che
stanno diventando strutturali per l’offerta della montagna invernale
italiana:
• Ciaspole: continua l’esplosione di questa disciplina, soprattutto
se praticata in maniera leggera. Un po’ in tutte le destinazioni
montane italiane nuove opportunità di noleggio attrezzature e di
passeggiate. Percorsi suggestivi nel comprensorio delle Dolomiti,
da Cortina d’Ampezzo all’Alta Badia, dalla Val Gardena al Plan de
Corones.
• Freestyle: decisa esplosione per la pratica del freestyle, che
coniuga la libertà di espressione alla tradizione degli sci. Da
Livigno alla Valle d’Aosta, da Canazei al Terminillo passando per
Corno alle Scale, ormai la pratica e le lezioni si effettuano
ovunque.
• Night ski: la possibilità di sciare di notte, su piste illuminate a
giorno, è un desiderio di molti italiani e sta diventando una vera
mania per molti sciatori. E’ possibile sciare di notte a Bormio
come a Tarvisio o Zoldo.
Ma vi sono anche altre opzioni che si stanno sviluppando, e che il
prossimo inverno gli appassionati possono trovare in diverse località
della montagna italiana:
• Eliski: disciplina sportiva praticata soprattutto dall’estero, ed in
particolare dai clienti francesi (in Francia la pratica dell’eliski è
vietata). Diverse opportunità sul versante nord-ovest per gli
appassionati di freeride ski, in particolar modo in Valle d’Aosta e
Piemonte;
7
•
•
•
Biathlon: per i grandi appassionati di sport, questa disciplina
unisce il tiro a segno con lo sci da fondo. Nuovi corsi giornalieri
sia per individuali che per piccoli gruppi a Brunico;
Snowkite: per chi ama lasciarsi condurre da un aquilone con ai
piedi gli sci o lo snowboard, ed ama la velocità per salire o
scendere pendii, vi è la possibilità di praticare lo snowkite a
Cortina d’Ampezzo come pure al Cimone, e in molte altre zone
ventose;
Winter Trekking: l’evoluzione del trekking per i veri
appassionati della montagna, con la possibilità di trascorrere
alcuni giorni tra le montagne, con ciaspole o praticando il nordik
walking. Da provare a Bardonecchia.
Per i cultori delle novità, per chi desidera scoprire nuovi luoghi e
paesaggi, altre offerte dall’estero:
• ski-safari: una settimana passata a sciare ogni giorno in una
diversa località nel comprensorio della British Columbia (Canada).
Dopo le offerte della vicina Zermatt, in Italia prime proposte nel
comprensorio del Dolomiti Superski.
• snowmobile tour: una settimana in tour con motoslitte, alla
scoperta di luoghi e di tradizioni nel Quebec (Canada), ma anche
in Colorado, allo Yellowstone National Park, in Finlandia o in
Russia.
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LE NEWS DALLE LOCALITA’ MONTANE ITALIANE
Atteggiamento diverso tra le destinazioni della montagna bianca
italiana analizzate da Skipass Panorama Turismo2. Alcuni
comprensori e località continuano ad investire su servizi esclusivi ed
innovativi; altri effettuano opere di restyling; altri ancora si limitano
a guardare cosa succede. Di seguito le indicazioni più rilevanti che
emergono dalla rilevazione di Skipass Panorama Turismo.
Brunico e Madonna di Campiglio guidano la corsa all’innovazione:
per Brunico una nuova pista da sci alpino - riservata però solo agli
sci club - una nuova cabinovia con sedili in pelle riscaldabili, una
nuova struttura con ristorante, après-ski, noleggio e deposito
attrezzature.
Madonna di Campiglio non è da meno: inaugurazione della nuova
pista Nube d’Oro e di un’ulteriore pista in zona Pradalago.
Allargamento di ulteriori piste e dello snowpark, che passa da 50.000
a 70.000 mq.
Investimenti significativi anche a Livigno: nuovo impianto di risalita,
ma soprattutto nuovi servizi après-ski come l’Aquagranda wellness
park, nuovi negozi e locali, come pure a Bardonecchia che si
presenta agli ospiti con più servizi per il no-ski (winter trekking,
ciaspole e fondo), nuovo centro benessere ed ulteriori locali notturni.
A Cortina d’Ampezzo si attende l’apertura di una nuova pista da
fondo ricavata all’interno del campo da golf; in definizione l’apertura
solo ai soci del club o anche agli ospiti esterni. Cortina si presenta
anche con una nuova struttura ricettiva.
Nuovo impianto a Ortisei, in sostituzione della storica seggiovia
monoposto. A poca distanza, riammodernamento delle piste e degli
impianti di innevamento per Corvara.
Nuova seggiovia biposto per Limone Piemonte, che si presenterà
anche con l’ampliamento di 2 piste su nuovi versanti ed un nuovo
rifugio, mentre Cervinia aprirà due nuove piste nere ed una pista di
ice kart.
All’Abetone viene inaugurata una nuova pista da fondo, in zona
Doganaccia, quindi in comprensorio limitrofo; al Terminillo nuovo
parco snowboard e free style, mentre a Sestola si amplia l’offerta
après-ski e sono state aggiornati alcuni impianti.
Skipass Panorama Turismo è l’Osservatorio Turistico della Montagna Italiana – voluto da
Skipass e realizzato da JFC – che raccoglie, elabora, fornisce dati, statistiche ed informazioni
sulla montagna bianca italiana ed in particolare su 28 destinazioni italiane: Gressoney,
Courmayeur, Breuil, Sestriere, Bardonecchia, Limone Piemonte, Aprica, Bormio, Livigno,
Canazei, Madonna di Campiglio, S. Martino di Castrozza, Corvara, Ortisei, Brunico, Cortina
d’Ampezzo, Alleghe, Arabba, Piancavallo, Tarvisio, Sella Nevea, Abetone, Sestola, Corno alle
Scale, Terminillo, Roccaraso, Campitello Matese, Etna.
2
9
Nuova stazione, sciovia ed impianto di innevamento per snowpark a
San Martino di Castrozza, dove aumenta anche l’offerta
kinderheim, di ristorazione e le offerte après-ski.
Nulla di significativamente nuovo invece a Courmayeur e a
Bormio, mentre a Gressoney è prevista l’apertura della Funifor che
congiunge Passo dei Salati con il ghiacciaio di Indren (2 veicoli da 60
posti): da non perdere per gli appassionati di sci fuori pista. Cambio
di zona per l’area snowboard.
Novità soprattutto per l’après-ski a Sestriere; impianti e piste
ammodernate ad Arabba. Sull’Etna si attende la riapertura
dell’impianto Coccinelle che, purtroppo, risulta nuovamente bloccato
ed in ritardo per l’atteso definitivo riavvio.
Al Corno alle Scale sono previsti notevoli investimenti per
l’ammodernamento delle piste grazie ad una nuova società di
gestione che ha già proceduto all’acquisto di nuove attrezzature.
Nessuna novità sostanziale a Canazei, Alleghe, Aprica, Roccaraso
come pure sulle destinazioni del comprensorio del Tarvisiano –
Piancavallo, Sella Nevea, Tarvisio (dove si sviluppa soprattutto il
settore del leisure: centro benessere, nuovi ristoranti e negozi) – che
rimane la prima area sciabile integrata tra due Paesi (Italia e
Slovenia).
Si nota comunque un certo attivismo da parte di tante località della
montagna bianca italiana: investimenti strutturali e di miglioramento
degli impianti e delle piste, ma anche molte, nuove opportunità
après-ski.
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11
I PREZZI NELL’INVERNO 2010-2011
Grande attenzione ai prezzi da parte delle località montane e degli
operatori turistici, delle scuole di sci e delle società di gestione degli
impianti di risalita. Queste le tendenze per l’inverno:
•
Per le settimane bianche i prezzi nell’inverno 2010-2011
rimarranno sostanzialmente stabili. Vista la difficoltà di vendere
periodi settimanali, gli operatori della montagna hanno
mantenuto lo stesso livello dei prezzi della passata stagione
invernale.
•
Chi desidera trascorrere un week end in montagna deve mettere
in conto un incremento variabile tra il 4% ed il 12%, a seconda
della destinazione e del periodo. E’ in continuo aumento la
richiesta di brevi periodi e, di conseguenza, l’offerta alza il valore.
•
Le tariffe delle strutture ricettive sono aumentate, in media
nazionale, del 2,5%, con differenze da area ad area. Nel nordovest (destinazioni della Valle d’Aosta, Piemonte e Lombardia)
l’incremento è dell’1,8%; nel nord-est (destinazioni del Trentino,
Alto Adige, Veneto e Friuli Venezia Giulia) si riscontra un
incremento superiore alla media, pari al 3,5%; nell’area centrosud (destinazioni della Toscana, Emilia-Romagna, Lazio, Abruzzo,
Molise e Sicilia) l’incremento si attesta sul 2,2%.
•
Le offerte promozionali garantiscono sconti ed agevolazioni. Chi
può scegliere, è capace di risparmiare anche il 15% rispetto allo
scorso anno; basta essere flessibili e cogliere l’opportunità del
momento, privilegiando il prezzo alla destinazione.
•
Per sciare quest’anno si spenderà di più, perchè molti skipass
aumentano. Anche in questo caso aumenti di uno/due euro per lo
skipass in diverse destinazioni del nord-est; più stabili i prezzi
dello skipass delle destinazioni del nord-ovest ad eccezione di
Cervinia che segnala un lieve aumento. Virtuose le località
dell’appennino italiano, che mantengono praticamente stabili i
prezzi degli skipass.
•
Praticamente invariati – se si calcola la media stagionale –
risultano essere i prezzi degli altri servizi per gli sciatori: scuole di
sci e noleggio attrezzature si adeguano all’andamento del
mercato. Prezzi differenziati per periodi: leggero incremento per i
brevi periodi e per quelli di alta stagione, più promozioni per la
bassa stagione.
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IL PROFILO DEGLI SCIATORI IN ITALIA
Quanti sono gli sciatori in Italia? Quanti gli italiani che prediligono gli
sci da discesa, da fondo o lo snowboard, e quanti quelli che si
avventurano nelle discipline più innovative? Che discipline amano
praticare e quali sono quelle che segnano indici in crescita e quali
quelli in diminuzione? Quali le discipline preferite in base all’età dei
praticanti3?
Emerge a tal proposito un chiaro panorama della situazione italiana,
che identifica chiaramente il mercato nazionale della neve nel suo
complesso:
! 1 milione 380mila gli sciatori “specialisti”;
! 1 milione 340mila gli sciatori “amatoriali”;
! 760.000 gli “ego-sciatori”.
Di tutti questi 3.480.000 italiani:
• il 66,8% pratica sci da discesa;
• l’8,2% pratica sci da fondo;
• il 20,8% sono snowboarder;
• il 4,2% si è appassionato alle nuove discipline.
Vi sono inoltre 320.000 italiani che frequentano la montagna
durante il periodo invernale ma che non praticano alcuna disciplina
sulla neve, e che potremmo definire semplici “turisti della neve”.
E’ interessante vedere il profilo degli sciatori italiani4 suddiviso per
età: emerge che la maggior quota – oltre 1 italiano su 3 – è quella
caratterizzata dai giovani dai 18 ai 30 anni.
Età
Percentuale
Sotto i 18 anni
6,5%
Tra i 18 ed i 30 anni
35,3%
Tra i 31 ed i 40 anni
29%
Tra i 41 ed i 50 anni
19,7%
oltre 51 anni
9,5%
Alfine di identificare con maggiore precisione le pratiche sportive
degli sciatori italiani, è utile altresì considerare quali siano le
discipline preferite in base all’età degli italiani.
Età
discesa
fondo
snowboard
altre disc.
Sotto i 18 anni
70,4%
0,4%
28%
1,2%
Tra i 18 ed i 30 anni
51,4%
1,2%
37%
10,4%
Tra i 31 ed i 40 anni
61,9%
5,8%
26,9%
5,4%
Tra i 41 ed i 50 anni
72,6%
12,3%
11,9%
3,2%
oltre 51 anni
77,7%
21,3%
0,2%
0,8%
Elaborazione JFC su base: 718 interviste telefoniche ad italiani che hanno frequentato la
montagna per sciare almeno tre volte negli ultimi due anni; 620 strutture ricettive distribuite
in 28 località italiane; 54 tra Apt, uffici IAT, Consorzi e Adv di incoming; 16 Tour Operator
nazionali; 43 direttori e/o presidenti di associazioni di categorie e associazioni albergatori delle
destinazioni montane, referenti degli impianti di risalita, etc.; ricerche e data base AAVV.
4
Elaborazione JFC su base 718 interviste telefoniche, analisi profilazione su dati nazionali,
ricerche e data base AAVV.
3
13
LE RICHIESTE DEGLI SCIATORI ITALIANI
Gli sciatori italiani5, nel loro complesso, desiderano località vive e
frizzanti, e per questo motivo l’elemento après-ski assume un ruolo
fondamentale. Si manifestano però due paradossi, quali:
• vivere vacanze slow ma chiedere adrenalina: da un lato aumenta
la richiesta di vacanze rilassanti, rigeneranti, che si manifesta
anche con l’aumento dei centri benessere e delle Spa; dall’altro
lato la richiesta di piste sempre più difficili, di emozioni forti e di
prodotti nuovi e stimolanti;
• la certezza del tutto per fare il nulla: la forte richiesta di servizi e
nuove opportunità, sportive e non, si scontra con il piacere del
dolce far nulla. Gli italiani vanno in vacanza in montagna,
vogliono avere mille opportunità a loro disposizione ma poi
questa disponibilità conta più dell’utilizzo reale.
Risulta però chiaro cosa gli italiani desiderano trovare nelle
località di montagna:
• maggiori servizi après ski e svago (25,8%);
• più opzioni sportive, extra ski (21,2%);
• calendari ricchi di eventi ed appuntamenti, non esclusivamente
sportivi (19,3%);
• centri benessere e Spa (16,2%);
• un ambiente naturale di qualità (10,5%);
• shopping e luoghi di acquisto (9,1%);
• attività ed intrattenimento per bambini (6,7%);
oltre ad altri servizi, in misura minore.
Dalle rilevazioni emerge chiaramente anche cosa gli italiani
desiderano trovare nelle strutture ricettive di montagna:
• centro benessere, Spa o anche solo una zona sauna con area
relax (27%);
• parcheggio per l’auto (24,4%);
• deposito sci e scarponi in stanza riscaldata, con box riservato con
chiusura, ed asciuga scarponi (23,2%);
• servizio navetta o skibus dall’albergo (18%);
• accesso per piccoli animali (13,3%);
• attività ed intrattenimento per bambini (9,4%);
• servizio internet free (8,5%);
• piscina (8%);
oltre ad altri servizi, in misura minore.
Infine è interessante verificare cosa gli italiani invece desiderano
trovare sulle piste:
• un maggior numero di piste da discesa (31,2%);
Dati rilevati da interviste telefoniche effettuate da JFC nel periodo 1/12 ottobre 2010 a 718
italiani che hanno frequentato la montagna per sciare almeno tre volte negli ultimi due anni,
residenti nelle regioni Piemonte, Lombardia, Liguria, Toscana, veneto, Friuli Venezia Giulia,
Trentino Alto Adige, Emilia Romagna, marche, Umbria, Lazio. Il totale delle risposte può dare
più di 100 in quanto era possibile dare più di un’indicazione.
5
14
più punti di noleggio attrezzature, e con materiali più nuovi ed
aggiornati (24%);
• garanzia di innevamento artificiale (21,3%);
• un maggior numero di aree ristoro e rifugi con più servizi
(18,7%);
• aree sportive complete di snowboard park, piste da fondo, aree
per nuovi sport, etc. (15,4%);
• piste dedicate allo snowboard (16,2%);
• un maggior numero di piste da fondo (15%);
• un maggior numero di piste nere da discesa (14,4%);
• maggior attenzione alla sicurezza sulle piste (11%);
• maestri di sci preparati anche per le nuove discipline (7,8%);
oltre ad altri servizi, in misura minore.
•
15
IL BOOKING ON LINE ED I MERCATI
Mercato interno o mercato estero? Sono diverse le tendenze perché,
se da un lato gli ospiti italiani si muovono sui brevi e brevissimi
soggiorni (da 1 a 4 notti), con prenotazioni sotto data e fortemente
condizionati dal fattore neve, dall’altro gli ospiti stranieri
garantiscono soggiorni settimanali e prenotazioni anticipate.
Si manifesta pertanto un ritorno, da parte del mondo dell’ospitalità,
all’utilizzo del sistema dell’intermediazione commerciale – vale a dire
ai Tour Operator ed Agenzie di Viaggio straniere – sia per la
presenza sui cataloghi cartacei ma in particolar modo per le vendite
online.
Molta più presenza sui siti di booking online: nell’inverno 20102011 le strutture ricettive della montagna bianca incrementano del
+16% la loro presenza sui principali 5 sistemi di prenotazioni sul
web6.
Per quanto riguarda i mercati, questi le tendenze:
• espansione verso l’est: i turisti dell’Est Europa rappresentano la
nuova opportunità per le destinazioni montane italiane. Se negli
ultimi anni le destinazioni alpine hanno già segnato incrementi
notevoli di turisti provenienti da queste aree, da quest’anno
anche le destinazioni appenniniche più agguerrite otterranno
buone performances di clienti polacchi, cechi, slovacchi, etc.;
• al nord, al nord: indicazioni positive dal nord Europa, in particolar
modo dal Belgio e dalla Danimarca; aree nei confronti delle quali
diverse località e comprensori si sono attivate con acquisizione di
nuovi Tour Operator e sviluppando azioni promo-commerciali
specifiche;
• sguardo al futuro, ritorno al passato: la crisi costringe gli
operatori ed i consorzi di rappresentanza commerciale a tornare
alla ricerca dei Tour Operator, soprattutto perché gli stessi
garantiscono vendite ancora legate alle settimane bianche.
Questi gli indici per la prossima stagione invernale:
Mercato interno:
• turisti italiani in sensibile diminuzione. Aumenteranno gli ospiti
residenti nelle regioni del centro Italia – soprattutto Lazio,
Toscana ed Emilia Romagna, e diminuiranno quelli delle regioni
meridionali, ad eccezione di quelli provenienti dalla Puglia e dalla
Campania. Stabili i turisti delle regioni del nord Italia, che però
diminuiranno sensibilmente la loro durata di vacanza;
• escursionisti italiani in aumento: forte incremento degli
escursionisti che, però, incideranno negativamente sull’utilizzo del
territorio e delle piste – creando problemi ancora più forti di
Elaborazione effettuata da JFC su dati comparati 2009/10 e 2010/11: portali Booking.com,
Expedia.com, Venere.com, Tui.it, Hotels.com.
6
16
sostenibilità ambientale e mobilità – e non porteranno vantaggi
economici alle imprese ricettive del territorio;
Mercato domestico europeo:
• in crescita i turisti provenienti dalla Polonia e dalla Repubblica
Ceca: notevoli investimenti promozionali sono stati realizzati da
molte destinazioni ed operatori verso queste nazioni;
• in aumento anche gli ospiti provenienti dai Paesi del nord Europa,
in particolar modo da Belgio e Danimarca;
• in diminuzione i turisti provenienti dal mercato inglese e dalla
Germania.
Mercato lontano:
• aumento dei turisti russi, ma solo nelle destinazioni che
rappresentano al meglio l’immagine della qualità, con offerte di
strutture cinque stelle e possibilità di effettuare shopping made in
Italy;
• leggero incremento anche per quanto riguarda i turisti
provenienti dagli Stati Uniti.
In sostanza, mentre le presenze dei turisti italiani resteranno
sostanzialmente stabili, si prevede un aumento di 5 punti
percentuali per quanto riguarda gli sciatori provenienti dall’estero.
17
LA PARTE OSPITALE
Poche novità per quanto riguarda le strutture ricettive nella prossima
stagione invernale. Opere di restyling sì, alcuni nuovi servizi ma
poche nuove strutture. Nuova apertura a Cortina d’Ampezzo e a
Livigno. Per il resto, tante promozioni per i periodi di bassa stagione.
• Tanto makeup, poco lifting: gli operatori turistici delle strutture
ospitali delle destinazioni montane faticano a rinnovare in
maniera decisa. Tante opere superficiali, ancora pochi interventi
di deciso rinnovamento.
• Più servizi, anche d’immagine: continua la richiesta dei clienti di
avere nuovi servizi in albergo, e gli albergatori più attenti si
adeguano. Centri benessere e servizi di estetica su tutto, ma
anche servizi ad hoc per i bambini e wireless in hotel.
• I week-end no… sino all’ultimo: l’offerta ricettiva è ancora
rigidamente ancorata sulla speranza delle settimane bianche, che
sul mercato interno si faticano sempre di più a vendere. Solo
sotto data si vendono le 2/3 notti.
• I deboli investono, i forti attendono: sono soprattutto le
destinazioni “minori” della montagna bianca ad investire
sull’ospitalità, con maggiore flessibilità nella gestione di cambi di
destinazione d’uso per avviare sul mercato nuove strutture, in
prevalenza 4 stelle.
• Molte promozioni, grandi opportunità: aumentano le promozioni e
le opportunità da cogliere per chi ha più libertà di movimento: dai
soggiorni con skipass gratuito in bassa stagione alla quarta notte
gratis, dalla promozione infrasettimanale ai bambini gratis.
• Mercato out per il 20% delle strutture dell’Appennino bianco: in
media due strutture su dieci tra quelle localizzate nelle
destinazioni dell’Appennino bianco sono marginali, a rischio
chiusura. Senza servizi aggiuntivi rischiano la sopravvivenza e
non reggono la concorrenza con le strutture montane, che
praticano sempre più sconti e promozioni.
Per chi ha libertà di muoversi in bassa stagione, queste alcune tra le
nuove offerte da non perdere:
• promozione dei pacchetti di 3 notti+1 notte gratis (Cervinia);
• dal 20 marzo si pagano 3 giorni ed il quarto è gratis (Brunico);
• a inizio e fine stagione 4 giorni/paghi 3 con sconti per lezioni e
skipass (Canazei);
• bambini gratis fino a 12 anni (soggiorno, skipass, scuola sci e
noleggio) dall’8 gennaio al 5 febbraio (Sestriere);
• offerte speciali per i soggiorni da lunedì a venerdì (Cimone);
• promozione infrasettimanali, bambini gratis fino a 13 anni, piano
famiglia (Abetone, Cervinia, Bormio);
• per soggiorni di tre notti nel periodo 4/25 dicembre e dopo il 26
marzo lo skipass è gratis (Sestriere);
• per il soggiorno di 4 notti lo skipass è gratuito (Aprica);
• in bassa stagione skipass free per soggiorni di 7 notti (Bormio,
Tarvisio, Sella Nevea, Abetone);
• settimane speciali per lo shopping, skipass free (Livigno);
• prima acquisti, meno spendi (Terminillo).
18
I SERVIZI NEGLI ALBERGHI
DELLA MONTAGNA BIANCA ITALIANA
- alcuni numeri -
•
49 su 100 le strutture che offrono il servizio di sauna interna;
•
25 su 100 quelli che mettono a disposizione degli ospiti una sala
fitness e/o palestra;
•
solo 18 alberghi su 100 dispongono di una piscina;
•
45 su 100 gli alberghi che accettano piccoli animali;
•
32 su 100 quelli che offrono uno spazio per il divertimento dei
bambini;
•
13 su 100 le strutture che mettono a disposizione degli ospiti
menu vegetariani.
19
FOCUS SUI TOUR OPERATOR
I Tour Operator italiani manifestano interesse per il prodotto neve,
ma non solo quello italiano. Diversi sono infatti i Tour Operator che
si spingono oltre confine e commercializzano, sui loro cataloghi,
offerte di altre località europee e non solo.
Da un lato in Italia:
• aumentano le disponibilità delle camere nelle strutture localizzate
nelle località tradizionali, già presenti sui cataloghi cartacei ed on
line;
• vengono ampliate le proposte, con nuove strutture, in particolar
modo per le destinazioni di maggior appeal sul mercato;
• alcuni operatori inseriscono anche nuove destinazioni sinora non
presenti
sui
cataloghi,
soprattutto
dell’Alto
Adige
e
dell’Appennino;
In Europa:
• aumenta la presenza nei cataloghi dei tour operator italiani
specializzati sulla montagna bianca soprattutto delle località
dell’Austria (Kitzbuhel, Obergurgl, Bad Gastein, Bad Hofgastein,
Fügen, Saalbach, Seefeld, St. Jakob, etc.) e della Svizzera (St.
Moritz, Pontresina, Davos e Laax);
• vengono sempre privilegiate le destinazioni conosciute in Italia
grazie alla loro presenza all’interno del circuito delle Coppa del
Mondo di sci alpino;
• non destano grande interesse le località francesi, ad eccezione di
Les des Alpes;
Oltre i confini europei:
• i TO più specializzati sul prodotto neve propongono soggiorni
negli Stati Uniti, in India, Nepal ed Alaska;
• gli stessi TO lavorano su prodotti altamente qualificati come lo sci
fuoripista e l’eliski, lo ski-safari e snowmobile tour in Canada,
Colorado, Russia e Finlandia.
Altri indicatori:
• coloro che trattano le località estere prediligono selezionare
strutture di livello medio-alto;
• elemento discriminante per la maggior parte dei TO è la presenza
di zone wellness nelle strutture;
• ci si evolve verso un nuovo prodotto definito “sci-benessere”;
• i TO più attenti alle nuove tendenze offrono prodotti più qualificati
e differenziati;
• forte attenzione per gli sconti per famiglie, spesso con bambini
gratis.
Alcune novità, promozioni e offerte:
• primo giorno di soggiorno gratis per le donne;
• aumento delle offerte per short break;
• sensibilità particolare per gli animali, con evidenza delle strutture
che li accettano;
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•
•
•
•
•
•
•
nessuna penale in caso di annullamento del soggiorno;
promozioni per il periodo di Natale;
grandi offerte per le prenotazioni anticipate;
sconti per lezioni d sci e noleggio attrezzature;
promozioni settimane free ski;
bambino gratis, in camera con i genitori;
pullman settimanali per soggiorni sabato/sabato.
Per quanto riguarda le previsioni per la prossima stagione invernale,
nessun Tour Operator interpellato indica meno presenze né minor
fatturato rispetto alla precedente stagione invernale.
Per quanto riguarda le presenze, il 62% dei TO interpellati prevede
un numero maggiore di presenze rispetto allo scorso anno, mentre il
restante 38% dichiara una previsione stabile con i numeri dello
scorso anno. Nessun TO indica cali di presenze. Nel complesso, le
previsioni parlano di una quota pari al 5,5% in più di presenze
complessive rispetto alla precedente stagione invernale.
Per quanto riguarda il fatturato, il 36% dei TO interpellati prevede
un incremento di fatturato rispetto allo scorso anno, mentre il 45%
dichiara una previsione di fatturato in sostanziale stabilità. Vi è
inoltre una quota del 19% di TO che indica cali di fatturato, a causa
del maggior numero di promozioni e sconti. Nel complesso, le
previsioni parlano di una fatturato in leggera crescita, con indici
complessivi attorno ai 3 punti percentuali.
Questi i suggerimenti che i Tour Operator nazionali indicano per il
miglioramento dell’offerta delle destinazioni montane:
• lavorare sulla definizione di nuove proposte e nuove offerte
legate alle discipline più innovative;
• considerando il grande affollamento delle piste, riconvertire una
quota delle attuali piste e destinarle ai soli sciatori “specialisti”;
• aumentare il numero e la qualità delle piste da fondo, opzione
sempre più richiesta;
• formare maestri di sci che siano in grado di insegnare le nuove
discipline, quali freestyle, etc.;
• maggiore flessibilità nella gestione degli skipass e delle scuole di
sci; proposte non solo settimanali o giornaliere ma anche di 3/4
giorni.
Per i Tour Operator italiani la “classifica” delle destinazioni della
montagna italiana vincenti per l’imminente inverno è guidata dai
territori dell’Alta Badia e della Val Gardena, con le località di Corvara
ed Ortisei su tutte; a seguire:
• per le destinazioni più esclusive: Courmayeur, Cortina d’Ampezzo
e Madonna di Campiglio;
• per le destinazioni più popolari: Canazei, Sestriere e Sestola.
21
FINALITA’ E METODOLOGIA DI SKIPASS PANORAMA TURISMO
L’osservatorio Italiano del Turismo Montano nasce nel 2009 con il
preciso compito di garantire la conoscenza ed il monitoraggio
costante del “fenomeno montagna bianca” in tutti i suoi elementi di
valore ed interesse, e si pone quale obiettivo primario quello di
fornire informazioni utili all’intero sistema nazionale (operatori, enti,
giornalisti, esperti, centri studi, etc.).
Si tratta quindi di uno strumento di conoscenza sull’andamento
turistico realizzato attraverso un continuo monitoraggio durante
tutto l’anno, grazie al confronto con il territorio, le indicazioni degli
operatori, il mercato, il tour operating, i referenti, i giornalisti, le
aziende di prodotti a servizio della pratica sportiva invernale, gli
organizzatori di eventi, gli stakeholders internazionali, etc.
Per questo motivo “Skipass Panorama Turismo” è costruito
basandosi su esigenze reali di conoscenza, in quanto:
• mantiene un contatto periodico e diretto con i più significativi
stakeholders del settore;
• fornisce indicazioni sull’andamento stagionale – su vari livelli di
approfondimento e con tempistiche differenziate – fornendo la
base statistica sviluppata sul rapporto diretto con gli stessi
operatori (sistema integrato di rilevazione diretta);
• non si limita al “contatto” con gli operatori alberghieri, ma
sviluppa la sua analisi anche nel comparto dei servizi, che nel
settore
della
“montagna
bianca”
rivestono
un
ruolo
fondamentale;
• analizza i prodotti turistici e ne valuta le potenzialità di sviluppo
sul mercato nazionale ed internazionale, sondando il mercato per
verificare costantemente il livello di appeal e di penetrazione
commerciale delle offerte delle singole destinazioni, il loro valore
sul mercato e l’interesse futuro;
• propone l’intersecazione tra mercato e prodotto, indicando altresì
quali sono i possibili investimenti di prodotto/servizi.
Skipass Panorama Turismo ha quindi sviluppato un proprio modello
di rilevazione scientifica ed altamente attendibile, ma soprattutto in
grado di fornire indicazioni differenziate per tematiche di interesse,
in quanto si concretizza attraverso varie fasi di studio sviluppate in
diversi periodi dell’anno, concentrandosi su fattori fenomenologici,
economici, sociologici; su questi elementi Skipass Panorama Turismo
opera con rilevazioni a livello nazionale.
Vi sono poi alcune aree sulle quali si concentra l’attività di rilevazione
e ricerca effettuate da Skipass Panorama Turismo, che sono le
seguenti:
!
!
!
!
Valle d’Aosta: Gressoney, Courmayeur, Breuil/Cervinia
Piemonte: Sestriere, Bardonecchia, Limone Piemonte
Lombardia: Aprica, Bormio, Livigno
Trentino: Canazei, Madonna di Campiglio, S.Martino di Castrozza
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!
!
!
!
!
!
!
!
!
Alto Adige: Corvara, Ortisei, Brunico
Veneto: Cortina d’Ampezzo, Alleghe, Arabba
Friuli Venezia Giulia: Piancavallo, Tarvisio, Sella Nevea
Emilia Romagna: Sestola, Corno alle Scale
Toscana: Abetone
Lazio: Terminillo
Abruzzo: Roccaraso
Molise: Campitello Matese
Sicilia: Etna
Il panel viene implementato di anno in anno, ed è controllato e
aggiornato periodicamente da JFC, che si occupa della sua
stratificazione e del monitoraggio periodico. Si tratta di un panel
costruito basandosi su database ufficiali, verificati successivamente
in maniera diretta.
• Universo di riferimento: Operatori del ricettivo (alberghi, rta,
etc.): 1035 strutture in rappresentanza delle 28 destinazioni
turistiche montane sottoposte a monitoraggio (alberghi, rta, etc.)
Tecnica di rilevazione: interviste on line CAWI (Computer
Assisted Web Interviews) precedute da una fase di pre-testing
• Universo di riferimento: Albergatori: focus su 128 alberghi in
rappresentanza delle 28 destinazioni turistiche montane
sottoposte a monitoraggio
Tecnica di rilevazione: interviste telefoniche CATI (Computer
Assisted Telephone Interviews)
• Universo di riferimento: Scuole di Sci: 89 scuole di sci che
operano nelle 28 destinazioni turistiche montane sottoposte a
monitoraggio, in rappresentanza di 1.958 maestri di sci
Tecnica di rilevazione: interviste on line CAWI (Computer
Assisted Web Interviews) precedute da una fase di pre-testing
• Universo di riferimento: Maestri di sci e guide alpine: 37 tra
maestri di sci federali e guide alpine iscritte al Collegio che
operano sull’intera area nazionale
Tecnica di rilevazione: interviste telefoniche CATI (Computer
Assisted Telephone Interviews)
• Universo di riferimento: Gestori e direttori di impianti di risalita:
133 tra gestori e direttori degli impianti di risalita che operano
nelle 28 destinazioni turistiche montane sottoposte a
monitoraggio
Tecnica di rilevazione: interviste telefoniche CATI (Computer
Assisted Telephone Interviews)
• Universo di riferimento: Intermediazione locale: 25 tra Consorzi,
Uffici di prenotazione, Adv locali che svolgono attività di incoming
nella propria destinazione montana
Tecnica di rilevazione: interviste telefoniche CATI (Computer
Assisted Telephone Interviews)
• Universo di riferimento: Tour Operator nazionali: 16 Tour
Operator nazionali che trattano le destinazioni sottoposte a
monitoraggio
Tecnica di rilevazione: interviste telefoniche CATI (Computer
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•
•
•
•
•
•
•
•
•
Assisted Telephone Interviews)
Universo di riferimento: Uffici IAT ed Enti pubblici di promozione
30 uffici IAT ed Enti di promozione pubblica in rappresentanza di
tutte le 28 destinazioni montane sottoposte a monitoraggio
Tecnica di rilevazione: ricognizione ed analisi documentale,
interviste telefoniche CATI in qualità di mistery guest
Universo di riferimento: Siti web delle località: i siti turistici e
promozionali di tutte le 28 destinazioni montane sottoposte a
monitoraggio
Tecnica di rilevazione: analisi documentale e multimediale,
valutazioni e verifiche on line
Universo di riferimento: Influential del settore turistico montano:
76 referenti multidisciplinari di livello nazionale (giornalisti,
esperti, referenti di associazioni e categorie operanti nel settore,
antropologi, facilitatori, etc.)
Tecnica di rilevazione: interviste PAPI (Paper Assisted Personal
Interview)
Universo di riferimento: Esperti internazionali: 12 esperti
internazionali che si occupano di turismo montano e che si
occupano di turismo montano a livello internazionale
Tecnica di rilevazione: interviste on line CAWI (Computer
Assisted Web Interviews)
Universo di riferimento: Località sciistiche internazionali: 26
località sciistiche internazionali che vengono analizzate anche
attraverso verifiche dirette
Tecnica di rilevazione: interviste on line CAWI (Computer
Assisted Web Interviews) ed interviste telefoniche CATI
(Computer Assisted Telephone Interviews)
Universo di riferimento: Organizzatori di eventi sportivi: 42
società organizzatrici di eventi di livello nazionale ed
internazionale che si realizzano nelle 28 località sottoposte a
monitoraggio
Tecnica di rilevazione: interviste telefoniche CATI (Computer
Assisted Telephone Interviews)
Universo di riferimento: Istituti di ricerca, centri studi: istituti di
ricerca, centri studi, osservatori ed università che hanno svolto
ricognizioni e studi sulle destinazioni montane
Tecnica di rilevazione: analisi statistiche e stime
Universo di riferimento: Aziende di produzione attrezzature:
aziende che producono attrezzature per le pratiche sportive
invernali; manager di prodotto e direttori commerciali (in fase di
definizione)
Tecnica di rilevazione: interviste telefoniche CATI (Computer
Assisted Telephone Interviews)
Universo di riferimento: Servizi noleggio: negozi e servizi che
effettuano il noleggio delle attrezzature per le pratiche sportive
invernali (in fase di definizione)
Tecnica di rilevazione: interviste telefoniche CATI (Computer
Assisted Telephone Interviews)
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