Roma, è aperta la mostra Architettura Contemporanea Portoghese

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Roma, è aperta la mostra Architettura Contemporanea Portoghese
COMUNICATO STAMPA
L’ARCHITETTURA LUSITANA DAGLI ANNI ’40 A OGGI
IN MOSTRA ALLA CASA DELL’ARCHITETTURA LA DOCUMENTAZIONE CHE ILLUSTRA
L’AVVENTO DEL GLOBAL STYLE IN PORTOGALLO. TRA REINTEPRETAZIONE DELLA
MODERNITA’ E RISCOPERTA DELL’ARCHITETTURA POPOLARE, ATTRAVERSO LA LEZIONE
DI AALTO E WRIGHT FINO ALLE CONTAMINAZIONI DEL PRESENTE: COME E’ CAMBIATA
LA PRODUZIONE DI VECCHI E NUOVI MAESTRI PORTOGHESI.
50 PROGETTI DI TRE GENERAZIONI DI ARCHITETTI PORTOGHESI SELEZIONATI DA EDUARDO SOUTO
DE MOURA, FÁTIMA FERNANDES, MICHELE CANNATÀ, NUNO GRANDE E JORGE FIGUEIRA.
Da Martedì 13 febbraio alla Casa dell’Architettura in piazza Manfredo Fanti 47 a
Roma, è aperta la mostra Architettura Contemporanea Portoghese curata da Michele
Cannatà e Fátima Fernandes docenti di progettazione Architettonica alla Escola
Superior Artistica do Porto (ESAP). L’esposizione, che resterà aperta al pubblico fino
al 3 marzo, rivisita la produzione di tre generazioni di architetti portoghesi dagli
anni 40 ad oggi. Chiave di lettura della mostra, l’evoluzione dell’architettura lusitana
contemporanea, studiata attraverso le opere costruite nel nord del Paese.
Sono 50 i progetti illustrati su pannelli disposti nella sala ellittica della Casa
dell’Architettura. La mostra si articola in tre sezioni: Città Moderna, Edifici Moderni e
Dis-Continuità. Questa rassegna di opere ha l’obiettivo di divulgare il valore
architettonico di una scuola ancora poco conosciuta e di mostrare l’esistenza di una
stratificazione culturale sulla quale si sono sviluppate le personalità più note
dell’architettura portoghese contemporanea quali Alvaro Siza, Gonçalo Byrne, Eduardo
Souto de Moura e Carrilho da Graça.
I lavori esposti fanno parte di una selezione operata da Eduardo Souto de Moura,
Fátima Fernandes, Michele Cannatà, Nuno Grande e Jorge Figueira, in occasione
della rassegna “DES-continuidade architettura contemporanea nel nord del Portogallo”,
tenutasi nel novembre 2005 a San Paolo del Brasile. I visitatori potranno vedere
proiettate su un grande schermo le immagini delle architetture esposte, mentre altri
3 monitor, più piccoli, trasmetteranno video con commenti degli autori dei progetti.
Nell’ambito della mostra, si terrà un ciclo di conferenze organizzate in collaborazione
da Casa dell’Architettura e Inarch, alle quali parteciperanno alcuni dei professionisti
presentati dall’esposizione: interverrà, tra gli altri, l’architetto di fama mondiale
Eduardo Souto De Moura.
SCHEDA MOSTRA
Ufficio stampa: Luca de Angelis 328.0659197 / 06.77591808 [email protected];
[email protected] Informazioni: Tel. 06 97604598 Fax 06 97604561 email:
[email protected]; web: www.casadellarchitettura.it
Apertura: Martedì 13 Febbraio 2007; Curatori: architetti Michele Cannatà e Fátima Fernandes
[email protected]; www.cannatafernandes.com
Sede mostra: La Casa dell’Architettura, Piazza Manfredo Fanti 47 - rione Esquilino (Stazione
Termini); Periodo mostra: 12 febbraio – 3 marzo 2007; Orario: da lunedì a sabato 10-18
orario continuato; domenica 10-13; ingresso gratuito. Mezzi Pubblici: metro linee: A e B
fermata: Termini; bus fermata: turati/fanti linee: 70 (p.le clodio - giolitti) 71 (s.silvestro - staz.
tiburtina) oppure qualsiasi bus diretto alla Stazione Termini.
ARCHITETTURA CONTEMPORANEA PORTOGHESE
PREMESSA
Il fenomeno di globalizzazione dei linguaggi che in qualche modo percorre
trasversalmente le varie generazioni di architetti contemporanei, assume in Portogallo
una connotazione particolare dovuta alla peculiare condizione della trasmissione del
sapere nell’ambito accademico e in quello professionale.
La diversificazione della produzione architettonica, che fino a vent’anni fa
assumeva delle differenti espressioni formali, dovute a metodologie di insegnamento
e a condizioni socio-politiche non omogenee tra le aree geografiche di
localizzazione delle due grandi città, Porto e Lisbona, nell’ultimo decennio non si è
più riscontrata.
Oggi non si identificano più espressione linguistica e produzione architettonica
associata alla formazione didattica e alla localizzazione geografica dei luoghi della
formazione. Questo si deve in parte alla maggiore mobilità degli architetti, alla
sempre più rápida circolazione di idee e unitamente ai cambiamenti economici, alla
eliminazione delle frontiere in Europa e all’aumento delle scuole di architettura.
Da circa tre lustri ad oggi, la rapida ed eccezionale urbanizzazione del territorio,
se da una parte permette una maggiore ricerca e sperimentazione, dall’altra, a
causa di poco qualificate e lungimiranti programmazione e pianificazione urbanística,
accentua i contrasti tra una diffusa qualità architettonica e una squilibrata e
distruttiva “infrastrutturazione” del territorio.
LA MOSTRA
I lavori che presentiamo fanno parte di una selezione di opere scelte per la
mostra intitolata DES-continuidad allestita nel novembre 2005 a San Paolo del
Brasile. L’iniziativa si proponeva l’obiettivo di illustrare, attraverso le opere di tre
generazioni di architetti, il percorso dell’architettura lusitana contemporanea, con
particolare attenzione alla produzione nell’area nord del Portogallo. La
documentazione raccolta nel libro/catalogo DES – continuidade, a cura di Eduardo
Souto de Moura, Fátima Fernandes Jorge Figueira, Michele Cannatà e Nuno
Grande, è una riflessione sul tema della produzione architettonica portoghese,
indirizzata ad identificare elementi di continuità con la tradizione nelle opere della
generazione dei moderni e nel processo continuo di trasformazione di una
determinata realtà.
PERIODO MODERNO
La breve stagione del Moderno, collocata tra i primi anni 40 e la metà degli anni
50, è caratterizzata da una interessante produzione in cui alcuni episodi, rimasti ai
margini della storia dell’architettura, rientrano a pieno titolo nella tradizione eroica
della modernità dimostrando la validità della architettura come disciplina capace di
coordinare i momenti specialistici nella formalizzazione delle modificazioni del
territorio e della costruzione di ambienti urbani. Negli anni 50, la edificazione di un
nucleo urbano (Picote 1953/1955), coordinata da un gruppo di giovani architetti,
associata alla costruzione di alcune centrali idroelettriche, costituisce in questo
senso, un caso esemplare.
PERIODO CONTEMPORANEO
La reinterpretazione della modernità a partire dalla critica agli aspetti del
funzionalismo, alla astrazione geografica e alla specificità di uso dei dei materiali
locali ritrova, contemporaneamente ad una ricerca dei caratteri della architettura
popolare portoghese (1955-1961), quelle espressioni originali che legano le forme e
l’impiego dei materiali alla tradizione e alle poetiche più interessanti espresse da
maestri quali Aalto e Wright. Opere come il Mercato di Vila da Feira (1954/1959)
di Fernando Távora e la Casa de Chá (1958) di Álvaro Siza segnano i caratteri
della rifondazione delle contemporaneità dell’architettura portoghese.
LA SCENA INTERNAZIONALE
Il riconoscimento internazionale corrisponde al cambiamento politico del 1974, dalla
dittatura alla democrazia, con la fine dell’isolamento del resto d’europa e con i
progetti urbani in cui gli architetti partecipano agli interventi residenziali conosciuti
come SAAL (Servizio di Appoggio Ambulante Locale). È un período di breve
durata, ma che permette, a Álvaro Siza, uno degli architetti più geniali della
contemporaneità proiettarsi, all’inizio degli anni 80, sulla scena internazionale con le
prime realizzazione nella Berlino dell’IBA.
TRASFORMAZIONE DEL TERRITORIO
La fine degli anni 80 e l’inizio degli anni 90 sono i momenti decisivi per la
grande trasformazione del território. La costruzione del sistema autostradale, nuovi
poli universitari, l’inizio della riqualificazione delle città e lo spostamento di
popolazione lungo la fascia litorale provocano in poco tempo grandi squilibri con
conseguenze disastrose sul território.
CONTAMINAZIONE STILISTICA
Gli interventi di architetti stranieri come il caso del Centro Culturale di Belém
(1989/93) di Vittorio Gregotti e la stazione di Oriente (1995/1998) di Santiago
Calatrava a Lisbona, la sistemazione di alcuni chilometri della passegiata atlantica
(1999/2002) di Manuel de Solà Morales e la Casa della Musica (1999/2005) di
Rem Koolhaas a Porto introducono nuovi elementi al dibattito: Queste opere,
insieme alle altre produzioni esterne di figure del panorama internazionale, quali
Herzog & de Meuron, Peter Zumthor, MVRDV, Kazuyo Sejima, Peter Eisenman,
solo per fare alcuni nomi, si configurano come momenti di contaminazione
arricchendo la qualificata e contemporanea produzione dei vecchi e nuovi maestri
portoghesi.
Autori: Fátima Fernandes e Michele Cannatà
Addetto stampa: Luca de Angelis
328.0659197 / 06.77591808
[email protected]; comunicazione@casadell’architettura.it
CANNATÁ & FERNANDES
Fátima Fernandes nasce nel 1961 a Bemposta de Mogadouro.- (Portogallo)Conclude gli studi nel 1986 presso la Escola Superior de Belas Artes do Porto,
(ESBAP) dopo due anni di tirocínio professionale in Italia.
Michele Cannatà nasce nel 1952 a Polistena (Italia), conclude gli studi nel 1977
presso l’Istituto Universitario Statale di Architettura di Reggio Calabria (IUSA).
Dal 1984 Iavorano insieme con realizzazioni in Italia e in Portogallo. Nel 1989 con
la realizzazione di 27 alloggi a Polistena ottengono una menzione speciale al
Premio Internazionale di Architettura "A, Palladío", nel 1991 sono finalisti allo stesso
premio con il recupero di un edificio del 1400 nel centro storico di Miranda do
Douro in Portogallo.
Nel 1996 ricevono il Premio Piranesi in Slovenia con Ia Piazza "N. Green",
Partecipano alla mostra Biennale di Architettura di Venezia nel 1996, ed alla
Triennale d’Architettura di Milano 1997.
All’attività professionale, dalla quale ottengono numerosi riconoscimenti internazionali,
uniscono l’interesse per la realizzazione di iniziative culturali, tra le quali la
pubblicazione di libri e articoli, la organizzazione di mostre e in quanto docenti,
partecipano in vari seminari di progettazione. Universitá e istituzioni culturali li
hanno invitati per illustrare le loro opere.
Sono ambedue docenti di progettazione Architettonica alla Escola Superior Artistica
do Porto (ESAP)
Ufficio
stampa:
Luca
de
Angelis
328.0659197
/
[email protected]; [email protected]
06.77591808
Informazioni: Tel. 06 97604598 Fax 06 97604561 email: [email protected];
web: www.casadellarchitettura.it
www.cannatafernandes.com