Patologia flogistica vulvo
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Patologia flogistica vulvo
MEDICINA A cura di F. Cutrone * C. Jezzoni * R. Maiorino ** Patologia flogistica vulvo-vaginale a patologia flogistica vulvo-vaginale merita la massima attenzione per la sua diffusione, la frequenza di recidive, il rischio di propagazione e gli esiti a distanza. È una patologia caratterizzata da un forte impatto sociale, spesso gestita con un iter diagnostico poco accurato o con un atteggiamento terapeutico scarsamente razionale. Questa patologia è in ascesa e costituisce un problema di medicina sociale essendo in aumento in tutte le fasce di età. La vagina, per la sua costituzione anatomica, viene continuamente a contatto con lesterno ed è facilmente aggredibile da fattori che possono alterare la sua integrità e determinare linstaurarsi di condizioni patologiche. La barriera protettiva del tratto genitale inferiore ha la capacità di impedire lo sviluppo e la colonizzazione di germi patogeni grazie alla presenza di una serie di meccanismi locali: - anatomici (rima vulvare, imene, istmo uterino) particolarmente importanti specie in età pediatrica; - biologici-funzionali ( ecosistema vaginale). La vagina, sterile fino alla nascita, viene colonizzata durante il passaggio attraverso il canale del parto o immediatamente dopo da vari microrganismi che vanno a costituire la cosiddetta microflora endogena, caratterizzata dal non essere statica in quanto influenzabile dallintervento di molteplici fattori endogeni o esogeni quali: le fasi del ciclo, letà, la contraccezione, lattività sessuale, la gravidanza, le patologie o le terapie in atto ( Tab. 1). Linsieme di questi microrganismi, che vivono in pugliasalute Abitudini personali: - Attività sessuale - Igiene - Vestiario - Fibre sintetiche - Assorbenti interni - Corpi estranei - Detergenti alcalini - Dieta ricca di carboidrati Fattori Iatrogeni: - Antibiotici - Corticosteroidi - Contraccettivi orali Variazioni ormonali: - Fase pre-mestruale - Fase post-mestruale - Gravidanza - Puerperio Patologie in atto: - Malattie endocrine - Malattie metaboliche - Malattie croniche - Deficit immunitarie - Malattie respiratorie Tabella 1 Fattori influenzanti la microflora endogena equilibrio dinamico tra loro e con lambiente che li ospita (vagina), costituisce quello che viene comunemente definito ecosistema vaginale. Da qui il concetto di vagina come nicchia ecologica, così denominata da G.de Virgiliis, in quanto struttura ospitante un ecosistema. La nicchia ecologica, detta anche distretto vulvovestibolo-uretrale, è costituita da un insieme composito di organi embriologicamente e istologicamente identici ma funzionalmente diversi, ed è dotata di una particolare ed unitaria funzionalità di barriera che, soprattutto in età fertile, gli consente di rispondere allazione deregolante di noxae patogene di natura infettiva/chimica/fisica. La nicchia ecologica è abitualmente definita nicchia vulvare, ma in realtà andrebbe distinta in nicchia endocervicale e nicchia vulvare, anche se non esistono microrganismi esclusivi della vagina o della cervice, o - trentadue - novembre 2007 meglio, solo alcuni di essi hanno una localizzazione elettiva come la Chlamydia e la Neisseria per lendocervice. La nicchia vulvare, a sua volta, deve essere considerata la somma di nicchie differenti perché lambiente microbiologico dellarea uretrale è diverso da quello dello spazio tra grandi e piccole labbra e tra piccole labbra ed introito vaginale o tra imene ed introito. Alle caratteristiche della nicchia vulvo-vaginale concorrono tre elementi: - i prodotti biologici che provengono dallinterno dellorganismo, sia dalla mucosa vaginale che attraverso di essa dallOUE ( per esempio il mestruo); - il materiale che proviene dallesterno attraverso lapertura inferiore della vagina (per esempio attraverso rapporti, mani, strumenti etc); - i microrganismi che si sviluppano in questa struttura anatomica sul pabulum rappresentato dal materiale accumulatosi per effetto dei due primi elementi. Lecosistema che colonizza la nicchia vulvo-vaginale varia per: - le caratteristiche biologiche del tessuto colonizzato; - le capacità del tessuto colonizzato a fornire sostanze per la crescita microbiche; - le caratteristiche biofisiche dellambiente; - il sistema immunitario dellospite. Nella nicchia ecologica coesistono numerosi microrganismi sia anaerobi che aerobi con prevalenza di batteri appartenenti al genere Lactobacillus, comunemente indicati come bacilli di Doderlein. I lattobacilli svolgono un importante azione di regolazione nei confronti di tutte le altre forme microbiche, infatti sono in grado di trasformare il glicogeno accumulato nelle cellule dell epitelio vaginale in glucosio e acido lattico. In questo modo viene a determinarsi una netta acidità dell ambiente vaginale ( pH 4,0 - 4,5) che lo rende colonizzabile solo da specie batteriche acidofile. Il pH acido è il fattore chiave per il mantenimento e la conservazione di un fisiologico ecosistema vaginale, è in grado da solo di inibire la crescita di batteri anaerobi che possono essere causa di infezioni, specie di vaginosi batterica, e favorisce anche ladesività dei lattobacilli alla mucosa vaginale (Tab. 2). Età Prepuberale Glicogeno scarso- assente Assenza di Lattobacilli Cocchi Gram+ e anaerobi GrampH = 7-8 Periodo fertile Epitelio colonnare Presenza di Lattobacilli pH = 3.5-4.5 Gravidanza Impregnazione ormonale Estrogenica Aumento di glicogeno e Lattobacilli pH = 3.5 Epitelio atrofico Flora microbica come in età prepubere Assenza di lattobacilli pH = alcalino Menopausa Tabella 3 - Le modificazione del microambiente vaginale e della bioflora nella vita della donna Questa dinamicità del microambiente vaginale, unita a variabili di tipo comportamentale e/o a fattori predisponenti, fa si che nella fase prepubere e nel climaterio esista un rischio maggiore di infezione in sede vaginale dovuto al minor sviluppo dei sistemi di difesa. Tuttavia, anche nelletà fertile, esistono fattori e condizioni che modificando il pH vaginale ed aumentano la predisposizione alle infezioni. In condizioni fisiologiche il microambiente vaginale si trova, quindi, in uno stato di equilibrio dinamico di cui lassetto ormonale, il pH e la risposta immunitaria costituiscono i principali meccanismi di controllo. Varie situazioni, come già detto, possono alterare i meccanismi che governano questo delicato equilibrio, modificando la suscettibilità dellambiente vaginale sia in relazione allattecchimento di nuovi patogeni che ad un sovvertimento in termini quantitativi delle specie microbiche stanziali, venendo così a creare i presupposti per linsorgere della { Fattori Influenzanti Età, Rapporti sessuali Antibiotici, Contraccettivi Gravidanza, Immunodepressione Dismetabolismi, Abitudini Igieniche Abitudini sessuali, Indumenti sintetici Alterazione dei meccanismi di controllo: Stato ormonale, pH, Competizione microrganismi, Risposta immunitaria pH < 4,5 Modificata suscettibilità dellospite - Favorisce la colonizzazione lattobacillare - Facilita ladesione dei lattobacilli allepitelio vaginale - Inibisce ladesione dei batteri patogeni alle cellule epiteliali - Riduce lattività dei fattori di virulenza responsabili della patogenicità di alcuni microrganismi stanziali o esogeni - Inibisce la crescita degli anaerobi - Ostacola lacquisizione e replicazione di patogeni trasmissibili sessualmente Tabella 2 Influenza protettiva del pH vaginale acido Le caratteristiche fisiche, biochimiche e microbiologiche dellecosistema vaginale variano fisiologicamente nellarco della vita in funzione dellattività ormonale. Di seguito (Tab.3) sono riportate le modificazione del microambiente vaginale e della bioflora nella vita della donna. pugliasalute Epitelio vaginale ricco di glicogeno per gli ormoni materni Presenza di Lattobacilli pH = 4.5 Nascita Attecchimento di nuovi patogeni Colonizzazione asintomatica Redistribuzione quantitativa della flora stanziale Vaginite/Vaginosi Flora interattiva Tabella 4 - Destabilizzazione dellambiente vaginale patologia È molto difficile distinguere una flora vaginale normale da una patologica come avveniva in passato quando era valida la teoria della purezza vaginale e quella dellautodepurazione; ed è ancora più difficile redigere schemi rigidi validi per ogni donna in determinate condizioni fisiologiche anche per le variazioni individuali dei numerosi - trentatre - novembre 2007 fattori che controllano lo sviluppo della popolazione batterica. La flora vaginale è quindi caratterizzata da complessità, relativa stabilità, scarsa virulenza, interrelazioni tra i vari microrganismi e lospite. Pertanto le vaginiti sono un disturbo semplice, frequente e complesso, ma questo non rende né facile la diagnosi né semplice la terapia né sempre assicurata la guarigione. Vengono talora etichettate come vaginiti anche modificazioni parafisiologiche, ma fastidiose, avvertite durante il ciclo o la somatizzazione di disturbi psicologici o la dispaurenia. Distinguiamo vaginiti su base infettiva e vaginiti di altra natura. infettive essendo sintomatiche sono facilmente riconoscibili e ben curabili (Candida, Trichomonas, Herpes), altre sono asintomatiche ma ben riconoscibili ai test integranti lesame clinico (vaginosi, HPV) altre difficilmente riconoscibili e curabili perché infezioni rare o particolari (streptococco, parassitosi) o recidivanti o persistenti (allergia, da farmaci, bollosa) o associata a malattie generali (susseguenti a episodi infettivi, diabete, lupus). Nella tabella seguente ( Tab. 5) sono riportati i sintomi 1: tuba di Falloppio 2: vescica 3: osso pubico 4: punto G 5: clitoride 6: uretra 7: vagina 8: ovaio 9: colon sigmoideo 10: utero 11: fornice vaginale 12: cervice uterina 13: retto 14: ano secondarie a malattie sistemiche o extragenitali, secondarie a dermatiti e dermatosi (Tab. 6). Benchè la scarsa specificità dei sintomi renda spesso infruttuoso qualsiasi tentativo di correlazione con lagente eziologico, la raccolta delle informazioni sulla sintomatologia soggettiva va effettuata con attenzione. Domande circostanziate consentono di ottenere dalla SINTOMI SEGNI paziente, spesso confusa per il frequente sovrapporsi di - Essudato vaginale tipo latte cagliato, Prurito, bruciore, disuria esterna, Vulvovaginite sintomi molto simili, informazioni più precise e bianco, compatto, aderente, scarso e irritazione, fastidio, dispareunia micotica aspecifico. indubbiamente utili per un primo orientamento. - Vagina-cervice: eritema. - Vulva: eritema maculare, placche La leucorrea è un segno frequente e non va biancastre, edema, escoriazione. - Colposcopia: colpite identificato con il normale fluor vaginale, che ricordiamo Leucorrea, bruciore, prurito, disuria, - Essudato vaginale: giallastro o bianco Infezione da è costituito da trasudato plasmatico, muco cervicale, grigiastro, fluido, aderente alla parete dispareunia trichomonas vaginale, omogeneo o schiumoso. vaginalis piccolissime quote di liquido endometriale, tubarico e - Vagina-cervice:mucosa eritomatosa, congesta, cervice a fragola peritoneale, cellule provenienti dal torrente sanguigno, - Vulva: eritema inconstante - Colposcopia: Colpite diffusa e/o dallo sfaldamento degli epiteli che rivestono la cavità maculare vaginale, il canale cervicale e occasionalmente anche Leucorrea, irritazione, dispareunia - Essudato vaginale: omogeneo aderente Vaginosi alla parete vaginale, talora schiumoso. batterica le mucose endometriale e tubarica. In una certa misura - Vagina-cervice:essudato aderente -V ulva: eritema incostante la leucorrea è fisiologica, ma diventa patologica quando - Colposcopia; colpite Tabella 5 - Sintomi e Segni clinici delle vulvo-vaginiti più frequenti: micotica, è: eccessiva, alterata nelle sue componenti fisico-chimiche batterica e da Trichomonas e accompagnata da sintomi soggettivi (Tab. 7). e i segni clinici delle vulvo-vaginiti più frequenti: micotica, batterica e da Trichomonas. Il prurito o il desiderio di grattamento è espressione precipua di irritazione della cute vestibolare con liberazione Le vaginiti da cause non infettive sono le seguenti: da di sostanze irritanti da parte del secreto vaginale, e può agenti chimici o irritanti, allergiche, traumatiche, atrofiche, essere accentuato dalla sua fermentazione o dallessiccamento. - Deodoranti * Da agenti chimici o irritanti Il bruciore va distinto dal prurito in quanto è una - Tessuti sintetici - Farmaci sensazione riferita come più interna che si accentua con * Allergiche - Spermicidi - Saponi le stimolazioni locali (la minzione, il rapporto, il lavaggio), - Lubrificanti e non induce desiderio di grattamento ma di compressione - Collagenopatie * Secondarie a malattie e refrigerazione. Dismetabolismi sistemiche o extragenitali - Morbo di Crohn Leritema vaginale e vestibolare è il primo segno a - Dermatiti da contatto comparire e a scomparire, da non confondere con altre - Lichen planus * Secondarie a manifestazioni tipo endometriosi o petecchie da distrofia - Sindrome di Behcet dermatiti e dermatosi - Pemfigo menopausale. - Pemfigode - Psoriasi La screziatura iodio chiara al test di Schiller si manifesta per effetto dellaccentuato sfaldamento delle * Atrofiche cellule pavimentose della mucosa cervico-vaginale. * Traumatiche Il tappeto leucocitario va esaminato sia a fresco che Tabella 6 - Vaginiti da causa non infettiva } } pugliasalute - trentaquattro - novembre 2007 dopo colorazione. La leucorrea e il cattivo odore possono accompagnare una vaginite, ma possono essere indicativi di altre patologie come in caso di polipo, ectropion, endometrite. Nonostante queste evidenze cliniche molti preconcetti possono falsare la gestione terapeutica. Il primo preconcetto risiede nellincerta nosografia e frequenza epidemiologica delle varie forme. Molti credono, per esempio, che la candida sia laffezione più frequente con conseguente abuso di antimicotici e frequenti insuccessi, invece è la vaginosi la più frequente con variazioni dal 4% nella popolazione asintomatica al 64% nei centri MST, seguita dalla candidasi (50%), Trichomonas , Herpes e HPV. Il secondo preconcetto è legato alla concezione che le vaginiti siano più frequenti nell età fertile rispetto all età premenarcale e postmenopausale in quanto correlate alla Quali sono allora le indagini minime per consentire una corretta diagnosi? Approccio metodologico corretto: - Anamnesi - Osservazione genitali esterni - Visualizzazione della cervice e della vagina mediante speculo - Caratterizzazione dellessudato ( quantità, consistenza, colore, odore) - Determinazione del pH vaginale - Whiff test - Esame microscopico - Eventuale esame colturale - Terapia causale. È pertanto indispensabile che lesame clinico, che comprende l anamnesi e la sintomatologia, sia integrato da: - unattenta osservazione delle mucose vulvo-vaginali; - la determinazione del pH: se > 4.5 cè probabile proliferazione di anaerobi = vaginosi; - lesame microscopico a fresco: dirimente per infezioni da MICETI Bianco, compatto, disomogeneo, inodore Trichomonas e Candida Bianco-grigiastro, fluido, omogeneo, talvolta schiumoso GARDNERELLA;ANAEROBI(Vaginosi Batterica) Bianco-grigiastro o giallastro, fluido, omogeneo o test = vaginosi ( a meno che non TRICHOMONAS VAGINALIS schiumoso ci sia in vagina sperma); COLIFORMI non acidofili (Vaginite Aerobia) Bianco-grigiastro o giallastro, fluido, aspecifico - esame batterioscopico: che LATTOBACILLI ( Vaginosi citolitiche) Bianco pastoso, finemente granulare può essere apparentemente MICOPLASMI UROGENITALI Aspecifico, scarso, mucoide normale, ma contrastante con la CHLAMYDIA TRACHOMATIS Muco-purulento, mucoide sintomatologia ed essere NEISSERIA GONORRHOEAE Tabella 7 - Caratterizzazione dellessudato vaginale espressione di colture di lattobacilli non produttori di H+, trasmissione sessuale. Questa convinzione fa includere o evidenziare anormalità ed orientare quindi la scelta delle spesso le vaginiti tra le MST, mentre la via sessuale non è colture, o evidenziare le clue cells = vaginosi, o le parassitosi, lunica via di contagio. In realtà non è ancora chiara la ecc trasmissione coitale di microrganismi anche se teoricamente - la colposcopia ci informa in via indiretta del processo il coito può rafforzare la carica batterica di microrganismi infiammatorio ed esamina la superficie epiteliale vaginobanali non del tutto estranei all organismo femminile che cervicale. Le immagini colposcopiche possono evidenziare possono poi virulentarsi, o può immettere in vagina un: aspetto a fragola della mucosa ( caratteristico del microrganismi totalmente estranei o aggressivi o modificati Trichomonas), marezzatura più o meno cospicua dopo da variazioni circolatorie, temperatura, umidità e subitati applicazione di lugol ( tipica delle candidosi), lesioni tipiche con modificazioni della flora normale. Il liquido seminale da condilomatosi. gode inoltre di un alto potenziale allergogeno e Lesecuzione del PAP-test può anche avere finalità sensibilizzante poichè ricco di IgE che creano il presupposto microbiologiche se le alterazioni dellecosistema vaginale funzionale per reazioni allergiche inizialmente localizzate possono essere responsabili di correlazioni con gravi e poi immunologiche. disordini dellapparato genitale, vedi la coilocitosi per HPV Il terzo preconcetto nasce dalla non ragionata sequenza e le lesioni precancerose. di indagini che dovrebbe integrare Solo uninterpretazione corretta la pratica clinica. Può bastare in ordine di frequenza: dei segni funzionali, degli aspetti unocchiata per fare diagnosi, ma clinici, dei tempi di comparsa, della Vaginite può essere necessaria una lunga corretta interpretazione degli esami Candidosi trafila di indagini per scoprire il di laboratorio possono chiarire la germe responsabile di una diagnosi e portare a una scelta Trichomonas fastidiosa vaginite. terapeutica corretta, specifica ed Herpes e HPV La presenza pura e semplice efficace. di un germe non è indice di La terapia malattia. Perché ci sia malattia è necessario: Per una corretta terapia possono essere usati preparati 1. che il germe sia patogeno (non commensale o topici come ovuli, candelette e lavande vaginali. simbiotico); Gli ovuli sono più solubili delle candelette e quindi da 2. che sia presente con una maggior carica patogena; preferire nelle forme con scarsa secrezione, ma proprio 3. che le barriere dellorganismo infettato non siano in perché si liquificano rapidamente defluendo allesterno grado di annullare lazione del germe. richiedono che la loro introduzione sia seguita dal Infezioni 1° 2° 3° 4° pugliasalute - trentacinque - novembre 2007 mantenimento di una posizione supina, così come le creme che si assorbono più uniformemente e diffusamente dei prodotti solidi. Le candelette o compresse vaginali, invece, richiedono una certa dose di secreto per essere solubili o rischiano di essere espulse più o meno insolute anche dopo ore o di espletare la loro azione solo in un anfratto della vagina, e pertanto non sono ottimali nella donna isterectomizzata o in menopausa. Va ricordato che la vagina assorbe farmaci tanto più rapidamente quanto più è infiammata o paradossalmente quanto più è atrofica. Il farmaco più mirato non è quello più sensibile per il microrganismo che si vuole eliminare, ma quello che rispetta al massimo la flora vaginale non patogena. In altre parole non si deve distruggere tutto ma colpire selettivamente lobiettivo prescelto, quindi se possibile si devono evitare farmaci ad ampio spettro e terapie protratte nel tempo. La lavanda è spesso guardata come miracolosa o con scetticismo. La lavanda esterna non influisce sullambiente vaginale e anche se usata come interna svolge solo unazione detergente, al massimo profumata; il suo effetto è quello della rimozione meccanica e non di unazione farmacologia, a meno che non contenga principi antinfiammatori. Una lavanda detergente è necessaria prima di introdurre nuovi medicamenti. La terapia sistemica va effettuata se siamo in presenza di infezione sicuramente recidivante, e non sovrapposta per distruggere eventuali serbatoi intestinali o urinari. Il partner va sempre trattato se linfezione è trasmissibile per via sessuale, in quanto esistono infezioni ping-pong per la presenza in vagina di germi potenzialmente patogeni ma silenti che creano un serbatoio infettivo e che possono essere virulentate dal coito. Nel maschio molte infezioni quali balaniti e balanoprostiti sono asintomatiche. E nei casi ribelli alla terapia? Sono il più delle volte casi mal diagnosticati e peggio trattati, talora aggrediti con ogni tipo di farmaco, col risultato che lecologia vaginale si altera profondamente e la donna ogni volta sta peggio di prima. Mai come in questo caso lattesa, con linterruzione di ogni prescrizione, con una corretta igiene e lastensione dai rapporti può aiutare a chiarire il problema, integrando la condotta del medico clinico-pratico che fa quello che può, non potendo fare quello che sarebbe ottimale, e quello del superclinico dellecosistema vaginale che utilizza la più elevata tecnologia, senza degnare di uno sguardo la vagina della paziente e le sue caratteristiche. 6 ) Gupta K, Hiller SL, Roberts PL, Stamm We. Effects of contraceptive method on the vaginal microbial flora: a prospective evaluation. J Infect Dis 2000; 181: 595-601. 7 ) Sullivan A, Edlund C, Nord CE. Effect of antimicrobial agents on the ecological balance of human microflora. 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Inoltre un bagno caldo, nel quale siano state messe a macerare cinque manciate di foglie di salvia, tonifica facendo scomparire ogni sintomo di stanchezza e di oppressione. Semi di pompelmo L'estratto ottenuto da semi di pompelmo mostra una grande efficacia contro le infezioni interne, cutanee, auricolari e orali. Studi, hanno dimostrato una reale azione germicida ad ampio spettro che configura questo estratto come il più potente antibiotico naturale, attivo contro batteri (compresi streptococchi, stafilococchi ed Helicobacter pylori), lieviti e muffe (compresa la candida), protozoi (ameba e altri capaci di produrre diarrea e dissenteria tipiche dei paesi con scarsa igiene), virus influenzali ed erpetici. Bibliografia 1 ) Aroutcheva A, Gariti D, Simon M, shott S, Faro J, Simoes JA, Gurgius A, Faro S. Defense factors of vaginal lactobacilli. Am J Obstet Gynecol 2001; 185: 375-379 2 ) Osset J, Bartolomè RM, Garcia E, Andreu A. 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