La «Gazzetta Svizzera» attende i vostri generosi contributi volontari

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La «Gazzetta Svizzera» attende i vostri generosi contributi volontari
Anno 38 / N. 10 ottobre 2007
Mensile degli Svizzeri in Italia con comunicazioni ufficiali delle Autorità svizzere e informazioni del Segretariato degli Svizzeri all’estero Internet: http://www.gazzettasvizzera.it
«In caso di mancato recapito inviare all’ufficio di
CMP Roserio - Milano per la restituzione al mittente
che si impegna a pagare il diritto fisso dovuto»
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Assicurazioni sociali
Anna Göldi a Triora
«Chi sono cosa fanno»
Come rinunciare alla Gazzetta
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Rubrica legale
Multa stradale in Svizzera
Un libro «svizzero»
sulla Sicilia
L’Assemblea della Camera
di commercio Svizzera in Italia
La ferrovia del Gottardo
compie 125 anni
L’aumento è dovuto soprattutto all’arrivo di immigrati
Sono stati superati in Svizzera
i 7,5 milioni di abitanti nel 2006
Alla fine del 2006 la Svizzera contava in
totale 7'508'700 abitanti, 49'600 di più
dell’anno precedente. Il tasso di crescita
della popolazione è rimasto praticamente
invariato dal 2000. Ancora una volta l’aumento demografico è dovuto soprattutto
all’arrivo di immigrati, come precisa il
commento dell’Ufficio federale di statistica. Gli arrivi nel 2006 sono stati 127'600,
mentre le partenze di Svizzeri e stranieri
verso l’estero sono state 88'200. Questo
saldo positivo dell’immigrazione va ad aggiungersi al saldo naturale della popolazio-
ne residente, che è comunque di molto inferiore. Infatti lo scorso anno vi sono state
73'400 nascite contro 60'300 decessi.
Nel 2006 la crescita demografica delle zone urbane (+ 0,7%) è stata leggermente
superiore rispetto a quella delle zone rurali
(+0.5%). A fine anno poco meno dei tre
quarti della popolazione residente permanente della Svizzera (5'508'400 persone)
vivevano nelle zone urbane. Gli incrementi
maggiori di popolazione nelle zone urbane
sono stati registrati nella Svizzera romanda. In 9 cantoni, la crescita demografica
D’Alema a Berna. Anche Mendrisio-Varese sulla buona via
Prioritari i collegamenti
ferroviari Svizzera-Italia
è stata superiore alla media nazionale: fra
questi Zurigo e Basilea-Città, ma anche
Obvaldo, Svitto e Ticino.
L’aumento del movimento migratorio è
particolarmente significativo: gli arrivi di
Svizzeri sono saliti dell’8,2% e le partenze
del 10,2%. Il numero di stranieri giunto in
Svizzera è aumentato del 6,4%, mentre il
numero degli stranieri partiti è aumentato
del 6,1%. A fronte di un saldo migratorio
negativo di 10'100 persone per gli Svizzeri vi è un saldo positivo degli stranieri di
49'400 persone.
È stato anche a Roma e poi console generale a Milano negli anni sessanta
Ricordo dell’ambasciatore Guido Lepori
Da Origlio ci giunge notizia della scomparsa in età avanzata di 93 anni del Decano
della diplomazia ticinese e già Console generale di Svizzera a Milano, l'Ambasciatore
Guido Lepori. L'ho conosciuto per la prima
volta poco più di un anno fa e ho subito
scoperto in lui un amico paterno in grado
di impartire al collega più giovane, in modo
semplice, discreto e ironico, qualche buon
consiglio. Guido Lepori entrò nel servizio
diplomatico del nostro Paese nell'anno
1943, proprio nel mezzo della Seconda
Guerra Mondiale, e fu un diplomatico nel
miglior senso del termine: la caparbia difesa degli interessi svizzeri e un profondo
patriottismo, dalle perfette maniere di un
patrizio ticinese di vecchia scuola, unito a
un sorriso sempre presente.
Dopo gli incarichi a Rio de Janeiro, Stoccolma, Londra ed a Roma il Consiglio
federale gli affidò nel 1959 la guida del-
la nostra seconda rappresentanza più
antica all'estero, il Consolato generale
di Milano. Qui era nella sua dimensione
ideale in quanto, quale ticinese, poteva attingere appieno nell'ambiente culturale ed
economico lombardo così enormemente
importante per la Svizzera. Rappresentò il
nostro paese nel Norditalia in un'epoca in
cui lo sviluppo economico dopo la Guerra
era in pieno auge.
Anche la Svizzera, con la costruzione del
Centro Svizzero in Piazza Cavour, diede
allora un forte segnale di attaccamento
al nostro Paese confinante a sud. Nel
1964, quale Ambasciatore, Lepori andò
a Belgrado, allora di gran lunga uno dei
più importanti posti diplomatici all'estero,
prima ancora della disgregazione della Jugoslavia e punto d’incontro fra est e ovest
durante la Guerra Fredda.
Quando poi volevano inviarlo a Pechino in
qualità di Ambasciatore del nostro paese
rifiutò cortesemente sebbene ancora lontano dall'età della pensione. La casa dei
suoi antenati, da sempre medici di Origlio,
lo chiamava. Ma non si ritirò in nessun
modo dal mondo, assunse mandati economici e culturali, seguì attento ciò che
accadeva e lo commentava con sottile ironia. Insieme ad Annemarie, sua consorte
zurighese, possedette nel suo paese natio
e fino all'età avanzata una casa ospitale,
nella quale si incrociavano generazioni e
culture.
Il Cantone Ticino da duecento anni ha sempre regalato al nostro Paese eccellenti
servitori dello Stato nel vero senso della
parola. Fra questi Guido Lepori occupa
una posizione particolare.
David Vogelsanger
Console generale di Svizzera a Milano
La presidente della Confederazione Micheline Calmy-Rey e Massimo d’Alema.
Giunto a Berna per una visita di lavoro di
un giorno, il ministro degli esteri italiano
Massimo d’Alema ha definito prioritari, nonostante qualche malinteso, i collegamenti del suo Paese con le nuove trasversali
ferroviarie alpine del Lötschberg e del San
Gottardo.
Durante i colloqui, D’Alema e la sua omologa elvetica Micheline Calmy-Rey hanno
firmato una dichiarazione congiunta in
vista di una maggiore cooperazione tra i
due Paesi, tanto a livello bilaterale che multilaterale. Tale documento prevede consultazioni a ritmo annuale a livello di ministri
degli affari esteri o di alti funzionari.
Riguardo ai collegamenti ferroviari, D’Alema ha ricordato il finanziamento conces-
so nella finanziaria del 2006 alle opere da
realizzare su territorio italiano.
Ha quindi aggiunto che le discussioni sulla
finanziaria di quest’anno sono ancora in
corso.
Stando a quanto indicato dal Dipartimento federale dei trasporti (DATEC) però, il
progetto riguardante la tratta ferroviaria
Mendrisio-Varese è sulla buona strada.
In entrambi i Paesi sono in corso i necessari lavori preliminari che porteranno alla
firma di un accordo internazionale sul finanziamento e la costruzione.
Al fine di sfruttare l’aumento di capacità sull’asse Lötschberg-Sempione, la Svizzera e
l’Italia si sono accordate sull’ampliamento
delle tratte esistenti, scrive il DATEC.
L’abbonamento è gratuito, ma il mensile ha bisogno del vostro sostegno
Accordo anche per le coproduzioni di film
Cari Lettori,
eccomi, passate le vacanze, a ricordarvi la Gazzetta Svizzera, i suoi meccanismi e le sue necessità economiche.
Preliminarmente vi ricordo che l'importo che voi versate (di qualunque entità esso sia) costituisce un contributo
volontario e non il corrispettivo di un
abbonamento. Se non è zuppa è pan
bagnato, potrà dire qualcuno di voi. In
realtà la situazione è molto diversa sia
dal punto di vista pratico, che dal punto di vista sentimentale che, infine, dal
punto di vista giuridico.
Chi infatti versa spontaneamente denaro alla Gazzetta Svizzera con il nostro
sistema, lo fa solo per magnanimità e
senza aspettarsi alcunchè in cambio.
Infatti tutti gli Svizzeri immatricolati nei
Consolati di Svizzera in Italia ricevono
la Gazzetta anche se non versano neppure un soldo ! Chi lo fa, lo fa esclusivamente per condividere il sacrificio di
Una lettrice molto affezionata, la Signora
Vera von FalkensteinWirth, della famiglia
proprietaria dell’Hotel
Victoria a Roma, nostri inserzionisti fedelissimi, ci dà una notizia molto apprezzata
da molti mononazionali svizzeri residenti
in Italia, oltre che per
i nostri ospiti provenienti dalla Svizzera.
Con una nota firmata
il 4 agosto al margine
del Festival del CineIl celebre Palazzo Pitti a Firenze.
ma di Locarno dal
Ministro Francesco
Rutelli e dal Consigliere Federale Pascal Couchepin, l’accesso gratuito ai musei statali
italiani per i giovani fino a 18 anni ed gli oltre 65enni, nonché lo sconto del 50% per i
giovani da 18 a 25 anni, finora riservato ai cittadini comunitari, è stato esteso anche ai
cittadini svizzeri. Nello stesso tempo è stato firmato un accordo per favorire le coproduzioni di film tra Italia e Svizzera.
La «Gazzetta Svizzera» attende
i vostri generosi contributi volontari
tutti coloro che, in cambio di moneta
zero, riescono ogni mese a «mettere
in piedi» un giornale di tutto rispetto
e sempre più bene accolto da tutta la
Colonia svizzera in Italia e perfino da
tanti compatrioti (e non) all'estero.
Ed ora le solite raccomandazioni:
– ai Lettori che vivono in Italia proponiamo di versare un contributo volontario di € 24,00, fermo restando che a
loro sarà possibile versare di più o di
meno a seconda delle loro possibilità;
– ai Lettori che vivono fuori dai confini
italiani siamo invece costretti a chiedere di versare un contributo fisso
minimo di CHF 40. Ciò non per usare
loro un trattamento peggiore, ma solo perchè l'invio a loro della Gazzetta
Svizzera costa purtroppo molto di più.
Naturalmente anche questi Lettori, se
vorranno, potranno versare molto di
più a seconda delle loro possibilità;
– i Lettori che vivono in Italia e che
versano una cifra superiore ai 50 €,
vedranno comparire il loro nome sulla Gazzetta Svizzera, normalmente in
Aprile e in Agosto/Settembre. Tenete
però presente che con questo non intendiamo operare discriminazioni. Noi
amiamo e rispettiamo indistintamente
tutti i Lettori in egual modo ma pensiamo che valga la pena di segnalare coloro che sostengono un maggior onere
economico. Come avrete certamente
letto su altri numeri della Gazzetta
Svizzera vi sono Lettori che fanno versamenti di considerevole rilievo!
– il contributo può anche essere versato con bonifico alla Banca Popolare
di Milano, Agenzia 344, P.zza Stuparich 8, 20148 Milano - conto corrente
intestato al Collegamento Svizzero in
Italia «Rubrica Gazzetta» IBAN IT78
N 05584 01652 000000002375 (ABI
5584 - CAB 1652 – conto corrente
2375).
I miei più sinceri ringraziamenti a tutti.
Ugo Guidi
Musei statali gratis per
giovani e anziani svizzeri
­
N. 10 ottobre 2007
Rimane intatto il diritto a una rendita svizzera proporzionale agli anni di contribuzione all’AVS
Non è più possibile trasferire i contributi AVS all’INPS
ma si possono far valere in Italia gli anni di contributi AVS
Egregio sig. Engeler,
con molto piacere ed interessamento leggo da anni la Sua rubrica nella Gazzetta
Svizzera per quanto riguarda le questioni
AVS. Mi permetto di esporre alcune domande:
Sono cittadina svizzera, nata nel 1970 in
Svizzera e sposando un cittadino italiano
ho acquisito anche la cittadinanza italiana.
Ho lavorato per 2 anni e 10 mesi cumulativi in Svizzera, versando i contributi AVS da
dipendente. Da marzo 1992 lavoro come
dipendente in un Istituto di ricerche cliniche
in Toscana e verso i contributi all’INPS.
Per motivi familiari non so per quanto tempo potrò ancora lavorare e così ho letto
che per raggiungere i 20 anni di pensione
minima in Italia potrei aggiungere gli anni
lavorati in Svizzera (non sono sovrapposti)
a quelli lavorati in Italia con una riduzione
dell’ammontare.
Sono a porLe i seguenti quesiti:
– gli anni che ho lavorato in Svizzera
vengono riconosciuti (contati) dall’INPS
indipendentemente dal fatto che ero
minorenne o maggiorenne? (sono diventata maggiorenne all’età di 20 anni
e così ho solo 13 mesi cumulativi di
contributi AVS da maggiorenne; il resto
sono cosiddetti “Jugendjahre”).
– La durata dei contributi versanti all’AVS
viene riconosciuta nella stessa misura
dall’INPS? Ovvero 1 anno AVS vale 1
anno INPS?
– Se smettessi di lavorare in Italia con
una contribuzione totale di 25 anni,
posso far valere i 2 anni e 10 mesi
lavorati in Svizzera? Ovvero l’INPS al
compimento degli attuali 60 anni mi
calcolerà la pensione su 27 anni e 10
mesi?
Nella speranza di essere stata abbastanza chiara La ringrazio fin d’ora per la Sua
attenzione e porgo distinti saluti.
D.B.C.
Risposta
Gentile lettrice,
La ringrazio della Sua lettera; il fatto di
aver già chiesto ed allegato l’estratto con-
to AVS mi ha facilitato il compito. Dalle
Sue domande capisco che Lei confonde la
possibilità di trasferire i contributi e quindi migliorare la pensione INPS (possibilità
abolita da oltre 5 anni) con il far valere gli
anni di contribuzione in Svizzera per arrivare agli anni di contribuzione minima che
danno diritto ad una pensione di vecchiaia
(20 anni) o di anzianità (minimo 35 anni).
1. Da oltre 5 anni ormai non è più possibile trasferire i contributi AVS all’INPS
e quindi migliorare la pensione INPS, rinunciando ad ogni diritto verso l’AVS.
2. Continua invece la possibilità di far valere gli anni di contribuzione in Svizzera
(se non coincidono con gli anni di contribuzione in Italia), al fine di raggiungere il minimo di anni per la pensione di anzianità o di vecchiaia.
Per questa forma valgono tutti gli anni
di contribuzione dopo il 18° anno di età,
e l’INPS tiene conto di tutti gli anni e
mesi di contribuzione in Svizzera nella
misura 1:1.
3. Se Lei dovesse smettere di lavorare in
Italia nei prossimi anni, cioè prima di
aver compiuto i 20 anni minimi richiesti
per la pensione di vecchiaia, potrà far
sommare il tempo di contribuzione (2
anni e 11 mesi secondo il mio calcolo)
al tempo di contribuzione in Italia. Deve
tuttavia contribuire all’INPS per un minimo (se il mio calcolo è giusto) di 17
anni ed 1 mese.
4. La Sua pensione INPS sarà tuttavia calcolata solo sugli anni di effettiva contribuzione INPS e sui contributi versati in
Italia. Nel caso minimo sopra indicato la
Sua pensione sarebbe quindi calcolata
su una contribuzione di 17 anni ed 1
mese.
5. Se Lei lavorerà in Italia per 20 anni o
più, non ha più motivo per chiedere, nella domanda di pensione, di tener conto
degli anni di contribuzione all’AVS. A
meno che Lei continui a lavorare e verso l’anno 2026 esista ancora la pensione di anzianità nella sua forma attuale.
In questo caso potrebbe utilizzare gli
anni svizzeri per arrivare al minimo de-
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gli anni di contribuzione per questo tipo
di pensione.
6. In ogni caso rimarrà invece intatto il Suo
diritto ad una rendita svizzera quando
arriverà all’età di pensionamento. Sarà
però modestissima, al momento dell’ordine di Fr. 50.- al mese. Lei è sfavorita
– oltre per i pochissimi anni di contribuzione – dal fatto di avere un residuo di
11 mesi: Nell’AVS solo gli anni interi contano. Le raccomando vivamente, finché
Lei è relativamente giovane, di cercarsi
un lavoro stagionale per 1-2 mesi in
Svizzera (eventualmente nelle Sue ferie)
ed arrivare così ai tre anni di contribuzione. Cercando nelle grandi città o le
zone turistiche, questi lavori si trovano,
soprattutto d’estate, in alberghi, ristoranti, grandi magazzini. (Se Lei vuole e
può, potrebbe anche totalizzare 1 anno
e 1-2 mesi, o 2 anni e 1-2 mesi, il tutto
anche distribuiti su numerosi anni).
Spero aver chiarito i Suoi dubbi.
Con cordiali saluti.
Robert Engeler
Wer kein Anrecht auf eine italienische Rente hat, kann die AHV-Rente bei der INPS oder direkt bei der Schweizerischen Ausgleichskasse verlangen
Lassen Sie sich die AHV nicht in der Schweiz gutschreiben!
Die Quellensteuer von 5% ist eine reine «cedolare secca»
Sehr geehrter Herr Engeler
Mit sehr viel Interesse verfolgen wir Ihre
Artikel in der Gazzetta Svizzera. Da wir
aus gesundheitlichen Gründen nicht reisen
können, ist es uns versagt, am jährlichen
Kongress teilzunehmen und Informationen
über die Themen, die uns interessieren,
zu bekommen.
Einige Angaben über uns:
– italienisch/schweizerische Doppelbürger
– der Ehemann bezieht eine Mini-Pension
in Italien
– wir können in naher Zukunft eine Rente
der AHV beanspruchen
– als Beilage die provisorische Berechnung der AHV-Rente aus Genf
Unsere Fragen:
1. Können wir unsere AHV-Rente in der
Schweiz gutschreiben lassen und dann
später mit dem Modell 740 versteuern?
Oder ist es besser, die Anmeldung bei
der INPS zu machen und sich hier in
Euro auszahlen zu lassen?
2. Besteht die Möglichkeit, dass der
Ehemann seine Rente über die INPS
verlangt und in Italien auszahlen lässt,
die Ehefrau ihre Rente in der Schweiz
verlangt und dort auszahlen lässt?
L. & A.,
Antwort
Lieber Leser
Vielen Dank für Ihren Beitrag an die Gazzetta Svizzera. Er ermuntert uns alle, mit
unserer freiwilligen und unbezahlten Arbeit
weiter zu machen.
Zu Ihren Fragen:
1. Wer in Italien eine italienische Pension
bezieht oder zukünftig Anrecht darauf
hat, muss die AHV-Rente über die INPS
verlangen. Wer kein Anrecht auf eine italienische Rente hat, kann die AHV-Rente
wahlweise bei der INPS oder direkt bei
der Schweizerischen Ausgleichskasse, Av. Edmond-Vaucher 18, CH-1211
Genève 28, verlangen. Die Vorteile der
Anmeldung in Genf sind: nur 1 statt 3
Formulare, Abwicklung in etwa 2 statt
3-6 Monaten.
2. Wo Sie Ihre Rente verlangen, hat theoretisch nichts damit zu tun, wohin Sie sich
diese überweisen lassen. Theoretisch
können Sie die Rente in Italien verlangen und in der Schweiz gutschreiben
lassen, oder umgekehrt.
3. Sie vermuten aber richtig, dass bei Anmeldung über die INPS der italienische
Staat weiss, dass Sie eine AHV-Rente
beziehen. Ob allerdings ein Amt weiss,
was das andere tut, ist sehr fraglich.
4. Der grosse Haken liegt anderswo: Seit
mehreren Jahren drohen in Italien ganz
empfindliche Geldstrafen für diejenigen, die Vermögenswerte (und Einkünfte daraus) im Ausland halten und nicht
in ihrer italienischen Steuererklärung
angeben. Nach einigen Jahren können
diese die Höhe des Wertes der im Ausland gehaltenen Vermögenswerte erreichen, und der italienische Staat kann
diese Strafen auf den in Italien gehaltenen Vermögenswerten einfordern.
5. Da eine in der Schweiz ausbezahlte
AHV zwingend auf ein Bank- oder Postkonto gehen muss, ist es für den italienischen Steuerbeamten, der zufällig
– oder durch Denunziation eines lieben
Mitmenschen - auf diese Rente stösst,
klar, dass hier ein Steuervergehen vorliegt – ausser in den wenigen Fällen, in
welchen diese Vermögenswerte in der
italienischen Steuererklärung angegeben wurden.
6. Deshalb rate ich allen Neupensionierten dringend ab, ihre Renten in der
Schweiz gutschreiben zu lassen. Die
Quellensteuer von 5%, die bei der Überweisung der AHV-Rente direkt von der
Bank abgezogen wird, ist eine „cedolare secca“ und enthebt von der Pflicht,
diese nochmals in der italienischen
Steuererklärung aufzuführen. Eine Pension der 2. Säule hingegen muss in Italien im 740 oder 730 angegeben und
zum normalen Einkommenssteuersatz
versteuert werden. Ausgenommen davon sind nur Pensionen von öffentlichrechtlichen Arbeitgebern (Bund, Kantone, Gemeinden, SBB usw.), die in der
Schweiz quellenbesteuert und in Italien
nicht mehr zu versteuern sind.
7. Das Risiko, erwischt zu werden, ist zwar
klein, dafür die Strafen umso grösser.
8. Wer hingegen seine Rente schon seit
mehr als ein paar Monaten bezieht und
in der Schweiz gutschreiben lässt, sollte meines Erachtens im Moment nichts
ändern, ausser es gibt einen glaubhaften Grund, weshalb man bisher keine
Rente erhielt (z.B. Wechsel von der
IV-Rente auf die Altersrente). Für diese
Personen – wie auch für alle andern,
die immer noch meinen, sie müssten
ein unversteuertes Bankkonto im Ausland halten) ist aber grosse Vorsicht
geboten: Keine Bankbelege in Italien,
keine Bankbelege über die Grenze
nehmen oder schicken lassen. Jeden
Monat werden in Chiasso (und andern
Grenzübergängen) ein paar Leute mit
Bankbelegen erwischt (oder mit mehr
als € 12'500 in der Tasche), worauf
dann ein paar Jahre Ärger, Kosten und
Bussen folgen.
Als Alternative zum Besuch des Jahreskongresses kann man Mitglied des nächsten
Schweizervereins werden: In jedem Verein
ist viel Wissen angesammelt, was man tun
muss, und vor allem, an wen man sich für
weitere Auskünfte wenden kann. (Adresse
aller Vereine unter www.collegamentosvizzero.it oder in jeder Januar-Gazzetta.) Un-
ter www.gazzettasvizzera.it können meine
Artikel (und diejenigen von Ugo Guidi) der
letzten 3 Jahre nachgelesen werden.
Weiterhin alles Gute und freundliche Grüsse.
Robert Engeler
Oltre al lavoro di volontariato di tutto il comitato, il Presidente Signor Robert Engeler e l’Avvocato Ugo Guidi offrono anche, nei settori di rispettiva competenza,
un’importante consulenza mensile, pure assolutamente gratuita, a favore di molti
lettori.
Dato che i contributi che molti Svizzeri benemeriti versano volontariamente alla
Gazzetta Svizzera bastano purtroppo soltanto per coprire i costi di stampa e di
spedizione, ma non bastano certo per le altre numerose spese che devono essere
sostenute, chiediamo a tutti i Lettori e, in particolare, a quelli che ricevono le
suddette consulenze dai signori Engeler e Guidi, di utilizzare il bollettino allegato
alla Gazzetta Svizzera e versare anch’essi un adeguato contributo.
Gli articoli con sottofondo rosa
sono di fonte ufficiale svizzera
Mensile degli svizzeri in Italia, Fondata nel 1968
Parzialmente su Internet, www.gazzettasvizzera.it
www.revuesuisse.ch
L’Istituto Svizzero di Roma cerca per il
–
wwvv.collegamentosvizzero.it e
Editore Associazione Gazzetta Svizzera, CH-6963 Cureggia
7 gennaio 2008 (o da stabilire)
Redazione Dott. Ignazio Bonoli, CP 146, CH-6932 Breganzona, Tel. +41 91 966 44 14,
Fax +41 91 950 98 45, E-mail: [email protected]
un/una responsabile bibliotecario/a (100%)
Pubblicità CCSI, Camera di Commercio Svizzera in Italia
Via Palestro 2, 20121 Milano, Tel. 02 76 32 03 31 - Fax 02 78 10 84
Testi e foto inviare per e-mail a: [email protected]
Compiti:
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in URBS, catalogo collettivo delle biblioteche scientifiche di Roma; organizzare la
catalogazione retrospettiva; accogliere ed informare gli utenti; aggiornare la Home
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formazione di bibliotecario BBS, specialista I+D o equivalente; buone conoscenze
informatiche; interesse per Roma e per l’Italia e buone conoscenze della Svizzera;
interesse per le scienze umane; buone conoscenze dell’italiano, del tedesco e/o del
francese; personalità aperta.
Gazzetta svizzera viene distribuita gratuitamente a tutti gli Svizzeri residenti in Italia a condizione che siano regolarmente immatricolati presso le rispettive rappresentanze consolari.
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N. 10 ottobre 2007
Il consiglio è quello di presentarsi alla convocazione della Pretura e di ammettere la propria colpa
Le violazioni del codice stradale commesse in Svizzera
perseguite attraverso l’autorità giudiziaria italiana
Egregio Avvocato,
sono una cittadina italiana che convive
in Italia con un cittadino svizzero. Leggo
quindi sempre con molto interesse la sua
rubrica legale. Complimenti per la sua
chiarezza! Debbo ora porle un quesito
URGENTISSIMO.
Durante il mese di Agosto 2007 mi è pervenuto un "invito di presentazione" da parte della Procura della Repubblica presso il
Tribunale della città nella quale abito.
In tale invito si dicono tre cose:
– la prima che io nel Marzo 2007 avrei
percorso una strada del Canton Grigioni alla guida della mia autovettura con
targa italiana;
– la seconda che io avrei dovuto presentarmi alla Procura della Repubblica
presso il Tribunale della mia città "per
essere sentita in qualità di teste";
– la terza che io dovevo presentarmi in
uno degli ultimi giorni del mese di Settembre 2007.
Nell'invito mi si raccomanda di portare
con me la patente di guida nonchè tutti i
documenti relativi alla mia auto. L'invito si
concludeva con la seguente annotazione:
"Nota Bene. La mancata presentazione
senza giustificato motivo costituisce illecito penale ai sensi dell'Art. 650 Codice
Penale".
Può immaginare il mio spavento. Io in effetti nel giorno indicato nell'avviso ho percorso la strada che nel Canton Grigioni
porta da Roveredo a San Bernardino, ma
non mi risulta di avere commesso alcuna
infrazione al Codice della Strada.
Mi vuole dire, Egregio Avvocato, che cosa
debbo fare?
Posso non presentarmi?
Debbo presentarmi con un Avvocato?
Se debbo presentarmi da sola che cosa
debbo dire?
Grata per tutto ciò che lei mi vorrà dire con
estrema urgenza, Le porgo, in ansiosa attesa, i più cordiali saluti.
Nome della lettrice e località omessi
Risposta
Gentile Signora,
le dirò subito che, secondo me, la convocazione che lei ha ricevuto riguarda una
violazione al Codice della Strada da lei
commessa nel Canton Grigioni, probabilmente nel tratto che va da San Vittore a
San Bernardino. Non è infatti il primo caso
di questo tipo del quale mi occupo professionalmente. Posso quindi anticiparle che,
nel corso dell'interrogatorio alla Procura,
le verrà rammostrata una "bellissima" fotografia nella quale si capirà senza ombra di
dubbio che la persona alla guida era lei e
si individuerà benissimo il tipo di macchina
da lei posseduta e la relativa targa.
Le dirò anche che, in via assolutamente
eccezionale ed in considerazione dell'estrema urgenza del problema, le invio
questa mia lettera a mezzo posta dato che
lei ha avuto la saggezza di indicarmi anche
il suo recapito.
Le dirò, infine, che questa lettera verrà
pubblicata sulla Gazzetta Svizzera perchè possa essere di monito a tutti coloro
che si avventurano sulle strade svizzere
ed in particolare sulle strade del Canton
Grigioni.
Vediamo ora quale dovrà essere, secondo
me, il suo comportamento.
Innanzitutto la presentazione alla Procura
costituisce un obbligo assoluto. Se infatti
Legge federale
sulla circolazione stradale (LCStr)
del 19 dicembre 1958 (Stato 1° maggio 2007)
Titolo quinto: Disposizioni penali
Art. 90
Infrazione alle norme della circolazione
1. Chiunque contravviene alle norme della circolazione contenute nella presente legge o nelle
prescrizioni di esecuzione del Consiglio federale, è
punito con la multa.
2 Chiunque, violando gravemente le norme della
circolazione, cagiona un serio pericolo per la sicurezza altrui o assume il rischio di detto pericolo, è
punito con una pena detentiva sino a tre anni o con
una pena pecuniaria.
3 L’articolo 237 numero 2 del Codice penale svizzero non è applicabile in questi casi.
Art. 91
Guida in stato di inattitudine
1 Chiunque conduce un veicolo a motore in stato di
ebrietà è punito con la multa. Una pena detentiva sino a tre anni o una pena pecuniaria è inflitta quando
è rilevata una concentrazione qualificata di alcol nel
sangue (art. 55 cpv. 6).
2 Chiunque per altri motivi è inabile alla guida e conduce un veicolo a motore è punito con una pena detentiva sino a tre anni o con una pena pecuniaria.
3 Chiunque in stato di inattitudine alla guida conduce un veicolo senza motore è punito con la multa.
Art. 91a
Elusione di provvedimenti per accertare l’incapacità
alla guida
1 Il conducente di un veicolo a motore che intenzionalmente si oppone o si sottrae a una prova del
sangue, a un’analisi dell’alito o a un’altro esame
preliminare disciplinato dal Consiglio federale, che
è stato ordinato o lo sarà verosimilmente, o a un
esame sanitario completivo oppure elude lo scopo
di tali provvedimenti, è punito con una pena detentiva sino a tre anni o con una pena pecuniaria.
2 Se il colpevole ha guidato un veicolo senza motore o se, come utente della strada, è stato coinvolto
in un incidente, è punito con la multa.
Art. 92
Inosservanza dei doveri in caso d’infortunio
1 Chiunque, in caso d’infortunio, non osserva i doveri impostigli dalla presente legge, è punito con
la multa.
2 Il conducente, che, dopo avere ucciso o ferito una
persona in un infortunio della circolazione, si dà alla
fuga, è punito con una pena detentiva sino a tre anni
o con una pena pecuniaria.
Art. 93
Stato difettoso del veicolo
1. Chiunque, intenzionalmente, compromette la si-
curezza di un veicolo, in modo che ne risulti pericolo
d’infortunio, è punito con una pena detentiva sino a
tre anni o con una pena pecuniaria.
Se l’autore ha agito per negligenza, la pena è della
multa.
2. Chiunque conduce un veicolo, di cui sa o dovrebbe sapere, prestando tutta l’attenzione richiesta
dalle circostanze, che non è conforme alle prescrizioni, è punito con la multa.
La stessa pena è comminata al detentore o a colui
che è responsabile come un detentore dello stato
di sicurezza del veicolo, se tollera intenzionalmente
o per negligenza l’uso di un veicolo che non è conforme alle prescrizioni.
Art. 94
Furto d’uso
1. Chiunque sottrae un veicolo a motore per farne
uso e chiunque circola, come conducente o passeggero, con questo veicolo, sapendo sin dall’inizio
che è stato sottratto, è punito con una pena detentiva sino a tre anni o con una pena pecuniaria.
Se uno degli autori è un congiunto o un membro
della comunione domestica del detentore e se il
conducente è titolare della licenza di condurre richiesta, il perseguimento penale è promosso solo
a querela
di parte; la pena è della multa.
2. Chiunque per un viaggio cui evidentemente non
è autorizzato, usa un veicolo a motore affidatogli, è
punito, a querela di parte, con la multa.
3. Chiunque sottrae un velocipede senza averne
diritto è punito con la multa.
Se l’autore è un congiunto o un membro della comunione domestica del possessore, il perseguimento
penale è promosso solo a querela di parte.
4. L’articolo 141 del Codice penale non è applicabile in questi casi.
Art. 95
Guida senza licenza di condurre o nonostante revoca
1. Chiunque conduce un veicolo a motore senza
essere titolare della licenza di condurre richiesta,
chiunque non osserva le limitazioni o le altre condizioni speciali cui è subordinata la sua licenza,
chiunque mette un veicolo a motore a disposizione
di un conducente,
del quale sa o dovrebbe sapere, prestando tutta
l’attenzione imposta dalle circostanze, che non è
titolare della licenza richiesta,
chiunque si esercita alla guida senza essere titolare
della licenza per allievo conducente o senza essere
accompagnato conformemente alle prescrizioni,
chiunque, in un esercizio di guida, assume il com-
rica
Rub
le
lega .
vv
dell’A idi
Gu
Ugo
non dovesse presentarsi, verrebbero e
"prelevarla" i Carabinieri Inoltre, se lei non
dovesse presentarsi, incorrerebbe in due
tipi di guai: uno perchè commetterebbe,
come stà scritto sull'avviso di convocazione, un illecito penale in Italia a' sensi dell'Art. 650 Codice Penale (inosservanza dei
provvedimenti dell'Autorità – arresto fino a
tre mesi o ammenda fino a € 206); il secon
do perchè la sua pratica verrebbe rimandata in Svizzera (Cantone dei Grigioni) e
subirebbe un procedimento in contumacia
nel quale non le verrebbe usato riguardo
alcuno.
Quindi, il mio consiglio è di presentarsi e, dando per scontato che lei è stata
"beccata" da un radar (nei Grigioni i radar
sono frequentissimi!), lei deve senz'altro
ammettere la sua "colpa" e dichiarare che,
nonostante la sua abituale prudenza, non
si è minimamente accorta che era in una
zona nella quale vi era un "limite di velocità". Non le venga in mente di dire, come
fanno tanti, che la Polizia dei Grigioni tratta in modo diverso le macchine con targa
italiana rispetto alle macchine con targa
svizzera. Questo è un errore che reca più
pregiudizio che vantaggio. Dal canto mio
mi sento di dire con assoluta tranquillità
che escludo nel modo più assoluto che
nei Grigioni si facciano differenze derivanti dalla cittadinanza presunta. Il fatto è un
altro: nei Grigioni, ancor più in tutto il resto
della Svizzera, vale, per quanto riguarda la
velocità, il principio della "tolleranza zero"!
Ringrazi quindi di non essere stata "beccata sul fatto" perchè, altrimenti, la sua
automobile l'avrebbe rivista solo dopo
esaurimento di tutta la pratica!
La Procura non prevede l'assistenza di un
avvocato ma io penso che se un avvocato
di sua fiducia la "accompagnerà" non sarà
male perchè potrà spiegarle ciò che lei
forse non capirà.
Per quanto riguarda il resto della procedura,
posso solo darle le seguenti informazioni:
1) La materia è regolata dalla Legge Federale sulla Circolazione Stradale detta LCStr. Legge che risale al 19 dicembre 1958
ma che è stata negli anni ripetutamente
modificata. Il testo che vale oggi è quello
che in Svizzera si definisce come segue:
"Stato 1° Maggio 2007". Va precisato però che l'aggravamento delle sanzioni risale
però ad una modifica in vigore dal 1° Gennaio 2007. Conseguentemente a lei deve
essere applicata la normativa più severa.
2) La legge, composta da ben 108 Articoli, non può essere certo da me riassunta in questa sede per ovvia mancanza di
spazio, nonostante la mia migliore buona
volontà. Si tratta di una legge suddivisa nei
seguenti "Titoli":
Titolo Primo: Disposizioni Generali
Titolo Secondo: Veicoli e Conducenti
Titolo Terzo: Norme della Circolazione
Titolo Quarto: Responsabilità Civile e
Assicurazione
Titolo Quinto: Disposizioni Penali
Titolo Sesto: Disposizioni Esecutive e
Finali.
Il Titolo che riguarda lei più da vicino è il
"Titolo Quinto : Disposizioni Penali" che va
dall'Art. 90 all'Art. 103.
Le "Disposizioni Penali" sono particolarmente interessanti per chi tratta solo di
leggi italiane. Infatti in Svizzera i reati si
dividono in "delitti" e "crimini". In Italia,
invece, si dividono in "contravvenzioni" e
"delitti". Pubblico quindi qui sotto questa
Rubrica l'intero Titolo Quinto affinchè gli
addetti ai lavori possano fare tutte le riflessioni del caso.
Per quanto riguarda lei, posso assicurarle
che, se il suo atteggiamento sarà easy
e non ostativo, sprezzante o allusivo, lei
verrà trattata in modo molto comprensivo
e civile.
3) La sua dichiarazione verrà trasmessa
dalla Procura della Repubblica Italiana al
Giudice competente in Svizzera. Il Giudice
competente effettuerà una ricostruzione
della vicenda estremamente accurata,
darà grande rilievo al suo comportamento
tenendo conto di suoi eventuali precedenti,
scriverà una sentenza accuratissima indicando non solo le leggi applicate ma anche
la giurisprudenza sulle stesse. Io ho letto
parecchie sentenze di questo tipo e debbo
dire che la motivazione delle stesse è sorprendentemente precisa e persuasiva.
4) Non è necessario che lei si rechi in Svizzera e che in Svizzera venga assistita da
un avvocato. Il comportamento del magistrato giudicante sarà sempre lo stesso:
saranno concessi tutti i benefici possibili
ed immaginabili.
Io sono profondamente convinto che lei non
avrà una sanzione superiore agli 800/1000
Franchi Svizzeri. Mi rendo conto che non è
una cifra modesta ma l'entità della pena
serve proprio a far rispettare il suddetto
principio "tolleranza zero" con gli automobilisti.
Lei dovrà pagare la sanzione pecuniaria che le verrà inflitta entro un termine
preciso che le verrà comunicato tempestivamente. Non manchi di rispettare tale
termine.
Avvocato UGO GUIDI
pito di accompagnare un allievo senza adempire le
condizioni richieste,
chiunque, senza essere titolare di una licenza per
maestro conducente, dà professionalmente lezioni
di guida,
è punito con la multa.
2. Chiunque conduce un veicolo a motore, sebbene la licenza per allievo conducente o la licenza
di condurre gli sia stata rifiutata, revocata o non
riconosciuta, è punito con una pena detentiva sino
a tre anni o con una pena pecuniaria.
3. Chiunque conduce un velocipede, sebbene la circolazione con siffatto veicolo gli sia stata vietata, è
punito con la multa.
4. Chiunque conduce un veicolo a trazione animale,
sebbene la circolazione con siffatto veicolo gli sia
stata vietata, è punito con la multa.
Art. 96
Veicoli a motore senza licenza di circolazione
1. Chiunque conduce un veicolo a motore o circola
con un rimorchio trainato da un veicolo a motore,
senza la licenza di circolazione o le targhe di controllo richieste, chiunque, senza permesso, effettua
viaggi subordinati dalla presente legge a un permesso speciale,
chiunque non osserva le limitazioni o le altre condizioni, in particolare circa il peso totale ammesso
del veicolo, cui una licenza di circolazione o un permesso è subordinato in virtù della presente legge o
nel singolo caso, è punito con la multa.
2 Chiunque conduce un veicolo a motore, sebbene
sappia o dovesse sapere, prestando l’attenzione
dovuta, che non sussiste la prescritta assicurazione di responsabilità civile, è punito con una pena
detentiva sino a tre anni o con una pena pecuniaria.
Con la pena detentiva è cumulata una pena pecuniaria.
Nei casi di lieve gravità, il colpevole è punito con
una pena pecuniaria.
3. Le stesse pene sono comminate al detentore o
a chi, in sua vece, dispone del veicolo, se conosce
o, prestando tutta l’attenzione richiesta dalle circostanze, dovrebbe conoscere l’infrazione.
Art. 97
Abuso della licenza e delle targhe
1. Chiunque usa licenze o targhe di controllo che
non sono state rilasciate per lui ne per il suo veicolo,
chiunque, nonostante un avvertimento del-l’autorità,
non restituisce le licenze o le targhe di controllo che
non sono più valide o che sono state revocate,
chiunque cede a terzi l’uso di licenze o di targhe di
controllo che non sono state rilasciate per essi ne
per i loro veicoli,
chiunque, dando informazioni non esatte, dissimulando fatti importanti o presentando certificati
falsi, ottiene fraudolentemente una licenza o un
permesso,
chiunque, per farne uso, altera o contraffà targhe di
controllo o contrassegni per velocipedi,
chiunque usa targhe di controllo o contrassegni per
velocipedi, alterati o contraffatti,
chiunque, intenzionalmente, si appropria illecita-
mente di targhe di controllo di contrassegni per
velocipedi allo scopo di usarli egli stesso o di cederne l’uso a terzi,
è punito con una pena detentiva sino a tre anni o
con una pena pecuniaria.
2. Le disposizioni speciali del Codice penale svizzero147 non sono
applicabili a questi casi.
Art. 98
Segnali e demarcazioni
Chiunque, intenzionalmente, sposta o danneggia
un segnale e chiunque, intenzionalmente, toglie,
rende illeggibile o modifica un segnale o una demarcazione,
chiunque non avverte la polizia di avere involontariamente danneggiato un segnale, chiunque pone
un segnale o traccia una demarcazione senza il
consenso dell’autorità,
è punito con la multa.
Art. 99
Altre infrazioni
1 Chiunque mette in commercio veicoli, parti staccate o accessori sottoposti all’esame del tipo, che
non sono conformi a un modello approvato, è punito con la multa.
2 Il detentore che, dopo avere ripreso un veicolo
a motore o il rimorchio di un veicolo a motore da
un altro detentore o dopo avere trasferito il luogo
di stanza da un Cantone a un altro, non richiede
la nuova
licenza nel termine stabilito, è punito con una multa
sino a 100 franchi.
3 Il conducente di un veicolo che non porta con
sé le licenze o i permessi necessari è punito con
la multa.
3bis Chiunque su domanda si rifiuta di presentare
agli organi di controllo le licenze o i permessi necessari è punito con la multa.
4 Chiunque circola con un velocipede sprovvisto di
contrassegno valido,
chiunque lascia usare ad altri, segnatamente a un
fanciullo, un velocipede sprovvisto di contrassegno
valido,
è punito con la multa.
5 Chiunque imita gli effetti degli speciali segnalatori
dei veicoli del servizio antincendio, del servizio sanitario, della polizia, delle dogane o di quelli dei veicoli
postali di montagna,
chiunque usa illecitamente distintivi della polizia
stradale,
è punito con l’arresto o con la multa.
6 Chiunque illecitamente usa un altoparlante su un
veicolo a motore è punito con la multa.
7 Chiunque organizza illecitamente manifestazioni
sportive con veicoli a motore o velocipedi o effettua
corse di prova, o non prende, per tali manifestazioni
o corse autorizzate, le misure di sicurezza richieste, è punito con la multa.
8 Chiunque mette in commercio apparecchi o
dispositivi che ostacolano, perturbano o vanificano i controlli ufficiali della circolazione stradale, li
acquista, li monta o li trasporta nei veicoli, li fissa
su quest’ultimi o li usa in qualsiasi modo, chiunque
contribuisce a far pubblicità a tali apparecchi o dispositivi, è punito con la multa.
Art. 100
Punibilità
1. Salvo disposizione espressa e contraria della
presente legge, anche la negligenza è punibile.
Nei casi particolarmente lievi, il prevenuto è esentato da qualsiasi pena.
2 La stessa pena del conducente è comminata al
datore di lavoro o al superiore che induce il conducente di un veicolo a motore a commettere un
reato secondo la presente legge oppure che non lo
impedisce secondo le sue possibilità.
Se per l’atto commesso è comminato solo la multa,
il giudice può attenuare la pena del conducente o
esentare questo da ogni pena, qualora sia giustificato dalle circostanze.
3 La persona che accompagna un allievo conducente è responsabile dei reati commessi durante gli
esercizi di guida, se contravviene agli obblighi che
le incombono in virtù della sua funzione.
L’allievo conducente è responsabile delle infrazioni
che avrebbe dovuto evitare secondo il suo grado
di istruzione.
4 Nei viaggi ufficiali urgenti, il conducente di un veicolo del servizio antincendio, del servizio sanitario,
della polizia o delle dogane che ha usato gli speciali
segnalatori prescritti e la prudenza imposta dalle
particolari circostanze non è punibile per avere
violato le norme e le misure speciali concernenti
la circolazione.
Art. 101
Infrazioni commesse all’estero
1 Chiunque, all’estero, commette un’infrazione
alle norme della circolazione o un’altra infrazione
connessa alla circolazione, per la quale il diritto federale commina una pena privativa della libertà, ed
è punibile secondo il diritto straniero, è perseguito
nella Svizzera, a istanza delle competenti autorità
straniere, in quanto risieda e dimori nella Svizzera e
non accetti la giurisdizione penale straniera.
2 Il giudice applica le disposizioni penali, ma non
pronuncia pene privative della libertà, se il diritto
del luogo dove l’infrazione è stata commessa non
ne commina.
Art. 102
Rapporti conaltre leggi penali
1. Sono applicabili le disposizioni generali del Codice penale svizzero salvo disposizione contraria
della presente legge.
2. Sono riservate le disposizioni speciali del Codice penale svizzero e la legislazione sulla polizia
ferroviaria.
Art. 103
Disposizioni penali completive, perseguimento penale, controllo penale
1 Il Consiglio federale può comminare la multa alle
persone che violano le sue prescrizioni d’esecuzione alla presente legge.
2 Il perseguimento penale spetta ai Cantoni.
3 Il Consiglio federale può emanare prescrizioni sul
controllo delle sentenze penali che non sono iscritte
nel casellario giudiziale federale.
­
N. 10 ottobre 2007
Grazie all’iniziativa del Circolo Svizzero Riviera di Ponente
Nei locali del Circolo Svizzero di Firenze
All’inizio c’era un’idea, nata quando ho visitato per la prima volta la vicina Triora.
Triora, paese delle streghe e Anna Göldi,
la NOSTRA “strega” di Glarus (Glarona).
Due anni fa l’idea si è intensificata, ed in
giugno di quest’anno, quando la storia di
Anna Göldi era su tanti giornali svizzeri per
la ricorrenza, il 13 giugno di 225 anni fa,
la donna è stata giustiziata ingiustamente.
Claire Pasini ha portato da casa un articolo permettendoci di prendere contatto
diretto con Marianne Nef, presidente della
fondazione “Anna Göldi” e del museo a
Mollis/GL, che sarà inaugurato il 22 settembre e la sua collega Bernadette Grob,
ricercatrice. Quest’ultima ha trovato circa
1000 documenti originali del caso Göldi,
che non sono stati distrutti nel grande incendio di Glarus.
Assicurata la loro disponibilità, ci siamo
presentati a Triora, dove il curatore del
museo, Silvano Oddo, da subito fu molto
interessato. Ogni anno la Domenica dopo
Ferragosto Triora ricorda le sue streghe.
Così il 19 agosto Anna Göldi, con l’organizzazione del Circolo Svizzero della Riviera
di Ponente e la delegazione svizzera Marianne Nef e Bernadette Grob, ha trovato
un posto fra i suoi simili – streghe giustiziate ingiustamente, alla festa delle streghe
a Triora in Liguria. Membri del circolo hanno trascritto e tradotto la relazione della
presentazione del cantone Glarona e della
storia della Göldi. Il presidente, Graziano
Poretti l’ha inciso su CD.
Una piazzetta medioevale, tutta in pietra
grezza, soffitta di pietra grezza, pareti di
pietra grezza decorati con le bandiere di
Svizzera e quella di Glarona con il Santo
Fridolino. La distribuzione di opuscoli, volantini, cioccolatini, portamonete in vera
pelle, “Glarner Beggeli”, accendini, bandierine, fazzoletti e “Ziger” (tipo ricotta salata
alle erbe, specialità di Glarona) spalmato
sul famoso pane di Triora, hanno attirato
attenzione e portato simpatia. Immagini
proiettate con un beamer visualizzando
il racconto drammatico con sottofondo
musicale adatto e scelto da Francesco,
figlio del presidente, ha incuriosito molta
gente. Siamo stati onorati dalla presenza
del Sindaco di Triora e del console Kalau
di Genova. L’idea di uno scambio culturale
è riuscita perfettamente, con la soddisfazione di tutti. Gli organizzatori del Circolo
Svizzero della Riviera di Ponente sono contenti, doppiamente, perché non finisce qui.
Per il futuro è previsto uno spazio permanente per Anna Göldi nel nuovo museo più
grande di Triora.
Grazie a tutti coloro che hanno aiutato a
realizzare questo progetto: mushroom,
che dietro sostegno del Consolato generale di Genova ha confermato in cosi breve tempo la copertura finanziaria. Grazie
Non è raro che al Circolo Svizzero di Firenze
si tengano mostre di pittura e scultura, di
artisti elvetici e non elvetici. Negli anni i locali sociali di Via del Pallone hanno ospitato
diverse “personali”, in rappresentanza degli
stili e delle tecniche più eterogenee. Venerdì
24 agosto è stata la volta del pittore russo
Vladimir Chervyakov, che ha esposto al circolo i suoi acquarelli. Chervyakov, nato nel
1950, vive e lavora a Berezniki, nella zona
degli Urali, ed è membro della “Società dei
pittori russi” e dell’ “Associazione internazionale dell’arte” dal 2005.
Di passaggio a Firenze, Chervyakov ha
potuto mostrare un saggio della propria
produzione, caratterizzata per lo più da solitari paesaggi russi, dove la natura tende
quasi a confondersi col cielo, perdendosi
in un orizzonte quasi metafisico. Di grande
suggestione le sue viste di laghi e boschi,
ora illuminati dalla luce della primavera, ora
quasi paralizzati sotto una spessa coltre di
neve e ghiaccio. Chervyakov riesce con la
sua particolare tecnica a dare un tocco di
mistero alle sue rappresentazioni, senza
perdere una vena di realismo che si trasfi-
Mostra del pittore russo
Anna Göldi, la strega di Glarona
ospite alla festa delle streghe a Triora Vladimir Chervyakov
Un momento dell’incontro in occasione della festa delle streghe a Triora.
per l’ospitalità e l’accoglienza a Triora. Le
Signore Nef e Grob, come delegazione di
Glarona, si sono date da fare per fornirci oltre fatti ai storici anche gli sponsor
ed erano molto attive sul posto, Angelo
e Benedetto, sempre presenti ed infaticabili. Una bella pubblicità per la Svizzera,
per Glarona e dopo 225 anni un posto per
Anna Göldi.
Chi è interessato può scaricare da www.
rivierasvizzera.duemetri.com la breve storia di Anna presentata per questa occasione.
Gertrud Fischer, Vicepresidente
gura però in modo mirabile nelle infinite variazioni di sfumatura. Il suo è un procedere
per giustapposizione più che per accumulo,
e ne risulta una rara pulizia ed essenzialità
che non degenera mai nell’astrazione. Una
particolare tensione drammatica evita del resto i luoghi comuni del bozzetto e del quadro
di genere, grazie al particolare “movimento”
delle forme e alla sapiente scelta dei soggetti, mai sovrabbondanti o banali.
A Firenze Chervyakov si è cimentato con un
soggetto nuovo, che non sono più gli sconfinati paesaggi russi, ma le mille suggestioni
del centro storico. Ne è venuta fuori una
serie di quadri che danno della città un’immagine abbastanza insolita, ancora una volta lontana da certi facili cliché cari a molti
stranieri, e non priva di un’originalità e di un
senso di mistero nascosto dietro agli antichi
palazzi e alle sculture rinascimentali. Molto
gentilmente Chervyakov si è intrattenuto con
i numerosi visitatori, illustrando le proprie
tecniche e le fonti di ispirazione. La mostra
si è conclusa domenica 25 agosto.
David Tarallo
Il Console Generale Giancarlo Fenini ospite del Circolo
La festa del 1º agosto
alla darsena di Riva Ligure
del Circolo Svizzero Sud Piemonte dell’anno
scorso, abbiamo visitato qualche azienda
vinicola svizzera. I distintivi del 1° agosto sono stati venduti in un attimo. Con il discorso
della nostra presidente della confederazione,
Micheline Calmy-Rey, ci siamo sentiti a casa, svizzeri. L’inno nazionale ha commosso
parecchio, ed il discorso del Console Generale Fenini è stato ricevuto con applauso. Un
piccolo Quiz ha avvicinato tutti. Nessuno è
arrivato al massimo di 7 punti. Ma 6 punti e
mezzo hanno ricevuto: Ruth Boeri, Marianne
Bretoni, Giorgio, Helène e Barbara. L’ultimo
ha 4 punti e mezzo, un risultato considerevole. Visto il successo, ripeteremo un Quiz in
altre occasioni. Dopo tanto lavoro finalmente
si mangia, Cervelats grigliati e come al solito
tante belle cose per accarezzare i palati. Per
coronare il tutto abbiamo assistito ai fuochi
d’artificio della vicina Arma, offerti in occasione della festa di Sant’Erasmo.
Una delle opere del pittore russo Vladimir Chervyakov esposte al Circolo.
Apertura del Consolato onorario
di Svizzera a Reggio Calabria
Si informa che la Confederazione elvetica ha designato l’avvocato Renato Giorgio
Vitetta come Console onorario di Svizzera a Reggio Calabria. Le autorità italiane si sono, altresì espresse favorevolmente, rendendo la decisione valida a tutti gli effetti.
Il Console Vitetta, originario di Lucerna, garantirà la presenza istituzionale svizzera
per la città di Reggio Calabria e per tutta la Regione calabrese. Il Consolato onorario
avrà la sua sede in Via Tenente Panella 4, Reggio Calabria. L’Inaugurazione ufficiale
avrà luogo nel corso dell’autunno di quest’anno. Al Console Vitetta vanno i più vivi
auguri di buon insediamento e di lavoro da parte di tutte le autorità svizzere.
PU BLICIS
Quasi 40 soci si sono incontrati per festeggiare la festa nazionale svizzera. Un risultato
considerevole, visto che in questo periodo
tanti sono via per vacanza.
L’onore di avere tra di noi il Console Generale
di Genova, Giancarlo Fenini, ha fatto tanto
piacere. Un modesto programma, adatto a
un piccolo circolo, ha riscontrato il consenso
di tutti presenti. Qualche informazioni dalla
Vicepresidente ai soci, la comunicazione breve di dimissioni nel comitato, ma il circolo
va avanti, e l’annuncio della partecipazione
come ospiti alla festa delle streghe a Triora
il prossimo 19 agosto. Abbiamo presentato
il cantone di Glarus e la storia di Anna Goeldi.
Con l’appoggio di una delegazione di Glarus,
le Signore Marianne Nef e Bernadette Grob,
ricercatrice su Anna Goeldi, l’ultima donna
giustiziata da strega in Europa 225 anni fa.
Il 23 settembre il circolo è andato in gita nel
Piemonte, nelle Langhe. In cambio della visita
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N. 10 ottobre 2007
Conferito a Rapallo alla cantante italo-svizzera residente a Lugano
Figlia dell’ex-presidente dottor Erwin Wolf
Il Premio Myrta Gabardi ha fatto tappa a
Rapllo non è il resoconto di una gara ciclistica, ma la realizzazione di un passaggio
che non ha solo costituito un’importante
anticipazione dell’evento (previto secondo
consolidata tradizione al prossimo Novembre presso la Società Svizzera di Milano),
ma ha fatto rivivere il ricordo cli Myrta in
uno dei luoghi che più le sono stati cari
in vita.
Sanremo è stata sede della prima edizione del Premio «UNA VTA PER LA
MUSICA – UNA MUSICA PER LA VITA»:
là Myrta aveva acquisito le maggiori
soddisfazioni dalla sua attività giornalistica
operando al Festival della Canzone quale inviata di emittenti e testate italiane e
svizzere.
Milano, città dove Myrta è nata e cresciuta
maturando le sue inclinazioni per la poesia, il giornalismo e il diritto, è sede stabile dell’evento unificato con l’assegnazione
di riconoscimenti anche a rappresentanti
delle stampa.
Rapallo è la ridente cittadina ligure dove
Myrta ha lungamente soggiornato fin dalla
più tenera infanzia e ha compiuto presso
radio locali i primi passi di una carriera
felicemente avviata e tragicamente stroncata: giusto, quindi, che quivi, alla collana
manifestazioni, si sia aggiunta la perla di
un conferimento molto appropriatamente
riservato alla «VOCI DELLA LIGURIA».
La celebrazione ha avuto luogo il 23 Agosto 2007 presso l’Hôtel Europa con la partecipazione di autorità locali e l’intervento
del Dottor Thomas Kalau, Console Generale Aggiunto della Svizzera in Genova: nulla
di casuale, visto che all’insegna dell’internazionalità che caratterizza il Premio ne ha
beneficito, il soprano Luciana Serra, geno-
È deceduta, lo scorso 6 settembre, nella sua casa di Milano, attorniata dall’affetto dei suoi cari, la signora Nelly Mirta
Wolf Koller. Era la figlia del dottor Erwin Wolf, per molti anni
rappresentante della ditta Busch-Berkel per l’Italia. Erwin Wolf
fu uno dei maggiorenti della comunità svizzera di Milano che,
dopo l’acquisto del terreno di Piazza Cavour realizzato da un
comitato del quale facevano parte oltre a Wolf anche Teofilo
Spiegelberg, Carlo Maumary ed altri, negli anni ‘50 si attivò
intensamente per il reperimento del denaro occorrente per
iniziare la costruzione del grattacielo svizzero. Fu così che la
Confederazione poté iniziare la costruzione di quello che all’epoca era il più alto grattacielo
di Milano. Va ricordato che il Piano Regolatore della Milano dell’epoca prevedeva che gli
edifici di Milano non potessero avere un’altezza superiore a quella dello scettro in mano
alla Madonnina in cima al Duomo. Erwin Wolf fu anche Presidente della Società Svizzera di
Milano succedendo a Carlo Maumary e della Scuola Svizzera di Milano fondata nel 1919.
LaVICTORIA
cerimonia funebre
ha avuto11:07
luogo nella
Chiesa
18.1.2007
Pagina
1 evangelica riformata di Milano, ma per
desiderio della defunta le sue ceneri sono state riportate in Svizzera.
Alla soprano Luciana Serra il premio
internazionale Myrta Gabardi
Da sinistra il console generale aggiunto di Genova Thomas Kalau, la signora
Gabardi, Luciana Serra e l’avv. Luigi Gabardi.
vese di nascita ma in possesso di doppia
nazionalità per stabile residenza in Lugano. Cantante famosa per essersi esibita
nei maggiori templi lirici del mondo, dalla
Scala al Metropolitan, la Serra vanta un
repertorio vastissimo che spazia dall’opera settecentesca ai più celebri compositori del diciannovesimo secolo, oscillando
con identica perizia tra melodramma e
opera comica; ne ha tracciato un sommario ma efficace ritratto il Maestro Daniele
Ferrari anch’esso gratificato da un riconoscimento, che con il soprano intrattiene un
brillante sodalizio artistico.
Entrambi i premiati saranno partecipi della
manifestazione del prossimo 8 Novembre;
Copertura assicurativa mondiale
per gli svizzeri all’estero.
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È scomparsa a Milano
Nelly Mirta Wolf Koller
nella circostanza verrà attribuito alla cantante un ulteriore riconoscimento riferito
all’impegno didattico con il quale, presso
il Teatro alla Scala, muove alla ricerca di
nuovi talenti canori.
La signoria degli astri
Rassegna dedicata
ad Alexander Hahn
La signoria degli astri è la prima rassegna monografica dedicata in Italia ad
Alexander Hahn, videoartista svizzero,
conosciuto sulla scena internazionale
fin dalla fine degli anni Settanta come
pioniere e maestro nell’utilizzo dei new
media.
L’intento principale della mostra è di mettere alla prova le potenzialità espressive
dell’arte elettronica e delle nuove tecnologie digitali impiegate da Hahn in un
confronto serrato, sul piano dei contenuti e su quello formale, con uno dei più
straordinari monumenti della tradizione
figurativa rinascimentale: il ciclo di dipinti murali del Salone dei Mesi di Palazzo
Schifanoia
La rassegna del PAC è stata realizzata
dalle Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea di Ferrara con il patrocinio e il
contributo dell’Istituto Svizzero di Cultura
“ProHelvetia”, ed è a cura di Daniele Gasparinetti di Xing e di Maria Luisa Pacelli,
curatrice delle Gallerie d’Arte Moderna e
Contemporanea di Ferrara.
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costruito nel 1899 • Ristrutturato rispettando
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N. 10 ottobre 2007
Non solo galleria di base del Brennero nel futuro viario del Nord-est italiano
Circolo Svizzero di Palermo
Padova è convinta: il Veneto dovrà puntare
anche sulla linea del San Gottardo
Città e Provincia di Padova ne sono certe.
Il Veneto dovrà puntare anche sulla Galleria di base del San Gottardo per il trasporto delle merci su rotaia attraverso le Alpi.
La convinzione di non fare affidamento al
solo traforo del Brennero nasce da motivazioni commerciali ed economiche, ci
spiega Vittorio Casarin, presidente della
Provincia di Padova, invitato al cantiere
AlpTransit di Pollegio insieme al sindaco
della città euganea, Flavio Zantonato, dal
console generale di Svizzera a Milano,
David Vogelsanger. «Per noi che abbiamo
un interporto per importanza tra i primi in
Europa – ci dice – un domani sarà molto
importante poter entrare in un circuito di
trasporti di merce su rotaia che collegherà
Milano con Rotterdam».
La Galleria di base del San Gottardo, gli ha
fatto eco Zantonato, è infatti un’opera strategica, avrà una rilevanza di carattere europeo
e «sarà destinata ad influenzare lo sviluppo e
il benessere di zone come la nostra». Ed è
per questo motivo, ha sottolineato Casarin,
che tra 10-15 anni Padova e il Veneto dovranno organizzarsi e potenziare le proprie
infrastrutture ferroviarie sia guardando al
Brennero che al San Gottardo.
«Su questo – ha sottolineato il presidente della
Provincia – siamo interessati a dare il nostro
contributo a tutto quello che si svilupperà a
livello di infrastrutture nella nostra Regione».
«Chi sono cosa fanno»
Da sin. Vogelsanger, Zantonato, Bullo (portavoce AlpTransit) e Casarin.
A cura di Annamaria Lorefice
Un libro
«svizzero»
sulla Sicilia
Una Regione, quella euganea, oggi, va
detto, orientata più al potenziamento dei
collegamenti stradali che a quelli su rotaia.
Progetti come il cosiddetto “corridoio 5”
che immagina l’aggiunta di due corsie all’autostrada Padova-Venezia.
«Tutte opere che si stanno realizzando
con un certa lentezza perché inizialmente
si pensavano finanziate in un certo modo
poi si è capito che saranno finanziate con
risorse che di volta in volta dovranno essere approvate». Il futuro però parlerà una
lingua diversa.
Ne sono convinti tutti. Gli svizzeri, forse,
più di altri che con la Galleria di base del
San Gottardo, ha evidenziato da parte
sua Ferruccio Macola, console onorario di
Svizzera per il Veneto, stanno realizzando
un’opera «antisignana e propedeutica», figlia di un concetto, quello del passaggio del
trasporto delle merci dalla gomma alla rotaia, che in Italia è ancora molto arretrato.
«D’altronde c’è una diversità tra Svizzera e
Italia – ha aggiunto Zantonato – voi siete un
territorio attraversato. Per andare da sud a
nord e viceversa si attraversa la Svizzera.
Quindi con relativa facilità siete riusciti a dire: una parte del trasporto su gomma deve
spostarsi su rotaia. L’Italia invece è una destinazione o un punto di partenza. Le merci
arrivano e partono dall’Italia. Facciamo più
fatica a imporre cose del genere».
Nel mese di novembre uscirà il volume “La
Sicilia – intraducibile e potente” con il
patrocinio dell’Ambasciata di Svizzera in Italia. Vista la grande richiesta in seguito alla
relazione sulle “Bellezze storico- naturalistiche della Sicilia” dell’archeologo Pierfrancesco Vecchio, accompagnate dalle fotografie di Giuseppe Mineo al 69° Congresso
del Collegamento Svizzero in Italia, che si è
tenuto il 19 e 20 maggio 2007 a Trapani, il
nostro Circolo ha deciso di intrapprendere
l’avventura della stampa e pubblicazione di
un volume (ca. 50 pagine, a colori, formato
21 x 30 cm) pensato come strenna natalizia per tutti coloro che hanno partecipato al
congresso ed anche per chi non c’era ma
desidera conoscere meglio la Sicilia.
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Una pittrice svizzera e il suo amore per Ischia, che le dedica una mostra permanente. I quadri, un allegro inno alla natura, esposti a New York e a Parigi
Con Sandra Bronz von Rohr i gatti volano e gli alberi hanno gli occhi
Sandra Bronz von Roh (foto drago.s). La pittrice è anche nota per i manufatti
in ceramica da lei ideati e dipinti. Teiere, piatti, vassoi che smettono la loro
funzione per diventare oggetti d’arte.
Minusio - Sandra Bronz von Rohr è
una pittrice svizzera che da parecchi anni
vive a Ischia.
La sua lunga e romanzesca vita è “scritta”
in un coloratissimo diario composto di
centinaia di tele. Ha iniziato a dipingerle
fin da ragazzina in Ticino, e poi in età
matura ha proseguito a Ischia. Sull'Isola
verde è conosciuta e amata, tanto che le
hanno dedicato una mostra permanente.
Spesso il quadro “fuoriesce” dalla tela per
proseguire sulla cornice. Particolare che
ha incuriosito il pubblico che l’ha seguita
in importanti esposizioni fino alla Biennale
di Venezia. Con stile ricchissimo e gaio,
Sandra Bronz von Rohr ci svela ambienti
e suggestioni vissute sia in Svizzera
sia nell'amatissima Ischia. I suoi quadri
sono porte magiche che ci immettono in
fulgenti giardini e in luminose stanze che
profumano di frutta e di mare.
In uno dei suoi rientri in Svizzera, a
Minusio vicino Locarno, ci ha ospitati a
casa sua. «Ho appena finito un quadro,
ora devo pulire i pennelli, mettere in ordine, prima di ripartire per la mia Ischia».
Cosa le piace di più dell’Isola?
«Il parco Negombo. Il nome deriva da una
gita in Africa del papà del Duca Camerini,
proprietario del parco. Furono portate
piante esotiche che oggi fanno parte di
questo giardino naturale. Per me è il più
bello dell’Isola. Un paradiso terrestre. Ho
anche un bel rapporto con Duca Fulceri
Camerini e la sua famiglia».
Qual è stato il suo primo dipinto sull’Isola?
«Il paesaggio del Negombo. Mi ero messa
un gran cappello, e sotto un albero
cominciai a dipingere quella meraviglia
di ambiente, compreso un signore a
passeggio. Non avevo nemmeno finito
quando proprio quel signore viene a
dirmi: “Quel quadro lo voglio io”».
Un successo repentino.
«Aspetti, arriva il manager del Parco e mi
dice che quel quadro lo vuole il Duca e
che avrei dovuto aggiungere sua moglie
nel dipinto».
E cosa ha fatto?
«Risposi che, se gli avesse fatto piacere,
al Duca ne avrei fatto un altro, ancora più
grande».
Ed è andata così?
«Sì. Inoltre il Duca ha delle bambine
stupende che ho pure ritratto. Sono tanti
gli angoli suggestivi di questo Parco.
Ci sono tante differenti piscine termali,
tanti alberi, fiori e poi c’è il mare… Nel
primo quadro che ho fatto ho messo tutto
questo e i vari ospiti che fanno il bagno o
passeggiano».
Questo Parco è la sua seconda casa?
«Sì. Quando ad Ischia vado da loro mi
sembra di essere la principessa Taitù.
Arrivo e… quanto affetto mi danno! Tutti.
Il Duca poi ha la capacità, che non tutti
hanno, di scegliersi del personale veramente in ordine».
Da quanti anni frequenta l’Isola?
«Dai primi anni Settanta. Sono arrivata a
Ischia per volontà del destino».
Cioè?
«Un incidente sulla neve in Svizzera, sono
finita contro un muro. Per fortuna c’era mio
marito, medico, perché mi sembrava di
morire per il sangue che perdevo».
E poi?
«La gamba non guariva bene e in giugno
sono andata a Ischia dove conobbi il professor Massimo Mancioli. Non avrei mai immaginato come la mia vita sarebbe cambiata
da lÏ a qualche anno…».
Cosa è successo?
«Ero una donna cui non mancava nulla, ed
infatti dopo due settimane ero anche contenta di tornare a casa. Ma evidentemente
non possiamo sfuggire a ciò che è scritto.
L’incontro con quel medico e con l’Isola
non era avvenuto invano. Ci rincontrammo
qualche anno dopo».
Sta parlando di un grande amore?
«Del vero amore. Solo che fu un dramma,
perché avevo una famiglia che per me
rappresentava tutto, ed erano altri tempi.
Però eravamo destinati a stare insieme. E
così è stato. Scoprii che persona semplice
fosse, nonostante la docenza all’Università
della Sapienza di Roma e Napoli, e l’essere
stato medico personale del re dello Yemen.
Quando morì per un ictus, superai il dolore
con la forza che mi venne dal grande amore
che mi aveva dato e dal mio lavoro di pittrice
che lui amava tanto. Era stato lui, artista a
sua volta, a spingermi ad esporre».
E come?
«I primi tempi faceva mille chilometri per
venirmi a trovare in Ticino. Finiva le lezioni
all’Università di Napoli, prendeva la macchina e la sera verso le dieci era qui. Non gli
avevo mai detto che dipingevo. Quando ha
visto i miei quadri ha voluto che facessi una
mostra con lui a Milano, ed ebbi un grande
successo. E da lì è iniziato tutto. Diversi quadri sono approdati a New York e a Parigi».
Perché i suoi quadri spesso sono dipinti
fin sulla cornice?
«L’ho fatto la prima volta in occasione di una
mostra dal noto gallerista Ghelfi a Verona.
Esponevo insieme a nomi importanti. C’era
una tela che era molto ricca di elementi e
avevo pensato che l’unico modo per far star
bene la cornice fosse far continuare il dipinto sopra di essa. Una coppia di americani
comprò quel quadro che ora si trova negli
Stati Uniti».
In alcuni suoi quadri i gatti volano e gli
alberi hanno gli occhi…
«E’ la natura che ci parla e ci guarda.
Appena arrivata a Ischia c’erano bei gatti
dappertutto, così li ho fatti volare. E c’erano
fiori dappertutto così ne ho sommerso
le mie tele. Non c’è niente di più bello e
perfetto della natura. Sappiamo apprezzarla
davvero?».
I suoi quadri sono sempre allegri, perché?
«E' il mio modo di ringraziare il Signore
perché mi ha dato la gioia per la natura e
l’amore.
E' questo che esprimo nei miei quadri».
Annamaria Lorefice
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N. 10 ottobre 2007
Organizzata quest’anno in due sessioni distinte e seguita da un «busines lunch»
La «Scala» di Milano ospite dell’Assemblea generale
della Camera di commercio svizzera in Italia
Coinvolgimento di nuove regioni italiane nel commercio italo svizzero,
costante collaborazione con le altre istituzioni elvetiche e attività di
marketing differenziate per target
sono le linee guida del prossimo futuro.
I lavori dell’88ma Assemblea generale di
CCSI si sono svolti il 4 luglio scorso, presso Spazio Eventi, con un’organizzazione
inedita rispetto alle versioni degli anni
precedenti: concentrazione dei lavori tecnici (assemblea straordinaria e ordinaria)
nella mattinata e pranzo di gala con ospite
d’onore secondo la collaudata formula del
business lunch.
Alla sessione straordinaria, finalizzata alla
modifica dello Statuto, è seguita la sessione ordinaria, occasione per puntualizzare l’operato della Camera e il quadro
economico entro cui l’organizzazione è
chiamata a competere.
La parte conviviale della manifestazione,
un lunch più snello e informale della tradizionale cena di gala, ha preso il via con un
inatteso “fuori programma”: l’improvvisa
defezione del tanto atteso ospite d’onore
Stéphane Lissner, Sovrintendente e Direttore artistico della Scala di Milano, impossibilitato a lasciare il Teatro per porre
rimedio alle conseguenze della bagarre
(tanto cara al mondo della lirica!) esplosa
la sera precedente durante la rappresentazione della Traviata, e salvarne così le
repliche dei giorni successivi.
I convenuti al lunch, sensibili agli incerti
del palcoscenico e comprensivi di un’assenza più che giustificata, hanno quindi
accolto con calore ed entusiasmo la già
programmata presenza di Paolo Martelli,
Presidente dell’Accademia del Teatro alla
Scala, che nel corso del suo intervento ha
illustrato le finalità e la struttura dell’Accademia, una vera e propria università dello
spettacolo, che forma ogni anno oltre
quattrocento nuovi talenti.
Articolata in quattro dipartimenti (Musica,
Danza, Palcoscenico-laboratori e Management) l’Accademia offre percorsi didattici
di altissimo livello, formando tutte le figure professionali, artistiche e tecniche, che
ruotano attorno al mondo dello spettacolo:
cantanti lirici, professori d’orchestra, ballerini, scenografi, costumisti, truccatori e
parrucchieri, fotografi di scena, manager,
tecnici del suono.
Una palestra in cui gli allievi maturano le
Dalla relazione del Presidente Fabrizio Rindi
Il 2006 è stato un anno d’oro
per il commercio italo-svizzero
Il Presidente Fabrizio Rindi (a destra) con Paolo Martelli, Presidente della Fondazione Accademia del Teatro alla Scala.
proprie competenze lavorando al fianco
dei più qualificati esperti del settore e
dei migliori professionisti del Teatro alla
Scala, attraverso un percorso formativo
che si conclude ogni anno con il “Progetto
Accademia”, un’opera inserita nel cartellone scaligero, alla cui realizzazione concorrono gli allievi di tutti i corsi (prossimo
appuntamento a Novembre con il “Così
fan tutte” di Mozart).
Nel corso del dibattito seguito alla relazione, confronto reso vivace da un pubblico
interessato e partecipativo, presentatosi
numeroso anche grazie all’appoggio dato
all’evento da parte del Consolato generale di Svizzera a Milano e da IRS-Centro
Culturale Svizzero, sono stati sottolineati
i risultati positivi conseguiti dal Teatro alla
Scala nell’ultimo anno di esercizio.
Successi raggiunti grazie a una gestione
innovativa di cui è artefice e interprete e
che, come ha illustrato Paolo Martelli, hanno fatto registrare a fine 2006 un incremento di pubblico del 12 %, una crescita
degli abbonamenti del 29% e un attivo
pari a 1.500.000 euro.
La presenza dei rappresentanti della
Scala alla manifestazione organizzata da
CCSI si inquadra nel rapporto di collaborazione di recente instaurato tra le due
organizzazioni e testimonia la stima che
tutto il mondo istituzionale svizzero nutre
nei confronti del Teatro simbolo delle arti
dello spettacolo nel mondo.
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Dalla relazione del Segretario
Saper navigare come
ha saputo fare Alinghi
Offrire servizi sempre più tagliati sulle reali
esigenze delle aziende, servizi che siano al
contempo remunerativi, senza comunque
perdere di vista il ruolo istituzionale che la
Camera è chiamata a ricoprire: questo il
delicato e difficile equilibrio da raggiungere con risorse economiche limitate e personale impegnato su più fronti. “Il risultato
di questo anno intenso è stato comunque
positivo” ha dichiarato Alessandra Modenese Kauffmann “grazie alla collaborazione offerta da tutte le cariche direttive e dalla struttura, un impegno collettivo che ha
reso viva e vitale la parola “rete”. Il Segretario generale ha quindi illustrato l’ampia
e articolata attività che affolla il calendario
2007/08, iniziative segmentate in base
ai molteplici target di riferimento (i soci, le
PMI, le aziende dell’Advisory Board) e che
saranno sempre sostenute da un’intensa
attività di comunicazione e da strumenti di
marketing in costante rinnovamento. “La
situazione richiede ancora grande impegno per consolidare i successi ottenuti e
avviare una fase di maggiore stabilità dei
flussi finanziari” ha concluso Alessandra
Kauffmann “gli scenari e i venti possono
mutare. Ci auguriamo di sapere navigare
come ha saputo fare Alinghi”.
“Se da diversi anni gli scambi commerciali tra i due Paesi conoscono una crescita
molto positiva, è stato il 2006 l’anno della completa affermazione della solidità e
dinamicità delle relazioni italo-svizzere”.
Con queste parole il presidente Rindi ha introdotto la parte economica della sua relazione all’Assemblea della Camera.
Un anno d’oro infatti, in cui le esportazioni svizzere in Italia han no registrato un incremento di circa il 9% e le importazioni svizzere dall'Italia una crescita del 13%, brillante
andamento previsto anche per il 2007.
E’ stato però sottolineato che “oltre il 75% degli scambi commerciali tra la Svizzera e
l'Italia avvengono con la parte Nord del nostro Paese, lasciando quindi ampi margini
per estendere le relazioni economiche ITA/CH ad altre regioni italiane”.
In tal senso, ha aggiunto il Presidente, si sviluppano alcune delle iniziative in calendario
per il secondo semestre 2007, quale la conferenza economica regionale per le PMI a
Bari, promossa dall’Ambasciata Svizzera di Roma in collaborazione con CCSI.
Questo lavoro di squadra per la realizzazione dell’evento, che si prefigge di incentivare
nuove partnership commerciali nel poco sfruttato mercato di una regione, la Puglia,
che rappresenta il motore economico del Sud, esprime pienamente la filosofia CCSI
che vuole essere strumento di sviluppo economico delle relazioni tra i due Paesi, in
sintonia, armonia e sinergia con le altre Istituzioni svizzere.
Nel corso del suo intervento, Fabrizio Rindi ha anche riassunto le principali attività
camerali realizzate o in programma: i business lunch, importante momento di aggregazione e scambio tra soci e non, su temi di interesse collettivo; il convegno biotech,
in calendario ad ottobre, focalizzato sulle specifiche strategie di finanziamento di
questo settore; il grande evento di presentazione della competitività ed eccellenza
delle aziende svizzere, in data da definirsi.
A conclusione dell’intervento, i sentiti ringraziamenti del Presidente a tutta la compagine camerale:alle aziende dell’Advisory Board per il loro ruolo guida di indirizzo
strategico e di equilibrio finanziario; al Comitato Direttivo, oggi team di persone con
specifici incarichi e competenze; al Consiglio di Amministrazione; agli iscritti, linfa
vitale dell’associazione; al Segretario generale e a tutto il personale della Camera
quotidianamente impegnato nel non facile compito di promuovere al meglio attività e
servizi, senza perdere di vista il pareggio economico.
Dalla relazione del Console generale di Svizzera a Milano David Vogelsanger
Consolato e Camera di Commercio:
un vero lavoro di squadra
“Abbiamo qui a Milano una situazione eccezionale nel mondo” ha ricordato il Console
generale di Svizzera a Milano David Vogelsanger, “il Centro Svizzero dove tutti gli enti
elvetici lavorano fianco a fianco, in un clima di fattiva collaborazione, per difendere la
presenza svizzera nel nostro più grande mercato dopo la Germania”.
Un ringraziamento particolare è stato indirizzato alla Camera di Commercio Svizzera in
Italia, partner primario nell’organizzazione di ogni attività promossa dal Consolato, come
gli incontri di presentazione delle opportunità economiche offerte dai principali Cantoni.
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Scuola Svizzera Roma
Scuola materna – Scuola Base – Scuola elementare
Scuola media – Liceo
Mattinata di visita alla Scuola Svizzera di Roma
Invitiamo cordialmente tutti i genitori che hanno intenzione
di scegliere questa scuola per i loro figli
mecoledì 24 ottobre 2007 alle ore 09.15 oppure
venerdì 16 novembre 2007 alle ore 09.15
presso la Scuola Svizzera di Roma, Via M. Malpighi 14 – 00161 Roma
Potete iscrivervi telefonicamente per la mattinata informativa
(+39 06 440 21 09) oppure mandarci un FAX (+39 06 440 42 13)
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Schweizerschule Rom
Scuola Svizzera Roma
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Sekundarschule – Gymnasium
Besuchsvormittag an der Schweizerschule Rom
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für alle Eltern, die unsere Schule kennenlernen möchten
Mittwoch, 24. Oktober 2007 um 09.15 Uhr oder
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Gerne nehmen wir Ihre Anmeldung zum Informationsmorgen telefonisch
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Colonia Svizzera di Roma
Le riunioni
dell’Ouvroir
Le Signore dell’OUVROIR si incontreranno nei locali della Scuola Svizzera di
Roma, via Malpighi 14, dalle ore 16.30
alle 18.00 circa.
Mercoledì 7 novembre 2007
INTERVALLO 3 SETTIMANE
Mercoledì 28 novembre 2007
Mercoledì 16 gennaio 2008
Mercoledì 13 febbraio 2008
Mercoledì 12 marzo 2008
Mercoledì 9 aprile 2008
Mercoledì 7 maggio 2008
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N. 10 ottobre 2007
Numerose manifestazioni delle FFS con i cantoni del Ticino e di Uri
Ritratti di cinque artisti che lo hanno conosciuto
Quest’anno la linea ferroviaria del San
Gottardo compie 125 anni. E si festeggia
tutto l'anno.
Tra mostre, corse storiche su treni d'epoca, escursioni e fuochi d'artificio, le Ferrovie Svizzere propongono tante occasioni
per vivere nuove esperienze e conoscere
meglio la storia del San Gottardo.
La linea del San Gottardo, che attraversa
il massiccio omonimo, con una galleria di
valico di 15 chilometri, rappresenta una
delle più importanti tratte ferroviarie d'Europa nel transito alpino.
In occasione del 125esimo compleanno,
le Ferrovie Svizzere, con i cantoni del Gottardo Ticino e Uri, hanno già cominciato i
festeggiamenti con numerose manifestazioni.
Già a marzo è stata presentata la carrozza panoramica "PanGottardo", innovativa
Martedì 30 ottobre 2007 si inaugura presso lo Spazio Culturale Svizzero di Venezia.
Campo S. Agnese – Dorsoduro 810, a Venezia. La mostra su «Ludwig Hohl». Resterà aperta fino al 15 dicembre 2007.
Ludwig Hohl (1904 - 1980), con Robert
Walser e Friedrich Glauser, é uno dei
personaggi sconosciuti della letteratura
svizzera del secolo scorso. Ha dedicato
la vita esclusivamente e radicalmente al
suo lavoro. La sua opera, al centro della
quale si colloca Die Notizen oder von der
unvoreiligen Versöhnung (Le note), ha plasmato numerosi scrittori quali Max Frisch,
Peter Bichsel e Adolf Muschg.
La mostra espone i ritratti eseguiti da cinque
artisti che hanno conosciuto Hohl o l’hanno
incontrato. L’ostinato scrittore e filosofo cresciuto in Svizzera e che dopo aver soggiornato in Francia, Austria e Olanda ha vissuto
La ferrovia del San Gottardo festeggia Mostra a Venezia
i 125 anni dall’inaugurazione
su Ludwig Hohl
traversata delle Alpi - una storia diabolicamente interessante", presso il Museo
svizzero dei trasporti di Lucerna. E con il
mese corrente, prendono il via altre interessanti iniziative.
Il 22 maggio il Credit Suisse, il cui fondatore Alfred Escher fu promotore della
linea, organizza una cerimonia con i fuochi
d'artificio a Lucerna.
Il 31 maggio, l'uno e il 2 giugno, si svolgeranno corse storiche su treni d'epoca e
su locomotive a vapore, lungo la linea del
San Gottardo.
A giugno, invece, sarà aperto il sentiero
Gottardo.
E il primo agosto una grande festa si
svolgerà ad Ariolo. Per metà ottobre è
in programma il convegno internazionale
"Gottardo" con interventi sulla storia e il
futuro del traffico transalpino.
per vent’anni a Ginevra in una cantina, con
la sua testa leonina e con la sua tendenza
all’esibizione teatrale è stato il modello ideale di numerosi artisti: la pittrice zurighese
Hanny Fries (*1918) lo ha ritratto più volte
in privato negli anni quaranta durante la loro
convivenza a Ginevra. Hanny Fries e Hohl
sono rimasti amici per tutto il corso della vita, cosa di cui c’è testimonianza anche nella
cospicua corrispondenza.
Così la stessa artista ha potuto ritrarre
nel 1980 anche lo scrittore morto. Negli
anni sessanta sono nati i ritratti severi, e i
giacomettiani ritratti di Roger Montandon
(*1918), un artista che proviene dal Giura
e che ha lavorato e vissuto per tutta la
vita a Ginevra. Sempre negli anni sessanta
Hohl è stato fotografato, in immagini quiete e malinconiche dal celebre fotografo
ginevrino Jean Mohr (*1925).
Come rinunciare a ricevere la
«Gazzetta Svizzera»
Numerosi lettori ci scrivono o telefonano annunciando di
voler rinunciare a ricevere uno o più esemplari per famiglia di «Gazzetta Svizzera». Siamo molto contenti che ci
aiutate ad evitare sprechi.
Ricordiamo a tutti coloro che, per un motivo o per l’altro
(in genere per non ricevere più di un numero per famiglia), desiderano rinunciare a ricevere il nostro mensile
devono farlo per mezzo dell’apposito modulo di rinuncia
(che riproduciamo ancora una volta qui sotto) e inviarlo al
Consolato Svizzero del rispettivo circondario.
Tale procedura è necessaria per due motivi
– in ogni caso perché è il Consolato che gestisce gli
indirizzi
– perché la «Gazzetta Svizzera» contiene più volte all’anno
le «Comunicazioni Ufficiali» che devono essere inviate
a ogni cittadino iscritto presso un Consolato. In caso
di contestazione, uno Svizzero all’estero non può
far valere di non essere a conoscenza di un atto
normativo o di una scadenza che lo concernono e
che sono stati pubblicati nella Gazzetta Svizzera.
Ricordiamo anche che deve essere fatta una notifica di
rinuncia per ogni persona che intende rinunciare alla Gazzetta e di conseguenza anche alle «Comunicazioni Ufficiali». In qualsiasi momento può revocare questa decisione al
Consolato Svizzero del rispettivo circondario e ricevere di
nuovo personalmente la Gazzetta Svizzera.
Ringraziamo per la collaborazione.
Ritagliare, compilare e spedire al Consolato presso il
quale si è immatricolati
Consolato Svizzero di
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Rinuncio all’invio della Gazzetta Svizzera
Incollare qui l’etichetta
della Gazzetta Svizzera
con il proprio Nome e Indirizzo
Fatto a ________________________________________
Il (data) ________________________________________
Firma _________________________________________
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e all'insegna della
modernità
con sedili
girevoli,
che è poi
stata inserita nei treni regolari
che percorrono la linea ferroviaria.
Durante il viaggio sulla carrozza panoramica, il movimento rotatorio dei sedili permette di gustare il paesaggio da diverse
prospettive. Inoltre, grazie alla presenza
di alcuni video a schermo piatto installati
nella carrozza, è anche possibile rilassarsi guardando alcuni filmati riguardanti la
storia del San Gottardo e la natura delle
Alpi.
Da Aprile, invece, è aperta la mostra "La
Elenco dei Consolati
Svizzeri in Italia
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