Impianti di propulsione navale
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Impianti di propulsione navale
Impianti di propulsione navale Motori diesel 2T – Circuito aria di sovralimentazione – Cenni storici Il motore diesel alle origini durante le fasi di sviluppo, aspirava l’aria necessaria per la combustione direttamente dall’esterno per mezzo del movimento dal punto morto superiore a quello inferiore dello stantuffo. Tale motore si definiva “aspirato”; La quantità di aria effettivamente introdotta nel cilindro era minore di quella che esso poteva contenere alla pressione atmosferica a causa delle inevitabili perdite di carico nei condotti di aspirazione; I motori avevano un rendimento volumetrico < 1, definito come rapporto tra il peso di aria introdotta nel cilindro e il peso di un volume di aria uguale a quello del cilindro; Tali motore fino alla metà degli anni ’50 avevano una p.m.e di circa 6 bar; Data: 26/02/2007 Motore aspirato 1 Impianti di propulsione navale Motori diesel 2T – Circuito aria di sovralimentazione – Cenni storici Per aumentare la potenza di un motore a parità di velocità e cilindrata, si inizia ad introdurre nel cilindro più aria in modo da poter bruciare più combustibile; Inizia l’era della sovralimentazione; Si studiano sistemi di “introduzione forzata” dell’aria nel cilindro per aumentare il rendimento volumetrico, tra i quali il più diffuso era il compressore alternativo, spesso chiamato “pompa aria” trascinato meccanicamente dallo stesso motore; La tecnica era inizialmente utilizzata per i motori aeronautici per recuperare la perdita di pressione in quota; La p.m.e. inizia a salire a valori superiori a 10 bar. Data: 26/02/2007 Motore sovralimentato con compressore alternativo 2 Impianti di propulsione navale Motori diesel 2T – Circuito aria di sovralimentazione – Cenni storici Si sviluppano compressori rotanti azionati da turbine coassiali che recuperano energia dai gas di scarico. Inizia cioè l’applicazione delle turbosoffianti a gas di scarico; L’aria aspirata è compressa e raffreddata per aumentarne la densità prima di essere immessa nel cilindro; L’aumento dell’efficienza delle turbosoffianti ha apportato sensibili miglioramenti alla sovralimentazione che, unitamente a quelli dell’iniezione e della combustione, ha permesso di raggiungere valori di pressione relativa dell’aria di sovralimentazione superiori a 3 bar e valori di p.m.e di 20 bar. Data: 26/02/2007 3 Impianti di propulsione navale Motori diesel 2T – Circuito aria di sovralimentazione – Cenni storici Rappresentazione schematica del percorso dell’aria di sovralimentazione e dei gas di scarico in un motore Wärtsilä tipo RTA; Il gas di scarico di ogni cilindro convoglia nel collettore a pressione costante e poi alla o alle turbosoffianti; Nelle turbosoffianti cede calore, quindi si abbassa di temperatura, e poi viene scaricato nell’atmosfera; L’aria viene aspirata attraverso il filtro della turbosoffiante, compressa e refrigerata; L’aria attraversa poi le valvole a lamelle e dal collettore di lavaggio entra nel cilindro tramite le feritoie di aspirazione; L’elettrosoffiante funziona solo a carichi molto bassi, quando la turbosoffiante è inefficace, per aumentare la carica di aria del motore. Data: 26/02/2007 4 Impianti di propulsione navale Motori diesel 2T – Circuito aria di sovralimentazione – Cenni storici Rappresentazione schematica del percorso dell’aria di sovralimentazione e dei gas di scarico in un motore MAN B&W serie MC; E’ molto simile a quello precedente del motore RTA; Anche su questo motore è installata una elettrosoffiante che non è visibile nella sezione; L’unica differenza è la posizione orizzontale del refrigerante aria Data: 26/02/2007 5