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BIMESTRALE - APRILE 2006 - ANNO 9 - N. 32 - POSTE ITALIANE SPA - SPED. IN ABB. POSTALE - D.L. 353/2003 (CONV. IN L. 27.02.2004 N. 46) ART. 1 COMMA 1 DCB - ROMA - PREZZI ALL’ESTERO: FRANCIA 11 =C, SVIZZERA FS 20, GERMANIA 11 =C, GRAN BRETAGNA LST 9.50, USA $ 14 CANON, LE NOVITÀ FOTO & VIDEO DELLA COLLEZIONE PRIMAVERA ESTATE ® FOTO, VIDEO, EDITING, HOME THEATER 32 www.tuttodigitale.it APRILE 2006 - 5 EURO Anteprima Sony HDV HDR-HC3 PHOTO & DIGITAL EXPO TUTTE LE NOVITÀ HP R927, 8 MP IN TASCA REPORTAGE CEBIT, ISE, 3GSM I PIANI DI SONY, JVC, CANON, PANASONIC... NIKON COOLPIX S6, DESIGN E WI-FI CREDI AI TUOI OCCHI Projectiondesign Action! Model Three 720/1080, la proiezione allo stato dell’arte SPECIALE, IL RITORNO DEL 3-D 3-D 3-D AL CINEMA E SU DVD Le avventure di Sharkboy e Lavagirl in 3-D, su DVD Sony Pictures Home Entertainment 60032 9 7 7 1 1 2 8 496006 Videoproiettore Projectiondesign Action! Model Three € 13.270,00 con ottica standard EN11; 11.016,00 senza ottica Punto d’arrivo AL A cinema &TV D FINIZION HD TEST TEST XXVIII Quando ormai si crede di aver già visto tutto o quasi nel campo della videoproiezione in casa, può capitare di imbattersi in una macchina come questo Projectiondesign Model Three e, di conseguenza, modificare le proprie convinzioni in materia. Siamo di fronte al videoproiettore HD 720p definitivo? Scopriamolo insieme. lta definizione prossima ventura: una chimera? Per il momento sembrerebbe di si, almeno a giudicare dalla assoluta (in)disponibilità di software e dall'attesa per le trasmissioni televisive nei nuovi standard (che comunque dovrebbero arrivare con i prossimi mondiali di calcio). Ma sul piano dell'hardware qualcosa, già da tempo, si sta muovendo. Esistono macchine, come questo Projectiondesign Model Three, che rappresentano, almeno sulla carta, lo stato dell'arte dell'alta definizione a 720p. Si tratta, come ormai in molti sappiamo, di un formato per così dire “ridotto” della piena HD, pari a 1080 linee interlacciate (I) o progressive (P), ma in grado di fornire ugualmente grandi soddisfazioni allo spettatore. Inoltre, per quanto riguarda lo specifico modello in esame, da sempre la Projectiondesign offre ai propri clienti una valida ed apprezzata politica di upgrade, cambiando di fatto sia parti software (firmware) che intere parti ottiche o A 134 meccaniche per aggiornare i propri videoproiettori già venduti ai nuovi standard qualitativi raggiunti. Questa è una politica encomiabile e, soprattutto, rispettosa dell'investimento economico (in molti casi abbastanza considerevole) che gli utenti ripongono nei prodotti della casa norvegese. La stessa politica di upgrade vale ovviamente per questo Model Three: non appena verrà immessa sul mercato la nuova versione, già annunciata, con risoluzione nativa pari a 1080p, chi ha già acquistato l'attuale versione a 720p potrà effettuare un radicale upgrade hardware e software della propria macchina per trasformarla, di fatto, in un proiettore completamente nuovo. Il prezzo di questo upgrade è già disponibile a listino ed è pari a 10.548,00 euro IVA compresa. Un prezzo senza dubbio molto impegnativo, ma bisogna anche considerare che comprende anche il nuovo processore esterno Crystalio 2 che sarà parte inscindibile del nuovo modello. TEST: Projection Design Action! Model Three Costruttore: Projection Design, Norvegia Distributore: High Fidelity, via De Amicis 10, 20010 Cornaredo (MI) tel. 02/9361101 - fax. 02/93562336 - [email protected] CARATTERISTICHE DICHIARATE DAL COSTRUTTORE Standard: videoproiettore DLP con matrice HD 16:9 Risoluzione: 1280 x 720 Sistema video: HDTV (1080i - p con aggiornamento firmware, 720p, 576i/p, 480i/p), NTSC, NTSC 4.43, PAL, PAL-M, PAL-N, SECAM. Chip di deinterlacciamento: Faroudja DCDi FLI 2310 - 10 bit - elaborazione video Uniboard Chip di Scaling: Pixelworks PW365 Contrasto dichiarato: 7500:1 con Iris al massimo - 1000:1 con Iris al minimo Lampada: 2 x 250w UHP diminuibili a 200w Luminosità: 500/5500 Ansi lumen a seconda della potenza Rumore: Lp = 36 dB(A)/20mPa (typ), 45 dB(A)/20mPa (max) @ 20°C/68°F, sea level Ottica: Fuoco e Zoom motorizzati con shift ottico verticale e orizzontale Ingressi video: 1 VGA 15 pin female HD-DSUB analog RGBHV 1 DVI-D female digital RGB 5 BNC male analog RGBHV 1 Component video female 3 x RCA/phono 1 S-video female 4 pin mini-DIN 1 C-video female RCA/phono 1 RS 232 9 pin female DSUB (control, firmware update) 1 USB-B female (control, firmware update) 1 LAN RJ-45 female (control, firmware update) 1 Remote Control 3.5 mm female stereo jack Uscite A/V: 1 VGA Monitor 15 pin female HD-DSUB analog RGBHV 2 Trigger 3.5 mm female stereo jack, 12 V @ 80 mA Max 1 RS 232 9 pin male DSUB Dimensioni (LxAxP): 400 x 500 x 200 mm / 15.7” x 19.7” x 7.9”, escluso obiettivo Peso: 12,6 kg escluso obiettivo LA PAGELLA DI ALTA DEFINIZIONE PRO CONTRO ✔ Qualità eccellente ✔ Costruzione impeccabile ✔ Massima versatilità ✔ Prezzo elevato 135 TEST XXIX HD ■■■■■■■■■■ ESTETICA Il look è da macchina professionale, ma l’unità non sfigura in un contesto di arredamento moderno e hi-tech. ■■■■■■■■■■ COSTRUZIONE Cura artigianale unita a perfezione industriale. Difficile trovare di meglio. ■■■■■■■■■■ VERSATILITÀ Manca un secondo ingresso digitale, magari in standard HDMI, per raggiungere il massimo, ma è un peccato veniale. ■■■■■■■■■■ PRESTAZIONI Senza mezze misure: mai visto di meglio in un prodotto in normale commercio. ■■■■■■■■■■ RAPPORTO Q/P La qualità si paga e anche tanto. I concorrenti sul piano strettamente economico sono molto agguerriti. D FINIZION SEMPLICEMENTE PERFETTO? Il Projectiondesign Model Three è un videoproiettore DLP a singola matrice. Per quanto l'esperienza ci insegni che ciò non influisce negativamente sulla resa qualitativa generale (anzi…), è ovviamente possibile che soggetti particolarmente sensibili al famigerato VIDEOPROIETTORE PROJECTION DESIGN ACTION! MODEL THREE cinema &TV perdere la ragione ad un sano appassionato di tecnologia audio/video, è costituito dalla presenza di uno schermo LCD retroilluminato nel pannello posteriore, sul quale è possibile visualizzare lo stato operativo del videoproiettore e compiere operazione di manutenzione e regolazioni varie utilizzando i tasti freccia presenti sul tastierino di comando integrato nell'apparecchio. Anche il telecomando, ovviamente retroilluminato e estremamente efficiente, si distingue dalla norma per la presenza di un puntatore laser integrato. A cosa servirà mai, lo ignoriamo (volete utilizzare questa meraviglia per presentazioni in Power Point? Vergogna!), ma è sicuramente un gadget molto cool. Per finire, merita una menzione il pannello posteriore nella sua integrità, dove sono ospitati i controlli sul tastierino integrato (simile, in realtà, ad una piccola tastiera per computer), lo schermo LCD di controllo e il vasto e completo parco connessioni. Su questo modello sono presenti tutti i tipi di connessioni audio, video e dati possibilmente immaginabili, compresi due ingressi di tipo X-Port per applicazioni specifiche. La connessione video digitale è di tipo DVI-D, mentre sono presenti due diversi ingressi di tipo “informatico”, precisamente un USB e una LAN RJ-45, dedicati al controllo remoto del videoproiettore e agli aggiornamenti firmware tramite computer. Manca un secondo ingresso digitale, magari in standard HDMI, che avrebbe reso le possibilità di connessione del Model Three semplicemente illimitate ma, a ben vedere, è una mancanza da poco, alla quale si può tranquillamente supplire con uno dei tanti adattatori HDMI-DVI in commercio. Da segnalare la stima di MTBF (il tempo medio stimato prima di un possibile guasto all'unità), indicata dall'azienda in 17.500 ore. AL A UN LIVELLO PROFESSIONALE La prima, immediata, sensazione che si ha di fronte al Model Three è quella di un livello costruttivo e un'attenzione ai dettagli di stampo professionale. Certo, a questi prezzi è lecito attendersi caratteristiche e dotazioni di livello elevato, ma la flessibilità del Model Three è realmente superiore a quanto finora esistente in ambito consumer, tale da classificarlo come il videoproiettore più versatile attualmente in commercio. Per prima cosa si segnala l'ottica intercambiale: l'attacco dell'obiettivo è di tipo a baionetta, simile a quello comunemente utilizzato nelle macchine fotografiche reflex. Il modello giunto in redazione era equipaggiato con l'ottica denominata EN11, un obiettivo che potremmo definire “standard”, indicato per installazioni non particolarmente complesse. In ogni caso, sono disponibili ben sei obiettivi, ognuno con caratteristiche uniche e particolari, in grado di venire incontro a qualsiasi necessità di visione o installazione. Il prezzo della macchina, ovviamente, varia in base al tipo di obiettivo scelto. Il listino che indichiamo in alto si riferisce al prezzo della macchina in prova (quindi con obiettivo EN11) oppure del solo corpo macchina privo di obiettivo. Sempre di retaggio professionale è poi l'adozione di un circuito di illuminazione a doppia lampada. I due bulbi, distinti e indipendenti, possono funzionare in maniera congiunta, portando la luminosità massima del videoproiettore a ben 5500 ANSI Lumen in particolari condizioni d'utilizzo, oppure si può utilizzare la seconda lampada come backup, molto utile in caso di guasto o estinzione per usura della lampada principale. La durata di ogni singola lampada è stimata dalla casa in 2000 o 4000 ore a seconda dell'utilizzo a piena potenza (250w) o a potenza ridotta (200w). Trascorso tale termine, la lampada non si disattiva ma si verifica una diminuzione stimata della luminosità pari al 50%. La lampada, inoltre, è sostituibile “a caldo”, con il videoproiettore in funzione, ovviamente adottando tutti i particolari accorgimenti del caso onde evitare ustioni alle mani. Altro tocco di classe, di quelli da far “effetto rainbow” trovino la visione di questo come di molti altri proiettori a singola matrice particolarmente fastidiosa. Nel Model Three l'effetto rainbow è ovviamente presente e chi ne soffre lo noterà senza particolari sconti, ma la compattezza generale del quadro e l'uniformità dell'emissione luminosa possono mitigare i suoi effetti verso tali soggetti. E azzardiamo l'ipotesi che con una sapiente e studiata regolazione della potenza luminosa e dei parametri di visione l'effetto rainbow possa essere ridotto in maniera anche considerevole. L'installazione del Model Three è veramente una gioia o, per dirla con un'espressione un po' abusata, una vera passeggiata. Alla Projectiondesign devono aver studiato bene tutte le possibili problematiche di installazione, trovando per ognuna una soluzione quanto meno brillante. Tutti i parametri di uso comune, come fuoco, zoom, altezza e posizione del quadro, sono regolabili sia manualmente che in maniera del tutto automatica. A questo scopo è presente sia sul corpo del videoproiettore sia sul telecomando un comodo tasto AUTO che dovrebbe servire, nella maggior parte dei casi, a mettere in funzione la macchina secondo i parametri operativi più corretti e senza intervento alcuno da parte dell'utente. L'immagine si può spostare sia in orizzontale sia in verticale agendo sul controllo shift, mentre è presente un controllo dell'Iris per variare l'apertura del diaframma ottico in modo da ottimizzare il contrasto e la profondità dei neri anche e soprattutto in funzione della configurazione delle lampade utilizzata. A nostra memoria, questo è il primo videoproiettore che considera ed utilizza la lampada come un componente essenziale nelle regolazioni fini dell'immagine e non solo come fonte di illuminazione provvista del canonico “risparmio energetico” e null'altro. La luminosità, infatti, è configurabile in maniera variabile da 500 a 5500 ANSI Lumen: insomma, una duttilità più unica che rara che consente di sperimentare a fondo e dar forma alla propria idea di “immagine perfetta”. È infatti incredibile quello che la variazione luminosa fine può fare sul risultato finale dell'immagine, una funzione come già accennato di stampo professionale tanto fondamentale quanto introvabile in macchine dedicate al mercato casalingo. Per le operazioni di deinterlaccio è presente il blasonato chip Faroudja DCDi nella versione FLI 2310 a 10 bit di profondità colore, mentre il compito di scalare i segnali in ingresso alla risoluzione della matrice è affidato al Pixelworks PW365. A tale proposito, segnaliamo che l'Action! Model Three non è compatibile in modo nativo con segnali 1080p in ingresso, ma solo con segnali interlacciati 1080i, almeno nella versione da noi testata. Mediante un aggiornamento firmware gratuito (scaricabile dal sito ufficiale Projectiondesign e installabile autonomamente dall'utente), tale compatibilità viene però assicurata. Ovviamente, tutti i segnali con risoluzione superiore o inferiore a 720p verranno elaborati dal chip Pixelworks e scalati alla risoluzione nativa della matrice, ma è bene sottolineare come il Model Three, anche senza nessun aggiornamento hardware, sia già oggi compatibile con tutte le tipologie di segnali video presenti sul globo terracqueo. Ovviamente, possedendo un tale gioiello nel proprio Home-Theater sarebbe quantomeno criminale non pilotarlo con segnali a risoluzione nativa, siano essi provenienti da un HTPC di classe o da un lettore DVD “top”, come il nostro riferimento attuale Denon DVD-A1XV, ma anche in presenza di segnali video non trattati il risultato finale è sempre garantito dall'elettronica di bordo. WELCOME TO REALITY Non appena messo in funzione il Model Three ci siamo resi conto che in Norvegia non solo sanno come costruire macchine eccellenti, ma anche come prepararle e tararle in fabbrica per presentarle al meglio delle loro possibilità sin dalla prima accensione. Anche volendo essere particolarmente critici e puntigliosi, c'è veramente ben poco (se non nulla) da obiettare sulle tarature di base dell'Action! Model Three. A questo proposito segnaliamo il menu di configurazione: versatile ed essenziale, per quanto possa esserlo un software chiamato a gestire una macchina così sofisticata. Non c'è spazio, fra le varie voci di configurazione, per regolazioni complesse e “misteriose”, a meno di non addentrarsi nei meandri del AL A cinema &TV D FINIZION HD TEST TEST XXX Basta uno sguardo al pannello posteriore per rendersi conto dell'estrema versatilità del Model Three. Completissimo il parco connessioni, comoda la tastierina di controllo e semplicemente stupendo lo schermo LCD laterale retroilluminato. 136 macchina da sogno, quella che ogni appassionato sogna, l'oggetto, insomma, che ci porta a rimuginare a denti stretti e testa bassa sperimentando mentalmente tutti i tipi di mutuo, risparmio e investimento economico possibili per entrarne in possesso. Un ultimo appunto riguardo la rumorosità del circuito di raffreddamento. Variando la luminosità varia ovviamente anche il rumore avvertibile delle ventole e, sotto questo aspetto, l'Action! Model Three - pur rientrando in canoni più che buoni - non si è dimostrato un campione assoluto. Alla massima potenza luminosa il rumore delle ventole è avvertibile ma non tale da disturbare la visione di un film, sempre che il proiettore sia installato in modo coerente rispetto al punto di visione. Riducendo la luminosità su livelli più umani anche il rumore sembra defilarsi fino a scomparire in un respiro non più avvertibile dell'ansimare eccitato e sgomento di chi ha la fortuna di assistere ad una visione di prova. CREDI AI TUOI OCCHI Volendo considerare il concetto di perfezione come un'elaborazione soggettiva, dovremmo senz'altro affermare che la Projectiondesign con questo Model Three ha creato il videoproiettore 720p a singola matrice praticamente “perfetto”. Oggettivamente, dobbiamo ammettere di trovarci di fronte al miglior proiettore finora mai testato sulle nostre pagine o con il quale siamo venuti a contatto in veste di semplici appassionati. Il prezzo è senz'altro il punto debole di questa macchina, che viene 137 D FINIZION cinema &TV Mole a parte, il Model Three ha una certa grazia che non dispiacerà agli amanti delle forme hi-tech. immediatamente collocata nella categoria “sogni proibiti”. Per quanto siano già presenti o stiano per avvicendarsi sul mercato dei temibili concorrenti per il Model Three, dobbiamo ancora una volta sottolineare come la qualità ha un costo dal quale non ci si può sottrarre senza operare rinunce sul piano costruttivo e delle prestazioni pure. Il massimo, per pochi. Luigi De Angelis HD TEST XXXI AL A Menu di Servizio (che nella versione in professionali, questo Model Three non solo nostro possesso era direttamente non sfigura affatto, anzi spesso accade il accessibile senza dover ricorrere a contrario. “trucchi” particolari), cosa che Collegato in digitale il Model Three ha un sconsigliamo vivamente in quanto, in comportamento che molti potrebbero questo specifico videoproiettore, possibile definire anomalo ma che noi, date le fonte di inutili grattacapi. premesse, definiamo prevedibile. A Volendo essere creativi a tutti i costi e non differenza di molti videoproiettori testati accettando di conseguenza le varie precedentemente il collegamento digitale, impostazioni predefinite di fabbrica, è per quanto sempre superiore a tutte le possibile modificare, oltre ai canonici altre tipologie di connessione, non ha valori standard, la curva colore e del fatto fare il canonico “salto di qualità” alla gamma, salvando le nostre impostazioni macchina, segno che l'elettronica di bordo personalizzate. È bene sottolineare come e le attenzioni costruttive generali sono non tutte le regolazioni siano disponibili sufficienti a rendere affascinante anche il per ogni tipo di collegamento. L'interfaccia più vile dei segnali in ingresso, spremendo che offre il maggior numero di parametri ogni singola goccia di qualità e modificabili è quella in component migliorando al massimo delle possibilità progressivo, ad eccezione del DNR, il filtro ciò che viene dato in pasto al di riduzione digitale del rumore, che si videoproiettore. Insomma, qualora non attiva ed è configurabile soltanto in fosse ancora sufficientemente presenza di segnali composito, S-Video e chiaro, il Model Three component interlacciato. La curva del è LA gamma e la temperatura colore sono impostabili su livelli custom in tutte le modalità di connessione, con l'eccezione del component progressivo, dove oltre alle consuete regolazioni di base è possibile solo scegliere uno spazio colore fra SMTP, REC601 e REC709. Riguardo l'emissione luminosa delle lampade, dobbiamo dire che c'è veramente da perdere la ragione per le soddisfazioni che è possibile ottenere sperimentando varie combinazioni fra le lampade in congiunzione con le varie aperture dell'IRIS. Lavorando un po' su questo aspetto è possibile raggiungere un livello di contrasto stupefacente, con una sensazione di tridimensionalità delle immagini elevatissima. A confronto con le proiezioni dei migliori cinema