Caserta, Operazione Viola: Castelvolturno capitale
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Caserta, Operazione Viola: Castelvolturno capitale
Caserta, Operazione Viola: Castelvolturno capitale della camorra nera nel mondo, 49 arresti Scritto da Nazareno della Valle Lunedì 20 Aprile 2009 23:47 CASTELVOLTURNO (Caserta) - Tratta di bambini, riti voodoo, schiavitù e droga e tutto questo aveva come epicetnro Castelvolturno. È stata la procura antimafia di Napoli a scoprire un traffico di minori e droga che venivano fatti entrare in Italia dalla camorra nera, nigeriana, quella che ha base a Castel Volturno in provincia di Caserta e che ha agganci in tutta Italia, ovviamente sotto il controllo della camorra casalese. Una organizzazione che sfrutta i riti voodoo per intimorire le famiglie in Nigeria e tenere in schiavitù i ragazzi (e anche le prostitute, molte delle quali sono minorenni). La Dda di Napoli ha emesso 62 ordini di cattura 49 dei quali sono stati eseguiti dai carabinieri del Ros, mentre altri sono stati eseguiti dai comandi provinciali dell'arma a cominciare da quello di Viterbo. Operazione senza confini L'operazione non riguarda solo l'Italia ma si estende anche a Colombia, Turchia, Bulgaria e Olanda. I residenti in questi paesi sono stati colpiti da un ordine di carcerazione internazionale. Accanto al traffico di minori la «camorra nera» operava anche nel traffico internazionale di stupefacenti. L'ordine di cattura emesso dalla Procura Distrettuale Antimafia di Napoli parla di associazione finalizzata alla tratta di esseri umani ed al traffico di sostanze stupefacenti. Secondo le indagini dei carabinieri sarebbero centinaia i minori introdotti in Europa passando da Castelvolturno. Ingenti anche i quantitativi di stupefacenti fatti arrivare in Italia per poi essere smistati da Castelvolturno in altre città e nazioni. A coordinare le indagini è stato il pm antimafia Giovanni Conso. L'ordinanza del giudice è composta da 2000 pagine. L'inchiesta Due anni di indagine, 62 indagati per reati che vanno dalla tratta di esseri umani allo sfruttamento della prostituzione e al traffico di stupefacenti, centinaia di donne costrette in 1/3 Caserta, Operazione Viola: Castelvolturno capitale della camorra nera nel mondo, 49 arresti Scritto da Nazareno della Valle Lunedì 20 Aprile 2009 23:47 schiavitù, 49 corrieri della droga arrestati, 60 kg di eroina e 118 di cocaina sequestrati, tracce dell’associazione in sei regioni e in cinque nazioni, Nigeria, Turchia, Bulgaria, Olanda e Colombia. Bastano i numeri per comprendere la forza criminale dell’organizzazione smantellata dai carabinieri del Ros, coordinati dalla procura distrettuale Antimafia. Il caso Viola nasce 2 anni fa L'inchiesta è stata chiamata «Viola», vi ha collaborato il comando provinciale di Viterbo e ha consentito, tra l’altro, di provare per la prima volta il collegamento diretto tra i narcos colombiani e i trafficanti nigeriani. L’indagine nasce nel 2007 quando i carabinieri, in stretta collaborazione con la polizia olandese, scoprono un network formato da nigeriani con base a Castelvolturno, responsabile della tratta di centinaia di donne fatte entrare clandestinamente nei paesi europei e poi costrette a prostituirsi. Un primo filone dell’inchiesta ha già avuto una conclusione nel gennaio dell’anno scorso, con l’emissione da parte della procura di Napoli di un provvedimento nei confronti di 75 persone. Contestualmente, altre 29 erano state raggiunte in Olanda, Stati Uniti, Inghilterra, Germania, Francia, Spagna, Belgio e Nigeria, da un provvedimento della magistratura olandese che ha accertato la scomparsa di oltre un centinaio di nigeriane, sparite dopo aver chiesto asilo politico. Le sparizioni in Olanda Una volta ad Amsterdam, le donne venivano contattate dall’organizzazione che con documenti falsi le trasferiva in Italia, Francia e Spagna. Nel corso degli incontri tra inquirenti italiani e olandesi è stato possibile ricostruire l’odissea delle vittime: dopo aver contratto un debito di 60mila euro e sottoscritto un patto di sangue in una cerimonia che prevedeva tra l’altro anche la parziale mutilazione degli organi genitali, venivano trasferite prima in Ghana, Sierra Leone e Togo e successivamente in Europa, dove finivano sotto il controllo delle cosiddette «madames», cui era affidato il compito di sorvegliare le ragazze e avviarle alla prostituzione. Un controllo totale esercitato anche attraverso riti voodoo, minacce nei confronti dei familiari rimasti in Nigeria e sequestro dei documenti. Ma non solo: spesso le donne che arrivavano in 2/3 Caserta, Operazione Viola: Castelvolturno capitale della camorra nera nel mondo, 49 arresti Scritto da Nazareno della Valle Lunedì 20 Aprile 2009 23:47 Europa venivano utilizzate come corrieri della droga. L’organizzazione, con una «elevata compattezza interna» e un «alto livello organizzativo e di pericolosità », finanziava la tratta attraverso il traffico di droga: cocaina ed eroina arrivavano dalla Colombia e dalla Turchia con i corrieri, grazie ai contatti diretti stabiliti ormai dai nigeriani con i cartelli colombiani e turchi, e venivano smistate a Torino, Brescia, Padova, Verona, Roma e Napoli. La droga A loro volta, i guadagni ottenuti facendo prostituire le ragazze venivano spediti attraverso money transfer in Nigeria, sia per finanziare la tratta sia per l’acquisto di droga. In diversi casi, inoltre, l’enorme quantità di denaro veniva rinvestita in attività lecite: call center e negozi di prodotti etnici. Le indagini, infine, hanno consentito di sventare in un orfanatrofio nigeriano il sequestro di due bambini che avrebbero dovuto essere affidati ad una madame a Dolo, in provincia di Padova. 3/3