centoottoa - Lions Club Cesena

Transcript

centoottoa - Lions Club Cesena
T H E I N T E R N AT I O N A L A S S O C I AT I O N O F L I O N S C L U B S - D I S T R E T TO 1 0 8 A - R I V I S TA D I S T R E T T UA L E
Andrea Livi Editore - Largo Falconi, 2 - 63023 FERMO (AP) - Sped. in A.P. - art. 2 comma 20/D legge 662/96 - Filiale Ascoli P. - Bimestrale N. 47 - Settembre 2003 - € 1.44
SOMMARIO
SOMMARIO
THE INTERNATIONAL
ASSOCIATION OF LIONS CLUBS
CentoottoA
Rivista del Distretto 108 A
3
4
Settembre 2003 - n° 47
n° 1 - Annata Lionistica 2003-2004
Governatore
Umberto Giorgio Trevi
Direttore Editoriale
PDG Gisleno Leopardi
Milena Mazzolani
21
6
8
10
Comitato di Redazione:
Vip Lions estate
Gisleno Leopardi
E.B.
Dalla Convention di Denver
“the mile high city”
INSERTO
ORGANIGRAMMA
DISTRETTUALE
Umberto G. Trevi
Vice Direttore
L.C. Faenza Valli Faentine
Editoriale
Relazione del Governatore
“out going” G. Buscarini
Relazione del Governatore
Umberto G. Trevi
L’insediamento del Governatore
Umberto G. Trevi
21
“Solidarietà Sanitaria”
Giulietta Bascioni Brattini
22
Prima “Festa nazionale del nonno”
Nicola Ghietti
22
Proseguendo il Service Udito
& Ortofonia
Mario Vittorio Scoponi
Salvatore Gioiello
Salvatore Gioiello
L.C. Forlì
Giulietta Bascioni Brattini
14
L.C. Civitanova Marche Cluana
1° Gabinetto Distrettuale
dell’anno sociale
Elio Bianchi
Pasquale Gioia
L.C. Larino
Dir. Resp.
15
Enrica Bruni Stronati
Segreteria Editoriale
Andrea Livi
Resp. Banca Dati
16
L.C. Fermo-Porto S. Giorgio
Addetto Stampa Distrettuale
Elio Bianchi
18
L.C. Rimini Malatesta
L.go Falconi 2 - 63023 FERMO (AP)
Tel. 0734-227527 Fax 0734-215287
[email protected]
Registrazione Tribunale di Taranto n° 249/80
20
Lions Camperisti
al Parco Nazionale d’Abruzzo
Ettore Becattini
25
I Lions e il Tricolore d’Italia
Elio Bianchi
Ettore Becattini
Incontro di mezza estate
a Gradara
25
Lionismo e filatelia
Gaetano Palmigiano
26
Psicologia del “Bello”
Antonio Vita
Lettera aperta all’amico Adolfo
Giuseppe Pajardi
20
24
Incontro
fra Lions Alpini
Giuliano Albini Ricciòli
Direzione e Redazione:
Andrea Livi Editore
La pagina dei Leo
Kim Alvino
Comitato Soci:
questo sconosciuto
Sergio Bartolini
L.C. Civitanova Marche Host
23
28
Vita nei Clubs
Il Lionismo vivo di Adolfo Sellani
Giuseppe Potenza
Stampa:
Fast Edit srl - Acquaviva Picena (AP)
Spedizione in Abb. Postale
art. 2 comma 20/d legge 662/96
Filiale di Ascoli P.
Questa rivista è inviata ai Lions, Lioness, ai Clubs Leo
della Romagna, delle Marche dell’Abruzzo e del Molise
tramite abbonamento: l’indirizzo in nostro possesso
verrà utilizzato ai sensi della legge 675/96 Art. 13.
La responsabilità di quanto detto negli articoli è lasciata ai singoli autori. La
direzione non si impegna a restituire i testi e il materiale fotografico inoltrati
a questa redazione anche in caso di non avvenuta pubblicazione.
Inviare il materiale da pubblicare nel prossimo numero entro il 10 novembre 2003 a:
PDG Gisleno Leopardi Direttore CentoottoA - Via Respighi, 2 - 63023 Fermo (AP).
Oppure: e-mail [email protected].
Invitiamo i Presidenti o i Segretari di Club a comunicare alla Segreteria Editoriale i
nominativi dei nuovi soci, e le variazioni di indirizzi.
SETTEMBRE 2003
editoriale
CENTOOTTOA
editoriale
Un’estate calda ma operosa
I
n questa lunga, torrida estate, ove ben pochi hanno resistito alla necessità di un prolungato relax alla ricerca, speso vana, di ombra e di refrigerio, vi sono stati molti che,
pur nel sacrificio, hanno creduto opportuno lavorare per dare realizzazione alle precise
indicazioni fornite dal Governatore Trevi all’inizio del suo mandato, nella solenne cornice di
una ospitale Forlì.
Il 20 luglio, nella 1ª Riunione del Gabinetto Distrettuale, apprese le varie decisioni assunte a Denver,
sono state fissate le linee guida secondo cui il Distretto deve muoversi in perfetta coordinazione delle varie
iniziative, impartite precise istruzioni operative per l’organizzazione delle attività al fine di evitare sprechi di risorse.
Sono state poste le basi del VII Congresso d’Autunno che si svolgerà in Ancona nei giorni 27 e 28 settembre, la cui organizzazione è stata affidata ai due Clubs cittadini. A ciò aggiungasi le tante iniziative ampiamente esposte dal Governatore,
che troveranno attuazione nel corso dell’anno lionistico.
È stato presentato l’organigramma definito dinamico, per quanto passibile di eventuali aggiornamenti per l’anno 20032004, affidando a diversi Officers vari incarichi nei settori di servizio che lo stesso Governatore ha creduto opportuno porre in
essere. Nella stessa riunione, presenti in particolare i Delegati di Zona e i Presidenti di Circoscrizione, sono state concordate le
date delle varie riunioni e sono state temporaneamente stabilite, grosso modo, le date delle visite del Governatore ai Clubs.
Le Riunioni Circoscrizionali si sono svolte: il 07.09 a Fossacesia per la 3ª Circ., il 13.09 a Jesi per la 2ª Circ. il 14.09, a
Faenza per la 1ª Circ. A queste date le riunioni zonali erano state per la maggior parte effettuate.
In tutte le Riunioni Circoscrizionali la presenza del Governatore è stata costante; ha ascoltato le relazioni dei vari
Officers relativamente al programma operativo che intendono attuare conformemente agli indirizzi recepiti. Al termine il
Governatore, riassumendo i vari interventi, ha avuto per tutti una risposta, usando parole di incoraggiamento e di apprezzamento, prefigurando un’operosità dinamica in ogni settore, caratterizzata da un ammirevole vivacità intellettuale.
Le iniziative or ora sinteticamente descritte troveranno ampia descrizione in altre pagine della Rivista.
Per quanto attiene poi la stampa distrettuale, il sottoscritto ed i suoi collaboratori, designati annualmente dal Governatore a suo insidacabile giudizio, si stanno adoperando per renderla gradita e soprattutto stimolante in modo che i
soci possano trovare in essa motivo di informazione della vita lionistica e di svago ma anche mezzo di comunicazione perché la rivista è una palestra aperta a tutti i Lions. Di anno in anno si è sempre cercato di fare del nostro meglio riscuotendo un lusinghiero apprezzamento senza tuttavia avere la pretesa di offrire il miglior prodotto esistente sul mercato. Come
tutto nella vita anche la rivista è perfettibile sollecitiamo validi apporti. Chiunque creda di suggerire contributi migliorativi è solo benvenuto. Da parte nostra la massima disponibilità ad accoglierlo.
Gisleno Leopardi
Dalle note della Segreteria distrettuale rileviamo gli impegni
del Governatore, verso il Congresso d’Autunno
Luglio
11
Charter Pescara Host - Pescara
13
Insediamento Comitato Congresso d’Autunno Ancona
14
Incontro con Officer Tecnologia informatica e multimediale
19
Gabinetto distrettuale 2002-2003 - Bertinoro
20
Passaggio delle cariche distrettuali - Forlì
20
Gabinetto distrettuale - Forlì
20
Consulta dei Past Governatori - Forlì
26
Consiglio dei Governatori - Roma
27
Incontro con L.C. Forlì Valle del Bidente - Sarsina
29
Incontro con Comitato “Lions Estate” - Milano M.
Agosto
01
Incontro con i 3 Club di Pesaro - Gradara
02
Assemblea SO. SAN. - Milano M.
02
Lions estate - Milano M.
06
Incontro Coord. Manif.d’Interesse distr.le - Riccione
23
Comitato Informatici - Ancona
Progetto Leo-Lions - Ancona
Progetto Giovani - Ancona
24
Incontro Officer Service Nazionale - Milano M.
26
Incontro Pres. 1ª Circ.ne - Faenza
27
30
Incontro Coord. Congresso d’Autunno - Ancona
Insediamento Centro Studi - Ancona
Tema di Studio nazionale - Ancona
Service distrettuale - Ancona
Settembre
02
Incontro Pres. 1ª Circ.ne - Faenza
03
Incontro Com. Org. Congresso d’Autunno - Cattolica
05
Incontro con Regione E.R.-ASL- ACI - Imola
06
Consiglio dei Governatori - Roma
07
Riunione 3ª Circ.ne Fossacesia Riunione con
Coord.ri di Progetto e Comitati - Fossacesia
09
Incontro Coord. “Obiettivo impresa” - Cattolica
10
Visita Club Santarcangelo di Romagna
13
Riunione 2ª Circ.ne - Jesi
Riunione con Coord.ri di Progetto e Comitati - Jesi
14
Riunione 1ª Circ.ne - Faenza
15
Incontro con Enti Progetto “Obiettivo impresa” Cattolica
19
Charter S. Benedetto del Tr. Truentum
26
Gabinetto distrettuale - Ancona
27
Consulta dei Past Governatori - Ancona
27-28 Congresso d’Autunno - Ancona
3
4
SETTEMBRE 2003
LIONS
Dalla Convention di Denver
“the mile high city“
L
o slogan caratterizza Denver
come la città
“alta” un miglio e la
promozione turistica
la pone al centro di
famose località sciistiche,
ma cosa ci colpisce, oltre gli aspetti evocativi dei luoghi e le suggestioni che
richiamano il nostro immaginario da
“ragazzi”? Ancora una volta, come
sempre, lo spazio, la dimensione
ambientale oltre quella territoriale; in
questo caso siamo su un immenso altopiano con la percezione di essere in
bassa pianura, con profili d’orizzonte
pulitissimi e spesso rimarcanti la sfericità della Terra ed infine, su tutto, una
fantastica sensazione di libertà che ti
pervade e che dai sensi migra allo spirito e alla mente.
E noi Governatori “elect” italiani,
approdati in un efficientissimo aeroporto, con alle spalle scali e transiti di
discutibile livello, come ci siamo trovati?
Innanzi tutto parzialmente o
totalmente privi di bagagli (io e
Milena eravamo in detta ultima categoria); poi, confortati da un grande
spirito di adattamento e fatalismo,
abbiamo raggiunto l’hotel Marriot,
una comoda sistemazione anche
rispetto al mega “Centro” in cui si
sarebbero tenuti i lavori della
Convention.
In hotel fase di riposo e di meditazione sulle possibili soluzioni per essere “decenti”, in fiduciosa attesa dei
bagagli, agli appuntamenti formali
da tempo prefissati. Incredibile ma
vero, all’inizio dei lavori lionistici, bagagli o
non bagagli, complici
la nostra inventiva e i
dollari, eravamo tutti
perfettamente in “divisa” ed in ordine; veramente una bell’Italia!
E poi? Tutti giù, a
testa bassa in full
immersion, con tempi
e metodi da master
aziendale, impostazione ben acquisita dal
nostro Giovanni Rigone, in veste di docente,
certamente il migliore.
Veramente sorprendente la puntualità e
l’impegno con cui tutti
noi “Governatori eletti”, inappuntabili come
svizzeri o uomini della
city, ci siamo mossi
all’unisono verso le sedi
dei lavori ove abbiamo
ritrovato orari e piacevolissimi momenti da “compagni di scuola” con
comportamenti e situazioni che abbiamo rivissuto con gioiosa freschezza
giovanile.
All’interno di queste giornate
ordinate e con tempo libero pressoché indisponibile, noi, sempre noi
“gli italiani”, siamo comunque riusciti ad inviare quotidianamente un
nostro gruppo in aeroporto, per il
recupero dei bagagli, sino alla soluzione finale ottenuta dopo oltre 72
ore di guerriglia burocratico-legale;
non trascurabile, considerato il con-
Milena e Umberto Trevi con il Governatore e consorte del Distretto “gemello” del Texas.
testo, anche la nostra azione, lionisticamente diversiva, in direzione di
Colorado Springs e del suo fantastico
interland.
Ora veniamo ai contenuti che
sono stati importanti e su temi associativi che, purtroppo, non conosciuti
in tutta la loro valenza, non riscuotono l’attenzione che meritano; sarà
nostro compito, da Governatori, dare
loro il dovuto rilievo.
La validità di questo corso per
DGE, che precede la vera e propria
Convention, è data dalla consapevolezza che ti fa acquisire sulle enormi
ed innumerevoli potenzialità della
nostra Associazione, unitamente alla
sua straordinaria internazionalità
operativa ove le problematiche di una
realtà come la Cina rientrano in una
logica di intervento approfondita
quanto quella riservata al minuscolo
paese africano senza prospettive.
Lionisticamente più maturo ed
aggiornato, ho vissuto questa
Convention con una maggiore sensibilità verso gli aspetti internazionali
del nostro “servire”; questo ha rafforzato in me la convinzione che, almeno una volta, tutti i Lions dovrebbero
partecipare a questa manifestazione
ancora capace di generare una indelebile esperienza formativa.
Secondo protocollo e prassi consolidata, si sono succedute serate di rappresentanza, l’esibizione dei “gruppi
SETTEMBRE 2003
CENTOOTTOA
nazionali” al cospetto di migliaia di
spettatori (nostro indiscusso successo
canoro e coreografico) e la tradizionale cena dei “gemelli”, ove ogni
coppia, Governatore e consorte, vengono abbinati ad un’altra coppia di
nazionalità diversa per simboleggiare
il senso di amicizia universale fra
Lions; io e Milena abbiamo cenato
con un cordialissimo Governatore del
Texas la cui consorte è apparsa interessatissima all’Italia. Sono seguiti i
rituali scambi di doni ed un marcato
desiderio di mantenere i rapporti.
L’attività esterna della Convention
ha avuto il suo culmine con la coloratissima sfilata per le strade di Denver
ed in questa circostanza, intonando
“Volare”, il nostro gruppo ha attivamente coinvolto, malgrado temperature torride, migliaia di spettatori festanti che si sono uniti al nostro coro.
Non sono mancate serate di gala e
ricevimenti presso le rappresentanze
delle varie nazioni, da rilevare, nella
maggioranza dei casi, una lodevole
quanto gradevole sobrietà ed un
ritrovato bon-ton.
Gran finale della manifestazione
con la riunione plenaria di chiusura
della Convention presso l’enorme
Pepsi Center ove abbiamo appreso
l’esito delle votazioni tenutesi nelle
precedenti giornate: ”tutte le proposte sono state approvate”…
In detta sede, unitamente al passaggio delle cariche internazionali è
avvenuta anche la nostra investitura a
Governatore con giuramento e
“strappo”, dal bavero della nostra
giacca, del nastro rosso “Elect” da
parte del DG uscente; a nessuno è
sfuggito lo “strano” bagliore negli
occhi di Gianfranco e Graziella quando hanno compiuto questo gesto
rispettivamente su di me e su Milena;
a parte gli scherzi, fra noi tanta, tanta
emozione ma anche tanto reciproco
affetto.
La Convention termina in un clima
festoso, in nessuno vediamo apparire
quei segni di tristezza che di solito
precedono le partenze, gli addii ed
anche alcuni improbabili arrivederci;
si riparte carichi di un entusiasmo
ragionato, misurato e noi, gli italiani,
già concretamente ci accordiamo per
essere sin da ora operativi, luglio ed
I Governatori italiani con il Presidente internazionale e il PID Giovanni Rigone.
agosto compresi, ben consci che le
sofferenze e le necessità del nostro
prossimo non vanno mai in ferie.
Bye bye Denver.
Umberto G. Trevi
5
6
SETTEMBRE 2003
LIONS
Passaggio delle cariche distrettuali - Forlì 20 luglio 2003
Relazione del Governatore “out going”
GIANFRANCO BUSCARINI
C
arissimi amici, per questa circostanza lo statuto del
Distretto 108/A disciplina che il Governatore “out
going” riferisca sul Congresso Multidistrettuale e
sulle deliberazioni adottate mentre il Governatore in
coming riferisce sul proprio programma e presenta i membri del nuovo Gabinetto.
Come dire: caro Buscarini sii breve e veloce perché le
cose importanti spettano al Governatore Umberto Giorgio
Trevi, al quale rivolgo e vi prego di unirvi a me, un caloroso saluto.
Con lo spirito suaccennato mi accingo a riferirvi sul
Congresso Nazionale di Napoli.
Intanto possiamo dire subito che è stato un congresso
nella piena normalità ed è risultato di grande utilità perché
ha risanato diverse situazioni difficili degli anni precedenti.
Sono stati approvati infatti i bilanci oltre che dell’anno
2001/2002 anche quello dell’anno 2000/2001, che aveva
incontrato qualche difficoltà al Congresso di Senigallia) nonché quello del Forum di Firenze risalente all’anno 1999/2000.
La quota multidistrettuale per l’anno 2003/2004 rimane
invariata rispetto all’anno scorso così come la quota per la
rivista “The Lion”. La quota per l’annuario viene fissata in
euro 6,00 a socio contro gli euro 7,96 dell’anno precedente
e si decide che venga stampato in ordine alfabetico di Club.
In una coralità esemplare e significativa anche se purtroppo
si è dovuto registrare, seppure isolata, qualche nota stonata.
Gli amici Lions sono in grado di giudicare serenamente
quelle che io chiamo note stonate, in un anno caratterizzato
da vera amicizia. Amicizia che significa aiutarsi nel momento
del bisogno, parlarsi liberamente per essere sicuri di essere
capiti. Ma amicizia vuol dire anche condivisione delle gioie e
del raggiungimento di risultati positivi e soddisfacenti.
Questa amicizia non può essere minimamente scalfita
da sentimenti poco edificanti. Al contrario, arricchita dal
senso di altruismo e di generosità, può essere elevata al più
nobile sentimento dell’amore. E qualificarci tutti veri Lions
per amore.
E come vero “Lions per amore” vorrei qui ricordare l’amico Adolfo Sellani che ci ha lasciati solo pochi giorni fa
quando io ero alla Convention di Denver. Un grande uomo,
un vero Lions che ha assunto il nostro We Serve come regola della sua vita. Sempre pronto a dare, a donare, mai a
chiedere. Grazie Adolfo per la tua vera amicizia.
Mi auguro che, con ognuno di voi, io possa sottolineare la caratterizzazione di un anno basato sulla genuinità,
sulla spontaneità, ma anche sulla buona volontà ed un
grande impegno e sulla gioia di ritrovarsi insieme per
costruire solidarietà e sostegno per chi, nella vita, è stato
meno fortunato.
Ed è con vera gioia che oggi posso comunicarvi che il
service per il Molise è compiuto.
Grazie alla generosità dei Lions del Distretto e del
Multidistretto e di molti cittadini che ci hanno voluto aiutare nella realizzazione di questo service, siamo riusciti a raccogliere i 220.000,00 euro necessari per l’acquisto dell’appartamento in Larino. Nel mese di settembre l’istituto Padre
Pio di San Giovanni Rotondo potrà riprendere l’attività a
favore dei giovani portatori di handicap del luogo, attività
interrotta a causa del terremoto di fine ottobre 2002.
Anche di questo, amici, io vi sono grato; anche per questo, amici, voi dovete essere fieri ed orgogliosi dell’appartenenza a questa grande associazione mondiale che è il
Lions Club International.
Ho avuto modo di dire, in altre occasioni cheho vissuto
la carica di governatore come privilegio di servire. Al nuovo
Governatore Umberto Giorgio Trevi ed al nuovo Gabinetto
Distrettuale, oltre che fare gli auguri di un copioso e fruttuoso lavoro, io assicuro che continuerò ad avere lo stesso
spirito anche in futuro e sento che ognuno di voi è pronto
a fare altrettanto.
Governatori, Past Governatori e Officers nel momento dell’omaggio alle bandiere.
(Foto Turci)
SETTEMBRE 2003
CENTOOTTOA
Passaggio delle cariche distrettuali - Forlì 20 luglio 2003
Il Governatore Trevi appone il distintivo a Gianfranco Buscarini.
Caro Governatore Trevi, io e tutti i soci del Distretto
siamo con te pronti a collaborare, alla ricerca di risultati
sempre più brillanti.
Il Tema di Studio Nazionale 2003/2004 è risultato: “Il
disagio giovanile e i diritti dei minori”.
Il Service Nazionale scelto, sempre per l’anno in corso,
è: “Informatizzazione e nuove tecnologie per potenziare
l’organizzazione operativa lions: un progetto di formazione e lavoro per disabili.
Sono state ricomposte le commissioni multidistrettuali
permanenti ed è stato eletto il collegio dei revisori dei
conti.
Sono state esaminate le risultanze del seminario statuto e regolamenti e si è deciso di presentare entro il 31 gennaio 2004 un testo aggiornato e modificato da sottoporre
alla approvazione dell’assemblea al prossimo Congresso
Nazionale di Genova.
A proposito di Congresso Nazionale per l’anno 2005 è
stata scelta la sede di Chianciano Terme e la quota prosocio è stata fissata in euro 2,30.
Sono state poi programmate alcune fasi della
Convention di Denver come la parata; la serata italiana e
così via.
Relativamente agli scambi giovanili viene deciso di
sospenderli per quest’anno e di sospendere anche il campo
Italia ed i campi internazionali distrettuali della gioventù
per il rischio “sars”. Viene confermata l’attività del campo
disabili però con l’esclusione dei partecipanti di altre
nazioni.
È stata una scelta sofferta e dolorosa. Sono stati considerati gli impegni economici di molte persone, l’intensa e
laboriosa attività preparatoria di molti lions prodigatisi
generosamente per tanto tempo in questa attività. Ma
abbiamo voluto mettere al centro dell’attenzione i rischi
che avrebbero corso i giovani, veri protagonisti dell’evento
(Foto Turci)
e con immenso rammarico e forse con un certo coraggio, é
stata presa la decisione che vi ho prima riferito.
Sono stati presentati i 17 Governatori per l’anno
2003/2004 che hanno eletto a loro volta il Presidente del
Consiglio dei Governatori nella persona di Giancarlo
Vecchiati I.P.D.G. del Distretto Ia1 cioè del Piemonte.
In fine, è risultato eletto alla carica di Direttore
Internazionale 2004/2006 il PDG Sergio Maggi, del
Distretto Ab, cioè della Puglia.
Il nostro candidato ha ben figurato perché è andato al
ballottaggio malgrado vi fossero sette concorrenti.
Mi congratulo con Giuseppe Potenza, ma anche con
tutto il Distretto perché a Napoli erano presenti ben 222
delegati. Compattezza e sostegno al candidato sono state
le caratteristiche dei soci del nostro Distretto.
Amici Lions grazie di questo anno magico che mi avete
regalato, scusatemi se non sempre ho risposto alle vostre
esigenze, vi assicuro che non è stato per mancanza di
buona volontà.
Vorrei rivolgere un ringraziamento particolare al L.C. di
Fano che con un gesto estremamente generoso quanto inaspettato alla fine di maggio ha voluto insignirmi del più grande riconoscimento lionistico: la Melvin Jones-Fellow. Grazie al
presidente Riccardo Mazzoni e a tutto il Club: confesso che
ho ricevuto questo attestato con sincera commozione.
Io, con il Gabinetto Distrettuale e gli Officers dei vari
comitati abbiamo lavorato con tanto impegno e desiderio di
ottenere i migliori risultati per il distretto, talvolta ai limiti
della resistenza fisica. A tutti loro la mia gratitudine, a voi il
riconoscimento ed il ringraziamento per tutto quello che
avete fatto, per la spinta che mi avete e ci avete dato.
Lasciatemi l’illusione di pensare che insieme abbiamo
trascorso un ottimo anno sociale.
A tutti grazie di cuore e un forte abbraccio.
Viva il lionismo.
7
8
SETTEMBRE 2003
LIONS
Passaggio delle cariche distrettuali - Forlì 20 luglio 2003
Relazione del Governatore
UMBERTO GIORGIO TREVI
A
utorità lionistiche, autorità civili, e militari, gentili intervenuti,
amiche ed amici Lions e Leo
carissimi.
Permettetemi di porgervi un ringraziamento non formale, ma fortemente sentito per la presenza numerosissima a questa cerimonia, un ringraziamento che estendo, riconoscente, all’Amministrazione comunale di Forlì che ci ha concesso questo
bellissimo teatro per la nostra manifestazione.
Al ringraziamento aggiungo un
abbraccio a tutti i membri e collaboratori del comitato organizzatore, agli
Officers, ai soci dei Lions Clubs forlivesi ed ai nostri Leo; tutti si sono prodigati per realizzare questo particolare
momento d’incontro.
Un amico, un amico vero, sincero e
collaborativo, il Lions Gianfranco
Buscarini che oggi mi cede la conduzione del nostro magnifico Distretto
azzurro.
L’anno da me trascorso con
Gianfranco in qualità di suo Vice
Governatore, mi ha confermato quanto, nella nostra associazione, come
nella vita, il successo nella “mission”
sia una questione di uomini e quanto
ancora, dietro un brillante risultato
finale, siano determinanti i valori
umani dei singoli, l’amicizia, l’umiltà
nel chiedere consiglio, la capacità di
saper dividere con altri felici momenti
creativi e di azione, quanto situazioni
difficili e complesse.
Posso con certezza affermare che
Gianfranco Buscarini ed Umberto Trevi
hanno vissuto tutto questo insieme!
Grazie Gianfranco!
Se questa non è la sede in cui
approfondire temi e programmi specifici, ruolo riservato al nostro Congresso di
Autunno che si terrà in Ancona l’ultimo
week-end di settembre, è certamente
l’occasione per portare, a voi tutti, il
saluto personale del Presidente
Internazionale T.S. Lee, Lions della
Corea del Sud, e dì lanciare ufficialmente il suo motto: Innovation: gateway to
our Future, Innovazione: la porta del
nostro Futuro.
Dalla Convention di Denver vi
porto, con orgoglio, la certezza di un
lionismo italiano che si è positivamente distinto ed è particolarmente considerato, mentre sono ad informarvi
che le proposte del Board, anche le
più contrastate, sono state tutte
approvate.
Vi segnalo inoltre che i lusinghieri
risultati ottenuti dal programma
M.E.R.L.
(Membership
Extension
Ritention Leadership) porteranno questo progetto, strategico per l’associazione ed indirizzato all’incremento
qualitativo di Clubs e Soci, nonché agli
aspetti formativi, ad essere, almeno per
i prossimi due anni, riferimento e misura dello sviluppo sostenibile dei Lions.
Il MERL, ora strutturato ed implementato nelle funzioni, è una realtà
anche nel nostro organigramma
Distrettuale e verrà presieduto dal
Vice Governatore Enrico Corsi che così
avrà modo di acquisire importanti
esperienze indispensabili per la futura
gestione del Distretto.
All’amico Enrico l’augurio di buon
lavoro e l’invito ad essermi vicino perché possa a lui trasferire, con serenità,
il mio vissuto lionistico.
Ora affrontiamo il nostro impegno
reale e concreto per svolgere, o meglio,
iniziare un’azione, forte e coerente, di
rinnovamento e di riposizionamento
complessivo della nostra azione, con
evidente necessario ricorso anche ad
ogni forma di innovazione, sia verso
l’interno del nostro sodalizio che con
interventi destinati all’esterno.
Gli stimoli forti non mancano, una
vera e propria “domanda” che ci proviene dalla sempre più complessa e
contraddittoria società civile, darà
modo alle nostre intelligenze, alle
nostre doti umane, di conoscenza e
professionalità, di fornire reali segnali, ne sono certo, di innovazione vera,
non incrementale od involutiva.
Alcuni dei nuovi indirizzi che ci
accingiamo a vivere insieme, nel
nostro Distretto, possono essere così
sintetizzati:
Verso l’interno: Organigramma
dinamico; Impostazione per progetti
anche delle attività distrettuali.
Verso l’esterno: Azione lionistica
più estesa verso nuove fasce socio-economiche; continuità reale nei comportamenti e nelle attività, ho pensato ad
un organigramma dinamico perché un
vero e proprio “movimento” con
caratteristiche di “unicità” come il
nostro, dovrebbe annoverare nel
Distretto, paradossalmente, 3.656
Officers, ovvero tutti noi lions, pari fra
pari, uniti e coesi per realizzare i nostri
progetti. Organigramma dinamico
perché l’essere inseriti in questo strumento di coordinamento organizzativo ed operativo non rappresenti un
punto di arrivo, una posizione di
eccellenza acquisita e da difendere,
ma solo un momento di servizio finalizzato e temporaneo a favore della
nostra associazione.
Ancora verso l’interno: l’impostazione per progetti dell’attività
Distrettuale ovvero anche valutazione
dei services e delle iniziative in cui
vengono richiesti interventi e/o coinvolgimento del Distretto.
SETTEMBRE 2003
CENTOOTTOA
Passaggio delle cariche distrettuali - Forlì 20 luglio 2003
In questi casi, considerate le
oggettive capacità di “sostegno”, si
valuteranno, più che mai, i contenuti
lionistici ed il grado di fattibilità del
progetto in quanto il loro sostegno
prevederà un maggior impegno da
parte dei relativi Officers che vedranno mutare le loro responsabilità da
semplici incaricati a “fare” a veri portatori di “delega” per realizzare il
progetto.
Verso l’esterno: Le riflessioni fatte
sul nostro essere ed agire attuale, mi
hanno portato ad una conclusione già
alcune volte enunciata: il doverci rivolgere a quella fascia della società civile,
la fascia media, ove si generano le
direttrici del cambiamento ed ove
hanno origine i mutamenti sociomorali capaci di trasformare l’intera
società.
Sì, occorre coraggio, noi l’abbiamo, per confrontarci con questa
realtà, la più difficile ma anche la più
reattiva e ricca di risorse.
Il nostro lionismo dovrà essere più
di frontiera, capace di affrontare i
temi più sentiti dalla gente come noi,
nel quotidiano, in casa, in ufficio nell’ambito delle professioni: realizzare
un lionismo con grande potere d’ascolto, che abbia l’umiltà dì chiedere
cosa serve e la consapevolezza di ciò
che può dare, solo così We Serve - Noi
Serviamo.
Sul concetto di continuità reale e
globale ci siamo più volte confrontati
– ora è tempo di agire –, mettiamo da
parte personalismi e protagonismi a
tutto vantaggio del completamento
dei Services e delle iniziative ancora
capaci di fornire risultati utili, attesi,
ma continuità vuole anche dire cercare di migliorare ciò che è stato fatto a
livello organizzativo ed operativo
rifuggendo la tentazione di distruggere tutto per poi tentare la strada dell’eterna sperimentazione.
Tanti altri saranno i momenti e gli
interventi che, me lo auguro, caratterizzeranno il nostro anno, e molti di
essi avranno contenuti innovativi
mirati ad aprire il varco verso nuove
soluzioni anche per vecchi problemi.
Mi riferisco ai giovani ed agli anziani,
ai Leo ed ai Lions, ai nuovi strumenti
operativi di cui siamo dotati (fondazione, ass. solidarietà sanitaria, LCIF
etc..), passando per la informatizzazione del Distretto e tanto tanto
altro.
Cosa occorre per affrontare e vincere le sfide, quella verso noi stessi e
quella di dare risposte serie e concrete alla società civile? Occorre entusiasmo, oltre allo spirito di appartenenza ed all’orgoglio di essere Lions,
occorre simpatia ed umanità verso
chi soffre, oltre a dare loro conforto e
sostegno, occorre conoscenza, oltre
lo spirito innovativo, per essere sempre più concretamente utili alla
comunità.
Permettetevi ora di presentarVi il
guidoncino, il simbolo, il simbolo del
Governatore che ci accompagnerà
nell’anno 2003-2004 e che consegnerò ad alcuni officers ed a tutti i
presidenti unitamente a due CD, uno
contenente gli inni e l’altro che riporta una edizione preliminare dell’organigramma.
Guidoncino del Governatore
In alto il “Tricolore”, quindi il motto:
“Insieme con la forza della conoscenza”,
le stelle dell’Unione Europea e l’emblema dei LIONS: il tutto ai margini o all’interno dell’ONDA, alta, pura, potente
espressione della natura. L’onda non un
onda, ad affermare la propria unicità,
irripetibile nella forma, nella forza, nella
capacità di essere tanto dura con chi la
contrasta quanto delicata ed avvolgente
con chi l’accoglie quando si distende.
Sul retro, dopo il tricolore e le scritte istituzionali, un particolare della
“Lunetta del sogno ed adorazione dei
Magi”, posta sul portale della Basilica di
San Mercuriale, mirabile opera d’arte e
capolavoro ove, in raro equilibrio, si
fondono elementi romanici e gotici.
Nella rappresentazione troviamo prima
i Magi addormentati ed ispirati
dall’Angelo del Signore e quindi, in
estrema sintesi e stupenda progressione, l’arrivo, la preparazione e la consegna del dono in umile adorazione. In
questi due capolavori, l’onda della
natura e dell’uomo la “lunetta”, ritroviamo l’impegno, la forza, l’umiltà, la
generosità ed i valori tutti del Lionismo.
Gli emblemi delle Regioni e lo stemma della Città di Forlì, conferiscono
identità e coesione al nostro Distretto.
Ora, cari amici, non ci resta che
stringerci tutti in un unico abbraccio
perché così, idealmente solidali, con i
nostri sentimenti ed i nostri valori, varcheremo “la porta del nostro futuro”
tutti insieme, con la forza della conoscenza. Grazie.
9
10
SETTEMBRE 2003
LIONS
Passaggio delle cariche distrettuali - Forlì 20 luglio 2003
L’insediamento del Governatore Umberto Giorgio Trevi
IN SAN MERCURIALE
IL PRIMO INCONTRO
Intimamente compiaciuta e misuratamente orgogliosa, Forlì ha accolto
domenica 20 luglio cinquecento Lions
venuti dall’intero Distretto ad ufficializzare gli “incarichi” conferiti per il
nuovo anno sociale: era quello il comprensibile stato d’animo d’una città
che per la prima volta vedeva accedere un proprio figlio – Umberto Giorgio
Trevi – alla responsabilità di Governatore accompagnandolo a quella
“cattedra” che in passato aveva gratificato altre città di Romagna.
Quarantasei anni erano trascorsi
dai giorni in cui il Lions mise radici nel
terreno fertile dell’antica Forum Livii,
radici generose dalle quali avrebbero
tratto linfa vitale Clubs e uomini di
primo piano capaci di eccellere nel servizio alla Comunità: la lunga, paziente
attesa era stata premiata.
Il primo saluto agli ospiti è avvenuto in “piazza grande”, dove un tempo
l’aquila bronzea di Federico II, imperatore svevo che in Forlì trovò alleati ed
amici, coronava maestosamente la
sommità del palazzo comunale (sparì
alla vista nel 1940 quando si fece man
bassa di metalli atti a forgiar cannoni).
Il sole, appena interrotto dalle ombre
lunghe del mattino, colmava di luce
intensa l’armonico quadrilatero, testimone dei maggiori eventi della storia
municipale: a est “brillava di luce pro-
pria” l’Abbazia di San Mercuriale, il
complesso più cospicuo della città. Al
santo – che fu protovescovo di Forlì fra
il 422 e il 449 – è attribuita la costruzione della chiesa primitiva, più tardi
inglobata nel nascente assetto urbano.
Nel XII secolo, dichiarata basilica abbaziale, venne donata dal vescovo
Alessandro, monaco vallombrosano,
alla congregazione fondata da San
Giovanni Gualberto dalla quale egli
stesso proveniva. Nel 1173 un furioso
incendio devastò Forlì distruggendone
quasi tutte le chiese e fra queste quella
di San Mercuriale che fu ricostruita nel
1180 in forme romaniche, con annesso
compendio monasteriale, oggi rifatto
secondo l’ultima versione cinquecentesca. In quello stesso 1180 fu posata la
prima pietra del campanile che domina
la piazza grande e, con essa, l’intera
Forlì: “Altissimo ed esile sul fondo del
limpido cielo di Romagna – scrissero
Calzini e Mazzatinti, autori di una celebre guida – guarda la sana magnificenza del piano ubertoso che via via, in
immensa distesa, si spazia da Rimini a
Faenza”. Di cent’anni più giovane del
prototipo di Pomposa, il campanile (72
metri d’altezza) è l’unico monumento
forlivese che abbia resistito a fulmini e
ripristini. Non così la basilica, che di
secolo in secolo conobbe rifacimenti e
modifiche anche sostanziali.
In San Mercuriale, con la celebrazione della Messa officiata da monsignor Vincenzo Zarri vescovo della
“Il sogno e l’adorazione dei Magi” del maestro dei Mesi di Ferrara, emblema dell’arte
antica forlivese, scelto da Umberto Trevi per il suo guidoncino in omaggio alla sua città.
Diocesi Forlì-Bertinoro, ha preso avvio
la giornata. Bolognese, ausiliare del
cardinal Poma prima e dell’arcivescovo
Biffi poi, è a Forlì dal 1988. Uomo di
fede profonda, dotato di vasta cultura
umanistica e illuminato da profetica
lungimiranza, in questi quindici anni si
è identificato nella sua gente divenendo forlivese a pieno titolo. Conosce i
Lions e ne apprezza l’opera.
Emblematica, soprattutto sotto
questo aspetto, è stata la sua omelia,
aperta con chiare, affettuose espressioni di compiacimento: “Porgo un cordiale saluto ai distinti Membri dei Lions
Clubs qui convenuti in occasione dell’assunzione dell’ufficio di Governatore
del Distretto 108/A da parte del nostro
concittadino dottor Umberto Giorgio
Trevi. Le finalità e le attività dei Lions
sono rivolte alla elevazione della
dignità della persona, alla crescita della
solidarietà, alla promozione della cultura. In chi è animato dalla fede cristiana tali impegni diventano espressione
del culto gradito a Dio: quello della
verità e della carità fattiva. Con la partecipazione alla celebrazione eucaristica questi intenti e fatti di vita vissuta
sono posti sull’altare per essere uniti
all’offerta che Cristo fa di se stesso al
Padre. Pertanto, celebrando la Messa,
non facciamo posto a ritualità per
quanto alte, ma diamo autenticità
all’esistenza e prendiamo più chiara
coscienza di ciò che ci attende e di ciò
che possiamo fare”.
SETTEMBRE 2003
11
CENTOOTTOA
Passaggio delle cariche distrettuali - Forlì 20 luglio 2003
Proseguendo il suo argomentare
omiletico, monsignor Zarri si è richiamato alle letture della “Parola” inserite nella liturgia della domenica 20
luglio, sviluppando il tema della giustizia e della pace, cardini del progetto divino per l’uomo. Preannunciato
dai profeti, Gesù di Nazareth è stato
colui che ha reso concreto il disegno
di Dio: ha riunito il popolo d’Israele,
disperso nei secoli che precedettero la
sua venuta, ed ha portato la pace
immolandosi sulla croce: “Ha dimostrato con i fatti che non esiste amore
più grande che dare la vita per coloro
che si amano ed è rimasto nella
Chiesa perché essa, in forza del suo
amore, fosse nel mondo segno e strumento dell’intima unione degli uomini con Dio e fra di loro”. Essere
costruttori di pace e operatori di giustizia sull’esempio del Cristo è compito al quale oggi siamo tutti chiamati.
“Esistono diverse strade per servire
progetti d’unità e di giustizia. I Lions
hanno saldi principi umanitari e
seguono metodi sperimentati: quando ci sono sane concezioni sulla persona umana, sul suo destino eterno,
sulla sua libertà e responsabilità si è
già aperti al Vangelo. Il Vangelo poi
insegna non solo a guardare a Cristo
perché solo Cristo rivela all’uomo ciò
che veramente è l’uomo, ma invita
anche ad attingere da Cristo la capacità di amare come Egli ha amato e la
forza della speranza, senza di cui non
è possibile fare il bene con perseveranza. Gli obiettivi ai quali da tempo
vi state dedicando circa la Famiglia, i
progetti “Europa” ed “Europa delle
Genti” sono di viva attualità ed esigono spassionata ricerca della verità e
del bene. Ma le strade del bene sono
sempre in salita e spesso molto accidentate: raccogliendo le riflessioni del
Sinodo dei Vescovi d’Europa, il Papa
nota che si è davanti ad una specie di
smarrimento – “pecore disperse” dice
il Vangelo di oggi – quasi ad una sorta
di paura nell’affrontare il futuro, ad
una sensazione di solitudine, ad un
affievolirsi della solidarietà interpersonale ed avverte che l’uomo non può
vivere senza speranza: la sua vita
sarebbe votata alla quasi ad una sorta
di paura nell’affrontare il futuro, ad
una sensazione di solitudine, ad un
affievolirsi della solidarietà interpersonale ed avverte che l’uomo non può
vivere senza speranza: la sua vita
sarebbe votata alla insignificanza e
diventerebbe insopportabile; gli
uomini di buona volontà – molto più
numerosi di quanto non appaia – non
possono che essere uomini di speranza. La vostra numerosissima presenza
in questa Basilica è un segno di speranza. A tutti Voi appartenenti ai
Lions, al nuovo Governatore del
Distretto dottor Umberto Giorgio
Trevi, l’augurio di essere nel mondo
portatori di speranza e, a quelli che
Lo seguono, portatori di Cristo nostra
speranza”.
L’ASSEMBLEA AL TEATRO
“DIEGO FABBRI”
Il Teatro “Fabbri” è il salotto
buono della città. Dedicato a Diego
Fabbri, commediografo fra i più rappresentati negli anni del secondo
dopoguerra, è collegato alla “piazza
grande” attraverso una sorta di “cordone ombelicale”, cento metri tra sì e
no di stradello medievale che fiancheggiano l’antico palazzo Mangelli,
oggi sede “centrale” dell’Università.
Attivissimo, il teatro – costruito tre
anni fa con la partecipazione azionaria della cittadinanza – ospita stagioni
di prosa, di balletti e concerti di forte
richiamo. Diego Fabbri, nato a Forlì
nel 1911, visse qui l’adolescenza e la
sua prima giovinezza accanto a maestri d’eccezione che ne forgiarono la
personalità. A diciassette anni scrisse
e rappresentò la sua opera prima “I
fiori del dolore”, facendo presagire
con essa il futuro uomo di teatro.
Nell’imminenza del conflitto 19401945 approdò a Roma dove svolse
un’intensa attività di sceneggiatore e
di soggettista cinematografico e televisivo, ma la sua vera vocazione fu il
teatro di prosa, per il quale scrisse
opere diverse per struttura e spiritualità affrontando tematiche difficili e
complesse. Autore fra i più significativi della generazione post-pirandelliana, costruì il suo mondo drammatico
alla luce della morale e della fede cattolica, non tacendo tuttavia critiche
alla stessa istituzione. Fra le sue opere
più famose: “Inquisizione” (1950), “Il
seduttore” (1951), “Processo di famiglia” (1954), “Processo a Gesù”
(1955), “La bugiarda” (1956) – che
tornerà ad essere rappresentata per
l’apertura della stagione 2003-2004
del teatro forlivese, nell’interpretazione della Compagnia di Rossella
Falk – “Delirio” (1958), “Il confidente” (1964). In quegli anni e fino al
1967 diresse “La Fiera Letteraria”.
Al “Fabbri” si è svolta la parte centrale dell’incontro. Vista dalla ribalta,
la platea offriva un indimenticabile
“colpo d’occhio” rappresentando una
festa profondamente sentita che un
intelligente snellimento delle ritualità
aveva reso più coinvolgente. Anche al
“Fabbri”, Forlì ha voluto lasciare il
segno tangibile della sua partecipazione all’evento affidando il compito
di salutare i convenuti al vice Sindaco
Antonio Branca, un uomo straordinario, a sua volta grande amico dei Lions
che conosce per ripetuta frequentazione e amicizia sincera. Allievo di
Aldo Moro, del grande statista ripropone dialettica e umanesimo: “Rivolgo volentieri a tutti voi – ha detto – il
saluto a nome della Città di Forlì e lo
faccio col timore – lo dico rivolto ai
Soci forlivesi – di risultare un po’ invadente, vista la frequenza con la quale
mi consentite di partecipare alle
vostre iniziative, ma anche col sincero
desiderio – per quanto riguarda i Soci
non forlivesi – di contribuire a dare
l’immagine di una città come quella
di Forlì, accogliente, ospitale, una
città sinceramente interessata ad
accogliere ogni spunto, ogni risorsa
positiva. Quindi, anche quella che Voi
rappresentate col vostro impegno. So
che queste possono facilmente apparire parole di rito, ma non è così: vi
confesso che nell’ultima occasione
nella quale ho potuto prendere la
parola, nell’ottobre scorso ricorrendo
il 45º anno di fondazione del Lions
Club Forlì Host, mi è dispiaciuto non
poter esprimere, al termine, un pubblico apprezzamento all’intervento
compiuto dal vostro Direttore Internazionale Massimo Fabio per il tipo di
ragionamento che ci aveva proposto.
Un ragionamento che partiva dal passato, dalle origini del Lionismo italiano, con testualizzando tali origini col
particolare momento storico rappresentato dal secondo dopoguerra e
collegandolo al futuro. Egli concludeva, infatti, dicendo “Quarantacinque
anni possono essere troppi, ma non
sono tali se pensiamo a tutto il tempo
che ci rimane davanti per poter fare
del bene per l’umanità. È un ragionamento, questo, che mi ha convinto e
mi convince ancora perché ritengo
che il riferimento a quella particolare
epoca storica, quella del dopoguerra,
sia fondamentale per ragionare sul
nostro futuro. Non esito a ritenere
che una personalità come il Cardinal
Martini avrebbe parlato di quell’epoca come del “Sabato Santo” del tempo della Storia, il giorno che viene
dopo il buio della guerra e che viene
prima della ricostruzione, prima della
rinascita democratica. In quel tempo,
uomini come i fondatori del Lions ebbero modo di esprimersi, di non essere soltanto spettatori, ma di diventare
protagonisti costruendo il “nuovo”
che doveva venire; passando il testimone alle nostre generazioni, essi ci
consegnarono l’impegno di non fare
12
SETTEMBRE 2003
LIONS
Passaggio delle cariche distrettuali - Forlì 20 luglio 2003
semplicemente delle commemorazioni ma di sentirci impegnati per il futuro, quel futuro al quale si richiamava
poco fa anche il Vescovo monsignor
Zarri, un futuro, cioè, nel quale l’esperienza di chi ha preceduto può servire per fare ancora di più e di meglio.
Ciò che mi piace dei Lions è sostanzialmente questo: il quadro di idealità
condivise e precise che non vengono
semplicemente incasellate in un decalogo, o in una sorta di “grida manzoniana” che per quanto gagliarda –
scriveva appunto il Manzoni – non
basta da sola a far passare la fame o
far nascere derrate fuori stagione:
occorre che le regole, gli impegni, le
idealità e quindi il disinteresse personale, la passione per l’interesse generale, la promozione umana siano
regole che vengano poi praticate.
Voi Lions lo fate con i “services” –
altri lo fanno in altro modo – e lo fate
in modo importante e fondamentale:
questa vostra funzione di utilità sociale, di cittadinanza attiva è ciò che
legittima l’interesse delle istituzioni
alle vostre iniziative. In questo senso
allora, in quanto rappresentante delle
istituzioni, non mi sento fuori luogo
perché ciò che fate merita l’attenzione di tutti. Chiudendo questa breve
riflessione, desidero esprimere a mia
volta vive congratulazioni al Governatore uscente dottor Gianfranco Buscarini per il lavoro svolto e rivolgere
ogni migliore augurio all’amico dottor Umberto Trevi. A lui vorrei ricordare quanto soleva dire il Nobel francese Anatole France: “Per fare grandi
passi non bisogna solo agire, dobbiamo anche sognare” e per sognare occorre avere idee salde ed essere uomini di cuore. Conosco Umberto da molto tempo e so che ha entrambi le qualità: in questo senso sono convinto
che onorerà la sua città nel suo nuovo
incarico. Dovrà ricordarsi sempre di
essere il primo Governatore forlivese
del Distretto: un grande impegno che
ci onorerà tutti”.
L’INVESTITURA
DEL GOVERNATORE
E DEGLI OFFICERS
Il vice sindaco di Forlì Antonio Branca
Virtualmente aperta dalle parole
del vice Sindaco Branca, l’assemblea
riunita al “Diego Fabbri” è entrata
nella parte centrale della sua celebrazione con l’intervento di commiato di
Gianfranco Buscarini, l’ultimo atto di
un Governatorato ispirato e vissuto in
piena consonanza con lo slogan “Lions
per amore”, accattivante sintesi della
personalità di un uomo che vive, giorno dopo giorno, i valori in cui crede.
Giusto un anno fa, quelle tre parole –
“Lions per amore” – destarono sorpresa e fecero riflettere. Qualcuno parlò
di “buonismo” (ambigua e irridente
espressione entrata troppo disinvoltamente nell’uso dell’idioma italico e che
oggi sembra, finalmente, essere stata
ridimensionata) ma dovette presto
ricredersi. Con i primi atti ufficiali e i
primi incontri, ogni perplessità cadde:
quel toccante e quasi inatteso invito
“Lions per amore”, tendeva tout court
ad infondere umanità e qualità al
nostro agire. Un anno dopo, svolgendo l’ultimo intervento nelle vesti di
Governatore, Gianfranco stava dando
prova, ancora una volta, delle sue finis-
Nella festosa cornice del Teatro “Diego Fabbri“, la grande assemblea sta per cominiciare.
(Foto Turci)
SETTEMBRE 2003
13
CENTOOTTOA
Passaggio delle cariche distrettuali - Forlì 20 luglio 2003
sime qualità di leader esaltando nei
fatti una delle più alte peculiarità del
lionismo, quella che porta ogni lions a
donare un periodo della propria esistenza a questa nostra grande associazione, per poi tornare “pari fra i pari”:
è uscito di campo ringraziando tutti
per “l’anno magico ricevuto in regalo”. Riecheggiavano idealmente, in
quel momento, le fascinose espressioni
create tempo addietro dal direttore
internazionale Massimo Fabio che
chiedeva al Signore del cielo e della
terra di essere aiutato a concludere il
proprio impegno in modo “semplice e
naturale, come un felice tramonto di
sole”. L’avvicendamento era compiuto:
Umberto entrava ufficialmente nel
nuovo ruolo conferendo al suo primo
discorso il segno inconfondibile della
continuità e riportando in primo piano
– qualora ancora fosse stato necessario
– le sue note e apprezzate qualità
umane, intellettuali e propositive profuse nella intensa pratica lionistica
dispiegata in venticinque anni di militanza e di responsabilità. Dopo aver
aperto con un’affettuosa quanto reale
attestazione del lavoro compiuto assieme a Gianfranco Buscarini nell’anno
appena trascorso, “un anno che mi ha
confermato quanto il successo della
mission sia una questione di uomini e
quanto siano determinanti i valori
umani dei singoli, l’amicizia e l’umiltà
del chiedere”, le sue parole sono andate via via componendo una sorta di
affresco dai colori nitidi e armoniosi,
pervasi dalla luce dell’esperienza vissuta. Amici lions di tutto Distretto, abbiamo davvero un bel Governatore! un
uomo che merita la nostra collaborazione, un uomo che da vero figlio di
Romagna (e per di più forlivese! scusate, ma non è sciovinismo) informerà il
proprio mandato alla solidità di carattere di una gente che “..fè già la lunga
prova”. Nell’anno che si apre non mancheranno certo le innovazioni, ma esse
costituiranno pur sempre l’evolversi di
una linea fondata sull’attenzione ai
segnali provenienti da una società in
rapido movimento. Su questi presupposti, Umberto ha indicato le prime
idee-forza che ispireranno il suo Governatorato: all’interno dell’Associazione, services e progetti forniranno
spazi e motivazioni per il più ampio
coinvolgimento; sul fronte esterno,
l’intero Distretto dovrà praticare un
sempre più forte “lionismo di frontiera”, in aderenza ai bisogni reali. La società lancia ogni giorno nuove sfide:
ad esse dovremo, tutti assieme, rispondere mettendo in campo entusiasmo,
orgoglio lion, simpatia e umanità.
Tutto ciò è apparso mirabilmente racchiuso nella configurazione del nuovo
“guidoncino” che Umberto ha presentato in forma di videoclip: sullo schermo collocato sul fondo della grande
sala sono apparse immagini di sogno
sottolineate dalla dolcezza infinita
delle note di “Ebb Tide” (Bassa Marea),
indimenticabile melodia creata da
Maxwell e Sigman e magistralmente
arrangiata da Frank Chacksfield. Evocato dal suono della risacca che s’infrange lenta e solenne sulla scogliera e
dalle grida dei gabbiani in volo, si fa
strada il leit motiv introdotto dai violini e immediatamente ripreso a tutto
campo dall’oboe, il nobile strumento
dalla voce pura e incisiva che, lasciato
libero, s’insinua nell’ordito musicale e
lo esalta rivestendo le immagini con
timbro delicato e penetrante. Di pari
passo, un’onda si materializza, un’onda alta, pura, potente espressione
della natura, nella quale Umberto ha
inteso simboleggiare l’unicità del lionismo in marcia all’unisono con la storia,
un’onda delicata e avvolgente che
diverrà irresistibile se tutti noi procederemo “Insieme con la forza della
conoscenza”. Il retro del guidoncino
porta il segno inconfondibile di Forlì
rappresentato da un particolare della
lunetta che sovrasta il bel portale di
San Mercuriale. Progettata – se non
addirittura scolpita – a Ferrara, narra la
visita dei Magi alla capanna di
Betlemme: a sinistra i tre re dormienti,
con la corona in capo, ai quali appare
nel sonno l’angelo che li avverte di non
tornare da Erode. Accanto, si osserva
l’offerta dei doni: uno dei re si toglie la
corona, il secondo l’ha già fatto, il
terzo l’ha appesa al mantello e, inginocchiato, adora il Bambino Gesù. La
Madonna tiene nella destra un vaso
dorato; all’estremità, San Giuseppe avanza appoggiandosi al bastone. Eseguita, secondo Cesare Grandi, nel 1230
e a lungo ritenuta opera di Benedetto
Antelami, negli ultimi decenni la lunetta è stata più verosimilmente attribuita al “Maestro dei Mesi di Ferrara”,
autore di provato valore e allievo dell’ultima
stagione
dello
stesso
Antelami. Solo di recente – nel 1980 –
l’altorilievo, liberato da una vernice
color bronzo che l’aveva imbrattato, è
tornato a nuova vita assurgendo al
ruolo di documento elevatissimo della
vicenda figurativa cittadina: nel guidoncino rappresenta l’omaggio di un
figlio alla propria città-madre. “In questi due capolavori della natura e dell’uomo – ha concluso Umberto, salutato da un interminabile applauso – l’onda e la lunetta, ritroviamo l’impegno,
la forza, l’umiltà, la generosità, i valori
dei lionismo”.
Sono queste le immagini che gli
officers e i presidenti di nuova nomina hanno portato con sé tornando
alle loro città. Dal canto suo, Forlì,
intimamente compiaciuta e misuratamente orgogliosa, sorrideva felice.
Gianfranco Buscarini appunta il distintivo a Umberto Giorgio Trevi.
Salvatore Gioiello
(Foto Turci)
14
SETTEMBRE 2003
LIONS
VII Congresso Distrettuale di Primavera - Cattolica 10-11 maggio 2003
1º Gabinetto Distrettuale dell’anno sociale
I
l 20 luglio, in concomitanza al passaggio delle cariche distrettuali, si è
insediato il nuovo Gabinetto Distrettuale che ha tenuto la sua prima riunione nel pomeriggio dello stesso giorno.
Il Governatore Umberto Giorgio
Trevi, dopo aver rivolto un saluto ai
componenti, di particolare cordialità
verso l’Immediato PDG Buscarini al
quale ha chiesto collaborazione e consiglio, ha iniziato la trattazione dell’ODG
col riferire su alcune decisioni assunte a
Denver durante la Convention Internazionale: aumenti delle quote internazionali distribuiti in tre anni, modifiche
statutarie non di rilievo, emendamento
allo Statuto per consentire la possibilità
di fare contemporaneamente parte di
più organizzazioni, anche se si dovrà
attendere che queste siano individuate
specificatamente, in modo di verificare
la reciprocità: su questo punto il PCC
Martoni ha espresso perplessità ed
amarezza. Nell’immissione dei nuovi
soci dovrà esserne curato il loro permanere in modo da evitare la volatilità di
questi ultimi anni: quindi sterzata decisa rispetto alla precedente spinta estensiva senza cautele. Riguardo all’aumento delle quote, peraltro ferme da anni,
il Governatore ha Invitato anche ad una
autocritica sulla nostra scarsa contribuzione alla LCIF, che pertanto sottrae a
nostro favore risorse ed investimenti in
paesi più bisognosi, ed ha indicato nell’utilizzazione dei vari attestati lionistici
i riconoscimenti da conferire alle personalità meritevoli. Ha poi esposto alcune
istruzioni operative per l’organizzazione delle attività quali:
• organigramma dinamico e destrutturato che rimarrà aperto per un
paio di mesi al fine di recepire ripensamenti di Officers incaricati od
offerte di Lions non incaricati per
collaborazioni in campi disparati su
progetti validi;
• istituzione del Segretario di Circoscrizione, carica non obbligatoria
ma che può sollevare il P.C. da alcune funzioni di routine;
• discussione di questioni tecniche, di
segreteria o amministrative in momenti specifici, anche diversi dalle
riunioni ufficiali di Circoscrizione e
Zona da riservare alla trattazione
dei problemi di maggiore spessore
operativo.
Al riguardo ha raccomandato ai
Delegati di Zona di consentire ai
Presidenti di Club di esternare i loro
programmi che saranno commentati nei Comitati Consultivi, cercando di evitare duplicazioni con
le Riunioni di Circoscrizione.
Dopo aver auspicato che i Con-
vegni siano più partecipati, magari più
limitati di numero e soprattutto preventivamente concordati col Governatore, ha insistito sulla nullità degli
Statuti qualora differiscano in modo
sostanziale da quello internazionale,
affermando con forza che l’anarchia
non è più tollerabile in una associazione come la nostra, anche se, purtroppo,
permane qualche caso di non corretta
interpretazione dell’”autonomia” del
Clubs e non si conoscono, in modo adeguato, statuti e regolamenti che regolano il nostro sodalizio.
Il Governatore, nel ribadire che il VII
Congresso d’Autunno si svolgerà in
Ancona i giorni 27-28 settembre 2003,
iniziando il sabato mattina con riunioni
specifiche, ha anticipato che il Congresso di Primavera si svolgerà in maggio ad Imola mentre la Giornata dell’Amicizia si terrà in aprile nella 3ª Circoscrizione. Sulla presenza dei Lions ai
Congressi, il Governatore e l’IPDG Buscarini si sono soffermati con alcune
considerazioni per mettere a fuoco
come ci sia necessità di destare interesse
ad una partecipazione che comunque
dovrebbe essere maggiormente sentita.
Il Governatore ha poi informato su
una proposta di modifica regolamentare presentata dal Club di Riccione per
porre una limitazione alla “lunghezza”
dei curricula dei candidati alla carica a
Governatore e a Vicegovernatore.
Si è anche proceduto alla nomina,
su proposta del Governatore sentita la
Consulta dei Past Governatori riunitasi
precedentemente, dei componenti del
Comitato Elettorale nelle persone del
PCC Mario Martoni e dei PDG Marco
Scaini e Carlo D’Angelo, che pertanto
vaglieranno le prossime candidature
alle cariche di Governatore e di Vicegovernatore.
Sono stati poi approvati, dopo
approfondita discussione, alcuni punti
all’ODG di natura amministrativa:
• il Bilancio preventivo, illustrato dal
Tesoriere Distrettuale, e sul quale il
Governatore e l’IPDG Buscarini sono
intervenuti per dare delucidazioni
su alcune partite che andranno a
definizione quest’anno;
• il Regolamento per i rimborsi
spese.
Per l’informatizzazione del Distretto
e dei Clubs si è stipulato un accordo con
un provider (GECO) che ci consentirà di
avere un nostro sistema dal quale verranno travasati i dati, anche per
l’Annuario, su quello del MD e quindi
con maggiore sicurezza.
Il Governatore aveva in precedenza
chiesto che, con la collaborazione dei
DZ, si potessero ottimizzare le sue visite
ai Clubs; per le visite di Circoscrizione si
sono concordate le date del 5/9, 13/9,
14/9 rispettivamente per la 3ª, la 2ª e la
1ª Circoscrizione, mentre per quelle di
Zona il Governatore ha raccomandato
tempestività nel fissarne la data.
Per la Rivista Distrettuale il PDG
Leopardi ha confermato la pubblicazione dei consueti cinque numeri, raccomandando di non duplicare articoli già
inviati a The Lion. Il Governatore ha
chiesto in proposito un dibattito collegiale sul target della Rivista; volta ad
informazione interna o a divulgazione
all’esterno? Hanno dato il loro contributo di idee e proposte, per l’uno o l’altro indirizzo, il RC Goffredo Gaeta, i DZ
Bruno Mambelli ed Arcangelo Caputo,
il PDG Leopardi, il VDG Corsi l’IPDG
Buscarini, il PCC Martoni. È seguito l’intervento finale del Governatore che alle
ore 20 ha chiuso la riunione.
Elio Bianchi
Addetto stampa distrettuale
SETTEMBRE 2003
15
CENTOOTTOA
LE OPINIONI
DEI
PAST GOVERNATORI
Comitato Soci: questo sconosciuto
D
a Governatore del Distretto
108/A, anno sociale 1986-1987,
mi trovavo di fronte ad una situazione paradossale: un Club salentino aveva la Commissione Soci con
membri nominati… “segretamente”
dal Presidente del Club e ciò, a parte
ogni altra considerazione nel merito,
formalmente era antistatuario (i
membri dell’allora Commissione Soci
erano, come lo sono oggi quelli del
Comitato Soci, di nomina assembleare
e con votazione scritta.) Ma, evidentemente, nel… “male” c’era anche
del bene, nel senso che quel Club, tra
l’altro “di vecchia data” e prestigioso
per l’attività lionistica sempre espressa nel succedersi degli anni, poneva
particolare e scrupolosa attenzione
alla “qualità” e capacità di “servizio”
di coloro che, proposti come candidati, avrebbero assunto l’onore e l’onere d’essere Lions.
Il problema dell’“ingresso” dei
soci e della necessità di una ponderata valutazione della loro
dirittura morale e della disponibilità ad accettare un impegno
nel servizio, escludendo sì il fatuo
appagamento del… successo sociale,
l’avevo posto, con la presentazione di
un “grande dossier”, al Forum
Europeo 1987 di Lisbona e l’allora
Presidente Internazionale, Stevenson,
lo portava all’attenzione del Board,
tanto è vero che ai primi degli anni
‘90 la norma statuaria, che vedeva
nella Commissione Soci, in modo prevalente, il compito di prima votazione
del candidato Lion di un Club, veniva
modificata con l’istituzione del
Comitato Soci, chiamato a più ampia
e complessa attività; Comitato Soci
che, per alcuni Clubs italiani, ancora
oggi, è un organismo quasi sconosciuto e che pedissequamente segue il
dire e il fare della non più esistente
Commissione Soci.
Vediamo allora i compiti assegnati al Presidente del Comitato Soci,
nella qualifica anche di Direttore
Responsabile dei Soci e, quindi, chiamato a supportare il Presidente ed il
Segretario del suo Club ai sensi dell’art. VII, n. 8, Statuto e Regolamento
Tipo per Club.
Egli, con i due componenti, non
svolge, esclusivamente, le funzioni di
un G.I.P. (Giudice delle indagini preliminari) e cioè la delicata e diplomatica azione di assumere tutte le necessarie informazioni sulla dirittura
morale e disponibilità al servizio del
candidato, ma compiti ben precisi e di
rilevante importanza, come andiamo
a ricordare seguendo l’ordine previsto
dall’art. VII, n. 8.
a) In primis, all’inizio dell’anno
sociale, deve predisporre un “programma d’incremento” soci e “presentarlo al consiglio Direttivo per (l’eventuale) approvazione; il che vuol
dire esaminare le categorie “professionali o d’affari” (art. III, Sez. C) presenti o mancanti nel Club, il numero
ottimale dei candidati da ipotizzare
per quell’anno sociale e così via.
b) Allo scopo di evitare che l’amico
dell’amico venga… costretto a divenire Lion – suo malgrado ovvero in malavoglia – deve “favorire, durante le
riunioni di Club, l’apporto di nuovi
soci di qualità” e, quindi, cardine fondamentale di riferimento e d’esame
obiettivo delle proposte di candidature che, “previe indagini, le sottoporrà
al consiglio Direttivo” (art. III, Sez. E).
c) “Accertarsi che vengano seguite
le debite procedure per il reclutamento dei Soci”; il che significa evitare la
presentazione delle candidature,
come spesso avviene, da parte del
Presidente di Club “faccio tutto io”,
senza che siano preventivamente esaminate, valutate e votate dal
Consiglio Direttivo.
d) “Preparazione e realizzazione
di sessioni d’orientamento” (informative e formative). A tal proposito,
è veramente da chiederci se alcuni
Governatori – e parlo di tutti i Distretti – quando si apprestano a
nominare i Formatori per l’anno
sociale a venire, valutino l’inderogabile necessità che i Direttori
Responsabili dei Soci e Presidenti dei
Comitato Soci debbano frequentare,
per primi, un valido e non frettoloso
corso di formazione e tale da permettere loro di sviluppare un programma di sessioni d’orientamento
efficace ed esaustivo all’interno del
Club. Se riuscissimo a questo, non
avremmo soci disimpegnati, disinformati, spettatori silenti del meeting e
mai coinvolti nella vita del Club e
nelle attività di servizio. Ma ciò sarà
ancora… “voce nel deserto”.
e) Altro impegno estremamente
importante per il Direttore Responsabile dei Soci – che ovviamente fa
parte di diritto del Consiglio
Direttivo di Club – è quello di “relazionare il Consiglio Direttivo sui
modi per ridurre le perdite dei
Soci”. Tutti ormai sanno che, normalmente, i nuovi soci entrano
nella vita del Club con una
notevole aspettativa ed entusiasmo e si demotivano nel
vedere vecchi soci non altrettanto entusiasti, spesso demotivati e di
un’ignoranza sulla vita lionistica,
locale, nazionale ed internazionale,
assoluta. Non è possibile fare “proseliti” con soci che si appalesano “contenitori” silenti della vita lionistica,
anziché attori vivaci, preparati e
disponibili a collaborare nella preparazione ed attuazione di services.
f) Deve, infine, collaborare con gli
altri Comitati di Club e – questo è
molto importante – “servire quale
membro del Comitato Soci a Livello di
Zona”. Ciò vuoi dire, per un socio attivo, “mettere il naso” fuori del Club e
capire quello che ogni Lion dovrebbe
sapere: la nostra Associazione svolge
il suo compito in campo internazionale e non si limita ad operare nell’angusto ambito del Club. Se così fosse, e
per molti, purtroppo, così è, il Club
diventerebbe un buon Circolo Cittadino tutto al più con carattere esclusivamente culturale e di prestigio sociale e senza partite a scopone e null‘altro.
In conclusione, diamo prestigio al
Comitato Soci e facciamolo lavorare
concretamente: in caso contrario le
parole dei vari Governatori scivoleranno sui Clubs Lions come neve sul
ghiaccio, senza alcuna traccia.
PDG Sergio Bartolini
16
SETTEMBRE 2003
LIONS
P
I Lions e il Tricolore d’Italia
er i Lions l’amor di Patria è principio fondamentale che con
Libertà ed Intelligenza forma il
trinomio che compone l’acronimo che
ci distingue; alcuni Amici hanno sentito il desiderio, anzi la necessità di organizzare una “Festa Patriottica” per
affermare pubblicamente e coralmente questo forte sentimento che il Codice dell’Etica e gli Scopi della nostra
Associazione pongono in primaria
attenzione per il nostro agire nella
Società.
Il Governatore Buscarini e il
Gabinetto Distrettuale hanno accolto
con entusiasmo la loro iniziativa che si
è concretizzata il 22 giugno scorso a
Loreto grazie al lavoro di un Comitato
composto dai Lions “con le stellette”,
Gen. Tommaso Mancini, Col. Nicola
Nacchia, Col. Alberto Manuguerra,
Col. Lanfranco Berardi, coordinati dall’infaticabile PDG Lanfranco Simonetti che per queste manifestazioni ha
un insuperabile pollice verde, anzi:
verde, bianco e rosso.
Come annunciato dal titolo, filo
conduttore di quella giornata è stata
la nostra bandiera fin dal suo salire,
nel cielo terso ed assolato, sul pennone che svetta sul colle della Scuola
Perfezionamento Sottufficiali dell’Aeronautica Militare che dall’alto domina l’elegante cupola del Santuario
della Santa Casa e vede sullo sfondo
l’Adriatico e il Monte Conero. Alzabandiera, cerimonia sempre suggestiva alla quale hanno assistito - assieme
al Governatore Gianfranco Buscarini,
al Generale di Squadra Aerea Giulio
Mainini, Comandante della 1ª Regione Aerea di Milano e al Col. Aran Carmelo Massara, Comandante della
Scuola ed impeccabile quanto affabile
padrone di casa - numerosi Lions di
tutto il Distretto che hanno poi idealmente accompagnato il Governatore
a deporre la corona in onore dei
Caduti e hanno ascoltato con emozione i mesti, coinvolgenti squilli di tromba del silenzio e la preghiera per la
Patria. L’accogliente Aula Magna ha
consentito di mitigare il grande caldo
nel momento della celebrazione della
Santa Messa da parte del Reverendo
prof. Pietro Diletti, Direttore dell’Istituto Salesiani “Don Bosco” di Macerata. Nello stesso ambiente si è tenuta la cerimonia ufficiale che è stata
condotta dal MOC Floro Bisello e dal
Cap. Silvano Principi, come già avevano fatto per le cerimonie d’apertura
all’aperto.
Il Col. Massara, nel darci il suo benvenuto, ha ricordato che per un mili-
tare l’onore al Tricolore è funzione
quotidiana e ha ringraziato il
Distretto Lions per questa opportunità di incontro, occasione di apertura
all’esterno della sua Scuola.
Il Presidente del Lions Club Recanati-Loreto, Francesco Forti porgendo
il suo saluto, ha auspicato che i Lions
sappiano con assiduità celebrare questi valori e ha ricordato come il Presidente Ciampi non abbia perso occasione per raccomandare che essi siano
inculcati nelle famiglie.
Il PDG Lanfranco Simonetti, introducendo i lavori e ringraziando i
Relatori per aver accolto l’invito del
Comitato Organizzatore ha specificato che il paradosso di una Associazione Internazionale che celebra una
Festa nazionale, è solo apparente in
quanto “non si deve prescindere dalla
storia dei singoli stati”, aggiungendo
considerazioni storiche e morali sul
valore di questo simbolo di unione
che è la Bandiera.
Il PDG Simonetti ha concluso dicendo: “In una Nazione democratica, la
Bandiera Nazionale unisce e non divide! Essa rappresenta ed interpreta
tutti i cittadini, è l'espressione della
Patria nel contesto più ampio di una
realtà Europea e noi Lions che poco fa,
nella prima parte di questa cerimonia
dedicata alla Bandiera, abbiamo assistito, con profonda commozione, all'elevarsi del “Tricolore d'Italia” verso
l'azzurro del nostro cielo, ci auguriamo
che Esso garrisca sempre al vento,
quale simbolo di civiltà, di pace e concordia, di solidarietà!”.
Il dott. Pier Giulio Marcellino,
Prefetto della Provincia di Macerata,
ha espresso il suo plauso per “l’idea
brillante del Distretto Lions”, intesa a
far comprendere che Patria e Tricolore sono valori che, se ben vissuti,
favoriscono l’unità del nostro popolo.
Sono poi saliti alla tribuna i Relatori dei temi guida della manifestazione iniziando dal Lions Governatore
del Distretto TB, Francesco Tavoni che
ha trattato il tema “I Lions: uniti sotto
il Tricolore, nel segno della libertà”.
Il DG Tavoni ha ricordato che il suo
è “il Distretto del Tricolore” perché
questo è nato a Reggio Emilia il 7
gennaio 1797 e adottato dalla Repubblica Cisalpina nel Congresso di Modena per assurgere infine a simbolo di
libertà e di unità nazionale nel Risorgimento.
Dopo aver parlato della bandiera
come materializzazione del concetto
di Stato, come simbolo di collegamento fra l’ambito locale e quello nazionale, come esternazione del concetto
di sacralità dello Stato, ha rammentato quanto affermato dal Presidente
Ciampi: “il concetto di libertà, il concetto di unità, il concetto di statualità,
sono inscindibili nella bandiera”.
Il ruolo dei Lions nella valorizzazione del Tricolore è insito, a suo avviso, nel nostro codice etico che ci impone, nel rispetto delle radici e delle
culture di ogni nazione per una pacifica convivenza, di rendere onore al
massimo simbolo della Patria ed operare perché si rafforzi e diffonda,
anche nelle nuove generazioni, lo spirito patriottico e l’attaccamento alla
nostra nazione. Proponendo il Tricolore quale simbolo di “libertà da …”,
ha precisato che la libertà, raggiunta
all’ombra del Tricolore, è “quella che
si specchia nella famosa sentenza di E.
Kant: “Opera in modo che la massima
tua libertà coesista con la libertà degli
altri secondo una legge universale di
libertà”.
Il Governatore Tavoni ha infine
informato che nel suo Distretto opera
una commissione permanente “Onore al Tricolore” e che i Lions hanno at-
SETTEMBRE 2003
trezzato a Reggio Emilia un Museo
Storico del Tricolore, la cui quinta sala
sarà inaugurata dal Presidente Ciampi
fra qualche mese.
È seguito l’intervento del Reverendo prof. Don Pietro Diletti su “Il
sentimento religioso e la bandiera” e
che ha iniziato col definire il tricolore,
vessillo di pace, di serenità, di speranza ed il sentimento religioso la risposta
del
soggetto
all’azione
dell’Infinito sull’uomo, rammaricandosi che la società stia facendo scomparire i simboli e che, attraverso la
televisione tutto diventi spettacolo
con una deleteria banalizzazione dei
sentimenti. Dopo aver posto alla base
del sentimento religioso, ma anche
del rapporto di amore e di solidarietà
nei confronti degli altri e della Patria,
la “pietas”, ha fatto un excursus storico per evidenziare come essa, da un
lato sia stata esaltata da grandi pensatori dell’antichità e da grandi Santi
della cristianità mentre dall’altro sia
stata osteggiata, e con essa l’amor di
Patria, da correnti del pensiero moderno, in particolare dal marxismo, e
anche dai nazionalismi che l’hanno
distorta ai loro fini. Per il Prof. Diletti,
l’amore per la Patria non è un sentimentalismo né una creazione arbitraria ma una realtà naturale come radicamento ad una determinata terra e
“il richiamo della Patria costituisce un
appello etico che suppone la risposta
“eccomi”, che ci impone atteggiamenti di rispetto e di devozione, di
servizio e di sacrificio, fino a donare i
beni più preziosi che abbiamo come
la libertà e la vita”. Dopo un parallelo
fra Patria terrena e Patria eterna, ha
precisato, fra l’altro, che la religiosità
di cui è impregnata la pietà verso la
Patria non appartiene specificatamente ad una religione ma è propria
dell’uomo naturalmente religioso,
plaudendo al ritorno all’amore di Patria, dopo una lunga eclisse, vedendovi anche un rifiuto dell’indifferenza
religiosa. Ha concluso con una riflessione su come il patriottismo non sia
uno spirito gretto ed egoista, ma uno
spirito generoso di servizio che favorirà l’allargamento del concetto dì
Patria che oggi si chiama Italia e
domani si chiamerà Europa per affratellare un numero sempre maggiore
di uomini.
L’ultimo tema: “La bandiera: simbolo delle forze armate” e stato trattato dal Generale di Squadra Aerea
Giulio Mainini, Comandante della 1ª
Regione Aerea di Milano.
Dopo i saluti ed i ringraziamenti di
rito, il Gen. Mainini ha suscitato in
tutti i presenti grande emozione parlando della parata di bandiere, ben
470, delle Forze Armate dall’unità
17
CENTOOTTOA
nazionale ai nostri giorni che nel
sacrario del Vittoriano “come voci di
un unico grande coro, rievocano alla
memoria la sofferta e gloriosa vicenda di un popolo giovane rinato su
una penisola dalla storia antichissima”, testimoniano una nazione che
in ogni circostanza ha sempre trovato la via dell’onore e del valore, il
senso della Patria, la speranza del
futuro, proiettata sul cammino
dell’Europa e su quello mondiale
della pace”. Ha poi descritto l’evoluzione della foggia della bandiera per
poi ricordare che la storia della bandiera tricolore si intreccia con il destino di tanti soldati che morirono per
un sogno di unità, di libertà e indipendenza. Osservando che per effetto dei mutamenti dello scenario storico oggi si richieda ai militari alta
professionalità, ha ricordato i circa
9000 militari italiani, “uomini e
donne con le stellette che, pur operando sotto l’egida della NATO e
dell’ONU, recano, comunque, il tricolore italiano sulle uniformi, come per
sottolineare che le forze armate italiane sono divenute ambasciatrici di
pace nel mondo”.
Il Gen. Mainini ha poi fatto una
ampia panoramica dell’impiego dei
militari delle varie armi – nel nome
del tricolore italiano – nelle aree calde mondiali, i più numerosi dopo
quelli statunitensi, adombrando la
loro funzione di strumento indispensabile per l’attività diplomatica del
nostro Paese e ha concluso: “È grazie
ad essi che l’Italia continua con grande responsabilità il suo ruolo nell’ambito della comunità internazionale,
portando in ogni angolo del mondo il
tricolore degli italiani quale simbolo
di libertà, di parola e di religione”.
Dopo il suo brillante intervento
anche un suo grosso regalo: dieci
minuti di entusiasmo ed emozioni con
l’”Armonia Tricolore”, un cortometraggio che ha mostrato splendide immagini della nostra bandiera, riprese
in zone in cui ha operato l’Aeronautica Militare.
Il Governatore Buscarini ha infine
tratto le conclusioni premettendo
simpaticamente che, pur non avendo
fatto il militare, qui si e trovato molto
bene. Ha esaltato la funzione del
Tricolore quale simbolo di unità e nel
quale l’Italia si è ritrovata nei momenti difficili; ha rivolto un pensiero di
gratitudine al Presidente Ciampi per
aver propugnato questo risveglio di
amore e rispetto per la bandiera per
poi ricordare che, per questo anno lionistico che sta per finire, egli ha proposto l’amore come simbolo del
nostro impegno di Lions e di cittadini.
Al termine della riunione e della
successiva conviviale, in un clima di
grande simpatia e confidenza sono
stati offerti dal Governatore omaggi
simbolici a relatori ed ospiti, ricambiati dal Gen. Mainini e dal Col. Massara
col loro Crest di comando; il Governatore ha anche conferito riconoscimenti vari ad Officers e a componenti del
Gabinetto Distrettuale.
Per come è stato vissuto questo
incontro con chi è istituzionalmente
depositario dell’amor di Patria e l’onore alla bandiera, quando le Forze
Armate sono in democratica simbiosi
col popolo, per le emozioni e le riflessioni che ha suscitato in molti di noi,
la Festa Patriottica merita di entrare
nel calendario dei nostri appuntamenti Distrettuali in pari dignità con
la Giornata dell’Amicizia.
Elio Bianchi
18
SETTEMBRE 2003
LIONS
Interclub Pesaro Host, Pesaro Della Rovere, Gabicce Mare
Incontro di mezza estate
a GRADARA
C
on una comune e felice iniziativa i
soci, familiari ed amici dei Lions
Clubs: Pesaro Host, Pesaro Della
Rovere e Gabicce Mare - presieduti
rispettivamente da Luigi Lilliu, Emanuela
Scavolini ed Arnaldo Milano hanno
preso parte all’“Incontro di mezza estate”, che ha avuto, quale meta, la cittadina “intermedia” di Gradara.
Nel cortile della Rocca malatestiana, i 160 partecipanti, fra cui il Governatore Umberto Giorgio Trevi, i
Past Governatori Francesco Tentindo,
Gianfranco Buscarini e gli Officers
distrettuali, sono stati adeguatamente
ricevuti dal Sindaco, Ingegner Sandro
Sorbini, per un saluto di benvenuto e
le annesse informazioni locali. È stato
riferito che Gradara è stata, di recente,
inserita dall’Associazione nazionale
dei Comuni d’Italia (l’Anci comprende
circa 8.000 Comuni) nel ristretto Club
dei borghi più belli del nostro paese,
ciò che valorizza tutto il territorio, sito
al confine fra le Marche e la Romagna.
Una prerogativa di Gradara è d’avere sviluppato, da un decennio, un
programma inteso a valorizzare il
gioco – non per nulla è l’unica città italiana dotata di un “Assessorato al
gioco” – nella consapevolezza e convinzione che, in un’epoca post industriale, il terziario avanzato sia in
grado di esprimersi al meglio attraverso uno spirito ludico, che dovrebbe
caratterizzare i vari momenti della vita
civile e contribuire così ad arrecare più
serenità alle persone.
Dopo scambi di omaggi e guidoncini
fra Sindaco e Presidenti, la dottoressa
Maria Rosaria Valazzi, Direttrice presso
la Soprintendenza per i Beni artistici culturali delle Marche, ha fornito esaurien-
ti ragguagli sulla Rocca
malatestiana. Si tratta di
un monumento nazionale,
che ha il pregio di essere
fra i dieci monumenti più
visitati
d’Italia
(circa
220.000 visitatori ogni
anno). Il Castello di Gradara era stato venduto allo
Stato nel 1928 e dieci anni
dopo, la vedova del proprietario, n’aveva ereditato
l’usufrutto. Fino al 1983,
allorché tale Contessa è
deceduta, la struttura era
visitabile in maniera molto
parziale (appena cinque
stanze).
Si sono dovuti, quindi,
affrontare tutti gli adeguamenti necessari assai
complessi (impianti elettrici, barriere architettoniche, segnaletica) ed è
stato avviato il restauro,
che si trova, attualmente, in uno stadio
assai avanzato, cercando, per quanto
possibile, di lasciare la situazione quale
era in origine. La Rocca di Gradara è,
essenzialmente, medievale, la parte
più antica è la torre di forma quadrata,
il mastio, di cui sono reperibili notizie,
già, nei documenti del 1182 (Annibale
degli Abbati Olivieri, ha scritto, nel
‘700, una storia di Gradara, quanto
mai precisa, con dovizia di dati).
Furono, quindi, via, via, aggiunte le
altre parti, che erano, inizialmente,
strutture lignee, circondate da palizzate, poi, trasformate in muratura e
divenne fortezza con un perimetro
quadrato ed un modulo tipicamente
malatestiano. Ci fu un legame più
stretto con Pesaro, che con Rimini, perché Gradara appartenne al ramo dei
Malatesta pesaresi. Il monumento è
andato incontro ad una serie di stratificazioni successive e poco è rimasto
del periodo malatestiano: uno stemma
di Sigismondo Pandolfo Malatesta ed
altri frammenti araldici. Vi sono alcuni
carmi quattrocenteschi che fanno riferimento al Castello di Gradara nel
periodo malatestiano, nel primo ‘400
ed, in particolare, descrivono stanze
decorate con immagini di uomini illustri e cicli di pitture murali che erano
sicuramente indice di una vita culturale e di rappresentanza molto elevata
nella Corte dell’epoca, in cui figuravano pure noti artisti.
SETTEMBRE 2003
Gradara fu, quindi, contemporaneamente struttura difensiva e residenziale, caratteristica che si protrasse
nel tempo. Al possesso della Rocca ha
sempre mirato Sigismondo Pandolfo
Malatesta; si ricordano due battaglie
molto cruente, fra questi e Federico da
Montefeltro, la seconda delle quali,
nel 1462, portò alla sconfitta di
Sigismondo ed alla conquista della
Rocca, da parte di Federico, che la consegnò, successivamente, agli Sforza
pesaresi. I disegni, che appaiono nel
cortile, sono dovuti a Giovanni Sforza,
il quale, nel 1494, compì una completa
operazione di ripristino.
La data è significativa, perché il
Conte, l’anno prima, aveva sposato
Lucrezia Borgia. Nel Castello vi è, infatti, un piccolo ambiente, con pitture
rinascimentali molto deperite, chiamato “Camerino di Lucrezia Borgia”, a
testimonianza della vita quattrocentesca che vi si svolgeva; inoltre, vi sono,
nella “Sala della passione”, affreschi
murali – fregi monocromi – di Amico
Asperti, rinomato pittore bolognese,
che aveva lavorato a Roma, nei circoli
borgiani ed era legato alla cultura nordica.
In seguito, alla Signoria degli
Sforza successe quella dei Della Rovere
– furono sempre nominate Signore di
Gradara le mogli, come Vittoria
Farnese, Lavinia – quindi, il Castello fu
dato in enfiteusi allo Stato della
Chiesa, poi ai vari nobili locali, quali gli
Albani, i Mosca Barchi. Dal ‘700 all’800,
si ebbero fasi di decadimento, finché
CENTOOTTOA
Il Presidente di Pesaro Host Luigi Lilliu
s’intrecciarono, da un lato, l’interesse
per il recupero della storia patria e di
un certo tipo di architettura di “revival” e dall’altro, incominciò a spargersi ed a prendere consistenza la leggenda – non esiste il suffragio di una documentazione – che a Gradara si fosse
svolta la nota vicenda d’amore di
Paolo e Francesca.
La combinazione di queste due
caratteristiche culturali ha dato origine al ripristino degli anni ‘20, in cui il
Castello fu ricondotto allo stato attuale. Le decorazioni, gli arredi sono di
quest’epoca, però si rifanno ai vari
stemmi, simboli, stili malatestiani e
sforzeschi, così la suggestiva “Camera
di Francesca” con il tipico baldacchino,
ripreso pari, pari, dalla descrizione che
ne fa D’Annunzio nella tragedia: “La
Francesca da Rimini”, in cui serpeggia
una vena letteraria (c’è il leggio, ma
ancora non è stato sistemato il volume
“incriminato”). Meritevole di segnalazione pure “La Cappella” con la famosa pala di Andrea della Robbia.
In definitiva, esiste una specie di
gioco e di finzione, che si innesta su
una base solida e reale di storia e su
una tranche di un rimarchevole periodo culturale. Si è cercato di recuperare
questa situazione, questo mito di
Paolo e Francesca, che, peraltro, ha
dato esiti così positivi e soddisfacenti.
A gruppi, con l’ausilio di guide, i
numerosi partecipanti all’Incontro
hanno potuto visitare le varie stanze
della Rocca. Al termine della conviviale, il Presidente Luigi Lilliu, anche a
nome degli altri Presidenti – da un
luogo così incantevole e ricco di storia
– ha formulato i migliori auspici per il
nuovo anno lionistico ai Clubs ed al
Distretto, nel segno di una sana amicizia, che è alla base per produrre quelle iniziative solidaristiche, che sono il
fine precipuo dell’Associazione.
A conclusione della serata il
Governatore Umberto Giorgio Trevi,
ha ribadito l’obiettivo cui tende il
Sodalizio, d’intervenire nella società
per dare concretezza al principio della
solidarietà e della dignità umana.
Giuliano Albini Ricciòli
Corsi di formazione per la 3ª Circoscrizione
N
19
el corso dell’anno sociale 2002-2003 è stato effettuato
con successo un intenso sforzo per la Formazione dei
Soci. Più in particolare sono stati effettuati per i 23
Club della Circoscrizione sette corsi per la formazione di base,
che sono stati seguiti complessivamente da:
40 nuovi soci (soci con tre o meno anni di iscrizione);
12 formatori dei nuovi soci (cioè i componenti dei Comitati
Soci);
28 componenti dei Consigli Direttivi di Club;
7 Officer distrettuali.
Tali corsi sono stati effettuati nelle cinque Zone della
Circoscrizione con lo scopo di fornire le informazioni e le
motivazioni per operare assieme e con impegno nel
Lionismo. I corsi sono stati tenuti con identiche modalità e
per la durata di almeno tre ore. È sempre stato dato spazio
agli interventi dei soci ed ai dibattiti.
Primo corso per la formazione dei nuovi Presidenti e
Segretari dell’anno 2003-2004 si è tenuto a Sulmona il 22 giugno, ha avuto lo scopo di fornire regole ed informazioni per
la programmazione delle attività del nuovo anno sociale e per
il coinvolgimento di tutti i soci nella scelta e nella realizzazione dei Services del Club. Hanno partecipato 22 dei 23 Club (in
tutto 20 Presidenti e 13 Segretari). Il corso ha avuto una durata di oltre otto ore ed è stato caratterizzato oltre che dalla
fase espositiva, anche da esercitazioni e da dibattiti. La fase
espositiva è stata supportata dalla proiezione di lucidi; dei
quali è stata consegnata copia a tutti i Clubs.
I principali temi svolti durante il corso sono stati:
- lavorare in gruppo (esercitare una leadership, motivare,
comunicare, sviluppare la creatività, saper ascoltare e
saper parlare, gestire conflitti personali);
- organizzare l’anno sociale;
- strutture e statuti Lions (Club, Distretto, Multidistretto,
Lions International)
- storia del lionismo e dei principali Service Lions.
Il corso per Presidenti e Segretari della 3ª Circoscrizione
ha seguito le stesse modalità gli stessi tempi e temi sviluppati per la 1ª e la 2ª Circoscrizione. Alla fine le partecipazioni per le tre Circoscrizioni sono state le seguenti:
1ª Circoscrizione: presenti 18 Presidenti e 14 Segretari (20
Club rappresentati su 26);
2ª Circoscrizione: presenti 20 Presidenti e 5 Segretari (20
Club rappresentati su 24)
3ª Circoscrizione: presenti 20 Presidenti e 13 Segretari (22
Club rappresentati su 23).
Le sessioni formative, tutte molto intense, sono state
apprezzate dai corsisti sia per la praticità che per l’utilità
della argomentazioni proposte, sia per il diretto coinvolgimento dei partecipanti.
Franco Dus
20
SETTEMBRE 2003
LIONS
ricordando...…
Lettera aperta all’amico Adolfo
Caro Adolfo,
è amaro scrivere ad un Amico che il
Signore ha chiamato a Sé troppo presto per noi umani, è amaro non essere
riusciti ad incontrarci come avevamo
insieme desiderato e programmato
per questi giorni, è amaro chiederci
perché Tu e non io, è amaro, ed è il
secondo luglio consecutivo, perdere
un Amico, è amaro…
Potremmo continuare all’infinito,
ma a cosa gioverebbe caro Adolfo?
Non è forse più utile per la Tua
Rosa, per i Tuoi figli, per chi Ti ha voluto bene, per me… di intravedere in
questo dramma che questa mattina si
è compiuto un disegno “superiore”
che il Signore, pur consapevole di creare una lacerazione emotiva umana e
terrena, ha progettato a misura della
Tua dimensione di uomo eccezionale e
come tale attore con Lui di quel Suo
disegno sovrumano? Uomo eccezionale, sì certo.
La nostra frequentazione non è di
vecchia data, ma da subito è stata
tanto intensa quanto significativa: alla
base una sintonia perfetta di stima e
rispetto reciproci, di obiettivi comuni,
di impegni organizzativi.
Il Tuo 50° Congresso Nazionale di
Senigallia Ti ha visto progettista, attore, coordinatore, fantasista impegnato
oltre ogni limite con il desiderio di fare
bene, di dare del Tuo Club e del Tuo
Distretto una immagine di efficienza
anche nei minimi dettagli.
Mi hai voluto spesso al fianco Tuo e
a quello degli Amici che collaboravano
con Te, durante l’organizzazione del
Congresso.
Mi tratteggiavi le scelte, le ipotesi
operative, persino all’Ospedale San Raffaele dopo l’intervento, quando ognuno
di noi avrebbe umanamente pensato
solo ai propri malanni. Ma Tu no!
Con questo Tuo innato senso del
dovere hai dedicato gran parte della
Tua vita al Tuo essere vero
Lions al servizio del più
debole. In questo Tuo essere
hai forse per un certo periodo frenato un male insidioso
che voleva il sopravvento.
Sei arrivato all’appuntamento di Senigallia provato
per le difficoltà e per il
timore di non essere
quell’Adolfo che tanti amici
come me conoscevano. Ma
ce l’hai fatta! Alla grande.
Senza fanfare, senza mai
apparire, ma sempre presente, con la forza del Tuo essere modesto e solo apparentemente timido, con idee
Adolfo Sellani premiato dal D.I. Antonio Perrot a Senigallia.
chiare e volontà determinata. Qualità rare in un mondo
nel quale prevalgono più le
apprezzavi. Te ne voglio dedicare una
immagini, le parole e poco i fatti.
con il cuore che mi si stringe sempre
“L’uomo dei miracoli” Ti dissi al
più, ma con quella speranza di fede
Congresso. Congresso che è scivolato via
che in un abbraccio ideale vuole essecon precisione svizzera e con ricchezza
re, nel profondo silenzio, che è più
di coreografia, con nessun neo organizforte del tuono, il senso vero dell’amizativo: in tutto abbiamo sempre avverticizia che la vita ci ha regalato.
to la Tua umanità, il Tuo senso del doveArrivederci Adolfo
re. Un esempio per tutti, un modello di
Giuseppe Pajardi
uomo e di uomo Lions che non dimenticheremo mai.
Hai dato alla Tua vita, nella famiPer chi suona la campana
glia e nel sociale quella impronta vera
Già altri Ti hanno ammonito, fratello /
per la quale ha senso vivere. E oggi,
che quando suona la campana / non
mentre Tu stai salendo da Lui, ho
serve che Tu Ti chieda per chi suona, /
risentito sulla segreteria telefonica del
perché essa suona sempre anche per
Tuo Studio la Tua voce.
Te. / Campane liete di un battesimo, /
Confesso che ho rifatto più volte
campane che accompagnano al camquel numero. È stato un modo per senposanto, / campane a martello. / Esse,
tirci apparentemente ancora in diretta
pur in crescente disuso, sono il segno /
come tante volte in questi ultimi anni
di un evento che ci accomuna, / il simabbiamo fatto, come pochi giorni fa.
bolo della nostra solidarietà, / il senso
Adolfo, quel “disegno” ha fatto sì
del nostro essere uomini / in ogni altro
che mi hai solo preceduto e già sei in
uomo, / del nostro partecipare direttacompagnia di tanti altri “eletti” e tra
mente / ad ogni evento umano. / Se
questi, non ho dubbi, anche di mio frauna vita si spegne, / e la campana
tello Piero, che avevi conosciuto solo
suona, / è un po’ di noi che se ne va.
attraverso le sue poesie che tanto
(Piero Pajardi)
Il Lionismo vivo di Adolfo Sellani
Ho provato grande emozione nel leggere l’articolo del
compianto AMICO Adolfo Sellani, pubblicato sull’ultimo
numero della nostra rivista distrettuale dal titolo:
“Complimenti…”. Nel corpo di tale articolo Adolfo manifesta tutto il suo disappunto per l’insufficiente partecipazione
dei delegati del nostro Distretto al Congresso Nazionale di
Napoli e per gli episodi verificatisi in questo contesto che
hanno avuto come protagonisti – in negativo – alcuni ben
identificati soci del nostro Distretto.
In queste poche righe non intendo tornare su quegli episodi – il giudizio fortemente negativo lo hanno dato i Lions
– ma desidero sottolineare la lealtà verso gli altri, il senso
etico dei rapporti fra Lions e l’orgoglio dell’appartenenza al
nostro Distretto di Adolfo.
Pensare che un uomo che sapeva di essere a pochi passi
dal termine del Suo viaggio terreno, possa sentire il bisogno
di esprimere certi sentimenti e certi valori lionistici non può
che commuovere e nel contempo dare speranza al lionismo
che onestamente, non sta attraversando un periodo felice in
termini di comportamenti dei suoi aderenti.
Adolfo ci ha voluto dire che il lionismo è vivo, che è radicato nelle menti e nei cuori degli uomini veri che lo testimoniano in ogni momento della loro vita.
L’articolo cui faccio riferimento, lo considero il testamento lionisti di un AMICO che indica soprattutto ai giovani soci quali debbano essere i comportamenti dei veri lions.
Ciao Adolfo e grazie di avermi onorato della Tua amicizia.
Giuseppe Potenza
SETTEMBRE 2003
Vip Lions estate
CENTOOTTOA
C’
è un luogo della Romagna balneare, immerso nel
verde della città giardino sorta all’inizio del secolo
scorso nel Comune di Cervia, che ormai da sette
anni ospita una manifestazione lionistica che segue di pochi
giorni il passaggio delle cariche distrettuali. È un momento
di incontro fra Lions del 108/A, ma anche di altri Distretti che
si trovano in vacanza dalle nostre parti. con un occhio alla
realizzazione di un service e con l’altro a dare un riconoscimento ad un cittadino del luogo che l’abbia meritato per il
suo impegno a favore della città.
L’organizzazione è stata curata dai due Clubs di Cervia
coordinati dall’officer Salvatore Trigona che quest’anno ha collegato quest’incontro con la neonata Associazione Sanitaria
SO.SAN., costituita in gennaio per gestire iniziative di solidarietà con intervento diretto di medici Lions e non, e della quale
è Presidente. Il mattino del 2 agosto scorso all’Hotel “Mare e
Pineta” di Milano Marittima l’Associazione ha tenuto la riunione del proprio Consiglio Direttivo auspicando il riconoscimento Lions dalla Sede Centrale. Ha fatto seguito, nel pomeriggio, l’Assemblea dei Soci. Alla sera, queste ed altre autorità
lionistiche, con autorità civili e militari come il Vice Sindaco di
Cervia dott. Zoffoli, il Questore di Ravenna dott. Della Rocca, il
Capo di Gabinetto del Ministero della Difesa, dott. Lepri, il
comandante del contingente italiano a Sarajevo, Generale
Perbellini, hanno partecipato alla cerimonia del conferimento
del riconoscimento Lions ad un cittadino di Cervia, Erano presenti numerosi Lions e consorti anche di altri Distretti (non
pochi i bolognesi) ad applaudire il sig. Riccardo Totoli, consi-
gliere comunale di Cervia con delega al verde, mentre riceveva, per il suo impegno che negli anni ha profuso nel migliorare l’immagine della sua città, una targa d’argento del Lions
dalle mani del Governatore Umberto Trevi dopo la lettura, da
parte di Salvatore Trigona, della motivazione. Il Governatore
Trevi ha chiuso la parte ufficiale di questo “momento amicale
tranquillo” ricordando di avervi sempre partecipato ed esprimendo, fra l’altro, il suo apprezzamento per la fattiva collaborazione dei due Clubs Lions con l’Amministrazione comunale.
La serata è proseguita con in lungo, divertente momento
ludico al termine della conviviale, con un alternarsi continuo di
bellissime canzoni e colorite battute del compositore ed intrattenitore Daiano, fra le quali si sono incuneate la voce e le capacità espressive, tutte partenopee, che ogni tanto il talento dell’amico Sandro Trofino ci regala.
E.B.
“Solidarietà Sanitaria” verso la fase della concreta operatività
I
21
l 1º giugno 2003 è stato eletto a Cervia il Consiglio
Direttivo della SO.SAN., Associazione Onlus “Solidarietà
Sanitaria” per il triennio 2003-2006 alla cui presidenza è
stato chiamato il Lion dott. Salvatore Trigona. Attualmente
gli iscritti sono 150, appartenenti ad otto Distretti italiani.
Nella riunione del Consiglio direttivo, svoltasi il 2 agosto a
Milano Marittima, sono stati presentati e quindi approvati
alcuni progetti da realizzare entro l’anno, e questo è indubbiamente un ottimo inizio che fa ben sperare per il futuro
dell’Associazione. È stata accolta la proposta dal Distretto IA1
relativa alla organizzazione di un centro Italiano Lions per la
raccolta nel Multidistretto degli occhiali da vista usati e per la
riparazione e successiva donazione degli stessi ai bisognosi dei
paesi del terzo mondo. Vi è un progetto, che si avvale della collaborazione logistica dell’Assessorato alle politiche sociali della
regione Emilia-Romagna, ormai avviato alla sua fase operativa, con la partenza di due medici oculisti in un territorio africano, allo scopo di effettuare screening mirati. Altrettanto
operativo è il Progetto per inviare in Tanzania un chirurgo ed
un anestesista al fine di sviluppare un progetto sanitario di
insegnamento e di operabilità, in collaborazione con la
Associazione RUVUMA, in una struttura già ampiamente collaudata.
Alla riunione del direttivo è seguita l’Assemblea dei soci,
durante la quale sono state avanzate molte proposte e
assunte deliberazioni, quali quelle dei soci dott. Giovanni
Rosti, oncologo di Ravenna e dott. Fiorenzo Brighi, cardiologo, che hanno presentato rispettivamente i progetti “Un
sogno per guarire” e “Mediazione familiare”.
Il Presidente della RUVUMA, dott. Rodrigo Rodriquez, ha
dettagliatamente parlato della missione in Tanzania con il
viaggio di due Lions della SO.SAN. (un chirurgo, ed un anestesista) e due componenti della RUVUMA, anch’essi soci
Lions, Giuseppe Travaglini e Francesco De Pasquale.
Il Lion dott. Cesare Forlini, primario oculista dell’ospedale
di Ravenna, ha esposto la sua idea progettuale che consiste
nella costituzione di un fondo per far fronte alle spese di
viaggio, in ospedali italiani, di pazienti o/e medici stranieri,
per trattare patologie particolari. Il dott. Alessandro Amigoni,
primario anestesista dell’ospedale di Ravenna, dopo una
breve ma chiara esposizione sulle gravi emergenze sanitarie
nei paesi, ha evidenziato l’esigenza di esportare i nostri insegnamenti, le nostre tecnologie, insegnando in loco”.
Il dott. Carlo Pezcoller, chirurgo del policlinico di Modena,
ha riferito della sua esperienza acquisita in Iran, Bangladesh,
ed altri paesi asiatici, sul problema degli stomizzati. Con il suo
gruppo di Lions, operativo ormai da vari anni, ha raggiunto
risultati positivi, insegnando in loco le varie tecniche riabilitative. L’Imm. P.D.G. del 108 TB, Francesco Tavoni, ha poi parlato
di una sua esperienza, e da socio SO.SAN. ha espresso il suo
plauso e la condivisione per quanto si vuole fare, garantendo
un incondizionato sostegno alle iniziative.
Il Presidente del Consiglio dei Governatori, nonché socio
fondatore della SO.SAN., Giancarlo Vecchiati, ha vivamente
condiviso quanto si sta cercando di fare concretamente, ha
posto in rilievo le difficoltà a cui si potrebbe andare incontro. Per cercare di essere operativi, ha detto, occorre che la
SO.SAN. inquadri con chiarezza i progetti, i tempi e le
modalità di attuazione, considerando che sono fondamentali professionalità, competenza e metodologia.
In conclusione il Governatore Umberto Giorgio Trevi ha
rivolto parole di compiacimento e di incoraggiamento sottolineando che per raggiungere gli obiettivi bisogna sempre
tener conto della sostenibilità del programma che si vuole
attuare, della sua compatibilità, adottando, all’insegna di un
ovvio equilibrio, la politica dei piccoli passi. Nata con la convinzione che le emergenze sanitarie del mondo necessitano
più che mai dell’impegno generoso e qualificato di tanti Lions,
disponibili a “servire”, l’Associazione si sta avviando dunque
sulla via di un’utile, organizzata, concreta operatività.
Per maggiori informazioni www.solidarietasanitaria.org
Giulietta Bascioni Brattini
22
SETTEMBRE 2003
LIONS
Prima “Festa nazionale del nonno”
I
l Lions Club Carmagnola in collaborazione con il Comune
ha organizzato a Carmagnola (TO) il 14 settembre la
prima “Festa nazionale del nonno”.
Le motivazioni di questa manifestazione nascono nel
1996 quando il Club piemontese bandì un concorso nella
scuola media secondaria locale, sul tema: Erigeresti un
monumento a Carmagnola? Se sì a chi e perché.
Piacque l’idea di un ragazzo che con poche ma toccanti
parole indicò come meritevole di un monumento il nonno.
Nel 1999, in occasione del 25º anno di fondazione, il Club
incaricò il maestro d’arte prof. Marcello Peola, Lion del Club
Asti ed Officer Distrettuale, di predisporre un bozzetto che
il nostro socio Franco Artero realizzò e che venne collocato
all’interno del parco comunale della “Cascina Vigna”.
Così in un’analogia con altre ricorrenze, ormai consolidate, quali la festa della mamma, del papà, dei fidanzati, a
poco a poco nacque l’idea della festa del nonno. Quest’anno
in occasione del 30º anniversario della fondazione, siamo
passati alla fase operativa organizzando con il patrocinio
della Regione Piemonte, della Provincia di Torino e del
Comune di Carmagnola, la manifestazione che secondo le
nostre intenzioni dovrebbe avere valenza nazionale.
La manifestazione, pubblicizzata dai media nazionali e
locali, ha già avuto un primo momento pubblicitario; la
nostra rivista nazionale “The LION” nel numero di giugno a
pag. 64 ha pubblicato un articolo che spiega le origini e lo
sviluppo dell’idea.
Questa manifestazione
ha consentito anche una
raccolta di fondi, tra sponsor e presenti, da devolvere
interamente all’UNICEF per
finanziare un progetto a
favore degli orfani dello
Zambia. Tale raccolta proseguirà
per tutto l’anno lionistico 2003/04.
Per quanti, Clubs e/o soci, vorranno contribuire all’iniziativa è aperta una sottoscrizione presso UNICREDIT Banca SpA - Agenzia di Carmagnola - C/C nº 2616972
intestato a Lions Club Carmagnola - ABI 2008- CAB 3260.
Motivazione: “Orfani dello ZAMBIA”. Oppure rivolgersi al
Coordinatore di quest’attività di servizio e nostro socio PDG
Ermanno Turletti.
Alla manifestazione, hanno partecipato “Nonni Famosi”,
con la consegna del riconoscimento di “Nonno dell’anno
2003” all’attore e ambasciatore UNICEF Lino Banfi.
È intenzione attribuire annualmente il riconoscimento
“Nonno dell’anno, a Carmagnola vicino al monumento al
Nonno, anche su segnalazione di altri Clubs e con modalità
che saranno rese note attraverso la stampa Lionistica.
Nicola Ghietti
PROSEGUENDO IL SERVICE UDITO
A
ncora una volta desidero richiamare l’attenzione sull’importanza della diagnosi precoce delle sordità congenite.
Quanto più precocemente si individua nel neonato il
danno acustico tanto più efficace sarà l’intervento terapeutico
e il recupero della funzione uditiva. Le zone del cervello ad
essa demandate sono infatti attive e recettive soltanto nei
primi tempi della vita: trascorso tale periodo favorevole la
recettività del cervello diminuisce in modo irreversibile e tutti
i tentativi di riutilizzo successivo saranno inutili! Accorgersi del
danno acustico in età avanzata del bambino equivale a condannarlo inesorabilmente alla sordità, uno degli handicaps più
penosi che affliggono la creatura umana.
La Regione Marche ha affrontato con successo questa
materia e (tra le prime in Italia) in data 23 febbraio 2000 ha
emanato la Legge Regionale nº 11 che regola in 5 articoli gli
interventi in favore dei soggetti non udenti.
L’art. 2 della Legge (il più importante) stabilisce che tutti
i neonati siano sottoposti entro i primi 6 giorni di vita allo
screening audiometrico per la diagnosi precoce dell’ipoacusia. Lo screening deve essere eseguito presso l’Unità ospedaliera dove è avvenuto il parto.
Lo strumento necessario per effettuarlo è costituito dal
modernissimo apparecchio per otoemissioni (Echocheck
della Ditta Amplifon o Ero-Scan della Ditta Maico o ReSuond). Essi danno risultati automatici, precisi e veloci.
Negli anni 2000-2001 e 2002 su mandato originario del
Governatore Marco Scaini il nostro Club Ancona Host in collaborazione con il Club Ancona Colle Guasco, ha dato vita ad
una campagna di sensibilizzazione denominata service
“Udito & ortofonia” lo scopo dichiarato è quello di convincere tutti i Clubs del nostro distretto 108 A a fornire gratuitamente l’apparecchio per le otoemissioni a tutte le unità
ospedaliere del proprio territorio. Il costo dell’apparecchio si
aggira intorno ai 10 milioni di vecchie lire.
Nel maggio 2001 al Congresso distrettuale di Sulmona è
stato dichiarato all’unanimità service distrettuale.
&
ORTOFONIA
A tutt’oggi la campagna di sensibilizzazione da noi promossa ha registrato buoni successi e molti Clubs del Distretto
hanno effettivamente donato l’apparecchio per otoemissioni ai propri Ospedali.
Purtroppo alcuni centri ospedalieri importanti (pur sensibilizzati al problema) non sono ancora in possesso dell’apparecchio. È soprattutto la difficoltà economica che impedisce la
realizzione del progetto.
Nutro speranza che i Clubs interessati giungano alla decisione di intervenire con la donazione.
Mario Vittorio Scoponi
Ancora un Lions
con un alto incarico sociale
Mario Vittorio Scoponi è stato eletto recentemente in
Ancona Presidente della Associazione “Amici dei
Geriatrico-IRCA”, che rappresenta oggi il “Pianeta
Anziani”. L’IRCA è l’unico Istituto in Italia di ricerca e cura
per gli anzuiani, voluto e realizzato dai marchigiani. Negli
anni ha accumulato un patrimonio di esperienza con studi
specificifici nel settore dell’invecchiamento; ha realizzato
in molte regioni d’Italia strutture innovative per l’assistenza all’anziano, rivelandosi punto centrale di riferimento per tutte le persone di età avanzata.
L’IRCA è una realtà sanitaria, sociale e scientifica,
sopratutto marchigiana. L’Associazione “Amici del
Geriatrico-INRCA” la sostiene a tutti i livelli con ogni iniziativa opportunamente adeguata.
Al Presidente Mario Vittorio Scoponi l’augurio sincero
dei Lions che anche in questo “service” di notevole caratura sociale, possa ottenere i successi che hanno caratterizzato le altre iniziative da lui intraprese.
G.L.
SETTEMBRE 2003
23
CENTOOTTOA
LA PAGINA DEI LEO
C
ari Amici Lions, vorrei parlarvi di Leo, un “ragazzo”
di 46 anni che sta soffrendo… ma che prova a risollevarsi.
LEO è un “ragazzone” nato ad Abington nel 1957 da
una famiglia importante, conosciuta e ben voluta nella
sua comunità.
Con Lei ha girato il mondo, è cresciuto, ha maturato
esperienze memorabili, ha guadagnato stima e benevolenza ovunque; gli è stata data opportunità di mostrare la
sua opera; tanti lo hanno preso come esempio ed hanno
voluto imitare le sue azioni al punto che oggi ha oltre
5.000 fratelli (Clubs Leo) sparsi in ogni angolo del mondo
che portano avanti la loro “Mission”.
Il nostro Distretto purtroppo non gode di altrettanta
buona salute, basti pensare che sono rimasti
soltanto 9 Clubs e che da soli rischiamo di
non farcela a propagare il nostro
motto… il nostro Service.
Le prospettive non sono
rosee, ma la voglia e la grinta
giusta c’è.
Noi…, la mia squadra…,
ed io abbiamo stilato un
programma per l’anno
venturo che si basa su
pochi ed essenziali
punti ed è caratterizzato da una forte
dinamicità.
Cosa
intendo per dinamicità? Intendo un
programma che si
sappia evolvere durante l’anno, un programma
che si arricchisca ogni volta
che una valida idea o suggerimento illuminato ci possa
aiutare nella nostra Mission…
CRESCERE.
Nel mio anno vorrei che il Leo
riesca a raggiungere una maggior visibilità negli ambiti Iocali con service di maggio
“impatto sociale”, come ad esempio è stato
fatto a Ravenna con il Work shop ed a Faenza
con la Guida Sicura e tanti altri.
A mio avviso tutto ciò è determinante per la sopravvivenza del Leo in quanto permetterà di far conoscere
nelle nostre città come operiamo e cosa facciamo, e permetterà di poter avvicinare quei giovani capaci e volenterosi che sempre in tutto il mondo hanno arricchito la
nostra famiglia.
Il mio secondo obiettivo, come logica conseguenza del
primo è cercare di aprire almeno due Club nella 2ª
Circoscrizione, dove purtroppo sopravvivono soltanto 15
soci Leo.
Obiettivo non da poco considerando che siamo rimasti
in pochi, ed è su questo punto che vorrei nascessero
importanti sinergie costruttive con i Lions:
a) Vorremmo operare di concerto con i Delegati di Zona
Lions ed avere la possibilità di essere invitati come
Distretto Leo alle Riunioni di Zona delle aree; 1ª Circ.
zona D, 2ª Circ. tutte le zone;
b) In tale sede vorremmo proporre un
progetto che preveda l’organizzazione di un Intermeeting di Zona, eventualmente gestito
direttamente dai Leo, al quale ogni Lion di tutti i Clubs
della Zona, tramite il proprio Presidente e Leo Advisor,
sia vivamente invitato a prendere parte alla serata
ospitando figli, nipoti, figli di amici, amici dei figli in
età Leo (15-28 anni), che reputino idonei e potenzialmente interessati all’esperienza Leo; durante le serate
organizzate i Leo si mischieranno ai ragazzi invitati e
spiegheranno l’attività di un Leo Club, il suo operato e
parleranno delle proprie esperienze maturate durante
la loro attività Leoistica;
c) Coinvolgimento dei ragazzi interessati alle attività in
corso nei Leo Clubs vicini o creazione ad hoc
di enti per un loro maggiore coinvolgimento, stimolando la loro operatività
nella speranza che possano crescere e maturare nuovi Leo e nuovi
Clubs.
Il mio terzo obiettivo è
di rafforzare i Clubs già presenti nel Distretto e di
incentivare la collaborazione fra Clubs e la creazione di attività e service sviluppati in collaborazione fra i essi.
Inoltre
vorrei
presentare la candidatura del nostro
Distretto Leo per la
Nazionale Leo del
2005, che è un grosso
impegno per un Distretto
che al momento è in crisi,
ma raggiungibile se ci dimostreremo uniti per il raggiungimento della nostra missione.
I Leo sono un Service dei Lions non
una proprietà del Lions Club Padrino, ma
una risorsa per tutti i Lions e i Club Lions. A tal
proposito mi piacerebbe che ogni Club Lions
avesse al suo interno un Leo Advisor, anche se non ha un
Club Leo “figlioccio”, in modo da poter coinvolgere sia i
Lions che i Leo di uno stesso territorio in service da sviluppare magari insieme, per avere uno scambio proficuo
di opinioni, ed esperienze che ci aiutino, tutti, a crescere
e poi chissà, da cosa nasce cosa…
Sono fermamente convinto che i Leo debbano mantenere una certa indipendenza dai LIons, ma sono anche
certo e Leo e Lions siano legati indissolubilmente da un
rapporto di parentela “padre-figlio” e come tale noi Leo
abbiamo bisogno dei Lions in quanto fonte inesauribile di
consiglio e sostegno e voi Lions di noi Leo come fonte di
ricambio, risorsa, perché noi Leo siamo il nostro presente
e il vostro futuro.
Un saluto sincero
Kim Alvino
Presidente Distrettuale Leo 108 A
24
SETTEMBRE 2003
LIONS
Lions Camperisti al Parco Nazionale d’Abruzzo
I
Lions Camperisti hanno colpito ancora. Una preparazione
meticolosa che ha previsto ogni eventualità ed eliminato in
anticipo qualsiasi problema ha consentito ad una nutrita
pattuglia di moderni giramondo di incontrarsi in Abruzzo e
visitare la sua parte più interna, quella montana, protetta
quale parco nazionale da oltre ottanta anni. Anche se più
Regioni sono attualmente interessate all'area protetta, il Parco
Nazionale resta d'Abruzzo.
Gli equipaggi sono arrivati a Sulmona da tutte le Regioni
d'Italia, compresi malgrado la distanza che sconsiglia le gite
fuori porta. La visita alla città, famosa per i suoi confetti e
ricca di monumenti ed opere d'arte, ha riempito la sera del
giorno dell'arrivo.
Un piazzale predisposto per alleggerire a Sulmona il quotidiano problema del parcheggio delle auto è diventato un'area di sosta ideale per i camperisti.
Al mattino successivo “presto”, si fa per dire se si pensa
che i motori sono stati accesi alle nove e mezza, la carovana
si è mossa alla volta di Scanno. Sembra strano, ma sedici
campers in fila e lo spazio di sicurezza che è necessario conservare fra un mezzo ed un altro, occupano una strada per
quasi trecento metri. Che autocolonna!
Fastidiose curve a gomito e strade strette all'interno di
Anversa degli Abruzzi non hanno impensierito i camperisti.
Di straforo, una notazione di letteratura durante un viaggio
a contatto con la natura non fa male: Gabriele D'Annunzio
ha ambientato ad Anversa degli Abruzzi "la Figlia di Jorio".
Questo poeta, chiamato anche "il Vate", fra un volo su
Vienna, una temporanea italianizzazione di Fiume, una
beffa su Buccari e frequenti incursioni in letti matrimoniali
non suoi, ha scritto pagine indimenticabili.
La bellezza del lago e la caratteristica della cittadina
Scanno hanno colpito e favorevolmente impressionato i visitatori. Proseguendo il viaggio e superato passo Godi, i camperisti sono entrati nel cuore del Parco Nazionale d'Abruzzo
che li ha accolti con le sue bellezze naturali. Barrea con il suo
piccolo lago, Civitella Alfedena, Villetta Barrea ed Alfedena
hanno mostrato le bellezze dei piccoli centri montani abitati.
Hanno trovato spazio e tempo, i camperisti, di riunirsi in
Consiglio Direttivo perché hanno accettato l'idea che non è
facile riunire, dall'oggi al domani, un Consiglio i cui membri
coprono geograficamente l'intera Penisola.
Non contenti, ma forse è più esatto scrivere non soddisfatti, i camperisti hanno chiesto assistenza ad una Guardia
del Parco che li ha accompagnati in una incursione alla
Camosciara ed al soprastante rifugio raggiungibile con un
sentiero che si sviluppa all'interno del bosco.
Il ritorno verso Sulmona ha consentito a qualche equipaggio una leggera deviazione per visitare Pescocostanzo,
cittadina famosa per la chiesa parrocchiale, i lavori a tombolo e la filigrana in argento ed in oro.
Il giro si è concluso a Sulmona, ma i saluti, i baci e gli
abbracci ci sono stati dopo un piacevole scambio di pensieri di riflessioni e di propositi con un piacevole sottofondo
rumoroso di piatti, bicchieri e posate.
Qualche equipaggio, compreso quello di Sergio Cilluffo
Presidente
del
Club
Lions
Camperisti, è partito prima della
conviviale per esigenze “chilometriche”, ma attorno al tavolo si
sono contate trentaquattro persone, comprese Paolo Mingozzi e
Luigi Lanza, past presidenti del
Club itinerante, Cesarino Giammarco socio fondatore del Club di
Sulmona, Emilio Corradini attuale
presidente dello stesso Club ed
Ettore Becattini che, con i piedi in
due staffe, è socio dell'uno e dell'altro Club ed è lo scherzoso relatore di un magnifico incontro
durato quattro giorni.
Ettore Becattini
SETTEMBRE 2003
25
CENTOOTTOA
Incontro fra Lions Alpini
I
l primo incontro c’è stato ad Aosta,
in occasione dell’Adunata Nazionale degli Alpini. Gli alpini sono
presenti in tutte le Regioni d’Italia ed
il Lions Club copre, con la sua organizzazione, l’intero territorio nazionale. Non poteva tardare un incontro
fra di loro.
L’idea di approfittare di un’adunata nazionale per avvicinare fisicamente
i Lions che hanno prestato servizio
militare fra gli alpini mi frullava per la
testa da diversi anni, ma era diventata
prepotente a Catania durante l’adunata dell’anno scorso.
A macchia d’olio, iniziando a guardarmi attorno e successivamente allun-
gando lo sguardo, ho individuato
amici Lions che erano stati, ed alcuni lo
sono ancora, alpini.
Il lavoro certosino ha trovato sostenitori in Emilio Corradini e Mariano
Staderini, alpini appartenenti al Club
Sulmona. L’amico Staderini aveva da
pochi anni lasciato il servizio militare
con il grado di generale.
Non tutti gli alpini contattati sono
stati presenti ad Aosta. Alcuni avevano
assunto impegni per il Congresso Lion
che si svolgeva contemporaneamente.
Tutti però hanno mostrato interesse
per l’iniziativa, assicurando la presenza
in prossimi incontri.
L’idea era buona, il lavoro da piccolo scrivano fiorentino era stato svolto,
ma mancava la persona che ad Aosta
trasformasse il sogno in realtà. La fortuna mi ha fatto incontrare Gaetano
Lo Presti, ufficiale medico in servizio in
quella citta.
Le sue scelte sono state indovinatissime, comprese la visita guidata all’interno della Scuola Militare Alpina, la
camminata in montagna che ci ha consentito, fra l’altro, di vedere i cervi, e la
conviviale a Cogne, nel ristorante Lou
Ressignon gestito da un’amica Lion del
posto.
È mancato all’appuntamento, per
intervenuti impegni non prorogabili,
Luca Dogliani, autore del libro autobiografico Ulisse 43 che descrive le sue
attività di alpino dopo l’8 settembre
1943 nell’isola di Rodi e nel Mediterraneo.
Ha partecipato all’incontro il gen.
Giorgio Blais che nell’estate del 2000
decise di percorrere a piedi l’intera
Italia, partendo da Rocciamelone,
sopra Susa. Quando si fermò, dopo 50
giorni e dopo aver depositato fiori sui
monumenti ai caduti incontrati sul suo
cammino, era sull’Etna ed aveva percorso 1.700 chilometri. Aveva idealmente coperto la Penisola con un tricolore lunghissimo. Il giornale “Il
Tempo”, parlando di questa “sconsiderata passeggiata”, paragonò Giorgio
Blais a Forrest Gump.
Il pensiero ora è rivolto a Trieste
che ospiterà la prossima adunata
nazionale alpina Manca un anno, ma
basterà fare un lungo respiro e saremo
vicini all’incontro del 2004. Confido in
un provvidenziale passaparola che,
spesso, è più efficace di articoli ed
inserzioni sui giornali.
Ettore Becattini
Lionismo e filatelia: viverli assieme con gioia
N
el mese di maggio del 1993 venni eletto Presidente
del Lions Club Palermo (oggi Host). Nel mio discorso di
inizio della mia attività di Presidente ebbi a dire a tutti
i Soci che li ringraziavo per avermi votato, ma che mi dovevano votare ancora una volta nel 2031 (quando avrei avuto
cento anni, e quindi era chiaramente una boutade!) dato che
volevo essere eletto Governatore e che il mio motto sarebbe
stato “Vivere il lionismo con gioia”.
Ora, eletto Presidente del Club Filatelico Nazionale per
l’anno sociale 2003-2004, mi è tornato in mente quanto
avevo detto alla Charter dato che, allora come ora, intendo
vivere la mia vita lionistica assieme agli amici filatelisti sempre con gioia.
Infatti io penso che qualsiasi attività si esplichi, ed in particolare quella di servizio, che rende felici chi la esplica, deve
avere uno scopo preciso di dare e di ricevere gioia.
E questo è quello che voglio fare quest’anno come
Presidente del Club Nazionale dei filatelisti Lions.
Molti non sanno o non conoscono la filatelia che oggi,
per l’insegnamento delle grandi famiglie di filatelisti (i
Diena, i Dolaffi, i Vaccari, ecc.ecc.) hanno fatto si che la stessa è diventata ricerca, storia, conoscenza geografica e studio: ne è prova la notevole quantità di riviste filateliche, di
libri, ed anche della piccola, ma qualificata, rivista “LIONSPHIL” che viene pubblicata bimestralmente dalla nostra
Associazione sotto la ineguagliabile guida del Lion geom.
Luciano Mobilia.
Ed ora voglio dirvi cos’è la nostra Associazione.
Il Club filatelico è l’emanazione del Lions International
Stamp Club ed è l’unico Club che dà la possibilità di una
seconda tessera Lions ad un socio Lion: l’elenco dei compo-
nenti del Club, che per l’interessamento del Past Presidente
Geom. Angelo Galbiati del Club di Milano è notevolmente
aumentato si trova a p. 1.136 dell’ultimo annuario del
2002/2003.
E il Club riguarda tutti quei soci Lions che si interessano
di filatelia e non solo di francobolli Lions: io, ad esempio, mi
interesso di Stato Pontificio e della Storia papale.
Il Club filatelico Italiano è iscritto a tutti gli effetti al
Lions Club International ed ha un Consiglio Direttivo con
noti filatelisti italiani; tra i quali come valido segretario il
geom. Luciano Drua (di Carmagnola) e come preciso tesoriere il sig. Sergio Giorgis (di Savigliano): ha avuto come Past
Presidente il vulcanico Comm. Geom. Angelo Galbiati e il
futuro Presidente sarà il Comm. Carlo Loffredo.
È un Consiglio estremamente attivo, tutte persone particolarmente interessate e partecipi ed alle quali potrete ben
rivolgervi anche direttamente per qualsiasi questione filatelica.
E anch’io sono a Vostra completa disposizione per tutto
quanto riguarda il mondo filatelico sia per ulteriori chiarimenti o attività da svolgere anche per congressi, conferenze, ecc. e pure per le varie esposizioni filateliche che vengono tenute in Italia: la più vicina avrà luogo a Saluzzo nel
mese di settembre p.v. ed io spero, nel prossimo anno, di
organizzarne un’altra per soli Soci Lions.
Ed a questo punto non posso non sollecitare tutti i filatelisti e i soci Lions, che ancora non l’hanno fatto, di iscriversi
nella nostra Associazione per renderla più partecipe alla vita
lionistica; ed anche per propagandarla all’esterno.
Con cordiali auguri a tutti
Gaetano PaImigiano
26
SETTEMBRE 2003
LIONS
PSICOLOGIA DEL “BELLO”
I magici e misteriosi numeri dell’armonia
L
e teorie della bellezza hanno subito trasformazioni da
quando Platone parlò dell’arte come copia della copia
d’idee perfette ed immutabili. E’ difficile pensare che
Platone non abbia potuto intendere l’arte come “trasfigurazione” del reale, ma soltanto come copia. Al grande filosofo
dobbiamo, tuttavia, il principio secondo il quale l’uomo, finito e imperfetto, cerca di tradurre nella bellezza quella parte
del proprio spirito che appaga il desiderio d’immortalità e
d’infinitezza. Egli è continuamente attratto dalla Bellezza,
dall’Armonia e dall’Universalità.
Dopo Platone le teorie sul BELLO si susseguirono.
I Romantici, parlarono di elementi nascosti nell’animo,
frutti di genio e sregolatezza, che venivano espressi dagli
artisti e andavano a costituire l’essenza della Bellezza.
Altri, come gli esistenzialisti, parlarono del Bello come
qualcosa di soggettivo e d’irripetibile.
Ci fu, infine chi, riprendendo alcune teorie aristoteliche,
parlò della bellezza come espressione di “armonia”.
La lezione risale ad Aristotele, il quale riuscì anche a trovare alcune leggi che riguardavano le espressioni del bello ed
alcuni rapporti che ne erano a fondamento. Fra tutti quello
che riguardava i rapporti delle varie note musicale in un
accordo maggiore o accordo perfetto. Ci narra il filosofo che
sentendo un fabbro adoperare su un’incudine 4 martelli, uno
di 1 Kg., un secondo di Kg. 1,250 , un terzo di Kg. 1.500, e
l’ultimo di 2 Kg., egli capì i rapporti che governavano, nella
musica, l’accordo maggiore
Monna Lisa di Leonardo
Il Partenone
Nel Medio Evo, la lezione aristotelica venne ampiamente
sviluppata. L’armonia era considerata dai filosofi e pensatori
del Medio Evo come una concordanza di parti discordanti fra
loro (Boezio).
La concordanza era data da elementi che si richiamavano,
che si univano, che si integravano, che andavano a costituire
un’unità organica, secondo una perfetta armonia.
Secondo tali teorie, la musica polifonica, gli elementi
architettonici, gli elementi pittorici e di tutte le altre espressioni dell’arte, assumevano la loro bellezza dall’armonica
concordanza di parti discordanti.
Persino in epoca moderna, i pittori divisionisti misero
insieme molecole di colore discordanti fra loro, ma tali che si
richiamavano, e che davano vita ad un insieme armonico.
Anche l’amore e la felicità sono unità determinate dalla
concordanza di elementi che si uniscono secondo le leggi
dell’armonia.
In tempi ancora più recenti, lo strutturalismo ha posto le
basi per una serie di teorie che pensano alla “struttura”
come un “insieme”, un tutto, le cui parti sono in una rapporto equilibrato e perfetto, statico o dinamico che esso
possa mostrarsi.
In psicologia si affermò, specie in Germania, la Teoria
della Gestalt con il principio della “buona forma”.
Le varie ipotesi, tuttavia, erano ancora astratte, per cui
occorreva cercare qualcosa che riconducessero le diverse
parti in un tutto armonico, e che fosse possibile rintracciare delle leggi presenti nella matematica, nella geometria,
nella natura, nel creato, leggi che fossero a fondamento
della bellezza, così come aveva in parte enunciato il filosofo Aristotele. Quando siamo di fronte ad un’opera d’arte, tutti concordiamo sulla sua bellezza, sulla sua armonia,
sul senso di pace e di serenità che ci trasmette. Quali sono
i rapporti, i nessi tra le varie parti? Quali sono i canoni
della bellezza e dell’armonia, e della perfezione? E da
dove essi si ricavano?
Chi si interessò delle leggi che regolano l’armonia furono
alcuni matematici del Medio Evo. A loro ci rifacciamo per
tracciare alcuni veloci appunti sull’argomento.
Essi compresero considerò che le forme di molti di monumenti egizi, dei più noti monumenti greci, tra cui il
Partenone, e della Magna Grecia, tra cui molti templi pitagorici, rispettavano delle forme che scaturivano dai segmenti aurei.
SETTEMBRE 2003
27
CENTOOTTOA
La parte aurea di un segmento, già
conosciuta da molti popoli antichi, è determinata da una parte che si ha allorquando
delimitiamo il segmento stesso in modo
tale che la parte più lunga è media proporzionale tra tutto il segmento e la parte
rimanente.
Se il segmento è quello sotto riportato,
AB,
_______________________|_______________
A
C
B
delimitiamo una parte dello stesso in
modo tale da ottenere la seguente proporzione:
AB : AC = AC : CB , per cui la parte del
segmento AC è media proporzionale tra
tutto il segmento AB e il rimanente CB. AC
è la parte aurea del segmento.
Per trovare la sezione aurea di un segmento, basta moltiplicare il segmento per un numero irrazionale ed infinito che
possiamo riassumere in 0,618. E’ questo il numero magico che
determina, nelle forme architettoniche, nelle sculture, nella
pittura, nella musica, la bellezza considerata come rapporto
armonico tra elementi che costituiscono una qualsiasi opera
d’arte. Ma tale rapporto si ritrova anche in natura: in molti
animali, nelle piante , nei fiori, nei colori dell’arcobaleno.
Diversamente dal triangolo equilatero, dal quadrato e dal
cerchio, i rettangoli si differenziano tutti perché varia il rapporto tra base ed altezza. Quando il rettangolo ha per altezza la sezione aurea della base, si ottiene un rettangolo perfetto, un rettangolo aureo.
L’idea di perfezione e di bellezza che deriva dal rettangolo aureo è implicita nell’animo degli uomini (o nell’inconscio
collettivo), tanto che è rintracciabile nelle opere d’arte antiche e moderne. Esso ci infonde, nel contemplarlo un’idea di
gradevolezza, d’armonia, di perfezione e di bellezza. La sua
visione determina una visone serena, riposante, rassicurante,
armoniosa.
Nell’architettura classica, le pareti e le piante del
Partenone e di numerosi altri templi Greci e della Magna
Grecia, hanno queste misure.
Queste misure d’armonia e di bellezza, tuttavia, erano già
La nascita di Venere del Botticelli
note agli Egizi e prima ancora agli Assiri, ai Babilonesi ed ai
Caldei.
Le misure auree le ritroviamo anche nei palazzi e monumenti del ‘500, o in costruzioni anche molto recenti: ad esempio, nel palazzo di vetro dell’ONU, la larghezza della facciata principale è la sezione aurea dell’altezza.
Ma anche tra le case delle nostre campagne, ne troviamo
qualcuna che dà un senso di grande riposo, di splendida contemplazione, di perfetta armonia e di grande bellezza. Esse
sono costruite secondo il rettangolo aureo.
Chi aveva costruito queste meravigliose opere d’architettura aveva adoperato delle relazioni numeriche, espressioni
di leggi insite nell’animo umano, da cui nascevano forme con
principi di perfezione, di bellezza e d’armonia, come le idee
platoniche. L’artista che crea, inserisce queste leggi nelle sue
opere d’arte.
Chi le osserva, sente un senso di serenità, di tranquillità,
di benessere psicologico, di sentimenti d’infinitezza e d’universalità, perché le stesse leggi usate per la loro creazione
sono iscritte dentro di noi.
Secondo una lettura platonica di tali eventi si può asserire che gli uomini creano secondo modelli d’idee perfette ed
universali che essi possiedono perché, secondo il mito, le
loro anime ne hanno contemplato la bellezza nel mondo
delle Idee prima di essere
imprigionate nel corpo.
In termini moderni,
dopo l’avvento della psicanalisi, dopo la scoperta dell’inconscio e dopo l’ipotesi
formulata da Jung sull’inconscio collettivo, si può
affermare che queste leggi
sono insite nella psiche di
tutti, vengono proiettate
dall’uomo nelle opere d’arte che egli crea, realizzando
un meraviglioso sogno di
grandezza, d’infinitezza,
d’universalità, d’armonia e
di bellezza. Chi osserva,
contempla e fruisce di queste opere d’arte, coglie l’armonia e la bellezza, perché
loro stessi possiedono dentro di loro leggi universali
del bello, dell’armonico e
dell’infinito.
Antonio Vita
28
SETTEMBRE 2003
LIONS
V I TA
N E I
1ª CIRCOSCRIZIONE
FAENZA VALLI FAENTINE
Charter night e passaggio delle consegne
La serata, che ha suggellato due importanti momenti per il
Club, il 14° compleanno ed il passaggio delle consegne per il
prossimo anno sociale, si è svolta con la partecipazione di
autorità lionistiche, quali il Governatore Gianfranco Buscarini, il Cerimoniere Distrettuale Floro Bisello, il Presidente
del Club Lugo, Francesco Baldini, il Presidente del Club Russi,
Enrico Conti, Officers Distrettuali, ed autorità civili e militari, quali il Sindaco di Brisighella, Cesare Sangiorgi ed il Vice
Questore di Faenza, Domenico Procopio.
Lorenzo Gulmanelli, il presidente uscente del Club, condividendo le indicazioni date dal Governatore del Distretto, ha
posto attenzione alle problematiche del mondo giovanile,
ha portato a termine services in collaborazione con gli altri
Clubs della Zona, ha sensibilizzato la cittadinanza dei comuni di pertinenza del Club su problemi di rilevanza sociale, ha
cercato di migliorare la visibilità dei Lions Clubs nella nostra
società in quanto i lions devono assumere il ruolo di integratori sociali, devono cioè proporsi come soggetti in grado
di contribuire, con interventi di sensibilizzazione ed indirizzo, alla soluzione dei problemi. Tutto ciò ha anche favorito
l’approfondimento del vincolo di amicizia e lo scambio di
esperienze e spunti per lo svolgimento di iniziative a scopo
umanitario in applicazione del motto di tutti i Lions traslato
nella realtà operativa: WE SERVE.
Durante l’anno lionistico trascorso si è cercato di trasferire
informazione, formazione, emozioni, voglia di fare, voglia
di vivere mantenendo sempre presente l’obiettivo “uomo e
tutto ciò che lo circonda”.
Si ricordano le iniziative svolte: “A Trebb” con la partecipazione dei soci Ada Ciani e Pino Bartoli e le loro poesie; “La
domotica ovvero la tecnologia applicata alla casa” con l’intervento dell’ing. Gianni Salieri, dirigente di Edisontel Spa di
Milano; “Le modalità di condivisione degli spazi della nostra
casa con gli animali” con l’intervento del dott. Luciano
Giovannetti, del Rotary Club di Forlì; “Festa degli Auguri”:
concerto di musica classica del Prof. Stefano Bezziccheri e
dell’allievo Andrea Baronio, presso il Teatro M. Pedrini di
Brisighella e tombola natalizia il cui ricavato è stato donato
alla “Scuola materna Cicognani” di Brisighella; “Come trasmettere i valori generazionali da padre a figlio” una serata
dedicata ai giovani con la partecipazione del Leo Club di
Faenza; “Dopo di Noi” intermeeting con i Clubs Valli del
Senio e Faenza Host in favore dei disabili aperto a tutta la
cittadinanza; “La serata lionistica” con l’intervento del
Governatore Gianfranco Buscarini; “La Giornata dell’Amicizia” in compartecipazione con il Lions Club Faenza Host, le
Lioness di Faenza, il Leo Club di Faenza: evento importante
per la città di Faenza che si è vista al centro di una manifestazione costruttiva e umanitaria sia per tutti i soci dei Clubs
del nostro distretto che per la cittadinanza; “Strategie per il
recupero della città” con l’intervento dell’architetto Roberto
Pasini, docente Università di Harward, intermeeting con il
Club Lugo ed il gemellato Lions Club Trieste; Gita a Firenze
con visita al Corridoio Vasariano: si porge un particolare ringraziamento al socio lion Alessandro Lelli del Club di
Pontassieve-Valle del Sieve per l’interessamento e la preziosa collaborazione nell’organizzazione della visita.
Il Service di Club “La sicurezza nell’ambito familiare”: è stato
C L U B S
molto impegnativo, itinerante nei vari comuni di pertinenza
del Club, Brisighella, Faenza, Modigliana, Tredozio e
Marradi e che ha visto diversi soci del Club attivi per buona
parte dell’anno lionistico . Il presidente Lorenzo Gulmanelli
con l’ausilio del sig. Cristian Bandini, del dott. Piergiorgio
Valgimigli, di rappresentanti della Protezione Civile e dei
Vigili del Fuoco hanno effettuato diversi incontri nelle scuole al mattino con insegnanti e allievi e nelle sale pubbliche
al pomeriggio con la cittadinanza. Per meglio “fissare”
l’informazione sono state redatte schede ed opuscoli informativi distribuiti a tutte le scuole dei comuni di pertinenza
del Club ed alla cittadinanza.
Il Governatore Gianfranco Buscarini; il Presidente del Club Lorenzo
Gulmanelli; il Sindaco Cesare Sangiorgi.
Successivamente il Presidente uscente ha ringraziato tutti i
soci del Club per avergli dato la possibilità di svolgere tale
esperienza ed in particolare tutti coloro che in silenzio
hanno contribuito a concretizzare gli obiettivi prefissi; ha
conferito una “Appreciation” ai soci Rosa Tamburini e Piergiorgio Valgimigli per la preziosa ed assidua collaborazione
e disponibilità nella realizzazione degli incontri.
La serata poi è proseguita con la presentazione del nuovo
presidente e del nuovo consiglio direttivo composto anche
da giovani carichi di fresco lionismo e di entusiamo che certamente daranno un ulteriore impulso di dinamismo e grinta al nostro Club.
A tutti auguri di buon proseguimento.
Stefania Zannoni
VALLE DEL SAVIO
XXX Charter Night
Lunedì 23 giugno, esattamente a trent’anni di distanza, il
Club ha celebrato con la dovuta solennità il XXX anniversario della Charter Night. Nella splendida cornice dell’Albergo
“Al Piano” di Sarsina, ritornato sede ufficiale del Club, in
una serata calda non solo per il clima ma per lo spirito lionistico che l’ha pervasa.
Erano presenti il Governatore Gianfranco Buscarini, il
Vicegovernatore Umberto Giorgio Trevi, i PDG Antonio
Maggioli, Vincenzo Rivizzigno e Achille Valentini. Il
Presidente di Circoscrizione Stefano Ferrucci, il Delegato di
Zona Chiara Scardovi, i Presidenti del Club di Cesena – Club
Sponsor – dei Clubs di Forlì Host, Forlì Valle del Bidente e
Forlì Giovanni De’ Medici ed una delegazione del Club
gemello Terni “S. Valentino”. Presenti inoltre i due soci fondatori dei ventinove iniziali: Pietro Bruno, M.J.F. socio del
Club di Ferrara “Europa” e Angelo Comandini.
SETTEMBRE 2003
29
CENTOOTTOA
V I TA
N E I
Nel breve discorso celebrativo il Presidente Piergiorgio
Pellicioni ha ricordato la serata della Charter del 23 giugno1973 alla quale era presente come invitato ed ha evidenziato inoltre che il Club “Valle del Savio” è stato in Romagna il
primo Club che comprendeva una zona. All’epoca in Romagna
c’erano solo otto Clubs (Cattolica, Cesena, Faenza, Forlì, Imola,
Lugo, Ravenna e Rimini) mentre attualmente sono ventisette.
Ha ricordato inoltre alcuni dei numerosi services effettuati e,
tra le altre varie iniziative, anche quella, positiva, del gemellaggio con il Club di Terni ”S. Valentino”.
Al termine hanno preso brevemente la parola i Past Presidenti Adriano Neri, Rotilio Biserna, Angelo Comandini, Tristano Zanelli,Arnaldo Corbara,Vittorio Menghi, Alfredo Landi, Gianantonio Zanchi e Giovanni Tomei che hanno rievocato aspetti, services ed attività dei rispettivi anni di loro presidenza.
La bella e significativa serata, dopo la consegna di riconoscimenti ai soci fondatori è stata degnamente conclusa dal
Governatore Gianfranco Buscarini all’ultima uscita del suo
anno di Governatore.
Piergiorgio Pellicioni
Passaggio della stecca
A soli cinque giorni di distanza dalla celebrazione della XXX
Charter, si è svolto il meeting conclusivo dell’anno sociale con il
passaggio della tradizionale stecca, che contiene i nomi di tutti
i Presidenti che si sono succeduti alla guida del Club.
Il Presidente uscente Piergiorgio Pellicioni nella sua relazione conclusiva ha messo in evidenza i services che sono stati
effettuati durante l’anno sociale, da quello a favore dei terremotati del Molise realizzato insieme al Club gemellato di
Terni “S. Valentino” a quello con altri Clubs della zona.
Non ha tuttavia evitato di fare riferimento ad alcuni aspetti
negativi quali alcune iniziative messe in cantiere e non realizzate anche per la mancata partecipazione dei soci ed
anche per il saldo negativo dei soci (tre nuovi soci e cinque
dimissionari).
Dopo avere consegnato riconoscimenti lionistici a vari soci
ha passato la “stecca” al nuovo Presidente formulando l’augurio per un nuovo anno sociale proficuo e ricco di risultati.
P.P.
2ª CIRCOSCRIZIONE
AMANDOLA-SIBILLINI
Andy Warhol e la città di Amandola
L’incontro si è svolto, il 31 maggio al teatro la Fenice di Amandola, alla presenza del Ministro Consigliere dell’Ambasciata Americana in Italia.
Il legame dell’artista Andy Warhol, maggiore esponente
della Pop Art, con la città di Amandola è costituito da due
opere fin ora sconosciute.
“La presentazione di queste due opere inedite è per il nostro Club motivo di vanto e ci spinge a proseguire un cammino culturale molto interessante” ha anticipato il nostro
presidente Sandro Cognigni durante il saluto iniziale evidenziando che tale service era volto alla raccolta di fondi per
i terremotati del Molise, tutto questo per sottolineare e contemporaneamente ribadire il principio fondamentale ispiratore di questa iniziativa e cioè che una raccolta fondi ai fini
di un aiuto umanitario debba provenire da una concreta
attività del Club e non da una semplice raccolta di contributi economici individuali.
C L U B S
Il Ministro John P. Dwyer, il Presidente Sandro Cognini, la dott.ssa
Cornelia Lauf e il socio Sandro Tanucci.
Sono intervenuti al service Johan P. Dwyer, Ministro Consigliere dell’Ambasciata Americana e numerose autorità lionistiche, civili e militari.
Le opere di Andy Warhol oggetto del service sono due quaderni acquerellati disegnati dall’artista nei primi tempi della
sua attività intorno agli anni cinquanta.
Uno di questi quaderni è costituito da una raccolta di strane
ed improbabili ricette di cucina scritte da Susy Frankfurt ed
illustrate da Andy Warhol. L’altra è un’opera dedicata alla
madre, che ha per soggetto gatti in atteggiamenti ambigui.
“Sono libri acquerellati a mano ed opere rarissime nel loro
genere con un elevatissimo valore artistico” ha detto la dottoressa Cornelia LauI, curatrice dell’American Academy in
Rome e relatrice alla conferenza.
Andy Warhol aveva creato le opere per venderle quando,
ancora sconosciuto, cercava di affermarsi nel mondo dell’arte newyorkese degli anni ‘50.
Non riuscendo a piazzarle le regalò all’amico fotomodello
Bob Madison Smith che a sua volta ne fece dono a Eddy
Brofferio, italo-americano vissuto negli States e morto in
Amandola nel 1982 dove risiedeva dalla fine degli anni ‘70,
dopo essere stato suo ospite a Parigi Nella sua permanenza
nella cittadina dei Sibillini, Eddy Brofferio maestro della
fotografia, lasciò questi due quaderni ad una signora amandolese, attuale proprietaria delle due opere.
I due libri sono giunti per una serie di fortunate coincidenze
all’attenzione del vice-presidente del Club Tiziana Sbrancia
che intuendone l’importanza, si è fatta promotrice del service su Andy Warhol e la città di Amandola.
L’incontro ha avuto due finalità: far conoscere l’esistenza
delle due opere ed illuminare la città di Amandola.
Nel corso della serata il Club si è arricchito di un nuovo membro, il dr. Cesare Rossi, medico-dentista, direttore dell’Avio
Superficie di Montegiorgio e presidente nazionale
dell’A.I.S.P
Il Club è stato definito nella cronaca della provincia “Il
motore dei Sibillini”, naturalmente siamo molto orgogliosi
di questa attenzione particolare della stampa e di ciò vogliamo far partecipi tutti i Lions del 108/A.
Tiziana Sbrancia
2ª Charter Night
Il 28 giugno si è svolta la cerimonia della seconda Charter e
del passaggio delle consegne del Club. La cerimonia è avvenuta in Amandola, presso l’agriturismo Madonna di Piana,
nell’affascinante ed evocativa cornice dei monti Sibillini.
L’evento, di importanza fondamentale per il Club, si è aperto con l’apprezzatissima esibizione degli sbandieratori e
tamburini di Servigliano.
30
SETTEMBRE 2003
LIONS
V I TA
N E I
Il Presidente del Club Sandro Cognini passa il distintivo al nuovo
Presidente Tiziana Sbrancia.
Erano presenti tra gli altri il Delegato di Zona Lino Mattiozzi, il Lions guida Alessandro Trofino, Raffaello Francesconi, Giuseppe Capretti e Mariliana Flaiani.
Nel corso della Charter, è avvenuta la consegna, da parte del
Vice Presidente della Provincia Giulio Saccuti al Presidente
del Club Sandro Cognigni, di una targa per le attività svolte
nell’anno lionistico 2002-2003, per la zona dei Sibillini.
È stato inoltre il Presidente uscente Sandro Cognigni ad illustrare, con l’ausilio di supporti audio- visivi, queste attività
che costituiscono le principali fasi e le principali realizzazioni, nel primo anno di vita del Club, dei principi e degli obiettivi fondamentali che hanno portato alla sua nascita.
Il Club viene fondato per iniziativa del Presidente Sandro
Cognigni, dal concorso di 34 soci fondatori e con la sponsorizzazione dei due Clubs di Ascoli Piceno “Host” ed “Urbs
Turrita”. Il Club si è fatto promotore di importanti attività
riguardanti la cultura e il territorio. Infatti, i services organizzati dal Club sono ispirati a delle linee fondamentali che
hanno permesso, attraverso il già nominato binomio cultura e
territorio, di affrontare alcuni fra i più importanti problemi
contemporanei (un esempio, in campo medico e scientifico, di
indubbia validità è stata la conferenza sulla donazione degli
organi), di considerare alcuni aspetti particolarmente rilevanti da un punto di vista culturale e non del tutto noti se non
addirittura sconosciuti (esemplare, in merito, la conferenza
sul pittore-regista americano, maggiore esponente della Pop
Art, Andy Warhol), di rendersi promotore di iniziative volte
alla conoscenza delle realtà artistico-culturali locali (la mostra
collettiva delle opere dei pittori amandolesi).
La dimensione del sociale, che rimane uno dei principali punti
di riferimento per l’attività lionistica, ha trovato così nel Club
una analisi non superficiale, ma quanto più possibile approfondita in quanto affrontata proprio tramite la considerazione che
assumono i suoi diversi aspetti. Una analisi approfondita che,
però, non risulta mai astratta perché avulsa dalla concreta
realtà territoriale ma concreta e viva proprio perché della realtà
territoriale ha sempre e costantemente tenuto conto.
Inoltre le attività mostrate ed illustrate il 28 giugno dal presidente Cognigni sono anche il frutto di un notevole spirito
di collaborazione e di partecipazione da parte di tutti gli
iscritti, elemento questo, fondamentale ed imprescindibile
per l’attuazione degli obiettivi del Club.
Il Club, che ha avuto il 21 giugno del 2002 la sua 1ª Charter,
ha iniziato la sua attività con la manifestazione “ Figli di un
Dio Minore” vocata ai problemi dell’handicap e per la raccolta di fondi in favore della Lega del Filo d’Oro. L’elenco che
segue espone in ordine cronologico le conferenze che il Club
ha organizzato durante questo primo anno di attività: 14 agosto 2002 - Rigoletto al Teatro Sferisterio di Macerata; 15 set-
C L U B S
tembre 2002 - visita a Fermo a Palazzo Vinci; 20 settembre
2002 - Intermeetig “Formazione ed Informazione lionistica”;
2-8 novembre 2002 - Mostra collettiva di pittori piceni; 23
novembre 2002 - la Viabilità di Amandola e del suo territorio;
17 dicembre 2002 - prima Festa degli Auguri con spettacolo
melodrammatico al teatro La Fenice, seguita da una asta di
pitture che ha permesso di raccogliere fondi per la Lega del
Filo d’Oro; 4 gennaio 2003 - Intermeeting “Presunti fenomeni paranormali: approccio razionale al confine tra credulita’ popolare, psuedo – scienza … ed inoltre maghi, fattucchieri, guaritori”; 8 febbraio 2003 - Intermeeting “Cellule
staminali trapianto o clonazione: una nuova era, una nuova
etica o un nuovo caso Galileo?”; 22 marzo 2003 - service sul
Parco Nazionale dei Monti Sibillini; 29 aprile 2003 - service
sul tema “Cultura della donazione degli organi” con la partecipazione del prof. Marcelletti, dr. Testasecca, dr. Torresan,
Mons. Cleto Bellucci; 31 maggio 2003 - service su Andy
Warhol (opere inedite) relatrice la dott.ssa Cornelia Laul.
Il Club ha registrato, nel corso di questo primo anno di attività,
un progressivo aumento del numero degli iscritti che, durante
la conviviale, si è ulteriormente accresciuto di altri quattro
nuovi soci, la prof.ssa Stefania Corsetti Muzi, l’avv. Andrea
Giannini, il dott. Stefano Leoperdi, il rag. Leandro Pecci.
Il crescente numero di iscritti è da interpretare come un indubbio segnale della stima e del consenso da parte della popolazione verso le attività che ha saputo promuovere il Club.
L’altro evento di importanza centrale nella cerimonia è stato
il passaggio delle consegne a Tiziana Sbrancia, socio fondatore del Club. Tappa, questa ultima, di importanza fondamentale nella vita di un Club che non esaurisce, però, il suo
significato nel rito di investitura del neo-presidente ma che
indica soprattutto una trasmissione ed una continuità di
valori e di finalità che troveranno, nel nuovo anno lionistico,
una ulteriore realizzazione sempre nel rispetto degli ideali
ispiratori del Lionismo.
Maria Silvia Borracci
Mostra pittorica a Comunanza
Prima uscita per il Club dopo la nomina del nuovo
Presidente Tiziana Sbrancia. Il 17 luglio 2003 i soci si sono
incontrati a Comunanza per una visita alla mostra allestita
per il pittore Amorosi, artista del XVIII secolo, uno fra gli
esponenti più qualificati di un filone di arte figurativa non
molto diffusa che faceva della quotidianità l’oggetto preferito della sua arte.
L’incontro si inserisce a pieno titolo nel quadro delle attività
culturali promosse dal Club, nel rispetto sia delle direttive
fondamentali che lo ispirano, sia come ideale proseguimento di quella politica culturale che, nell’anno precedente, lo
Il Presidente del Club Amandola Sibillini Tiziana Sbrancia, il PDG
Lanfranco Simonetti ed il Socio Avio Fioravanti ed alcuni Soci.
SETTEMBRE 2003
31
CENTOOTTOA
V I TA
N E I
ha visto impegnato a favore degli artisti del Piceno.
La scelta della mostra dell’Amorosi, allora, appare non
casuale, ma dettata da una profonda consapevolezza del
valore dell’arte unitamente al rispetto e alla valorizzazione
dell’evento artistico.
L’attuale Presidente è, inoltre, particolarmente sensibile a
tutto ciò che riguarda il mondo dell’arte e quindi questa
scelta è anche collocabile nell’ambito delle direttive culturali che accompagneranno questo nuovo anno lionistico.
La mostra di Comunanza raccoglie opere, provenienti da collezioni private, di notevole importanza e risulta essere un
documento storico particolarmente rilevante.
È stato in questa occasione che un socio del Club, Avio
Fioravanti, collezionista d’arte ha mostrato tre opere di
Antonio Amorosi di sua proprietà, non incluse nella mostra.
Nell’ambito di questo incontro, il PDG Lanfranco Simonetti
ha proposto un momento di conoscenza lionistica che è stato
concluso dal Past Presidente del Club, Sandro Cognigni.
Il Presidente Tiziana Sbrancia ha ringraziato i soci per la partecipazione e per l’entusiasmo mostrato nel precedente
anno lionistico nell’augurio che tutto ciò accompagni anche
le attività dell’anno appena iniziato.
M.S.B.
Cartografia antica delle Marche
e del territorio di Amandola
Il 2 agosto 2003 si è tenuta presso il residence” il Palazzo”,
una mostra cartografica di notevole importanza. Questa iniziativa, voluta dal Club, non soltanto da un punto di vista
culturale è testimonianza di indubbio pregio ma è anche
manifestazione di quanto la dimensione culturale continui
ad ispirare le attività del Lions Club.
Il service, dal titolo “Cartografia antica delle Marche e del
territorio di Amandola” si è aperto con un discorso del neopresidente Tiziana Sbrancia che ha ricordato gli obiettivi
fondamentali del lionismo e che ha ribadito la particolare
attenzione che il Club rivolge agli eventi culturali e alla
dimensione sociale.
Nei locali del Palazzo la mostra, distribuita in due sale, ha
trovato una sua particolare cornice. Le carte geografiche
esposte riguardavano il territorio marchigiano e il periodo
della loro composizione andava dal XVI al XVIII secolo.
Ad illustrare le carte esposte era presente il proprietario sig.
Antonio Volpini, esperto e collezionista di cartografia.
Volpini ha iniziato a collezionare carte geografiche diciassette anni fa. Nella sua ricerca si è valso dei moderni stru-
Inaugurazione della mostra da parte del Sindaco di Amandola
Franco Rossi; al suo fianco il Presidente Tiziana Sbrancia ed il
Presidente del Club Ascoli Piceno Colli Trentini Gian Luigi Pepa.
C L U B S
menti comunicativi, come Internet, per raccogliere carte che
diversamente sarebbero state ben difficilmente reperibili.
La rarità di questi documenti, il loro valore, il loro apprezzabile stato di conservazione e la ricchezza del materiale esposto hanno reso la mostra di notevole interesse.
Fra queste opere cartografiche si potevano ammirare le
prime carte geografiche del territorio marchigiano risalenti
al XVI secolo, che costituiscono un ottimo esempio della cartografia basata sui principi della geografia Tolemaica. La
prima carta raffigurante il territorio marchigiano (XVI sec.) è
di Giacomo Gastaldi e ha il titolo “Marca de Ancona Nova”.
Da questa opera, forse derivata da una carta più grande
oggi scomparsa, presero spunto molti autori.
La mostra accoglieva opere dei più insigni cartografi del passato fra cui Mercatore.
Erano inoltre presenti le cosiddette carte lafreriane particolarmente rare. Il termine “lafreriane” deriva dal nome dell’editore, il francese Lafreri, che si dedicò su commissione
alla pubblicazione di carte geografiche che vengono considerate come i primi atlanti.
Erano esposte anche opere di cartografia, particolarmente
apprezzabili per la loro bellezza, che furono composte presso alcuni ordini religiosi.
Presenti, inoltre, testimonianze documentarie (sempre nell’ambito dell’argomento riguardante la mostra) risalenti al
periodo napoleonico.
Le carte geografiche esposte costituiscono non soltanto uno
straordinario esempio dell’evoluzione della tecnica del rilievo cartografico (e per alcune di queste carte si può parlare
di opere d’arte) attraverso i diversi periodi storici ma anche
una testimonianza della realtà urbanistico-territoriale delle
Marche, del suo passato, dei suoi mutamenti.
Non ultimo, inoltre, risulta il valore che esse rivestono come
testimonianze dei processi e delle tecniche di stampa dei
periodi passati. Non casualmente, infatti, nella prima sala di
esposizione si trovava al centro un torchio in legno ed una
lastra di stampa.
Accanto alle carte geografiche si trovavano delle carte
postali, una sorta di stradari con informazioni il più possibile dettagliate, dove era riportato il percorso dei cavalli e
delle diligenze e segnalate le locande di cambio.
La mostra accoglieva anche un progetto del 1868 relativo
alla costruzione di un mulino. Questo progetto fu commissionato da Carlo Ricci Spadoni, uno dei più illustri cittadini di
Amandola, e quindi costituisce un interessante documento
riguardante più specificatamente il territorio amandolese.
Questa mostra, particolarmente interessante per una pluralità di aspetti, costituisce una ulteriore realizzazione di quell’importanza che il Club assegna ai più profondi legami fra
cultura e territorio.
M.S.B.
2ª mostra collettiva di pittura “Città di Amandola”
La mostra, organizzata dal Club, è stata inaugurata il 23 agosto ad Amandola.
Erano presenti tra gli altri Raffaello Francesconi, Presidente del
Club Fermo-Porto San Giorgio, Patrizia Pasqualini Presidente
del Club Ascoli Piceno Host, il critico d’arte prof. Giannino
Gagliardi, Giulio Saccuti vicepresidente della Provincia di Ascoli
Piceno, Franco Rossi sindaco del Comune di Amandola.
L’intervento di apertura del neo-presidente Tiziana Sbrancia
ha insistito sul profondo legame che intercorre fra gli ideali
socio-culturali ispiratori dell’attività del Club e la realtà artistica che, ulteriormente, è stata indicata come uno degli elementi fondamentali fra quelli che costituiscono le attività e
gli interessi del Club.
La manifestazione si pone come un ideale proseguimento
32
SETTEMBRE 2003
LIONS
V I TA
N E I
della mostra collettiva di pittori piceni del novembre del
2002 e ciò conferma come nel nuovo anno lionistico il Club
voglia porsi su di una direttiva di svolgimento delle sue attività che gli permetta di ereditare e, magari, ampliare quelle
che sono state le iniziative culturali dell’anno precedente.
Inoltre tutto ciò concorre ad evidenziare una volta di più
come nell’ambito di questo Club le attività siano ispirate ad
una unitarietà di intenti e di obiettivi che, nel caso di questa
mostra, insistono sull’importanza dell’arte e sulla dimensione concreta che essa assume nella dimensione territoriale
dell’area dei Sibillini.
La varietà della produzione dei 17 pittori, provenienti da
Amandola e zone limitrofe, ha permesso la realizzazione di
una mostra collettiva dove più che all’artista singolo si tendeva a dare rilievo all’evento artistico in sé per sé e ai suoi legami con la realtà socio-culturale del territorio amandolese.
Proprio questi rapporti con la realtà territoriale sono stati
ulteriormente approfonditi, da un punto di vista critico
riguardante più specificatamente la storia dell’arte, dall’intervento del prof. Giannino Gagliardi che, nella sua relazione, si è soffermato sulla produzione degli artisti che nei
periodi passati hanno operato nel territorio amandolese.
Intervento, dunque, che collegando il presente al passato ha
dato alla mostra una dimensione più globale anche da un
punto di vista temporale.
Questa mostra ha così reso possibile, tramite le opere esposte,
una presentazione più strettamente relativa al presente dell’evento artistico mentre la relazione del prof. Gagliardi ha permesso una interpretazione della realtà artistica locale nel suo
divenire storico. Dimensione storica e dimensione contemporanea, dunque, sono state presentate considerando le loro
relazioni ed in rapporto ad una concreta realtà territoriale.
Ciò non soltanto è servito, sotto l’aspetto culturale, ad arricchire l’iniziativa del Lions ma anche ad evidenziare come l’interesse che questo Club mostra nei confronti dell’evento artistico,
della sua storia, delle sue caratteristiche e delle sue problematiche si ispiri ad una visione quanto più possibile globale di esso.
La mostra è stata affiancata da una seconda manifestazione
il 24 agosto, da una gara di pittura estemporanea che ha
raccolto artisti italiani. Quest’ultima iniziativa, che ha visto
la nascita del primo “Premio Lions” per la pittura, è del
tutto innovativa rispetto alle tradizionali mostre dove prevale quasi esclusivamente l’esposizione dell’opera d’arte.
La presenza di sponsor locali, per premiare i primi quattro artisti classificati, è un evidente segno del coinvolgimento della
popolazione verso le attività del Club.
Questa manifestazione artistica aveva come tema di riferimento la città o il territorio di Amandola, una dimensione
quanto più possibile viva e concreta.
M.S.B
C L U B S
ANCONA HOST
Festa d’Estate
Oltre centocinquanta tra autorità, soci ed ospiti sono intervenuti alla grande Festa d’Estate organizzata dal Club a
Marina di Montemarciano dove è avvenuta la cerimonia di
presentazione del nuovo Consiglio Direttivo che per l’anno
sociale 2003-2004 sarà presieduto da Nino Montemurro.
Il passaggio delle consegne fra il nuovo Presidente e il Past
Presidente avverrà in forma ufficiale in occasione del primo
meeting di ottobre.
Nel nuovo consiglio direttivo sono entrati a far parte oltre al
neo Presidente Montemurro, Aldo Svegliati Baroni past presidente; Luigi Conte vice presidente; Massimo Pellegrini
segretario; Romolo Cagnoni cerimoniere; Gaetano Miraglia
tesoriere; Vittorio Borgiani censore; Francesco Cinotti, Mara
Morbidelli, Paolo Orlandoni e Giovanni Pignani in qualità di
consiglieri.
“L’anno sociale appena concluso – ha detto nella circostanza
il neo Presidente – ha indicato un percorso che noi intendiamo seguire coinvolgendo tutti i soci nella vita dei Club con
l’obiettivo di ricavare nuove idee e sollecitare nuovi entusiasmi perché solo con questi contributi un Club ha la certezza
di crescere e progredire”.
La grande Festa d’Estate, particolarmente suggestiva nel suo
palinsesto, è scivolata fra i consensi generali fino alle prime
ore del mattino.
Una serata curata con gusto e raffinatezza, arricchita da uno
scelto trio musicale e da due ottimi attori che si sono esibiti
in scenette e letture di brani poetici.
Al termine della cena il presidente Montemurro ha voluto
riservare una piacevolissima sorpresa agli ospiti della serata:
uno spettacolo di suoni e luci con musica di Hengel, conclusosi con una grande “L” fiammeggiante richiamante il logo
del Club.
ASCOLI PICENO HOST
Una donna alla guida del Club
Il passaggio delle consegne avvenuto il 27 giugno nella splendida cornice del “Parco dei tigli” è stato l’ultimo atto dell’attività sociale dell’anno. Quest’anno per il Club ha avuto anche
un particolare significato: per la prima volta nella sua non
breve storia ha una Presidente “donna”. L’avvocato Patrizia
Pasqualini valente e stimata professionista della nosta città
oltre che attivissima socia del Club è subentrata ad Antonio
Pedron che con il ringraziamento di tutti per l’attività svolta
SETTEMBRE 2003
33
CENTOOTTOA
V I TA
N E I
C L U B S
armonia e fiducia da parte di tutti i soci, che in sinergia e
coesione, con responsabilità e con tanto entusiasmo, si adoperano, non solo per formare una grande forza al servizio
del nostro Club, ma per trasmettere il nostro messaggio.
In conclusione un vivissimo e allegro Augurio di Buon Lavoro
al Presidente insieme al Direttivo in sinergia con tutti i Soci…
e brindando tra “Bouquet e Perlate”, per vivere di semplici
azioni quotidiane al servizio della collettività.
Paola Cocci Grifoni
FABRIANO
ha ceduto il “martelletto”. Nel corso della serata conviviale la
nuova Presidente ha voluto ringraziare tutti della fiducia
accordatale e delle manifestaz ioni di affetto ricevute. Un
forte impegno nel servizio e la volontà di un’azione incisiva,
nell’orgoglio anche di essere la prima donna presidente, è
quanto ha voluto garantire. Un brindisi augurale di tutti i Soci
e di tutti i presenti ha concluso la serata.
Mario Ricci
ASCOLI PICENO – COLLI TRUENTINI
Un brindisi sotto la volta stellata… all’insegna dei Service
La prima Festa d’Estate del Club si è svolta il 25 luglio nella
splendida cornice di Villa La Favorita a Alba Adriatica.
È stata una stupenda e meravigliosa serata alla ricerca del
relax, di un po’ di fresco in questa calda e torrida estate, per
ritrovarci insieme a tutti i soci, amici e parenti.
La cordiale accoglienza del Presidente Gian Luigi Pepa e del
nuovo Consiglio Direttivo ha dato inizio alla serata d’estate,
tutta frizzante, giovanile e simpatica per far emergere nel
nostro Club la spontaneità e la sincera amicizia, concetti
ribaditi da sempre dal Presidente, che in tal modo ha dato
un segnale innovativo a tutti i soci del Club: sulla base della
trasparenza, attraverso l’amicizia, il divertimento, il sorriso,
la gioia, il convivio, si può stare insieme per fare Service.
Questo è il messaggio più bello e per tale motivo, in questa suggestiva serata si è voluto far seguire una conviviale priva di formalismi, intima, per realizzare una serata veramente piacevole.
L’idea più importante è di poter lavorare per perseguire due
finalità: Fare e Donare, per una soddisfazione morale in
Passaggio delle consegne
Domenica 29 giugno, al rientro da un bellissimo itinerario
all’insegna della storia, della cultura e dell’ambiente nel territorio di Visso, Macereto e Castel Sant’Angelo in provincia di
Macerata, i soci del Club si sono ritrovati presso la villa settecentesca che ospita l’agriturismo “Gocce di Camarzano” per la
tradizionale cerimonia del passaggio delle consegne.
Stefano Lippera, Primario della divisione oculistica presso
l’Azienda Sanitaria Locale n. 6, ha consegnato il martello a
Guido Latini già assessore e attuale direttore del personale
presso la Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana Spa.
Il Delegato di zona, Mario Petrucci ha espresso dei giudizi
estremamente positivi sul nuovo Presidente. “Il dottor Latini
conosce molto bene le problematiche del nostro territorio,
sia per i suoi trascorsi nella vita politica, sia per l’attività che
svolge all’interno della Carifac Spa e, proprio grazie a questo eclettico bagaglio esperienziale, potrà svolgere nel
migliore dei modi i fini e gli obiettivi di carattere sociale e
culturale propri di un’associazione come quella del Lions”.
Il neo presidente, nel ringraziare tutti i soci per la fiducia
accordatagli, ha rivolto un caloroso ringraziamento a
Stefano Lippera, che ha gestito con successo l’attività del
Club nell’anno della sua Presidenza, organizzando seminari
e convegni di notevole spessore ed indiscussa partecipazione e consenso.
Il Presidente Latini, nel chiedere la collaborazione di tutti i
soci del Club e nell’assicurare il suo più totale impegno, si è
augurato di poter consegnare al Club un anno intenso, partecipato ed entusiasmante.
Antonietta Ciculi
FERMO-PORTO SAN GIORGIO
Passaggio delle consegne
Un’annata lionistica di alto profilo quelle che si è conclusa
all’Hotel Royal, venerdì 20 giugno, con la cerimonia del
Passaggio delle consegne tra Filippo Polisena e Raffaello
Francesconi. Presenti numerosi soci e gentili signore.
Polisena ha ricordato, ringraziando tutti i Consiglieri e gli
altri componenti degli organi sociali, le linee guida dell’azione lionistica sotto la sua Presidenza incentrata sul tema:
la persona nelle varie articolazioni individuali ed organizzate, e l’impegno sociale di fronte ai cambiamenti epocali che
stiamo vivendo.
Dobbiamo prendere cura, ha detto, della società in cui viviamo, operando con altruismo, generosità e tolleranza.
Ha poi elencato i più importanti meeting finalizzati al suddetto tema, come , tra gli altri, quello su “La guerra in generale”, quello su ”Islam e la società”; quello su “Dai pianeti
alle galassie”, quello sui “Presunti fenomeni paranormali”,
34
SETTEMBRE 2003
LIONS
V I TA
N E I
quello su “Il disagio giovanile”, quello su “L’alimentazione e
la salute”, quello su “La condizione della famiglia nella
società attuale”, quello su “Le cellule staminali, trapianto o
donazione”. Tra gli altri avvenimenti ha indicato: la visita del
Governatore, purtroppo non avvenuta per impegni precedenti, (erano però presenti i Past Governatori Gisleno
Leopardi, ed altri), l’intermeeting a Camerino, la gita a
Roma con i soci del Club di Civitanova Marche, l’intermeeting, in sede con i soci del Club Archiginnasio di Bologna.
Il nuovo Presidente Raffaello Francesconi, che ha un curriculum lionistico di tutto rispetto, avendo ricoperto numerosi
incarichi nel Distretto, dopo aver ringraziato Filippo Polisena
e tutti i Soci per la loro fiducia e considerazione nei suoi confronti, ha giustamente fatto notare che il suo nuovo impegno va a coprire una carenza di candidature, dato che alcuni soci hanno, purtroppo, declinato l’incarico.
Molti, troppi dimenticano, ha rafforzato Francesconi che,
all’atto della loro investitura, hanno pronunciaLo la parola
“PROMETTO”, relativamente ai doveri spettanti ai Soci.
Per il nuovo anno sociale sono previsti meetings e convegni
su temi di studio distrettuale e nazionale (medicina, sport,
architettura e turismo) e continuerà l’impegno per le due
adozioni a distanza di due bimbi dell’Africa e le borse di studio per gli studenti di una scuola di Fermo.
Il Consiglio Direttivo si dedicherà a precisare il programma
nei dettagli, saranno favoriti gli incontri intermeeting, e le
gite sociali che favoriscono l’amicizia e la conoscenza tra i
soci dei diversi Clubs.
Fausto Paci
Mostra di Manifesti d’Arte sponsorizzata dal Club.
C L U B S
OSIMO
Passaggio di consegne
Il 28 giugno, i Lions osimani hanno organizzato la tradizionale “Festa d’Estate” che ha coinciso con l’insediamento del
nuovo Presidente e del nuovo direttivo. All’uscente Valeria
Dentamaro, che ha egregiamente condotto il Club nell’anno
lionitico appena trascorso, è subentrato Giuseppe Umberto
Cicione. Il neo-presidente, nel ringraziare tutti i Soci per la
fiducia accordatagli, ha affermato che opererà nel segno
della collegialità, richiedendo la più ampia collaborazione e
la massima disponibilità. Solo così, ha proseguito Cicione, il
Club renderà maggiormente incisiva la sua azione nel territorio, soprattutto nei campi della solidarietà e della cultura,
settori nei quali il Lions di Osimo è impegnato da tempo. Un
particolare impegno verrà riservato a cementare ancor più
l’amicizia tra Soci, presupposto irrinunciabile per poter essere veramente efficaci nelle azioni di servizio a favore della
Comunità.
All’indomani del passaggio, il presidente Cicione ha inviato
una lettera a tutti i Soci, nella quale venivano rimarcati alcuni concetti espressi nel discorso di insediamento. “Ogni presidente all’inizio del nuovo anno sociale ha grandi idee, progetti che vorrebbe realizzare. Ritengo che il Club per fare,
ha bisogno innanzitutto di essere un gruppo nel quale ogni
socio si senta parte vitale e partecipi con entusiasmo” ha
scritto tra l’altro Cicione, “mi sono chiesto cosa fare per far
rinascere quell’entusiasmo e quel pizzico di curiosità che
ognuno di noi ha provato nel momento dell’ingresso nel
Club. Bisogna creare un buon clima d’amicizia, accogliere i
neo-soci, sentirsi a proprio agio, creare interesse per i temi
dei nostri incontri”. Il Presidente insieme al Consiglio
Direttivo è al lavoro per riunire il nutrito programma delle
attività, già da tempo messo in cantiere, che verrà presentato al Club alla prima assemblea. Nel frattempo, il 22 Luglio,
si è tenuta la prima iniziativa. Nell’ambito del Tema di Studio
distrettuale “Le radici dell’Europa”, in collaborazione con il
Comune di Osimo, è stato organizzato un incontro dibattito
sul tema “GLI ANNI DI SOLIDARNOSC - dalla fine del comunismo all’ingresso nell’Unione Europea” con la partecipazione del presidente di Solidarnosc Marian Krzaklewski.
Achille Ginnetti
La Presidente uscente Valeria Dentamaro appunta il distintivo al
suo successore Giuseppe Umberto Cicione.
SETTEMBRE 2003
35
CENTOOTTOA
V I TA
N E I
PESARO HOST
È Luigi Lilliu il nuovo Presidente del Club
Nel corso di una significativa cerimonia svoltasi nella incantevole cornice di un noto locale delle colline pesaresi, è avvenuto il passaggio delle consegne.
A succedere a Roberto Pazzi sarà Luigi Lilliu, figura molto
nota in città per i suoi trascorsi militari nelle impegnative
responsabilità della Compagnia di Pesaro prima e del
Comando provinciale poi, della GdF.
Già Vice Presidente dello stesso Club ed intensamente impegnato nel sociale, Lilliu ha svolto di recente l’impegnativo
incarico di tesoriere distrettuale a fianco del Governatore
Gianfranco Buscarini.
Dopo il saluto di commiato di Roberto Pazzi, che ha sottolineato in particolare, i “services” che hanno caratterizzato il
suo anno lionistico, in favore dei bambini meno fortunati
(quelli dell’Uganda, i neonati dell’Ospedale S. Salvatore, al
quale è stato fatto dono di un sofisticato apparecchio diagnostico e quelli, per ultimo abbisognevoli della efficacia
riabilitativa dell’ippoterapia), è stata la volta del neo
Presidente.
Lilliu, nel corso di un breve intervento, ha sottolineato, i
valori lionistici che si raccordano, con il passato, nel presente, avvalorati dal motto “Insieme” della sua presidenza e da
significative valenze morali ma anche da momenti di intensa riflessione, nel più ampio scenario dei nobili scopi che
l’Associazione Internazionale del Lions Club persegue, specie quando cita uno dei principali scopi del lionismo: “prendere attivo interesse al bene civico, culturale, sociale e morale della continuità”.
Guglielmo Conti
PESARO DELLA ROVERE
Il Club ospite della comunità terapeutica “L’Imprevisto”
Venerdì 20 giugno, presso la comunità terapeutica “L’Imprevisto” diretta dal dottor Silvio Cattarina in Strada delle
Marche, ha avuto luogo la cerimonia del primo passaggio
delle consegne nella breve vita del “giovane” Club. Dopo
due anni di onorata presidenza, Andrea Ottaviani, che sarà
ricordato quale primo Presidente nella storia del Club, cede
il testimone ad Emanuela Scavolini, la quale ricoprirà il mandato presidenziale per l’anno sociale 2003-2004.
Il Club ha scelto una sede inusuale a coronamento di una
serie di incontri aventi come filo conduttore il “disagio gio-
C L U B S
vanile”; la scelta è caduta sulla comunità terapeutica
l’Imprevisto di Silvio Cattarina, già ospite e relatore in un
precedente incontro del Lions. Erano presenti Marcello
Secchiaroli, Assessore Regionale ai servizi sociali, Marco
Savelli Assessore Comunale nello stesso settore e Luca Pieri,
Presidente del Consiglio comunale. Dopo un breve saluto
dell’Assessore Secchiaroli e di Luca Pieri, i quali hanno sottolineato l’importanza e il valore dell’attività svolta dalla cooperativa “L’Imprevisto”, ha avuto luogo la cerimonia del passaggio delle consegne con lo scambio del testimone dal presidente del Club Andrea Ottaviani ad Emanuela Scavolini.
Quindi la parola è passata a Silvio Cattarina che ha illustrato
la struttura organizzativa della cooperativa e ha introdotto
i veri protagonisti della serata, i suoi ragazzi, ospiti della
comunità. Dai loro interventi è risultato evidente il grandissimo sforzo compiuto, sia da loro che dagli operatori della
comunità, per ritrovare un’identità personale e riacquistare
fiducia in sé stessi. Perché questo è il punto focale; l’esperienza della tossicodipendenza, comunque ci si arrivi cancella ed annulla la “persona”. Con l’aiuto della Comunità e
degli operatori, questi ragazzi si sono ritrovati ed ora in
maniera evidente traspare la voglia di continuare ad essere
protagonisti e fautori della propria esistenza. Ciò è quanto
l’attività di Silvio Cattarina riesce a fornire e, come sottolineato dall’assessore Secchiaroli, dato che i giovani costituiscono comunque una risorsa fondamentale per la società, è
giusto che venga dato adeguato risalto e sostegno a chi
profonde tanto e tale impegno in questo campo. La neo
Presidente Emanuela Scovolini, a conferma della stima per
l’operato di Silvio Cattarina, ha promesso che il Club sarà
sempre disponibile a supportare iniziative volte a sostenere
le necessità della Cooperativa.
Marco Cadeddu
SAN BENEDETTO DEL TRONTO TRUENTUM
Passaggio delle consegne
Semplice ma significativa la cerimonia del passaggio delle
consegne al Club Truentum tra Claudio Sciarra efficace ed
attivo presidente del Club marchigiano, e Florenza Renzi,
che nello stesso Club è entrata nel 1998 ricoprendovi numerose cariche di servizio.
AI saluto commosso del presidente uscente, il quale ha riepilogato le numerose iniziative attuare nell’anno lionistico
2002-03: la realizzazione ed inaugurazione della palazzina
uffici del complesso “Fabbrica dei fiori”; la collaborazione
nell’organizzazione del Congresso d’Autunno; il meeting “la
Pieve di S. Benedetto Martire”; il service “Dall’ergoterapia
all’impresa sociale”; gli intermeetings “la donazione degli
organi”, il service realizzato a Nairobi in collaborazione con
un’altra associazione locale ecc.
È seguito l’intervento emozionato ma al contempo molto
determinato del neo presidente, il quale ha illustrato per
grandi linee il suo programma dal quale è emersa una ferrea volontà di azione al fine di raggiungere, non solo affiancato dal “suo” Club, ma in stretta sinergia con i Clubs limitrofi, affermazioni più incisive nel campo delle attività sociali, civili, culturali, economiche a vantaggio della comunità.
Il Club attraverso le parole del suo nuovo presidente, conferma la sua estrema vitalità e determinazione a raggiungere con un forte impegno altri innumerevoli, validi obiettivi.
Nella stessa serata il Club ha festeggiato l’investitura di due
nuovi soci, l’ing. Maurilio Micucci e don Raimondo Sbaffoni.
Giuseppina Carosi
36
SETTEMBRE 2003
LIONS
V I TA
N E I
C L U B S
3ª CIRCOSCRIZIONE
LIONS CLUB L’AQUILA
Giornata Lions 2003
La Giornata, svoltasi domenica 15 giugno a L’Aquila, è stata
incentrata su alcune manifestazioni relative alla valorizzazione dei cani-guida per ciechi, un’iniziativa questa che
vanta una lunga tradizione lionistica svolta in diversi Club
del Distretto. Si sono tenute: una mostra filatelica Lions con
annullo postale; una mostra degli elaborati del Concorso
Lions “Una idea oer il muro di Collemaggio”; una esibizione
dei cani-guida Lions. Ha concluso la giornata lo spettacolo
teatrale del Liceo “D. Cotugno”, vincitore del premio “Lions
Biamonti”.
TERAMO
Passaggio delle consegne
Giovanni Cappelli è il nuovo presidente del Club di Teramo.
Succede a Carlo Antonetti.
Nel programma del Presidente: meeting organizzati all’insegna della teramanità, incontri caminetto nei quali il tema
“lionismo” sarà affrontato onde mettere in discussione tutte
le varie problematiche compresa e non ultima, la questione
della cattiva frequenza di una buona parte dei soci. Inoltre
saranno attuati services propositivi a favore della città, come
La neo Presidente del Club Leo Francesca Giambuzzi, il Presidente
Giovanni Cappelli, il Past Presidente Carlo Antonetti, la Past
Presidente Leo Elena Di Carlo e il Cerimoniere Luigi Montironi.
il progetto e restauro della segnaletica monumentale. Altri
services saranno effettuati a scopo benefico. Nella stessa
serata, è stata celebrata la cerimonia di passaggio delle consegne del Leo Club. Nuovo presidente eletto, Francesca
Giambuzzi.
Durante la cerimonia sono stati immessi tre nuovi soci.
Visita alla Chiesa ed al convento di S. Francesco
di Civitella del Tronto
Il 29 maggio il Club ha effettuato una visita alla chiesa ed al
convento riaperti al pubblico dopo un restauro durato circa
40 anni, con la sapiente, efficace guida del Lion Gaetano
Ronchi che ha curato anche una ricca pubblicazione sulla
storia dell’importante monumento.
L’eccezionale guida ha iniziato la visita facendo una breve ma
significativa storia del complesso monumentale davanti al
magnifico portale dell’edificio oggi sede comunale. La chiesa e
l’annesso cenobio furono costruiti nel 1326 dai frati minori, che
si erano stabiliti sin dai tempi di S. Francesco in Santa Maria dei
Lumi, sotto la guida di fra Guglielmo da Civitella, vescovo di
Alba. Ha quindi brevemente illustrato le varie teorie sull’identificazione del citato fra Guglielmo, concludendo che trattasi di
Guglielmo lsnardi vescovo di Alba e successivamente arcivescovo di Brindisi ed infine di Benevento. La chiesa, inizialmente,
prese il nome di San Lodovico. La chiesa originaria,esternamente coronata da archetti pensili, era costituita da due locali,
con volte a sesto acuto, oggi separati da un muro divisorio da
identificarsi il primo con l’ingresso degli uffici comunali ed il
secondo con la sacrestia dell’odierna chiesa. Il pavimento dei
due locali è stato innalzato, in epoca remota, per collocarvi
sepolture. Il monumento fu successivamente ampliato in prosecuzione dell’originaria chiesa e ristrutturato nel XVIII secolo. La
facciata principale dell’odierna chiesa è ornata da un magnifico rosone proveniente dal vicino convento francescano di
Campli a seguito della sua soppressione. All’interno della chiesa l’altare maggiore con le statue dei dottori della chiesa San
Tommaso, San Girolamo, Sant’Agostino e Sant’Ambrogio.
Quindi al disopra dell’altare la bianca figura di San Francesco
protesa verso l’alto e accolta da un coro di angeli. L’organo collocato nel soppalco al di-sopra dell’ingresso della chiesa e stato
costruito intorno alla metà del 1700. Nel presbiterio si trova,
collocato recentemente, un magnifico coro ligneo del 1400
miracolosamente scampato alle sistematiche depredazioni di
cui la chiesa è stata fatta oggetto il coro, da attribuire quasi certamente alla scuola di intagliatori che operò in Ascoli nel 1400,
stranamente ignorato dalla storiografia ufficiale è da considerare come il più antico ed importante in Abruzzo.
Dopo la visita si è svolta la tradizionale conviviale è al termine della quale il Lion Ronchi ha esaurientemente risposto
alle domande degli intervenuti.
LIONS CLUB
Montesilvano
Prevenzione della cecità presso la scuola materna di Montesilvano.
Inaugurazione dell’Internet Lions Point alla presenza del Sindaco.
Gita culturale a Lecce e nel Salento.
SABATO 27 SETTEMBRE
ore 17,15
INCONTRI PRECONGRESSUALI
Sala A
ore 9,30
ore 10,30
ore 11,30
Sala B
ore 10,00
ore 11,30
Sala C
ore 10,00
ore 11,00
Consulta dei Past Governatori
Incontro del Governatore con i propri Delegati
Incontro del Governatore con i Presidenti di Club
Riunione dei Segretari di Club con il Segretario distr.
Riunione dei Tesorieri di Club con il Tesoriere distr.
Riunione dei Cerimonieri di Club con i Cerimonieri distr.
Incontro dei Referenti informatici con il Referente
informatico distrettuale
CONGRESSO DISTRETTUALE
ore 14,30 Adempimenti preliminari - Verifica poteri
Prima Sessione
ore 15,30 Cerimonia protocollare di apertura
Saluto delle Autorità
ore 16,00 Nomina dei Questori e degli Scrutatori
Bilancio Consuntivo 2002-2003
Relazione del Tesoriere distrettuale
Relazione dei Revisori dei Conti
Dibattito e votazione
Approvazione quote distrettuali 2003-2004
Dibattito e votazione
Bilancio di previsione 2003-2004
Relazione del Tesoriere distrettuale
Dibattito e votazione
ore 17,00 Proposta di modifica dell’art. 4
del Regolamento distrettuale
Illustrazione, dibattito e votazione
ore 18,00
ore 20,30
Relazione programmatica del Governatore
Interventi e dibattito sulla Relazione
del Governatore
Intervento del Presidente distrettuale Leo
Cena di Gala presso la Mole Vanvitelliana
DOMENICA 28 SETTEMBRE
Seconda Sessione
ore 10,00 Relazioni degli Officers e coordinatori di progetto
e di comitati
Interventi e dibattito
ore 12,30 Intervento di chiusura del Governatore