centoottoa - Lions Club Cesena
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T H E I N T E R N AT I O N A L A S S O C I AT I O N O F L I O N S C L U B S - D I S T R E T TO 1 0 8 A - R I V I S TA D I S T R E T T UA L E Andrea Livi Editore - Largo Falconi, 2 - 63023 FERMO (AP) - Sped. in A.P. - art. 2 comma 20/D legge 662/96 - Filiale Ascoli P. - Bimestrale N. 47 - Settembre 2003 - € 1.44 SOMMARIO SOMMARIO THE INTERNATIONAL ASSOCIATION OF LIONS CLUBS CentoottoA Rivista del Distretto 108 A 3 4 Settembre 2003 - n° 47 n° 1 - Annata Lionistica 2003-2004 Governatore Umberto Giorgio Trevi Direttore Editoriale PDG Gisleno Leopardi Milena Mazzolani 21 6 8 10 Comitato di Redazione: Vip Lions estate Gisleno Leopardi E.B. Dalla Convention di Denver “the mile high city” INSERTO ORGANIGRAMMA DISTRETTUALE Umberto G. Trevi Vice Direttore L.C. Faenza Valli Faentine Editoriale Relazione del Governatore “out going” G. Buscarini Relazione del Governatore Umberto G. Trevi L’insediamento del Governatore Umberto G. Trevi 21 “Solidarietà Sanitaria” Giulietta Bascioni Brattini 22 Prima “Festa nazionale del nonno” Nicola Ghietti 22 Proseguendo il Service Udito & Ortofonia Mario Vittorio Scoponi Salvatore Gioiello Salvatore Gioiello L.C. Forlì Giulietta Bascioni Brattini 14 L.C. Civitanova Marche Cluana 1° Gabinetto Distrettuale dell’anno sociale Elio Bianchi Pasquale Gioia L.C. Larino Dir. Resp. 15 Enrica Bruni Stronati Segreteria Editoriale Andrea Livi Resp. Banca Dati 16 L.C. Fermo-Porto S. Giorgio Addetto Stampa Distrettuale Elio Bianchi 18 L.C. Rimini Malatesta L.go Falconi 2 - 63023 FERMO (AP) Tel. 0734-227527 Fax 0734-215287 [email protected] Registrazione Tribunale di Taranto n° 249/80 20 Lions Camperisti al Parco Nazionale d’Abruzzo Ettore Becattini 25 I Lions e il Tricolore d’Italia Elio Bianchi Ettore Becattini Incontro di mezza estate a Gradara 25 Lionismo e filatelia Gaetano Palmigiano 26 Psicologia del “Bello” Antonio Vita Lettera aperta all’amico Adolfo Giuseppe Pajardi 20 24 Incontro fra Lions Alpini Giuliano Albini Ricciòli Direzione e Redazione: Andrea Livi Editore La pagina dei Leo Kim Alvino Comitato Soci: questo sconosciuto Sergio Bartolini L.C. Civitanova Marche Host 23 28 Vita nei Clubs Il Lionismo vivo di Adolfo Sellani Giuseppe Potenza Stampa: Fast Edit srl - Acquaviva Picena (AP) Spedizione in Abb. Postale art. 2 comma 20/d legge 662/96 Filiale di Ascoli P. Questa rivista è inviata ai Lions, Lioness, ai Clubs Leo della Romagna, delle Marche dell’Abruzzo e del Molise tramite abbonamento: l’indirizzo in nostro possesso verrà utilizzato ai sensi della legge 675/96 Art. 13. La responsabilità di quanto detto negli articoli è lasciata ai singoli autori. La direzione non si impegna a restituire i testi e il materiale fotografico inoltrati a questa redazione anche in caso di non avvenuta pubblicazione. Inviare il materiale da pubblicare nel prossimo numero entro il 10 novembre 2003 a: PDG Gisleno Leopardi Direttore CentoottoA - Via Respighi, 2 - 63023 Fermo (AP). Oppure: e-mail [email protected]. Invitiamo i Presidenti o i Segretari di Club a comunicare alla Segreteria Editoriale i nominativi dei nuovi soci, e le variazioni di indirizzi. SETTEMBRE 2003 editoriale CENTOOTTOA editoriale Un’estate calda ma operosa I n questa lunga, torrida estate, ove ben pochi hanno resistito alla necessità di un prolungato relax alla ricerca, speso vana, di ombra e di refrigerio, vi sono stati molti che, pur nel sacrificio, hanno creduto opportuno lavorare per dare realizzazione alle precise indicazioni fornite dal Governatore Trevi all’inizio del suo mandato, nella solenne cornice di una ospitale Forlì. Il 20 luglio, nella 1ª Riunione del Gabinetto Distrettuale, apprese le varie decisioni assunte a Denver, sono state fissate le linee guida secondo cui il Distretto deve muoversi in perfetta coordinazione delle varie iniziative, impartite precise istruzioni operative per l’organizzazione delle attività al fine di evitare sprechi di risorse. Sono state poste le basi del VII Congresso d’Autunno che si svolgerà in Ancona nei giorni 27 e 28 settembre, la cui organizzazione è stata affidata ai due Clubs cittadini. A ciò aggiungasi le tante iniziative ampiamente esposte dal Governatore, che troveranno attuazione nel corso dell’anno lionistico. È stato presentato l’organigramma definito dinamico, per quanto passibile di eventuali aggiornamenti per l’anno 20032004, affidando a diversi Officers vari incarichi nei settori di servizio che lo stesso Governatore ha creduto opportuno porre in essere. Nella stessa riunione, presenti in particolare i Delegati di Zona e i Presidenti di Circoscrizione, sono state concordate le date delle varie riunioni e sono state temporaneamente stabilite, grosso modo, le date delle visite del Governatore ai Clubs. Le Riunioni Circoscrizionali si sono svolte: il 07.09 a Fossacesia per la 3ª Circ., il 13.09 a Jesi per la 2ª Circ. il 14.09, a Faenza per la 1ª Circ. A queste date le riunioni zonali erano state per la maggior parte effettuate. In tutte le Riunioni Circoscrizionali la presenza del Governatore è stata costante; ha ascoltato le relazioni dei vari Officers relativamente al programma operativo che intendono attuare conformemente agli indirizzi recepiti. Al termine il Governatore, riassumendo i vari interventi, ha avuto per tutti una risposta, usando parole di incoraggiamento e di apprezzamento, prefigurando un’operosità dinamica in ogni settore, caratterizzata da un ammirevole vivacità intellettuale. Le iniziative or ora sinteticamente descritte troveranno ampia descrizione in altre pagine della Rivista. Per quanto attiene poi la stampa distrettuale, il sottoscritto ed i suoi collaboratori, designati annualmente dal Governatore a suo insidacabile giudizio, si stanno adoperando per renderla gradita e soprattutto stimolante in modo che i soci possano trovare in essa motivo di informazione della vita lionistica e di svago ma anche mezzo di comunicazione perché la rivista è una palestra aperta a tutti i Lions. Di anno in anno si è sempre cercato di fare del nostro meglio riscuotendo un lusinghiero apprezzamento senza tuttavia avere la pretesa di offrire il miglior prodotto esistente sul mercato. Come tutto nella vita anche la rivista è perfettibile sollecitiamo validi apporti. Chiunque creda di suggerire contributi migliorativi è solo benvenuto. Da parte nostra la massima disponibilità ad accoglierlo. Gisleno Leopardi Dalle note della Segreteria distrettuale rileviamo gli impegni del Governatore, verso il Congresso d’Autunno Luglio 11 Charter Pescara Host - Pescara 13 Insediamento Comitato Congresso d’Autunno Ancona 14 Incontro con Officer Tecnologia informatica e multimediale 19 Gabinetto distrettuale 2002-2003 - Bertinoro 20 Passaggio delle cariche distrettuali - Forlì 20 Gabinetto distrettuale - Forlì 20 Consulta dei Past Governatori - Forlì 26 Consiglio dei Governatori - Roma 27 Incontro con L.C. Forlì Valle del Bidente - Sarsina 29 Incontro con Comitato “Lions Estate” - Milano M. Agosto 01 Incontro con i 3 Club di Pesaro - Gradara 02 Assemblea SO. SAN. - Milano M. 02 Lions estate - Milano M. 06 Incontro Coord. Manif.d’Interesse distr.le - Riccione 23 Comitato Informatici - Ancona Progetto Leo-Lions - Ancona Progetto Giovani - Ancona 24 Incontro Officer Service Nazionale - Milano M. 26 Incontro Pres. 1ª Circ.ne - Faenza 27 30 Incontro Coord. Congresso d’Autunno - Ancona Insediamento Centro Studi - Ancona Tema di Studio nazionale - Ancona Service distrettuale - Ancona Settembre 02 Incontro Pres. 1ª Circ.ne - Faenza 03 Incontro Com. Org. Congresso d’Autunno - Cattolica 05 Incontro con Regione E.R.-ASL- ACI - Imola 06 Consiglio dei Governatori - Roma 07 Riunione 3ª Circ.ne Fossacesia Riunione con Coord.ri di Progetto e Comitati - Fossacesia 09 Incontro Coord. “Obiettivo impresa” - Cattolica 10 Visita Club Santarcangelo di Romagna 13 Riunione 2ª Circ.ne - Jesi Riunione con Coord.ri di Progetto e Comitati - Jesi 14 Riunione 1ª Circ.ne - Faenza 15 Incontro con Enti Progetto “Obiettivo impresa” Cattolica 19 Charter S. Benedetto del Tr. Truentum 26 Gabinetto distrettuale - Ancona 27 Consulta dei Past Governatori - Ancona 27-28 Congresso d’Autunno - Ancona 3 4 SETTEMBRE 2003 LIONS Dalla Convention di Denver “the mile high city“ L o slogan caratterizza Denver come la città “alta” un miglio e la promozione turistica la pone al centro di famose località sciistiche, ma cosa ci colpisce, oltre gli aspetti evocativi dei luoghi e le suggestioni che richiamano il nostro immaginario da “ragazzi”? Ancora una volta, come sempre, lo spazio, la dimensione ambientale oltre quella territoriale; in questo caso siamo su un immenso altopiano con la percezione di essere in bassa pianura, con profili d’orizzonte pulitissimi e spesso rimarcanti la sfericità della Terra ed infine, su tutto, una fantastica sensazione di libertà che ti pervade e che dai sensi migra allo spirito e alla mente. E noi Governatori “elect” italiani, approdati in un efficientissimo aeroporto, con alle spalle scali e transiti di discutibile livello, come ci siamo trovati? Innanzi tutto parzialmente o totalmente privi di bagagli (io e Milena eravamo in detta ultima categoria); poi, confortati da un grande spirito di adattamento e fatalismo, abbiamo raggiunto l’hotel Marriot, una comoda sistemazione anche rispetto al mega “Centro” in cui si sarebbero tenuti i lavori della Convention. In hotel fase di riposo e di meditazione sulle possibili soluzioni per essere “decenti”, in fiduciosa attesa dei bagagli, agli appuntamenti formali da tempo prefissati. Incredibile ma vero, all’inizio dei lavori lionistici, bagagli o non bagagli, complici la nostra inventiva e i dollari, eravamo tutti perfettamente in “divisa” ed in ordine; veramente una bell’Italia! E poi? Tutti giù, a testa bassa in full immersion, con tempi e metodi da master aziendale, impostazione ben acquisita dal nostro Giovanni Rigone, in veste di docente, certamente il migliore. Veramente sorprendente la puntualità e l’impegno con cui tutti noi “Governatori eletti”, inappuntabili come svizzeri o uomini della city, ci siamo mossi all’unisono verso le sedi dei lavori ove abbiamo ritrovato orari e piacevolissimi momenti da “compagni di scuola” con comportamenti e situazioni che abbiamo rivissuto con gioiosa freschezza giovanile. All’interno di queste giornate ordinate e con tempo libero pressoché indisponibile, noi, sempre noi “gli italiani”, siamo comunque riusciti ad inviare quotidianamente un nostro gruppo in aeroporto, per il recupero dei bagagli, sino alla soluzione finale ottenuta dopo oltre 72 ore di guerriglia burocratico-legale; non trascurabile, considerato il con- Milena e Umberto Trevi con il Governatore e consorte del Distretto “gemello” del Texas. testo, anche la nostra azione, lionisticamente diversiva, in direzione di Colorado Springs e del suo fantastico interland. Ora veniamo ai contenuti che sono stati importanti e su temi associativi che, purtroppo, non conosciuti in tutta la loro valenza, non riscuotono l’attenzione che meritano; sarà nostro compito, da Governatori, dare loro il dovuto rilievo. La validità di questo corso per DGE, che precede la vera e propria Convention, è data dalla consapevolezza che ti fa acquisire sulle enormi ed innumerevoli potenzialità della nostra Associazione, unitamente alla sua straordinaria internazionalità operativa ove le problematiche di una realtà come la Cina rientrano in una logica di intervento approfondita quanto quella riservata al minuscolo paese africano senza prospettive. Lionisticamente più maturo ed aggiornato, ho vissuto questa Convention con una maggiore sensibilità verso gli aspetti internazionali del nostro “servire”; questo ha rafforzato in me la convinzione che, almeno una volta, tutti i Lions dovrebbero partecipare a questa manifestazione ancora capace di generare una indelebile esperienza formativa. Secondo protocollo e prassi consolidata, si sono succedute serate di rappresentanza, l’esibizione dei “gruppi SETTEMBRE 2003 CENTOOTTOA nazionali” al cospetto di migliaia di spettatori (nostro indiscusso successo canoro e coreografico) e la tradizionale cena dei “gemelli”, ove ogni coppia, Governatore e consorte, vengono abbinati ad un’altra coppia di nazionalità diversa per simboleggiare il senso di amicizia universale fra Lions; io e Milena abbiamo cenato con un cordialissimo Governatore del Texas la cui consorte è apparsa interessatissima all’Italia. Sono seguiti i rituali scambi di doni ed un marcato desiderio di mantenere i rapporti. L’attività esterna della Convention ha avuto il suo culmine con la coloratissima sfilata per le strade di Denver ed in questa circostanza, intonando “Volare”, il nostro gruppo ha attivamente coinvolto, malgrado temperature torride, migliaia di spettatori festanti che si sono uniti al nostro coro. Non sono mancate serate di gala e ricevimenti presso le rappresentanze delle varie nazioni, da rilevare, nella maggioranza dei casi, una lodevole quanto gradevole sobrietà ed un ritrovato bon-ton. Gran finale della manifestazione con la riunione plenaria di chiusura della Convention presso l’enorme Pepsi Center ove abbiamo appreso l’esito delle votazioni tenutesi nelle precedenti giornate: ”tutte le proposte sono state approvate”… In detta sede, unitamente al passaggio delle cariche internazionali è avvenuta anche la nostra investitura a Governatore con giuramento e “strappo”, dal bavero della nostra giacca, del nastro rosso “Elect” da parte del DG uscente; a nessuno è sfuggito lo “strano” bagliore negli occhi di Gianfranco e Graziella quando hanno compiuto questo gesto rispettivamente su di me e su Milena; a parte gli scherzi, fra noi tanta, tanta emozione ma anche tanto reciproco affetto. La Convention termina in un clima festoso, in nessuno vediamo apparire quei segni di tristezza che di solito precedono le partenze, gli addii ed anche alcuni improbabili arrivederci; si riparte carichi di un entusiasmo ragionato, misurato e noi, gli italiani, già concretamente ci accordiamo per essere sin da ora operativi, luglio ed I Governatori italiani con il Presidente internazionale e il PID Giovanni Rigone. agosto compresi, ben consci che le sofferenze e le necessità del nostro prossimo non vanno mai in ferie. Bye bye Denver. Umberto G. Trevi 5 6 SETTEMBRE 2003 LIONS Passaggio delle cariche distrettuali - Forlì 20 luglio 2003 Relazione del Governatore “out going” GIANFRANCO BUSCARINI C arissimi amici, per questa circostanza lo statuto del Distretto 108/A disciplina che il Governatore “out going” riferisca sul Congresso Multidistrettuale e sulle deliberazioni adottate mentre il Governatore in coming riferisce sul proprio programma e presenta i membri del nuovo Gabinetto. Come dire: caro Buscarini sii breve e veloce perché le cose importanti spettano al Governatore Umberto Giorgio Trevi, al quale rivolgo e vi prego di unirvi a me, un caloroso saluto. Con lo spirito suaccennato mi accingo a riferirvi sul Congresso Nazionale di Napoli. Intanto possiamo dire subito che è stato un congresso nella piena normalità ed è risultato di grande utilità perché ha risanato diverse situazioni difficili degli anni precedenti. Sono stati approvati infatti i bilanci oltre che dell’anno 2001/2002 anche quello dell’anno 2000/2001, che aveva incontrato qualche difficoltà al Congresso di Senigallia) nonché quello del Forum di Firenze risalente all’anno 1999/2000. La quota multidistrettuale per l’anno 2003/2004 rimane invariata rispetto all’anno scorso così come la quota per la rivista “The Lion”. La quota per l’annuario viene fissata in euro 6,00 a socio contro gli euro 7,96 dell’anno precedente e si decide che venga stampato in ordine alfabetico di Club. In una coralità esemplare e significativa anche se purtroppo si è dovuto registrare, seppure isolata, qualche nota stonata. Gli amici Lions sono in grado di giudicare serenamente quelle che io chiamo note stonate, in un anno caratterizzato da vera amicizia. Amicizia che significa aiutarsi nel momento del bisogno, parlarsi liberamente per essere sicuri di essere capiti. Ma amicizia vuol dire anche condivisione delle gioie e del raggiungimento di risultati positivi e soddisfacenti. Questa amicizia non può essere minimamente scalfita da sentimenti poco edificanti. Al contrario, arricchita dal senso di altruismo e di generosità, può essere elevata al più nobile sentimento dell’amore. E qualificarci tutti veri Lions per amore. E come vero “Lions per amore” vorrei qui ricordare l’amico Adolfo Sellani che ci ha lasciati solo pochi giorni fa quando io ero alla Convention di Denver. Un grande uomo, un vero Lions che ha assunto il nostro We Serve come regola della sua vita. Sempre pronto a dare, a donare, mai a chiedere. Grazie Adolfo per la tua vera amicizia. Mi auguro che, con ognuno di voi, io possa sottolineare la caratterizzazione di un anno basato sulla genuinità, sulla spontaneità, ma anche sulla buona volontà ed un grande impegno e sulla gioia di ritrovarsi insieme per costruire solidarietà e sostegno per chi, nella vita, è stato meno fortunato. Ed è con vera gioia che oggi posso comunicarvi che il service per il Molise è compiuto. Grazie alla generosità dei Lions del Distretto e del Multidistretto e di molti cittadini che ci hanno voluto aiutare nella realizzazione di questo service, siamo riusciti a raccogliere i 220.000,00 euro necessari per l’acquisto dell’appartamento in Larino. Nel mese di settembre l’istituto Padre Pio di San Giovanni Rotondo potrà riprendere l’attività a favore dei giovani portatori di handicap del luogo, attività interrotta a causa del terremoto di fine ottobre 2002. Anche di questo, amici, io vi sono grato; anche per questo, amici, voi dovete essere fieri ed orgogliosi dell’appartenenza a questa grande associazione mondiale che è il Lions Club International. Ho avuto modo di dire, in altre occasioni cheho vissuto la carica di governatore come privilegio di servire. Al nuovo Governatore Umberto Giorgio Trevi ed al nuovo Gabinetto Distrettuale, oltre che fare gli auguri di un copioso e fruttuoso lavoro, io assicuro che continuerò ad avere lo stesso spirito anche in futuro e sento che ognuno di voi è pronto a fare altrettanto. Governatori, Past Governatori e Officers nel momento dell’omaggio alle bandiere. (Foto Turci) SETTEMBRE 2003 CENTOOTTOA Passaggio delle cariche distrettuali - Forlì 20 luglio 2003 Il Governatore Trevi appone il distintivo a Gianfranco Buscarini. Caro Governatore Trevi, io e tutti i soci del Distretto siamo con te pronti a collaborare, alla ricerca di risultati sempre più brillanti. Il Tema di Studio Nazionale 2003/2004 è risultato: “Il disagio giovanile e i diritti dei minori”. Il Service Nazionale scelto, sempre per l’anno in corso, è: “Informatizzazione e nuove tecnologie per potenziare l’organizzazione operativa lions: un progetto di formazione e lavoro per disabili. Sono state ricomposte le commissioni multidistrettuali permanenti ed è stato eletto il collegio dei revisori dei conti. Sono state esaminate le risultanze del seminario statuto e regolamenti e si è deciso di presentare entro il 31 gennaio 2004 un testo aggiornato e modificato da sottoporre alla approvazione dell’assemblea al prossimo Congresso Nazionale di Genova. A proposito di Congresso Nazionale per l’anno 2005 è stata scelta la sede di Chianciano Terme e la quota prosocio è stata fissata in euro 2,30. Sono state poi programmate alcune fasi della Convention di Denver come la parata; la serata italiana e così via. Relativamente agli scambi giovanili viene deciso di sospenderli per quest’anno e di sospendere anche il campo Italia ed i campi internazionali distrettuali della gioventù per il rischio “sars”. Viene confermata l’attività del campo disabili però con l’esclusione dei partecipanti di altre nazioni. È stata una scelta sofferta e dolorosa. Sono stati considerati gli impegni economici di molte persone, l’intensa e laboriosa attività preparatoria di molti lions prodigatisi generosamente per tanto tempo in questa attività. Ma abbiamo voluto mettere al centro dell’attenzione i rischi che avrebbero corso i giovani, veri protagonisti dell’evento (Foto Turci) e con immenso rammarico e forse con un certo coraggio, é stata presa la decisione che vi ho prima riferito. Sono stati presentati i 17 Governatori per l’anno 2003/2004 che hanno eletto a loro volta il Presidente del Consiglio dei Governatori nella persona di Giancarlo Vecchiati I.P.D.G. del Distretto Ia1 cioè del Piemonte. In fine, è risultato eletto alla carica di Direttore Internazionale 2004/2006 il PDG Sergio Maggi, del Distretto Ab, cioè della Puglia. Il nostro candidato ha ben figurato perché è andato al ballottaggio malgrado vi fossero sette concorrenti. Mi congratulo con Giuseppe Potenza, ma anche con tutto il Distretto perché a Napoli erano presenti ben 222 delegati. Compattezza e sostegno al candidato sono state le caratteristiche dei soci del nostro Distretto. Amici Lions grazie di questo anno magico che mi avete regalato, scusatemi se non sempre ho risposto alle vostre esigenze, vi assicuro che non è stato per mancanza di buona volontà. Vorrei rivolgere un ringraziamento particolare al L.C. di Fano che con un gesto estremamente generoso quanto inaspettato alla fine di maggio ha voluto insignirmi del più grande riconoscimento lionistico: la Melvin Jones-Fellow. Grazie al presidente Riccardo Mazzoni e a tutto il Club: confesso che ho ricevuto questo attestato con sincera commozione. Io, con il Gabinetto Distrettuale e gli Officers dei vari comitati abbiamo lavorato con tanto impegno e desiderio di ottenere i migliori risultati per il distretto, talvolta ai limiti della resistenza fisica. A tutti loro la mia gratitudine, a voi il riconoscimento ed il ringraziamento per tutto quello che avete fatto, per la spinta che mi avete e ci avete dato. Lasciatemi l’illusione di pensare che insieme abbiamo trascorso un ottimo anno sociale. A tutti grazie di cuore e un forte abbraccio. Viva il lionismo. 7 8 SETTEMBRE 2003 LIONS Passaggio delle cariche distrettuali - Forlì 20 luglio 2003 Relazione del Governatore UMBERTO GIORGIO TREVI A utorità lionistiche, autorità civili, e militari, gentili intervenuti, amiche ed amici Lions e Leo carissimi. Permettetemi di porgervi un ringraziamento non formale, ma fortemente sentito per la presenza numerosissima a questa cerimonia, un ringraziamento che estendo, riconoscente, all’Amministrazione comunale di Forlì che ci ha concesso questo bellissimo teatro per la nostra manifestazione. Al ringraziamento aggiungo un abbraccio a tutti i membri e collaboratori del comitato organizzatore, agli Officers, ai soci dei Lions Clubs forlivesi ed ai nostri Leo; tutti si sono prodigati per realizzare questo particolare momento d’incontro. Un amico, un amico vero, sincero e collaborativo, il Lions Gianfranco Buscarini che oggi mi cede la conduzione del nostro magnifico Distretto azzurro. L’anno da me trascorso con Gianfranco in qualità di suo Vice Governatore, mi ha confermato quanto, nella nostra associazione, come nella vita, il successo nella “mission” sia una questione di uomini e quanto ancora, dietro un brillante risultato finale, siano determinanti i valori umani dei singoli, l’amicizia, l’umiltà nel chiedere consiglio, la capacità di saper dividere con altri felici momenti creativi e di azione, quanto situazioni difficili e complesse. Posso con certezza affermare che Gianfranco Buscarini ed Umberto Trevi hanno vissuto tutto questo insieme! Grazie Gianfranco! Se questa non è la sede in cui approfondire temi e programmi specifici, ruolo riservato al nostro Congresso di Autunno che si terrà in Ancona l’ultimo week-end di settembre, è certamente l’occasione per portare, a voi tutti, il saluto personale del Presidente Internazionale T.S. Lee, Lions della Corea del Sud, e dì lanciare ufficialmente il suo motto: Innovation: gateway to our Future, Innovazione: la porta del nostro Futuro. Dalla Convention di Denver vi porto, con orgoglio, la certezza di un lionismo italiano che si è positivamente distinto ed è particolarmente considerato, mentre sono ad informarvi che le proposte del Board, anche le più contrastate, sono state tutte approvate. Vi segnalo inoltre che i lusinghieri risultati ottenuti dal programma M.E.R.L. (Membership Extension Ritention Leadership) porteranno questo progetto, strategico per l’associazione ed indirizzato all’incremento qualitativo di Clubs e Soci, nonché agli aspetti formativi, ad essere, almeno per i prossimi due anni, riferimento e misura dello sviluppo sostenibile dei Lions. Il MERL, ora strutturato ed implementato nelle funzioni, è una realtà anche nel nostro organigramma Distrettuale e verrà presieduto dal Vice Governatore Enrico Corsi che così avrà modo di acquisire importanti esperienze indispensabili per la futura gestione del Distretto. All’amico Enrico l’augurio di buon lavoro e l’invito ad essermi vicino perché possa a lui trasferire, con serenità, il mio vissuto lionistico. Ora affrontiamo il nostro impegno reale e concreto per svolgere, o meglio, iniziare un’azione, forte e coerente, di rinnovamento e di riposizionamento complessivo della nostra azione, con evidente necessario ricorso anche ad ogni forma di innovazione, sia verso l’interno del nostro sodalizio che con interventi destinati all’esterno. Gli stimoli forti non mancano, una vera e propria “domanda” che ci proviene dalla sempre più complessa e contraddittoria società civile, darà modo alle nostre intelligenze, alle nostre doti umane, di conoscenza e professionalità, di fornire reali segnali, ne sono certo, di innovazione vera, non incrementale od involutiva. Alcuni dei nuovi indirizzi che ci accingiamo a vivere insieme, nel nostro Distretto, possono essere così sintetizzati: Verso l’interno: Organigramma dinamico; Impostazione per progetti anche delle attività distrettuali. Verso l’esterno: Azione lionistica più estesa verso nuove fasce socio-economiche; continuità reale nei comportamenti e nelle attività, ho pensato ad un organigramma dinamico perché un vero e proprio “movimento” con caratteristiche di “unicità” come il nostro, dovrebbe annoverare nel Distretto, paradossalmente, 3.656 Officers, ovvero tutti noi lions, pari fra pari, uniti e coesi per realizzare i nostri progetti. Organigramma dinamico perché l’essere inseriti in questo strumento di coordinamento organizzativo ed operativo non rappresenti un punto di arrivo, una posizione di eccellenza acquisita e da difendere, ma solo un momento di servizio finalizzato e temporaneo a favore della nostra associazione. Ancora verso l’interno: l’impostazione per progetti dell’attività Distrettuale ovvero anche valutazione dei services e delle iniziative in cui vengono richiesti interventi e/o coinvolgimento del Distretto. SETTEMBRE 2003 CENTOOTTOA Passaggio delle cariche distrettuali - Forlì 20 luglio 2003 In questi casi, considerate le oggettive capacità di “sostegno”, si valuteranno, più che mai, i contenuti lionistici ed il grado di fattibilità del progetto in quanto il loro sostegno prevederà un maggior impegno da parte dei relativi Officers che vedranno mutare le loro responsabilità da semplici incaricati a “fare” a veri portatori di “delega” per realizzare il progetto. Verso l’esterno: Le riflessioni fatte sul nostro essere ed agire attuale, mi hanno portato ad una conclusione già alcune volte enunciata: il doverci rivolgere a quella fascia della società civile, la fascia media, ove si generano le direttrici del cambiamento ed ove hanno origine i mutamenti sociomorali capaci di trasformare l’intera società. Sì, occorre coraggio, noi l’abbiamo, per confrontarci con questa realtà, la più difficile ma anche la più reattiva e ricca di risorse. Il nostro lionismo dovrà essere più di frontiera, capace di affrontare i temi più sentiti dalla gente come noi, nel quotidiano, in casa, in ufficio nell’ambito delle professioni: realizzare un lionismo con grande potere d’ascolto, che abbia l’umiltà dì chiedere cosa serve e la consapevolezza di ciò che può dare, solo così We Serve - Noi Serviamo. Sul concetto di continuità reale e globale ci siamo più volte confrontati – ora è tempo di agire –, mettiamo da parte personalismi e protagonismi a tutto vantaggio del completamento dei Services e delle iniziative ancora capaci di fornire risultati utili, attesi, ma continuità vuole anche dire cercare di migliorare ciò che è stato fatto a livello organizzativo ed operativo rifuggendo la tentazione di distruggere tutto per poi tentare la strada dell’eterna sperimentazione. Tanti altri saranno i momenti e gli interventi che, me lo auguro, caratterizzeranno il nostro anno, e molti di essi avranno contenuti innovativi mirati ad aprire il varco verso nuove soluzioni anche per vecchi problemi. Mi riferisco ai giovani ed agli anziani, ai Leo ed ai Lions, ai nuovi strumenti operativi di cui siamo dotati (fondazione, ass. solidarietà sanitaria, LCIF etc..), passando per la informatizzazione del Distretto e tanto tanto altro. Cosa occorre per affrontare e vincere le sfide, quella verso noi stessi e quella di dare risposte serie e concrete alla società civile? Occorre entusiasmo, oltre allo spirito di appartenenza ed all’orgoglio di essere Lions, occorre simpatia ed umanità verso chi soffre, oltre a dare loro conforto e sostegno, occorre conoscenza, oltre lo spirito innovativo, per essere sempre più concretamente utili alla comunità. Permettetevi ora di presentarVi il guidoncino, il simbolo, il simbolo del Governatore che ci accompagnerà nell’anno 2003-2004 e che consegnerò ad alcuni officers ed a tutti i presidenti unitamente a due CD, uno contenente gli inni e l’altro che riporta una edizione preliminare dell’organigramma. Guidoncino del Governatore In alto il “Tricolore”, quindi il motto: “Insieme con la forza della conoscenza”, le stelle dell’Unione Europea e l’emblema dei LIONS: il tutto ai margini o all’interno dell’ONDA, alta, pura, potente espressione della natura. L’onda non un onda, ad affermare la propria unicità, irripetibile nella forma, nella forza, nella capacità di essere tanto dura con chi la contrasta quanto delicata ed avvolgente con chi l’accoglie quando si distende. Sul retro, dopo il tricolore e le scritte istituzionali, un particolare della “Lunetta del sogno ed adorazione dei Magi”, posta sul portale della Basilica di San Mercuriale, mirabile opera d’arte e capolavoro ove, in raro equilibrio, si fondono elementi romanici e gotici. Nella rappresentazione troviamo prima i Magi addormentati ed ispirati dall’Angelo del Signore e quindi, in estrema sintesi e stupenda progressione, l’arrivo, la preparazione e la consegna del dono in umile adorazione. In questi due capolavori, l’onda della natura e dell’uomo la “lunetta”, ritroviamo l’impegno, la forza, l’umiltà, la generosità ed i valori tutti del Lionismo. Gli emblemi delle Regioni e lo stemma della Città di Forlì, conferiscono identità e coesione al nostro Distretto. Ora, cari amici, non ci resta che stringerci tutti in un unico abbraccio perché così, idealmente solidali, con i nostri sentimenti ed i nostri valori, varcheremo “la porta del nostro futuro” tutti insieme, con la forza della conoscenza. Grazie. 9 10 SETTEMBRE 2003 LIONS Passaggio delle cariche distrettuali - Forlì 20 luglio 2003 L’insediamento del Governatore Umberto Giorgio Trevi IN SAN MERCURIALE IL PRIMO INCONTRO Intimamente compiaciuta e misuratamente orgogliosa, Forlì ha accolto domenica 20 luglio cinquecento Lions venuti dall’intero Distretto ad ufficializzare gli “incarichi” conferiti per il nuovo anno sociale: era quello il comprensibile stato d’animo d’una città che per la prima volta vedeva accedere un proprio figlio – Umberto Giorgio Trevi – alla responsabilità di Governatore accompagnandolo a quella “cattedra” che in passato aveva gratificato altre città di Romagna. Quarantasei anni erano trascorsi dai giorni in cui il Lions mise radici nel terreno fertile dell’antica Forum Livii, radici generose dalle quali avrebbero tratto linfa vitale Clubs e uomini di primo piano capaci di eccellere nel servizio alla Comunità: la lunga, paziente attesa era stata premiata. Il primo saluto agli ospiti è avvenuto in “piazza grande”, dove un tempo l’aquila bronzea di Federico II, imperatore svevo che in Forlì trovò alleati ed amici, coronava maestosamente la sommità del palazzo comunale (sparì alla vista nel 1940 quando si fece man bassa di metalli atti a forgiar cannoni). Il sole, appena interrotto dalle ombre lunghe del mattino, colmava di luce intensa l’armonico quadrilatero, testimone dei maggiori eventi della storia municipale: a est “brillava di luce pro- pria” l’Abbazia di San Mercuriale, il complesso più cospicuo della città. Al santo – che fu protovescovo di Forlì fra il 422 e il 449 – è attribuita la costruzione della chiesa primitiva, più tardi inglobata nel nascente assetto urbano. Nel XII secolo, dichiarata basilica abbaziale, venne donata dal vescovo Alessandro, monaco vallombrosano, alla congregazione fondata da San Giovanni Gualberto dalla quale egli stesso proveniva. Nel 1173 un furioso incendio devastò Forlì distruggendone quasi tutte le chiese e fra queste quella di San Mercuriale che fu ricostruita nel 1180 in forme romaniche, con annesso compendio monasteriale, oggi rifatto secondo l’ultima versione cinquecentesca. In quello stesso 1180 fu posata la prima pietra del campanile che domina la piazza grande e, con essa, l’intera Forlì: “Altissimo ed esile sul fondo del limpido cielo di Romagna – scrissero Calzini e Mazzatinti, autori di una celebre guida – guarda la sana magnificenza del piano ubertoso che via via, in immensa distesa, si spazia da Rimini a Faenza”. Di cent’anni più giovane del prototipo di Pomposa, il campanile (72 metri d’altezza) è l’unico monumento forlivese che abbia resistito a fulmini e ripristini. Non così la basilica, che di secolo in secolo conobbe rifacimenti e modifiche anche sostanziali. In San Mercuriale, con la celebrazione della Messa officiata da monsignor Vincenzo Zarri vescovo della “Il sogno e l’adorazione dei Magi” del maestro dei Mesi di Ferrara, emblema dell’arte antica forlivese, scelto da Umberto Trevi per il suo guidoncino in omaggio alla sua città. Diocesi Forlì-Bertinoro, ha preso avvio la giornata. Bolognese, ausiliare del cardinal Poma prima e dell’arcivescovo Biffi poi, è a Forlì dal 1988. Uomo di fede profonda, dotato di vasta cultura umanistica e illuminato da profetica lungimiranza, in questi quindici anni si è identificato nella sua gente divenendo forlivese a pieno titolo. Conosce i Lions e ne apprezza l’opera. Emblematica, soprattutto sotto questo aspetto, è stata la sua omelia, aperta con chiare, affettuose espressioni di compiacimento: “Porgo un cordiale saluto ai distinti Membri dei Lions Clubs qui convenuti in occasione dell’assunzione dell’ufficio di Governatore del Distretto 108/A da parte del nostro concittadino dottor Umberto Giorgio Trevi. Le finalità e le attività dei Lions sono rivolte alla elevazione della dignità della persona, alla crescita della solidarietà, alla promozione della cultura. In chi è animato dalla fede cristiana tali impegni diventano espressione del culto gradito a Dio: quello della verità e della carità fattiva. Con la partecipazione alla celebrazione eucaristica questi intenti e fatti di vita vissuta sono posti sull’altare per essere uniti all’offerta che Cristo fa di se stesso al Padre. Pertanto, celebrando la Messa, non facciamo posto a ritualità per quanto alte, ma diamo autenticità all’esistenza e prendiamo più chiara coscienza di ciò che ci attende e di ciò che possiamo fare”. SETTEMBRE 2003 11 CENTOOTTOA Passaggio delle cariche distrettuali - Forlì 20 luglio 2003 Proseguendo il suo argomentare omiletico, monsignor Zarri si è richiamato alle letture della “Parola” inserite nella liturgia della domenica 20 luglio, sviluppando il tema della giustizia e della pace, cardini del progetto divino per l’uomo. Preannunciato dai profeti, Gesù di Nazareth è stato colui che ha reso concreto il disegno di Dio: ha riunito il popolo d’Israele, disperso nei secoli che precedettero la sua venuta, ed ha portato la pace immolandosi sulla croce: “Ha dimostrato con i fatti che non esiste amore più grande che dare la vita per coloro che si amano ed è rimasto nella Chiesa perché essa, in forza del suo amore, fosse nel mondo segno e strumento dell’intima unione degli uomini con Dio e fra di loro”. Essere costruttori di pace e operatori di giustizia sull’esempio del Cristo è compito al quale oggi siamo tutti chiamati. “Esistono diverse strade per servire progetti d’unità e di giustizia. I Lions hanno saldi principi umanitari e seguono metodi sperimentati: quando ci sono sane concezioni sulla persona umana, sul suo destino eterno, sulla sua libertà e responsabilità si è già aperti al Vangelo. Il Vangelo poi insegna non solo a guardare a Cristo perché solo Cristo rivela all’uomo ciò che veramente è l’uomo, ma invita anche ad attingere da Cristo la capacità di amare come Egli ha amato e la forza della speranza, senza di cui non è possibile fare il bene con perseveranza. Gli obiettivi ai quali da tempo vi state dedicando circa la Famiglia, i progetti “Europa” ed “Europa delle Genti” sono di viva attualità ed esigono spassionata ricerca della verità e del bene. Ma le strade del bene sono sempre in salita e spesso molto accidentate: raccogliendo le riflessioni del Sinodo dei Vescovi d’Europa, il Papa nota che si è davanti ad una specie di smarrimento – “pecore disperse” dice il Vangelo di oggi – quasi ad una sorta di paura nell’affrontare il futuro, ad una sensazione di solitudine, ad un affievolirsi della solidarietà interpersonale ed avverte che l’uomo non può vivere senza speranza: la sua vita sarebbe votata alla quasi ad una sorta di paura nell’affrontare il futuro, ad una sensazione di solitudine, ad un affievolirsi della solidarietà interpersonale ed avverte che l’uomo non può vivere senza speranza: la sua vita sarebbe votata alla insignificanza e diventerebbe insopportabile; gli uomini di buona volontà – molto più numerosi di quanto non appaia – non possono che essere uomini di speranza. La vostra numerosissima presenza in questa Basilica è un segno di speranza. A tutti Voi appartenenti ai Lions, al nuovo Governatore del Distretto dottor Umberto Giorgio Trevi, l’augurio di essere nel mondo portatori di speranza e, a quelli che Lo seguono, portatori di Cristo nostra speranza”. L’ASSEMBLEA AL TEATRO “DIEGO FABBRI” Il Teatro “Fabbri” è il salotto buono della città. Dedicato a Diego Fabbri, commediografo fra i più rappresentati negli anni del secondo dopoguerra, è collegato alla “piazza grande” attraverso una sorta di “cordone ombelicale”, cento metri tra sì e no di stradello medievale che fiancheggiano l’antico palazzo Mangelli, oggi sede “centrale” dell’Università. Attivissimo, il teatro – costruito tre anni fa con la partecipazione azionaria della cittadinanza – ospita stagioni di prosa, di balletti e concerti di forte richiamo. Diego Fabbri, nato a Forlì nel 1911, visse qui l’adolescenza e la sua prima giovinezza accanto a maestri d’eccezione che ne forgiarono la personalità. A diciassette anni scrisse e rappresentò la sua opera prima “I fiori del dolore”, facendo presagire con essa il futuro uomo di teatro. Nell’imminenza del conflitto 19401945 approdò a Roma dove svolse un’intensa attività di sceneggiatore e di soggettista cinematografico e televisivo, ma la sua vera vocazione fu il teatro di prosa, per il quale scrisse opere diverse per struttura e spiritualità affrontando tematiche difficili e complesse. Autore fra i più significativi della generazione post-pirandelliana, costruì il suo mondo drammatico alla luce della morale e della fede cattolica, non tacendo tuttavia critiche alla stessa istituzione. Fra le sue opere più famose: “Inquisizione” (1950), “Il seduttore” (1951), “Processo di famiglia” (1954), “Processo a Gesù” (1955), “La bugiarda” (1956) – che tornerà ad essere rappresentata per l’apertura della stagione 2003-2004 del teatro forlivese, nell’interpretazione della Compagnia di Rossella Falk – “Delirio” (1958), “Il confidente” (1964). In quegli anni e fino al 1967 diresse “La Fiera Letteraria”. Al “Fabbri” si è svolta la parte centrale dell’incontro. Vista dalla ribalta, la platea offriva un indimenticabile “colpo d’occhio” rappresentando una festa profondamente sentita che un intelligente snellimento delle ritualità aveva reso più coinvolgente. Anche al “Fabbri”, Forlì ha voluto lasciare il segno tangibile della sua partecipazione all’evento affidando il compito di salutare i convenuti al vice Sindaco Antonio Branca, un uomo straordinario, a sua volta grande amico dei Lions che conosce per ripetuta frequentazione e amicizia sincera. Allievo di Aldo Moro, del grande statista ripropone dialettica e umanesimo: “Rivolgo volentieri a tutti voi – ha detto – il saluto a nome della Città di Forlì e lo faccio col timore – lo dico rivolto ai Soci forlivesi – di risultare un po’ invadente, vista la frequenza con la quale mi consentite di partecipare alle vostre iniziative, ma anche col sincero desiderio – per quanto riguarda i Soci non forlivesi – di contribuire a dare l’immagine di una città come quella di Forlì, accogliente, ospitale, una città sinceramente interessata ad accogliere ogni spunto, ogni risorsa positiva. Quindi, anche quella che Voi rappresentate col vostro impegno. So che queste possono facilmente apparire parole di rito, ma non è così: vi confesso che nell’ultima occasione nella quale ho potuto prendere la parola, nell’ottobre scorso ricorrendo il 45º anno di fondazione del Lions Club Forlì Host, mi è dispiaciuto non poter esprimere, al termine, un pubblico apprezzamento all’intervento compiuto dal vostro Direttore Internazionale Massimo Fabio per il tipo di ragionamento che ci aveva proposto. Un ragionamento che partiva dal passato, dalle origini del Lionismo italiano, con testualizzando tali origini col particolare momento storico rappresentato dal secondo dopoguerra e collegandolo al futuro. Egli concludeva, infatti, dicendo “Quarantacinque anni possono essere troppi, ma non sono tali se pensiamo a tutto il tempo che ci rimane davanti per poter fare del bene per l’umanità. È un ragionamento, questo, che mi ha convinto e mi convince ancora perché ritengo che il riferimento a quella particolare epoca storica, quella del dopoguerra, sia fondamentale per ragionare sul nostro futuro. Non esito a ritenere che una personalità come il Cardinal Martini avrebbe parlato di quell’epoca come del “Sabato Santo” del tempo della Storia, il giorno che viene dopo il buio della guerra e che viene prima della ricostruzione, prima della rinascita democratica. In quel tempo, uomini come i fondatori del Lions ebbero modo di esprimersi, di non essere soltanto spettatori, ma di diventare protagonisti costruendo il “nuovo” che doveva venire; passando il testimone alle nostre generazioni, essi ci consegnarono l’impegno di non fare 12 SETTEMBRE 2003 LIONS Passaggio delle cariche distrettuali - Forlì 20 luglio 2003 semplicemente delle commemorazioni ma di sentirci impegnati per il futuro, quel futuro al quale si richiamava poco fa anche il Vescovo monsignor Zarri, un futuro, cioè, nel quale l’esperienza di chi ha preceduto può servire per fare ancora di più e di meglio. Ciò che mi piace dei Lions è sostanzialmente questo: il quadro di idealità condivise e precise che non vengono semplicemente incasellate in un decalogo, o in una sorta di “grida manzoniana” che per quanto gagliarda – scriveva appunto il Manzoni – non basta da sola a far passare la fame o far nascere derrate fuori stagione: occorre che le regole, gli impegni, le idealità e quindi il disinteresse personale, la passione per l’interesse generale, la promozione umana siano regole che vengano poi praticate. Voi Lions lo fate con i “services” – altri lo fanno in altro modo – e lo fate in modo importante e fondamentale: questa vostra funzione di utilità sociale, di cittadinanza attiva è ciò che legittima l’interesse delle istituzioni alle vostre iniziative. In questo senso allora, in quanto rappresentante delle istituzioni, non mi sento fuori luogo perché ciò che fate merita l’attenzione di tutti. Chiudendo questa breve riflessione, desidero esprimere a mia volta vive congratulazioni al Governatore uscente dottor Gianfranco Buscarini per il lavoro svolto e rivolgere ogni migliore augurio all’amico dottor Umberto Trevi. A lui vorrei ricordare quanto soleva dire il Nobel francese Anatole France: “Per fare grandi passi non bisogna solo agire, dobbiamo anche sognare” e per sognare occorre avere idee salde ed essere uomini di cuore. Conosco Umberto da molto tempo e so che ha entrambi le qualità: in questo senso sono convinto che onorerà la sua città nel suo nuovo incarico. Dovrà ricordarsi sempre di essere il primo Governatore forlivese del Distretto: un grande impegno che ci onorerà tutti”. L’INVESTITURA DEL GOVERNATORE E DEGLI OFFICERS Il vice sindaco di Forlì Antonio Branca Virtualmente aperta dalle parole del vice Sindaco Branca, l’assemblea riunita al “Diego Fabbri” è entrata nella parte centrale della sua celebrazione con l’intervento di commiato di Gianfranco Buscarini, l’ultimo atto di un Governatorato ispirato e vissuto in piena consonanza con lo slogan “Lions per amore”, accattivante sintesi della personalità di un uomo che vive, giorno dopo giorno, i valori in cui crede. Giusto un anno fa, quelle tre parole – “Lions per amore” – destarono sorpresa e fecero riflettere. Qualcuno parlò di “buonismo” (ambigua e irridente espressione entrata troppo disinvoltamente nell’uso dell’idioma italico e che oggi sembra, finalmente, essere stata ridimensionata) ma dovette presto ricredersi. Con i primi atti ufficiali e i primi incontri, ogni perplessità cadde: quel toccante e quasi inatteso invito “Lions per amore”, tendeva tout court ad infondere umanità e qualità al nostro agire. Un anno dopo, svolgendo l’ultimo intervento nelle vesti di Governatore, Gianfranco stava dando prova, ancora una volta, delle sue finis- Nella festosa cornice del Teatro “Diego Fabbri“, la grande assemblea sta per cominiciare. (Foto Turci) SETTEMBRE 2003 13 CENTOOTTOA Passaggio delle cariche distrettuali - Forlì 20 luglio 2003 sime qualità di leader esaltando nei fatti una delle più alte peculiarità del lionismo, quella che porta ogni lions a donare un periodo della propria esistenza a questa nostra grande associazione, per poi tornare “pari fra i pari”: è uscito di campo ringraziando tutti per “l’anno magico ricevuto in regalo”. Riecheggiavano idealmente, in quel momento, le fascinose espressioni create tempo addietro dal direttore internazionale Massimo Fabio che chiedeva al Signore del cielo e della terra di essere aiutato a concludere il proprio impegno in modo “semplice e naturale, come un felice tramonto di sole”. L’avvicendamento era compiuto: Umberto entrava ufficialmente nel nuovo ruolo conferendo al suo primo discorso il segno inconfondibile della continuità e riportando in primo piano – qualora ancora fosse stato necessario – le sue note e apprezzate qualità umane, intellettuali e propositive profuse nella intensa pratica lionistica dispiegata in venticinque anni di militanza e di responsabilità. Dopo aver aperto con un’affettuosa quanto reale attestazione del lavoro compiuto assieme a Gianfranco Buscarini nell’anno appena trascorso, “un anno che mi ha confermato quanto il successo della mission sia una questione di uomini e quanto siano determinanti i valori umani dei singoli, l’amicizia e l’umiltà del chiedere”, le sue parole sono andate via via componendo una sorta di affresco dai colori nitidi e armoniosi, pervasi dalla luce dell’esperienza vissuta. Amici lions di tutto Distretto, abbiamo davvero un bel Governatore! un uomo che merita la nostra collaborazione, un uomo che da vero figlio di Romagna (e per di più forlivese! scusate, ma non è sciovinismo) informerà il proprio mandato alla solidità di carattere di una gente che “..fè già la lunga prova”. Nell’anno che si apre non mancheranno certo le innovazioni, ma esse costituiranno pur sempre l’evolversi di una linea fondata sull’attenzione ai segnali provenienti da una società in rapido movimento. Su questi presupposti, Umberto ha indicato le prime idee-forza che ispireranno il suo Governatorato: all’interno dell’Associazione, services e progetti forniranno spazi e motivazioni per il più ampio coinvolgimento; sul fronte esterno, l’intero Distretto dovrà praticare un sempre più forte “lionismo di frontiera”, in aderenza ai bisogni reali. La società lancia ogni giorno nuove sfide: ad esse dovremo, tutti assieme, rispondere mettendo in campo entusiasmo, orgoglio lion, simpatia e umanità. Tutto ciò è apparso mirabilmente racchiuso nella configurazione del nuovo “guidoncino” che Umberto ha presentato in forma di videoclip: sullo schermo collocato sul fondo della grande sala sono apparse immagini di sogno sottolineate dalla dolcezza infinita delle note di “Ebb Tide” (Bassa Marea), indimenticabile melodia creata da Maxwell e Sigman e magistralmente arrangiata da Frank Chacksfield. Evocato dal suono della risacca che s’infrange lenta e solenne sulla scogliera e dalle grida dei gabbiani in volo, si fa strada il leit motiv introdotto dai violini e immediatamente ripreso a tutto campo dall’oboe, il nobile strumento dalla voce pura e incisiva che, lasciato libero, s’insinua nell’ordito musicale e lo esalta rivestendo le immagini con timbro delicato e penetrante. Di pari passo, un’onda si materializza, un’onda alta, pura, potente espressione della natura, nella quale Umberto ha inteso simboleggiare l’unicità del lionismo in marcia all’unisono con la storia, un’onda delicata e avvolgente che diverrà irresistibile se tutti noi procederemo “Insieme con la forza della conoscenza”. Il retro del guidoncino porta il segno inconfondibile di Forlì rappresentato da un particolare della lunetta che sovrasta il bel portale di San Mercuriale. Progettata – se non addirittura scolpita – a Ferrara, narra la visita dei Magi alla capanna di Betlemme: a sinistra i tre re dormienti, con la corona in capo, ai quali appare nel sonno l’angelo che li avverte di non tornare da Erode. Accanto, si osserva l’offerta dei doni: uno dei re si toglie la corona, il secondo l’ha già fatto, il terzo l’ha appesa al mantello e, inginocchiato, adora il Bambino Gesù. La Madonna tiene nella destra un vaso dorato; all’estremità, San Giuseppe avanza appoggiandosi al bastone. Eseguita, secondo Cesare Grandi, nel 1230 e a lungo ritenuta opera di Benedetto Antelami, negli ultimi decenni la lunetta è stata più verosimilmente attribuita al “Maestro dei Mesi di Ferrara”, autore di provato valore e allievo dell’ultima stagione dello stesso Antelami. Solo di recente – nel 1980 – l’altorilievo, liberato da una vernice color bronzo che l’aveva imbrattato, è tornato a nuova vita assurgendo al ruolo di documento elevatissimo della vicenda figurativa cittadina: nel guidoncino rappresenta l’omaggio di un figlio alla propria città-madre. “In questi due capolavori della natura e dell’uomo – ha concluso Umberto, salutato da un interminabile applauso – l’onda e la lunetta, ritroviamo l’impegno, la forza, l’umiltà, la generosità, i valori dei lionismo”. Sono queste le immagini che gli officers e i presidenti di nuova nomina hanno portato con sé tornando alle loro città. Dal canto suo, Forlì, intimamente compiaciuta e misuratamente orgogliosa, sorrideva felice. Gianfranco Buscarini appunta il distintivo a Umberto Giorgio Trevi. Salvatore Gioiello (Foto Turci) 14 SETTEMBRE 2003 LIONS VII Congresso Distrettuale di Primavera - Cattolica 10-11 maggio 2003 1º Gabinetto Distrettuale dell’anno sociale I l 20 luglio, in concomitanza al passaggio delle cariche distrettuali, si è insediato il nuovo Gabinetto Distrettuale che ha tenuto la sua prima riunione nel pomeriggio dello stesso giorno. Il Governatore Umberto Giorgio Trevi, dopo aver rivolto un saluto ai componenti, di particolare cordialità verso l’Immediato PDG Buscarini al quale ha chiesto collaborazione e consiglio, ha iniziato la trattazione dell’ODG col riferire su alcune decisioni assunte a Denver durante la Convention Internazionale: aumenti delle quote internazionali distribuiti in tre anni, modifiche statutarie non di rilievo, emendamento allo Statuto per consentire la possibilità di fare contemporaneamente parte di più organizzazioni, anche se si dovrà attendere che queste siano individuate specificatamente, in modo di verificare la reciprocità: su questo punto il PCC Martoni ha espresso perplessità ed amarezza. Nell’immissione dei nuovi soci dovrà esserne curato il loro permanere in modo da evitare la volatilità di questi ultimi anni: quindi sterzata decisa rispetto alla precedente spinta estensiva senza cautele. Riguardo all’aumento delle quote, peraltro ferme da anni, il Governatore ha Invitato anche ad una autocritica sulla nostra scarsa contribuzione alla LCIF, che pertanto sottrae a nostro favore risorse ed investimenti in paesi più bisognosi, ed ha indicato nell’utilizzazione dei vari attestati lionistici i riconoscimenti da conferire alle personalità meritevoli. Ha poi esposto alcune istruzioni operative per l’organizzazione delle attività quali: • organigramma dinamico e destrutturato che rimarrà aperto per un paio di mesi al fine di recepire ripensamenti di Officers incaricati od offerte di Lions non incaricati per collaborazioni in campi disparati su progetti validi; • istituzione del Segretario di Circoscrizione, carica non obbligatoria ma che può sollevare il P.C. da alcune funzioni di routine; • discussione di questioni tecniche, di segreteria o amministrative in momenti specifici, anche diversi dalle riunioni ufficiali di Circoscrizione e Zona da riservare alla trattazione dei problemi di maggiore spessore operativo. Al riguardo ha raccomandato ai Delegati di Zona di consentire ai Presidenti di Club di esternare i loro programmi che saranno commentati nei Comitati Consultivi, cercando di evitare duplicazioni con le Riunioni di Circoscrizione. Dopo aver auspicato che i Con- vegni siano più partecipati, magari più limitati di numero e soprattutto preventivamente concordati col Governatore, ha insistito sulla nullità degli Statuti qualora differiscano in modo sostanziale da quello internazionale, affermando con forza che l’anarchia non è più tollerabile in una associazione come la nostra, anche se, purtroppo, permane qualche caso di non corretta interpretazione dell’”autonomia” del Clubs e non si conoscono, in modo adeguato, statuti e regolamenti che regolano il nostro sodalizio. Il Governatore, nel ribadire che il VII Congresso d’Autunno si svolgerà in Ancona i giorni 27-28 settembre 2003, iniziando il sabato mattina con riunioni specifiche, ha anticipato che il Congresso di Primavera si svolgerà in maggio ad Imola mentre la Giornata dell’Amicizia si terrà in aprile nella 3ª Circoscrizione. Sulla presenza dei Lions ai Congressi, il Governatore e l’IPDG Buscarini si sono soffermati con alcune considerazioni per mettere a fuoco come ci sia necessità di destare interesse ad una partecipazione che comunque dovrebbe essere maggiormente sentita. Il Governatore ha poi informato su una proposta di modifica regolamentare presentata dal Club di Riccione per porre una limitazione alla “lunghezza” dei curricula dei candidati alla carica a Governatore e a Vicegovernatore. Si è anche proceduto alla nomina, su proposta del Governatore sentita la Consulta dei Past Governatori riunitasi precedentemente, dei componenti del Comitato Elettorale nelle persone del PCC Mario Martoni e dei PDG Marco Scaini e Carlo D’Angelo, che pertanto vaglieranno le prossime candidature alle cariche di Governatore e di Vicegovernatore. Sono stati poi approvati, dopo approfondita discussione, alcuni punti all’ODG di natura amministrativa: • il Bilancio preventivo, illustrato dal Tesoriere Distrettuale, e sul quale il Governatore e l’IPDG Buscarini sono intervenuti per dare delucidazioni su alcune partite che andranno a definizione quest’anno; • il Regolamento per i rimborsi spese. Per l’informatizzazione del Distretto e dei Clubs si è stipulato un accordo con un provider (GECO) che ci consentirà di avere un nostro sistema dal quale verranno travasati i dati, anche per l’Annuario, su quello del MD e quindi con maggiore sicurezza. Il Governatore aveva in precedenza chiesto che, con la collaborazione dei DZ, si potessero ottimizzare le sue visite ai Clubs; per le visite di Circoscrizione si sono concordate le date del 5/9, 13/9, 14/9 rispettivamente per la 3ª, la 2ª e la 1ª Circoscrizione, mentre per quelle di Zona il Governatore ha raccomandato tempestività nel fissarne la data. Per la Rivista Distrettuale il PDG Leopardi ha confermato la pubblicazione dei consueti cinque numeri, raccomandando di non duplicare articoli già inviati a The Lion. Il Governatore ha chiesto in proposito un dibattito collegiale sul target della Rivista; volta ad informazione interna o a divulgazione all’esterno? Hanno dato il loro contributo di idee e proposte, per l’uno o l’altro indirizzo, il RC Goffredo Gaeta, i DZ Bruno Mambelli ed Arcangelo Caputo, il PDG Leopardi, il VDG Corsi l’IPDG Buscarini, il PCC Martoni. È seguito l’intervento finale del Governatore che alle ore 20 ha chiuso la riunione. Elio Bianchi Addetto stampa distrettuale SETTEMBRE 2003 15 CENTOOTTOA LE OPINIONI DEI PAST GOVERNATORI Comitato Soci: questo sconosciuto D a Governatore del Distretto 108/A, anno sociale 1986-1987, mi trovavo di fronte ad una situazione paradossale: un Club salentino aveva la Commissione Soci con membri nominati… “segretamente” dal Presidente del Club e ciò, a parte ogni altra considerazione nel merito, formalmente era antistatuario (i membri dell’allora Commissione Soci erano, come lo sono oggi quelli del Comitato Soci, di nomina assembleare e con votazione scritta.) Ma, evidentemente, nel… “male” c’era anche del bene, nel senso che quel Club, tra l’altro “di vecchia data” e prestigioso per l’attività lionistica sempre espressa nel succedersi degli anni, poneva particolare e scrupolosa attenzione alla “qualità” e capacità di “servizio” di coloro che, proposti come candidati, avrebbero assunto l’onore e l’onere d’essere Lions. Il problema dell’“ingresso” dei soci e della necessità di una ponderata valutazione della loro dirittura morale e della disponibilità ad accettare un impegno nel servizio, escludendo sì il fatuo appagamento del… successo sociale, l’avevo posto, con la presentazione di un “grande dossier”, al Forum Europeo 1987 di Lisbona e l’allora Presidente Internazionale, Stevenson, lo portava all’attenzione del Board, tanto è vero che ai primi degli anni ‘90 la norma statuaria, che vedeva nella Commissione Soci, in modo prevalente, il compito di prima votazione del candidato Lion di un Club, veniva modificata con l’istituzione del Comitato Soci, chiamato a più ampia e complessa attività; Comitato Soci che, per alcuni Clubs italiani, ancora oggi, è un organismo quasi sconosciuto e che pedissequamente segue il dire e il fare della non più esistente Commissione Soci. Vediamo allora i compiti assegnati al Presidente del Comitato Soci, nella qualifica anche di Direttore Responsabile dei Soci e, quindi, chiamato a supportare il Presidente ed il Segretario del suo Club ai sensi dell’art. VII, n. 8, Statuto e Regolamento Tipo per Club. Egli, con i due componenti, non svolge, esclusivamente, le funzioni di un G.I.P. (Giudice delle indagini preliminari) e cioè la delicata e diplomatica azione di assumere tutte le necessarie informazioni sulla dirittura morale e disponibilità al servizio del candidato, ma compiti ben precisi e di rilevante importanza, come andiamo a ricordare seguendo l’ordine previsto dall’art. VII, n. 8. a) In primis, all’inizio dell’anno sociale, deve predisporre un “programma d’incremento” soci e “presentarlo al consiglio Direttivo per (l’eventuale) approvazione; il che vuol dire esaminare le categorie “professionali o d’affari” (art. III, Sez. C) presenti o mancanti nel Club, il numero ottimale dei candidati da ipotizzare per quell’anno sociale e così via. b) Allo scopo di evitare che l’amico dell’amico venga… costretto a divenire Lion – suo malgrado ovvero in malavoglia – deve “favorire, durante le riunioni di Club, l’apporto di nuovi soci di qualità” e, quindi, cardine fondamentale di riferimento e d’esame obiettivo delle proposte di candidature che, “previe indagini, le sottoporrà al consiglio Direttivo” (art. III, Sez. E). c) “Accertarsi che vengano seguite le debite procedure per il reclutamento dei Soci”; il che significa evitare la presentazione delle candidature, come spesso avviene, da parte del Presidente di Club “faccio tutto io”, senza che siano preventivamente esaminate, valutate e votate dal Consiglio Direttivo. d) “Preparazione e realizzazione di sessioni d’orientamento” (informative e formative). A tal proposito, è veramente da chiederci se alcuni Governatori – e parlo di tutti i Distretti – quando si apprestano a nominare i Formatori per l’anno sociale a venire, valutino l’inderogabile necessità che i Direttori Responsabili dei Soci e Presidenti dei Comitato Soci debbano frequentare, per primi, un valido e non frettoloso corso di formazione e tale da permettere loro di sviluppare un programma di sessioni d’orientamento efficace ed esaustivo all’interno del Club. Se riuscissimo a questo, non avremmo soci disimpegnati, disinformati, spettatori silenti del meeting e mai coinvolti nella vita del Club e nelle attività di servizio. Ma ciò sarà ancora… “voce nel deserto”. e) Altro impegno estremamente importante per il Direttore Responsabile dei Soci – che ovviamente fa parte di diritto del Consiglio Direttivo di Club – è quello di “relazionare il Consiglio Direttivo sui modi per ridurre le perdite dei Soci”. Tutti ormai sanno che, normalmente, i nuovi soci entrano nella vita del Club con una notevole aspettativa ed entusiasmo e si demotivano nel vedere vecchi soci non altrettanto entusiasti, spesso demotivati e di un’ignoranza sulla vita lionistica, locale, nazionale ed internazionale, assoluta. Non è possibile fare “proseliti” con soci che si appalesano “contenitori” silenti della vita lionistica, anziché attori vivaci, preparati e disponibili a collaborare nella preparazione ed attuazione di services. f) Deve, infine, collaborare con gli altri Comitati di Club e – questo è molto importante – “servire quale membro del Comitato Soci a Livello di Zona”. Ciò vuoi dire, per un socio attivo, “mettere il naso” fuori del Club e capire quello che ogni Lion dovrebbe sapere: la nostra Associazione svolge il suo compito in campo internazionale e non si limita ad operare nell’angusto ambito del Club. Se così fosse, e per molti, purtroppo, così è, il Club diventerebbe un buon Circolo Cittadino tutto al più con carattere esclusivamente culturale e di prestigio sociale e senza partite a scopone e null‘altro. In conclusione, diamo prestigio al Comitato Soci e facciamolo lavorare concretamente: in caso contrario le parole dei vari Governatori scivoleranno sui Clubs Lions come neve sul ghiaccio, senza alcuna traccia. PDG Sergio Bartolini 16 SETTEMBRE 2003 LIONS P I Lions e il Tricolore d’Italia er i Lions l’amor di Patria è principio fondamentale che con Libertà ed Intelligenza forma il trinomio che compone l’acronimo che ci distingue; alcuni Amici hanno sentito il desiderio, anzi la necessità di organizzare una “Festa Patriottica” per affermare pubblicamente e coralmente questo forte sentimento che il Codice dell’Etica e gli Scopi della nostra Associazione pongono in primaria attenzione per il nostro agire nella Società. Il Governatore Buscarini e il Gabinetto Distrettuale hanno accolto con entusiasmo la loro iniziativa che si è concretizzata il 22 giugno scorso a Loreto grazie al lavoro di un Comitato composto dai Lions “con le stellette”, Gen. Tommaso Mancini, Col. Nicola Nacchia, Col. Alberto Manuguerra, Col. Lanfranco Berardi, coordinati dall’infaticabile PDG Lanfranco Simonetti che per queste manifestazioni ha un insuperabile pollice verde, anzi: verde, bianco e rosso. Come annunciato dal titolo, filo conduttore di quella giornata è stata la nostra bandiera fin dal suo salire, nel cielo terso ed assolato, sul pennone che svetta sul colle della Scuola Perfezionamento Sottufficiali dell’Aeronautica Militare che dall’alto domina l’elegante cupola del Santuario della Santa Casa e vede sullo sfondo l’Adriatico e il Monte Conero. Alzabandiera, cerimonia sempre suggestiva alla quale hanno assistito - assieme al Governatore Gianfranco Buscarini, al Generale di Squadra Aerea Giulio Mainini, Comandante della 1ª Regione Aerea di Milano e al Col. Aran Carmelo Massara, Comandante della Scuola ed impeccabile quanto affabile padrone di casa - numerosi Lions di tutto il Distretto che hanno poi idealmente accompagnato il Governatore a deporre la corona in onore dei Caduti e hanno ascoltato con emozione i mesti, coinvolgenti squilli di tromba del silenzio e la preghiera per la Patria. L’accogliente Aula Magna ha consentito di mitigare il grande caldo nel momento della celebrazione della Santa Messa da parte del Reverendo prof. Pietro Diletti, Direttore dell’Istituto Salesiani “Don Bosco” di Macerata. Nello stesso ambiente si è tenuta la cerimonia ufficiale che è stata condotta dal MOC Floro Bisello e dal Cap. Silvano Principi, come già avevano fatto per le cerimonie d’apertura all’aperto. Il Col. Massara, nel darci il suo benvenuto, ha ricordato che per un mili- tare l’onore al Tricolore è funzione quotidiana e ha ringraziato il Distretto Lions per questa opportunità di incontro, occasione di apertura all’esterno della sua Scuola. Il Presidente del Lions Club Recanati-Loreto, Francesco Forti porgendo il suo saluto, ha auspicato che i Lions sappiano con assiduità celebrare questi valori e ha ricordato come il Presidente Ciampi non abbia perso occasione per raccomandare che essi siano inculcati nelle famiglie. Il PDG Lanfranco Simonetti, introducendo i lavori e ringraziando i Relatori per aver accolto l’invito del Comitato Organizzatore ha specificato che il paradosso di una Associazione Internazionale che celebra una Festa nazionale, è solo apparente in quanto “non si deve prescindere dalla storia dei singoli stati”, aggiungendo considerazioni storiche e morali sul valore di questo simbolo di unione che è la Bandiera. Il PDG Simonetti ha concluso dicendo: “In una Nazione democratica, la Bandiera Nazionale unisce e non divide! Essa rappresenta ed interpreta tutti i cittadini, è l'espressione della Patria nel contesto più ampio di una realtà Europea e noi Lions che poco fa, nella prima parte di questa cerimonia dedicata alla Bandiera, abbiamo assistito, con profonda commozione, all'elevarsi del “Tricolore d'Italia” verso l'azzurro del nostro cielo, ci auguriamo che Esso garrisca sempre al vento, quale simbolo di civiltà, di pace e concordia, di solidarietà!”. Il dott. Pier Giulio Marcellino, Prefetto della Provincia di Macerata, ha espresso il suo plauso per “l’idea brillante del Distretto Lions”, intesa a far comprendere che Patria e Tricolore sono valori che, se ben vissuti, favoriscono l’unità del nostro popolo. Sono poi saliti alla tribuna i Relatori dei temi guida della manifestazione iniziando dal Lions Governatore del Distretto TB, Francesco Tavoni che ha trattato il tema “I Lions: uniti sotto il Tricolore, nel segno della libertà”. Il DG Tavoni ha ricordato che il suo è “il Distretto del Tricolore” perché questo è nato a Reggio Emilia il 7 gennaio 1797 e adottato dalla Repubblica Cisalpina nel Congresso di Modena per assurgere infine a simbolo di libertà e di unità nazionale nel Risorgimento. Dopo aver parlato della bandiera come materializzazione del concetto di Stato, come simbolo di collegamento fra l’ambito locale e quello nazionale, come esternazione del concetto di sacralità dello Stato, ha rammentato quanto affermato dal Presidente Ciampi: “il concetto di libertà, il concetto di unità, il concetto di statualità, sono inscindibili nella bandiera”. Il ruolo dei Lions nella valorizzazione del Tricolore è insito, a suo avviso, nel nostro codice etico che ci impone, nel rispetto delle radici e delle culture di ogni nazione per una pacifica convivenza, di rendere onore al massimo simbolo della Patria ed operare perché si rafforzi e diffonda, anche nelle nuove generazioni, lo spirito patriottico e l’attaccamento alla nostra nazione. Proponendo il Tricolore quale simbolo di “libertà da …”, ha precisato che la libertà, raggiunta all’ombra del Tricolore, è “quella che si specchia nella famosa sentenza di E. Kant: “Opera in modo che la massima tua libertà coesista con la libertà degli altri secondo una legge universale di libertà”. Il Governatore Tavoni ha infine informato che nel suo Distretto opera una commissione permanente “Onore al Tricolore” e che i Lions hanno at- SETTEMBRE 2003 trezzato a Reggio Emilia un Museo Storico del Tricolore, la cui quinta sala sarà inaugurata dal Presidente Ciampi fra qualche mese. È seguito l’intervento del Reverendo prof. Don Pietro Diletti su “Il sentimento religioso e la bandiera” e che ha iniziato col definire il tricolore, vessillo di pace, di serenità, di speranza ed il sentimento religioso la risposta del soggetto all’azione dell’Infinito sull’uomo, rammaricandosi che la società stia facendo scomparire i simboli e che, attraverso la televisione tutto diventi spettacolo con una deleteria banalizzazione dei sentimenti. Dopo aver posto alla base del sentimento religioso, ma anche del rapporto di amore e di solidarietà nei confronti degli altri e della Patria, la “pietas”, ha fatto un excursus storico per evidenziare come essa, da un lato sia stata esaltata da grandi pensatori dell’antichità e da grandi Santi della cristianità mentre dall’altro sia stata osteggiata, e con essa l’amor di Patria, da correnti del pensiero moderno, in particolare dal marxismo, e anche dai nazionalismi che l’hanno distorta ai loro fini. Per il Prof. Diletti, l’amore per la Patria non è un sentimentalismo né una creazione arbitraria ma una realtà naturale come radicamento ad una determinata terra e “il richiamo della Patria costituisce un appello etico che suppone la risposta “eccomi”, che ci impone atteggiamenti di rispetto e di devozione, di servizio e di sacrificio, fino a donare i beni più preziosi che abbiamo come la libertà e la vita”. Dopo un parallelo fra Patria terrena e Patria eterna, ha precisato, fra l’altro, che la religiosità di cui è impregnata la pietà verso la Patria non appartiene specificatamente ad una religione ma è propria dell’uomo naturalmente religioso, plaudendo al ritorno all’amore di Patria, dopo una lunga eclisse, vedendovi anche un rifiuto dell’indifferenza religiosa. Ha concluso con una riflessione su come il patriottismo non sia uno spirito gretto ed egoista, ma uno spirito generoso di servizio che favorirà l’allargamento del concetto dì Patria che oggi si chiama Italia e domani si chiamerà Europa per affratellare un numero sempre maggiore di uomini. L’ultimo tema: “La bandiera: simbolo delle forze armate” e stato trattato dal Generale di Squadra Aerea Giulio Mainini, Comandante della 1ª Regione Aerea di Milano. Dopo i saluti ed i ringraziamenti di rito, il Gen. Mainini ha suscitato in tutti i presenti grande emozione parlando della parata di bandiere, ben 470, delle Forze Armate dall’unità 17 CENTOOTTOA nazionale ai nostri giorni che nel sacrario del Vittoriano “come voci di un unico grande coro, rievocano alla memoria la sofferta e gloriosa vicenda di un popolo giovane rinato su una penisola dalla storia antichissima”, testimoniano una nazione che in ogni circostanza ha sempre trovato la via dell’onore e del valore, il senso della Patria, la speranza del futuro, proiettata sul cammino dell’Europa e su quello mondiale della pace”. Ha poi descritto l’evoluzione della foggia della bandiera per poi ricordare che la storia della bandiera tricolore si intreccia con il destino di tanti soldati che morirono per un sogno di unità, di libertà e indipendenza. Osservando che per effetto dei mutamenti dello scenario storico oggi si richieda ai militari alta professionalità, ha ricordato i circa 9000 militari italiani, “uomini e donne con le stellette che, pur operando sotto l’egida della NATO e dell’ONU, recano, comunque, il tricolore italiano sulle uniformi, come per sottolineare che le forze armate italiane sono divenute ambasciatrici di pace nel mondo”. Il Gen. Mainini ha poi fatto una ampia panoramica dell’impiego dei militari delle varie armi – nel nome del tricolore italiano – nelle aree calde mondiali, i più numerosi dopo quelli statunitensi, adombrando la loro funzione di strumento indispensabile per l’attività diplomatica del nostro Paese e ha concluso: “È grazie ad essi che l’Italia continua con grande responsabilità il suo ruolo nell’ambito della comunità internazionale, portando in ogni angolo del mondo il tricolore degli italiani quale simbolo di libertà, di parola e di religione”. Dopo il suo brillante intervento anche un suo grosso regalo: dieci minuti di entusiasmo ed emozioni con l’”Armonia Tricolore”, un cortometraggio che ha mostrato splendide immagini della nostra bandiera, riprese in zone in cui ha operato l’Aeronautica Militare. Il Governatore Buscarini ha infine tratto le conclusioni premettendo simpaticamente che, pur non avendo fatto il militare, qui si e trovato molto bene. Ha esaltato la funzione del Tricolore quale simbolo di unità e nel quale l’Italia si è ritrovata nei momenti difficili; ha rivolto un pensiero di gratitudine al Presidente Ciampi per aver propugnato questo risveglio di amore e rispetto per la bandiera per poi ricordare che, per questo anno lionistico che sta per finire, egli ha proposto l’amore come simbolo del nostro impegno di Lions e di cittadini. Al termine della riunione e della successiva conviviale, in un clima di grande simpatia e confidenza sono stati offerti dal Governatore omaggi simbolici a relatori ed ospiti, ricambiati dal Gen. Mainini e dal Col. Massara col loro Crest di comando; il Governatore ha anche conferito riconoscimenti vari ad Officers e a componenti del Gabinetto Distrettuale. Per come è stato vissuto questo incontro con chi è istituzionalmente depositario dell’amor di Patria e l’onore alla bandiera, quando le Forze Armate sono in democratica simbiosi col popolo, per le emozioni e le riflessioni che ha suscitato in molti di noi, la Festa Patriottica merita di entrare nel calendario dei nostri appuntamenti Distrettuali in pari dignità con la Giornata dell’Amicizia. Elio Bianchi 18 SETTEMBRE 2003 LIONS Interclub Pesaro Host, Pesaro Della Rovere, Gabicce Mare Incontro di mezza estate a GRADARA C on una comune e felice iniziativa i soci, familiari ed amici dei Lions Clubs: Pesaro Host, Pesaro Della Rovere e Gabicce Mare - presieduti rispettivamente da Luigi Lilliu, Emanuela Scavolini ed Arnaldo Milano hanno preso parte all’“Incontro di mezza estate”, che ha avuto, quale meta, la cittadina “intermedia” di Gradara. Nel cortile della Rocca malatestiana, i 160 partecipanti, fra cui il Governatore Umberto Giorgio Trevi, i Past Governatori Francesco Tentindo, Gianfranco Buscarini e gli Officers distrettuali, sono stati adeguatamente ricevuti dal Sindaco, Ingegner Sandro Sorbini, per un saluto di benvenuto e le annesse informazioni locali. È stato riferito che Gradara è stata, di recente, inserita dall’Associazione nazionale dei Comuni d’Italia (l’Anci comprende circa 8.000 Comuni) nel ristretto Club dei borghi più belli del nostro paese, ciò che valorizza tutto il territorio, sito al confine fra le Marche e la Romagna. Una prerogativa di Gradara è d’avere sviluppato, da un decennio, un programma inteso a valorizzare il gioco – non per nulla è l’unica città italiana dotata di un “Assessorato al gioco” – nella consapevolezza e convinzione che, in un’epoca post industriale, il terziario avanzato sia in grado di esprimersi al meglio attraverso uno spirito ludico, che dovrebbe caratterizzare i vari momenti della vita civile e contribuire così ad arrecare più serenità alle persone. Dopo scambi di omaggi e guidoncini fra Sindaco e Presidenti, la dottoressa Maria Rosaria Valazzi, Direttrice presso la Soprintendenza per i Beni artistici culturali delle Marche, ha fornito esaurien- ti ragguagli sulla Rocca malatestiana. Si tratta di un monumento nazionale, che ha il pregio di essere fra i dieci monumenti più visitati d’Italia (circa 220.000 visitatori ogni anno). Il Castello di Gradara era stato venduto allo Stato nel 1928 e dieci anni dopo, la vedova del proprietario, n’aveva ereditato l’usufrutto. Fino al 1983, allorché tale Contessa è deceduta, la struttura era visitabile in maniera molto parziale (appena cinque stanze). Si sono dovuti, quindi, affrontare tutti gli adeguamenti necessari assai complessi (impianti elettrici, barriere architettoniche, segnaletica) ed è stato avviato il restauro, che si trova, attualmente, in uno stadio assai avanzato, cercando, per quanto possibile, di lasciare la situazione quale era in origine. La Rocca di Gradara è, essenzialmente, medievale, la parte più antica è la torre di forma quadrata, il mastio, di cui sono reperibili notizie, già, nei documenti del 1182 (Annibale degli Abbati Olivieri, ha scritto, nel ‘700, una storia di Gradara, quanto mai precisa, con dovizia di dati). Furono, quindi, via, via, aggiunte le altre parti, che erano, inizialmente, strutture lignee, circondate da palizzate, poi, trasformate in muratura e divenne fortezza con un perimetro quadrato ed un modulo tipicamente malatestiano. Ci fu un legame più stretto con Pesaro, che con Rimini, perché Gradara appartenne al ramo dei Malatesta pesaresi. Il monumento è andato incontro ad una serie di stratificazioni successive e poco è rimasto del periodo malatestiano: uno stemma di Sigismondo Pandolfo Malatesta ed altri frammenti araldici. Vi sono alcuni carmi quattrocenteschi che fanno riferimento al Castello di Gradara nel periodo malatestiano, nel primo ‘400 ed, in particolare, descrivono stanze decorate con immagini di uomini illustri e cicli di pitture murali che erano sicuramente indice di una vita culturale e di rappresentanza molto elevata nella Corte dell’epoca, in cui figuravano pure noti artisti. SETTEMBRE 2003 Gradara fu, quindi, contemporaneamente struttura difensiva e residenziale, caratteristica che si protrasse nel tempo. Al possesso della Rocca ha sempre mirato Sigismondo Pandolfo Malatesta; si ricordano due battaglie molto cruente, fra questi e Federico da Montefeltro, la seconda delle quali, nel 1462, portò alla sconfitta di Sigismondo ed alla conquista della Rocca, da parte di Federico, che la consegnò, successivamente, agli Sforza pesaresi. I disegni, che appaiono nel cortile, sono dovuti a Giovanni Sforza, il quale, nel 1494, compì una completa operazione di ripristino. La data è significativa, perché il Conte, l’anno prima, aveva sposato Lucrezia Borgia. Nel Castello vi è, infatti, un piccolo ambiente, con pitture rinascimentali molto deperite, chiamato “Camerino di Lucrezia Borgia”, a testimonianza della vita quattrocentesca che vi si svolgeva; inoltre, vi sono, nella “Sala della passione”, affreschi murali – fregi monocromi – di Amico Asperti, rinomato pittore bolognese, che aveva lavorato a Roma, nei circoli borgiani ed era legato alla cultura nordica. In seguito, alla Signoria degli Sforza successe quella dei Della Rovere – furono sempre nominate Signore di Gradara le mogli, come Vittoria Farnese, Lavinia – quindi, il Castello fu dato in enfiteusi allo Stato della Chiesa, poi ai vari nobili locali, quali gli Albani, i Mosca Barchi. Dal ‘700 all’800, si ebbero fasi di decadimento, finché CENTOOTTOA Il Presidente di Pesaro Host Luigi Lilliu s’intrecciarono, da un lato, l’interesse per il recupero della storia patria e di un certo tipo di architettura di “revival” e dall’altro, incominciò a spargersi ed a prendere consistenza la leggenda – non esiste il suffragio di una documentazione – che a Gradara si fosse svolta la nota vicenda d’amore di Paolo e Francesca. La combinazione di queste due caratteristiche culturali ha dato origine al ripristino degli anni ‘20, in cui il Castello fu ricondotto allo stato attuale. Le decorazioni, gli arredi sono di quest’epoca, però si rifanno ai vari stemmi, simboli, stili malatestiani e sforzeschi, così la suggestiva “Camera di Francesca” con il tipico baldacchino, ripreso pari, pari, dalla descrizione che ne fa D’Annunzio nella tragedia: “La Francesca da Rimini”, in cui serpeggia una vena letteraria (c’è il leggio, ma ancora non è stato sistemato il volume “incriminato”). Meritevole di segnalazione pure “La Cappella” con la famosa pala di Andrea della Robbia. In definitiva, esiste una specie di gioco e di finzione, che si innesta su una base solida e reale di storia e su una tranche di un rimarchevole periodo culturale. Si è cercato di recuperare questa situazione, questo mito di Paolo e Francesca, che, peraltro, ha dato esiti così positivi e soddisfacenti. A gruppi, con l’ausilio di guide, i numerosi partecipanti all’Incontro hanno potuto visitare le varie stanze della Rocca. Al termine della conviviale, il Presidente Luigi Lilliu, anche a nome degli altri Presidenti – da un luogo così incantevole e ricco di storia – ha formulato i migliori auspici per il nuovo anno lionistico ai Clubs ed al Distretto, nel segno di una sana amicizia, che è alla base per produrre quelle iniziative solidaristiche, che sono il fine precipuo dell’Associazione. A conclusione della serata il Governatore Umberto Giorgio Trevi, ha ribadito l’obiettivo cui tende il Sodalizio, d’intervenire nella società per dare concretezza al principio della solidarietà e della dignità umana. Giuliano Albini Ricciòli Corsi di formazione per la 3ª Circoscrizione N 19 el corso dell’anno sociale 2002-2003 è stato effettuato con successo un intenso sforzo per la Formazione dei Soci. Più in particolare sono stati effettuati per i 23 Club della Circoscrizione sette corsi per la formazione di base, che sono stati seguiti complessivamente da: 40 nuovi soci (soci con tre o meno anni di iscrizione); 12 formatori dei nuovi soci (cioè i componenti dei Comitati Soci); 28 componenti dei Consigli Direttivi di Club; 7 Officer distrettuali. Tali corsi sono stati effettuati nelle cinque Zone della Circoscrizione con lo scopo di fornire le informazioni e le motivazioni per operare assieme e con impegno nel Lionismo. I corsi sono stati tenuti con identiche modalità e per la durata di almeno tre ore. È sempre stato dato spazio agli interventi dei soci ed ai dibattiti. Primo corso per la formazione dei nuovi Presidenti e Segretari dell’anno 2003-2004 si è tenuto a Sulmona il 22 giugno, ha avuto lo scopo di fornire regole ed informazioni per la programmazione delle attività del nuovo anno sociale e per il coinvolgimento di tutti i soci nella scelta e nella realizzazione dei Services del Club. Hanno partecipato 22 dei 23 Club (in tutto 20 Presidenti e 13 Segretari). Il corso ha avuto una durata di oltre otto ore ed è stato caratterizzato oltre che dalla fase espositiva, anche da esercitazioni e da dibattiti. La fase espositiva è stata supportata dalla proiezione di lucidi; dei quali è stata consegnata copia a tutti i Clubs. I principali temi svolti durante il corso sono stati: - lavorare in gruppo (esercitare una leadership, motivare, comunicare, sviluppare la creatività, saper ascoltare e saper parlare, gestire conflitti personali); - organizzare l’anno sociale; - strutture e statuti Lions (Club, Distretto, Multidistretto, Lions International) - storia del lionismo e dei principali Service Lions. Il corso per Presidenti e Segretari della 3ª Circoscrizione ha seguito le stesse modalità gli stessi tempi e temi sviluppati per la 1ª e la 2ª Circoscrizione. Alla fine le partecipazioni per le tre Circoscrizioni sono state le seguenti: 1ª Circoscrizione: presenti 18 Presidenti e 14 Segretari (20 Club rappresentati su 26); 2ª Circoscrizione: presenti 20 Presidenti e 5 Segretari (20 Club rappresentati su 24) 3ª Circoscrizione: presenti 20 Presidenti e 13 Segretari (22 Club rappresentati su 23). Le sessioni formative, tutte molto intense, sono state apprezzate dai corsisti sia per la praticità che per l’utilità della argomentazioni proposte, sia per il diretto coinvolgimento dei partecipanti. Franco Dus 20 SETTEMBRE 2003 LIONS ricordando...… Lettera aperta all’amico Adolfo Caro Adolfo, è amaro scrivere ad un Amico che il Signore ha chiamato a Sé troppo presto per noi umani, è amaro non essere riusciti ad incontrarci come avevamo insieme desiderato e programmato per questi giorni, è amaro chiederci perché Tu e non io, è amaro, ed è il secondo luglio consecutivo, perdere un Amico, è amaro… Potremmo continuare all’infinito, ma a cosa gioverebbe caro Adolfo? Non è forse più utile per la Tua Rosa, per i Tuoi figli, per chi Ti ha voluto bene, per me… di intravedere in questo dramma che questa mattina si è compiuto un disegno “superiore” che il Signore, pur consapevole di creare una lacerazione emotiva umana e terrena, ha progettato a misura della Tua dimensione di uomo eccezionale e come tale attore con Lui di quel Suo disegno sovrumano? Uomo eccezionale, sì certo. La nostra frequentazione non è di vecchia data, ma da subito è stata tanto intensa quanto significativa: alla base una sintonia perfetta di stima e rispetto reciproci, di obiettivi comuni, di impegni organizzativi. Il Tuo 50° Congresso Nazionale di Senigallia Ti ha visto progettista, attore, coordinatore, fantasista impegnato oltre ogni limite con il desiderio di fare bene, di dare del Tuo Club e del Tuo Distretto una immagine di efficienza anche nei minimi dettagli. Mi hai voluto spesso al fianco Tuo e a quello degli Amici che collaboravano con Te, durante l’organizzazione del Congresso. Mi tratteggiavi le scelte, le ipotesi operative, persino all’Ospedale San Raffaele dopo l’intervento, quando ognuno di noi avrebbe umanamente pensato solo ai propri malanni. Ma Tu no! Con questo Tuo innato senso del dovere hai dedicato gran parte della Tua vita al Tuo essere vero Lions al servizio del più debole. In questo Tuo essere hai forse per un certo periodo frenato un male insidioso che voleva il sopravvento. Sei arrivato all’appuntamento di Senigallia provato per le difficoltà e per il timore di non essere quell’Adolfo che tanti amici come me conoscevano. Ma ce l’hai fatta! Alla grande. Senza fanfare, senza mai apparire, ma sempre presente, con la forza del Tuo essere modesto e solo apparentemente timido, con idee Adolfo Sellani premiato dal D.I. Antonio Perrot a Senigallia. chiare e volontà determinata. Qualità rare in un mondo nel quale prevalgono più le apprezzavi. Te ne voglio dedicare una immagini, le parole e poco i fatti. con il cuore che mi si stringe sempre “L’uomo dei miracoli” Ti dissi al più, ma con quella speranza di fede Congresso. Congresso che è scivolato via che in un abbraccio ideale vuole essecon precisione svizzera e con ricchezza re, nel profondo silenzio, che è più di coreografia, con nessun neo organizforte del tuono, il senso vero dell’amizativo: in tutto abbiamo sempre avverticizia che la vita ci ha regalato. to la Tua umanità, il Tuo senso del doveArrivederci Adolfo re. Un esempio per tutti, un modello di Giuseppe Pajardi uomo e di uomo Lions che non dimenticheremo mai. Hai dato alla Tua vita, nella famiPer chi suona la campana glia e nel sociale quella impronta vera Già altri Ti hanno ammonito, fratello / per la quale ha senso vivere. E oggi, che quando suona la campana / non mentre Tu stai salendo da Lui, ho serve che Tu Ti chieda per chi suona, / risentito sulla segreteria telefonica del perché essa suona sempre anche per Tuo Studio la Tua voce. Te. / Campane liete di un battesimo, / Confesso che ho rifatto più volte campane che accompagnano al camquel numero. È stato un modo per senposanto, / campane a martello. / Esse, tirci apparentemente ancora in diretta pur in crescente disuso, sono il segno / come tante volte in questi ultimi anni di un evento che ci accomuna, / il simabbiamo fatto, come pochi giorni fa. bolo della nostra solidarietà, / il senso Adolfo, quel “disegno” ha fatto sì del nostro essere uomini / in ogni altro che mi hai solo preceduto e già sei in uomo, / del nostro partecipare direttacompagnia di tanti altri “eletti” e tra mente / ad ogni evento umano. / Se questi, non ho dubbi, anche di mio frauna vita si spegne, / e la campana tello Piero, che avevi conosciuto solo suona, / è un po’ di noi che se ne va. attraverso le sue poesie che tanto (Piero Pajardi) Il Lionismo vivo di Adolfo Sellani Ho provato grande emozione nel leggere l’articolo del compianto AMICO Adolfo Sellani, pubblicato sull’ultimo numero della nostra rivista distrettuale dal titolo: “Complimenti…”. Nel corpo di tale articolo Adolfo manifesta tutto il suo disappunto per l’insufficiente partecipazione dei delegati del nostro Distretto al Congresso Nazionale di Napoli e per gli episodi verificatisi in questo contesto che hanno avuto come protagonisti – in negativo – alcuni ben identificati soci del nostro Distretto. In queste poche righe non intendo tornare su quegli episodi – il giudizio fortemente negativo lo hanno dato i Lions – ma desidero sottolineare la lealtà verso gli altri, il senso etico dei rapporti fra Lions e l’orgoglio dell’appartenenza al nostro Distretto di Adolfo. Pensare che un uomo che sapeva di essere a pochi passi dal termine del Suo viaggio terreno, possa sentire il bisogno di esprimere certi sentimenti e certi valori lionistici non può che commuovere e nel contempo dare speranza al lionismo che onestamente, non sta attraversando un periodo felice in termini di comportamenti dei suoi aderenti. Adolfo ci ha voluto dire che il lionismo è vivo, che è radicato nelle menti e nei cuori degli uomini veri che lo testimoniano in ogni momento della loro vita. L’articolo cui faccio riferimento, lo considero il testamento lionisti di un AMICO che indica soprattutto ai giovani soci quali debbano essere i comportamenti dei veri lions. Ciao Adolfo e grazie di avermi onorato della Tua amicizia. Giuseppe Potenza SETTEMBRE 2003 Vip Lions estate CENTOOTTOA C’ è un luogo della Romagna balneare, immerso nel verde della città giardino sorta all’inizio del secolo scorso nel Comune di Cervia, che ormai da sette anni ospita una manifestazione lionistica che segue di pochi giorni il passaggio delle cariche distrettuali. È un momento di incontro fra Lions del 108/A, ma anche di altri Distretti che si trovano in vacanza dalle nostre parti. con un occhio alla realizzazione di un service e con l’altro a dare un riconoscimento ad un cittadino del luogo che l’abbia meritato per il suo impegno a favore della città. L’organizzazione è stata curata dai due Clubs di Cervia coordinati dall’officer Salvatore Trigona che quest’anno ha collegato quest’incontro con la neonata Associazione Sanitaria SO.SAN., costituita in gennaio per gestire iniziative di solidarietà con intervento diretto di medici Lions e non, e della quale è Presidente. Il mattino del 2 agosto scorso all’Hotel “Mare e Pineta” di Milano Marittima l’Associazione ha tenuto la riunione del proprio Consiglio Direttivo auspicando il riconoscimento Lions dalla Sede Centrale. Ha fatto seguito, nel pomeriggio, l’Assemblea dei Soci. Alla sera, queste ed altre autorità lionistiche, con autorità civili e militari come il Vice Sindaco di Cervia dott. Zoffoli, il Questore di Ravenna dott. Della Rocca, il Capo di Gabinetto del Ministero della Difesa, dott. Lepri, il comandante del contingente italiano a Sarajevo, Generale Perbellini, hanno partecipato alla cerimonia del conferimento del riconoscimento Lions ad un cittadino di Cervia, Erano presenti numerosi Lions e consorti anche di altri Distretti (non pochi i bolognesi) ad applaudire il sig. Riccardo Totoli, consi- gliere comunale di Cervia con delega al verde, mentre riceveva, per il suo impegno che negli anni ha profuso nel migliorare l’immagine della sua città, una targa d’argento del Lions dalle mani del Governatore Umberto Trevi dopo la lettura, da parte di Salvatore Trigona, della motivazione. Il Governatore Trevi ha chiuso la parte ufficiale di questo “momento amicale tranquillo” ricordando di avervi sempre partecipato ed esprimendo, fra l’altro, il suo apprezzamento per la fattiva collaborazione dei due Clubs Lions con l’Amministrazione comunale. La serata è proseguita con in lungo, divertente momento ludico al termine della conviviale, con un alternarsi continuo di bellissime canzoni e colorite battute del compositore ed intrattenitore Daiano, fra le quali si sono incuneate la voce e le capacità espressive, tutte partenopee, che ogni tanto il talento dell’amico Sandro Trofino ci regala. E.B. “Solidarietà Sanitaria” verso la fase della concreta operatività I 21 l 1º giugno 2003 è stato eletto a Cervia il Consiglio Direttivo della SO.SAN., Associazione Onlus “Solidarietà Sanitaria” per il triennio 2003-2006 alla cui presidenza è stato chiamato il Lion dott. Salvatore Trigona. Attualmente gli iscritti sono 150, appartenenti ad otto Distretti italiani. Nella riunione del Consiglio direttivo, svoltasi il 2 agosto a Milano Marittima, sono stati presentati e quindi approvati alcuni progetti da realizzare entro l’anno, e questo è indubbiamente un ottimo inizio che fa ben sperare per il futuro dell’Associazione. È stata accolta la proposta dal Distretto IA1 relativa alla organizzazione di un centro Italiano Lions per la raccolta nel Multidistretto degli occhiali da vista usati e per la riparazione e successiva donazione degli stessi ai bisognosi dei paesi del terzo mondo. Vi è un progetto, che si avvale della collaborazione logistica dell’Assessorato alle politiche sociali della regione Emilia-Romagna, ormai avviato alla sua fase operativa, con la partenza di due medici oculisti in un territorio africano, allo scopo di effettuare screening mirati. Altrettanto operativo è il Progetto per inviare in Tanzania un chirurgo ed un anestesista al fine di sviluppare un progetto sanitario di insegnamento e di operabilità, in collaborazione con la Associazione RUVUMA, in una struttura già ampiamente collaudata. Alla riunione del direttivo è seguita l’Assemblea dei soci, durante la quale sono state avanzate molte proposte e assunte deliberazioni, quali quelle dei soci dott. Giovanni Rosti, oncologo di Ravenna e dott. Fiorenzo Brighi, cardiologo, che hanno presentato rispettivamente i progetti “Un sogno per guarire” e “Mediazione familiare”. Il Presidente della RUVUMA, dott. Rodrigo Rodriquez, ha dettagliatamente parlato della missione in Tanzania con il viaggio di due Lions della SO.SAN. (un chirurgo, ed un anestesista) e due componenti della RUVUMA, anch’essi soci Lions, Giuseppe Travaglini e Francesco De Pasquale. Il Lion dott. Cesare Forlini, primario oculista dell’ospedale di Ravenna, ha esposto la sua idea progettuale che consiste nella costituzione di un fondo per far fronte alle spese di viaggio, in ospedali italiani, di pazienti o/e medici stranieri, per trattare patologie particolari. Il dott. Alessandro Amigoni, primario anestesista dell’ospedale di Ravenna, dopo una breve ma chiara esposizione sulle gravi emergenze sanitarie nei paesi, ha evidenziato l’esigenza di esportare i nostri insegnamenti, le nostre tecnologie, insegnando in loco”. Il dott. Carlo Pezcoller, chirurgo del policlinico di Modena, ha riferito della sua esperienza acquisita in Iran, Bangladesh, ed altri paesi asiatici, sul problema degli stomizzati. Con il suo gruppo di Lions, operativo ormai da vari anni, ha raggiunto risultati positivi, insegnando in loco le varie tecniche riabilitative. L’Imm. P.D.G. del 108 TB, Francesco Tavoni, ha poi parlato di una sua esperienza, e da socio SO.SAN. ha espresso il suo plauso e la condivisione per quanto si vuole fare, garantendo un incondizionato sostegno alle iniziative. Il Presidente del Consiglio dei Governatori, nonché socio fondatore della SO.SAN., Giancarlo Vecchiati, ha vivamente condiviso quanto si sta cercando di fare concretamente, ha posto in rilievo le difficoltà a cui si potrebbe andare incontro. Per cercare di essere operativi, ha detto, occorre che la SO.SAN. inquadri con chiarezza i progetti, i tempi e le modalità di attuazione, considerando che sono fondamentali professionalità, competenza e metodologia. In conclusione il Governatore Umberto Giorgio Trevi ha rivolto parole di compiacimento e di incoraggiamento sottolineando che per raggiungere gli obiettivi bisogna sempre tener conto della sostenibilità del programma che si vuole attuare, della sua compatibilità, adottando, all’insegna di un ovvio equilibrio, la politica dei piccoli passi. Nata con la convinzione che le emergenze sanitarie del mondo necessitano più che mai dell’impegno generoso e qualificato di tanti Lions, disponibili a “servire”, l’Associazione si sta avviando dunque sulla via di un’utile, organizzata, concreta operatività. Per maggiori informazioni www.solidarietasanitaria.org Giulietta Bascioni Brattini 22 SETTEMBRE 2003 LIONS Prima “Festa nazionale del nonno” I l Lions Club Carmagnola in collaborazione con il Comune ha organizzato a Carmagnola (TO) il 14 settembre la prima “Festa nazionale del nonno”. Le motivazioni di questa manifestazione nascono nel 1996 quando il Club piemontese bandì un concorso nella scuola media secondaria locale, sul tema: Erigeresti un monumento a Carmagnola? Se sì a chi e perché. Piacque l’idea di un ragazzo che con poche ma toccanti parole indicò come meritevole di un monumento il nonno. Nel 1999, in occasione del 25º anno di fondazione, il Club incaricò il maestro d’arte prof. Marcello Peola, Lion del Club Asti ed Officer Distrettuale, di predisporre un bozzetto che il nostro socio Franco Artero realizzò e che venne collocato all’interno del parco comunale della “Cascina Vigna”. Così in un’analogia con altre ricorrenze, ormai consolidate, quali la festa della mamma, del papà, dei fidanzati, a poco a poco nacque l’idea della festa del nonno. Quest’anno in occasione del 30º anniversario della fondazione, siamo passati alla fase operativa organizzando con il patrocinio della Regione Piemonte, della Provincia di Torino e del Comune di Carmagnola, la manifestazione che secondo le nostre intenzioni dovrebbe avere valenza nazionale. La manifestazione, pubblicizzata dai media nazionali e locali, ha già avuto un primo momento pubblicitario; la nostra rivista nazionale “The LION” nel numero di giugno a pag. 64 ha pubblicato un articolo che spiega le origini e lo sviluppo dell’idea. Questa manifestazione ha consentito anche una raccolta di fondi, tra sponsor e presenti, da devolvere interamente all’UNICEF per finanziare un progetto a favore degli orfani dello Zambia. Tale raccolta proseguirà per tutto l’anno lionistico 2003/04. Per quanti, Clubs e/o soci, vorranno contribuire all’iniziativa è aperta una sottoscrizione presso UNICREDIT Banca SpA - Agenzia di Carmagnola - C/C nº 2616972 intestato a Lions Club Carmagnola - ABI 2008- CAB 3260. Motivazione: “Orfani dello ZAMBIA”. Oppure rivolgersi al Coordinatore di quest’attività di servizio e nostro socio PDG Ermanno Turletti. Alla manifestazione, hanno partecipato “Nonni Famosi”, con la consegna del riconoscimento di “Nonno dell’anno 2003” all’attore e ambasciatore UNICEF Lino Banfi. È intenzione attribuire annualmente il riconoscimento “Nonno dell’anno, a Carmagnola vicino al monumento al Nonno, anche su segnalazione di altri Clubs e con modalità che saranno rese note attraverso la stampa Lionistica. Nicola Ghietti PROSEGUENDO IL SERVICE UDITO A ncora una volta desidero richiamare l’attenzione sull’importanza della diagnosi precoce delle sordità congenite. Quanto più precocemente si individua nel neonato il danno acustico tanto più efficace sarà l’intervento terapeutico e il recupero della funzione uditiva. Le zone del cervello ad essa demandate sono infatti attive e recettive soltanto nei primi tempi della vita: trascorso tale periodo favorevole la recettività del cervello diminuisce in modo irreversibile e tutti i tentativi di riutilizzo successivo saranno inutili! Accorgersi del danno acustico in età avanzata del bambino equivale a condannarlo inesorabilmente alla sordità, uno degli handicaps più penosi che affliggono la creatura umana. La Regione Marche ha affrontato con successo questa materia e (tra le prime in Italia) in data 23 febbraio 2000 ha emanato la Legge Regionale nº 11 che regola in 5 articoli gli interventi in favore dei soggetti non udenti. L’art. 2 della Legge (il più importante) stabilisce che tutti i neonati siano sottoposti entro i primi 6 giorni di vita allo screening audiometrico per la diagnosi precoce dell’ipoacusia. Lo screening deve essere eseguito presso l’Unità ospedaliera dove è avvenuto il parto. Lo strumento necessario per effettuarlo è costituito dal modernissimo apparecchio per otoemissioni (Echocheck della Ditta Amplifon o Ero-Scan della Ditta Maico o ReSuond). Essi danno risultati automatici, precisi e veloci. Negli anni 2000-2001 e 2002 su mandato originario del Governatore Marco Scaini il nostro Club Ancona Host in collaborazione con il Club Ancona Colle Guasco, ha dato vita ad una campagna di sensibilizzazione denominata service “Udito & ortofonia” lo scopo dichiarato è quello di convincere tutti i Clubs del nostro distretto 108 A a fornire gratuitamente l’apparecchio per le otoemissioni a tutte le unità ospedaliere del proprio territorio. Il costo dell’apparecchio si aggira intorno ai 10 milioni di vecchie lire. Nel maggio 2001 al Congresso distrettuale di Sulmona è stato dichiarato all’unanimità service distrettuale. & ORTOFONIA A tutt’oggi la campagna di sensibilizzazione da noi promossa ha registrato buoni successi e molti Clubs del Distretto hanno effettivamente donato l’apparecchio per otoemissioni ai propri Ospedali. Purtroppo alcuni centri ospedalieri importanti (pur sensibilizzati al problema) non sono ancora in possesso dell’apparecchio. È soprattutto la difficoltà economica che impedisce la realizzione del progetto. Nutro speranza che i Clubs interessati giungano alla decisione di intervenire con la donazione. Mario Vittorio Scoponi Ancora un Lions con un alto incarico sociale Mario Vittorio Scoponi è stato eletto recentemente in Ancona Presidente della Associazione “Amici dei Geriatrico-IRCA”, che rappresenta oggi il “Pianeta Anziani”. L’IRCA è l’unico Istituto in Italia di ricerca e cura per gli anzuiani, voluto e realizzato dai marchigiani. Negli anni ha accumulato un patrimonio di esperienza con studi specificifici nel settore dell’invecchiamento; ha realizzato in molte regioni d’Italia strutture innovative per l’assistenza all’anziano, rivelandosi punto centrale di riferimento per tutte le persone di età avanzata. L’IRCA è una realtà sanitaria, sociale e scientifica, sopratutto marchigiana. L’Associazione “Amici del Geriatrico-INRCA” la sostiene a tutti i livelli con ogni iniziativa opportunamente adeguata. Al Presidente Mario Vittorio Scoponi l’augurio sincero dei Lions che anche in questo “service” di notevole caratura sociale, possa ottenere i successi che hanno caratterizzato le altre iniziative da lui intraprese. G.L. SETTEMBRE 2003 23 CENTOOTTOA LA PAGINA DEI LEO C ari Amici Lions, vorrei parlarvi di Leo, un “ragazzo” di 46 anni che sta soffrendo… ma che prova a risollevarsi. LEO è un “ragazzone” nato ad Abington nel 1957 da una famiglia importante, conosciuta e ben voluta nella sua comunità. Con Lei ha girato il mondo, è cresciuto, ha maturato esperienze memorabili, ha guadagnato stima e benevolenza ovunque; gli è stata data opportunità di mostrare la sua opera; tanti lo hanno preso come esempio ed hanno voluto imitare le sue azioni al punto che oggi ha oltre 5.000 fratelli (Clubs Leo) sparsi in ogni angolo del mondo che portano avanti la loro “Mission”. Il nostro Distretto purtroppo non gode di altrettanta buona salute, basti pensare che sono rimasti soltanto 9 Clubs e che da soli rischiamo di non farcela a propagare il nostro motto… il nostro Service. Le prospettive non sono rosee, ma la voglia e la grinta giusta c’è. Noi…, la mia squadra…, ed io abbiamo stilato un programma per l’anno venturo che si basa su pochi ed essenziali punti ed è caratterizzato da una forte dinamicità. Cosa intendo per dinamicità? Intendo un programma che si sappia evolvere durante l’anno, un programma che si arricchisca ogni volta che una valida idea o suggerimento illuminato ci possa aiutare nella nostra Mission… CRESCERE. Nel mio anno vorrei che il Leo riesca a raggiungere una maggior visibilità negli ambiti Iocali con service di maggio “impatto sociale”, come ad esempio è stato fatto a Ravenna con il Work shop ed a Faenza con la Guida Sicura e tanti altri. A mio avviso tutto ciò è determinante per la sopravvivenza del Leo in quanto permetterà di far conoscere nelle nostre città come operiamo e cosa facciamo, e permetterà di poter avvicinare quei giovani capaci e volenterosi che sempre in tutto il mondo hanno arricchito la nostra famiglia. Il mio secondo obiettivo, come logica conseguenza del primo è cercare di aprire almeno due Club nella 2ª Circoscrizione, dove purtroppo sopravvivono soltanto 15 soci Leo. Obiettivo non da poco considerando che siamo rimasti in pochi, ed è su questo punto che vorrei nascessero importanti sinergie costruttive con i Lions: a) Vorremmo operare di concerto con i Delegati di Zona Lions ed avere la possibilità di essere invitati come Distretto Leo alle Riunioni di Zona delle aree; 1ª Circ. zona D, 2ª Circ. tutte le zone; b) In tale sede vorremmo proporre un progetto che preveda l’organizzazione di un Intermeeting di Zona, eventualmente gestito direttamente dai Leo, al quale ogni Lion di tutti i Clubs della Zona, tramite il proprio Presidente e Leo Advisor, sia vivamente invitato a prendere parte alla serata ospitando figli, nipoti, figli di amici, amici dei figli in età Leo (15-28 anni), che reputino idonei e potenzialmente interessati all’esperienza Leo; durante le serate organizzate i Leo si mischieranno ai ragazzi invitati e spiegheranno l’attività di un Leo Club, il suo operato e parleranno delle proprie esperienze maturate durante la loro attività Leoistica; c) Coinvolgimento dei ragazzi interessati alle attività in corso nei Leo Clubs vicini o creazione ad hoc di enti per un loro maggiore coinvolgimento, stimolando la loro operatività nella speranza che possano crescere e maturare nuovi Leo e nuovi Clubs. Il mio terzo obiettivo è di rafforzare i Clubs già presenti nel Distretto e di incentivare la collaborazione fra Clubs e la creazione di attività e service sviluppati in collaborazione fra i essi. Inoltre vorrei presentare la candidatura del nostro Distretto Leo per la Nazionale Leo del 2005, che è un grosso impegno per un Distretto che al momento è in crisi, ma raggiungibile se ci dimostreremo uniti per il raggiungimento della nostra missione. I Leo sono un Service dei Lions non una proprietà del Lions Club Padrino, ma una risorsa per tutti i Lions e i Club Lions. A tal proposito mi piacerebbe che ogni Club Lions avesse al suo interno un Leo Advisor, anche se non ha un Club Leo “figlioccio”, in modo da poter coinvolgere sia i Lions che i Leo di uno stesso territorio in service da sviluppare magari insieme, per avere uno scambio proficuo di opinioni, ed esperienze che ci aiutino, tutti, a crescere e poi chissà, da cosa nasce cosa… Sono fermamente convinto che i Leo debbano mantenere una certa indipendenza dai LIons, ma sono anche certo e Leo e Lions siano legati indissolubilmente da un rapporto di parentela “padre-figlio” e come tale noi Leo abbiamo bisogno dei Lions in quanto fonte inesauribile di consiglio e sostegno e voi Lions di noi Leo come fonte di ricambio, risorsa, perché noi Leo siamo il nostro presente e il vostro futuro. Un saluto sincero Kim Alvino Presidente Distrettuale Leo 108 A 24 SETTEMBRE 2003 LIONS Lions Camperisti al Parco Nazionale d’Abruzzo I Lions Camperisti hanno colpito ancora. Una preparazione meticolosa che ha previsto ogni eventualità ed eliminato in anticipo qualsiasi problema ha consentito ad una nutrita pattuglia di moderni giramondo di incontrarsi in Abruzzo e visitare la sua parte più interna, quella montana, protetta quale parco nazionale da oltre ottanta anni. Anche se più Regioni sono attualmente interessate all'area protetta, il Parco Nazionale resta d'Abruzzo. Gli equipaggi sono arrivati a Sulmona da tutte le Regioni d'Italia, compresi malgrado la distanza che sconsiglia le gite fuori porta. La visita alla città, famosa per i suoi confetti e ricca di monumenti ed opere d'arte, ha riempito la sera del giorno dell'arrivo. Un piazzale predisposto per alleggerire a Sulmona il quotidiano problema del parcheggio delle auto è diventato un'area di sosta ideale per i camperisti. Al mattino successivo “presto”, si fa per dire se si pensa che i motori sono stati accesi alle nove e mezza, la carovana si è mossa alla volta di Scanno. Sembra strano, ma sedici campers in fila e lo spazio di sicurezza che è necessario conservare fra un mezzo ed un altro, occupano una strada per quasi trecento metri. Che autocolonna! Fastidiose curve a gomito e strade strette all'interno di Anversa degli Abruzzi non hanno impensierito i camperisti. Di straforo, una notazione di letteratura durante un viaggio a contatto con la natura non fa male: Gabriele D'Annunzio ha ambientato ad Anversa degli Abruzzi "la Figlia di Jorio". Questo poeta, chiamato anche "il Vate", fra un volo su Vienna, una temporanea italianizzazione di Fiume, una beffa su Buccari e frequenti incursioni in letti matrimoniali non suoi, ha scritto pagine indimenticabili. La bellezza del lago e la caratteristica della cittadina Scanno hanno colpito e favorevolmente impressionato i visitatori. Proseguendo il viaggio e superato passo Godi, i camperisti sono entrati nel cuore del Parco Nazionale d'Abruzzo che li ha accolti con le sue bellezze naturali. Barrea con il suo piccolo lago, Civitella Alfedena, Villetta Barrea ed Alfedena hanno mostrato le bellezze dei piccoli centri montani abitati. Hanno trovato spazio e tempo, i camperisti, di riunirsi in Consiglio Direttivo perché hanno accettato l'idea che non è facile riunire, dall'oggi al domani, un Consiglio i cui membri coprono geograficamente l'intera Penisola. Non contenti, ma forse è più esatto scrivere non soddisfatti, i camperisti hanno chiesto assistenza ad una Guardia del Parco che li ha accompagnati in una incursione alla Camosciara ed al soprastante rifugio raggiungibile con un sentiero che si sviluppa all'interno del bosco. Il ritorno verso Sulmona ha consentito a qualche equipaggio una leggera deviazione per visitare Pescocostanzo, cittadina famosa per la chiesa parrocchiale, i lavori a tombolo e la filigrana in argento ed in oro. Il giro si è concluso a Sulmona, ma i saluti, i baci e gli abbracci ci sono stati dopo un piacevole scambio di pensieri di riflessioni e di propositi con un piacevole sottofondo rumoroso di piatti, bicchieri e posate. Qualche equipaggio, compreso quello di Sergio Cilluffo Presidente del Club Lions Camperisti, è partito prima della conviviale per esigenze “chilometriche”, ma attorno al tavolo si sono contate trentaquattro persone, comprese Paolo Mingozzi e Luigi Lanza, past presidenti del Club itinerante, Cesarino Giammarco socio fondatore del Club di Sulmona, Emilio Corradini attuale presidente dello stesso Club ed Ettore Becattini che, con i piedi in due staffe, è socio dell'uno e dell'altro Club ed è lo scherzoso relatore di un magnifico incontro durato quattro giorni. Ettore Becattini SETTEMBRE 2003 25 CENTOOTTOA Incontro fra Lions Alpini I l primo incontro c’è stato ad Aosta, in occasione dell’Adunata Nazionale degli Alpini. Gli alpini sono presenti in tutte le Regioni d’Italia ed il Lions Club copre, con la sua organizzazione, l’intero territorio nazionale. Non poteva tardare un incontro fra di loro. L’idea di approfittare di un’adunata nazionale per avvicinare fisicamente i Lions che hanno prestato servizio militare fra gli alpini mi frullava per la testa da diversi anni, ma era diventata prepotente a Catania durante l’adunata dell’anno scorso. A macchia d’olio, iniziando a guardarmi attorno e successivamente allun- gando lo sguardo, ho individuato amici Lions che erano stati, ed alcuni lo sono ancora, alpini. Il lavoro certosino ha trovato sostenitori in Emilio Corradini e Mariano Staderini, alpini appartenenti al Club Sulmona. L’amico Staderini aveva da pochi anni lasciato il servizio militare con il grado di generale. Non tutti gli alpini contattati sono stati presenti ad Aosta. Alcuni avevano assunto impegni per il Congresso Lion che si svolgeva contemporaneamente. Tutti però hanno mostrato interesse per l’iniziativa, assicurando la presenza in prossimi incontri. L’idea era buona, il lavoro da piccolo scrivano fiorentino era stato svolto, ma mancava la persona che ad Aosta trasformasse il sogno in realtà. La fortuna mi ha fatto incontrare Gaetano Lo Presti, ufficiale medico in servizio in quella citta. Le sue scelte sono state indovinatissime, comprese la visita guidata all’interno della Scuola Militare Alpina, la camminata in montagna che ci ha consentito, fra l’altro, di vedere i cervi, e la conviviale a Cogne, nel ristorante Lou Ressignon gestito da un’amica Lion del posto. È mancato all’appuntamento, per intervenuti impegni non prorogabili, Luca Dogliani, autore del libro autobiografico Ulisse 43 che descrive le sue attività di alpino dopo l’8 settembre 1943 nell’isola di Rodi e nel Mediterraneo. Ha partecipato all’incontro il gen. Giorgio Blais che nell’estate del 2000 decise di percorrere a piedi l’intera Italia, partendo da Rocciamelone, sopra Susa. Quando si fermò, dopo 50 giorni e dopo aver depositato fiori sui monumenti ai caduti incontrati sul suo cammino, era sull’Etna ed aveva percorso 1.700 chilometri. Aveva idealmente coperto la Penisola con un tricolore lunghissimo. Il giornale “Il Tempo”, parlando di questa “sconsiderata passeggiata”, paragonò Giorgio Blais a Forrest Gump. Il pensiero ora è rivolto a Trieste che ospiterà la prossima adunata nazionale alpina Manca un anno, ma basterà fare un lungo respiro e saremo vicini all’incontro del 2004. Confido in un provvidenziale passaparola che, spesso, è più efficace di articoli ed inserzioni sui giornali. Ettore Becattini Lionismo e filatelia: viverli assieme con gioia N el mese di maggio del 1993 venni eletto Presidente del Lions Club Palermo (oggi Host). Nel mio discorso di inizio della mia attività di Presidente ebbi a dire a tutti i Soci che li ringraziavo per avermi votato, ma che mi dovevano votare ancora una volta nel 2031 (quando avrei avuto cento anni, e quindi era chiaramente una boutade!) dato che volevo essere eletto Governatore e che il mio motto sarebbe stato “Vivere il lionismo con gioia”. Ora, eletto Presidente del Club Filatelico Nazionale per l’anno sociale 2003-2004, mi è tornato in mente quanto avevo detto alla Charter dato che, allora come ora, intendo vivere la mia vita lionistica assieme agli amici filatelisti sempre con gioia. Infatti io penso che qualsiasi attività si esplichi, ed in particolare quella di servizio, che rende felici chi la esplica, deve avere uno scopo preciso di dare e di ricevere gioia. E questo è quello che voglio fare quest’anno come Presidente del Club Nazionale dei filatelisti Lions. Molti non sanno o non conoscono la filatelia che oggi, per l’insegnamento delle grandi famiglie di filatelisti (i Diena, i Dolaffi, i Vaccari, ecc.ecc.) hanno fatto si che la stessa è diventata ricerca, storia, conoscenza geografica e studio: ne è prova la notevole quantità di riviste filateliche, di libri, ed anche della piccola, ma qualificata, rivista “LIONSPHIL” che viene pubblicata bimestralmente dalla nostra Associazione sotto la ineguagliabile guida del Lion geom. Luciano Mobilia. Ed ora voglio dirvi cos’è la nostra Associazione. Il Club filatelico è l’emanazione del Lions International Stamp Club ed è l’unico Club che dà la possibilità di una seconda tessera Lions ad un socio Lion: l’elenco dei compo- nenti del Club, che per l’interessamento del Past Presidente Geom. Angelo Galbiati del Club di Milano è notevolmente aumentato si trova a p. 1.136 dell’ultimo annuario del 2002/2003. E il Club riguarda tutti quei soci Lions che si interessano di filatelia e non solo di francobolli Lions: io, ad esempio, mi interesso di Stato Pontificio e della Storia papale. Il Club filatelico Italiano è iscritto a tutti gli effetti al Lions Club International ed ha un Consiglio Direttivo con noti filatelisti italiani; tra i quali come valido segretario il geom. Luciano Drua (di Carmagnola) e come preciso tesoriere il sig. Sergio Giorgis (di Savigliano): ha avuto come Past Presidente il vulcanico Comm. Geom. Angelo Galbiati e il futuro Presidente sarà il Comm. Carlo Loffredo. È un Consiglio estremamente attivo, tutte persone particolarmente interessate e partecipi ed alle quali potrete ben rivolgervi anche direttamente per qualsiasi questione filatelica. E anch’io sono a Vostra completa disposizione per tutto quanto riguarda il mondo filatelico sia per ulteriori chiarimenti o attività da svolgere anche per congressi, conferenze, ecc. e pure per le varie esposizioni filateliche che vengono tenute in Italia: la più vicina avrà luogo a Saluzzo nel mese di settembre p.v. ed io spero, nel prossimo anno, di organizzarne un’altra per soli Soci Lions. Ed a questo punto non posso non sollecitare tutti i filatelisti e i soci Lions, che ancora non l’hanno fatto, di iscriversi nella nostra Associazione per renderla più partecipe alla vita lionistica; ed anche per propagandarla all’esterno. Con cordiali auguri a tutti Gaetano PaImigiano 26 SETTEMBRE 2003 LIONS PSICOLOGIA DEL “BELLO” I magici e misteriosi numeri dell’armonia L e teorie della bellezza hanno subito trasformazioni da quando Platone parlò dell’arte come copia della copia d’idee perfette ed immutabili. E’ difficile pensare che Platone non abbia potuto intendere l’arte come “trasfigurazione” del reale, ma soltanto come copia. Al grande filosofo dobbiamo, tuttavia, il principio secondo il quale l’uomo, finito e imperfetto, cerca di tradurre nella bellezza quella parte del proprio spirito che appaga il desiderio d’immortalità e d’infinitezza. Egli è continuamente attratto dalla Bellezza, dall’Armonia e dall’Universalità. Dopo Platone le teorie sul BELLO si susseguirono. I Romantici, parlarono di elementi nascosti nell’animo, frutti di genio e sregolatezza, che venivano espressi dagli artisti e andavano a costituire l’essenza della Bellezza. Altri, come gli esistenzialisti, parlarono del Bello come qualcosa di soggettivo e d’irripetibile. Ci fu, infine chi, riprendendo alcune teorie aristoteliche, parlò della bellezza come espressione di “armonia”. La lezione risale ad Aristotele, il quale riuscì anche a trovare alcune leggi che riguardavano le espressioni del bello ed alcuni rapporti che ne erano a fondamento. Fra tutti quello che riguardava i rapporti delle varie note musicale in un accordo maggiore o accordo perfetto. Ci narra il filosofo che sentendo un fabbro adoperare su un’incudine 4 martelli, uno di 1 Kg., un secondo di Kg. 1,250 , un terzo di Kg. 1.500, e l’ultimo di 2 Kg., egli capì i rapporti che governavano, nella musica, l’accordo maggiore Monna Lisa di Leonardo Il Partenone Nel Medio Evo, la lezione aristotelica venne ampiamente sviluppata. L’armonia era considerata dai filosofi e pensatori del Medio Evo come una concordanza di parti discordanti fra loro (Boezio). La concordanza era data da elementi che si richiamavano, che si univano, che si integravano, che andavano a costituire un’unità organica, secondo una perfetta armonia. Secondo tali teorie, la musica polifonica, gli elementi architettonici, gli elementi pittorici e di tutte le altre espressioni dell’arte, assumevano la loro bellezza dall’armonica concordanza di parti discordanti. Persino in epoca moderna, i pittori divisionisti misero insieme molecole di colore discordanti fra loro, ma tali che si richiamavano, e che davano vita ad un insieme armonico. Anche l’amore e la felicità sono unità determinate dalla concordanza di elementi che si uniscono secondo le leggi dell’armonia. In tempi ancora più recenti, lo strutturalismo ha posto le basi per una serie di teorie che pensano alla “struttura” come un “insieme”, un tutto, le cui parti sono in una rapporto equilibrato e perfetto, statico o dinamico che esso possa mostrarsi. In psicologia si affermò, specie in Germania, la Teoria della Gestalt con il principio della “buona forma”. Le varie ipotesi, tuttavia, erano ancora astratte, per cui occorreva cercare qualcosa che riconducessero le diverse parti in un tutto armonico, e che fosse possibile rintracciare delle leggi presenti nella matematica, nella geometria, nella natura, nel creato, leggi che fossero a fondamento della bellezza, così come aveva in parte enunciato il filosofo Aristotele. Quando siamo di fronte ad un’opera d’arte, tutti concordiamo sulla sua bellezza, sulla sua armonia, sul senso di pace e di serenità che ci trasmette. Quali sono i rapporti, i nessi tra le varie parti? Quali sono i canoni della bellezza e dell’armonia, e della perfezione? E da dove essi si ricavano? Chi si interessò delle leggi che regolano l’armonia furono alcuni matematici del Medio Evo. A loro ci rifacciamo per tracciare alcuni veloci appunti sull’argomento. Essi compresero considerò che le forme di molti di monumenti egizi, dei più noti monumenti greci, tra cui il Partenone, e della Magna Grecia, tra cui molti templi pitagorici, rispettavano delle forme che scaturivano dai segmenti aurei. SETTEMBRE 2003 27 CENTOOTTOA La parte aurea di un segmento, già conosciuta da molti popoli antichi, è determinata da una parte che si ha allorquando delimitiamo il segmento stesso in modo tale che la parte più lunga è media proporzionale tra tutto il segmento e la parte rimanente. Se il segmento è quello sotto riportato, AB, _______________________|_______________ A C B delimitiamo una parte dello stesso in modo tale da ottenere la seguente proporzione: AB : AC = AC : CB , per cui la parte del segmento AC è media proporzionale tra tutto il segmento AB e il rimanente CB. AC è la parte aurea del segmento. Per trovare la sezione aurea di un segmento, basta moltiplicare il segmento per un numero irrazionale ed infinito che possiamo riassumere in 0,618. E’ questo il numero magico che determina, nelle forme architettoniche, nelle sculture, nella pittura, nella musica, la bellezza considerata come rapporto armonico tra elementi che costituiscono una qualsiasi opera d’arte. Ma tale rapporto si ritrova anche in natura: in molti animali, nelle piante , nei fiori, nei colori dell’arcobaleno. Diversamente dal triangolo equilatero, dal quadrato e dal cerchio, i rettangoli si differenziano tutti perché varia il rapporto tra base ed altezza. Quando il rettangolo ha per altezza la sezione aurea della base, si ottiene un rettangolo perfetto, un rettangolo aureo. L’idea di perfezione e di bellezza che deriva dal rettangolo aureo è implicita nell’animo degli uomini (o nell’inconscio collettivo), tanto che è rintracciabile nelle opere d’arte antiche e moderne. Esso ci infonde, nel contemplarlo un’idea di gradevolezza, d’armonia, di perfezione e di bellezza. La sua visione determina una visone serena, riposante, rassicurante, armoniosa. Nell’architettura classica, le pareti e le piante del Partenone e di numerosi altri templi Greci e della Magna Grecia, hanno queste misure. Queste misure d’armonia e di bellezza, tuttavia, erano già La nascita di Venere del Botticelli note agli Egizi e prima ancora agli Assiri, ai Babilonesi ed ai Caldei. Le misure auree le ritroviamo anche nei palazzi e monumenti del ‘500, o in costruzioni anche molto recenti: ad esempio, nel palazzo di vetro dell’ONU, la larghezza della facciata principale è la sezione aurea dell’altezza. Ma anche tra le case delle nostre campagne, ne troviamo qualcuna che dà un senso di grande riposo, di splendida contemplazione, di perfetta armonia e di grande bellezza. Esse sono costruite secondo il rettangolo aureo. Chi aveva costruito queste meravigliose opere d’architettura aveva adoperato delle relazioni numeriche, espressioni di leggi insite nell’animo umano, da cui nascevano forme con principi di perfezione, di bellezza e d’armonia, come le idee platoniche. L’artista che crea, inserisce queste leggi nelle sue opere d’arte. Chi le osserva, sente un senso di serenità, di tranquillità, di benessere psicologico, di sentimenti d’infinitezza e d’universalità, perché le stesse leggi usate per la loro creazione sono iscritte dentro di noi. Secondo una lettura platonica di tali eventi si può asserire che gli uomini creano secondo modelli d’idee perfette ed universali che essi possiedono perché, secondo il mito, le loro anime ne hanno contemplato la bellezza nel mondo delle Idee prima di essere imprigionate nel corpo. In termini moderni, dopo l’avvento della psicanalisi, dopo la scoperta dell’inconscio e dopo l’ipotesi formulata da Jung sull’inconscio collettivo, si può affermare che queste leggi sono insite nella psiche di tutti, vengono proiettate dall’uomo nelle opere d’arte che egli crea, realizzando un meraviglioso sogno di grandezza, d’infinitezza, d’universalità, d’armonia e di bellezza. Chi osserva, contempla e fruisce di queste opere d’arte, coglie l’armonia e la bellezza, perché loro stessi possiedono dentro di loro leggi universali del bello, dell’armonico e dell’infinito. Antonio Vita 28 SETTEMBRE 2003 LIONS V I TA N E I 1ª CIRCOSCRIZIONE FAENZA VALLI FAENTINE Charter night e passaggio delle consegne La serata, che ha suggellato due importanti momenti per il Club, il 14° compleanno ed il passaggio delle consegne per il prossimo anno sociale, si è svolta con la partecipazione di autorità lionistiche, quali il Governatore Gianfranco Buscarini, il Cerimoniere Distrettuale Floro Bisello, il Presidente del Club Lugo, Francesco Baldini, il Presidente del Club Russi, Enrico Conti, Officers Distrettuali, ed autorità civili e militari, quali il Sindaco di Brisighella, Cesare Sangiorgi ed il Vice Questore di Faenza, Domenico Procopio. Lorenzo Gulmanelli, il presidente uscente del Club, condividendo le indicazioni date dal Governatore del Distretto, ha posto attenzione alle problematiche del mondo giovanile, ha portato a termine services in collaborazione con gli altri Clubs della Zona, ha sensibilizzato la cittadinanza dei comuni di pertinenza del Club su problemi di rilevanza sociale, ha cercato di migliorare la visibilità dei Lions Clubs nella nostra società in quanto i lions devono assumere il ruolo di integratori sociali, devono cioè proporsi come soggetti in grado di contribuire, con interventi di sensibilizzazione ed indirizzo, alla soluzione dei problemi. Tutto ciò ha anche favorito l’approfondimento del vincolo di amicizia e lo scambio di esperienze e spunti per lo svolgimento di iniziative a scopo umanitario in applicazione del motto di tutti i Lions traslato nella realtà operativa: WE SERVE. Durante l’anno lionistico trascorso si è cercato di trasferire informazione, formazione, emozioni, voglia di fare, voglia di vivere mantenendo sempre presente l’obiettivo “uomo e tutto ciò che lo circonda”. Si ricordano le iniziative svolte: “A Trebb” con la partecipazione dei soci Ada Ciani e Pino Bartoli e le loro poesie; “La domotica ovvero la tecnologia applicata alla casa” con l’intervento dell’ing. Gianni Salieri, dirigente di Edisontel Spa di Milano; “Le modalità di condivisione degli spazi della nostra casa con gli animali” con l’intervento del dott. Luciano Giovannetti, del Rotary Club di Forlì; “Festa degli Auguri”: concerto di musica classica del Prof. Stefano Bezziccheri e dell’allievo Andrea Baronio, presso il Teatro M. Pedrini di Brisighella e tombola natalizia il cui ricavato è stato donato alla “Scuola materna Cicognani” di Brisighella; “Come trasmettere i valori generazionali da padre a figlio” una serata dedicata ai giovani con la partecipazione del Leo Club di Faenza; “Dopo di Noi” intermeeting con i Clubs Valli del Senio e Faenza Host in favore dei disabili aperto a tutta la cittadinanza; “La serata lionistica” con l’intervento del Governatore Gianfranco Buscarini; “La Giornata dell’Amicizia” in compartecipazione con il Lions Club Faenza Host, le Lioness di Faenza, il Leo Club di Faenza: evento importante per la città di Faenza che si è vista al centro di una manifestazione costruttiva e umanitaria sia per tutti i soci dei Clubs del nostro distretto che per la cittadinanza; “Strategie per il recupero della città” con l’intervento dell’architetto Roberto Pasini, docente Università di Harward, intermeeting con il Club Lugo ed il gemellato Lions Club Trieste; Gita a Firenze con visita al Corridoio Vasariano: si porge un particolare ringraziamento al socio lion Alessandro Lelli del Club di Pontassieve-Valle del Sieve per l’interessamento e la preziosa collaborazione nell’organizzazione della visita. Il Service di Club “La sicurezza nell’ambito familiare”: è stato C L U B S molto impegnativo, itinerante nei vari comuni di pertinenza del Club, Brisighella, Faenza, Modigliana, Tredozio e Marradi e che ha visto diversi soci del Club attivi per buona parte dell’anno lionistico . Il presidente Lorenzo Gulmanelli con l’ausilio del sig. Cristian Bandini, del dott. Piergiorgio Valgimigli, di rappresentanti della Protezione Civile e dei Vigili del Fuoco hanno effettuato diversi incontri nelle scuole al mattino con insegnanti e allievi e nelle sale pubbliche al pomeriggio con la cittadinanza. Per meglio “fissare” l’informazione sono state redatte schede ed opuscoli informativi distribuiti a tutte le scuole dei comuni di pertinenza del Club ed alla cittadinanza. Il Governatore Gianfranco Buscarini; il Presidente del Club Lorenzo Gulmanelli; il Sindaco Cesare Sangiorgi. Successivamente il Presidente uscente ha ringraziato tutti i soci del Club per avergli dato la possibilità di svolgere tale esperienza ed in particolare tutti coloro che in silenzio hanno contribuito a concretizzare gli obiettivi prefissi; ha conferito una “Appreciation” ai soci Rosa Tamburini e Piergiorgio Valgimigli per la preziosa ed assidua collaborazione e disponibilità nella realizzazione degli incontri. La serata poi è proseguita con la presentazione del nuovo presidente e del nuovo consiglio direttivo composto anche da giovani carichi di fresco lionismo e di entusiamo che certamente daranno un ulteriore impulso di dinamismo e grinta al nostro Club. A tutti auguri di buon proseguimento. Stefania Zannoni VALLE DEL SAVIO XXX Charter Night Lunedì 23 giugno, esattamente a trent’anni di distanza, il Club ha celebrato con la dovuta solennità il XXX anniversario della Charter Night. Nella splendida cornice dell’Albergo “Al Piano” di Sarsina, ritornato sede ufficiale del Club, in una serata calda non solo per il clima ma per lo spirito lionistico che l’ha pervasa. Erano presenti il Governatore Gianfranco Buscarini, il Vicegovernatore Umberto Giorgio Trevi, i PDG Antonio Maggioli, Vincenzo Rivizzigno e Achille Valentini. Il Presidente di Circoscrizione Stefano Ferrucci, il Delegato di Zona Chiara Scardovi, i Presidenti del Club di Cesena – Club Sponsor – dei Clubs di Forlì Host, Forlì Valle del Bidente e Forlì Giovanni De’ Medici ed una delegazione del Club gemello Terni “S. Valentino”. Presenti inoltre i due soci fondatori dei ventinove iniziali: Pietro Bruno, M.J.F. socio del Club di Ferrara “Europa” e Angelo Comandini. SETTEMBRE 2003 29 CENTOOTTOA V I TA N E I Nel breve discorso celebrativo il Presidente Piergiorgio Pellicioni ha ricordato la serata della Charter del 23 giugno1973 alla quale era presente come invitato ed ha evidenziato inoltre che il Club “Valle del Savio” è stato in Romagna il primo Club che comprendeva una zona. All’epoca in Romagna c’erano solo otto Clubs (Cattolica, Cesena, Faenza, Forlì, Imola, Lugo, Ravenna e Rimini) mentre attualmente sono ventisette. Ha ricordato inoltre alcuni dei numerosi services effettuati e, tra le altre varie iniziative, anche quella, positiva, del gemellaggio con il Club di Terni ”S. Valentino”. Al termine hanno preso brevemente la parola i Past Presidenti Adriano Neri, Rotilio Biserna, Angelo Comandini, Tristano Zanelli,Arnaldo Corbara,Vittorio Menghi, Alfredo Landi, Gianantonio Zanchi e Giovanni Tomei che hanno rievocato aspetti, services ed attività dei rispettivi anni di loro presidenza. La bella e significativa serata, dopo la consegna di riconoscimenti ai soci fondatori è stata degnamente conclusa dal Governatore Gianfranco Buscarini all’ultima uscita del suo anno di Governatore. Piergiorgio Pellicioni Passaggio della stecca A soli cinque giorni di distanza dalla celebrazione della XXX Charter, si è svolto il meeting conclusivo dell’anno sociale con il passaggio della tradizionale stecca, che contiene i nomi di tutti i Presidenti che si sono succeduti alla guida del Club. Il Presidente uscente Piergiorgio Pellicioni nella sua relazione conclusiva ha messo in evidenza i services che sono stati effettuati durante l’anno sociale, da quello a favore dei terremotati del Molise realizzato insieme al Club gemellato di Terni “S. Valentino” a quello con altri Clubs della zona. Non ha tuttavia evitato di fare riferimento ad alcuni aspetti negativi quali alcune iniziative messe in cantiere e non realizzate anche per la mancata partecipazione dei soci ed anche per il saldo negativo dei soci (tre nuovi soci e cinque dimissionari). Dopo avere consegnato riconoscimenti lionistici a vari soci ha passato la “stecca” al nuovo Presidente formulando l’augurio per un nuovo anno sociale proficuo e ricco di risultati. P.P. 2ª CIRCOSCRIZIONE AMANDOLA-SIBILLINI Andy Warhol e la città di Amandola L’incontro si è svolto, il 31 maggio al teatro la Fenice di Amandola, alla presenza del Ministro Consigliere dell’Ambasciata Americana in Italia. Il legame dell’artista Andy Warhol, maggiore esponente della Pop Art, con la città di Amandola è costituito da due opere fin ora sconosciute. “La presentazione di queste due opere inedite è per il nostro Club motivo di vanto e ci spinge a proseguire un cammino culturale molto interessante” ha anticipato il nostro presidente Sandro Cognigni durante il saluto iniziale evidenziando che tale service era volto alla raccolta di fondi per i terremotati del Molise, tutto questo per sottolineare e contemporaneamente ribadire il principio fondamentale ispiratore di questa iniziativa e cioè che una raccolta fondi ai fini di un aiuto umanitario debba provenire da una concreta attività del Club e non da una semplice raccolta di contributi economici individuali. C L U B S Il Ministro John P. Dwyer, il Presidente Sandro Cognini, la dott.ssa Cornelia Lauf e il socio Sandro Tanucci. Sono intervenuti al service Johan P. Dwyer, Ministro Consigliere dell’Ambasciata Americana e numerose autorità lionistiche, civili e militari. Le opere di Andy Warhol oggetto del service sono due quaderni acquerellati disegnati dall’artista nei primi tempi della sua attività intorno agli anni cinquanta. Uno di questi quaderni è costituito da una raccolta di strane ed improbabili ricette di cucina scritte da Susy Frankfurt ed illustrate da Andy Warhol. L’altra è un’opera dedicata alla madre, che ha per soggetto gatti in atteggiamenti ambigui. “Sono libri acquerellati a mano ed opere rarissime nel loro genere con un elevatissimo valore artistico” ha detto la dottoressa Cornelia LauI, curatrice dell’American Academy in Rome e relatrice alla conferenza. Andy Warhol aveva creato le opere per venderle quando, ancora sconosciuto, cercava di affermarsi nel mondo dell’arte newyorkese degli anni ‘50. Non riuscendo a piazzarle le regalò all’amico fotomodello Bob Madison Smith che a sua volta ne fece dono a Eddy Brofferio, italo-americano vissuto negli States e morto in Amandola nel 1982 dove risiedeva dalla fine degli anni ‘70, dopo essere stato suo ospite a Parigi Nella sua permanenza nella cittadina dei Sibillini, Eddy Brofferio maestro della fotografia, lasciò questi due quaderni ad una signora amandolese, attuale proprietaria delle due opere. I due libri sono giunti per una serie di fortunate coincidenze all’attenzione del vice-presidente del Club Tiziana Sbrancia che intuendone l’importanza, si è fatta promotrice del service su Andy Warhol e la città di Amandola. L’incontro ha avuto due finalità: far conoscere l’esistenza delle due opere ed illuminare la città di Amandola. Nel corso della serata il Club si è arricchito di un nuovo membro, il dr. Cesare Rossi, medico-dentista, direttore dell’Avio Superficie di Montegiorgio e presidente nazionale dell’A.I.S.P Il Club è stato definito nella cronaca della provincia “Il motore dei Sibillini”, naturalmente siamo molto orgogliosi di questa attenzione particolare della stampa e di ciò vogliamo far partecipi tutti i Lions del 108/A. Tiziana Sbrancia 2ª Charter Night Il 28 giugno si è svolta la cerimonia della seconda Charter e del passaggio delle consegne del Club. La cerimonia è avvenuta in Amandola, presso l’agriturismo Madonna di Piana, nell’affascinante ed evocativa cornice dei monti Sibillini. L’evento, di importanza fondamentale per il Club, si è aperto con l’apprezzatissima esibizione degli sbandieratori e tamburini di Servigliano. 30 SETTEMBRE 2003 LIONS V I TA N E I Il Presidente del Club Sandro Cognini passa il distintivo al nuovo Presidente Tiziana Sbrancia. Erano presenti tra gli altri il Delegato di Zona Lino Mattiozzi, il Lions guida Alessandro Trofino, Raffaello Francesconi, Giuseppe Capretti e Mariliana Flaiani. Nel corso della Charter, è avvenuta la consegna, da parte del Vice Presidente della Provincia Giulio Saccuti al Presidente del Club Sandro Cognigni, di una targa per le attività svolte nell’anno lionistico 2002-2003, per la zona dei Sibillini. È stato inoltre il Presidente uscente Sandro Cognigni ad illustrare, con l’ausilio di supporti audio- visivi, queste attività che costituiscono le principali fasi e le principali realizzazioni, nel primo anno di vita del Club, dei principi e degli obiettivi fondamentali che hanno portato alla sua nascita. Il Club viene fondato per iniziativa del Presidente Sandro Cognigni, dal concorso di 34 soci fondatori e con la sponsorizzazione dei due Clubs di Ascoli Piceno “Host” ed “Urbs Turrita”. Il Club si è fatto promotore di importanti attività riguardanti la cultura e il territorio. Infatti, i services organizzati dal Club sono ispirati a delle linee fondamentali che hanno permesso, attraverso il già nominato binomio cultura e territorio, di affrontare alcuni fra i più importanti problemi contemporanei (un esempio, in campo medico e scientifico, di indubbia validità è stata la conferenza sulla donazione degli organi), di considerare alcuni aspetti particolarmente rilevanti da un punto di vista culturale e non del tutto noti se non addirittura sconosciuti (esemplare, in merito, la conferenza sul pittore-regista americano, maggiore esponente della Pop Art, Andy Warhol), di rendersi promotore di iniziative volte alla conoscenza delle realtà artistico-culturali locali (la mostra collettiva delle opere dei pittori amandolesi). La dimensione del sociale, che rimane uno dei principali punti di riferimento per l’attività lionistica, ha trovato così nel Club una analisi non superficiale, ma quanto più possibile approfondita in quanto affrontata proprio tramite la considerazione che assumono i suoi diversi aspetti. Una analisi approfondita che, però, non risulta mai astratta perché avulsa dalla concreta realtà territoriale ma concreta e viva proprio perché della realtà territoriale ha sempre e costantemente tenuto conto. Inoltre le attività mostrate ed illustrate il 28 giugno dal presidente Cognigni sono anche il frutto di un notevole spirito di collaborazione e di partecipazione da parte di tutti gli iscritti, elemento questo, fondamentale ed imprescindibile per l’attuazione degli obiettivi del Club. Il Club, che ha avuto il 21 giugno del 2002 la sua 1ª Charter, ha iniziato la sua attività con la manifestazione “ Figli di un Dio Minore” vocata ai problemi dell’handicap e per la raccolta di fondi in favore della Lega del Filo d’Oro. L’elenco che segue espone in ordine cronologico le conferenze che il Club ha organizzato durante questo primo anno di attività: 14 agosto 2002 - Rigoletto al Teatro Sferisterio di Macerata; 15 set- C L U B S tembre 2002 - visita a Fermo a Palazzo Vinci; 20 settembre 2002 - Intermeetig “Formazione ed Informazione lionistica”; 2-8 novembre 2002 - Mostra collettiva di pittori piceni; 23 novembre 2002 - la Viabilità di Amandola e del suo territorio; 17 dicembre 2002 - prima Festa degli Auguri con spettacolo melodrammatico al teatro La Fenice, seguita da una asta di pitture che ha permesso di raccogliere fondi per la Lega del Filo d’Oro; 4 gennaio 2003 - Intermeeting “Presunti fenomeni paranormali: approccio razionale al confine tra credulita’ popolare, psuedo – scienza … ed inoltre maghi, fattucchieri, guaritori”; 8 febbraio 2003 - Intermeeting “Cellule staminali trapianto o clonazione: una nuova era, una nuova etica o un nuovo caso Galileo?”; 22 marzo 2003 - service sul Parco Nazionale dei Monti Sibillini; 29 aprile 2003 - service sul tema “Cultura della donazione degli organi” con la partecipazione del prof. Marcelletti, dr. Testasecca, dr. Torresan, Mons. Cleto Bellucci; 31 maggio 2003 - service su Andy Warhol (opere inedite) relatrice la dott.ssa Cornelia Laul. Il Club ha registrato, nel corso di questo primo anno di attività, un progressivo aumento del numero degli iscritti che, durante la conviviale, si è ulteriormente accresciuto di altri quattro nuovi soci, la prof.ssa Stefania Corsetti Muzi, l’avv. Andrea Giannini, il dott. Stefano Leoperdi, il rag. Leandro Pecci. Il crescente numero di iscritti è da interpretare come un indubbio segnale della stima e del consenso da parte della popolazione verso le attività che ha saputo promuovere il Club. L’altro evento di importanza centrale nella cerimonia è stato il passaggio delle consegne a Tiziana Sbrancia, socio fondatore del Club. Tappa, questa ultima, di importanza fondamentale nella vita di un Club che non esaurisce, però, il suo significato nel rito di investitura del neo-presidente ma che indica soprattutto una trasmissione ed una continuità di valori e di finalità che troveranno, nel nuovo anno lionistico, una ulteriore realizzazione sempre nel rispetto degli ideali ispiratori del Lionismo. Maria Silvia Borracci Mostra pittorica a Comunanza Prima uscita per il Club dopo la nomina del nuovo Presidente Tiziana Sbrancia. Il 17 luglio 2003 i soci si sono incontrati a Comunanza per una visita alla mostra allestita per il pittore Amorosi, artista del XVIII secolo, uno fra gli esponenti più qualificati di un filone di arte figurativa non molto diffusa che faceva della quotidianità l’oggetto preferito della sua arte. L’incontro si inserisce a pieno titolo nel quadro delle attività culturali promosse dal Club, nel rispetto sia delle direttive fondamentali che lo ispirano, sia come ideale proseguimento di quella politica culturale che, nell’anno precedente, lo Il Presidente del Club Amandola Sibillini Tiziana Sbrancia, il PDG Lanfranco Simonetti ed il Socio Avio Fioravanti ed alcuni Soci. SETTEMBRE 2003 31 CENTOOTTOA V I TA N E I ha visto impegnato a favore degli artisti del Piceno. La scelta della mostra dell’Amorosi, allora, appare non casuale, ma dettata da una profonda consapevolezza del valore dell’arte unitamente al rispetto e alla valorizzazione dell’evento artistico. L’attuale Presidente è, inoltre, particolarmente sensibile a tutto ciò che riguarda il mondo dell’arte e quindi questa scelta è anche collocabile nell’ambito delle direttive culturali che accompagneranno questo nuovo anno lionistico. La mostra di Comunanza raccoglie opere, provenienti da collezioni private, di notevole importanza e risulta essere un documento storico particolarmente rilevante. È stato in questa occasione che un socio del Club, Avio Fioravanti, collezionista d’arte ha mostrato tre opere di Antonio Amorosi di sua proprietà, non incluse nella mostra. Nell’ambito di questo incontro, il PDG Lanfranco Simonetti ha proposto un momento di conoscenza lionistica che è stato concluso dal Past Presidente del Club, Sandro Cognigni. Il Presidente Tiziana Sbrancia ha ringraziato i soci per la partecipazione e per l’entusiasmo mostrato nel precedente anno lionistico nell’augurio che tutto ciò accompagni anche le attività dell’anno appena iniziato. M.S.B. Cartografia antica delle Marche e del territorio di Amandola Il 2 agosto 2003 si è tenuta presso il residence” il Palazzo”, una mostra cartografica di notevole importanza. Questa iniziativa, voluta dal Club, non soltanto da un punto di vista culturale è testimonianza di indubbio pregio ma è anche manifestazione di quanto la dimensione culturale continui ad ispirare le attività del Lions Club. Il service, dal titolo “Cartografia antica delle Marche e del territorio di Amandola” si è aperto con un discorso del neopresidente Tiziana Sbrancia che ha ricordato gli obiettivi fondamentali del lionismo e che ha ribadito la particolare attenzione che il Club rivolge agli eventi culturali e alla dimensione sociale. Nei locali del Palazzo la mostra, distribuita in due sale, ha trovato una sua particolare cornice. Le carte geografiche esposte riguardavano il territorio marchigiano e il periodo della loro composizione andava dal XVI al XVIII secolo. Ad illustrare le carte esposte era presente il proprietario sig. Antonio Volpini, esperto e collezionista di cartografia. Volpini ha iniziato a collezionare carte geografiche diciassette anni fa. Nella sua ricerca si è valso dei moderni stru- Inaugurazione della mostra da parte del Sindaco di Amandola Franco Rossi; al suo fianco il Presidente Tiziana Sbrancia ed il Presidente del Club Ascoli Piceno Colli Trentini Gian Luigi Pepa. C L U B S menti comunicativi, come Internet, per raccogliere carte che diversamente sarebbero state ben difficilmente reperibili. La rarità di questi documenti, il loro valore, il loro apprezzabile stato di conservazione e la ricchezza del materiale esposto hanno reso la mostra di notevole interesse. Fra queste opere cartografiche si potevano ammirare le prime carte geografiche del territorio marchigiano risalenti al XVI secolo, che costituiscono un ottimo esempio della cartografia basata sui principi della geografia Tolemaica. La prima carta raffigurante il territorio marchigiano (XVI sec.) è di Giacomo Gastaldi e ha il titolo “Marca de Ancona Nova”. Da questa opera, forse derivata da una carta più grande oggi scomparsa, presero spunto molti autori. La mostra accoglieva opere dei più insigni cartografi del passato fra cui Mercatore. Erano inoltre presenti le cosiddette carte lafreriane particolarmente rare. Il termine “lafreriane” deriva dal nome dell’editore, il francese Lafreri, che si dedicò su commissione alla pubblicazione di carte geografiche che vengono considerate come i primi atlanti. Erano esposte anche opere di cartografia, particolarmente apprezzabili per la loro bellezza, che furono composte presso alcuni ordini religiosi. Presenti, inoltre, testimonianze documentarie (sempre nell’ambito dell’argomento riguardante la mostra) risalenti al periodo napoleonico. Le carte geografiche esposte costituiscono non soltanto uno straordinario esempio dell’evoluzione della tecnica del rilievo cartografico (e per alcune di queste carte si può parlare di opere d’arte) attraverso i diversi periodi storici ma anche una testimonianza della realtà urbanistico-territoriale delle Marche, del suo passato, dei suoi mutamenti. Non ultimo, inoltre, risulta il valore che esse rivestono come testimonianze dei processi e delle tecniche di stampa dei periodi passati. Non casualmente, infatti, nella prima sala di esposizione si trovava al centro un torchio in legno ed una lastra di stampa. Accanto alle carte geografiche si trovavano delle carte postali, una sorta di stradari con informazioni il più possibile dettagliate, dove era riportato il percorso dei cavalli e delle diligenze e segnalate le locande di cambio. La mostra accoglieva anche un progetto del 1868 relativo alla costruzione di un mulino. Questo progetto fu commissionato da Carlo Ricci Spadoni, uno dei più illustri cittadini di Amandola, e quindi costituisce un interessante documento riguardante più specificatamente il territorio amandolese. Questa mostra, particolarmente interessante per una pluralità di aspetti, costituisce una ulteriore realizzazione di quell’importanza che il Club assegna ai più profondi legami fra cultura e territorio. M.S.B. 2ª mostra collettiva di pittura “Città di Amandola” La mostra, organizzata dal Club, è stata inaugurata il 23 agosto ad Amandola. Erano presenti tra gli altri Raffaello Francesconi, Presidente del Club Fermo-Porto San Giorgio, Patrizia Pasqualini Presidente del Club Ascoli Piceno Host, il critico d’arte prof. Giannino Gagliardi, Giulio Saccuti vicepresidente della Provincia di Ascoli Piceno, Franco Rossi sindaco del Comune di Amandola. L’intervento di apertura del neo-presidente Tiziana Sbrancia ha insistito sul profondo legame che intercorre fra gli ideali socio-culturali ispiratori dell’attività del Club e la realtà artistica che, ulteriormente, è stata indicata come uno degli elementi fondamentali fra quelli che costituiscono le attività e gli interessi del Club. La manifestazione si pone come un ideale proseguimento 32 SETTEMBRE 2003 LIONS V I TA N E I della mostra collettiva di pittori piceni del novembre del 2002 e ciò conferma come nel nuovo anno lionistico il Club voglia porsi su di una direttiva di svolgimento delle sue attività che gli permetta di ereditare e, magari, ampliare quelle che sono state le iniziative culturali dell’anno precedente. Inoltre tutto ciò concorre ad evidenziare una volta di più come nell’ambito di questo Club le attività siano ispirate ad una unitarietà di intenti e di obiettivi che, nel caso di questa mostra, insistono sull’importanza dell’arte e sulla dimensione concreta che essa assume nella dimensione territoriale dell’area dei Sibillini. La varietà della produzione dei 17 pittori, provenienti da Amandola e zone limitrofe, ha permesso la realizzazione di una mostra collettiva dove più che all’artista singolo si tendeva a dare rilievo all’evento artistico in sé per sé e ai suoi legami con la realtà socio-culturale del territorio amandolese. Proprio questi rapporti con la realtà territoriale sono stati ulteriormente approfonditi, da un punto di vista critico riguardante più specificatamente la storia dell’arte, dall’intervento del prof. Giannino Gagliardi che, nella sua relazione, si è soffermato sulla produzione degli artisti che nei periodi passati hanno operato nel territorio amandolese. Intervento, dunque, che collegando il presente al passato ha dato alla mostra una dimensione più globale anche da un punto di vista temporale. Questa mostra ha così reso possibile, tramite le opere esposte, una presentazione più strettamente relativa al presente dell’evento artistico mentre la relazione del prof. Gagliardi ha permesso una interpretazione della realtà artistica locale nel suo divenire storico. Dimensione storica e dimensione contemporanea, dunque, sono state presentate considerando le loro relazioni ed in rapporto ad una concreta realtà territoriale. Ciò non soltanto è servito, sotto l’aspetto culturale, ad arricchire l’iniziativa del Lions ma anche ad evidenziare come l’interesse che questo Club mostra nei confronti dell’evento artistico, della sua storia, delle sue caratteristiche e delle sue problematiche si ispiri ad una visione quanto più possibile globale di esso. La mostra è stata affiancata da una seconda manifestazione il 24 agosto, da una gara di pittura estemporanea che ha raccolto artisti italiani. Quest’ultima iniziativa, che ha visto la nascita del primo “Premio Lions” per la pittura, è del tutto innovativa rispetto alle tradizionali mostre dove prevale quasi esclusivamente l’esposizione dell’opera d’arte. La presenza di sponsor locali, per premiare i primi quattro artisti classificati, è un evidente segno del coinvolgimento della popolazione verso le attività del Club. Questa manifestazione artistica aveva come tema di riferimento la città o il territorio di Amandola, una dimensione quanto più possibile viva e concreta. M.S.B C L U B S ANCONA HOST Festa d’Estate Oltre centocinquanta tra autorità, soci ed ospiti sono intervenuti alla grande Festa d’Estate organizzata dal Club a Marina di Montemarciano dove è avvenuta la cerimonia di presentazione del nuovo Consiglio Direttivo che per l’anno sociale 2003-2004 sarà presieduto da Nino Montemurro. Il passaggio delle consegne fra il nuovo Presidente e il Past Presidente avverrà in forma ufficiale in occasione del primo meeting di ottobre. Nel nuovo consiglio direttivo sono entrati a far parte oltre al neo Presidente Montemurro, Aldo Svegliati Baroni past presidente; Luigi Conte vice presidente; Massimo Pellegrini segretario; Romolo Cagnoni cerimoniere; Gaetano Miraglia tesoriere; Vittorio Borgiani censore; Francesco Cinotti, Mara Morbidelli, Paolo Orlandoni e Giovanni Pignani in qualità di consiglieri. “L’anno sociale appena concluso – ha detto nella circostanza il neo Presidente – ha indicato un percorso che noi intendiamo seguire coinvolgendo tutti i soci nella vita dei Club con l’obiettivo di ricavare nuove idee e sollecitare nuovi entusiasmi perché solo con questi contributi un Club ha la certezza di crescere e progredire”. La grande Festa d’Estate, particolarmente suggestiva nel suo palinsesto, è scivolata fra i consensi generali fino alle prime ore del mattino. Una serata curata con gusto e raffinatezza, arricchita da uno scelto trio musicale e da due ottimi attori che si sono esibiti in scenette e letture di brani poetici. Al termine della cena il presidente Montemurro ha voluto riservare una piacevolissima sorpresa agli ospiti della serata: uno spettacolo di suoni e luci con musica di Hengel, conclusosi con una grande “L” fiammeggiante richiamante il logo del Club. ASCOLI PICENO HOST Una donna alla guida del Club Il passaggio delle consegne avvenuto il 27 giugno nella splendida cornice del “Parco dei tigli” è stato l’ultimo atto dell’attività sociale dell’anno. Quest’anno per il Club ha avuto anche un particolare significato: per la prima volta nella sua non breve storia ha una Presidente “donna”. L’avvocato Patrizia Pasqualini valente e stimata professionista della nosta città oltre che attivissima socia del Club è subentrata ad Antonio Pedron che con il ringraziamento di tutti per l’attività svolta SETTEMBRE 2003 33 CENTOOTTOA V I TA N E I C L U B S armonia e fiducia da parte di tutti i soci, che in sinergia e coesione, con responsabilità e con tanto entusiasmo, si adoperano, non solo per formare una grande forza al servizio del nostro Club, ma per trasmettere il nostro messaggio. In conclusione un vivissimo e allegro Augurio di Buon Lavoro al Presidente insieme al Direttivo in sinergia con tutti i Soci… e brindando tra “Bouquet e Perlate”, per vivere di semplici azioni quotidiane al servizio della collettività. Paola Cocci Grifoni FABRIANO ha ceduto il “martelletto”. Nel corso della serata conviviale la nuova Presidente ha voluto ringraziare tutti della fiducia accordatale e delle manifestaz ioni di affetto ricevute. Un forte impegno nel servizio e la volontà di un’azione incisiva, nell’orgoglio anche di essere la prima donna presidente, è quanto ha voluto garantire. Un brindisi augurale di tutti i Soci e di tutti i presenti ha concluso la serata. Mario Ricci ASCOLI PICENO – COLLI TRUENTINI Un brindisi sotto la volta stellata… all’insegna dei Service La prima Festa d’Estate del Club si è svolta il 25 luglio nella splendida cornice di Villa La Favorita a Alba Adriatica. È stata una stupenda e meravigliosa serata alla ricerca del relax, di un po’ di fresco in questa calda e torrida estate, per ritrovarci insieme a tutti i soci, amici e parenti. La cordiale accoglienza del Presidente Gian Luigi Pepa e del nuovo Consiglio Direttivo ha dato inizio alla serata d’estate, tutta frizzante, giovanile e simpatica per far emergere nel nostro Club la spontaneità e la sincera amicizia, concetti ribaditi da sempre dal Presidente, che in tal modo ha dato un segnale innovativo a tutti i soci del Club: sulla base della trasparenza, attraverso l’amicizia, il divertimento, il sorriso, la gioia, il convivio, si può stare insieme per fare Service. Questo è il messaggio più bello e per tale motivo, in questa suggestiva serata si è voluto far seguire una conviviale priva di formalismi, intima, per realizzare una serata veramente piacevole. L’idea più importante è di poter lavorare per perseguire due finalità: Fare e Donare, per una soddisfazione morale in Passaggio delle consegne Domenica 29 giugno, al rientro da un bellissimo itinerario all’insegna della storia, della cultura e dell’ambiente nel territorio di Visso, Macereto e Castel Sant’Angelo in provincia di Macerata, i soci del Club si sono ritrovati presso la villa settecentesca che ospita l’agriturismo “Gocce di Camarzano” per la tradizionale cerimonia del passaggio delle consegne. Stefano Lippera, Primario della divisione oculistica presso l’Azienda Sanitaria Locale n. 6, ha consegnato il martello a Guido Latini già assessore e attuale direttore del personale presso la Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana Spa. Il Delegato di zona, Mario Petrucci ha espresso dei giudizi estremamente positivi sul nuovo Presidente. “Il dottor Latini conosce molto bene le problematiche del nostro territorio, sia per i suoi trascorsi nella vita politica, sia per l’attività che svolge all’interno della Carifac Spa e, proprio grazie a questo eclettico bagaglio esperienziale, potrà svolgere nel migliore dei modi i fini e gli obiettivi di carattere sociale e culturale propri di un’associazione come quella del Lions”. Il neo presidente, nel ringraziare tutti i soci per la fiducia accordatagli, ha rivolto un caloroso ringraziamento a Stefano Lippera, che ha gestito con successo l’attività del Club nell’anno della sua Presidenza, organizzando seminari e convegni di notevole spessore ed indiscussa partecipazione e consenso. Il Presidente Latini, nel chiedere la collaborazione di tutti i soci del Club e nell’assicurare il suo più totale impegno, si è augurato di poter consegnare al Club un anno intenso, partecipato ed entusiasmante. Antonietta Ciculi FERMO-PORTO SAN GIORGIO Passaggio delle consegne Un’annata lionistica di alto profilo quelle che si è conclusa all’Hotel Royal, venerdì 20 giugno, con la cerimonia del Passaggio delle consegne tra Filippo Polisena e Raffaello Francesconi. Presenti numerosi soci e gentili signore. Polisena ha ricordato, ringraziando tutti i Consiglieri e gli altri componenti degli organi sociali, le linee guida dell’azione lionistica sotto la sua Presidenza incentrata sul tema: la persona nelle varie articolazioni individuali ed organizzate, e l’impegno sociale di fronte ai cambiamenti epocali che stiamo vivendo. Dobbiamo prendere cura, ha detto, della società in cui viviamo, operando con altruismo, generosità e tolleranza. Ha poi elencato i più importanti meeting finalizzati al suddetto tema, come , tra gli altri, quello su “La guerra in generale”, quello su ”Islam e la società”; quello su “Dai pianeti alle galassie”, quello sui “Presunti fenomeni paranormali”, 34 SETTEMBRE 2003 LIONS V I TA N E I quello su “Il disagio giovanile”, quello su “L’alimentazione e la salute”, quello su “La condizione della famiglia nella società attuale”, quello su “Le cellule staminali, trapianto o donazione”. Tra gli altri avvenimenti ha indicato: la visita del Governatore, purtroppo non avvenuta per impegni precedenti, (erano però presenti i Past Governatori Gisleno Leopardi, ed altri), l’intermeeting a Camerino, la gita a Roma con i soci del Club di Civitanova Marche, l’intermeeting, in sede con i soci del Club Archiginnasio di Bologna. Il nuovo Presidente Raffaello Francesconi, che ha un curriculum lionistico di tutto rispetto, avendo ricoperto numerosi incarichi nel Distretto, dopo aver ringraziato Filippo Polisena e tutti i Soci per la loro fiducia e considerazione nei suoi confronti, ha giustamente fatto notare che il suo nuovo impegno va a coprire una carenza di candidature, dato che alcuni soci hanno, purtroppo, declinato l’incarico. Molti, troppi dimenticano, ha rafforzato Francesconi che, all’atto della loro investitura, hanno pronunciaLo la parola “PROMETTO”, relativamente ai doveri spettanti ai Soci. Per il nuovo anno sociale sono previsti meetings e convegni su temi di studio distrettuale e nazionale (medicina, sport, architettura e turismo) e continuerà l’impegno per le due adozioni a distanza di due bimbi dell’Africa e le borse di studio per gli studenti di una scuola di Fermo. Il Consiglio Direttivo si dedicherà a precisare il programma nei dettagli, saranno favoriti gli incontri intermeeting, e le gite sociali che favoriscono l’amicizia e la conoscenza tra i soci dei diversi Clubs. Fausto Paci Mostra di Manifesti d’Arte sponsorizzata dal Club. C L U B S OSIMO Passaggio di consegne Il 28 giugno, i Lions osimani hanno organizzato la tradizionale “Festa d’Estate” che ha coinciso con l’insediamento del nuovo Presidente e del nuovo direttivo. All’uscente Valeria Dentamaro, che ha egregiamente condotto il Club nell’anno lionitico appena trascorso, è subentrato Giuseppe Umberto Cicione. Il neo-presidente, nel ringraziare tutti i Soci per la fiducia accordatagli, ha affermato che opererà nel segno della collegialità, richiedendo la più ampia collaborazione e la massima disponibilità. Solo così, ha proseguito Cicione, il Club renderà maggiormente incisiva la sua azione nel territorio, soprattutto nei campi della solidarietà e della cultura, settori nei quali il Lions di Osimo è impegnato da tempo. Un particolare impegno verrà riservato a cementare ancor più l’amicizia tra Soci, presupposto irrinunciabile per poter essere veramente efficaci nelle azioni di servizio a favore della Comunità. All’indomani del passaggio, il presidente Cicione ha inviato una lettera a tutti i Soci, nella quale venivano rimarcati alcuni concetti espressi nel discorso di insediamento. “Ogni presidente all’inizio del nuovo anno sociale ha grandi idee, progetti che vorrebbe realizzare. Ritengo che il Club per fare, ha bisogno innanzitutto di essere un gruppo nel quale ogni socio si senta parte vitale e partecipi con entusiasmo” ha scritto tra l’altro Cicione, “mi sono chiesto cosa fare per far rinascere quell’entusiasmo e quel pizzico di curiosità che ognuno di noi ha provato nel momento dell’ingresso nel Club. Bisogna creare un buon clima d’amicizia, accogliere i neo-soci, sentirsi a proprio agio, creare interesse per i temi dei nostri incontri”. Il Presidente insieme al Consiglio Direttivo è al lavoro per riunire il nutrito programma delle attività, già da tempo messo in cantiere, che verrà presentato al Club alla prima assemblea. Nel frattempo, il 22 Luglio, si è tenuta la prima iniziativa. Nell’ambito del Tema di Studio distrettuale “Le radici dell’Europa”, in collaborazione con il Comune di Osimo, è stato organizzato un incontro dibattito sul tema “GLI ANNI DI SOLIDARNOSC - dalla fine del comunismo all’ingresso nell’Unione Europea” con la partecipazione del presidente di Solidarnosc Marian Krzaklewski. Achille Ginnetti La Presidente uscente Valeria Dentamaro appunta il distintivo al suo successore Giuseppe Umberto Cicione. SETTEMBRE 2003 35 CENTOOTTOA V I TA N E I PESARO HOST È Luigi Lilliu il nuovo Presidente del Club Nel corso di una significativa cerimonia svoltasi nella incantevole cornice di un noto locale delle colline pesaresi, è avvenuto il passaggio delle consegne. A succedere a Roberto Pazzi sarà Luigi Lilliu, figura molto nota in città per i suoi trascorsi militari nelle impegnative responsabilità della Compagnia di Pesaro prima e del Comando provinciale poi, della GdF. Già Vice Presidente dello stesso Club ed intensamente impegnato nel sociale, Lilliu ha svolto di recente l’impegnativo incarico di tesoriere distrettuale a fianco del Governatore Gianfranco Buscarini. Dopo il saluto di commiato di Roberto Pazzi, che ha sottolineato in particolare, i “services” che hanno caratterizzato il suo anno lionistico, in favore dei bambini meno fortunati (quelli dell’Uganda, i neonati dell’Ospedale S. Salvatore, al quale è stato fatto dono di un sofisticato apparecchio diagnostico e quelli, per ultimo abbisognevoli della efficacia riabilitativa dell’ippoterapia), è stata la volta del neo Presidente. Lilliu, nel corso di un breve intervento, ha sottolineato, i valori lionistici che si raccordano, con il passato, nel presente, avvalorati dal motto “Insieme” della sua presidenza e da significative valenze morali ma anche da momenti di intensa riflessione, nel più ampio scenario dei nobili scopi che l’Associazione Internazionale del Lions Club persegue, specie quando cita uno dei principali scopi del lionismo: “prendere attivo interesse al bene civico, culturale, sociale e morale della continuità”. Guglielmo Conti PESARO DELLA ROVERE Il Club ospite della comunità terapeutica “L’Imprevisto” Venerdì 20 giugno, presso la comunità terapeutica “L’Imprevisto” diretta dal dottor Silvio Cattarina in Strada delle Marche, ha avuto luogo la cerimonia del primo passaggio delle consegne nella breve vita del “giovane” Club. Dopo due anni di onorata presidenza, Andrea Ottaviani, che sarà ricordato quale primo Presidente nella storia del Club, cede il testimone ad Emanuela Scavolini, la quale ricoprirà il mandato presidenziale per l’anno sociale 2003-2004. Il Club ha scelto una sede inusuale a coronamento di una serie di incontri aventi come filo conduttore il “disagio gio- C L U B S vanile”; la scelta è caduta sulla comunità terapeutica l’Imprevisto di Silvio Cattarina, già ospite e relatore in un precedente incontro del Lions. Erano presenti Marcello Secchiaroli, Assessore Regionale ai servizi sociali, Marco Savelli Assessore Comunale nello stesso settore e Luca Pieri, Presidente del Consiglio comunale. Dopo un breve saluto dell’Assessore Secchiaroli e di Luca Pieri, i quali hanno sottolineato l’importanza e il valore dell’attività svolta dalla cooperativa “L’Imprevisto”, ha avuto luogo la cerimonia del passaggio delle consegne con lo scambio del testimone dal presidente del Club Andrea Ottaviani ad Emanuela Scavolini. Quindi la parola è passata a Silvio Cattarina che ha illustrato la struttura organizzativa della cooperativa e ha introdotto i veri protagonisti della serata, i suoi ragazzi, ospiti della comunità. Dai loro interventi è risultato evidente il grandissimo sforzo compiuto, sia da loro che dagli operatori della comunità, per ritrovare un’identità personale e riacquistare fiducia in sé stessi. Perché questo è il punto focale; l’esperienza della tossicodipendenza, comunque ci si arrivi cancella ed annulla la “persona”. Con l’aiuto della Comunità e degli operatori, questi ragazzi si sono ritrovati ed ora in maniera evidente traspare la voglia di continuare ad essere protagonisti e fautori della propria esistenza. Ciò è quanto l’attività di Silvio Cattarina riesce a fornire e, come sottolineato dall’assessore Secchiaroli, dato che i giovani costituiscono comunque una risorsa fondamentale per la società, è giusto che venga dato adeguato risalto e sostegno a chi profonde tanto e tale impegno in questo campo. La neo Presidente Emanuela Scovolini, a conferma della stima per l’operato di Silvio Cattarina, ha promesso che il Club sarà sempre disponibile a supportare iniziative volte a sostenere le necessità della Cooperativa. Marco Cadeddu SAN BENEDETTO DEL TRONTO TRUENTUM Passaggio delle consegne Semplice ma significativa la cerimonia del passaggio delle consegne al Club Truentum tra Claudio Sciarra efficace ed attivo presidente del Club marchigiano, e Florenza Renzi, che nello stesso Club è entrata nel 1998 ricoprendovi numerose cariche di servizio. AI saluto commosso del presidente uscente, il quale ha riepilogato le numerose iniziative attuare nell’anno lionistico 2002-03: la realizzazione ed inaugurazione della palazzina uffici del complesso “Fabbrica dei fiori”; la collaborazione nell’organizzazione del Congresso d’Autunno; il meeting “la Pieve di S. Benedetto Martire”; il service “Dall’ergoterapia all’impresa sociale”; gli intermeetings “la donazione degli organi”, il service realizzato a Nairobi in collaborazione con un’altra associazione locale ecc. È seguito l’intervento emozionato ma al contempo molto determinato del neo presidente, il quale ha illustrato per grandi linee il suo programma dal quale è emersa una ferrea volontà di azione al fine di raggiungere, non solo affiancato dal “suo” Club, ma in stretta sinergia con i Clubs limitrofi, affermazioni più incisive nel campo delle attività sociali, civili, culturali, economiche a vantaggio della comunità. Il Club attraverso le parole del suo nuovo presidente, conferma la sua estrema vitalità e determinazione a raggiungere con un forte impegno altri innumerevoli, validi obiettivi. Nella stessa serata il Club ha festeggiato l’investitura di due nuovi soci, l’ing. Maurilio Micucci e don Raimondo Sbaffoni. Giuseppina Carosi 36 SETTEMBRE 2003 LIONS V I TA N E I C L U B S 3ª CIRCOSCRIZIONE LIONS CLUB L’AQUILA Giornata Lions 2003 La Giornata, svoltasi domenica 15 giugno a L’Aquila, è stata incentrata su alcune manifestazioni relative alla valorizzazione dei cani-guida per ciechi, un’iniziativa questa che vanta una lunga tradizione lionistica svolta in diversi Club del Distretto. Si sono tenute: una mostra filatelica Lions con annullo postale; una mostra degli elaborati del Concorso Lions “Una idea oer il muro di Collemaggio”; una esibizione dei cani-guida Lions. Ha concluso la giornata lo spettacolo teatrale del Liceo “D. Cotugno”, vincitore del premio “Lions Biamonti”. TERAMO Passaggio delle consegne Giovanni Cappelli è il nuovo presidente del Club di Teramo. Succede a Carlo Antonetti. Nel programma del Presidente: meeting organizzati all’insegna della teramanità, incontri caminetto nei quali il tema “lionismo” sarà affrontato onde mettere in discussione tutte le varie problematiche compresa e non ultima, la questione della cattiva frequenza di una buona parte dei soci. Inoltre saranno attuati services propositivi a favore della città, come La neo Presidente del Club Leo Francesca Giambuzzi, il Presidente Giovanni Cappelli, il Past Presidente Carlo Antonetti, la Past Presidente Leo Elena Di Carlo e il Cerimoniere Luigi Montironi. il progetto e restauro della segnaletica monumentale. Altri services saranno effettuati a scopo benefico. Nella stessa serata, è stata celebrata la cerimonia di passaggio delle consegne del Leo Club. Nuovo presidente eletto, Francesca Giambuzzi. Durante la cerimonia sono stati immessi tre nuovi soci. Visita alla Chiesa ed al convento di S. Francesco di Civitella del Tronto Il 29 maggio il Club ha effettuato una visita alla chiesa ed al convento riaperti al pubblico dopo un restauro durato circa 40 anni, con la sapiente, efficace guida del Lion Gaetano Ronchi che ha curato anche una ricca pubblicazione sulla storia dell’importante monumento. L’eccezionale guida ha iniziato la visita facendo una breve ma significativa storia del complesso monumentale davanti al magnifico portale dell’edificio oggi sede comunale. La chiesa e l’annesso cenobio furono costruiti nel 1326 dai frati minori, che si erano stabiliti sin dai tempi di S. Francesco in Santa Maria dei Lumi, sotto la guida di fra Guglielmo da Civitella, vescovo di Alba. Ha quindi brevemente illustrato le varie teorie sull’identificazione del citato fra Guglielmo, concludendo che trattasi di Guglielmo lsnardi vescovo di Alba e successivamente arcivescovo di Brindisi ed infine di Benevento. La chiesa, inizialmente, prese il nome di San Lodovico. La chiesa originaria,esternamente coronata da archetti pensili, era costituita da due locali, con volte a sesto acuto, oggi separati da un muro divisorio da identificarsi il primo con l’ingresso degli uffici comunali ed il secondo con la sacrestia dell’odierna chiesa. Il pavimento dei due locali è stato innalzato, in epoca remota, per collocarvi sepolture. Il monumento fu successivamente ampliato in prosecuzione dell’originaria chiesa e ristrutturato nel XVIII secolo. La facciata principale dell’odierna chiesa è ornata da un magnifico rosone proveniente dal vicino convento francescano di Campli a seguito della sua soppressione. All’interno della chiesa l’altare maggiore con le statue dei dottori della chiesa San Tommaso, San Girolamo, Sant’Agostino e Sant’Ambrogio. Quindi al disopra dell’altare la bianca figura di San Francesco protesa verso l’alto e accolta da un coro di angeli. L’organo collocato nel soppalco al di-sopra dell’ingresso della chiesa e stato costruito intorno alla metà del 1700. Nel presbiterio si trova, collocato recentemente, un magnifico coro ligneo del 1400 miracolosamente scampato alle sistematiche depredazioni di cui la chiesa è stata fatta oggetto il coro, da attribuire quasi certamente alla scuola di intagliatori che operò in Ascoli nel 1400, stranamente ignorato dalla storiografia ufficiale è da considerare come il più antico ed importante in Abruzzo. Dopo la visita si è svolta la tradizionale conviviale è al termine della quale il Lion Ronchi ha esaurientemente risposto alle domande degli intervenuti. LIONS CLUB Montesilvano Prevenzione della cecità presso la scuola materna di Montesilvano. Inaugurazione dell’Internet Lions Point alla presenza del Sindaco. Gita culturale a Lecce e nel Salento. SABATO 27 SETTEMBRE ore 17,15 INCONTRI PRECONGRESSUALI Sala A ore 9,30 ore 10,30 ore 11,30 Sala B ore 10,00 ore 11,30 Sala C ore 10,00 ore 11,00 Consulta dei Past Governatori Incontro del Governatore con i propri Delegati Incontro del Governatore con i Presidenti di Club Riunione dei Segretari di Club con il Segretario distr. Riunione dei Tesorieri di Club con il Tesoriere distr. Riunione dei Cerimonieri di Club con i Cerimonieri distr. Incontro dei Referenti informatici con il Referente informatico distrettuale CONGRESSO DISTRETTUALE ore 14,30 Adempimenti preliminari - Verifica poteri Prima Sessione ore 15,30 Cerimonia protocollare di apertura Saluto delle Autorità ore 16,00 Nomina dei Questori e degli Scrutatori Bilancio Consuntivo 2002-2003 Relazione del Tesoriere distrettuale Relazione dei Revisori dei Conti Dibattito e votazione Approvazione quote distrettuali 2003-2004 Dibattito e votazione Bilancio di previsione 2003-2004 Relazione del Tesoriere distrettuale Dibattito e votazione ore 17,00 Proposta di modifica dell’art. 4 del Regolamento distrettuale Illustrazione, dibattito e votazione ore 18,00 ore 20,30 Relazione programmatica del Governatore Interventi e dibattito sulla Relazione del Governatore Intervento del Presidente distrettuale Leo Cena di Gala presso la Mole Vanvitelliana DOMENICA 28 SETTEMBRE Seconda Sessione ore 10,00 Relazioni degli Officers e coordinatori di progetto e di comitati Interventi e dibattito ore 12,30 Intervento di chiusura del Governatore