progetto percorsi di animazione alla lettura

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progetto percorsi di animazione alla lettura
Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca
ISTITUTO COMPRENSIVO di DARFO Boario Terme (Bs)
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PERCORSI DI ANIMAZIONE
ALLA LETTURA
LAVORO PRODOTTO
DAL GRUPPO DI LAVORO
DEL PROGETTO LETTURA
ANNI SCOLASTICI
2005/2006 - 2006/2007
Il compilatore: Mariella Minini
1
ALLA SCOPERTA DEL PERCORSO DI LETTURA
(a cura di Monica Camorani e Mariella Minini)
Il percorso di lettura si differenzia dalla bibliografia per l'elasticità delle scelte che presuppone e per
la possibilità di personalizzare il proprio itinerario bibliografico. La bibliografia tende alla
completezza delle informazioni su una serie di argomenti o di tipologie di libro; il percorso di
lettura si caratterizza per il tipo di selezione che opera, dando luogo anche a indagini tematiche sui
libri, che sono ben diverse da una classificazione per soggetto. Infatti nel percorso di lettura si
possono inserire testi riguardanti uno specifico argomento che, probabilmente, non corrisponde al
soggetto del libro o indagini su specificità del testo: personaggi ricorrenti, ambienti predominanti,
situazioni sociali emergenti.
Un percorso di lettura è uno strumento metadidattico che consente di affrontare in modo indiretto,
insolito e trasversale le discipline dell'area linguistico-espressiva e degli altri ambiti.
I libri vengono scelti in base a un tema comune, di cui ciascun testo fornisce una chiave
interpretativa e una problematica. Il tema può essere di tipo narrativo (la fiaba, l'avventura, il mito,
il fantastico), sociale (la multicultura, l’amicizia, la paura, il cibo ecc.), o storico, ma anche
interdisciplinare (la natura, la storia della scienza, la matematica e la logica, la musica ecc.). Il
percorso di lettura è uno strumento che può rendere centrale l'esperienza del libro nell'attività
scolastica e presuppone due soggetti che si alternano nella funzione di lettore:
- l'insegnante che legge i libri agli alunni;
- gli alunni che leggono, a vicenda, un libro ai compagni o che leggono individualmente un libro
che hanno scelto perché adatto ai loro interessi, alle loro curiosità, al desiderio stesso di scoperta.1
"Com'è possibile riuscire a far sì che la lettura e il libro abbiano significato
nell'esperienza del bambino di oggi?
Per avvicinare i ragazzi ai libri bisogna innanzitutto che l'insegnante si trasformi in un lettore. Il
bambino che si trova di fronte un maestro-lettore o maestra-lettrice ne assume l'atteggiamento e
intuisce che il libro svolge una propria funzione o un proprio ruolo. E’ quindi necessario cambiare
la prospettiva didattica e usare il libro come filo conduttore, quasi come soggetto del percorso
scolastico. Ciò non vuol dire limitare lo spazio d'intervento a una sola disciplina, lingua italiana, ad
esempio, che è quella in cui l'uso dei libro può risultare più efficace, ma coinvolge l'intero assetto
del curricolo scolastico. Diventa importante creare "percorsi di lettura" che risultino la base per
1
Panzeri Fulvio, “Giocalibro”, Milano, Bibliografica, © 1998, pag. 16
2
attivare l'interesse degli alunni, per coinvolgerli negli argomenti e nelle attività di ricerca che si
vogliono condurre durante l'anno scolastico.
Nella costruzione di un percorso di lettura è inoltre necessario aver letto i libri per arrivare a
scegliere gli argomenti principali e quelli che si intendono sviluppare.
Leggere per piacere!
E’ uso comune, quando si parla di lettura, insistere sul "piacere del leggere". Il famoso scrittore
Daniel Pennac2 lo ha ribadito per tutti: non si può costringere a leggere come non si può
costringere ad amare.
Nella scuola primaria il piacere di leggere è parte della dimensione del gioco, attraverso il quale non
solo si impara, ma si esplora e si alimenta l’immaginario, si impegna la sensorialità, si crea e si fa
esperienza di un'altra dimensione, quella fantastica, che nutre e completa la realtà.
In quel gioco infantile che è il provare curiosità per un libro, vengono coinvolte le diverse
esperienze del leggere, solitamente frammentate e prese in considerazione in modo separato3:

l'acquisizione di termini e l'ampliamento del lessico che sottendono la “lettura strumentale”
nella scuola;
 il contatto con la propria emotività e i sentimenti che definiscono la lettura come esperienza
emotiva;

il puro intrattenimento o la “lettura d'evasione" come relax da ogni impegno intellettuale;

il racconto di una storia, il suo intreccio, il finale, che riportano il concetto di lettura come “atto
comunicativo";

l'attività di integrazione del testo operata dal lettore attraverso la propria esperienza, la propria
sensibilità, la propria interpretazione, nel concetto di lettura interattiva.
Se l'obiettivo finale dell'educazione alla lettura è quello di "avvicinare il bambino" al libro, affinché
lo usi costantemente e liberamente, l'insegnante non deve privilegiare solo un tipo di libro, quello di
narrativa, ma operare scelte che permettano l'uso di tutti i tipi di libri, da quelli di divulgazione
geografica, storica, scientifica ai manuali di gioco, ai libri di poesia o sull'arte, senza finalizzare
troppo la specificità dei contenuti alle singole discipline.
Il ruolo dell’insegnante
Il ruolo dell'insegnante nella scuola primaria è fondamentale come guida alle scelte, ma soprattutto
come modello nel processo di gradimento della lettura. Si suppone infatti che il lavoro di primo
approccio e conoscenza del libro sia stato svolto nella scuola dell'infanzia, dove il bambino ha
2
3
Pennac Daniel, “ Come un romanzo”, Milano, Feltrinelli, © 1993, “Idee”, pag. 11
Zannoner Paola, “Come si costruisce un percorso di lettura”, Milano, Mondadori © 2000, pag. 10
3
imparato a giocare con libri speciali, prettamente illustrati, dai materiali insoliti, dalle forme
bizzarre e dalle dimensioni varie. Nel passaggio alla scuola primaria, con la "conquista" della
lettura, l'orientamento non è più solo verso il libro-gioco, ma verso il libro che rende conto
dell'impegno investito nell'apprendimento della decifrazione e della decodifica linguistica. In questa
fase, il bambino è entusiasta di leggere, non solo perché la padronanza tecnica del leggere e scrivere
gli conferisce dignità di adulto, ma perché può autonomamente elaborare il testo, cogliere
significati, conferire egli stesso un senso.
Proprio per incoraggiare questo processo, facendo leva sull'entusiasmo dell'apprendista lettore, è
importante che l'insegnante offra libri adatti alla sua età e alla sua abilità. Conviene sempre
verificare prima di proporre il libro in classe, perché solo l'insegnante può valutare il livello
linguistico e cognitivo del testo, in rapporto alla fruizione dei suoi alunni.
Progettare un percorso di lettura
Costruire un percorso di lettura sembra un lavoro abbastanza semplice: moltissimi sono oggi i
suggerimenti di "piste", "itinerari" e "consigli bibliografici" cui possiamo attingere, dai cataloghi
delle case editrici, sempre più spesso pensati come percorsi a tema, alle indicazioni bibliografiche
fornite da biblioteche o da riviste che si occupano di specifici soggetti e offrono numerose proposte
di lettura per approfondire il tema trattato.
In realtà, o meglio, nella pratica didattica, dobbiamo però tenere in considerazione tre diversi ordini
di problemi che determineranno la scelta4:
• l'effettiva congruità delle bibliografie e il reperimento dei testi;
• la scelta del tema in accordo con i colleghi del team;
• lo sviluppo del percorso nell'arco della programmazione
Per le ricerche in biblioteca è necessario affidarsi all'aiuto e ai consigli del bibliotecario, al quale
possiamo chiedere una bibliografia con abstract, cioè con un breve riassunto del contenuto.
Frequentare costantemente librerie specializzate nel settore ragazzi al fine di conoscere le novità
editoriali e poter quindi selezionare le opere che maggiormente rispondano alle necessità della
classe.
Dove non abbiamo la possibilità di servirci di una biblioteca fornita e specializzata è consigliabile
affidarsi ai cataloghi ragionati e tematici che i maggiori editori pubblicano ogni anno, e che offrono
molti suggerimenti per l'attuazione di percorsi di lettura. I più interessanti per l'organizzazione del
materiale e la validità delle proposte sono quelli di Mondadori, Piemme, EL, Salani, Giunti.
4
Zannoner Paola “Come si costruisce un percorso di lettura”, Milano, Mondadori © 2000, pag. 10
4
Il percorso di lettura ha senso se è uno strumento semplice e concreto, di uso immediato e
finalizzato all'approfondimento di temi attuali.
Fondamentale è conoscere attraverso la lettura di riviste del settore, quali Andersen, Liber,
Pepeverde, Sfoglialibro …, la produzione annuale di libri per bambini, presente nella nostra
narrativa e reperire brevi notizie sugli autori per eventuali "percorsi d'autore".
COME USARE UN PERCORSO DI LETTURA
Non è importante scegliere molti libri, ma orientare le proprie scelte rispetto alla finalità.
Si tratta quindi di decidere che cosa si vuole privilegiare a livello didattico e predisporre una griglia 5
di riferimento così strutturata:
PERCORSO DI TEMATICHE
LETTURA
TIPOLOGIA DEL
TESTO
RIFERIMENTI
DISCIPLINARI
Si indica il titolo del percorso di lettura e si
segnalano i vari libri che si vorranno usare. E’
necessario scegliere anche gli aspetti tematici del
percorso di lettura da privilegiare.
Per ciascun libro si indica la tipologia: vale a dire
se è un racconto (e se possibile si individua il
genere letterario di riferimento), se è una raccolta
di poesie, se è un libro di divulgazione storica,
geografica, scientifica.
STRUTTURE
Per ciascun libro si indicano i riferimenti
disciplinari, vale a dire in quale prospettiva
didattica può essere usato il testo. E’ necessario
valutare anche gli aspetti, a livello di struttura
della disciplina, che si vogliono privilegiare.
ATTIVITA’
Nell’ambito del percorso proposto le attività
di PREASCOLTO, ASCOLTO, DOPO
ASCOLTO non sono presentate in
successione ma si è ritenuto opportuno
inserirle a livello disciplinare.
COSTRUZIONE DEL PERCORSO DI LETTURA
5
Panzeri Fulvio, “Giocalibro”, Milano, Bibliografica, © 1998, pag. 17-18
5
E’ stato strutturato un percorso di lettura, in cui la scelta dei libri ha privilegiato la presenza, di
personaggi che possono essere compagni comunque amici dei bambini, in grado di interpretare i
loro sentimenti, le loro emozioni, i loro sogni e i desideri più segreti.
I bambini si possono così immergere in mondi diversi e inusuali. Nella scelta dei libri proposti si è
voluto far conoscere personaggi affascinanti e trasgressivi. I libri di narrativa, per poter parlare ai
ragazzi di oggi, devono raccontare le loro storie, quindi i protagonisti diventano "coetanei" ideali
dei lettori a cui le narrazioni sono destinate. Ogni storia diventa anche un "ritratto"6, che
rappresenta, di volta in volta, con espressioni furbe o vivaci, timide o buffe, impaurite o capricciose,
un bambino o un bambina, un ragazzo o una ragazza, e con loro gli amici e spesso i coetanei.
La particolarità di questi libri è il loro accentrare l'attenzione sul bambino e sul ragazzo, per
raccontarne i comportamenti, i desideri, i sogni e le sconfitte apparenti. Questo percorso
accompagna bambini e bambine in un viaggio ideale alla scoperta del mondo, della scuola e di se
stessi. Si incontrano ragazzini e ragazzine con le loro ribellioni, la voglia di diventare grandi, la
necessità delle amicizie forti e sincere.
Le due sezioni ATTENTI ALLE RAGAZZE
e
RAGAZZI “FUORI” … DAL COMUNE
presentano figure di bambini e bambine alle prese con situazioni e piccoli problemi della vita
quotidiana: spesso protagonisti anche di storie buffe e fantastiche che, attraverso il paradosso,
mettono in rilievo aspetti insoliti della personalità infantile. La sezione maschile propone storie i cui
protagonisti stanno crescendo, con la necessità di confrontarsi con il gruppo, di mettersi alla prova
con le tante "monellerie" in cui restano coinvolti; la sezione dedicata alle ragazze rappresenta l'altra
metà della medaglia: il diventare grandi visto attraverso lo sguardo femminile, con le ansie, le
delusioni, le disinvolture, i primi batticuori.
I libri inseriti nei percorsi sono stati contrassegnati dai simboli presentati nel seguente schema:
6
Panzeri Fulvio, “Giocalibro”, Milano, Bibliografica, © 1998, pag. pag.93
6
SIMBOLO
FASCIA D'ETA’
☺
☺☺
☺☺☺
☺☺☺☺
5-6 anni
6-8 anni
9-10 anni
10-11 anni
7
Classe interessata:
3^
SCHEDA DEL LIBRO
Dahl, Roald,
La magica medicina,
illustrazioni di Quentin Blake,
collana “Gl’istrici”,
Firenze, 1991
George è un bambino di otto anni, vive con i genitori e la nonna materna in una fattoria in mezzo
alla campagna. La nonna egoista, brontolona e insopportabile, lo disgusta raccontandogli come sono
buoni da mangiare vermi e scarafaggi, che scrocchiano così bene sotto i denti. Un giorno George
prende coraggio e decide di sistemarla una volta per sempre preparandole una nuova medicina che
le cambi un po’ il carattere, mescolando deodorante e polvere antipulci, antigelo, cera da scarpe...
La magica medicina ha effetti sorprendenti non solo sulla nonna … ma anche sugli animali della
fattoria.
…Su, datemi una pulce e un lumacone,
Due lucertole verdi e un calabrone,
Un serpente viscido di mare,
E il pungiglione di cento zanzare,
Il liquore dell’albero di Giuda
E ossa triturate e carne cruda.
E altre cento cose da far danno
Che appestino la casa per un anno.
Bisogna mescolare e far bollire,
E avremo un beverone da svenire.
E ora, un due tre che tocca a te!
Un bel cucchiaio, forza, nonna, su!
Tappati il naso e buttalo giù giù.
E’ buona, non è vero, nonna cara?
Forse ti sembra un pochettino amara?
Chissà se esploderà la vecchia arpia,
Dal camino volandosene via?
O andrà in fumo od in mille bollicine,
Scoppiettando e frizzando senza fine?
Chi può dirlo? Chi mai di noi lo sa?
Basta aspettare e veder che accadrà…
Nonnina cara non sai quello che c’è
Nel beverone che ho fatto per te…
8
1)FASE DI PREASCOLTO
Gioco del buio7
Prima di leggere si richiama l’attenzione dei piccoli ascoltatori sull’illustrazione della copertina con
domande; viene consegnata a ogni bambino una scheda su cui i bambini sono invitati a scrivere le
loro ipotesi nell’apposito spazio “IO PENSO”
DOMANDA
IO PENSO
LA STORIA DICE
Di chi parlerà la storia?
Cosa sta facendo?
Chi sarà cattivo con lui?
Cosa succederà?
Consegna: Ascolterai la storia che si intitola “La magica Medicina”, di Roald Dahl
Di solito le nonne sono dolci, care, amabili vecchiette, ma non quella di George: lei se ne stava
tutto il giorno seduta nella sua poltrona accanto alla finestra, a bofonchiare, borbottare,
brontolare, lamentarsi e lagnarsi di questo o di quello…. Non le importava niente degli altri,
pensava solo a se stessa. Era una pestifera megera.
2)FASE DI ASCOLTO
Lettura ad alta voce della storia.
Leggere il libro impiegando ogni attenzione per creare i contesti “iniziatici” attorno al libro
( atmosfera accogliente, clima amicale, luci soffuse, arredi adeguati, sottofondo musicale…).8
I bambini dovranno controllare se la storia risponde alle loro ipotesi e apportare le eventuali
modifiche.
Si propone di articolare la lettura in più giorni, rispettando la suddivisione dei capitoli, in quanto il
titolo del capitolo solletica i lettori perché dà un’anticipazione dell’avvenimento più importante che
sarà poi descritto.
7
Zoppei Elisa, “Laboratori di lettura : metodi e tecniche di animazione del libro”, Milano, Arnoldo Mondadori,
© 2003, pag. 119
8
Miari Eros, “A che libro giochiamo?”, Milano, Arnoldo Moandadori, © 1999, pag.16
9
3)FASE DI DOPO ASCOLTO
Ultimata la lettura, si dà avvio alle attività di animazione.
a)
Ipotetica continuazione della storia : Utilizzo delle tecniche rodariane – “Che cosa succede
dopo?”9
Dal testo narrativo al testo poetico . Dalla prosa alla poesia10
Procedimento:
- lettura approfondita del testo;
- individuazione dei pezzi testuali particolarmente suggestivi;
- processi di interiorizzazione e/o immedesimazione nelle situazioni;
- riutilizzo delle parole e delle immagini in strutture poetiche (verso libero);
- libero commento interpretativo
b)
d)
Proposta di gioco “Ogni titolo al suo posto”11
I partecipanti a questa attività devono cercare il titolo di un capitolo del libro che hanno
letto, tenendo presente il suo contenuto
-
-
Obiettivi del gioco:
allenare la memoria;
esercitare l’attenzione
saper valorizzare gli argomenti.
Istruzioni del gioco
su cartoncino preparare dei titoli in sostituzione dell’originale, che corrispondano al
contenuto e che non siano troppo facili;
ad ogni bambino distribuire un cartoncino;
lasciare il tempo necessario affinchè i bambini possano trovare la giusta corrispondenza.
Per esempio:
titolo originale . “Il piano portentoso”
titoli sostitutivi: “La strategia rivoluzionaria” , “L’idea esplosiva di George”.
e)
Proposta di gioco “Caccia all’intruso”
9
Zoppei Elisa “Dentro oltre il libro : percorsi di animazione alla lettura, Verona , Libera Editrice Universitaria,
2005, pag. 83
10
Zoppei Elisa “Dentro oltre il libro : percorsi di animazione alla lettura, Verona , Libera Editrice Universitaria,
2005, pag137-139
11
Sarto Montserrat “Voglia di leggere” Casale Monferrato, © 1993, pag.90
10
In ognuna delle serie di cinque elementi che puoi leggere di seguito c’è un intruso: un elemento
che non fa parte della storia. Gli elementi si riferiscono ai nomi dei personaggi, agli animali,
agli ingredienti. Trova l’intruso.12
1. George – Charlie – Nonna – Signora kranky – Signor Killy Kranky;
2. Pecora – Maiale – Vitello – Gallina – Gatto;
3. Shampoo - Sapone da barba – Crema per il viso –Zucchero – Polvere antipulci
f) Analisi dei comportamenti dei protagonisti: il mondo infantile e le prevaricazioni di certi
adulti
Rapporto con i propri nonni.
- Confronta i tuoi nonni con i nonni dei tuoi genitori.
- La condizione dell’anziano nella società moderna : visita ad una casa per anziani.
g) L’esperimento con miscugli.
- Realizzazione di un esperimento, ad esempio “Carta marmorizzata”13
- Dall’analisi cromatica della carta marmorizzata, studio dei colori primari- secondari ; dei
colori freddi - caldi
12
Miari Eros, “A che libro giochiamo?”, Milano, Arnoldo Moandadori, © 1999, pag. 81
Aloisi Gioia, Meiani Antonella, “Educare all’immagine”, Novara, Istituto Geografico de Agostini © 1997,
pag. 205
13
11
Classe interessata:
4^-5^
SCHEDA DEL LIBRO
Dahl, Roald,
illustrazioni di Quentin Blake,
Matilde,
collana “Gl’istrici”,
Milano, Salani, 1995
Genere NARRATIVO
Matilde è una bambina dall’intelligenza straordinaria, ma nessuno nella sua famiglia si accorge di lei: i genitori sono
talmente intrappolati nelle quotidiane abitudini, che sono incapaci di cogliere i bisogni, i desideri, le sofferenze della
figlia e non riescono neppure a percepire minimamente la sua eccezionalità.
Matilde quando va a scuola sa già leggere, scrivere e far di conto: è autodidatta.
I suoi genitori l’iscrivono all’istituto “Aiuto”, scuola diretta dalla signorina Spezzindue, vera tiranna che abusando del
suo potere, spaventa e maltratta alunni e insegnanti.
Qui Matilde incontra la sua giovane maestra, la signorina Dolcemiele, tra le due da subito nasce un’intesa particolare.
L’insegnante scopre facilmente le doti eccezionali della bambina e cerca in ogni modo di favorirne lo sviluppo. Nel suo
intento viene ostacolata sia dalla signorina Spezzindue che dai genitori di Matilde.
Matilde ha un cervello super dotato che impazzisce di noia, poiché non trova nulla che l’impegni seriamente, sfoga
allora esternamente, tramite gli occhi, la sua energia intellettuale, riuscendo così a rovesciare gli oggetti.
Grazie ai suoi miracoli, la bambina pone fine ai soprusi della signorina Spezzindue.
…Matilde… possedeva una mente così
brillante e vivace, e imparava così in
fretta che le sue capacità avrebbero
dovuto risultare evidenti anche per i
genitori più tonti…
12
1)FASE DI PREASCOLTO

-
Predisporre accuratamente l’ambiente:
luci soffuse,
arredi idonei (cuscinoni, poltrone)
disposizione in semicerchio, stando seduti o sdraiati.
 Gioco del buio
Prima di leggere si richiama l’attenzione dei piccoli ascoltatori sul titolo e sull’illustrazione di copertina con domande;
viene consegnata a ogni bambino una scheda su cui i bambini sono invitati a scrivere le loro ipotesi nell’apposito
spazio “IO PENSO”14
DOMANDA
IO PENSO
LA STORIA DICE
Di chi parlerà la storia?
Dove si trova la protagonista?
Cosa sta facendo?
Chi sarà cattivo con lei?
Cosa succederà?
Consegna: Ascolterai la storia di“Matilde” scritta da Roald Dahl.
Matilde è una bambina che vive in una famiglia, i cui genitori sono talmente presi da se stessi che non hanno né il
tempo né la volontà di accorgersi della propria figlia. Matilde ha imparato a leggere a tre anni e a quattro ha già
divorato tutti i libri della biblioteca pubblica…
2)FASE DI ASCOLTO
Lettura ad alta voce della storia. Leggere il libro, suscitando costante attenzione in modo che gli ascoltatori possano
verificare se le loro ipotesi sono congruenti con le vicissitudini del racconto ed eventualmente apportare delle
modifiche.
Il libro scelto, dato l’elevato numero di pagine, richiede una lettura dilazionata nel tempo, comunque dal suo inizio non
superiore ai due mesi15. Si propone inoltre di interrompere la lettura nei punti più accattivanti, al fine di creare curiosità
attorno al libro, per stimolare i bambini, a continuare con la lettura personale.
Si propone di utilizzare le illustrazioni presenti nel testo e inserirle in una presentazione in power point, con un’idonea
base musicale che caratterizzi ulteriormente il brano letto
14
Zoppei Elisa, “Laboratori di lettura: metodi e tecniche di animazione del libro”, Milano, Arnoldo Mondatori
©2003, pag.119
15
Miari Eros, “A che libro giochiamo?”, Milano, Arnoldo Moandadori, © 1999, pag. 43
13
3)FASE DI DOPO ASCOLTO
Ultimata la lettura, si dà avvio alle attività di animazione.
1) Si invitano i bambini ad inventare un nuovo finale della storia
Se Matilde fosse obbligata a seguire i suoi genitori in Spagna…
Se Matilde iniziasse subito l’università che professione potrebbe fare…
2)
Identikit di alcuni personaggi della storia:
Sapreste riconoscere il personaggio dalla sua descrizione? Noi ne abbiamo presa qualcuna per vedere come ve la
cavate.16

Una robusta bambina di dieci anni, con un foruncolo sul naso, stava mangiando patatine fritte che pescava a
manciate da un enorme sacchetto.

Una bambina di circa dieci anni con lunghe trecce bionde sulle spalle. Ogni treccia terminava con un fiocco
di raso azzurro.

Un bambino di undici anni, decisamente grassoccio. Il suo viso paffuto era grigio di paura. Aveva i calzettoni
arrotolati intorno alle caviglia.

Indossava un abito a quadri a colori vistosi e una cravatta gialla. Gli orrendi scacchi verdi e arancio della
giacca e dei calzoni erano addirittura acceccanti.

Era una donna grassa, con i capelli tinti in biondo platino, d’un castano grigiastro alle radici. Pesantemente
truccata, aveva un fisico davvero infelice: sembrava che i suoi rotoli di grasso fossero stati legati con lo spago
per non farli rotolare giù
Le soluzioni
Ortensia pag. 96; Amanda Trippi pag 106; Bruno Mangiapatate pag. 112-114; il signor Dalverme pag.48; la
signora Dalverme pag. 25.
3)
Il gioco linguistico “INCROCIO”: completa lo schema inserendo le risposte in base all’ordine delle
domande contrassegnate dal numero, nella colonna gialla se avrai risposto correttamente comparirà il titolo del
libro.17
1.
2.
3.
4.
5.
6.
16
17
Il cognome di Matilde.
Il papà di Matilde che cosa vende?
Come si chiama la compagna di classe di Matilde che ricorre al tritone per spaventare la direttrice?
Come si chiama l’istituto che frequenta Matilde?
Qual è il cognome della maestra Betta?
La signorina Spezzindue ha rappresentato la Gran Bretagna alle Olimpiadi nel lancio del …
Miari Eros, “A che libro giochiamo?”, Milano, Arnoldo Moandadori, © 1999, pag. 82
Miari,Eros, “A che libro giochiamo?”, Milano, Arnoldo Moandadori, © 1999, pag 75
14
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4.
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Analisi dei protagonisti: il mondo infantile e il mondo adulto.
Gioco “La ruota del lettore”18
5.





A che animale somigliava la faccia del signore Dalverme?
Come era la giacca indossata dal signore Dalverme?
Portava la cravatta il signore Dalverme?
Come si comportava con Matilde?
Come si comportava con Michele?





Di che colore erano i capelli della signora Dalverme?
Si truccava la signora Dalverme?
Come era il fisico della signora Dalverme?
Come si comportava con Matilde?
Come si comportava con Michele?


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
Quanti anni aveva la maestra Betta?
Come era il viso della maestra Betta?
Di che colore erano gli occhi? E i capelli?
Come si comportava con Matilde?
Come si comportava con gli altri bambini?

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Come era il collo della direttrice Spezzindue?
Come erano i vestiti della direttrice Spezzindue?
Come era la cintura indossata dalla direttrice Spezzindue?
Come si comportava con Matilde?
Come si comportava con gli altri bambini?





Che corporatura aveva la signora Felpa?
Che lavoro faceva la signora Felpa?
A che ora la signora Felpa finiva il suo lavoro?
La signora Felpa quale romanzo propose a Matilde?
Come si comportava con Matilde?
Riconoscere i propri sentimenti, le proprie emozioni e le potenzialità della propria mente e fare un confronto con la
personalità di Matilde?
 Quali comportamenti fanno capire che Matilde è una bambina speciale?
 Se tu possedessi i poteri di Matilde per cosa li useresti?
18
Zoppei Elisa, “Dentro e oltre l libro, parte seconda” , Verona, Libreria Editrice Universitaria, 2005, pag.
136-137
15

Pensi che Matilde sia una bambina fortunata o sfortunata? Perché?
6.
Descrizione degli ambienti rappresentati nel libro e confronto con i propri:
 la biblioteca
 la scuola
 la casa
7.
Matilde, la lettura e tu:
 Cosa legge Matilde?
 Con chi legge?
 Dove legge?
 Secondo te la lettura è una buona compagna?
E tu?
E tu?
E tu?
E per te?
8.
Visione del film “Matilda 6 mitica” 19 dibattito e confronto con il libro.
9.
Il tema della magia: Come influenza la nostra vita la lettura dell’oroscopo, delle carte, della mano …? Dibattito e
confronto.
19
Biratti Massimo, “Roald Dahl e i suoi libri: appunti per le scuole”, Firenze, Salani © 1997 pag. 65-84
16
Classe interessata:
2^-3^
SCHEDA DEL LIBRO
Pitzorno, Bianca,
L’incredibile storia di Lavinia,
illustrazioni di Emanuela Bussolati,
collana “le letture”, Trieste, EL, © 1985
genere NARRATIVO
E’ Natale a Milano. Una piccola fiammiferaia anderseniana di sette anni, debitamente coperta di
stracci e geloni, senza scarpe né mamma, sotto la neve offre inutilmente la sua mercanzia a passanti
duri di cuore che la respingono. Tutto lascia supporre che anche lei sia avviata a una brutta fine,
quando da un taxi scende una misteriosa signora col cappello a punta che regala a Lavinia un anello
dai magici poteri: tutto quello che la bambina guarderà facendo girare l’anello attorno al dito, si
trasformerà in… La bambina piuttosto sveglia non tarda a capire l’utilità del dono e se ne servirà
per procurarsi tutto quello che le occorre.
…Mentre Lavinia, a bocca aperta,
continuava a rigirarsi l’anello intorno al
dito, improvvisamente il cartellone
pubblicitario che era lì davanti diventò
color marrone, poi si afflosciò su se
stesso e diventò un mucchietto molle e
puzzolente sul marciapiede…
17
1)FASE DI PREASCOLTO
Gioco del buio20
Prima di leggere si richiama l’attenzione dei piccoli ascoltatori sul titolo e sull’illustrazione di
copertina con domande; viene consegnata a ogni bambino una scheda su cui i bambini sono invitati
a scrivere le loro ipotesi nell’apposito spazio “IO PENSO”
DOMANDA
IO PENSO
LA STORIA DICE
Di chi parlerà la storia?
Dove si trova la protagonista?
Cosa sta facendo?
Chi incontrerà?
Consegna: Ascolterai la storia di Lavinia, una piccola fiammiferaia dei giorni nostri, che grazie a
un particolare dono ricevuto nella notte di Natale cambierà la sua vita.
20
Zoppei Elisa, “Laboratori di lettura : metodi e tecniche di animazione del libro”, Milano, Arnoldo Mondadori,
© 2003, pag. 119
18
2)FASE DI ASCOLTO
Lettura ad alta voce della storia.
Leggere il libro impiegando ogni attenzione per creare i contesti “iniziatici” attorno al libro
(atmosfera accgliente, clima amicale, luci soffuse, arredi adeguati, sottofondo musicale…).21
I bambini dovranno controllare se la storia risponde alle loro ipotesi e apportare le eventuali
modifiche.
Si propone di articolare la lettura in più giorni, rispettando la suddivisione dei capitoli, in quanto il
titolo del capitolo solletica i lettori perché dà un’anticipazione dell’avvenimento più importante che
sarà descritto.
Per ogni capitolo si propone di anticipare la lettura con il gioco del buio prendendo spunto dal
titolo. Per esempio per il capitolo “La magia dell’anello”:
DOMANDA
IO PENSO
Qual è l’oggetto magico e
quale il suo potere?
Che cosa succederà?
3)FASE DI DOPO ASCOLTO
Ultimata la lettura, si dà avvio alle attività di animazione.
1.
Attività di animazione in relazione al contesto dialogico inscenato: dal testo narrativo al testo
teatrale per far vivere in scena.22
Articolazione del procedimento:
 analisi di come è fatto un testo teatrale;
 la scrittura dei dialoghi;
 l’organizzazione del lavoro in classe;
 la messa in scena del libro;
21
Miari Eros, “A che libro giochiamo?”, Milano, Arnoldo Moandadori, © 1999, pag.16
Zoppei Elisa, “Dentro oltre il libro: percorsi di animazione alla lettura”, Verona, Libreria Editrice
Universitaria, 2005, pag.117
22
19
2.
Individuazione delle parti significative della vicenda e sua ricostruzione attraverso la
realizzazione di un libro. Da libro a libro. Costruire libri con/per bambini23.


Utilizzo delle tecniche rodariane: il sasso nello stagno, il binomio fantastico24
Lettura della fiaba “La bambina dei fiammiferi”25 di Andersen, nota come “La piccola
fiammiferaia”; confronto tra la descrizione dei personaggi di Andersen e quelli della
Pitzorno; confronto tra i finali proposti dai due autori.
Gioco del METTI IN FILA:
Quelle che trovi di seguito sono alcune frasi prese dal libro “L’incredibile storia di Lavinia”:
ogni frase si riferisce a qualche parte importante della storia. Qualcuno, però, si è divertito a
mettere tutto in disordine e adesso tocca a te cercare di mettere le frasi e gli avvenimenti a cui si
riferiscono nell’ordine giusto26.
… Ma l’anello era al suo dito e davanti a lei il mucchietto di cacca fumava nel freddo della
notte. Allora, per controllare l’esattezza delle istruzioni, lo fissò turandosi il naso e girò
l’anello nell’altro senso. Subito il pannello pubblicitario si drizzò al suo posto, pulito e lucente
com’era prima…
… Ora Lavinia non si dava più tante arie. Essere stata lei stessa cacca anche solo per un’ora
l’aveva riempita di saggezza….
… Così Lavinia fissò le fiamme che ormai sfioravano la culla, fece girare l’anello attorno al
dito, e sotto gli occhi esterefatti della folla le fiamme sparirono…
… <<Io avrei un piano. Bisogna che noi due ci nascondiamo nello zoo e aspettiamo la notte.
Dopo di che, chiameremo gli animali fuori delle tane e tu li trasformerai in cacca>>…
3. Discussione sul significato e sulle modalità della convivenza, studio delle parole tabù vietate ai
bambini in particolare “cacca”.
4. Tema dell’incendio:
 compilazione di un piccolo quaderno di regole base con l’aiuto della protezione civile e dei
vigili del fuoco;
 simulazione di evacuazione in caso di incendio a scuola.
23
Zoppei Elisa, “Dentro oltre il libro: percorsi di animazione alla lettura”, Verona, Libreria Editrice
Universitaria, 2005, pag.91
24
Rodari Gianni., “La grammatica della fantasia”, Torino, Einaudi, ©1973, pag. 7-8, pag.17-21
25
Andersen Hans Christian, “Fiabe: illustrate da bambini di tutto il mondo”, Torino, Einaudi © 1954, pag.
263-265.
26
Miari Eros, “A che libro giochiamo?”, Milano, Arnoldo Moandadori, © 1999, pag. 83-84
20
Classe interessata:
infanzia e 1^
SCHEDA DEL LIBRO
Heine,Helme, Ciccio Porcello domani si sposa, illustrazioni di Heine,
Helme, Trieste, EL -Emme, 2004
-
FASE DI PREASCOLTO
Gioco del buio
Prima di leggere si richiama l’attenzione dei piccoli ascoltatori sulla copertina.
Viene poi consegnata a ogni bambino una scheda su cui i bambini sono invitati a
scrivere le loro ipotesi riguardo alla trama del libro nell’apposito spazio “IO
PENSO”
DOMANDA
IO PENSO
Di chi parlerà la storia?
Cosa stanno facendo?
Cosa succederà?
-
FASE DI ASCOLTO
Lettura ad alta voce della storia.
Leggere il libro impiegando ogni attenzione per creare i
contesti “iniziatici” attorno al libro (atmosfera
accogliente, clima amicale, luci soffuse, arredi adeguati,
sottofondo musicale…).
Allegati: biglietto invito e mascherine
21
LA STORIA DICE
22
Classe interessata:
2^
SCHEDA DEL LIBRO
Blundell, Tony, Attenti alle ragazze, illustrazioni di Blundell, Tony,
Trieste, EL -Emme, 2002
Un lupo molto affamato è il protagonista di “Attenti alle ragazze!”, 32 maliziose pagine che raccontano le
disavventure del lupo affamato e tonto.
La storia comincia così: <<C'era una volta un lupo affamato che, in una sera buia stava nella sua grotta nella foresta
intento a leggere un libro che parlava di nonne e di bambine. Il lupo non sapeva leggere bene, ma le figure del libro gli
fecero
venire
una
gran
fame.
E gli fecero anche venire un'idea geniale!>>.
Ma la realtà è sempre un po' diversa dalla fantasia e il lupo si imbatte in una furbissima ragazzina che non ha nessuna
intenzione di diventare cibo da lupi, anzi con malizia porta il lupo a compiere azioni sempre più assurde e disperate
fino a che ....
-
FASE DI PREASCOLTO
Gioco del buio
Prima di leggere si richiama l’attenzione dei piccoli ascoltatori sulla copertina.
Prima di dare inizio alla lettura è necessario portare in classe un cartello, sulla fattispecie di quello disegnato in
copertina ed il libro (con la copertina celata) attaccato.
23
ATTENTI ALLE RAGAZZE!!
Sul cartello porremo un bigliettino
scritta: “Sono un vostro amico e
la mia storia”.
riportante la seguente
vorrei farvi conoscere
Gli alunni possono riprodurre con cannuccia e
cartoncino il proprio cartello.
bambini a questo punto saranno invitati a fare delle
ipotesi su contenuto e la trama della storia.
Ognuno quindi realizzerà la propria copertina partendo
dalla propria ipotesi, apponendo alla fine la firma.
Uno alla volta racconteranno in modo molto breve la
storia in base alla copertina disegnata. Tali racconti
saranno raccolti solo a livello orale.
I
…pacco caduto dal cielo
con una cosa nascosta,
ma non sotto un velo!
Questa è la mia storia,
che storia sarà?
Prova a scoprirla…
E troverai la verità!!!
Un amico
La copertina viene svelata a poco a poco, e le ipotesi formulate saranno via via confermate e/o smentite.
24
Si procede quindi all’analisi della vera copertina attraverso alcune domande:
-
-
Di cosa parlerà questa storia?
Quali sono, davvero, i personaggi?
Gli oggetti di “contorno” faranno proprio parte della storia?
Perché il lupo ha tra le mani questo cartello?
Chi avrà la meglio?
FASE DI ASCOLTO
Lettura ad alta voce della storia.
Leggere il libro impiegando ogni attenzione per creare i contesti “iniziatici” attorno al libro (atmosfera accogliente,
clima amicale, luci soffuse, arredi adeguati, sottofondo musicale…).
I bambini dovranno controllare se la storia risponde alle loro ipotesi.
1^ FASE
Lettura della pagina n° 1
Incollano la fotocopia del lucido di pag.1 e si raccolgono le ipotesi sull’ idea geniale del lupo.
2^ FASE
Si leggono le pagine 2, 3, 4, 5; si consegna la copia del disegno, il fumetto si riempie con l’ipotesi formulata e si colora
a piacere.
3^ FASE
Lettura delle pagine 6,7 per verificare, insieme, come il lupo ha pensato di risolvere il problema.
Ai bambini viene chiesto di disegnare il “lupo/nonna” e gli oggetti che porta con sé.
Successivamente verifichiamo come si presenta davvero il protagonista a pag. 8 e leggiamo le pag. 9 e 10.
4^ FASE
Leggiamo la pag. 11, consegniamo copia del lucido e formuliamo le ipotesi di soluzione del 2° problema del lupo.
Verifichiamo insieme con il testo come il lupo ha realmente risolto il problema (pag. 12,13)
Leggiamo le pagine 14, 15, 16 per il proseguo della storia.
5^ FASE
Lettura della pagine 17.
25
Consegna della copia del lucido .
Ipotesi di soluzione del nuovo problema del lupo e verifica sul testo di come realmente l’animale cerca di risolvere il
dilemma (pag. 18 e 19).
Leggiamo insieme le pagine 20, 21, 22 per la continuazione del racconto.
6^ FASE
“Cosa si inventerà ora il
Lettura della pagina 23.
Consegna del disegno.
Ipotesi di soluzione del 4° problema del lupo:
Lettura delle pagine 24, 25, 26, 27.
“Perché la bambina dice al lupo di posare a
terra il masso?”
Raccolta delle risposte a voce e lettura
delle pagine 28 e 29
per vedere come va a finire.
lupo come ultima soluzione
per poter, finalmente,
mangiare la bambina e
Rexy?”
7^ FASE
Chiederemo ai bambini:
“E quel puntino nel cielo dove sarà finito?”
Disegna tu dove è andato a finire il lupo e inventa il finale.
8^ FASE: CONCLUSIONE
Leggiamo la pagina 30 e invitiamo i bambini a completare il disegno finale.
Solo quando tutti avranno finito, mostreremo il disegno del libro.
26
Classe interessata:
3^
SCHEDA DEL LIBRO
Pitzorno,Bianca, La casa sull’albero, illustrazioni di Blake, <quentin,
collana Junior-10, Milano, Mondadori, 1990
Tutti i bambini sognano, prima o poi, di avere una casa segreta dove vivere lontano da regole e doveri, nella più
assoluta libertà. Ma non tutti, però, sono fortunati come Aglaia che va ad abitare insieme a Bianca, un’amica
“grande” capace di incredibili prodezze, in cima a un fantastico albero sul quale crescono frutti di ogni genere. E non
tutti riescono a mettere insieme come le nostre due eroine, una famiglia stravagante composta da cani volanti, gatti che
parlano, neonati che miagolano e piante carnivore…
Un fuoco d’artificio di sorprese e di invenzioni commentate dalle divertenti illustrazioni di Quentin Blake.
-
FASE DI PREASCOLTO
Gioco del buio
Prima di leggere si richiama l’attenzione dei piccoli ascoltatori sulla copertina. Può essere
intrigante non farla vedere tutta ma per piccole sequenze, facendo loro scoprire i particolari
che via via emergono :
Passare quindi a far vedere loro l’immagine intera.
A questo punto far immaginare il titolo che potrebbe avere questo libro accogliendo le loro
ipotesi.
Si svelano quindi il titolo, il nome dell’autore del libro e la casa editrice
27
Viene poi consegnata a ogni bambino una scheda su cui i bambini sono invitati a scrivere le loro ipotesi riguardo alla
trama del libro nell’apposito spazio “IO PENSO”
DOMANDA
IO PENSO
LA STORIA DICE
Di chi parlerà la storia?
Cosa stanno facendo?
Chi sarà cattivo con loro?
Cosa succederà?
-
FASE DI ASCOLTO
Lettura ad alta voce della storia.
Leggere il libro impiegando ogni attenzione per creare i contesti “iniziatici” attorno al libro (atmosfera accogliente,
clima amicale, luci soffuse, arredi adeguati, sottofondo musicale…).
I bambini dovranno controllare se la storia risponde alle loro ipotesi e apportare le eventuali modifiche.
Si propone di articolare la lettura in più giorni, rispettando la struttura della storia leggendo a due voci oppure se si
l’attività di animazione è della durata di un’ora e mezza scegliere alcune parti e fare il riassunto di altre
- LETTURA CAP. I-II-III
- RIASSUNTO CAP. IV : L’idraulico rapito
Uno dei problemi che le abitanti dell’albero avevano dovuto affrontare fin dai primi giorni era la mancanza d’acqua
corrente, anche se nel prato c’erano un ruscello e una sorgente.
Allora decisero …
- RIASSUNTO CAP. VII : Una festa sull’albero
Bianca e Aglalia si pongono il problema di cosa mangiano i bambini. Decidono di farli allattare
animale, per non perdere tempo a far bollire e a preparare pappine.
Alla fine scelgono Dorotea, (chi è Dorotea??) una cagna San Bernardo a macchie gialle e
marroni.
Organizzano poi una festa, durante la quale presentano i piccoli ad amici e parenti.
da un
CHI??
- RIASSUNTO CAP. X, XI, XII
La vita dei piccoli prosegue in modo un po’ strano essendo stati allevati da vari animali e vivendo a stretto contatto con
alcuni di essi, invece di parlare…
Invece di camminare…
Dorotea invece un giorno si accorge che le zampe anteriori si sono definitivamente
COSA FANNO??
trasformate in ali e cerca – invano – con vari tentativi anche ridicoli- di spiccare il
volo. Quindi per il momento- resta bene fissa a terra.
Una mattina vedono una squadra di tagliaboschi …
WHAT??
Cap. XIII
28
-
FASE DI DOPO ASCOLTO
Ultimata la lettura, si dà avvio alle attività di animazione.
1. Identikit di alcuni personaggi della
Sapreste riconoscere il personaggio dalla sua descrizione?
storia:

Aveva paura dei reumatismi e soffriva il mal di mare; dormiva in un sacco a pelo dentro il tronco
dell’albero .__________________________

Si era presentato in cucina a mendicare un po’ di cibo; il suo padrone lo teneva a digiuno pensando che per la
fame avrebbe divorato gli intrusi.__________________________

Andando a caccia di uccelli si era arrampicata su un ramo ancora inesplorato e non era stata capace di scendere .
__________________________

Aveva otto anni, abitava sull’albero insieme alla sua amica che invece era una persona grande
__________________________

Non aveva molta simpatia per gli estranei, era un difficile condomino e sosteneva di abitare da sempre sull’albero;
ogni tanto prendeva a fucilate il tetto della casa delle due intruse. __________________________
2. Il gioco linguistico “INCROCIO”:
Completa lo schema inserendo le risposte in base all’ordine delle domande contrassegnate dal numero.
7. E’ una pianta di alto fusto che produce un frutto la cui polpa è detta gheriglio.
8. E’ un pianta che produce ricci spinosi.
9. E’ un pianta il cui frutto fece addormentare Biancaneve.
10. Dà un frutto estivo, con polpa succosa, gialla o bianca.
11. E’ il frutto della palma.
12. E’ una noce grossa, bianca e dolce all’interno, difficile da aprire.
1
2
3
4
5
6
3.
Il puzzle
Ricomponi i nomi di alcuni personaggi unendoli con la freccia e riscrivili negli spazi:
BIAN
AGLA
BECCA
DORO
29
PRU
LO
BRUL
LIA
CA
AME
TEA
NILDE
RIS
_______________________________________
DEO
_______________________________________
_______________________________________
_______________________________________
_______________________________________
_______________________________________
4.
L’acrostico
Per fare un acrostico si sceglie un nome e lo si scrive in stampatello, verticalmente. Ciascuna lettera del nome sarà
l’iniziale di una parola (o di una frase). Terminato il gioco, ne risulterà un testo più o meno significativo. Inventa tu.
Brulicano
Innesti
Albicocche
Noci
Castagne
Ananas
5.
Cicogne
Intimorite
Con
Orgoglio
Gettavano
Neonati
A dritta e a manca
Riconoscimento
NOMI COMUNI
Nel libro e/o racconto
NOMI PROPRI
Nel libro e/o racconto
30
FLORA e FAUNA
(fiori-piante-animali)
I
P
Classe interessata:
4^
SCHEDA DEL LIBRO
Spinelli, Jerry, Quarta elementare, illustrazioni di Vittoria Facchini,
collana “Junior -10”, Milano, Mondadori, 2003
<<In prima mocciosi! In seconda gatti! In terza angeli! In quarta …Ratti! >> Morton è finalmente in quarta elementare,
la classe dei ragazzi ormai grandi, che non sono più gli angioletti della loro maestra. Il ragazzino si lascia convincere da
Joey a rubare le merendine ai più piccoli, a terrorizzare le bambine, a disubbidire a tutti i costi, a fare gli spavaldi, a
<<comportarsi da autentico ratto>>.
Si comporta così anche per far colpo su Judy Billings, la sua compagna di classe di cui è innamorato sin dalla prima
elementare. In un gesto eroico nel quale tenta di recuperare il gatto dell’amica, salito su un albero e costretto a
rimanervi per parecchio tempo a causa delle vertigini, riflette sulle sue azioni da bullo e decide di confessarle alla
madre. In questo modo lei gli fa capire che l’assumersi la responsabilità delle proprie azioni è una roba da grandi.
- FASE DI PREASCOLTO
Gioco del buio
1) Prima di leggere si richiama l’attenzione dei piccoli ascoltatori sull’illustrazione della copertina con domande,
senza il titolo.
2) Ai bambini chiedere cosa ne pensano facendo scaturire le loro ipotesi nell’apposito spazio “IO PENSO”
3)
DOMANDA
IO PENSO
Di chi parlerà la storia?
Cosa sta facendo?
Chi sarà cattivo con lui?
Cosa succederà?
- FASE DI ASCOLTO
Lettura ad alta voce della storia.
Ogni due capitoli illustrare il momento che è piaciuto di più e scrivere una didascalia.
31
LA STORIA DICE
- FASE DI DOPO ASCOLTO
a-Completare l’albero genealogico per le relazioni familiari utilizzando la scheda
allegata A.
b-Codice segreto: ad ogni lettera corrisponde un numero dell’ordine di successione
nell’alfabeto. Scoprirai così i nomi degli amici.
1A
2B 3C
15O 16P
4D
17Q
5E 6F 7G
8H 9I 10J 11K 12L13M 14N
18R 19S 20T 21U 22V 23W 24X 25Y
26Z
10
15
5
25
7
5
18
1
10
21
4
25
12
4
c-Gioco del vero e del falso
Il soprannome del protagonista nasce da un fatto: quale?
Colora di azzurro la frase vera e di verde quella falsa.
Da piccolo Morton scappava via più veloce del vento quando vedeva un gatto perché aveva paura.
Da piccolo Morton faceva un bagno caldo ogni volta che era nervoso: schizzava acqua
dappertutto.
d- Gioco del ricordo
Morton pensa che per crescere deve rinunciare a tutto ciò che è importante e che ha elencato.
Che cosa ha dimenticato nell’elenco?
- la maglietta di Disney World
- il cioccolato al caramello
- la bicicletta
- le costruzioni
- le macchinine
- il gelato di fragola
- gli scivoli al parcogiochi
32
-
l’Uomo Ragno
…
Se non lo ricordi, scoprilo decifrando la parola scritta in codice.
23
9
14
11
25
e- Per Joey “essere ratti” significa…
Nell’elenco ci sono due frasi intruse: cancellale!
-Non piangere
-Non avere paura di ragni e di insetti.
-Separarsi dagli oggetti usati da piccoli e dai giocattoli.
-Mangiare di tutto, anche ciò che non piace, e soprattutto carne.
-Parlare inglese.
-Dire di no agli adulti.
-Tenere la camera in disordine.
-Avere la carta d’identità.
-Farsi i tatuaggi.
-Sopportare il dolore fisico.
-Guardare i film dell’orrore.
-Fare acrobazie spericolate e pericolose.
-Rubare le merendine.
-Essere prepotenti con i più deboli.
f-Il tempo e i luoghi
Secondo te, la vicenda narrata si svolge:
 alla fine dell’anno scolastico
 a metà dell’anno scolastico
 all’inizio dell’anno scolastico
 durante le vacanze estive
Molti episodi si svolgono a scuola: in quali spazi?
 aula
 segreteria
 mensa
 campo sportivo
 palestra
 direzione
 cortile
 infermeria
g- Per la discussione collettiva vedi scheda B “Qualcosa in più”.
h- Per la riflessione vedi scheda C “Spunti di riflessione”.
i- Si allega una scheda riassuntiva del libro D-D1 “Per la mia biblioteca”.
33

Scheda A
I personaggi
Come si chiama il protagonista e narratore del racconto?
1
Scrivilo e completa lo·schema della sua famiglia.
Janet,
Elmore,
la …………
il...........
34
Amy Morton,
B...............
detta.....................,
il...........
la .........................
......................
Morton,
il
protagonista
narratore
Scheda B
Qualcosa in più
Proprio come te, i personaggi di questa storia sono bambini che stanno crescendo.
Superata l'infanzia, stanno vivendo la fanciullezza, l'età dai sei ai dieci anni, con i problemi della
crescita.
L'aspetto fisico è cambiato, ma anche i sentimenti e i pensieri non sono più quelli di un bambino e
Schizzo entra in crisi e si sente insicuro: prima non vorrebbe diventare grande e poi si sforza di
crescere, ma in un modo che non gli piace ..
Ci sono bambini come Joey che per dimostrare di essere grandi fanno i bulli: diventano prepotenti e
arroganti anche con i genitori e gli insegnanti e fanno i "duri" con i compagni più piccoli, o con
quelli timidi e sensibili, che non sanno difendersi.
35
Se dei ragazzini si comportano casi, che cosa si può fare?
Genitori, insegnanti e compagni possono parlare con loro, anche con l'aiuto di un libro come questo.
Per vivere insieme con piacere, a casa e a scuola servono regole chiare e un clima sereno.
Per ricevere dagli altri rispetto, stima e affetto, non occorre fare i bulli, non
credi?

Scheda C

Spunti di riflessione
1. Esprimi il tuo giudizio colorando una casella.
•
La signora Janet Morton, vedendo suo figlio in difficoltà, lo fa ridere e gli consiglia di
fare un bagno caldo per rilassarsi.
Verso la fine del racconto, ascolta con affetto il suo sfogo.
Secondo te, si comporta ...
I BENE I I MALE I
•
Perché?
Elmore Morton, il papà di Schizzo, parla e gioca con suo figlio. Alla fine della storia
non si vergogna di mostrargli il suo lato tenero e piange davanti a una scena di E. T
Secondo te, si comporta ...
I BENE I I MALE I
•
Perché?
La signora Peterson spinge suo figlio a chiedere scusa a Morton.
Secondo te, ha agito ...
I BENE I I MALE I
Perché?
36
•
Alla fine, Morton si pente di essersi comportato da “ratto”.
Secondo te, ha agito ...
I BENE I I MALE I
Perché?
2
Che. cosa significa, per te, crescere?
3
In quali modi si può dimostrare di essere ormai grandi?
4
Hai vissuto anche tu qualche esperienza simile a quelle narrate
in questo libro? Racconta.
37

Scheda D/ D1
Per la mia biblioteca
L’autore
è ...................................................................
Il libro si intitola
......................................................................................
La storia raccontata è:
⎕ vera
⎕ fantastica
⎕ inventata, ma potrebbe essere vera
La Casa Editrice che lo pubblica
è ...............................................................................................................................
Si tratta di:
⎕ una raccolta di favole
⎕ un romanzo di avventure
⎕ un romanzo storico
⎕ una raccolta di racconti
⎕ una raccolta di poesie
⎕ un racconto realistico
Il protagonista è ..................................................
Gli altri personaggi che compaiono nel libro sono:
................................................................................................................................................................
................................................................................................................................................................
La storia si svolge in (luogo):
...............................................................................................................................................................
...............................................................................................................................................................
Questo libro:
⎕ diverte
⎕ è noioso
⎕ presenta dei problemi
⎕ esprime dei sentimenti
Giudizio personale sul libro:
⎕ mi è piaciuto
⎕ non mi è piaciuto
Mi è sembrato:
⎕ facile
⎕difficile
Lo si può consigliare ad un amico?
⎕ SI’
⎕ NO
classe interessata:
5^
SCHEDA DEL LIBRO
Nöslinger, Christine, Il bambino sottovuoto, illustrazioni di
Wittkamp, Frantz, collana “Gl’istrici”, Firenze, Salani, 1989
Uno dei primi bambini liofilizzati, prodotti da una fabbrica sperimentale viene recapitato <<sottovuoto>> alla
signora Bartololotti, donna <<nel fiore degli anni>>, piuttosto disordinata, con le unghie delle mani laccate di
azzurro e quelle dei piedi di verde pisello. Basta versare nel barattolo una soluzione nutritiva e il nanetto grinzoso
rannicchiato là dentro diventa un bel bambino di sette anni, affettuoso e ben educato. Ma la fabbrica ha inviato il
pacco al destinatario sbagliato e vuole indietro il suo prezioso prodotto. Marius, il bambino sottovuoto, riuscirà a
liberarsi dagli uomini azzurri della fabbrica produttrice e a rimanere con la signora Bartolotti e il signor Egon, grazie
agli insegnamenti della sua amica Kitti, che lo porterà ad essere un bambino “normale” che combina marachelle e
dice parolacce.
-
FASE DI PREASCOLTO
Gioco del buio
Prima di leggere si richiama l’attenzione dei piccoli ascoltatori sul titolo e sull’illustrazione di copertina con domande;
viene consegnata a ogni bambino una scheda su cui i bambini sono invitati a scrivere le loro ipotesi nell’apposito
spazio “IO PENSO”
DOMANDA
-
IO PENSO
LA STORIA DICE
FASE DI ASCOLTO
Lettura ad alta voce della storia utilizzando la presentazione in power point.
Leggere il libro impiegando ogni attenzione per creare i contesti “iniziatici” attorno al libro (atmosfera accogliente,
clima amicale, luci soffuse, arredi adeguati, sottofondo musicale…).
I bambini dovranno controllare se la storia risponde alle loro ipotesi e apportare le eventuali modifiche.
Si propone di articolare la lettura in più giorni, rispettando l’articolazione della storia leggendo a due voci.
X
Inizia Mariella pag. 5 voce narrante:“ la sig. Berta Bartolotti…
Silvia : discorsi di Berta …
X
X
X
X
X
Continua parte narr.pag. 5 Sivia: Quando …
Mariella: discorsi di Berta…
Mariella parte narrante fino a … parete pag 7
Discorsi di Silvia
Silvia: poi prese … fino a età diverse pag. 8
Discorsi Mariella
Mariella pag 9: dopo essersi… suonare così.
Silvia: posò il sigaro…
Mariella:targa e discorsi
Continuare così fino a pag 13
Riprendere da pag. 14 fino a pag 19.
Sintesi pagine
Nel frattempo Marius chiese alla signora Berta se potesse andare a riposare un pochino perché molto stanco per la fatica
affrontata poco prima. Intanto a lei dopo aver fumato un sigaro venne l’idea di andar a comprare dei vestiti e dei
giocattoli per il piccolo Marius.
Riprendere da pag 28 fino a Marius e poi pag 30
Voce narrante Mariella
Elenco cose delle borse:
maglietta ricamata di lustrini
cintura di cuoio con grande fibbia
mutande a quadretti
pantaloni di velluto viola con le toppe verdi
berretto celeste con la campanellina
gelato al lampone
scatola di costruzioni
bambola
sintesi da pag 31 a pag 56 fare disegno da mettere nella presentazione
Riprendere da pag 56 – 57
Sintesi da pag 57 a 71
Riprendere da pag 71-fino a pag 79
Sintesi 79-107
Riprendere da pag. 108-116
Sintesi pag 117-149
Da pag 149-154
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FASE DI DOPO ASCOLTO
Ultimata la lettura, si dà avvio alle attività di animazione.
Da preparare
A ciascuno di questi brani del libro “Il bambino sottovuoto” abbiamo rubato qualche parola o una frase. Non vi resta
che tuffarvi tra queste pagine, alla ricerca di parole e frasi scomparse, che dovrete scrivere nello spazio apposito.
La rete di lettere – 225 in tutto, compresa la
riga col titolo del gioco – nasconde alcuni
personaggi di queste imprese, che
condividono onori e oneri di un’avventura.
Potrete scovare i personaggi leggendo con
molta attenzione le lettere della rete.
Trovate il nome dei personaggi nascosto
nelle caselle orizzontali della nostra rete, e
in quelle verticali. I personaggi hanno
sempre una lettera in comune.
I nomi e o cognomi si possono leggere
dall’alto in basso, dal basso in alto, da
destra a sinistra e da sinistra a destra.
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