Gruppo MIssionario: lettera di suor Wilma

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Gruppo MIssionario: lettera di suor Wilma
Santo Natale 2016
Carissimi del gruppo missionario, è da tempo che volevo mandarvi due righe, ma come sempre le
Comboniane non hanno tempo di sedersi a scrivere! Già da diversi anni, ve l’ho già scritto più
volte, la presenza degli elefanti ostacola gli abitanti e distrugge le loro piantagioni. Ogni mattina c’è
l’incubo dell’incontro con i pachidermi. Oggi per esempio eravamo dirette ad una cappella Kurum,
per l’insegnamento ai catecumeni, ma ci è stato impossibile arrivarci! A pochi metri da noi che
eravamo in auto, un gruppo di 20 elefanti circa, ha bloccato la strada. Girare il veicolo è stata
un’impresa non da poco data la strettezza della strada e i fossi da ambo le parti. Perciò abbiamo
dovuto tornare indietro con dispiacere, pensando alle catecumene che ci aspettavano. Carissimi, per
tanti motivi in questo territorio è difficile l’evangelizzazione. Ma la nostra tenacia comboniana fa in
modo che non ci fermiamo. Ecco allora una seconda prova! Sono appena passati due anni da
quando sono ritornata a Dol-Dol, contenta di essere qui con questo popolo e già mi chiedono di
cambiare missione, per aprirne un’altra, avvalendosi della mia esperienza missionaria. Quindi
lascerò Dol-Dol a metà gennaio e andrò alla nuova comunità nel mese di febbraio. Il luogo
dove apriremo è ADU-MALINDI sulla costa. Il territorio è ancora da esplorare. Qui vivono i
Giriama. I padri della Consolata sono andati là due mesi fa. Visto il posto “primitivo” e con tanti
bisogni hanno informato il Vescovo locale per chiedere di mandare delle suore. E naturalmente il
Vescovo ha chiamato noi comboniane, conoscendo il nostro carisma di andare dove ci sono i più
poveri e abbandonati. Saremo in quattro sorelle a formare quella comunità: una portoghese, una
italiana e due africane. Ognuna di noi metterà a profitto i propri talenti, chi nella scuola, chi nella
catechesi, chi per la promozione della donna e chi per gestire la parte agricola. Tutte comunque con
un unico obiettivo: L’annuncio!
Carissimi da quando ho avuto la conferma del cambio il mio cuore si sta preparando ad accogliere
un altro popolo ancora ignaro di Gesù Cristo. MAI NESSUNO è andato là fino ad oggi. Dopo i
padri, noi siamo le prime ambasciatrici. E’ una grande gioia sentirsi chiamate a tale compito, ma
anche una grande responsabilità da parte nostra. Ecco, qui sorge la domanda: come annunciare il
Vangelo a delle persone che non hanno mai sentito parlare di Gesù Cristo? L’esperienza nostra è
valida però c’è da tener presente che ogni tribù conserva le sue tradizioni. Come presentarsi? E poi
con quale lingua? Noi useremo il kiswahili, seconda lingua del Kenia e l’inglese. In un secondo
tempo si vedrà con i padri come impostare il nostro lavoro. Gesù vuole nascere in terra Giriama,
servendosi di noi. Che bello!
Carissimi collaboratori, speriamo di essere per loro strumenti dell’amore misericordioso del
Signore, come ci ha detto papa Francesco in occasione della giornata missionaria. Ma finora mai
nessuno ha avuto il coraggio di andare là. Perché?
Ci sono tanti fattori: caldo, vento, deserto, poca acqua e distanze rilevanti dai centri abitati. I
giriama ci stanno aspettando e vivono questa attesa con dignità. Soprattutto in attesa di conoscere il
loro Salvatore. Ormai qui sta per arrivare il Natale e per loro è veramente un’attesa del Cristo,
gioiosa, pacifica e serena. Invece io penso ai tanti di noi occidentali che si comportano come Erode,
che vuole distruggere Gesù.
Il mio augurio natalizio vuole essere il seguente: che tutti sappiano accoglierlo come dono del suo
Amore per noi e ci faccia camminare secondo le sue leggi.
Buon Natale dunque e felice Anno Nuovo 2017. Chiedo una preghiera per il popolo Giriama, con
l’augurio che sappia sempre attendere il Messia.
Uniti nella preghiera lodiamo con gioia il Signore che viene e gioiamo per le sue meraviglie.
Con affetto riconoscente. Suor Wilma