"La limpida rugiada ei colossi di Memnone" di

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"La limpida rugiada ei colossi di Memnone" di
"La limpida rugiada e i colossi di Memnone" di Margherita Arancio
Giovedì 11 Ottobre 2012 22:21
L’uomo piu’ bello della terra per i Greci era Memnone, figlio di una madre non comune. Lo
aveva messo al mondo Eos, cioe’ Aurora (sorella di Elios il sole e di Selene la luna), che
sicuramente non aveva dimenticato di dargli una bellissima carnagione rosea, meravigliosi
occhi e capelli biondissimi che abbagliavano.
Aurora si innamoro’ di Titone, molto bello, (chiese a Zeus l’immortalita’ per il suo amante ma
dimenticò di chiederegli l’eterna giovinezza) che invecchiando divenne ripugnante e lei lo
trasformo’ in cicala. Ebbero due figli: Emazione (la notte) e Memnone (il giorno) che
accompagnavano la madre sul cocchio che precede il sole.
Memnone re di Susa (Persia) abitava in un palazzo di marmo bianco e gemme colorate, si
presento’ sotto le mura di Troia per combattere come alleato di re Priamo. Quando i Troiani lo
videro dissero che era l’uomo piu’ bello della terra. Dopo molte imprese eroiche, la morte lo
raggiunse (durante un duro duello) per mano del Pelide Achille.
La radiosa madre disperata tenendo stretto nelle braccia il corpo inerte lo pianse tanto,si dice
che le copiose lacrime di Eos non cessarono piu’ di sgorgare,ancora oggi bagnano le foglie e i
fiori,sotto la forma di limpida rugiada prima che spunti il sole.Come da usanza il figlio di Aurora fu bruciato e per volere di Zeus dalle ceneri di Memnone nacquero stormi di uccelli immortali
chiamati Memnonidi (le beccacce) che ogni anno volano nel cielo di Troia(fanno tre giri). A
Memnone fu dedicata una statua di bronzo grandissima sulle rive del Nilo, appena la statua sentiva il tepore del primo sole, risuonava armoniosamente.
Era l’anima di Memnone che salutava la madre.Fu ricordato con due statue gigantesche di
arenaria ,alte 18 metri, davanti al tempio di Amenhotep III a Luxor (la mitica Tebe dichiarata
patrimonio dell’umanita’ nel 1979),che erano chiamate dai Greci “i colossi di Memnone”;gli
egiziani non la pensano cosi’, perché passando da li si sentiva un suono provenire da una
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statua ogni sorgere del sole, pensarono fosse provocato da Eos che piangeva suo figlio, MA
RAPPRESENTANO IN REALTA’ il faraone Amenofi III.
Il rumore causato dal colosso sicuramente era il passaggio dell’aria da una fessura che fu
provocata da un terremoto nel 27 A.C, per effetto del repentino cambio di temperatura alcuni
cristalli di sabbia impregnati di rugiada precipitavano nella spaccatura e uniti all’effetto del vento
provocavano un suono particolare, quasi un gemito umano..AHIME’!
Questo fenomeno non esiste piu’ perche’ l’imperatore romano Settimio Severo ordino’ il
restauro delle statue nel 170 D.C.(involontariamente mise fine al fenomeno che per tanto
tempo le aveva rese famose) ed il triste saluto di Memnone alla propria madre non si udì più,
rimanendo solo un ricordo di chi aveva avuto la fortuna di ascoltarlo e nelle leggende che
l’hanno tramandato fino a noi. Le colossali statue sono in quarzite ,oggi si sa che questo
materiale con la rugiada del mattino,riscalda ed emette suoni.Statue senza volto ma severe e
altere nella loro imponenza, sono statue silenziose testimoni di tanti mutamenti avvenuti alle
loro spalle : inondazioni del Nilo,guerre, distruzioni ambientali.
Fin dai banchi di scuola sogniamo di vedere la terra dei Faraoni, grande emozione visitare
Rashid, chiamata dai Francesi “Rosette” è un luogo che merita assolutamente di essere inserito
nell’itinerario di un viaggio in Egitto. La sua bellezza e grandiosità è testimoniata dalle raffinate
case di epoca ottomana.
Oggi si è in grado di leggere i geroglifici grazie alla stele di granito nero (la stele di Rosetta)
scoperta dall’esercito di Bonaparte e decifrato da Jean Francois Champillon(allora quindicenne)
un vero genio linguistico che diede una chiave decisiva per comprendere i geroglifici, cio’
avvenne nel 1822, il troppo lavoro minò il suo fisico e mori’ a 42 anni.
Oggi la stele (pesa 760 kg e riporta tre grafie.:geroglifico,demotico e greco) e si trova al
British Museum di Londra, punta di diamante del museo londinese che non intende restituire la
stele ai legittimi proprietari perché sarebbe vista da meno persone in quanto il museo del Cairo
ha meno visitatori rispetto al British, una copia della stele si trova murata nella sala grande del
Museo Egizio del Cairo, una metropoli che non dorme mai, vie animatissime dove si alternano
negozi e ristoranti, tessuti e gioielli, artigiani che realizzano tappeti,sete, spezie,pantofole e non
mancano orecchini in oro e argento.
Passeggiando per il Cairo, senza meta ,ci si puo’ imbattere in uno dei prodotti piu’ amati dalle
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signore:il Kajal in polvere che da alle donne uno sguardo misterioso.Vedere la piana di Giza
con le grandi Piramidi ,che in egiziano chiamano “Mer” è una emozione indescrivibile,che io ho
provato per la seconda volta.Gli antichi Greci definirono le piramidi una delle sette meraviglie
del mondo, antiche gia’ venti secoli.
Oggi delle altre sei meraviglie elencate dai Greci rimane ben poco o nulla,vecchie di quasi
cinquemila anni continuano ad essere i monumenti piu’ visitati della terra(le sette meraviglie del
mondo antico:le piramidi ,i giardini di Babilonia,la tomba di Mausolo,il tempio di Diana a Efeso,il
colosso di Rodi,la statua di Giove di Fidia,il faro di Alessandria).
Un po’ di tristezza visitare Elalamein ,che in arabo vuol dire due bandiere,fu teatro di due
importanti battaglie. Churchill rese omaggio ai caduti dicendo “Dobbiamo inchinarci davanti ai
resti di quelli che furono i leoni della Folgore”(soldati italiani,inglesi,tedeschi coraggiosi e
valorosi).
Alamein si affaccia su 11 km di spiaggie con un importante porto che è in grado di ospitare
5000 imbarcazioni.,dove un grande sviluppo turistico ha sviluppato il nascere di impianti
alberghieri con superbe attrezzature.
La magnifica Alessandria fondata da Alessandro Magno è la seconda citta’ d’Egitto per
importanza economica, nella zona Nord Orientale si vedono i principali monumenti del suo
antico splendore, era la sede di tutto il sapere, oggi la nuova biblioteca Alexandrina ha sale di
lettura,scuole d’informatica,sale per congressi e piu’ di un milione di testi scientifici. Ebbene si!
Sono io nella foto disposta ad affrontare levatacce assurde, le quattro del mattino, ma alla fine
soddisfatta di essere stata sospesa nel tempo in una terra magica ,solare e seducente.
Un viaggio tridimensionale che consente di gustare appieno la bellezza dei luoghi ,alla scoperta
dell’antica civilta’egiziana, piu’ antica d’ogni altra. Visitare l’Egitto è come sfogliare un vecchio
libro dimenticato e ritrovare intatto il sapore di un viaggio d’altri tempi con un salto indietro nel
tempo, toccare con mano i capolavori dei grandi faraoni (le pitture e le magnifiche costruzioni )
mi ha fatto sentire a contatto con la storia.
L’Egitto, vi garantisco, vi regalera’ emozioni inaspettate, sarete travolti dalle bellezze naturali e
dai misteri e testimonianze inspiegabili; nel tempio di Abydos,nell’alto Egitto, si vedono
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geroglifici che ricordano i nostri elicotteri. Un bellissimo ed affascinante angolo di paradiso è il
mar Rosso, ricco di coralli e pesci variopinti,si presta molto per gli appassionati delle
immersioni.
L’Egitto vanta sconfinati deserti ,meraviglie naturali e anche divertimento negli innumerevoli locali notturni.
Erodoto chiamo’ l’Egitto un dono del Nilo.
Margherita Arancio
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