Ordine del giorno
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Ordine del giorno
Oggetto: Luogo: Data: Partecipantii: Riunione gruppo INEMAR Venezia Mestre Martedì 15 aprile2014 ore 10.20 – 15.00 Laura Susanetti (ARPA Veneto) Alessandra Petrini (ARPA FVG) Tommaso Pinat (ARPA FVG) Laura Pretto (APPA TN) Andrea Cemin (CISMA srl) Chiara Lora (CISMA srl) Contribuiti scritti di: Elisabetta Angelino (ARPA Lombardia) Ketty Lorenzet (ARPA Veneto) Ordine del giorno 1 Stato Avanzamento inventari emissioni .........................................................................................2 1 Analisi ed affidabilità delle fonti dei dati di vendita dei combustibili ...........................................2 2 1.1 Presentazione Trentino Alto Adige sul gasolio extrarete ........................................2 1.2 Discussione su gasolio.............................................................................................3 Parco circolante Ciclomotori ........................................................................................................3 2.1 Presentazione Trentino Alto Adige .........................................................................3 2.2 Discussione su ciclomotori ......................................................................................5 3 Discussione su dati di gas metano ad uso riscaldamento..............................................................6 4 Discussione su indagini CATI consumo legna...............................................................................6 5 Porti ...............................................................................................................................................6 1 Stato Avanzamento inventari emissioni Veneto finisce questa estate l'inventario 2010, Friuli è in revisione interna, la revisione pubblica è prevista per maggio mentre a Novembre ci sarà la versione definitiva, Trentino Alto Adige già pubblicato. (Inventario della Provincia di Trento, anno 2010 – approvato in via preliminare, in fase di revisione e di armonizzazione con l’inventario nazionale disaggregato). Le tre regioni si propongono di realizzare il prossimo inventario per l'anno 2013. Per quanto riguarda la Lombardia si è conclusa l’edizione 2010 definitiva alla fine dello scorso anno e si sta lavorando all’edizione 2012. Oltre alla raccolta dati 2012, fra i vari affondi, si sta cercando di migliorare l’interfaccia con i db per la stima delle emissioni puntuali. 1 Analisi ed affidabilità delle fonti dei dati di vendita dei combustibili 1.1 Presentazione Trentino Alto Adige sul gasolio extrarete Introduzione del lavoro di analisi dei combustibili extra rete: ossia gasolio da trazione extrarete in Trentino Alto Adige. I dati locali associati all’extra-rete sono relativi ad aziende private con serbatoi di distribuzione propri, suddivisi sulla base del tipo di autorizzazione in capacità maggiori e minori di 10 mc. Fonti dati di uso/vendita carburante gasolio: Locali: - ASTAT e Ufficio Commercio - Agenzia Dogane Nazionali: - Bollettino Petrolifero - SIER (ENEA) - BER (ENEA) e Burden-sharing (GSE-ENEA) - GreenHouse Gasses (ISPRA) Approfondimenti sul metodo statistico di realizzazione del bollettino petrolifero Rappresentazione dell’intera attività del comparto petrolifero italiano tramite raccolta di questionari da aziende che fanno parte del campione statistico, la cui costituzione viene aggiornata annualmente da parte del Ministero, al fine di garantire la rappresentatività statistica in termini di numerosità campionaria, stratificazione merceologica e quote di prodotto immesso al consumo. Analisi degli scostamenti delle vendite riportati nelle fondi locali rispetto al bollettino petrolifero. In generale per il TAA emerge una sovrastima del bollettino petrolifero rispetto ai dati di vendita locali; non si è riusciti ad approfondire come viene realizzata la disaggregazione provinciale del bollettino. Analisi ditte vendite gasolio in Trentino Alto Adige Vengono presentati i primi risultati di un’analisi delle ditte con serbatoi di gasolio propri. Le ditte sono classificate in base al tipo di utilizzo del gasolio in undici classi. Di seguito il riassunto regionale con le percentuale di utilizzo di gasolio extra-rete: 1 - Trasporti (sul territorio regionale) 32% 2 – Attività varie (sul territorio regionale) 7% 3 - Funivie 3% 4 - Azienda trasporto pubblico 8% 5 – Ferrovie FS 1% 6 - Cave 2% 7 - Edilizia, scavi e bitumi 29% 8 - Trasporti internazionali 10% 9 - Vendita combustibili 0% 10 – Enti Provinciali 1% 11 – Aziende di servizi (gestore acqua, etc) 2% Aziende non ancora classificate 6% Gasolio non dichiarato… Da colloqui con funzionari provinciali risulta possibile un uso di gasolio non dichiarato, quindi non visibile dai dati delle vendite locali. Essendo difficile quantificare o caratterizzare tale uso non dichiarato, la questione rimane aperta. 1.2 Discussione su gasolio Il FVG ha a disposizione i dati dei caselli di confine della regione, ai fini della stima del traffico per l'inventario viene fatta la differenza tra i passaggi in entrata ed in uscita dai caselli, e si ottiene il dato di traffico di attraversamento. In FVG si ha che 80% del traffico è di attraversamento. L'ipotesi alla base è che i mezzi classificati come traffico di attraversamento non comperano in Italia il gasolio, perché qui è molto più costoso che negli stati confinanti, però il gasolio viene bruciato qui. Quindi si fa un bilancio dei dati di vendita di carburante guardando i distributori confinanti con le province di Gorizia e Trieste, ad es. OMV e Petrol (PVB ed Eni sloveni) pubblicano i dati delle vendite in tabelle molto chiare e dettagliate. Quindi i dati del venduto in questi distributori di confine viene aggiunto al dato di vendita regionale, e così si ottengono dei valori simili alla stima del traffico lineare fatta da Inemar. Contributo sui dati relativi al carburante gasolio: Veneto può fornire le analisi di confronti con dati agenzia dogane e BP fatte per gli anni passati. FVG ha dati che tornano bene fino 2007. In Lombardia per la parte energetica ci si appoggia a Finlombarda (ex CESTEC), che quindi dispone di informazioni a monte rispetto ai combustibili per la stima dei fabbisogni. Fermo restando che il raccordo con il BER punto di verifica per definire il margine di utilizzo della biomassa legnosa, c’è tutta un’attività per interfacciarci con loro al meglio. 2 Parco circolante Ciclomotori 2.1 Presentazione Trentino Alto Adige ACI non registra il numero di contrassegni, ma solo le targhe. Esistono indeterminatezze per quanto riguarda: - numero - età (classe EURO) - percorrenze Sul sito ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori) sono sono presenti per i ciclomotori solo dati a livello nazionale: Vecchi documenti recuperati: - Analisi FINDOMESTIC per l’anno 2000: unico documento trovato con parco a livello regionale - Gianluca Iarocci, Giorgio Cattani (ISPRA, 2009) Analisi dei dati italiani del trasporto su strada 2000-2005-2007: parco nazionale suddiviso per classe EURO Allo stato attuale si stanno recuperando in TAA i dati relativi alle immatricolazioni e revisioni per vedere se si riesce da quelli a ricavare il circolante. PERCORRENZE: Quella delle percorrenze dei ciclomotori sarebbe un’altra problematica da affrontare, perlomeno in ambito alpino, in quanto: - In INEMAR attualmente si attribuiscono solo al Traffico Diffuso - Probabilmente vero in presenza di aree metropolitane - Sicuramente nel contesto alpino va considerata una componente di Traffico Lineare, probabilmente prevalente nelle valli - Vanno inoltre considerate forti limitazioni nel periodo invernale per: o Motivi climatici o Limitazioni alla circolazione (es. a Bolzano divieto per i 2T) 2.2 Discussione su ciclomotori I contatti disponibili al momento sono: presso ACI sig.a Lucia Pennisi, presso ANCMA sig. Federico Vitale ([email protected], che sostituisce l’Ing. Paolo Alburno, membro “storico” del Gruppo Expert Panel, che ha dato importanti contributi alla stima dei ciclomotori nelle discussioni dell’EPT ma ha cambiato lavoro). Lorenzet (Veneto) comunica che negli anni passati la stima ACI veniva messa in dubbio all’interno del Gruppo Expert Panel (anche dalla stessa Lucia Pennisi) in quanto il loro database non è comprensivo del numero di ciclomotori circolanti, perchè considera solo la classe "motocicli" (distinguendoli per cilindrata in: fino a 125, 126-250, 251-750, oltre 750) che la metodologia COPERT definisce "motoveicoli" e distingue in 2 tempi (> 50 cc) e 4 tempi (50-250, 250-750, > 750). Questi mezzi sono i cosiddetti "targati" cioè MOTO ma per essere precisi necessitiamo di considerare separatamente i CICLOMOTORI come mezzi "in contrassegno" (rilasciati dalla motorizzazione) che quindi deriviamo dalla banca dati ANCMA. ACI garantiva quindi il database solo dei motoveicoli, che veniva classificato secondo il COPERT. ANCMA forniva il numero di ciclomotori circolanti in Italia, distinto in Euro 0-1-2, per anno solare ed il numero di contrassegni emessi in ogni provincia (e come totale in Italia), da cui calcolando la % di ciclomotori circolanti sul numero di contrassegni emessi si ricavava, per anno e per classe Euro, la stima del circolante (nazionale) da usare per calcolare il circolante provinciale. NB: Purtroppo ogni provincia presentava la stessa % circolante per classe Euro del nazionale, ma era il dato migliore che si potesse avere. ANCMA dall’anno scorso ha migliorato la stima basandosi non più sul numero di contrassegni emessi per provincia, bensì sul numero di ciclomotori venduti per provincia, da cui calcolando la % di ciclomotori venduti provinciale sul nazionale si ricavava, per anno e per classe Euro, la stima del circolante (provinciale) calcolato sul nazionale (ad es. per la prov. di Milano = 2501/48744 = 5,1% che è stato poi applicato al dato nazionale di 2.100.000 ciclomotori circolanti, ottenendo per Milano: 2.100.000 x 5,1% = 107.000 unità) si tratta certamente di una buona approssimazione come risponde Claudio De Viti ([email protected]). NB: Anche in questo caso ogni provincia presenta la stessa % circolante per classe Euro del nazionale. Proprio in occasione della richiesta del DB 2013 ho espresso perplessità sull’attribuzione della % circolante per classe Euro del nazionale, che se fosse riferita alla specifica provincia migliorerebbe la stima (in origine il dato sui contrassegni emessi era per provincia e per classe Euro) ma il Sig. De Viti mi ha risposto: “Come le avevo anticipato l’unica fonte certa delle nuove targhe (le uniche che consentono oggi la circolazione) consegnate per provincia è il Ministero dei Trasporti, che ritengo richieda un investimento per rilasciare tali informazioni. La stima legata alle vendite degli ultimi 4 anni ci sembra una buona approssimazione, mentre i contrassegni emessi sono un dato ormai obsoleto ed è probabile che molti dei vecchi contrassegni non siano stati rinnovati con le nuove targhe. Non sono disponibili altri metodi.” Richiesta a ANCMA dei dati anno per anno con stima provinciale: il Veneto che ha un contatto li richiede per tutte le province. Lorenzet ha chiesto la disponibilità di condividere il DB ANCMA con le altre Regioni e Province del progetto INEMAR ed il Sig. De Viti ha dato risposta positiva, quindi sia i dati che la metodologia possono essere condivisi sul wiki. La sua risposta è stata: “Nessun problema, i dati riservati sono quelli relative alle singole quote di mercato delle marche, ma in questo caso si tratta della suddivisione geografica del totale mercato.” Lombardia: Proprio ieri pomeriggio abbiamo avuto un incontro con un ufficio di raccordo con ufficio statistica e siamo venuti a conoscenza di un’indagine sui consumi che riguarda, tra gli altri beni, anche il possesso di motorini. Non sembra direttamente fruibile ai fini dell’inventario (sia per il tipo di ripartizione in due classi che poco fittano con le ns, sia perché non viene indicato il numero ma solo si/no), ma come proxy potrebbero essere utili. Comunque vi faremo sapere. L’altro passo sarà quello di contattare l’ufficio tributi regionale per eventuali dati, anche aggregati, inerenti la riscossione del contributo del bollo o verificare la possibilità di accedere ai db della motorizzazione, anche se da internet non è chiaro se e che cosa contengano rispetto a questa classe di veicoli. 3 Discussione su dati di gas metano ad uso riscaldamento Seguendo l’esperienza di ARPA Puglia, ARPA Veneto ha inviato una richiesta all’AEEG (Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas) circa le statistiche da loro raccolte sui quantitativi di gas naturale distribuiti a livello comunale e venduti a livello regionale per tipologia di utilizzo, dai diversi soggetti che operano nel mercato. Una volta ricevute, ARPA Veneto si riserva di confrontarsi con ARPA Puglia circa il loro utilizzo nell’ambito delle stime delle attività diffuse che ricadono negli SNAP 02.02.02, 02.01.03 e 03. Tali statistiche, richieste direttamente all’AEEG, possono forse essere di interesse anche per altre Regioni che non dispongono di statistiche comunali. 4 Discussione su indagini CATI consumo legna Nel corso dell’incontro del 10 aprile a Roma presso l’ISPRA, sono stati posti a confronto i risultati delle indagini CATI regionali con quelli dell’indagine CATI commissionata dall’ISPRA. Sono risultate differenze nelle stime complessive (ma non tanto nei consumi medi per gli utilizzatori frequenti o nella ripartizione del parco per tecnologia di combustione) specie per le Regioni del NE Italia, riferibili ad una % di utilizzatori frequenti inferiore nell’indagine ISPRA rispetto all’indagine regionale. Per quanto riguarda la stima delle emissioni, ISPRA, oltre ad utilizzare FE diversi da quelli adottati in INEMAR, ha utilizzati i consumi calcolati dal modello del GSE, basati su dati censuari ISTAT (import, export, tagli forestali e superfici delle abitazioni), mentre dell’indagine ha utilizzato la ripartizione delle tecnologie ed il contributo % delle diverse regioni al consumo totale nazionale. Verrà creata una cartella di condivisione della documentazione e dei DB delle diverse indagini CATI e redatto un verbale dell’incontro. 5 Porti ARPA Veneto segnala che per la stima delle emissioni nel porto di Venezia ha utilizzato la base dati dettagliata, movimento per movimento, reperita presso l’Autorità Portuale di Venezia (ma disponibile anche presso la Capitaneria di Porto di Venezia), che registra il nome ed il tipo di nave, la stazza lorda, la data e l’ora di ingresso e la data e l’ora di uscita. Da queste registrazioni è possibile desumere i tempi di manovra e di stazionamento per ciascun movimento e stimare le emissioni per ciascuna nave e tipologia.