April - May 1996
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April - May 1996
CARMEN STREET anno 1, n. 2 GIORNALINO DEL CENTRO DI AGGREGAZIONE GIOVANILE DI VICOLO MANZONE 7, BRESCIA HANNO COLLABORATO: Maga Magari, Marco, Fausto, Silvana, Ersilia, Giovanna, Terry, D.96, Giuliano, Claudia, Imen, Debora, Nadia, Ilaria, Valentina R., Roberta, Simona, Mattia, Sara, Houda, Giacomo, Felicia, Katiuscia M., Veronica O., Natascia, Il Biologo, Walter Satüt, Amici del Quartiere, ..... in qu e st o n u m e r o : Notizie di redazione 3 AI CONFINI DELLA PADANIA Finestra sul mondo 4 ... IL RAZZISMO AL ROGO Pensieri e parole 5 CON GLI OCCHI DEL CUORE Di tutto un po' 6 ANCORA SUL QUARTIERE... Pensieri e parole 8 I GIOCHI DI UNA VOLTA Carmen News 10 ATTIVITA' A CARMEN CITY S.O.S 11 FENOMENO IMMIGRAZIONE Sognare sognare 12 QUESTA NOTTE HO SOGNATO... Pensieri e parole 13 CHI E' DIO? Lettere d'amore 14 CARA... La pagina della scienza 15 CHE FINE HANNO FATTO... Racconti 16 SCRITTORI IN ERBA Racconti 17 ANCORA SCRITTORI IN ERBA Racconti 18 RIFLESSIONI DI UN VAGABONDO Maga Magari 19 LE STELLE PREVEDONO Nonprofit 20 SPAZIO PUBBLICITA' Conosci te stesso! 21 FEDELI FINO ALLA MORTE? Una pagina per giocare 22 IL PIACERE DI SCOPRIRLO Notizie utili 24 CARMENINFORMA Carmen Street - Bimestrale - N. 2 (aprile) 1996 Registrato presso il Tribunale di Brescia il 26-9-95 n. 32/1995. Direttore Responsabile Dott.ssa Anna Grasso Rossetti Redazione e Amministrazione: Vicolo Manzone 7, 25122 Brescia - tel/fax 030/40807 Stampa: Grafiche Opera Pavoniana - BS 2 Due mesi dopo... Ritorna Carmen Street con un nuovo numero. Abbiamo ricevuto apprezzamenti, contributi e suggerimenti per poter migliorare il prodotto. A tutti ne siamo grati: per gli apprezzamenti (perché ci spronano a continuare), per i contributi (che ospitiamo volentieri su queste pagine), per i suggerimenti (che ci aiutano a migliorare, anche se a volte non è possibile realizzarli subito). Questo numero presenta alcuni spazi dedicati appositamente ai più piccoli amici di Carmen Street: si tratta di testi che essi hanno appositamente preparato per il giornalino: racconti, sogni, riflessioni... Anche questo è un contributo molto importante! Come potranno osservare i nostri lettori più attenti, abbiamo il ritorno di alcune rubriche, mentre altre non compaiono. E' un po' il nostro stile, che rende ogni volta più vario il materiale che presentiamo. Dobbiamo rivolgere una raccomandazione a quanti ci inoltrano i loro testi: perché possano essere pubblicati, bisogna che venga indicato il nome e l'indirizzo dell'autore. La redazione (come finora ha sempre fatto) assicura l'anonimato (se richiesto). Non potremo pubblicare materiale non firmato. A tutti un grazie. Notizie di redazione AI CONFINI DELLA PPADANIA ADANIA IL 24 Marzo 1946 pardon 1996 l’équipe prova?), dalle dolci manine di Celestina e pollo alla fessionale dell’agenzia matrimoniale - cioè di brace di papà Gennaro: tutti belli pieni e sobri viaggi - CARMEN TOUrsul “ITALIANO n’om fat ‘na cantada (vero Debora junior) CARMELITANO” organizza una spedizione e ‘na ridida (mamö che mal de pansa!) prima nella Padania. di rimetterci in viaggio per... l’ultima tappa... Pullman gran turismo S.I.A. e sala d’azzardo SABBIONETA, città rinomata per la dolcezza incorporato, partenza alle ore 7:001. Tutti pundella pasticceria-gelateria LA SBRISOLONA, tuali meno i soliti 2 (non facciamo nomi, ma ma non solo. Dovete sapere che a Sabbioneta ci cognomi Gandini e Reboldi ).Viaggio tranquillo sono dei prati immensi nei quali i “vitelli” giocano tra fumi e nebbie delle campagne. a calcio, si rotolano, si legano ai pali e si fanno Prima tappa Busseto, paese natale del nostro tirare i sassi dalle persone, cercano di pestare il caro amato e defunto Beppe in più grosso di arte Giuseppe Verdi grande D.J. tutti, e naturaldegli anni ruggenti 1800 e rotti mente, le (chi li ha rotti?), dopo una prendono... sazievole colazione al bar «La Così tutti ben Ida» abbiamo fatto una visitina in saccagnati e casa Verdi. Come sospettavafelici tornammo, lui non c’era... ma un gentil mo in quel di maggiordomo dell’età preistoriBrescia, con ca e dai denti da dinosauro ci ha nel cuore uno aperto la casa e tutti i segreti scorcio di della vita segreta del Verdi sono quel mondo venuti a galla: amori, Giuseppina, perduto oltre finanziatori, manager di case i confini della discografiche, la madre, il padre, pianura nonni, zii, parenti: tutto molto inpadana. teressante... Al di là degli Seconda colazione a villa scherzi che la Pallavicini: un altro bidone. Luigia nostra redaera ricoverata in ortopedia per zione si peruna caduta da cavallo (vedi Ugo mette di fare, Foscolo). Guarisci presto, Cicci. la giornata è Addentrandoci nell’Ape Nino stata intensa mo’ ci troviamo un salamino di di scoperte puro suino, prodotto tipico delculturali in un Ivan "rosso". Ovvero: non so se mi (s)piego l’economia castell’arquatese. clima di amiDopo averlo visitato in lungo e in largo m 3x4 cizia: la CARMEN TOUR vi invita a provare cioè 12 cioè ora di pappatoia, la fame ci chiama queste emozioni nella prossima esperienza alla trattoria «La perla del mare» (specialità che vi comunicheremo al più presto. tutto pesce)!!!!!! Perciò occhio al volantino!!!! Abbuffata di ravioloni fatti in casa, (fuori piove- 3 Finestra sul mondo CON LA «VECCHIA» IL RAZZISMO AL ROGO Nell'ormai tradizionale appunamento di metà quaresima organizzato da alcune scuole della città e da alcuni Centri (tra cui Carmen Street) con il rogo delle «vecchie» si è voluto bruciare ciò che in ognuno di noi rappresenta il razzismo. to. Vale la pena di rammentare la funzione Si è ripresentato l'appuntamento della festa di storica della campana come strumento di avmezza quaresima che da tempo il Centro diurno vertimento nei pericoli, di richiamo di decisioni di via Odorici, la scuola materna Carboni, la collettive, all'incontro su valori comuni. L'inscuola elementare Calini, la scuola media gresso del corteo in piazza è stato accolto dal Mompiani, l'Angolo di vicolo Anguilla, il Cenrullo dei tamburi del gruppo di musica etnica tro di Pronta Accoglienza di Vicolo Manzone «Bataxal». Erano inoltre presenti alcune ban[N.d.R..: Carmen Street], la IX Circoscrizione, carelle di il circolo prodotti Acli-Enars artigianali «Quelli di del Sud del via Odorici» mondo. e l'Arci Lo spirito C e n t r o dell'iniziatistorico orgava proponizzano insiesta è stato me. proprio nel Ogni anno restituire viene scelto alla piazza un tema e, il suo ruolo dopo essere di confronstato approto, discusfondito in sione, declasse, venPiazza Loggia: il ritrovo prima del «rogo» cisione e gono simbolicrescita collettiva, incontro fra pari. camente bruciati con la «vecchia» gli ostacoli A supporto del percorso didattico gestito dagli alla sua realizzazione. insegnanti è stata organizzata, presso il cinema Il tema scelto quest'anno è quello della Crocera, la proiezione gratuita di due film: multiculturalità; quindi al rogo vengono brugiovedì 21 marzo «L'articolo due» di M. ciati: razzismo, intolleranza, paura. Zaccaria; giovedì 28 marzo «Lamerica» di G. Giovedì 14 marzo, il tradizionale corteo delle Amelio. Sono state inoltre esposte due mostre: diverse realtà e generazioni (1000 persone una «Maccaroni vù comprà» sul tema delcirca) si è mosso dal quartiere Carmine alle ore l'emigrazione e dell'immigrazione nella storia 14,30 preceduto dai campanari di Bergamo e della società italiana presso l'aula magna della ha raggiunto Piazza Loggia dove alle 15,45 le scuola media Mompiani e l'altra «Bianco su «vecchie» costruite da bambini e anziani sono nero», di satira e di illustrazione su razzismo e state bruciate. antirazzismo presso la saletta Piamarta di via L'inizio del rogo è stato accompagnato dalle S. Faustino. campane delle chiese del centro unite ai testo tratto dal Giornale di Brescia del 13-3-96 «Campanari di Bergamo» in un unico concer4 Pensieri e parole CON GLI OCCHI DEL CUORE di Natascia E. Non c'è bisogno di parole per presentare Natascia, essendo stata educatrice a Carmen Street fino alla fine del 1994.Ospitiamo volentieri il suo contributo, nel quale ci racconta della sua nuova esperienza di vita. Mi piace "comparire " su questo giornalino che prio qui dove sono sempre stata è da una parte parla di questo quartiere, che sento profondadifficile e da una parte un'esperienza ricca di mente mio e che porto sempre nel cuore in frutti. Il mio essere Postulante trova le sue maniera speciale. Mi piace l’appartenere ad un MOTIVAZIONI e le sue RADICI QUI, al territorio che custodisce un Carmine, a S. Faustino... desiderio di comunicazioIn questi mesi mi sento un ne e di comunione; che non po' straniera perché lo si accontenta di essere abisono... ma sento di appartato, ma vuole anche essere tenere a questa CASA che vissuto. E la vita fa sempre amo perché è la mia. Tanti un po' rumore, dice semmi chiedono perché sono pre qualcosa. Anch'io mi entrata in Convento... la unisco al coro di voci e mia risposta è molto semd’esperienze che salgono plice. E' stato il rileggere da questo centro storico di la mia storia tutta intera Brescia e salgono in alto con gli occhi del cuore e fino ad inserirsi in una stoquindi della fede, che mi ria più grande. Questo dice ha fatto intuire il passaggio che ognuno di noi ha un del Signore dentro la mia posto e un compito nel esistenza. Un Signore che mondo e nell’esistenza. Da mi ha fatto grandi doni prosette mesi appartengo a prio qui... in queste strade, questa nostra terra in un attraverso la gente di quemodo un po' diverso: sono sto quartiere... e mi vuole Postu-lante delle Suore forse un po' per sé in modo Dorotee in via S. Chiara. speciale perché io lo serva Chiariamoci sui termini. come lui a nutrito me e a Postulante è la persona che servito me in questi anni di compie il primissimo pasvita. so verso la vita consacraQuesta mia esperienza dice ta... è un anno di verifica Natascia. Un momento di festa a Carmen Street a me e a tutti noi una cosa d’accostamento all’istituto e ad un tipo di vita bella. Il Signore passa nei nostri vicoli, vive nei un po' diverso; è un anno in cui ci si pone di nostri angoli bui, a Carmen Street, abita alfronte al Signore e di fronte alla propria vita e l’oratorio di San Faustino; ha la sua casa nel società, chiedendo la luce perché la scelta fatta cuore della nostra città e nel cuore di ognuno... si fortifichi e trovi il suo compimento ogni E, allora, veramente nulla, cari amici miei, ci fa giorno di più. Al termine di questo tempo si più paura. decide di entrare o meno in noviziato per conAccompagnatemi sempre perché ne ho bisotinuare il cammino. Vivere da Postulante progno. 5 Di tutto un po' grandi, giocatori loro stessi, maestri per i loro appendere una bella cornice che serva da richiafigli, di giochi ricuperati dal bagaglio dei ricordi mo. sereni della propria fanciullezza Il gioioso salto Mi piacerebbe un Sabato pomeriggio o una con la corda, singolarmente o nel mucchio insieDomenica passare per il Carmine, fresco di me a tanti altri alla lunga corda girata dai più bucato e trovare nei vicoli e lungo la Contrada, robusti del gruppo, nelle quali entrare e uscire in bella mostra sui marciapiedi, tirati fuori dalle diverte nbotteghe polvedosi un rose, mobili e mondo. E begli oggetti dei la vecchia rigattieri, dei resimpaticisstauratori, degli sima padoantiquari e nella vana (mostessa occasione ndo), da apprezzare il giocare quartiere vestito saltellando a festa coi davansu un solo zali addobbati di piede con fiori, anche i più gli occhi semplici, anche ch iu si l’unica piantina dopo aver dell’appartamemorizmento e sul sazato il tracgrato e dentro i La bancarella di Carmen Street ciato per chiostri bellissinon calpestarlo. E il gioco delle biglie, le vecchie mi della chiesa, una volta tanto aperti al pubblibelle biglie di terracotta dai colori affascinanti da co, cesti e vasi di gerani, ranuncoli, tulipani, guidare nelle buche o spingere a demolire i giacinti, petunie, primule, begonie che i fiorai mucchietti e poi ancora bandiera libera e tanti altri della città vorrebbero sicuramente esporre in giochi. una cornice così suggestiva. E poi il Sabato e la Forse un sogno di inizio primavera ma neanche Domenica successivi il quartiere trasformato in tanto impossibile. Se si riesce a S. Faustino a zona di scambio per i collezionisti, di francoboltenere fuori dal quartiere le macchine, perché non li, monete, cartoline, figurine, giornali, libri. E anche le altre Domeniche, oltre tutto per uno ancora la Domenica che segue, spazio per i spazio più limitato. E gli scambi per i collezionisti nostri extracomunitari: marocchini, neri, russi, e le vendite degli extracomunitari forse non poscinesi, una volta tanto, in santa pace, liberi da sibili perché non c'è lo scontrino? Ma quanto tallonamenti, stendere i loro teli e presentarci potrebbero realizzare in poche ore, sarebbe comercanzie dei loro paesi, parlarci con gli oggetmunque un guadagno più onesto di altri ottenuti ti, delle loro terre, della loro cultura, della loro con metodi meno ortodossi. Ed inoltre le feste arte. E un altro fine settimana, gli artisti giovani potrebbero attirare persone e permettere ai negozi e vecchi, scelti nel quartiere gli angoli più rimasti di lavorare di più, per cui, maggiori ricavi congeniali, addobbarli con le loro opere, scultumaggiori entrate per il fisco. re, pitture, disegni, ceramiche dipinte, lavori col Il quartiere rivivrebbe, tirerebbe un salutare proferro, col legno, e i musicisti, professionisti o fondo respiro, la presenza di persone serene con la dilettanti lungo la Contrada e i vicoli allietarci voglia di vedere, di ascoltare, di giocare, potrebbe con buona musica. E poi una Domenica dedicaforse tenere lontani i loschi individui che si aggita al gioco. Contrada del Carmine diventata una rano nei vicoli o forse, chissà, potrebbe suggerire piazza per i giochi dei bambini, per una volta loro un diverso modo di vivere. non relegati in appositi spazi ma in mezzo ai 7 Di tutto un po' ANCORA SUL QUARTIERE CARMINE da parte di Amici del quartiere L'intervento del numero precedente dedicato al quartiere Carmine ha fatto discutere. Abbiamo ricevuto da parte di alcuni amici lettori il contributo che qui pubblichiamo. Passo in vicolo dell’anguilla e assisto a una derla con richieste e avvisi severi. scenetta; c’è una ragazzina ad una finestra del Sono di malumore e vedo tante cose che non quarto piano e un vigile, da sotto, col braccio vanno in questo quartiere. Mi mettono tristezza alzato e la mano a mo’ di forbici le fa segno di le saracinesche chiuse, qui togliere il bucato e i fili c’erano botteghe ben forche lo sostengono. «Pernite; il pollivendolo, il peché? - chiede la ragazzina scivendolo, il negozio di - la biancheria è bagnata, frutta, il droghiere Zubani deve asciugare». «Non si dal quale acquistare qualpuò - risponde il vigile siasi prodotto, qualsiasi perché sta male, la legge spezia introvabile altrove: dice che il bucato va steso non esistono più, non ci nei cortili, sui poggioli e sono più luoghi dove inin mancanza di essi, in contrarsi e scambiar parocasa». La risposta lascia la coi vicini; al loro posto perplessi; ma quali corticampeggiano mesti cartelli li? quali poggioli? e la affittasi. casa è modesta, non c’è Immagino allora un posto, il bagno poi è tanto Carmine diverso, ancora piccino! vivo, capace di valorizzaA dire il vero a me quel re quanto di buono resiste. bucato steso piace un sacLeggo con piacere di tanto co, mette colore nel vicoin tanto le iniziative dello cupo, sventola festoso, l’Associazione amici chiefresco e profumato e semsa del Carmine: cori, conbra spingere giù, dentro il certi, mostre; penso sarebGiovedì grasso 1996 per le vie del quartiere vicolo angusto l’aria buobe anche il caso di guardare na che da là in cima, pur se l’orizzonte è stretto, con interesse agli artigiani e alle loro botteghe riesce a rubare al cielo. che per fortuna ancora sopravvivono nella zona. Mi stupisce il vigile che sta a guardare in alto Qui è la loro sede naturale, la loro giusta quando è necessario guardare in basso, soprattutcollocazione, sono qui forse da sempre, sono to dove si mettono i piedi, visto che uomini e patrimonio, parte della storia del centro storico. animali hanno lasciato una sgradevole traccia del La loro apertura, tanti e tanti anni fa, coincide loro passaggio. Proseguo e un po’ più avanti, sul probabilmente con la nascita del quartiere, sono sagrato della bella chiesa del Carmine, mi prende una ricchezza, un bene da proteggere, da salvail dubbio di trovarmi in una toilette per cani; guardare magari usando loro qualche riguardo e evidentemente i loro accompagnatori non erano invece, purtroppo, miopi divieti di violazione di muniti di sacchetto e paletta per la doverosa suolo pubblico le hanno rese invisibili; non una pulizia. Penso che è senz’altro il caso di pretensedia fuori dalla bottega, non un chiodo al quale 6 Pensieri e parole va più lontano; col bastoncino chiamato cannella si misuravano le distanze ottenute. Si giocava a cicche: ce le scambiavamo per i diversi colori. Pure qui c’erano le differenze: i ricchi avevano le biglie colorate di vetro, mentre noi avevamo quelle in terracotta. La forza della ric-chezza si distingueva pure nei giochi. C'era il gioco della cavalletta uno faceva la madre (il palo) e gli altri, uno ad uno, saltavano in groppa finché tutti erano saliti. La cimbelò ovvero il nascondino: uno chiudeva gli occhi appoggiato al muro e contava da dieci a cento intanto gli altri si nascondevano; poi si andava a scovare: il primo che si scovava doveva far da palo poi. Mentre il gioco delle cicche (biglie) era per i maschi, per noi femmine c’era quello degli spillini (gucì) con la cappella colorata, che ci scambiavamo per la loro diversità di forma odi colore. Li mettevamo in terra ammucchiati e, come si fa ora con il gioco degli sciangai, si alzavano lentamente senza farli muovere, chi muoveva doveva pagare con pari numero. I ragazzi poi con le unghie dei maiali facevano tiretetech. Noi bambine alle nostre bamboline allungavamo le treccine con mazzetti di lino. Parlando di bambole: le nostre erano di pezza riempite di crusca e gli occhi erano fatti con la capocchia degli spilli. In primavera con i fiori del luppolo facevamo belle ghirlandine che ci trasformavano in piccole reginette .Voglio anche ricordare i giochi della dama e dell’oca . La domenica sera con le carte non si poteva giocare: ci dicevano che era peccato. Ci riunivamo e facevamo dei bei cori e delle belle scenette allegre. D’inverno tiravamo le palle di neve e fuori nel vicino canale della marcita creavamo una bella pista: e via a scivolarci sopra (però senza tute, senza sci né bastoni. Come ricordo quei bei ruzzoloni e le belle mangiate di neve con la grana, in stalla i ragazzi ne portavano dei secchi erano le nostre merendine (reòte). Ora questi giochi son tutti spariti, altri più complicati - divertenti se volete, ma a quale prezzo. Ora l'evolversi dei tempi ha cancellato tutti i miei giochi. Pazienza! Però quando ne parlo con quelli della mia età mi viene tanta nostalgia. Ora godo nel vedere i miei nipotini attorniati da tanti giocattoli, i più piccoli ed i più grandi equipaggiati per ogni tipo di sport: chi va a tennis, chi gioca a pallone, chi va a nuoto. E tutti in ghingheri anche se la nonna non ha mai visto una piscina, un campo di calcio o di tennis; che volete ad ogni giorno la sua pena... Io spero di cuore che quando tornerò ancora giovane avrò tutto... o quasi. Ora vi mando un bel bacione: giocate, divertitevi intanto che potete e buona fortuna da NONNA ERSILIA AL NONO Sentat zo förô del l'ös poer nono, co la sô pipô 'n bocô el vardô 'n git, e pô 'l suspirô! Ga ve 'n ment quant l'iô zuen che 'l ghiô la forsô de liù envece, ades, l'è 'ndel balù! Ogne poch, sô niudì "Nono, nono, dam de ma!" Lü 'l sa pröô... "Come goi de fa?" "So pö bu de sta gna 'n pé caro 'l me poer matilì come foi a dat ma a te?" Che bröt paés l'è chel dei vecc! l'è bröt de förô e bröt de deter al pröarì cari i me s'cecc! IL NONNO Seduto davanti l'uscio/ povero nonno con la sua pipa in bocca/ si guarda intorno/ e sospira.// Gli viene in mente quando era giovane/ quando aveva la forza di un leone/ invece, ora,/ è nel "pallone".// Ogni tanto il nipotino/ "Nonno, nonno, dammi la mano!/ Lui ci si prova.../ "Come devo fare?"// "Non sono neppure capace a restare in piedi/ caro il mio povero ragazzo/ come faccio/ a darti la mano?"/ / Che brutto paese è quello dei vecchi!/ è brutto fuori e dentro/ lo proverete/ cari i miei ragazzi! 9 Pensieri e parole I GIOCHI D'UNA VOLTA di Ersilia Barbieri Petesi Nonna Ersilia continua a parlarci del passato. Questa volta sono i giochi d'un tempo che ci vengono narrati. sfrontatezza si invitavano tra di loro, mentre noi Voglio raccontarvi questa volta come erano i restavamo col nasino appiccicato alla rete o alle giochi della mia infanzia. Certo, non alla pari muraglie che cintavano le loro ville - si fa per con i vostri, che non avendo a volte larghi spazi, dire perché di ville avevano solo il nome e non potete esprimervi alla larga come facevanient’altro, ma erano diverse dalle nostre misemo noi. Per prima cosa, però, voglio dirvi che re catapecchie. non facevamo ricreazioLoro sì che avevane a scuola, quindi non no gli occorrenti per c’erano tute, borsoni, i giochi: stanze piescarpette ecc... I più bene di giocattoli, canestanti avevano solo valli a dondolo, spauna cartella di cartone, de più o meno di mentre noi poveri metcompetizione, matevamo il libro, l’astucschere carnevalecio, il quaderno in una sche, costumi di specie di sacchetto di juta Zorro e soldatini di che la mamma ricamava piombo. Per loro con greche colorate tantutto era autentico, to per darle un po' d’imma per noi solo cose portanza. Non c’erano fasulle - però non ci palestre, nemmeno camfacciamo rodere il pi da gioco e di divertifegato - eravamo mento. La corda era l’ogcontenti così. Tutto getto predominante. Il per noi era verace e cerchio, che consisteva prezioso. In primain una ruota ricuperata vera sull’aia si dida una vecchia bicicletsegnavano le caselta, lo si guidava nella le, il mondo, il labicorsa con una piccola rinto. Le porte per assicella di legno; venigiocare a pallone va poi la palla che bene o erano niente meno male si poteva avere in La "Vecchia": una tradizione che si rinnova che vecchie gabbie regalo per Santa Lucia o dismesse, dei polli, ma per noi erano veri moper il compleanno. Anche qui voglio numenti trasportabili nel prato vicino o dietro la soffermarmi: come erano i nostri compleanni? stalla. I ragazzi avevano il ciancol e la cannella Forse i giorni, le date più drastiche, non dimen(che consistevano in pezzi di legno smussati in ticate mai lungo il corso dell’anno. Perché, punta e bastoncini): il ciancol battuto fortedirete voi? E chi di noi l'ha vista mai una torta, mente sulle punte veniva fatto vibrare e lo si le pasterelle o almeno un po' di gazzosa? Forse mandava lontano. Vinceva colui che lo lanciai bimbi dei benestanti che con inaudita 8 Carmen News ATTIVITA' A CARMEN CITY Gita a Castel Arquato e Sabbioneta e si è voluto indicare con questa rappresentazione che il razzismo va «bruciato» nella nostra vita quotidiana, nelle vie in cui abitiamo. Domenica 24 marzo, con il sopraggiungere del bel tempo, la Carmen Tour ha ripreso il suo programma di gite in pullman. Meta, questa volta sono stati i paesi di Busseto, di Castel Arquato e di Sabbioneta e l'abbazia Pasqua a Treviso di Chiaravalle della Colomba. Alla partenza ci siamo La carovana di Carmen Street, sempre in movimento, ritrovati in 49. A Busseto sosta per la colazione. Il approfittando dei giorni di vacanza pasquali, si è trasfegruppo si è diviso in due tronconi: gli interessati alla rita a Ponzano. Partenza il pomeriggio di Pasqua. Due giorni di relax per musica si sono digodere della tranretti a visitare la quillità della camcasa di Verdi, gli pagna veneta. Gli altri il Palazzo accaniti giocatori Parravi-cino. di calcio hanno L'abbazia di Chipotuto sfogarsi aravalle della Cosull'erba del camlomba, una magnipo, quelli di brifica costruzione scolone hanno fatcistercense immerto le ore piccole. sa nella pianura Il pomeriggio di piacentina, è stata paquetta un grupla seconda metà po si è avventuradella giornata. A to sulle pendici Castel Ar-quato del Montegrappa, visita per le vie ma un temporale medioevali del Piazza Loggia: festa del giovedì grasso improvviso li ha Borgo (qualcuno ha anche assaggiato i prodotti locali inaffiandoli con il costretti a rientrare presto alla base. dovuto vinello). Pranzo in trattoria in quel di Vigolo Martedì mattina partenza per quel di Cereda, dove tra Marchese. Ultima tappa a Sabbioneta, la cinquecente- gli ultimi scampoli di neve una troupe affamata si è sca «città ideale» fatta costruire da Vespasiano Gonzaga. liberamente sfogata con il pollo alla griglia preparato da Sulla strada di ritorno abbiamo potuto rivedere sul Gianni. video alcuni momenti della giornata passata insieme: l'autista, armato di videocamera, ci ha seguito immorta- Escursione a S. Onofrio lando le eroiche imprese (Ivan rosso ne sa qualcosa). La vacanza scolastica in concomitanza con le elezioni Un'ultima nota: i soliti accaniti giocatori del briscolone è stata occasione di una iniziativa, questa volta sui hanno giocato per tutto il viaggio. Che altro avrebbero monti di casa nostra. Armati di zainetto (contenenti potuto fare, se no! abbondante foraggiamento) un folto gruppo di Carmen Street (oltre una trentina) si è arrampicato sugli erti colli La festa di metà quaresima di Bovezzo. Per sentieri che attraversano il bosco il Ne abbiamo già dato notizia a pagina 4. Anche quest'an- gruppo si è spinto fin sulla cima, arrivando alla fatidica no il nostro Centro ha collaborato alla realizzazione meta di S. Onofrio. Un momento di meritato riposo della festa di metà quaresima, che si è conclusa con il sull'erba del prato per poi riprendere la marcia verso rogo delle «vecchie» in Piazza Loggia. La «vecchia» nuove mete (alla ricerca, cioè di una fonte d'acqua, costruita presso il Centro rappresentava la chiesa del avendo esaurito le scorte). L'escursione si è conclusa a Carmine circondata da un gruppo di persone di colori Bovezzo, ove in un bar, ognuno ha potuto gustarsi un diversi. Si è presa la chiesa come simbolo del quartiere sospirato gelato. 10 S.O.S. FENOMENO IMMIGRAZIONE L'immigrazione rappresenta un fenomeno complesso. E' importante incominciare a conoscerlo attraverso il dialogo e l'educazione PRESENZE REGOLARI DELINQUENTI? Secondo il Ministero degli Interni (Viminale) all'inizio del 1995 i cittadini stranieri, comunitari e non, sono risultati 922.706, esattamente 64.699 in meno rispetto all'anno precedente, anche se in realtà vi sono stati 70.000 permessi di soggiorno. Gli stranieri rappresentano l'1,6% della popolazione residente in Italia. Negli altri paesi europeri l'incidenza è invece del 4,6% (con valori tra il 6 e l'8% in Belgio e Francia, mentre in Svizzera si arriva al 18%). Alla fine del 1994 i detenuti stranieri sono risultati 8.438, un quarto del totale. Ma per comprendere questo dato così alto bisogna tener conto che quasi mai gli stranieri possono usufruire delle misure alternative e sostitutive della detenzione. Bisogna inoltre considerate le condizioni di disagio sociale in cui essi vivono, della mancanza di un atteggiamento di accoglienza e della crescita generalizzata della criminalità in Italia. Se immigrazione non è uguale a delinquenza ne va sbrigativamente giudicata in tal senso, niente però impedisce che lo Stato sia giustamente severo nei confronti dei delinquenti, anche nell'interesse degli stranieri. I FLUSSI MIGRATORI Le regioni del Nord vanno confermandosi come l'area di maggior inserimento e accolgono ormai più della metà di tutti gli immigrati. La Lombardia (206.700) ha superato il Lazio (189.207), anche se la provincia di Roma rimane la capitale dell'immigrazione. LAVORO Gli immigrati iscritti al collocamento al 31 dicembre 1994 sono risultati 86.879, per più della metà concentrati al Nord. Nel 1994 gli avviamenti al lavoro sono saliti a 99.847, con un aumento di circa 15.000 unità rispetto all'anno precedente. GLI IRREGOLARI Recentemente è stata offerta la possibilità per molti di loro di regolarizzare la propria posizione. L'ipotesi più fondata per la Caritas italiana è quella che parla di 300.000 persone fra irregolari e clandestini: circa un terzo rispetto ai titolari di permesso di soggiorno. Tale dato, se reale, è sicuramente diminuito nei mesi scorsi, a seguito della regolarizzazione di molti di questi. Alcuni parlano di addirittura un milione di persone irregolari presenti sul territorio nazionale, ma è una ipotesi che non è confermata da alcun riscontro. CHI SONO? DA DOVE VENGONO? Il 57% degli extra-comunitari sono uomini. Il 40% degli stranieri arriva dall'Europa (metà dai paesi dell'Est), il 28% dall'Africa (92.617 sono marocchini, il 10% della presenza straniera in Italia), il 15% dall'America, il 16% dall'Asia. E' gente che viene in Italia il 58% per lavoro, il 17% per ricongiungimento familiare, il 6% per studio, il 6% per motivi religiosi, il 4% per turismo. 11 Sognare sognare... QUESTA NOTTE HO SOGNATO CHE... Cosa sognano i nostri ragazzi, soprattutto quelli più giovani. Alcuni di loro hanno provato a raccontarcelo... UNA FAMIGLIA IN OCEANIA (Silvana) Una notte mentre dormivo ho fatto un sogno: c'era una famiglia composta da papà - la mamma era morta - e da due bambini, un maschio e una femmina, che viveva in Oceania. Un giorno il padre e i due bambini andarono con la barca a farsi un giro nell'oceano e videro un'orca, solo che loro non sapevano che era assassina e allora scapparono dalla paura che avevano. Il giorno dopo questa famiglia decise di ucciderla perché l'orca voleva mangiarseli. I due bambini e il padre presero una sega per uno e gli saltarono sopra e iniziarono a tagliarla in due. Dopo che l'avevano tagliata il sangue schizzò da tutte le parti e allora vissero felici e contenti. andò dai due drogati e li gridò perché non mi lasciavano vivere una vita tranquilla. Per finire questi drogati se ne andarono per sempre e io vissi una vita tranquilla. IL PARADISO (Katiuscia M.) Una sera mi sono sognata di essere in paradiso, che era tutto bianco con nuvole e cavalli con ali lunghissime e argentate. I cavalli mi portavano dove volevo e mi hanno portato in un altro paradiso, molto bello e anche in quello c'era la stessa cosa del primo, soltanto la giostra tutta bianca che girava ed era bellissima. Le mie emozioni sono state divertenti, talmente reali. Mi sembrava di non essere in paradiso, ma al Luna Park. MIA NONNA (Silvana) Una notte mentre dormivo mi sono sognata mia nonna che era in giardino a raccogliere le ortiche per fare la frittata. Dopo di che vennero dei drogati e la presero e la bruciarono tutta. Io dopo andai giù in cortile a vedere se aveva finito di raccogliere le ortiche e mi misi ad urlare e dissi: - Nonna! Nonna! Non andartene via senza di me! Non lasciarmi! Io andai da mia sorella E. e non avevo neanche il coraggio di dirle che i drogati l'avevano bruciata. PAURA (Veronica O.) Ho sognato che ero a casa di mia nonna e tutta la sala era un giardino pieno di fiori, con tante suore. Mentre stavo per uscire un signore mi sparò addosso ed era vestito con jeans e un giubbotto chiodo ed aveva un fucile. Scappavo e urlavo dalla paura, ma nessuno mi sentiva. Io piangevo tanto dalla paura. Poi mi sono svegliata. IL DIAVOLO (Giovanna) Ho sognato che io ero nella mia camera: è arrivato il diavolo e mi ha tagliato la mano. E subito mi sono svegliata. Ho urlato e mia mamma mi ha detto: «Che cosa ti è successo?». «Ho sognato una cosa brutta!». IL RAPIMENTO (Silvana) Questa notte mentre dormivo ho fatto un brutto sogno: un pomeriggio mentre stavo andando dal tabacchino per comprare un quaderno due drogati mi inseguirono. Dopo di che sono uscita e c'erano ancora, mi circondarono ed io dissi: «chi siete? che cosa volete da me!». Dopo di che loro avevano proposto un piano per rapirmi ed io furba mi misi a correre per andare in comunità a dirlo a Padre Renzo, solo che lui era in riunione, io poi li vidi ancora. Dopo di che Renzo finì di fare la riunione e io gli dissi che volevano rapirmi. Renzo dopo CON GLI 883 (Giovanna) Io ho sognato che un giorno ero sul palcoscenico a cantare con gli 883. Ed io ero tutta rossa ed ero vestita con jeans e maglione corto. Dopo sono scesa dal palco e con gli 883 siamo andati a fare un giro in moto. Dopo siamo ritornati sul palco. Io vorrei che fossero qui vicino a me. 12 Pensieri e parole CHI E' DIO? La domanda è stata affrontata da alcuni bambini di Carmen Street. Ecco, senza alcun commento, che cosa hanno scritto in proposito. Secondo me Dio è uno spirito che ci vuole molto bene e ci ama. Poi ha anche creato la natura cioè gli alberi, margherite, ecc... Se mi capitasse di vederlo non avrei paura di lui perché per me lui è buono. Io me lo immagino alto medio ed è di sesso maschile, nella mia mente parlo con Dio, però non posso dirlo agli altri perché è un segreto fra me e lui. Giacomo Dio è una persona al di sopra di noi perché è più grande di noi. Sta sopra di noi perché deve decidere della nostra vita. Noi siamo suoi figli nel senso che la prima donna è stata creata da Dio. Dio abita in una casetta costruita dagli angeli, fatta di nuvole. A volte, quando bestemmio, mi viene in mente che sto dalla parte del diavolo. Dio, anche se ha tanti nomi, è sempre un Dio solo per tutti i popoli. Houda Per me Dio è un uomo con i capelli biondi e la barba bionda e viene da Betlemme. Lui è un uomo buono ed era povero. Dio tiene alla squadra del Paradiso; di lavoro fa il falegname. Io vorrei incontrarlo al bar e vorrei parlargli della mia vita. Per me Dio parla il bresciano; Egli abita in Paradiso e vuole bene a tutti noi, anche ai suoi discepoli. Dio ci vede e noi riceviamo il suo corpo e il suo sangue quando facciamo la Messa. Per me Dio quando preghiamo ci ascolta con tutto il suo cuore. Dio ci perdona sempre, e ci guarda se facciamo i buoni. Mattia Dio per me è una persona molto buona ed è anche nostro papà perché ci ha creato. Dio abita nel cielo e mangia delle cose che sono molto diverse. Io vorrei vederlo in faccia. Per me ha i capelli corti e neri e gli occhi marroni ed è molto magro; ha il naso schiacciato, la bocca lunga, dita molto lunghe e delle gambe lunghe. Secondo me non lavora tutto il giorno, invece resta a guardare cosa facciamo noi. Io, certe volte, quando faccio una preghiera, mi sembra di vederlo, però non lo vedo. Imen Dio è un uomo che nessuno vede, ma è qui, vicino a noi. E' nato a Betlemme. Dio è buono. Il giorno guarda in basso per vedere se ci comportiamo bene, Dio, ti vorrei fare un domanda: perché non vieni qui con me a fare due chiacchiere, così ho il tempo di confessarmi? Io so tutta la tua storia perché vado a catechismo. Vorrei da te una cosa: che tu venissi da noi per fare in modo che tutti siano amici al mondo. Voglio che tutti i malati guariscano al più presto, che i bambini malati guariscano e che quelli poveri abbiano una casa, un po' di cibo e dei soldi. Dio, Tu hai degli angeli accanto che ti vogliono bene tanto. Gli angeli stanno da tutte le parti. Vorrei chiederti se puoi portare degli angioletti piccoli da noi, per poter giocare con loro. Dio per me è uno spirito e vede me. Dio è anche grande e vorrei che stesse vicino a me e dormisse con me, che mangiasse anche con me. Vorrei che lui mi stesse vicino e se mi capitasse di vederlo non avrei paura. Dio per me è buono; per esempio, quando siamo ammalati, lui ci fa guarire. Alcune persone dicono che è cattivo, ma per me no. Dio prega per tutti noi e si preoccupa per noi. Per me Dio è divertente perché gioca con i bambini, ci prende in braccio e io sono felice che lui faccia queste cose con noi. Per me Dio è unico. Felicia Sara 13 Lettere d'amore CARA... Nell'epoca del telefono, del fax e di Internet, c'è ancora spazio per le lettere d'amore? Forse. Rispettando rigorosamente l'anonimato Carmen Street inizia a dare spazio anche a questo genere letterario che, fortunatamente, resiste nonostante milioni di fotocopie, di scatti telefonici e di baud teletrasmessi. Ci siamo appena lasciati ed il cielo manda ancora pioggia, cammino sotto l’acqua e penso ancora all’ultimo sorriso fra noi due. Oggi mi stavo proprio annoiando! Fortuna che ho incontrato voi due. La tua amica è carina, ma non è il mio tipo! cioè non penso che staremmo bene insieme. Sai, mi piace molto parlare con te e penso che anche per te sia la stessa cosa, no? Sei molto riflessiva nelle risposte che dai ed ho notato che sei molto dolce! (una cerbiattina!!!). Con la H. non è mai stato così, non abbiamo mai parlato troppo. Insomma, devo rivederti, C., voglio ancora passare dei bei momenti con te, sempre se ti va! Se devo essere sincero, con H. non funziona più, non so cosa ci sia ancora fra noi due. Con lei non provo più niente, credo che sia finita. Ho pianto ascoltando Baglioni, troppo belle le sue canzoni! Vuol dire che te dedicherò qualcuna, OK? Non so se le conosci queste canzoni però! Per esempio ti dedicherei ‘‘Con tutto l’amore che posso’’ oppure ‘‘Quanto ti voglio’’. Sono molto belle, sai? Spero che la C. che ho conosciuto oggi non cambi mai. Chi lo sa! Claudio mi fa morire! ‘‘... la vita è adesso...’’. Non più come prima, il cielo è blu, l’acqua finisce, ma noi incominciamo adesso. Ma noi... ci si conosce, senza nessun secondo fine. Da dove viene questo cinguettio? che bello!!! un uccellino! Probabilmente aveva freddo ed ha trovato riparo qui. Deve essere ancora un cucciolo perché è piccolo. Il cielo è ancora scuro quindi PIOGGIA! Speriamo di no, è così bello quando tira quella brezza estiva. Sai, dalle finestre di camera mia vedo la chiesa e il campanile del Carmine pieno di rondini. Piove ma fa molto caldo e sto sudando, che noia! Domani, sempre se posso, ti telefono così parliamo un po’. Ti va? Chissà cosa starai pensando in questo istante. Non la senti tu questa canzone, Claudio canta ed io mi abbandono su questi fogli. I minuti passano veloci e vorrei telefonarti, sentirti, parlare con te. Ti conosco da poche ore, ma ho voglia di conoscerti sempre di più fino a sapere tutto di te! Sta scendendo la sera ed è tutto calmo e silenzioso, solo la mia radio diffonde note per aria rompendo questa magica atmosfera. Cosa fai? dove sei in questo momento? non lo senti che qualcuno ti pensa? Se ti concentri bene e lasci che tutto si calmi puoi sentire il rumore della mia penna che danza per parlare con te! Se ti stai chiedendo se faccio così con tutte la risposta è negativa! Si può parlare così con quelle ragazze che possono capirti o che sanno raccogliere la verità anche in mezzo ad una bugia? Noi, poveri ed assurdi ragazzi che cerchiamo in voi un ideale astratto e perfetto. Eppure volersi bene è anche nascosto nei più piccoli gesti, come tenersi per mano o farsi una carezza. Spero con tutto il cuore che anche tu la pensi come me. In fondo all’Anima di ognuno di noi si nasconde la propria personalità eppure c’è chi la fa risaltare o chi non ne fa mostra. Non è difficile da capire, basta uno sguardo o un movimento perché anche la serata più noiosa cominci per caso ad accendersi. Ti ricordi la metafora delle confezioni colorate? Bene! se sei intelligente (NON C’E’ DUBBIO) e l’hai capita mettila in pratica e quello sarà vero AMORE! Quando capirai che il bene più profondo sta nel cuore e non nel fisico allora saprai cosa significa apprezzare in ogni piccolo difetto la persona che tu ami. E’ tardi e sicuramente starai già facendo le nannine! Ora sarà meglio che io vada a dormire. Buona notte, stella, e ricorda che parlarti di me apertamente e lealmente è stata la manifestazione più alta del mio piccolo e grande coraggio. Con affetto W. 14 La pagina della scienza CHE FINE HANNO FATTO I COW-BOY? di Il Biologo Ritorna la pagina del nostro esperto scientifico. Sempre alle prese con un problema attuale e scottante. Vacca pazza non è il nome della squaw di Toro Seduto. E neanche il soprannome di qualche giovane nostrana che gioca a fare l’indiana metropolitana. Non si tratta neppure di una colorita esclamazione/ imprecazione che a certuni capita pronunziare dopo aver ruzzolato per le scale di casa o aver sbattuto la faccia contro ad una invisibile porta a vetri. Basta leggere i giornali di queste ultimi settimane per capire cosa realmente si intenda. E probabilmente anche quelli che il giornale non lo usano neppure nei momenti più intimi e privati (leggasi: al cesso) sanno che da qualche parte - forse là in Inghilterra o anche qui in qualche fattoria della Padania - esiste un morbo indicibile, tormentoso e spaventevole che fa impazzire i bovini in generale e le mucche in particolare. E così mentre gli anni '80 hanno visto comparire la paura dell’AIDS, gli anni '90 si chiudono con la comparsa di un’altra temibile paura, quella prodotta dalla encefalopatia spongiforme. Sebbene gli scienziati discutono e continueranno a discutere sulla reale, effettiva relazione tra il morbo di Creutzfeld-Jacob che colpisce il genere umano e il morbo della mucca pazza, quel che è certo è il fatto che una febbrile paura dalle camere da letto si è trasferita anche nelle cucine e nelle sale da pranzo. Può facilmente succedere che una semplice, invitante sogliola impanata essendo portata in tavola possa far sudare freddo al marito sospettoso che subito comincia a rimuginare: «Stai attento, non ti fidare... con un perfido trucco la mogliettina vuole farmi diventare matto». I macellai ne sanno qualcosa. Le vendite di filetti e di bistecche, di sottossi e di ossibuchi, di fese e di noci, di lingue e di fegati sono ricordi di tempi migliori. Il consumo di carne bovina si è drasticamente ridotto e le casse dei macellai quando vengono aperte non producono più un suono squillante come una volta. Se per caso conoscete qualche appartenente della categoria (intendiamo dire ovviamente dei macellai, non delle mucche pazze) non vi sarà sfuggito che ora si aggirano con facce pallide ed emaciate. A noi, quando ne vediamo qualcuno perso dietro al suo banco, viene da pensare: «Povero Popi!» e non sappiamo spiegarcene il motivo. Voi direte quel che vorrete, ma è un dramma. Per gli allevatori, che non sanno cosa farsene delle loro mucche pazze. Non sanno se ammazzarle (cosa guadagnano, poi?) o se rifilarle a qualcun altro. Per i macellai (chi compra più la loro carne?): non possono vivere continuando a vendere ali di pollo e cosce di coniglio. E, soprattutto, per gli implacabili consumatori di carne fresca (come sapranno sopravvivere senza la loro fiorentina quotidiana?). Gli antichi greci narravano la storia di un certo Glauco. Sembra che costui preferisse nutrire i propri cavalli piuttosto che con la solita, venale biada, con la ben più preziosa carne umana. Ma alla fine i cavalli di Gluaco, nel corso di una manifestazione ludica, impazzirono e trucidarono il loro padrone. Gli allevatori inglesi non sono certo familiari con i classici dell’antica Ellade. Se lo fossero, forse si sarebbero posti qualche domanda sulla validità di allevare animali erbivori con carne polverizzata. Non ci resta che abituarci allora all’idea di convivere con questa nuova paura? Lasciamo a voi la libertà di rispondere. Per quanto ci riguarda, non sia mai. Perché di questo passo entro breve tempo non ci resterà neppure la possibilità di berci in tranquillità una sorsata d’acqua o di respirare a pieni polmoni la fresca aria del mattino o di fermarci ad osservare le stelle... Porca vacca! che fine avranno fatto i cow-boy? 15 Racconti SCRITTORI IN ERBA Carmen Street offre, naturalmente, alcuni racconti. Autori sono, in questa occasione, i più piccoli. MAGIA DI UN'AMICIZIA trarsi gli animali feroci. Un brutto giorno arrivarono inferociti un gruppo di animali tra cui il Lupo, la Volpe, un Orso e i Leoni che volevano bere al ruscello per la gran sete. Se avessero bevuto insieme il ruscello si sarebbe prosciugato danneggiando così il bosco. Infatti il ruscello essendo incantato dava vita a tutto il bosco. Il ruscello, temendo di essere prosciugato, trasmise le energie ai suoi amici. Gli animali si avvicinarono sempre di più. I poteri trasmessi dal ruscello avevano fatto sì che Ariel facesse diventare la sua pinna di colore verde fosforescente, il fiore Rosa divenne giallo color del sole abbagliante, Tomas divenne rosso intenso color del fuoco. Gli animali davanti a questi colori ne rimasero stupiti e un po' spaventati. I colori abbaglianti diventavano man mano sempre più forti a tal punto da accecare gli animali. Questi, colpiti dai bagliori cercarono subito di scappare, di tornare indietro e si resero conto che mentre fuggivano ricuperavano la vista. Così decisero di non tornare mai più nel bosco e di cercarsi l'acqua da un'altra parte. I tre amici ripresero la vita di prima e passarono le loro giornate allegramente. La sirena poi non era più infelice perché si rese conto che i suoi amici erano molto importanti ed era rimasta entusiasta per aver collaborato anche lei ad aiutare la loro vita del bosco. Vissero così felici e contenti. Valentina R. / Roberta / Simona C'era una volta in un bosco lontano, un ruscello incantato che aveva delle acque limpide in cui regnava una bellissima sirena, di nome Ariel. Ella aveva mezzo corpo umano, il resto era una pinna. Aveva occhi azzurri e lunghi capelli dorati. Era molto triste, così la sera emergeva sugli scogli e cantava dolci melodie, qualche volta piangeva perché non aveva una compagna per passare le giornate. Vicino alla riva del ruscello viveva un fungo parlante di nome Tomas. Era molto magro, alto, allegro e bello. Si divertiva a parlare con la sirena Ariel che cantava e a lui piaceva molto ascoltarla. Oltre al fungo Tomas, sulla riva del ruscello viveva anche un Fiore parlante di nome Rosa, aveva bei petali profumati, di colore fucsia. A fiore Rosa piaceva la compagnia di Tomas. Un giorno Tomas e Rosa andarono nell'acqua da Ariel, per vedere come era la vita in acqua. Però non potendo respirare come la sirena, potevano fermarsi solo per poco tempo. Tomas, Ariel e Rosa, andarono molto d'accordo perché si conoscevano da ben cinque anni e avevano trovato il metodo per stare insieme allegramente. Il ruscello incantato impediva agli esseri umani di penetrare nel bosco, però potevano adden16 Racconti I RAGNETTI puoi spiegare?». E la fatina iniziò. «Stanotte entrerai nella stanza del mago di corte e gli ruberai un liquido verde acido; lo berrai subito e diventerai bella e guarirai per sempre... Ma sta attenta alla scimmia di bronzo con gli occhi di diamante. Per sfuggirle dovrai dire che sei Fluito, il figlio del mago». Gastrointerite seguì i consigli della fatina, ma... il vero Fluito arrivò e svegliò il mago suo padre, e lui la trasformò in una statua di cristallo. Fluito però pian piano si innamorò di Gastrointerite e ruppe l'anello magico di suo padre che ruppe l'incantesimo. Gastrointerite ringraziò Fluito, ma purtroppo non si innamorò di lui. Lei si sposò con il Principe della Sanità. Ma Fluito si arrabbiò e li fece morire tutti di gastrointerite. Ilaria C'era una volta un ragno che si era sposato con Carletta ragnetta e questi due sposini non litigavano mai perché andavano d'accordissimo. Una volta erano stati invitati a cena. Si erano vestiti benissimo. Quando sono arrivati lì a casa di Cicciottola hanno mangiato le lasagne. Dopo un mese è nato un figlio. Il ragnetto birichino aveva combinato un pasticcio: aveva preso un accendino e una carta e si era incendiata la casa. Un amico del papà salvò il bambino. Intanto la mamma era al panificio a comprare il pane per Popo, che era il figlio. Finito tutto sono arrivati i pompieri e hanno spento il fuoco e dopo ancora è arrivata la mamma e si sono abbracciati. Imen VERRÀ UN GIORNO LA STORIA DEI PUFFI Verrà un giorno in cui gli uomini si vergogneranno di tutto quello che hanno fatto C'era una volta Puffetta che si era messa nei pasticci come il solito. Però questi erano pasticci gravini. Perché si era persa nel Bosco buio e nero e si era messa a piangere. Però i suoi amici sentirono un lamento e trovarono Puffetta prima che la trovasse Gargamella e Birba. Gargamella, saputa questa storia, diventò rosso per la cattiveria. Mentre i puffi fecero una festa più grande di quella che avevano fatto in vita loro. Imen Verrà un giorno in cui gli uomini vedranno oltre il colore della pelle Verrà un giorno in cui la differenza sarà ricchezza e non motivo di violenza Verrà un giorno in cui le persone vivranno insieme senza nessun odio LA STORIA DI GASTROINTERITE Vorrei che quel giorno fosse oggi C'era una volta una piccola principessa che si chiamava Gastrointerite perché aveva sempre il mal di pancia. Un giorno una fatina che si chiamava Delly entrò nella stanza e gli disse: «Perché non cerchi di guarire?» e Gastrointerite rispose piangendo: «Perché non so come si fa!... Me lo Nadia 17 Racconti RIFLESSIONI DI UN VAGABONDO di D. 96 Un racconto o alcune riflessioni scritte in punta di penna? appestato o pericoloso criminale o folle fuggito dall’ospedale psichiatrico. So capire subito, anche dietro ad un sorriso che nasconde, i reali sentimenti di una persona che mi stia reputando degno soltanto del suo disprezzo. Il dolore è il mio pane. La felicità, la metà dei miei giorni. Conosco il sapore dell’acqua e lo stordimento che all’alba si conquista camminando a piedi nudi nell’erba ebbra di rugiada. Della notte conosco le sue pieghe e i silenzi che a volte squarciano ferite nel profondo del cuore. Del giorno rincorro i colori, la luce del sole mi abbraccia col suo manto che riscalda. So ringraziare per un nonnulla, ma sono esigente fino all’inverosimile. Ho conosciuto il rifiuto e non per questo ho detto: «Basta!». Ed ogni saluto per me ha sempre la fragranza di un arrivederci e non contiene mai il disagio degli addii. Nella mia sacca tengo celato un libricino di poesie e a volte ne regalo un frammento a chi ha pazienza a starsene in ascolto. Dell’amore non so che dire: tutti ne parlano! ed io me ne sto confuso, deluso della pletora di parole che potremmo seppellire con una carezza, con un lieve gesto di tenerezza. Non ho paura di questo tempo, che è il mio tempo, nonostante gli innumerevoli profeti di sventura che non sanno chinarsi sul fragile profumo di un croco in fiore - sul dolore dell’uomo. In esso abito, in questa meraviglia che è la vita. E rido e canto. E cammino tra la gente con il cuore nella mano. Andando per paesi e città - per mari e per monti - in quella che è stata la mia prolungata e irrequieta adolescenza vagabonda ho avuto in sorte di vivere esperienze le più diverse. Ho esercitato vari mestieri per racimolare quel po’ di denaro che concedesse attimi di tregua ad una fame mai sufficientemente saziata. Mestieri che duravano poco, un pomeriggio, una settimana, qualche mese al massimo. Manovale in cantieri abusivi e raccoglitore di mele in una valle del Trentino o di pomodori sotto il sole cocente della pianura padana; scaricatore ai magazzini generali o al mercato ortofrutticolo e distributore di volantini per un negozio che propone svendite promozionali; strillone di giornali e commesso di negozi per recapitare merce presso l'abitazione dei clienti ... Ho venduto lacci di scarpe, fazzoletti, rose e coni di gelato agli angoli della strada. Ho dormito sotto ponti e tra lo sferragliare dei treni in lontane stazioni. Ho percorso a piedi strade che sembravano giungere fino ai bordi del cielo e mi sono steso sulle erbe dei prati per rinvenire il senso del moto delle stelle. La giacca rattoppata sui gomiti o le scarpe scalcagnate non sono mai state per me un problema. Né ho dato peso alla diffidenza che a volte mi circonda, quasi fossi una specie di 18 Maga Magari LE STELLE PREVEDONO L'arte dell'indovinare è la mia specialità,l'unico mio modo di interpretare la mia esistenza. Prevedo ciò che vedo e vedo ciò che prevedo. Quello che nessuno ti potrà dire - o avrà il coraggio di dire - Maga Magari te lo dirà.Quando il semplice oroscopo non basta più e vuoi saperne di più, se vuoi una maga per amica, ricorri a Maga Magari. ARIETE: (21/3, 20/4) Avete delle belle pretese: vorreste che la vostra vita fosse un ascensore, ma rassegnatevi a salire e a scendere le scale (anche con la capoccia, tanto è sufficientemente dura). L'influsso della luna sul vostro segno conferma che nella vita conteranno le solite cose, tutto andrà come è sempre andato e tutto sarà come è sempre stato. TORO: (21/4, 20/5) Finirete in serie B, con somma gioia dei vostri tifosi. L’anno prossimo potrà essere quello del riscatto, ma non disperate: al peggio non c’è mai fine. GEMELLI: (21/5, 21/6) Il gioco degli specchi è la vostra specialità, legare gli altri con doppio filo vi rende importanti, il tennis è lo sport che potete praticare senza problemi. Sdoppiatevi e moltiplicherete le occasioni. CANCRO: (22/6, 22/7) L’ombra della morte incombe su di voi come un falco rapace. Suvvia, se sopravvivete, non disperate, potrete sempre soccombere alla prossima imminente occasione. LEONE: (23/7, 23/8) Siete rimasti gli unici ancora a credere negli oroscopi: complimenti! rischiate così di essere scambiati per conigli, visto che non muovete zampa senza aver prima scrutato nel vostro futuro. VERGINE: (24/8, 22/9) Giustamente siete stanchi/e delle continue battute che si fanno sul vostro segno, che vi regalino sempre una felpa di pura lana per il vostro compleanno e che non vi possiate condire una semplice insalata con olio extra. Portate pazienza o cambiate segno. BILANCIA: (23/9, 22/10) Potreste star bene e anche star male, vivere a lungo o morire subito, piangere o ridere, soffrire o gioire, partire o restare, dormire o vegliare... ma poiché siete gente sempre in equilibrio siete anche indecisi sul da farsi. SCORPIONE: (23/10, 22/11) Poiché tutti hanno imparato a diffidare di voi, ultimamente vi fate passare per lucertole, raganelle e scoiattoli dalla coda appuntita. Ma la tuta mimetica non basta a far di voi una persona diversa e onesta. Continuate ad essere pungenti come lo siete sempre stati e ciò è angosciante (per chi vi sta intorno). SAGITTARIO: (23/11,21/12) Dopo aver letto questo oroscopo mettetevi subito a letto e chiamate un veterinario a visitarvi. Siete gravemente ammalati: la sindrome della mucca pazza ha colpito anche voi. CAPRICORNO: (22/12, 20/1) Avete amanti fedeli - così almeno lo credete - e ciò vi sembra sufficiente per guardare il mondo in modo diverso. Ma non vi siete ancora accorti che tutto il mondo vi guarda! ACQUARIO: (21/1, 20/2) La luna in Marte vi suggerisce di cambiare l’acqua, Saturno in Venere presuppone che la manteniate, Giove in bestia vi bagna anche la testa. Così è, se vi pare. Se no vi pare, fa lo stesso. PESCI: (21/2, 20/3) Siete sopravvissuti agli scherzi del primo di aprile, pur avendo abboccato in continuazione. Avete imparato bene l’arte della sopravvivenza facendo buon viso a cattiva sorte. Continuate così, se non volete cadere a friggere in padella. 19 Nonprofit SPAZIO PUBBLICITA' Una pagina per chi vuole informare senza scopo di lucro e per gli auguri di Carmen Street Ogni lunedì sera, ore 20.00 presso il Centro Aggregazione Carmen Street in Vicolo Manzone 7 - tel. 40807 (dietro alla Chiesa del Carmine) E' APERTO Un recapito sindacale della C.I.S.L. di Brescia per informazione relative a: Pratiche malattie, infortuni, pensioni; Controllo buste paga, T.F.R.; dichiarazione redditi; ecc. BUON COMPLEANNO A... Carmen Street avvia questo spazio facendo gli auguri a tutti quanti compiranno gli anni nei prossimi due mesi. Naturalmente ci sono delle dimenticanze. Perciò proponiamo di farci pervenire per tempo nome e data degli interessati (per il prossimo numero sono quelli che compiranno gli anni nei mesi di luglio e agosto). Massimiliano Cenacchi Tatiana Galopini Imen About Alessandro Bastone Katiuscia Buratti Ilaria Dell'Aversana Debora Reboldi Franco Galupini Giusy Mazzucchelli Marco Ferrari Claudia Rossini Jammin Ferreiro Emma Bonetti Meho Bajric Francesca Mori Nicole Peroni Gianni Zampedri Lory Venturini Elena Beni Ivan Beni ... e a tutti gli altri dei quali non conosciamo la data: auguri!!! 1-5 2-5 4-5 8-5 12-5 16-5 17-5 17-5 17-5 19-5 20-5 22-5 1-6 1-6 6-6 9-6 12-6 16-6 16-6 22-6 MAMANDACARU' ASSOCIAZIONE SENZA SCOPO DI LUCRO ... un vestito nuovo per te, ma vissuto da altri! MERCATINODELL'ABBIGLIAMENTO USATOSELEZIONATO vendita riservata agli associati c/o Cascina S. Antonio Via Bertoli, 4 - Brescia (Loc. S. Polo - vicino ristorante "La Bussola") APERTO IL SABATO, ORARIO 9-12; 15-18 PREZZI STRACCIATI PER UN RISPARMIO INTELLIGENTE CHE SALVA L'AMBIENTE parte del ricavato sarà devoluto per un progetto di solidarietà con il Brasile Non gettare gli indumenti usati nei cassonetti Portali alla sede dell'Associazione Mandacarù in Via Bertoli, 4 - Brescia - te. 030/2301889 20 Conosci te stesso! FEDELI FINO ALLA MORTE? di W. Satüt In questo numero l’esimio professor Walter Satut ci guida attraverso la scoperta del mondo della fedeltà. 1- Per voi il cane è : a) un animale terribilmente peloso che se non morde abbaia b) un fulgido esempio di nobili sentimenti, pronto ad immolarsi nella sua estrema fedeltà all’uomo c) un coso abbaioso terribilmente sporco d) un animale che non ha capito niente e) un animale che terrei volentieri in camera, se riuscissi a convincere mio fratello a dormire nella cuccia 2- Dopo un naufragio vi trovate solo/a su un isola deserta con Sharon Stone/Richard Gere; il vostro lui/lei è a 6000 KM di distanza: a) lei/lui si avvicina sensuale e voi prontamente tirate fuori il vostro mazzo di carte bresciane e proponete una casta partita a quattro in tavola b) voi vi avvicinate sensuali, i vostri sguardi si incrociano, ma a venti centimetri vi ritraete inorriditi: porta una terribile dentiera gialla e voi non ve ne eravate accorti. c) vi prendete per mano e fuggite dietro la prima palma: vi svegliate e scoprite che era solo un sogno d) aiuto! qualcuno mi aiuti, la mamma non mi ha mai spiegato niente e) signorina mi dispiace, la mia morosa non vuole 3- La patata è: a) un tubero fortemente passionale e tutte le volte che lo vedo sono colto/a da moti infedeli dell’anima b) è la parafrasi agricola dell’evoluzione dell’uomo c) è correttamente cucinata in una teglia pirofila, con una noce di burro, un ramo di rosmarino e una manciata di sale fino; il tempo medio di cottura è di circa trenta minuti d) dalla sua introduzione in Europa, ha decretato il progressivo oblio della farina; ciò ha determinato l’attuale forte gelosia nei suoi confronti da parte del segale, dell’orzo e del frumento e) quando vedo le patate nasce in me forte il desiderio del ketchup con grossa rabbia del mio partner che preferisce la maionese 4- Da piccolo: a) volevo la mamma tutta per me ma non me la lasciavano mai b) volevo la nonna tutta per me, ma eravamo in troppi e tutti con le stesso problema c) quando toccavano la mia pecorina di peluche mi arrabbiavo proprio tanto d) mi hanno rubato la pecorina di peluche e da allora sono rimasto traumatizzato: nelle notti di luna piena salgo sui tetti a belare e) alla mamma ho sempre preferito la sua amica (al papà l’amico) 5- I miei giochi: a) non li ho mai traditi: quando ho tempo vado a trovarli e ci salutiamo sempre molto volentieri b) da piccolo/a giocavo sempre con le bambole, crescendo ho capito che sono meglio i trenini c) da quando il soldatino di piombo è fuggito con cicciobello sono rimasto traumatizzato; ancora oggi sono in cura dallo psicologo d) a quattro anni ho avuto una relazione sentimentale con cicciobello, dai cinque ai sette sono stato legato/a a barbi verso gli otto ho iniziato a uscire con l’orsacchiotto; oggi convivo felicemente con la pecorina di peluche e) io da piccolo non ho mai giocato risposta a b c d e 1 3 5 1 4 2 2 1 2 3 5 4 3 2 5 3 4 1 4 2 3 5 1 4 5 2 4 5 1 3 5 punti: più che problemi di fedeltà avete gravi problemi in qualche modo collegati ai traumi infantili: nel vostro caso molto gioverebbero delle sane partite a risiko o a qualsiasi altro gioco in grado di risvegliare in voi un briciolo di aggressività; in ogni caso lasciate stare le pecore. Si consiglia inoltre un ciclo di ripetizioni da un pastore tedesco: sui tetti si va per ululare, non per belare. da 6 a 24 punti: siete i soliti noiosi che cercano sempre la risposta più razionale e in questo siete terribilmente fedeli alla vostra immagine; ma sotto sotto emergono i problemi insoluti della vostra infanzia: a Sharon Stone o Richard Gere preferite una pecora; forse perché la mamma non vi ha mai detto niente? 25 punti: siete fedeli a voi stessi e sapete trasporre questa qualità sugli altri; se non sporcate, siete vaccinati e non mordete ho una calda cuccia per voi: il pranzo è garantito, avrete patate tutti i giorni! 21 Una pagina per giocare IL PIACERE DI SCOPRIRLO TRAME DI FILM IL CRUCIVERBA 1 2 3 4 5 6 7 1. Il sodato Houns e Ketty sono gli unici scampati ad un attaccoindiano.Kettyèunabiancacheera statacatturata dai Cheyenne mentre cercava di raggiungere il proprio fidanzato. Inizia per loro una odissea, ora umoristica e ora drammatica, dominata dalla figura di Ketty che si comporta comeun soldataccio,ma che haappreso dagli indiani l'arte della sopravvivenza... 16 2. Lui è un tranquillo impiegato in una agenzia marginale della Cia che ha il compito di "leggere". Deve leggere i romanzi di spionaggi e trasferire nel computer i dati di ciò che può essere interessante per il Servizio Segreto. Ma una mattina rientrando in ufficio trova tutti i suoi colleghi uccisi. Da questo momento si sente braccato, deve fuggire. Le storie che prima leggeva soltanto ora si trova a viverle... 8 9 10 11 12 13 14 15 17 18 19 20 Orizzontali: 1. Frutto dell'orto - 8. Concerne certi tempi stabiliti - 9. Lo presenta l'oste - 10. Torino - 11. Alessandria -12.Bari -13.Dimenticare -17.Pietra durissima -18.Nome proprio-19.Duri,compatti-20.EnteNazionaleIdrocarburi. 3. Il film parla di tangenti, ma non siamo in Italia. Un personaggio reale, un poliziotto che vive il suo mestiere come missione. Veste hippie, bazzica per Greenwich Village e i suoi colleghi corrotti lo considerano una peste. Si ostina a investigare sulla polizia corrotta, ma alla fine chi pagherà? Verticali: 1. Non molta - 2. Di solito si tiene al polso - 3. Isola atlantica - 4. Producono verdura - 5. L'Essere supremo - 6. Doppio zero - 7. Metallo prezioso - 10. Pavimento per palestre - 12. Isola Centro americana - 14. Max, personaggio fumettistico - 15. Istituto Nazionale per l'Assistenza - 16. Per i neoplatonici erano esseri eterni - 18. Gruppo Sportivo. Sapreste dire di che film si tratta? E - se siete propri bravi - quali sono i rispettivi registi e gliattori protagonisti? REBUS (frase: 4,10) M REBUS (frase: 7,6) R * GLI MOSCA 22 Un'altra pagina per giocare LE SOLUZIONI DEL NUMERO PRECEDENTE 1 3 2 4 P E N S 5 I IL PAROLIERE E’ un gioco che i lettori di Carmen Street conoscono ormai bene. Bisogna, nei due schemi proposti, individuare un certo numero di parole di senso compiuto, osservando le seguenti regole: - per ciascuna parola che si trova le lettere dello schema si utilizzano una sola volta; - queste lettere utilizzate devono essere sempre in caselle contigue. Per esempio, nel primo schema, la parola TASSA è corretta (le lettere sono in caselle contigue ed usate una sola volta), mentre la parola TASTO non è valida (la S non è contigua alla T). Riuscite ad individuare, tra le tante parole, in ciascun schema la 6 E R O 7 A M A T O P 8 N A T U R 9 A 10L I 11 E T 13 P 14 N I O M E 15 U M A N I 16 17 S I I frase misteriosa che utilizza tutte le lettere? 12 R I N U A T C O T A D D A R T A 18 I O A S S U S I V A T O R I E R A P P C E M O R O U C O N S 19 A A LA FRASE MISTERIOSA REBUS (frase 9, 10) Madrigali medioevali. IL PAROLIERE 1 Schema: Rimescolato, Rimontata, Toscolane, mescolata, Rimenata, Rimescolatamento! (e molte altre ancora...). 2 Schema: Specificate, Faticante, Tenacità, Specifica, Fiatante, Specificatamente! (e molte altre ancora...). Possono esserci stelle di vari tipi. Osservate bene quelle che compaiono qui sotto e cercate di decifrare il messaggio nascosto. TRAME DI FILM I tre film (con rispettivi registi e attori protagonisti) sono: 1. Il piccolo grande uomo di A. Penn, con D. Hoffman. 2. Il grande freddo di L. Kasdan, con W. Hurt. 3. Frankestein junior di M. Brooks, con G. Wilder e M. Feldman. Se non li avete ancora visti, potreste farlo!!! LA FRASE MISTERIOSA Le stelle nascondevano il seguente messaggio: Il mio nome sia Gantenbein. E' il titolo di un romanzo dello scrittore svizzero M. Frisch. Eravamo sicuri che si trattava di un gioco per niente facile. La soluzione si è fatta ancor più problematica perché per un errore tipografico è scomparsa al momento della stampa l'ultima stella. Chiediamo venia ai nostri lettori e ci complimentiamo con quanti sono riusciti a risolvere il gioco nonostante il piccolo errore. I CALCIATORI Enrico, accanito giocatore di calcio, fa una scommessa singolare con Eros: pagherà 5.000 lire per ogni rigore sbagliato, mentre riceverà 4.000 lire per ogni rigore segnato. Dopo 12 tiri dal dischetto Enrico si trova ad essere in credito di 12.000 lire con Eros. Quanti tiri ha sbagliato? 23 TROVA I NOMI! Usando le sillabe che trovi qui sotto, ricomponi i nomi di 10 persone di Carmen Street. Resteranno dodici lettere: rimescolatele tra di loro e scoprirete il nome. BO - CA - CO - CO - DE - EN - GIA - GIU - KA - LA - LA - LIA - MA - MIL - MO - MO - NA - NA - NA - NEC - NO - RA - RAM - RI - RIEL - RO - SAN - SCIA - SI - SIL - STE - TIU - TRE - VA. LE ETÀ Il nonno ha 5 volte gli anni miei. Medesima è l'età che separa il papa dal nonno e da me. Tra 12 anni io avrò la metà degli anni del papà e un terzo di quelli del nonno. Quanti anni ho? Notizie utili CARMENINFORMA NUMERI UTILI Attività: Continuano le attività del terzo periodo (mesi marzo-maggio) del Centro Carmen Street. - Fascia pomeridiana (6-15 anni): equitazione: mercoledì ore 17-19, sabato ore 9,30-12 bricolage: mercoledì, giovedì ore 17-18,30 falegnameria: giovedì ore 17-18,30 pattinaggio: venerdì ore 17-18,30 fotografia: giovedì ore 17-18 giardinaggio: martedì ore 17-19 bicicletta: mercoledì ore 17-18 ginnastica: venerdì ore 17-18,30 piscina: martedì, mercoledì, giovedì, venerdì ore 18-20 e in più... attività varie il lunedì ed il venerdì: giochi di gruppo, gite, film e momenti di incontro e culturali lunedì: riunione di verifica e programmazione ore 17. - Fascia serale (per tutti gli altri): Giornalino: lunedì, martedì, mercoledì e giovedì Calcio: lunedì, mercoledì e venerdì ore 21-22 presso il campo dell'Oratorio di S. Faustino. Pallavolo: mercoledì ore 20-21 presso la palestra della scuola elementare "Calini". Ginnastica: lunedì ore 20,30-21,30. Martedì: riunione (serata dedicata ad incontri, discussioni, programmazione, chiacchiere... spaghetti etc...). Lunedì, Mercoledì e Venerdì: ore 20,3021,30 compiti per i bambini con l’aiuto di persone preparate. Altre attività: - e inoltre... consulenza sindacale: il lunedì ore 20,30-22 presso il Centro l'operatore sindacale Giancarlo Bui è a disposizione di chiunque voglia avere informazioni. Orari S. Messe Presso la Chiesa del Carmine ingresso da Via Carmine o da Vic. Manzone 7 Da lunedì a sabato ore 8.00 Domenica ore 9.00 EMERGENZE Brescia soccorso Polizia Soccorso ACI Carabinieri Vigili del fuoco Croce verde Croce bianca Polizia municipale Croce Rossa Italiana Radio taxi 118 113 116 112 115 222242 44244 45001 3532932 44461 - Cittadinanza - Esistenza in vita - Godimento dei diritti politici e iscrizio ne liste elettorali - Iscrizione liste di leva - Libretto di lavoro - Matrimonio - Morte - Nascita - Residenza - Stato di famiglia - Stato libero OSPEDALI S.O.S. Telebimbo: "Pronto ti ascolto" Servizio pubblico a tutela dei minori; via Galilei, 20 dalle ore 9 alle 23 tutti i giorni. Tel. 399022 Telefono amico: Tel. 3755555 in funzione ogni giorno dalle 18 alle 24. Telefono azzurro-rosa: contro ogni tipo di violenza su minori e donne Tel.236363-2420845 dalle 18 alle 24. Croce Blu: Servizio gratuito farmaci a domicilio per persone inabili, via Raffaello 167 Tel. 2310094 Nucleo operativo tossicodipendenze USL 41: via Cipro 9, Tel. 2421661 Associazione alcolisti anonimi: TEL. 318846-801101-220450 SERVIZI Ufficio passaporti: martedì, giovedì, Sabato ore 9,30-13 Ferrovie: informazioni: ore 8-12 e 1519; Tel. 3752449 Anagrafe: Tel. 29831: lunedì - venerdì ore 8,30-13,30 sabato 8,30-12,15 Ufficio pensioni, libretto di lavoro: da lunedì a sabato ore 8.30-13.30; Tel. 2983275 IX Circoscrizione Via F. Borgondio, 29 - Tel. 56354 - Fax 3772565; da lunedì a giovedì dalle 8 alle 17; venerdì ore 8-14 - Servizio autentica firme, fotocopie e atti notori; da lunedì a venerdì ore 10-12 - Raccolta domande soggiorni climatici per anziani nei periodi stabiliti dal settore Servizi Sociali: da lunedì a venerdì ore 9-12 Documenti rilasciati dal comune: - Atti notori e dichiarazioni sostitutive di atti notori - Autentica copie documenti - Autentica firme e foto - Carta d’identità 24 Ospedale Civile: Piazzale Ospedali Civili, 1 Tel. 39951 Feriale: 13,15-14,15 e 18,45-20,00 Festivo: 10-11 e 19-20 Divisione infettivi: (c/o Ospedale Civile) Festivo: 10-11 e 19-20,15 Feriale: 13,15-14,15 e 19,00-20,00 Ospedale dei bambini: V. Vitt. Emanuele II, 50 :Tel. 293261 Feriale: 13,15-14,15 e 19,00-20,00 Festivo: 10-11 e 19-20,00 Ronchettino: Tel. 399066 Feriale: 13,15-14,15 e 19,15-20,15 Festivo: 10-11 e 19-20 Ospedale S. Orsola : V. Vittorio Emanuele II, 27 Tel. 29711 Feriale: 13,00-15,00 e 19,15-20,15 Festivo: 10-11; 13-15 e 19-20 Centro psichiatrico residenziale: V.le Duca d. Abruzzi, 15 Tel. 58172. Orario 10-11,30 e 15-17 SOLIDARIETÀ Centro Affidi Familiari: Brescia, via Ferri 91, Tel. 2306869 AIDO (associazione italiana donatori organi): Brescia, via Monte Grappa 7, Tel. 383703. Da Lunedì a Venerdì ore 14,00-16,00 AVIS comunale centro prelievi: Brescia, via Balestieri 7. Apertura: Lunedì, Mercoledì e Venerdì dalle ore 8,00 alle ore 10,00. Operatori di strada: Brescia, vic. dell’Angelo, Tel 3750101. Centro aperto per anziani (mensa): Brescia, via Odorici 4, Tel. 3757908 LA RETE cooperativa di solidarietà sociale, centro diurno l’Angolo: Accoglienza per i senza fissa dimora, Brescia, vic. Anguilla 6, Tel 46309.