DICHIARAZIONE AMBIENTALE Triennio 2015-2017

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DICHIARAZIONE AMBIENTALE Triennio 2015-2017
DICHIARAZIONE AMBIENTALE
CARTIERA DI MANTOVA - CARTIERA DI TOSCOLANO
CARTIERA DI VERZUOLO - CARTIERA DI VILLORBA
Triennio 2015-2017
Documento redatto secondo i requisiti del
Regolamento CE N° 1221/2009
PREPARATA DA
Referente EMAS Referente EMAS
Mantova
Toscolano
Luca
CADORIN
Referente EMAS
Verzuolo
Rodolfo
BACCOLO
Gabriele
TALLONE
VERIFICATA DA
Referente EMAS Referente EMAS
Villorba
di Gruppo
Claudia
POETA
Gabriele
TALLONE
APPROVATA DA
Direzione Prodotto & Qualità
Pietro
ALASIA
Amministratore
Delegato
Paolo
MATTEI
Dichiarazione ambientale del 17/04/2015 con dati relativi al triennio 2012-2014
Dichiarazione ambientale del 17/04/2015
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Sez. N° 0
Sez. N°
Sommario
Titoli
0
Sommario
1
Introduzione e informazioni per il pubblico
 Introduzione
 Struttura del documento e aggiornamento delle informazioni
 Informazioni per il pubblico
2
Acronimi
3
Burgo Group e impegno ambientale
 Burgo Group S.p.A
 Impegno ambientale
 Integrazione con la comunità locale
4
La politica
5
Il Sistema di Gestione Ambientale (SGA)
 Funzionigrammi per il SGA
6
Stabilimenti e attività - Informazioni generali
Mantova
6a
Lo Stabilimento
Ambito territoriale
Descrizione del sottosuolo
Descrizione delle attività del Sito
 Ciclo standard di produzione
 Utilities/energie
Fornitori e prodotti utilizzati
Preparazione alle emergenze
 Prevenzione incendi
Fattori di impatto associati agli aspetti ambientali diretti
Aspetti ambientali indiretti
Toscolano
6b
Lo Stabilimento
Ambito territoriale
Descrizione del sottosuolo
Descrizione delle attività del Sito
 Ciclo standard di produzione
 Utilities/energie
Fornitori e prodotti utilizzati
Preparazione alle emergenze
 Prevenzione incendi
Fattori di impatto associati agli aspetti ambientali diretti
Aspetti ambientali indiretti
Dichiarazione ambientale del 17/04/2015
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Sez. N° 0
Sommario
Verzuolo
6c
Lo Stabilimento
Ambito territoriale
Descrizione del sottosuolo
Descrizione delle attività del Sito
 Ciclo standard di produzione
 Utilities/energie
Fornitori e prodotti utilizzati
Preparazione alle emergenze
 Prevenzione incendi
Fattori di impatto associati agli aspetti ambientali diretti
Aspetti ambientali indiretti
Villorba
6d
7
Lo Stabilimento
Ambito territoriale
Descrizione del sottosuolo
Descrizione delle attività del Sito
 Ciclo standard di produzione
 Utilities/energie
Fornitori e prodotti utilizzati
Preparazione alle emergenze
 Prevenzione incendi
Fattori di impatto associati agli aspetti ambientali diretti
Aspetti ambientali indiretti
Report dei risultati
 Risultati di miglioramento ottenuti negli ultimi tre anni
 Gli obiettivi e i programmi ambientali
 Indicatori Chiave Mantova
 Indicatori Chiave Toscolano
 Indicatori Chiave Verzuolo
 Indicatori Chiave Villorba
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Sez. N° 1
Introduzione e informazioni per il pubblico
Introduzione
Scopo del documento è quello di:
 fornire al pubblico e a tutti gli altri soggetti interessati informazioni inerenti la situazione ambientale aggiornata riferita ai Siti oggetto della registrazione EMAS;
 dare evidenza della continua attenzione al miglioramento delle prestazioni ambientali dell’Organizzazione mantenendo una trasparente comunicazione verso l’esterno sui risultati ottenuti e sui nuovi obiettivi da raggiungere.
Questo documento, la cui emissione è formalizzata dalle persone richiamate in copertina, è stato convalidato da: SGS Italia S.p.A.
(N° di accreditamento IT-V-0007) Via Caldera Business Park n. 21, Milano.
In data:
DICHIARAZIONE AMBIENTALE CONVALIDATA
DA S.G.S. ITALIA S.p.A.
(N. Accreditamento IT-V-0007)
IN DATA 18/05/2015
Struttura del documento e aggiornamento delle informazioni
La dichiarazione ambientale è suddivisa in sezioni (Vedi sommario).
Le Sezioni da 0 a 5 forniscono le informazioni di sistema comuni a tutta l’Organizzazione.
La Sezione 6, suddivisa nelle sottosezioni 6a, 6b, 6c e 6d riporta le informazioni e gli indicatori di prestazione pertinenti a ciascun
Sito interessato alla Registrazione EMAS.
La Sezione 7 riporta, per ciascun Sito, i risultati di miglioramento ottenuti, gli obiettivi in corso e gli Indicatori Chiave previsti dal Regolamento CE 1221/2009.
Le informazioni riguardano, al momento, i Siti di Mantova, Toscolano, Verzuolo e Villorba, ma il documento è strutturato prevedendo
l’estensione ad altri Siti di Burgo Group.
Gli aggiornamenti e le eventuali modifiche / integrazioni saranno documentati con frequenza annuale e resi disponibili al pubblico
previa convalida da parte del verificatore accreditato.
Informazioni per il pubblico
Burgo Group mette a disposizione del pubblico e degli altri soggetti interessati la Dichiarazione Ambientale e i successivi aggiornamenti in modo da instaurare un dialogo aperto in merito alle prestazioni ambientali e ai nuovi obiettivi prefissati.
Tali documenti sono inseriti nel sito Web www.burgogroup.com; come copia cartacea possono essere forniti a tutti coloro che ne
fanno specifica richiesta.
Per eventuali informazioni rivolgersi al Referente EMAS di Gruppo:
Gabriele Tallone
Tel. +39 0175 280111 – Fax +39 0175 280180
Indirizzo e-mail: [email protected]
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Sez. N° 2
Acronimi
Acronimi utilizzati nella redazione del documento
AIA
BAT
CTE
EMAS
HCFC
IED
IPPC
MUD
NACE
OHSAS
PCB
PRTR
SGA
Autorizzazione Integrata Ambientale
Best Available Techniques
Centrale Termoelettrica
Environmental Management and Audit Scheme
Idroclorofluorocarburi
Industrial Emissions Directive
Integrated Pollution Prevention & Control
Modello Unico di Dichiarazione ambientale
Nomenclatura generale delle Attività Economiche nella Comunità Europea
Occupational Health and Safety Assessment Series
Difenili Policlorurati
European Pollutant Release and Transfer Register
Sistema di Gestione Ambientale
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Sez. N° 3
Burgo Group e impegno ambientale
Burgo Group S.p.A.
Nasce il 1° Gennaio 2007 a seguito della fusione per incorporazione delle Cartiere Marchi S.p.A. nelle Cartiere Burgo S.p.A.
Dal 1° Gennaio 2014, Burgo Group S.p.A. ha conferito a Mosaico S.r.l. (una società del gruppo Burgo) gli stabilimenti di Chiampo,
Lugo, Treviso e Tolmezzo, al fine di rafforzare ed incrementare la propria presenza nel mercato delle carte speciali. Mosaico S.r.l. è,
infatti, focalizzata sullo sviluppo, produzione e vendita di carte speciali, utilizzate per una vasta gamma di applicazioni che richiedono
un know-how altamente specializzato: carte per imballaggi flessibili, etichette autoadesive e “wet glue”, carte grafiche speciali e cartoncini.
Il certificato di registrazione EMAS Reg. n. IT-000373 è relativo alla sola Burgo Group S.p.A. in quanto, ad oggi, nessuno dei suddetti quattro stabilimenti conferiti a Mosaico S.r.l. è in possesso di tale registrazione.
La struttura generale del Gruppo è rappresentata nella figura che segue.
Azionisti e struttura societaria
Il Gruppo, con 12 stabilimenti, 17 linee produttive ed una vendita di 2,26 milioni di tonnellate di carte grafiche è un partner di primo
piano per chi opera nei settori della grafica, della stampa e dell’editoria.
Con volumi complementari rispetto al core business, il Gruppo si occupa anche di produzione e vendita di cellulosa e di energia.
Quest’ultima attività assicura al Gruppo la piena autosufficienza energetica e ulteriori ricavi dalla vendita delle eccedenze.
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Burgo Group e impegno ambientale
Sez. N° 3
Tutti i dodici Siti produttivi del gruppo (Burgo Group S.p.A., Mosaico S.r.l. e Burgo Ardennes) sono certificati ISO 14001 (certificato
unificato di Gruppo).
Toscolano - BS
Tolmezzo - UD
Chiampo - VI
Duino - TS
BELGIO
Villorba - TV
Verzuolo - CN
Treviso
Mantova
Lugo – VI
ITALIA
Virton - Burgo Ardennes
Sarego - VI
Sora – FR
Il Gruppo occupa circa 4.000 dipendenti (numero comprensivo delle Società controllate italiane ed estere) e vanta una tradizione
cartaria centenaria. Grazie a scelte strategiche precise e investimenti di potenziamento degli impianti, realizzati scegliendo le migliori
tecnologie esistenti, è diventato uno dei protagonisti cartari a livello internazionale.
Il gruppo è anche produttore di materie prime fibrose prevalentemente per uso interno e cioè:
• CELLULOSA
• PASTALEGNO
• PASTA DISINCHIOSTRATA.
Per quanto riguarda il fabbisogno di energia è autosufficiente. Infatti è il maggiore autoproduttore italiano al di fuori del comparto petrolchimico. Attraverso le proprie strutture organizzative agisce in tre ambiti:
• INDUSTRIALE: incremento della potenza installata e dell’energia trasportata, riduzione del costo energetico. Utilizzo di impianti
cogenerativi alimentati a gas naturale, idroelettrici e termovalorizzatori alimentati a biomassa (cioè residui e sottoprodotti della
produzione delle materie prime fibrose).
• ENERGY MANAGEMENT: gestione delle misure di produzione e di consumo degli impianti, bilanciamento dei flussi in rete, logistica
del gas naturale e programmazione oraria della produzione.
• COMMERCIALE: acquisto e vendita di energia elettrica, anche attraverso la borsa elettrica.
Impegno ambientale
La salvaguardia dell’ambiente è per Burgo Group una componente essenziale della propria missione aziendale. Guardare al futuro
rispettando l’ambiente, attraverso lo sviluppo durevole e sostenibile, è un concetto al quale l’Organizzazione ha improntato il proprio
modo di essere impresa. La condivisione della missione aziendale, all’interno della vita imprenditoriale, ha sicuramente contribuito
ad accentuare una sensibilità e un’attenzione particolare nei confronti dell’ambiente attraverso:
 l’utilizzo di processi che prevengono o riducono l’impatto sul territorio anche con l’utilizzo delle Migliori Tecniche Disponibili
(MTD/BAT);
 lo sviluppo di tecnologie pulite;
 l’impiego razionale ed efficiente delle risorse naturali, energetiche e delle materie prime;
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Burgo Group e impegno ambientale
 il risparmio energetico attraverso l’installazione di cogeneratori;
 la ricerca mirata a realizzare prodotti eco-compatibili;
 l’approvvigionamento di materie prime fibrose privilegiando i fornitori che hanno ottenuto o avviato certificazioni di buona gestione
delle foreste finalizzate a mantenere e ad aumentare lo stato di salute dell’ecosistema;
 l’attenzione verso la Comunità che vive attorno agli stabilimenti, implementando programmi di tutela del territorio e di miglioramento dell’impatto visivo.
Burgo Group consapevole che la trasparenza e la credibilità delle azioni intraprese possono essere accresciute attraverso un efficace flusso informativo e un’aperta collaborazione con i soggetti interessati (collaboratori, clienti, fornitori, comunità locale, enti pubblici, enti di controllo), ha deciso di partecipare a EMAS a partire dalla cartiera di Toscolano (in quanto ubicata in area protetta) con
l’impegno di estendere tale partecipazione agli altri Siti. A conferma di ciò il Sito di Mantova ha ottenuto la registrazione EMAS in
data 14/12/2010, il Sito di Verzuolo in data 22/10/2012 ed il Sito di Villorba in data 11/06/2014.
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Sez. N° 3
Burgo Group e impegno ambientale
Integrazione con la Comunità locale
Non solo sensibilità al rispetto ambientale da parte di Burgo Group ma anche concreta integrazione con la comunità locale in cui sono insediati i propri Stabilimenti.
Al riguardo tra le iniziative più significative possiamo citare:
MANTOVA
Fino al 2013, anno di sospensione a tempo indeterminato dell’attività produttiva, così come specificato nella sezione dedicata allo
Stabilimento di Mantova, venivano effettuate le attività seguenti:
 organizzazione di giornate di “fabbrica aperta guidata” a scolaresche
nelle quali vengono trattati temi relativi alla produzione, ai processi e al
loro impatto sull’ambiente, anche in collaborazione con l’Associazione
per il parco del Mincio;
 collaborazione con scuole elementari locali per la realizzazione di
progetti di sensibilizzazione inerenti la raccolta differenziata della carta;
 collaborazione con la scuola interregionale di tecnologia per Tecnici
Cartari, Istituto San Zeno di Verona;
 collaborazione con le Università di Mantova (facoltà di architettura e
ingegneria ambientale) per la predisposizione di tesi di laurea sia relative
all’edificio costruito dall’ Ing. Pier Luigi Nervi, sia su aspetti ambientali e
produttivi del Sito;
 collaborazione “mostra Nervi”;
 servizio fotografico per Mondadori. Tema carta riciclata.
La Cartiera ha aderito all’accordo di programma, promosso dal Comune di Mantova, per la qualificazione ambientale dell’Area Industriale e del polo chimico di Mantova e la promozione della registrazione EMAS per ambiti e comparti del territorio comunale.
TOSCOLANO







organizzazione di giornate di “fabbrica aperta guidata” a scolaresche nelle
quali vengono trattati temi relativi alla produzione, ai processi e al loro
impatto sull’ambiente;
socio fondatore con il Comune di Toscolano Maderno ed il “Gruppo
Lavoratori anziani della Cartiera “ del Centro museale di Eccellenza di
Maina Inferiore.
Situato nella Valle del fiume Toscolano, le attività del Centro spaziano tra:
o
laboratori didattici;
o
organizzazione di convegni e mostre;
o
mostre temporanee ed eventi;
collaborazione con la scuola interregionale di tecnologia per Tecnici Cartari,
Istituto San Zeno di Verona;
ricerca e studio dell’attività cartaria di Toscolano (metà del XIV secolo) e
divulgazione dei risultati con prestigiose pubblicazioni;
sostegno ad iniziative di carattere ecologico promosse da Lega Ambiente;
sostegno alle attività di varie Associazioni locali no-profit;
adesione al GAL (Gruppo di Azione Locale) GARDAVALSABBIA nell’ambito
dell’iniziativa Leader plus dell’Unione Europea per promuovere nel territorio di competenza l’ottenimento della certificazione
ambientale.
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Sez. N° 3
Burgo Group e impegno ambientale
VERZUOLO



organizzazione di giornate di “fabbrica aperta guidata” a gruppi e
scolaresche nelle quali vengono trattati temi relativi alla produzione, ai processi e al loro impatto sull’ambiente;
collaborazione con il Politecnico di Torino (facoltà di ingegneria)
per la predisposizione di stage e tesi di laurea su aspetti ambientali
del Sito, con particolari approfondimenti sul depuratore delle acque
reflue;
collaborazione con la scuola interregionale di tecnologia per
Tecnici Cartari, Istituto San Zeno di Verona.
VILLORBA



organizzazione di giornate di “fabbrica aperta guidata” a gruppi e
scolaresche, nelle quali vengono trattati temi relativi alla produzione, ai processi e al loro impatto sull’ambiente;
collaborazione con Società Contarina S.p.A. (collegata al Consorzio
pubblico Priula e al Consorzio Treviso TRE, per le attività di raccolta e gestione dei rifiuti) per visite guidate in azienda allo scopo di illustrare il processo produttivo e i correlati impatti ambientali;
collaborazione con la scuola interregionale di tecnologia per Tecnici
Cartari, Istituto San Zeno di Verona.
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Sez. N° 4
Politica
POLITICA PER L’AMBIENTE E PER LA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO
per la ricerca, sviluppo e produzione di vari tipi di carte in bobina e in formato
La politica espressa dall’Alta Direzione viene recepita, sviluppata e implementata dalle Direzioni di Stabilimento e dalle Funzioni di
Sede coinvolte per competenza e ruolo.
Burgo Group, consapevole del proprio ruolo e responsabilità nei confronti della comunità e dell’ambiente in cui opera, nonché
nell’assicurare un ambiente di lavoro salubre e sicuro a tutti i suoi Collaboratori e alle altre Parti Interessate, ha definito la Politica
oggetto del presente documento impegnandosi a renderla operante, mantenuta aggiornata, diffusa a tutto il personale e disponibile
al pubblico e a chiunque ne faccia richiesta.
Il rispetto e tutela dell’Ambiente e della Salute e Sicurezza sul Lavoro riguardano l’intera Organizzazione e costituiscono il fondamento delle strategie operative e di mercato della Società.
Prerequisiti fondamentali delle nostre attività, dei prodotti e del relativo sviluppo sono:
 La compatibilità con l’ambiente che li ospita e la protezione del personale e della popolazione dagli effetti ambientali avversi.
 La prevenzione e protezione, per i dipendenti e le altre Parti Interessate, dai rischi di Salute e Sicurezza sul Lavoro a cui possano essere esposti.
 La conformità alla legislazione vigente e alle altre eventuali prescrizioni sottoscritte in relazione ai fattori di impatto ambientale
e/o ai pericoli di Salute e Sicurezza sul Lavoro identificati nonché alle normative volontarie a cui l’Organizzazione aderisce.
 La chiara definizione, nell’ambito di tutta l’Organizzazione, delle responsabilità nella gestione della tutela dell’Ambiente e della
Salute e Sicurezza sul Lavoro.
 L’orientamento al miglioramento continuo della prevenzione e delle prestazioni ambientali e di Salute e Sicurezza sul Lavoro.
 La disponibilità delle risorse umane, tecnico - strumentali ed economiche necessarie.
Quanto sopra si traduce, annualmente, in specifici obiettivi e traguardi di miglioramento gestiti nell’ambito dei sistemi conformi ai
requisiti del Regolamento EMAS, della Norma ISO 14001 e della Norma BS OHSAS 18001.
Principi Guida
a. Prodotti, Processi, Tecnologie e Gestione delle risorse
Sviluppiamo e fabbrichiamo prodotti ponendo attenzione alla qualità in modo da minimizzare l’impatto ambientale e prevenire
lesioni e malattie per tutte le Parti Interessate.
Implementiamo nuove attività, processi e impianti previa valutazione dei fattori di rischio e delle problematiche ambientali e di Salute e Sicurezza sul Lavoro collegate.
Utilizziamo le migliori tecnologie disponibili economicamente accessibili.
Ci impegniamo ad una attenta gestione dell’energia e all’ottimizzazione dell’uso delle risorse naturali e delle materie prime.
b. Minimizzazione dell’impatto ambientale e del rischio di Salute e Sicurezza sul Lavoro
Ci proponiamo di valutare, controllare, eliminare e ridurre le incidenze delle nostre attività sulle varie componenti dell’Ambiente e
della Salute e Sicurezza sul Lavoro tenendo conto della natura e dell’entità dei fattori di impatto ambientale e dei rischi identificati.
c. Formazione, Coinvolgimento e Consultazione
Pianifichiamo ed effettuiamo documentata formazione affinché il personale sia addestrato e sensibilizzato a svolgere e controllare
quanto di pertinenza in modo sicuro e responsabile (la sensibilizzazione, al fine di evitare comportamenti pericolosi, è rivolta anche
al personale esterno che opera per Burgo Group all’interno dei suoi Siti).
Per favorire il coinvolgimento e la partecipazione di tutti i Lavoratori sono pianificate ed effettuate periodiche riunioni informative
integrate da adeguati supporti di comunicazione. Inoltre sono messe in atto procedure che assicurano la pronta consultazione dei
Lavoratori, anche attraverso i loro Rappresentanti.
d. Fornitori
Sono coinvolti in relazione agli obiettivi di miglioramento della tutela dell’Ambiente e della Salute e Sicurezza sul Lavoro correlati ai
prodotti e/o ai servizi richiesti.
Riguardo alle materie prime fibrose approvvigionate, sono preferiti i Fornitori che aderiscono a Sustainable Forest Management
affinché sia mantenuto e aumentato lo stato di salute dell’ecosistema forestale.
Dichiarazione ambientale del 17/04/2015
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Sez. N° 4
Politica
e. Emergenze
Per rispondere a potenziali incidenti e ad altri eventi imprevisti, sono stabilite appropriate procedure di emergenza in cui si enfatizza
il concetto di prevenzione attraverso un’analisi dei rischi e l’adozione di adeguate misure per contenerne gli effetti. Le stesse sono
riesaminate e modificate a fronte di eventi registrati e/o in caso di sviluppo di nuove attività, prodotti e processi.
f.
Informazioni e Comunicazione
Informiamo sistematicamente il personale riguardo agli aspetti ambientali e ai rischi di Salute e Sicurezza correlati alle attività
svolte, affinché ne comprenda le implicazioni per quanto concerne il proprio ruolo e comportamento nel lavoro.
Ci impegniamo a perseguire un dialogo aperto e costruttivo con tutte le Parti Interessate assicurando trasparenza e affidabilità dei
dati e delle informazioni.
Ove applicabile è resa disponibile la Dichiarazione Ambientale e i suoi aggiornamenti, al fine di dare trasparente comunicazione sui
risultati ottenuti e sui nuovi obiettivi da raggiungere.
Chief Executive Officer Burgo
Chief Executive Officer Mosaico
Ing. Paolo Mattei
Dott. Lorenzo Marzotto
Dichiarazione ambientale del 17/04/2015
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DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2015-2017
Sez. N° 5
Il sistema di gestione ambientale (SGA)
Il Sistema di Gestione Ambientale
Gli Stabilimenti del Gruppo gestiscono in autonomia le attività produttive, e di supporto alle stesse, nel pieno rispetto dell’uomo e
dell’ambiente. A tal fine risulta fondamentale l’impegno dell’Alta Direzione che ha voluto l’implementazione di un SGA conforme ai
requisiti della Norma UNI EN ISO 14001 e del Regolamento CE 1221/2009.
Le Direzioni di Stabilimento sono delegate alla gestione del SGA quale mezzo per:
 contribuire alla protezione dell’ambiente ed alla prevenzione dell’inquinamento coerentemente con le necessità del contesto
socio-economico in cui è insediato lo Stabilimento;
 identificare gli aspetti ambientali connessi alle proprie attività, prodotti e servizi e quindi determinare i loro impatti ambientali
significativi;
 mettersi nella condizione di poter fornire prove evidenti dell’attenzione e della conformità alle Prescrizioni Legali applicabili
nonché alle Normative volontarie a cui l’Organizzazione aderisce;
 identificare le priorità di intervento e fissare, a seguito del riesame periodico del SGA da parte dell’Alta Direzione, obiettivi e
traguardi di miglioramento appropriati;
 dare evidenza alle Parti Interessate che esiste un impegno aziendale concreto per soddisfare quanto espresso nella politica,
negli obiettivi e nei traguardi.
La documentazione descrittiva ed attuativa del SGA fa riferimento al Manuale di Gestione Ambientale a cui fanno capo documenti
secondari e sub documenti che regolano sia gli aspetti di sistema che quelli operativi.
La struttura organizzativa, responsabilità, principali compiti e interrelazioni del personale che svolge attività influenti sulla gestione
dell’ambiente sono state definite ed affidate alle pertinenti Funzioni assegnando loro anche le necessarie risorse.
Il personale degli Stabilimenti viene formato e coinvolto, mediante attività di sensibilizzazione e strumenti di comunicazione (quali
lettere informative, corsi interattivi sul portate qualità e ambiente), in modo da assicurare una operatività adeguata alla tutela
dell’ambiente e una partecipazione attiva al miglioramento delle prestazioni ambientali nonché ai criteri da rispettare a fronte di situazioni di emergenza.
Al fine di determinare se il SGA implementato è conforme a quanto è stato pianificato ed è correttamente applicato e mantenuto
attivo, sono effettuati documentati audit interni nel rispetto di appositi programmi e procedure. Il ciclo degli audit è annuale ed è
pianificato in modo tale da assicurare che tutte le attività operative e le attività di sistema codificate siano verificate. In relazione ai
risultati degli audit sono intraprese le eventuali azioni correttive o preventive.
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Il sistema di gestione ambientale (SGA)
Sez. N° 5
Funzionigrammi per il SGA
Funzionigramma di Gruppo
Nel funzionigramma seguente si riporta la struttura generale del gruppo, col dettaglio delle due divisioni industriali della Burgo Group
S.p.A. (carte con legno C.M.R. e fine paper) e di Mosaico S.r.l.
PRESIDENTE
VICE PRESIDENTE
AFFARI LEGALI
INTERNAL AUDIT
AMMINISTRATORE
DELEGATO
AMMINISTRAZIONE,
FINANZA E CONTROLLO
GESTIONE IT
PRODOTTO & QUALITA’
PERSONALE &
ORGANIZZAZIONE
ACQUISTI, LOGISTICA,
SISTEMI INFORMATIVI
TECNOLOGIA &
INVESTIMENTI
DIVISIONE CMR
DIVISIONE FINE
PAPER
CONTROLLO DI
GESTIONE
CONTROLLO DI
GESTIONE
VENDITE
VENDITE
CUSTOMER SERVICE
CUSTOMER SERVICE
MOSAICO S.R.L.
CONTROLLO DI
GESTIONE
INDUSTRIALE
MOSAICO
COMMERCIALE
CHIAMPO
LUGO
PROGRAMMAZIONE
PROGRAMMAZIONE
PRODUCT MANAGER
TOLMEZZO
TREVISO
INDUSTRIALE CARTE
CON LEGNO C.M.R.
DUINO
INDUSTRIALE
FINE PAPER
SAREGO
VERZUOLO
SORA
VILLORBA
TOSCOLANO
Dichiarazione ambientale del 17/04/2015
PROGRAMMAZIONE,
CUSTOMER SERVICE
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Il sistema di gestione ambientale (SGA)
Sez. N° 5
PRODOTTO & QUALITA’
Qualità
Marketing & Comunicazione
Assistenza Tecnica Clienti
Ricerca & Sviluppo
Sicurezza & Ambiente
Comunicazione ed
eventi di Gruppo
Tecnologi
Sistema di Gestione
Sicurezza
Ricerche di Mercato
Laboratorio di Gruppo
Sistema di Gestione
Ambientale
Sostenibilità del Prodotto e
Sistema di Gestione Qualità
Ufficio Documentazione di
Gruppo
Referente Emas
Funzione ELA
Funzionigrammi di Sito
Si precisa che le celle in colorazione grigia si riferiscono a mansioni che non sono presenti/operative nel sito in oggetto.
MANTOVA
GESTORE ATTIVITA’ IPPC
Pietro ALASIA
Esercizio
RSGA
Luca CADORIN
RSGQ
RSPP
Vito RIZZO
ASPP
Ref. FSC/PEFC
Ref. GMP
Controllo Industriale
Responsabile del Personale
Alfredo PISTONI
Produzione
Logistica
Laboratorio/Assistenza Clienti
REFERENTI PER IL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE
RSGA
Luca CADORIN
Energy Manager
Referente IPPC-AIA
Luca CADORIN
Responsabile Amianto
Vito RIZZO
Emission Trading
Luca CADORIN
Gestione Rifiuti
Paola BERTOLASO
Gestione Scarichi Idrici
Paola BERTOLASO
Emissioni in Atmosfera
Approvvigionamento Idrico
Paola BERTOLASO
Rumore
Sostanze Pericolose Ozono- Atmosfera
Uso e movimentazione sost. pericolose
Radiazioni Ionizzanti
Vito RIZZO
Elettrosmog
Inquinamento Luminoso
Gestione PCB
Traffico indotto
Impatto Visivo
Gestione discariche
Vito RIZZO
Referente EMAS
Luca CADORIN
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DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2015-2017
Il sistema di gestione ambientale (SGA)
Sez. N° 5
TOSCOLANO
DIRETTORE DI STABILIMENTO
ITALO SCIAN
Esercizio
ITALO SCIAN
RSGA
RODOLFO BACCOLO
RSGQ
ALBERTO NOLLI
RSPP
RODOLFO BACCOLO
ASPP
-----
Ref. FSC/PEFC
ALBERTO NOLLI
Ref. GMP
ALBERTO NOLLI
Controllo Industriale
STEFANIA BATTANI
Responsabile del Personale
GIOVANNI DALLA RICCA
Produzione
ROBERTO TAVERNINI
Logistica
MARCELLA AGUS
Laboratorio/Assistenza Clienti
ALBERTO NOLLI
REFERENTI PER IL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE
RSGA
RODOLFO BACCOLO
Energy Manager
ITALO SCIAN
Referente IPPC-AIA
RODOLFO BACCOLO
Responsabile Amianto
ITALO SCIAN
Emission Trading
ITALO SCIAN
Gestione Rifiuti
STEFANIA CHIMINI-SAVERIO PERNIGO
Gestione Scarichi Idrici
SAVERIO PERNIGO-ALBERTO NOLLI
Emissioni in Atmosfera
ITALO SCIAN-BACCOLO
Approvvigionamento Idrico
BACCOLO-PERNIGO-SCIAN
Rumore
RODOLFO BACCOLO
Sostanze Pericolose Ozono- Atmosfera
GIOVANNI COBELLI
Uso e movimentazione sost. pericolose
SAVERIO PERNIGO
Radiazioni Ionizzanti
GIOVANNI COBELLI
Elettrosmog
GIOVANNI COBELLI
Inquinamento Luminoso
GIOVANNI COBELLI
Gestione PCB
GIOVANNI COBELLI
Traffico indotto
ITALO SCIAN
Impatto Visivo
SAVERIO PERNIGO-BACCOLO BACCOLO
Gestione discariche
-------------------------------Referente EMAS
RODOLFO BACCOLO
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DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2015-2017
Il sistema di gestione ambientale (SGA)
Sez. N° 5
VERZUOLO
DIRETTORE DI STABILIMENTO
ING. RAFFAELE MARINUCCI
RSGA
ING. GABRIELE TALLONE
RSGQ
ING. STEFANIA VIANCO
RSPP
SIG. ALBERTO COSTAMAGNA
ASPP
ING. GABRIELE TALLONE
Ref. FSC/PEFC
ING. STEFANIA VIANCO
Ref. GMP
Controllo Industriale
SIG. IVAN BOSCHERO
Responsabile del Personale
DOTT. PIERPAOLO GRIMA
Esercizio
ING. MAURILIO MARTINA
Produzione
Logistica
SIG. RIBA PIERPAOLO
Laboratorio/Assistenza Clienti
ING. STEFANIA VIANCO
REFERENTI PER IL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE
RSGA
ING. GABRIELE TALLONE
Energy Manager
ING. MAURILIO MARTINA
Referente IPPC-AIA
ING. GABRIELE TALLONE
Responsabile Amianto
SIG. ALBERTO COSTAMAGNA
Emission Trading
ING. GABRIELE TALLONE
Gestione Rifiuti
SIG. RIBA – SIG. FINO
Gestione Scarichi Idrici
ING. STEFANIA VIANCO
Emissioni in Atmosfera
ING. GABRIELE TALLONE
Approvvigionamento Idrico
ING. STEFANIA VIANCO
Rumore
SIG. COSTAMAGNA – ING. TALLONE
Sostanze Pericolose Ozono- Atmosfera
SIG. FRANCO TALLONE
Uso e movimentazione sost. pericolose
SIG. COSTAMAGNA – ING. TALLONE
Radiazioni Ionizzanti
SIG. ALBERTO COSTAMAGNA
Elettrosmog
SIG. ALBERTO COSTAMAGNA
Inquinamento Luminoso
SIG. FRANCO TALLONE
Gestione PCB
ING. GABRIELE TALLONE
Traffico indotto
SIG. RIBA – SIG. FINO
Impatto Visivo
ING. GABRIELE TALLONE
Gestione discariche
ING. GABRIELE TALLONE
Referente EMAS
ING. GABRIELE TALLONE
Dichiarazione ambientale del 17/04/2015
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DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2015-2017
Il sistema di gestione ambientale (SGA)
Sez. N° 5
VILLORBA
DIRETTORE DI STABILIMENTO
Massimo BELTRAME
Esercizio
Fabio PECCE
RSGA
Claudia POETA
RSGQ
Marco DEL BRUTTO
RSPP
Andrea DA ROS
ASPP
Ref. FSC/PEFC
Massimo BETTIOL
Ref. GMP
Controllo Industriale
Catia PIVA
Responsabile del Personale
Luca GAGGIA
Produzione
Massimo SPONCHIADO
Logistica
Catia PIVA
Laboratorio/Assistenza Clienti
Massimo BETTIOL
REFERENTI PER IL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE
RSGA
Claudia POETA
Energy Manager
Fabio PECCE
Referente IPPC-AIA
Claudia POETA
Responsabile Amianto
Vito RIZZO
Emission Trading
Dario DE ROSSI
Gestione Rifiuti
Amedeo TONON – Claudia POETA
Gestione Scarichi Idrici
Massimo BETTIOL - Renzo BORTOLUSSI
Emissioni in Atmosfera
Fabio PECCE – Dario DE ROSSI
Approvvigionamento Idrico
Massimo BELTRAME
Rumore
Andrea DA ROS - Claudia POETA
Sostanze Pericolose Ozono- Atmosfera
Andrea DA ROS
Uso e movimentazione sost. pericolose
Massimo SPONCHIADO - Claudia POETA
Radiazioni Ionizzanti
Andrea DA ROS
Elettrosmog
Maurizio CARNIEL
Inquinamento Luminoso
Maurizio CARNIEL
Gestione PCB
Maurizio CARNIEL
Traffico indotto
Catia PIVA
Impatto Visivo
Claudia POETA
Gestione discariche
Referente EMAS
Claudia POETA
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Stabilimenti e attività
Sez. N° 6
Informazioni Generali
Ragione Sociale dell’Organizzazione
Burgo Group S.p.A.
Indirizzo Sede Legale
Via Piave, 1 - 36077 Altavilla Vicentina (VI)
Indirizzo Sede Produttiva
Stabilimento di Mantova
Viale Poggio Reale, 9 - 46100 Mantova (MN)
Indirizzo Sede Produttiva
Stabilimento di Toscolano
Via A. Vespucci, 28 - 25088 Toscolano Maderno (BS)
Indirizzo Sede Produttiva
Stabilimento di Verzuolo
Via Roma, 26 – 12039 Verzuolo (CN)
Indirizzo Sede Produttiva
Stabilimento di Villorba
Via Roma, 212 – 31050 Villorba (TV)
Settore di attività
Codice NACE 17.12
Fabbricazione di carta e cartone.
6.1b Impianti industriali destinati alla fabbricazione di carta e cartoni con capacità di produzione superiore a 20 tonnellate al giorno;
MANTOVA
Codice e attività IPPC
1.1
Impianti di combustione con una potenza termica di combustione > 50 MW.
5.4
Discariche, ad esclusione delle discariche per rifiuti inerti > 10 t/g o con capacità totale >
di 25.000 t.
Codice e attività PRTR
5.2
Impianti per l’incenerimento di rifiuti non pericolosi con capacità di 3 ton / ora
Capacità produttiva
potenziale
Carta: 200.000 ton / anno
Pasta per LWC (Light Weight Coated): 40.000 ton / anno
Numero addetti
10
Periodo lavorativo
24 ore per 7 giorni/settimana per max. 358 giorni/anno
Superficie globale
550.000 m2
Certificazioni
ISO 9001:2008 Certificato SGS n. IT95/0027
ISO 14001:2004 Certificato SGS n. IT05/0936
Settore di attività
Codice NACE 17.12
Fabbricazione di carta e cartone.
Codice e attività IPPC
6.1b Impianti industriali destinati alla fabbricazione di carta e cartoni con capacità di produzione superiore a 20 tonnellate al giorno;
TOSCOLANO
1.1
Impianti di combustione con potenza termica di combustione > 50 MW.
Capacità produttiva
potenziale
Carta: 195.000 ton / anno
Numero addetti
223
Periodo lavorativo
24 ore per 7 giorni/settimana per max. 340 giorni/anno
Superficie globale
105.000 m2
Certificazioni
ISO 9001:2008 Certificato SGS n. IT95/0027
ISO 14001:2004 Certificato SGS n. IT05/0936
Chain of Custody / FSC Certificato SGS - CoC-002122
Control Wood/FSC Certificato SGS-CW-002122
Chain of Custody Certificato SGS - PEFC/CoC- 0269
G.M.P. UNI ENI 15593 Luglio 2008 Certificato IT 14/0885
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DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2015-2017
Stabilimenti e attività
VERZUOLO
Sez. N° 6
Settore di attività
Codice NACE 17.12
Fabbricazione di carta e cartone.
Codice e attività IPPC
6.1b Impianti industriali destinati alla fabbricazione di carta e cartoni con capacità di produzione superiore a 20 tonnellate al giorno
Capacità produttiva
potenziale
Carta: 780.000 ton / anno
Pasta legno: 220.000 ton / anno
Numero addetti
386
Periodo lavorativo
24 ore per 7 giorni/settimana per max 358 giorni/anno
Superficie globale
269.527 m2
Certificazioni
ISO 9001:2008 Certificato SGS n. IT95/0027
ISO 14001:2004 Certificato SGS n. IT05/0936
Chain of Custody / FSC Certificato SGS - CoC-002122
Control Wood/FSC Certificato SGS - CW - 002122
Chain of Custody Certificato SGS - PEFC/CoC - 0269
Settore di attività
Codice NACE 17.12
Fabbricazione di carta e cartone.
Codice e attività IPPC
6.1b Impianti industriali destinati alla fabbricazione di carta e cartoni con capacità di produzione superiore a 20 tonnellate al giorno
VILLORBA
1.1
Impianti di combustione con potenza termica di combustione > 50 MW.
Capacità produttiva
potenziale
Carta: 347.604 ton / anno
Numero addetti
163
Periodo lavorativo
24 ore per 7 giorni/settimana per max 348 giorni/anno
Superficie globale
142.591 m2
Certificazioni
ISO 9001:2008 Certificato SGS n. IT95/0027
ISO 14001:2004 Certificato SGS n. IT05/0936
Chain of Custody / FSC Certificato SGS - CoC-002122
Control Wood/FSC Certificato SGS - CW - 002122
Chain of Custody Certificato SGS - PEFC/CoC - 0269
Dichiarazione ambientale del 17/04/2015
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Sez. N° 6a
Sito di MANTOVA
Lo Stabilimento
Il primo insediamento storico di questa realtà produttiva, collocata sulla riva sinistra del Lago di Mezzo, risale al 1902 con la creazione
di una società in accomandata semplice per la produzione di cellulosa. Tale attività, nel 1936, viene rilevata da Burgo che costruisce
una nuova fabbrica di cellulosa denominata CELDIT (Cellulosa d’Italia), che inizia la sua produzione nel 1939 e la cessa nel 1977 per
mutate condizioni di mercato. Nel 1962 Burgo inizia la costruzione dell’attuale Stabilimento, su progetto di Pier Luigi Nervi, e avvia la
produzione di carta per quotidiani nel 1964.
Per rimanere competitiva sul mercato nazionale ed internazionale, la Cartiera ha dovuto poi ridurre significativamente l’utilizzo di materia prima di importazione, i cui costi risultavano troppo penalizzanti, sostituendola progressivamente con un prodotto riciclato quale la
pasta disinchiostrata (deink) proveniente da processi di recupero della carta da macero.
La sostituzione di materia vergine derivata dal legno (cellulosa e pastalegno) con pasta ottenuta dal recupero, presenta notevoli vantaggi dal punto di vista economico, ecologico ed energetico, non solo per l'industria cartaria, ma per l'intero sistema sociale.
Le prime prove tecnologiche per l'impiego di carta riciclata risalgono agli anni settanta, con l’avviamento, negli anni ’80, di nuovi impianti di disinchiostrazione; le continue innovazioni tecniche apportate, sia in termini di produttività, sia di qualità, hanno consentito a
Burgo Group di collocarsi in una posizione di rilievo nella fabbricazione di carta ecologica ad uso grafico a partire da pasta disinchiostrata.
Gli ultimi adeguamenti significativi risultano:

L’impianto di Termovalorizzazione che utilizza come combustibile primario i fanghi di disinchiostrazione (biomasse derivate dalle
operazioni di recupero della carta da macero). Le ceneri prodotte dalla combustione vengono riutilizzate da cementifici.
 Modifica sostanziale della Linea di produzione della carta per migliorare l’aspetto qualitativo del prodotto finito; inserimento di un
nuovo stadio di epurazione della pasta e di un recente modello di cassa d’afflusso, nuova parte della seccheria e liscia (soft
calandra) in linea.
All’inizio del 2013, a causa di una persistente e grave crisi di mercato, lo Stabilimento ha sospeso la propria attività produttiva a tempo
indeterminato, dandone formale comunicazione a tutte le Autorità competenti con nota del 27 marzo 2013.
Si sottolinea che gli obiettivi di miglioramento specifici per Mantova, riportati nella tabella in fondo, risultano momentaneamente sospesi a causa della sospensione dell’attività produttiva.
Ambito territoriale
Lo Stabilimento è insediato nell’area posta a nord-est del Comune di Mantova alla quota di ca. 20 metri s.l.m. Secondo il Piano Regolatore Generale vigente l’area rientra nella Zona D2: zona a destinazione esclusiva per attività economiche secondarie di grandi dimensioni (compatibile con tutti gli usi industriali dello Stabilimento). Entro il perimetro del Sito permane una porzione di territorio di
proprietà, ancora individuata come zona E1, per la quale è stata richiesta una variante del Piano di Gestione del Territorio per essere
anch’essa classificata come zona D2.
La collocazione dell’insediamento nel territorio comunale, riferito alle coordinate Gauss
Boaga, risulta:
Nord 5003595 (Latitudine) - Est 1641446 (Longitudine).
L’estensione complessiva del Sito è di 550.000 m2 di cui:




il 14% edificati (locali di produzione, utilities, magazzini, laboratori, uffici);
il 10% adibiti a discariche autorizzate per rifiuti speciali non pericolosi;
il 5% occupato da strade e piazzali interni;
il 71% adibito ad aree verdi.
Il Sito è circondato da aree agricole, da aree protette (Parco del Mincio), da aree infrastrutturali, da aree residenziali, alcune delle quali strettamente confinanti con il perimetro
aziendale.
A nord confina con il Canale Diversivo, a sud con un corso d’acqua (Canale Parcarello), al lato sud-est si trova invece una zona lacustre (laghi di Mantova) attraversata da una pista ciclo-pedonale, a est da aree protette e a ovest da aree destinate ad insediamenti
commerciali e artigianali.
Dichiarazione ambientale del 17/04/2015
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DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2015-2017
Sez. N° 6a
Sito di MANTOVA
Uno studio eseguito nel periodo 1999 – 2004, sul territorio del comune di Mantova per verificare il contributo delle ricadute degli inquinanti al suolo di ciascuna attività industriale presente non evidenzia alcun apporto della cartiera al riguardo. Lo studio è stato eseguito
dall’ASL di Mantova e dall’Istituto Superiore di Sanità.
L’impatto visivo del Sito non è tale da creare disturbo al paesaggio in cui lo stesso è insediato.
Inoltre la struttura dello Stabilimento è di notevole rilievo architettonico poiché progettata e costruita dall’Ing. Pier Luigi Nervi di cui si
ricordano anche la sede dell'Unesco a Parigi, il Grattacielo Pirelli di Milano e l'Aula delle Udienze nella Città del Vaticano.
La cartiera di Mantova ha aderito firmando, con le Autorità Locali (Provincia, Comune e Parco del Mincio), un accordo di programma
al fine di aderire al progetto Agenda 21 per la certificazione ambientale d’area.
Il territorio comunale di Mantova (compreso il territorio dell’insediamento entro i 500 m ove è insediato il Sito) è:
- soggetto al rispetto delle fasce fluviali del PAI (Piano Assetto Idrogeologico);
Dichiarazione ambientale del 17/04/2015
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DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2015-2017
Sito di MANTOVA
Sez. N° 6a
-
soggetto al rispetto dei vincoli previsti per le Aree Protette del PRG (Piano Regolatore Generale) e del PTCP (Piano Territoriale di
Coordinamento Provinciale), Parco regionale del Mincio e della Sovraintendenza dei Beni Architettonici di Mantova;
-
inserito nelle Aree Vulnerabili per i Nitrati.
Descrizione del sottosuolo
Il territorio del Comune di Mantova appartiene all’Unità idrogeologica del medio mantovano che è caratterizzata da livelli acquiferi sovrapposti, spesso in pressione, con interscambi idrici. Il livello statico delle acque di prima falda si attesta tra i 2 / 2,5 m dal piano campagna ed i primi acquiferi importanti a livello locale sono ad una profondità di 60 - 80 m. Come risulta dallo Studio di compatibilità ambientale, rilasciato nel 2005, dallo Studio-Geologia-Ambiente-Territorio, le unità affioranti in un intorno significativo della zona appartengono al quaternario continentale. Il territorio in oggetto ha una storia geologica tipica della pianura Padana al centro della quale si
colloca. Gli ambienti dei posizionali sono sostanzialmente di origine fluviale e fluvioglaciale in gran parte lasciati dal fiume Mincio; la
granulometria di tali sedimenti spazia dalle argille fino alle ghiaie di medie dimensioni. La risorsa idrica sotterranea è discretamente
protetta da una litologia poco permeabile nei primi metri di profondità è ciò riduce la pericolosità di inquinamento.
Presso il Sito esistono 5 pozzi (di cui 3 attivi) che pescano ad una profondità tra i 60 e i 180 m.
Il Comune è classificato in zona sismica 4.
Descrizione delle attività del Sito
A partire dal 08/02/2013, a causa di una persistente e grave crisi di mercato, lo Stabilimento ha sospeso la propria attività produttiva a
tempo indeterminato, dandone formale comunicazione a tutte le Autorità competenti con nota del 27 marzo 2013.
Lo Stabilimento rimane presidiato ai fini del mantenimento delle condizioni di sicurezza; rimangono inoltre attive le attività di gestione
della discarica e dell’impianto di depurazione, seppur in configurazione ridotta. In considerazione di quanto sopra esplicitato, alcuni
dati relativi agli aspetti ambientali del sito non risultano disponibili.
Si sottolinea che gli obiettivi di miglioramento specifici per Mantova, riportati nella tabella in fondo, risultano momentaneamente sospesi a causa della sospensione dell’attività produttiva.
Ai sensi delle disposizioni vigenti la Cartiera è interessata all’IED (Industrial Emissions Directive) e, con Atto Dirigenziale della Provincia di Mantova N° PD/944 del 23/06/2014, ha ottenuto il riesame con valenza di rinnovo dell’AIA (Autorizzazione Integrata
Ambientale) per le seguenti attività previste dal D. Lgs. 152/06 – Allegato VIII.
6.1(b):
Impianti industriali destinati alla fabbricazione di carta e cartone con capacità di produzione superiore a 20 t/g.
1.1:
Impianti di combustione con una potenza termica di combustione  a 50 MW.
5.4:
Discariche, ad esclusione delle discariche per rifiuti inerti > 10 t/g o con capacità totale > di 25.000 t.
Inoltre è presente un’attività non IED, riportata nell’AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale), con il seguente codice ISTAT:
90.00.1:
Raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi (termovalorizzatore). Ai fini della comunicazione E-PRTR tale attività è classificata
con il codice 5.2.
Si precisa che per le attività IPPC 6.1 e 1.1 le attività di sorveglianza previste dal Piano di Monitoraggio e Controllo sono sospese fino
alla ripresa delle attività.
Nell’ambito delle attività IED è stata predisposta la Dichiarazione PRTR 2014 nella quale i valori di soglia superati sono relativi ai
rifiuti. Tali dati saranno resi pubblici nel sito: www.eper.sinanet.apat.it.
Ciclo standard di produzione
Gli impianti presenti nel sito sono dedicati alla produzione di pasta disinchiostrata, mediante le fasi di spappolamento, assortimento e
flottazione, e alla produzione di carta, mediante le fasi di preparazione impasti, fabbricazione carta ed allestimento.
Utilities/energie
La tabella che segue indica le principali utilities/energie che attualmente risultano attive presso il sito.
Utilities / Energie
Scopo
Pozzo (acqua)
Per produzione acqua demineralizzata e altre utenze
Acquedotto
Acqua per servizi civili
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DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2015-2017
Sito di MANTOVA
Sez. N° 6a
Utilities / Energie
Scopo
Stazione di pompaggio (acque superficiali / lago)
Trattamento acque primarie prelevate dal lago di Mezzo per usi industriali
(processo, raffreddamento, vapore) e antincendio.
Impianto di depurazione chimico-fisico
Separazione dei solidi sospesi nelle acque reflue.
Impianto di depurazione biologico
Abbattimento delle sostanze organiche (disciolte o sospese) delle acque provenienti dall’impianto chimico fisico e poi restituite al lago.
Serbatoi fuori terra
Adibiti allo stoccaggio dei vari prodotti di Stabilimento, attualmente sono vuoti.
Fognatura comunale
Reflui delle acque domestiche
Fornitori e prodotti utilizzati
Ad oggi, presso il sito, non risultano approvvigionati prodotti e/o servizi, ad eccezione dei servizi minimi necessari per l’espletamento
delle attività attualmente ancora attive.
Preparazione alle emergenze
Attraverso l’analisi di rischio sono stati individuati i potenziali incidenti e le possibili situazioni di emergenza ambientale che potrebbero verificarsi a seguito di:
 Incendio;
 Avarie impianti;
 Sversamenti per avarie all’impianto di depurazione;
 Sversamenti per rotture accidentali di valvole, tubature e serbatoi.
Sulla base dei rischi individuati si è provveduto a:
 Investire in soluzioni impiantistiche/strutturali e mezzi atti a prevenirne il verificarsi.
 Definire istruzioni per il corretto svolgimento di attività a rischio e per il pronto intervento in caso di emergenza.
 Definire, e rendere a tutti noti, i piani di emergenza a cui attenersi al fine di prevenire e attenuare gli impatti ambientali che ne
potrebbero conseguire.
 Effettuare attività di formazione al personale cointeressato, per competenza e ruolo, in modo da saper intervenire a fronte di situazioni di emergenza.
Prevenzione incendi
Nonostante la sospensione delle attività produttive, ad oggi è mantenuto attivo il CPI che è stato rinnovato il 04/04/2012. Esso comprende l’attività individuata al n° 33.1.C dell’elenco contenuto nell’Allegato 1 del DPR 151/2011 e cioè Stabilimenti ed impianti per la
produzione della carta e dei cartoni e di allestimento di prodotti cartotecnici in genere con oltre 25 addetti o con materiale in lavorazione e/o in deposito superiore a 50.000 kg e comprendente anche le attività n° 12.3.C, 12.2.B, 13.1.A, 2.1.B, 4.7.C, 34.2.C, 49.3.C,
74.3.C, 58.2.C. Nell’ambito del sistema di gestione ambientale l’azienda mantiene attive le sorveglianze sui presidi antincendio, come
previsto dalla vigente normativa.
Dichiarazione ambientale del 17/04/2015
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DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2015-2017
Sez. N° 6a
Dichiarazione ambientale del 17/04/2015
Sito di MANTOVA
Lay-out del Sito suddiviso per aree
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DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2015-2017
Sito di MANTOVA
Sez. N° 6a
Gli aspetti e gli impatti
La valutazione della significatività degli aspetti ambientali (diretti e indiretti) connessi con le attività, prodotti e servizi del Sito è periodicamente aggiornata per determinare quelli più importanti su cui concentrare, in relazioni alle possibili attività di manovra, gli sforzi e
l’impegno per il miglioramento continuo (obiettivi e traguardi). Di seguito si riporta il diagramma dei più significativi, da cui si evince una
netta diminuzione della significatività di tutti gli aspetti a causa della sospensione dell’attività produttiva.
Uso materie prime e ausiliari
Approvvigionamento idrico
Emissioni in atmosfera
Rifiuti
2014
2012
Scarichi idrici
Sversamenti
Rumore esterno
Energie
0
500
1000
1500
2000
2500
3000
3500
4000
4500
5000
indice di significatività
Fattori di impatto associati agli aspetti ambientali diretti
Nei punti che seguono sono riportati i parametri di rilievo relativi ai fattori di impatto ambientale individuati. Degli stessi vengono presentati anche gli indicatori di prestazione relativi al 2012, 2013 e 2014.
Parametri
ANNO 2012
ANNO 2013
ANNO 2014
Carta lorda
ton
141.626
13.246
0
Pasta per LWC
ton
3.637
0
0
Pasta disinchiostrata
ton
135.179
12.751
0
Energie
Allo stato attuale l’energia elettrica non viene autoprodotta ma viene integralmente acquistata dalla rete per alimentare le utenze a
servizio degli impianti attivi, ovvero l’impianto di depurazione ed il gruppo pompe.
Parametri
ANNO 2012
ANNO 2013
ANNO 2014
Gas metano totale
Sm3
31.419.118
3.730.023
0
Energia elettrica consumata
(totale Stabilimento) (*)
MWh
154.788,214
15.368,534
2.805,270
TERMOUTILIZZATORE (ITU)
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Sito di MANTOVA
Sez. N° 6a
Parametri
ANNO 2012
ANNO 2013
ANNO 2014
Energia elettrica
autoprodotta
13.066,140
1.513,200
0
121,500
0,000
0
8.659,980
998,900
0
Energia elettrica acquistata
MWh
Energia elettrica ceduta
Energia elettrica
4.527,660
514,300
0
autoconsumata
(*) Il dato è ottenuto attraverso la seguente formula: [(energia elettrica acquistata + energia elettrica autoprodotta)– energia ceduta].
Uso materie prime ed ausiliari
Nella tabella che segue sono riportati i consumi dei prodotti utilizzati per la produzione della carta.
ANNO 2012
ANNO 2013
ANNO 2014
Materie prime fibrose * (pasta disinchiostrata)
ton
165.857
15.445
0
Materie prime non fibrose
ton
1.306
135
0
Le quantità delle materie prime e degli ausiliari sono riferite ai prodotti tal quali.
* Materie prime fibrose: fibre vegetali costituite da carta da macero per la produzione di pasta disinchiostrata utilizzata per la carta
da giornale.
Materie prime non fibrose: amidi, ritentivi, sostanze inorganiche e pigmenti.
Consumo di acqua (approvvigionamento idrico)
L’acqua utilizzata è prelevata:
Dal lago di Mezzo Canale Parcarello:
(Decreto n°1123 del 27/03/72, richiamato nel Decreto AIA
N° PD/944 del 23/06/2014)
L’autorizzazione prevede il prelievo per usi industriali come acqua di
processo e di raffreddamento. Ad oggi il prelievo è effettuato per esclusivi usi antincendio.
Da acquedotto:
Per usi civili.
Da falda (tre pozzi, di cui uno solo in funzione):
(Atti Dirig. N. 22/26 - 22/27 e relativi Disciplinari del
01/02/2011)
Il prelievo è autorizzato e vengono regolarmente pagati i canoni demaniali ma ad oggi non viene effettuato alcun prelievo.
Parametri
ANNO 2012
ANNO 2013
ANNO 2014
Precisazioni
Acqua totale prelevata da pozzo
m3
177.538
32.300
0
Acqua totale prelevata
dal lago
m3
14.712.125
2.138.000
2.280
Dato 2013 e 2014 stimato.
L’acqua è prelevata per
esclusivo uso antincendio
Acqua per solo
raffreddamento
m3
10.735.286
1.560.077
0
L’acqua è prelevata per esclusivo uso antincendio
Acqua in uscita
dal depuratore
m3
3.976.839
465.770
34.944
Dato 2013 e 2014 stimato.
43.680
Dato 2013 e 2014 stimato.
Valori comprensivi della quasi
totalità delle acque meteoriche e delle acque trattate dal
depuratore.
Acqua restituita a lago
m3
Dichiarazione ambientale del 17/04/2015
13.947.095
2.020.140
Pag. N° 27 di 96
DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2015-2017
Sito di MANTOVA
Sez. N° 6a
16.000.000
14.000.000
12.000.000
10.000.000
m3 8.000.000
6.000.000
4.000.000
2.000.000
0
acqua prelevata
acqua restituita
2012
2013
2014
Scarichi idrici
Le fonti di acque reflue attualmente in uscita dallo Stabilimento sono:
 Acque depurate (scaricate nel fiume Mincio, Lago di Mezzo). A seguito della sospensione dell’attività produttiva
dell’08/02/2013, l’impianto di depurazione viene utilizzato esclusivamente per il trattamento di parte delle acque di dilavamento dei
piazzali e del percolato derivante dalle discariche interne al sito e, al fine di ottimizzarne il rendimento, è stata modificata la configurazione dei suddetti stadi, in accordo con le Autorità Competenti, secondo lo schema riportato nel lay-out seguente.
 Acque provenienti da scarichi civili. Sono convogliate nella fognatura comunale e, solo in parte, trattate dall’impianto di depurazione dopo essere passate in fosse biologiche e private quindi della componente solida (Aut. Scarico reflui civili – Prot. n° 5371
del 10/07/02, ripresa nel decreto AIA).
 Acque piovane. Le acque di dilavamento dei piazzali in caso di pioggia vengono raccolte e inviate all’impianto di depurazione ad
eccezione di quelle che provengono da alcune vie di circolazione interna che non rappresentano fonte di rischio. Le stesse si immettono a lago assieme alle acque meteoriche e le acque depurate.
Lo Stabilimento è in possesso di Autorizzazione Integrata Ambientale (Atto Dirigenziale Provincia di Mantova n. PD/944 del
23/06/2014).
I limiti di Legge per lo scarico sono puntualmente rispettati (riferimento parametri applicabili della Tabella 3 dell’Allegato 5 alla parte III,
D. Lgs. 152/06). Le tabelle che seguono riportano le registrazioni delle analisi del Laboratorio interno e danno evidenza di quanto
sopra.
Valore medio/anno (valore max./anno)
ANNO 2012
ANNO 2013
ANNO 2014
COD (Chemical Oxigen Demand)
Unità di misura: mg/l - Limite di Legge:  160
86
(117)
42
(104)
28
(37)
pH
Limite di Legge: 5,5 – 9,5
7,72
(8,02)
7,92
(8,15)
7,80
(8,00)
P (Fosforo totale)
Unità di misura: mg/l - Limite di Legge:  1
Deriva dai dosaggi dei nutrienti immessi nel processo di
depurazione, necessari alla riproduzione dei fanghi attivi.
Il fosforo totale è ottenuto moltiplicando il valore determinato
come ortofosforico x 1,43.
0,18
(0,20)
0,36
(0,57)
0,53
(0,75)
N (Azoto totale)
Unità di misura: mg/l - Limite di Legge:  10
Deriva dai dosaggi dei nutrienti immessi nel processo di
depurazione, necessari alla riproduzione dei fanghi attivi.
L’azoto totale è ottenuto moltiplicando il valore determinato come azoto
nitrico x 1,22.
2,14
(2,83)
4,63
(7,80)
5,09
(6,97)
Dichiarazione ambientale del 17/04/2015
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Sito di MANTOVA
Sez. N° 6a
Portate in m3/giorno
ACQUA DI
POZZO
Lay-out principali utilizzi acque
In grigio sono evidenziati gli impianti fermi dal 08/02/2013
DEMINERALIZZAZIONE
Percolato Discarica 1 - 2 - 3
Acque di 1° pioggia da piazzali esterni
24
72
CENTRALE
TERMO ELETTRICA
SGRIGLIATORE
E VASCA DI
RILANCIO
MACCHINA
CONTINUA
FLOTTATORI
VASCHE DI
POLMONAZIONE
(BY PASSATA)
96
MPF
ALLESTIMENTO
VASCA DI CARICO
(BY PASSATA)
DEINK 1
ACQUA DI
LAGO
ACCELATOR
VASCA OMOGENEIZZAZIONE
(BY PASSATA)
DEINK 2
LWC
CONDENS.
TURBINA K/G
Carta
TERMOUTILIZZATORE (ITU)
24
METEORICHE
REFRIGERAZIONE
OLIO TURBINE
BIOLOGICO
SEDIMENTATORE
PRESSE FANGHI
Evaporazione seccheria
Fumi ITU
Evaporazione ITU
MENSA AZIENDALE
Rete interna stabilimento
FONTANELLE
PRESSO REPARTI
Collettore comunale
96
DISTRIBUTORE
(BY PASSATO)
Periodi estivi
TORRI DI
RAFFREDDAMENTO
(BY PASSATA)
ACQUEDOTTO
Dichiarazione ambientale del 17/04/2015
120
LAGO DI
MEZZO
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Sito di MANTOVA
Sez. N° 6a
Rifiuti pericolosi e non (dati riferiti al MUD)
La tabella che segue mostra i quantitativi di rifiuti conferiti e dichiarati nel MUD.
Quantità Kg
ANNO 2012
Fanghi destinati a ITU (circa il 55% di sostanza secca)
5.992.000
0
0
0
0
80.334.890
8.963.865
0
18.189
1.000
0
80.353.079
8.964.865
0
Totale rifiuti pericolosi
Totale rifiuti
ANNO 2014
53.451.000
Fanghi a discarica
Totale rifiuti non pericolosi
ANNO 2013
DESTINAZIONE RIFIUTI
75,00
66,5
67,5
50,00
%
29,6
25,00
3,9
0,00
2012
0
20,5
12,0
2013
0
0
f a nghi r e c upe r a t i
a l t r i r i f i ut i r e c upe r a t i
r i f i ut i sm a l t i t i
2014
DISCARICA INTERNA
Nel Sito sono ubicate tre discariche di cui una già formalmente chiusa ed in gestione post-operativa. Le due discariche attive, gestite
direttamente dallo Stabilimento, sono autorizzate (Atto Dirigenziale della Provincia di Mantova n. PD/944 del 23/06/2014) e le relative
prescrizioni vengono puntualmente rispettate in modo documentato.
Il percolato derivante dalle discariche conferisce al depuratore della Cartiera.
Le discariche dispongono di una rete piezometrica utilizzata per le analisi della qualità dell’acqua di falda.
Sversamenti e dispersioni accidentali (stoccaggio, uso e movimentazione materie prime
ed ausiliari)
Ad oggi non è presente il rischio di sversamenti e dispersioni accidentali in quanto non risultano presenti prodotti chimici stoccati; fanno
eccezione i tre serbatoi interrati a servizio del distributore di carburante e del gruppo elettrogeno di emergenza. Essi sono sottoposti a
prove di tenuta con periodicità definita dal SGA.
Emissioni in atmosfera
Le emissioni in atmosfera dello Stabilimento sono regolarmente autorizzate con Atto Dirigenziale della Provincia di Mantova n.
PD/944 del 23/06/2014 ma ad oggi non si registrano emissioni in atmosfera in quanto tutti i processi produttivi sono fermi.
TERMOVALORIZZATORE
Monitoraggio in continuo
Si riportano i dati relativi al valore medio e al valore massimo rilevati nell’anno 2012.
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Sito di MANTOVA
Sez. N° 6a
I limiti si intendono espressi come valore medio giornaliero.
Parametri
NOX espressi come
Biossido di azoto
U.M.
Limiti max.
ANNO 2012
168,00
(170,40)
ANNO 2013
ANNO 2014
n.d.
n.d.
mg/Nm3
200
Acido cloridrico
mg/Nm3
10
0,17
(0,25)
n.d.
n.d.
Monossido di Carbonio
mg/Nm3
50
0,58
(1,07)
n.d.
n.d.
Acido fluoridrico
mg/Nm3
1
0,03
(0,04)
n.d.
n.d.
Carbonio Organico Totale
mg/Nm3
10
n.d.
n.d.
Polveri
mg/Nm3
10
n.d.
n.d.
SOX espressi come
Biossido di zolfo
mg/Nm3
50
n.d.
n.d.
Ammoniaca
mg/Nm3
10
n.d.
n.d.
0,97
(1,96)
2,00
(4,26)
0,28
(0,38)
1,74
(2,79)
Monitoraggio in discontinuo (frequenza quadrimestrale; analisi effettuate da laboratori esterni accreditati)
Tutti i parametri analizzati rientrano ampiamente nei limiti prescritti. A titolo puramente informativo si riportano i parametri relativi alle
diossine misurati nel 2012.
Parametri
U.M.
Diossine
Limiti max.
ng/Nm3
ANNO 2012
ANNO 2013
ANNO 2014
0,0102
n.d.
n.d.
1
CTE (Centrale termoelettrica)
Monitoraggio in continuo
Si riportano nella tabella seguente i dati inerenti le due caldaie (C 1 – C 2): tali dati sono relativi ai range dei valori medi min. – max.
rilevati, nell’ambito dei 12 mesi del 2012, con alimentazione a metano.
Parametri
NOX (espressi
come NO2)
U.M.
mg/Nm3
Limite
max.
200
ANNO 2012
ANNO 2013
ANNO 2014
C1
C2
C1
C2
C1
C2
159
(271,1)*
133
(146,1)
n.d.
n.d.
n.d.
n.d.
PROCESSO
Monitoraggio in discontinuo (frequenza annuale; analisi effettuate da laboratori esterni accreditati)
Si riportano i dati minimi e massimi riscontrati nell’ambito di tutti i punti analizzati nel 2012.
U.M.
Limiti
Polveri
Limiti
COVNM
mg/Nm3
10
50
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ANNO 2012
ANNO 2013
ANNO 2014
Polveri
COV
Polveri
COV
Polveri
COV
2,32
(8,8)
17,14
(41,9)
n.d.
n.d.
n.d.
n.d.
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Sito di MANTOVA
Sez. N° 6a
Emissioni di gas ad effetto serra (Emission Trading)
Nel corso del 2014 è stata richiesta la sospensione dell’autorizzazione a causa del fermo impianti. I dati relativi alle emissioni del 2014
sono comunque stati verificati dal Verificatore SGS nell’ambito dello schema EU-ETS.
Parametri
Emissioni di CO2 – equiv.
ton
ANNO 2012
ANNO 2013
ANNO 2014
62.113
7.416
0
Uso sostanze pericolose per la fascia di ozono e l’atmosfera
Nel Sito sono presenti gruppi di condizionamento contenenti R22 e gas fluorurati ad effetto serra. Gli stessi sono regolarmente gestiti e
manutenzionati nel rispetto delle prescrizioni legali vigenti.
Impatto visivo
L’impatto visivo del Sito, considerato che lo Stabilimento non è di recente costruzione (1962) e che si trova in prossimità del centro
storico (3 Km) posizionato sulla sponda nord del Lago di Mezzo, si considera buono.
Rumore esterno
Il piano di zonizzazione acustica è stato approvato dal Comune di Mantova con Deliberazione del Consiglio Comunale n° 58 del
22/11/2010. Ad oggi le attività di risanamento acustico emerse a seguito dell’indagine acustica effettuata a fine 2010 risultano sospese
in quanto l’impatto ambientale è cessato col fermo impianti.
Amianto
Tutte le coperture dello Stabilimento in cemento amianto (Eternit) sono state rimosse nel corso del 2011 ad eccezione di quella del
deposito ITALMACERI in quanto già incapsulata (mq 2.200) e regolarmente controllata.
Tale attività sono coordinate dal Responsabile designato così come previsto dal DM 06/09/94 - Punto 4a.
Radiazioni ionizzanti
Nel Sito sono presenti N° 3 sorgenti radioattive:
 N° 1 contenente il nuclide Cesio 137;
 N° 1 contenente il nuclide Promezio 147
 N° 1 contenente il nuclide Ferro 55
Tali sorgenti, su indicazione dell’Esperto Qualificato, sono state smontate dalle posizioni di lavoro e messe in sicurezza in un apposito
locale.
La detenzione e l’impiego di tali sorgenti è autorizzata dalla Prefettura di Mantova con Decreto Fasc. N. 2004/493 – Prot. N°
2011/11465, Area V, del 29 luglio 2011.
Odori
A oggi non sono presenti odori molesti.
PCB
Allo stato attuale nel sito sono presenti 51 trasformatori di cui:
 17 con raffreddamento ad aria.
 34 con raffreddamento ad olio di cui:
o 1 contenente PCB ad una concentrazione da 25 a 50 ppm ;
o 1 tra 10 e 25 ppm;
o 32 contenenti tracce di PCB (< a 10 ppm).
Gli stessi sono gestiti nel rispetto delle prescrizioni legali applicabili.
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Sez. N° 6a
Sito di MANTOVA
Elettrosmog
Le analisi specifiche effettuate nel 2008 dimostrano che i valori dei limiti di esposizione (a campi elettrici e magnetici) sono abbondantemente al di sotto dei limiti di attenzione dati dalle Prescrizioni Legali di riferimento e cioè: induzione magnetica, rilevati 3,77 T (valore max.) a fronte di un limite di attenzione ammesso di 10 T e un limite di esposizione ammesso di 100 T.
Inquinamento luminoso
L’illuminazione posta nei piazzali interni e nelle aree perimetrali del Sito assicura il rispetto delle prescrizioni legali applicabili per quanto concerne l’irradiazione delle sorgenti luminose al di sopra della linea dell’orizzonte. Quanto detto deriva da una indagine tecnica appositamente eseguita. Nel rispetto del SGA gli interventi manutentivi che si rendono via a via necessari vengono eseguiti in modo da
non modificare la conformità delle condizioni esistenti.
Anche la torre faro è strutturata in modo da non creare inquinamento luminoso (così come le luci per il traffico aereo, poste sulle
strutture portanti dell’edificio Nervi e sulla ciminiera).
Aspetti ambientali indiretti
Gli aspetti ambientali indiretti non sono presenti a causa del fermo impianti.
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Sito di TOSCOLANO
Sez. N° 6b
Lo Stabilimento
Lo Stabilimento nasce nel 1906 su un terreno ad uso agricolo. Negli anni ha subito vari adeguamenti tecnologici (volti anche al
conseguimento di una maggiore efficienza energetica e tutela dell’ambiente) ed ampliamenti demolendo diversi edifici per fare spazio
alla costruzione di ambienti adeguati all’innovazione tecnologica, alla logistica degli spazi di stoccaggio e al rispetto dell’ambiente.
Nel corso degli anni lo Stabilimento è stato gestito da più proprietà (l’attuale si è insediata nel Gennaio 2007). L’attività generale è
sempre stata la produzione di pasta legno (per uso interno) e di carta destinata al settore dell’editoria e della stampa commerciale.
Stante quanto detto si valutano gli aspetti ambientali relativi al passato analoghi a quelli attuali.
Ambito territoriale
Toscolano Maderno
Lo Stabilimento sorge all’interno dell’abitato di Toscolano Maderno (a ca. 35 Km
ad est della città di Brescia).
La zona è leggermente declinante verso la sponda occidentale del Lago di Garda, posta alla quota di 65 metri s.l.m. e risulta prevalentemente turistico ricreativa
(nel periodo estivo).
La collocazione dell’insediamento nel territorio comunale, riferito alle coordinate
Gauss Boaga risulta:
Nord 5055270 (Latitudine) - Est 1626490 (Longitudine).
L’estensione complessiva del Sito è di 105.000
m2
di cui:
 il 41% edificati (locali di produzione, utilities, magazzini, laboratori, uffici);
 il 28% occupato da strade e piazzali interni;
 il 31% adibito ad aree verdi.
Il Sito è circondato lungo i confini sud e ovest da terreni ad uso residenziale, ad est dalla spiaggia pubblica e a nord dalla strada Statale Gardesana; a nord est si rileva una piccola zona di interesse archeologico.
Qualche centinaio di metri a sud scorre il torrente Toscolano che riversa le sue acque nel lago di Garda. Fra la spiaggia e il confine
del Sito è presente una stazione di pompaggio dei liquami al depuratore circumlacuale posto a Peschiera del Garda. Nella zona non
sono presenti altri stabilimenti industriali. Nelle zone limitrofe vi sono parchi pubblici ma non sono presenti né ospedali né scuole.
L’impatto visivo, in virtù anche delle opere di armonizzazione ambientale realizzate dalla cartiera a partire dagli anni ’80 e puntualmente mantenute, non è tale da creare disturbo al paesaggio in cui lo stesso è insediato. Il Sito risulta ubicato in area protetta e sensibile, sottoposta a vincolo paesaggistico. Per tali aree sussiste una iniziativa promossa dalla Regione Lombardia alla quale ha aderito
anche la Comunità Montana Parco Alto Garda Bresciano. L’iniziativa è finalizzata ad attivare collaborazioni fra le aree protette e gli
operatori economici locali per la promozione di uno sviluppo sostenibile. La cartiera di Toscolano ha aderito firmando, l’accordo di collaborazione per la realizzazione del progetto.
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Sez. N° 6b
Sito di TOSCOLANO
Sito produttivo
Descrizione del sottosuolo
L’area dove è ubicato lo Stabilimento è leggermente inclinata verso nord est e limitata a monte da un rilievo la cui conformazione è di
origine glaciale. Come risulta dalla relazione geologica dello Studio di Geologia Applicata, di Maderno (Dr. Geologo Michele Conti) effettuata il 28.9.89, il sottosuolo è costituito dai depositi alluvionali della conoide di deiezione del torrente Toscolano e dei rii che insistono in sinistra idrografica. I materiali che si incontrano sono costituiti per lo più, da alluvioni recenti ciottolose-sabbiose, malstratificate con frequenti trovanti (ciottoli alpini) provenienti dal disfacimento e rimaneggiamento della morena. Si tratta in generale di terreni
ghiaiosi molto permeabili, con presenza di lenti sabbiose e a volte limose. Il livello statico delle acque riferito alla quota del lago è a
circa 6-7 metri di profondità dal piano campagna; inoltre si può verificare la presenza di infiltrazioni e venute sorgentizie localizzate
provenienti da monte. In condizioni normali il lago di Garda è alimentato dalla falda. Il sottosuolo e la falda acquifera appaiono sensibili ad eventuali inquinamenti in quanto:
 la prima falda, posta a profondità modesta, non è protetta da strati impermeabili;
 il lago, posto a valle rispetto alla direzione di flusso della falda, è da considerarsi un recettore sensibile.
Presso il Sito esiste un pozzo (che pesca ad una profondità di pochi metri nelle prime acque superficiali) utilizzato solo in caso di emergenza per l’antincendio. Il territorio ricade in zona sismica 2.
Descrizione delle attività del Sito
L’attività generale è rappresentata dalla produzione di carta destinata al settore dell’editoria, della stampa commerciale (carte patinate, patinate ecologiche, naturali, naturali ecologiche) e carte monopatinate per etichette, adesivizzazione e imballaggio flessibile (anche per uso alimentare) con prodotti finiti realizzati a partire da cellulosa bianchita solfato ECF (Elementar Chlorine Free), da fibre riciclate e da cariche minerali.
In data 05/12/2013 si è provveduto a comunicare alle Autorità Competenti, la cessazione definitiva, con relativa dismissione, della
Macchina Continua XI e della produzione pasta legno (con presa d’atto della Provincia di Brescia P.G. n. 0002740/14 del 14/01/2014).
Ai sensi delle disposizioni vigenti la Cartiera è interessata all’IED (Industrial Emissions Directive) e, con Decreto della Regione
Lombardia N° 9468 del 29/08/2007, ha ottenuto l’AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale) per le seguenti attività previste dal D. Lgs.
152/06 – Allegato VIII.
6.1(b):
1.1:
Impianti industriali destinati alla fabbricazione di carta e cartone con capacità di produzione superiore a 20 t/g.
Impianti di combustione con una potenza termica di combustione  a 50 MW.
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Sito di TOSCOLANO
Sez. N° 6b
Con comunicazione del 04/02/2015 la Provincia di Brescia ha comunicato l’avvio del procedimento di riesame dell’AIA vigente, attualmente in corso.
Nell’ambito delle attività IED viene annualmente predisposta la Dichiarazione PRTR relativamente al trasferimento fuori sito dei rifiuti.
Ai sensi della Direttiva CE 87/2003 lo stabilimento rientra nei progetti di riduzione dell’emissione di gas a effetto serra. Al riguardo
l’impianto è stato autorizzato ed è attivato il processo di monitoraggio e dichiarazione delle emissioni nel rispetto delle Prescrizioni
Legali applicabili.
La Cartiera non rientra tra gli insediamenti a rischio di incidente rilevante sottoposto a notifica (art. 6 e 7 del D. Lgs. 334/99, così come
modificato dal D. Lgs. n. 238 del 21.09.2005).
Ciclo standard di produzione
Si realizza utilizzando impianti tecnologicamente all’avanguardia, è supportato da adeguate istruzioni operative ed è tenuto sotto
controllo da personale addestrato e qualificato. Le attività sono svolte in locali e aree strutturate e organizzate in modo da ottimizzare
la logistica dei processi tutelando al tempo stesso sia la sicurezza del personale che dell’ambiente.
PRODUZIONE DELLA CARTA
Il ciclo si sviluppa attraverso le seguenti macrofasi:
 PREPARAZIONE IMPASTI: Le varie essenze fibrose vengono spappolate e disperse nell’acqua di processo dando origine ad una
sospensione poi raffinata, proporzionata ed epurata.

PREPARAZIONE TRATTAMENTI SUPERFICIALI (atti a conferire al foglio particolari caratteristiche meccaniche, fisiche, estetiche e di
stampabilità): i prodotti che compongono la ricetta vengono prelevati nelle giuste dosi e “lavorati” fino a ottenere le soluzioni e/o
le sospensioni da utilizzare poi per il trattamento superficiale della carta in macchina continua.

FABBRICAZIONE CARTA: si dispone di una macchina continua dotata di due patinatrici in linea. L’impasto opportunamente diluito
alimenta la macchina continua che, attraverso varie fasi, conduce alla realizzazione del foglio in bobina (compresi i vari trattamenti superficiali previsti nel processo).

ALLESTIMENTO: I rotoli di carta provenienti dalla fabbricazione vengono, ove previsto calandrati, e quindi trasformati in prodotti
finiti pronti per la spedizione (prodotti in bobina o in formato).
Il prodotto finito è stoccato, pronto per la spedizione, a magazzino. La relativa consegna è effettuata mediante trasporto via gomma.
Utilities/energie
La tabella che segue indica le principali utilities/energie che oltre a rendere possibile il funzionamento degli impianti produttivi e la realizzazione del prodotto, contribuiscono ad ottimizzare i consumi e a tutelare l’ambiente.
Utilities / Energie
Rete interna di riduzione distribuzione del metano collegata alla rete di distribuzione esterna.
Scopo
Consentire l’impiego di turbogas che permette di produrre energia elettrica e
calore a sua volta utilizzato per la produzione di vapore (cogenerazione) distribuito attraverso apposita rete.
Riscaldamento dei locali ad uso uffici e servizi.
Utilizzo nel processo tecnologico di fabbricazione della carta (infrarossi)
Sottostazione di misura e trasformazione
dell’energia elettrica da alta a media tensione
(da 130 a 6 KV)
Contabilizzare l’energia in transito e trasformarla da alta a media tensione e
viceversa.
Cabine elettriche di trasformazione dell’energia
da media a bassa tensione e distribuzione della
Forza motrice ed illuminazione
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Sito di TOSCOLANO
Sez. N° 6b
Utilities / Energie
Scopo
stessa alle varie utenze.
Due compressori
Produzione di aria compressa poi distribuita attraverso apposita rete e quindi
utilizzata per scopi diversi.
Gasolio (contenuto in singoli specifici serbatoi
interrati ciascuno di capacità inferiore a 15 m3)
Alimentazione gruppo elettrogeno e motopompa antincendio
Pozzo (acqua)
Emergenza antincendio
Acquedotto
Acqua per servizi civili
Stazione di pompaggio (acque superficiali/lago)
Trattamento acque primarie prelevate dal lago di Garda per usi industriali
(processo, raffreddamento, vapore) e alimentazione serbatoi per rete antincendio.
Impianto di depurazione chimico-fisico
Separazione dei solidi sospesi nelle acque reflue.
Impianto di depurazione biologico
Abbattimento delle sostanze organiche (disciolte o sospese) delle acque provenienti dall’impianto chimico fisico e poi restituite a lago.
Serbatoi fuori terra
Stoccaggio dei vari prodotti di Stabilimento; censiti, identificati e dotati di sistemi di contenimento adeguati.
Fognatura comunale
Reflui acque domestiche
Rifornimento mezzi di movimentazione interna
Fornitori e prodotti utilizzati
I Fornitori dai quali vengono approvvigionati i prodotti utilizzati, per la produzione e per la gestione delle utilities, sono selezionati e
scelti sulla base delle prestazioni che possono influenzare sia la qualità che l’ambiente. In particolare le materie prime fibrose sono
approvvigionate, preferibilmente e per quanto possibile, da Fornitori con Sistema di Gestione Ambientale certificato ISO 14001 e che
aderiscono a sistemi di buona gestione forestale al fine di mantenere ed aumentare lo stato di salute dell’ecosistema.
Le materie prime non fibrose che compongono l’impasto per la fabbricazione della carta (quali: amidi, caolini, carbonati, lattici), così
come i prodotti ausiliari per il processo, dispongono di schede informative in materia di sicurezza che vengono formalmente valutate
(anche per quanto concerne le informazioni ecologiche) prima di autorizzarne l’impiego.
Per il relativo stoccaggio e movimentazione sono messe in atto, e tenute sotto controllo, tutte le precauzioni necessarie per garantire
la sicurezza delle persone e dell’ambiente.
Preparazione alle emergenze
Attraverso l’analisi di rischio sono stati individuati i potenziali incidenti e le possibili situazioni di emergenza ambientale che potrebbero verificarsi a seguito di:
 Incendio;
 Avarie impianti;
 Sversamenti per avarie all’impianto di depurazione;
 Sversamenti per rotture accidentali di valvole, tubature e serbatoi;
Sulla base dei rischi individuati si è provveduto a:
 Investire in soluzioni impiantistiche/strutturali e mezzi atti a prevenirne il verificarsi;
 Definire istruzioni per il corretto svolgimento di attività a rischio e per il pronto intervento in caso di emergenza;
 Definire, e rendere a tutti noti, i piani di emergenza a cui attenersi al fine di prevenire e attenuare gli impatti ambientali che ne
potrebbero conseguire;
 Effettuare attività di formazione al personale cointeressato, per competenza e ruolo, in modo da saper intervenire a fronte di situazioni di emergenza.
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Prevenzione incendi
Lo stabilimento ha ottenuto il Certificato Prevenzione Incendi richiesto al Comando Provinciale Vigili del Fuoco di Brescia (Prot. N.
1778 - Prat. 285 del 01/02/2012). Scade il 07/10/2016.
Il CPI riguarda l’attività individuata al n° 33.1.C dell’elenco contenuto nella tabella di sottoclassificazione (allegato III del DM
7/8/2012) dell’attività di cui all’ Allegato I del DPR 151/2011 e cioè Stabilimenti ed impianti per la produzione della carta e dei cartoni
e di allestimento di prodotti cartotecnici in genere con oltre 25 addetti o con materiale in lavorazione e/o in deposito superiore a
50.000 kg e comprende anche le attività: 1.1.C, 2.1.B, 3.8.B, 4.2.C, 6.1.A, 12.2.B, 12.3.C, 48.2.C, 49.2.B, 70.2.C, 74.1.A,
58.1.B,13.2.B.
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Sez. N° 6b
Lay-out del Sito suddiviso per aree
Punto
6
2A
Punto
5
3 C
Punto
4
2B
10 B
5B
4
10A
3E
5D
5C
1A
1C
5G
8A
5A
2A
Punto
3
8B
2B
1A
7C
1A
2A
1E
1D
5F
1E1F
5F
5E
8 C-D
2B
2 B
10 B
5D
3D
5A
2B
5A
7A
GARDA 1 *
8A
5B
7 D-E-F-G
6
2B
1B
5E
5D
3E
2B
Punto
2
1
Aree di servizio
2
Aree esterne
5
Magazzini/Stoccaggi
4
A
Portineria e Garage - Spogliatoi
A
Piazzali (movimentazione mat, prime e ausiliari)
A
Serbatoi fuori terra
6
B
Porto
B
Aree verdi
B
C
Mensa
3
Utilities
D
Foresterie
A
E
Uffici Tecnico-Amministrativi
F
Lab. Contr. Qualità
GARDA 1: Area di pretrattamento
acque reflue urbane comunali (esterna al Sito)
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3 A-B
10A
2
B
*
Punto
1
2B
7B
2A
1D
Officine Manutenzione
Fabbricato ex pasta legno
7
Fab.ne carta MC X
8
Allestimento
9
Impianto ecologico
A
Preparazione caolino
A
Calandratura
A
Vasche di emergenza
Serbatoi interrati
B
Cucina patine (Prep.ne patine)
B
Bobinatura
B
Chimico fisico
C
Mat. prime / mat. ausiliari
C
Carico pulper e spappolamento
C
Taglio
C
Biologico
Stazione di pompaggio
D
Scorte
D
Prep. ne impasti Raffinazione
D
Imballaggio
10 Gestione rifiuti
B
Centrale Termoelettrica
E
Prodotti semilavorati
E
Formazione
Pozzo
A
Stoccaggio rifiuti pericolosi
C
Sottost.ne elettrica/Cabine
F
Prodotti finiti / spedizioni
F
Asciugamento
B
Stoccaggio rifiuti non pericolosi
D
Sala compressori
G
Magazzino (ex MC XI)
G
Patinatura
Punti di misura
rumore esterno
C
Stoccaggio batterie al piombo esauste
E
Cabina metano
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Rete
elettrica
nazionale
Sinottico ciclo standard di produzione
Gas
naturale
Acqua
di raffreddamento
Centrale
termoelettrica con
cogenerazione
NOx, - CO
cariche/additivi
Acqua e fibra
Gas
naturale
Cucina patine
Servizi e
Utilities
Cariche e additivi
Fibre e macero
Preparazione
impasti
Produzione
carta
patina
Post trattamenti
(patinatura)
Scarti riutilizzabili (A+B)
Plastica, imballaggi,
rottami ferrosi, ecc.
Scarti
riutilizzabili
(A)
vapore
e polveri
Scarti
riutilizzabili
(B)
Imballaggi,
fusti e
cisternette
AcquaAcqua
e residui
e residui
di patina
di patina
Filtri e
sedimentatori
fanghi
Energia elettrica
Carta
Gas metano
Cariche e additivi
Vapore
Patina
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Scarti
riutilizzabili,
rottami, legno
e RSU
Prodotto
finito
polveri
Acqua e residui
di patina
Cono
patine
Acqua e fibra
Smaltimento
vapore
vapore
ee polveri
polveri
Allestimento
(calandratura,
taglio,
confez.nto)
fusti e cisternette
additivi
Depuratore acque
Attività e flussi presenti
solo in impianti destinati
a produzioni particolari
Acque di scarico
Condense
Acque fresche chiarificate o
di raffreddamento
Emissioni in atmosfera
Rifiuti / Sottoprodotti
Acque di processo
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Sez. N° 6b
Gli aspetti e gli impatti ambientali
La valutazione della significatività degli aspetti ambientali (diretti e indiretti) connessi con le attività, prodotti e servizi del Sito è periodicamente aggiornata per determinare quelli più importanti su cui concentrare, in relazione alle possibili attività di manovra, gli sforzi e
l’impegno per il miglioramento continuo (obiettivi e traguardi). Di seguito si riporta il diagramma dei più significativi da cui si evince per
il periodo 2012-2014 una diminuzione della significatività di tutti gli aspetti attribuibile principalmente alla cessazione definitiva, con
relativa dismissione, della Macchina Continua XI e della produzione pasta legno.
Approvvigionamento idrico
Impatto visivo
Rifiuti
Rumore esterno
2014
2012
Energie
Scarichi idrici
Emissioni in atmosfera
Sversamenti
0
500
1000
1500
2000
2500
3000
3500
4000
4500
5000
Indice di significatività
Fattori di impatto associati agli aspetti ambientali diretti
Nei punti che seguono sono riportati i parametri di rilievo relativi ai fattori di impatto ambientale individuati. Degli stessi sono presentati
anche gli indicatori di prestazione relativi al 2012, 2013 e 2014.
Parametri
Carta lorda
ton
ANNO 2012
ANNO 2013
ANNO 2014
139.511
136.432
120.214
Energie
I consumi energetici costituiscono uno degli aspetti ambientali più significativi. La Società, nel rispetto della Legge N° 10 del 9/01/91,
ha regolarmente nominato il tecnico responsabile per la conservazione e l’uso razionale dell’energia “Energy Manager” e attua procedure per tenere sotto controllo l’efficienza di tutti i processi ad alta intensità energetica.
L’energia elettrica è totalmente autoprodotta (centrale termoelettrica, con gruppo di cogenerazione turbogas, collocata all’interno del
Sito) ad eccezione dei momenti di avviamento e fermata durante i quali l’energia è acquistata. Le eccedenze sono vendute alla
Società “Burgo Energia” (dalla quale si acquistano le quote necessarie durante il periodo di fermo impianti o per cause di forza
maggiore). Ad oggi non è prodotta energia da fonti rinnovabili.
L’energia termica è utilizzata per la produzione di vapore che a sua volta viene impiegato per:
o
La produzione di energia elettrica.
o
La cottura amido.
o
Il processo di asciugatura della carta nelle macchine continue (cilindri essiccatori e scambiatori di calore).
o
Il riscaldamento degli ambienti di Stabilimento.
La centrale termoelettrica è alimentata a metano.
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Parametri
Gas metano
Sm3
ANNO 2012
ANNO 2013
ANNO 2014
40.427.961
35.178.955
27.718.071
Energia elettrica consumata
MWh
87.507,371
84.268,731
73.792,973
(totale Stabilimento) (*)
(*) Il dato è ottenuto attraverso la seguente formula: [(energia elettrica acquistata + energia elettrica autoprodotta) – energia
ceduta].
Uso materie prime ed ausiliari
Per la produzione della carta si utilizzano:
 Materie prime fibrose quali cellulosa, pasta legno e fogliacci bianchi e disinchiostrato (prodotti stoccati in aree coperte e non).
 Materie prime non fibrose e materiali ausiliari quali amidi, carbonati, lattici, pigmenti coloranti (stoccati in serbatoi e/o cisternette) e caolino in polvere (immagazzinato in un’apposita area coperta).
Nella tabella che segue sono riportati i consumi dei prodotti utilizzati per la produzione della carta.
ANNO 2012
ANNO 2013
ANNO 2014
Materie prime fibrose
ton
66.538
63.737
58.928
Materie prime non fibrose
ton
80.768
75.669
62.805
Consumo di acqua (approvvigionamento idrico)
L’acqua può essere inserita a ragione tra le principali materie prime dell’industria cartaria perché elemento caratteristico e imprescindibile del processo produttivo della carta. In essa avviene, infatti, la movimentazione e la distribuzione delle fibre che vanno poi a formare la trama del foglio di carta.
L’acqua è inoltre utilizzata come fluido di scambio termico, a varie temperature, sotto forma di vapore, di acqua calda e acqua di raffreddamento.
Per contenerne i consumi viene il più possibile utilizzata all’interno di circuiti chiusi, reintegrati quando serve. Il principale inconveniente che limita la riduzione dei quantitativi d’acqua impiegati consiste nella conseguente concentrazione di sostanze disciolte che quando eccessiva comporta la perdita di qualità del prodotto.
La Cartiera di Toscolano ha ricercato la riduzione dei consumi idrici mediante la diminuzione degli sprechi e il riutilizzo della stessa
acqua per scopi diversi. Infatti le acque utilizzate per il raffreddamento vengono in gran parte riutilizzate nel processo produttivo (raffreddamento  processo). Nel capitolo “Scarichi idrici” si riporta il lay-out dei principali utilizzi dell’acqua. I dati di acqua prelevata e
scaricata (scarico n° 3) sono misurati, i dati relativi alle acque utilizzate nelle varie fasi del processo sono stimati.
L’acqua utilizzata è prelevata:
Dal lago di Garda:
(Decreto n° 13276 del
07/11/2007).
Per usi industriali. La stessa è trattata con biossido di cloro (similmente agli impianti di potabilizzazione) come antilimo e antimitili e quindi immessa nel ciclo produttivo (è esclusa dal trattamento l’acqua inviata alla centrale termica).
Da acquedotto:
Per usi civili.
Da falda pozzo (1 pozzo):
Per emergenza antincendio, qualora non risulti possibile prelevarla direttamente dal lago.
(D.D.S. n° 11519 del
18/06/2002)
Parametri
ANNO 2012
ANNO 2013
ANNO 2014
Precisazioni
Acqua totale prelevata
dal lago
m3
3.516.658
3.365.827
3.027.184
---
Acqua di raffreddamento (CTE)
m3
566.384
1.050.225
873.192
Parte della quale utilizzata nel processo.
Acqua restituita al lago (in uscita
dall’impianto di depurazione)
m3
2.953.071
Comprensiva di parte degli scarichi civili, delle acque di 1^ pioggia e delle
acque di raffreddamento.
Dichiarazione ambientale del 17/04/2015
3.135.287
3.084.377
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Sez. N° 6b
3.600.000
3.400.000
acqua prelevata
3.200.000
m3
3.000.000
acqua restituita
2.800.000
2.600.000
2012
2013
2014
Scarichi idrici
Le principali fonti di acque reflue in uscita dallo Stabilimento sono:
 Acque di processo. I reflui a valle del processo contengono inquinanti sostanzialmente derivanti dalle materie prime fibrose utilizzate. Gli stessi sono stati drasticamente ridotti attraverso l’impianto di trattamento di tipo chimico fisico con stadio finale di tipo
biologico aerobico. Il sistema di depurazione prevede due vasche di emergenza che consentono di far fronte a eventuali inconvenienti. Al servizio degli impianti di depurazione vi sono due ispessitori e un impianto per la disidratazione meccanica dei fanghi.
L’impianto di depurazione delle acque è condotto da personale qualificato (presente 24 ore al giorno per 7 giorni su 7). Tale impianto è sottoposto a documentati controlli giornalieri interni le cui registrazioni sono conservate dal Laboratorio Controllo Qualità
(inclusi i controlli analitici sui parametri che le caratterizzano). Delle analisi a campione sono periodicamente demandate anche a
laboratori esterni accreditati. Inoltre delle verifiche sono effettuate da parte dell’ARPA rilasciando i relativi certificati di analisi che
attestano la conformità degli scarichi.
 Acque di raffreddamento. Sono acque provenienti da scambiatori di calore e che non vanno a contatto con le acque di processo. La parte non riciclata confluisce direttamente a lago perché non rappresenta fonte di rischio.
 Acque provenienti da scarichi civili. Sono convogliate nella fognatura comunale e, solo in piccola parte, trattate dall’impianto di
depurazione dopo essere passate in fosse biologiche e private quindi della componente solida. (Autorizzazione del Comune di
Toscolano N° di Reg. 74/93 del 24/03/93).
 Acque piovane. Le acque di dilavamento dei piazzali in caso di pioggia sono raccolte e inviate all’impianto di depurazione per i
primi 15 minuti (prima pioggia); successivamente sono scaricate direttamente a lago, ad eccezione di quelle che sono raccolte
nella zona di stoccaggio dei fanghi disidratati che sono costantemente convogliate all’impianto di depurazione. Le acque di seconda pioggia confluiscono direttamente a lago perché non rappresentano fonte di rischio.
Lo Stabilimento è in possesso di regolare autorizzazione allo scarico in corpo idrico superficiale: Autorizzazione Integrata Ambientale
(Decreto della Regione Lombardia N° 9468 del 29/08/2007).
I limiti di Legge per lo scarico sono puntualmente rispettati (riferimento parametri applicabili della Tabella 3 dell’Allegato 5 alla parte III,
D.Lgs. 152/06). Le tabelle che seguono, riferite ai parametri significativi del processo di Cartiera, riportano le registrazioni delle analisi
del Laboratorio interno e danno evidenza di quanto sopra.
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Valore medio/anno (valore max./anno)
ANNO 2012
ANNO 2013
ANNO 2014
COD (Chemical Oxigen Demand)
Unità di misura: mg/l - Limite di Legge:  160
22
(55)
26
(58)
23
(37)
SST (Solidi Sospesi Totali)
Unità di misura: mg/l - Limite di Legge:  80
17
(44)
12
(51)
8
(42)
pH
Limite di Legge: 5,5 – 9,5
7,91
(8,40)
8,01
(8,86)
8,09
(8,41)
P (Fosforo totale)
Unità di misura: mg/l - Limite di Legge:  1
Deriva dai dosaggi dei nutrienti immessi nel processo di
depurazione, necessari alla riproduzione dei fanghi attivi.
Il fosforo totale è ottenuto moltiplicando il valore determinato
come ortofosforico x 1,43
0,20
(0,64)
0,26
(0,92)
0,24
(0,80)
N (Azoto totale)
Unità di misura: mg/l - Limite di Legge:  10
Deriva dai dosaggi dei nutrienti immessi nel processo di
depurazione, necessari alla riproduzione dei fanghi attivi.
L’azoto totale è ottenuto moltiplicando il valore determinato come azoto
nitrico x 1,22
0,81
(3,90)
0,42
(2,32)
0,23
(2,52)
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Sez. N° 6b
Lay-out principali utilizzi acque
0.8
Portate in m3/h
RIGENERAZ.RESINE
SPURGHI
0.8
14
13.2
33.2
DEMINERALIZZAZ.
PRODUZ.VAPORE
12.9
32.9
0.3
UTILIZZATO NEI
PROCESSI
20
20
LAGO DI
GARDA
ESSICAMENTO
CARTA
CONDENSE
401
20
PRERISCALDATO
ARIA SECCHERIA
387
RISCALDAMENTO
ALLESTIMENTO
RAFFREDDAMENTO. ARIA INGRES. T.G.
RAFFREDDAMENTO.OLIO T.V.-T.G.
122.7
3
POZZETTO
CONTROLLO
SCARICO A LAGO
N° 2 (3.0)
119.7
12.9
43.8
EVAPORATI
300.4
384
UTENZE
INDUSTRIALI
52.7
353.1
FLOTTAZIONE
0.3
52.7
250
METEORICHE
1° PIOGGIA
1.3
0.8
POMPE PER VUOTO
1.3
IMPIANTO
TRATT.ACQUE
357
POZZETTO
SCARICO A LAGO
CONTROLLO N° 3
(357)
1.5
ACQUEDOTTO
METEORICHE
2° PIOGGIA
Dichiarazione ambientale del 17/04/2015
2.9
1.4
FOGNATURA
COMUNALE
SCARICO A LAGO
LAYOUT PRINCIPALE UTILIZZI ACQUA
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Sez. N° 6b
Rifiuti (pericolosi e non)
Il processo di produzione e i processi collegati generano rifiuti, prevalentemente non pericolosi, in quantità tale da richiedere una gestione controllata. I rifiuti sono analizzati / classificati per tipologia, raccolti in apposite aree identificate/attrezzate e infine ritirati con
regolarità da parte di Società di Servizio a tale scopo autorizzate. Le tipologie di rifiuti, non pericolosi, più significative sono:
I fanghi di depurazione: sono generati dalla depurazione delle acque reflue e attraverso un sistema di decantazione sono ispessiti
(ovvero privati dell’eccesso di acqua) e quindi parzialmente disidratati mediante spremitrice. I residui solidi (definiti “fanghi di scarto
contenenti carbonato di calcio” Codice CER 03 03 09) possono essere avviati a recupero in vari ambiti quali: produzione di laterizi,
opere di ripristino ambientale, sottofondi stradali.
La carta e cartone: sono generati dagli scarti delle anime per bobine e dagli imballi in cartone dei vari prodotti in entrata. Gli stessi
sono raccolti separatamente e quindi avviati a operazioni di recupero.
Gli imballaggi misti: sono essenzialmente dovuti alle confezioni di materiale ausiliario che giungono in Stabilimento. Anche questa
tipologia di rifiuto è avviata a operazioni di recupero.
Accanto alle tipologie suddette sono generati rifiuti, in quantità minore, principalmente associati a interventi sugli impianti e manutenzioni varie.
La tabella che segue mostra i quantitativi di rifiuti conferiti e dichiarati nel MUD.
Quantità Kg
ANNO 2012
ANNO 2013
ANNO 2014
Fanghi destinati a recupero (circa il 40% di sostanza secca)
6.407.460
6.262.220
4.461.200
Totale rifiuti non pericolosi
7.135.433
7.341.521
5.657.700
27.242
38.176
24.433
7.162.675
7.379.697
5.682.133
Totale rifiuti pericolosi
Totale rifiuti
Dal grafico che segue si evince che gran parte dei rifiuti è destinata al recupero.
DESTINAZIONE RIFIUTI
100,00
75,00
89,46
84,86
78,51
%
50,00
fanghi recuperati
25,00
0,00
10,36
0,18
2012
Dichiarazione ambientale del 17/04/2015
14,62
0,52
2013
21,46
0,03
altri rifiuti recuperati
rifiuti sm altiti
2014
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Sez. N° 6b
Sversamenti e dispersioni accidentali (stoccaggio, uso e movimentazione materie prime
ed ausiliari)
Il rischio di contaminazioni del suolo e del sottosuolo presso i Siti è legato essenzialmente a eventuali dispersioni accidentali che possono verificarsi durante la fase di movimentazione, stoccaggio ed uso di prodotti chimici, di rifiuti e di oli.
Con l’implementazione e mantenimento del SGA sono state attuate varie misure per minimizzarne il rischio (riduzione dello stoccaggio
in cisternette mobili a favore di serbatoi fissi dotati di muretti di contenimento, miglioramento del deposito degli oli usati, realizzazione di
specifiche adeguate aree per lo stoccaggio dei prodotti chimici e dei rifiuti, inserimento di ulteriori “pallet vasca”, maggior coinvolgimento
del personale attraverso riunioni di sensibilizzazione e formazione, informazione preventiva / documentata al Personale delle Ditte esterne chiamate ad operare nel Sito, verifica periodica documentata delle aree di stoccaggio interessate).
Eventuali sversamenti e dispersioni accidentali che dovessero comunque verificarsi sono gestiti nel rispetto delle procedure che rientrano nell’ambito di gestione della sicurezza e delle emergenze.
Emissioni in atmosfera
Sostanzialmente le emissioni in atmosfera dello Stabilimento sono riconducibili a quelle derivanti:
 dal processo di combustione della centrale di cogenerazione (alimentata a metano) e costituite dai prodotti di combustione di tale
gas;
 dal processo di asciugatura della carta, sostanzialmente costituite da vapore acqueo e in minima parte da polveri e da Sostanze
Organiche Volatili che teoricamente si possono liberare dal supporto fibroso durante tale fase;
 dalle lavorazioni della carta (taglierine, bobinatrici, …) costituite essenzialmente da polveri il cui impatto ambientale è reso nullo in
quanto l’emissione avviene attraverso un impianto di abbattimento ad umido che la contiene.
Stante a quanto detto, l’impatto sull’atmosfera originato dalle attività dello Stabilimento può a ragione riassumersi in quello generato
dal processo di combustione della centrale di cogenerazione la cui installazione ed esercizio, da parte della Cartiera di Toscolano, è
autorizzato con l’Autorizzazione Integrata Ambientale (Decreto della Regione Lombardia N° 9468 del 29/08/2007).
La Cartiera esercisce da sempre l’impianto nel rispetto dei limiti alle emissioni dati dalle Prescrizioni Legali cogenti applicabili che si
riassumono in:
 misurazioni in continuo delle concentrazioni di NOx, di CO, della temperatura e dell’ossigeno libero nei gas effluenti;
 esercizio delle apparecchiature di misura con verifiche e calibrazioni, a intervalli regolari, secondo Prescrizioni Legali applicabili.
Le caratteristiche dell’impianto sono tali da renderlo rispondente, circa la congruità dei limiti alle emissioni, con la più avanzata
tecnologia e con il miglior esercizio dello stesso.
Anche per le emissioni di processo l’AIA ha richiesto un adeguamento dei limiti prescrittivi dal 30/10/07. Lo Stabilimento, come riportato nelle tabelle successive, ha sempre garantito il pieno rispetto anche dei nuovi limiti imposti dal decreto citato e l’applicazione delle
prescrizioni in esso contenute. Tale adeguamento ha esteso il monitoraggio analitico, da ripetersi annualmente, ad altri camini di processo prima non considerati vista la tipologia analoga delle emissioni da questi prodotte.
Di seguito sono riportati i dati di monitoraggio delle emissioni in atmosfera.
CTE (Centrale termoelettrica)
Monitoraggio in continuo
La CTE è alimentata a metano. Si riportano i dati relativi al valore medio e al valore massimo rilevati nell’ambito di ciascun anno.
Parametri
U.M.
Limite
max.
ANNO 2012
ANNO 2013
ANNO 2014
NOX (espressi
come NO2)
mg/Nm3
100
42,53
(48,40)
47,79
(57,00)
46,50
(54,30)
PROCESSO
Monitoraggio in discontinuo (frequenza annuale; analisi effettuate da laboratori esterni accreditati)
Premesso che tutti i punti di emissione interessati risultano rispettare le concentrazioni limite, si riportano i dati minimi e massimi
riscontrati nell’ambito di tutti i punti analizzati.
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U.M.
Limiti
Polveri
Limiti
COVNM
mg/Nm3
10
5
ANNO 2012
ANNO 2013
ANNO 2014
Polveri
COVNM
Polveri
COVNM
Polveri
COVNM
0,2
(4,3)
0,5
(1,6)
0,3
(3,2)
0,4
(1,0)
0,2
(5,7)
0,5
(43) (*)
(*) tale dato si riferisce al camino E11, per il quale il limite di COVNM è pari a 50 mg/Nm3. Tale dato è aumentato rispetto allo storico in
quanto tale camino è stato oggetto di una modifica non sostanziale nel corso del 2013.
Emissioni di gas ad effetto serra (Emission Trading)
L’Emission Trading è uno strumento economico di politica ambientale previsto dal Protocollo di Kyoto per ridurre le emissioni dei gas
ad effetto serra in modo misurabile, duraturo ed economicamente sostenibile. Di fatto identifica un sistema di trading dei crediti di emissione, una vera e propria borsa di tipo cap and trade.
L’accordo fissa la quantità complessiva di emissioni consentite (cap), la suddivide e la distribuisce in quote tra i partecipanti (ogni sistema - paese e azienda). Le quote possono poi essere scambiate (trade) tra i partecipanti in modo che, alla fine del periodo di verifica
del Trattato, ogni partecipante detenga una quantità di quote pari alle proprie emissioni prodotte nel periodo stesso. Nella tabella seguente si riportano i dati mensili verificati dal Verificatore SGS.
Parametri
Emissioni di CO2 – equiv.
ton
ANNO 2012
ANNO 2013
ANNO 2014
77.794
68.008
53.493
L’impianto relativo al sito di Toscolano è autorizzato (autorizzazione n. 216 relativa ai codici attività / fonti: 75-80).
Uso sostanze pericolose per la fascia di ozono e l’atmosfera
Nel Sito sono presenti gruppi di condizionamento contenenti R22 e gas fluorurati ad effetto serra. Gli stessi sono regolarmente gestiti e
manutenzionati nel rispetto delle prescrizioni legali vigenti.
Impatto visivo
L’impatto visivo del Sito non è tale da creare disturbo né al paesaggio circostante né alle Parti interessate. La Società, anche in considerazione dell’ubicazione dello Stabilimento, dedica risorse per mantenere in buono stato il Sito. Per la gestione delle aree verdi e per
la pulizia dei piazzali si utilizzano Imprese esterne. Le facciate degli edifici risultano pulite e gli intonaci sono sostanzialmente integri.
Rumore Esterno
Le emissioni sonore generate dalle attività della Cartiera sono prevalentemente attribuibili alle macchine e agli impianti di produzione
(ventilatori, compressori, macchine continue e di allestimento, pompe e valvole). Nelle vicinanze dello Stabilimento non sono presenti
recettori collocati in aree particolarmente protette.
Il Consiglio Comunale di Toscolano Maderno con Deliberazione n. 37 del 21/10/2011 ha adottato il Piano di Governo del Territorio
(P.G.T.) unitamente al Piano di Zonizzazione Acustica ai sensi della Legge Regionale 13/2001. Lo Stabilimento, preso atto dei contenuti del P.Z.A. ha presentato, nei termini di legge, osservazioni allo stesso con richieste di modifica al fine di ottenere una maggiore
congruenza con le aree produttive del Sito. Il Piano è tuttora in corso di aggiornamento.
I dati presentati nel grafico che segue identificano i valori massimi, espressi come Leq (dBA), risultanti dall’ultima indagine fonometrica
effettuata nel 2011, prima dell’approvazione P.Z.A. per la zona interessata dall’insediamento (zona esclusivamente industriale).
Dichiarazione ambientale del 17/04/2015
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DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2015-2017
Sito di TOSCOLANO
Sez. N° 6b
Notturno
Diurno
lim ite notturno
70 dB(A)
lim ite diurno
70 dB(A)
80
70
48,8
dB(A) 60
50
46,9
43,8
49,1
40
Punto 1
45,7
Punto 2
44,8
Punto 3
43,4
43,6
Punto 4
42,5
42,4
Punto 5
42,8
42
Punto 6
Amianto
La coibentazione di alcune identificate tubazioni/caldaie, in parte in disuso, è realizzata con materiale contenente amianto. Tali coibentazioni sono incapsulate e/o confinate (lamierino in alluminio) in modo da evitare qualsiasi eventuale dispersione di fibre a fronte di
danneggiamento meccanico o da agenti atmosferici. I manufatti interessati sono sottoposti a periodiche ispezioni visive atte alla verifica dello stato di conservazione. Inoltre, nel rispetto delle Prescrizioni Legali applicabili e delle procedure di sistema, sono messe in
atto e rispettate tutte le misure di sicurezza a fronte di interventi manutentivi che possano causare disturbo ai materiali di confinamento.
Si precisa che sono state effettuate anche analisi finalizzate a verificare la presenza o meno di fibre aerodisperse negli ambienti a diretto contatto con i manufatti. In tutti i punti oggetto di campionamento non si è riscontrata la presenza di tali fibre. Il Responsabile Amianto, incaricato di assicurare la corretta gestione di tutte le attività pertinenti, è il Responsabile dell’Esercizio.
Nell’ultimo triennio è stata completata la prevista sostituzione delle coperture in cemento amianto (eternit) relative alle seguenti aree:
 Area Magazzino Materie prime e carico pulper (3.487 m2 ).
 Area Spedizioni (1.163 m2).
Si prosegue il monitoraggio ambientale finalizzato ad accertare lo stato di conservazione delle coperture relative al Magazzino prodotti
finiti e al Corridoio di collegamento con il Reparto Allestimento (3.679 m2) in attesa della programmata bonifica.
Radiazioni ionizzanti
Nel Sito sono presenti N° 4 sorgenti radioattive / nuclide Kr 85 facenti parte degli apparecchi di misura in continuo dei parametri qualitativi della carta della macchina X. Tutte le sorgenti presenti sono sigillate.
Le zone di ubicazione sono provviste della segnaletica adeguata e gli Operatori, addetti all’effettuazione di interventi manutentivi in
adiacenza alle stesse, dispongono di “esposimetri” per il controllo periodico del grado di esposizione.
La detenzione / impiego di tali sorgenti è autorizzata dalla Prefettura di Brescia Prot. N. 207 /1 – 7C – 3/Pc (Convalida del 25.02.04 del
Nulla Osta n. 6825/II rilasciato il 2 Gennaio 97). Le condizioni ivi prescritte sono rispettate. La manutenzione è affidata alla Ditta fornitrice che opera nel rispetto di quanto regolamentato dal D.Lgs 230/1995.
Odori
L’aspetto che può dare origine alla percezione di odori di disturbo è quello dello stoccaggio temporaneo dei fanghi di Cartiera derivanti
dall’impianto biologico di depurazione delle acque reflue. Trattasi pertanto di odori che non sono originati da sostanze residue pericolose ma dalla fermentazione anaerobica delle sostanze organiche contenute nel fango. La percezione è maggiore, anche se sempre in
misura contenuta, nei periodi estivi. La Cartiera tiene sotto controllo quest’aspetto e, al fine di non creare disturbo alle Parti Interessate, ha messo in atto soluzioni tecniche adeguate allo scopo.
PCB
Nel sito è presente un trasformatore con una concentrazione di PCB inferiore ai 25ppm. La relativa gestione, sia come controllo
operativo che come misure di sorveglianza, è codificata nell’ambito delle procedure del SGA.
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DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2015-2017
Sez. N° 6b
Sito di TOSCOLANO
Elettrosmog
Quest’aspetto ambientale è assoggettato alla gestione del SGA in quanto correlato alla sottostazione elettrica posta all’interno dello
Stabilimento e all’elettrodotto di proprietà della Cartiera (130 kV). Le analisi specifiche effettuate nel 2007 dimostrano che i valori dei
limiti di esposizione (a campi elettrici e magnetici) sono abbondantemente al di sotto dei limiti di attenzione dati dalle Prescrizioni Legali di riferimento e cioè: induzione magnetica, rilevati 1,04 T a fronte di un limite di attenzione ammesso di 10 T e un limite di esposizione ammesso di 100 T. Considerato che le condizioni di esercizio della linea e della sottostazione elettrica sono da ritenere
costanti, in quanto lo Stabilimento è energeticamente autosufficiente, il SGA codifica la ripetizione dei test solo nei casi in cui intervengano significative variazioni dello stato attuale o delle Prescrizioni Legali applicabili.
Inquinamento luminoso
L’illuminazione posta nei piazzali interni e nelle aree perimetrali del Sito assicura il rispetto delle prescrizioni legali applicabili per quanto concerne l’irradiazione delle sorgenti luminose al di sopra della linea dell’orizzonte. Quanto detto deriva da una indagine tecnica appositamente eseguita. Nel rispetto del SGA gli interventi manutentivi che si rendono via a via necessari sono eseguiti in modo da non
modificare la conformità delle condizioni esistenti.
Aspetti ambientali indiretti
Comportamento ambientale dei Fornitori e degli Appaltatori
E’ politica della Società incoraggiare i propri Fornitori ad implementare un’adeguata politica di protezione ambientale. I Fornitori / Appaltatori particolarmente influenti sulla qualità e sull’ambiente sono inoltre scelti in base a delle competenze predefinite e formalizzate.
E’ altresì un preciso impegno dell’Organizzazione assicurare che le Ditte esterne chiamate a prestare la loro opera presso gli Stabilimenti Burgo Group si conformino alla politica ambientale dell’Organizzazione quando svolgono le attività oggetto del contratto. Al riguardo è procedura aziendale comunicare informazioni preventive documentate sugli obblighi inerenti l’ambiente e la sicurezza da
rispettare. A tale scopo è fornita loro una copia della politica ambientale e apposite note informative da sottoscrivere per accettazione.
Il rispetto di quanto stabilito è verificato mediante ispezioni periodiche.
Destinazione finale del prodotto
La tipologia delle carte prodotte da Burgo Group non è tale da dover fornire agli utilizzatori indicazioni particolari inerenti il corretto uso
e recupero / smaltimento dei rifiuti che ne possono derivare. Resta inteso che qualora tale condizione si dovesse rendere necessaria è
preciso impegno dell’Organizzazione provvedere nei modi adeguati.
Trasporti
I trasporti dei prodotti approvvigionati sono effettuati tramite autotreni (per lo Stabilimento di Toscolano la cellulosa importata arriva via
nave ai porti di interscambio e qui caricata su autotreni).
Il trasporto del prodotto finito è effettuato esclusivamente con autotreni ed è affidato a ditte selezionate/qualificate. Si prende atto che
per il trasporto del prodotto finito l’Organizzazione attua una ricerca continua di ottimizzazione dei carichi degli autotreni.
Per il trasporto dei rifiuti sono utilizzati solo Trasportatori autorizzati che provvedono, ove e per quanto applicabile, anche al
conferimento delle materie prime ottimizzando così la logistica.
All’interno dei Siti non è consentito il lavaggio di automezzi ed è espressamente fatto divieto di tenere i motori accesi durante le
operazioni di scarico e carico.
Riguardo alla Cartiera di Toscolano si hanno mediamente ca. 40 mezzi al giorno x 5 gg/settimana.
Le consegne su territorio nazionale sono ca. il 50%, l’altro 50% è destinato all’Estero.
Le auto dei dipendenti, eccetto alcuni autorizzati, non sono parcheggiate all’interno del Sito ma nei parcheggi pubblici ubicati
all’esterno dello stesso. In tali parcheggi sostano ca. 100 auto/giorno. All’interno è presente un’area dedicata al parcheggio di moto,
motorini e biciclette.
Dichiarazione ambientale del 17/04/2015
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DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2015-2017
Sez. N° 6c
Sito di VERZUOLO
Lo Stabilimento
Lo Stabilimento nasce nel 1905 per volontà dell’Ing. Luigi Burgo. Nel 1898 veniva realizzato nel comune di Verzuolo un impianto di
illuminazione pubblica e privata utilizzando il salto d’acqua di un vecchio mulino e, al fine di ottimizzare i consumi di energia durante le
ore diurne, l’ing. Burgo decide di realizzare una Cartiera per la produzione di un particolare tipo di carta da impacco, fino a quel momento importato dall’estero. Con l’energia elettrica disponibile nelle ore diurne la Cartiera poteva produrre fino a 30 quintali di carta, di
grammatura 100 grammi/mq.
Ha inizio così la storia della Cartiera di Verzuolo, che avrebbe portato alla creazione di Burgo Group S.p.A, attualmente il più grande
gruppo cartario italiano. La disponibilità di terreno e l’andamento favorevole del mercato consentirono diversi ampliamenti che avvenivano assieme alla crescita del comune di Verzuolo con il risultato, attuale, che lo stabilimento è praticamente incastonato nel paese.
Gli ultimi adeguamenti significativi risultano:

Rifacimento della PM8 per produrre LWC rotocalco (240.000 ton/anno)

Massiccio intervento di ampliamento che ha portato alla costruzione di una nuova linea produttiva denominata linea 9°, impianti di
autoproduzione di materia prima (scortecciatura, taglio del legno, produzione della pastalegno - PGW), l’impianto di spappolamento della cellulosa e l’impianto di depurazione delle acque reflue.
L’attività generale dello Stabilimento è sempre stata la produzione di pasta legno per uso interno e di carta destinata al settore
dell’editoria e della stampa commerciale e sostanzialmente si possono valutare gli aspetti ambientali relativi al passato analoghi a
quelli attuali.
Ambito territoriale
Lo Stabilimento sorge a margine del tessuto urbano del comune di Verzuolo, a circa 26 km a nord dalla città di Cuneo e 72 km a sud
di Torino. Verzuolo è il paese a più bassa altitudine della Valle Varaita e il territorio del comune risulta compreso tra i 367 e i 1.165 metri s.l.m., con un escursione altimetrica complessiva pari a 798 metri. Il Sito e a 420 m s.l.m.
L’estensione complessiva del Sito è di 269.527 m2 di cui:

il 42% edificati (locali di produzione, utilities, magazzini,
laboratori, uffici);

il 57% adibiti a strade e piazzali interni;

l’1% adibito ad area verde.
L’insediamento produttivo confina a ovest, sud e nord con
l’insediamento urbano, mentre il lato est confina con terreni a
destinazione agricola.
Ad ovest della cartiera scorre il “Rio Torto” dal quale lo Stabilimento preleva l’acqua per usi industriali.
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DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2015-2017
Sez. N° 6c
Dichiarazione ambientale del 17/04/2015
Sito di VERZUOLO
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Sez. N° 6c
Sito di VERZUOLO
Descrizione del sottosuolo
Da relazioni geotecniche e idrogeologiche effettuate in occasione degli studi realizzati per la realizzazione della nuova linea produttiva
e della centrale di cogenerazione di proprietà GEVER, risulta che dal punto di vista geologico la serie litologica presente è costituita, al
di sotto di un terreno agricolo, da una successione sedimentaria alluvionale di tipo continentale. La dinamica di deposizionale dei litotipi ghiaiosi e sabbiosi con matrice limosa ed eventualmente argillosa, ben stratificati e con elementi grossolani, è di tipo fluviale.
Le caratteristiche della falda incontrata durante le indagini geologiche mostrano un livello del pelo libero della stessa ubicato attorno a
–5 m dal piano campagna. Tale falda, ubicata all’interno dei sopraddetti termini litologici, di origine fluviale ad alta permeabilità, è da
ritenersi a tipo libero ed in diretto collegamento con il torrente Varaita.
Il livello misurato della falda è fortemente influenzato sia dall’andamento stagionale delle precipitazioni, sia dalle attività agricole (irrigazione). La ricostruzione dell’andamento del flusso idrico sotterraneo presenta una direzione di scorrimento orientata all’incirca verso
Nord. All’interno dello Stabilimento non esistono pozzi.
Il Comune di Verzuolo è classificato in zona sismica 3.
Descrizione delle attività del Sito
L’attività generale è rappresentata dalla produzione di:


carta destinata al settore dell’editoria e della stampa commerciale (patinatine tipo LWC per la stampa rotocalco e roto-offset)
pasta legno (per esclusivo uso interno).
Ai sensi delle disposizioni vigenti la Cartiera è interessata all’IED (Industrial Emissions Directive) e con Provvedimento Conclusivo del
SUAP n. 56/2014 del 25/09/2014 ha ottenuto il rinnovo dell’AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale) per le seguenti attività previste
dall’articolo 6 comma 13 del D.Lgs. 152/06 e s.m.i.:
6.1(b):
Impianti industriali destinati alla fabbricazione di carta e cartone con capacità di produzione superiore a 20 Ton/gg.
L’Autorizzazione citata è stata oggetto di un successivo aggiornamento dovuto ad una Modifica non Sostanziale.
Nell’ambito delle attività IED viene annualmente predisposta la Dichiarazione PRTR relativamente alla matrice acqua, aria e al trasferimento fuori sito dei rifiuti.
Ai sensi della Direttiva CE 87/2003 la Cartiera rientra nei progetti di riduzione dell’emissione di gas a effetto serra. Al riguardo
l’impianto è stato autorizzato ed è attivato il processo di monitoraggio e dichiarazione delle emissioni nel rispetto delle Prescrizioni Legali applicabili.
La Cartiera non rientra tra gli insediamenti a rischio di incidente rilevante sottoposto a notifica (art. 6 e 7 del D. Lgs. 334/99, così come
modificato dal D. Lgs. n. 238 del 21.09.2005).
Ciclo standard di produzione
Si realizza utilizzando impianti tecnologicamente all’avanguardia, è supportato da adeguate istruzioni operative ed è tenuto sotto controllo da personale addestrato e qualificato. Le attività sono svolte in locali e aree strutturate e organizzate in modo da ottimizzare la
logistica dei processi tutelando al tempo stesso sia la sicurezza del personale, sia dell’ambiente.
PRODUZIONE DELLA PASTA LEGNO
Trattasi di pasta meccanica ottenuta dalla scortecciatura dei tondelli di legno e successivamente bianchita. Il ciclo di produzione si sviluppa attraverso le seguenti principali macrofasi:

SCORTECCIATURA DEL TONDELLO: il legname è tagliato alle dimensioni volute e trasferito al tamburo scortecciatore, dove viene
eliminata la corteccia presente.

SFIBRATURA: i tondelli sono inviati ad una mola abrasiva in rotazione immersa nell’impasto e raffreddata ad acqua e si ottiene
una prima separazione del legno in fibre

ASSORTIMENTO, EPURAZIONE, RAFFINAZIONE ED ADDENSAMENTO: l’assortimento consente la separazione delle fibre in funzio-
ne delle dimensioni, l’epurazione ha lo scopo di eliminare le eventuali particelle estranee, la raffinazione riduce dimensionalmente
le fibre e l’addensamento permette l’ottenimento dell’impasto alla consistenza voluta.

IMBIANCHIMENTO: permette di migliorare le caratteristiche ottiche dell’impasto ottenuto.
Dichiarazione ambientale del 17/04/2015
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DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2015-2017
Sito di VERZUOLO
Sez. N° 6c
PRODUZIONE DELLA CARTA
Il ciclo di produzione si sviluppa attraverso le seguenti macrofasi:

PREPARAZIONE IMPASTI: Le varie essenze fibrose vengono spappolate e disperse nell’acqua di processo dando origine ad una
sospensione poi raffinata, proporzionata ed epurata.

PREPARAZIONE PATINE (atte a conferire al foglio particolari caratteristiche meccaniche, fisiche, estetiche e di stampabilità): i prodotti
che compongono la formulazione sono prelevati nelle giuste dosi e “lavorati” fino a ottenere la sospensione da utilizzare per la fase di patinatura.

FABBRICAZIONE CARTA: l’impasto così diluito, depurato e disareato viene pompato nella cassa di afflusso della Macchina Continua
che ha il compito di formare un getto di impasto della larghezza del foglio con un contenuto di impasto costante. Il getto così formato viene raccolto da una o due tele (a seconda della macchina) chiuse ad anello che comprimono il getto espellendo l’acqua e
orientando le fibre in modo da creare un infeltrimento delle stesse costituendo il foglio di carta. Dal gruppo tela il foglio di carta
continuo viene inviato alla zona presse (coppia di cilindri) per essere ulteriormente disidratato, sia per centrifugazione, sia per azione del vuoto, e quindi asciugato con una serie di cilindri riscaldati con vapore nelle seccherie. Il foglio viene quindi lisciato e
avvolto in bobine in sequenza continua senza interrompere la produzione.

PATINATURA: consiste nello spalmare su entrambe le facce del foglio di carta una sospensione di materiali inerti, “patina” costituita
principalmente da caolino, talco e/o carbonato opportunamente amalgamati in preparazione patine. Le patine sono costituite, oltre
che dalle già citate cariche minerali, da una serie di additivi specifici. Una volta applicata la patina sul supporto il foglio di carta
viene asciugato mediante rampe ad infrarossi e cappe ad aria calda.

ALLESTIMENTO: I rotoli di carta provenienti dalla fabbricazione vengono successivamente calandrati, e quindi tagliati in bobine di
opportuni formati pronti per la spedizione ai vari clienti.
Il prodotto finito è stoccato nel Magazzino dedicato, pronto per la spedizione. Le consegne sono effettuate principalmente con trasporto “via gomma”, ed eventualmente tramite ferrovia e/o nave.
Utilities/energie
La tabella che segue indica le principali utilities/energie che oltre a rendere possibile il funzionamento degli impianti produttivi e la realizzazione del prodotto, contribuiscono ad ottimizzare i consumi e a tutelare l’ambiente.
Utilities / Energie
Scopo
Rete interna di riduzione distribuzione del metano collegata alla rete di SNAM
Utilizzo nel processo tecnologico di fabbricazione della carta (infrarossi, cappe ad aria, cilindri calandre linea 9^)
Rete di distribuzione vapore fornito dalla Società GE.VER operante all’interno del Sito
Asciugamento del foglio nelle macchine continue
Riscaldamento dei locali dello Stabilimento
Sottostazione di misura e trasformazione
dell’energia elettrica da alta a media tensione
(da 130/6 e da 130/10 KV)
Contabilizzare l’energia in utilizzo e in transito e trasformarla da alta a media
tensione e viceversa.
Cabine elettriche di trasformazione dell’energia
da media a bassa tensione e distribuzione della
stessa alle utenze.
Forza motrice ed illuminazione.
Compressori
Produzione di aria compressa poi distribuita attraverso apposita rete e quindi
utilizzata per scopi diversi.
Gasolio (contenuto in un serbatoio interrato di
capacità pari a 8 m3)
Alimentazione gruppo elettrogeno e motopompa antincendio.
Acqua dell’acquedotto
Acqua per servizi civili
Stazione di pompaggio (acque superficiali)
Trattamento acque primarie prelevate dal Rio Torto per usi industriali (processo, raffreddamento) e alimentazione serbatoi e vasche per rete antincendio.
Dichiarazione ambientale del 17/04/2015
Rifornimento mezzi di movimentazione interna.
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DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2015-2017
Sito di VERZUOLO
Sez. N° 6c
Utilities / Energie
Scopo
Impianto di depurazione chimico-fisico
Separazione dei solidi sospesi nelle acque reflue prima e dopo l’impianto biologico.
Impianto di depurazione biologico
(aerobico a fanghi attivi)
Abbattimento delle sostanze organiche (disciolte o sospese) delle acque provenienti dall’impianto chimico fisico primario.
Serbatoi fuori terra
Stoccaggio dei vari prodotti di Stabilimento; censiti, identificati e dotati di sistemi di contenimento adeguati.
Serbatoi interrati
1 serbatoio utilizzato per lo stoccaggio di gasolio (vedi sopra)
Fognatura comunale
Reflui di acque domestiche.
Raccordo ferroviario interno
Trasporto di materie prime approvvigionate e spedizione del prodotto finito
Fornitori e prodotti utilizzati
I Fornitori dai quali vengono approvvigionati i prodotti utilizzati, per la produzione e per la gestione delle utilities, sono selezionati e
scelti sulla base delle prestazioni che possono influenzare sia la qualità che l’ambiente. In particolare le materie prime fibrose sono
approvvigionate, preferibilmente e per quanto possibile, da Fornitori con Sistema di Gestione Ambientale certificato ISO 14001 e che
aderiscono a sistemi di buona gestione forestale al fine di mantenere ed aumentare lo stato di salute dell’ecosistema.
Le materie prime non fibrose che compongono l’impasto per la fabbricazione della carta (quali: amidi, ritentivi, coloranti), così come i
prodotti ausiliari per il processo, dispongono di schede informative in materia di sicurezza che vengono formalmente valutate (anche
per quanto concerne le informazioni ecologiche) prima di autorizzarne l’impiego.
Per il relativo stoccaggio e movimentazione sono messe in atto, e tenute sotto controllo, tutte le precauzioni necessarie per garantire
la sicurezza delle persone e dell’ambiente.
Preparazione alle emergenze
Attraverso l’analisi di rischio sono stati individuati i potenziali incidenti e le possibili situazioni di emergenza ambientale che potrebbero verificarsi a seguito di:
 Incendio;
 Avarie impianti;
 Sversamenti per avarie all’impianto di depurazione;
 Sversamenti per rotture accidentali di valvole, tubature e serbatoi;
 Esondazione;
 Evento sismico.
Sulla base dei rischi individuati si è provveduto a:
 Investire in soluzioni impiantistiche/strutturali e mezzi atti a prevenirne il verificarsi.
 Definire istruzioni per il corretto svolgimento di attività a rischio e per il pronto intervento in caso di emergenza.
 Definire, e rendere a tutti noti, i piani di emergenza a cui attenersi al fine di prevenire e attenuare gli impatti ambientali che ne
potrebbero conseguire.
 Effettuare attività di formazione al personale cointeressato, per competenza e ruolo, in modo da saper intervenire a fronte di situazioni di emergenza.
Prevenzione incendi
Lo Stabilimento dispone del Certificato di Prevenzione Incendi n. 108 del 16.12.2011 per l’attività 33.1.C “impianti di produzione carta
con oltre 25 addetti e/o quantità > 50.000 kg” del D.P.R. n. 151 del 01.08.2011, comprendente anche le attività 1.1.C - 2.1.B - 6.1.A 12.3.C - 13.2.B - 21.1.C - 34.2.C - 36.2.C - 37.2.C - 49.3.C - 58.1.B - 70.2.C - 74.3.C.
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Sito di VERZUOLO
Sez. N° 6c
Lay-out del Sito suddiviso per aree
3D
10G
10H
p.to
misura
6
10N
2A
10E
10O
9B
2A
9G
4A
3D
p.to
misura
5
2A
3D 3D
10M
10C
9H
2A 10D
3C
2A
5B
10A
9H
8C
8C
5C
10L
10F
10I
8A
2A
10P
p.to
misura
4
1B
8B
9H
3A
9A
9E
9B
8D
2B
1D
1D
1A
2A
10B 9B
6C
6B
6A
p.to
misura
1
2A
6E
9B
9F
6D
9B
1C
5A
10B
1E
2A
10G 10H
3B
2A
5A
2A
2A
10F
9B
p.to
misura
2
7D
2A
10B 10D
2A
7A
7B
7F
7C
2A
2A
9C
9D
7E
2A
p.to
misura
3
1
AREE DI
SERVIZIO
A - PORTINERIA
B - MENSA
C - GARAGES
D - UFFICI E
LABORATORIO
E - RIMESSA VVF
2
AREE
ESTERNE
A - PIAZZALI
B - AREE VERDI
3
UTILITIES/ENERGIE
A - CENTRALE GEVER
B - SOTTOSTAZIONE
C - CABINA METANO
D - IMPIANTO TRATTAMENTO
ACQUE INGRESSO
Dichiarazione ambientale del 17/04/2015
4
MANUTENZIONE
A - OFFICINA
ELETTRICA E
MECCANICA
5
IMPIANTO
ECOLOGICO
A - IMPIANTO
DEPURAZIONE
B - VASCA EMERGENZA
C- DISIDRATAZIONE
FANGHI
6
FABBRICAZIONE
LINEA 8°
A - MACCHINA
CONTINUA
B - PATINATRICE
C - CALANDRE
D - CUCINA PATINE
E - ALLESTIMENTO
7
FABBRICAZIONE
LINEA 9°
8
PRODUZIONE
MATERIE PRIME
A – MACCHINA
CONTINUA
B - PATINATRICE
C - CALANDRE
D - CUCINA PATINE
E - ALLESTIMENTO
F - IMBALLAGGIO
A - TAGLIO E
SCORTECCIATURA
B - PGW
C - SGW
D - PULPERS
9
MAGAZZINI CARTA,
SCORTE
A - SERBATOI INTERRATI
B - SERBATOI FUORI
TERRA
C - AWA
D - SPEDIZIONI
E - MAG. CARTA
F - MAG. CELLULOSA
G - MAG. SCORTE
H - PARCO LEGNO
10
GESTIONE RIFIUTI
A - LEGNO
B - CARTA
C - FANGHI
D – MATERIALI MISTI
E - OLIO E VARIE
F - CISTERNETTE
G - FUSTI OLIO
H - FERRO
I - CORTECCE
L - REGGETTE;
M - RAE;
N - LAMPADE
O – BATTERIE
P – BRICCHETTI
FIBRE
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Sez. N° 6c
Additivi
Sito di VERZUOLO
Sinottico ciclo standard di produzione
Rete elettrica
nazionale
Cariche e
additivi
Trattamento acque ingresso
Centrale
coogenerazione
GE.VER
Gas
naturale
Cucina patine
Cariche e additivi
patina
Legno, Cellulosa e macero
Scarti riutilizzabili (A+B+C)
Rifiuti Polveri e
COV
Post trattamenti
(patinatura, calandra, ecc.)
Produzione
carta
Preparazione
Pastalegno
e Impasti
Scarti
riutilizzabili
(A) + rifiuti
Polveri e
COV
Rifiuti
Acque di
raffreddamento
Scarti
riutilizzabili
(B) + rifiuti
NOx, CO,
CO2, Polveri e
COV
Prodotto
finito
Allestimento
(taglio,
confez.to)
Scarti
riutilizzabili
(C) + rifiuti
Polveri
Acque di processo
Additivi
Fanghi
Smaltimento o recupero
Impianto
Depurazione
Acque di scarico
(GE.VER o Discarica esterna)
Energia elettrica
Carta
Gas metano
Cariche e additivi
Vapore
Patina
Dichiarazione ambientale del 17/04/2015
Acque fresche chiarificate o
di raffreddamento
Acque di processo
Emissioni in atmosfera
Rifiuti/sottoprodotti
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Sito di VERZUOLO
Sez. N° 6c
Gli aspetti e gli impatti ambientali
La valutazione della significatività degli aspetti ambientali (diretti e indiretti) connessi con le attività, prodotti e servizi del Sito è periodicamente aggiornata per determinare quelli più importanti su cui concentrare, in relazioni alle possibili attività di manovra, gli sforzi e
l’impegno per il miglioramento continuo (obiettivi e traguardi). Di seguito si riporta il diagramma dei più significativi, da cui si evince per
il periodo 2012-2014 una diminuzione della significatività degli aspetti uso materie prime e sostanze pericolose per l’ozono ottenuta
con la realizzazione degli obbiettivi di miglioramento formalizzati nella Sezione n. 7 ed un incremento della significatività degli aspetti
rifiuti, energie e scarichi idrici, imputabile all’inserimento nella valutazione di un impianto di rettifica cilindri gestito in precedenza da
una società terza.
Uso materie prime e ausiliari
Sostanze pericolose ozono
Rifiuti
Rumore esterno
2014
2012
Energie
Emissioni in atmosfera
Sversamenti
Scarichi idrici
0
500
1000
1500
2000
2500
3000
3500
4000
4500
5000
Indice di significatività
Fattori di impatto associati agli aspetti ambientali diretti
Nei punti che seguono sono riportati i parametri di rilievo relativi ai fattori di impatto ambientale individuati. Degli stessi vengono presentati anche gli indicatori di prestazione relativi al 2012, 2013 e 2014.
Parametri
ANNO 2012
ANNO 2013
ANNO 2014
Carta lorda
ton
566.960
550.774
544.677
Pasta legno
ton
175.609
174.224
175.924
Energie
I consumi energetici costituiscono uno degli aspetti ambientali più significativi. La Società, nel rispetto della Legge N° 10 del 9/01/91,
ha regolarmente nominato il tecnico responsabile per la conservazione e l’uso razionale dell’energia “Energy Manager” ed attua procedure per tenere sotto controllo l’efficienza di tutti i processi ad alta intensità energetica.
L’energia elettrica e il vapore (a media e bassa pressione) sono acquistati dalla centrale di cogenerazione della GE.VER asservita allo
Stabilimento di Verzuolo e costruita al suo interno. Si tratta di una centrale utilizzante fonti rinnovabili (i fanghi e le cortecce che si generano dalla Cartiera vengono utilizzati come combustibile nel bark boiler per la produzione di vapore, immesso successivamente nella turbina a vapore per la produzione di energia elettrica). Tale centrale è alimentata a metano prevalentemente durante le fasi di avviamento e, al bisogno, per mantenere la temperatura del forno.
L’energia termica prodotta in Cartiera deriva dal metano bruciato nelle patinatrici di entrambe le linee produttive per asciugare la carta
e nei due bruciatori asserviti alle calandre della linea 9.
Parametri
Gas metano totale
Sm3
Dichiarazione ambientale del 17/04/2015
ANNO 2012
ANNO 2013
ANNO 2014
11.525.138
10.283.879
10.475.411
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Sez. N° 6c
Parametri
Energia elettrica consumata
(totale Stabilimento)
MWh
ANNO 2012
ANNO 2013
ANNO 2014
696.126
667.094
665.513
(*) Il dato è ottenuto attraverso la seguente formula: [(energia elettrica acquistata + energia elettrica autoprodotta) – energia ceduta].
Uso materie prime ed ausiliari
Per la produzione della carta si utilizzano:
 Materie prime fibrose quali cellulosa, pasta legno e fogliacci.
 Materie prime non fibrose e materiali ausiliari quali amidi, carbonati, lattici, pigmenti colorati (stoccati in serbatoi e/o cisternette)
e caolino in polvere (immagazzinato in un apposita area coperta)
Nella tabella che segue sono riportati i consumi dei prodotti utilizzati per la produzione della carta.
ANNO 2012
ANNO 2013
ANNO 2014
Materie prime fibrose
ton
311.972
297.118
295.260
Materie prime non fibrose
ton
292.148
295.793
294.115
Le quantità delle materie prime e degli ausiliari sono riferite ai prodotti tal quali.
Consumo di acqua (approvvigionamento idrico)
L’acqua può essere inserita a ragione tra le principali materie prime dell’industria cartaria in quanto elemento caratteristico ed imprescindibile del processo produttivo della carta. In essa avviene infatti la movimentazione e la distribuzione delle fibre che vanno poi a
formare la trama del foglio di carta; da essa dipendono quindi, in larga misura, le caratteristiche tecniche del prodotto che si ottiene e
la possibilità di usare date tecnologie o materie prime. Oltre che dalla tipologia di prodotto che si vuole ottenere, i volumi d’acqua necessari alla produzione della carta dipendono anche dal tipo di materia prima impiegata.
L’acqua è inoltre utilizzata come fluido di scambio termico, a varie temperature, sotto forma di vapore, di acqua calda ed acqua di raffreddamento.
Per contenerne i consumi viene il più possibile utilizzata all’interno di circuiti chiusi, reintegrati quando serve. Il principale inconveniente che limita la riduzione dei quantitativi d’acqua impiegati consiste nella conseguente concentrazione di sostanze disciolte che quando
eccessiva comporta la perdita di qualità del prodotto.
La Cartiera di Verzuolo ha ricercato la riduzione dei consumi idrici mediante una progressiva chiusura e ottimizzazione dei cicli. Nel
capitolo “Scarichi idrici” si riporta il lay-out dei principali utilizzi dell’acqua.
L’acqua utilizzata è prelevata:
Dal Rio Torto
(Determinazione Dirigenziale Provincia di Cuneo n° 800 del
29/10/2007)
Per usi industriali come acqua di processo e di raffreddamento. La stessa, dopo essere
stata prelevata dal corso d’acqua, è trattata attraverso due chiarificatori in parallelo, filtrazione con gruppi di filtri a sabbia, stoccaggio in due tine da 1350 m3 e pompaggio alle utenze.
Il prelievo include anche l’acqua per l’antincendio.
Da acquedotto:
Per usi civili.
Parametri
Acqua totale prelevata dal corso d’acqua
Acqua totale prelevata da acquedotto
Acqua restituita al corso
d’acqua
ANNO 2012
m3
m3
m3
Dichiarazione ambientale del 17/04/2015
8.025.920
46.537
6.858.048
ANNO 2013
7.356.024
51.223
6.301.548
ANNO 2014
Precisazioni
7.443.792
Diminuzione ottenuta con
l’obbiettivo di miglioramento
formalizzato alla Sezione n. 7
45.127
L’incremento nel 2013 è imputabile ad una perdita su
una linea di distribuzione,
successivamente riparata.
6.444.624
Comprensiva delle acque trattate dal depuratore, acque di
raffreddamento e la quasi totalità delle acque meteoriche.
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Sez. N° 6c
Il consumo di acqua per il processo di produzione della pasta legno è stimato nell’ordine di circa il 5% sul totale di acqua prelevata dal
corso d’acqua. Nel ciclo produttivo dello stabilimento di Verzuolo vengono impiegate anche le acque reflue in uscita dall’impianto
GE.VER S.p.A ed in particolare le acque di raffreddamento blow down caldaia e blow down torri e le acque della vasca di neutralizzazione (eluato impianto di demineralizzazione).Tali acque vengono inviate all’impianto di trattamento acque in ingresso per essere riutilizzate nel processo produttivo.
9000000
8000000
7000000
6000000
3 5000000
m
4000000
3000000
2000000
1000000
0
acqua prelevata
acqua restituita
2012
2013
2014
Scarichi idrici
Le principali fonti di acque reflue in uscita dallo Stabilimento sono:
 Acque di processo (scaricate nel Rio Torto). A valle del trattamento in entrata, il flusso d’acqua viene ripartito in tre principali
gruppi di utenze: uno comprende gli impianti nuovi (produzione di pastalegno PGW, linea 9^, parcolegno), uno gli altri impianti (la
linea 8^ e la pastalegno SGW) ed un terzo flusso è convogliato alla centrale di cogenerazione della Ditta GE.VER. I reflui che si
generano a valle dei suddetti processi contengono inquinanti sostanzialmente derivanti dalle materie prime fibrose utilizzate e gli
stessi sono drasticamente ridotti attraverso l’impianto di depurazione presente all’interno dello Stabilimento. Tale impianto di depurazione è composto da :
- trattamento primario di tipo chimico-fisico: consiste in un impianto a flottazione, in cui una parte dell’effluente è ricircolata,
pressurizzata e saturata con aria per miscelarsi con il refluo in ingresso al flottatore, determinando così la risalita di microbolle
d’aria, unitamente al particolato;
- torri di raffreddamento;
- trattamento secondario di tipo biologico a fanghi attivi: questo stadio di trattamento è composto da due comparti a pianta circolare concentrici, quello esterno (corona circolare) funge da vasca di ossidazione, il comparto interno invece è utilizzato per la
sedimentazione;
- trattamento terziario di tipo chimico-fisico: questo trattamento è analogo al primario e si basa sull’utilizzo di un flottatore abbinato ad una fase di flocculazione per assicurare una bassa concentrazione di solidi sospesi nell’effluente scaricato;
Il depuratore è, altresì, provvisto di una linea fanghi costituita da un serbatoio di accumulo, un sistema di pre-disidratazione in
tavola gravimetrica ed un impianto di disidratazione con pressatura a vite.

Acque di raffreddamento. Nello Stabilimento di Verzuolo si riutilizzano circa 70.000 mc/giorno recuperati da:
- pompe del vuoto ad anello liquido della linea 8° e 9°: l’acqua che garantisce la tenuta delle pompe, anziché essere scaricata
continuamente, è recuperata e ricircolata in un proprio circuito, previo raffreddamento in torri evaporative. La portata ricircolata
è di circa 25.000 mc/giorno;
-
utenze tecnologiche: le acque di raffreddamento delle utenze tecnologiche della macchina continua 9°, anziché essere
scaricate, sono raccolte in un circuito centralizzato e rilanciate alle utenze previo raffreddamento in torri evaporative. In questo
caso il ricircolo di acqua è pari a circa 45.000 mc/giorno

Acque meteoriche. Le acque meteoriche dello Stabilimento confluiscono all’impianto di depurazione, salvo quelle relative alle zone poste a est della ferrovia. Le acque meteoriche che non sono convogliate all’impianto di depurazione sono scaricate direttamente nel Rio Torto.

Acque provenienti da scarichi civili. Tutte le acque reflue dei servizi igienici sono collettate alla pubblica fognatura. Gli scarichi
possiedono un pozzetto per eventuali ispezioni.
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Lo Stabilimento è in possesso dell’Autorizzazione Integrata Ambientale, rinnovata col Provvedimento Conclusivo SUAP n. 56/2014 del
25/09/2014, che definisce il quadro emissivo degli scarichi idrici ed i limiti di emissione.
I limiti di Legge per lo scarico sono puntualmente rispettati (riferimento parametri applicabili della Tabella 3 dell’Allegato 5 alla parte III,
D. Lgs. 152/06). Le tabelle che seguono, riferite ai parametri significativi del processo di Cartiera, riportano le registrazioni delle analisi
del Laboratorio esterno accreditato e danno evidenza di quanto sopra.
Valore medio/anno (valore max/anno)
ANNO 2012
ANNO 2013
ANNO 2014
COD (Chemical Oxigen Demand)
Unità di misura: mg/l - Limite di Legge:  160
SST (Solidi Sospesi Totali)
Unità di misura: mg/l - Limite di Legge:  80
pH
Limite di Legge: 5,5 – 9,5
P (Fosforo totale)
Unità di misura: mg/l - Limite di Legge:  10
Deriva dai dosaggi dei nutrienti immessi nel processo di
depurazione, necessari alla riproduzione dei fanghi attivi.
N (Azoto nitrico)
Unità di misura: mg/l - Limite di Legge:  10
Deriva dai dosaggi dei nutrienti immessi nel processo di
depurazione, necessari alla riproduzione dei fanghi attivi.
Dichiarazione ambientale del 17/04/2015
68
(82)
80
(114)
69
(87)
2,55
(15)
6,67
(40)
N.R.
(N.R.)
7,94
(8,28)
8,13
(8,33)
7,71
(8,35)
0,10
(0,20)
0,31
(1,13)
0,47
(0,68)
0,99
(2,33)
1,17
(4,75)
0,16
(0,29)
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Lay-out principali utilizzi acque
20.402
1.943
60
TRATTAMENTO
ACQUE ENTRATA
24.387
14.394
400
505
155
757
49.978
7.750
300
6.821
2.102
TORRI
TORRI
LINEA 9^
SCORTECCIAT.
PASTALEGNO
CELLULOSA
CONTINUA
ALLESTIMENTO
50.378
6.975
13.736
20.966
9.698
785
TORRI
10.483
ADDENSAMENTO
FANGHI
19.182
TERZIARIO
fanghi addensati al 35%
118.879
5.969
CHIMICO
FISICO
BIOLOGICO
1.262
50
CENTRALE
TURBO GAS
282
14.997
253
TORRI
LINEA 8^
PASTALEGNO
CELLULOSA
CONTINUA
PATINATRICE
ALLESTIMENTO
763
2.243
118.579
fanghi al 3%
Valori medi espressi in m3/giorno
ANNO 2014
Evaporazione.
fanghi al 1%
Acqua in entrata.
999
Acqua di ricircolo
1.515
Scarico Finale
17.667
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Fanghi
Acqua finale di ricircolo
Acque di processo al trattamento
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Rifiuti (pericolosi e non)
Il processo di produzione ed i processi collegati generano rifiuti, prevalentemente non pericolosi, in quantità tale da richiedere una gestione controllata. I rifiuti vengono analizzati e classificati per tipologia, raccolti in apposite aree identificate/attrezzate ed infine ritirati con
regolarità e avviati a recupero o a smaltimento da parte di Società di Servizio a tale scopo autorizzate.
Le tipologie di rifiuti, non pericolosi, più significative sono:
Le cortecce: prodotte durante la fase di taglio e scortecciatura dei tondelli di legno ed utilizzate come combustibile, assieme ai fanghi di
depurazione, nella Centrale di Cogenerazione GE.VER.
I fanghi di depurazione: generati dal processo di trattamento degli effluenti.
La carta e cartone: sono generati dagli scarti delle anime per bobine e dagli imballi in cartone dei vari prodotti in entrata. Gli stessi
vengono raccolti separatamente e quindi avviati ad operazioni di recupero.
La tabella che segue mostra i quantitativi di rifiuti conferiti e dichiarati nel MUD.
Quantità Kg
ANNO 2012
ANNO 2013
ANNO 2014
Fanghi destinati a termovalorizzazione (circa il 33% di sostanza secca)
24.491.000
19.606.540
19.437.000
Fanghi a discarica (circa il 33% di sostanza secca)
14.858.060
16.655.880
13.452.260
108.384.580
108.063.910
102.345.990
49.301
66.275
44.848
108.433.881
108.130.185
102.390.838
Totale rifiuti non pericolosi
Totale rifiuti pericolosi
Totale rifiuti
Nota: L’ incremento dei quantitativi di fanghi conferiti a discarica nel 2013 è giustificato sia dalla diminuzione della percentuale di sostanza secca, sia del potere calorifico che ne limita l’utilizzo presso l’impianto di termovalorizzazione GE.VER.
Dal grafico seguente si evince che gran parte dei rifiuti è destinata a recupero.
DESTINAZIONE RIFIUTI
100,00
6 6 ,5
63,7
75,00
6 7 ,9
%
50,00
22,6
18,1
19,0
25,00
0,00
a lt ri rif iut i re c upe ra t i
f a nghi re c upe ra t i IT U
13,7
15,4
13,2
2012
2013
2014
rif iut i s m a lt it i
Sversamenti e dispersioni accidentali (stoccaggio, uso e movimentazione materie prime
ed ausiliari)
Il rischio di contaminazioni del suolo e del sottosuolo presso i Siti è legato essenzialmente a eventuali dispersioni accidentali che possono
verificarsi durante la fase di movimentazione, stoccaggio ed uso di prodotti chimici, di rifiuti e di oli.
Con l’implementazione e mantenimento del SGA sono state attuate varie misure per minimizzarne il rischio (riduzione dello stoccaggio in
cisternette mobili a favore di serbatoi fissi dotati di muretti di contenimento, miglioramento del deposito degli oli usati, realizzazione di
specifiche adeguate aree per lo stoccaggio dei prodotti chimici e dei rifiuti, inserimento di ulteriori “pallet vasca”, maggior coinvolgimento
del personale attraverso riunioni di sensibilizzazione e formazione, informazione preventiva / documentata al Personale delle Ditte esterne chiamate ad operare nel Sito, verifica periodica documentata delle aree di stoccaggio interessate).
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Eventuali sversamenti e dispersioni accidentali che dovessero comunque verificarsi sono gestiti nel rispetto delle procedure che rientrano
nell’ambito di gestione della sicurezza e delle emergenze.
Emissioni in atmosfera
Le emissioni in atmosfera dello Stabilimento sono prevalentemente riconducibili a quelle derivanti:
 dal processo di sfibratura dei tondelli di legno, costituite da polveri e Sostanze Organiche Volatili;
 dal processo di asciugatura della carta, sostanzialmente costituite da vapore acqueo, da polveri e da Sostanze Organiche Volatili che
si possono liberare dal supporto fibroso durante tale fase;
 dal processo di patinatura della carta, sostanzialmente costituite da polveri, COVNM, NOx e CO;
 dalle lavorazioni della carta, costituite essenzialmente da polveri.
Le emissioni e i relativi impianti di abbattimento autorizzati nel Sito di Verzuolo sono riportati nell’Autorizzazione Integrata Ambientale,
rinnovata col Provvedimento Conclusivo SUAP n. 56/2014 del 25/09/2014. La periodicità delle misure effettuate sui camini autorizzati è
annuale per i camini considerati più critici e triennale per tutti gli altri (escluso quelli scarsamente rilevanti). Le analisi periodiche vengono
effettuate da Laboratorio esterno accreditato.
Di seguito sono riportati i dati dei monitoraggi discontinui delle emissioni in atmosfera: i dati sono relativi al valore medio e al valore
massimo di concentrazione rilevati nell’ambito della campagna di monitoraggio di ciascun anno.
Si precisa che la variabilità dei valori massimi registrati dipende sia dalle condizioni di processo, contestuali all’effettuazione delle analisi,
sia dalla tipologia produttiva realizzata in quel momento.
Valore medio/anno (valore max/anno) (*)
U.M.
Limiti max
ANNO 2012
ANNO 2013
ANNO 2014
Polveri
mg/Nm3
10
0,54
(2,18)
0,44
(0,50)
0,46
(1,00)
Carbonio Organico Volatile
mg/Nm3
60
COVNM
mg/Nm3
30
30,75
(53,12)
9,54
(9,92)
20,54
(58,57)
23,83
(25,89)
14,12
(52,14)
24,52
(29,70)
Monossido di Carbonio
mg/Nm3
150
66,95
(147,91)
62,81
(137,35)
50,48
(109,69)
NOX espressi come Biossido di azoto
mg/Nm3
150
62,36
(134,65)
53,86
(108,64)
73,62
(149,31)
Parametri
(*) Valori calcolati in funzione dei diversi camini sottoposti a controllo, nell’anno di riferimento, coerentemente con il piano di monitoraggio e controllo approvato.
Emissioni di gas ad effetto serra (Emission Trading)
L’Emission Trading è uno strumento economico di politica ambientale previsto dal Protocollo di Kyoto per ridurre le emissioni dei gas ad
effetto serra in modo misurabile, duraturo ed economicamente sostenibile. Di fatto identifica un sistema di trading dei crediti di emissione, una vera e propria borsa di tipo cap and trade.
L’accordo fissa la quantità complessiva di emissioni consentite (cap), la suddivide e la distribuisce in quote tra i partecipanti (ogni sistema - paese e azienda). Le quote possono poi essere scambiate (trade) tra i partecipanti in modo che, alla fine del periodo di verifica del
Trattato, ogni partecipante detenga una quantità di quote pari alle proprie emissioni prodotte nel periodo stesso.
Parametri
Emissioni di CO2 – equiv.
ton
ANNO 2012
ANNO 2013
ANNO 2014
22.499
20.335
20.293
Uso sostanze pericolose per la fascia di ozono e l’atmosfera
Nel Sito sono presenti gruppi di condizionamento contenenti R22 e gas fluorurati ad effetto serra. Gli stessi sono regolarmente gestiti e
manutenzionati nel rispetto delle prescrizioni legali vigenti. Nel corso del 2014 sono stati eseguiti 8 interventi di sostituzione del gas R22.
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Impatto visivo
Il Sito, pur essendo curato e per una buona parte di recente costruzione, ha un impatto visivo di discreta entità vista anche la vicinanza
del centro abitato. Nel corso del 2014 è stata demolita la ex caldaia Tosi 2 ubicata in prossimità del centro abitato di Verzuolo ed è diminuito il fatto d’impatto.
Per la gestione delle aree verdi e per la pulizia dei piazzali si utilizzano Imprese esterne.
Rumore Esterno
Le emissioni sonore generate dalle attività della Cartiera sono prevalentemente attribuibili alle macchine e agli impianti di produzione
(ventilatori, compressori, macchine continue e di allestimento, pompe e valvole).
Le aree confinanti risultano essere:
- in classe III (valori assoluti di immissione 60/50)
- in classe IV (valori assoluti di immissione 65/55)
- in classe V (valori assoluti di immissione 70/60).
La zonizzazione del territorio su cui è insediato lo Stabilimento è, ad oggi, formalmente definita dalla D.C.C. del Comune di Verzuolo n.
48 del 29/09/2004; negli anni sono stati effettuati più interventi che hanno contribuito a ridurre il livello di rumore immesso nell’ambiente
esterno.
I dati presentati nel grafico che segue identificano i valori massimi di immissione, espressi come L90 – dB(A), risultanti dall’ultima indagine fonometrica effettuata nel 2012. L’utilizzo del livello sonoro L90 è giustificato dalla necessità di “separare” una sorgente a carattere
costante (lo Stabilimento) da una rumorosità complessiva che comprende anche sorgenti esterne variabili, come il traffico. Tali dati, trasmessi al Dipartimento ARPA di Cuneo, evidenziano il rispetto dei limiti definiti per la zona interessata dall’insediamento.
Notturno dB(A)
Diurno dB(A)
80
56,4
70
56,5
50
dB(A) 60
57,3
50
46,7
40
Punto 1
Punto 2
54,3
49,7
47,3
53,9
40,9
48,2
Punto 3
Punto 4
Punto 5
49,9
Punto 6
I punti di misura sono riportati nel layout del Sito.
Nota: il livello rilevato nel punto 5 è determinato esclusivamente dalla rumorosità del torrente in quanto in tale area non sono presenti
impianti attivi .
Amianto
L’azienda, con l’ausilio di un Laboratorio esterno accreditato SINAL, ha provveduto a realizzare la mappatura di tutto l’amianto presente
in stabilimento: attualmente nel Sito sono presenti 840 m2 di amianto in matrice compatta (controsoffittatura del laboratorio) e 880 m2 di
amianto in matrice friabile. Dalle analisi effettuate non risultano presenti fibre areodisperse. L’amianto in matrice friabile è presente solo
in aree dismesse e in ambienti con divieto di accesso.
Si prosegue il monitoraggio ambientale finalizzato ad accertarne lo stato di conservazione. Tali attività sono coordinate e controllate dal
Responsabile designato (RSPP) così come previsto dal DM 06/09/1994 - Punto 4a).
Nel corso del 2013 sono stati rimossi e smaltiti 1.850 m2 di eternit presente come copertura / tamponamento presso i seguenti impianti:
vasche tondelli legno SGW, ex tamburo scortecciatore, sottostazione metano, locale Circulator, ufficio SGW, impianto demineralizzazione, cupolini sfibratori SGW, cabina elettrica assortimento. Nel corso del 2014 sono stati smaltiti 300 m2 di eternit presente come copertura dell’ex caldaia Tosi 2 e 40 m.l. di amianto in matrice friabile presente come rivestimento delle tubazioni di un serbatoio d’accumulo.
Dichiarazione ambientale del 17/04/2015
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DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2015-2017
Sez. N° 6c
Sito di VERZUOLO
Radiazioni ionizzanti
Nel Sito sono presenti N° 27 sorgenti radioattive contenenti nuclide Kripton 85, Cesio 137 e Ferro 55.
Tali sorgenti sono sigillate, quindi il pericolo è ridotto, e sono cosi posizionate:
- n° 18 in PGW (Produzione Pastalegno: Stand pipe e raffinatori).
- n° 5 in linea 9^ (macchina continua, patinatrice e calandre).
- n° 4 in linea 8^ (macchina continua, patinatrice).
La detenzione / impiego di tali sorgenti è autorizzata dalla Prefettura di Cuneo con provvedimento n. 3845/1.15.1 Area V rinnovato in
data 29/05/2014. Le condizioni ivi prescritte sono rispettate. La manutenzione è affidata alla Ditta fornitrice che opera nel rispetto di
quanto regolamentato dal D.Lgs 230/1995.
Le zone di ubicazione delle sorgenti radioattive sono provviste della segnaletica adeguata e gli Operatori, addetti all’effettuazione di interventi manutentivi in adiacenza alle stesse, dispongono di “esposimetri” per il controllo periodico del grado di esposizione.
Dette sorgenti sono sottoposte a controllo periodico da parte di esperto qualificato.
Odori
L’aspetto che potrebbe dare origine alla percezione di odori di disturbo è quello dello stoccaggio temporaneo dei fanghi di depurazione
depositato, nel caso di fermate del Termovalorizzatore della GE.VER, nella piazzola antistante l’impianto di disidratazione fanghi.
Il problema è stato affrontato e risolto, al fine di non creare disturbo alle Parti Interessate, riducendo al minimo i tempi di stoccaggio del
fango, soprattutto nei mesi estivi dove il fenomeno potrebbe presentarsi maggiormente a causa dalla fermentazione dello stesso.
PCB
Presenti n° 72 trasformatori con concentrazione di PCB <25ppm: gli stessi sono gestiti nel rispetto delle prescrizioni legali applicabili e
vengono effettuate delle analisi periodiche per verificare il permanere di tali condizioni.
Elettrosmog
Quest’aspetto ambientale è assoggettato alla gestione del SGA in quanto correlato alla sottostazione elettrica posta all’interno dello Stabilimento. Le analisi specifiche effettuate nel 2011 dimostrano che i valori dei limiti di esposizione (a campi elettrici e magnetici) sono
abbondantemente al di sotto dei limiti di attenzione dati dalle Prescrizioni Legali di riferimento: a fronte di una soglia di attenzione pari a
5.000 V/m, le misure effettuate nella zona sottostante l’elettrodo 132 KV risultano tutte ampiamente inferiori ai 5.000 V/m. Considerato
che le condizioni di esercizio della sottostazione elettrica sono da ritenere costanti, in quanto lo Stabilimento approvvigiona sempre il
massimo compatibile con la funzionalità degli impianti, il SGA codifica la ripetizione dei test solo nei casi in cui intervengano significative
variazioni dello stato attuale o delle Prescrizioni Legali applicabili.
Inquinamento luminoso
L’illuminazione posta nei piazzali interni e nelle aree perimetrali del Sito assicura il rispetto delle prescrizioni legali applicabili per quanto
concerne l’irradiazione delle sorgenti luminose al di sopra della linea dell’orizzonte. Nel rispetto del SGA gli interventi manutentivi che si
rendono via a via necessari vengono eseguiti in modo da non modificare la conformità delle condizioni esistenti. Anche la torre faro è
strutturata in modo da non creare inquinamento luminoso.
Aspetti ambientali indiretti
Comportamento ambientale dei Fornitori e degli Appaltatori
E’ politica della Società incoraggiare i propri Fornitori ad implementare un’adeguata politica di protezione ambientale. I Fornitori / Appaltatori particolarmente influenti sulla qualità e sull’ambiente sono inoltre scelti in base a delle competenze predefinite e formalizzate.
E’ altresì un preciso impegno dell’Organizzazione assicurare che le Ditte esterne chiamate a prestare la loro opera presso gli Stabilimenti Burgo Group si conformino alla politica ambientale dell’Organizzazione quando svolgono le attività oggetto del contratto. Al riguardo è procedura aziendale dare informazioni preventive documentate sugli obblighi inerenti l’ambiente e la sicurezza da rispettare. A
tale scopo viene fornita loro una copia della politica ambientale e apposite note informative da sottoscrivere per accettazione. Il rispetto
di quanto stabilito è verificato mediante ispezioni periodiche.
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DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2015-2017
Sez. N° 6c
Sito di VERZUOLO
Destinazione finale del prodotto
La tipologia delle carte prodotte da Burgo Group non è tale da dover fornire agli utilizzatori indicazioni particolari inerenti il corretto uso e
recupero / smaltimento dei rifiuti che ne possono derivare. Resta inteso che qualora tale condizione si dovesse rendere necessaria è
preciso impegno dell’Organizzazione provvedere nei modi adeguati.
Trasporti
I trasporti dei prodotti approvvigionati sono effettuati tramite autotreni e rete ferroviaria.
Il trasporto del prodotto finito è effettuato prevalentemente con autotreni ed è affidato a ditte selezionate/qualificate (la Cartiera di
Verzuolo non utilizza mezzi propri).
Le consegne su territorio nazionale sono ca. il 40%, l’altro 60% è destinato all’estero. Per le spedizioni si hanno mediamente ca.45
automezzi al giorno x 5 gg/settimana. Tale dato è diminuito rispetto allo scorso anno per un forte incremento delle spedizioni su rotaia.
Per il trasporto della carta, lo Stabilimento attua una ricerca continua di ottimizzazione dei carichi degli autotreni (ca ton. 25/mezzo pari
all’85% del carico massimo ammissibile).
Le auto dei dipendenti parcheggiate all’interno del Sito sono ca. 200 auto/giorno.
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Sez. N° 6d
Sito di VILLORBA
Lo Stabilimento
Lo Stabilimento nasce nel 1901 su un terreno ad uso agricolo. Negli anni ha subito vari adeguamenti tecnologici.
Gli ultimi adeguamenti significativi risultano:
 2008: è stata fermata la linea di produzione denominata “linea 7”.
 2009: avviata la nuova centrale di cogenerazione a turbogas.
Nel corso degli anni lo Stabilimento è stato gestito da più proprietà (l’attuale si è insediata nel Gennaio 2007). L’attività generale è
sempre stata la produzione di carta destinata al settore dell’editoria e della stampa commerciale. Stante quanto detto, si valutano gli
aspetti ambientali relativi al passato analoghi a quelli attuali.
Ambito territoriale
Lo Stabilimento sorge in pianura (circa 26 m
sopra il livello del mare) in una zona a destinazione prevalentemente industriale, nelle vicinanze dell’abitato di Villorba (a circa
10 km a nord della città di Treviso) che conta 18.044 abitanti (dato ISTAT 2011).
La posizione dell’insediamento nel territorio
comunale, riferito alle coordinate I.G.M. è la
seguente:
 12° 15’ 10’’ EST (longitudine);
 45° 45’ 04’’ NORD (latitudine).
L’estensione complessiva del Sito è di
142.591 m2 di cui:
 Circa il 26 % edificati (locali di produzione, utilities, magazzini, laboratori, uffici);
 Circa il 20% occupato da strade e piazzali interni;
 Il 54% adibito ad aree verdi.
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Sez. N° 6d
Sito di VILLORBA
Il Sito è circondato lungo il confine Est da campagna coltivata; a Nord da pista di go kart; a Ovest dalla Strada Statale n. 13 e campagna coltivata; a Sud da campagna coltivata.
L'insediamento industriale più vicino è costituito da un sito logistico della Società Benetton, posto a circa 1 km. In direzione Sud rispetto allo Stabilimento.
Nelle zone limitrofe non sono presenti ospedali, scuole e parchi pubblici.
Il Sito non è collocato entro la zona protetta della “Laguna di Venezia” o in altre aree protette, inoltre non rientra nel bacino idrografico
scolante della Laguna di Venezia.
L’impatto visivo del Sito non è tale da creare disturbo al paesaggio in cui lo stesso è insediato.
Descrizione del sottosuolo
Il Sito si trova nel territorio comunale di Villorba in una zona pianeggiante appartenente, sotto il profilo morfologico e litologico, alla cosiddetta “Alta Pianura Veneta”, a nord del limite superiore della fascia delle risorgive (Riferimento relazione geologica dell’11/12/2012
(Studio Geodesign - Dott. Geol. Dario Battistella).
Il sottosuolo è costituito da depositi continentali alluvionali prevalentemente grossolani conseguenti agli apporti e sedimentazioni del
Fiume Piave. L’immediato sottosuolo è costituito da una copertura di terreno di riporto di spessore variabile e da un substrato costituito
da ghiaie, sabbie e ciottoli con frazioni limose. La falda acquifera di tipo freatico si rinviene a una profondità di circa 18 m dal piano
campagna.
L’elemento idrografico principale è rappresentato dal Canale Piavesella che scorre lungo il margine orientale del Sito. Trattasi di un
corso d’acqua artificiale realizzato nel 1400 per l’irrigazione delle campagne. Il letto è stato impermeabilizzato con terreni limoso argillosi in modo da evitare la dispersione nel sottosuolo. L’Ente che gestisce il Canale è il Consorzio Destra Piave.
Il rischio idraulico dell’area è da considerare basso come da classificazione desunta dal Piano di Assetto del Territorio (PAT) 2012 del
Comune di Villorba.
Presso il Sito esistono due pozzi, regolarmente denunciati all’Autorità competente, che pescano uno a una profondità di circa 40 m
(utilizzato per usi civili) e uno a 100 m (utilizzato per prevenzione incendi). Nelle vicinanze non vi sono pozzi comunali.
Il territorio del Comune di Villorba è stato classificato come zona sismica di categoria 3.
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Sito di VILLORBA
Sez. N° 6d
Descrizione delle attività del Sito
L’attività generale è rappresentata dalla produzione di carta patinata destinata al settore dell’editoria e della stampa commerciale. Prodotti finiti realizzati a partire da cellulosa ECF (Elementar Chlorine Free), da pasta legno e da cariche minerali.
Ai sensi delle disposizioni vigenti la cartiera è interessata all’IED (Industrial Emissions Directive) per le seguenti attività previste dal D.
Lgs. 152/06 – Allegato VIII, per le quali ha ottenuto l’AIA e cioè:
6.1(b):
1.1:
Impianti industriali destinati alla fabbricazione di carta e cartone con capacità di produzione superiore a 20 t/g.
AIA provvisoria (rinnovata con Decreto Provincia di Treviso N° 534 del 15/10/2013)
Impianti di combustione con una potenza termica  a 50 MW.
AIA definitiva (Decreto Regionale n. 98 del 12/11/2008), la cui validità è stata prolungata fino al 12/11/2024 con circolare
della Regione Veneto prot. N. 512093 del 28/11/2014.
Nell’ambito delle attività IED viene annualmente predisposta la Dichiarazione PRTR relativamente alla matrice acqua e al trasferimento fuori sito dei rifiuti.
La cartiera non rientra tra gli insediamenti a rischio di incidente rilevante sottoposto a notifica (art. 6 e 7 del D. Lgs. 334/99, così come
modificato dal D. Lgs. n. 238 del 21.09.2005 e dal D.Lgs. 48/2014).
Ciclo standard di produzione
Si realizza utilizzando impianti tecnologicamente all’avanguardia, è supportato da adeguate istruzioni operative ed è tenuto sotto
controllo da personale addestrato e qualificato. Le attività sono svolte in locali e aree strutturate e organizzate in modo da ottimizzare
la logistica dei processi tutelando al tempo stesso sia la sicurezza del personale sia l’ambiente.
PRODUZIONE DELLA CARTA
Il ciclo si sviluppa attraverso le seguenti macrofasi:
 PREPARAZIONE IMPASTI: Le varie essenze fibrose sono spappolate e disperse nell’acqua di processo dando origine a una sospensione poi raffinata, proporzionata ed epurata.

FABBRICAZIONE CARTA: si dispone di una macchina continua. L’impasto opportunamente diluito alimenta la macchina continua
che, attraverso varie fasi, conduce alla realizzazione del foglio in bobina.

PREPARAZIONE PATINE (atti a conferire al foglio particolari caratteristiche meccaniche, fisiche, estetiche e di stampabilità): i prodotti
che compongono la formulazione sono prelevati nelle giuste dosi e “lavorati” fino a ottenere la sospensione da utilizzare per la
fase di patinatura. Le patine sono costituite da cariche minerali e da una serie di additivi quali: leganti sintetici (polimeri a base
stirolo butadiene e/o acrilici), stearato di calcio e coloranti in quantità molto bassa.

PATINATURA: consiste nello spalmare la “patina” su entrambe le facce del foglio di carta. Una volta applicata la “patina” sul supporto, il foglio di carta è asciugato mediante cappe a infrarossi e cappe ad aria calda.

ALLESTIMENTO: I rotoli di carta provenienti dalla fabbricazione sono calandrati e quindi trasformati in prodotti finiti pronti per la
spedizione (prodotti in bobina).
Il prodotto finito è stoccato, pronto per la spedizione, a magazzino. La relativa consegna è effettuata mediante trasporto via gomma.
Utilities/energie
La tabella che segue indica le principali utilities/energie che oltre a rendere possibile il funzionamento degli impianti produttivi e la realizzazione del prodotto, contribuiscono a ottimizzare i consumi e a tutelare l’ambiente.
Utilities / Energie
Scopo
Rete interna di riduzione distribuzione del metano collegata alla rete di distribuzione esterna.
Consentire l’impiego della turbogas e/o della ex CTE (quest’ultima solo in casi
sporadici) che permetta di produrre energia elettrica e calore a sua volta utilizzato per la produzione di vapore (cogenerazione) distribuito attraverso apposita rete.
Riscaldamento dei locali a uso uffici e servizi.
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Sito di VILLORBA
Sez. N° 6d
Utilities / Energie
Scopo
Utilizzo nel processo tecnologico di fabbricazione della carta (cappe a infrarossi).
Sottostazione di misura e trasformazione
dell’energia elettrica da alta a media tensione
(da 130 a 6 KV)
Contabilizzare l’energia in transito e trasformarla da alta a media tensione e
viceversa.
Cabine elettriche di trasformazione dell’energia
da media a bassa tensione e distribuzione della
stessa alle varie utenze.
Forza motrice e illuminazione
Tre compressori di cui uno di scorta
Produzione di aria compressa poi distribuita attraverso apposita rete e quindi
utilizzata per scopi diversi.
Gasolio (contenuto in 2 singoli specifici serbatoi
di capacità di ca. 3 m3 di cui uno interrato)
Alimentazione gruppo elettrogeno e motopompa antincendio
2 Pozzi (acqua)
Alimentazione della rete antincendio (solo in mancanza di acqua dal canale
Piavesella)
Rifornimento mezzi di movimentazione interna
Uso igienico - sanitario
Acquedotto
Acqua per uso igienico - sanitario
Stazione di pompaggio (acque superficiali/canale)
Utilizzo acque primarie prelevate dal canale Piavesella per usi industriali (processo, raffreddamento, vapore) e alimentazione rete antincendio.
Impianto di depurazione chimico-fisico
Separazione dei solidi sospesi nelle acque reflue.
Serbatoi fuori terra
Stoccaggio dei vari prodotti di Stabilimento; censiti, identificati e dotati di sistemi di contenimento adeguati.
Fognatura comunale
Reflui acque domestiche
Fornitori e prodotti utilizzati
I Fornitori dai quali vengono approvvigionati i prodotti utilizzati, per la produzione e per la gestione delle utilities, sono selezionati e
scelti sulla base delle prestazioni che possono influenzare sia la qualità che l’ambiente. In particolare le materie prime fibrose sono
approvvigionate, preferibilmente e per quanto possibile, da Fornitori con Sistema di Gestione Ambientale certificato ISO 14001 e che
aderiscono a sistemi di buona gestione forestale al fine di mantenere ed aumentare lo stato di salute dell’ecosistema.
Le materie prime non fibrose per la fabbricazione della carta (quali: amidi, caolini, carbonati, lattici), così come i prodotti ausiliari per il
processo, dispongono di schede informative in materia di sicurezza (SDS) che vengono formalmente valutate (anche per quanto
concerne le informazioni ecologiche) prima di autorizzarne l’impiego.
Per il relativo stoccaggio e movimentazione sono messe in atto, e tenute sotto controllo, tutte le precauzioni necessarie per garantire
la sicurezza delle persone e dell’ambiente.
Preparazione alle emergenze
Attraverso l’analisi di rischio sono stati individuati i potenziali incidenti e le possibili situazioni di emergenza ambientale che potrebbero verificarsi a seguito di:
 Incendio;
 Avarie impianti;
 Sversamenti per avarie all’impianto di depurazione;
 Sversamenti per rotture accidentali di valvole, tubature e serbatoi;
Sulla base dei rischi individuati, si è provveduto a:
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DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2015-2017
Sez. N° 6d




Sito di VILLORBA
Investire in soluzioni impiantistiche/strutturali e mezzi atti a prevenirne il verificarsi;
Definire istruzioni per il corretto svolgimento di attività a rischio e per il pronto intervento in caso di emergenza;
Definire, e rendere a tutti noti, i piani di emergenza cui attenersi al fine di prevenire e attenuare gli impatti ambientali che ne potrebbero conseguire;
Effettuare attività di formazione al personale cointeressato, per competenza e ruolo, in modo da saper intervenire a fronte di situazioni di emergenza.
Prevenzione incendi
Il CPI pratica n. 27501 (scadenza 04/06/2018) riguarda l’attività individuata al n° 33/C del D.P.R. 01/08/2011 N. 151 e comprende
anche le attività 2/C, 12/C, 34/C, 48/C, 49/A, 58/B, 74/C.
In data 13/10/2014 è stata presentata al Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco la dichiarazione di non aggravio del rischio, a seguito dell’inserimento all’interno del processo di produzione della carta di una linea di carico amido in polvere (attività 33.1.C e
34.2.C). La documentazione è stata approvata dal Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco con protocollo n. 0018256 del
14/10/2014.
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Sito di VILLORBA
Sez. N° 6d
Lay-out del Sito suddiviso per aree
A
1C
7B
1A
AA
7A
1B
2A
6F
B
1D
D
6E
8A
6G
1E
E
8E
3D
2B
7C
9B
8C
9B
2A
3A
6D
9A
8C
1D
2A
6C
4A
9B
2A
8C
3F
9A
8A
5
F
2A
8B
8D
6B
8A
3B
3C
6A
C
H
4B
3E
G
1
Aree di servizio
3
Utilities/energie
5
Impianto ecologico (depuratore chimico fisico)
7
Calandratura e imballaggio
9
Rifiuti
A
Portineria
A
Centrale Termoelettrica di scorta
6
Fabbricazione
A
Calandratura
A
Rifiuti pericolosi
B
Mensa
B
Sottost.ne elettrica/Cabine
A
Carico pulper e spappolamento
B
Bobinatura
B
Rifiuti non pericolosi
C
Foresteria
C
Cabina metano
B
Raffinazione
C
Imballaggio
Pozzo 1
D
Uffici
D
Sala compressori
C
Formazione
8
Magazzini e Stoccaggi
Pozzo 2
E
Laboratorio Controllo Qualità
E
Vasche acque in ingresso
D
Asciugamento
A
Serbatoi fuori terra
Punti di misura rumore esterno
2
Aree esterne
F
Centrale di cogenerazione (turbogas)
E
Preparazione caolino
B
Serbatoi e vasche interrati
A
Piazzali e Aree verdi
4
Manutenzione
F
Preparazione patine
C
Materie prime
B
Vasche decantazione acque meteoriche
A
Officina elettrica
G
Patinatura
D
Scorte
B
Officina meccanica
E
Prodotti finiti / Spedizioni
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Sez. N° 6d
Sito di VILLORBA
Sinottico ciclo standard di produzione
Gas
naturale
Rete elettrica
nazionale
Centrale termoelettrica
con cogenerazione
cariche e
additivi
Acqua e fibra
Fibre e macero
Scarti
riutilizzabili (A+B)
Preparazione
impasti
Plastica, imballaggi,
rottami ferrosi, ecc.
patina
Produzione
carta
Scarti
riutilizzabili (A)
Imballaggi, fusti
e cisternette
Scarti
riutilizzabili (B)
Acqua e residui di
patina
Servizi e
Utilities
Post trattamenti
(patinatura, calandra, ecc.)
vapore Imballaggi,
fusti e
e polveri
cisternette
Acqua e fibra
NOx, CO
Gas
naturale
Cucina patine
Cariche e additivi
Acqua
di raffreddamento
Cono
patine
Filtri e
sedimentatori
vapore
e polveri
Allestimento
(taglio/imballo)
Scarti riutilizzabili,
rottami, legno.
Prodotto
finito
polveri
Acqua e residui di
patina
Fusti e cisternette
Additivi e cellulosa
Acque non ricircolabili
fanghi
recupero
Energia elettrica
Acque di scarico
Attività e flussi presenti
solo in impianti destinati
a produzioni particolari
Carta
Gas metano
Cariche e additivi
Vapore
Patina
Dichiarazione ambientale del 17/04/2015
Depuratore acque
Acque fresche chiarificate o
di raffreddamento
Acque di processo
Emissioni in atmosfera
Rifiuti
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Sito di VILLORBA
Sez. N° 6d
Gli aspetti e gli impatti ambientali
La valutazione della significatività degli aspetti ambientali (diretti e indiretti) connessi con le attività, prodotti e servizi del Sito è periodicamente aggiornata per determinare quelli più importanti su cui concentrare, in relazioni alle possibili attività di manovra, gli sforzi e
l’impegno per il miglioramento continuo (obiettivi e traguardi). Di seguito si riporta il diagramma dei più significativi, da cui si evince per
il periodo 2012-2014 una diminuzione della significatività degli aspetti scarichi idrici, rifiuti, energie ed amianto ottenuta con la realizzazione degli obbiettivi di miglioramento formalizzati nella Sezione n. 7. Nel corso del 2012 si è verificato uno sversamento accidentale che ha causato l’aumento della significatività, per tale anno, del relativo aspetto ambientale.
Amianto
Rumore esterno
Approvvigionamento idrico
Energie
2014
2012
Emissioni in atmosfera
Rifiuti
Scarichi idrici
Sversamenti
0
500
1000
1500
2000
2500
3000
3500
4000
4500
5000
Indice di significatività
Fattori di impatto associati agli aspetti ambientali diretti
Nei punti che seguono, sono riportati i parametri di rilievo relativi ai fattori d’impatto ambientale individuati. Degli stessi sono presentati
anche gli indicatori di prestazione relativi al 2012, 2013 e 2014.
Parametri
Carta lorda
ton
ANNO 2012
ANNO 2013
ANNO 2014
205.464
195.667
194.614
Energie
I consumi energetici costituiscono uno degli aspetti ambientali più significativi. La Società, nel rispetto della Legge N° 10 del 9/01/91,
ha regolarmente nominato il tecnico responsabile per la conservazione e l’uso razionale dell’energia “Energy Manager” e attua procedure per tenere sotto controllo l’efficienza di tutti i processi ad alta intensità energetica.
L’energia elettrica è totalmente autoprodotta (centrale termoelettrica, con gruppo di cogenerazione turbogas, collocata all’interno del
Sito) ad eccezione dei momenti di avviamento e fermata della centrale, durante i quali l’energia è acquistata. Le eccedenze sono
vendute alla Società “Burgo Energia” (dalla quale si acquistano le quote necessarie durante il periodo di fermo della centrale o per
cause di forza maggiore).
L’energia termica è utilizzata per la produzione di vapore che a sua volta viene impiegato per:
o La produzione di energia elettrica.
o La cottura amido.
o Il processo di asciugatura della carta nelle macchine continue (cilindri essiccatori e scambiatori di calore).
o Il riscaldamento degli ambienti di Stabilimento.
La centrale termoelettrica è alimentata a metano.
Dichiarazione ambientale del 17/04/2015
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DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2015-2017
Sito di VILLORBA
Sez. N° 6d
Parametri
ANNO 2012
ANNO 2013
ANNO 2014
Gas metano
Sm3
40.348.386
39.848.916
38.453.704
Energia elettrica consumata
(totale Stabilimento) (*)
MWh
100.743,312
96.212,255
95.963,578
(*)
Il dato è ottenuto attraverso la seguente formula: [(energia elettrica acquistata + energia elettrica autoprodotta) – energia
ceduta].
Uso materie prime ed ausiliari
Per la produzione della carta si utilizzano:
 Materie prime fibrose quali cellulosa e pasta legno (prodotti stoccati in pile in aree coperte e non).
 Materie prime non fibrose e materiali ausiliari quali amidi, carbonati, lattici, pigmenti coloranti (stoccati in serbatoi e/o cisternette) e caolino in polvere (immagazzinato in un’apposita area coperta).
Nella tabella che segue, sono riportati i consumi dei prodotti utilizzati per la produzione della carta.
Parametri
ANNO 2012
ANNO 2013
ANNO 2014
Materie prime fibrose
ton
109.497
99.031
93.754
Materie prime non fibrose
ton
128.200
124.101
127.361
Consumo di acqua (approvvigionamento idrico)
L’acqua può essere inserita a ragione tra le principali materie prime dell’industria cartaria perché elemento caratteristico e imprescindibile del processo produttivo della carta. In essa avviene, infatti, la movimentazione e la distribuzione delle fibre che vanno poi a formare la trama del foglio di carta.
L’acqua è inoltre utilizzata come fluido di scambio termico, a varie temperature, sotto forma di vapore, di acqua calda e acqua di raffreddamento.
Per contenerne i consumi viene il più possibile utilizzata all’interno di circuiti chiusi, reintegrati quando serve. Il principale inconveniente che limita la riduzione dei quantitativi d’acqua impiegati consiste nella conseguente concentrazione di sostanze disciolte che quando eccessiva comporta la perdita di qualità del prodotto.
L'approvvigionamento idrico dello stabilimento di Villorba è effettuato utilizzando acqua del Canale Piavesella, derivazione del fiume
Piave, in conformità a un atto di sub concessione (in corso di aggiornamento) da parte del Consorzio Piavesella di Nervesa. Tale
Consorzio è una storica e libera associazione, senza personalità giuridica (Ente non commerciale per i fini istituzionali), che utilizza
l'acqua derivata dal fiume Piave in forza di una concessione che risale addirittura al 1453 (antica Repubblica Veneta).
Nel capitolo “Scarichi idrici” si riporta il lay-out dei principali utilizzi dell’acqua misurati dal 2013. I dati relativi al quantitativo di acqua
prelevata negli anni precedenti sono stimati, mentre quelli del quantitativo di acqua scaricata dal depuratore sono misurati.
L’acqua utilizzata è prelevata:
Dal Canale Piavesella (gestito
dall’omonimo Consorzio – Prot.
Consorzio Piavesella n° 414 del
30/12/1974),.
Per usi industriali. La stessa è trattata con prodotti coagulanti e antifermentativi e quindi immessa nel ciclo produttivo (è esclusa dal trattamento l’acqua inviata alla centrale termica trattata con
flocculante in presenza di torbidità).
Da acquedotto:
Per usi civili.
Da falda pozzo (2 pozzi):
Per uso igienico sanitario e per emergenza antincendio, qualora non risulti possibile prelevarla
direttamente dal canale.
Decreto n° 1096 del 9/10/2010
Parametri
Acqua totale prelevata
dal canale
ANNO 2012
m3
Dichiarazione ambientale del 17/04/2015
5.673.816
ANNO 2013
6.216.418
ANNO 2014
Precisazioni
6.613.114
Dati stimati fino a giugno
2013 perché lo Stabilimento non aveva, fino a tale
data, contatori per la misura della quantità di acqua
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utilizzata nei vari cicli.
Acqua restituita al canale (in uscita dall’impianto di depurazione.)
m3
4.548.349
5.114.519
5.406.644
Comprensiva delle acque
di 1^ pioggia
Nota: nella suddetta tabella non viene rendicontato il dato relativo ai prelievi da pozzo in quanto il quantitativo risulta trascurabile.
7.000.000
6.000.000
acqua prelevata
5.000.000
m3
4.000.000
3.000.000
acqua restituita
2.000.000
1.000.000
0
2012
2013
2014
Scarichi idrici
Le principali fonti di acque reflue in uscita dallo Stabilimento sono:
 Acque di processo. I reflui a valle del processo contengono inquinanti sostanzialmente derivanti dalle materie prime fibrose utilizzate. Gli stessi sono ridotti attraverso l’impianto di trattamento di tipo chimico fisico. Il sistema di depurazione prevede una tina
di emergenza che consente di far fronte a eventuali inconvenienti. L’impianto di depurazione delle acque è condotto da personale
qualificato (presente 24 ore al giorno per 7 giorni su 7). Tale impianto è sottoposto a documentati controlli giornalieri interni le cui
registrazioni sono conservate dal Laboratorio Controllo Qualità (inclusi i controlli analitici sui parametri che le caratterizzano). Delle
analisi a campione sono periodicamente demandate anche a laboratori esterni accreditati.
 Acque di raffreddamento. Sono acque provenienti da scambiatori di calore e che in parte sono riciclate nel processo e in parte
scaricate direttamente nel Canale Piavesella perché non rappresentano fonte di rischio.
 Acque provenienti da scarichi civili. Sono convogliate in parte nel corpo idrico superficiale dopo essere passate in vasche Imhoff e in parte sul suolo mediante subirrigazione (Autorizzazione del Comune di Villorba N° 010/12 del 06/04/2012, rettificata dal
Comune di Villorba con numero di pratica P2688/00-03S). Parte degli scarichi civili sono collettati alla fognatura comunale.
 Acque piovane. Le acque di dilavamento dei piazzali in caso di pioggia sono inviate all’impianto di depurazione direttamente o
dopo essere state raccolte nell’apposita vasca, ad eccezione di quelle che provengono da una zona di transito che sono inviate direttamente in corpo idrico superficiale poiché non rappresentano fonte di rischio.
Lo Stabilimento è possesso di regolare autorizzazione allo scarico in corpo idrico superficiale: Autorizzazione Integrata Ambientale
Provvisoria (Decreto della Provincia di Treviso N° 534 del 15/10/2013).
I limiti di Legge per lo scarico sono puntualmente rispettati (riferimento parametri applicabili della Tabella 3 dell’Allegato 5 alla parte III,
D.Lgs. 152/06). La tabella che segue, riferite ai parametri significativi dell’impianto di trattamento chimico-fisico, riporta le registrazioni
delle analisi del Laboratorio interno e danno evidenza di quanto sopra.
Valore medio/anno (valore max/anno)
ANNO 2012
ANNO 2013
ANNO 2014
COD (Chemical Oxigen Demand)
Unità di misura: mg/l - Limite di Legge:  160
104
(140)
102
(134)
99
(138)
SST (Solidi Sospesi Totali)
Unità di misura: mg/l - Limite di Legge:  80
6
(21)
8
(14)
7
(18)
7,86
(8,14)
7,77
(8,07)
7,90
(8,45)
pH
Limite di Legge: 5,5 – 9,5
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Lay-out principali utilizzi acque
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Rifiuti (pericolosi e non)
Il processo di produzione e i processi collegati generano rifiuti, prevalentemente non pericolosi, in quantità tale da richiedere una gestione controllata. I rifiuti sono analizzati / classificati per tipologia, raccolti in apposite aree identificate/attrezzate e infine ritirati con
regolarità da parte di Società di Servizio a tale scopo autorizzate. Le tipologie di rifiuti, non pericolosi, più significative sono:
I fanghi di depurazione: generati dal trattamento degli effluenti.
La carta e cartone: sono generati dagli scarti delle anime per bobine e dagli imballi in cartone dei vari prodotti in entrata. Gli stessi
sono raccolti separatamente e quindi avviati a operazioni di recupero.
Gli imballaggi misti: sono essenzialmente dovuti alle confezioni di materiale ausiliario che giungono in Stabilimento. Anche questa
tipologia di rifiuto è avviata a operazioni di recupero.
Accanto alle tipologie suddette sono generati rifiuti, in quantità minore, principalmente associati a interventi sugli impianti e manutenzioni varie.
La tabella che segue mostra i quantitativi di rifiuti conferiti e dichiarati nel MUD.
Quantità kg
ANNO 2012
ANNO 2013
ANNO 2014
Fanghi destinati a recupero (circa il 43% di sostanza secca)
3.041.710
3.030.110
3.199.160
Totale rifiuti non pericolosi
3.606.798
3.647.992
3.742.000
18.184
22.648
15.407
3.624.982
3.670.640
3.757.407
Totale rifiuti pericolosi
Totale rifiuti
DESTINAZIONE RIFIUTI
100,00
75,00
83,91
85,14
82,55
%
50,00
fanghi recuperati
25,00
0,00
16,09
0,0002
2012
17,45
0
2013
14,66
0,2
altri rifiuti recuperati
rifiuti sm altiti
2014
Sversamenti e dispersioni accidentali (stoccaggio, uso e movimentazione materie prime
ed ausiliari)
Il rischio di contaminazioni del suolo e del sottosuolo presso i Siti è legato essenzialmente a eventuali dispersioni accidentali che possono verificarsi durante la fase di movimentazione, stoccaggio e uso di prodotti chimici, di rifiuti e di oli.
Con l’implementazione e mantenimento del SGA sono state attuate varie misure per minimizzarne il rischio (riduzione dello stoccaggio
in cisternette mobili a favore di serbatoi fissi dotati di muretti di contenimento, miglioramento del deposito degli oli usati, realizzazione
di specifiche adeguate aree per lo stoccaggio dei prodotti chimici e dei rifiuti, inserimento di ulteriori “pallet vasca”, maggior coinvolgimento del personale attraverso riunioni di sensibilizzazione e formazione, informazione preventiva / documentata al Personale delle
Ditte esterne chiamate a operare nel Sito, verifica periodica documentata delle aree di stoccaggio interessate).
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Eventuali sversamenti e dispersioni accidentali che dovessero comunque verificarsi sono gestiti nel rispetto delle procedure che rientrano nell’ambito di gestione della sicurezza e delle emergenze. Dal 2013 non si registrano situazioni di emergenza.
Emissioni in atmosfera
Sostanzialmente le emissioni in atmosfera dello Stabilimento sono riconducibili a quelle derivanti:
 Dal processo di combustione della centrale di cogenerazione turbogas (alimentata a metano) e costituite dai prodotti di combustione di tale gas;
 Dal processo di asciugatura della carta, sostanzialmente costituite da vapore acqueo e in minima parte da polveri e da Composti
Organici Volatili che teoricamente si possono liberare dal supporto fibroso durante tale fase;
 Dalle lavorazioni della carta (silos amido, rifilo bobinatrici, …) costituite essenzialmente da polveri.
Stante quanto detto l’impatto sull’atmosfera originato dalle attività dello Stabilimento può a ragione riassumersi in quello generato dal
processo di combustione della centrale di cogenerazione la cui installazione ed esercizio, da parte della cartiera di Villorba, sono stati
autorizzati dalla Regione Veneto (AIA N° 098 del 12 Novembre 2008).
La cartiera esercisce l’impianto nel rispetto dei limiti alle emissioni dati dalle Prescrizioni Legali cogenti applicabili che si riassumono in:
 misurazioni in continuo delle concentrazioni di NOx, di CO, della temperatura e dell’ossigeno libero nei gas effluenti;
 esercizio delle apparecchiature di misura con verifiche e calibrazioni, a intervalli regolari, secondo Prescrizioni Legali applicabili.
Anche le emissioni di processo sono autorizzate (AIA provvisoria di cui al Decreto della Provincia di Treviso N° 534 del 15/10/2013).
Le suddette autorizzazioni prevedono il rispetto dei limiti prescrittivi indicati nelle successive tabelle riportanti i dati di monitoraggio.
CTE (Centrale termoelettrica)
Monitoraggio in continuo
La CTE è alimentata a metano. Si riportano i dati relativi al valore medio e al valore massimo rilevati nell’ambito di ciascun anno.
Parametri
U.M.
Limite
max.
ANNO 2012
ANNO 2013
ANNO 2014
NOX (espressi
come NO2)
mg/Nm3
60
37,1
(41,9)
28,0
(35,1)
24,5
(29,9)
CO
mg/Nm3
50
2,5
(7,2)
5,7
(12,0)
7,2
(16,9)
PROCESSO
Monitoraggio in discontinuo (frequenza annuale; analisi effettuate da laboratori esterni accreditati)
Premesso che tutti i punti di emissione interessati risultano rispettare le concentrazioni limite, si riportano i dati minimi e massimi
riscontrati nell’ambito di tutti i punti analizzati.
Parametro
U.M.
Limite
ANNO 2012
ANNO 2013
ANNO 2014
Polveri totali
mg/Nm3
150
0,8
(11,2)
0,4
(20,0)
0,41
(0,41)
Composti organici totali
mg/Nm3
50
0,52
(1)
0,24
(8,21)
0,07
(5.38)
Ammoniaca
mg/Nm3
250
< 0,4
(2,4)
0,6
(5,8)
1.2
(2,93)
Composti organici del cloro
mg/Nm3
30
Sostanze basiche
mg/Nm3
5
< 0,4
(< 0,4)
0,051
(0,402)
< 0,3
(0,5)
0,034
(0,118)
< 0,63
(< 0,48)
0,04
(0,51)
Si precisa che la variabilità dei valori massimi registrati dipende sia dalle condizioni di processo, contestuali all’effettuazione delle analisi, sia dalla tipologia produttiva realizzata in quel momento.
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Emissioni di gas ad effetto serra (Emission Trading)
L’Emission Trading è uno strumento economico di politica ambientale previsto dal Protocollo di Kyoto per ridurre le emissioni dei gas a
effetto serra in modo misurabile, duraturo ed economicamente sostenibile. Di fatto identifica un sistema di trading dei crediti di emissione, una vera e propria borsa di tipo cap and trade.
L’accordo fissa la quantità complessiva di emissioni consentite (cap), la suddivide e la distribuisce in quote tra i partecipanti (ogni sistema - paese e azienda). Le quote possono poi essere scambiate (trade) tra i partecipanti in modo che, alla fine del periodo di verifica
del Trattato, ogni partecipante detenga una quantità di quote pari alle proprie emissioni prodotte nel periodo stesso.
Parametri
Emissioni di CO2 – equiv.
Ton
ANNO 2012
ANNO 2013
ANNO 2014
78.853
76.595
74.141
L’impianto relativo al sito di Villorba è autorizzato (autorizzazione n. 329 relativa ai codici attività / fonti: 75-80-218-227-230).
Uso sostanze pericolose per la fascia di ozono e l’atmosfera
Nel Sito sono presenti gruppi di condizionamento contenenti R22 e gas fluorurati ad effetto serra. Gli stessi sono regolarmente gestiti e
manutenzionati nel rispetto delle prescrizioni legali vigenti. Nel corso del 2014 sono stati eseguiti 5 interventi di sostituzione del gas
R22.
Impatto visivo
L’impatto visivo del Sito non è tale da creare disturbo né al paesaggio circostante né alle Parti interessate. Per la gestione delle aree
verdi e per la pulizia dei piazzali si utilizzano Imprese esterne.
Rumore Esterno
Le emissioni sonore generate dalle attività della Cartiera sono prevalentemente attribuibili alle macchine / impianti di produzione (ventilatori, compressori, macchina continua e di allestimento, pompe e valvole) e alla produzione di energia.
Il Comune di Villorba non ha ancora predisposto la zonizzazione acustica prevista dalla Legge 447/95. La Cartiera è comunque situata
dal P.R.G. in zona industriale e cioè appartenente alla classe VI (allegato B del DPCM 1 Marzo 1991): quindi soggetta ai limiti massimi
espressi in livello equivalente di 70 dB(A) diurno e 70 dB(A) notturno. Il Sito confina, sul lato est, con la zona agricola del comune limitrofo di Spresiano che ha già adottato la zonizzazione acustica (attribuendo all’area confinante con lo stabilimento la classe III – Aree
di tipo misto). I dati presentati nel grafico che segue identificano i valori assoluti d’immissione, espressi come Leq(dBA), risultanti
dall’ultima indagine fonometrica effettuata all’inizio del 2013.
Notturno
66
80
62,4
70
dB(A) 60
Diurno
55,6
54,9
62
55,4
40
Punto A
Punto B
52,4
Punto C
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59,8
50,4
58,8
50
56,1
54,7
Punto D
52,9
Punto E
52,1
Punto F
59,3
48,6
Punto G
Punto H
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Amianto
A seguito della rimozione di circa 2.000 m2 avvenuta nel 2014, ad oggi rimangono circa 500 m² di coperture in lastre di cemento amianto e alcune coibentazioni relative a tubazioni (327 metri lineari).
Si prosegue il monitoraggio ambientale finalizzato ad accertarne lo stato di conservazione. Tali attività sono coordinate e controllate
dal Responsabile designato così come previsto dal DM 06/09/94 - Punto 4a).
Radiazioni ionizzanti
Nel Sito vi sono presenti 6 sorgenti di radiazioni ionizzanti facenti parte degli apparecchi di misura in continuo di parametri qualitativi
della carta e cioè:
 1 sorgente situata in zona caolino contenente Cs 137;
 1 sorgente in MC 8^ contenente Fe 55;
 1 sorgente in MC 8^ contenente Kr 85;
 3 sorgenti in patinatrice contenenti Kr 85.
La detenzione e l’impiego di tali sorgenti sono autorizzati dalla Prefettura di Treviso (Prot. 0000771/07/area 5 prot. civ. del 23/01/2007
di volturazione per cambio ragione sociale.) La manutenzione è affidata alla Ditta fornitrice che opera nel rispetto di quanto regolamentato dal D.Lgs 230/1995.
Odori
L’aspetto che può dare origine alla percezione di odori di disturbo è quello dello stoccaggio temporaneo dei fanghi di cartiera derivanti
dall’impianto di depurazione delle acque reflue. Trattasi pertanto di odori che non sono originati da sostanze residue pericolose ma
dalla fermentazione anaerobica delle sostanze organiche contenute nel fango. La percezione è maggiore, anche se sempre in misura
contenuta, nei periodi estivi. Il problema è stato affrontato e risolto, al fine di non creare disturbo alle Parti Interessate, riducendo al
minimo i tempi di stoccaggio del fango, soprattutto nei mesi estivi dove il fenomeno potrebbe presentarsi maggiormente a causa dalla
fermentazione dello stesso.
PCB
Presenti n° 17 trasformatori contaminati con PCB (< 25 ppm).
La relativa gestione, sia come controllo operativo sia come misure di sorveglianza, è codificata nell’ambito delle procedure del SGA.
Elettrosmog
Quest’aspetto ambientale è assoggettato alla gestione del SGA in quanto correlato alla sottostazione elettrica, di proprietà della cartiera, posta all’interno dello Stabilimento. Nel Documento di Valutazione dei Rischi del 14.08.2012, si dichiara che i valori di campo elettrico e magnetico a frequenza industriale riscontrati nell’area “sottostazione elettrica” sono sempre inferiori ai limiti normativi vigenti.
Considerato che le condizioni di esercizio della sottostazione elettrica sono da ritenere costanti, in quanto lo Stabilimento approvvigiona sempre il massimo compatibile con la funzionalità degli impianti, il SGA codifica la ripetizione dei test solo nei casi in cui intervengano significative variazioni dello stato attuale o delle Prescrizioni Legali applicabili.
Inquinamento luminoso
L’illuminazione posta nei piazzali interni e nelle aree perimetrali del Sito assicura il rispetto delle prescrizioni legali applicabili per quanto concerne l’irradiazione delle sorgenti luminose al di sopra della linea dell’orizzonte. Quanto detto deriva da un’indagine tecnica appositamente eseguita. Nel rispetto del SGA gli interventi manutentivi che si rendono via a via necessari vengono eseguiti in modo da
non modificare la conformità delle condizioni esistenti.
Aspetti ambientali indiretti
Comportamento ambientale dei Fornitori e degli Appaltatori
E’ politica della Società incoraggiare i propri Fornitori a implementare un’adeguata politica di protezione ambientale. I Fornitori / Appaltatori particolarmente influenti sulla qualità e sull’ambiente sono inoltre scelti in base a delle competenze predefinite e formalizzate.
Dichiarazione ambientale del 17/04/2015
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E’ altresì un preciso impegno dell’Organizzazione assicurare che le Ditte esterne chiamate a prestare la loro opera presso gli Stabilimenti Burgo Group si conformino alla politica ambientale dell’Organizzazione quando svolgono le attività oggetto del contratto. Al riguardo è procedura aziendale dare informazioni preventive documentate sugli obblighi inerenti l’ambiente e la sicurezza da rispettare.
A tale scopo è fornita loro una copia della politica ambientale e apposite note informative da sottoscrivere per accettazione. Il rispetto
di quanto stabilito è verificato mediante ispezioni periodiche.
Destinazione finale del prodotto
La tipologia delle carte prodotte da Burgo Group non è tale da dover fornire agli utilizzatori indicazioni particolari inerenti il corretto uso
e recupero / smaltimento dei rifiuti che ne possono derivare. Resta inteso che qualora tale condizione si dovesse rendere necessaria è
preciso impegno dell’Organizzazione provvedere nei modi adeguati.
Trasporti
I trasporti dei prodotti approvvigionati sono effettuati tramite autotreni. (la cellulosa importata arriva via nave ai porti di interscambio e
qui caricata su autotreni).
Il trasporto del prodotto finito è effettuato esclusivamente con autotreni ed è affidato a ditte selezionate/qualificate. Si prende atto che
per il trasporto del prodotto finito l’Organizzazione attua una ricerca continua di ottimizzazione dei carichi degli autotreni.
Per il trasporto dei rifiuti sono utilizzati solo Trasportatori autorizzati che provvedono, ove e per quanto applicabile, anche al
conferimento delle materie prime ottimizzando così la logistica.
All’interno dei Siti non è consentito il lavaggio di automezzi ed è espressamente fatto divieto di tenere i motori accesi durante le
operazioni di scarico e carico.
Riguardo alla Cartiera di Villorba si hanno mediamente ca. 40 mezzi al giorno x 5 gg/settimana.
Le consegne su territorio nazionale sono ca. il 58%, l’altro 42 % è destinato all’Estero.
Le auto dei dipendenti, eccetto alcuni autorizzati, non sono parcheggiate all’interno del Sito ma nei parcheggi pubblici ubicati
all’esterno dello stesso. In tali parcheggi sostano ca. 60 auto/giorno. All’interno è presente un’area dedicata al parcheggio di moto,
motorini e biciclette.
Dichiarazione ambientale del 17/04/2015
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Sez. N° 7
Report dei risultati
Risultati di miglioramento ottenuti negli ultimi tre anni
MANTOVA
TEMATICA
AZIONI
RISULTATI
ANNO
Acque di scarico
Migliorare il livello di efficienza della strumentazione di misura in continuo attraverso
revisione dei piani di manutenzione e utilizzo di risorse esterne qualificate.
Programma di manutenzione revisionato e
monitoraggio dei risultati
2012
TOSCOLANO
TEMATICA
AZIONI
RISULTATI
Partecipazione dei
dipendenti
Proseguire nell’attività d’informazione formazione sulle tematiche di rispetto e tutela
dell’ambiente e di miglioramento continuo.
Erogate ulteriori 700 ore di formazione su tematiche ambientali e su tematiche relative
alla salute e sicurezza sul lavoro.
2012
Uso e movimentazione sostanze pericolose
Riduzione utilizzo / stoccaggio prodotti chimici pericolosi.
Sostituzione del biossido di cloro con perossido d’idrogeno in area depurazione acque
reflue.
2012
Uso e movimentazione sostanze pericolose
Modifica delle procedure di lavaggio durante
la fermata della PM al fine di contenere i reflui prodotti ed eliminare uno stoccaggio di
acido solforico diluito.
Ridotta la possibilità di sversamenti.
2013
Recupero
dell’acqua
di
spremitura
dell’impianto pressa fanghi attraverso il chimico fisico primario.
Nel corso del 2013 è stato effettuato il recuperato del carbonato di calcio dilavato nelle
acque di spremitura, che ha prodotto un aumento del secco dei fanghi del 0,5 % circa. Il
target del 3% è stato riesaminato ed annullato
in quanto ritenuto non perseguibile.
2013
Ottimizzazione dell’utilizzo della soffiante
impianto di depurazione.
Installato inverter su S1 (risparmio energetico
di circa 80.000 kWh/anno) e, nel corso del
2013, si è riscontrato una diminuzione del
consumo specifico di e.e. pari a 10 kWk/ton.
2013
Programma di interventi per ridurre l’energia
elettrica consumata in stabilimento.
Modificata la tipologia di lamatura per depastigliatori e raffinatori ed ottimizzata la linea
fogliacci; lo specifico è passato da 0,62 MWh
/ t carta lorda prodotta nel 2013 a 0,61 MWh/t
nel 2014).
2014
Rifiuti
Effettuazione di un intervento di manutenzione straordinaria alla coclea della pressa
fanghi.
Effettuata manutenzione straordinaria della
coclea con conseguente riduzione dei fanghi
prodotti (-20% in quanto lo specifico è passato da 46 kg fango/t carta lorda prodotta nel
2013 a 37 kg/t nel 2014)
2014
Approvvigionamento
idrico
Recupero delle acque seconde per la diluizione della silice.
Effettuato il recupero della acque seconde
per la diluizione della silice; il recupero è pari
a circa 45.000 m3/anno di acqua
2014
Rifiuti
Energia
Dichiarazione ambientale del 17/04/2015
ANNO
Pag. N° 84 di 96
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Sez. N° 7
Report dei risultati
VERZUOLO
TEMATICA
AZIONI
RISULTATI
Realizzata una modifica impiantistica ed installati inverter sull’impianto del vuoto della
linea 9°.
Conseguito un risparmio energetico di 1 MWe
di potenza.
2012
Sostituiti gli ugelli delle cappe ad aria della
patinatrice linea 9° con nuovi modelli che
rappresentano la più moderna tecnologia nel
settore.
Risparmio di metano di circa 50 m3/h.
2013
Sostituita la mola dello sfibratore n. 4 della
PGW con una nuova tipologia di mola
sintetica diamantata
Risparmio di energia elettrica di circa 2.400
MWh/anno.
2013
Ridotti i consumi energetici tramite l’arresto
di 2 pompe del vuoto della MC8 e la
diminuzione della velocità di rotazione di un
motore delle pompe del vuoto della MC9
tramite installazione di un inverter, con
regolazione della valvola del vuoto.
Risparmio energetico di 3.000 MWh/anno
circa (300 kWh in MC8 e 100 kWh in MC9)
2014
Rimossa e smaltita la coibentazione dei ventilatori Swenska delle ex linee 6° e 7°.
Meno 340 m2 di amianto in matrice friabile
2012
Effettuati audit integrati sicurezza-ambiente
nei reparti che hanno coinvolto operatori e
Responsabili di funzione
Aumentato il livello di sensibilità dei dipendenti coinvolti sulle tematiche ambiente-sicurezza
2012
Rimosso e smaltito l’eternit presente come
copertura / tamponamento presso i seguenti
impianti: vasche tondelli legno SGW, ex
tamburo
scortecciatore,
sottostazione
metano, locale Circulator, ufficio SGW,
impianto
demineralizzazione,
cupolini
sfibratori SGW, cabina elettrica assortimento
Meno 1.850 m2 di amianto in matrice compatta
2013
Rimosso l’amianto presente in matrice
compatta (eternit) come copertura della ex
caldaia Tosi 2 ed in matrice friabile come
rivestimento delle tubazioni del serbatoio
d’accumulo della suddetta caldaia.
Meno 26% di eternit (300 m2 su 1.140 m2) e
meno 40 m.l. di amianto in matrice friabile
2014
Approvvigionamento
idrico
Ottimizzato
l’impiego
dell’acqua
in
Stabilimento attraverso un programma di
interventi tecnico-gestionali
Ridotto il consumo specifico di acqua portandolo sotto la soglia di 15 m3/t
2013
Sostanze lesive per
l’ozono
Ridotto il quantitativo delle sostanze lesive
per l’ozono tramite la sostituzione di 2
condizionatori
contenenti
R22
ed
effettuazione del retrofit su 6 apparecchi.
Meno 50 kg di R22 sul totale di 120 kg presenti in Stabilimento (-42%)
2014
Impatto visivo
Demolita la ex caldaia Tosi 2 ubicata in
prossimità del centro abitato di Verzuolo.
Ridotto l’impatto visivo del sito
2014
Materie prime non
fibrose
Effettuato il recupero nell’ultrafiltro del
misting di patinatrice 9°.
Rifiuti e materie prime
Effettuato uno studio per il recupero di
fanghi di depurazione dal flottatore primario
e riutilizzo degli stessi negli addensatori
fogliacci.
Energia
Amianto
Dichiarazione ambientale del 17/04/2015
ANNO
Recuperate circa 150 t/mese al secco di misting nell’ultrafiltro.
Dallo studio è emerso che l’intervento non è
realizzabile a causa dell’investimento eccessivamente oneroso e per evitare un peggioramento della qualità del prodotto finito.
L’obbiettivo non verrà riproposto.
2014
2014
Pag. N° 85 di 96
DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2015-2017
Sez. N° 7
Uso e movimentazione sostanze pericolose
Report dei risultati
Riduzione cisternette biocidi linea 8° con
eliminazione totale delle cisternette di biocidi
in patinatrice 8° con la sostituzione del
Nalco 74846 col Nalco 74870 (stoccato in
serbatoio fisso) e riduzione delle cisternette
di biocidi in MC8 con la sostituzione del
Nalco 8514 Plus col Biossido di Cloro
(stoccato in serbatoio fisso).
Dichiarazione ambientale del 17/04/2015
Annullato in quanto è stato sostituito il fornitore, titolare del contratto di global service.
L’obbiettivo non verrà riproposto per il 2015.
2014
Pag. N° 86 di 96
DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2015-2017
Sez. N° 7
Report dei risultati
VILLORBA
TEMATICA
AZIONI
RISULTATI
Riduzione di ca. il 30% dei fanghi prodotti
2012
Rifiuti
Progressiva diminuzione dei fanghi prodotti
attraverso interventi mirati al recupero delle
fibre riutilizzate nel ciclo produttivo.
Progressiva riduzione dei rifiuti destinati allo
smaltimento.
Incrementata al 100 % la percentuale dei rifiuti prodotti destinati al recupero.
2013
Effettuata un attività di informazione /
formazione a tutto il personale operante nel
sito sulle tematiche di rispetto e tutela
dell’ambiente, con particolare riferimento
all’applicazione del Regolamento EMAS, e
di miglioramento continuo .
Erogate ca. 300 ore di formazione al personale
Partecipazione dei
dipendenti
ANNO
2012
2013
Effettuati audit integrati sicurezza-ambiente
nei reparti che hanno coinvolto operatori e
Responsabili di funzione
Approvvigionamento
idrico
Riduzione del consumo di acqua.
Scarichi idrici
Eliminazione rischio di contaminazione acqua canale Piavesella nella zona fronte ingresso officina meccanica.
Uso e
movimentazione
sostanze pericolose
Razionalizzazione dello stoccaggio dei prodotti chimici in cisternette / fusti nell’apposito
magazzino
Razionalizzazione dello stoccaggio dei prodotti chimici e dei relativi impianti di dosaggio.
Uso materie prime e
ausiliari
Realizzazione copertura per materie prime
fibrose.
Amianto
Impatto visivo
Sostanze lesive per
l’ozono
Energie
Proseguimento nel piano di smaltimento
dell’amianto in matrice compatta (eternit).
Razionalizzazione dell’area deposito materiali tecnici.
Eliminazione, ove possibile dei condizionatori con R22 o sostituzione del gas R22
(retrofit) con gas R407C
Riduzione del consumo gas naturale in patinatrice.
Riduzione consumo vapore per asciugamento carta conseguente all’aumento delle ceneri nel supporto.
Centrale Termoelettrica: modifica turbina
vapore
Riduzione del consumo di vapore.
Riduzione consumi energetici in MC 8^
(nuova pompa a vuoto)
Dichiarazione ambientale del 17/04/2015
Installati misuratori di portata che permettono
di creare un report di bilancio sui cicli di acqua.
Realizzata nuova canaletta di convogliamento
al depuratore delle acque di dilavamento del
piazzale fronte officina meccanica.
Ottimizzata la suddivisione dei prodotti chimici
in base alle proprietà chimico-fisiche e alla
pericolosità.
Installati serbatoi fissi nel sottomacchina, con
relativa eliminazione delle cisternette
dell’antischiuma e del biocida.
Ridotte le dispersioni di fibre con conseguente ottimizzazione dei consumi di materia prima e migliorato lo stato di pulizia generale.
Rimossi ca. 1000 m2 di eternit relativi alla copertura del magazzino scorte.
Sistemato lo stoccaggio dei materiali tecnici in
base alla tipologia e all’area di deposito
Effettuato retrofit su 5 unità (meno 20 kg di
R22)
Ridotto del 15% circa i consumi di gas metano in patinatrice (dal 2012 al 2014)
Ridotto di oltre 1 ton/h il consumo medio di
vapore utilizzato in seccheria (da 195.415 ton
2013 a 187.246 ton 2014)
Migliorata l’efficienza, diminuito il consumo di
gas metano in CTE del 3,5% ed eliminata la
fase di condensazione.
Ridotto del 70% circa il consumo di vapore
B.P. utilizzato per il riscaldamento del silos
amido.
Risparmio sul consumo di energia elettrica di
circa 150 kW/h
2013
2013
2013
2013
2013
2013
2013
2014
2014
2014
2014
2014
Marzo
2015
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DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2015-2017
Sez. N° 7
Uso materie prime e
ausiliari
Report dei risultati
Riduzione dei consumi di materie prime fibrose tramite incremento di ceneri nel supporto.
Approvvigionamento
idrico
Miglioramento della conoscenza dei cicli delle acque
Amianto
Proseguimento nel piano di smaltimento
dell’amianto in matrice compatta (eternit)
Dichiarazione ambientale del 17/04/2015
Ridotto il consumo di materie prime fibrose di
ca. il 5%
Installati misuratori di portata che consentono
di quantificare la portata prelevata (che in
precedenza veniva stimata), con possibilità di
definire futuri obbiettivi di riduzione dell’acqua
utilizzata nel processo.
Rimosse le coperture delle due tettoie ex taglia-paglia (circa 2.000 m²)
2014
2014
Febbraio
2015
Pag. N° 88 di 96
DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2015-2017
Report dei risultati
Sez. N° 7
Gli obiettivi e i programmi ambientali
Mediante il processo di valutazione degli aspetti ambientali e il riesame periodico del SGA l’Alta Direzione stabilisce, mettendo a disposizione di ciascun Sito le necessarie risorse, il piano per il consolidamento degli standard già conseguiti e per il raggiungimento di
nuovi obiettivi di miglioramento. Il piano può comprendere obiettivi a breve, a medio e a lungo termine ed è annualmente aggiornato.
La definizione degli obiettivi di miglioramento delle prestazioni ambientali, oltre a tenere conto delle Prescrizioni Legali applicabili e del
punto di vista delle Parti Interessate, è effettuata considerando le scelte organizzative e tecnologiche disponibili ed economicamente
sostenibili. A ogni obiettivo è associato un apposito programma a supporto del suo raggiungimento.
I risultati di miglioramento ambientale già raggiunti sono riscontabili nei vari punti del presente documento. La tabella che segue indica
gli obiettivi che l’Alta Direzione si è al momento posta per il prossimo triennio.
Obiettivi di Gruppo
Tematiche
Obiettivi
Traguardi
(target, ove applicabile)
Impegno
economico
Attuati /
da attuare entro il
Registrazione
EMAS
Estensione della
Registrazione
al Sito di Verzuolo
Sito di Verzuolo registrato
EMAS
Circa 70.000 € per
interventi tecnico strutturali
Entro il 2012
Estensione della
Registrazione
al Sito di Villorba.
Sito di Villorba registrato
EMAS
Circa 25.000 € per
interventi tecnico strutturali
Entro il 2013
(EVASO)
(EVASO)
Obiettivi Sito di Mantova
Tematiche
Obiettivi
Traguardi
(target, ove applicabile)
Impegno
economico
Attuati /
da attuare entro il
Approvvigionamento
idrico
Riduzione, mediante ulteriore
riciclo delle acque di processo e
razionalizzazione delle acque di
raffreddamento, del quantitativo
di acqua prelevata.
- 10% ca. sul totale di acqua
prelevata
--
Sospeso a causa della
fermata delle attività
produttive
Energie
Ottimizzazione dei consumi
energetici mediante il rifacimento della cappa Macchina Continua
Da quantificare in relazione
alla tipologia di progetto approvata.
Da definire in
relazione al progetto approvato
Sospeso a causa della
fermata delle attività
produttive
Gestione delle
sostanze lubrificanti
Riduzione delle perdite di olio
mediante interventi mirati su
impianti di lubrificazione
- 15 %
Da definire in
base al piano di
progetto.
Sospeso a causa della
fermata delle attività
produttive
Scarichi idrici
Riduzione della temperatura
acque in uscita lago
- 4°C
Ca. 80.000 €
Sospeso a causa della
fermata delle attività
produttive
Non sono stati formalizzati nuovi obbiettivi di miglioramento per il sito di Mantova; si è valutato che l’unica attività realizzabile è il mantenimento dell’attuale configurazione in modalità ridotta, nel rispetto delle prescrizioni legali applicabili.
Dichiarazione ambientale del 17/04/2015
Pag. N° 89 di 96
DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2015-2017
Sez. N° 7
Report dei risultati
Obiettivi Sito di Toscolano
Tematiche
Obiettivi
Traguardi
(target, ove applicabile)
Impegno
economico
Attuati /
da attuare entro il
Miglioramento del silos di raccolta dei trucioli “carta lana”.
Adeguamento sistema di
aspirazione e stoccaggio trucioli.
Circa 21.000 €
Obbiettivo 2014 spostato al 2015 per rivalutazione dei costi
Miglioramento della raccolta
differenziata dei rifiuti assimilabili agli urbani, del vetro e della
plastica.
Incremento della quota di raccolta differenziata
1.700 €
2015
Diminuzione del quantitativo di
fanghi prodotti attraverso il recupero della fibra dal chimicofisico tramite l’installazione di un
epuratore a cestello.
Riduzione dello 0,5 % del
quantitativo di fanghi prodotti
10.000 €
2015
Eliminazione delle cisternette
rimanenti sulle stazioni di dosaggio.
Circa 2.000 €
In progress,
da ultimare nel 2015
Materie prime
non fibrose
Realizzare un recupero del sedimentato dall’impianto di destabilizzazione (cono), al fine di
recuperare materia prima non
fibrosa e ridurre il carbonato di
calcio alla depurazione acque e
relativi fanghi.
Riduzione dell’acqua da inviare al trattamento di circa
50 m3/g al 2.5% di secco.
Circa 1.000€
In progress,
da ultimare nel 2015
Cemento
amianto
Eliminazione totale delle restanti coperture in cemento amianto.
Rimozione integrale
Circa 180.000 €
2015
Ottimizzazione della gestione dell’impianto di depurazione acque
120.000 €
2015
Diminuzione delle polveri
emesse in atmosfera
10.000 €
2015
Rifiuti
Eliminare o ridurre in maniera
Uso e movimenconsiderevole le rimanenti statazione sostanze
zioni di dosaggio con cisternetpericolose
te.
Scarichi idrici
Emissioni in
atmosfera
Automatizzazione della gestione dell’impianto di depurazione
acque attraverso l’installazione
di DCS, misuratori di pH e torbidità in linea e monitor di controllo.
Miglioramento dell’impianto di
abbattimento delle polveri provenienti dal reparto allestimento.
Dichiarazione ambientale del 17/04/2015
Pag. N° 90 di 96
DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2015-2017
Sez. N° 7
Report dei risultati
Obiettivi Sito di Verzuolo
Tematiche
Obiettivi
Rifiuti
Riduzione della produzione di
fanghi ed incremento del conferimento degli stessi al bark
boiler Gever tramite ripristino
delle
presse
a
vite
dell’impianto di disidratazione
(riporto coclea e diminuzione
della luce tra coclea e cestelli)
ed
ottimizzazione
dell’alimentazione delle cortecce al bark boiler tramite
modifica dell’impianto di estrazione delle cortecce dal silos.
Aumento del secco da 30%
a 36% e riduzione specifico
da 24 a 22 kg/t
40.000 €
In progress,
da ultimare nel 2015
Amianto
Rimozione amianto in matrice
friabile presente come coibentazione del cassonetto bruciatori della ex caldaia Tosi 2.
Al momento non quantificabile in quanto la coibentazione in amianto si trova
all’interno di una struttura
scatolata chiusa; la quantificazione del peso avverrà a
consuntivo
30.000 €
2015
Energia
Riduzione dei consumi energetici attraverso la diminuzione della velocità di rotazione
del motore della pompa del
vuoto n. 2 della MC9 ed una
differente regolazione della
valvola del vuoto.
Risparmio energetico di circa
100 kWh
Approvigionamento idrico
Programmazione di interventi
di lavaggio chimico trimestrale
dei filtri Bow Screen della PM9
al fine di aumentare il recupero delle acque di processo con
conseguente
diminuzione
dell’acqua fresca integrata.
Si stima che tale intervento
consenta di ridurre del 5%
circa l’acqua approvvigionata, passando dagli 850 m3/h
medi del 2013 e 2014 a meno di 800 m3/h post – intervento
Gli interventi verranno eseguiti
nell’ambito del
contratto di gestione in global
service NALCO
2015
Materie prime
non fibrose e
fanghi
Recupero delle acque di lavaggio dal ciclo di patinatura
della linea 8°, in modo da ridurre il carbonato di calcio
utilizzato, diminuire la quantità
di fanghi prodotti e migliorare il
potere calorifico degli stessi,
favorendone così la combustione in GE.VER.
2 t/giorno di patina al secco
recuperata
L’intervento rientra nell’ambito
del contratto di
gestione in global service Kemira
2017
Dichiarazione ambientale del 17/04/2015
Traguardi
(target, ove applicabile)
Impegno
economico
25.000 €
Attuati /
da attuare entro il
2015
Pag. N° 91 di 96
DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2015-2017
Sez. N° 7
Report dei risultati
Obiettivi Sito di Villorba
Tematiche
Obiettivi
Traguardi
(target, ove applicabile)
Impegno
economico
Uso materie
prime e
ausiliari
Razionalizzazione dello stoccaggio dei prodotti chimici e
dei relativi impianti di dosaggio
Adozione di serbatoio fisso
di candeggiante ottico, con
relativa eliminazione delle
cisternette.
Circa 15.000 €
2015
Sostanze lesive per l’ozono
Piano di dismissione condizionatori con R22
Sostituzione di un unità contenente 3,9 kg di R22 (cabina
Varitop 1°P).
Circa 5.000 €
2017
Amianto
Proseguimento nel piano di
smaltimento dell’amianto in
matrice compatta (eternit)
Rimozione della copertura
del fabbricato in zona raffinazione (circa 500 m2).
Circa 10.000 €
2017
Uso e movimentazione
sostanze pericolose
Riduzione del consumo di gasolio per autotrazione mediante la sostituzione di un carrello
elevatore alimentato a gasolio
con un carrello elettrico.
Riduzione del 50% circa del
consumo di gasolio per autotrazione.
Circa 60.000 €
2015
Chiusura dei cicli tramite razionalizzazione del sistema di
epurazione in testa macchina
Sostituzione di 50 lampade
convenzionali con lampade a
led
Diminuzione del quantitativo di
fanghi al secco prodotti (da 7,5 Circa 10.000 €
a 5,0 kg/ton carta allestita)
Riduzione del 50% circa dell’
e.e. utilizzata per
Circa 10.000 €
l’illuminazione della linea 8°.
Rifiuti
Energia
Dichiarazione ambientale del 17/04/2015
Attuati /
da attuare entro il
2016
2016
Pag. N° 92 di 96
DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2015-2017
Report dei risultati
Sez. N° 7
Indicatori Chiave Mantova (Rif. All.to IV del Regolamento CE 1221/2009)
Consumo/impatto totale annuo
(A)
Produzione totale annua
(B)
Indicatore
(A/B)
Tematica
Ambientale
Unità
di
misura
2012
2013
2014
2012
2013
2014
2012
2013
2014
Efficienza
dei materiali
ton
162.119
15.580
0
141.626
13.246
0
1,14
1,18
n.a.
Materie prime fibrose e non fibrose.
Dato correlato alla produzione di carta
lorda totale
TEP
56.689
6.219
525
0,202
0,239
n.a.
Energia totale consumata. Dato
correlato alla produzione totale
%
3.85
16,85
--
--
--
n.a.
Energia da fonti rinnovabili
14.712.125 (*)
2.138.000 (*)
2.280 (*)
--
--
n.a.
(*) Incluso acque di raffreddamento
3.976.839
465.770
34.944
14,18
17,92
n.a.
Ciclo produttivo, resa dopo depurazione. Dato correlato alla produzione
totale
80.353,079
8.964,865
0
0,2865
0,34484
n.a.
Totale rifiuti prodotti. Dato correlato
alla produzione totale
80.334,890
8.963,865
0
0,2864
0,34480
n.a.
Rifiuti non pericolosi. Dato correlato
alla produzione totale
18,189
1,000
0
0,000065
0,00004
n.a.
Rifiuti pericolosi. Dato correlato alla
produzione totale
Efficienza
Energetica
Acqua
Rifiuti
m3
ton.
ton
ton
280.442
25.997
di cui
di cui
141.626
13.246
carta lorda,
carta lorda
3.637 LWC
e 12.751
e 135.179
pasta deink per
pasta deink per
solo uso interno
solo uso interno
0
Note
Biodiversità
m2
76.322
76.322
76.322
0,272
2,936
n.a.
Dato correlato alla produzione totale
Emissioni totali
annue di gas
serra
ton.
CO2 eq
62.113
7.417
0
0,221
0,285
n.a.
Dato convalidato Emission Trading.
Dato correlato alla produzione totale
NOX CTE
kg
40.410
n.d.
0
0,144
n.d.
n.a.
Dato correlato alla produzione totale
NOX ITU
kg
38.150
n.d.
0
0,0007
n.d.
n.a.
Dato correlato alla quantità di fanghi a
recupero energetico
PM ITU
kg
410,0
n.d.
0
0,0000076
n.d.
n.a.
Dato correlato alla quantità di fanghi a
recupero energetico
Dichiarazione ambientale del 17/04/2015
Kg
53.451.000
n.d.
Pag. N° 93 di 96
DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2015-2017
Report dei risultati
Sez. N° 7
Indicatori Chiave Toscolano (Rif. All.to IV del Regolamento CE 1221/2009)
Tematica
Ambientale
Efficienza
Energetica (*)
Efficienza
dei materiali
Acqua
Rifiuti
Consumo/impatto totale annuo
(A)
Produzione totale annua
(B)
Unità
di
misura
2012
2013
2014
TEP
24.085
24.921
%
--
--
ton
147.306
2012
2013
Indicatore
(A/B)
2014
Note
2012
2013
2014
22.882
0,173
0,183
0,190
--
--
--
--
139.406
121.733
1,06
1,02
1,01
3.516.658
(*)
3.365.827
(*)
3.027.184
(*)
--
--
--
3.135.287
3.084.337
2.953.071
22,473
22,607
24,565
Ciclo produttivo, resa dopo depurazione.
Dato correlato alla produzione totale
0,0513
0,0541
0,0473
Totale rifiuti.
Dato correlato alla produzione totale
m3
ton.
ton.
139.511
Carta lorda
ton.
136.432
Carta lorda
ton.
120.214
Carta lorda
Dato correlato alla produzione totale
No fonti rinnovabili
Materie prime fibrose e non fibrose
Dato correlato alla produzione di carta
(*) Incluso acque di raffreddamento
7.162,675
7.379,697
5.682,133
7.135,433
7.341,521
5.657,700
0,0511
0,0538
0,0471
Rifiuti non pericolosi.
Dato correlato alla produzione totale
27,242
38,176
24,433
0,0002
0,0003
0,0002
Rifiuti pericolosi.
Dato correlato alla produzione totale
Biodiversità
m2
45.106
45.106
45.106
0,323
0,331
0,375
Dato correlato alla produzione totale
Emissioni totali
annue di gas
serra
ton.
CO2 eq
77.793
68.350
53.494
0,558
0,501
0,445
Dato convalidato Emission Trading.
Dato correlato alla produzione totale
NOX
kg
53.957
47.020
30.798
0,387
0,345
0,256
Dato correlato alla produzione totale
Note:
(*) dato elaborato ai sensi della Legge 10/91
In riferimento al D.M. del 31.01.2005 il dato relativo alla SO2 non è riportato in quanto non significativo poiché in CTE non si utilizzano combustibili contenenti zolfo e non si produce pasta chimica o semichimica con uso di prodotti chimici a base di zolfo.
Il dato relativo alle polveri non è riportato in quanto si utilizzano combustibili gassosi
Dichiarazione ambientale del 17/04/2015
Pag. N° 94 di 96
DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2015-2017
Report dei risultati
Sez. N° 7
Indicatori Chiave Verzuolo (Rif. All.to IV del Regolamento CE 1221/2009)
Tematica
Ambientale
Unità di
misura
Efficienza
Energetica (*)
Efficienza
dei materiali
Acqua
Rifiuti
Consumo/impatto totale annuo
(A)
Produzione totale annua
(B)
2012
2013
2014
TEP
220.055
210.075
%
--
ton
2013
2014
176.573
0,296
0,290
0,245
--
---
---
---
---
604.119
592.911
589.375
1,065
1,077
1,082
8.025.920
(*)
7.356.024
(*)
7.443.792
(*)
---
---
---
6.858.048
6.301.548
6.444.624
9,236
8,692
8,943
Ciclo produttivo, resa dopo depurazione.
Dato correlato alla produzione totale
108.433,881
108.130,185
102.390,838
0,146
0,149
0,142
Totale rifiuti.
Dato correlato alla produzione totale
108.384,580
108.063,910
102.345,990
0,146
0,149
0,142
Rifiuti non pericolosi.
Dato correlato alla produzione totale
49,300
66,275
44,848
0,00006
0,00009
0,00006
Rifiuti pericolosi.
Dato correlato alla produzione totale
14.858,060
16.644,880
13.452,260
0,020
0,023
0,019
Fanghi conferiti a discarica
Dato correlato alla produzione totale
ton.
ton.
742.569
di cui
566.960
carta lorda
e 175.609
pasta legno
per solo uso
interno
2013
ton.
724.998
di cui
550.774
carta lorda
e 174.224
pasta legno
per solo uso
interno
2014
Note
2012
m3
2012
Indicatore
(A/B)
ton.
720.601
di cui
544.677
carta lorda
e 175.924
pasta legno
per solo uso
interno
Energia totale consumata
Dato correlato alla produzione totale
No fonti rinnovabili
Materie prime fibrose e non fibrose.
Dato correlato alla produzione di carta
lorda totale
(*) Incluso acque di raffreddamento
Biodiversità
m2
113.201
113.201
113.201
0,152
0,156
0,157
Dato correlato alla produzione totale
Emissioni totali
annue di gas
serra
ton.
CO2 eq
22.499
20.335
20.293
0,030
0,028
0,028
Dato convalidato Emission Trading.
Dato correlato alla produzione totale
NOX
kg
13.413
14.124
12.364
0,018
0,019
0,017
Dato correlato alla produzione totale
Note:
(*) dato elaborato ai sensi della Legge 10/91
Dichiarazione ambientale del 17/04/2015
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DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2015-2017
Report dei risultati
Sez. N° 7
Indicatori Chiave Villorba
Tematica
Ambientale
Efficienza
Energetica (*)
Efficienza
dei materiali
Acqua
Rifiuti
(Rif. All.to IV del Regolamento CE 1221/2009)
Consumo/impatto totale annuo
(A)
Produzione totale annua
(B)
Unità
di
misura
2012
2013
2014
TEP
29.960
27.006
%
--
ton
2012
2013
Indicatore
(A/B)
2014
Note
2012
2013
2014
30.121
0,146
0,138
0,155
--
--
--
--
--
237.697
223.132
221.115
1,157
1,140
1,136
5.673.816
(*)
6.216.418
(*)
6.613.114
(*)
--
--
--
4.548.349
5.114.519
5.406.644
22,137
26,139
27,781
Ciclo produttivo, resa dopo depurazione. Dato correlato alla produzione
totale
3.624,982
3.670,640
3.757,407
0,0176
0,0188
0,0193
Totale rifiuti. Dato correlato alla produzione totale
3.606,798
3.647,992
3.742,000
0,0176
0,0186
0,0192
Rifiuti non pericolosi. Dato correlato
alla produzione totale
18,184
22,648
15,407
0,0001
0,0001
0,0001
Rifiuti pericolosi. Dato correlato alla
produzione totale
m3
ton.
ton.
205.464
ton.
195.667
ton.
194.614
Energia totale consumata
Dato correlato alla produzione totale
No fonti rinnovabili
Materie prime fibrose e non fibrose
Dato correlato alla produzione di carta
(*) Incluso acque di raffreddamento
Biodiversità
m2
37.266
37.266
37.266
0,1814
0,1905
0,1915
Dato correlato alla produzione totale
Emissioni totali
annue di gas
serra
ton.
CO2 eq
78.853
76.979
74.141
0,384
0,393
0,381
Dato convalidato Emission Trading.
Dato correlato alla produzione totale
NOX
kg
54.716
35.015
28.181
0,266
0,179
0,145
Dato correlato al consumo di gas metano
Note:
(*) dato elaborato ai sensi della Legge 10/91
In riferimento al D.M. del 31.01.2005 il dato relativo alla SO2 non è riportato in quanto non significativo dal momento che in CTE non si utilizzano combustibili contenenti zolfo e non si produce pasta chimica o
semichimica con uso di prodotti chimici a base di zolfo.
Il dato relativo alle polveri non è riportato in quanto si utilizzano combustibili gassosi
Dichiarazione ambientale del 17/04/2015
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