Allocuzione di apertura della IX Assemblea Generale della
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Allocuzione di apertura della IX Assemblea Generale della
Allocuzione di apertura della IX Assemblea Generale della Congregazione Turcifal, 17- 28 novembre 2016 Care Suore, Stiamo dando apertura alla IX Assemblea Generale della Congregazione a distanza di pochi giorni dalla celebrazione dei 121 anni della fondazione della nostra Congregazione, della festa del Patrono San Carlo Borromeo e dei 19 anni di ricorrenza della beatificazione del nostro fondatore, il beato Giovanni Battista Scalabrini; celebrazioni che ci aiutano a mantenere viva l’identità, fortificare l’unità e il senso di appartenenza alla Congregazione, ricevendo un nuovo impulso per vivere con rinnovato ardore la nostra consacrazione religiosa, nella fedeltà al carisma scalabriniano. Il nostro cuore è colmo di gioia per tutti i benefici ricevuti da Dio e per la sua presenza operosa e misericordiosa lungo il cammino compiuto dalla Congregazione. Iniziamo, dunque questa Assemblea con questo spirito di rendimento di grazie per l’opera di Dio. È provvidenziale che questa nostra IX Assemblea si realizza in questo spazio geografico dell’Europa, che porta con sé una storia di migrazioni. Luogo di incontri, scambi e cammini di integrazione e di costruzione di una nuova unità economica, sociale, politica e culturale. A sua volta il Portogallo, nazione che ci ospita, da cui in differenti periodi storici, sono partiti contingenti umani significativi in direzione ai vari paesi d’Europa, ma anche verso altri continenti. Oltre a questo il Portogallo è stato e continua ad essere una terra di accoglienza per le persone delle più variate culture e origini, ed oggi è un punto peculiare e importante nel Mediterraneo, luogo dove si intrecciano culture e religioni, strategie politiche ed economiche. Scenario di grandi temi, di migrazioni economiche e forzate a cui tutto il mondo guarda. In comunione con le consigliere generali: Sr. Etra Luana Modica, Sr. Albertina Maria Pauletti, Sr. Marlene Vieira, Sr. Elizabeth V. Perdenal e con la Segretaria Generale, Sr. Carmen Antonia Lisot, ho la gioia di accogliervi e di darvi il benvenute a questa IX Assemblea Generale della Congregazione, a voi tutte superiore provinciali, consigliere provinciali e Suore che rappresentate le varie aree di attuazione missionaria della Congregazione, che partecipate a questo incontro come protagoniste, convinte che soltanto in Gesù Cristo siamo e possiamo essere un “corpo” in comunione (cf Rom 12, 5) e tutti ci siamo abbeverati nello stesso Spirito (cf 1 Cor 12, 13-14). Siamo un gruppo internazionale, rappresentiamo e portiamo l’universalità e la bellezza del nostro essere consacrato e missionario come Suore Missionarie di S. Carlo Borromeo, Scalabriniane, nel servizio ai migranti e ai rifugiati. Con questa assemblea iniziamo un tempo particolare nella vita della Congregazione, un tempo favorevole di rivitalizzazione e di ricerca di nuove prospettive. Innanzi tutto è tempo di manifestazione di presenza dello Spirito Santo tra noi. Ma soltanto nell’attenzione alle necessità del mondo e nella docilità agli impulsi dello Spirito, questa Assemblea si rivelerà come un autentico Kairos, un tempo di Dio ricco di grazie e di trasformazioni1 per tutta la Congregazione. Per questo, vogliamo accogliere con apertura di cuore questa ora privilegiata, il grande Kairos del nostro Dio, con un atteggiamento di ascolto, di discernimento e accoglienza alla volontà del Padre e alle mozioni dello Spirito Santo, che conduce per vie “sconosciute”, la vita e i progetti della Congregazione, per le vie del Regno.2 Convinte che Dio può agire in qualunque momento e che l’azione di Dio sfugge ad ogni misura. Resta a noi, adesso, a lasciarci condurre dallo Spirito, che soffia come desidera, quando vuole e dove vuole. Facciamo del nostro meglio, ma lasciamo che sia Lui a rendere fecondi, come meglio crede, i nostri sforzi.3 Si tratta di partire di nuovo, nella fede, con gli occhi fissi in Gesù Cristo (cf Eb 12,2), ma anche lasciandoci guardare da Lui, affinché siamo trasformate dallo splendore della sua bellezza. Questo cammino ci chiede conversione di mente, di cuore e di tutto il nostro essere “possibile per la fede e nella fede è possibile rinnovare e consolidare”. 4 Care Suore, la vita religiosa consacrata, è espressione di una relazione fondamentale tra Dio e i suoi eletti, è un’alleanza stabilita a partire proprio dall’elezione e dalla consacrazione. Per diversi motivi è possibile che questa alleanza venga meno e perda la sua espressività nella Chiesa e nella società. Il Concilio Vaticano II ha indicato la necessità di un rinnovamento della vita consacrata, a causa del suo allontanamento dalla fonte. In risposta al concilio, il documento Perfectae Caritatis, ha invitato la vita religiosa consacrata al rinnovamento ricollocando al centro Cristo, nello specificità del carisma istituzionale. Questo invito rimane attuale, particolarmente in un’epoca di cambiamenti, di grandi impatti globali, come è l’attuale scenario della mobilità umana. In diverse occasioni, fin dalla scelta di dedicare un anno alla vita religiosa consacrata, il 2015, Papa Francesco si è rivolto a noi religiose spronandoci a un impegno vero, in vista del rinnovamento della vita religiosa consacrata, come è possibile costatare nella sua lettera apostolica in occasione dell’anno della vita consacrata; così pure nelle quattro lettere pubblicate dalla Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica Rallegratevi, Scrutate, Contemplate e Annunciate - , l’insistenza è nella stessa direzione: la centralità della “sequela di Cristo” attraverso il contatto continuo con la Parola di Dio, come mezzo efficace di un perenne rinnovamento. Pertanto, in comunione con gli orientamenti della Chiesa, questa IX Assemblea Generale, segue gli orientamenti emanati dal XIII Capitolo Generale della Congregazione, avendo come tema: Riorganizzare per rivitalizzare la vita consacrata scalabriniana: nella centralità a Gesù Cristo, nella crescita delle relazioni fraterne e della cultura vocazionale, in vista di una maggiore disponibilità e itineranza missionaria, nel servizio ai migranti. Per questo durante l’Assemblea dedicheremo un tempo privilegiato per la riflessione e l’approfondimento del tema, aiutate dalla guida di P. Mario Aldegani, che a partire da elementi biblici, teologici ed ecclesiali, ci aiuterà ad entrare con più profondità nel tema, avendo come orizzonte la rivitalizzazione dell’Istituto, la crescita della comunione, la maggior disponibilità e flessibilità per la missione. 1 2 3 4 Lettera apostolica a tutti concsacrati e alle consacrate, p. 18 Scrutate, p. 12 Evangelii Gaudium, n. 279 Scrutate. Ai consacrati e alle consacrate - p,12 A seguire sarà presentata la proposta della riorganizzazione interna della Congregazione, dalla nostra consulente sr. Micheline Tremblay insieme alla commissione della riorganizzazione. Come sappiamo, è stato realizzato un lungo percorso di studio, riflessione e complementazione di questa proposta, attraverso la realizzazione di 30 (trenta) incontri locali e regionali, durante i mesi da aprile a settembre di quest’anno, in tutta la Congregazione, con una partecipazione significativa delle Suore (472). Il processo partecipativo realizzato fino ad ora, i risultati emersi dalle consulte e le risonanze positive delle Suore confermano e ci incoraggiano a proseguire con determinazione, accogliendo la riorganizzazione come segno della manifestazione del disegno di Dio per noi, processo da Lui stesso iniziato, suscitando durante il XIII Capitolo Generale, nel cuore delle capitolari apertura e accoglienza alle mozioni dello Spirito. In un processo di continuità e innovazione, questa Assemblea ha come uno degli obiettivi verificare se le disposizioni capitolari si stanno realizzando; inoltre l’Assemblea riveste un significato più grande poiché durante la sua realizzazione esprimeremo il nostro parere e poi, avremo l’approvazione delle superiore maggiori, per le tappe considerate fattibili per la riorganizzazione, garantendo la continuità a questo audace e sfidante progetto. Una volta in più siamo interpellate ad accogliere la riorganizzazione come uno dei forti appelli che lo Spirito oggi fa alla nostra Congregazione, per recuperare la sua agilità e la sua freschezza missionaria, il suo ardore profetico nel servizio al Regno di Dio, nel servizio ai migranti, volto visibile del Padre, luogo teologico per la missionaria scalabriniana, seguendo i passi di Gesù, il profeta itinerante, che non lascia i suoi discepoli accomodarsi: li obbliga ad entrare nella barca e a passare all’altra riva (Mt 14,22). Secondo questa prospettiva e cercando di offrire una visione globale della realtà attuale della Congregazione è stato chiesto dal governo generale uno studio demografico della Congregazione, per avere una visione obiettiva delle risorse umane, materiali ed economiche della Congregazione, così da poter rispondere alle necessità della missione, secondo il carisma della Congregazione e in accordo con le priorità stabilite dalla stessa. La riorganizzazione della Congregazione è un invito a un rinnovamento spirituale secondo Gesù Cristo, alla luce della Parola di Dio (cf Eb 8,10), in vista dell’itineranza scalabriniana, che implica liberarsi da strutture e modelli conseguenti, ridimensionare quelle che non rispondono alle esigenze del tempo presente. Questa itineranza chiede un cuore rinnovato (Ez 36,26-27) per accogliere la novità che il Signore ci sta rivelando, aprici per nuovi orizzonti e avanzare per nuove frontiere. Ancorate nella speranza, abbiamo la certezza che il Signore, nella sua sapienza misericordiosa, facendo affidamento alla nostra collaborazione convinta e laboriosa, ci ispirerà e ci condurrà5 in questo processo, così da poter proseguire il cammino con coraggio e vigilanza per osare scelte missionarie che onorino il carattere profetico della nostra identità in modo da dare nuovo impulso alla vitalità. Nella fedeltà creativa al carisma scalabriniano. Durante questa Assemblea, approfondiremo anche il tema sul profilo migratorio, tratteremo argomenti comuni a tutta la Congregazione, accoglieremo con entusiasmo la condivisione delle esperienze delle nostre Suore, favorendo una crescita nella comunione tra noi 5 Rivista Convergência, n.486, p. 737 e pure la corresponsabilità per la crescita di tutta la congregazione nell’impegno di essere presenza solitaria e profetica nel mondo della mobilità umana. Accogliendo il patrimonio spirituale ricevuta dal patrono San Carlo, dal fondatore il beato Giovanni Battista Scalabrini e dai cofondatori la beata Assunta Marchetti il venerabile servo di Dio p. Giuseppe Marchetti, lasciamo che lo Spirito del Signore conduca il nostro pensare, il nostro agire, guidando i nostri passi e chiedendo al Signore che “ci guidi nel cammino e tutte le nostre iniziative e progetti giungano a buon fine” (Tb 4, 20). Iniziamo, dunque, questa Assemblea con l’immagine della porta che ci ha accompagnate lungo questo anno; da poco si sono chiuse tante porte fisiche, ma siamo ancora chiamate a oltrepassare quella soglia, inoltrarci, alla ricerca di nuovi stili di vita Consacrata. In questo momento storico, siamo chiamate a comprendere in profondità la simbologia delle porte, delle soglie, dei passaggi, delle frontiere. Accogliamo l’appello costante di essere porte aperte che accolgono i migranti e sensibilizzano gli altri. Passando per la porta ci specchiamo con la chiamata al carisma scalabriniano che ci motiva ad aprire le porte del nostro cuore, a proseguire con determinazione il cammino ed entrare nel processo del passaggio, dove ciascuna mscs va contro le culture dell’indifferenza, vive una speranza dinamica, un amore che trasborda che dona la vita al Signore, nel servizio ai fratelli migranti e rifugiati, con risposte audaci e significative alle migrazioni odierne. Chiediamo alla Vergine Maria che ci accompagni con il suo amore di Madre e ci aiuti ad accogliere “il Verbo che si fa carne” e pone “la sua tenda in mezzo a noi” e lo stesso Verbo ci benedica e faccia risplendere il Suo volto su di noi (Sl 67, 2). Dichiaro ufficialmente aperta la IX Assemblea Generale della Congregazione. Sr. Neusa de Fátima Mariano, mscs Superiora Generale Turcifal, 17 novembre 2016