[c-bo - 17] carlino/giornale/bol/15 09/04/13

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[c-bo - 17] carlino/giornale/bol/15 09/04/13
CAMPIONATO DI GIORNALISMO
MARTEDÌ 9 APRILE 2013
17
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Scuola media GANDINO, Bologna
Sulla strada in libertà, ma con prudenza
A lezione dai vigili per scoprire le nuove patenti e le principali cause degli incidenti
IL PIANO
La sicurezza,
una questione
europea
GLI INCIDENTI stradali
nascono con l’avvenimento degli autoveicoli, quando l’inventore Cugnot si scontrò contro
un muro durante la prova del
suo triciclo a vapore, nel 1770.
Molte tra le prime innovazioni
nella sicurezza stradale vengono attribuite a W. P. Eno, considerato il ‘padre’ della sucurezza.
La sicurezza sradale è un triste
fenomeno che interessa tutti i
paesi del mondo. Secondo
l’Oms ogni annole vittime della strada sono circa 1,2 milioni
in tutto il mondo. In Europa
gli incidenti stradali rappresentano una delle prime cause di
morte (40mila vittime all’anno), e il 65% degli incidenti avviene nelle aree urbane.
La Commissione europea ha
approvato nel 2001 il ‘libro
bianco sui trasporti’, fissando
l’obbiettivo di ridurre del 50%
le vittime entro il 2010, sottolineando la complessità del fenomeno, ed evidenziando come è
collegato ai sistemi culturali,
economici, ambientali e sanitari dei vari Paesi. A livello locale il Comune di Modena, nel
2002, ha avviato, nell’ambito
del Piano della Salute, un piano d’azione integrato volto a ridurre questo fenomeno che mediamente ogni anno causa
1.500 incidenti con 22 decessi.
L’attività del Programma comunale della sicurezza stradale fa analisi costanti e approfondite dei dati incidentali, interventi strutturali, educazione
stradale e promozione della
cultura della sicurezza e controlli mirati.
La classe IID
ROBERTA Boschi, vigile urbano a Bologna ed esperta nella didattica sulla sicurezza stradale, ha
tenuto in classe una lezione interessante, apprezzata da tutti noi
alunni, anche da quelli meno propensi ad imparare a guidare.
Innanzitutto abbiamo saputo che
fino al 2004,tutti potevano guidare un ciclomotore senza patente
ed è in quell’anno che venne introdotto il cosiddetto ‘patentino’, destinato ai ragazzi dai 14 anni in
su, che intendevano guidare un
motociclo di cilindrata 50. Dal
2004 al 2010 la normativa sul patentino ha subito dei cambiamenti: infatti inizialmente il corso era
soltanto teorico, poi dal 2010 si è
aggiunta la prova pratica, continuando ad affidare alle scuole il
corso teorico.
Quest’anno, esattamente a partire
dal 19 gennaio, le regole sono cambiate, non soltanto per il patentino, ma anche per le altre patenti.
La patente Am, infatti, sostituisce il vecchio patentino e si può ottenere dai 14 anni; la patente A1
(dai 16 anni) permette di guidare
i ciclomotori di cilindrata 125; a
I giovani cronisti della IIB delle Gandino
18 anni si può conseguire la patente A2 che sostituisce la vecchia patente B per la guida dell’auto. Ci
sono poi le patenti superiori per
veicoli speciali.
Per noi ragazzi che cosa è cambiato? Innanzitutto l’intero corso
per superare l’esame della patente
Am è passato alle scuole guida e
quindi il costo per le famiglie è aumentato, inoltre la patente Am è
diventata a tutti gli effetti un documento di riconoscimento, con
una foto che identifica il possessore. Ad un altro particolare dobbiamo stare attenti: qualora volessimo guidare un ciclomotore in un
paese europeo, sappiamo che la patente Am è valida, ma in alcuni paesi a partire dai 16 anni, quindi bisogna informarsi.
Siamo stati molto attenti alla spiegazione sui punti della patente,
che vengono tolti quando le infrazioni sono di una certa gravità: bisogna proprio impegnarsi perché
ciò non avvenga, altrimenti la patente potrebbe essere requisita.
Per noi ragazzi guidare, a partire
dai ciclomotori fino all’auto, vuol
dire molto: essere ufficialmente
in società e avere una totale autonomia negli spostamenti.
La signora Boschi ci ha informato, infine, sulla causa degli incidenti più frequenti a Bologna negli ultimi tempi: mancate precedenze, mancato rispetto del semaforo rosso, uso del cellulare alla
guida, circolazione a zig zag ed eccessiva velocità.
E’ stata una lezione fuori dal comune, utile per la nostra sicurezza sulla strada e quindi diciamo
mille grazie alla signora Boschi
per tutto ciò che ci ha insegnato,
con tanta convinzione e simpatia.
La classe IIB
I PERICOLI DELLE DUE RUOTE
Motorini e minicar, una minaccia per noi ragazzi
PER i ragazzi di oggi è obbligatorio aver passato
il patentino e avere un motorino o una minicar
per entrare a far parte della categoria dei ‘non sfigati’.
Ci si sente potenti con questi cubetti tutto acciaio e niente sicurezza perché si fanno le sgommate, si impenna, si accelera sempre di più fino a
quando, ahinoi, non si va a sbattere contro a un
muro o, peggio ancora, contro a un malaugurato
camion! Ed ecco qui scattano automaticamente
le parole dei genitori: «Te lo avevamo detto!»,
oppure «Dovevi stare più attento!». Rispondi altrettanto automaticamente: «Sì sì, avevate ragione, non dovevo correre così forte». E sei talmente spaventato da giurare di non salire mai più su
un trabiccolo del genere.
Quando ti dimettono dall’ospedale i tuoi amici,
molto dispiaciuti dell’accaduto, ti chiedono scu-
IN REDAZIONE
Questa pagina è stata realizzata dagli alunni
della scuola media Gandino di Bologna:
Amenta Ludovico, Ancarani Lorenzo, Bisagni
Rita, Bussolari Alice, Caiazzo Luca, Dal Monte
Francesca Sidi, Fois Eleonora, Francolino Emma, Gonzales Gener, Hassanaine Dunia, Hu
I ragazzi della IIIE
sa perché non avrebbero dovuto farti arrabbiare
chiamandoti lumacone, tu a quel punto ribatti
dicendo che la colpa è solo tua che sei ‘geppo’.
Ma, dopo esserti tolto il gesso... voilà, si riparte
da zero! Non fai in tempo ad uscire di casa che
Antonio, Iannolo Ilaria, Leone Andrea, Martelli Aurora, Martini Anita, Mion Sara, Musiani
Margherita, Paticchia Elisa, Poggi Alessia,
Preda Panfilia, Riccardi Alice, Rispoli Paolo,
Stanzani Sofia, Turrini Alyssa, Urso Serena
di IIIE; Bartolini Donatella, Bettocchi Caterina, Biancucci Chiara, Bradeanu Gina, Calzolari Giacomo, Caniato Roberto, Cepeda Chri-
già cavalchi spavaldo con la chioma al vento il
tuo fiammante destriero, i tuoi amici ti fanno arrabbiare, dimenticandosi dell’accaduto, e di colpo, dopo aver bevuto un cicchetto di troppo...ti
trovi di nuovo con una gamba ingessata all’ospedale!
E di nuovo da capo... Manca la prudenza ragazzi! Non pensiamo che vogliate una protesi al posto della gamba che continua a rompersi. Mettiamoci il casco piuttosto che liberare la nostra
chioma al vento; indossiamo le ginocchiere piuttosto che cadere e lasciare il ginocchio sulla strada; proteggiamo i gomiti piuttosto che baciarli!
Cerchiamo di avere un occhio di riguardo per
tutto quello che ci è più caro e non parliamo del
motorino... ma della nostra vita che è di gran lunga più importante!
La classe IIIE
stian, Comignani Simone, El Alani Intissar,
Fabbri Marco, Fantato Giacomo, Fatih Anis,
Folli Lorenzo, Grazioso Federica, Hssine
Taha, Moretti Alice, Naldi Massimiliano, Polizzi Vincenzo, Ponteduro Francesco, Righetti
Carolina, Rosa Beatrice, Suayah Sirine, Vianelli Lucia, Zecchi Tommaso di IIB; Bonesi Matilde, Ramosi Alice, Sermoneta Jael e Settembrino Martina di IID.