Piantine, acqua e veleni

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Piantine, acqua e veleni
PIANO ISS P r e s i d i o M I L A N O
Istituto Tecnico Industriale Statale
Liceo Scientifico Tecnologico
“Ettore Molinari”
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P.D 6A: Acqua ed esseri viventi
Protocolli ragazzi
Scuola secondaria di Primo grado
Piantine, acqua e veleni
Il giorno 21 febbraio la nostra prof ci ha fatto eseguire un’indagine sulle
conseguenze che degli inquinanti abbinati all’acqua versata sul terreno di una
piantina, avrebbero avuto su di lei.
Avevamo 7 primule, 7 kalancoe, ammoniaca, alcol, detersivo per i piatti,
benzina, candeggina e bucce d’arancia e di banana, e acqua.
Siamo saliti al secondo piano con l’altra classe e abbiamo messo le piantine su
un banco. Intanto che alcuni compagni andavano a riempire 7 bottiglie d’acqua
noi abbiamo deciso cosa serviva tenere costante durante l’esperimento per
poter poi confrontare le osservazioni che avremmo fatto: serviva la quantità
d’acqua (2000 ml) e quella dell’inquinante che mettevamo dentro (100 ml), la
frequenza delle annaffiature, la temperatura dell’acqua e degli inquinanti (per
cui avremmo dovuto mettere le bottiglie sempre nello stesso posto), la
posizione delle piantine.
Tornati i compagni con l’acqua abbiamo versato in ogni bottiglia un inquinante
(la benzina galleggiava sull’acqua) ed abbiamo tenuto una bottiglia con solo
acqua come controllo. Su ogni bottiglia abbiamo messo una etichetta con il
nome dell’inquinante ed un numero che abbiamo riportato anche sulle piantine
che bagnavamo con quel liquido.
Una prof intanto fotografava tutte le nostre azioni e spero che siano venute
bene.
Poi ci siamo divisi i compiti con gli altri, noi avremmo innaffiato e osservato al
giovedì e loro al lunedì.
Alla fine abbiamo fatto le nostre previsioni sull’esito dell’esperimento.
Acqua e candeggina: la pianta assorbirà questo inquinante e
le foglie
diventeranno secche e viola
Acqua e ammoniaca: la pianta ammoscerà sul terreno e rimarranno solo le
venature delle foglie e la corteccia, mentre i fiori si bruceranno.
Acqua e alcol: le radici incominceranno a bruciare e quindi la pianta non potrà
succhiare l’acqua e morirà.
Acqua e benzina: la pianta diventerà nera perché la benzina è formata da
petrolio, i petali cadranno.
Acqua e detersivo: il detersivo pulirebbe l’interno delle piante e quindi
potrebbe far bene, ma potrebbe anche otturare le radici e l’acqua non
entrerebbe. Non so cosa succederà.
Acqua e rifiuti organici: le piante cresceranno perché, se non sbaglio, i rifiuti
organici fanno da concime.
Anche se alcune piante moriranno penso che sacrificarle valga la pena per
conoscere altre cose.
La lezione successiva toccava già a noi innaffiare. Prima di iniziare le
osservazioni abbiamo deciso quali cambiamenti avremmo guardato (variabili):
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P.D 6A: Acqua ed esseri viventi
Protocolli ragazzi
Scuola secondaria di primo grado
il colore, l’odore, la consistenza, le deformazioni delle foglie, dei fiori e del
fusto
- il colore, l’odore e la consistenza del terreno
- il momento in cui sarebbe morta tutta la pianta.
Poi ci siamo divisi in sette gruppi ed abbiamo iniziato ad osservare e a scrivere
sul nostro quaderno le osservazioni.
Il 28 di febbraio abbiamo continuato il lavoro. Avevamo poco tempo, ma alla
fine siamo riusciti a concludere il lavoro.
La mia primula innaffiata con la benzina, sembrava ormai morta, mentre la
kalancoe pareva più robusta.
Dopo mezz’ora avevamo finito, quindi abbiamo guardato il lavoro degli altri
gruppi. C’erano delle cose che non mi aspettavo.
La piantina innaffiata con i rifiuti era completamente morta ed io credevo che i
rifiuti avrebbero fatto da concime.
Peccato che non ci fosse la macchina fotografica, perché erano bei momenti da
mettere in prima pagina.
Alla fine dell’ora ogni gruppo ha messo la dose stabilita di acqua e …. nelle
proprie piantine.
Questo lavoro non l’avevo mai fatto così approfonditamente e penso che
servirà anche in altre materie.
-
Il 16 marzo abbiamo osservato le nostre piantine ed abbiamo scoperto che la
pianta grassa ha bisogno di meno acqua della primula , infatti il terreno di
quest’ultima è più secco. Inoltre le piante non utilizzano tutta l’acqua che viene
loro versata, una piccola parte di acqua rimane sul terreno ed evapora.