Scavo galleria Alta Velocità Ferroviaria

Transcript

Scavo galleria Alta Velocità Ferroviaria
GALLERIE
Pompe Idrauliche
1
Movimentare
acque reflue
Il determinante contributo delle pompe
antideflagranti della Serie B ITT Flygt nei
cantieri dell’Alta Velocità Ferroviaria. Il caso
delle gallerie dell’AV Bologna-Firenze.
Fabrizio Parati
L
o spartiacque tra ITT Flygt e altre aziende del
settore è dato anche dalla ricchezza, dalla consistenza della gamma di prodotti dell’azienda
svedese: la gamma comprende oltre 200 modelli di
elettropompe sommergibili, in una molteplicità di
versioni per rispondere a qualsiasi esigenza applicativa (inoltre, numerosi altri prodotti ITT Flygt sono
impiegati nella realizzazione di impianti di pompaggio, nella movimentazione dei fluidi e nella depurazione delle acque reflue).
È dunque facile comprendere quanto i prodotti ITT
Flygt siano spesso presenti nei cantieri destinati alla
realizzazione di grandi opere, laddove è necessario movimentare liquidi o acque reflue. Non fa eccezione il
caso dei cantieri aperti per realizzare le nuove linee veloci ferroviarie italiane (AV/AC). Tali linee veloci sono pensate per potenziare e modernizzare la rete di tra-
176 LE STRADE 10/2004
GALLERIE
Pompe Idrauliche
sporto su rotaia, in modo da implementare il servizio
offerto al pubblico su scala nazionale e locale. La linea
veloce Bologna-Firenze si articola su un percorso di
78,5 km (73,3 dei quali si sviluppano in galleria) e interessa il territorio di 12 comuni (sei in provincia di Bologna e sei in provincia di Firenze). Complessivamente, la linea ad alta velocità tra Bologna e Firenze prevede oltre 500 opere, di cui più di 250 civili. Le rimanenti sono relative alle tecnologie e all’armamento. Nove sono le gallerie: le più lunghe sono quelle di Vaglia,
Firenzuola, Pianoro, Raticosa e Monte Bibele.
porto logistico, sono articolati come veri e propri villaggi provvisti di alloggi, uffici e mensa, e sono concepiti per essere autosufficienti rispetto alle strutture
socio-economiche locali; i Cantieri Industriali, adiacenti agli imbocchi delle gallerie, sono costituiti da installazioni di servizio, come quadri elettrici, impianti
di ventilazione, centrali di produzione dell’aria compressa, officine, magazzini, zone di stoccaggio materiali, parcheggi macchinari, uffici e strutture per la prima assistenza sanitaria; le Aree Intermodali, destinate
all’interscambio tra le modalità di trasporto su ferro e
La gestione dell’appalto è stata affidata al consorzio CAVET che, allo scopo di razionalizzare i lavori, ha
suddiviso il territorio su cui eseguire le opere ferroviarie in nove zone tecnico-operative. Ognuna delle nove
zone presenta differenti tipologie di cantiere, in funzione delle esigenze tecnico-operative e di inserimento ambientale previste dal Piano di cantierizzazione: i
Campi Base, che costituiscono l’indispensabile sup-
su gomma dei materiali utili alla costruzione della tratta, al fine di ridurre il transito dei mezzi pesanti sulla
viabilità pubblica esistente e i Cantieri tecnologici di
armamento ferroviario.
La linea AV/AC, quando sarà operativa, consentirà
un incremento del 108% dell’attuale offerta quotidiana di trasporto passeggeri e merci, e collegherà Bologna e Firenze in 30 minuti.
10/2004 LE STRADE 177
GALLERIE
Pompe Idrauliche
IL TRACCIATO DELLA LINEA AV/AC BOLOGNA-FIRENZE
La nuova linea Bologna-Firenze ha uno sviluppo complessivo di 78,5 km, di cui 73,3 in galleria, 1,1 km su ponti e viadotti e 4,1 Km su corpo ferroviario in terra. La sua realizzazione presenta notevoli difficoltà per l'attraversamento di litotipi geologicamente complessi e per le caratteristiche morfologiche del territorio appenninico. Il tracciato ha inizio alla periferia sud di
Bologna, con un tratto allo scoperto che attraversa il torrente Savena. Dopo l'interc o n n e ssione di San Ruffillo, ha inizio la galleria di Pianoro, lunga 10.841 m. Al termine della galleria
la linea scavalca, con un viadotto di 121 m, la profonda incisione del Rio Laurinziano e, con
uno scatolare, il Rio Crocione. Quindi, entra nella galleria Sadurano (lunga 3.855 m) il cui
sbocco è situato sull'incisione del Rio dei Cani, scavalcato anch'esso con uno scatolare. Segue un breve tratto in trincea fino all'imbocco della galleria di Monte Bibele, lunga 9.243 m.
Superata la galleria, la linea corre allo scoperto attraversando in obliquo la valle del torrente
Idice, che oltrepassa con un viadotto di 121 m. Ha quindi inizio la galleria della Raticosa,
della lunghezza di 10.450 m, ove la linea raggiunge la massima quota di 413 m sul livello
del mare.
All'uscita della galleria la linea attraversa in viadotto, per 88 m, la profonda incisione del torrente Diaterna. Da qui entra nella galleria Scheggianico, lunga 3.558 m, che termina nella valle del Santerno, dove scavalca l'omonimo fiume con un viadotto di 68 m per poi entrare nel
posto di movimento di San Pellegrino, intermedio tra Bologna e Firenze; esso è stato concepito per consentire la sosta di servizio dei treni, la comunicazione tra i due binari di corsa, il
ricovero di treni per servizio o soccorso, ed è sede di un fabbricato per Servizi Ausiliari e per
S e rvizi Impianti elettrici.
Successivamente la linea entra nella galleria di Firenzuola (lunga 15.285 m) da cui esce nella piana del Mugello, ove scavalca con uno scatolare il fosso Bagnoncino per poi rientrare nella galleria di Borgo Rinzelli, lunga 717 m. Quindi, superata la strada comunale Scarperia - Borgo S. Lorenzo, la linea entra nella Galleria Morticine lunga 654 m.
Ha poi inizio un tratto allo scoperto di oltre 2,5 km, il più lungo di tutta la linea, per l'attraversamento della piana della Sieve, il cui fiume è superato da un viadotto di 641 m. Al suo termine è ubicato l'imbocco nord della galleria di Vaglia, lunga oltre 18 Km, che attraversa i
Comuni di Vaglia e Sesto Fiorentino e si sviluppa fino alla stazione Castello, punto di ingresso nel nodo di Firenze. Le scelte di tracciato per gli ultimi 12 Km della linea sono state definite in parallelo con le scelte relative all'attraversamento del nodo ferroviario di Firenze.
I CANTIERI DELL’ALTA VELOCITÁ
Nei cantieri del Traforo Alta Velocità Ferroviaria,
sulla tratta Bologna-Firenze, l’impiego delle pompe antideflagranti della serie B ITT Flygt è stato gravido di benefici: attraverso l’utilizzo delle pompe B
2052, con portata di 9 l/s con prevalenze massime di
15 m, e delle potenti pompe B2201, in grado di assicurare il drenaggio fino a 160 l/s con prevalenze che
possono raggiungere i 90 m, si sono assistite le imprese costruttrici nelle operazioni di drenaggio e di
trattamento delle acque, assicurando la costante agibilità delle gallerie nella fase di scavo e nelle successive fasi di allestimento.
L’impiego di questi due prodotti ITT Flygt è stato affiancato dal lavoro di altre pompe di più tipica
conformazione da cantiere, poiché nelle gallerie in
costruzione sulla tratta Bologna-Firenze si è incontrato un volume di acqua maggiore del previsto, e anzi a tal punto maggiore che - come puntualizza Mauro Gavina, responsabile della filiale IIT Flygt di Bologna - “si presentava un problema di allagamento
di alcune gallerie”. L’impresa di costruzioni ha dovuto risolvere, in tempi brevi, questo problema della presenza di vene d’acqua non prevedibili che ostacolavano il normale svolgimento dei lavori.
Va precisato che lo scavo delle gallerie è eff e ttuato predisponendo per ogni galleria una “finestra”,
ossia una galleria di servizio che, da una quota più
178 LE STRADE 10/2004
GALLERIE
Pompe Idrauliche
elevata, scende con una pendenza consistente nel corpo della montagna fino alla quota di scavo della galleria vera e propria. Da qui, si procede nelle due direzioni usufruendo della “finestra” per asportare i materiali di scavo, oltre che per l’introduzione dei materiali di consolidamento e di allestimento.
Gavina prosegue nella descrizione dell’intervento: “In alcuni casi si è reso necessario il pompaggio
di notevole quantità di acqua per prosciugare le gal lerie, poiché nello scavo di alcune ‘finestre’ ci si è
imbattuti in falde acquifere e, di conseguenza, in una
quantità di infiltrazioni maggiore di quanto preven tivato. Viste queste condizioni inaspettate è stato ne cessario dotarsi di pompe di grandi capacità. Inol tre, mentre si proseguiva a pompare all’esterno l’ac qua, si provvedeva a scavare una galleria di servizio
bypass per poter raggiungere il livello previsto e pro seguire nello scavo della galleria principale. È da ri levare che in buona parte delle gallerie della tratta
Bologna-Firenze veniva richiesto l’impegno di pom pe antideflagranti per la forte presenza di gas esplo sivi come metano e grisù”.
Dopo la descrizione di tutte queste complesse operazioni, s’intuisce immediatamente che tutti i lavori
sin qui descritti sono stati condotti, necessariamente, in tempi rapidi. Gavina, a tale proposito, parla di
“lotta contro il tempo”: si trattava effettivamente di
espellere, in tempi di lavoro molto contenuti, consistenti volumi d’acqua.
Ciò detto, prende corpo quella che è stata la maggiore difficoltà, e anche la peculiarità, dei cantieri del
Traforo Alta Velocità Ferroviaria, sulla tratta Bologna-Firenze: si sono dovute impiegare molte più pompe di quelle che normalmente servono per drenare le
gallerie.
Determinante è stato il lavoro svolto dalle pompe ITT Flygt di differenti modelli per i differenti im-
10/2004 LE STRADE 179
GALLERIE
Pompe Idrauliche
pieghi. Particolarmente interessante l’utilizzo di oltre 40 pompe BF 2201 antideflaganti, adatte a trasportare molta acqua a prevalenze rilevanti, che sono state utilizzate in condizioni complicate e, spesso, con funzionamento ininterrotto sulle 24 ore e con
un contenuto rilevante di solidi in sospensione. L’apporto delle pompe Flygt si è dimostrato decisivo nei
casi in cui è stato necessario drenare infiltrazioni co-
ITT F l y g t
Fondata nel 1901, nei pressi di Stoccolma, la ITT Flygt è oggi
ai vertici mondiali nella produzione di sistemi di movimentazione e trattamento delle acque e detiene approssimativamente il 50% del mercato delle elettropompe sommergibili.
ITT Flygt ha inventato l'elettropompa sommergibile negli anni
Quaranta. Dal 1948, ha continuato a sviluppare e perfezionare
ogni componente differenziando i propri prodotti per impieghi
specifici. Oggi la gamma Flygt include oltre 200 modelli di
pompe. Dal 1963, l’azienda è presente in Italia con una
Società (ITT Flygt Italia) organizzata attraverso una rete di
ben 19 filiali, 3 agenti ed oltre 70 officine autorizzate.
ITT Flygt si è dotata, sin dai primi anni Novanta, di un
S ist ema Qu al ità con f or me ai d ett ami emessi d all ’I S O
(International Organisation for Strandardisation), meglio
conosciuti come normative ISO 9000.
ITT Flygt Italia è la filiale italiana della ITT Flygt e detiene oltre
il 50% del mercato nazionale delle elettropompe sommergibili. E' presente n Italia con 19 filiali e 3 agenti ed una rete di
assistenza di oltre 70 officine autorizzate e centri "Service".
spicue, richiedendo pertanto misure di pompaggio
eccezionali per evitare l’allagamento dello scavo o
per prosciugare parti di gallerie allagate. Decisivo anche il supporto dell’Elettromeccanica Manfredini
(l’officina autorizzata ITT Flygt di Modena), che ha
fornito un servizio costante di manutenzione per mantenere attive, 24 ore su 24, tutte le stazioni di pompaggio. Infine, è da ricordare che le pompe ITT Flygt
sono impiegate anche in numerosi altri cantieri aperti su altre tratte dell’Alta Velocità Feroviaria.
■
Estratto dalla rivista Le Strade - ottobre 2004 - Casa Editrice la fiaccola srl - Via Conca del Naviglio 37 - 20123 Milano